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Regione Calabria: Cosenza Vaglio Lise, si chiede la verifica del certificato di agibilità di alcuni piani e il DVR aggiornato.

Movimenti in vista nei palazzi della Regione Calabria, nella città di Cosenza. E’ in atto una riorganizzazione delle postazioni presso la sede di Vaglio Lise in Cosenza. Il Dirigente è la persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri grerchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa e pertanto è stato richiesto che prima di qualsiasi ipotesi di spostamento di uffici e dipendenti in altri spazi di lavoro, venga immediatamente adottato l’aggiornamento del DVR comunicandolo e/o affiggendolo nei luoghi di lavoro, come previsto per legge. Si è chiesto ai dirigenti di verificare il certificato di agibilità su alcuni piani ed eventualmente di promuovere senza indugio, i relativi atti consequenziali per garantire la sicurezza dei lavoratori, unitamente a quanto sopra richiesto riguardo al necessario aggiornamento del DVR. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua ……………………………….

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Il Comune di Rota Greca verso il Dissesto finanziario. Debiti per quasi due milioni di euro.

Con lett. prot. nr. 322/2024 del 23.01.2024, il sottoscritto Gianfranco Calabria, in qualità di responsabile del servizio finanziario, fa presente che la situazione economico-finanziaria dell’Ente è tale da ricorrere alla procedura del dissesto finanziario. Risulterebbero debiti per quasi due milioni di Euro. Vi è di più, allo stato attuale, l’Ente patisce una grave carenza di liquidità ed è costretto a ricorrere costantemente all’utilizzo di somme a specifica destinazione. In data odierna è convocato il consiglio comunale per dichiarare lo stato di dissesto finanziario. Noi seguiremo la vicenda con attenzione. La storia continua nelle prossime puntate……….

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Nuovo Ospedale di Cosenza:Le dichiarazioni dei garzoni dei sinistri suggeritori, la gatta della dispensa come la fa la pensa.

Le dichiarazioni dei garzoni dei sinistri suggeritori, di nostra vecchia conoscenza, che hanno nomi e cognomi e su questo punto torneremo sull’argomento, ci fanno effetture alcune considerazioni.La storia del nuovo Ospedale di Cosenza è tutta da raccontare. Riemerge in tutta la sua evidenza e fa seguito allo studio di fattibilità del 2017 commissionato da Mario Oliverio, che prevede per la località Vaglio Lise, ipotesi controllo pubblico al 49% e il 51% per cento in mani ai privati. Il quadro economico complessivo della presente opzione di intervento nello studio di fattibilità prevede l’opzione di intervento di cui alla documentazione progettuale, per un valore pari a 373 milioni, di cui 246 milioni relativi ai lavori, 45,5 milioni relativi ad arredi ed attrezzature ed 81, 5 milioni relativi a somme a disposizione. Non solo ma nelle tempistiche dell’intervento nell’elaborazione del Piano economico-finanziario del Concessionario (costituito come Società di progetto o Special Purpose Vehicle- SPV) si basa sulle seguenti ipotesi temporali che, nel complesso, portano ad una durata della concessione (progettazione, costruzione e gestione) pari a 30 anni, di cui 5 anni, per la fase di progettazione e costruzione e 25 anni, per la fase di gestione. Ma in Calabria gli unici problemi cui si bada sono quelli della giornata. Agli imprenditori “disponibili” (e non senza ottimi profitti) l’istituzione pubblica, fa ponti d’oro. Un grottesco studio di fattibilità , che diventa il classico cacio sui maccheroni. Anzi, il cacio sembra sia stato messo nel piatto in attesa dei maccheroni in arrivo dai privati e non solo di quelli. Insomma i privati, sembrano dotati di grande lungimiranza. Non c’è che dire”. E’ proprio il caso di dire che la gatta della dispensa come la fa, LA PENSA .

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Granata(Valle Crati): OSL Cosenza, inviato un esposto al capo dello Stato, alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti.

Ho inviato un esposto inviato alla Presidenza della Repubblica, Ministero dell’Interno, commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali Direzione Centrale per la Finanza Locale, Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per la Calabria, procura regionale Corte dei Conti Calabria, Procura della repubblica presso il tribunale di Cosenza, Presidenza del Tribunale di Cosenza, Prefetto di Cosenza, Sindaco della città di Cosenza, Presidente del Consiglio Comunale di Cosenza, Presidente e componenti del collegio Revisori dei Conti del Comune di Cosenza, Dirigenti degli uffici del Comune di Cosenza, avente ad oggetto : Commissione straordinaria di liquidazione del credito del Comune di Cosenza. Mancata liquidazione del credito vantato dal Consorzio Valle Crati nei confronti del Comune di Cosenza come da istanza di ammissione alla massa passiva prot. nr. 381 del 28/02/2020 e successivi solleciti e diffide ad adempiere. La predetta condotta da parte della commissione straordinaria di liquidazione del Comune di Cosenza appare ancor più inspiegabile in quanto dalla consultazione del sito dedicato alle attività del succitato organismo risulta che sono state deliberate e liquidate numerose domande di ammissione alla massa passiva presentate sia da Enti Locali e/o Pubbliche amministrazioni che da privati, seppur avanzate cronologicamente e temporalmente dopo quella presentata dal Consorzio Valle Crati e per crediti meno antichi, meno liquidi e meno esigibili di quello vantato dall’istante Consorzio, dunque violando evidentemente il principio giuridico generale della par condicio creditorum. Abbiamo altresì aggiunto che per quanto a conoscenza di codesta presidenza, lo spirare di detto termine, avvenuto il 31/01/2021, e l’inosservanza dello stesso con il conseguente mancato accertamento della massa passiva non risultano supportati né supportabili da giustificabile ritardo. Con l’esposto è stato richiesto, altresì, alle competenti autorità giudiziarie di verificare se a seguito di quanto finora riferito, sussistono fatti previsti dalla legge come reato e/o condotte commissive e/o omissive idonee a generare eventuali responsabilità contabili ed erariali. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati):Nuovo ospedale, Caruso e la sua maggioranza chiariscano se andrà in mano ai privati per i prossimi 30 anni, secondo lo studio di fattibilità del 2017.

Il tempo delle finzioni è scaduto, registro da parte del Sindaco e della sua maggioranza della città di Cosenza Franz Caruso una linea politica suicida e inesistente, abbiamo già constatato il fallimento dell’AMACO constatiamo che i lavoratori dell’Amaco e le cooperative che rischiano l’implosione con la perdita di centinaia di posti di lavoro. Francamente non riesco a comprendere queste polemiche inutili con l’eccellente Presidente della Provincia Rosaria Succurro. A parte i conflitti immotivati con il presidente della Giunta Regionale della Calabria, On. Roberto Occhiuto, con cui ha creato un vero e proprio cortocircuito istituzionale. Infine dalle ultime dichiarazioni del Sindaco di Cosenza Franz Caruso sul tema dell’ospedale, dimostra di non avere alcuna visione sulla costruzione di questa importante struttura. La storia del nuovo Ospedale di Cosenza è tutta da raccontare. Riemerge in tutta la sua evidenza e fa seguito allo studio di fattibilità del 2017 commissionato da Mario Oliverio, che prevede per la località Vaglio Lise, ipotesi controllo pubblico al 49% e il 51% per cento in mani ai privati. Il quadro economico complessivo della presente opzione di intervento nello studio di fattibilità prevede l’opzione di intervento di cui alla documentazione progettuale, per un valore pari a 373 milioni, di cui 246 milioni relativi ai lavori, 45,5 milioni relativi ad arredi ed attrezzature ed 81, 5 milioni relativi a somme a disposizione. Non solo ma nelle tempistiche dell’intervento nell’elaborazione del Piano economico-finanziario del Concessionario (costituito come Società di progetto o Special Purpose Vehicle- SPV) si basa sulle seguenti ipotesi temporali che, nel complesso, portano ad una durata della concessione (progettazione, costruzione e gestione) pari a 30 anni, di cui 5 anni, per la fase di progettazione e costruzione e 25 anni, per la fase di gestione. Ma in Calabria gli unici problemi cui si bada sono quelli della giornata. Agli imprenditori “disponibili” (e non senza ottimi profitti) l’istituzione pubblica, fa ponti d’oro. Un grottesco studio di fattibilità , che diventa il classico cacio sui maccheroni. Anzi, il cacio sembra sia stato messo nel piatto in attesa dei maccheroni in arrivo dai privati e non solo di quelli. Insomma i privati, sembrano dotati di grande lungimiranza. Non c’è che dire”. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Nuovo Ospedale:Succurro replica a Franz Caruso,si preoccupi della città che amministra che indietreggia giorno dopo giorno.

«Franz Caruso, sindaco di Cosenza e attento avvocato, dovrebbe sapere che ogni ospedale è competenza della Regione Calabria e non di Provincia, Unical e Comune di Rende». «Ho incontrato il rettore Leone per discutere di viabilità e poi abbiamo parlato anche del futuro ospedale, che potrebbe sorgere nei pressi dell’ateneo oppure a Vaglio Lise». Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza, risponde con queste parole al sindaco cosentino Franz Caruso, che in una recente nota le aveva mosso delle critiche. Al centro c’è la vicenda legata alla possibilità che il nuovo ospedale – così come anticipato dal Corriere della Calabria – possa sorgere a pochi passi dall’Unical, giudicata una «scorrettezza» dal primo cittadino brutio.
«Con il rettore non abbiamo parlato del sito in cui dovrà nascere il nuovo ospedale, ma – precisa Succurro – abbiamo parlato di università, perché lui era al tavolo, e di viabilità, perché il tracciato discusso è di competenza della Provincia, il progetto è del Comune di Rende e il finanziamento è regionale. Ciononostante, il sindaco Franz Caruso ha pensato a tutt’altro: o perché ha paura di non conoscere le situazioni o perché spinto da qualche maldestro suggeritore, visto che il nuovo ospedale cosentino fa gola a più persone».
«Lo stesso sindaco mi ha invitato a visitare l’ospedale di Cosenza, ma io conosco bene le realtà ospedaliere, su cui sta intervenendo con visione e coraggio il presidente Roberto Occhiuto, per risolvere i gravi problemi prodotti negli anni scorsi dai sodali politici di Caruso. Fossi nell’amico Franz, mi preoccuperei della città che amministra, che – conclude la presidente Succurro – indietreggia giorno dopo giorno sotto gli occhi di tutti». Fonte Corriere della Calabria

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Granata(Valle Crati), l’OSL di Cosenza da oltre quattro anni non ha ancora accertato il credito del Consorzio Valle Crati.

La Commissione straordinaria di liquidazione del Comune di Cosenza è competente e provvede alla: a) rilevazione della massa passiva; b) rilevazione della massa attiva, consistente nell’acquisizione e nella gestione dei mezzi finanziari disponibili ai fini del risanamento anche mediante alienazione dei beni patrimoniali; -c) liquidazione e pagamento della massa passiva. Premesso che la CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE CONTROLLO PUGLIA DELIBERA 16 18/12/2007 OSL TARANTO Posizione di indipendenza tra OSL e Ente; specifica l’esclusiva competenza OSL sulla valutazione dei debiti. Vieppiù il T.A.R. CAMPANIA SENTENZA 896 25/02/2008 OSL NAPOLI, prevede che la competenza dei debiti del dissesto segue una logica pubblicistica speciale che connota l’intera disciplina del dissesto, ne consegue che ciò che rileva non è tanto la definizione della data di perfezionamento e di certezza, liquidità ed esigibilità del credito vantato, quanto quella dell’assunzione degli impegni di spesa nella programmazione amministrativa e finanziaria dell’ente. Il rispetto della par condicio è assicurato dalla decurtazione proporzionale dei crediti in ragione della anzianità. I crediti più antichi, risultando una maggiore perdita in termini di accessori di legge, devono essere liquidati in percentuale più elevata. L’OSL, nell’espletamento di tale attività, non dispone di potere discrezionale, ma deve procede a una mera attività ricognitiva e accertativa di contenuto tecnico-contabile delle posizioni debitorie pregresse. Nonostante l’istanza di ammissione alla massa passiva del Consorzio Valle Crati, presentata il 28/02/2020 e la lettera di sollecito del 02/02/2023 e del 5 ottobre 2023 i crediti relativi ai servizi pubblici essenziali svolti sono ancora in fase di istruttoria (SIC!!!), pertanto non hanno nemmeno istruito la pratica. . Abbiamo già segnalato alla corte dei conti per verificare la correttezza dell’operato dell’OSL di Cosenza. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Luigi Incarnato e Nicola Adamo avvistati al Comune di Cosenza.

L’unico avamposto rimasto in mano ai sinistri e a qualche pezzetto dei cinquestelle è il Comune di Cosenza.A livello politico il vero regista della politica comunale è Nicola Adamo, detto Nik mano fredda che è “il suo soprannome”, accompagnato dal suo allievo Luigi Incarnato. Secondo i bene informati si vedono spesso girovagare nei meandri del comune insieme. Viene spontaneo domandarci di che cosa parleranno, forse di cucina, dato che Nik è considerato uno chef ed è noto per la preparazione dei suoi famosi gnocchi, anche se Incarnato dicono non sappia cucinare. Come blog approfondiremo le loro strategie, la storia continua…………………………

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Granata(Valle Crati),uffici comunali di Cosenza: Dissesto,istanze di ammissione al passivo non completate da quattro anni.

Ai sensi dell’art. 252 del citato decreto legislativo n. 267/2000, e’ stata nominata,la commissione straordinaria di lquidazione del Comune di Cosenza, con decreto del Presidente della Repubblica del 31 gennaio 2020, la commissione straordinaria di liquidazione, nelle persone del dott. Francescopaolo Di Menna, del dott. Rosario Fusaro e del dott. Francesco Giordano, per l’amministrazione della gestione e dell’indebitamento pregresso e per l’adozione di tutti provvedimenti per l’estinzione dei debiti del predetto comune, con decreto del Presidente della Repubblica del 26 gennaio 2022, a seguito delle dimissioni del Dott. Francesco Giordano, è stata nominata la Dottoressa Adele Sauro. Nonostante l’istanza di ammissione alla massa passiva del Consorzio Valle Crati,presentata il 28/02/2020 e la lettera di sollecito del 02/02/2023 e del 5 ottobre 2023 i crediti relativi ai servizi pubblici essenziali, sono ancora in fase di istruttoria (SIC!!!). Cosi chiarisce la commissione “Nel ribadire quanto sopra, si fa presente che l’avvenuta presentazione dell’istanza in tempi immediatamente prossimi all’avvio della procedura di risanamento non comporta, per quanto previsto nelle citate delibere, l’automatica precedenza nella correlata attività di vaglio da parte di questa commissione, che deve necessariamente attendere il completamento dell’istruttoria da parte degli uffici comunali ai quali l’ìstanza è stata tempestivamente trasmessa. Non ci resta che prendere atto che da quattro anni gli uffici comunali competenti non hanno ancora compiuto l’istruttoria. Ci auguriamo che il Ministro dell’Interno, la procura regionale della Corte dei conti e la procura della repubblica presso il tribunale di Cosenza, adottino i relativi provvedimenti consequenziali. Riteniamo che il Sindaco di Cosenza che sovraintende al corretto funzionamento degli uffici, ci fornisca i chiarimenti necessari. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Concorsi Montalto Uffugo :La figlia di Luigi Incarnato e sorella dell’assessore di Cosenza Giuseppina Incarnato tra i primi idonei.

Nel concorso pubblico per soli esami per la copertura di n. 1 posto a tempo p.t. a 18 ore (50%) e indeterminato di istruttore amministrativo cat. c da incardinare presso il settore amministrativo servizi demografici del comune di Montalto Uffugo. L’anno 2024, il giorno 29 del mese di gennaio alle ore 9 si è riunita la commissione di Concorso presidente Claudia Fava componenti Paola B. Helzel e Camillo Orrico, segretario Osvaldo Ferro, ha redatto la seguente graduatoria di idonei, dove tra i primi nomi risulta Simona Spizzirri, Gilda Incarnato e Giulia d’Agostino. La commissione ha trasmesso il seguente verbale al RUP per la successiva approvazione graduatoria definitiva.

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Il comune di Cosenza deve pagare quasi due milioni e trecento mila Euro al Consorzio Valle Crati.

In realtà Maximiliano Granata lavora e parla tanto ed è consapevole che quando punta il dito contro il comune di Cosenza e il suo Sindaco Franz Caruso, fa innervosire tante persone. «Non è che io non mi renda perfettamente conto che quando parlo disturbo qualche Sindaco cattivo pagatore e vari manovratori che operano nel settore ambientale, capisco benissimo che mi sto tirando la zappa sui piedi ma sono fatto così mi piace dire quello che penso e raccontare le cose che altri purtroppo non possono raccontare, perché non hanno la forza, il coraggio, che è una cosa che non si vende al supermercato». ‘Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare’, chiosa il Manzoni, mettendola sulle labbra di don Abbondio al capitolo XXV de I promessi sposi, quasi giustificando il curato, al termine del colloquio con il Cardinale Borromeo. Lo stesso vale per lo stile e il tatto: se uno non ce l’ha non se lo può di certo dare. Nelle mie lunghe conversazioni con il mio mentore l’On. Mauro Mellini , quando parlavamo della mia attività di amministratore pubblico, parlavamo della libertà dalla paura e sull’opportunità di formare i comitati ” Freedom from fear” . Mauro Mellini ricordava quando arrivò l’eco della proclamazione, durante la guerra, delle “libertà Atlantiche” per le quali battersi e vincere, fatta da Inglesi ed Americani, da Roosevelt e Churchill che si erano incontrati sul Potomac. C’era la quarta di esse: “Freedom from fear”. Libertà dalla paura. Per la quale, appunto, battersi e vincere. Io e Mauro non avevamo paura di parlare, in fondo Mauro per la sua storia era la roccia del garantismo nazionale. Io e Mauro non abbiamo mai avuto “El Miedo” la paura di parlare. Sono fatto cosi e con grande coraggio sto denunciando quello che avviene nel settore ambientale, nell’ambito della gestione del Consorzio Valle Crati, di cui mi onoro di essere ancora presidente ”. Il comune di Cosenza ha un debito con il Consorzio Valle Crati di Euro 2.275.688,00 e dall’insediamento del nuovo Sindaco Franz Caruso, non sono mai state pagate le quote per un importo di Euro 423.620,00 . Uno dei casi eclatanti di cattivo pagatore è il comune di Carolei che non paga le quote associative da 15 anni nonostante le reiterate diffide, e messe in mora ed è debitore nei confronti del Consorzio Valle Crati per un importo di Euro 169,683,39 . Tanto Premesso, ne discende che se non pagano le loro quote, il Presidente per ripristinare la legalità ed evitare ulteriori fallimenti, vedi Valle Crati SPA e Amaco Spa, si vedono sospeso il loro diritto di voto in sede assembleare non potendo partecipare alle decisioni dei soci per il tempo della morosità (conformemente a cass civi. Sez,I, nr. 1185 del 21.01.2020 . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati): Caro Roberto io e te chiediamo gli arresti per chi inquina il mare e mi chiedono le dimissioni.NON mi fermeranno

L’operazione scirocco è solo la punta dell’iceberg rispetto all’inquinamento diffuso nel territorio calabrese. Da anni stiamo denunciando le fonti d’inquinamento dell’area industriale di Rende e Montalto Uffugo alla Procura della Repubblica per gli adempimenti di competenza e negli altri comuni come quello di Luzzi dove l’anno scorso, in seguito alle nostre denunce pubbliche l’impianto è stato posto sotto sequestro. C’è Una bomba ecologica nel cuore di Cosenza. Da anni. A denunciarla, il presidente del consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata. In pieno centro interi quartieri non sono allacciati alle fogne. Numerosi i casi trovati dal consorzio, che da un anno ha in concessione la rete. A Piazza Europa, un palazzo sversava liquami per la strada. Via degli Stadi: un’altra fogna a cielo aperto e interi condomìni non allacciati. Ma il caso più eclatante è quello dell’ospedale di Cosenza. Non si sa dove sversi l’Annunziata, spiega Granata.
I risultati sulla salute dei fiumi dell’area urbana sono evidenti. Non solo i reflui delle abitazioni finiscono nei corsi d’acqua e poi in mare, da Città 2000 a Rende e Montalto. E poi la città vecchia, dove il consorzio è intervenuto per collettare le abitazioni attorno al Crati. Nella zona industriale di Rende, Montalto Uffugo sono numerose le aziende senza autorizzazione ad accedere alle fogne. Persino il centro commerciale Metropolis – continua Granata – non ha le carte in regola. Caro Roberto io e te chiediamo gli arresti per chi inquina il mare, è per questo da oltre un anno qualche sindaco dell’area urbana mi chiede le dimissioni. Noi ci mettiamo la faccia e non ci fermeranno. Lo dichiara Il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata (Valle Crati): L’operazione scirocco è solo la punta dell’iceberg, inquinamento diffuso nell’area industriale di Rende e Montalto Uffugo.

L’operazione scirocco è solo la punta dell’iceberg rispetto all’inquinamento diffuso nel territorio calabrese. Dopo che sono state consegnate le reti fognarie dei comuni ad un gestore unico sotto l’indirizzo e il controllo del Consorzio Valle Crati , dai primi interventi sul territorio abbiamo riscontrato una totale assenza di lavori sulle reti fognarie della città di Cosenza e Rende e Montalto Uffugo, oggetto d’intervento e nello specifico, in alcuni punti critici della città di Cosenza, la Kratos ha verificato il mancato allaccio alla rete fognaria. Da anni stiamo denunciando le fonti d’inquinamento dell’area industriale di Rende e Montalto Uffugo alla Procura della Repubblica per gli adempimenti di competenza. Allo stato è stato riscontrato un inquinamento diffuso nelle città di Cosenza e nell’area industriale di Rende e Montalto Uffugo. Scarichi non collettati ai centri abitati, che in pieno centro, scaricano in superficie. Numerose condotte fognarie di grossi centri abitati che scaricano direttamente nel fiume attraverso l’immissione delle fogne nelle acque bianche, infine un totale stato di abbandono delle reti fognarie. In questi pochi mesi di gestione abbiamo riscontrato un inquinamento diffuso nell’area urbana di Cosenza e nell’area industriale di Rende e Montalto Uffugo. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Scontri con gli ultrà del Catanzaro : Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica), questi sono solo dei delinquenti che vanno arrestati.

La violenza dei tifosi allo stadio è un fenomeno che preoccupa molti appassionati di calcio e che può avere conseguenze negative sia per gli sportivi che per gli spettatori. Per contrastare questa situazione, esiste una misura chiamata Daspo, che consiste nel tenere lontano dagli impianti per un periodo di tempo i tifosi che non sanno cosa sia guardare una partita in modo civile. Il Daspo viene deciso dal questore territorialmente competente dietro la segnalazione delle forze dell’ordine e può essere applicato per un periodo che va da uno a cinque anni. Inoltre, la società sportiva ha la possibilità di chiedere e di ottenere a chi crea dei problemi di ordine pubblico allo stadio un risarcimento del danno.Gli scontri al Mcdonald’s di Cosenza che messo in pericolo bambini e donne è un atto gravisssimo, Questi sono solo dei delinquenti che vanno arrestati, Applicare subito il DASPO per cinque anni.Lo dichiara il Presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Elezioni comunali Montalto Uffugo: Granata, discontinuità con l’ormai ex Sindaco Pietro Caracciolo.

Uno dei casi che ci preoccupa è quello relativo al Comune di Montalto Uffugo, una vera bomba ecologica rappresentata dal cattivo funzionamento dei depuratori comunali, e di molte abitazioni o quartieri non allacciati alla rete fognaria.
L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini.
L’ormai ex sindaco di Montalto Uffugo Pietro Caracciolo ha fallito . Kratos, nei verbali di sopralluogo, ha già evidenziato che gran parte dei depuratori minori presenti nel comune di Montalto Uffugo, risultano sottoposti a sequestro giudiziario a causa della loro inefficienza nell’attività depurativa.
Con lettera della KRATOS del 24.11.2023 è stato trasmesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, al NIPAAF carabinieri di Cosenza, al Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro, ciascuno per quanto di propria competenza, al fine di informare dello stato di consistenza degli impianti minori presi in consegna nel corso del corrente anno 2023 insieme con le reti comunali della maggior parte dei comuni consorziati al Consorzio Valle Crati e servizi dall’impianto sito in C/da Coda di Volpe del comune di Rende (CS). Sono state riscontrate gravi anomalie nell’impianto di depurazione in località Vaccarizzo di Montalto Uffugo e l’ impianto località Caldopiano Commicelle, dove al momento della presa in consegna da parte della Kratos, la vasca risultava essere completamente coperta da una folta vegetazione spontanea che ne impediva una puntuale verifica della sua funzionalità che, comunque dallo stato di abbandono dei luoghi appare alquanto insufficiente. L’impianto, non presentava, in ingresso, un misuratore di portata in grado di quantificare il refluo in arrivo all’impianto.
L’importanza della legalità è fondamentale per il funzionamento di una società. Senza legalità, non c’è società, non c’è stato, non c’è comunità. La legalità è il cemento di ogni convivenza sociale e di ogni organizzazione collettiva. È un bisogno politico, sociale e civile che deve essere condiviso da tutti. La legalità è il fondamento delle libertà e deve essere rispettata da ogni cittadino e da chi è deputato a farla rispettare.
Inoltre, i Comuni, se adeguatamente supportati, possono promuovere la legalità, soprattutto quella ambientale, nei propri territori attraverso azioni di contrasto alla corruzione, all’evasione fiscale e al riciclaggio. Queste azioni contribuiscono a aumentare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Nelle prossime elezioni comunali di Montalto Uffugo, faremo una lista ispirata ai principi di correttezza e inseriremo candidati che promuovano la legalità. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Roma. Gianluca Gallo e i quattro moschettieri.

A spasso nella città di Roma, al congresso nazionale di Forza Italia, ci incrociamo con l’Assessore regionale all’Agricoltura della Regione Calabria, con al seguito il suo gruppo di fedelissimi. Pino dell’armi, Francesco Chiaravalle, Giuseppe Azzolino e Gaetano Greco. Francesco Chiaravalle è un politico italiano, membro di Forza Italia. È stato eletto consigliere provinciale di Cosenza nel dicembre 2021, nella lista “Forza Italia”, con 5208 voti. E’ assessore comunale a Bisignano, con le deleghe all’Urbanistica e all’Agricoltura. È considerato un esponente di spicco del centrodestra nella provincia di Cosenza.Giuseppe Azzolino è il presidente della Cassano Sybaris, una squadra di calcio che milita nel campionato di Promozione in Calabria. È stato eletto nel luglio 2023, dopo le dimissioni del precedente presidente Varca. Nel febbraio 2024, ha denunciato ai carabinieri l’arbitro della partita Cassano Sybaris-Sersale, accusandolo di aver rivolto frasi razziste e minacce ai suoi giocatori, in maggioranza italo-argentini. Ha dichiarato di non permettere a nessuno di trattare male i suoi ragazzi e di essere fiducioso nella giustizia sportiva.

Pino Dell’Armi è un politico italiano, membro di Forza Italia. È stato nominato commissario cittadino di Forza Italia a Luzzi, in provincia di Cosenza, nel marzo 2019. Ha il compito di ricostruire il centrodestra nella sua città e di fare opposizione all’amministrazione Federico. In precedenza, è stato consigliere comunale a Luzzi e ha lavorato come impiegato presso la Banca Popolare di Cosenza.Gaetano Greco è un consigliere comunale di Forza Italia a Figline Vegliaturo, in provincia di Cosenza. Fa parte del coordinamento territoriale di Forza Italia Savuto/Casali, che vuole promuovere l’unità del centrodestra e la fusione dei comuni sotto i 3000 abitanti. Ha lavorato come impiegato presso la Banca Popolare di Cosenza. Una formidabile squadra al servizio dei cittadini calabresi, si distinguono per la corretteza e professionalità che mettono nel loro lavoro e nella loro attività, sono instancabili. Giuseppe Azzolino sempre molto riflessivo e pacato come anche Gaetano Greco. Francesco Chiaravalle detto il senatore, per tutto il gruppo e anche per l’Assessore Gianluca Gallo, rappresenta uno tra i dieci uomini più eleganti del mondo. Infine che dire del mio grande amico Pino dell’armi, un uomo per bene che nel suo lavoro si dedica agli altri, preciso nella sua attività, si distingue per la sua correttezza amministrativa, dedicato al lavoro e alla sua splendida famiglia. Una squadra formidabile, i quattro moschettieri, che coadiuvano Gianluca Gallo, un amico d’infanzia, un amministratore regionale di grandi capacità di ascolto e di risoluzione dei problemi calabresi presenti sul tappeto. Buon lavoro a miei cari amici, i quattro moschettieri della Regione Calabria.

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Elezioni comunali:Granata(Legalità Democratica),liste e candidati che promuovano la legalità. Va contrastata la corruzione.

Il principio di legalità rappresenta oggi come non mai la massima garanzia di libertà. Tale principio impone a tutti il pieno rispetto della legge, che è il vero “strumento del popolo”. La legge può stabilire o modificare, direttamente o indirettamente, i diritti fondamentali dei cittadini e le regole di convivenza e di comportamento. Secondo Beccaria, “le leggi sono le condizioni, colle quali uomini indipendenti ed isolati si uniscono in società, stanchi di vivere in un continuo stato di guerra e di godere una libertà resa inutile dall’incertezza di conservarla.”
Il principio di legalità è fortemente radicato nel nostro ordinamento giuridico. Si afferma che tutti sono uguali di fronte alla legge. La salvaguardia dal potere dispotico è data dalla divisione dei poteri, il rigore della legge, l’autonomia di chi è deputato a farla rispettare e il suo vincolo al quale anch’egli è subordinato. La storia, dalla Magna Charta strappata dai baroni inglesi a Giovanni Senzaterra nel 1215 alla Rivoluzione Francese, si configura come un percorso verso la conquista della legge. Questa conquista richiede il rispetto di tutti i titolari dei diversi poteri e il bilanciamento di questi poteri, l’autoregolazione e, ancor prima e più della rivendicazione del suffragio universale, la conquista della legge.
L’importanza della legalità è fondamentale per il funzionamento di una società. Senza legalità, non c’è società, non c’è stato, non c’è comunità. La legalità è il cemento di ogni convivenza sociale e di ogni organizzazione collettiva. È un bisogno politico, sociale e civile che deve essere condiviso da tutti. La legalità è il fondamento delle libertà e deve essere rispettata da ogni cittadino e da chi è deputato a farla rispettare.
Inoltre, i Comuni, se adeguatamente supportati, possono promuovere la legalità nei propri territori attraverso azioni di contrasto alla corruzione, all’evasione fiscale e al riciclaggio. Queste azioni contribuiscono a aumentare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.In Calabria nelle prossime elezioni comunali faremo liste e inseriremo candidati che promuovano la legalità. Va contrastata la corruzione con uomini e donne che dovranno rappresentare la legalità democratica.Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Granata (Valle Crati): Montalto Uffugo, la Kratos denuncia alla Procura, impianti di depurazione consegnati non funzionanti.

Con lettera del 24.11.2023 è stato trasmesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, al NIPAAF carabinieri di Cosenza, al Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente Nucelo Operativo Ecologico di Catanzaro, ciascuno per quanto di propria competenza, al fine di informare dello stato di consistenza degli impianti minori presi in consegna nel corso del corrente anno 2023 insieme con le reti comunali della maggior parte dei comuni consorziati al Consorzio Valle Crati e servizi dall’impianto sito in C/da Coda di Volpe del comune di Rende (CS). Per quanto riguarda l’impianto in località Vaccarizzo nel comune di Montalto Uffugo è stato riscontrato al momento della presa in consegna dal comune di Montalto Uffugo da parte della Kratos, la grigliatura meccanica ad arco microforata (4mm) non funzionante per rottura cuscinetto. Al momento risulta Bypassata; sollevamento di testa:Il sollevamento di testa è completamente tombato da una soletta in calcestruzzo; pertanto non è possibile estrarre le elettropompe che risultano non funzionanti. Installata una elettrosoffiante dal gestore anch’essa rotta al momento, sedimentatore: collegamenti idraulici fatiscenti, ed elettropompa di ricircolo pare temporizzata ma non funzionante al momento; digestore: privo di diffusore ed elettropompa per estrazione fanghi. Per quanto riguarda invece l’impianto località Caldopiano Commicelle, al momento della presa in consegna da parte della Kratos, la vasca risulta essere completamente coperta da una folta vegetazione spontanea che ne impedisce una puntuale verifica della sua funzionalità che, comunque dallo stato di abbandono dei luoghi appare alquanto insufficiente. L’impianto, non presenta, in ingresso, un misuratore di portata in grado di quantificare il refluo in arrivo all’impianto. Si evidenzia pertanto il non corretto funzionamento degli impianti consegnati dal Comune di Montalto Uffugo. Ci auguriamo che la Procura della Repubblica del Tribunale di Cosenza, intervenga tempestivamente per individuare le responsabilità. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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A pranzo con l’uomo che non era cattivo.

Mi sono ritrovato a pranzo nella città di Roma, con una piacevolissima compagnia di amici. Mentre stavo finendo di gustare un buon piatto di rigatoni all’amatraciana, sopraggiunge il mio compagno di passeggiata, che tra l’altro considero uno dei miei pochissimi amici. Diciamo che mi da spesso degli elementi di riflessione per i miei articoli. All’improvviso nella sua riflessione, dichiara che doveva diventare un uomo cattivo. Li per lì mi sono messo a sorridere, rilevato che lo considero l’uomo più buono che abbia mai conosciuto. Subito dopo dico al mio amico, dato che ogni promessa va mantenuta, che avrei fatto un articolo dal titolo “l’uomo che non era cattivo”, prendendo spunto da quello che mi aveva appena riferito. Spesso si dice che la nostra libertà, che è legata alla realizzazione personale, finisce dove comincia quella degli altri, ma non è così. Al contrario la nostra libertà si espande laddove c’è la libertà degli altri, che ci consentono di esprimerci secondo la nostra unicità. Ogni persona si realizza solo se riesce ad essere se stessa fino in fondo. Ogni volta che l’uomo entra in relazione può entrare in relazioni oppositive, impositive o compositive. Solo se c’è l’armonizzazione c’è la composizione e c’è l’arricchimento reciproco, che è la conquista della felicità. Il mio amico tende a lavorare per l’armonizzazione dei processi lavorativi e politici, con l’ascolto e la saggezza di un uomo indubbiamente di animo buono. Se ci riferiamo al filosofo Giordano Bruno, puoi leggere il suo ultimo memorabile discorso poco prima di essere bruciato al rogo dall’Inquisizione. In questo dialogo, Bruno esprime la sua visione dell’uomo come infelice e non come cattivo, e invita a cercare la verità e il maestro interiore. Se ci riferiamo alla filosofia di Kant, puoi approfondire la sua risposta alla domanda se l’uomo tende naturalmente ad essere malvagio. Kant sostiene che la frase: l’uomo è cattivo per natura significa solo che tale qualità viene riferita all’uomo, considerato nella sua specie, ma non nel senso che la cattiveria possa essere dedotta dal concetto della specie umana. Se ci riferiamo alla letteratura, puoi leggere il film L’uomo che non c’era dei Coen, un film di genere noir e cinema giallo con influenze thriller, ambientato a Santa Rosa, una cittadina della California, nell’epoca in cui il sogno americano andava poco a poco sostituendosi agli orrori della guerra da poco terminata.Cattivo è l’opposto di buono in quasi tutti i suoi significati, ma ha anche alcune sfumature specifiche a seconda del campo in cui viene usata. Per esempio, nel senso morale, cattivo indica qualcosa o qualcuno che è disposto al male, malvagio, perverso, disonesto o riprovevole. In altri casi, cattivo può esprimere una mancanza di qualità, di competenza o di adattamento a una situazione. Al contrario se ci riferiamo all’aggettivo buono in generale, indica un uomo come il mio amico che è buono, capace o abile. Per esempio, si può dire che un uomo è buono se risponde all’idea del bene morale o se ha come fine il bene morale. Si può dire anche che una persona è buona se è ben disposta nei rapporti con gli altri, e quindi benevola e anche gentile. Ecco l’articolo dedicato al mio amico “l’uomo che non era cattivo”, ma l’uomo ben disposto nel rapporto con gli altri. A breve ulteriori spunti di riflessioni , dopo le nostre passeggiate serali, gli articoli continuano ……………………………..

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Roma: Il Blog aspassoperlacitta’ segue il congresso nazionale di Forza Italia.

Il famoso blog calabrese,a spasso per la città, segue il congresso nazionale che si tiene a Roma per l’elezione dei quattro vicesegretari. Tra questi spicca il leader calabrese Roberto Occhiuto, vero cavallo di razza della politica nazionale. Un intervento di livello a difesa e tutela del sud, abile nella movenze e con la sua dialettica che ricorda Riccardo Misasi, ha incantato l’assemblea. Noi seguiremo le elezioni che si terranno nel pomeriggio. Vi terremo aggiornati …………………

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Granata(Valle Crati): Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo deve dire ai cittadini cosa ha fatto sulla depurazione in questi anni. La Procura della Repubblica di Cosenza faccia chiarezza.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, il NIPAAF Carabinieri di Cosenza e il Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro e L’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria sono a conoscenza che la Kratos s.c.a.r.l. ,ha comunicato in data 5.12.2023 che restano esclusi dalla presa in consegna gli impianti non in disponibilità del Comune in quanto sottoposti a sequestro per i quali si dovrà ottenere espressa autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria competente. Il Sindaco di Montalto Uffugo Pietro Caracciolo deve dire ai cittadini cosa ha fatto sulla depurazione in questi anni e la Procura della Repubblica e il GIP facciano chiarezza sullo stato attuale della depurazione degli impianti sequestrati. Sono anni che denuncio l’inquinamento ambientale nelle condotte consortili, in particolare nelle zone industriali del Comune di Rende e Montalto Uffugo e negli ultimi 10 mesi ho dichiarato che uno dei casi che ci preoccupa è quello relativo al Comune di Montalto Uffugo, una vera bomba ecologica rappresentata dal cattivo funzionamento dei depuratori comunali, e di molte abitazioni o quartieri non allacciati alla rete fognaria. Il sindaco di Montalto Uffugo e la sua Giunta non può far finta di nulla o voltarsi dall’altra parte, perché questo vuol dire non effettuare le giuste scelte amministrative per combattere l’inquinamento presente sul territorio. Infine, in data 24.11.2023 la kratos ha denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza, al NIPAAF Carabinieri di Cosenza e al comando carabinieri per la tutela dell’ambiente Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro, impianti di depurazione che evidenziano un completo stato di abbandono dei luoghi. Lo dichiara Il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati):Preannuncio querela per diffamazione nei confronti di Carla Gatto StrettoWeb.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati preannuncia querela, con richiesta di punizione come per legge, nei confronti di Carla Gatto giornalista di strettoweb e del direttore responsabile del giornale online strettoweb, oltre al relativo risarcimento del danno. In alcuni articoli la giornalista Carla Gatto ha dato notizie false e diffamatorie nei confronti dello scrivente.Il sottoscritto come è noto svolge il proprio ruolo, in maniera attenta, precisa e puntuale, per lo svolgimento del proprio ruolo, nel pieno rispetto dell’art. 97 e 98 della Costituzione, che parla di imparzialità, rispetto della legalità e buon andamento nella pubblica amministrazione.Non solo le espressioni non vere e non obiettive (come nel caso di specie ), ma anche quelle meramente insinuanti sono idonee a ledere o a mettere in pericolo la reputazione dei terzi (Cass. Sez. V 15108081 ), per cui anche in tale forma devono essere penalmente represse ( Cass. Sez. V 18719/91 ).Per quanto attiene all’elemento psicologico si fa rilevare che le denunciate affermazioni della giornalista Carla Gatto travalicano i limiti della deontologia dell’informazione in quanto non rispondenti al vero ed offensive della reputazione, della dignità e dell’onore dello scrivente e del consorzio che rappresento.Per questi motivi il sottoscritto, nella sua qualità di presidente del Consorzio Valle Crati chiederà esercitare l’azione penale nei confronti dei nominati querelati Carla Gatto e del direttore responsabile del giornale online strettoweb per il reato di diffamazione mezzo stampa e eventuali altri reati che la magistratura penale ravviserà nei fatti descritti che si vedranno di giustizia nei fatti suindicati, con riserva di costituirsi parte civile nell’instaurando procedimento penale per il risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali derivati e derivanti dalla suesposta causale. Lo dichiara il presdiente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Nuova AMACO:Orlandino Greco, una nuova municipalizzata pubblica creata dal Comune di Castrolibero.

Quello avvenuto la mattina del 29 Gennaio 2024 nella sala municipale del Comune di Castrolibero, fra il Sindaco, Orlandino Greco e una rappresentanza di lavoratori dell’azienda per la mobilità cittadina, Amaco, è stato un incontro importante per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e il diritto al lavoro di quanti operano nel settore.

Una richiesta coesa anche nei confronti degli altri Comuni limitrofi per definire le procedure necessarie per evitare ulteriori conseguenze deleterie nel servizio di trasporto pubblico locale e ridare la dovuta sicurezza ai lavoratori Amaco.

Orlandino Greco si è fatto portavoce della situazione già in una nota negli scorsi giorni dove aveva posto l’accento sulle deliberazioni consiliari dell’ottobre del 2022, quando i Comuni di Castrolibero, Cosenza e Rende, approvarono lo schema di convenzione per la costituzione dell’Ambito territoriale dell’Area Urbana per la gestione associata delle funzioni tecniche ed amministrative e dei servizi in materia di trasporto pubblico locale (art. 30 D.Lgs. 267/00). A tutt’oggi, però, visto anche il commissariamento del Comune di Rende, non risulta ancora avviato l’iter per la costituzione del comitato d’ambito né tantomeno dell’ufficio comune.

Per quanto riguarda il confronto avvenuto fra il primo cittadino di Castrolibero e la delegazione dei lavoratori Amaco, sono stati evidenziati con più decisione i punti più critici dell’intera faccenda.

«Trovo surreale questa situazione che si è creata nel corso di questi mesi. E lo dico senza fare giochi politici o puntare il dito su qualcuno. I Comuni, come ho precisato in una lettera degli scorsi giorni, devono assumersi le proprie responsabilità cercando di trovare soluzioni concrete e puntando sul piano di traffico e mobilità in quanto esso è fondamentale per una città moderna e che rispetti i diritti di ogni cittadino. Ecco perché bisogna tentare di trovare ogni tipo di soluzione affinché l’Amaco rimanga pubblica, questo lo ribadisco con forza in qualità di Sindaco. Le alternative sono due: quella di Ferrovie dello Stato che subentra – e deve farlo con tutte le modalità preesistenti – oppure la creazione di nuova municipalizzata pubblica, creata dal Comune di Castrolibero con la salvaguardia di tutti i posti occupazionali».

Dalla parte dei lavoratori Amaco – con la presenza di CGIL E UIL -, c’è stata totale disponibilità nell’affrontare un percorso comune e che possa portare in tempi brevi ad una soluzione definitiva e risolutiva.

«Quella della nuova municipalizzata pensata da Orlandino è una grande idea ma che deve essere approfondita, in quanto credo ci possano essere dei limiti organizzativi». Ha esordito Andrea Mazzuca – Segretario Territoriale UIL TRASPORTI Cosenza -. E ha continuato. «Certamente, trovare soluzioni nell’immediato è fondamentale per tutti i lavoratori e sono d’accordo quando si deve lottare fino alla fine per mantenere l’Amaco un’azienda pubblica, su questo non possono esserci alternative. Come d’importanza primaria è fornirsi al più presto di un piano di traffico e mobilità: senza esso non possono esserci programmi a lungo termine. Colgo l’occasione anche per evidenziare le potenzialità dei servizi ausiliari accessori dell’Azienda Amaco, che devono essere tutelati per il proseguimento di un percorso importante».

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Depurazione, Carolei:Francesco Iannucci ha violato la legge, Kratos sulle reti pronto a denunciare all’autorità giudiziaria.

E’ opportuno in questi giorni fare un’operazione verità, rispetto alle bugie che vengono diffuse dal sindaco di Carolei.Ecco cosa scrive Kratos il 28/11/2023 al Sindaco di Carolei. Con l’occasione, si intende rappresentare la posizione dello scrivente concessionario rispetto all’intervento previsto presso il Comune di Carolei ai sensi della delibera del comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) n. 79/2021 avrebbe quale Ente beneficiario lo stesso Comune di Carolei e denominata ” Complemento del sistema fognario e collettamento dell’intero abitato del Comune di carolei alla condotta del consorzio Valle Crati” per un importo complessivo di Euro 5.100.000,00 . Con riserva di meglio argomentare, dalle informazioni acquisite non si può che dedurre l’inconciliabile interferenza dell’intervento rispetto all’attività prevista ai sensi della concessione vigente, in forza della quale lo scrivente Concessionario avrebbe dovuto eseguire dei lavori in corso di progettazione e svolgere l’attività di gestione della rete comunale di Carolei. In chiara violazione della concesione vigente, il Comune di carolei ha portato avanti un intervento di riqualificazione sulle stesse reti che avrebbe dovuto consegnare allo scrivente concessionario. A tale riguardo, ci si riserva ogni azione e tutela dei nostri interessi e a ristoro dei danni determinati dall’inadempimento perpetrato dal Comune in violazone degli impegni assunti ai sensi della concessione. Infine dice al Sindaco di Carolei, “La presente valga ai sensi di legge come formale atto di diffida e messa in mora, con avvertenza che, ove si raprresentassero ulteriori circostanze non veritiere con riguardo alla prese in carico delle reti del Comune di Carolei che possano ledere la notra immagine e/o professionalità, non si esiterà ad adire le competenti AUtorità Giudiziarie per la tutela dei nostri diritti lesi. Co riserva di ogni diritto e/o azione. Fin qui il concessionario, ma racconteremo questa vicenda nelle prossime puntate, la storia continua ………………………

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DEPURAZIONE: IGNORANZA,IGNORANZA! ADESSO parlano i giornalisti diffamatori idrofobi e i due noti sindaci SOMARI.

Nel mondo dell’informazione calabrese,ci sono ignoranti ed ignoranti. Bisogna stare attenti a non considerare tali quelli che sanno quel che ad essi fornisce la cultura del loro mondo e sanno farne buon uso.I veri ignoranti sono quelli che ritengono di dover appartenere al mondo delle persone colte e qualificate, di sapere tutto per aver inteso parlare di qualcosa. E che si distinguono per l’uso improprio e ridicolo del “parlar a vanvera”, che adoperano con aggressiva supponenza.Per quella brutta pretesa di usare un linguaggio nientemeno che da persone colte, ha usato tale e quale l’espressione di un’altra categoria di ignoranti, quella dei giornalisti diffamatori idrofobi e di qualche SINDACO SOMARO, mistificatore della realtà, anch’essi, molto fedeli al sentito dire delle loro fantasie ideologiche.Tornano alla mente episodi che evocano il perché a volte l’ignoranza e l’ignoranza del perché certe affermazioni, nel settore della depurazione e dell’ambiente, sono veramente da ignoranti, suggeriscono altre considerazioni, positive e sagge che, invece, sarebbero del tutto opportuno e necessarie. Infine appare opportuno ricordare quella frase sconsolata di Leonardo Sciascia (“A futura memoria”) che ogni tanto mi accade di ricordare: “…i cretini sono tanti e godono ottima salute non mentale che consente loro di passare a un fanatismo all’altro…”. D’altronde cretini si nasce giornalisti diffamatori idrofobi e sindaci somari si diventa.Infine ci capita di leggere un articolo di una giornalista di stretto web che pensavo avesse giornalisti di grande competenza,tale Carla Gatto, che riporta notizie false e non veritiere, e sono rudemente respinto nello sconforto. Questa tragicomica vicenda, pare abbia aperto all’intraprendente giornalista le vie ed il miraggio di una specializzazione in questioni politico-amministrative di grande rilevanza, anche mediatica, per ora solo locale.A questo punto è saltata fuori, a sollazzarmi, (ma non troppo) la memoria di un sonetto di Gioachino Belli: “Sono ppiù i somari dei cavalli”, i cui primi versi ben si attagliano a questa tragicomica vicenda.Ecco l’ignoranza che il Belli avrebbe indicato come matrice dell’invocazione di eventuali contestazioni a sostegno di un Presidente garante della legalità. La storia continua…………………………………..

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Granata(Valle Crati): Pietro Caracciolo ignora la norma, rimango in carica garantendo la continuità gestionale. Sulla depurazione di Montalto intervenga la Procura della Repubblica.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, il NIPAAF Carabinieri di Cosenza e il Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro e L’Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria sono a conoscenza che la Kratos s.c.a.r.l. in qualità di concessionario, in virtu dell’art. 2 del contratto di concessione Rep. nr. 99 del 15/07/2019, cosi come modificato e integrato dal successivo addendum Rep. Nr. 100 del 30/06/2022 dopo il sopralluogo con il comune di Montalto Uffugo, ha comunicato in data 5.12.2023 che restano esclusi dalla presa in consegna gli impianti non in disponibilità del Comune in quanto sottoposti a sequestro per i quali si dovrà ottenere espressa autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria competente. Si prende atto che dovranno perfezionarsi le revoche per gli affidamenti in essere, nel più breve tempo possibile e previa comunciazione ed autorizzazone della Procura competente.La finalità che il custode o amministratore giudiziario e che deve perseguire nella gestione dei beni sequestrati adempiendo con diligenza ai compiti del proprio ufficio viene opportunamente individuata dal comma 5 dell’articolo 35 del decreto legislativo numero 159 del 2011 avendo il compito di provvedere alla gestione, alla custodia e alla conservazione dei beni sequestrati al fine di incrementare se possibile la redditività dei beni medesimi. Da quanto si evince dalla Kratos si evidenzia che ci dovrebbero essere affidamenti posti in essere per il corretto funzionamento dela ciclo depurativo, sotto l’egida del GIP e della Procura della Repubblica. Tanto premesso, la Procura della Repubblica e il GIP verifichino lo stato attuale della depurazione degli impianti sequestrati. Infine vorrei tranquillizzare lo scalpitante Caracciolo, ho già chiarito nell’invito ai sindaci e anche al Sindaco del Comune di Montalto Uffugo che è moroso, per i motivi di diritto già rappresentati a voler provvedere ogn’uno singolarmente e per la propria debenza al pagamento a saldo delle quote ordinarie consortili scadute ed impagate per poter fare uscire i propri comuni dalla situazione di morosità del socio e per poter consentire al sottoscritto presidente valida ed efficace la convocazione d’assemblea dei soci consortili, per l’elezione del presidente.In merito ad una lettera del sindaco Pietro Caracciolo, non mi impensieriscono le sue minacce legali, rilevato che ignora la norma, in quanto per come già dedotto non corrisponde a quanto previsto dalla normativa vigente applicabile al Consorzio Valle Crati della quale il Presidente non decade dal suo incarico, ma rimane in carica fino all’elezione dei nuovi organismi consortili, garantendo, quindi la continuità gestionale. Lo dichiara Il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Il Comune di Montalto Uffugo è una bomba ecologica. Il Sindaco non può far finta di nulla.

«Le acque inquinate costituiscono un pericoloso veicolo di virus e batteri, che possono arrivare all’essere umano e provocare l’insorgere di malattie, anche gravi. Una delle maggiori fonti di inquinamento idrico è costituita dall’immissione di sostanze, quali prodotti chimici e scarichi industriali, che contengono una grande quantità di inquinanti, che, il più spesso delle volte, vengono rilasciati nelle acque da fabbriche o da impianti di trattamento delle acque reflue».«La riduzione dell’inquinamento idrico è anche uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Nell’area della Valle del Crati, sulle autorizzazioni allo scarico, nel comune di Montalto sembra di essere nel Far West.Oltre a combattere i delinquenti ambientali, occorre sensibilizzare il problema dell’inquinamento idrico, condividendo consigli e soluzioni con i propri amici e conoscenti. Uno dei casi che ci preoccupa è quello relativo al Comune di Montalto Uffugo, una vera bomba ecologica rappresentata dal cattivo funzionamento dei depuratori comunali, e di molte abitazioni o quartieri non allacciati alla rete fognaria. L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Il sindaco di Montalto Uffugo non può far finta di nulla o voltarsi dall’altra parte, perché questo vuol dire non effettuare le giuste scelte amministrative per combattere l’inquinamento presente sul territorio. Kratos, nei verbali di sopralluogo, ha già evidenziato che gran parte dei depuratori minori presenti nel comune di Montalto Uffugo, risultano sottoposti a sequestro giudiziario a causa della loro inefficienza nell’attività depurativa. Ma sull’inefficienza degli impianti minori e sull’attività del Sindaco di Montalto, ci soffermeremo in questi giorni. La storia continua ……………………..

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AMACO: Fumata nera, i dipendenti verranno licenziati e i sindacati stanno a guardare.

Riunione, con esito negativo, per il futuro dei 134 dipendenti che sono a rischio licenziamento…. presso il municipio di Cosenza, hanno partecipato: il Presidente del consiglio comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca, l’Assessore ai trasporti del Comune di Cosenza Damiano Covelli, il capo di gabinetto Comune di Cosenza Luigi Incarnato, il curatore dell’AMACO SPA Fernando Caldiero, sindacati, assenti il Sindaco di Cosenza Franz Caruso e il rappresentante di Cometra. Al centro della discussione, manifestazione d’interesse per l’affitto del ramo d’azienda AMACO, servizio di trasporto pubblico locale TPL; in particolare punto e)di detta manifestazione d’interesse prevede: numero 114 addetti (con pianta organica di nr. 134) con grande preoccupazione dei sindacati di eventuali ulteriori tagli (perdite di altri posti di lavoro). Dal fallimento di Amaco del 16 Novembre 2023…… dopo 90 giorni non esiste tracciabilità nè del Comune di Cosenza (socio 100% di Amaco) e ne’ di altri interlocutori… di un protocollo (documento) che prevede il passaggio di nr. 134 dipendenti con “nessuna” perdita posto di lavoro. Nel rispetto del contratto nazionale autoferrotranvieri da amaco a “nuova amaco” …. azienda subentrante dell’affitto d’azienda. Purtroppo, con l’ennesimo incontro, a vuoto ….. rischio elevatissimo di ulteriori perdite posti di lavoro, oltre il numero di 114 dipendenti a base d’asta. Seguiremo, la vicenda amaco nell’interesse del servizio trasporto pubblico locale area urbana di Cosenza. Cosi vanno le cose nell’amaco, cioè non vanno . In poche parole, Fumata nera, i dipendenti verranno licenziati e i sindacati stanno a guardare. La storia continua……………………..

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AMACO S.P.A.: Rocco Carlomagno pronto a subentrare?

Si rincorrono voci sulle aziende che sarebbero interessate a gestire il servizio tpl nel capoluogo al posto dell’AMACO.Si tratta di privati, anzitutto, tra cui molto attivo Rocco Carlomagno, visto più volte in azienda. C’è poco da dire, fare il privato è bello. Sullo sfondo una manifestazione d’interesse di oltre 5 milioni di Euro. Noi seguiremo la vicenda con attenzione, LA STORIA CONTINUA …………………

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AMACO SPA: Un Affitto di ramo d’azienda che vale oltre 5 Milioni di Euro all’anno. Privato è Bello?

Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico e dei procedimenti amministrativi”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese.
L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri burocrati, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”. Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene, ma poi mi capita di leggere qualche atto di una procedura relativa ad un invito a presentare manifestazioni di interesse per l’affitto del ramo di azienda AMACO s.p.a. “Servizio di trasporto pubblico locale (TPL)” e al punto 3 “Clausole essenziali del contratto di affitto del ramo d’azienda” I soggetti interessati a presentare la manifestazione d’interesse dovranno dichiarare di prendere atto e di accettare che l’eventuale contratto di affitto del ramo TPL: a) sarà stipulato all’esito della procedura competitiva, previa stima del canone del ramo aziendale, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 212, comma 2 e 216 CCII, previa pubblicazione di un avviso di gara che tra l’altro prevederà quali titoli preferenziali, in primo luogo, quello di essere socio CO.ME.TRA. s.c. a.r.l. e, in secondo luogo, quello di essere un’azienda che esercita il servizio di TPL nel territorio calabrese e sono rudemente respinto nello sconforto.
Di fatto si da preferenza ai privati locali, d’altronde in Calabria e a queste latitudini non esistono i principi comunitari in materia di tutela della concorrenza (di libertà di stabilimento, di prestazione dei servizi ecc.). In Calabria e nella nostra area urbana è proprio il caso di dire PRIVATO E’ BELLO. Noi seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua …………………………………….

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Caso AMACO S.P.A.: Ma esiste il contratto di servizi tra CO.ME.TRA. s.c.a.r.l. e AMACO S.P.A. ?

Nella manifestazione d’interesse per l’affitto del ramo di Azienda di AMACO S.P.A. leggiamo che “l’attività di AMACO, attinenti al TPL impegnano, viene svolta tramite la società consortile CO.ME.TRA s.c.a.r.l., di cui AMACO è socio, la gran parte dell’attività costituiscono il maggior flusso di risorse di mantenimento”. Nella manifestazione non c’è traccia, però, del contratto di servizio tra CO.ME.TRA s.c.a r.l. e AMACO SPA. A questo punto sorge spontanea una domanda, “Ma esiste il contratto di servizi tra CO.ME.TRA. s.c.a.r.l. e AMACO S.P.A. ?” La storia continua …………………………………….

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Manifestazione d’interesse AMACO S.P.A. :Violato il principio di libera concorrenza a favore di alcuni?

Nell’invito a presentare manifestazioni d’interesse per l’affitto del ramo d’azienda di A.M.A.C.O S.P.A. “Servizio di Trasporto Pubblico Locale (TPL)”, al punto 3 “Clausole essenziali del contratto di affitto del ramo d’azienda” I soggetti interessati a presentare la manifestazione d’interesse dovranno dichiarare di prendere atto e di acettare che l’eventuale contratto di affitto del ramo TPL: a) sarà stipulato all’esito della procedura competitiva, previa stima del canone del ramo aziendale, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli artt. 212, comma 2 e 216 CCII, previa pubblicazione di un avviso di gara che tra l’altro prevederà quali titoli preferenziali, in primo luogo, quello di essere socio CO.ME.TRA. s.c. a.r.l. e, in secondo luogo, quello di essere un’azienda che esercita il servizio di TPL nel territorio calabrese. Il Consiglio di Stato sez. V, 03/05/2012, n.2552 prevede che L’art. 30, d.lg.12 aprile 2006 n. 163, conformemente al diritto comunitario, esclude dall’ambito applicativo del codice dei contratti pubblici gli affidamenti dei servizi pubblici, imponendo però che la scelta del gestore del servizio avvenga nel rispetto dei principi comunitari in materia di tutela della concorrenza (di libertà di stabilimento, di prestazione dei servizi ecc.), nonché di quelli nazionali generali relativi ai contratti pubblici (di trasparenza e d’imparzialità dell’azione amministrativa).Consiglio di Stato sez. VI, 04/06/2015, n.2755 Pur non potendosi ritenere applicabili alle concessioni di servizi tutte le disposizioni del d.lg. 12 aprile 2006 n. 163 (c.d. « Codice dei contratti pubblici »), non di meno l’art. 2, comma 1, d.lg. n. 163/2006 cit. prevede che « l’affidamento e l’esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, ai sensi del presente codice, deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza; l’affidamento deve altresì rispettare i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nello stesso codice », essendosi affermato che la normativa di principio di derivazione comunitaria trova applicazione non limitatamente agli appalti di lavori, servizi e forniture ma presenta una valenza pressoché generalizzata nel settore dei contratti pubblici; di conseguenza, l’art. 30, d.lg. n. 163/2006 cit. si inserisce nell’ottica di una progressiva assimilazione delle concessioni agli appalti, con l’obiettivo, di matrice europea, di vincolare i soggetti aggiudicatori a rispettare anche nelle procedure di affidamento delle prime i principi dell’evidenza pubblica comunitaria, tra i quali i canoni di trasparenza invalsi nelle seconde attraverso una procedura tipica di gara, nella quale si impone l’esigenza che il confronto competitivo sia effettivo e leale, pena altrimenti la vanificazione delle finalità stesse del procedimento selettivo di stampo concorsuale. Nondimeno il T.A.R. Roma, (Lazio) sez. II, 18/06/2013, n.6094 La scelta del concessionario di un servizio deve essere conseguente ad una procedura competitiva e concorrenziale ispirata ai principi dettati dal Trattato istitutivo della CE e non a caso l’art. 2 comma 1, Codice dei contratti pubblici prevede che l’affidamento e l’esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza e che l’affidamento deve altresì rispettare i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nello stesso Codice. In tale solco dispositivo, per effetto del quale anche la disciplina delle procedure per l’affidamento di concessioni di servizi deve essere conforme ai principi che regolamentano in tutta l’Unione Europea l’assegnazione di commesse pubbliche, si inseriscono con portata applicativa ad ogni figura di affidamento, indipendentemente dall’oggetto, le disposizioni recate dall’art. 64 comma 4 bis , e dall’art. 74 comma 5, del Codice. Tanto premesso nella manifestazione di interesse del 08.02.2024, inerente l’affitto del ramo d’azienda dell’amaco SPA, sembrerebbe essere violato il principo di libera concorrenza.

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“NUOVA AMACO” nelle mani dei privati? In arrivo licenziamenti a PIOGGIA?

La fiction Amaco continua…ricordiamo la dichiarazione del Sindaco Pro Tempore di Cosenza…”la mia priorità è salvare l’azienda e le 134 famiglie che vivono grazie ad Amaco” (1 dicembre 2022 conferenza stampa con Presidente del Consiglio Pro Tempore Comune di Cosenza). Con nomina del Sindaco Pro Tempore di Cosenza ricordiamo l’Amministratore Amaco (dicembre 2022) con 340 mila euro di consulenze “concordato” per approdare al “fallimento” del 16 novembre 2023. In questi mesi, l’Amministrazione Comunale Pro Tempore di Cosenza di Cosenza, ha ritenuto fare melina (perdere tempo) per 134 dipendenti Amaco, che aspettano di conoscere il loro “futuro”. In tanto, bypassando incontro Sindacati, vertenza Amaco con Presidente del Consiglio Pro Tempore Comune di Cosenza del 15 Febbraio 2024….Amaco pubblica: “invito a presentare manifestazioni di interesse per l’Affitto del ramo di azienda Amaco. Servizio di Trasporto Pubblico Locale (TPL)” con scadenza manifestazioni di interesse entro e non oltre le ore 12,00 del 29.03.2024. Requisiti: con titolo preferenziale punto a) in primo luogo di essere socio di Cometra e, in secondo luogo, quello di essere un’azienda che esercita il servizio di TPL nel territorio calabrese; punto (iii) piano livelli occupazionali. Dispiace, constatare secondo manifestazioni interesse Amaco (8 Febbraio 2024)…futuro di 134 dipendenti già segnato…Azienda PRIVATA subentrante “Nuova Amaco” calabrese come punto a)….forse, per tutto il periodo della liquidazione giudiziale e relativo piano di fabbisogno rimodulato in base alle esigenze del nuovo soggetto gestore (prepensionamenti a pioggia compresi dipendenti Amaco “sessantenni”, dipendenti strisce blu “azzerati” oppure “dimezzati”, diminuzione ruoli dipendenti 250/230/205). In conclusione, l’Amministrazione Comunale Pro Tempore di Cosenza “silente” perdendo e prendendo tempo, invece di difendere in qualsiasi sede 134 lavoratori Amaco, proietta in silenzio “Nuova Amaco” nelle mani dei PRIVATI. Così, vanno le cose a Cosenza, non vanno….la storia continua

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L’idea di un nano socialista? SISTEMARE LA FAMIGLIA.

Esiste da oltre due anni un nanetto socialista che si aggira nei meandri della politica locale e che capita spesso di ricordare come quel personaggio in cerca di autore che decenni fa, faceva il garzone della spesa a sindacalisti di livello che all’epoca operavano sul territorio.Si narra che sia un soggetto che abbia frequentazioni molto vicine ad imprenditori locali, svolgendo riunioni con essi nei luoghi più impensati, su questo punto torneremo sull’argomento, non solo ma si accompagna a soggetti già arrestati e imputati per essere considerati presunti prestanomi di boss locali. E’ un grande idealista, non c’è che dire e si è messo in testa di sistemare la famiglia anche in politica, ipotizzando, addirittura, scenari da leader. In verità questi personaggi in cerca di autore non sono mai stati considerati, in quello che era il vecchio glorioso partito socialista, che vantava leader come Giacomo Mancini. Il vecchio leader non ne teneva conto e per chi lo ricorda venivano utilizzati per comprare le sigarette. Rappresentavano la decima fila del partito,non avevano diritto di parola ed erano dei semplici nanetti della politica. Esiste in fondo un singolo vero ragionatore dei sinistri, che tutto gli si puo’ contestare, ma è lui il vero stratega della politica e di cui anche se da angolazioni diverse, riesce a mantere equilibri politici e personali, nutrendo della stima e la considerazione politica degli avversari. Quello che ci desta merviglia e come possa accompagnarsi a questo nanetto, straccione e ignorante socialista, rimane ancora un grande mistero. I veri ignoranti sono quelli che ritengono di dover appartenere al mondo delle persone colte e qualificate, di sapere tutto per aver inteso parlare di qualcosa. E che si distinguono per l’uso improprio e ridicolo del “parlar a vanvera”, che adoperano con aggressiva supponenza.Per quella brutta pretesa di usare un linguaggio nientemeno che da persone colte, ha usato tale e quale l’espressione di un’altra categoria di ignoranti, quella dei nostalgici del socialismo,UN NANETTO SOMARO, mistificatore della realtà, anch’essi, molto fedeli al sentito dire delle loro fantasie ideologiche.Infine appare opportuno ricordare quella frase sconsolata di Leonardo Sciascia (“A futura memoria”) che ogni tanto mi accade di ricordare: “…i cretini sono tanti e godono ottima salute non mentale che consente loro di passare a un fanatismo all’altro…”. D’altronde cretini si nasce NANETTI si diventa. Noi in questi giorni e in questi mesi, seguiremo le vicende di questo piccolo nanetto politico. Le sue farneticazioni non ci impensieriscono, ma ci fanno sorridere. LA STORIA CONTINUA ……………………….

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Quale futuro per i dipendenti Amaco Cosenza? Licenziamenti a Pioggia targati SINISTRI

Quale futuro per dipendenti Amaco Cosenza ?….in data 16 novembre 2023 Amaco, viene dichiarata “fallita” dal Tribunale di Cosenza, azienda di trasporto pubblico locale, il cui capitale è totalmente detenuto dal Comune di Cosenza. In data 12 dicembre 2023, viene indetto, presso Regione Calabria, tavolo per garantire il livello occupazionale dei dipendenti, l’Assessore Pro Tempore Regione Calabria, ha fatto sapere che, nonostante la municipalizzata Amaco, non sia di diretta competenza della Regione, ha accettato di incontrare le parti, compresa Cometra. Nel frattempo, Amaco ed il Comune di Cosenza, che detiene 100% di quote Amaco, ha intrapreso una nuova strada per scongiurare il fallimento. L’ex amministratore Amaco ha depositato un reclamo in Corte d’Appello contro il rigetto del concordato preventivo deciso dai giudici del Tribunale di Cosenza il 16 novembre 2023. Per effetto del ricorso, l’udienza in calendario, per il 5 Marzo 2024, nella quale si sarebbe dovuto procedere all’esame dello stato passivo è stata rinviata al 16 luglio 2024. E, in caso di pronuncia favorevole, ripartire provando ad imboccare la strada del risanamento ( forse con project financing Privato al 51% (+) più ristrutturazione aziendale & licenziamenti dipendenti ) ndr con quale risorse finanziarie?…dimenticando di fatto, enorme insolvenza, già accertata il 16 novembre 2023 dai giudici del Tribunale di Cosenza. Dispiace, constatare…dal 16 novembre 2023, disservizi e corse annullate di Amaco, in particolare Casali del Manco, Fiego Iassa, Donnici San Nicola e Contrade di Cosenza…studenti e cittadini che abbandonano Amaco per altre aziende che garantiscono il servizio. Problemi che attanagliano Amaco sono: bus obsoleti con rifornimento bus fuori territorio ( km fuori autorizzazione) con pagamenti giornalieri distributore rifornimento bus…ndr distributore automezzi aziendale Amaco in sede fuori uso…per quale motivo? Corso sicurezza primo soccorso dipendenti Amaco e corso antincendio dipendenti Amaco con quale risorse? Per, non dimenticare altra nota negativa…in pieno concordato Amaco…ha indetto la stessa (Amaco) un concorso per dirigente tecnico (luglio 2023) con emolumenti pari a 90 mila euro…giustificandolo che il numero di bus è superiore a 50…forse, mai visti tanti bus “efficienti” in Amaco…altro capitolo 340 mila euro di consulenze, per assistenza legale contabile e amministrativa proprio nell’ambito della procedura di concordato, poi “fallita” il 16 novembre 2023. Dopo quasi 90 giorni del fallimento Amaco….futuro con nessuna soluzione per 134 dipendenti Amaco che rischiano licenziamenti a pioggia per eventuale subentro del privato al 51% (project financing) forse….”fortemente” voluta, questa linea d’indirizzo dalla classe politica locale….oggi “apparentemente” dormiente. Seguiremo, con altri approfondimenti il TPL Trasporto Pubblico Locale Amaco di Cosenza….

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Amaco SPA.Giuseppe Mazzuca dice NO, dobbiamo parlare delle commissioni.

I consiglieri comunale Rende e Luberto, non parteciperanno al consiglio comunale di venerdì 9 febbraio, in segno di protesta per la mancata previsione all’interno dell’ordine del giorno, da parte del presidente del consiglio comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca, della discussione in merito alla risoluzione da loro presentata nel corso dell’ultimo consiglio sul caso Amaco. E’ oramai palese che dell’Amaco in Consiglio non se ne voglia parlare e non si comprende quale sia la posizione delle organizzazioni sindacali. Manca lo svolgimento di un dibattito all’interno dell’assise comunale, che offra risposte ufficiali ai lavoratori e all’utenza, in merito agli atti da porre in essere per la salvaguardia e il rilancio dell’azienda. Nonostante la mancanza di un futuro certo per i lavoratori dell’AMACO spa, Giuseppe Mazzuca dice no alla discussione in consiglio comunale e convoca per la composizione delle commissioni, cosi vanno le cose nella città di Cosenza, cioè non vanno. La storia continua ………………………

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Concorsi pubblici,IDONEA? SI, sono figlia di un politico.

Nei vari concorsi pubblici la maggior parte degli idonei o assunti, sono figli, amanti o pupille, ex burocrati e capi elettori di personaggi politici locali, molto influenti. Le cose vanno cosi nel silenzio generale dei cittadini, che non si chiedono se tutto questo appartenga al merito e alle capacità di chi raggiunge questi risultati. Nel frattempo giungono a sollazzarmi ma non troppo, alcuni versi di un sonetto di Gioacchino Belli della giustizzia der monno dell’8 Aprile del 1835. La ggiustizzia è pp’er povero, Crestina.Le condanne pe llui sò ssempre pronte. Sai la miseria che ttiè scritto in fronte? Povero Crestina; secondo noi, quasi duecento anni dopo, non sarebbe mai riuscito a vincere alcun concorso o idoneità. D’altronde Crestina è Crestina, con l’impunità dei politici che accompagna il privilegio dei potenti. In questi giorni seguiremo e racconteremo la vicenda con dovizia di particolari, la storia continua …………………………………..

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Concorsi nei comuni,IL VOTO DI SCAMBIO per assunzioni è una forma di corruzione.

Il voto di scambio per assunzioni è una forma di corruzione elettorale, che consiste nel promettere o offrire un posto di lavoro, pubblico o privato, a un elettore o a un gruppo di elettori, in cambio del loro voto o di quello altrui. Si tratta di un reato grave, che può essere punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con una multa. Inoltre, il voto di scambio può configurare anche lo scambio elettorale politico-mafioso, se coinvolge soggetti appartenenti a organizzazioni criminali, con pene ancora più severe.
Il voto di scambio per assunzioni è un fenomeno diffuso in Italia, soprattutto nelle aree più disagiate e in tempo di crisi economica, dove il lavoro è una risorsa scarsa e preziosa. Spesso, i candidati politici si avvalgono di intermediari, come sindacalisti, imprenditori, associazioni o semplici cittadini, per proporre o accettare le offerte di lavoro in cambio di voti. Tuttavia, esistono delle norme che regolamentano le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e negli uffici di supporto agli organi di direzione politica, per prevenire e contrastare il voto di scambio.
Il voto di scambio per assunzioni è un comportamento illecito e immorale, che danneggia la democrazia e la meritocrazia, e che va denunciato alle autorità competenti. Non lasciarti ingannare dalle false promesse e dai facili favori: il tuo voto è un diritto e un dovere, che devi esercitare liberamente e consapevolmente. Per questi motivi in Calabria bisogna denunciare.

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Nei comuni calabresi, chi sospetta un concorso truccato DEVE DENUNCIARE.

I concorsi taroccati sono una forma di corruzione che consiste nel falsare o manipolare le procedure di selezione per l’accesso agli impieghi pubblici, al fine di favorire candidati non meritevoli o prezzolati. Si tratta di un fenomeno diffuso e dannoso, che viola il principio costituzionale dell’eguaglianza dei cittadini davanti alla legge e mina la credibilità e l’efficienza della pubblica amministrazione.
Esistono diversi modi per truccare i concorsi pubblici, come ad esempio:
fornire in anticipo le domande o le risposte ai candidati compiacenti;
alterare i criteri di valutazione o i punteggi delle prove;
nominare commissioni esaminatrici compiacenti o colluse;
falsificare i titoli o i curriculum dei candidati;
sostituire i candidati con persone più preparate;
intimidire o minacciare i candidati avversi.
Chi trucca i concorsi pubblici commette dei reati, come ad esempio associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità, falsità ideologica o materiale. Le pene previste dal codice penale vanno dalla reclusione alla multa, oltre alla perdita dell’impiego pubblico e all’interdizione dai pubblici uffici.
Chi subisce o sospetta di subire un concorso truccato può denunciare le irregolarità alle autorità competenti, come ad esempio la procura della Repubblica, la Corte dei Conti, l’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), la Guardia di Finanza, la Polizia Postale, o anche la stampa o le associazioni di categoria. Per denunciare è necessario fornire elementi probatori o indizi gravi, precisi e concordanti, che possano avviare un’indagine o un’azione giudiziaria.
I concorsi truccati sono un problema grave per il nostro paese, che richiede una forte azione di contrasto e prevenzione, basata su una maggiore trasparenza, una più rigorosa vigilanza, una più efficace repressione e una più diffusa sensibilizzazione. Solo così si potrà garantire il rispetto della legalità e della meritocrazia, e valorizzare il lavoro e le competenze dei tanti candidati onesti e preparati.

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Elezioni Mendicino: Antonio Palermo punta al terzo mandato?

Questo è quello che avvamo scritto sul rinnovo del consiglio comunale di Mendicino, qualche giorno fa.
Le elezioni comunali di Mendicino si sono svolte il 26 maggio 2019. Il sindaco eletto è stato Antonio Palermo, della lista civica Insieme X Mendicino, che ha ottenuto il 49,73% dei voti, superando di poco il suo avversario Francesco Gervasi, della lista civica Avanti Mendicino, che ha raggiunto il 47,47%. Il terzo candidato, Gennaro Carmelo Canonaco, della lista civica Progetto Mendicino, ha ottenuto solo il 2,81%.Il mandato di Palermo è durato fino al luglio 2023, quando ha presentato le sue dimissioni per motivi personali e politici. Da allora, il comune è amministrato da un commissario prefettizio, in attesa delle prossime elezioni, che si dovrebbero tenere nel 2024.Al momento, Mendicino non ha un nuovo sindaco, ma è amministrato da un commissario prefettizio, in seguito alle dimissioni di Antonio Palermo, avvenute nel luglio 2023. Le prossime elezioni comunali si dovrebbero tenere nel 2024. Ci sono già alcuni candidati che si sono dichiarati pronti a sfidarsi per la poltrona di primo cittadino, tra cui Angelo Greco, sostenuto da Fratelli d’Italia e Lega, e Irma Bucarelli, appoggiata da Forza Italia. Entrambi sono stati assessori nella precedente amministrazione Palermo, ma ora si presentano con liste civiche diverse. l’ex gruppo Gervasi non ha ancora deciso che posizione politica assumere. Oggi con il provvedimento del consiglio dei ministri, nelle elezioni che si terranno l’8 e il 9 Giugno cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli comuni:tra 5 mila e 15 mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato. In provincia di Cosenza si riaprono i giochi nel comune di Mendicino, dove Antonio Palermo potrebbe ricandidarsi per la terza volta a Sindaco di Mendicino. Vedremo l’evoluzione politica. La storia continua…………….

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Elezioni Mendicino: Il caos regna incontrastato, non si riesce a fare sintesi politica.

Le elezioni comunali di Mendicino si sono svolte il 26 maggio 2019. Il sindaco eletto è stato Antonio Palermo, della lista civica Insieme X Mendicino, che ha ottenuto il 49,73% dei voti, superando di poco il suo avversario Francesco Gervasi, della lista civica Avanti Mendicino, che ha raggiunto il 47,47%. Il terzo candidato, Gennaro Carmelo Canonaco, della lista civica Progetto Mendicino, ha ottenuto solo il 2,81%.Il mandato di Palermo è durato fino al luglio 2023, quando ha presentato le sue dimissioni per motivi personali e politici. Da allora, il comune è amministrato da un commissario prefettizio, in attesa delle prossime elezioni, che si dovrebbero tenere nel 2024.Al momento, Mendicino non ha un nuovo sindaco, ma è amministrato da un commissario prefettizio, in seguito alle dimissioni di Antonio Palermo, avvenute nel luglio 2023. Le prossime elezioni comunali si dovrebbero tenere nel 2024. Ci sono già alcuni candidati che si sono dichiarati pronti a sfidarsi per la poltrona di primo cittadino, tra cui Angelo Greco, sostenuto da Fratelli d’Italia e Lega, e Irma Bucarelli, appoggiata da Forza Italia. Entrambi sono stati assessori nella precedente amministrazione Palermo, ma ora si presentano con liste civiche diverse. l’ex gruppo Gervasi non ha ancora deciso che posizione politica assumere e Antonio Palermo è sempre più isolato e abbandonato dal suo ex gruppo politico che lo sosteneva. Si potrebbe dire che il caos a Mandicino regna incontrastato. Per il momento non resta che consolarci con la canzone dei ciucci di Mendicino. Seguiremo la vicenda politica, la storia continua …………………………..

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Sigep 2024: I Fratelli Rizzo rappresentano l’eccellenza calabrese

Sigep è il salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianale e caffè che si tiene a Rimini dal 20 al 24 gennaio 2024. Rizzo pasticcieri è una rinomata pasticceria artigianale calabrese che ha sede a Spezzano della Sila, in provincia di Cosenza. I fratelli Valentino e Damiano Rizzo sono noti per aver vinto diversi premi nazionali con i loro panettoni e colombe, realizzati con ingredienti di alta qualità e prodotti tipici calabresi.Per questi motivi parteciperà alla fiera con le sue specialità dolciarie. Sigep 2024….5 giorni dove vivere in prima persona e progettare insieme il futuro del dolce. Gennaio è il mese più dolce dell’anno….e a spasso per Rimini Vinceno Granata, gia vicario ATO 1 Cosenza e consigliere nazionale ANCI, ha incontrato una coppia indissolubile, i due fratelli Damiano e Valentino Rizzo di APEI, Ambasciatori dell’eccellenza Italiana dei pasticcieri, con il Presidente Iginio Massari, per confrontarsi sui nomi trend del comparto che è un’occasione imprescindibile di business e di aggiornamento professionale. I Maestri Pasticceri Damiano e Valentino Rizzo si sono esibiti con dimostrazioni dal vivo e con interviste e partecipazioni di giurie presso l’“arena” sigep 2024. Questo è il successo di Damiano e Valentino Rizzo….”lievitata” alla grande passione, all’impegno e al desiderio di crescere senza mai fermarsi…ad maiora semper

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Dalla generazione X alla generazione Z, la nuova generazione dei ventenni in Italia.

La classificazione delle generazioni in Italia è stata descritta in un rapporto annuale del 2016 dell’ISTAT. Secondo questa classificazione, la generazione di 20 anni in Italia potrebbe essere la Generazione di transizione (Generazione X), che comprende coloro che sono nati tra il 1981 e il 1995. Questa generazione segna il passaggio tra il vecchio e il nuovo millennio e ha vissuto la fine del blocco sovietico e l’allargamento a est dell’Unione europea. I membri di questa generazione sono entrati nel mondo del lavoro con più lauree e master dei propri genitori, ma sono anche i primi a subire le conseguenze della recessione, con minori opportunità di lavoro in termini sia di quantità sia di qualità. Poi arrivano i 20 enni che sono una generazione che si preoccupa per i cambiamenti climatici e si batte per un mondo più green e pacifico, partecipando a manifestazioni e iniziative ambientaliste.Sono una generazione che ha la mente aperta e vuole esplorare il mondo e le culture intorno a loro, sono interessati a imparare nuove lingue e a fare scambi culturali. Sono una generazione che non vede più l’auto come uno “status symbol” o come un requisito fondamentale per l’indipendenza, infatti prendono la patente sempre più tardi, preferendo usare i mezzi pubblici o le biciclette.Sono una generazione che ha una maggiore propensione al risparmio e all’investimento, anche se in un contesto di precarietà e crisi economica, il 14% di loro investe già in borsa, qualche volta facendo impicci con criptovalute e quanto altro.Sono una generazione che usa i social media per rafforzare il rapporto con gli amici e per costruirne di nuovi, interagiscono anche con persone che non avrebbero mai potuto incontrare nella vita reale, e usano i social come uno strumento di creazione di identità.Sono una generazione che guarda la tv soprattutto online, usa ancora Instagram ma è sempre più stregata da TikTok e adora il gaming, sfidandosi ai videogames su qualunque piattaforma.Sono una generazione che alla moda e ai canoni imposti preferisce la diversità e l’inclusione, e che mangia vegano ma non tutti sono ortodossi, non disdegnano le proteine animali ma certamente hanno una inclinazione verso il vegetale.Questa è solo una panoramica generale della nuova generazione di 20 anni in Italia, ma ovviamente ci sono molte sfumature e differenze individuali. Nei prossimi articoli analizzeremo queste sfumature e differenze individuali.

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Iacchitè:Il diffamatore Gabriele Carchidi sospeso 6 mesi dall’ordine dei giornalisti della Lombardia.

Iacchitè è un sito di diffamatori professionisti, il sito del nulla, il sito dell’incomprensione del diritto diretto da Gabriele Carchidi,condannato più volte per diffamazione, ma su questo torneremo sull’argomento. Nel frattempo abbiamo appreso che il consiglio di disciplina territoriale dell’ordine dei giornalisti della Lombardia nella seduta dell’11 ottobre 2023 ha deliberato la sospensione di 6 mesi dall’albo professionale del giornalista Gabriele Carchidi. La storia continua ………………..

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Iacchitè: Gabriele Carchidi condannato più volte per diffamazione.

Gabriele Carchidi è un giornalista cosentino, noto per il suo blog, che si occupa di politica della città di Cosenza e della Calabria. Carchidi è stato condannato più volte per diffamazione a mezzo stampa nei confronti di diverse personalità pubbliche.Tra le varie personalità pubbliche, il Giudice monocratico del Tribunale di Cosenza Dott/ssa Francesca De Vuono il giorno 27/10/2022 ha condannato Gabriele Carchidi alla pena di 1500 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. Gabriele Carchidi è stato ritenuto responsabile del reato di diffamazione in danno del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, per aver pubblicato sul suo blog Iacchitè, espressioni diffamatorie nei suoi confronti.L’imputato Gabriele Carchidi è stato condannato al risarcimento del danno nei confronti della parte civile costituita, (difensore Avv. Gianluca Garritano), da liquidare in separata sede e alla rifusione delle spese processuali dalla stessa sostenute che liquida in euro 2000. Si è cosi chiuso il procedimento conseguente ad una delle tante querele proposte dall’Avv.Maximiliano Granata nei confronti di Gabriele carchidi, autore di una martellante attività di pura denigrazione nei confronti del presidente del Consorzio Valle Crati, mentre altri procedimenti, per il reato di diffamazione sempre a carico del predetto imputato sono ancora in corso. LA storia continua …………………….

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Avv. Maximiliano Granata: Iacchite’ un sito di diffamatori professionisti.

Iacchitè è un sito web che si occupa di informazione locale in Calabria, ma è stato accusato di diffamazione da alcune persone e istituzioni. Il responsabile della testata, Gabriele Carchidi, è stato condannato dal Tribunale di Cosenza per aver diffamato numerose persone. Inoltre, l’avvocato Maximiliano Granata, presidente dell’Associazione Legalità Democratica, ha definito Iacchitè “un sito di diffamatori professionisti, il sito del nulla e dell’incomprensione del diritto”. Queste sono solo alcune delle critiche che Iacchitè ha ricevuto negli ultimi anni.

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Cosenza. A spasso con l’uomo che cercava la felicità.

La ricerca della felicità è un film del 2006 diretto da Gabriele Muccino, con Will Smith e Jaden Smith. È ispirato alla vita di Chris Gardner, imprenditore milionario, che visse giorni di intensa povertà, con un figlio a carico e senza una casa dove poterlo crescere.
La ricerca della felicità è anche un concetto filosofico, che si riferisce al diritto di ogni individuo di perseguire la propria soddisfazione personale. La dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America, ad esempio, elenca la ricerca della felicità tra i diritti inalienabili dell’uomo.
La ricerca della felicità è infine un tema letterario, che ha ispirato molti autori e opere. Un esempio è il saggio breve di Skuola.net, che analizza le diverse concezioni di felicità nella storia del pensiero, dalla filosofia antica alla psicologia moderna.
Mentre ero a spasso per le vie di Cosenza, con un uno dei miei pochi cari amici e con cui alcune volte mi intrattengo a camminare e discutere per le strade della città, ci siamo interrogati sul trascorrere del tempo, passato cosi velocemente, ma che ancora ci vede in pista. La frase del tempo sembra essere il titolo di un romanzo che non esiste, ma che ricorda molto quello di Georges Simenon, l’Uomo che guardava passare i treni. Il tema del tempo che passa è presente nel romanzo, sia come motivo di crisi esistenziale per il protagonista, sia come elemento di suspense per il lettore. Il mio collega di passeggiata è molto calmo,geniale ma riflessivo, il mio esatto contrario rispetto alla mia irruenza, ma in fondo tra due persone geniali ci comprendiamo. Da angolazioni diverse riflettiamo, d’altronde “Riflettere è considerevolmente laborioso; ecco perchè molta gente preferisce giudicare”. Ma torniamo all’argomento dei due passeggiatori che sembrano usciti da un testo di Anton Cechov in cui si parla di un dottore e di un paziente che discutono di filosofia e di Diogene. In questo testo, il dottore dice: “Il saggio, o semplicemente il pensatore, l’uomo riflessivo, è sempre contento e non si meraviglia di niente”. Ed ecco la suspence, il mio compagno di viaggio, tira fuori dal cilindro, la ricerca della felicità di Roberto Benigni, e mi ispira questo articolo. Ci lasciamo con la promessa che io avrei fatto un articolo e che ci saremmo visti nelle prossime passeggiate con lui che rappresenta l’uomo riflessivo che cerca la felicità.
Gli anni che passano possono essere visti come un viaggio, un percorso di crescita e maturità che ci rende persone migliori. Il segreto, dunque, sta nel saper apprezzare l’effervescenza della giovinezza, ma anche nella capacità di accettare il fluire degli anni e di valorizzare ogni fase della propria vita.Mi piace completare il mio articolo con le pillole di saggezza sulla ricerca della felicità di Roberto Benigni;
“Amarsi è il problema fondamentale dell’umanità. Affrettiamoci ad amare, non ci rimane molto tempo: amiamo sempre troppo poco e troppo tardi, perché al tramonto della vita saremo giudicati sull’amore.”
“La felicità, sì, la felicità. A proposito di felicità, cercatela! Tutti i giorni, continuamente, anzi, chiunque mi ascolti ora, si metta in cerca della felicità, ora, perché è lì, ce l’avete, ce l’abbiamo, perché l’hanno data a tutti noi.
Ce l’hanno data in dono quando eravamo piccoli ce l’hanno data in regalo, in dote ed era un regalo così bello che l’abbiamo nascosto, come fanno i cani con l’osso quando lo nascondono.
E molti di noi l’hanno nascosto così bene che non si ricordano dove l’hanno messo ma ce l’abbiamo, ce l’avete. Guardate in tutti i ripostigli, gli scaffali, gli scomparti della vostra anima, buttate tutto all’aria. I cassetti, i comodini che ci avete dentro, vedrete che esce fuori.
C’è la felicità! Provate a voltarvi di scatto, magari la pigliate di sorpresa, ma è lì.
Dobbiamo pensarci sempre alla felicità e anche se a volte lei si dimentica di noi, noi non ci dobbiamo mai dimenticare di lei. Fino all’ultimo giorno della nostra vita… Fino all’ultimo giorno della nostra vita.
“Saltate dentro all’esistenza ora, perché se non trovate niente ora, non troverete nulla mai più. È qui l’eternità, non ce n’è un’altra”.
Roberto Benigni (tratto dal programma “i dieci comandamenti”)

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Ci mancherà Giuseppe La Valle. L’uomo che partito da San Donato di Ninea, guardava al futuro dei trasporti.

Dopo una lunga malattia, si è spento il giorno di capodanno nella casa di famiglia in Calabria, attorniano dai propri cari, l’imprenditore Giuseppe La Valle. Nato a San Donato di Ninea nel 1936, riusci ad ottenere alla fine degli anni 50 la linea di San Donato di Ninea, prima di competenza statale e poi di trasporto pubblico regionale. Da allora non si è più fermato, dopo avere conquistato la Calabria, allarga i propri orizzonti in altre regioni italiane, fondando a Ferrara nel 1989 La Valle Trasporti: una realtà aziendale virtuosa in crescita costante che ogni anno, con 100 autobus ed altrettanti dipendenti, tocca i 2,7 mln di km percorsi.Professionalità, trasparenza e responsabilità personale, rispetto delle regole, attenzione alle esigenze della clientela e alla qualità dei servizi, sicurezza e sostenibilità sono i valori ispiratori di un’impresa divenuta, nel tempo, un punto di riferimento per il territorio di Ferrara per i servizi di trasporto sia scolastico che turistico, oltre che per il TPL.Con La Valle Trasporti oggi è possibile usufruire di un servizio personalizzato per ogni esigenza.Nel 2022, l’azienda ha raggiunto un fatturato di 6 milioni di euro, con 120 automezzi e 2,5 milioni di km percorsi all’anno. Un imprenditore di successo, un marito, un padre e un nonno esemplare, con la grande passione per i motori e la meccanica. Per chi ha avuto modo di conoscerlo era una persona allegra, socievole e ottimista. Rievocava episodi di una storia passata, ma ancora attuale, con dovizia di particolari. Ci mancherà la sua presenza, soprattutto mancherà alla sua San Donato di Ninea, dove gli piaceva dimorare durante il periodo estivo, insieme alla moglie sua compagna di vita. Giuseppe La Valle e’ stato un grande imprenditore nel settore dei trasporti. Ci mancherà molto la sua presenza. A me piace ricordarlo come in quella serata trascorsa insieme alla festa di compleanno della nipote Cristina Toscano, una serata eccezionale, dove abbiamo discusso degli argomenti più disparati e lui dimostrava esperienza e saggezza, ma soprattutto parlava dei suoi adorabili nipoti che sicuramente porteranno avanti il ricordo e i progetti del nonno. Addio al piccolo grande uomo che partendo dal piccolo borgo di San Donato di Ninea, guardava al futuro dei trasporti in ambito nazionale. A noi ci piaceva alzare il pollice, gli aviatori dei caccia veloci nella Seconda guerra mondiale – e probabilmente già nella Prima – segnalavano che erano pronti per decollare in questo modo: il rumore era molto alto e il gesto sostituiva la voce.

Ti porterò sempre cosi nei miei ricordi, con l’ottimismo di un imprenditore calabrese che ha fatto decollare, con il pollice in su, i trasporti fuori dal nostro contesto calabrese.  Addio piccolo grande uomo

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Rizzo Pasticceri, Panettoni di Alta Pasticceria


Sold Out panettoni “Natale 2023”….profilo sito rizzopasticceri.it…pandoro, panettone all’albicocca mandorlato, cioccolato mandorlato, classico, mela anurca, pera e cioccolato, tradizionale Milano…i panettoni di Valentino e Damiano Rizzo…la ricetta storica, e le materie prime di assoluta qualità, danno vita ad un prodotto artigianale, ricercatissimo presso la sede di Corso Europa 149 Spezzano della Sila.

Il panettone Rizzo , “pluripremiato” confezionato rigorosamente a mano, il lievitato, originariamente dedicato al Natale, è protagonista dei momenti più belli delle festività e di ogni evento privato e aziendale, anche tutto l’anno….con lavorazione manuale, i tempi giusti di lievitazione, le cotture lente e la passione di Valentino e Damiano Rizzo fanno la differenza. IL segreto, per fare il “più” Buono Panettone d’Italia…sono farine di grano italiano, uova fresche da galline allevate all’aperto, burro fresco, le migliore mandorle italiane, vaniglia in bacche, il cioccolato migliore, l’uvetta sulfanina non trattata…ingredienti che Valentino e Damiano scelgono con tanta passione.

Dopo 25 anni…azienda Rizzo Pasticceri fondata nel 1988…i due fratelli Valentino e Damiano continuano a studiare, soprattutto le materie prime, che scelgono personalmente per creare prodotti di eccellenza e per far sì che la loro pasticceria risulti tra le più rinomate. In attesa, di fine anno….innumerevoli clienti, aspettano micro pasticceria e panettoni artigianali precedentemente citati per festeggiare l’anno che verrà….

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Amaco SPA: I dipendenti non si pagano e i sindacati stanno a guardare.

Poiché sono irrilevanti le modalità con cui lo sciopero viene effettuato – con il solo limite che lo stesso non violi i cd. “limiti esterni” e pertanto pregiudichi la produttività dell’azienda, ovvero non comporti la distruzione (anche parziale) o una duratura inutilizzabilità degli impianti, mettendo in pericolo la loro integrità – deve ritenersi la legittimità anche dello sciopero parziale o a singhiozzo; ne consegue la carenza di interesse ad agire del datore di lavoro che richieda una pronuncia di accertamento negativo della legittimità di uno sciopero a singhiozzo e parziale, senza allegare la violazione dei predetti “limiti esterni” (nella fattispecie era stato proclamato uno sciopero a oltranza nell’ambito del quale ciascun lavoratore si asteneva dalla prestazione “come, quanto e quando riterrà più opportuno”).Corte appello Firenze, 06/03/2009. Questo è quello che prevede la legge sugli scioperi a singhiozzo e parziali. Dopo il fallimento dell’AMACO SPA, 134 dipendenti hanno cinque mensilità arretrate e nessuno interviene, nemmeno i sindacati che potrebbero azionare lo sciopero a singhiozzo, per richiamare l’attenzione della parte pubblica sulle iniziative da intraprendere per dare speranza e futuro, senza alcun licenziamento, al servizio pubblico essenziale dei trasporti nella città di Cosenza. Forse in Guatemala sarebbero stati più risolutivi. La storia continua ………………………

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Caso AMACO spa: Le favole raccontate ai lavoratori. Si avvicinano i licenziamenti.

Ecco quello che avveniva nei giorni scorsi. IL Curatore fallimentare dott. Ferdinando Caldiero , il direttore Ing. Francesco La Valle, hanno informato con note nr 3100 del 12 dicembre 2023 e nr 38 del 13 dicembre 2023, tutte le OO. SS. della sospensione dell’esecuzione del Contratto Integrativo Aziendale sottoscritto il 1 Marzo 2023, poiché non corrispondente alle esigenze dell’Esercizio Provvisorio del fallimento Amaco. La sospensione del contratto, citato precedentemente, di fatto, apre licenziamenti e nuovi contratti, con altri livelli occupazionali rispetto a quelli attuali. In tanto, le promesse dell’Amministrazione Comunale di Cosenza, completamente inevase, rispecchiano l’indifferenza per il prossimo Consiglio Comunale di Cosenza del 22 Dicembre 2023, stralciando punto ordine del giorno: Fallimento AMACO, con motivazione…”di voler attendere l’esito del tavolo tecnico che si sarebbe insediato in Regione Calabria”. Nella riunione odierna con il Dr. Ferdinando Caldiero e i lavoratori dell’AMACO, nessuna rassicurazione è arrivata sui loro stipendi che con 13 e 14 si avvicinano a 5 mensilità, già non percepite. Si profila un brutto Natale per 134 ex dipendenti Amaco e le loro famiglie.La cosa che più duole constatare e che il Sindaco è inesistente, la classica figura del Sindaco che non c’è. Nessuno parla di come rilanciare il settore trasporti nella città di Cosenza e come salvaguardare i posti di lavoro. Dove sono finiti i socialisti? La responsabilità di capire di poter fare.La responsabilità di non essere incompetenti e incapaci. Basta con le favole raccontate ai lavoratori.

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Amaco SPA:Licenziamenti, nuovi contratti e il Sindaco che non c’è .

IL Curatore fallimentare dott. Ferdinando Caldiero , il direttore Ing. Francesco La Valle, hanno informato con note nr 3100 del 12 dicembre 2023 e nr 38 del 13 dicembre 2023, tutte le OO. SS. della sospensione dell’esecuzione del Contratto Integrativo Aziendale sottoscritto il 1 Marzo 2023, poiché non corrispondente alle esigenze dell’Esercizio Provvisorio del fallimento Amaco. La sospensione del contratto, citato precedentemente, di fatto, apre licenziamenti e nuovi contratti, con altri livelli occupazionali rispetto a quelli attuali. In tanto, le promesse dell’Amministrazione Comunale di Cosenza, completamente inevase, rispecchiano l’indifferenza per il prossimo Consiglio Comunale di Cosenza del 22 Dicembre 2023, stralciando punto ordine del giorno: Fallimento AMACO, con motivazione…”di voler attendere l’esito del tavolo tecnico che si sarebbe insediato in Regione Calabria”. PS…si profila un brutto Natale per 134 ex dipendenti Amaco…ndr seguiremo la vicenda nell’unico interesse – rispetto alla salvaguardia contratto nazionale autoferrotranviario. LA cosa che più duole constatare e che il Sindaco è inesistente, la classica figura del Sindaco che non c’è’. Povera Cosenza, è completamente allo sbando .

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Regione Calabria: Amaco SPA, in arrivo 52 licenziamenti?Il Sindaco Caruso da forfait.

Riunione odierna presso l’assessorato regionale ai trasporti guidato da Emma Staine, per discutere della vicenda AMACO S.P.A., che si è conclusa senza un nulla di fatto. Eppure Caruso in consiglio comunale aveva dichiarato “Salviamo l’AMACO tutti insieme”. Si è subito notata l’assenza del Sindaco della città di Cosenza Franz Caruso, che ha delegato l’assessore ai trasporti Damiano Covelli. Non si è pertanto discusso della contrattazione e della conferma degli stessi livelli lavorativi. Secondo i bene informati, il servizio che veniva gestito dalla fallita AMACO SPA, dovrebbe transitare presso il nuovo soggetto consorzio cometra. In poche parole con la nuova struttura di gestione, si rischiano 52 licenziamenti. Quello che si nota è l’assoluto silenzio dei mezzi d’informazione, sulla riunione odierna. Una cosa veramente triste è la mancata attenzione e solidarietà ai 134 lavoratori e alle loro famiglie che passeranno un Natale senza alcuna retribuzione lavorativa. Noi seguiremo la vicenda con attenzione ………………………..

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Granata(Valle Crati): Il Sindaco di Carolei fa solo confusione e disordine amministrativo.

Il Sindaco di Carolei su alcune sue precisazioni fatte sui social, parla delle retribuzioni di alcuni lavoratori di cui non conosce ne’ i procedimenti e di cui non ha nemmeno le necessarie competenze per potere rappresentare quello che realmente è avvenuto e sulle procedure adottate dal Consorzio Valle Crati, nel pieno rispetto della normativa vigente. Per questi motivi mi riserverò di adire l’autorità giudiziaria competente per le sue dichiarazioni. Sul resto a parte il mancato pagamento dei servizi e delle quote del comune di Carolei, mi preme precisare che sull’intervento Delibera (CIPESS) n. 79/2021 del comune di Carolei “Complemento del sistema fognario e collettamento dell’intero abitato del comune di Carolei alla condotta del Consorzio Valle Crati per un importo di Euro 5.100.000,00 il concessionario Kratos ha assunto una posizione molto chiara. Con lettera del 28.11.2023 prot. nr 806, l’amministratore delegato della Kratos s.c. a r.l. Dott. Alfonso Gallo ha precisato che “Con riserva di meglio argomentare, dalle informazioni acquisite non si può dedurre l’inconciliabile interferenza dell’intervento rispetto all’attività prevista ai sensi della Concessione vigente, in forza del quale lo scrivente concessionario avrebbe dovuto eseguire dei lavori in corsi di progettazione e svolgere l’attività di gestione della rete comunale di Carolei. In chiara violazione della Concessione vigente, il Comune di Carolei ha portato avanti un intervento di riqualificazione sulle stessi reti che avrebbe dovuto consegnare allo scrivente Concessionario. A tale riguardo, dice Kratos, ci si riserva ogni azione a tutela dei nostri interessi e a ristoro dei danni determinati dall’inadempimento perpetrato dal Comune in violazione degli impegni assunti ai sensi della concessione. Infine il Concessionario Kratos ha diffidato e messo in mora il comune di Carolei, con avvertenza che ove si rappresentassero ulteriori circostanze non veritiere con riguardo alla presa in carico delle reti del comune di Carolei che possano ledere la nostra immagine e/o professionalità , non si esiterà ad adire le competenti Autorità Giudiziarie per la tutela dei diritti lesi . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Elezioni provinciali:Accordo trasversale Iannucci-Adamo per il voto a Ciacco?

Manovre in corso per le prossime imminenti elezioni, per il rinnovo del consiglio provinciale di Cosenza. Secondo i bene informati Nicola Adamo è sceso in campo per sostenere la candidatura a consigliere di Giuseppe Ciacco, per evidenziare che lui ancora conta nel panorama provinciale del Partito Democratico e per questi motivi, sempre secondo alcune indiscrezioni, avrebbe chiuso un accordo politico trasversale anche con il Sindaco di Carolei Francesco Iannucci, tesserato di Forza italia, che si appresterebbe a votare Ciacco. Ovviamente su questo punto torneremo sull’argomento per spiegare i veri motivi dell’accordo. Cosi vanno le cose nella politica calabrese, cioè non vanno. La storia continua…………

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Granata(Valle Crati):Condannato il comune di Cosenza a quasi un milione di Euro oltre interessi e alle spese processuali per euro 14.598,00.

Esprimo grande soddisfazione per la sentenza della corte d’appello che condanna il Comune di Cosenza al pagamento Euro 898.064,06 oltre interessi da pagare al Consorzio Valle Crati, per il debito FISIAITALIMPIANTI SPA. In totale accoglimento delle ns. tesi difensive, la Corte di Appello di Catanzaro Sezione Terza Civile con sentenza n. 1367/2023 oggi depositata ha rigettato integralmente l’appello proposto dal Comune di Cosenza avverso la sentenza del Tribunale di Ordinario di Cosenza n. 2299/2019 del 12-15/11/2019, con condanna dell’Ente appellante al pagamento delle spese di lite. La presente controversia concerne il debito maturato dal Comune di Cosenza nei confronti del Consorzio e pari alla quota a quest’ultimo dovuta dall’ente in quanto consorziato per l’obbligazione assunta dal Consorzio Valle Crati nei confronti di Fisa ITALIMPIANTI SPA per i servizi resi nel periodo 1998/2000 . E’ stat messo in evidenza il modus operandi del Comune di Cosenza che con un atteggiamento di lite temeraria non paga i servizi, compreso la gestione del Sindaco Franz Caruso, per spalmare i debiti di gestione sugli altri comuni consorziati. Non abbiamo mai permesso e né permetteremo secondo la nostra azione di buon governo che il Comune di Cosenza non paga i servizi pubblici essenziali. Mi hanno consegnato dopo il fallimento della società Valle Crati SPA un ente pubblico con 40 milioni di euro di debiti e oggi anche dopo questa sentenza di Condanna nei confronti del Comune di Cosenza, abbiamo un attivo di sette milioni di Euro. La mia attività di buon governo non consentirà mai che i debiti del Comune di Cosenza vengano spalmati sugli altri comuni. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Cosenza, elezioni comunali del 1993:Maximiliano Granata, a 23 anni Il più giovane candidato a Sindaco.


Elezioni del 5 Dicembre 1993, Giacomo Mancini all’età di 77 anni, il vecchio leone socialista, fu eletto Sindaco della città di Cosenza, sbaragliando i partiti politici. In quella elezione Maximiliano Granata, oggi Presidente del Consorzio Valle Crati, a 23 anni era il più giovane candidato a Sindaco con la lista La Svolta, un record mai eguagliato in tutte le competizioni elettorali che si sono susseguite fino ad oggi.

Formidabili quegli anni. La storia continua …………………..

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Ecco come è fallita L’Amaco S.P.A.

Diversamente da quello che si crede, Amaco non è fallita per l’esposizione debitoria o per i costi eccessivi.
Dopo i tagli ai costi (soprattutto del personale, scesi di oltre 2 milioni l’anno) del periodo 2018-2022, l’azienda era infatti in equilibrio economico e finanziario, tanto da aver chiuso in utile tre bilanci consecutivi.
Solo l’esplosione del costo del metano, decuplicato a seguito della guerra in Ucraina, nel 2022 aveva creato qualche tensione finanziaria e generato un perdita di gestione caratteristica, ampiamente assorbita dalla riserve degli utili degli anni precedenti.
Cosa è successo allora?
Sempre nel 2022, il socio unico Comune di Cosenza ha ordinato in Assemblea di stralciare gli interessi appostati sui crediti vantati dall’azienda nei confronti dello stesso Comune. Senza disconoscere l’esistenza dei crediti medesimi (che infatti sono stati poi regolarmente saldati), ma al solo fine di risolvere problemi di bilancio dell’Ente.
Come se non bastasse, il Comune, informato nella medesima Assemblea che a seguito di tale stralcio l’Azienda avrebbe riportato una perdita a seguito della quale sarebbe dovuta essere ricapitalizzata, ha assunto precisi impegni in tal senso. Impegni tuttavia disattesi, con la diserzione di una decina di Assemblee straordinarie.
A giustificazione di tale comportamento, il Comune ha addotto prima la mancanza di un piano industriale (non richiesto al momento dell’assunzione dell’impegno), poi la pretesa non congruità del piano presentato (che era essenziale non avendo il Comune stesso formalizzato le modalità di ricapitalizzazione) e infine non si è curato nemmeno di fornire motivazioni quando, ricevuta l’informazione sulle modalità di ricapitalizzazione, l’Azienda ha presentato un piano molto dettagliato.
Insomma, il fallimento di Amaco è stata la conseguenza di operazioni straordinarie compiute (lo stralcio di crediti esistenti) e omesse (la mancata ricapitalizzazione nonostante gli impegni presi), ma tutte decise dal socio unico Comune di Cosenza. A questo si aggiunge che la passata gestione ha lasciato nelle casse dell’Azienda 1 milione di euro, impegnati in massima parte per consulenze utili alla procedura di concordato preventivo, bocciata dal tribunale per errori tecnici.Cosi vanno le cose al Comune di Cosenza, cioè non vanno. La storia continua …………..

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Salvini a Reggio Calabria, addio militanza e storicità Lega.

IL segretario nazionale della lega Matteo Salvini è arrivato per inaugurare la nuova sede del partito, in via muratori nr 41 (in questi ultimi anni dopo altre inaugurazioni per altre campagne elettorali, vedi: Gullace, Invernizzi, Minicucci e altri). Nella città dello stretto, il ritorno di Salvini ha anche un sapore prettamente politico, in vista delle prossime elezioni europee…per questo motivo da una fonte ben informata….con ordine perentorio di Matteo Salvini, si assiste all’inizio della campagna acquisti di amministratori comunali Mario Candia e Armando Neri, più il neo acquisto consigliere regionale Mattiani. Per alzare la percentuale alle prossime elezioni europee 2024 (oggi Lega al 4%)…,l’ordine tassativo di Matteo Salvini e di aprire le porte per chiunque vuole o vorrebbe entrare nella Lega Calabria…annullando di fatto il codice deontologico del vero leghista di militanza e storicità…seguiremo nuovi acquisti Lega Calabria….Nel frattempo a Reggio Calabria ci dicono che Tilde Minasi partecipava in piena solitudine, mentre a fianco di Salvini c’era, cosi dicono, il nuovo astro nascente della politica reggina e calabrese, l’imprenditore Mattiani. Presenti molti imprenditori Tramontana compreso, sindacalisti e Sindaci. Dal acune indiscrezioni molti danno il Presidente della Camera di Commercio come possibile candidato a Sindaco di Reggio Calabria. La storia continua…

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Leo Battaglia & Simona Loizzo asfaltano Cilento Staine e Molinaro.

Leo Battaglia vince Congresso della Sezione Lega Salvini di Cosenza, presso il Marconi Hotel di Rende in data 19 Novembre 2023. Inizialmente,si prospettava una lista unitaria con segretario Simona Loizzo….dopo lunga discussione i militanti soci della sezione di Cosenza hanno deciso di misurarsi con due candidati Alessandro Cilento per il gruppo Staine Molinaro e Leo Battaglia per il gruppo Loizzo. Doppia vittoria schiacciante di Leo Battaglia militante storico della Lega Cosenza….eletto segretario, con maggioranza del direttivo di sezione. Nel consiglio direttivo sono stati eletti dieci membri…ndr festeggiamenti in serata di Leo Battaglia e Simona Loizzo con “bollicine” per aver asfaltato il gruppo dell’Assessore Regionale Emma Staine “nominata” in quota Lega. In attesa di Matteo Salvini Segretario Nazionale Lega presso Reggio Calabria per ingresso in Lega di Mattiani….Simona & Leo brindano alla battaglia vinta…. Secondo alcune indiscrezioni dei soliti bene informati a breve la carriera dell’assessore Staine dovrebbe giungere al termine, tutta la classe dei parlamentari e della maggioranza dei consiglieri regionali non la sostiene. Anche Tilde Minasi con l’ingresso di Mattiani, sembrerebbe stia elaborando una strategia politica per ottenere il cambio di guardia presso l’assessorato. Domani seguiremo la presenza di Matteo Salvini in Calabria con attenzione, la storia della Lega…continua

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Lega Cosenza:Leo vince la battaglia e sconfigge la coppia Staine-Molinaro .

La battaglia per la segreteria provinciale della Lega, si preannunciava burrascosa. Alla fine si è andata alla conta e il gruppo di Simona Loizzo con il suo candidato alla segreteria provinciale, Leo Battaglia, ha avuto la meglio.Il nuovo segretario provinciale della Lega di Cosenza è Leo Battaglia, sconfitti dal responso degli iscritti Emma Staine, che secondo i bene informati, sarebbe in procinto di essere sostituita come assessore regionale e Pietro Molinaro consigliere regionale. Cambiano gli equilibri della lega in vista delle prossime consultazioni elettorali per la città unica, dove ci sarà un’altra partita da giocare.Leo Battaglia rappresenta un elemento di novità nel panorama della classe dirigente locale, un militante storico della lega, ma soprattutto un lavoratore instancabile, che saprà dare slancio ad un partito che ha bisogno di essere rinnovato con una nuova classe dirigente. Noi seguiremo la vicenda, la storia continua …………………..

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Lega,colpo di scena: Salta la Loizzo, verso la vittoria su Cilento, Leo Battaglia nuovo segretario provinciale.

Colpo di scena nella lega della provincia di Cosenza, salta la candidatura unitaria di Simona Loizzo e si va allo scontro tra le due fazioni politiche, Loizzo-Staine. Cilento in quota Staine e Leo battaglia in quota Loizzo. Spoglio in corso in vantaggio Leo Battaglia che dovrebbe vincere le elezioni. Ci dovrebbe anche essere l’approvazione della lista della Lega per l’elezione del consiglio provinciale del 20 dicembre 2023….sono elettori i Sindaci ed i Consiglieri comunali dei Comuni ricompresi nel territorio della Provincia di Cosenza in carica alla data delle elezioni del 20 dicembre 2023. La lista Lega Salvini di Cosenza partecipa con proprio logo e presenta i candidati entro le ore 12 di giovedì 30 novembre 2023 presso Ente Provincia di Cosenza. Per tanto, il nuovo segretario provinciale di Cosenza, dovrebbe approvare in data 19 novembre 2023, la lista della Lega, sulla base…da un numero di candidati non inferiore a 6 (sei) e non superiore a 12 (dodici) che devono essere sottoscritte da almeno il 5% degli aventi diritto al voto accertati al 35 giorno antecedente quello della votazione (20 dicembre 2023). Seguiremo la vicenda…la storia continua

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Simona Loizzo asfalta Emma Staine e si prepara a fare il segretario provinciale della Lega.

Domenica 19 Novembre 2023….Simona Loizzo… “verrà” eletta con maggioranza bulgara segretario provinciale Lega Salvini Cosenza…”detiene di fatto la maggioranza di tesserati”. L’allegra compagnia di Bruxelles del nuovo segretario provinciale aspetta indicazioni da Simona Loizzo…pronti a votare con due opzioni…,la prima, “cappotto” all’Assessore Emma Staine & Company….oppure seconda opzione con disponibilità di qualche posto nel direttivo provinciale alla corrente minoritaria dell’Assessore Staine & Company. Sconfitti di misura i militanti storici Lega Salvini Cosenza riconducibili all’Assessore Emma Staine. Inoltre, da segnalare la manifestazione Lega Salvini, lunedì 20 Novembre 2023…sviluppo, infrastrutture e trasporti con la presenza del segretario nazionale Matteo Salvini….con esclusione dell’Assessore “Lega Salvini” con delega Trasporti Regione Calabria Emma Staine…ndr forse vuol dire qualcosa…vedremo….la storia continua….Il congresso si terrà domani in un noto hotel di Rende.

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Nuovo Ospedale:TAR Calabria, ricorso INAMMISSIBILE del Comune di Cosenza.

Con ricorso numero di registro generale 1150 del 2023 TAR Calabria, proposto dal Comune di Cosenza, in persona del legale rappresentante protempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Angelo Piazza e Anna Leone contro, Regione Calabria, Azienda Ospedaliera di Cosenza per l’annullamento del decreto dirigenziale Regione Calabria nr. 9088 del 27 Giugno 2023 realizzazione nuovo ospedale di Cosenza. IL Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, definitivamente pronunciando sul ricorso, in data 6 novembre 2023, come in epigrafe proposto, lo dichiara INAMMISSIBILE. Il TAR Calabria chiarisce che, nel processo amministrativo, quindi, l’interesse ad agire costituisce la condizione per proporre l’azione giurisdizionale impugnatoria davanti al
giudice e tale interesse deve necessariamente possedere il requisito
dell’attualità, il che implica che il provvedimento impugnato deve essere
immediatamente idoneo a provocare la lesione degli interessi del ricorrente,essendo esclusa l’autonoma impugnabilità di atti che non siano
immediatamente lesivi e che possano produrre effetti lesivi solo al momento dell’emanazione di un successivo, ulteriore e/o eventuale, provvedimento amministrativo, essendo solo l’atto amministrativo impugnato quello che delimita l’oggetto e la funzione del giudizio (per tutte: TAR Campania, Sa,Sez. II, 2.4.20, n. 400).
L’inammissibilità di un siffatto ricorso, pertanto, deriva dalla totale assenza di un concreto interesse sotteso all’azione proposta, dato dal fatto che il provvedimento impugnato, soprattutto se atto endoprocedimentale, è privo di qualsiasi possibile effetto lesivo diretto e attuale nei confronti della parte
ricorrente (TAR Campania, Na, Sez. I, 18.3.20, n. 1183).

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Lega Calabria:Emma Staine ha le ore contate, Giuseppe Mattiani nuovo segretario regionale?

La storia della lega calabrese continua, secondo i bene informati corre voce che il consigliere regionale Giuseppe Mattiani (o un suo rappresentante) sarà il prossimo segretario regionale della Lega calabrese e insieme a Tilde Minasi concorderanno la sostituita di Emma Staine. Fuori la Staine, il nuovo assessore donna verrà indicata da Mattiani. Si vocifera che il giorno 20 Novembre, si dovrebbe inaugurare la nuova sede della lega in via D. Muratori, vicino Piazza Carmine in Reggio Calabria, ma ancora non si è scelto il posto dove riunirsi e in quella sede Matteo Salvini presenterà il nuovo consigliere leghista. Con 5 consiglieri la Lega sarà il terzo gruppo consiliare dopo il PD e FI che ne hanno 6 (in atto 7). Mattiani è stato sponsorizzato da Durigon spesso ospite nel suo albergo a Palmi, e sempre secondo i bene informati si narrà che Tilde a Milano abbia interloquito con Zaia, Molinaro e tanti altri dicendo di aver contribuito all’entrata di Mattiani nel partito. Gia una buona parte dell’amministrazione comunale di Taurianova è passata con Mattiani. Prima di entrare nel partito sembrerebbe che Mattiani voglia garanzie da Salvini sulla sostituzione della Staine per scegliere lui un assessore regionale donna della sua zona. Noi seguiremo la vicenda della Lega calabrese, la storia continua ……………………..

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Calabria: La Lega senza uomini? Dal celodurismo alle donne litigiose di Gioacchino Belli.

«Ma la Lega Nord ce l’ha duro, duro, duro!» Oggi, a dispetto del fallico richiamo di Umberto Bossi, la Lega è diventato un partito di donne al potere.Si dice nel mondo maschile che tra le donne esiste rivalità, invidia e cattiveria. Donne che non se la prendono con gli uomini, ma con le stesse donne,”misogine perché con un po’ di accidia si sentono soddisfatte di un ruolo ancillare”.Del resto se è vero che vogliono essere candidate o fare gli assessori in quanto donne, è vero anche che non vengono fatte fuori politicamente in quanto donne. La Lega in Calabria è un partito fortemente femminista in cui per contare bisogna piegarsi alle logiche delle donne. Basta pensare che nella lega calabrese, Saccomanno, che guida il partito, è messo in netta minoranza dalle donne. Sulle donne che litigano per il potere, giunge a sollazzarmi un sonetto di Gioacchino Belli “le donne litichine”, le donne di Belli sono girandolone e si incontrano spesso in strada, alla fonte,nei prati, all’osteria, in chiesa. E’ cosi il poeta alcune volte descrive i dialoghi infuocati fra le comari, le donne plebee, famose per non avere peli sulla lingua. Mi diverte ricordare alcuni versi di questo sonetto del 27 marzo 1836
Oggni ggiorno, pe ccristo, una canzona!
Sempre strilli, bbaruffe e cchiappe in mostra!
Me fa spesce de voi che ssete vecchia,
E ddate un bel’essempio ar viscinato.
Sù, a ccasa, o vve sce porto pe un’orecchia.
D’altronde Belli è Belli e facilmente se ne comprendono le ragioni. Il caso della lega calabrese è quello di donne litigiose per questioni di potere. Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno. Seguiremo la vicenda,la storia continua……………..

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Calabria:Assessore Lega, fuori Emma Staine dentro Filomena Greco?

IL segretario nazionale e leader leghista Matteo Salvini, sabato prossimo 4 novembre, è tra i promotori di una manifestazione “per ribadire l’importanza della libertà e della democrazia, della lotta al terrorismo, all’antisemitismo e al fanatismo islamista”. L’appuntamento è alle 15,30 di Sabato 4 novembre a Milano in Largo Cairoli. Da fonte ben informata…immediata adesione di gruppi leghisti “calabresi” compreso gruppo Loizzo…reduce di un viaggio in Europa fine ottobre 2023…ritorna a fare Km per incontrare Matteo Salvini a Milano. Oltre, la partecipazione di Furgiuele, Minasi, Loizzo, Saccomanno e consiglieri regionali di Calabria, molto probabilmente in compagnia della Loizzo presso largo cairoli di Milano ci sarà il futuro nuovo assessore della giunta regionale di Calabria, l’ex Sindaco di Cariati Filomena Greco (ndr che dovrebbe sostituire Emma Staine) sorella dell’imprenditore Giancarlo Greco, già in predicato vicino alla Lega. Tre episodi, certificano tutto ciò…settembre 2021 quartiere generale campagna elettorale della Loizzo presso nota struttura alberghiera di Rende Famiglia Greco…Vinitaly 2022 Verona incontro Salvini Greco presso stand IGreco…Agosto 2022 presentazione liste politiche 2022 via bellerio Milano circolava nome di Giancarlo Greco dietro quello di Simona Loizzo. Seguiremo questa vicenda…a presto con ulteriori novità…

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Lega Calabria Minasi Staine…Loizzo Greco..,sfida al femminile?

Ripercorrendo i risultati ultimi cinque anni di Lega Salvini Premier nel mezzogiorno d’Italia e in Calabria, spicca il 24% alle europee del 2019 con cinque parlamentari eletti : Matteo Salvini 349441 voti, Massimo Casanova 64707, Andrea Caroppo 50328 (transitato in Forza Italia nel 2021), Lucia Vuolo 41063 (transitata in Forza Italia nel 2021), ultimo eletto Valentino Grant 35689….con Vincenzo Sofo subentrato nel 2020 31641 voti (transitato nel 2021 in Fratelli d’Italia) fonte: il corriere del giorno. Cinque parlamentari eletti in Europa circoscrizione sud Italia…in due anni 2019/2021 sono diventati due….oggi Lega Salvini Premier Identità e Democrazia in Europa….Circoscrizione Sud Italia rappresenta due parlamentari Massimo Casanova e Valentino Grant. Secondo i beni informati…Matteo Salvini lavora per liste “affidabili” con rischio “zero” candidati “traditori” (ndr cercare di evitare “trasferimenti” in altri gruppi parlamentari europei una volta eletti sic)….anche per questo motivo nel mese di novembre con la presenza di Matteo Salvini,dovrebbe ufficializzare Giuseppe Mattiani già consigliere Regione Calabria e l’ex Sindaco di Cariati Filomena Greco. Entrambi, potrebbero entrare nella griglia di candidati “affidabili” alle Europee 2024, con opzione in caso di non elezione di entrare in giunta (Regione Calabria)….Filomena Greco in quota Simona Loizzo….oppure Giuseppe Mattiani in quota Tilde Minasi, oltre sponsor romano della Lega, potrebbe entrare al posto della Staine. Vedremo peso e contrappeso nelle prossime settimane Lega Made in Calabria….con gruppi al femminile Minasi-Staine? Oppure Loizzo-Greco?….seguiremo la vicenda….la storia continua….

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Rientrati da Bruxelles l’allegra “COMPAGNIA” di Simona Loizzo.

Secondo i ben informati, sono rientrati da Bruxelles l’allegra compagnia di Simona Loizzo…un gruppo nutrito di oltre 30 persone…invitati da Valentino Grant Parlamentare Europeo gruppo Identità e Democrazia Lega Salvini Premier,sempre secondo i bene informati, sembrerebbe con (invito compreso volo A/R soggiorno completo). IL gruppo magico di Simona Loizzo composto da : Simona Carrozzino,Valentina Ciardullo, Vitale Antonio, Cosimo Mino Depinto, Annalisa Roseti, Cristina Altomari, Salvatore Deluca, Roberto Bartolomeo, Giampiero Guido, Maria Francesca Guerra, Maria Agovino, Adriano Parise, Renata Kaminska, Antonio Madeo, Giulia D’Ambrosio, Ettore Fragale e Angelino Peppino Orrico….quasi tutti “leghisti” con pochi anni di storicità e militanza Lega in Calabria ( ndr con altri leghisti di Calabria iscritti regolarmente con militanza e storicità rimasti in Calabria sic !)….certamente gruppo precedentemente citato “compagnia” loizzo con grandi competenze in Europa ( ndr metafora di Roberto Bartolomeo “Bruxelles stiamo arrivando”) e di Know-how presso sede Comunità Centrale d’Europa a Bruxelles. Invece, questo magico gruppo di Simona Loizzo, pronto per scendere in campo (secondo ben informati) per conquistare due postazioni di fine anno ossia segretario cittadino e segretario provinciale di Cosenza, per imminente elezioni congressuali della Lega. Inoltre, pronti per far votare Valentino Grant, Giuseppe Mattiani e Filomena Greco (già sponsor di Simona Loizzo Regionali 2021 e Politiche 2022) elezioni Europee Primavera 2024….”sognando” la candidatura di Simona Loizzo Sindaco CoReCa Cosenza Rende Castrolibero (elezioni 2025). A futura memoria….la storia continua….

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Lega Salvini Calabria, nel mese di novembre ingresso di Mattiani & Greco ?

Dopo la campagna acquisti già effettuata per le elezioni della Regione Calabria Lega Salvini Calabria 2020 e 2021 con Luigi Novello, Pietro Santo Molinaro e Simona Loizzo “alla faccia della militanza e storicità” dna punto imprescindibile che qualsiasi leghista dovrebbe avere prima di candidarsi con “logo” di Giussano. Invece, in Calabria tutto è possibile, nel prossimo mese di novembre da fonti ben informate è prevista la conferenza stampa Lega Salvini Calabria, con la presenza del Segretario Nazionale Matteo Salvini, per l’ingresso di Giuseppe Mattiani già consigliere regionale Regione Calabria, “diventerebbe” quinto consigliere regionale Regione Calabria gruppo Lega Salvini Calabria, oltre Giuseppe Gelardi (già capogruppo), Filippo Mancuso Presidente del Consiglio,Pietro Santo Molinaro e Pietro Raso…”potrebbero” chiedere turnover con l’Assessore Emma Staine oppure secondo Assessorato in quota Lega….con cinque consiglieri regionali uguali a Fratelli d’Italia che detengono già due assessorati. Altro, ingresso quasi certo, (da fonte ben informata) dell’ex Sindaco di Cariati Filomena Greco,(già sponsor di Simona Loizzo, regionali 2021 e politiche 2022) appartenente a nota famiglia imprenditoriale calabrese, impegnata nel mondo agricolo e sanitario. Questi due ingressi, potrebbero chiudere campagna acquisti europee 2024….con possibile candidatura di Giuseppe Mattiani e Filomena Greco in lista Lega Salvini collegio Sud Italia Europee 2024. PS non sono indiscrezioni…probabilmente conferma linea indirizzo di via Bellerio per qualsiasi elezioni in Calabria: SI campagna acquisti NO militanza e storicità Lega Salvini Calabria !!! Seguiremo campagna acquisti Lega Salvini Calabria….la storia continua…..

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Ai diffamatori: Meglio Sceriffo che RAPINATORE e assuntore di sostanze stupefacenti.

Esiste a queste latitudini un periodico online noto per servizi di diffamazione reiterata e continua, dove scrivono un già condannato per rapina e detenzione di armi e un altro personaggio in cerca d’autore, che dopo svariate condanne per diffamazione rischia la galera, su questo punto torneremo sull’argomento. Due cretini balordi, brutti sporchi e cattivi che sono stati assuntori abituali di sostanze stupefacenti citano la parola sceriffo, “La figura dello sceriffo è presente in molti film western, considerata come difensore della legge contro malviventi particolarmente prepotenti e violenti, dove si rende protagonista di azioni per lo più eroiche e nobili”. Noi citiamo la parola rapinatore “Il borsaiolo, borseggiatore, grassatore, scippatore. Il ladro”. E’ meglio essere sceriffo e arrestare i ladri anzichè essere stato RAPINATORE e assuntore abituale di sostanze stupefacenti.Se si perdesse un po’ di tempo a riprendere, commentare, illustrare, catalogare tutte le baggianate di questi cretini, che pubblicano nel loro periodico online, se ne potrebbe fare un libro, a metà strada dal libro dell’orrore ed il libro umoristico.Ma, poverini, sono ignoranti e cretini. Meritano un premio di “comprensione”. Ecco il “premio di maggioranza” cui nemmeno Leonardo Sciascia aveva pensato.

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CHI PAGA LA CENA E IL SOGGIORNO?Cena con Simona Loizzo al noto ristorante “La Chaloupe D’ordine di fronte GRANDE PLACE BRUXELLES

Ecco cosa scrive una delle persone al seguito di Simona Loizzo a Bruxelles. Una cena con una visuale stupenda, siamo al noto ristorante “La Chaloupe D’ordine di fronte GRANDE PLACE BRUXELLES sempre con l’instancabile Simona Loizzo, e che ve lo dico a fare, le immagini parlano da sole,buona serata amici di Facebook

Ecco alla fine la foto di gruppo. A questo punto sorge spontanea una domanda, chi paga la cena e il soggiorno? Aspettiamo la risposta da Simona Loizzo che tutti ringraziano.

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Elezioni europee,Valentino Grant(Lega): La prima donna Simona Loizzo in trasferta a Bruxelles .

Da Gioia Tauro

Arrivo all’aeroporto di Charleroi, destinazione Bruxelles, visita alla sede del parlamento europeo.

Arriva con la valigia in mano Roberto Bartolomeo più altri.


Il Buon Bartolomeo ringrazia l’Europarlamentare Valentino Grant, secondo i bene informati futuro collaboratore dello stesso Europarlamentare, e la deputata che fa sempre la prima donna, “quella che si vuole candidare a tutte le cariche possibili”. Bartolomeo dichiara Forza Lega e che stanno arrivando. Ma chi paga questi viaggi a Bruxelles? Ovviamente sappiamo che si stanno avvicinando le elezioni europee, le cose vanno cosi in Calabria. La storia continua ……………..

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Granata(legalità Democratica),elezioni Mendicino: Iacchitè, un sito di diffamatori professionisti, il sito del nulla.

Iacchitè, un sito di diffamatori professionisti, il sito del nulla e dell’incomprensione del diritto. Questi signori del sito Iacchitè e i loro suggeritori politici, alcuni “i famosi sinistri di nostra vecchia conoscenza” e altri di destra, invocano le baggianate e vorrebbero fare i giustizialisti nella città di Mendicino . Ricordo a me stesso che la Calabria è terra di illustri giuristi. Ciò, purtroppo, conta oggi poco, si è soppresso il significato di questo dato storico. Quello che debbo ricordare a me stesso, perchè tutti voi lo sapete e lo patite nella vostra vita quotidiana, che la Calabria è terra di grandi, quotidiane, intollerabili ingiustizie .Non si può parlare seriamente , serenamente di diritto là dove spesso è calpesato dalle stesse leggi e nell’applicazione di esse che si definisce “giustizia”. Il diritto come astratta entità, che prescinde da simile realtà, non esiste, è una menzogna, uno strumento con il quale si realizza il suo contrario. Del resto la filosofia, non solo quella, di Benedetto Croce, ci ha trasmesso almeno questo: che il diritto è espressione della ragione pratica. E la pratica dell’ ingiustizia è tale da prevalere contro ogni pretesa di arroccarsi in altra conoscenza astratta di qualcosa che la prassi ignora e cancella. la finezza del ragionamento giuridico, la correttezza dell’interpretazione delle leggi, delle norme, nella scala gerarchica discendente dalla Costituzione, è scienza meramente propedeutica, necessaria a valutare l’ingiustizia in cui, poi, di fatto, il diritto si incarna .Di fronte cio’ cosa puo’ rappresentare Iacchitè, un sito di diffamatori professionisti, il sito del nulla, il sito dell’incomprensione del diritto .Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata

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Ao Cosenza, emolumenti indebitamenti percepiti : Granata (Legalità Democratica), la magistratura applichi immediatamente le misure cautelari interdittive.

Sulle notizie riportate dai mezzi d’informazione relative a dipendenti che per mesi avrebbero aumentato i propri emolumenti assegnandosi indebitamente ingenti somme di denaro, emerge un quadro inquietante presso l’Ao di Cosenza. Come stiamo dicendo da più mesi, nell’area urbana, stiamo assistendo ad un degrado morale della politica e delle istituzoni, in cui molti politici e figure istituzionali si voltano dall’altra parte, facendo finta di non vedere quello che realmente accade. Gli uffici della procura e quella giudicante devono essere più celeri per evitare che si possano reiterare i reati, applicando con celerità le misure cautelari interdittive, inoltre bisogna verificare se questo fenomeno si riferisca solo ad alcuni dipendenti o sia più esteso. Nella città di Cosenza e nell’area urbana esiste una questione di legalità nella pubblica amministrazione. Lo dichiara il Presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Spezzano Sila: I Fratelli Rizzo, eccellenza italiana ed esempio di Alta Pasticceria.


E’ il 1988 quando Damiano e Valentino Rizzo rilevano una piccola pasticceria. Da lì tutto ciò che faranno è frutto di tanta passione e di studi, ricerche, approfondimenti e collaborazioni con i grandi Maestri Pasticceri. I due fratelli percepiscono lo stretto ed indissolubile legame fra tecnica e sensibilità (memoria, profumi, colore)…entrano dal portone principale nell‘Associazione APEI (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana) presieduta da Iginio Massari “il Maestro dei Maestri” e dal suo vice Gino Fabbri…parafrasando linea indirizzo del Presidente Massari “ il cibo non dev’essere solo buono, ma dev’essere bello, elegante e coinvolgente”. Curriculum da urlo in questi anni per Valentino e Damiano Rizzo, stile “Real Madrid” calcisticamente parlando…tantissimi premi e riconoscimenti, vincono il miglior panettone d’Italia 2019, il prestigioso concorso Goloasi.it riconfermandosi sul podio, anche nel 2020 e 2021…ultimo premio ritirato presso host Milano 16 ottobre 2023 “migliori pasticceri del mondo”. La pasticceria San Francesco Fratelli Rizzo in Corso Europa Spezzano della Sila si rinnova con stile e gusto, nuovo locale, inaugurato con tantissimi clienti , anche di fuori Regione, un momento di grande orgoglio per Valentino e Damiano Rizzo del nuovo Show Room di alta pasticceria, con Carletto Rizzo (ndr fratello di Valentino e Damiano) e collaboratori accoglienti e professionali, per clientela felice di fermarsi in questo “paradiso” del gusto sensoriale. Noi, di Spasso per la Città, seguiremo ulteriori successi di Damiano Valentino e Carletto Rizzo….perché ce l’hanno nel sangue, lavoro, programmazione e visione, di “nuovi” obiettivi e traguardi ambiziosi. Ad maiora semper

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Di fronte ai mediocri,Orlandino Greco, il migliore Sindaco dell’Area Urbana.

La terza edizione de “La Notte Crociata” Sabato 28 Ottobre 2023….è sicuramente tra gli eventi culturali più interessanti patrocinati dal Comune di Castrolibero…richiama i fasti storici di Castrolibero attraverso la rievocazione della presa di possesso del feudo di Castelfranco da parte del principe Pietro Antonio Sanseverino, l’8 novembre 1528, dopo i saccheggi delle truppe Francesi di Lauterc. In attesa, de la notte crociata, l’instancabile Sindaco di Castrolibero Orlandino Greco….che lavora anche di Domenica accompagnato dall’ex Sindaco Giovanni Greco, per verificare stato lavori borgo antico di Castrolibero : lavori di cinema e workshop, bagni del palazzotto, scuola del gusto e teatro. Noi di Spasso per la città seguiremo con interesse questi lavori di rivisitazione del borgo antico di Castrolibero. La storia continua….

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Nuovo Ospedale di Cosenza…Loizzo & Antoniozzi alleati di Franz Caruso ?

Già alleati Simona Loizzo e Alfredo Antoniozzi con Franz Caruso per Cosenza Capitale della Cultura 2026….parafrasando oltre qualsiasi colore politico per Cosenza Capitale della Cultura. Dispiace, constatare a tutt’oggi Simona Loizzo (professione medico) e Alfredo Antoniozzi, sono in silenzio con nessuna posizione politica, oltre qualsiasi colore politico dovrebbero difendere “nuovo Ospedale Pubblico di Cosenza”, in particolare Mercoledì 25 Ottobre 2023 presso TAR Calabria il Comune di Cosenza ha impugnato il decreto dirigenziale regionale (Regione Calabria) con cui è stata rivista la scelta del sito. Simona Loizzo & Alfredo Antoniozzi condividono decreto Regione Calabria? Oppure sono alleati con Franz Caruso per relativo ricorso? Seguiremo questa vicenda…la storia continua…

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Cosenza e Il trio politico delle meraviglie Adamo-Incarnato-De Cicco .

Processo Rinascia Scott è stato richiesto 1 anni e 6 mesi, per l’ex assessore regionale Luigi Incarnato, nominato nel 2022 collaboratore per l’espletamento di attività di supporto alla realizzazione delle linee programmatiche di governo della città di Cosenza. Si è conclusa il 20 Ottobre l’istruttoria dibattimantale del processo “Rinascia Scott”, il filone processuale finito davanti al tribunale collegiale di Cosenza, per un presunto caso di traffico d’influnenze illecite, nel quale sono coinvolti – secondo la Dda – gli ex consiglieri regionali Pietro Giamborino e Nicola Adamo con un passato politico nel partito democratico. Nicola Adamo è il princiale sostenitore politico dell’amministrazione comunale di Cosenza. Francesco De cicco, assessore in carica del comune di Cosenza, nell’inchiesta Reset, già arrestato, imputato per essere considerato presunto prestanome di boss locali. La storia continua…………

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Partito Democratico: Avvocato influencer nell’area urbana di Cosenza.

Nell’area urbana cosentina ci sono molte storie da raccontare. Una delle prime che ci preme evidenziare è quella di un noto amministratore del partito democratico di un comune dell’area urbana, notoriamente vicino le posizioni politiche di un noto esponente di primo piano dello stesso partito a cui è notoriamente asservito, chissà per quale ragione, qualcuno narrà di reiterati contatti con società vicinissime al partito democratico. Questo soggetto dovrebbe fare l’avvocato, specializzato in autovelox, in realtà non si comprende bene come lo faccia, date le sue grandi doti di azzecarbugli e notoriamente al seguito dei più noti imprenditori faccendieri del territorio nel settore della sanità e del settore alimentare di una società internazionale, che dovrebbe ricevere finanziamenti milionari sul territorio. Questo strano personaggio veniva avvistato negli anni passati in compagnia di Renato D’andria e di altri operanti nel settore dell’imprenditoria. Opera in pieno conflitto d’interessi rispetto alla sua attività politica, poichè è difensore e consulente di varie società che hanno rapporti o avuto rapporti con gli incarichi politici a lui attribuiti. E’ noto che si propone come mediatore in tutte le vicende che riguardano la sua attività politica “noto influencer” specializzato in traffico d’influenze, vanta di avere relazioni con diversi soggetti politici, tra cui alcuni condannati per gravi reati, in particolare del partito democratico e si adopera per la risoluzione delle loro problematiche. A questo si aggiunge che è un noto denunciatore seriale, per arrivare ai propri scopi e noto traditore e voltagabbana politico. E’ tesserato e dirigente del Partito Democratico, dopo aver votato alle ultime regionali di Calabria il centro destra. Fa contemporaneamente i selfie con esponenti della sinistra e con il Presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto, accompagnando spesso un galantuomo della politica nei piani alti di Germaneto, ovviamente il galantuomo della politica non ha nulla a che fare con questo squallido personaggio. Questo personaggio viene considerato il garzone telecomandato di Nicola Adamo. Secondo i bene informati, potrebbe essere attenzionato dagli organi competenti della città capoluogo di Catanzaro per le note attività quotidiane di INFLUENCER, traffico d’influenze con gli enti e gli uffici con cui si interfaccia, ci riserviamo di essere più precisi nei prossimi articoli. A breve si attendono novità importanti nel panorama dell’area urbana e finalmente il quadro sarà più chiaro. Noi seguiremo la vicenda dell’avvocato garzone, noto influencer dell’area urbana cosentina. La storia continua ………………….

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Sindaco di Cosenza nella sede consiliare di Palazzo dei Bruzi canta “Bella Ciao”

Differenza di Amministrazioni Comunali 2011/2021 Occhiuto 2021/2023 Caruso…nel periodo 2011/2021 Amministrazione Comunale del Sindaco Mario Occhiuto…ricordiamo Consiglio Comunale (sede premiazione di due civili cosentini del 19 ottobre 2023)….del 13 novembre 2017 conferimento della città onoraria al questore Anzalone, al Prefetto Cannizzaro ed al Col. Ferace. Una cerimonia sentita, che ha radunato nella sala del Consiglio Comunale di Cosenza anche molti di quanti hanno collaborato con il questore Anzalone, con il Prefetto Cannizzaro e con il Comandante Ferace, durante la loro permanenza a Cosenza. Presenti diverse autorità civili e militari, tra le quali il Procuratore di Cosenza Mario Spagnuolo ed il Prefetto Gianfranco Tomao. Invece, l’attuale Amministrazione Comunale presieduta dal Sindaco Franz Caruso giovedì 19 ottobre 2023 presso la Sala del Consiglio Comunale di Cosenza, bypassando salone di rappresentanza chiostro di San Domenico e altri locali del Comune di Cosenza, organizza di fatto premiazione di due civili della città di Cosenza Nella Matta e Giuseppe Trebisacce, in presenza di parenti e amici dei due premiati. IL Sindaco di Cosenza Franz Caruso nella sede del Consiglio Comunale di Cosenza ha ritenuto opportuno cantare durante la cerimonia di premiazione “Bella Ciao” accompagnato con la fisarmonica di un ragazzo che sedeva a fianco di lui. Differenza di Amministrazioni Comunali Occhiuto Caruso…così vanno le cose oggi a cosenza…cioè non vanno….La storia continua

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Cosenza. La sinistra,la questione morale e il silenzio di Simona Loizzo.

Questa la dichiarazione del commissario regionale della Lega Saccomanno. Questa sinistra che attacca le persone per bene solamente per avere, disgraziatamente, dei parenti “ingombranti”, ma lontani dalla propria vita ed esistenza, poi si dimentica di allontanare dalle amministrazioni soggetti che sono imputati nel processo Rinascita Scott oppure sono stati arrestati per essere considerati presunti prestanomi di boss locali! “La questione morale non può essere ad intermittenza. La sinistra deve guardarsi dentro”. Rispetto a queste dichiarazioni il silenzio assoluto di Simona Loizzo, deputato cosentino della Lega che partecipa insieme a Franz Caruso alle manifestazioni che si tengono a palazzo dei bruzi, dove avrebbe potuto incontrare come gran cerimonieri Luigi Incarnato e Francesco De Cicco. La storia continua ……………………..

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Granata(Valle Crati): Pronto a denunciare alla Procura della Repubblica i personaggi politici che vogliono contrastare il rispetto della Legalità.

Avevo già da tempo sollevato nei mesi precedenti i problemi relativi alla tariffa segmento fognario-depurativo agglomerato consortile Cosenza-Rende, catasto degli scarichi, procedura di affidamento dei lavori di manutenzione ordinaria, mancata presentazione del Piano di manutenzione straordinaria, mancata presentazione del progetto definitivo dell’intervento da realizzare sul sistema fognario-depurativo dell’agglomerato consortile Cosenza-Rende finanziato con delibera Cipe n. 60/2012. A questo aggiungiamo le problematiche di carattere ambientale, riscontrate nel comune di Cosenza, Rende, Montalto Uffugo e nel comune di Carolei. Vieppiù nel comune di Carolei su alcune procedure, ho già richiesto di verificare se sussistono fatti previsti dalla legge come reato. Prendo atto che ad alcuni Sindaci e ad alcuni personaggi politici dia fastidio il mio operato di buon governo e di correttezza amministrativa, ma possono stare tranquilli che andrò avanti fino alla fine del mio mandato nel rispetto della correttezza amministrativa e della legalità. Tra l’altro nei mesi scorsi, sul mio operato di buon governo sono stato contestato dal comune di Rende, sciolto pochi giorni dopo per infiltrazioni mafiosi. Sul caso Cosenza avevo già richiesto agli uffici del Consorzio Valle Crati di voler dare avvio al procedimenti di verifica del rispetto delle procedure previste dalla legge e dalla concessione afferenti agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a guasto sulle reti fognarie comunali applicate dal concessionario Kratos s.c.a.r.l. e se fosse rispettato il principio di rotazione cosi come previsto per legge. In particolare avevo richiesto di verificare se le richieste di segnalazione degli interventi avanzate dai vari comuni serviti venivano adottate dai competenti uffici comunali e verificate da quelli consortili e se le stesse venissero tempestivamente seguite dai correlati ordini di servizio dei singoli interventi. Se veniva prodotta dalla Kratos s.c.a.r.l. al Consorzio Valle Crati la documentazione tecnica, fotografica e contabile e se fosse controllata dai competenti uffici consortili. Si è infine richiesto al concessionario la produzione di un piano preventivo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a guasto per tutti i comuni serviti, ed il consuntivo dei costi sin d’ora sostenuti per tali tipi d’interventi realizzati sulle reti fognarie comunali. Sono pronto a denunciare alla Procura della Repubblica i personaggi politici che vogliono contrastare il rispetto della Legalità. Non accetterò influenze o ingerenze rispetto alla mia azione di buon governo. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Fenomeni di concussione nel comune di Cosenza?

Cosa avviene nella città di Cosenza? Fenomeni di concussione nel comune di Cosenza? Viene menzionato un personaggio politico influente dello stesso Comune.Ultimamente avvengono cose strane a palazzo dei Bruzi, la cosa appare più strana per il silenzio dei mezzi d’informazione che hanno il dovere di pubblicare ciò che avviene, rilevata la conoscenza di questa storia da parte di tutto il consiglio comunale. Queste denunce vanno necessariamente approfondite dall’autorità giudiziaria, le istituzioni pubbliche devono essere una casa di vetro ed agire secondo principi di legalità e correttezza amministrativa.

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“Rinascita Scott” a Cosenza, chiusa l’istruttoria su Nicola Adamo.

Si è conclusa oggi, giovedì 20 ottobre, l’istruttoria dibattimentale del processo “Rinascita Scott“, il filone processuale finito davanti al tribunale collegiale di Cosenza, per un presunto caso di traffico d’influenze illecite, nel quale sono coinvolti – secondo la Dda – gli ex consiglieri regionale Pietro Giamborino e Nicola Adamo, entrambi con un passato politico nel Partito democratico. A processo, inoltre, c’è anche Giuseppe Capizzi.La Dda di Catanzaro, rappresentata dal pubblico ministero Annamaria Frustaci, aveva chiesto al collegio giudicante composto dal presidente Carmen Ciarcia (giudici a latere Urania Granata e Francesco Luigi Branda) di ascoltare gli ultimi testi residui della pubblica accusa, tra cui gli operanti di pg che nel 2004 avevano riportato un incontro tra Giamborino e altri esponenti della criminalità organizzata vibonese. Il tribunale collegiale di Cosenza ha ritenuto non indispensabile esaminare i testimoni, rinviando per requisitoria e discussione. La data in cui potrebbe arrivare la sentenza di primo grado è quella del 6 febbraio 2024.L’ultima attività svolta in dibattimento è l’escussione di un consulente difensivo riguardo la perizia sulle intercettazioni fatta da Nicola Zengaro. Secondo l’esperto, ci sarebbero parti differenti in una captazione che riguarda Nicola Adamo. Nel collegio difensivo sono presenti gli avvocati Enzo Belvedere, Angela Caputo, Ugo Celestino, Fabio Viglione, Anselmo Torchia, Vincenzo Mellea, Vladimir Solano, Giosuè Monardo e Vincenzo Gennaro. Fonte Cosenza channel

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Avv. Maximiliano Granata: Ai diffamatori professionisti prezzolati , meno canne e più uovo sbattuto.

Diffamatori professionisti prezzolati all’opera coadiuvati dai soliti noti. Un periodico on line, noto per servizi del genere, pubblica sempre le solite cose e i soliti articoli fotocopia, suggeriti da qualche piccolo odiatore. Noi vogliamo cambiare la Calabria. Agli avversari diffamatori consigliamo meno canne e più uovo sbattuto.

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Valentino Grant Eurodeputato, contratti di collaborazione a noti soggetti vicini a Simona Loizzo?

New Entry in Lega Calabria….Secondo fonti leghiste sarebbe ormai avviatissima, se non già alle battute finali la trattativa per il passaggio nella Lega del consigliere regionale Mattiani. Altri ingressi quasi certi sono Frank Mario Santacroce, già consigliere regionale in passato e altri due noti professionisti settore sanitario di Cosenza in particolare noto ortopedico e noto imprenditore titolare di cliniche private del cosentino….PS notato in questi giorni a Gioia Tauro Euro Deputato Lega Valentino Grant forse accompagnato di noti soggetti “leghisti calabresi” beneficiari di contratti di collaborazione??

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Incarnato e Adamo con l’asse di Simona Loizzo e Franco Bruno. Inciuci per la città unica?

Dalle notizie che abbiamo riscontrato a Mendicino, c’erano già prove di inciucio contro Forza Italia e contro il candidato espressione del partito del Presidente della Giunta Regionale, avevano addirittura trovato come alleato anche Francesco Iannucci, Sindaco di Carolei, espressione di Forza Italia. Secondo i bene informati,Simona Loizzo si vorrebbe candidare a Sindaco della città unica, con un accordo trasversale con l’asse della sinistra di Luigi Incarnato e Nicola Adamo. Traghettatore dell’accordo e suggeritore di Simona Loizzo, Franco Bruno da tempo alleato di Nicola Adamo ai tempi del Partito Democratico, quando ricopriva la carica di senatore e segretario provinciale del PD. Tutti ricordano le continue riunioni presso le loro segreterie una al primo piano e l’altra al secondo piano, vicino piazza cappello, dove tra l’altro la presenza femminile era preponderante. Si vocifera di riunioni e di incontri per tracciare i prossimi passaggi politici. Tutti hanno notato che dopo le esternazioni del commissario regionale Francesco Saccomanno sulla questione della moralità politica, Simona Loizzo è stata completamente in silenzio, salvo poi presenziare al comune ad una manifestazione insieme al Sindaco Franz Caruso, alleato di Francesco De Cicco, che tutti sanno essere espressione politica di Luigi Incarnato e Nicola Adamo. Cosi vanno le cose nella città di Cosenza, cioè non vanno. La storia continua ……………………

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C’era una volta Cosenza:Oggi governano Adamo,Incarnato e Francesco De Cicco.

Leggendo il libro di quello che è stato il mio mentore Mauro Mellini, c’era una volta Montecitorio, lo scrisse nel villaggio di Belvedere Marittimo dove trascorrevamo le vacanze, elogiava sempre il vecchio leone socialista e diceva che i cittadini cosentini dovevano essere fortunati ad averlo come Sindaco della città di Cosenza. Altri tempi, altra storia. Io proporrei la stesura di un nuovo libro “C’era una volta Cosenza”, la città che indubbiamente aveva una lodevole classe dirigente. Purtroppo oggi siamo governati dalla coalizione politica di Nicola Adamo, Luigi Incarnato e Francesco de Cicco che senza colpo ferire sono gli ispiratori, secondo i bene informati, della revoca del vicesindaco Maria Pia Funaro. Cosi vanno le cose a Cosenza, cioè non vanno. La storia continua …………………

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Granata (Valle Crati): Richiesto all’ufficio tecnico e al concessionario Kratos i dati dell’analisi dei reflui all’ingresso dell’impianto di depurazione di Coda di Volpe e quelli provenienti dalle aree industriali di Rende, Montalto Uffugo e Zumpano.

Ho dato mandato all’ufficio tecnico del Consorzio Valle Crati di voler acquisire o richiedere al concessionario Kratos i dati dell’analisi dei reflui all’ingresso dell’impianto di depurazione di Coda di Volpe e degli stessi reflui dei punti d’ingresso delle condotte consortili di quelli provenienti dalle reti comunali con particolari attenzione a tali dati provenienti dalle aree industriali e/o impianti produttivi del comune di Rende, Montalto Uffugo e Zumpano . L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, sostengo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella lotta all’inquinamento, perchè dobbiamo mettere ordine al sistema contro chi ha tradito il fiume e il mare”. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati): I Sindaci di Guardia Piemontese e Acquappesa adottino controlli adeguati sul torrente bagni, dove scaricano anche le Terme Luigiane.

Nel comune di Acquappesa, Il torrente Acquafetida, che attraversa il paese e attualmente versa in condizioni di incuria e degrado. Lungo il letto del corso d’acqua, arbusti, rovi e sterpaglie sono cresciuti a dismisura, tanto da insidiare le case costruite lungo l’argine. Il 26 maggio il Dipartimento di Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica dell’Asp di Cosenza ha notificato al Comune di Acquappesa l’avvenuto sopralluogo nelle zone interessate dal torrente, su segnalazione di un cittadino Giancarlo Fata. Sono presenti – si legge nel documento – piante di alto fusto, rovi, canne ed erbacce che oscurano completamente la visuale del letto del torrente, da dove iniziano le abitazioni fino alla foce. Si deve però constatare che ancora non sono iniziati i lavori di pulizia dell’alveo del torrente “Acquafetida” , attraverso Calabria Verde, e di due canali di scolo presenti lungo Via Pantana, entrambi confluenti nel torrente bagni. Il comune dovrebbe effettuare dei controlli sul torrente per verificare gli scarichi anche di tutte le case adiacenti. Vieppiù andrebbe necessariamente fatto un controllo dal comune di Guardia Piemontese e Acquappesa, in particolare sugli scarichi che sversano nel torrente Bagni, controllando anche gli scarichi delle Terme Luigiane. A mio avviso anche i Sindaci di Guardia Piemontese e Acquappesa, devono essere più vigili e adottare i relativi atti consequenziali di controllo. Sul tirreno cosentino nonostante gli sforzi del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, sussistono ancora gravi criticità. Il Catasto degli scarichi può rappresentare lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e può fornire un supporto fondamentale per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati): Dopo le chiazze sporche nel mese di Settembre, altre anomalie nel mare nei pressi del carcere di Paola.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata

In data 8 Settembre 2023 c’erano arrivate delle segnalazioni di quello che avveniva, nei giorni scorsi, nei pressi del carcere di Paola, chiazze di mare sporco assolutamente da verificare”. In data 11 Ottobre alle 16, 30 ci sono state altre segnalazioni nei pressi del carcere di Paola dove sono state evidenziate altre anomalie nelle acque del tirreno cosentino, cambia l’increspatura dell’acqua e sembrerebbe che emerga qualcosa dal fondale. Lo riferisce il presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata sostenendo come il vero lavoro per la lotta all’inquinamento debba iniziare proprio dal mese di Ottobre “per arrivare alla prossima stagione con un mare in condizione di attrarre turisti in questa nostra bellissima regione”. “Da parte nostra – evidenzia – siamo diventati punto di riferimento, non solo dell’ambito dei comuni della Valle del Crati che gestiamo direttamente ma anche dell’intera provincia e della Regione Calabria”. Granata informa che arrivano segnalazioni da tutte delle parti della Calabria e che tutte pongano l’attenzione sulle problematiche presenti “che – dice – vanno affrontate con determinazione e perseveranza. Serve con urgenza la definizione del piano d’ambito e delle acque e spendere con celerità i fondi comunitari, adottando i relativi controlli”. “L’inquinamento del mare va combattuto con una corretta gestione del processo depurativo, ripartendo dal mese di Ottobre e incontrando i Sindaci, le associazioni ambientaliste, i cittadini per promuovere una campagna di sensibilizzazione sui temi dell’ambiente” conclude. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, che si occupa da anni del settore della depurazione.

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Granata(Valle Crati): Belvedere Marittimo, Località Santa Litterata, rifiuti abbandonati nei pressi del torrente che sfocia in mare, copertoni, spazzatura e acqua stagnante

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata


Il Catasto degli scarichi può rappresentare lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e può fornire un supporto fondamentale per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale.
Nel comune di Belvedere Marittimo, nota località turistica, nei pressi dell’entrata del villaggio Alba Calabra in località Santa Litterata abbiamo trovato rifiuti abbandonati nei pressi del torrente che sfocia in mare, copertoni spazzatura e acqua stagnante e torbida con conseguenze gravi per la salute. Infine bisogna anche segnalare che nei pressi dell’area, durante il periodo estivo è presente un bar con attracco barche. A mio avviso servono dei controlli più accurati per verificare lo stato del mare e dei fiumi in questa importante località. A mio avviso anche il Sindaco di Belvedere Marittimo, deve essere più vigile e adottare i relativi atti consequenziali di controllo. Sul tirreno cosentino nonostante gli sforzi del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, sussistono ancora gravi criticità. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, che si occupa da anni del settore della depurazione.

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Mendicino:Il Gruppo Loizzo(Lega) contro Forza Italia. Il caso Bartolomeo all’attenzione del commissario Saccomanno.

Ecco l’ulteriore dichiarazione di, Roberto Bartolomeo, uno dei più stretti collaboratori dell’On. Simona Loizzo. Ribadisco che non sosterrò sindaci del PD, non ho attaccato FI, ho voluto precisare che il partito ed i suoi rappresentanti in seno al comune di Mendicino , hanno appoggiato e governato per 9 lunghi anni con il sindaco di sinistra Palermo, per cui non capisco dove stia il problema se io sosterrò una coalizione civica , guidata da un sindaco di FDI come Angelo Greco, e lo farò non candidandomi. Credo che il problema sia un’altro e cioè quello di avere scelto di non sostenere l’altro candidato Irma Bucarelli, in democrazia è possibile. La mia scelta non centra nulla con il commissario Saccomanno né altri , come già ‘ successo lo scorso anno alle elezioni amministrative svolte in molti comuni della Calabria e come succederà sicuramente ancora il prossimo anno.. Forza lega sempre… Dichiarazione contradditoria rispetto a quella precedente, dove uno dei più stretti collaboratori dell’On. Simona Loizzo aveva prima dichiarato di non dare conto a chicchessia della sua inizativa politica e quindi si poneva fuori dal partito della lega. Di questa vicenda cosa ne pensa l’On. Simona Loizzo? riteniamo che il Commissario regionale della Lega Francesco Saccomanno debba intervenire per mettere chiarezza su queste vicende politiche portate avanti dal gruppo dell’On. Simona Loizzo, che sta creando solo confusione nel panorama della coalizione di centro destra in provincia di Cosenza, attaccando candidati di Forza italia sul territorio. Noi seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua …………………….

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Mendicino.Bartolomeo “Non seguo le indicazioni di nessuno”, non sostengo il Sindaco PD e attacca Forza Italia.

Pubblichiamo la dichiarazione di Roberto Bartolomeo tesserato della Lega e stretto collaboratore dell’On. Simona Loizzo .Il sottoscritto insieme ad altri amici, professionisti, movimenti, associazioni e partiti politici, ha scelto liberamente , senza indicazioni da parte di nessuno, di sostenere il prossimo anno alla carica di sindaco di Mendicino un esponente storico della destra oggi FDI il cui nome è Angelo Greco , già vice sindaco del comune negli ultimi 9 anni, per cui nessun sindaco del PD.Altri esponenti che tu conosci molto bene di FI invece hanno governato e sostenuto l’ex sindaco di sinistra. Non ho mai dato conto a nessuno delle scelte fatte in passato nel comune dove vivo da oltre 25 anni, e non ho intenzione nemmeno di farlo oggi.Il mio amico Angelo Greco è persona stimata, onesta, competente e specchiata, percui sarà il mio candidato sindaco e di centinaia di cittadini che amano Mendicino, che pensano al bene comune e non al raggiungimento di scopi e traguardi personali.Cosa ne pensa il commissario regionale della Lega Francesco Saccomanno? Cosi vanno le cose nella Lega, cioè non vanno.La storia continua……………..

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Mendicino. Loizzo(Lega) e PD: Alleati?

La politica nell’area urbana della Valle del Crati è veramente molto strana. Potremmo scrivere un romanzo sugli inciuci della politica e questa storia va certamente raccontata. Dopo la vicenda politica del comune di Rende e di Cosenza, ci arrivano notizie dal comune di Mendicino e dei movimenti politici in vista delle prossime consultazioni elettorali. Sempre secondo i bene informati si narra di una cena politica, il 28 Settembre, in un noto ristorante di Mendicino. Alla cena avrebbe partecipato uno strettissimo collaboratore dell’On. Simona Loizzo della Lega, con esponenti importanti, ex amministratori e consiglieri del PD di Mendicino per discutere, secondo alcune indiscrezioni, di una possibile alleanza tra la Lega di Simona Loizzo e il partito democratico. A questo punto sorge spontanea una domanda ma la Lega e il Pd saranno alleati? Noi seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua ………….

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Cosenza:Accordo tra Loizzo(Lega) e il Sindaco Caruso per un posto in Giunta?

La Lega è un partito strano. A parte l’eccellente commissario regionale Francesco Saccomanno, regna una confusione evidente che è sotto gli occhi di tutti. All’ombra della Sila c’è un certo fervore per il titolo che verrà assegnato il prossimo 29 marzo, dove Cosenza è in lizza per la capitale della cultura. Accanto al sindaco anche i parlamentari Antoniozzi (Fdi), Loizzo (Lega) e Orrico (M5s). Non è sfuggita ovviamente la presenza della Loizzo a fianco del Sindaco Caruso. Secondo i bene informati, si narrava che già la lega di Loizzo aveva chiuso un accordo con Marcello Manna e il PD per inserire, all’epoca, come assessore Clelia Badolato. Sempre secondo alcune indiscrezioni la storia si potrebbe ripetere e sembrerebbe che ci sia un accordo tra la Loizzo e la Lega con il Sindaco di Cosenza Franz Caruso. Da giorni sta circolando il nome sponsorizzato dalla Loizzo e che dovrebbe andare a ricoprire la carica di Assessore alla cultura.Noi vi terremo informati, la storia continua …………………..

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Granata(Legalità Democratica): Anna Laura Orrico (Cinquestelle) e il cambiar gabbana. Sul caso De Cicco governano insieme e si scoprono garantisti.

Il movimento cinquestelle di Cosenza è in giunta con un collega assessore, “caso De Cicco”, che è stato arrestato e oggi imputato, rinviato a giudizio, per essere considerato presunto prestanome di boss locali. Ben sappiamo che il soggetto si presume innocente fino alla condanna definitiva. Fa rumore la cosiddetta virata di bordo dei 5 Stelle con la disponibilità per queste alleanze di governo cittadino, così come la “flessibilità” annunciata sulla candidatura eventuale di “indagati”. Che si tratti di un primo passo verso la ragionevolezza ed i necessari adattamenti alla realtà con la quale il Movimento deve pur fare i conti, è una interpretazione, tutto sommato, ottimistica e, al contempo, di scontata ovvietà. Successivamente dopo le dichiarazioni di Anna Laura Orrico in merito alla conferma dell’alleanza con il movimento cinquestelle, mi preme fare alcune considerazioni di carattere politico: Sissignori. Il canovaccio della “fuitina”, del falso rapimento, delle nozze falsamente riparatrici e soprattutto dei padri ringhiosi che si sciolgono in un affettuoso abbraccio del picciotto che gli “rapì” la figlia continua ad essere l’unico che sembra mandare avanti la tragicommedia di questo governo cittadino. C’è poco da lasciare alle elucubrazioni dei politologi dopo aver usato, magari, qualche espressione di cui il “patron” (o copatron) dei Cinque Stelle non ha, poi l’esclusiva. Ma qualche osservazione è d’obbligo. Che ci fosse qualcosa di “serio” negli atteggiamenti dei Cinque Stelle, nella loro grottesca irremovibilità nelle più assurde baggianate è cosa di cui ho sempre dubitato. Non sono seri nemmeno come buffoni. Del resto Beppe Grillo anche quando faceva il suo mestiere era insopportabile proprio per il sapore artificiale della violenza grottesca del suo linguaggio. E, malgrado ciò, la rapidità con la quale i grillini hanno scoperto la machera di una certa “ragionevolezza”, buttando alle ortiche condizioni “irrimediabili” e “indiscutibili” per rendersi “accettabili”, non si capisce bene da chi è stata ordinata, ancor meno, “molto di meno” della “fuitina” dei loro sodali “I COSIDETTI SINISTRI”. Buon segno? Dovremmo ammettere (ché, in sostanza, far ammettere questo è la finalità di questa nuova strategia del Partito del guitto) che il “demonio non è brutto come si dipinge”? Che, una volta alle prese con la realtà del governare la ragione avrebbe prevalso? Che “bisogna ammettere” che sono ragazzi di buona volontà? Via! Non prendeteci per così fessi! Non mancheranno, purtroppo, politologi da accademia e da bar di periferia a rispondere che sì, è proprio così, che bisogna lasciarli imparare il mestiere. Io non sono un politologo, ho visto evoluzioni d’ogni genere che mi potrebbero indurre ad apprezzare di più la “duttilità” per me prima che per gli altri. Ma l’idea che i “cretini” (anche quelli di cui parlava Leonardo Sciascia) possano di punto in bianco cambiare natura e che gli ignoranti possano di colpo scoprire la bellezza del sapere non ha fatto in me troppi progressi. Non sono, l’ho ripetuto anche troppo volte, e non credo di poter essere smentito, proclive alle “dietrologie”. Ma sarei un cretino più di quelli che poco cortesemente definisco tali se affermassi che ciò che conta delle cose è la facciata e che altro non c’è che la facciata. La “versatilità” (nella peggiore delle accezioni), la propensione per il “cambiar gabbana” sono direttamente proporzionati al ruolo che la retorica ha nella personalità dei singoli e nella storia della collettività. Il voltagabbana di Benito Mussolini sull’intervento nella Prima guerra mondiale è esempio di scuola. Che lo è anche della vacuità e pericolosità della retorica del primo e del dopo della gabbana rivoltata ed anche della concretezza della “dietrologia” intuibile già nella rapidità del cambiamento di rotta. Spero che qualcuno mi capirà . Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Un cittadino ha denunciato nei giorni scorsi fenomeni di concussione nel comune di Cosenza.

Un cittadino ha denunciato nei giorni scorsi fenomeni di concussione nel comune di Cosenza. Viene menzionato un personaggio politico influente dello stesso Comune. Queste denunce vanno necessariamente approfondite dall’autorità giudiziaria, le istituzioni pubbliche devono essere una casa di vetro ed agire secondo principi di legalità e correttezza amministrativa.

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Anna Laura Orrico(Cinquestelle) ALLEATA con De cicco-Incarnato-Adamo

Sono lontani i tempi del giustizialismo dei cinquestelle. Nella città di Cosenza, come possono notare tutti, il movimento cinquestelle rappresentato politicamente da Anna Laura Orrico è alleata con Francesco De Cicco, Luigi Incarnato e Nicola Adamo.Adesso sono garantisti, diciamo piuttosto che la fine ingloriosa dell’azienda di Casaleggio e Grillo lascia una situazione a dir poco inconcepibile e terrificante oltre ai rifiuti tossici di un pensiero politico inesistente. Ritorneremo sull’argomento, la storia continua …………

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Granata(Valle Crati): Vado avanti nel rispetto della Legalità. Non temo il gruppo Incarnato-Adamo, che vogliono contrastare il mio operato di buon governo.

Avevo già da tempo sollevato nei mesi precedenti i problemi relativi alla tariffa segmento fognario-depurativo agglomerato consortile Cosenza-Rende, catasto degli scarichi, procedura di affidamento dei lavori di manutenzione ordinaria, mancata presentazione del Piano di manutenzione straordinaria, mancata presentazione del progetto definitivo dell’intervento da realizzare sul sistema fognario-depurativo dell’agglomerato consortile Cosenza-Rende finanziato con delibera Cipe n. 60/2012. A questo aggiungiamo le problematiche di carattere ambientale, riscontrate nel comune di Montalto Uffugo e nel comune di Carolei. Vieppiù nel comune di Carolei su alcune procedure, ho già richiesto di verificare se sussistono fatti previsti dalla legge come reato. Prendo atto che ad alcuni Sindaci da fastidio il mio operato di buon governo e di correttezza amministrativa, tra cui il Sindaco di Montalto Uffugo, ma possono stare tranquilli che andrò avanti fino alla fine del mio mandato nel rispetto della correttezza amministrativa e della legalità. Tra l’altro nei mesi scorsi, sul mio operato di buon governo sono stato contestato dal comune di Rende, sciolto pochi giorni dopo per infiltrazioni mafiose, ed anche da un gruppo politico come è noto a tutti, i cui leader sono Luigi Incarnato e Nicola Adamo. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati): Io ho il coraggio di combattere la malamministrazione nel settore ambientale. Io non ho “El Miedo” la paura di agire per ripristinare la legalità.

“In realtà Maximiliano Granata lavora e parla tanto ed è consapevole che quando punta il dito contro il malaffare, fa innervosire tante persone. «Non è che io non mi renda perfettamente conto che quando parlo disturbo qualche Sindaco disonesto e vari manovratori che operano nel settore ambientale, capisco benissimo che mi sto tirando la zappa sui piedi ma sono fatto così mi piace dire quello che penso e raccontare le cose che altri purtroppo non possono raccontare, perché non hanno la forza, il coraggio, che è una cosa che non si vende al supermercato». ‘Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare’, chiosa il Manzoni, mettendola sulle labbra di don Abbondio al capitolo XXV de I promessi sposi, quasi giustificando il curato, al termine del colloquio con il Cardinale Borromeo. Lo stesso vale per lo stile e il tatto: se uno non ce l’ha non se lo può di certo dare. Nelle mie lunghe conversazioni con il mio mentore l’On. Mauro Mellini , quando parlavamo della mia attività di amministratore pubblico, parlavamo della libertà dalla paura e sull’opportunità di formare i comitati ” Freedom from fear” . Mauro Mellini ricordava quando arrivò l’eco della proclamazione, durante la guerra, delle “libertà Atlantiche” per le quali battersi e vincere, fatta da Inglesi ed Americani, da Roosevelt e Churchill che si erano incontrati sul Potomac. C’era la quarta di esse: “Freedom from fear”. Libertà dalla paura. Per la quale, appunto, battersi e vincere. Io e Mauro non avevamo paura di parlare, in fondo Mauro per la sua storia era la roccia del garantismo nazionale. Io e Mauro non abbiamo mai avuto “El Miedo” la paura di parlare. Sono fatto cosi e con grande coraggio sto denunciando quello che avviene nel settore ambientale, nell’ambito della gestione del Consorzio Valle Crati, di cui mi onoro essere presidente ”.
Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata (Valle Crati): Il comune di Carolei scarica abusivamente, dal 2020, nelle reti del Consorzio Valle Crati. Ha avuto un provvedimento di revoca di autorizzazione all’allaccio per mancati pagamenti.

La gestione dell’impianto di depurazione consortile e del sistema fognario ad esso connesso sta attraversando evidenti e notevoli difficoltà di carattere finanziario a causa della mancata erogazione dei pagamenti delle spettanze inerenti il servizio di trattamento dei reflui presso l’impianto di depurazione consortile in C.da di Volpe in Rende (CS) da parte dei Comuni consorziati collettati al medesimo impianto con particolare riguardo al Comune di Carolei. Con provvedimento prot. nr. 517 del 08/04/2020 per la mancanza di pagamento del servizio è stato disposto il provvedimento di revoca di autorizzazione all’allaccio alle reti fognarie del Consorzio Valle Crati ed al suddetto impianto di depurazione consortile nei confronti del Comune di Carolei. Le inottemperanze del Comune di Carolei hanno costituito reiterata inosservanza di quanto previsto dal contratto di servizio siglato in data 10/12/2018 ed in particolare di quanto contemplato negli artt. 13 e 15; in specie, il summenzionato Contratto di servizio all’art. 13 comma 1.5 stabilisce che “Decorsi novanta giorni dall’emissione di fattura senza che sia avvenuto il pagamento del servizio, il Consorzio avrà la facoltà di revocare l’autorizzazione all’allaccio alle proprie reti fognarie ed ai propri impianti al comune moroso” ; La revoca ha carattere amministrativo ma ha in se ripercussioni anche di natura penale nei confronti dei titolari dello scarico delle acque reflue, considerato che il riversamento dei reflui in fognatura privo di autorizzazione è uno scarico che viene compiuto abusivamente .Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata( Valle Crati): Il sindaco Iannucci omette di riferire che ho già chiesto l’intervento dei carabinieri del Nipaaf sui depuratori e sulle reti comunali.

Dopo il video che preannunciava i controlli per la lotta all’inquinamento sul territorio e nel comune di Carolei, presente ancora su tik tok e che non è stato cancellato, mi sono visto recapitare una lettera del sindaco di Carolei in cui diffidava il soggetto gestore a subentrare immediatamente nella gestione dei depuratori e relative reti fognarie presente sul territorio di Carolei, descrivendo una serie di inesattezze giuridiche e amministrative nel contenuto della lettera, a cui ho risposto con la seguente lettera:
“E’ sconcertante per lo scrivente apprendere la chiara mancata conoscenza da parte del Sindaco di Carolei circa dell’oggetto del finanziamento ottenuto con la delibera CIPE n. 60/2012 dal Consorzio Valle Crati. Tale finanziamento, infatti, è destinato all’ampliamento ed all’ammodernamento dell’impianto di depurazione consortile nonché del sistema fognario e di collettamento ad esso connesso ma in nessun modo detto finanziamento comprende le mappature delle reti fognarie. Al contrario, è obbligo espresso dal comune e, nel caso di specie del Comune di Carolei, provvedere alla redazione ed alla tenuta delle mappature delle reti fognarie comunali, obbligo rispetto al quale il Comune di Carolei, in persona del suo Sindaco, è, ad oggi, assolutamente inadempiente ed inosservante. In aggiunta, si ricorda a Codesto Sindaco che la missiva del Consorzio Valle Crati prot. n. 846 del 24/05/2023 di una richiesta di incontro per la consegna delle reti è stata direttamente consequenziale al rifiuto rivolto da parte di codesto da parte di Codesto Sindaco al concessionario società Kratos s.c.a.r.l. in occasione della convocazione per la consegna degli impianti fognario-depurativi ubicati nel territorio di Carolei da effettuare in virtù del contratto di concessione rep n. 99 del 15/07/2019 e dell’atto aggiuntivo rep. N. 100 del 30/06/2020. A tal proposito giova ribadire che appare molto singolare ed insolito oltre che contradditorio il fatto che, fino allo scorso mese di maggio, il Sindaco di Carolei era espressamente contrario alla consegna degli impianti fognario-depurativi alla società Kratos s.c. a r.l., mentre oggi, diffida il soggetto Gestore unico Sorical a prendere in carico il sistema di collettamento e di depurazione del comune di Carolei, stranamente dopo i controlli annunciati e sollecitati dallo scrivente sui depuratori e sulle reti fognarie del comune di Carolei. Pertanto, restando anche lo scrivente in attesa dell’attuazione del decreto del commissario dell’Autorità Rifiuti e risorse idriche Calabria n. 163 del 27/06/2023 che prevede il subentro del soggetto gestore unico SORICAL, si richiede l’intervento di Codesto spett.le gruppo dei Carabinieri Forestale di Cosenza finalizzato al controllo del funzionamento dei sistemo fognari e depurativo del Comune di Carolei al fine di verificare se sussistono eventuali irregolarità in grado di presupporre la sussistenza di fatti previsti dalla legge come reato.” Infine, alla luce di alcune dichiarazioni del Sindaco di Carolei Francesco Iannucci, su un bando relativo alla depurazione, fatto dal comune di Carolei, preannuncio un esposto dettagliato alla procura della repubblica di Catanzaro e Cosenza.Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata

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Caso Mendicino:Ma Francesco Iannucci è con Forza Italia o contro Forza Italia.

A spasso per Mendicino, secondo i bene informati si aggira Francesco Iannucci, Sindaco di Carolei che sembrerebbe stia preparando una lista contro Forza Italia. Secondo qualche indiscrezione qualcuno lo troverebbe pronto a virare, con quei pochissimi voti che ha, verso il PD di Francesco Gervasi. Cosi vanno le cose a Mendicino, cioè non vanno. Seguiremo la vicenda con attenzione ………………

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Cosenza, nuovo vicesindaco & nuovo assessore al bilancio in quota Partito Democratico?

Il Sindaco di Cosenza Franz Caruso, ha firmato un decreto di espulsione della giunta per Maria Pia Funaro, eletta alle amministrative del 2021 con 500 voti nella lista del Partito Democratico. A pesare sulla decisione non ci sarebbe un dato politico vero e proprio, ma un rapporto fiduciario venuto meno con l’ormai ex esponente della giunta. Appena dopo l’approvazione del bilancio preventivo da parte del consiglio comunale, nei prossimi giorni, consultazioni nella maggioranza del Comune di Cosenza, per nomina nuovo vicesindaco e nuovo assessore al bilancio. La nomina del nuovo vicesindaco e del nuovo assessore al bilancio in quota Partito Democratico ? Oppure due tecnici…

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Il caso Mendicino e i Sindaci ignoranti, balordi e imbecilli che rovinano le comunità.

Alcuni avvenimenti mi inducono ad alcune riflessioni di carattere generale che nei tempi non troppo lontani facevo con il mio mentore e amico di sempre L’On. Mauro Mellini, generalmente fatte in tarda serata. Un Paese di “sportivi” tali per la predilezione dei canali della televisione che trasmettono le cronache delle partite di calcio. Di cui tutto sanno e se ne sentono maestri. E altrettanto ritengono poter fare e “debbono” fare con la politica. La loro, che “politica” non è perché è la sola che per loro sfugge alla suprema definizione: “sono tutti uguali”. Certo, per fortuna gli “altri” non sono tutti uguali. Tra gli altri non mancano i Sindaci ignoranti e balordi, ma non mancano menti e patrimoni culturali di primo piano. Solo che, diversamente dai Sindaci ignoranti e balordi, usano gran parte della loro intelligenza per tenersi da parte. Un Paese di “sportivi” tali per la predilezione dei canali della televisione che trasmettono le cronache delle partite di calcio. Di cui tutto sanno e se ne sentono maestri. E altrettanto ritengono poter fare e “debbono” fare con la politica. La loro, che “politica” non è perché è la sola che per loro sfugge alla suprema definizione: “sono tutti uguali”. Certo, per fortuna gli “altri” non sono tutti uguali. Tra gli altri non mancano i Sindaci ignoranti e balordi,ma non mancano menti e patrimoni culturali di primo piano. Solo che, diversamente dai sindaci ignoranti e balordi usano gran parte della loro intelligenza per tenersi da parte. Ma non mi stancherò, finché avrò un filo di energia di invocare un po’ di impegno degli intelligenti, dei credenti nella ragione (ve ne sono in tutte le categorie sociali persone che sono espressioni di “culture” bellissime e forti). Unirsi contro i nuovi barbari, contro le tifoserie scatenate che vogliono portarci ad una nuova catastrofe non troppo migliore della guerra. E la chiamano “il nuovo”. E che invece è antico. Che antica è la radice dell’imbecillità. Di ogni nuova imbecillità.

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Granata(Valle Crati): Il Comune di Montalto Uffugo è una bomba ecologica, sulle autorizzazioni allo scarico sembra di essere nel Far West.

«Le acque inquinate costituiscono un pericoloso veicolo di virus e batteri, che possono arrivare all’essere umano e provocare l’insorgere di malattie, anche gravi. Una delle maggiori fonti di inquinamento idrico è costituita dall’immissione di sostanze, quali prodotti chimici e scarichi industriali, che contengono una grande quantità di inquinanti, che, il più spesso delle volte, vengono rilasciati nelle acque da fabbriche o da impianti di trattamento delle acque reflue» così in una nota Maximiliano Granata, Presidente del Consorzio Valle Crati. «La riduzione dell’inquinamento idrico è anche uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Nell’area della Valle del Crati, sulle autorizzazioni allo scarico, abbiamo trovato confusione e disordine amministrativo, sembra di essere nel Far West, e per questi motivi, abbiamo costituito un task force, concentrando sin da subito i nostri sforzi per mettere ordine ad un sistema che va ricostruito con controlli adeguati da parte delle autorità preposte che devono agire in sinergia. Oltre a combattere i delinquenti ambientali, occorre sensibilizzare il problema dell’inquinamento idrico, condividendo consigli e soluzioni con i propri amici e conoscenti. I nostri fiumi sfociano nel mar jonio e per questo anche se noi facciamo un gran lavoro nei comuni del Consorzio Valle Crati, la nostra attività rischia di essere vanificata se nei nostri comuni limitrofi e confinanti, i Sindaci del territorio non esercitano la loro funzione di controllo, come dovuto per legge. Uno dei casi che ci preoccupa è quello relativo al Comune di Montalto Uffugo, una vera bomba ecologica rappresentata dal cattivo funzionamento dei depuratori comunali, e di molte abitazioni o quartieri non allacciati alla rete fognaria. L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Il sindaco di Montalto Uffugo e la sua Giunta non può far finta di nulla o voltarsi dall’altra parte, perché questo vuol dire non effettuare le giuste scelte amministrative per combattere l’inquinamento presente sul territorio. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, sostengo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e gli amministratori locali che non si voltano dall’altra parte, nella lotta all’inquinamento, perché dobbiamo mettere ordine al sistema. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Il sindaco di Carolei espulso da Forza Italia? Si sarebbe schierato contro Irma Bucarelli, candidato a Sindaco di Mendicino in quota Fi .

A spasso per Mendicino, secondo i bene informati, si apprende che il Sindaco di Carolei Francesco Iannucci, abbia sconfinato fuori dal suo comune e sostenga qualche odiatore territoriale, schierandosi contro Irma Bucarelli futuro candidato a Sindaco di Mendicino di Forza Italia. Questo avrebbe suscitato le giuste reazioni di una parte importante di Forza Italia che avrebbe richiesto a gran voce l’espulsione di Franceco Iannucci dal partito. Noi seguiremo la questione, la storia continua ………………

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Granata(Valle Crati): Pietro Caracciolo fa solo confusione e disordine amministrativo. Intervenga la Procura della Repubblica e il comando dei carabinieri del NIPAAF, per verificare il funzionamento dei depuratori presenti su Montalto Uffugo.

Non si fa menzione nel permesso a costruire che l’area su cui deve sorgere il mega insediamento è ricompresa nel Piano di Gestione Rischio Alluvioni, per come previsto dallo stralcio del piano di Assetto idrogeologico (P.A.I.) e successivo aggiornamento PGRA.

Sulle considerazioni di Pietro Caracciolo, sono già intervenuto facendo quattro mesi fa con un’operazione verità su quello che avveniva nel Consorzio Valle Crati. Nonostante abbia ricoperto la carica di consigliere d’amministrazione da me nominato, da quello che ho avuto modo leggere nel suo intervento, non posso che constatare la sua confusione e il suo disordine amministrativo. Torniamo invece su quello che sta avvenendo nel comune di Montalto Uffugo, dove io ritengo che debba intervenire la Procura della Repubblica di Cosenza e il comando dei carabinieri del Nipaaf per verificare il corretto funzionamento dei depuratori presenti su Montalto Uffugo e che attualmente sta gestendo lo stesso comune.
Siamo già intervenuti in riferimento alla segnalazione di alcuni cittadini di richiesta di intervento per mitigazione problematiche di tipo odorigene sull’area riportata nell’immagine, cattivi odori e fiume torbido, nei pressi del depuratore di Taverna di Montalto.
Successivamente abbiamo trovato una situazione disastrosa, presso l’impianto di località Coretto, dove a vista d’occhio si presentava uno stato conservazione scarso con la vegetazione che ha preso il sopravvento e che potrebbe determinare problematiche serie nel completare il processo depurativo. Attualmente gli impianti di depurazione esistenti sul territorio di Montalto Uffugo, per responsabilità dello stesso Comune, non sono stati consegnati al soggetto gestore Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, ho seguito l’indirizzo politico del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella lotta all’inquinamento, per mettere ordine al sistema.
Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico e dei procedimenti amministrativi”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese. L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri burocrati, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”. Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene. Ma, poi mi capita di leggere qualche atto di una procedura relativa al mega insediamento ricadente su una vasta area accessibile da Via Coretto, il permesso di costruire nr. 36 del 14/10/2020 del comune di Montalto Uffugo per la realizzazione di un opificio per la logistica destinato a servizio della grande distribuzione. Ho tra le mani alcuni atti relativi a questa procedura e non si fa menzione nel permesso a costruire che l’area su cui deve sorgere il mega insediamento è ricompresa nel Piano di Gestione Rischio Alluvioni per come previsto dallo stralcio del piano di Assetto idrogeologico (P.A.I.) e successivo aggiornamento PGRA. Infine in merito alla tariffa dei rifiuti, sa bene Caracciolo che è merito del Presidente l’abbassamento della tariffa 90 Euro a tonnellata e del recupero di 5 milioni di fondi europei, per far scendere il costo della tariffa nel 2022. Lui invece dovrebbe chiarire, se ha fatto pagare ai cittadini una tariffa minore o abbia previsto il pagamento a Calabra Maceri di una tariffa diversa , molto più elevata. Su questo e altri temi torneremo sull’argomento con un convegno pubblico su Montalto Uffugo e dove inviterò, carte alla mano, Pietro Caracciolo al confronto di fronte i cittadini, per verificare chi dice bugie e chi parla con il linguaggio della verità. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Calabria, Tortora verso la riapertura dell’impianto di San Sago. Il Presidente Avv. Maximiliano Granata, sono indignato, cosi l’alto tirreno cosentino diventa la pattumiera d’Italia.

Non possiamo assistere inermi alla riapertura di un impianto di smaltimento di rifiuti pericolosi come quelli speciali (liquidi e fangosi) di Tortora a San Sago, provenienti da industria tessile, chimica, meccanica, conciaria, macelli, lavanderie industriali, tintorie, stamperie, etc., nonché percolati da impianti di discarica. Rifiuti provenienti da tutta Italia che metteranno a serio rischio ambientale un territorio come quello della Valle del Noce, tra Calabria e Basilicata, considerato un vero paradiso terrestre. Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico e dei procedimenti amministrativi”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese.
L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri burocrati, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”. Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene. Ma, poi mi capita di leggere qualche atto di una procedura relativa al Riesame A.I.A., “Impianto di eliminazione rifiuti pericolosi e non” nel comune di Tortora (CS) con tanto di intestazione della Regione Calabria e sono rudemente respinto nello sconforto. Ho tra le mani alcuni atti relativi a questa procedura. A questo aggiungo una lettera del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica della Direzione Generale valutazioni ambientali il commissario Ing. Paolo Cagnoli del 28/09/2023 che dichiara alla fine di un ragionamento amministrativo “assolutamente da contestare e impugnare “ si da atto che la posizione prevalente della conferenza dei servizi è stata di accoglimento dell’istanza di riesame, con valenza di rinnovo, dell’autorizzazione integrata ambientale, condizionato al rispetto delle prescrizioni e condizioni indicate in conferenza dei servizi. Si anticipa, pertanto, che si procederà a dare corso al procedimento coerentemente con tali esiti, anticipando cosi il provvedimento di riapertura dell’impianto di San Sago . “E così, dopo oltre dieci anni di chiusura, avremmo nuovamente un impianto, dalle preoccupanti vicissitudini, a poca distanza dal mare , che sarebbe autorizzato a trattare circa 322 tipologie di rifiuti urbani ed industriali tra i quali, in buona parte, rifiuti contrassegnati come pericolosi nel catalogo europeo dei rifiuti. Nella precedente Autorizzazione Integrata Ambientale troviamo scritto che l’impianto è autorizzato a trattare 300 metri cubi di rifiuti liquidi e fanghi al giorno (ovvero 300 mila litri) per un totale di 110 mila metri cubi all’anno (ovvero 110 milioni di litri) e poi riversare in ambiente rifiuti innocui.
Ed inoltre, considerato, ad esempio, che un’autocisterna ha una portata media di 25 mila litri, si autorizzerebbe l’impianto a trattare il contenuto di 12 autocisterne di petrolio al giorno, come previsto dal codice CER 130702 autorizzato, e poi riversare in ambiente reflui innocui”. E mentre giungono alla mia mente alcune riflessioni effettuate con il mio amico di sempre Mauro Mellini, sembrano rievocare in me alcuni sonetti di Gioacchino Belli. Ecco l’ignoranza che il Belli avrebbe indicato come matrice dell’invocazione di tale procedura ( se ci fosse stata, ma allora apertamente il “potere era bello perchè se ne poteva abusare”) a sostegno del Sindaco del comune di Tortora Antonio Iorio e del responsabile del procedimento Dott.ssa Debora Cerbino. Belli è Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque, che quello del nostro caso è ignoranza, anche se decisamente “Orientata”. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati): Castiglione cosentino, riparazione in via Trummera . La politica dei fatti, il nostro modello è vincente.


Nel territorio di Castiglione cosentino, anche attraverso il consigliere d’amministrazione Mario Fortino, ci si è adoperati immediatamente per la messa in sicurezza dell’area mediante delimitazione e per garantire il corretto deflusso dei liquami con la pulizia del pozzetto attenzionato in via Trummera . Si è provveduto alla sostituzione della soletta ceduta mediante l’installazione di un’idonea soletta in c.a. con chiusino carrabile. Questa è la politica dei fatti con degli interventi mirati che lottano l’inquinamento e ripristinano il corretto funzionamento delle reti fognarie. Il modello vincente ed efficiente, Consorzio Valle Crati Kratos, a mio avviso va esteso a livello regionale. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati): Comune di Montalto Uffugo, impianto di depurazione di Coretto presenta uno stato di conservazione scarso.


Per tutelare l’ambiente è fondamentale la realizzazione del catasto degli scarichi, controllare tute le autorizzazioni prima di aprire un insediamento industriale. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati questa attività rientra nell’intensa attività di controllo relativo alle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane collettate alla rete fognaria comunale e confluenti al depuratore consortile sito in Rende, voluta fortemente da questa presidenza per definire il catasto degli scarichi del territorio del Valle Crati. Nel comune di Montalto abbiamo trovato una situazione disastrosa, l’impianto di località Coretto a vista d’occhio, presenta uno stato conservazione scarso con la vegetazione che ha preso il sopravvento e che potrebbe determinare problematiche serie nel completare il processo depurativo. Attualmente gli impianti di depurazione esistenti sul territorio di Montalto Uffugo, non sono stati consegnati al soggetto gestore. Nei prossimi giorni saranno richieste le autorizzazioni allo scarico delle strutture operanti nella zona industriale di Coretto in Montalto Uffugo. Infine da un esame della cartografia, con gli uffici del Consorzio Valle Crati relativa alla costruzione della piattaforma pac 2000a Conad, si è avuto modo di constatare che mancano le reti fognarie dove potersi allacciare. Nei prossimi giorni continueranno i controlli nel territorio di Montalto Uffugo. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata presente al sopralluogo

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Granata(Valle Crati):Montalto Uffugo, autorizzazioni allo scarico, partono i controlli nella zona industriale in località Coretto. Piattaforma PAC 2000a, verificare se c’è il parere dell’autorità di bacino.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata

Abbiamo già trattato il caso della piattaforma PAC 2000a Conad di Montalto Uffugo, il mega insediamento ricadente su una vasta area accessibile da Via Coretto. Via Coretto , avvicina Montalto Uffugo, Luzzi e Lattarico.
Con Permesso di costruire n. 36 del 14/10/2020 del Comune di Montalto Uffugo per la realizzazione di un opificio per la logistica destinato a servizio della grande distribuzione, si è dato inizio ai lavori. A mio avviso bisogna verificare se nel permesso a costruire, oltre al parere preventivo per l’allaccio alla rete fognaria, è stato espresso il parere dell’Autorità di bacino. Per tutelare l’ambiente è fondamentale la realizzazione del catasto degli scarichi, controllare tute le autorizzazioni prima di aprire un insediamento industriale. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati questa attività rientra nell’intensa attività di controllo relativo alle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane collettate alla rete fognaria comunale e confluenti al depuratore consortile sito in Rende, voluta fortemente da questa presidenza per definire il catasto degli scarichi del territorio del Valle Crati. Servono maggiori controlli nella zona dell’area industriale in loc. Coretto di Montalto Uffugo, per questo dovranno essere controllati dagli uffici del consorzio le autorizzazioni allo scarico delle attività operanti sul territorio. La lotta all’inquinamento di fa con una rigorosa azione amministrativa sul territorio. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati): Comune di Montalto Uffugo, a rischio l’apertura della piattaforma PAC 2000a Conad senza il parere positivo per l’allaccio alla rete fognaria.


La piattaforma PAC 2000a Conad di Montalto Uffugo è un mega insediamento ricadente su una vasta area accessibile da Via Coretto. Via Coretto , avvicina Montalto Uffugo, Luzzi e Lattarico.
Con Permesso di costruire n. 36 del 14/10/2020 del Comune di Montalto Uffugo per la realizzazione di un opificio per la logistica destinato a servizio della grande distribuzione, si è dato inizio ai lavori. Bisognerebbe verificare se nel permesso a costruire sia stato richiesto il parere preventivo per l’allaccio alla rete fognaria. Certamente la struttura non potrà aprire e avere il certificato di agibilità, senza il parere positivo dell’allaccio alla rete fognaria da parte del Consorzio Valle Crati. Bisogna verificare rilevato il sottodimensionamento attuale dell’impianto di depurazione di coda di volpe, se ci sono le condizioni per rilasciare parere positivo per l’allaccio. Per tutelare l’ambiente è fondamentale la realizzazione del catasto degli scarichi. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati questa attività rientra nell’intensa attività di controllo relativo alle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane collettate alla rete fognaria comunale e confluenti al depuratore consortile sito in Rende, voluta fortemente da questa presidenza per definire il catasto degli scarichi del territorio del Valle Crati. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Avv. Maximiliano Granata

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Granata(Valle Crati): Comune di Montalto Uffugo, impianto di Depurazione di Taverna, fuoriuscita di liquame dalla vasca di sedimentazione e discarica a cielo aperto nei pressi del Fiume Annea.

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Il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, in riferimento alla segnalazione di alcuni cittadini di richiesta di intervento per mitigazione problematiche di tipo odorigene sull’area riportata nell’immagine, cattivi odori e fiume torbido, nei pressi del depuratore di Taverna di Montalto, nella posizione evidenziata, aveva chiesto di verificare e se di competenza della Kratos, di risolvere quanto segnalato. La kratos ha relazionato al Consorzio Valle Crati e ha appurato il normale deflusso delle reti di propria competenza escludendo, quindi, eventuali danni scaturenti e relativi a tali problematiche. E’ intervenuto anche il Sindaco di Montalto Uffugo, dichiarando su Facebook che “ La foto è di repertorio di anni fa prima che il depuratore fosse sistemato. I cattivi odori sono avvertiti dalla parte del comune di Lattarico. Bisogna approfondire ma di certo non dipende dal depuratore che è curato da una ditta incaricata alla scopo”. Vorrei precisare che la foto non è di repertorio ma è stata fatta dallo scrivente alla presenza dell’Ing. Oreste Citrea, Direttore tecnico del Consorzio Valle Crati .
E’ evidente che il fiume Annea è torbido e ci sono problemi seri di tipo odorigeno, rilevate le numerose segnalazioni di cittadini che abitano nei pressi del fiume.

Su questo tratto di fiume scaricano due impianti quello del comune di Lattarico e successivamente quello dell’impianto di Taverna di Montalto Uffugo. Si puo’ verificare nei pressi dell’impianto di Depurazione di Taverna, a vista d’occhio, la fuoriuscita di liquame dalla vasca di sedimentazione

e il tubo di fuoriuscita dell’impianto di depurazione in posizione precaria, che sembrerebbe non essere a norma.

Vieppiù nei pressi del fiume non distante dall’impianti di depurazione abbiamo trovato una discarica a cielo aperto.

A mio avviso è necessario un intervento immediato del comando dei carabinieri del Nipaf, per verificare il corretto funzionamento dell’impianto di depurazione di Taverna e i rifiuti abbandonati nei pressi del fiume annea, che hanno determinato una discarica a cielo aperto. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza” di risoluzione delle problematiche ambientali, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, seguo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella lotta all’inquinamento, perchè dobbiamo mettere ordine al sistema contro gli amministratori che hanno tradito il fiume e il mare”. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Gli odiatori di Mendicino e la frase di Leonardo Sciascia.I cretini sono tanti e godono di ottima salute.

Mendicino, dopo l’uscita pubblica dei coordinatori del partito Catapano, Merincolo, Vena su insulti personali che sfociano in attacchi che rasentano l’incitamento e l’istigazione alla violenza e all’odio nei confronti di ex amministratori e delle proprie famiglie, mi preme fare alcune considerazioni.Di Irma Bucartelli ho da aggiungere che, se non avessi verso di lei altri motivi di stima e di considerazione, mi basterebbe il fatto che contro di lei si scatena la rabbia idrobofa di soggetti del genere per tributargli la mia stima e solidarietà. Infine c’è quella frase sconsolata di Leonardo Sciascia (“A futura memoria”) che ogni tanto mi accade di ricordare: “…i cretini sono tanti e godono ottima salute non mentale che consente loro di passare da un fanatismo all’altro…”. Seguiremo la vicenda di Mendicino con attenzione.

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Granata(Valle Crati):Cosenza, una città fantasma in piena decadenza, governata da una classe dirigente incapace

Girando per i sobborghi della città vecchia, e le strade della città di Cosenza il sogno del visionario Mario Occhiuto e di una moderna città europea sembra infrangersi, sulla cattiva gestione istituzionale dell’attuale compagine amministrativa, già in carica da due anni. E mentre Cosenza doveva diventare un nuovo modello europeo, per le scelte di sostenibilità ambientale volute da Mario Occhiuto, qui si consuma l’ennesima, stridente, contraddizione meridionale, con la guida dei sinistri distruttori che hanno messo completamente in ginocchio la città. Rifiuti, decoro urbano, buche, viabilità, e mille altre criticità sono in piena evidenza sul territorio. E’ tornata l’immobilità sulle strade intasate dalle auto, la presenza di mini-discariche intorno ai cassonetti, la coltre grigia di smog che ostacola la vista del cielo azzurro, la colorazione di alcuni fiumi inquinati da scarichi civili e industriali non depurati, solo per fare alcuni esempi noti ai cittadini. Un esempio che vale per tutti è il grande quartiere popolare di via Popilia, diventato oramai un vero e proprio caso di degrado, inciviltà, e abbandono delle istituzioni. Una maxi discarica a cielo aperto che nessuno sembra vedere, o meglio, voler vedere. Come rimettere in piedi una classe dirigente credibile e adeguata ai tempi? Un interrogativo a cui è difficile rispondere, dopo i fasti della Prima Repubblica, scandita da personalità discusse ma di grande rilievo come Mancini e Misasi e successivamente dal decennio del Sindaco Mario Occhiuto. Nel frattempo Cosenza è diventata un città fantasma in piena decadenza, governata da una classe dirigente incapace. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Legalità Democratica):Caso De Cicco. Che fine ha fatto il delatore Nicola Morra? Assente, con i cinquestelle in giunta.

Il movimento cinquestelle di Cosenza è in giunta con un collega assessore, “caso De Cicco”, che è stato arrestato e oggi imputato, rinviato a giudizio, per essere considerato presunto prestanome di boss locali. Ben sappiamo che il soggetto si presume innocente fino alla condanna definitiva. Fa rumore la cosiddetta virata di bordo dei 5 Stelle con la disponibilità per possibili alleanze, così come la “flessibilità” annunciata sulla candidatura eventuale di “indagati”. Che si tratti di un primo passo verso la ragionevolezza ed i necessari adattamenti alla realtà con la quale il Movimento deve pur fare i conti, è una interpretazione, tutto sommato, ottimistica e, al contempo, di scontata ovvietà. Ecco cosa scriveva Mauro Mellini sulle denunce degli anni passati del sen. Nicola Morra. Ma altro che portieri-delatori! Abbiamo oggi i Senatori-Delatori, anzi, ad essere più chiari ed espliciti gli “On. Delatori della Repubblica”.
Leggevo la copia di una denunzia del suddetto Prof. Sen. Morra: “Il sottoscritto Nicola Morra, nella sua qualità di Senatore della Repubblica, espone alla Signora vostra, per l’ipotesi che i fatti in questione possono costituire reato etc. etc.”.
Nella qualità di Senatore! Ecco per lui la funzione del Senatore: “ti dico questi fatti e pensaci tu a tirarne fuori un buon sugo di incriminazioni e di sputtanamento”.
Sputtanamento che non è mai mancato in danno di persone denunziate dal Nostro On. Delatore della Repubblica.
Avrei voluto che l’esperienza ed il senso di responsabilità e di stile del Prof. Morra, una volta eletto Senatore, gli facesse abbandonare certi vizietti che tanto hanno a che vedere con la delazione. Ma il lupo cambia il pelo e quel che segue.
Senatore? no! Delatore della Repubblica. E’ proprio il caso di dire, Che fine ha fatto il delatore Nicola Morra? Assente, con i cinquestelle in giunta. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Pontida 2023. E’ ritornato Cristian Invernizzi che non voleva Occhiuto alla presidenza della Regione Calabria.

Per non dimenticare, questo avveniva il 25/09/2019

Vincenzo Granata
Granata: «A Cosenza Lega con Occhiuto». Ma da Invernizzi arriva un “avviso di sfratto”
COSENZA Il day after di Matteo Salvini a Cosenza ha uno strascico polemico tutto interno alla Lega locale. Che si consuma in due tempi. Il primo: Vincenzo Granata, consigliere cosentino della Lega, in una nota interpreta le parole pronunciate dal “suo” leader al teatro Morelli. E spiega che «a Cosenza la Lega sostiene Mario Occhiuto». Secondo tempo: a stretto giro arriva una risposta piuttosto dura dai vertici regionali del partito. È il commissario Cristian Invernizzi a curarsene personalmente. Invernizzi contatta il Corriere della Calabria ricordando al consigliere che «a Cosenza la Lega sta con Matteo Salvini e le sue scelte» e invitandolo «a riconsiderare la sua posizione all’interno del partito».
GRANATA: «DICHIARAZIONI DI SALVINI STRUMENTALIZZATE» «Il leader nazionale della Lega Matteo Salvini, ha dichiarato: “Il candidato alla Presidenza è l’ultimo dei miei pensieri, bisogna guardare avanti e privilegiare i programmi per il cambiamento della Calabria, bisogna allargare la squadra, siamo a disposizione della coalizione e la Lega sosterrà il candidato del centrodestra unito, perché dall’altra parte stanno facendo le ammucchiate pur di salvare le poltrone, sono i calabresi che devono decidere da chi devono essere rappresentati in regione”». Lo dice il consigliere comunale della Lega e coordinatore Flat Tax Città di Cosenza, Vincenzo Granata. «La dichiarazione – spiega Granata – è stata strumentalizzata. Nella città di Cosenza la Lega fa parte di una maggioranza civica a sostegno di Mario Occhiuto, un sindaco che appartiene alla società civile, prestato alla politica e che ha dimostrato in questi anni di trasformare il capoluogo bruzio in una moderna città europea».
«Non solo – continua Granata – ma Mario Occhiuto, rappresenta il punto più alto di resistenza contro i giustizialisti, quest’ultimi bene incarnati a Cosenza dal maestro Nicola Morra, che scambia per chiunque bacia il rosario come mandante di messaggi alla ‘ndrangheta. Con le loro ridicole tesi, vogliono conferire alla giustizia, a sua volta impegnata in un’azione di supplenza e di sopraffazione di ogni altro potere, un effetto fulminante».
«Vogliono che basti un avviso di garanzia (bella garanzia) per fare fuori un uomo politico, un avversario come nel caso di Mario Occhiuto che fino ad oggi non ha subìto alcuna condanna – dice Granata –. Per combattere veramente mafia e corruzione, bisogna disfarsi di questi “famigliari dell’Inquisizione”, di questa antimafia, di questa “illibatezza” ridicola. Mandiamo a quel paese chi pretende di aver trovato un comodo modo per far finta di far politica, Movimento Cinquestelle e Partito Democratico, scegliendo il mestiere del tirapiedi. Ringrazio Matteo Salvini per la sua presenza in città, invitandolo ad una sua prossima presenza sul territorio con i consiglieri e amministratori della Lega, asse portante del partito nelle elezioni regionali».
DA INVERNIZZI AVVISO DI SFRATTO PER GRANATA La posizione di Granata non è passata inosservata. E non è stata particolarmente apprezzata dal commissario regionale della Lega. Cristian Invernizzi, in una dichiarazione al Corriere della Calabria, spiega che «la Lega a Cosenza sta con Matteo Salvini e con quello che Salvini deciderà rispetto alle scelte per il candidato governatore. Piaccia o non piaccia a chi collabora con Mario Occhiuto». Il distinguo si fa più netto: «Il profilo tracciato da Matteo Salvini nella sua visita non significa che la Lega appoggerà Mario Occhiuto. E se fossi in Granata valuterei seriamente la sua posizione all’interno del partito. La candidatura di Mario Occhiuto non impegna la Lega. Anzi, credo proprio che se Salvini avesse in mente Occhiuto come candidato, ieri avrebbe fatto il suo nome».
Per non dimenticare

Maximiliano Granata
Cosenza, la Lega non rinnega Salvini: solo i Granata con Occhiuto
Questo avveniva quattro anni fa, il 15 ottobre 2019. Lo strappo di Salvini in Calabria non ha provocato cataclismi interni. Nessuna osservazione, nessun commento ufficiale. Anzi, uno.
Firmato da Maximiliano Granata, presidente dell’associazione “Legalità democratica”, Maximiliano Granata, presidente del Consorzio Valle Crati e amico personale di Occhiuto, nonché fratello di uno dei due consiglieri comunali della Lega, Vincenzo (l’altro è Davide Bruno che aveva preso le distanze dal sindaco già dai tempi della militanza azzurra).
In una nota, Granata “avverte” il capo politico del carroccio: «La base della Lega non è giustizialista». Un concetto ribadito tra le pieghe del documento vergato per sponsorizzare la candidatura del primo cittadino a governatore: «Mario Occhiuto rappresenta il punto più alto di resistenza contro i giustizialisti, quest’ultimi bene incarnati a Cosenza dal maestro Nicola Morra».
Pontida 2023,Oggi l’Assessore della lega Emma Staine in piena sintonia con Cristian Invernizzi che era colui il quale non voleva Mario o Roberto occhiuto Presidente della giunta regionale della Calabria. Cosi vanno le cose in Calabria, pronti sempre a salire sul carro del vincitore.

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Granata(Valle Crati):Cosenza località vaglio lise, igreco ospedali riuniti, nessuna apertura di struttura sanitaria, senza il parere preventivo di autorizzazione dell’allaccio alla rete fognaria.

Per quanto riguarda l’Ospedale e le cliniche operanti nella città di Cosenza, avevamo già invitato e diffidato alla produzione della documentazione relativa all’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura, onde evitare in mancanza dell’acquisizione della documentazione prescritta per legge in corso di validità, l’adozione di provvedimenti di competenza. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati questa attività rientra nell’intensa attività di controllo relativo alle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane collettate alla rete fognaria comunale e confluenti al depuratore consortile sito in Rende, voluta fortemente da questa presidenza per definire il catasto degli scarichi del territorio del Valle Crati. Per quanto riguarda iGreco ospedali riuniti, che sta eseguendo i lavori in località vaglio lise per l’apertura di una struttura sanitaria, vorrei precisare che nel cambio di destinazione d’uso serve il parere preventivo di allaccio alla rete fognaria di proprietà del Consorzio Valle Crati, senza la quale il Comune di Cosenza non puo’ adottare i relativi atti autorizzativi consequenziali. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati):Cosa dice Laura Ferrara? Costa Tirrenica cosentina ,Cavinia Torrente San tommaso, tubi in vista e zona in evidente rischio idrogelogico.


In riferimento alla segnalazione di alcuni cittadini, abbiamo fatto un report fotografico sulla costa tirrenica cosentina nella zona di Cavinia, presso il torrente San Tommaso situato nella linea di confine tra Bonifati e Cetraro. Abbiamo riscontrato tubi in vista sul torrente, una notevole erosione e una evidente zona a rischio idrogeologico. Inoltre da notizie acquisite nel luogo abbiamo avuto modo di apprendere che in questa zona a pochi metri dal torrente abita Laura Ferrara europarlamentare dei cinquestelle che avrebbe dovuto già segnalare quello che noi abbiamo constatato. A questo punto sorge spontanea una domanda, chi fa i controlli sul territorio? Cosa dice l’europarlamentare Laura Ferrara? Ritengo che dobbiamo mettere ordine al sistema contro gli amministratori che hanno tradito il fiume e il mare e su questo faremo la nostra battaglia politica. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati): Fiume torbido e cattivi odori nel comune di Montalto Uffugo, nei pressi dell’impianto di Depurazione di Taverna. Richiesto intervento della Kratos.


In riferimento alla segnalazione di alcuni cittadini di richiesta di intervento per mitigazione problematiche di tipo odorigene sull’area riportata nell’immagine, cattivi odori e fiume torbido, nei pressi del depuratore di Taverna di Montalto, nella posizione evidenziata, verificando e se di competenza, risolvendo quanto segnalato. SI chiede alla Kratos di relazionare in merito e di adottare senza indugio i relativi provvedimenti consequenziali. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza” di risoluzione delle problematiche ambientali, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, seguo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella lotta all’inquinamento, perchè dobbiamo mettere ordine al sistema contro gli amministratori che hanno tradito il fiume e il mare”. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati): Comune di Rende, fuoriuscita di liquami sulla ss 107, intervento immediato. Il modello Consorzio Valle Crati è quello vincente.

In riscontro la fuoriuscita di liquami sulla ss107 situata nel Comune di Rende, si evidenzia come la fuoriuscita di liquame dovrebbe presumibilmente, provenire da un pozzetto non visibile per la notevole presenza di rifiuti. Si è già programmato l’esecuzione dell’intervento per la mattina del 15 Settembre p.v. .
Come è noto le reti fognarie, della quasi totalità dei comuni del Consorzio Valle Crati, tra cui il Comune di Rende, dall’inizio dell’anno, sono state consegnate al concessionario Kratos s.c.a.r.l. . per la gestione delle reti fognarie, in virtù di un contratto di concessione sottoscritto dalla stessa società e il Consorzio Valle Crati. Nella città di Rende rispetto alla gestione precedente, con la nuova gestione Consorzio Valle Crati-Kratos, siamo riusciti a creare un modello d’efficienza, cosa rara in Calabria.
Questa è la politica dei fatti con degli interventi mirati che lottano l’inquinamento e ripristinano il corretto funzionamento delle reti fognarie. Il modello vincente ed efficiente, Consorzio Valle Crati Kratos, a mio avviso va esteso a livello regionale. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Cosa c’entra Pierluigi Caputo? Cosenza, gli uffici della Regione gestione acqua a rifiuti vanno spostati?

S è visto circolare nei mesi scorsi l’On.Pierluigi Caputo, negli uffici del palazzo della regione con sede in Cosenza. Non si comprende con quale funzione, rilevato che lo stesso ricopre la carica di Vicepresidente del consiglio regionale. A questo punto sorge spontanea una domanda , cosa c’entra Pierluigi Caputo? Vieppiù come si fa a combattere l’inquinamento, la depurazione e la gestione dei rifiuti se alcuni settori della Regione Calabria, non vogliono consentire nemmeno una sistemazione adeguata, per esercitare un’attività di vitale importanza. Cosi vanno le cose nella Regione Calabria, cioè non vanno. Noi approfondiremo la questione, la storia continua …………………………..

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Granata(Valle Crati): Congratulazioni al Generale Emilio Errigo per la nomina di nuovo commissario straordinario per la bonifica del sito d’interesse nazionale di Crotone-Cassano e Cerchiara.

Congratulazioni al Generale Emilio Errigo per la nomina di nuovo commissario straordinario per la bonifica del sito d’interesse nazionale di Crotone-Cassano e Cerchiara. Una nomina che non solo premia competenza, conoscenza, impegno istituzionale e sociale, ma anche coerenza intellettuale, gratuità e dedizione nella consapevole responsabilità di essere riferimento, serio ed equilibrato, su temi sensibili e strategici per le sorti della nostra società e, lo vogliamo dire, anche dell’intera comunità degli uomini che tutelano l’ambiente in Calabria. Al neo commissario formulo gli auguri più calorosi di buon lavoro. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Legalità Democratica):La Nave da carico “Aya M” diretta in Libia, si trova nei pressi dell’isola di Malta, nessuna ispezione della capitaneria di porto.

La nave AYA M adesso si trova nei pressi dell’isola di Malta

Il porta container Aya M da 125 metri, partita da Genova lo scorso lunedì pomeriggio, e diretta a Misuraca in Libia, ha stazionato diversi giorni andando su è giù di fronte la nostra costa tirrenica. E’ strano che dopo le varie segnalazioni e la nostra richiesta pubblica di ispezione alla capitaneria di porto, la nave sia immediatamente partita per la Libia e adesso si trova già nei pressi dell’Isola di Malta. Non ci soddisfano le informazioni acquisite “E’ una nave libica, che ha bordo delle auto, era ancora in attesa che migliorassero le condizioni meteo marine, considerato il mare mosso in questi giorni al di là dello stretto di Messina, e quindi sono state effettuate delle piccole evoluzioni di tipo tecnico, sotto il controllo delle capitanerie di porto”. A mio avviso ci vuole un rigoroso sistema di controllo per le navi che transitano nelle acque della costa calabrese e anche nello specifico presso il porto di Goia Tauro, dove transitano numerose navi. Per fare una seria battaglia all’inquinamento dobbiamo proteggere il nostro mare sia dall’interno, ma anche all’esterno del nostro territorio. Lo dichiara il Presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Legalità Democratica): Calabria, la capitaneria di Porto di Cetraro deve ispezionare la nave da carico ‘Aya M’ che fa su e giù da Campora a Cetraro.

«L’anomalo peregrinare in su e giù delle ultime ore, della nave da carico “Aya M”, battente bandiera di Panama, davanti la costa tirrenica calabrese fra i comuni di Campora San Giovanni e Cetraro, non può passar sotto traccia. E’ strano che il porta container da 125 metri, partita da Genova lo scorso lunedì pomeriggio, e diretta a Misuraca in Libia, starebbe stazionando da giorni andando su è giù di fronte la nostra costa tirrenica. La capitaneria di porto di Cetraro non si deve limitare a monitorare ciò che avviene, ma deve avviare le procedure per ispezionare la nave. Lo dichiara il Presidente dell’associazione legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Legalità Democratica):La città di Cosenza è allo sbando, Franz Caruso farebbe bene a dimettersi. Condivido la posizione di Saccomanno.

Condivido la posizione del commissario della lega calabrese quando dichiara “Abbiamo sollevato, legittimamente e correttamente, il problema morale dell’amministrazione del Comune di Cosenza, evidenziando che la politica non può e non deve aspettare le condanne penali, che sono cosa completamente diversa”. “Per l’evidente degrado saranno i cittadini a giudicare”. Il problema vero che va posto è quello dell’esistenza o meno di una forza morale, di principi etici diffusi e di una classe politica che sia nutrita di tali convincimenti. Da quello che si sta riscontrando in Calabria il partito democratico e il movimento cinquestelle non risulta più essere nutriti di questi principi di moralità ed etica politica. A questo dobbiamo aggiungere che nemmeno in due anni Franz caruso e la sua squadra hanno reso la città di Cosenza ingovernabile, non riesce ad approvare nemmeno il bilancio di previsione, con l’assessore al bilancio nominato dal Sindaco che si dimette, prima di illustrarlo in consiglio comunale per la sua approvazione, senza spiegare le vere motivazioni delle dimissioni e con il silenzio assoluto dell’opposizione comunale. La città di Cosenza è completamente allo sbando, a mio avviso Franz Caruso farebbe bene a rassegnare le dimissioni, e finalmente con la presenza di un commissario prefettizio saremo in grado di mettere la città nel giusto binario della ripresa. Lo dichiara il Presidente dell’associazione legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Legalità Democratica):Caso De Cicco. Franz Caruso, il partito democratico e la moralità politica.

Ecco quando aveva dichiarato il commissario regionale della Lega Francesco Saccomanno, nei giorni scorsi, “poi si dimentica di allontanare dalle amministrazioni soggetti che sono imputati nel processo Rinascita Scott oppure sono stati arrestati per essere considerati presunti prestanomi di boss locali! Ben sappiamo che il soggetto si presume innocente fino alla condanna definitiva. Ma, questo non vuol dire sorvolare su questione gravi”, riferendosi a Franz Caruso e al caso Cosenza Questo articolo ha suscitato la reazione dei capigruppo di maggioranza del consiglio comunale di Cosenza che sicuramente non hanno letto per nulla le considerazioni dell’Avv. Francesco Saccomanno sul concetto di moralità politica. Come tutti sanno io sono stato e sono l’emblema del garantismo nazionale, valori che mi sono pervenuti dal mio grande amico e mentore l’On. Mauro Mellni che io ho sempre considerato la roccia del garantismo nazionale. Per questi motivi mi preme fare alcune riflessioni di carattere giuridico su questa questione. La “scoperta” della necessità di non prendere fischi per fiaschi in fatto di accuse, indagini e processi per reati vari, in particolare quelli contro la Pubblica amministrazione e di non confondere un “avviso di garanzia” con una sentenza passata in giudicato per stabilire chi può e chi non può, chi deve e chi non deve essere “messo fuori” dalle funzioni pubbliche e dalle relative competizioni elettorali, ha fatto venire a galla la grottesca “dipendenza” della politica, dei suoi valori e delle sue norme (in particolare di quelle non scritte) dallo Stato, oramai, di dipendenza, anche culturale dal potere giudiziario e dalla sua devianza, rappresentata dal Partito dei Magistrati. È inutile evocare oggi, nell’era della cultura “telematica” delle “verità” che non sono tali solo perché ci sono scritte su Internet, giudizi come quelli di Benedetto Croce sul “partito degli onesti” e sulla onestà dell’uomo politico che è quella che si concreta nel fare buona politica. Si è preso atto che solo ora, di fronte alla realtà di situazioni di molti loro esponenti, i Cinque Stelle hanno cambiato opinione. Ora sostengono che l’ostracismo politico può e deve essere inflitto solo a seguito di una condanna, magari in primo grado. Questa storia della fissazione dei “gradi” di presunzione di innocenza (o meglio, come ha, per un lapsus, “confessato” un senatore dei 5 Stelle, “presunzione di colpevolezza”) è grottesca al pari, se non di più, dell’iniziale “dogma” grillino degli effetti di un semplice avviso di garanzia. Ci sono delle situazioni, frequenti nella vita politica, nelle quali qualsiasi “fissazione” di norme, di regole, di paletti, è assurda e dannosa e nelle quali una giusta soluzione non è data da pretese comparazioni formali di casi in base e da astratte classificazioni legali. Questa storia della fissazione dei “gradi” di presunzione di innocenza (o meglio, come ha, per un lapsus, “confessato” un senatore dei 5 Stelle, “presunzione di colpevolezza”) è grottesca al pari, se non di più, dell’iniziale “dogma” grillino degli effetti di un semplice avviso di garanzia. Ci sono delle situazioni, frequenti nella vita politica, nelle quali qualsiasi “fissazione” di norme, di regole, di paletti, è assurda e dannosa e nelle quali una giusta soluzione non è data da pretese comparazioni formali di casi in base e da astratte classificazioni legali. È l’essenza dell’etica, dei valori politici che debbono imporsi nella società e nella cosa pubblica, che si ribellano a troppo angusti giudizi in base ad articoli e formule fissi. Si può concepire, anzi si deve farlo, che si combatte una battaglia di moralità attorno ed in favore di una persona accusata di gravissimi delitti. Sissignori: una battaglia di moralità politica. La candidatura (e l’elezione) di Tortora al Parlamento europeo mentre era addirittura “in vinculis” con accuse infamanti, fu una vera e santa battaglia politica e di moralità politica portata avanti dal mio mentore Mauro Mellini. Saccomanno ha posto nel suo intervento una questione di moralità politica nel caso dell’assessore del comune di Cosenza Francesco De Cicco, che per motivi di opportunità politica avrebbe dovuto suggerire la revoca della sua nomina da parte del Sindaco Franz Caruso o le sue dimissioni. Il problema vero è l’esistenza o meno di una forza morale, di principi etici diffusi e di una classe politica che sia nutrita di tali convincimenti. Ecco quello che ha posto il commissario regionale della Lega e su questo è stato avvertito il silenzio assordante del partito democratico, del movimento dei cinquestelle e dei suoi leader regionali e nazionali. Per questi motivi invito l’amico Saccomanno a promuovere un convegno nella città di Cosenza sulla moralità politica e su questi temi non ci possono essere divergenze, ma comunità d’intenti sulla moralità ed etica della politica. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati): Il Comune di Cosenza, depurazione e fognatura,nella bolletta deve riportare l’organismo che ha approvato la tariffa.

Nel comune di Cosenza, sulle tariffe applicate in materia di fognatura e depurazione che stanno pervenendo a molti cittadini cosentini per l’anno 2022, devono essere riportati i valori della tariffa applicata all’utente finale e l’ultimo aggiornamento, indicando in modo completo la fonte normativa e l’organismo da cui deriva. Vieppiù non si comprende bene il calcolo tariffario rilevato che il costo della depurazione oscilla con una tariffa unitaria che va dallo 0,19 allo 0,21, contrariamente al costo calcolato nella bolletta, nella tariffa unitaria del comune di Cosenza, dove il costo è aumentato fino a 0,285 . Ritengo che per evitare contenziosi con gli utenti finali, il settore tributi e riscossione del Comune di Cosenza, debba chiarire il metodo adottato per il calcolo delle tariffe. Poi nella città di Cosenza manca la mappatura delle reti fognarie e va chiarito che in mancanza dei servizi specifici di depurazione e allaccio alla pubblica fognatura da parte degli enti comunali di appartenenza, i canoni di depurazione e fognatura non si pagano. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati): Nei pressi del carcere di Paola, ci hanno segnalato chiazze di mare sporco.

Ci sono arrivate delle segnalazione di quello che avveniva, nei giorni scorsi, nei pressi del carcere di Paola, chiazze di mare sporco assolutamente da verificare. Il Vero lavoro per la lotta all’inquinamento inizia dal mese di Settembre per arrivare alla prossima stagione con un mare in condizione di attrarre turisti in questa nostra bellissima regione. Da parte nostra siamo diventati punto di riferimento, non solo dell’ambito dei comuni della Valle del Crati che gestiamo direttamente ma anche dell’intera provincia e della Regione Calabria. ci arrivano segnalazioni da tutte delle parti della Calabria e tutti pongono l’attenzione sulle problematiche presenti che vanno affrontate con determinazione e perseveranza. Serve con urgenza la definizione del piano d’ambito e delle acque e spendere con celerità i fondi comunitari, adottando i relativi controlli. L’inquinamento del mare va combattuto con una corretta gestione del processo depurativo, ripartendo dal mese di Settembre e incontrando i Sindaci, le associazioni ambientaliste, i cittadini per promuovere una campagna di sensibilizzazione sui temi dell’ambiente .Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Antoniozzi(FDL):Situazione del mare,ottimo lavoro della Regione Calabria e dei consorzi pubblici.

Mi pare che anche quest’anno la situazione del mare in Calabria sia migliorata, a conferma dell’ottimo lavoro del presidente Occhiuto e del direttore del dipartimento ambiente, Salvatore Siviglia. Lo afferma l’on Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Ci sono state criticità a giugno e a luglio, ma sono durate poco, e riguardano la zona più deficitaria che è quella del Tirreno cosentino. L’ intervento della Regione e anche dei consorzi pubblici, che voglio ringraziare, ha riportato tutto alla normalità.
Oltre il 90% delle acque calabresi sono limpide e i problemi del Tirreno cosentino, che sono notevolmente migliorati, risalgono agli abusi edilizi dei decenni passati ché addirittura vedevano anche grandi strutture turistiche non collettate. Il presidente Occhiuto anche in questo campo sta lavorando bene e mi auguro che i turisti scelgano la Calabria anche a settembre, mese utile per continuare ad andare al mare, conclude Antoniozzi

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Granata(Valle Crati):Comune di Mendicino, accertata perdita di liquame dal pozzetto non funzionante in località stilluzzo e criticità in località Pasquali e Ferrera.

Con il concessionario Kratos abbiamo accertato perdita di liquame dal pozzetto prossimo al depuratore , non funzionante, in località stilluzzo dismesso ormai da anni. Per quanto concerne la fuoriuscita del liquame dal pozzetto in oggetto, si procederà all’individuazione dei tracciati delle condotte affluenti al depuratore, al fine di risolvere la problematica sopra menzionata. Altre criticità sono state riscontrate presso il depuratore in località Pasquali e in località Ferrera . Con il concessionario Kratos siamo a lavoro, senza sosta, per la risoluzione dei problemi ambientali presenti nei comuni della Valle del Crati. Nel nostro territorio c’è stata una dimenticanza nel rapporto con i fiumi, la sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi dei nuovi conflitti in atto e saperli gestire ricostruendo la fiducia con la politica e le istituzioni. L’inquinamento dei fiumi va combattuto con una corretta gestione del processo depurativo. Da parte nostra continueremo il nostro lavoro nella lotta all’inquinamento con la solita determinazione che ci contraddistingue. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Comune di Cosenza. Verso un nuovo dissesto?

Dopo le dimissioni dell’assessore al Bilancio Francesco Giordano, nel comune di Cosenza si dovrà approvare l’esercizio finanziario, con una serie di misure che a breve il Ministero invierà e che andranno applicate pedissequamente dopo il no al piano di riequilibrio ventennale dato dalla Corte dei Conti. Se non ci dovessero essere queste nuove misure, l’unica soluzione potrebbe essere quella di un nuovo dissesto finanziario. Questo affosserebbe tutti i servizi della città di Cosenza e dei comuni dell’area urbana rifiuti, acqua, depurazione, manutenzione, trasporti e altri servizi pubblici essenziali. Cosi vanno le cose nella città di Cosenza, cioè non vanno. la storia continua……………………………….

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Granata(Valle Crati):Comune di Fuscaldo, rifiuti presenti nei pressi dell’impianto di depurazione, intervengano immediatamente, con un controllo, i carabinieri del NIPAAF.

Rifiuti nei pressi dell’impianto di depurazione del comune di Fuscaldo

Eravamo già intervenuti sulle problematiche ambientali nel Comune di Fuscaldo, richiamando gli obblighi del Sindaco e dei gestori e dipendenti del comune, sui controlli da effettuare sul territorio, nello specifico avevamo evidenziato una chiazza che si era formata alcuni giorni addietro nei pressi dell’Hotel Sangrilà, una scia per come ci hanno comunicato a monte del depuratore. Ci sono arrivate, in data odierna, numerose segnalazioni di presenza di rifiuti nei pressi dell’impianto di depurazione del comune di Fuscaldo. A questo punto sorge spontanea una domanda che ruolo di controllo hanno esercitato ed esercitano in questo periodo, il Sindaco, la polizia municipale, il soggetto gestore e i responsabili del comune. Vieppiù sollecitiamo che il comando dei carabinieri locale e nello specifico i carabinieri del NIPAAF, intervengano subito per verificare lo stato dei luoghi e porre in essere i relativi atti consequenziali. A questo punto sorge spontanea una domanda, dal controllo delle acque reflue, da effettuarsi periodicamente , rientra nei limiti di accessibilità fissati dalla tabella n. 3, allegato 5 del d.lgs 152/2006 parte 3 ? L’inquinamento dei fiumi e del mare va combattuto con una corretta gestione del processo depurativo . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Avv. Maximiliano Granata

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Comune di Cosenza:Il silenzio di Franz Caruso e della politica sulla questione morale.

Ecco quando ha dichiarato il commissario regionale della Lega Francesco Saccomanno, nei giorni scorsi “poi si dimentica di allontanare dalle amministrazioni soggetti che sono imputati nel processo Rinascita Scott oppure sono stati arrestati per essere considerati presunti prestanomi di boss locali! Ben sappiamo che il soggetto si presume innocente fino alla condanna definitiva. Ma, questo non vuol dire sorvolare su questione gravi”, riferendosi al caso Cosenza. A parte le dichiarazioni del valoroso Saccomanno nessuno parla, non possiamo che constatare lo strano silenzio da parte di tutte le forze politiche, in particolare dei vertici nazionali del partito democratico e del movimento cinquestelle. Cosi vanno le cose nella città di Cosenza, cioè non vanno. La storia continua …………………….

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Saccomanno(Lega):Un richiamo a Franz Caruso,si dimentica di allontanare dalle amministrazioni soggetti che sono stati arrestati per essere considerati presunti prestanomi di boss locali!

Amministrare un territorio e una città in Calabria non è, sicuramente, una cosa semplice e spesso bisogna assumere delle decisioni importanti che possono, anche, essere molto difficili. Ma, la necessità di essere coerenti e rispettare la “questione morale”, spesso sbandierata e tante volte dimenticata, non può nascondersi. Questa sinistra che attacca le persone per bene solamente per avere, disgraziatamente, dei parenti “ingombranti”, ma lontani dalla propria vita ed esistenza, poi si dimentica di allontanare dalle amministrazioni soggetti che sono imputati nel processo Rinascita Scott oppure sono stati arrestati per essere considerati presunti prestanomi di boss locali! Ben sappiamo che il soggetto si presume innocente fino alla condanna definitiva. Ma, questo non vuol dire sorvolare su questione gravi. Non si tratta di violare la legge o altro, ma solamente di calpestare quell’etica tanto gridata quando riguarda altri e nascosta quando riguarda la propria area politica. La morale non può essere come un “elastico” -per non ripetere delle frasi storiche, ma poco opportune-: stringerla quando riguarda gli altri e specialmente la destra e allargarla a dismisura quando si riferisce alla sinistra! La Lega ritiene che tutte le amministrazioni debbano guardarsi dentro e fare, se necessario la dovuta pulizia, ma allorquando ciò non avviene i riflettori delle persone per bene, dei partiti e delle Forze dell’Ordine devono cominciare ad illuminare questi meandri oscuri e nefandi. All’amico e collega sindaco di Cosenza, che conosco da moltissimi anni, non posso che consigliare, se accetta, un richiamo alla sua professionalità e alta moralità, che certa politica non può sporcare.
Lo dichiara il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno

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Granata(Valle Crati):Comune di Fuscaldo nei pressi dell’’Hotel sangrila abbiamo riscontrato una scia di liquami a monte del depuratore.

Il Presidente dei blitz,Avv. Maximiliano Granata, in azione sul tirreno cosentino

Nel comune di Fuscaldo, come in molti comuni del tirreno cosentino, si riscontra una situazione assoluta di mancanza di controllo da parte dei sindaci e dai responsabili del procedimento. “caos normativo, inadempienze e omissioni amministrative che hanno privato i comuni del tirreno cosentino di servizi efficienti nonostante le salate tariffe pagate”, senza tener conto di una miriade di strutture che operano senza autorizzazione allo scarico valida. Impianti di depurazione dei comuni mal gestiti , con la depurazione delle acque che sembra una chimera. Nel tirreno cosentino abbiamo trovato una situazione disastrosa con la maggior parte dei sindaci che hanno tradito i fiumi e il mare, voltandosi dall’altra parte ed evitando di affrontare i problemi di tutela delle acque. In data odierna nel comune di Fuscaldo nei pressi dell’’Hotel sangrila abbiamo riscontrato una scia a monte del depuratore, mettendo in evidenza le evidenti responsabilità del Sindaco, del responsabile del settore della depurazione e dalla società che gestisce l’impianto di depurazione. La Regione ha immediatamente verificato quello che sta avvenendo, con il sistema di controllo voluto dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, che sta facendo un lavoro eccellente, e sta già intervenendo. A mio avviso bisogna centralizzare il sistema e censire e monitorare tutti i corsi che scaricano in mare, con un apposito catasto delle acque su tutto il tirreno ed azionare senza indugio il catasto degli scarichi. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati): Lotta all’inquinamento, forti criticità nel comune di Fuscaldo e nel comune di Belvedere Marittimo. Riscontriamo mancanza assoluta di controlli.

Dopo aver iniziato la nostra attività ci arrivano segnalazioni da tutti i comuni del tirreno cosentino. In queste ore alle ore 17,00 ,ci sono delle serie criticià nel comune di Fuscaldo, con delle chiazze evidenti e visibili che andrebbero immediatamente analizzate dagli organi competenti.

 

Comune di Fuscaldo

Vieppiù abbiamo riscontrato nel comune di Belvedere Marittimo sopra il villaggio di Calabaia nei pressi di un torrente che sfocia nel mare la presenza di un’area di smistamento di rifiuti

Belvedere Marittimo area di smistamento rifiuti nei pressi del torrente che sversa a mare

probabilmente gestita dal soggetto gestore della raccolta dei rifiuti, per questi motivi il Sindaco dovrebbe immediatamente verificare l’iter autorizzativo. Nel frattempo la nostra attività continua su tutto il territorio del tirreno cosentino dove riscontriamo una mancanza assoluta di controlli da parte delle autorità preposte. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati): Belvedere Marittimo è una bomba ecologica. Nel tirreno cosentino situazione disastrosa, la maggior parte dei sindaci hanno tradito i fiumi e il mare.

Avevamo ragione su quello che avviene nel comune di Belvedere Marittimo che è una vera bomba ecologica. I fiumi e i torrenti che sversano in mare con acque poco rassicuranti, che gli organi preposti dovrebbero controllare. Nel comune di Belvedere Marittimo, come in molti comuni del tirreno cosentino, si riscontra una situazione assoluta di mancanza di controllo. “caos normativo, inadempienze e omissioni amministrative che hanno privato i comuni del tirreno cosentino di servizi efficienti nonostante le salate tariffe pagate”, senza tener conto di una miriade di strutture che operano senza autorizzazione allo scarico valida. Impianti di depurazione dei comuni mal gestiti , con la depurazione delle acque che sembra una chimera. Nel tirreno cosentino abbiamo trovato una situazione disastrosa con la maggior parte dei sindaci che hanno tradito i fiumi e il mare, voltandosi dall’altra parte ed evitando di affrontare i problemi di tutela delle acque. A mio avviso bisogna centralizzare il sistema e censire e monitorare tutti i corsi che scaricano in mare, con un apposito catasto delle acque su tutto il tirreno ed azionare senza indugio il catasto degli scarichi. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati): Belvedere Marittimo, divieto di balneazione nella zona di Castromurro,serve immediatamente un catasto delle acque.

Avevamo ragione su quello che avviene nel comune di Belvedere Marittimo. Il divieto di balneazione riguarda la zona di Castromurro dove è avvenuto lo sversamento della fogna, ma da questa mattina ci segnalano che il ponticello che va a mare è ancora pieno di fogna e quindi ci auguriamo che siano già tempestivamente intervenuti. Ma la situazione più grave nella quale nessun Sindaco interviene da numerosi anni è quello che abbiamo riscontrato nei pressi di Capo Tirone, dove abbiamo già riscontrato effluvi maleodoranti e acqua torbida che sversa in mare, in pieno centro, “Il caso noto del torrente Gafaro”, senza tenere conto dei fiumi e dei torrenti che sversano in mare con acque poco rassicuranti, che gli organi preposti dovrebbero controllare. Nel comune di Belvedere Marittimo si riscontra una situazione assoluta di mancanza di controllo. Bisogna censire e monitorare tutti i corsi che scaricano in mare, con un apposito catasto delle acque. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati):Luzzi, Mattatoio comunale, l’impianto di depurazione rispetta i limiti tabellari ?

Eravamo già intervenuti sulle problematiche ambientali del Comune di Luzzi. Come dicono alcuni cittadini, Luzzi sembra una città allo sbando, immersa in una crisi dove tutto sembra nero e sgradevole. Una realtà ormai rassegnata ad una condizione di declino, di deriva. Qui la depurazione è peggio del Katanga. A questo punto sorge spontanea una domanda che ruolo di controllo hanno esercitato ed esercitano in questo periodo, il Sindaco, la polizia municipale, il soggetto gestore e i responsabili del comune. Vieppiù sollecitiamo che il comando dei carabinieri locale e nello specifico i carabinieri del NIPAAF, intervengano subito per verificare lo stato del depuratore del mattatoio comunale e porre in essere i relativi atti consequenziali. A questo punto sorge spontanea una domanda, dal controllo delle acque reflue, da effettuarsi periodicamente , rientra nei limiti di accessibilità fissati dalla tabella n. 3, allegato 5 del d.lgs 152/2006 parte 3 ? l’impianto di depurazione del mattatoio è perfettamente funzionante? L’autorizzazione è stata rinnovata per come previsto dal comma 8, art. 124 del decreto legislativo 152/2006 .L’inquinamento dei fiumi e del mare va combattuto anche nei comuni limitrofi con una corretta gestione del processo depurativo e non possiamo tollerare situazioni del genere . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Legalità Democratica): Bonifati, sede Sorical spa, un appartamento all’ultimo piano , un muro pericolante e una roulotte presente nel piazzale . Attendiamo chiarimenti .

Bonifati, sede sorical spa, roulotte presente nel piazzale

Quando fu nominato sindaco di Rende Marcello Manna, sostenuto da Nicola Adamo, a capo dell’autorità idrica calabrese suscitò la mia sdegnata reazione come presidente dell’associazione “Legalità Democratica” .
Nessuno all’epoca aveva parlato dell’evidente fallimento dell’esperienza di Sorical, gestita dalla sinistra. Il futuro dell’acqua pubblica restava un mistero, in Calabria. Oggi con il presidente Roberto occhiuto è iniziato un nuovo corso di buon governo, con la costituzione del nuovo soggetto gestore. Nella logica di cambiamento del Presidente Occhiuto, bisogna controllare le sedi della Sorical presenti sul territorio e l’attuale dotazione organica presente. In questa ottica abbiamo visionato dall’esterno la sede di Bonifati della Sorical, che versa in uno stato di totale degrado. Da una prima visione abbiamo avuto modo di vedere un muro perimetrale che ha visto d’occhio appare pericolante, nonché dei piazzali con mucchi di terra e anche una roulotte presente in uno dei piazzali. Vieppiù da informazioni prese sul posto sembrerebbe che all’ultimo piano della palazzina ci sia anche un appartamento di cui, si dovrebbe a nostro avviso, conoscere la destinazione. Riteniamo che gli organi dirigenziali debbano chiedere le relative informazioni ai responsabili della struttura, noi seguiremo la vicenda con attenzione . Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati): Belvedere Marittimo, effluvi maleodoranti e acqua torbida che sversa in mare, in pieno centro, nei pressi di Capo Tirone.


Il Catasto degli scarichi può rappresentare lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e può fornire un supporto fondamentale per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale.
Nel comune di Belvedere Marittimo, nota località turistica, nei pressi di Capo Tirone abbiamo riscontrato effluvi maleodoranti e acqua torbida che sversa in mare, in pieno centro. Da quanto rilevato attraverso vari video era stata già riscontrata acqua torbida nei pressi del depuratore del fiume che sversa nel mare. Infine bisogna anche segnalare che nei pressi di capo tirone sono presenti due porti per barche e anche una clinica situata sul mare, nonché è presente anche un’area industriale. A mio avviso servono dei controlli più accurati per verificare lo stato del mare e dei fiumi in questa importante località. A mio avviso anche il Sindaco di Belvedere Marittimo, deve essere più vigile e adottare i relativi atti consequenziali di controllo. Sul tirreno cosentino nonostante gli sforzi del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, sussistono ancora gravi criticità. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, che si occupa da anni del settore della depurazione.

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Mendicino, Forza Italia: Pieno sostegno a Irma Bucarelli come candidato a Sindaco.

“Il circolo di Forza Italia di Mendicino riunitosi alla presenza del commissario Giorgio Catapano, del suo vice Serafino Greco e dei membri del direttivo comunica quanto segue in merito alle dimissioni del Sindaco di Mendicino: il locale circolo cittadino ha operato affinché si ricomponessero i dissidi interni, ma l’irresponsabilità e l’immaturità politica dell’ ex Sindaco Palermo unita alla totale mancanza di apertura al dialogo con Irma BUCARELLI, nostro valido riferimento in seno all’amministrazione comunale, hanno determinato l’insediamento del commissario prefettizio, Dott. Giuseppe di Martino, al quale rivolgiamo un augurio di buon lavoro, con la consapevolezza, però, che ogni fase di commissariamento rappresenta una forte anomalia politica per i nostri amministrati che, sicuramente, non meritavano un simile trauma amministrativo frutto di una decisione unilaterale priva di ogni giustificazione.Sin dalle prime fasi della crisi abbiamo assistito ad una serie di azioni del già Assessore Irma Bucarelli tese al dialogo e al confronto per una celere ricomposizione del conflitto alle quali l’ex Sindaco ha frapposto un muro di incomunicabilità e di intransigenza che non può avere diritto di cittadinanza all’interno di dinamiche politiche che, a volte, posso essere anche conflittuali. Di contro la terminologia inappropriata (nemici di Mendicino) utilizzata dall’ex Sindaco denota scarso rispetto istituzionale e politico nei confronti di chi rappresenta a pieno titolo una gran fetta di elettorato. Lo sgarbo è andato anche oltre, per come apprendiamo da un post della responsabile del PD cittadino, la quale riferisce di un tentativo di coinvolgere due consiglieri di minoranza in quota PD nella sostituzione dei consiglieri di Orizzonti Futuri. Un fatto gravissimo che smentisce completamente la narrazione dell’ex Sindaco che si riempe, con troppa disinvoltura, la bocca di paroloni quali correttezza, coerenza e dignità. Inoltre, apprendiamo, che la trattativa salta perché i due consiglieri di minoranza del PD pongono il veto sulla presenza nella maggioranza rimpastata del Vice Sindaco esponente di Fratelli d’Italia reo, a dire del PD, del disastro economico e finanziario del Comune, il quale sta assumendo sempre di più il ruolo di ruota di scorta di una compagine nettamente sbilanciata a sinistra con la vana speranza di poter rappresentare il futuro candidato a Sindaco. Speriamo solo che, in un futuro non tanto lontano, non si debba scomodare la parabola del ritorno del figliol prodigo per giustificare la sua ennesima piroetta politica. La vera questione, abilmente evitata dall’ex Sindaco, è stata l’opposizione all’esternalizzazione dei tributi da parte del gruppo Orizzonti Futuri che avrebbe imposto un atteggiamento più istituzionale e inclusivo da parte del primo cittadino che ha scelto l’aventino al confronto e al senso di responsabilità che il suo ruolo imponeva. Come Forza Italia abbiamo già uno sguardo rivolto al futuro che vedrà il nostro pieno appoggio alla candidatura dell’Ing. Irma Bucarelli a Sindaco di Mendicino la quale si è distinta per capacità e dedizione alla cosa pubblica in nove anni di governo della nostra città e destinataria di consensi a quattro cifre mai registrati nella storia di Mendicino. Su di lei, siamo sicuri, convergeranno a breve tutte le forze politiche che si richiamano al centro destra insieme ai tanti movimenti civici che hanno già manifestato vicinanza e condivisione del progetto. Abbiamo a cuore i bisogni e le esigenze della nostra comunità e mettiamo in campo le nostre migliori energie, le nostre migliori donne e i nostri migliori uomini certi che la candidatura dell’Ing. Bucarelli rappresenterà una svolta senza precedenti. Stiamo già lavorando, attraverso una serie di interpartitiche, all’allargamento del fronte a sostegno della proposta politica che sarà una ventata di novità e vitalità amministrativa a beneficio di tutto il territorio”.

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Granata(Valle Crati):Il Sindaco del Comune di Luzzi non faccia la vittima. Chiarisca come è stato speso il milione e mezzo di euro dei fondi del POR Calabria sulla depurazione

Facendo seguito alle sue ultime dichiarazioni il Sindaco del comune di Luzzi non faccia la vittima. Le acque inquinate costituiscono un pericoloso veicolo di virus e batteri, che possono arrivare all’essere umano e provocare l’insorgere di malattie, anche gravi. La riduzione dell’inquinamento idrico è anche uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Occorre sensibilizzare il problema dell’inquinamento , condividendo consigli e soluzioni con i propri amici e conoscenti. I nostri fiumi sfociano nel mar jonio e per questo anche se si fa un gran lavoro nei comuni del Consorzio Valle Crati, la nostra attività rischia di essere vanificata se nei nostri comuni limitrofi e confinanti, i Sindaci del territorio non esercitano la loro funzione di controllo, come dovuto per legge. Uno dei casi che ci preoccupa è quello relativo al Comune di Luzzi, una vera bomba ecologica rappresentata dal cattivo funzionamento del depuratore comunale, “Oggi sequestrato, dopo la nostra denuncia pubblica”, del mattatoio comunale e di molte abitazioni o quartieri non allacciati alla rete fognaria. L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche consigliere d’opposizione che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Il sindaco di Luzzi non può far finta di nulla o voltarsi dall’altra parte, perchè questo vuol dire essere connivente al sistema dell’inquinamento presente sul territorio. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, sostengo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e gli amministratori locali che non si voltano dall’altra parte, nella lotta all’inquinamento, perchè dobbiamo mettere ordine al sistema contro chi ha tradito il fiume e il mare. Dal Sindaco di Luzzi mi sarei aspettato un atteggiamento diverso, avrebbe dovuto chiarire quello che è avvenuto sul suo territorio, cosa che invece non ha fatto. Per quanto riguarda il finanziamento sulla depurazione POR Calabia 2014/2020 Azione 6.3.1. , importo dei lavori 1.881.750,00 il Sindaco di Luzzi Umberto Federico, il responsabile del procedimento Ing. Raffaele Cosenza, il Direttore dei lavori Ing. Giovanni Albanese e il collaudatore delle opere in .C.A. Ing. Alessandro Andreacchi, l’impresa esecutrice Calabro Inerti srl Legale rappresentante sig. Italo Marchese, chiariscano quali sono stati i lavori eseguiti con il milione e mezzo di Euro, già speso. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Mendicino: Irma Bucarelli, solo la verità alla mia città.

𝑆𝑂𝐿𝑂 𝐿𝐴 𝑉𝐸𝑅𝐼𝑇𝐴’ 𝐴𝐿𝐿𝐴 𝑀𝐼𝐴 𝐶𝐼𝑇𝑇𝐴’
𝑂𝑔𝑔𝑖 𝑙’𝑒𝑥 𝑠𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑜 𝐴𝑛𝑡𝑜𝑛𝑖𝑜 𝑃𝑎𝑙𝑒𝑟𝑚𝑜 (𝑜𝑟𝑚𝑎𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑖 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑑𝑎𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑝𝑜𝑠𝑡), 𝑔𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑠𝑐ℎ𝑒𝑟𝑎 𝑒 𝑑𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑡𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒𝑓𝑖𝑐𝑒 𝑆𝑂𝐿𝑂 𝑃𝐸𝑅 𝐼 𝑆𝑈𝑂𝐼 𝐼𝑁𝑇𝐸𝑅𝐸𝑆𝑆𝐼 𝑃𝐸𝑅𝑆𝑂𝑁𝐴𝐿𝐼.
In questi giorni, dopo le dimissioni del Sindaco, tanti sono stati i miei tentativi di fargli capire, a questo punto mi tocca dire inutilmente, quanto sbagliato fosse stato il gesto delle dimissioni e quanto irresponsabile fosse per lui far arrivare un Commissario a gestire l’Ente Comune per i prossimi 9 mesi.
Ma lui non ha avuto la Responsabilità di ascoltare, fermo sulle sue posizioni, fermo sulle sue richieste di scuse, che cari cittadini, avremmo dovuto dare, solo per aver richiesto dei chiarimenti.
Non ha voluto creare una sintesi con la sua Maggioranza, che tra l’altro non lo ha MAI sfiduciato.
Ha ricercato unicamente pubbliche scuse, al fine di aumentare la sua popolarità e dare alimento al suo ego smisurato, attraverso un elevato numero di LIKE su Facebook.
Una politica ed una comunità ridotta da sempre ad un mero conteggio di like, distaccandosi dalla vita reale e dai cittadini, che addirittura spesso evitava per non confrontarsi o ricevere critiche.
𝐷𝑖𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑎𝑣𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑒, 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑢𝑏𝑏𝑖𝑜 𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑜, 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑆𝑡𝑟𝑎𝑡𝑒𝑔𝑖𝑎.
Un Sindaco,𝐌𝐀𝐈 𝐩𝐚𝐝𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚, che 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐧𝐚 𝟏 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐯𝐨𝐜𝐚 𝐮𝐧 𝐀𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐞, 𝐥’𝐀𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐨 𝐡𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐡𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐢 𝐬𝐮𝐨𝐢 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨𝐬𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢 𝐯𝐨𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨.
Anche allora per questo suo gesto ha dato motivazioni non reali, ma frutto solo di strategie politiche che gli permettevano di rafforzare la sua compagine in Giunta e dargli più ampio spazio di manovra nelle scelte. Nominò un assessore che si dimise dopo soli 3 mesi. Che scelta responsabile!
Mentre noi, 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐝𝐞𝐦𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐞 𝐥’𝐢𝐧𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚, 𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐭𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐢, 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐬𝐜𝐨𝐥𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐯𝐞𝐯𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐚𝐭𝐨.
𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐯𝐨𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐈𝐠𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐝𝐚𝐧𝐨 𝐟𝐮 𝐮𝐧 𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨, di irriconoscenza e di mancanza di rispetto verso la Città. Il tutto peraltro avvenuto senza comunicazione alcuna alla sua maggioranza, ai suoi consiglieri, alla politica tutta; nel suo perfetto stile di 𝐔𝐨𝐦𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐨, 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢, come lui stesso dice.
𝐋’𝐨𝐫𝐦𝐚𝐢 𝐞𝐱 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨, 𝐧𝐨𝐧 𝐀𝐂𝐂𝐄𝐓𝐓𝐀 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨, 𝐨𝐠𝐠𝐢 𝐟𝐚 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚, 𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨.
Ma ha detto alla Comunità che 𝐢𝐧 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐨𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 quei consiglieri che lui chiama 𝐧𝐞𝐦𝐢𝐜𝐢, 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐧𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐧𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐄𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐢, 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐥𝐨 𝐬𝐥𝐢𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨, 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢?
Sì, proprio quei consiglieri che per 9 anni gli hanno retto le sorti del comune, mandando avanti attività, servendo il comune a tempo pieno, facendo tutto e solo per il bene della cittadinanza, senza colore politico alcuno, dedicando energie senza mai risparmiarsi, mentre lui utilizzava il suo ruolo, come lui dice “prestigioso” di Sindaco di Mendicino, per trovare spazio in questo o quel partito (Sell, Callipo, ItaliaViva, PD,…ecc chi più ne ha più ne metta!) che puntualmente poi abbandonava così come ha fatto oggi con il comune di Mendicino.
𝐒𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐦𝐞 𝐧𝐞 𝐯𝐚𝐝𝐨! 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐝𝐢𝐜𝐭𝐚𝐭.
Ha spiegato alla comunità perché quel gruppo di Consiglieri, peraltro i maggiori esponenti della sua maggioranza non si siano presentati in prima seduta?
𝐇𝐚 𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐨𝐬𝐜𝐮𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐚 𝐥’𝐄𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐓𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐢?
Ha spiegato che la sottoscritta per giorni e giorni ha provato a contattarlo per parlare del contenuto della delibera, ma lo stesso ha alzato un muro, non volendo dare spazio alle spiegazioni?
A questo punto viene da pensare che chissà quali logiche vi fossero dietro.
Avremmo dovuto alzare la mano come burattini, solo per eseguire i suoi comandi, dettati a questo punto chissà da quale interesse, mentre abbiamo voluto pensare ai nostri cittadini ed al nostro comune, non aggravandoli di inutili spese ed ulteriori vessazioni.
E’ bene che Antonio Palermo sappia che un sindaco, in democrazia non può governare come un potestà, pensando di poter comandare come sudditi i suoi consiglieri, DEMOCRATICAMENTE eletti dalla comunità, impedendo loro la riflessione ed anche il confronto.
Del resto, dal 2014 ad oggi, quanti Consiglieri, quanti Assessori, quanti Amici, quanti gruppi, ha perso nel suo cammino????
Tutti impedivano la sua ascesa????
Di 17 consiglieri comunali che si sono candidati con lui, nel corso delle due legislature, quanti ancora oggi sono al suo fianco e lo sostengono?
𝐼𝑙 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑜𝑛𝑠𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒 𝑠𝑖 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒 𝑑𝑎𝑖 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑖 𝑒 𝑙’𝑢𝑛𝑖𝑐𝑜 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑜𝑛𝑠𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒 𝐸’ 𝐿𝑈𝐼!
Lui che ha avuto la Fortuna di governare con persone corrette, che hanno anche avallato l’inopportuna scelta di Radicamenti, da lui interamente gestita ed in cui ha pensato bene di non firmare la delibera cardine, che ha portato me, l’ex assessore Mariateresa Mancini e il suo vicesindaco a PAGARE per i suoi errori.
𝐸 𝑛𝑒𝑠𝑠𝑢𝑛𝑜 𝑔𝑙𝑖 ℎ𝑎 𝑚𝑎𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑜, 𝑛𝑒́ 𝑖𝑛 𝑝𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑛𝑒́ 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑑𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑐𝑢𝑠𝑎 𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑔𝑎𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑒𝑟𝑟𝑜𝑟𝑖!
Perché noi siamo dei Signori!
E questi sono dati contingibili ed inequivocabili.
E a chi ci chiedeva di fare le scuse pubbliche solo per aver richiesto maggiori chiarimenti in merito ad una procedura che interessava l’intera comunità e quindi per avere fatto il nostro dovere di consigliere, rispondo invece che ora questa persona 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐜𝐮𝐬𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐦𝐞𝐧𝐝𝐢𝐜𝐢𝐧𝐞𝐬𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐫𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐛𝐫𝐮𝐬𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞𝐝 𝐢𝐧𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐩𝐞𝐫 𝐋𝐎𝐆𝐈𝐂𝐇𝐄 𝐒𝐎𝐋𝐎 𝐄 𝐏𝐑𝐄𝐓𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐏𝐄𝐑𝐒𝐎𝐍𝐀𝐋𝐈, 𝐮𝐧 𝐛𝐞𝐥 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐞𝐝 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫 𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐭𝐨𝐠𝐥𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐚.
Per l’esternalizzazione dei tributi è venuto meno qualsiasi approccio democratico, nessuna giunta comunale per dare direttive, nessuna commissione consiliare attivata per la sua approvazione, ma solo una delibera pronta all’uso, da presentare in Consiglio.
E qui mi tocca fare la differenza con le mie deleghe.
In occasione dell’approvazione definitiva del PSC, da un cilindro, dopo aver fatto una battaglia tutti insieme per 7 lunghi anni, uscì la Sua proposta di ripristinare parzialmente la zona industriale di San Bartolo e lì pretese una riunione di maggioranza e l’attivazione anche delle commissioni consiliari.
Fortunatamente riuscii a fare valere le ragioni del territorio, anche grazie al supporto dei consiglieri a lui vicini che avallarono la mia scelta di coerenza, equità e legalità.
Altro che nemici di Mendicino!
𝐈𝐥 𝐯𝐞𝐫𝐨 𝐧𝐞𝐦𝐢𝐜𝐨, anche in quell’occasione, 𝐟𝐮 𝐋𝐔𝐈, 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐨̀ 𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞.
A lui che parla di anti Palermo gli dico che si era messo a capo di una coalizione che da mesi o forse da anni cerca di fermare un treno in corsa, un treno a cui lui ha sempre deciso di non agganciarsi, alla ricerca affannosa di “candidati di superamento”.
Ma superamento da chi? Da chi lui vedeva lavorare giornalmente per portare risultati tangibili per il nostro territorio?
𝐈𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐚𝐢 𝐡𝐨 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐨 𝐯𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐢𝐬𝐦𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐮𝐨𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐦𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐨 𝐜𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐢.
𝑃𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑟𝑖𝑡𝑒𝑛𝑔𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑉𝑎𝑙𝑜𝑟𝑒 𝑠𝑖 𝑑𝑖𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑠𝑢𝑙 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑜 𝑓𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒, 𝑑𝑖𝑒𝑡𝑟𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑡𝑎𝑠𝑡𝑖𝑒𝑟𝑎!
𝐈𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐢𝐧𝐞𝐚𝐫𝐞, 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐨, sul quale nessuno può contestare nulla.
𝐈𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐫𝐢𝐯𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐦𝐚𝐢 𝐡𝐨 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐚𝐥𝐚𝐭𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞.
𝐒𝐚𝐫𝐞𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐏𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞, 𝐚𝐯𝐫𝐞𝐢 𝐩𝐨𝐭𝐮𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐚𝐝𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐦𝐢 𝐞𝐫𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐮𝐧 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐚𝐦𝐞𝐫𝐚.
𝐌𝐚 𝐢𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐨 𝐥𝐚 𝐒𝐔𝐀 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐮𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞!
𝐇𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐞 𝐠𝐚𝐫𝐛𝐨, 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨𝐦𝐢 𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐩𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐚𝐬𝐜𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐞𝐝 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚.
𝐌𝐚 𝐦𝐚𝐢 𝐡𝐨 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨, 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞!
𝐄 𝐭𝐫𝐚 𝐮𝐧 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐈𝐎 𝐂𝐈 𝐒𝐀𝐑𝐎’, 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚, 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢 𝐦𝐢 𝐡𝐚 𝐬𝐨𝐫𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨, 𝐚𝐢𝐮𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐨𝐫𝐠𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨𝐬𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐯𝐞𝐫𝐦𝐢 𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫, 𝐢 𝐦𝐢𝐞𝐢 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐢, Ignazio Giordano, Rossella Giordano, Roberto Caputo, il mio splendido e impagabile gruppo di amici, il consigliere Raffaele Vena ed il suo gruppo, , una splendida sorpresa e tanti tanti altri che qui non menziono con un’emozione così grande che segna il mio volto.
𝐍𝐨𝐧 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐫𝐢𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐫𝐞𝐫𝐞 𝟗 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐬𝐭𝐮𝐩𝐞𝐧𝐝𝐢, 𝐜𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐚̀ 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐞 𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐢𝐨̀, 𝐧𝐨𝐧 𝐦𝐢 𝐫𝐞𝐩𝐮𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐧𝐝𝐢𝐜𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚 𝐚𝐯𝐮𝐭𝐨 𝐞 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐞𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚 𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀.
A presto Mendicino.
𝐈𝐨 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐈𝐀 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ ❤

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Verbicaro: Il film”Il Ritorno dei Savasta”, il 16 e il 17 Agosto in Corso Umberto.


A spasso per Verbicaro ci incontriamo con una serie di attori tutti del tirreno cosentino, protagonisti del Film “Il Ritorno dei Savasta”

tutti  in trepida attesa stasera a Verbicaro, per il  film che si terrà in Corso Umberto alle ore 21,30 nella splendida location del corso, nella serata del 16 e 17 Agosto. Apprendiamo della presenza  di centinaia di persone, già tutto pieno. Attori potagonisti, ci sarà la presenza del vulcanico consigliere comunale del comune di Bonifati Franco Sirimarco e dell’imprenditore Vincenzo Lucchese. Siamo sicuri che sarà un grande successo.

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Granata(Valle Crati):Nel comune di Luzzi, bisogna mettere ordine al sistema contro chi ha tradito il fiume e il mare.

Una vera bomba ecologica nel comune di Luzzi. A denunciarla, il presidente del consorzio Valle Crati Maximiliano Granata. Vieppiù L’abusivismo “perpetrato su suoli non idonei alla fabbricazione, come diversi casi di cronaca hanno mostrato è fonte di grave pericolo. Secondo il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, dunque, intende rafforzare le azioni di prevenzione e dissuasione delle attività edilizie abusive sul territorio, contrastando il fenomeno dell’abusivismo edilizio in base agli strumenti normativi vigenti”. Non c’è stata la “vigilanza necessaria” in tema di “controllo del territorio e repressione dell’abusivismo“. Arriva così la linea dura della giunta regionale della Calabria che ha deliberato il commissariamento “per inerzia e inadempienza” di 30 Comuni, tra cui il comune di Luzzi, costruzioni abusive, quartieri non sono che non sono allacciati alle fogne. Nel comune di Luzzi bisogna con urgenza provvedere al censimento di tutti gli insediamenti così classificati siti sul territorio servito del comune di Luzzi, al fine di realizzare un catasto degli scarichi nelle pubbliche fognature. Il Catasto degli scarichi può rappresentare lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e può fornire un supporto fondamentale per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale. L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, vedi il caso emblematico del comune di Luzzi, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, faccio una seria lotta all’inquinamento, perchè dobbiamo mettere ordine al sistema contro chi ha tradito il fiume e il mare. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Comune di Luzzi: Annullato il concorso in autotutela.

In data 24 Giugno 2023 avevamo scritto questo articolo:

Ci giunge presso la redazione notizia di una determina del Comune di Luzzi per la selezione di un concorso di n. 1 posto a tempo indeterminato e part time 50% riservato esclusivamente alle categorie protette, ora è bene precisare cosa prevede la giurisprudenza e la normativa vigente. Consiglio di Stato sez. V, 06/04/1991, n.442 Il beneficio previsto dall’art. 12 comma 3 l. 2 aprile 1968 n. 482, comporta la preferenza, e non la riserva, nei concorsi pubblici indetti per la copertura di posti dell’ex carriera di concetto in favore delle categorie protette. Deve ritenersi, pertanto, illegittimo il bando di concorso riservato agli appartenenti delle suddette categorie, tenuto conto non solo dell’arbitrarietà della dilatazione del beneficio, ma anche della violazione di principi costituzionalmente garantiti quali quelli di uguaglianza e di buon andamento della pubblica amministrazione, in forza dei quali l’assunzione ai pubblici impieghi deve essere effettuata in favore dei più capaci e meritevoli. T.A.R. Latina, (Lazio), 02/05/1988, n.307 Ai sensi dell’art. 12, l. 2 aprile 1986 n. 482 e dei principi generali vigenti in materia è illegittimo un concorso – per posti appartenenti alle ex carriere di concetto e direttive – riservato alle categorie protette, dovendo tali posti essere coperti con concorsi pubblici e, qualora vi sia riserva, attribuiti agli appartenenti alle suddette categorie che abbiano conseguito l’idoneità. nel caso di specie a nostro avviso non si puo’ effettuare un concorso riservato esclusivamente a categorie protette e nè tanto meno la lex specialis richiamata puo’ violare la legge. Ci auguriamo che l’opposizione consiliare intervenga utilizzando le prerogative che la legge gli assegna.

Adesso apprendiamo

 che il Comune di Luzzi con atto del responsabile del settore Dott.ssa Marilena Palermo, ha annullato in autotutela la procedura concorsuale indetta con deteminazione n. 333 del 09/05/2023 . Teniamo a precisare che  noi avevamo già ribadito che la lex specialis non poteva, nel caso di specie, violare la legge. Noi seguiremo tutte le procedure e gli atti del comune di Luzzi con attenzione, compreso questa procedura concorsuale, la storia continua ………………………………….

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Granata(Valle Crati):Soddisfatto per l’attività svolta.Il depuratore di Luzzi e l’area adiacente sottoposta a sequestro penale dai carabinieri del Nipaaf di San Pietro in Guarano

Avevamo già denunciato pubblicamente che di concerto con un consigliere di opposizione del comune di Luzzi Giuseppe Giorno avevamo constatato, in seguito ad un sopralluogo, nei pressi del depuratore comunale di Luzzi una grave situazione ambientale, con possibile inquinamento del suolo. Avevamo verificato che lo scarico dei reflui fognari non depurati avveniva direttamente sul suolo dove si era creato un piccolo invaso formato da acque stagnanti e liquami che secondo alcuni bene informati ci riferivano che questa situazione si stava protraendo già da alcuni mesi. Ci desta meraviglia la mancanza del ruolo di controllo che dovevano esercitare, il Sindaco del comune di Luzzi, la polizia municipale, il soggetto gestore e i responsabili del comune. Un plauso ai consiglieri d’opposizione del comune di Luzzi Giuseppe Giorno, Oscar Durante, Luca Gencarelli e Anna Pingitore che hanno verificato la gravità di quanto accaduto, attraverso il video pubblicato sui social e diventato virale, denunciando senza indugio il tutto alle autorità competenti a al comando dei carabinieri di San Pietro in Guarano, che sono intervenuti tempestivamente per sequestrare in data odierna il depuratore comunale di Luzzi e l’area adiacente. A questo dobbiamo aggiungere che questo impianto di depurazione è stato oggetto di un finanziamento della regione con lavori già iniziati, per un importo di oltre due milioni di Euro, e a questo punto chiederemo chiarimenti ai collaudatori e ai responsabili del procedimento della Regione Calabria sui lavori svolti e da svolgere. L’inquinamento dei fiumi e del mare va combattuto anche nei comuni limitrofi con una corretta gestione del processo depurativo e non possiamo tollerare situazioni del genere. La lotta all’inquinamento si può svolgere solo se tutti insieme non ci volteremo dall’altra parte, facendo la nostra attività con correttezza e rispetto della legalità. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Luzzi,Granata(Valle Crati):Qui la depurazione è peggio del Katanga, accertata presenza di liquami al depuratore.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati presso l’impianto di depurazione di Luzzi

Depuratore del comune di Luzzi

Invaso di liquami nei pressi del depuratore del comune di Luzzi

Eravamo già intervenuti sulle problematiche ambientali del Comune di Luzzi. Come dicono alcuni cittadini, Luzzi sembra una città allo sbando, immersa in una crisi dove tutto sembra nero e sgradevole. Una realtà ormai rassegnata ad una condizione di declino, di deriva. Qui la depurazione è peggio del Katanga. Di concerto con un consigliere di opposizione abbiamo constatato nei pressi del depuratore comunale una grave situazione ambientale, con possibile inquinamento del suolo. Lo scarico dei reflui fognari non depurati avviene direttamente sul suolo dove si è pure creato un piccolo invaso formato da acque stagnanti e liquami e secondo alcuni bene informati ci è stato riferito che questa situazione si sta protraendo già da alcuni mesi. A questo punto sorge spontanea una domanda che ruolo di controllo hanno esercitato ed esercitano in questo periodo, il Sindaco, la polizia municipale, il soggetto gestore e i responsabili del comune. Vieppiù sollecitiamo che il comando dei carabinieri locale e nello specifico i carabinieri del NIPAAF, intervengano subito per verificare lo stato dei luoghi e porre in essere i relativi atti consequenziali. A questo si aggiunge che questo impianto di depurazione è stato oggetto di un finanziamento della regione con lavori già iniziati, per un importo di oltre due milioni di Euro, e a questo punto sorge spontanea una domanda che ruolo svolgono i collaudatori e i responsabili del procedimento della Regione Calabria su questa importante opera. L’inquinamento dei fiumi e del mare va combattuto anche nei comuni limitrofi con una corretta gestione del processo depurativo e non possiamo tollerare situazioni del genere . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Il Presidente dei Blitz Avv. Maximiliano Granata presso il Comune di Tortora contro la riapertura dell’impianto di San Sago

Il Presidente Granata in prima linea per controllare gli scarichi abusivi sul fiume busento

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Granata(Valle Crati):Il Comune di Luzzi è una bomba ecologica, Il Sindaco non può voltarsi dall’altra parte.

Le acque inquinate costituiscono un pericoloso veicolo di virus e batteri, che possono arrivare all’essere umano e provocare l’insorgere di malattie, anche gravi. Una delle maggiori fonti di inquinamento idrico è costituita dall’immissione di sostanze, quali prodotti chimici e scarichi industriali, che contengono una grande quantità di inquinanti, che, il più spesso delle volte, vengono rilasciati nelle acque da fabbriche o da impianti di trattamento delle acque reflue. La riduzione dell’inquinamento idrico è anche uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Nell’area della Valle del Crati, sulle autorizzazioni allo scarico, abbiamo trovato confusione e disordine amministrativo, sembra di essere nel Far West, e per questi motivi, abbiamo costituito un task force, concentrando sin da subito i nostri sforzi per mettere ordine ad un sistema che va ricostruito con controlli adeguati da parte delle autorità preposte che devono agire in sinergia. Oltre a combattere i delinquenti ambientali, occorre sensibilizzare il problema dell’inquinamento idrico, condividendo consigli e soluzioni con i propri amici e conoscenti. I nostri fiumi sfociano nel mar jonio e per questo anche se noi facciamo un gran lavoro nei comuni del Consorzio Valle Crati, la nostra attività rischia di essere vanificata se nei nostri comuni limitrofi e confinanti, i Sindaci del territorio non esercitano la loro funzione di controllo, come dovuto per legge. Uno dei casi che ci preoccupa è quello relativo al Comune di Luzzi, una vera bomba ecologica rappresentata dal cattivo funzionamento del depuratore comunale, del depuratore del mattatoio comunale e di molte abitazioni o quartieri non allacciati alla rete fognaria. L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Il sindaco di Luzzi non può far finta di nulla o voltarsi dall’altra parte, perchè questo vuol dire essere connivente al sistema dell’inquinamento presente sul territorio. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, sostengo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e gli amministratori locali che non si voltano dall’altra parte, nella lotta all’inquinamento, perchè dobbiamo mettere ordine al sistema contro chi ha tradito il fiume e il mare. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati): Lotta all’inquinamento, sulla manutenzione delle reti fognarie, il modello Consorzio Valle Crati-Kratos è vincente .

Come è noto le reti fognarie, della quasi totalità dei comuni del Consorzio Valle Crati, tra cui il Comune di Cosenza e Rende, dall’inizio dell’anno, sono state consegnate al concessionario Kratos s.c.a.r.l. . per la gestione delle reti fognarie, in virtù di un contratto di concessione sottoscritto dalla stessa società e il Consorzio Valle Crati. Nella città di Cosenza rispetto alla gestione precedente del Comune di Cosenza, con la nuova gestione Consorzio Valle Crati-Kratos, siamo riusciti a creare un modello d’efficienza, cosa rara in Calabria. Abbiamo già fatto moltissimi interventi sulle reti fognarie riscontrando le fonti di inquinamento e abbiamo eseguito i consequenziali lavori che hanno immediatamente evitato la fuoriuscita di liquami e si è provveduto al corretto collettamento alla rete fognaria. Solo nel mese di Giugno e Luglio 2023 sono stati eseguiti 10 interventi in Cosenza piazza spirito santo (Presenza di pozzetti tombati privi di pozzetti d’ispezione e di collegamenti alla rete comunale, si è provveduto al corretto collettamento alla rete fognaria) fine lavori il 09.06.2023- Via Malvitani Marano Marchesato, smottamento condotta , realizzazione di drenaggio per evitare ulteriori smottamenti fine lavori 20.06.2023, Cosenza Via Gergeri eventi meteorici negli anni precedenti hanno creato la rottura del pozzetto, sistemazione e pulizia dello stesso con posizionamento di nr.1 chiusino e realizzazione copertura fine lavori 16.06.2023, Via Millelli Fuoriuscita di liquami con dissesto stradale, ripristino della condotta e sistemazione della strada con inserimento di una nuova soletta carrabile fine lavori 19.06.2023, nei pressi di Amaco Cosenza , intasamento di nr. 4 pozzetti di cui nr. 1 collassato con annesso sversamento di liquami, pulizia degli stessi e ripristino dei luoghi fine lavori 19.06.2023, Loc. presso Liceo Classico il vecchio cunicolo era imploso con conseguente infiltrazione alle abitazioni adiacenti, rifacimento pozzetti e realizzazione condotta più sistemazione gradinata in pietra fine lavori 27.06.2023, Via Roma 97 Montalto Uffugo condotta collassata, realizzazione pozzetti e pulizia condotta a cunicolo presente fine lavori 30.06.2023, Via Gaetano Argento lavori il vecchio cunicolo era collassato con annesso svuotamento delle scale presenti e sversamento di liquami, rifacimento di tutta la nuova condotta con realizzazione di nuovi pozzetti e ripristino scala in pietra del centro storico 19.07.2023, Castiglione Cosentino Tubazione comunale collassata con annessa difficoltà con annessa difficoltà nell’individuazione dei pozzetti d’ispezione, inoltre la linea era interessata da ulteriori sottoservizi, ripristino condotta e realizzazione di nuovo pozzetto 06.07.2023 , vari interventi di autospurgo . Questa è la politica dei fatti con degli interventi mirati che lottano l’inquinamento e ripristinano il corretto funzionamento delle reti fognarie. Il modello vincente ed efficiente, Consorzio Valle Crati Kratos, a mio avviso va esteso a livello regionale. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Il Comune di Cosenza in una situazione di stallo contabile ed operativo. Possibile scioglimento?

Per il comune di Cosenza, la dichiarata inamissibilità del piano di riequilibrio da parte della competente Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti determina, come già detto, un grave pregiudizio per l’ente in termini di assoluta inoperatività soprattutto in considerazione della scadenza al 31.07.2023 del termine stabilito dal legislatore per l’approvazione del bilancio di previsione 2023/2025 e conseguente applicazione, in mancanza di un documento contabile approvato dal competente organo, dell’assai gravoso regime della gestione provvisoria disciplinato dall’art. 163, comma 2, del TUEL. Il comune è in una situazione di stallo contabile ed operativo. L’apertura di un procedimento sollecitatorio potrebbe condurre all’adozione della grave misura dello scioglimento, ma solo a seguito della constatata inadempienza da parte dell’organo consiliare all’intimazione puntuale e limitativa dell’organo competente, che attesti l’impossibilità o la volontà del Consiglio di non approvare il bilancio. Seguiremo la vicenda …………………..

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Convegno Mare Nostrum: Granata(Valle Crati), istituire il catasto degli scarichi regionale per combattere l’inquinamento.

Nocera Terinese – “Si è tenuto venerdì sera a Nocera Terinese il Convegno “Mare Nostrum”, durante il quale si sono affrontati importanti temi ambientali, dai problemi legati alla depurazione agli sversamenti abusivi di liquami inquinanti, dell’ordinanza n. 1 del 7 luglio 2023 emanata dal Governatore della Calabria Roberto Occhiuto che impegna i comuni ad una maggiore attenzione sulla tutela delle acque” è quanto si legge in una nota di Mimmo Gianturco.”L’evento – spiega – moderato dalla giornalista scientifica Dora Anna Rocca, Presidente di AIParC Lamezia e dopo i saluti di Antonio Marraffa amministratore della location ospitante l’evento, ha visto la partecipazione di illustri relatori istituzionali come Rosaria Succurro Presidente Anci Calabria, Amedeo Mormile presidente della Provincia di Catanzaro, Francesco De Nisi consigliere regionale e componente commissione consiliare ambiente della Regione Calabria, l’ingegnere Oreste Citrea direttore tecnico del consorzio Valle Crati, il presidente dello stesso consorzio l’avvocato Maximiliano Granata, l’ingegnere ed esperto ambientale Giovanni Cimino già assessore all’ambiente del Comune di Lamezia Terme nel primo mandato Speranza, il segretario provinciale di Confintesa e consigliere comunale Mimmo Gianturco vicepresidente della commissione consiliare ambiente del Comune di Lamezia Terme.Da tutti gli interventi è emersa la necessità di tutelare le acque marine e perseguire i reati ambientali.Il Presidente del Consorzio Valle Crati ha parlato dell’esperienza del suo ente e dell’istituzione del catasto degli scarichi.L’ avv. Maximiliano Granata ha parlato dell’esperienza del modello Valle Crati che va esteso, a suo avviso, a tutta la Regione Calabria “questa presidenza ha inteso avviare la redazione del catasto degli scarichi in pubblica fognatura per quanto attiene ai reflui che vengono convogliati dalle condotte fognarie dei Comuni consorziati a quelle consortili che afferiscono all’impianto di depurazione consortile sito in C.da Coda di Volpe del Comune di Rende”.In virtù di tale prossima iniziativa risulta necessario, ai fini del censimento di detti scarichi, acquisire agli atti del Consorzio Valle Crati gli allacci alla pubblica fognatura convogliata nelle condotte consortili e la relativa documentazione tecnico-amministrativa che attesti l’esistenza degli scarichi da rilevare nonché che ne certifichi la regolarità rispetto al rinnovo delle autorizzazioni allo scarico. Siffatta condizione, di regolarità, riguarda, precipuamente e prima di tutto, le autorizzazioni allo scarico degli insediamenti produttivi ubicati sui territori di ogni singolo Comune consorziato. Per questi motivi come presidente ho invitato i sindaci del Consorzio “a voler procedere alla verifica del reale ed avvenuto rinnovo delle autorizzazioni allo scarico in pubblica fognatura di propria competenza per quanto attiene agli insediamenti produttivi ubicati sui territori dei propri comuni nonché degli eventuali termini di scadenza delle stesse autorizzazioni”. Non solo anche attraverso il concessionario stiamo provvedendo dai sei mesi a redigere,con il nostro personale, il censimento degli scarichi, mettendo ordine al sistema e convogliando gli scarichi anomali nelle condotte fognarie, eliminando le fonti di inquinamento. Bisogna estendere questo modello a livello regionale, per combattere l’inquinamento in Calabria è fondamentale realizzare il catasto degli scarichi regionali.

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Comune di Cosenza:Verso un nuovo dissesto finanziario. Cooperative a rischio.

Per il Comune di Cosenza, la Corte dei Conti nell’adunanza pubblica del 20/07/2023, ha accertato l’inamissibilità del Piano di Riequilibrio finanziario Pluriennale del Comune di cosenza ” stante l’insussitenza dei presupposti di cui all’art. 243 bis e ss. del TUEL e la sussistenza di qulli di cui agli art. 268 e 268 bis del medesimo testo unico”; la dichiarata inamissibilità del piano di riequilibrio da parte della competente Sezione Regionale di Controllo della Corte dei conti determina, come già detto, un grave pregiudizio per l’ente in termini di assoluta inoperatività soprattutto in considerazione della scadenza al 31.07.2023 del termine stabilito dal legislatore per l’approvazione del bilancio di previsione 2023/2025 e conseguente applicazione, in mancanza di un documento contabile approvato dal competente organo, dell’assai gravoso regime della gestione provvisoria disciplinato dall’art. 163, comma 2, del TUEL. Questo potrebbe determinare a breve un nuovo dissesto finanziario del comune con la conseguenza della perdita del posto di lavoro per i dipendenti delle cooperative. Infine il Sindaco della città di Cosenza dichiara al Ministero dell’Interno che il Comune si trova in una situazione di stallo contabile ed operativo. Cosi vanno le cose al Comune di Cosenza, cioè non vanno ……………….

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Granata(Legalità Democratica):Citeremo in giudizio Legambiente Goletta Verde, per danni all’immagine, sulle notizie riguardanti lo stato di salute del mare calabrese.

Questa notizia riportata da Legambiente, Goletta Verde in Calabria: “Il 58 per cento delle acque oltre i limiti di legge”, cosi come riportata, da una rappresentazione fuorviante dello stato del mare calabrese, creando un danno all’immagine notevole alla nostre bellissima regione, che vive di turismo nel periodo estivo. Fare dei prelievi secondo un metodo che non è rigorosamente scientifico facendo apparire che le acque del mare della Calabria, non sono balneabili, ci vuole veramente una grande fantasia ambientalista. L’arpacal nello stesso mese di Luglio, che adotta un sistema scientifico, dichiara che le risultanze delle analisi biologiche e chimiche, eseguite obbligatoriamente, in attuazione e ottemperanza alle Direttive emanate dall’Unione Europea e recepite con leggi degli Stati membri, sui campioni di acque marine, prelevate nei punti espressamente indicati e rappresentati pubblicamente, fanno emergere una bella e salutare realtà ambientale marittimo – costiera delle spiagge sempre più affascinanti e incontaminate d’Italia. Dobbiamo però fare di più per combattere le differenti forme e cause d’inquinamento, che sono comunque presenti e causati da scarichi anomali delle acque del mare e dei fondali marini del mare calabrese. Stiamo elaborando un atto di citazione da notificare a Legambiente goletta verde per i danni all’immagine creati alla nostra regione. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Mare Nostrum, convegno a Nocera Terinese il 28 Luglio. Granata, serve una lotta seria all’inquinamento.

Avv. Maximiliano Granata
Si svolgerà venerdì 28 luglio alle ore 19:00 l’incontro tematico dal titolo “‘Mare Nostrum”, nella fantastica location dell’Affaccio Stromboli all’interno del Villaggio del Golfo in via SS18 a Nocera Terinese, un confronto fra amministratori locali e cittadini sulle opportunità di sviluppo che offrono le acque marine unite alle buone politiche degli enti locali e alla forza dell’impegno civico.
Fra gli interventi programmati, spiccano quelli dell’Avvocato Maximiliano Granata e dell’Ingegnere Oreste Citrea, rispettivamente Presidente e Direttore tecnico del Consorzio Valle Crati, società che gestisce la depurazione nell’area centrale della provincia di Cosenza, dell’ingegnere Giovanni Cimino, esperto ambientale ed ex assessore con delega all’ambiente del comune di Lamezia Terme, del consigliere comunale di Lamezia Terme Mimmo Gianturco in qualità di vice presidente della commissione consiliare Ambiente, dell’On Francesco De Nisi, consigliere regionale e componente della commissione consiliare Ambiente, del Presidente della Provincia di Catanzaro Amedeo Mormile e la Presidente dell’Anci Calabria Rosaria Succurro, i quali affronteranno importanti temi ambientali e di sviluppo economico-sociali.
Alla luce dell’importante ordinanza emanata il 07/07/2023 dal Presidente Roberto Occhiuto che impegna i comuni ad una maggiore operatività sulla difesa del mare, e rende nuovamente attuale il tema della tutela delle acque marine, è stato deciso di organizzare un importante confronto fra le amministrazioni comunali del comprensorio, autorevoli rappresentati delle istituzioni ed esperti della materia sulle possibilità di sviluppo che possono crearsi da una maggiore sinergia fra enti, imprese, associazioni e liberi cittadini. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati, Avv. Maximiliano Granata,l’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini.Il Catasto degli scarichi può rappresentare lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e può fornire un supporto fondamentale per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale.
Hanno inoltre confermato la loro partecipazione diversi amministratori locali dei comuni del circondario lametino.
L’evento è aperto al pubblico e gli organizzatori invitano la cittadinanza a partecipare.

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Cosenza,Inquinamento diffuso:Ma l’assessore dei selfie non si rendeva conto di nulla.

“Come è noto, solo da qualche mese,le reti fognarie, della quasi totalità dei comuni del Consorzio Valle Crati, tra cui il Comune di Cosenza, dall’inizio dell’anno, sono state consegnate al concessionario Kratos s.c.a.r.l. . per la gestione delle reti fognarie, in virtù di un contratto di concessione sottoscritto dalla stessa società e il Consorzio Valle Crati.Nella città di Cosenza rispetto alla gestione precedente del Comune di Cosenza,già molto attivo all’epoca con la sua presenza costante l’assessore alla manutenzione dei selfie. Al contrario con la nuova gestione Consorzio Valle Crati-Kratos, continuiamo a trovare una rete fognaria completamente abbandonata a se stessa e priva di lavori significativi. A questo punto sorge spontanea una domanda? Ma chi ha fatto i lavori di manutenzione negli anni passati e che ruolo hanno svolto il Dirigente e il responsabile del procedimento e l’assessore competente che ha il potere di ‘sovrintendenza’ sugli uffici , in relazione al controllo dei lavori relativi alla manutenzione delle reti fognarie della città di Cosenza? MA L’ASSESSORE alla manutenzione DEI SELFIE NON SI RENDEVA CONTO DI NULLA? Cosi vanno le cose nella città di Cosenza, cioè non vanno. Approfondiremo l’argomento, anche se riteniamo lo debba approfondire la Procura della Repubblica di Cosenza. la storia continua …………………..

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Granata(Valle Crati):Mi rendo conto che disturbo i manovratori, io sono fatto cosi e ho il coraggio di combattere la malamministrazione nel settore ambientale.

Condivido il pensiero del Dott. Nicola Gratteri quando dichiara “In realtà Gratteri parla tanto ed è consapevole che quando punta il dito contro il malaffare, fa innervosire tante persone. «Non è che io non mi renda perfettamente conto che quando parlo disturbo il manovratore, capisco benissimo che mi sto tirando la zappa sui piedi ma sono fatto così mi piace dire quello che penso e raccontare le cose che altri purtroppo non possono raccontare, perché non hanno la forza, il coraggio, che è una cosa che non si vende al supermercato». E’ vero quello che dice Gratteri,‘Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare’, chiosa il Manzoni, mettendola sulle labbra di don Abbondio al capitolo XXV de I promessi sposi, quasi giustificando il curato, al termine del colloquio con il Cardinale Borromeo. Lo stesso vale per lo stile e il tatto: se uno non ce l’ha non se lo può di certo dare. Nelle mie lunghe conversazioni con il mio mentore l’On. Mauro Mellini , quando parlavamo della mia attività di amministratore pubblico, parlavamo della libertà dalla paura e sull’opportunità di formare i comitati ” Freedom from fear” . Mauro Mellini ricordava quando arrivò l’eco della proclamazione, durante la guerra, delle “libertà Atlantiche” per le quali battersi e vincere, fatta da Inglesi ed Americani, da Roosevelt e Churchill che si erano incontrati sul Potomac. C’era la quarta di esse: “Freedom from fear”. Libertà dalla paura. Per la quale, appunto, battersi e vincere. Io e Mauro non avevamo paura di parlare, in fondo Mauro per la sua storia era la roccia del garantismo nazionale. Io e Mauro non abbiamo mai avuto “El Miedo” la paura di parlare. Anche a me piace parlare, come piace farlo a Nicola Gratteri, per disturbare i manovratori, sono fatto anche io cosi e con grande coraggio stiamo denunciando quello che avviene nel settore ambientale, nell’ambito della gestione del Consorzio Valle Crati, di cui mi onoro essere presidente da 12 anni. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Cosenza,Inquinamento diffuso: L’assessore alla manutenzione, il dirigente e il responsabile del procedimento che atti hanno posto in essere.

Dopo che sono state consegnate le reti fognarie dei comuni ad un gestore unico sotto l’indirizzo e il controllo del Consorzio Valle Crati , dai primi interventi sul territorio abbiamo riscontrato una totale assenza di lavori sulle reti fognarie della città di Cosenza e Rende, oggetto d’intervento e nello specifico, in alcuni punti critici della città di Cosenza, la Kratos ha verificato il mancato allaccio alla rete fognaria. Dopo le numerose denunce effettuate, si sta redigendo un’apposita relazione che sarà sempre trasmessa alla Procura della Repubblica per gli adempimenti di competenza. Allo stato è stato riscontrato un inquinamento diffuso nelle città di Cosenza e Rende e forti criticità nell’area industriale di Montalto Uffugo. Scarichi non collettati ai centri abitati, che in pieno centro, scaricano in superficie. Numerose condotte fognarie di grossi centri abitati che scaricano direttamente nel fiume attraverso l’immissione delle fogne nelle acque bianche, infine un totale stato di abbandono delle reti fognarie. Al Comune di Cosenza nei Lavori di manutenzione ordinaria, è stato rispettato il principio di rotazione ed economicità? Per quanto riguarda le procedure di Procedura di affidamento dei lavori di manutenzione ordinaria, è chiaro, quindi, che in ogni affidamento devono essere garantiti il rispetto dei principi di concorrenza, di economicità, di efficienza e di rotazione rispetto agli affidatari dei lavori e che a tali principi è assoggettato il Comune di Cosenza “Ente Pubblico” . E’ da verificare se il Comune di Cosenza negli affidamenti ha rispettato i principi summenzionati. Nel caso di mancato rispetto di detti principi, gli organi preposti del Comune versano in una situazione di violazione di legge e mancata osservanza della legittimità degli atti posti in essere. Nel frattempo il nuovo dirigente alla manutenzione Francesco Giovinazzo, dovrà verificare tutte le procedure poste in essere. A questo punto sorge spontanea una domanda? Chi ha controllato la gestione precedente prima della consegna delle reti a Kratos s.c.a.r.l., che ruolo ha svolto il Dirigente della manutanzione, il responsabile del procedimento e che controllo sulla legittimità degli atti posti in essere, ha esercitato l’assessore competente. La storia continua ……………….

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Granata(Valle Crati): Uno scenario inquietante quello del Comune di Rende. Orgoglioso di rappresentare un avamposto di legalità democratica.

Uno scenario inquietante quello che è emerso nella gestione del comune di Rende. «Forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione locale, nonché il buon andamento e il funzionamento dei servizi con grave pregiudizio dell’ordine e della sicurezza pubblica». Questa è la relazione del Ministero dell’Interno al Presidente della Repubblica che ha portato allo scioglimento del Comune di Rende per infiltrazioni mafiose. Uno scenario inquietante anche a Crotone dove secondo il pubblico ministero, in particolare – ha reso noto “Il Fatto Quotidiano” – Oliverio e Adamo avrebbero svolto un ruolo di primissimo piano attraverso “riunioni programmatiche e strategiche, volte a creare e mantenere alleanze di natura elettorale, mediante accordi sui territori con esponenti di punta di movimenti e partiti politici, con i quali concordare le modalità di rastrellamento di voti. Anche attraverso il ricorso a nomine, assunzioni clientelari, appalti da affidare a imprese che avrebbero garantito un ritorno elettorale, nonché si premurava di fornire liste di soggetti da assumere, con modalità squisitamente clientelari, a Giancarlo Devona”. Quest’ultimo, Devona, è un esponente del Pd finito ai domiciliari con il compito di far interfacciare Sculco con Adamo. Altra scenario di illegalità è il rinvio a giudizio per tutti gli indagati dell’inchiesta denominata “Reset” che hanno scelto il rito ordinario. E’ questa la decisione pronunciata dal gup, il processo inizierà il prossimo 31 ottobre dinanzi al Tribunale di Cosenza, in composizione collegiale. Mi onoro di rappresentare il Consorzio Valle Crati da 12 anni e nella mia conduzione sono sempre andato avanti scendo i principi di imparzialità, legalità, correttezza amministrativa e buon andamento nella pubblica amministrazione. Sono orgoglioso di rappresentare in questo territorio un avamposto di legalità democratica. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati):Lotta all’inquinamento, io sostengo il Presidente Occhiuto, dobbiamo mettere ordine al sistema contro chi ha tradito il fiume e il mare.

Una vera bomba ecologica nel cuore della Valle del Crati. Da anni. A denunciarla, il presidente del consorzio Valle Crati Maximiliano Granata. In pieno centro interi quartieri non sono allacciati alle fogne. Nella città di Cosenza a Piazza Europa, un palazzo sversava liquami per la strada. Via degli Stadi: un’altra fogna a cielo aperto e interi condomìni non allacciati. Ma il caso più eclatante è quello dell’ospedale di Cosenza. Non si sa dove sversi l’Annunziata, spiega Granata. I risultati sulla salute dei fiumi dell’area urbana sono evidenti. Non solo i reflui delle abitazioni finiscono nei costi d’acqua e poi in mare, da Città 2000 a Rende e Montalto. E poi la città vecchia, dove il consorzio è intervenuto per collettare le abitazioni attorno al Crati. Persino il centro commerciale Metropolis di Rende – continua Granata – non ha prodotto l’autorizzazione allo scarico. In questi mesi il Consorzio Valle Crati ha iniziato a provvedere al censimento di tutti gli insediamenti così classificati siti sul territorio servito del Consorzio stesso, al fine di realizzare un catasto degli scarichi nelle pubbliche fognature. Il Catasto degli scarichi può rappresentare lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e può fornire un supporto fondamentale per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale. L’inquinamento dei fiumi e del mare sono le conseguenze di un lungo periodo dove un conflitto palese non ha avuto interpreti -ad eccezione di comitati e qualche amministratore che sono stati marginalizzati. La sfida quindi non è solo risolvere i danni prodotti da questa “dimenticanza”, ma avere la capacità di accorgersi delle battaglie da fare nella lotta all’inquinamento e sapere gestire, ricostruendo la fiducia con i cittadini. Per questi motivi, io nella mia qualità di amministratore, sostengo il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella lotta all’inquinamento, perchè dobbiamo mettere ordine al sistema contro chi ha tradito il fiume e il mare. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati):Cosenza, nei pressi del deposito AMACO, accertata la presenza di fuoriuscita di liquami.

Cosenza:AMACO
Continua da parte del Consorzio Valle Crati, senza sosta, il controllo degli scarichi inquinanti su tutto il territorio dell’area urbana della Valle del Crati e nella zona di Cosenza, Rende e Montalto Uffugo. Una campagna di monitoraggio e di sopralluoghi periodici finalizzati a rivelare gli abusi, le inadempienze e le irregolarità in essere degli scarichi in pubblica fognatura che vengono posti in essere dal Concessionario società Kratos s.c.a r.l. su incarico conferito dal Consorzio Valle Crati con Contratto di Concessione rep. n. 99 del 15/07/2019 e che sono stati resi possibili dal momento del subentro del predetto Concessionario nella gestione e nel possesso sulle reti fognarie afferenti a tutto il territorio dei Comuni consorziati a partire dallo scorso 01/01/2023. In riferimento alla nota prodotta dalla società Kratos s.c.a r.l. prot. n. 666/KTS/CG/23 del 14/07/2023, acquisita al protocollo del Consorzio Valle Crati al n. 1137/2023 del 17/07/2023, gli uffici del Consorzio Valle Crati hanno comunicato a Codesto Ecc.mo Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza che è stata accertata dalla predetta Ditta la presenza di una fuoriuscita di liquami nella zona ubicata nei pressi del deposito AMACO nel territorio del Comune di Cosenza con coordinate 39°19’47.0”N 16°15’15.0”E la quale presumibilmente avviene attraverso un pozzetto progettato per il convogliamento di acque bianche. Al fine di una risoluzione della problematica riscontrata (si precisa che trattasi di rete comunale di Cosenza) sono state effettuate delle indagini, attualmente ancora in corso. Allo stato il comune di Cosenza, attraverso il Dirigente e il responsabile della manutenzione Ing. Santo Venneri non sono stati in grado di fornire una mappatura degli scarichi della zona che deve essere oggetto dell’intervento e né tanto meno all’atto della consegna è stato indicato questo scarico. Tanto premesso il Consorzio Valle Crati nell’ottica di una proficua collaborazione che Questo Ente ha, da tempo, avviato con l’autorità giudiziaria ha inviato immediatamente attraverso gli uffici la segnalazione al Procuratore della Repubblica di Cosenza per gli adempimenti di competenza. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Avv. Maximiliano Granata

Continua la nostra battaglia nella lotta all’inquinamento. NON CI FERMERANNO

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Granata(Valle Crati):Inquinamento diffuso nell’area urbana Cosenza-Rende-Montalto Uffugo.

Dopo che sono state consegnate le reti fognarie dei comuni ad un gestore unico sotto l’indirizzo e il controllo del Consorzio Valle Crati , dai primi interventi sul territorio abbiamo riscontrato una totale assenza di lavori sulle reti fognarie della città di Cosenza e Rende, oggetto d’intervento e nello specifico, in alcuni punti critici della città di Cosenza, la Kratos ha verificato il mancato allaccio alla rete fognaria. Dopo le numerose denunce effettuate, stiamo redigendo un’apposita relazione che sarà sempre trasmessa alla Procura della Repubblica per gli adempimenti di competenza. Allo stato è stato riscontrato un inquinamento diffuso nelle città di Cosenza e Rende e forti criticità nell’area industriale di Montalto Uffugo. Scarichi non collettati ai centri abitati, che in pieno centro, scaricano in superficie. Numerose condotte fognarie di grossi centri abitati che scaricano direttamente nel fiume attraverso l’immissione delle fogne nelle acque bianche, infine un totale stato di abbandono delle reti fognarie. In questi pochi mesi di gestione abbiamo riscontrato un inquinamento diffuso nell’area urbana Cosenza-Rende-Montalto Uffugo e per questi motivi convocherò con urgenza un tavolo tecnico con Arpacal e il NIPAAF Carabinieri di Cosenza, per elaborare un protocollo d’intesa che addotti le misure congiunte necessarie per la lotta all’inquinamento. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Nomina Revisore:Franz Caruso si allea con il centrodestra e mette in minoranza Nicola Adamo

Questo è quello che avevamo già scritto: Oggi pomeriggio presso il consiglio comunale di Cosenza il Dr. Andrea Manna è stato rieletto Presidente del collegio dei revisori dei conti con (fine incarico 30/06/2026). Già eletto (precedente amministrazione) Presidente del collegio dei revisori dei conti del comune di Cosenza con inizio incarico 28/05/2020 e fine incarico 30/06/2023. Il Dr. Francesco Colistro era sostenuto dalla maggioranza del consiglio comunale di Cosenza… del partito democratico vicino alle posizioni di Enza bruno Bossio e Nicola Adamo. Colistro sconfitto dal Presidente uscente Andrea Manna sostenuto in blocco dalla minoranza…. Andrea Manna vince con 18 voti contro 14 di Francesco Colistro !!!! Problemi di maggioranza….. sicuramente ennesima prova di negligenza amministrativa inescusabile. E’ evidente che ci sono problemi seri nella maggioranza consiliare. Noi abbiamo seguito la vicenda politica e “colpo di scena” ci sono stati cambi di maggioranza nella scelta del revisore.Ma torniamo ai numeri la minoranza di centrodestra è composta da 8 consiglieri comunali e dal gruppo di Bianca Rende che è composto da 2 consiglieri comunali per un totale di 10 consiglieri. La votazione si sarebbe dovuta concludere 22 a 10 a favore di Colistro che era indicato da Nicola Adamo. Al contrario si sono spostati 8 consiglieri di maggioranza che con i 10 consiglieri di minoranza hanno eletto Andrea Manna, mettendo in netta minoranza Colistro”indicato da Nicola Adamo” che si è fermato a quota 14. Secondo i bene informati i consiglieri che hanno votato Andrea Manna sono quelli del Sindaco Franz Caruso che sembrerebbe abbia dato la benedizione alla riconferma del presidente del collegio dei revisori.Il dato politico che possiamo registrare è che Franz Caruso si è alleato con il centrodestra e ha messo in minoranza Nicola Adamo.Riteniamo che si sia creata una frattura profonda in seno alla maggioranza consiliare che avrà sicuramente ripercussioni politiche in futuro. Seguiremo al vicenda con attenzione. La storia continua ……………………

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Cosenza, Franz Caruso non ha più la maggioranza in consiglio comunale.

Oggi pomeriggio presso il consiglio comunale di Cosenza il Dr. Andrea Manna è stato rieletto Presidente del collegio dei revisori dei conti con (fine incarico 30/06/2026). Già eletto (precedente amministrazione) Presidente del collegio dei revisori dei conti del comune di Cosenza con inizio incarico 28/05/2020 e fine incarico 30/06/2023. Il Dr. Francesco Colistro era sostenuto dalla maggioranza del consiglio comunale di Cosenza… del partito democratico vicino alle posizioni di Enza bruno Bossio e Nicola Adamo. Colistro sconfitto dal Presidente uscente Andrea Manna sostenuto in blocco dalla minoranza…. Andrea Manna vince con 18 voti contro 14 di Francesco Colistro !!!! Problemi di maggioranza….. sicuramente ennesima prova di negligenza amministrativa inescusabile. E’ evidente che ci sono problemi seri nella maggioranza consiliare e per come avevamo già scritto l’asse del pd di Nicola Adamo accompagnato da Luigi Incarnato è in netta minoranza,  verificheremo gli sviluppi politici successivi. La storia continua ……………………………………………

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Granata(Valle Crati):Cosenza, accertata la presenza di fuoriuscita di liquami nella zona di Viale Cosmai. Inviati gli atti alla Procura della Repubblica.

Avv. Maximiliano Granata
Gli uffici del Consorzio Valle Crati hanno inviato all’Ecc.mo Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza l’accertamento della presenza di una fuoriuscita di liquami nella zona di Viale Cosmai nel territorio del Comune di Cosenza, la quale presumibilmente avviene attraverso un pozzetto progettato per il convogliamento di acque bianche e, pertanto, con modalità evidentemente abusive. Si fa presente che il Concessionario società Kratos s.c.a r.l., che detiene la gestione ed il possesso di dette reti fognarie, ha già effettuato indagini e sopralluoghi atti a verificare la situazione ora descritta nonchè sta programmando la più idonea soluzione tecnica atta a consentire il convogliamento del refluo in rete fognaria idonea. Tale segnalazione è stata effettuata in virtù di una campagna di monitoraggio e di sopralluoghi periodici finalizzati a rivelare gli abusi, le inadempienze e le irregolarità in essere degli scarichi in pubblica fognatura che vengono posti in essere dal Concessionario società Kratos s.c.a r.l. su incarico conferito dal Consorzio Valle Crati con Contratto di Concessione rep. n. 99 del 15/07/2019 e che sono stati resi possibili dal momento del subentro del predetto Concessionario nella gestione e nel possesso sulle reti fognarie afferenti a tutto il territorio dei Comuni consorziati a partire dallo scorso 01/01/2023. Continua la nostra azione politica di lotta all’inquinamento per monitorare gli scarichi irregolari e che vengono denunciati, attraverso gli uffici, tempestivamente alla procura della repubblica. Andiamo avanti senza sosta con tolleranza 0 verso chi inquina il territorio. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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CONSORZIO VALLE CRATI. IL PRESIDENTE GRANATA SODDISFATTO PER LA PROSECUZIONE DELL’INTERVENTO SULLA DEPURAZIONE, IN PROJECT FINANCING, ANNUNCIATA DALLA KRATOS S.C.A.R.L.

Ieri 13 luglio si è tenuta una riunione convocata dall’Autorità per i Rifiuti e per le Risorse Idriche della Regione Calabria avente ad oggetto i lavori finanziati al Consorzio Valle Crati con la Delibera CIPE n. 60/2012 e che devono essere realizzati sul sistema fognario-depurativo del territorio dell’agglomerato Cosenza-Rende. Fondamentale, infatti, è il destino di tale intervento per consentire ai Comuni aderenti al Consorzio Valle Crati di uscire dall’infrazione comunitaria rispetto alle cause C-656/10 e C-85/13 scaturenti dal mancato adeguamento del Mezzogiorno d’Italia agli artt. 3 e 4 della Direttiva Comunitaria 91/271/CEE.
All’incontro hanno preso parte il Consorzio Valle Crati rappresentato dal Presidente Avv. Maximiliano Granata e dal RUP Ing. Oreste Citrea, il Commissario Straordinario ARRICAL Ing. Bruno Gualtieri, il Direttore Generale della SORICAL s.p.a. Ing. Giovanni Paolo Marati, il Dirigente del Settore del Ciclo Integrato delle Acque Ing. Pietro Cerchiara e l’Amministratore Delegato della società Kratos s.c.a r.l. Dott. Alfonso Gallo.
Sul tavolo sono state poste una serie di questioni che da tempo erano oggetto di serrato confronto tra il Consorzio Valle Crati ed il Concessionario società Kratos s.c.a r.l.. Grande è la soddisfazione del Presidente Granata considerato che, ad esito della riunione, la società Kratos s.c.a r.l. ha ribadito la sua volontà di proseguire sulla strada della realizzazione dei lavori di ampliamento e di ammodernamento del sistema depurativo e di collettamento dei reflui consortili e dei Comuni consorziati. Lo stesso Granata, con il prezioso coordinamento del Commissario Straordinario e grazie anche all’imprescindibile presenza del Direttore Generale della SORICAL s.p.a., si è alacremente speso per la risoluzione di tutte le problematiche che naturalmente attengono al project financing, visti i notevoli aumenti di prezzo delle materie prime degli ultimi tempi e viste le difficoltà di gestione delle reti fognarie e dei depuratori connesse alle criticità ed alle notevoli anomalie che gli stessi presentano.
La società Kratos s.c.a r.l. ed il Consorzio Valle Crati hanno, poi, mostrato convergenza sulla necessità di proseguire con la campagna di monitoraggio e di controllo sugli scarichi fognari. A tal proposito il Presidente Granata ha formulato il suo plauso per la precisione e l’incisività con le quali la società Kratos s.c.a r.l. sta svolgendo la sua attività quotidiana di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti fognari e di depurazione consortili e dei Comuni consorziati nonchè di segnalazione di tutte le irregolarità accertate. L’Avv. Granata ha, poi, anche ribadito la prosecuzione della sua opera di redazione del catasto degli scarichi fognario-depurativi e di controllo e denuncia all’Autorità giudiziaria in caso di presenza ed avvenuta rilevazione di scarichi abusivi ed anomali.
Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati avv. Maximiliano Granata

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Granata(Valle Crati):Il Sindaco Franz Caruso farebbe bene a dimettersi, le chiacchiere al vento non servono a nulla. Non ha alcuna proposta di governo.

Il tempo delle finzioni è scaduto, registro da parte del Sindaco della città di Cosenza Franz Caruso una linea politica suicida e inesistente, constatiamo che i lavoratori dell’Amaco sono senza stipendio da quasi tre mesi e che le cooperative rischiano l’implosione con la perdita di centinaia di posti di lavoro. Conflitti immotivati con il presidente della Giunta Regionale della Calabria, On. Roberto Occhiuto, che ha creato un vero e proprio cortocircuito istituzionale. Infine dalle ultime dichiarazioni del Sindaco di Cosenza Franz Caruso sui temi dell’ambiente, dimostra di non avere alcuna competenza sulla problematica afferente l’ambiente , vi è di più con il suo rappresentante ha contestato i controlli sugli scarichi fognari e la realizzazione del catasto degli scarichi. Vi è di più sono state riscontrate, nella città di Cosenza, reti fognarie abbandonate con scarichi di palazzi non allacciati alla rete fognaria. La lotta all’inquinamento non si fa con i comunicati stampa e iniziative politiche singole che creano solo confusione, ma partecipando alle riunioni istituzionali nella sede deputata del consorzio dove il Sindaco di Cosenza Franz Caruso è sempre assente. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Legalità Democratica):La sinistra di Mario Oliverio aveva distrutto SORICAl,con il Presidente Occhiuto è iniziata una nuova stagione di buon governo.

Quando fu nominato sindaco di Rende Marcello Manna a capo dell’autorità idrica calabrese suscitò la mia sdegnata reazione come presidente dell’associazione “Legalità Democratica” e in una nota del 30 Luglio 2019 scrivevo:
«L’assemblea dell’Autorità idrica calabrese rappresenta, per come concepita, molto meno della metà degli abitanti dell’intera regione». Senza «che ci sia stato un rapido ripensamento degli organi preposti», Oliverio sostenuto dal suo solito gruppo di potere, ha partorito un organismo che non rappresenta l’intero territorio regionale .
I soliti noti di nostra antica conoscenza si sono solo preoccupati di comporre organismi di chiara sudditanza politica verso l’esecutivo di Mario Oliverio .
Nessuno ha parlato dell’evidente fallimento dell’esperienza di Sorical, gestita dalla sinistra.
Non si conoscevano gli orientamenti dell’Autorità Idrica Calabrese sul futuro del servizio idrico e il Consiglio regionale, salvo eccezioni, non voleva affrontare il caso Sorical, servita ai vecchi partiti a intruppare od omaggiare propri sodali».
Il futuro dell’acqua pubblica restava un mistero, in Calabria. Non c’era una direzione, non c’era un orizzonte e mancava un quadro obiettivo sui veri crediti di Sorical, sui mancati investimenti del socio privato, sull’organico della partecipata e sulla visione progettuale dell’Autorità Idrica Calabrese». Oggi con il presidente Roberto occhiuto è iniziato un nuovo corso di buon governo, con la costituzione del nuovo soggetto gestore. Sono ridicole le considerazioni del partito democratico e dei suoi sodali che dovrebbero invece spiegare i tanti anni di fallimenti della sinistra nel settore della depurazione.Lo dichiara il presidente del’Associazione Legalità democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Comune di Cosenza:Tutti contro tutti, a rischio il vicesindaco Maria Pia Funaro.

Nel comune di Cosenza vige il motto, Tutti contro Tutti.Avevamo già scritto: secondo le indiscrezioni che circolano nei corridoi di Palazzo dei Bruzi, due consiglieri comunali ex gruppo De Cicco, Daniela Puzzo e Francesco Gigliotti s transitati nel gruppo dei 7 consiglieri comunali che chiedono le dimissioni di Francesco De Cicco e Luigi Incarnato per i noti problemi giudiziari. Si narrà anche di una coppia di fatto, Francesco De Cicco e Pina incarnato per le prossime regionali che potrebbero mettere fuori gioco il Presidente del consiglio comunale di Cosenza in caso di eventuale candidatura, non cè due senza tre visto che gli ultimi due Presidenti del consiglio comunale di Cosenza eletti sono stati Luca Morrone e Pierluigi Caputo.Secondo alcune indiscrezioni, si è creata una fronda consistente di un gruppo ben organizzato, di dieci consiglieri comunali capeggiati da Giuseppe Mazzuca , che sarebbe in procinto di richiedere a gran voce di revocare dalle loro cariche Francesco de Cicco e Luigi Incarnato. Si narrà che siano volate parole grosse tra lo stesso De Cicco e Mazzuca. Secondo i bene informati qualche giorno fa,in centro città, sono stati avvistati a parlare in maniera molto intensa Nicola Adamo e Giuseppe Mazzuca per discutere delle prossime strategie comunali. Si vocifera che il gruppo Mazzuca-Guccione e il gruppo Adamo-Covelli, stia trovando la quadra per nominare il nuovo vicesindaco. Una cosa sembrerebbe certa il posto di vicesindaco di Maria Pia Funaro è a forte rischio. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua ……………………

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Depurazione:I sinistri, ignoranza,ignoranza! Adesso parlano i somari.

Nel mondo dei sinistri calabresi,ci sono ignoranti ed ignoranti. Bisogna stare attenti a non considerare tali quelli che sanno quel che ad essi fornisce la cultura del loro mondo e sanno farne buon uso.I veri ignoranti sono quelli che ritengono di dover appartenere al mondo delle persone colte e qualificate, di sapere tutto per aver inteso parlare di qualcosa. E che si distinguono per l’uso improprio e ridicolo del “parlar a vanvera”, che adoperano con aggressiva supponenza.Per quella brutta pretesa di usare un linguaggio nientemeno che da persone colte, ha usato tale e quale l’espressione di un’altra categoria di ignoranti, quella dei nostalgici della sinistra,UN SINDACO SOMARO, mistificatore della realtà, anch’essi, molto fedeli al sentito dire delle loro fantasie ideologiche.Tornano alla mente episodi dei sinistri che evocano il perché a volte l’ignoranza e l’ignoranza del perché certe affermazioni, nel settore della depurazione, sono veramente da ignoranti, suggeriscono altre considerazioni, positive e sagge che, invece, sarebbero del tutto opportuno e necessarie. Infine appare opportuno ricordare quella frase sconsolata di Leonardo Sciascia (“A futura memoria”) che ogni tanto mi accade di ricordare: “…i cretini sono tanti e godono ottima salute non mentale che consente loro di passare a un fanatismo all’altro…”. D’altronde cretini si nasce sinistro si diventa. la storia continua…………………………………..

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Francesco Caruso:Cooperative,siamo solidali con gli operatori in tuta arancione.

Durante i dieci anni della precedente Amministrazione, obiettivo prioritario nell’organizzazione dei servizi e nella predisposizione dei relativi bandi è stata la garanzia della continuità lavorativa e il miglioramento delle condizioni per gli operatori delle cooperative, dopo aver ricondotto a regolarità i rapporti di queste importanti realtà con il Comune. Nei giorni scorsi, appresi i termini dei nuovi bandi in seno alla Commissione Ambiente, abbiamo (più volte) rappresentato le nostre perplessità e preoccupazioni ma i nostri allarmi sono rimasti inascoltati. Ci dispiace per l‘incertezza delle sorti degli operatori in tuta arancione e siamo solidali con loro, anche con quelli che, purtroppo, si sono fatti illudere da vane promesse elettorali. Lo dichiara il consigliere comunale della città di Cosenza Francesco Caruso.

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Città di Cosenza:Cooperative,le tute arancioni rischiano il posto di lavoro.


Numerosi dipendenti delle cooperative comunali si sono ritrovati oggi davanti a Palazzo dei Bruzi perché preoccupati per il loro futuro lavorativo.L’argomento in discussione era la mancata proroga del contratto che scadrà a settembre e che tuttavia non darà ai lavoratori in tuta arancione la sicurezza di un rinnovo.Una situazione complicata che senza un’adeguata programmazione, fa correre il serio rischio della perdita del lavoro dei dipendenti delle cooperative. Assenti al confronto con i lavoratori, Il Sindaco di Cosenza Franz Caruso e il capo di gabinetto Luigi Incarnato. Le cose vanno cosi a Cosenza, cioè non vanno. La storia continua …………………….

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Comune di Cosenza:Dieci consiglieri comunali chiedono la revoca di Luigi Incarnato e Francesco de Cicco.

Avevamo già raccontato questa storia nello scorso articolo:
Secondo le indiscrezioni che circolano nei corridoi di Palazzo dei Bruzi, due consiglieri comunali ex gruppo De Cicco, Daniela Puzzo e Francesco Gigliotti sono transitati nel gruppo dei 7 consiglieri comunali che chiedono le dimissioni di Francesco De Cicco e Luigi Incarnato per i noti problemi giudiziari. Si narrà anche di una coppia di fatto, Francesco De Cicco e Pina incarnato per le prossime regionali che potrebbero mettere fuori gioco il Presidente del consiglio comunale di Cosenza in caso di eventuale candidatura, non cè due senza tre visto che gli ultimi due Presidenti del consiglio comunale di Cosenza eletti sono stati Luca Morrone e Pierluigi Caputo. Diciamo che l’unico politico di spessore in consiglio comunale, di fronte a tanta mediocrità, sia Giuseppe Mazzuca Presidente del consiglio comunale e leader di dieci consiglieri comunali che lo seguono nelle sue giuste battaglie politiche. Secondo alcune indiscrezioni, si è creata una fronda consistente di un gruppo ben organizzato, di dieci consiglieri comunali, che sarebbe in procinto di richiedere a gran voce di revocare dalle loro cariche Francesco de Cicco e Luigi Incarnato. Vedremo cosa farà Franz Caruso sempre più solo e sconsolato, nella sua città e nel contesto dell’area urbana. La storia continua………………

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Città di Cosenza:Nicola Adamo sempre più isolato,maggioranza allo sbando.

Nella città di Cosenza, Nicola Adamo punto di riferimento di alcuni consiglieri comunali di maggioranza, cerca di serrare i ranghi, ma non ci riesce. Il comune è allo sbando politico e ci sono molti malumori nei confronti di Luigi Incarnato e dell’Assessore Francesco De Cicco. La fronda dei 7 consiglieri comunali vuole Incarnato e De Cicco fuori dalla casa comunale per i motivi noti. Nel frattempo si narra di incontri tra il supermercato Scarpelli o nelle vicinanze della casa comunale, dove Nicola Adamo si intrattiene con vari esponenti della politica cittadina. Non c’è che dire, gli anni passano ma la vecchia politica rimane. Seguiremo la vicenda politica cosentina con attenzione. La storia continua…………………

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Nuovo Ospedale di Cosenza: In mano ai privati per i prossimi 30 anni, secondo lo studio di fattibilità del 2017.

Come avevamo già detto:
La storia del nuovo Ospedale di Cosenza è tutta da raccontare. Riemerge in tutta la sua evidenza e fa seguito allo studio di fattibilità del 2017 commissionato da Mario Oliverio, che prevede per la località Vaglio Lise, ipotesi controllo pubblico al 49% e il 51% per cento in mani ai privati. Il quadro economico complessivo della presente opzione di intervento nello studio di fattibilità prevede l’opzione di intervento di cui alla documentazione progettuale, per un valore pari a 373 milioni, di cui 246 milioni relativi ai lavori, 45,5 milioni relativi ad arredi ed attrezzature ed 81, 5 milioni relativi a somme a disposizione. Non solo ma nelle tempistiche dell’intervento nell’elaborazione del Piano economico-finanziario del Concessionario (costituito come Società di progetto o Special Purpose Vehicle- SPV) si basa sulle seguenti ipotesi temporali che, nel complesso, portano ad una durata della concessione (progettazione, costruzione e gestione) pari a 30 anni, di cui 5 anni, per la fase di progettazione e costruzione e 25 anni, per la fase di gestione. Ma in Calabria gli unici problemi cui si bada sono quelli della giornata. Agli imprenditori “disponibili” (e non senza ottimi profitti) l’istituzione pubblica, fa ponti d’oro. Un grottesco studio di fattibilità , che diventa il classico cacio sui maccheroni. Anzi, il cacio sembra sia stato messo nel piatto in attesa dei maccheroni in arrivo dai privati e non solo di quelli. Insomma i privati, sembrano dotati di grande lungimiranza. Non c’è che dire”. La storia continua nelle prossime puntate …………………

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Nuovo Ospedale Cosenza in mano ai privati con il 51% ?

La storia del nuovo Ospedale di Cosenza è tutta da raccontare. Riemerge in tutta la sua evidenza e fa seguito allo studio di fattibilità commissionato da Mario Oliverio, che prevede per la località Vaglio Lise, ipotesi controllo pubblico al 49% e il 51% per cento in mani ai privati. Il quadro econo0mico complessivo della presente opzione di intervento nello studio di fattibilità prevede l’opzione di intervento di cui alla documentazione progettuale, per un valore pari a 373 milioni, di cui 246 milioni relativi ai lavori, 45,5 milioni relativi ad arredi ed attrezzature ed 81, 5 milioni relativi a somme a disposizione. Approfondiremo l’argomento nelle prossime puntate, la storia continua……………..

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Carlo Guccione bacchetta Franz Caruso,non mi faccia commentare l’incommentabile

Carlo Guccione esponente regionale importante del Partito democratico, in merito alle dichiarazioni di Franz Caruso, sull’ubicazione dell’ospedale,dichiara:«Non mi faccia commentare l’incommentabile. Mi faccia solo dire che ho apprezzato la posizione del presidente del consiglio comunale, Giuseppe Mazzuca e del consigliere comunale Giuseppe Ciacco». E’ evidente una chiara frattura di Carlo Guccione con una fronda consistente di consiglieri comunali, sulle posizioni politiche di varia natura, assunte in solitudine dall’attuale Sindaco Franz Caruso sempre più in balia degli eventi e senza alcuna maggioranza consiliare. Si vocifera che non abbia nemmeno i numeri per approvare il bilancio preventivo in consiglio comunale. La storia continua………………

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Comune di Cosenza:Fuori Luigi Incarnato e Francesco De Cicco?

Secondo le indiscrezioni che circolano nei corridoi di Palazzo dei Bruzi, due consiglieri comunali ex gruppo De Cicco, Daniela Puzzo e Francesco Gigliotti sono transitati nel gruppo dei 7 consiglieri comunali che chiedono le dimissioni di Francesco De Cicco e Luigi Incarnato per i noti problemi giudiziari. Si narrà anche di una coppia di fatto, Francesco De Cicco e Pina incarnato per le prossime regionali che potrebbero mettere fuori gioco il Presidente del consiglio comunale di Cosenza in caso di eventuale candidatura, non cè due senza tre visto che gli ultimi due Presidenti del consiglio comunale di Cosenza eletti sono stati Luca Morrone e Pierluigi Caputo. La storia continua …………………………………….

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Avv. Maximiliano Granata:I Sinistri calabresi e la pseudodemocrazia,il vantaggio per i cretini.

C’è quella frase sconsolata di Leonardo Sciascia (“A futura memoria”) che ogni tanto mi accade di ricordare: “…i cretini sono tanti e godono ottima salute non mentale che consente loro di passare da un fanatismo all’altro…”.
Una proposizione tragica, specie per chi crede, malgrado tutto, nella democrazia, sistema fondato sul numero di consensi, dai quali dipende l’attribuzione del potere.
Certo, la Democrazia ha i suoi rischi, che per lo più dipendono dalla constatazione di Leonardo Sciascia.
Per i sinistri tutto è permesso anche governare con imputati per processi di mafia.
Un programma simile sarebbe sufficiente a seppellire nel dileggio e nel ridicolo ogni partito normale di persone normali.
Ma, dette queste cose da un sinistro (che in quanto imputato per mafia o corruzione può chiedere quello che vuole, come se si trattasse sempre dell’ultima sigaretta…) ed accettate da sinistri asserviti a questi imputati presenti e plaudenti, non hanno affatto sollevato le reazioni dovute alle cazzate. Perché? Perché ai cretini ed ignoranti è concesso dire questo ed altro. Le loro cavolate non ci allarmano: si sa, sono cretini ed ignoranti. Questo è il premio che loro “spetta”.
Se si perdesse un po’ di tempo a riprendere, commentare, illustrare, catalogare tutte le baggianate dei sinistri (e, in fatto di regole o di rispetto della norma, quelle di certi imputati per mafia che i sinistri adorano ed ai quali obbediscono) se ne potrebbe fare un libro, a metà strada dal libro dell’orrore ed il libro umoristico.
Ma, poverini, sono ignoranti e cretini. Meritano un premio di “comprensione”.
Ecco il “premio di maggioranza” cui nemmeno Leonardo Sciascia aveva pensato. IL Presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Anci Calabria: Vincenzo Granata, memoria corta o negligenza inescusabile.

In merito alle note stampa dei quattro Sindaci Fiorita, Brunetti, Voce e Caruso, preciso quanto segue: L’Anci è una associazione dei comuni che tutela e rappresenta gli interessi dei comuni anche nei rapporti con le altre istituzioni e amministrazioni, con le organizzazioni, associazioni economiche, politiche, sindacali e sociali nazionali; in particolare tiene stabile i rapporti politici e istituzionali con i comuni associati, con la conferenza dei presidenti delle regioni e con l’UPI. Gli stessi hanno memoria corta o negligenza inescusabile perché sono componenti di diritto nel direttivo e consiglio regionale di Anci Calabria e quindi parte integrante della vita amministrativa della stessa associazione, in particolare non possono non conoscere l’articolo 17 comma 2 esercizio finanziario dell’ente che prevede l’approvazione del bilancio preventivo entro fine dicembre di ogni anno e l’approvazione del bilancio consuntivo, entro la fine di ogni anno. Pertanto prendiamo atto che i fantastici 4 non hanno né approvato il bilancio, e nemmeno applicato l’amministrazione trasparente, presente in tutte le anci regionali, tranne che in Calabria. Sorprendono le dichiarazioni dell’Anci alternativa che non riscontra alcun seguito, rilevato che la candidatura del neo presidente Rosaria Succurro è stata sostenuta da 209 Sindaci su 277 aventi diritto al voto. La loro è una proposizione comica, specie per chi crede, malgrado tutto, nella democrazia, sistema fondato sul numero di consensi, dai quali dipende l’attribuzione delle presidenze. “I sinistri” magari invece immaginavano , l’abolizione del voto di preferenza, per far passare avanti gli spacciatori di teoremi inesistenti, rispetto alla presidenza di Rosaria Succurro .Una simile ipotesi sarebbe sufficiente a seppellire nel dileggio e nel ridicolo ogni partito normale di persone normali. Se si perdesse un po’ di tempo a riprendere, commentare, illustrare, catalogare tutte le baggianate di qualche Sindaco se ne potrebbe fare un libro, a metà strada dal libro dell’orrore ed il libro umoristico. Poverini, meritano un premio di “comprensione”.
Ecco il “premio di comprensione” cui nemmeno Leonardo Sciascia aveva pensato. Lo dichiara Vincenzo Granata ex consigliere Anci Nazionale e componente direttivo Anci Calabria.

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Granata(Valle Crati):Rifiuti, nella Provincia di Cosenza uno stagno fetido e melmoso che ha agevolato il cartello dei privati

Vincenzo Granata, già vicario ATO 1 Cosenza era già intervenuto sui provvedimenti regionali: dichiarando nel 2020 “per quanto riguarda gli impianti di trattamento, tali provvedimenti trasferiscono la titolarità in capo all’ATO (e di tutti i contratti e rapporti relativi) dei Comuni all’impresa impiegata “Calabra Maceri e Servizi SPA” per i lavori di trattamento ed eventuale smaltimento e sistemazione facendolo diventare un “pezzo grosso”. I Comuni, bene o male, erano e sono portatori di interessi relativi alla salvaguardia del territorio e di contenimento dell’inquinamento”. Vincenzo Granata aveva anche dichiarato che:“Il provvedimento regionale nr. 266937 del 18 Agosto 2020 a firma del Dirigente Generale Domenico Pallaria, a parte aspetti propriamente patrimoniali sui quali è venuta ad incidere, sembrava (e sembra) fatta apposta per aprire ai privati il trattamento e le discariche private esistenti ad un uso illimitato (e sconsiderato)”. Su queste battaglie Vincenzo Granata si e’ trovato in una posizone solitaria, contro una gestione quasi totalitaria di Marcello Manna. Vieppiù Calabria Maceri ha sempre intimato, in regime di monopolio, di lasciare i rifiuti per strada,e quindi di di ottenere attraverso la guida di Marcello Manna, un incremento di costi per il trattamento e conferimento di rifiuti anche all’estero. Lo scenario di delineato dall procura di Gratteri è evidente e traccia uno scenario inquietante riguarda non solo Crotone ma l’intera calabria e la provincia di Cosenza. Un sistema che ha impedito l’impiantistica pubblica e che avrebbe prodotto questi risultati che noi denunciamo da anni : 1)Lo scarto da lavorazione, cioè il rifiuto da conferire in discarica, sarebbe stato del 15% circa a fronte dell’attuale 90%, con costi nettamente inferiori! 2) Sarebbe stato consentito a tutti i comuni dell’allora ATO di aumentare di oltre il 200% (Attraverso gli eco-distretti) gli introiti per la vendita delle frazioni della differenziata! Uno scenario inquietante che richiede risposte immediate con l’eliminazione di questa classe dirigente che tanti guasti ha creato alla nostra regione e ai cittadini calabresi. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Anci Calabria:Stasera Nicola Adamo, dopo la sconfitta, si consola con un buon brodo di pollo.

In un noto supermercato cittadino avvistato Nicola Adamo detto nik, noto esponente dei sinistri cittadini e regionali. Secondo i bene informati era in fase di acquisto di un pollo con delle carote, sedano, cipolle bianche,aglio e prezzemolo. Probabilmente dovrà cucinare il brodo di pollo che è una preparazione di base indispensabile per la realizzazione di molto ricette tradizionali, come minestre, risotti, tortellini e cappelletti; nutriente, corroborante e utile contro i malanni di stagione. Dovrà curare la recente sconfitta avuta in Anci Calabria dove non è riuscito nemmeno a comporre una lista da contrapporre a Rosaria Succuro. Cosi vanno le cose in Calabria e al nostro caro Nik Adamo non resta che cucinare e gustare un buon brodo di pollo. La storia continua ………………..

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Anci Calabria:Rosaria Succurro nuovo Presidente, 209 a 4 e i sinistri scappano.

L’elezione del Nuovo Presidente Anci Calabria è tutta da raccontare. Come vi avevamo anticipato i sinistri, sono stati asfaltati, non hanno più alcuna presa sui sindaci calabresi. Lo si è capito dall lista dei candidati a sostegno del Presidente Succurro che portava la firma di 209 Sindaci. I 3 Sindaci dei sinistri disperati e dopo aver tentato invano di posticipare il voto, se la sono data a gambe levate e hanno abbandonato la riunione prima della votazione. Risultato, su 145 votanti rimasti, 144 voti a favore di Succurro e una scheda bianca. Poveri sinistri paurosi, meritano un premio di comprensione a cui nemmeno Leonardo Sciascia aveva pensato. La storia continua ………………

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Granata(Valle Crati):Rifiuti, in provincia di Cosenza e in Calabria il sistema politico di sinistra ha ingrassato il portafogli del cartello dei privati.

Nella Regione Calabria, nubi plumbee arrivano dal passato, giganteschi punti interrogativi sul futuro e un presente fatto di incertezze ed emergenza. Un caos che è il perfetto specchio burocratico di un sistema vicino al collasso anche sotto l’aspetto gestionale. L’emergenza ha finito per ingrassare portafogli e discariche in mano al cartello dei privati che ha portato il costo di conferimento a costi esorbitanti a tonnellata , senza contare il costo di trattamento . Ma la cosa più grave e che questo sistema della sinistra, politici e dirigenti della Regione Calabria, hanno impedito che ci fosse una gestione pubblica degli impianti che diminuisse i costi di conferimento e le tariffe a carico dei cittadini. Tutte denunce che ho fatto nel corso di questi anni, finalmente il procuratore Gratteri ha messo mano ad un sistema quello dei rifiuti che va rifondato con una nuova classe dirigente. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Elezioni Anci Calabria:Rosaria Succurro pronta a schiacciare i sinistri.

In questo momento i sinistri sempre più disperati cercano qualche posto nella lista di Succurro, che rispedisce al mittente la richiesta di inclusione. Tra un ora Rosaria Succurro sarà incoronata nuova Presidente dell’Anci Calabria. In poche parole Rosaria Succurro è pronta a schiacciare i sinistri. Cosi vanno le cose in Calabria, finalmente vanno. La storia continua………..

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Anci Calabria:Bilanci non approvati? Si, ci pensa il maestro segretario Franco Candia

La data fissata è giovedi 29 Giugno 2023  per l’assemblea congressuale elezione presidente Anci Calabria alle ore 9,00 in prima convocazione e alle ore 10,00 in seconda convocazione, presso il T-Hotel Lamezia Terme sito in località Garrubbe SS280 di Feroleto Antico. Tre convocazioni in sei mesi, 10 Febbraio 2023, 31 Marzo 2023, 29 Giugno 2023, elezione Presidente Anci Calabria “Record negativo di Anci Calabria”. Si attende l’aspettativa per relazione di fine mandato del vicepresidente vicario Melo Panetta da Galatro (Partito Democratico), rendicontazione obiettivi raggiunti budget e performance, di Varacalli Giuseppe detto Pino (Italia Viva) relazione fine mandato federsanità Anci Calabria rendicontazione obiettivi raggiunti budget e performance, bilanci federsanità Anci Calabria, Franco Candia segretario Anci Calabria, relazione fine mandato, i costi delle missioni e la retribuzione non pubblicata sul sito amministrazione trasparente e i bilanci non approvati consuntivo e preventivo già scaduti nel mese di Dicembre 2022 e Aprile 2023, secondo statuto regionale di Anci Calabria.  Il trio delle meraviglie molto vicino ai Sindaci di sinistra che in queste ore hanno diramato un comunicato stampa di immobilismo di Anci Calabria sconfessando di fatto se stessi e il loro operato, versano in uno stato di disperazione perchè per loro la pacchia è finita .

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Anci Calabria: I sinistri sempre piu’ disperati, interviene il sindaco senza maggioranza Fiorita

I sinistri non sanno più che pesci prendere, adesso arriva la dichiarazione del SIndaco di Catanzaro Fiorita, senza maggioranza, che esprime la solita tesi “Baggianata” del presidente condiviso.In verità sono sempre più’ disperati, perchè si apprestano ad essere asfaltati dal futuro presidente Anci Calabria Rosaria Succurro, forte del suo consenso elettorale dell’80% dei Sindaci calabresi. Infine mi preme fare alcune considerazioni di carattere generale C’è quella frase sconsolata di Leonardo Sciascia (“A futura memoria”) che ogni tanto mi accade di ricordare: “…gli sprovveduti sono tanti e godono ottima salute non mentale che consente loro di passare da un fanatismo all’altro…”. In fondo i sinistri rimangono sempre i sinistri, avanti tutta verso il rinnovamento degli organismi dei comuni italiani della Calabria. La storia continua ……………..

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Anci Calabria: Franco Candia, i costi delle missioni e la retribuzione non pubblicata sul sito amministrazione trasparente.

Nell’Anci Calabria, all’insegna della trasparenza, mancano secondo i bene informati l’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo già scaduti nel mese di Dicembre 2022 e Aprile 2023, secondo statuto regionale di Anci Calabria. Nel frattempo si è invece molto rapidi nell’autorizzare missioni fuori regione con costi che vanno a carico delle quote versate dai comuni, senza l’approvazione dei relativi bilanci. Sarebbe opportuno che nella relazione introduttiva del segretario uscente Franco Candia, renda noto le missioni svolte e le finalità per cui sono state eseguite, nonchè il relativo contratto dirigenziale di segretario con la relativa retribuzione. Informazioni che vanno date all’assemblea dei comuni, rilevato l’assenza di questi dati sul sito trasparente online dell’Anci Calabria. Approfondiremo l’argomento, la storia continua …………………..

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Anci Calabria, il Trio delle meraviglie ha le ore contate.

Con l’imminente assemblea congressuale per elezione del Presidente dell’Anci Calabria del 29 Giugno C.M. , i noti organismi regionali di ANCI Calabria potrebbero cambiare.Tra questi il vicepresidente vicario di Anci Calabria Melo Panetta da Galatro (partito democratico), Giuseppe Varacalli detto Pino da Gerace (Italia Viva) delegato di Anci Calabria per federsanità e il noto maestro Franco Candia da Stignano impiegato INAS CISL, ma di fatto in questi anni vicepresidente, consigliere regionale e segretario uscente di Anci Calabria, un trio delle meraviglie molto vicino ai sindaci di sinistra che in queste ore hanno diramato un comunicato stampa di immobilismo di Anci Calabria, sconfessando di fatto se stessi e il trio delle meraviglie. Panetta, Varacalli e Candia pronti a fare il patto del diavolo con i sindaci di sinistra, pur di conservare la loro poltrona. Altre postazioni in libera uscita sono quella del Sindaco del comune di Bagaladi Santo Monorchio coordinatore anci calabria piccoli comuni, Marco Porcaro coordinatore Anci giovani, e la nuova postazione di coordinatore regionale dei presidenti dei consigli comunali di Calabria.Questa vicenda dell’Anci Calabria merita alcune considerazioni:se si perdesse un po’ di tempo a riprendere, commentare, illustrare, catalogare tutte le baggianate dei sinistri se ne potrebbe fare un libro, a metà strada dal libro dell’orrore ed il libro umoristico. Poverini meritano un premio di comprensione. Nel frattempo giunge a sollazzarmi ma non troppo un sonetto di Gioacchino Belli, sono ppiù i somari dei cavalli e me ne rallegro, in fase di relax. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua ……………….

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Granata(Valle Crati):Un plauso a Gratteri per l’operazione anti ’ndrangheta, nell’area Cosenza Rende denuncerò chi fa pressioni per condizionare la mia attività.

Esprimiamo grande soddisfazione per l’operazione condotta dal Ros dei Carabinieri e tutte le forze dell’ordine che questa mattina hanno condotto un importante maxiblitz anti ‘ndrangheta in Calabria. Emerge un quadro preoccupante e inquietante sulla gestione degli appalti pubblici. Uno scenario preoccupante, sussiste a mio avviso, anche nell’area urbana della Valle del Crati. Quando ho chiesto un chiarimento agli uffici preposti sulle procedure di affidamento dei lavori di manutenzione ordinaria è straordinarie, sulle reti fognarie , nella mia qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati, ho constatato successivamente che i sindaci dei comuni di Cosenza e Rende con estrema urgenza, hanno richiesto le mie dimissioni . Sentiti gli uffici preposti del Consorzio Valle Crati gli stessi hanno specificato che “ E’ chiaro, quindi, che in ogni affidamento devono essere garantiti il rispetto dei principi di concorrenza, di economicità, di efficienza e di rotazione rispetto agli affidatari dei lavori e che a tali principi è anche assoggettata l’azione del Concessionario società Kratos s.c. a r.l.. E’ da verificare se la società Kratos s.c. a r.l. negli affidamenti ha rispettato i principi summenzionati. Nel caso di mancato rispetto di detti principi il concessionario versa in una situazione di violazione di legge e mancata osservanza della legittimità degli atti posti in essere. Ad oggi i Sindaci di Cosenza e Rende anziché verificare il principio di rotazione degli appalti e le relative procedure, si sono solo preoccupati di richiedere le dimissioni del Presidente senza alcuna motivazione. La mia storia di amministratore pubblico è nota a tutti e per questi motivi, io denuncerò sempre chi fa pressioni per condizionare la mia attività di corretta amministrazione. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Anci Calabria:La carica dei 200 Sindaci incorona Rosaria Succurro Presidente.

La discesa in campo di Rosaria Succurro ha travolto quel poco che rimane dei sindaci calabresi del centrosinistra. Il primo che ha ritirato la candidatura è stato il Sindaco di Cosenza Franz Caruso. I sinistri, in numero di 13 sindaci, sempre più frastornati e disperati, udite, udite, scrivono una lettera in cui auspicano una scelta che non sia divisiva e l’elezione di una guida fortemente istituzionale. Questa vicenda merita alcune considerazioni:se si perdesse un po’ di tempo a riprendere, commentare, illustrare, catalogare tutte le baggianate dei sinistri se ne potrebbe fare un libro, a metà strada dal libro dell’orrore ed il libro umoristico. Poverini meritano un premio di comprensione. Nel frattemo ci giunge voce che Rosaria Succurro, sia già sostenuta da 200 Sindaci e che il 29 Giugno sarà incoronata Presidente dell’Anci Calabria a furor di consensi. Cosi vanno le cose nell’Anci Calabria, cioè vanno. La storia continua………………….

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Anci Calabria: Franz Caruso verso il ritiro? Assalto francese e ritirata spagnola.

Secondo alcune indiscrezioni, si sono riuniti gli organismi del partito democratico e del partito socialista e avrebbero deciso di valutare la possibilità di ritirare la candidatura del Sindaco Franz Caruso alla guida dell’anci calabrese. Nel frattempo la candidatura di Rosaria Succurro sta registrando consensi sempre più ampi, sembrerebbe che la sua candidatura sia già sostenuta dall’85 % dei sindaci dell’assemblea calabrese dell’anci. Quello di Franz Caruso è il classico caso dell’assalto francese e ritirata spagnola.Seguiremo l’elezione del neo presidente dell’anci calabria, la storia continua …………………

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Anci Calabria:Per il furbo Candia, la pacchia è finita.

Il maestro Franco Candia dopo innumerevoli trasferte fuori regione calabria è rientrato nella sede di Catanzaro ANCI Calabria, per completare l’approvazione ad personam, già deliberato nel direttivo di Anci Calabria,del 26 Aprile 2023 che prevede la gestione diretta del segretario regionale di ANCI Calabria equiparata a quella del Presidente.Quindi Al punto 2 della convocazione assembleare,il furbo Candia,ha fatto inserire la sua gestione diretta come segretario regionale di ANCI Calabria equiparata a quella del Presidente e solo successivamente ha inserito al punto 3 elezione del Presidente ANCI Calabria nella seduta del 29 Giugno C.M. . Successivamente il noto maestro, senza che il suo comune Stigliano versi le quote di adesione, cercherà di ottenere il rinnovo di segretario con il prossimo presidente, come gia avvenuto con Callipo e Manna. Con il nuovo presidente, siamo sicuri che la pacchia è finita per il furbo Candia, che oramai ha le ore contate. A futura memoria ………….. la storia continua

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Anci Calabria: Rosaria Succuro si candida alla Presidenza e travolge Franz Caruso.

Rosaria Succurro, Sindaco di San Giovanni in Fiore e presidente della provincia di Cosenza scende in campo per conquistare la poltrona di presidente regionale dell’Anci. Succurro ha confermato le indiscrezioni.Dall’altra parte i sinistri propongono come avversario alla Succurro, il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, una candidatura debole che difficilmente potrà essere della partita e che si appresterà a raccogliere poco consenso tra i sindaci. Da notizie giunte in redazione la quasi totalità dei Sindaci sostiene Rosaria Succurro. Seguiremo le’elezione del nuovo presidente dell’Anci Calabria, la storia continua ……………

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Concorso riservato esclusivamente a categorie protette:Comune di Luzzi,la lex specialis non puo’ violare la legge.

Ci giunge presso la redazione notizia di una determina del Comune di Luzzi per la selezione di un concorso di n. 1 posto a tempo indeterminato e part time 50% riservato esclusivamente alle categorie protette, ora è bene precisare cosa prevede la giurisprudenza e la normativa vigente. Consiglio di Stato sez. V, 06/04/1991, n.442 Il beneficio previsto dall’art. 12 comma 3 l. 2 aprile 1968 n. 482, comporta la preferenza, e non la riserva, nei concorsi pubblici indetti per la copertura di posti dell’ex carriera di concetto in favore delle categorie protette. Deve ritenersi, pertanto, illegittimo il bando di concorso riservato agli appartenenti delle suddette categorie, tenuto conto non solo dell’arbitrarietà della dilatazione del beneficio, ma anche della violazione di principi costituzionalmente garantiti quali quelli di uguaglianza e di buon andamento della pubblica amministrazione, in forza dei quali l’assunzione ai pubblici impieghi deve essere effettuata in favore dei più capaci e meritevoli. T.A.R. Latina, (Lazio), 02/05/1988, n.307 Ai sensi dell’art. 12, l. 2 aprile 1986 n. 482 e dei principi generali vigenti in materia è illegittimo un concorso – per posti appartenenti alle ex carriere di concetto e direttive – riservato alle categorie protette, dovendo tali posti essere coperti con concorsi pubblici e, qualora vi sia riserva, attribuiti agli appartenenti alle suddette categorie che abbiano conseguito l’idoneità. nel caso di specie a nostro avviso non si puo’ effettuare un concorso riservato esclusivamente a categorie protette e nè tanto meno la lex specialis richiamata puo’ violare la legge. Ci auguriamo che l’opposizione consiliare intervenga utilizzando le prerogative che la legge gli assegna. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua …………….

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Città di Cosenza.Chi ha finanziato le liste del PD, nelle elezioni comunali del 2016 e del 2021?

Come è noto ci sono dei finanziatori ufficiali del partito democratico su base nazionale e locale. l’elenco dei finaziatori è depositato nelle sedi preposte, secondo quanto previsto dalla legislzione vigente, chi finanzia generalemente ricopre incarichi importanti nella gestione dei servizi pubblici essenziali sul base locale e nazionale. A questo punto sorge spontanea una domanda, “Nella città di Cosenza, Chi ha finanziato le liste del PD, nelle elezioni comunali del 2016 e del 2021?”. Appena avremo in possesso i dati che sono pubblici, saranno pubblicati. La storia continua …………………………………..

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L’ignoranza arma letale di un Sindaco SOMARO.

Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”. Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’ordinamento giuridico (se è ancora degno di questo nome) del nostro povero Paese e dei nostri poveri comuni.L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri Sindaci, nello specifico, uno in particolare, che dovrebbe conoscere il diritto (SIC!), capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”.Ha un orientamento preciso ed univoco: quello della dilatazione del potere della giurisdizione da essi esercitata, attraverso una “interpetrazione” che tale non è, perché si traduce nell’”ignorare” la legge stessa. Questo Sindaco SOMARO, in sostanza ha la sua professione di fede nei valori dell’ignoranza (e la mancanza di buon senso e, questo è il punto dolente) oltre che della legge, dei suoi schemi e del suo rigone logico. L’IGNORANZA Che non è solo quella, in fondo scontata e quasi ostentata, dei Grillini. Nulla a che fare, ovviamente, con quella della lingua greca dei Glossatori.Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene.Ma, poi mi capita di leggere qualche atto di quelli con l’intestazione e tanto di stemma di un comune della Repubblica e di Uffici che più degli altri dovrebbero essere espressioni del Popolo Italiano, dei cittadini e della sua volontà e sono rudemente respinto nello sconforto. Ho tra le mani una richiesta di un intraprendente Sindaco Somaro in cui si fa addebito di rispettare la norma e la correttezza amministrativa. Questa tragicomica vicenda, che pare abbia aperto all’intraprendente Sindaco le vie ed il miraggio di una specializzazione in questioni politico-amministrative di grande rilevanza, anche mediatica, per ora solo locale.A questo punto è saltata fuori, a sollazzarmi, (ma non troppo) la memoria di un sonetto di Gioachino Belli: “Sono ppiù i somari dei cavalli”, i cui primi versi ben si attagliano a questa tragicomica vicenda.Ecco l’ignoranza che il Belli avrebbe indicato come matrice dell’invocazione di eventuali contestazioni (se ci fosse stata, ma allora apertamente il “potere era bello perché se ne poteva abusare”) a sostegno del Presidente garante della legalità.Belli è Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque, che quello del nostro caso è ignoranza, anche se decisamente “orientata”,di qualche SINDACO SOMARO. La storia continua ………………….

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Granata(Valle Crati): Convocato per giorno 27 Giugno il Dott. Alfonso Gallo, amministratore delegato della società Kratos s.c. a r.l.., per la mancata presentazione della progettazione definitiva.

In merito al finanziamento Delibera Cipe n. 60/2012. Intervento in project financing di ammodernamento, ampliamento e connessa gestione dell’impianto di depurazione consortile sito in C.da Coda di Volpe del Comune di Rende e del sistema fognario e di collettamento ad esso connesso, alla luce dei contenuti della nota prot. n. 1019/23 del 21/06/2023 a firma del responsabile del procedimento e ad esito del respingimento da parte del medesimo tecnico della procedura di risoluzione per inadempimento ex art. 41 del Contratto di concessione rep. N. 99 del 15/07/2019 azionata con nota prot. nr 644 del 22/05/2023 dalla società Kratos s.c. a r.l. al fine di conoscere lo stato dell’intervento da effettuare sul sistema fognario depurativo dell’agglomerato Cosenza-Rende e finanziato con delibera CIPE n. 60/2012, sono stati invitati l’amministratore delegato della società Kratos s.c.a.r.l. Dott. Alfonso Gallo, il Commissario Straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse idriche della Calabria Ing. Bruno Gualtieri, il Direttore Generale del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria Ing. Salvatore Siviglia, i componenti del Cda del Consorzio Valle Crati , Sindaco facente funzioni del Comune di Rende Marta Petrusewic, il Sindaco della Città di Cosenza Franz Caruso, Mario Fortino e Andrea Fiorino, il responsabile unico del procedimento del Consorzio Valle Crati, al fine di conoscere lo stato dell’arte dell’intervento da effettuare sul sistema fognario-depurativo dell’agglomerato Cosenza-Rende per martedi 27 Giungo alle ore 11,30 presso la sede del Consorzio Valle Crati per discutere dei seguenti argomenti: mancata presentazione della progettazione definitiva; sovrapposizione tra finanziamenti Delibera Cipess n. 79/2021 erogati ai singoli comuni della Regione Calabria e finanziamento Delibera CIPE n.60/2012; insostenibilità del piano Economico-finanziario in seguito all’incremento dei prezzi; mappatura reti dei comuni beneficiari del finanziamento Delibera CIPE n. 60/2012. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Anci Calabria:Le dimenticanze di Franco Candia e il consiglio regionale convocato il 20 Giugno 2023.

IL Maestro Candia invia ai Sindaci della Calabria Comuni Soci ANCI Calabria per la terza volta in 6 mesi (record negativo per ANCI Regionali) con Prot. N. 481 del 19.06.2023 la convocazione Congressuale ANCI Calabria del 29 Giugno 2023 Elezione del Presidente ANCI Calabria con seguenti atti : Lettera Prot. N. 456 del 25.05.2023 convocazione assemblea congressuale 29.06.2023 di cui al punto 2)modifiche statuto regionale di ANCI Calabria. Statuto Regionale di ANCI Calabria e Statuto di ANCI Nazionale. Modulo per delega e richiesta iscrizione per parlare all’assemblea del 29 giugno 2023. Dimenticando di fatto la pubblicazione sul sito di ANCI Calabria della convocazione del Consiglio Regionale di ANCI Calabria del 20 Giugno 2023 che prevede l’approvazione dell’elenco degli aventi diritto al voto che sarà preventivamente approvato dal consiglio regionale di ANCI Calabria e sarà limitato solo a tutti coloro che avranno regolarizzato la posizione sociale (in regola con quota annuale di adesione che scade il 30 giugno di ogni anno)entro e non oltre il 7 Giugno 2023. Inoltre il Maestro Candia dimentica di inserire all’odg ordine del giorno delConsiglio Regionale di ANCI Calabria del 20 Giugno 2023 punto 3 “approvazione” del direttivo di ANCI Calabria del 26 Aprile 2023 “deleghe gestionali del segretario di ANCI Calabria, ndr inserito al punto 2 assemblea congressuale del 29 Giugno 2023 modifiche statuto Regionale di ANCI Calabria. IL maestro Candia dovrebbe pubblicare dopo il Consiglio Regionale del 20 Giugno 2023…elenco Comuni di Calabria aventi diritto per l’elezione del Presidente di ANCI Calabria e ritirare modifica statuto regionale di ANCI Calabria ad personam…. Cosi continuano ad andare le cose in Anci Calabria, cioè non vanno.Se questi rappresentanti continueranno a gestire la linea d’indirizzo dei comuni calabresi, c’è poco da stare allegri. Seguiremo la vicenda con attenzione, nelle prossime puntate la storia continua……….

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Dal Fallimento di Valle Crati SPA ai giorni nostri.Spuntano Nicola Adamo e Luigi Incarnato.

Da qualche giorno secondo i bene informati sono riapparsi sulla scena politica, Luigi Incarnato e Nicola Adamo che si stanno occupando, niente meno che, della vicenda del Consorzio Valle Crati, udite, udite con decine di telefonate ai sindaci che compongono l’assemblea. Ma la nostra storia parte da lontano, dal fallimento della Valle Crati SPA con 38 milioni di Euro di debiti e con una procedura che ancora oggi non si riesce a chiudere, per evidenti responsabilità della vecchia gestione. Oggi il Consorzio Valle Crati, dopo 12 anni di gestione, è in attivo ma alcuni soliti personaggi in cerca d’autore,mentono e sanno, sì non possono non sapere, di mentire su chi ha portato al fallimento della Valle Crati SPA e sull’attuale gestione di chi ha risanato l’ente. Se si perdesse un po’ di tempo a riprendere, commentare, illustrare, catalogare tutte le baggianate di qualche ex sinistro di vecchia memoria,su questi temi se ne potrebbe fare un libro, a metà strada dal libro dell’orrore ed il libro umoristico. Ma, poverini,meritano un premio di “comprensione”. Nelle prossime puntate, la storia continua……………..

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Granata(Valle Crati): Vogliono fermare il catasto degli scarichi e l’azione di buon governo.

Come è noto le reti fognarie, della quasi totalità dei comuni del Consorzio Valle Crati, tra cui il Comune di Cosenza, dall’inizio dell’anno, sono state consegnate al concessionario Kratos s.c.a.r.l. . per la gestione delle reti fognarie, in virtù di un contratto di concessione sottoscritto dalla stessa società e il Consorzio Valle Crati. Nel capoluogo bruzio rispetto alla gestione precedente del Comune di Cosenza, con la nuova gestione Consorzio Valle Crati-Kratos, abbiamo trovato una rete fognaria completamente abbandonata a se stessa e priva di lavori significativi. Abbiamo proseguito l’attività di controllo degli scarichi, del Consorzio Valle Crati, sul territorio di propria competenza, con un nuovo sistema di gestione unico voluto fortemente da questa Presidenza e stiamo iniziando a realizzare dopo numerosi anni, la creazione di una gestione efficiente e virtuosa, unico esempio in Calabria. Abbiamo segnalato, attraverso gli uffici consortili, alla Procura della Repubblica competente, nell’ambito dell’esecuzione dei lavori del concessionario società Kratos scarl, che abbiamo riscontrato numerosi palazzi nella città di Cosenza che non erano collegati alla rete fognaria e determinavano da moltissimi anni fuoriuscite che creavano una sorta di fogna a cielo aperto che si incanalavano in alcune condotte che scaricavano nel suolo. Sul Catasto degli scarichi, di tale attività si sta facendo carico il concedente Consorzio Valle Crati, nonostante l’art. 27 del contratto di concessione rep. N. 99 del 15/07/2019. In virtù di siffatta norma, la società Kratos s.c. a r.l. ha assunto l’onere di garantire il controllo ed il monitoraggio degli scarichi anche mediante l’utilizzo di sistemi in grado di verificare lo stato di efficienza delle reti, ma ad oggi, non lo sta facendo. A questo punto è sorta da più tempo spontanea una domanda? Ma chi ha fatto i lavori di manutenzione negli anni passati e che ruolo hanno svolto il Dirigente e il responsabile del procedimento e l’assessore competente, oggi indagato nell’inchiesta Reset, che ha il potere di “sovrintendenza” sugli uffici , in relazione al controllo dei lavori relativi alla manutenzione delle reti fognarie della città di Cosenza. Per questi motivi attraverso gli uffici del Consorzio Valle Crati si redigerà un’apposita relazione da inviare alle autorità competenti. E’ evidente che, alcuni sindaci o loro rappresentanti, vogliono fermare l’azione relativa al catasto degli scarichi, per fare luce sullo stato dell’arte, e l’azione di buon governo di questa Presidenza che ha sempre avuto come sua stella cometa il rispetto della legge e della correttezza amministrativa. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati):Dopo l’inchiesta “Operazione Fangopoli” sugli Impianti di trattamento, l’Arpacal controlli il trattamento dei rifiuti che vengono conferiti.

Dopo l’inchiesta condotta dalla Procura di Catanzaro “Operazione Fangopoli”, mi preme fare alcune considerazioni: Il rifiuto urbano indifferenziato raccolto dai cassonetti deve passare, prima di essere smaltito in discarica, attraverso un impianto di trattamento (o un TMB o un trito vagliatore con successiva bioessiccazione). Questi macchinari trasformano il rifiuto urbano (famiglia di codice CER 20) in rifiuto speciale che, al netto della parte secca, risulta essere: scarti (CER 191212) e parte di rifiuti urbani e simili non compostata (CER 190501) o compost fuori specifica (CER 190503). Quando un impianto di trattamento funziona bene e quando la parte umida residua ha il tempo necessario per stabilizzarsi affinché l’indice di respirazione dinamico scenda al disotto di 1.000 mgO2/kgSVh, cosi come previsto per legge. L’Arpacal effettui con estrema urgenza con dei sopralluoghi e verifiche documentali, ma anche di verifiche analitiche e laboratoristiche, la funzionalità e l’efficacia dei trattamenti attuati dagli impianti di trattamento meccanico- biologico di tutta la regione per controllare l’indice di respirazione dinamico e il trattamento dei rifiuti che corrispondono ai codici CER in uscita. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati):Traffico illecito di Rifiuti, un plauso al procuratore Gratteri. Intervenga anche sul catasto degli scarichi dell’area industriale di Rende.

Nella giornata odierna i militari del Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro con il supporto dei reparti territoriali dei Comandi Provinciali CC di Catanzaro, Vibo Valentia, Crotone, Matera e Siracusa, nonché dell’8° Nucleo Elicotteri CC di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 20 soggetti indagati, a vario titolo, dei reati di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. Un plauso al Procuratore della Repubblica di Catanzaro Dott. Nicola Gratteri per l’attività svolta. Adesso intervenga sulle tariffe del segmento fognario depurativo con i costi realmente sostenuti nelle annualità 2020,2021 e 2022 che il cartello dei privati evita di rendicontare e sulle resistenze che si riscontrano nella redazione del catasto degli scarichi, rilevato che dette attività inspiegabilmente non vengono ancora poste in essere dagli organi preposti, vedi il caso dell’Area industriale di Rende. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Al candidato sindaco è vietato ricevere contributi.Le norme in materia di finanziamento illecito a soggetti politici.

Con sentenza n. 16781 del 3 maggio 2021 (testo in calce), la Sesta Sezione penale della Cassazione, disattendendo l’orientamento pretorio in materia, ha affermato che la normativa in tema di finanziamento elettorale, prevista dall´art. 7, commi 2 e 3, della L. 195 del 1974, ed estesa dall´art. 4, comma 10, della L. 659 del 1981 ai candidati consiglieri comunali, si applica anche nei confronti del candidato sindaco. Ad avviso della Suprema Corte, invero, la questione giuridica in oggetto non si risolve impiegando indebitamente forme di interpretazione analogica, ma riconoscendo che il candidato sindaco, al momento della formalizzazione della propria candidatura, deve ritenersi candidato anche alla carica di consigliere comunale e, dunque, sottoposto alla disciplina ivi prevista.Con sentenza n. 16781 del 3 maggio 2021 (ud. 21 ottobre 2020), la Sesta Sezione penale della Corte di Cassazione ha affrontato la vexata quaestio della applicabilità, nei confronti del candidato sindaco, della normativa in materia di finanziamento elettorale prevista dall’art. 7, commi 2 e 3, della l. n. 195 del 1974, in combinato disposto con l’art. 4, comma 10, della l. n. 659 del 1981. In particolare, il nodo gordiano della questione attiene alla circostanza che la figura del candidato sindaco non risulti, expressis verbis, inclusa tra i soggetti destinatari del divieto di ricevere contributi previsto dalla normativa sul finanziamento elettorale che l’art. 4, comma 10, della l. 659 del 1981 ha esteso, tra gli altri, ai candidati consiglieri comunali.
La Suprema Corte, nel risolvere affermativamente il quesito, attinente all’applicabilità della predetta normativa anche nei confronti del candidato sindaco, ha dapprima argomentato circa le motivazioni della mancata inclusione di tale figura tra i destinatari della disciplina citata e, in seguito, offerto rilevanti spunti interpretativi sul rapporto tra candidato sindaco e candidato consigliere comunale, ai fini dell’applicazione delle norme in oggetto. Articolo a firma Di Giuliano Libutti Funzionario giuridico di amministrazione

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Comune di Cosenza:Lavori di manutenzione ordinaria, è rispettato il principio di rotazione ed economicità?

Per quanto riguarda le procedure di Procedura di affidamento dei lavori di manutenzione ordinaria, è chiaro, quindi, che in ogni affidamento devono essere garantiti il rispetto dei principi di concorrenza, di economicità, di efficienza e di rotazione rispetto agli affidatari dei lavori e che a tali principi è assoggettato il Comune di Cosenza “Ente Pubblico” . E’ da verificare se il Comune di Cosenza negli affidamenti ha rispettato i principi summenzionati. Nel caso di mancato rispetto di detti principi, gli organi preposti del Comune versano in una situazione di violazione di legge e mancata osservanza della legittimità degli atti posti in essere. Nel frattempo il nuovo dirigente alla manutenzione Francesco Giovinazzo, dovrà verificare tutte le procedure poste in essere. La storia continua ……………………………..

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Autorità Idrica Calabria:Il 30 novembre 2020 Giovanni Greco e Vincenzo Granata contestarono l’operato di Marcello Manna.

AIC quando Giovanni greco e Vincenzo Granata contestarono l’operato di Marcello Manna come presidente dell’AIC .
Fonte quotidiano del sud Nel senso che in mattinata c’era stata una riunione del direttivo che chiedeva un rinvio dell’assemblea in quanto molti sindaci erano impegnati nei consigli comunali dedicati al bilancio. Manna, però, ha voluto accelerare perché si è perso troppo tempo intorno la questione.

In assemblea il più battagliero è stato poi il sindaco di Castrolibero, Giovanni Greco, che ha avanzato dubbi sul metodo di individuazione del direttore generale. Difatti l’Aic aveva proposto tre nomi alla Santelli. Lei ne aveva scelto uno che però ha ritirato la sua disponibilità. A quel punto l’Aic ha scelto in autonomia sostenendo che comunque la Regione aveva in qualche modo certificato che gli altri due profili erano adatti al ruolo. Quindi si è proceduto all’elezione di Viscomi sia pure con alcuni comuni che si sono astenuti (cinque), mentre il rappresentante del Comune di Cosenza, Vincenzo Granata, dopo il suo intervento ha lasciato la riunione senza votare in aperto dissenso con la presidenza. Anche lui ha sottolineato come la nomina non sia stata concordata col presidente della giunta regionale e nemmeno poteva esserlo visto che non c’è.
In quella occasione Vincenzo Granata dichiarò “Come componente dell’ Assemblea dell’Autorità Idrica Calabria, mi dissocio sin d’ora da procedure illegittime.
L’intesa tra il presidente della Regione e l’assemblea dell’Autorità idrica calabrese, per l’attesa nomina del direttore generale Francesco Viscomi, non è arrivata nel rispetto dello statuto dell’ente. È questa la denuncia di Vincenzo Granata, delegato del sindaco di Cosenza nel nuovo organismo di governo del sistema idrico integrato, che accende i riflettori sulla riunione del 30 novembre a cui ha partecipato solo fino a quando ha proposto di chiedere un parere ai ministeri competenti, abbandonando l’aula di fronte alla bocciatura dell’istanza.
La storia continua ………………………..

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Consorzio Valle Crati: Si rievocano le vecchie battaglie di Nicola Adamo e Luigi Incarnato.

Quello che sta avvenendo al Consorzio Valle Crati sembra rievocare le vecchie battaglie politiche del Consorzio Valle Crati, sostenute da Nicola Adamo e Luigi Incarnato. Nel 2013 ci fu una battaglia epica in cui l’attuale Presidente del Consorzio Avv. Maximiliano Granata vinse la battaglia di conquista dell’ente con una notevole maggioranza, mandando in letargo questi esponenti politici. Oggi questi scontri sembrano rievocare i vecchi tempi del 2013, ma qualcuno dovrebbe ricordare che quella stagione amministrativa fece fallire la Valle Crati SPA con quasi 40 milioni di euro di debiti. La storia continua …………………………….

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Granata(Valle Crati):Franz Caruso fa solo disordine e confusione amministrativa,onorato di essere stato delegato dal Sindaco Mario Occhiuto

Franz Caruso fa solo disordine e confusione amministrativa, evitando il confronto istituzionale nelle sedi preposte. Pensavo di aver già chiarito con nota prot. nr. 967/2023 del 12/06/2023 indirizzata al Sindaco della città di Cosenza, lo stato dell’arte relativo al servizio della depurazione. Tengo ulteriormente a ribadire al Sindaco della città di Cosenza, che per come già fatto “lo scrivente non comprende per quali ragioni solo adesso il Sindaco Franz Caruso, dopo 20 mesi di sostegno all’operato del Presidente, contesta l’illegittimità del contenuto dello Statuto consortile, considerato che il testo dello stesso atto statutario è stato perfettamente condiviso in Assemblea con i Comuni consorziati ed approvato dagli stessi rappresentanti dei Comuni tra i quali i Consiglieri di Amministrazione anche rispetto alle relative modifiche apportate”. Peraltro, la conduzione della gestione dell’ente consortile viene considerata solo ora conflittuale, cioè dal 25 di Maggio 2023, nei confronti della Kratos s.c.a.r.l. (soggetto privato), riconducibile al sottoscritto Presidente, dimenticando, invece, in verità, che la conduzione dell’ente consortile e di tutte le sue attività compresa quelle con il concessionario Kratos s.c.a.r.l. sono state solo ed unicamente determinate dagli atti e deliberazioni assunte dal consiglio d’amministrazione sempre all’unanimità. Tengo a precisare che ci sono responsabilità evidenti del concessionario Kratos s.c.a.r.l. rilevato che lo stesso, non avendo la progettazione dell’intervento in questione, non inizia, conseguentemente, i lavori nonostante abbia incassato le somme previste in Concessione per l’anticipazione dei suddetti lavori finanziati con Delibera Cipe nr. 60/2012 pari a circa Euro 2.000.000,00. Contrariamente a quanto sostenuto dal Sindaco della città di Cosenza Franz Caruso nella relazione degli uffici consortili si specifica che in vista della possibile risoluzione per inadempimento minacciata dalla società Kratos s.c.ar.l. con nota prot. n. 644 del 22/05/2023, si evidenzia, ancora una volta, le reali inadempienze del medesimo Concessionario che ancora permangono rispetto a quanto previsto nel Contratto di Concessione rep. N. 99 del 15/07/2019 nonché alla normativa vigente in materia. Infatti nella relazione sono state contestate al concessionario Kratos s.c.a.r.l. una serie di inadempienze. Il Consorzio che ho l’onore di presiedere da 12 anni ha sempre avuto una gestione corretta, trasparente nel pieno rispetto della Legalità e desta meraviglia che il Sindaco Caruso non abbia risposto alla mia nota, per avere chiarimenti, rispetto al punto 3 Procedura di affidamento dei lavori di manutenzione ordinaria. E’ chiaro, quindi, che in ogni affidamento devono essere garantiti il rispetto dei principi di concorrenza, di economicità, di efficienza e di rotazione rispetto agli affidatari dei lavori e che a tali principi è anche assoggettata l’azione del Concessionario società Kratos s.c. a r.l.. E’ da verificare se la società Kratos s.c. a r.l. negli affidamenti ha rispettato i principi summenzionati. Vieppiù nei lavori eseguiti nella città di Cosenza, è stato rispettato il principio di rotazione? Nel caso di mancato rispetto di detti principi il concessionario versa in una situazione di violazione di legge e mancata osservanza della legittimità degli atti posti in essere. Ritengo che gli atti posti in essere da Franz Caruso non siano corretti da un punto di vista istituzionale, si preferiscono gli articoli di stampa al confronto da porre in essere nelle sedi preposte. Vorrei precisare che sono stato onorato di essere stato rappresentante del Sindaco della città di Cosenza, Mario Occhiuto, e attuale senatore della repubblica, per avere condiviso con lui la sua azione amministrativa di rilancio della città e che certamente avrebbe avuto uno stile e un garbo istituzionale certamente diverso. Infine sembra rievocare le vecchie battaglie politiche del Consorzio Valle Crati, sostenute da Nicola Adamo e Luigi Incarnato. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Consorzio Valle Crati:Operazione verità, il Presidente Avv. Maximiliano Granata scrive ai Sindaci.

Con una lettera inviata ai Sindaci dell’assemblea consortile e alla Regione Calabria Il presidente fa un’operaione verità su quello che sta avvenendo al Consorzio Valle Crati.
Ecco il testo della Lettera

Oggetto: Intervento sulle reti fognarie e sugli impianti di depurazione dell’agglomerato consortile Cosenza-Rende finanziato con Delibera CIPE n. 60/2012. Operazione verità

In merito alle richieste del Sindaco della città di Cosenza e al facente funzioni della città di Rende, e di altri Sindaci, che evitando il confronto nella sede deputata che è il consiglio d’amministrazione dichiarano che da tempo il clima all’interno del Consorzio Valle Crati, sia nei rapporti con i terzi contraenti, che all’interno della struttura dipendente, che nell’ambito del cda è teso e conflittuale e per questi motivi rilevato che è a rischio il project financing relativo alla depurazione per il pericolo paventato della rescissione del concessionario Kratos scarl si è richiesto, come è noto, le dimissioni del Presidente e la convocazione dell’assemblea consortile nei prossimi 15 giorni.
Per questi motivi e per fare un’operazione verità, nella mia qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati, mi preme fare alcune precisazioni.
Innanzitutto lo scrivente non comprende per quali ragioni solo adesso i Consiglieri di Amministrazione contestano il contenuto dello Statuto consortile, considerato che il testo dello stesso atto statutario è stato perfettamente condiviso in Assemblea con i Comuni consorziati ed approvato dagli stessi rappresentanti dei Comuni tra i quali i Consiglieri di Amministrazione anche rispetto alle relative modifiche apportate.
Non appare infatti, a Questa Presidenza giuridicamente corretto considerare illegittimo un atto solo perché qualche Sindaco decide di contrapporsi politicamente al Presidente, visto che la legittimità di un atto amministrativo deve essere giustificata da ragioni esclusivamente di carattere giuridico e non politico. Non può un atto amministrativo divenire legittimo o meno a seconda del verificarsi di conflitti eventuali sul piano politico, soprattutto quando la volontà ad approvarlo è stata di quegli stessi rappresentanti dei Comuni consorziati che oggi lo contestano.
Peraltro, la conduzione della gestione dell’ente consortile viene considerata solo ora conflittuale, cioè dal 25 di Maggio 2023, nei confronti della Kratos s.c.a.r.l. (soggetto privato), riconducibile al sottoscritto Presidente, dimenticando, invece, in verità, che la conduzione dell’ente consortile e di tutte le sue attività compresa quelle con il concessionario Kratos s.c.a.r.l. sono state solo ed unicamente determinate dagli atti e deliberazioni assunte dal consiglio d’amministrazione sempre all’unanimità, composto dai Sindaci dei Comuni di Cosenza, Rende, Casali del Manco, Castrolibero, Castiglione Cosentino e Montalo Uffugo. Difatti, al di là della rappresentanza legale dell’ente, gli atti di gestione e decisionali di governo sono statutariamente attributi e prerogativa dell’organo di governance, “il consiglio d’amministrazione”. (Sic!) Tale balzana e strana interpretazione, “combinazione!” , vede la luce, dopo l’incontro avvenuto presso la sede consortile il 25 Maggio 2023, in cui il sottoscritto presidente non era presente per impedimento. Prendo atto che solo a decorrere da tale data 4 Sindaci, ad esclusione del Sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco, sfiduciano non tanto solo la figura e persona del Presidente ma tutte le decisioni, deliberazione e determinazioni da loro stessi approvati, mediante i loro rappresentanti, assunti negli ultimi quattro anni di consiglio d’amministrazione. Non è che questa nuova azione politica sia derivante o collegata alle ultime dichiarazioni avanzate dal Dott. Alfonso Gallo Amministratore delegato di Kratos s.c.a.r.l.? In particolare a riguardo delle condizioni per rimanere il concessionario, condizione collegati ai relativi problemi da risolvere pe la permanenza del concessionario “1) Chi conduce per il concedente? Se conduce ancora il Presidente Avv. Maximiliano Granata, il concessionario non è disponibile a continuare”. Non mi meraviglia tale dichiarazione visto che al contrario del disconoscimento di se stessi fatto dai Sindaci che hanno i loro rappresentati in CDA consortile, il sottoscritto ha sempre perseguito nell’attualità il proprio ruolo istituzionale perseguendo i principi di legalità, buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione anche nei rapporti con il concessionario , proprio a proposito del rispetto di tali principi a cui sono chiamati tutti i pubblici amministratori sarebbe utile e giusto conoscere gli esiti dell’incontro tenutosi al Comune di Cosenza il giorno 24 precedente a quello dell’incontro avvenuto con il concessionario il 25 maggio, incontro del 24 che peraltro ha portato per altro alla trasmissione a mezzo pec del 6 Giugno dal medesimo comune della lettera di richiesta di dimissioni del sottoscritto Presidente. In riferimento alla lettera dei consiglieri d’amministrazione dell’08/06/2023 avente ad oggetto dimissioni irrevocabili dal cda del Consorzio Valle Crati, in cui si omette di descrivere i fatti realmente accaduti, di cui gli stessi consiglieri sono a perfetta conoscenza, evitando il confronto, al mio rientro giorno 6 Giugno 2023 ho richiesto chiarimenti agli uffici consortili, con cui non sussiste alcuna tensione, ma piena collaborazione tra organi della pubblica amministrazione nel pieno rispetto della legalità e dei ruoli che ognuno esercita, sullo stato dell’arte relativo al finanziamento Delibera Cipe n. 60/2012. Piano nazionale per il Sud. Successivamente viene indirizzata al Presidente del Consorzio Valle Crati una relazione prot. n. 921/2023 dell’08/06/2023 a firma degli uffici consortili per fare un’operazione verità su quello che sta avvenendo. Nella relazione degli uffici consortili si specifica che in vista della possibile risoluzione per inadempimento minacciata dalla società Kratos s.c.ar.l. con nota prot. n. 644 del 22/05/2023, si evidenzia, ancora una volta, le reali inadempienze del medesimo Concessionario che ancora permangono rispetto a quanto previsto nel Contratto di Concessione rep. N. 99 del 15/07/2019 nonché alla normativa vigente in materia. Nella relazione si contestano al concessionario Kratos s.c.a.r.l. le seguenti inadempienze.
1. Tariffa segmento fognario- depurativo agglomerato consortile Cosenza-Rende: proposta tariffaria secondo il metodo regolatorio MTI-3 e rendicontazione costi realmente sostenuti dal concessionario. Ad oggi, però, la società Kratos s.c. a r.l., nonostante le reiterate richieste e sollecitazioni degli uffici consortili, non ha fornito al Consorzio Valle Crati alcuna rendicontazione dei costi realmente sostenuti nelle annualità 2020, 2021 e 2022, né ha effettuato il conguaglio annuale dei costi realmente sostenuti rispetto ai costi preventivati in fase di predisposizione della tariffa inerente il segmento fognario-depurativo per l’aggiornamento Cosenza-Rende. Si fa presente che, in merito alla predetta inosservanza, lo scrivente Responsabile Unico del procedimento ha bloccato la fatturazione del Concessionario società Kratos s.c.a r.l., anche in virtù dell’assoluta necessità di procedere agli opportuni chiarimenti, nonché all’imprescindibile allineamento della tariffa da applicare al segmento fognario-depurativo dell’agglomerato Cosenza-Rende.
2. Catasto degli scarichi. Di tale attività si sta facendo carico il concedente Consorzio Valle Crati, nonostante l’art. 27 del contratto di concessione rep. N. 99 del 15/07/2019. In virtù di siffatta norma, la società Kratos s.c. a r.l. ha assunto l’onere di garantire il controllo ed il monitoraggio degli scarichi anche mediante l’utilizzo di sistemi in grado di verificare lo stato di efficienza delle reti, ma ad oggi, non lo sta facendo.
3. Procedura di affidamento dei lavori di manutenzione ordinaria. E’ chiaro, quindi, che in ogni affidamento devono essere garantiti il rispetto dei principi di concorrenza, di economicità, di efficienza e di rotazione rispetto agli affidatari dei lavori e che a tali principi è anche assoggettata l’azione del Concessionario socità Kratos s.c. a r.l.. E’ da verificare se la società Kratos s.c. a r.l. negli affidamenti ha rispettato i principi summenzionati. Nel caso di mancato rispetto di detti principi il concessionario versa in una situazione di violazione di legge e mancata osservanza della legittimità degli atti posti in essere.
4. Mancata presentazione del Piano di Manutenzione straordinaria. Tuttavia, ad oggi, nonostante il responsabile del procedimento abbia provveduto a convocare una riunione in merito che si è regolarmente tenuta lo scorso 19/04/2023 presso la sede consortile, non è stato presentato alcun piano di manutenzione Straordinaria né il Consorzio Valle Crati è a conoscenza dei costi e delle spese che il Concessionario intende affrontare per le opere da realizzare sulle reti fognarie e sugli impianti di depurazione insistenti sull’agglomerato Cosenza- Rende. Infine l’inadempienza più significativa.
5. Mancata presentazione del Progetto definitivo dell’intervento da realizzare sul sistema fognario- depurativo dell’agglomerato consortile Cosenza-Rende finanziato con Delibera CIPE n. 60/2012. La summenzionata presentazione è stata, quindi, incompleta e solo informale e, pertanto, in realtà la progettazione definitiva, ad oggi, non è mai stata inviata, né trasmessa al Consorzio Valle Crati. Il Concessionario, infatti è completamente inadempiente rispetto alla presentazione della progettazione definitiva dell’intervento da realizzare sul sistema fognario-depurativo dell’agglomerato consortile Cosenza-Rende finanziato con delibera CIPE n. 60/2012. Del resto la mancata di progettazione è stata chiaramente messa in luce dal Direttore Generale dell’Ambiente e Territorio della Regione Calabria Ing. Salvatore Siviglia, il quale con nota prot. nr. 253504 del 08/06/2023 ribadisce che ancora ad oggi non sono state inviate dal concessionario società Kratos scarl le sue proposte progettuali in merito al proejct financing pur se più volte richiesta sia dalla Regione Calabria che dall’Arrical. Vieppiù. Il mancato deposito del progetto definitivo completo nei termini previsti è una chiara e grave inadempienza contrattuale del concessionario e diventa ancor più rilevante in virtù del fatto che lo stesso Concessionario, non avendo la progettazione dell’intervento in questione, non inizia, conseguentemente, i lavori nonostante abbia incassato le somme previste in Concessione per l’anticipazione dei suddetti lavori finanziati con Delibera Cipe nr. 60/2012 pari a circa Euro 2.000.000,00.
Occorre, infine, precisare che il commissario dell’Arrical Ing. Bruno Gualtieri con lett. prot. nr. 2172 del 29/05/2023 in merito alla messa in mora del Consorzio, finalizzata alla risoluzione contrattuale per inadempimento della Kratos s.c. a r.l. evidenzia che “ Chiarite le criticità tecniche che per quanto emerso durante l’incontro del 25 Maggio 2023”, le stesse sono riconducibili all’inerzia del Dipartimento Ambiente sulle criticità rilevate da tempo dal Consorzio Valle Crati e soprattutto da questa Autorità con numerose note, che non hanno trovato riscontro”, escludendo totalmente le responsabilità del Consorzio Valle Crati. Infine, il commissario dell’ARRICAL Ing. Bruno Gualtieri Gualtieri sulle sovrapposizioni ha chiarito che a partire dal 1 Agosto 2022, con nota prot. n. 433, questa Autorità ha piu’ volte ribadito che gli interventi a valere sulla delibera CIPE n. 79/2021 (segmento fognario) in particolare Comune di Carolei (5.100.000 Euro) e e San Vincenzo La Costa (4.400.000 Euro) si sovrapponevano all’intervento precedentemente finanziato dallo stesso Dipartimento Regionale (convenzione rep. N. 1495 del 5 Novembre 2014) . Lo stesso Commissario ha più volte invitato, con numerose note, i competenti e uffici della Regione Calabria con particolare riferimento al Dipartimento Territorio e Tutela dell’ambiente, a voler procedere alla revoca dei finanziamenti maldestramente concessi a qualche singolo Comune con successiva presa d’atto della legittima destinazione degli stessi al Consorzio Valle Crati quale soggetto attuatore e stazione appaltante che ha individuato la società Kratos scarl quale gestore grossista del sistema fognario-depurativo afferente all’agglomerato Cosenza-Rende e fa piacere che finalmente il concessionario con nota prot nr. 632 del 08/05/2023 abbia difeso l’assegnazione dei fondi pubblici e/o malversazioni di fondi pubblici ai danni dello stato. Rilevato che con la sottoscrizione del Contratto di concessione del 15/07/2019 di disciplina dei rapporti riferiti all’attuazione dell’intervento di cui si discute, sottoscritto dal Consorzio Valle Crati, dal Concessionario Kratos e dall’ex Autorità Idrica della Calabria alla quale l’ARRICAL è subentrata codesta autorità si è impegnata (art. 3 bis) a monitorare il regolare impegno assunto dalle parti e in caso di ritardato o mancato adempimento, compiere ogni atto necessario e utile ai fini del regolare assolvimento di ciascuno obbligo, anche a mezzo dell’irrogazioni di sanzioni.
Il sottoscritto Presidente, dopo una interlocuzione con i vertici amministrativi della Regione Calabria e verificata già la loro disponibilità, ha convocato per giorno 20 Giugno 2023 un incontro con il Sindaco della città di Cosenza Avv. Franz Caruso, il Vicesindaco della città di Rende Marta Petrusewicz quali componenti di diritto del Cda, nonchè i componenti del cda, non di diritto ma nominati dallo scrivente, Mario Fortino e Andrea Fiorino, per la Regione Calabria il Direttore Generale Ing. Bruno Gualtieri, per l’Arrical, il commissario straordinario Ing. Bruno Gualtieri e per la Kratos Scarl il Dott. Alfonso Gallo e gli uffici consortili.
Lo scrivente, fin da adesso, comunica con la presente che all’esito di tale riunione si determinerà per i successivi atti consequenziali.

Cordiali Saluti.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati
(Avv. Maximiliano Granata)

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Franz Caruso si venga a confrontare in consiglio d’amministrazione. Granata, vado avanti nel rispetto della legalità.

Ho messo sempre al centro della mia azione politica i valori della legalità ed è sempre stata praticata con gli atti amministrativi posti in essere. La mia attività, è stata svolta da 12 anni, e viene svolta nel pieno rispetto dell’art. 97 e 98 della costituzione che parla di imparzialità, buon andamento e rispetto della legalità e della trasparenza nella pubblica amministrazione. Probabilmente il Sindaco della Città di Cosenza Franz Caruso non è informato perché non c’è alcun clima teso né con la struttura dipendente e né con i terzi contraenti, ma solo una mia richiesta agli uffici consortili e alla Kratos scarl dello stato dell’arte relativo agli interventi straordinari nel settore fognario e depurativo finalizzati al superamento delle criticità connesse alla procedura di infrazione n. 2004/2034 “Finanziamento Delibera Cipe n. 60/2012”. Lunedi sarà mia cura inviare un’apposita relazione ai Sindaci dell’assemblea consortile, per fornire importanti puntualizzazioni e soprattutto illustrare con precisione lo stato dell’arte sull’intervento in project financing inerente la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva per l’adeguamento tecnologico e funzionale delle opere di collettamento e dell’impianto di depurazione consortile sito in c/da Coda di volpe del Comune di Rende finanziato con Delibera CIPE n. 60/2012. A mio avviso, è indispensabile, in vista della possibile risoluzione per inadempimento minacciata dalla società Kratos scarl , con nota del 22/05/2023, evidenziare, ancora una volta, le reali inadempienze del medesimo concessionario che ancora permangono rispetto a quanto previsto nel Contratto di concessione rep. N. 99 del 15/07/2019 nonché alla normativa vigente in materia. Non è che questa nuova azione politica, sia derivante o collegata alle ultime dichiarazioni avanzate dal Dott. Alfonso Gallo Amministratore delegato di Kratos s.c.a.r.l. ? In particolare a riguardo delle condizioni per rimanere il concessionario, condizione collegati ai relativi problemi da risolvere per la permanenza del concessionario “1) Chi conduce per il concedente ? Se conduce ancora il Presidente Avv. Maximiliano Granata, il concessionario non è disponibile a continuare”. Non mi meraviglia tale dichiarazione visto che al contrario del disconoscimento di se stessi con le relative dimissioni fatte dai Sindaci sull’attività svolta che sono stati nel CDA consortile, si deve precisare che nel cda consortile per sette mesi è stato presente il Sindaco Franz Caruso che mi ha elogiato per l’attività svolta indicando successivamente un proprio rappresentante in CDA, il sottoscritto ha sempre perseguito nell’attualità il proprio ruolo istituzionale perseguendo i principi di legalità, buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione anche nei rapporti con il concessionario , proprio a proposito del rispetto di tali principi a cui sono chiamati tutti i pubblici amministratori sarebbe utile e giusto conoscere gli esiti dell’incontro tenutosi al Comune di Cosenza il giorno 24 precedente a quello dell’incontro avvenuto con il concessionario il 25 maggio, incontro del 24 che peraltro ha portato alla trasmissione a mezzo pec del 6 Giugno dal medesimo comune della lettera di richiesta di dimissioni del sottoscritto Presidente. In ogni caso il sottoscritto Presidente nell’arco temporale in cui ha ricoperto e ricopre la carica di Presidente, unitamente al consiglio d’amministrazione che ringrazio per la costante condivisione gestionale ha risanato l’ente consortile passando da una posizione debitoria conclamata di 29 milioni di euro di debiti, all’attuale posizione economica di salute dell’ente pari a 4 milioni di euro e mezzo di debiti a fronte di circa 9 milioni di euro di crediti dell’ente come documentalmente riscontrabile in atti. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Consorzio Valle Crati: Situazione sotto controllo, nominato il nuovo consiglio d’amministrazione.

Facendo seguito alla lettera del giorno 08/06/2023, relativa alle dimissioni irrevocabili dal CDA del Consorzio Valle Crati dei consiglieri Pietro Francesco Spadafora, Salvatore Ciciarelli, Pietro Caracciolo e Fernando Esposito, il sottoscritto Presidente del Consorzio Valle Crati, nell’ambito delle prerogative assegnategli dallo Statuto e dalla normativa vigente, con decreto nr. 11 del 09/06/2023, ha provveduto a nominare i nuovi componenti del consiglio d’amministrazione a cui è stato immediatamente notificato il provvedimento di nomina che sono il Sindaco della Città di Cosenza Avv. Franz Caruso, il Vicesindaco facente funzione della città di Rende Marta Petrusewicz, e i consiglieri Mario Fortino e Andrea Fiorino, specificando nello stesso decreto che i membri nominati in seno al consiglio d’amministrazione per i Comuni di Cosenza e Rende sono di diritto e non devono presentare accettazione. Lunedi 12 Giugno sarà inviata una relazione sullo stato dell’arte relativo al project financing sulla depurazione ,per informare tutti i Sindaci dell’assemblea consortile. Nella settimana entrante sarà convocato il nuovo consiglio d’amministrazione del Consorzio Valle Crati, di cui fanno parte di diritto il Sindaco della città di Cosenza e di Rende, con l’audizione degli uffici consortili. Molti Sindaci dell’assemblea consortile, conoscono la mia storia personale e professionale e sanno che da svariati anni la mia azione amministrativa e politica, si è sempre contraddistinta per trasparenza, correttezza, imparzialità e buon andamento nella pubblica amministrazione e per questi motivi intendo procedere con legalità e correttezza amministrativa nelle procedure che devono essere poste in essere in settori delicati come quello della depurazione e dei rifiuti. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata: Ha dato fastidio la mia richiesta pubblica di intervento del Procuratore di Catanzaro, Dott. Nicola Gratteri, su «un sistema che va rigorosamente controllato con trasparenza».

Sono rientrato in data odierna nelle mie funzioni, perché impedito per motivi personali. Pertanto mi sorprende , la mancata correttezza istituzionale , dati anche gli ottimi rapporti , il ricevimento di una pec pervenuta dalla segreteria del Sindaco della città di Cosenza, presso il Consorzio Valle Crati, e che riporta notizie errate, data la sua mancanza di conoscenza rispetto alla procedura in atto. Per l’azione relativa alla presunta rescissione contrattuale sarà mia cura relazionare ai Sindaci dell’Assemblea con una apposita nota di chiarimento, per evidenziare l’assoluta mancanza di qualsiasi responsabilità dello stesso Consorzio sui lavori del segmento fognario depurativo. Mi sembra strano che questa richiesta di dimissioni intervenga dopo la mia presa di posizione pubblica sulle tariffe del segmento fognario-depurativo chiedendo l’ intervento del Procuratore di Catanzaro Dott. Nicola Gratteri per « controllare costi e rendicontazione».
“L’applicazione della tariffa del segmento fognario-depurativo è un sistema che va rigorosamente controllato con trasparenza nella rendicontazione dei costi che i soggetti gestori, sul piano regionale, devono produrre agli uffici pubblici secondo delle precise linee di indirizzo dei Sindaci, che sovrintendono per legge al corretto funzionamento degli uffici”. A dirlo è il presidente del Consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata sottolineando che “gli uffici regionali di concerto con i gestori, devono verificare lo stato di attuazione dell’aggiornamento della tariffa del segmento fognario-depurativa per il biennio 2022-2023 anche in previsione delle istanza di aggiornamento da formulare all’Autorità. Bisogna controllare il costo degli investimenti e procedere all’acquisizione dei reali costi sostenuti dai gestori privati per le singole annualità 2020,2021 e 2022 unitamente all’analitica documentazione a corredo degli stessi per poter procedere al conguaglio annuale tra i costi preventivati e quelli realmente affrontati con l’eventuale recupero in tariffa delle conseguenti differenze generatesi”. “La depurazione – conclude Granata – si affronta principalmente agendo secondo i principi previsti dall’art. 97 e 98 della costituzione che parla di buon andamento, imparzialità e rispetto della legalità nella pubblica amministrazione. Per questi motivi avevo già chiesto pubblicamente che sulle tariffe del segmento fognario-depurativo, intervenga il procuratore della repubblica Dr. Nicola Gratteri per controllare i costi e la relativa rendicontazione”. Nel caso specifico della tariffa del segmento fognario depurativo agglomerato Cosenza-Rende come da deliberzione ARERA n. 580/2019/R/IDR del 27 Dicembre 2019. Calcolo Metodo tariffario Idrico (MTI-3) gli uffici hanno già richiesto di procedere all’acquisizione dei reali costi sostenuti dal Concessionario società Kratos s.c.a.r.l. per le singole annualità 2020,2021 e 2022 unitamente all’analitica documentazione a corredo degli stessi per poter procedere al conguaglio annuale tra i costi preventivati e quelli realmente affrontati con l’eventuale recupero in tariffa delle conseguenti differenze generatesi, richiesta totalmente inevasa. Vieppiù è strano che nella riunione del 25 Maggio 2023,il concessionario Kratos s.c.a.r.l. nella persona del Dott. Alfonso Gallo abbia dichiarato che se permane nella carica il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, esempio di legalità e correttezza e che vuole la rendicontazione dei costi sostenuti, non è disposto a continuare. Ma appare ancora più strano, dopo questa dichiarazione del Dott. Alfonso Gallo, la successiva richiesta di dimissioni capeggiata dal Sindaco Franz Caruso. Chi mi conosce da tempo sa che la mia azione amministrativa e politica, da oltre 12 anni, si è sempre contraddistinta per trasparenza, correttezza, imparzialità e buon andamento nella pubblica amministrazione e finchè avremmo forza e fiato per poterlo fare, intenderò rappresentare un avamposto di legalità nella nostra Regione. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Ospedale Civile di Lamezia Terme:Cuccioloni randagi passeggiano indisturbati.

Ospedale Civile di Lamezia Terme, cuccioloni randagi passeggiano indisturbati all’interno dei reparti. Che la sanità calabrese abbia molte lacune è un dato di fatto, ma ora si sta veramente superando il limite della sopportazione. Dal profilo FB del consigliere comunale di Lamezia Terme Mimmo Gianturco. Le cose vanno cosi nella sanità calabrese, nei fatti non vanno. La storia continua………………….

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Vincenzo Granata ex consigliere nazionale: Mancanza di trasparenza per l’elezione del Presidente dell’ANCI Calabria.

Finalmente dopo le convocazioni a vuoto per l’elezione del presidente dell’Anci Calabria del 10 Febbraio 2023 e del 31 marzo 2023 “record negativo” rispetto alle altre ANCI regionali, il Presidente facente funzione di Anci Calabria ha convocato, per la terza volta, il 29 Giugno 2023, l’assemblea congressuale con all’ordine del giorno, approvazione modifiche statuto regionale di Anci Calabria con approvazione del punto 3 del direttivo di Anci Calabria del 26 Aprile 2023 “delega gestionale” del segretario di Anci Calabria, forse….. dimenticando l’art. 11. 5 dello statuto regionale che già prevede la delega al segretario su singoli atti da parte del Presidente e direttivo. Il punto 3 che prevede l’elezione del Presidente con l’elenco degli aventi diritto al voto e che sarà limitato solo a tutti coloro che avranno regolarizzato la posizione sociale entro e non oltre il 7 Giugno 2023, salvo preventivamente da approvare dal consiglio regionale di Anci Calabria. Hanno diritto al voto i comuni di Calabria in regola con il pagamento delle quote associative pregresse maturate al 31.12.2022 e regolarizzate con quietanze entro il 7 Giugno 2023. L’art. 32.2 statuto Anci Nazionale prevede che il contributo associativo degli associati si deve versare entro e non oltre il termine essenziale del 30 Giugno di ogni anno. L’art. 34 dello statuto nazionale esercizio finanziario e contabilità prevede che l’Anci assicura adeguate forme di pubblicità relativamente alle adesioni e ai bilanci annuali. Per tale motivo aspettiamo l’elenco dei comuni aventi diritto al voto e che deve essere pubblicato nel sito di Anci Calabria,con il relativo bilancio consuntivo e preventivo, per come previsto dall’art. 270 dlgs 267/00 e dai principi costituzionali di trasparenza e correttezza amministrativa. A sostenerlo è Vincenzo Granata ex consigliere nazionale ANCI e componente del direttivo regionale Anci Calabria.

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Cosenza Calcio: Il Presidente Eugenio Guarascio sogna la serie A con Fabio Cannavaro.

Dopo la parentesi sulla panchina del Benevento, Fabio Cannavaro potrebbe tornare ad allenare in Serie B. A pensarci, infatti, è il Cosenza di Eugenio Guarascio che deve valutare la posizione di Viali.Per questo – si legge – il capitano al Mondiale del 2006 potrebbe decidere di ripartire da Cosenza con le prossime settimane che saranno decisive in tal senso. (fonte pianetaserieb.it) ps Secondo alcune indiscrezioni, il Presidente del Cosenza Calcio, vorrebbe tentare il salto di categoria nella serie A,raggiungendo un risultato storico per la città di Cosenza. Noi seguiremo la vicenda del Cosenza Calcio con attenzione, la storia continua ……………….

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Il video del ballo del Presidente del Cosenza Calcio,Eugenio Guarascio,su tik tok è diventato virale.

Il video del Presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio, pubblicato su Tik Tok, che balla in un noto ristorante vista mare della Regione Calabria, è diventato virale. In poche ore ha già raggiunto 8000 visualizzazioni ed è destinato ad aumentare . Nel video viene anche citato il titolo di una nota canzone di Lucio Dalla “Balla Balla Ballerino”. Anche se consigliamo al Presidente Guarascio un roseo futuro nel settore calcistico, la tanto sognata serie A, auspichiamo che si iscrivi presto ad una scuola di ballo. La storia continua …………………… 

 

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Lega Calabria: L’assessore regionale Emma Staine, voto due per scarsa applicazione.

Certamente ricorderete questa notizia “Il caso di Emma Staine Assessore Regionale calabrese della Lega che invece di fornire un risposta all’interrogazione del consigliere regionale Antonio Maria Lo Schiavo , ha letto per circa 5 minuti il testo del consigliere prima ascoltato. Il video di questo intervento è diventato virale ed è circolato sui whatsapp dei cittadini calabresi e non solo”. Molti calabresi ritenevano di non essere in consiglio regionale, ma su “Scherzi a parte”. Ad oggi nessuna notizia rispetto all’assessore regionale della Lega Emma Staine, che è completamente assente dallo scenario politico regionale. Voto 2– quasi 0 . La storia continua …………

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Anci, festa della Repubblica: Per la Calabria avvistato il maestro Franco Candia.

Carmelo Panetta detto Melo e il noto maestro Franco Candia

“Il senso della giornata è nelle fasce tricolori dei 300 sindaci che hanno aperto la parata. Abbiamo voluto anche i sindaci dei Comuni colpiti dalle alluvioni perché credo sia importante stare insieme in questa giornata che celebra i diritti e i doveri della Repubblica”. Così il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, parlando con i giornalisti a margine della parata per il 2 giugno, aperta ancora una volta da una delegazione di 300 sindaci provenienti da tutta Italia.Il presidente dell’Anci ha infine parlato di Pnrr rimarcando “l’opportunità di utilizzare le risorse del Pnrr che miglioreranno le condizioni di vita delle nostre comunita’. Poi De Caro, purtroppo si deve si deve confrontare in Calabria con Melo, detto mister 107 preferenza, da Galatro e con il noto maestro Franco Candia che non riescono nemmeno ad approvare i bilanci, con tanto di amministrazione trasparente non pervenuta, nel sito dell’Anci Calabria. Altro che Pnrr, questi non riescono nemmeno  a fare i conti  in casa propria. Cosi vanno le cose in Anci Calabria, cioè non vanno. La storia continua………………..

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Roberto Greco,uno dei piu’ grandi fans di Nicola Gratteri.

Questa è una storia tutta da raccontare. Di fronte la caserma del comando provinciale dei carabinieri nella città di Cosenza, lavora nel bar del distributore di benzina della Tamoil, Roberto Greco, uno dei maggiori fans di Nicola Gratteri in Calabria. Roberto è una persona molto socievole oltre ad essere un grande lavoratore ,si intrattiene a conversare in maniera piacecole con i clienti del bar. Non manca mai di riferire di essere uno dei maggiori fans di Nicola Gratteri e lo cita sempre nella sua attività quotidiana. Il suo sogno è quello di vedere entrare Nicola Gratteri nel bar, per offrirgli un cappuccino accompagnato da un buon cornetto. Con la speranza che il suo sogno si avveri, auguriamo a Roberto di conservare sempre la sua allegria e la sua voglia di socializzare.

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Diamante :Tutto esaurito, il 9 Giugno, per Il ritorno dei Savasta al Cinema Vittoria.

A spasso per Scalea ci incontriamo con una serie di attori tutti del tirreno cosentino, protagonisti del Film “Il Ritorno dei Savasta”

tutti in fila per acquistare il biglietto per la prima del film che si terrà il giorno 9 Giugno alle ore 21, presso il cinema Vittoria nella splendida location di Diamante. Apprendiamo che nella sala di  500 posti, c’è già il tutto esaurito. Attori potagonisti. il vulcanico consigliere comunale del comune di Bonifati Franco Sirimarco e l’imprenditore Vincenzo Lucchese. Siamo sicuri che sarà un grande successo.

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Granata(Valle Crati):Catasto degli scarichi, esportiamo il nostro modello nel comune di Tortora.

No all’impianto di rifiuti pericolosi di San Sago nel comune di Tortora, si al catasto degli scarichi.“Il Catasto integrato degli scarichi del Consorzio Valle Crati, rappresenterà lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e fornirà un supporto fondamentale, rilevato che dovrà rilasciare il nulla-osta per l’allaccio alle proprie reti fognarie, per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale. Realizzato e gestito dal Consorzio Valle Crati sarà operante prima della fine dell’anno, il Catasto conterrà tutte le informazioni relative agli scarichi autorizzati di acque reflue urbane e industriali recapitanti in rete fognaria.Il modello del catasto degli scarichi, a nostro avviso, va esteso anche in altre citta’. Da parte nostra siamo pronti a collaborare con altre amministrazioni per fornire un’azione innovativa ed amministrativa tesa tutelare l’ambiente”. Esportiamo il nostro modello nel comune di Tortora e lo estendiamo a tutto il tirreno cosentino e della costa calabrese, lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Avv. Maximiliano Granata:Presentato esposto al Questore di Brescia con richiesta di Daspo per alcuni tifosi del Brescia.

In data odierna nella mia qualità di Presidente dell’Associazione Legalità Democratica ho presentato un esposto al Questore di Brescia, per una richiesta di valutazione di provvedimento Daspo per alcuni tifosi del Brescia, riservandoci sin d’ora di valutare di mandare gli atti al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brescia per i fatti avvenuti. Nel finale della partita Cosenza Brescia del 1 Giugno 2023, abbiamo dovuto assistere ad una pioggia di fumogeni al Rigamonti, con invasione dei tifosi locali e polizia in campo. Rilevato che Il d.a.spo., inoltre, può essere disposto anche nei confronti di chi (seppur non condannato, né denunciato), in occasione o a causa di manifestazioni sportive, stando alla nuova normativa- pone in essere atti, idonei a «creare turbative per l’ordine pubblico. Tale previsione si pone in linea con la giurisprudenza che più volte ha affermato la possibilità di adottare la misura in questione non solo in presenza di accertata lesione, ma anche in caso di pericolo per l’ordine pubblico, come nell’ipotesi di condotte che comportano o agevolano situazioni di allarme. Nel caso di specie abbiamo assistito come è noto a vari disordini tra cui l’invasione dei tifosi locali del Brescia e polizia in campo. Ci auguriamo che dopo il nostro esposto, il Questore di Brescia identifichi i tifosi del Brescia che hanno creato questi disordini e adotti i provvedimenti consequenziali. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Calabria,conferimento dei rifiuti: Aumenti per 50 milioni di Euro nel primo semestre 2023.

Questa Regione nel settore dei rifiuti e della depurazione non è stata governata. Una cosa balza agli occhi in questi giorni, i dirigenti che hanno gestito negli ultimi dieci anni, sono ancora in regione nei posti chiave della burocrazia regionale.Una emergenza perenne quella del settore dei rifiuti tutta a vantaggio del cartello dei privati che si sta arricchendo a discapito dei cittadini calabresi.Nella scorsa estate,come è noto, i costi di conferimento in discarica erano scesi a 90 euro a tonnellata, grazie all’unica discarica pubblica operante in Calabria. Da oltre sei mesi, per palese responsabilità dell’assetto burocratico regionale, si è impedito di ampliare la discarica pubblica esistente e i costi sono saliti a quasi 400 euro a tonnellata, con un aumento del 400 per cento, arricchendo il cartello dei privati.Infatti nel primo semestre 2023, in Calabria, ci sono stati aumenti per 50 milioni di Euro nel conferimento, tutti a vantaggio del noto cartello dei privati. Serve un’operazione verità,le cose vanno cosi in Calabria, cioè non vanno,la storia continua ………………………

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Il caso San Sago è solo la punta dell’iceberg,BASTA CON IL CARTELLO DEI PRIVATI.

«Qui in Calabria, c’è un cartello dei privati, un cartello di poteri forti, che tratta anche rifiuti pericolosi e ha portato i costi di conferimento alle stelle. Abbiamo molti esempi nella nostra regione. Nel caso dell’impianto di San Sago c’è una procedura – ha aggiunto – che deve essere rispettata e deve essere conforme a quanto previsto dagli articoli 97 e 98 della Costituzione che parlano di legalità, trasparenza,imparzialità e buon andamento della procedura. I pareri che vengono formulati dagli altri soggetti della Conferenza devono essere noti agli attori principali. Qui non è avvenuto e a mio avviso c’è stata, per questo, una mancanza di trasparenza degli atti una sorta di ombra nella procedura. A mio avviso la Conferenza dei Servizi doveva essere già chiusa in modo negativo,perché dopo la delibera del comune di Tortora che attesta, attraverso una perizia, gli usi civici sulle particelle dove sorge l’impianto e il ricorso della società al commissario degli usi civici,la procedura è sub iudice, pertanto non c’è la certezza sul diritto di proprietà dell’impianto fin quando non si pronuncia il commissario. Dico al Presidente della Regione Calabria, On. Roberto Occhiuto, che se facciamo una lotta all’inquinamento per tutelare il mare, poi non possiamo avere impianti che trattano rifiuti pericolosi sulle nostre coste, tra l’altro, trattamento di rifiuti pericolosi non calabresi che arrivano da tutta Italia, rendendo la nostra bellissima regione una vera e propria pattumiera, in mano al cartello dei privati.Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Tortora:Il Caso dell’impianto di San Sago,potrebbe finire in Procura,all’attenzione del Dott. Gratteri.

Dopo il parere negativo del 23/02/2023 del responsabile di settore del Comune di Tortora sul riesame dell’AIA per “Impianto di eliminazione di rifiuti pericolosi e non” sito in loc. San sago di Tortora (CS) Ditta Co.Gi.Fe. srl, giorno 31 maggio dovrebbe chiudersi la conferenza dei servizi decisoria ai fini della successiva autorizzazione. Il Comune di Tortora esprime parere negativo per una serie di motivi tra cui “dal raffronto tra le planimetrie allegate alla VIA di cui al DDg 6630/2005 e quelle allegate all’AIA di cui al DDG 1576/2009 e all’istanza di riesame, non vi è conformità”. Nella moltitudine di motivi rappresentati, si specifica che l’area è gravata da vincoli sia inibitori che tutori e precisamente vincolo paesaggistico, vincolo sismico, vincolo idrogeologico, vincolo boschivo, misure di salavaguardia e prescrizioni PAI/PGRA/PGA.Secondo i bene informati il caso dell’Impianto di San Sago potrebbe finire presto in procura all’attenzione del Dott. Gratteri. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia di San Sago continua ……………………..

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L’ambiente puzza.Parte da Tortora la rivoluzione ambientale in Calabria.

L’ambiente puzza. Non in senso metaforico, cosa sulla quale molti cominciano ad essere d’accordo con noi. Puzza in senso letterale.Nella Regione Calabria, nubi plumbee che arrivano dal passato, giganteschi punti interrogativi sul futuro e un presente fatto di incertezze e confusione amministrativa.L’emergenza finisce per ingrassare portafogli e discariche in mano al cartello dei privati che ha portato il costo di conferimento dei rifiuti a quasi 400 euro a tonnellata.“Un cartello dei privati che ormai ha reso la Calabria la pattumiera d’Italia; e l’impianto di San Sago ne è un altro tassello”. Rifiuti speciali e pericolosi che non sono “calabresi” ma che giungono da altre regioni per essere qui trattati qui in Calabria e che in alcuni impianti già sversano nel nostro mare.Ovviamente, San Sago in questi giorni è al centro del dibattito. Bisogna scongiurare in Calabria l’inquinamento del nostro territorio a beneficio del guadagno del cartello dei privati.La lotta all’inquinamento si combatte, solo se si combatte il cartello dei privati. Parte da Tortora la rivoluzione ambientale in Calabria.Vi è di più di Antonio Iorio,Sindaco di Tortora,abbiamo da precisare che, se non avessimo verso di lui altri motivi di stima e di considerazione, ci basterebbe il fatto che contro di lui si scatena il cartello dei privati, per tributargli la nostra stima e la nostra solidarietà.

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Granata(Legalità Democratica):Il Presidente Occhiuto verifichi la procedura sulla riapertura dell’impianto di San Sago.

L’iniziativa del Comune di Tortora di trasmettere la delibera GC n.61/2023 con cui l’ente locale approva la perizia che conferma gli usi civici alla commissione regionale, impone all’autorità regionale di decidere in merito, per questi motivi i lavori della conferenza di servizio decisoria di giorno 31 maggio C.M. devono essere sospesi, in attesa che venga completato l’iter degli accertamenti degli usi civici da parte del Dipartimento Agricoltura.Non possiamo assistere alla riapertura di un impianto di smaltimento di rifiuti pericolosi come quelli speciali (liquidi e fangosi) di Tortora a San Sago, provenienti da industria tessile, chimica, meccanica, conciaria, macelli, lavanderie industriali, tintorie, stamperie, etc., nonché percolati da impianti di discarica. Rifiuti provenienti da tutta Italia che metteranno a serio rischio ambientale un territorio come quello della Valle del Noce, tra Calabria e Basilicata, considerato un vero paradiso terrestre. Il Presidente della Giunta regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, verifichi la procedura, la lotta all’inquinamento non si fa certamente con la riapertura dell’impianto di San Sago a Tortora.Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Tortora,Impianto San Sago.Usi Civici,giorno 31 Maggio,LA PROCEDURA VA SOSPESA.

L’niziativa del Comune di Tortora di trasmettere la delibera GC n.61/2023 con cui l’ente locale approva la perizia che conferma gli usi civici alla commissione regionale, impone all’autorità regionale di decidere in merito, per questi motivi i lavori della conferenza di servizio decisoria di giorno 31 maggio C.M. devono essere sospesi, in attesa che venga completato l’iter degli accertamenti degli usi civici da parte del Dipartimento Agricoltura. Seguiremo la vicenda con attenzione. La storia continua………………………….

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Tortora,AIA Impianto di San Sago:La Regione non decide e la CO.GI.FE Ambiente s.r.l. richiede la nomina di un commissario ad acta.

Con istanza del 9 Maggio 2023, la Co.GI.FE. Ambiente s.r.l. con sede in Milano alla Via Whahington n.98 in persona del legale rappresentante, dott. Carlo Caporizzi, rappresentata dallo studio legale Monci, hanno formulato un’istanza al Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria – Catanzaro, per la sentenza 9 Dicembre 2022, n.2226 della sezione prima, istanza di nomina commissario ad acta ex art. 117 C.P.A. in cui chiede che L’Ecc.mo Tribunale Amministrativo Regionale- Sezione Prima, voglia : 1) disporre la nomina di un Commissario ad acta per il procedimento di riesame con valenza di rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale DDG n, 1576/2009 avviato su istanza della società ricorrente del 24.09.2020, che dia esecuzione alla sentenza TAR Calabria Sezione I, 9 Dicembre 2022, n.2226 e concluda il procedimento con un provvedimento espresso; 2) per le ragioni rappresentate, individuare possibilmente il Commissario ad acta in una figura esterna a contesti riconducibili all’apparato amministrativo e burocratico della Regione Calabria e della Regione Basilicata. Intanto mercoledì 31 maggio, è prevista la seduta della Conferenza dei servizi.

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Anci Calabria,il gatto e la volpe: Melo e il maestro vogliono la gestione.

Il Presidente Melo, detto mister 107 preferenze, con nota prot. nr. 456/2023 del 25 maggio, ha convocato i sindaci calabresi, udite, udite, per l’elezione del Presidente dell’Anci Calabria. Al punto nr. 2 di detta convocazione si recita “approvazione modifiche ed adeguamenti dello statuto regionale”. Occore sipegare che nel direttivo di Anci Calabria del 26 Aprile 2023, veniva approvato la delega gestionale al segretario maestro di Anci Calabria Sig. Francesco Candia. Inspiegabilmente nella stessa giornata di 26 Aprile 2023, nella seduta del consiglio regionale, non veniva inserito all’ordine del giorno l’approvazione della delega gestionale al segretario di Anci Calabria, che quindi non la ratificava, rendendola di fatto inefficace. Si precisa che nel consiglio regionale di Anci Calabria del mese di Gennaio 2023, il punto già trattato per delega gestionale era stato già sonoramente bocciato. Adesso il buon Melo e il maestro Candia lo riprongono travestito dal punto “approvazione modifiche ed adeguamenti dello statuto regionale”, da far approvare il 29 Giugno nella seduta dell’assemblea già convocata.Il noto maestro Candia non si arrende e ci riprova sostenuto da Melo, mister 107 preferenze. E’ proprio il caso di dire che il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Le cose vanno cosi in Anci Calabria, cioè non vanno, seguiremo la vicenda con attenzione. Nelle prossime puntate, la storia continua …………………

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L’ignoranza arma letale della Burocrazia.Il caso dell’impianto di San Sago nel comune di Tortora.

Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico e dei procedimenti amministrativi”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese.
L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri burocrati, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”. Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene. Ma, poi mi capita di leggere qualche atto di una procedura relativa al Riesame A.I.A., “Impianto di eliminazione rifiuti pericolosi e non” nel comune di Tortora (CS) con tanto di intestazione della Regione Calabria e sono rudemente respinto nello sconforto. Ho tra le mani alcuni atti relativi a questa procedura. E mentre giungono alla mia mente alcune riflessioni effettuate con il mio amico di sempre Mauro Mellini, sembrano rievocare in me alcuni sonetti di Gioacchino Belli. Ecco l’ignoranza che il Belli avrebbe indicato come matrice dell’invocazione di tale procedura ( se ci fosse stata, ma allora apertamente il “potere era bello perchè se ne poteva abusare”) a sostegno del Sindaco del comune di Tortora Antonio Iorio e del responsabile del procedimento Dott.ssa Debora Cerbino. Belli è Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque, che quello del nostro caso è ignoranza, anche se decisamente “Orientata”.

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Attendiamo altre novità, nel panorama dell’area urbana cosentina?

La più estesa indagine mai compiuta sulla ‘ndrangheta del Cosentino che ha evidenziato come le cosche, dopo anni di rivalità e di scontri, si fossero confederate dandosi una struttura di vertice unitaria, riconducibile ai due principali gruppi, il cosiddetto clan degli italiani, nelle sue varie componenti, e quello degli zingari, anch’esso con varie articolazioni. A portare alla luce la nuova struttura criminale è stata l’inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, con l’azione condotta all’alba da Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza. Un blitz che ha portato all’arresto di 189 persone – 139 in carcere e 50 ai domiciliari – a 12 obblighi di dimora e ad una misura interdittiva dello svolgimento di attività professionale. Provvedimenti che hanno colpito amministratori locali, professionisti, imprenditori ed esponenti della criminalità organizzata cosentina. L’indagine ha permesso di fare luce su oltre 20 anni di attività illegali, perpetrate nel capoluogo bruzio da diverse organizzazioni criminali, frutto di un lavoro certosino durato anni da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, delle Squadre mobili di Cosenza e Catanzaro, del Servizio centrale operativo di Roma, dei finanzieri del Comando provinciale di Cosenza, del Nucleo di polizia valutaria di Reggio Calabria, del Gico del Comando provinciale di Catanzaro e dello Scico di Roma. Fin qui il lavoro già svolto, che non si è mai fermato e il procuratore antimafia Nicola Gratteri sempre costantemente a lavoro blindato nel suo ufficio. Attendiamo altre novità nel panorama dell’area urbana cosentina?

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Elezione Presidente Anci Calabria:Dimenticanza o confusione e disordine amministrativo

Il Presidente facente funzioni Carmelo Panetta “detto Melo”, noto come mister 107 preferenze, da Galatro, dietro l’indirizzo del maestro segretario Sig. Franco Candia, hanno convocato i Sindaci dei comuni della Calabria per giorno 29 Giugno 2023, per l’elezione del Presidente Anci Calabria. Terza convocazione per il primo semestre 2023, la prima nel mese di Febbraio 2023, la seconda nel mese di Marzo 2023 e l’ultima quella del mese di Giugno, record negativo sul piano nazionale. Per regolamento statutario di Anci nazionale, sono ammessi all’assemblea congressuale i comuni che sono in regola con le quote associative per come previsto dall’art. 32.2 il quale prevede che il contributo associativo deve essere versato dagli associati entro e non oltre il termine essenziale del 30 Giugno di ogni anno. Nella tre convocazioni, si riportava quanto segue “hanno diritto al voto i legali rappresentanti dei comuni in regola con il pagamento delle quote associative, forse erroneamente, al 31.12.2022” . Successivamente veniva inserita nelle ulteriori convocazioni che l’elenco degli aventi diritto al voto sarà preventivamente approvato dal consiglio regionale di Anci Calabria è sarà limitato solo a tutti coloro che avranno regolarizzato la posizione sociale entro il termine perentorio (venti giorni antecedenti l’assemblea congressuale). Sorprende che si sia arrivati alla votazione il 29 Giugno 2023, rilevato che in caso di slittamento , i comuni per partecipare alla votazione devono versare ulteriore quota annuale per come stabilito dall’art. 32.2 sopra citato. Certamente riscontriamo l’applicazione di termini dilatori che non hanno consentito l’elezione del Presidente nel corso del primo semestre 2023, dovuto principalmente all’attività del noto maestro Franco Candia. A questo si aggiunge che devono essere approvati in consiglio regionale di Anci Calabria, l’elenco dei comuni aventi diritto all’assemblea con relativa pubblicazione sul sito di Anci Calabria, amministrazione trasparente (Sic!) . Ricordano tutti che nel sito di Anci Calabria, alla voce amministrazione trasparente, appare la dicitura “in lavorazione”. Cosi vanno le cose in Anci Calabria, cioè non vanno. Il caso di cui stiamo trattando potrebbe essere quello dimenticanza, “non sappiamo se voluta”, o di confusione e disordine amministrativo. Seguiremo con attenzione la vicenda…… anche se i protagonisti principali della nostra storia sono Melo da Galatro, accompagnato dal famoso maestro. La storia continua nelle prossime puntate ………………

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Avv. Maximiliano Granata: Ai diffamatori professionisti, meno canne e più uovo sbattuto .

Diffamatori professionisti all’opera coadiviuati dai soliti noti del settore ambiente.
Un periodico on line, noto per servizi del genere, pubblica sempre i soliti articoli fotocopia, suggeriti dai soliti personaggi del settore ambiente e nello specifico anche di un sindaco somaro di un piccolo paesello.
Con il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, vogliamo dimostrare che nel settore Ambiente la Calabria si può governare. Capisco che il cambiamento da fastidio e per questo consigliamo agli avversari diffamatori meno canne e piu’ uovo sbattuto. La storia continua…………………………..

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Adesso si improvvisano Esperti ambientali: Iacchitè, un sito di diffamatori professionisti.

Questi signori del sito Iacchitè e i loro suggeritori “le forze della conservazione del settore ambiente”nello specifico “Un Sindaco somaro di un piccolo paesello”, sono diventati all’improvviso “Esperti di diritto ambientale”. Sic! Ricordo a me stesso che la Calabria è terra di illustri giuristi. Ciò, purtroppo, conta oggi poco, si è soppresso il significato di questo dato storico. Quello che debbo ricordare a me stesso, perchè tutti voi lo sapete e lo patite nella vostra vita quotidiana, che la Calabria è terra di grandi, quotidiane, ignoranze .L’ignoranza del settore ambiente costituisce l’arma letale del partito dei diffamatori professionisti o dei furbetti della materia. Consiglio ai diffamatori idrofobi online e ai loro suggeritori, di studiare prima di scrivere baggianate.
Di fronte cio’ cosa puo’ rappresentare Iacchitè, un sito di diffamatori professionisti, il sito del nulla, il sito dell’incomprensione del diritto ambientale. Nel frattempo giunge a sollazzarmi, ma non troppo, un sonetto di Gioacchino belli, sono ppiù i somari dei cavalli. D’altronde Belli è Belli e i diffamatori professionisti sono i diffamatori professionisti.

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Anci Calabria: Orlandino Greco,prossimo Presidente?

Si avvicina la data per le elezioni del nuovo Presidente dell’Anci Calabria. Orlandino Greco è senza dubbio un cavallo di razza della politica regionale.Neo Sindaco del comune di Castrolibero, rieletto dopo 10 anni a furor di popolo,fondatore del movimento Italia del Meridione, ha un vasto seguito in tutto il mezzogiorno d’Italia. Numerosi Sindaci e amministratori calabresi fanno già parte del suo movimento e Greco potrebbe rappresentare una vera svolta per il rilancio dell’Anci Calabria e per rappresentare le istanze dei comuni che hanno bisogno di una guida autorevole, che non può essere certamente quelle di Melo Panetta da Galatro. Seguiremo le prossime elezioni di Anci Calabria con attenzione.La storia continua………………………..

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Anci Calabria: Melo Panetta, mister 107 preferenze, convoca i sindaci calabresi e dimentica l’approvazione dei bilanci.

Il Vicepresidente Vicario “Melo” Panetta ha convocato per giorno 26 Maggio 2023 i sindaci calabresi.Nessuna traccia…odg (ordine del giorno) prossimo consiglio regionale di ANCI Calabria…secondo art. 17 Statuto di ANCI Calabria…approvazione esercizio finanziario in Consiglio Regionale di ANCI Calabria…entro Aprile 2023 “consuntivo”….entro Dicembre 2022 “preventivo”…..forse impegnati con ANCI Calabria Trasparente….NO in lavorazione. Si ricorda ai Sindaci calabresi che il nuovo presidente che sostiuirà Melo, mister 107 preferenze, dovrà Nominare o Prorogare il contratto al segretario generale, il noto maestro Franco Candia.Cosi vanno le cose nell’Anci Calabria, cioè non vanno. la storia continua ……………………..

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Impianto San Sago a Tortora, non si puo’ rilasciare l’AIA su immobili gravati da Usi Civici.

Alfredo Iorio e Gianfranco Fini discutono di quello che avviene nel settore Ambiente in Calabria e dell’impianto di San Sago a Tortora

Con delibera nr. 61 della giunta comunale del Comune di Tortora del 23-05-2023 c’è stata l’adozione del provvedimento ai sensi dell’art. 15, comma 1, della legge regionale n. 18/2007 “Accertamento gravame uso civico sugli immobili situati in Località San sago del Comune di Tortora riportati in catasto al foglio 4 particelle 141,144,145,146,147 e 27-Richiedente Comune di Tortora”.
Successivamente il Comune di Tortora ha trasmesso la presente deliberazione, a norma dell’art. 15, comma 1, della Legge Regionale n. 18/2007, per l’esame di legittimità e la valutazione di merito sul provvedimento, alla Regione Calabria- Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione- Settore 1, unitamente agli atti del procedimento.
L’art. 15 della L.R. 18/2007 ai commi 1 e 2 prevede che “le Amministrazioni comunali, ove non sia espressamente prevista la competenza di altro organo, adottano l’atto finale del procedimento con deliberazione della Giunta comunale in esito all’istruttoria affidata al perito o all’istruttore demaniale, nel rispetto delle vigenti disposizioni legislative e regolamentari. Il provvedimento finale diviene efficace a seguito di controllo della Giunta regionale, che esercita l’esame di legittimità e la valutazione di merito sul provvedimento, previa istruttoria del Dipartimento competente”.
Succssivamente apprendiamo da alcuni organi d’informazione una dichiarazione del Sindaco Antonio Iorio, che nella conferenza dei servizi decisoria della Regione Calabria del 24 Maggio 2023, nessuna decisione definitiva per quanto riguarda il riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale per l’impianto di San Sago di Tortora.L’unico parere negativo resta quello del Comune di Tortora, mentre per capire le intenzioni degli altri Enti bisognerà attendere mercoledì 31 maggio, quando si terrà l’altra seduta, forse l’ultima, della Conferenza dei servizi presso la Cittadella regionale.Infine il Sindaco di Tortora dichiara “Lascia invece l’amaro in bocca, quanto stabilito per gli “usi civici”. Secondo il dipartimento Ambiente della Calabria non incidono sul rilascio dell’Aia. Per questo punto, insomma, l’Ente dovrà far valere le proprie ragioni in altra sede, ossia nelle aule dei tribunali”.
Ci sembra alquanto strano e bizzarro che dopo la trasmissione della delibera nr. 61 della giunta comunale del Comune di Tortora e in attesa di un provveddimento finale di controllo della Giunta regionale, che esercita l’esame di legittimità e la valutazione di merito sul provvedimento, previa istruttoria del Dipartimento dell’Agricoltura competente, questi atti per come dichiara il Sindaco del Comune di Tortora Antonio Iorio,secondo il dipartimento Ambiente della Calabria non incidono sul rilascio dell’Aia. Al contrario è evidente invece che nelle more del provvedimento finale della Giunta Regionale, previa istruttoria del Dipartimento competente, non puo’ essere rilasciata l’AIA per l’impianto di San Sago, perchè se la Giunta Regionale della Calabria e il suo Presidente Roberto Occhiuto dovesse valutare la legittimità della delibera della Giunta comunale del Comune di Tortora, non si puo’ rilasciare l’AIA su immobili gravati da Usi Civici, perchè non si puo’ dare un’autorizzazione su un’area ad un soggetto che non è proprietario della stessa Area. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua ……………………….

Infine ricordiamo che per discutere di questi temi : Si terrà Domenica 28 Maggio alle ore 10,30,presso l’Hotel Napoleone in Tortora (CS), una manifestazione dove l’Europarlamentare Vincenzo Sofo presenta No ai Rifiuti speciali in Calabria, necessità di un intervento europeo. Interverranno il Sindaco di Praia a Mare Antonio De Lorenzo, il Sindaco di Tortora Antonio Iorio, Il Sindaco di Aieta Pasquale De Franco, L’avv. Salvatore Carlucci Pres. Naz. Mondo consumatori, L’Avv. Maximiliano Granata, Esperto in tematiche ambientali e Presidente del Consorzio Valle Crati, e il senatore Ernesto Rapani .

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Calabria,Lotta all’inquinamento?No, APRIAMO L’IMPIANTO DI SAN SAGO A TORTORA.

In questi giorni ci simao imbattuti in un procedimento, udite, udite, niente meno che di una conferenza di servizi regionale decisoria, relativa alla riapertura di un impianto di smaltimento di rifiuti pericolosi come quelli speciali (liquidi e fangosi) di Tortora a San Sago, provenienti da industria tessile, chimica, meccanica, conciaria, macelli, lavanderie industriali, tintorie, stamperie, etc., nonché percolati da impianti di discarica. Procedimento degno di esser fatta oggetto dell’ironia è quello che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese. Il caso che stiamo trattando è certamente importante perchè tratta Rifiuti provenienti da tutta Italia che metteranno a serio rischio ambientale in un territorio come quello della Valle del Noce, tra Calabria e Basilicata, considerato un vero paradiso terrestre. Una vicenda comica ma tragica per il territorio e non posso che chiudere il pezzo dell’articolo per come piaceva dirlo alla Mauro Mellini, in Calabria “Lotta all’inquinamento”? No, apriamo l’impianto San Sago a Tortora. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. La storia continua……………….

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Roma.Alfredo Iorio e Gianfranco Fini: Parlano di Ambiente e dell’impianto di San Sago a Tortora.

A spasso per Roma in Piazza Cola di Rienzo, nei pressi del Bar Ciampini, quartiere generale degli amici che vogliono cambiare la Calabria, vengono avvistati Alfredo Iorio e Gianfranco Fini, intenti a conversare. Secondo alcune indiscrezioni si parlava di un forte gruppo di amici calabresi che vuole cambiare la Calabria. Nella piacevole conversazione si è anche parlato di ambiente e dell’impianto di San Sago a Tortora e dell’iniziativa che si terrà il giorno 28 Maggio 2023 nello stesso comune. Vi terremo informati, la storia continua………………………..

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Granata(Legalità Democratica): Il Presidente Occhiuto verifichi la procedura, la lotta all’inquinamento non si fa con la riapertura dell’impianto di San Sago a Tortora.


Non possiamo assistere alla riapertura di un impianto di smaltimento di rifiuti pericolosi come quelli speciali (liquidi e fangosi) di Tortora a San Sago, provenienti da industria tessile, chimica, meccanica, conciaria, macelli, lavanderie industriali, tintorie, stamperie, etc., nonché percolati da impianti di discarica. Rifiuti provenienti da tutta Italia che metteranno a serio rischio ambientale un territorio come quello della Valle del Noce, tra Calabria e Basilicata, considerato un vero paradiso terrestre. Come dichiara un consigliere regionale in una sua interrogazione “Nel 1992 il Comune di Tortora (Cosenza) ha rilasciato un’autorizzazione per un impianto privato per il trattamento dei rifiuti liquidi speciali non pericolosi. L’impianto è stato realizzato sulla sponda calabrese del fiume Noce, che divide la Calabria dalla Basilicata, in contrada San Sago;
-la struttura nasce oltre 30 anni fa come impianto pubblico autorizzato al trattamento dei reflui urbani comunali e nel corso degli anni viene riconvertito ad impianto privato autorizzato, appunto, al trattamento dei rifiuti speciali pericolosi e non. L’impianto dovrebbe trattare svariate tipologie di rifiuti speciali liquidi e fangosi provenienti da industria tessile, chimica, meccanica, conciaria, macelli, lavanderie industriali, tintorie, stamperie, industria del legno, industria dei detersivi, etc., nonché percolati prodotti dagli impianti di discarica. Pertanto è una piattaforma industriale che ha avuto nel corso degli anni una radicale modifica della sua destinazione d’uso senza una sostanziale evoluzione tecnologica, collocata in un’area a forte vocazione turistica che, a distanza di 30 anni dalla nascita, appare oggi del tutto inidonea ad ospitare un impianto di questo tipo e con queste funzioni; L’AIA è stata sospesa dal dipartimento ambiente della Regione Calabria in data 20 dicembre 2013 e a tutt’oggi l’impianto non è funzionante. L’impianto era autorizzato con AIA del 2009 a trattare rifiuti riferiti a 322 codici CER molti dei quali rifiuti pericolosi, tra cui il petrolio, e scarica nel torrente Pizinno che, dopo un brevissimo tragitto confluisce nel fiume Noce. Questo, a qualche chilometro di distanza, ha la foce a confine tra la Calabria e la Basilicata tra i comuni di Tortora, Praia a Mare e Maratea, località rinomate in tutt’Italia per la loro vocazione turistica e per la presenza di ben sei Zone Speciali di Conservazione lungo la costa dei rispettivi territori comunali;” . L’ 11 ottobre 2022 è stata riconvocata la Conferenza dei Servizi decisoria per ultimare il procedimento per il rinnovo dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per la riapertura dell’impianto di eliminazione rifiuti pericolosi e non in località San Sago del comune di Tortora (CS) con scarico nel torrente Pizinno, quindi nel fiume Noce e poi nel mare. Vorremmo veramente sbagliarci, ma dopo il parere favorevole della Regione Basilicata sulla valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A),secondo Italia Nostra
“E così, dopo nove anni di chiusura, avremmo nuovamente un impianto, dalle preoccupanti vicissitudini, a poca distanza dal mare , che senza alcuna modificazione impiantistica rispetto al 2005 sarebbe autorizzato a trattare circa 322 tipologie di rifiuti urbani ed industriali tra i quali, in buona parte, rifiuti contrassegnati come pericolosi nel catalogo europeo dei rifiuti.
Nell’ Autorizzazione Integrata Ambientale troviamo scritto che l’impianto è autorizzato a trattare 300 metri cubi di rifiuti liquidi e fanghi al giorno (ovvero 300 mila litri) per un totale di 110 mila metri cubi all’anno (ovvero 110 milioni di litri) e poi riversare in ambiente rifiuti innocui.
Ed inoltre, considerato, ad esempio, che un’autocisterna ha una portata media di 25 mila litri, si autorizzerebbe l’impianto a trattare il contenuto di 12 autocisterne di petrolio al giorno, come previsto dal codice CER 130702 autorizzato, e poi riversare in ambiente reflui innocui”. Il Presidente della Giunta regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, verifichi la procedura, la lotta all’inquinamento non si fa certamente con la riapertura dell’impianto di San Sago a Tortora. La Regione Calabria attraverso i suoi organi dirigenziali, dopo la relazione presentate dal Comune di Tortora, rilevato che ci sono tutti i presupposti giuridici, nella conferenza dei servizi decisoria potrà dare il diniego alla relativa autorizzazione “AIA” mettendo la parola fine alla riapertura dell’impianto di San Sago. Domenica 28 Maggio alle ore 10,30,presso l’Hotel Napoleone in Tortora (CS), ci sarà una manifestazione dove interverranno il Sindaco di Praia a Mare Antonio De Lorenzo, il Sindaco di Tortora Antonio Iorio, Il Sindaco di Aieta Pasquale De Franco, L’avv. Salvatore Carlucci Pres. Naz. Mondo consumatori, L’Avv. Maximiliano Granata Esperto tematiche ambientali e Presidente del Consorzio Valle Crati e il senatore Ernesto Rapani . Diremo NO all’apertura dell’impianto di San sago nel comune di Tortora, dobbiamo evitare che si aprano sulla zona tirrenica nuovi impianti che ricevono rifiuti pericolosi e non provenienti da altre regioni d’Italia. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Convegno a Tortora il 28 Maggio: L’Europarlamentare On. Vincenzo Sofo, No ai rifiuti speciali in Calabria, necessità di un intervento europeo.

Si terrà Domenica 28 Maggio alle ore 10,30,presso l’Hotel Napoleone in Tortora (CS), una manifestazione dove l’Europarlamentare Vincenzo Sofo presenta No ai Rifiuti speciali in Calabria, necessità di un intervento europeo. Interverranno il Sindaco di Praia a Mare Antonio De Lorenzo, il Sindaco di Tortora Antonio Iorio, Il Sindaco di Aieta Pasquale De Franco, L’avv. Salvatore Carlucci Pres. Naz. Mondo consumatori, L’Avv. Maximiliano Granata Esperto tematiche ambientali e Presidente del Consorzio Valle Crati e il senatore Ernesto Rapani . Ad avviso dell’Avv. Maximiliano Granata rilevato che si terrà mercoledì 24 maggio, alle ore 11, la seduta della Conferenza dei servizi per il riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale di San Sago di Tortora, bisogna scongiurare che l’impianto di San Sago torni in funzione. Dobbiamo evitare che si aprano sulla zona tirrenica nuovi impianti che ricevono rifiuti pericolosi e non provenienti da altre regioni d’Italia.

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Calabria, Granata(Legalità Democratica): Ecco i nuovi furbetti, i curricula taroccati danno un bell’aiuto.

In attesa di capire se, i nominati negli enti più importanti degli enti pubblici calabresi, abbiano esagerato nel curriculum, una certezza è salda: il cv in Italia è un totem che viene controllato sempre dopo, mai prima. Perché nel marasma di clientelismo, nomine e lottizzazioni che costituiscono la spina dorsale di molti ambienti lavorativi (spesso quelli che ruotano attorno alla pubblica amministrazione e alle sue miriadi di ramificazioni) aleggia incessantemente il mantra della meritocrazia che è ormai termine consolidato per ogni stagione politica: occorre, serve, è essenziale anzi no fondamentale educare le nuove generazioni alla meritocrazia, mettere tutto nero su bianco, fare in modo che i cittadini sappiano chi gestisce cosa e perché è stato messo lì, quali sono le sue competenze (altro mantra), le sue abilità o, per dirla in modo internazionale, le sue skills. C’è da riderci sopra, per cogliere il lato umoristico delle vicende. Mentre si affacciano sulla scena politica e sociale personaggi sprovvisti di lauree e percorsi di specializzazione, o che hanno sì una laurea e allora si attribuiscono ruoli altisonanti (tipo «economista» chi ha studiato Economia e commercio), i predestinati cascano proprio lì, sul titolo di studio: che sia un ministro dell’istruzione con licenza media o un amministratore o dirigente con laurea triennale, la pergamena fa la differenza. Ecco la Calabria dei furbetti del curriculum taroccato, le cose vanno cosi in Calabria, cioè non vanno, lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Domenico Furgiuele, Deputato? No, siamo alla prova del cuoco.

Da svariati mesi assistiamo a dei video pubblicati sui social, dove il deputato Domenico Furgiuele da Lamezia Terme, si diletta a fare il cuoco, con del buon cibo che sfamerebbe un piccolo esercito. Consigliamo al nostro novello chef, rilevato le sue performance, di aprire un ristorante Stella Michelin. Deputato della Repubblica Domenico Furgiuele? No, siamo alla prova del cuoco. Le cose vanno cosi in Calabria, la storia continua …………………….

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La Calabria e i curricula taroccati: Ignoranza, ignoranza! Tu ci porti l’arroganza.

Ci sono ignoranti ed ignoranti. Bisogna stare attenti a non considerare tali quelli che sanno quel che ad essi fornisce la cultura del loro mondo e sanno farne buon uso. I veri ignoranti sono quelli che ritengono di dover appartenere al mondo delle persone colte, di conoscere il diritto e di sapere tutto per aver inteso parlare di qualcosa. E che si distinguono per l’uso improprio e ridicolo del “parlar difficile” o anche dell’esaminare curricula, che adoperano con aggressiva supponenza. Poi in Calabria, qualche dirigente ignorante, si ferma ad esaminare le graduatorie di elenchi di aspiranti incarichi di rilevante gestione e ti accorgi dell’arbitrarietà applicata nell’ammissione dei relativi elenchi, supportati da curricula taroccati. L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certa classe dirigente, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che ” disorientata”. Ha un orientamento preciso ed univoco: quello della dilatazione del potere da essi esercitata, attraverso una ” Interpretazione” che tale non è, perchè si traduce “nell’ignorare” la legge stessa . A breve pubblicheremo uno studio sulle baggianate poste in essere da alcuni dirigenti che evidenziano l’ignoranza arma letale del movimento dei dirigenti. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. La storia continua ……………….

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CITTA’ UNICA:Orlandino Greco,basta con i Sisifo dell’area urbana.

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Questo è uno dei passi essenziali dei “Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio”, in riferimento a Machiavelli, volendo con ciò esprimere la capacità di giudizio del popolo, definita nel testo come opinione universale, metaforicamente come “voce d’un popolo”.
Una voce libera, inappellabile e dal grande potere comunicativo.
Non esiste voce più democratica dell’insieme di una comunità che con dirompente efficacia, superando ogni più’
rosea aspettativa ti dice di ascoltare le voci che uniscono e mai quelle che dividono.
Fare il Sindaco diventa in questo modo, e per forze di cose, una priorità del benessere comune che non può in nessun modo diventare parziale dando ascolto solo ad una parte: non sono e non sarò mai semplicemente il Sindaco di chi mi ha votato ma sarò con ancora più forza e coraggio il Sindaco di tutta la comunità.
In un momento storico dove l’eco di voci estranee si protendono sui Comuni con unioni senza senso logico, riuscire ad essere un punto di riferimento per tutta la comunità è di estrema importanza.
È finito il tempo delle lotte personali, del “tutti contro tutti”; ne ho viste tante in questi anni e l’elemento più longevo,alla fine di ogni ciclo, è l’essenza delle nostre scelte che, nel bene o nel male, trasformano il territorio che abbiamo intorno.
Ecco perché bisogna stare in guardia dai bugiardi seriali: la storia ne è piena. Uno dei primi e più acerrimi bugiardi fu Sisifo, che nella mitologia Grecia fu il più scaltro e senza scrupoli. E di esempi ce ne sono diversi fino ad arrivare ai nostri giorni, direi ancora di più, fino ad arrivare alla nostra quotidianità.
E nonostante questi venti di divisione, oggi e come sempre sarà, porgerò ogni volta la mano alla discussione civile, al “face to face” che elimina filtri quasi apocalittici come i social dove ognuno vende la sua verità camuffandola con la menzogna.
È tempo di continuare il nostro percorso, ricambiando con l’impegno e la dedizione per il territorio l’affetto e la fiducia che la comunità ci ha manifestato. Lo dichiara il Sindaco di Castrolibero Orlandino Greco.

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Granata(Valle Crati):Un plauso per il nuovo corso di Laurea in Tecnologie del Mare e della Navigazione”


Oggi nella giornata Europea del mare, ho partecipato alle 9,30 presso l’Aula Caldora dell’Università della Calabria alla presentazione del nuovo corso di laurea in “Tecnologie del Mare e della Navigazione” a cura del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente.

I lavori sono stati introdotti dal prof. Mario Maiolo che è il referente del corso di Laurea e a cui faccio i complimenti per l’esposizione. Bisogna formare le nuove generazioni, per come prevede il corso di laurea, con una attività didattico-formativa che sarà caratterizzata da un approccio teorico-pratico che prevede una stretta integrazione e interrelazione tra momenti di trasmissione teorica dei contenuti professionalizzanti (attività d’aula) e fasi applicative con attività di laboratorio, che si svolgeranno presso la Stazione Sperimentale Marina di Capo Tirone – Hub di ricerca del Laboratorio di “Gestione Sostenibile delle Risorse Idriche” del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente dell’Università della Calabria, con visite di studio e stage presso Compagnie di Navigazione, Aziende ed Enti, pubblici e privati del settore, volte a mettere in pratica le conoscenze acquisite. Da parte nostra le istituzioni pubbliche devono fare la loro parte con stage e tirocini con l’Università della Calabria per promuovere la competenza e la cultura della legalità nel settore ambientale. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Vale Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Città di Cosenza, Via degli Stadi, trovata tratta secondaria fognaria, che scaricava a cielo aperto.


Nella città di Cosenza, con la nuova gestione del concessionario Kratos, sotto il rigoroso controllo del Consorzio Valle Crati, dopo oltre tre mesi, continuiamo a trovare una gestione precedente delle reti fognarie del Comune di Cosenza disastrosa. A questo punto viene da chiedersi, che ruolo hanno svolto negli anni precedenti il Dirigente e il responsabile del procedimento e l’assessore competente che aveva il potere di ‘sovrintendenza’ sugli uffici , in relazione al controllo dei lavori relativi alla manutenzione delle reti fognarie della città di Cosenza? Per questi motivi ho richiesto al RUP del Consorzio Valle Crati, un’apposita relazione attuale per definire lo stato dell’arte e per fare un’operazione verità sulla gestione della manutenzione delle reti fognaria negli anni precedenti. Abbiamo già riscontrato la mancanza delle planimetrie delle condotte fognarie della città di Cosenza e di adeguati piani già programmati di interventi relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti fognarie. Sono stati scoperti condotte con scarichi di liquami nel fiume Busento e vari palazzi non allacciati alla rete fognaria, per questi motivi gli uffici hanno già trasmesso gli atti all’autorità giudiziaria competente. In Via degli Stadi, anche oggi, è stato trovato dal concessionario Kratos un pozzetto atterrato di scarico, per lavori precedentemente svolti, con il collegamento della tratta secondaria che scaricava a cielo aperto, che fa seguito a numerosi interventi dove il concessionario sta riscontrando il mancato allaccio di vari palazzi della città di Cosenza alla rete fognaria. Con la nuova gestione della Kratos s.c.a.r.l., operativa da oltre tre mesi, stiamo dando un cambio di passo, con decine di interventi urgenti di manutenzione ordinaria e straordinaria. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Anci Calabria:Ecco chi è Carmelo Panetta detto “Melo”, Lista Tromba.

Carmelo Panetta del 1950 detto “Melo”, diploma di Ragioniere e perito commerciale, dipendente di ruolo presso istituto d’istruzione superiore statale “V. Verace” di cittanova. Eletto consigliere comunale di Galatro (comune di 1000 abitanti) con 107 voti,lista tromba, nelle elezioni comunali di Ottobre 2021. Vicesindaco di Galatro dal 2021. Carmelo Panetta detto “Melo”, mister 107 preferenze, nominato Vicepresidente Vciario di Anci Calabria, oggi Presidente facente funzione di ANci Calabria. Notate bene Il presidente “Melo” Panetta conosce bene amministrazione trasparente …. in evidenza in prima pagina del comune di Galatro (traspare) e conosce con molta probabilità lo statuto regionale dell’Anci Calabria che all’art. 16 comma 3, cosi recita: tutte le sepse dovranno essere accompagnate dai relativi giustificativi e all’art. 17 comma 2 Entro il mese di Aprile (2023) di ogni anno il consiglio regionale di Anci Calabria approva il bilancio ed entro dicembre (2022) il bilancio preventivo…. e ad oggi non risultano approvati i relativi atti. Aspettiamo che l’integgerimo Presidente facente funzioni porti nel prossimo consiglio regionale Anci il punto 3) del direttivo regionale di ANCI Calabria delega gestionale al segretario Generale di Anci Calabria, già approvato con votazione favorevole del direttivo regionale del 26 Aprile 2023. Ecco cosa vuol dire Traspare, “casa di vetro”, che comprende il contratto del segretario Franco Candia con il budget della performance della struttura. La cose vanno cosi in Anci Calabria, cioè non vanno. Nelle prossime puntate, la storia continua ……………..

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Calabria:I furbetti dei rifiuti sono i nuovi predoni dell’ambiente.

Questa Regione nel settore dei rifiuti e della depurazione non è stata governata. Una cosa balza agli occhi in questi giorni, i dirigenti che hanno gestito negli ultimi dieci anni, sono ancora in regione nei posti chiave della burocrazia regionale.Una emergenza perenne quella del settore dei rifiuti tutta a vantaggio del cartello dei privati che si sta arricchendo a discapito dei cittadini calabresi.Nel frattempo dopo questa estate, dove i costi di conferimento in discarica erano scesi a 90 euro a tonnellata, da oltre sei mesi sono saliti a quasi 400 euro a tonnellata, con un aumento del 400 per cento, arricchendo il cartello dei privati.Le cose vanno cosi in Calabria, cioè non vanno,la storia continua ………………………

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Granata(Valle Crati):Calabria,intervenga Gratteri sulle tariffe dell’idrico e dei rifiuti.

Mi trovo costretto di nuovo ad intervenire come presidente del Consorzio Valle Crati, sottolineando di nuovo che “gli uffici regionali di concerto con i gestori, devono verificare lo stato di attuazione dell’aggiornamento della tariffa del segmento fognario-depurativa per il biennio 2022-2023 anche in previsione delle istanza di aggiornamento da formulare all’Autorità. Bisogna controllare il costo degli investimenti e procedere all’acquisizione dei reali costi sostenuti dai gestori privati per le singole annualità 2020,2021 e 2022 unitamente all’analitica documentazione a corredo degli stessi per poter procedere al conguaglio annuale tra i costi preventivati e quelli realmente affrontati con l’eventuale recupero in tariffa delle conseguenti differenze generatesi”. “L’applicazione della tariffa del segmento fognario-depurativo è un sistema che va rigorosamente controllato con trasparenza nella rendicontazione dei costi che i soggetti gestori, sul piano regionale, devono produrre agli uffici pubblici secondo delle precise linee di indirizzo dei Sindaci, che sovrintendono per legge al corretto funzionamento degli uffici”. Questo controllo deve avvenire non solo segmento fognario depurativo, ma anche nell’idrico e sui rifiuti. Oramai i costi sono incontrollati, se si pensa che il costo per il conferimento dei rifiuti è lievitato a quasi 400 euro a tonnellate e vedrà un aumento dei costi per i cittadini calabresi di oltre il 300 per cento. A questo punto sorge spontanea una domanda: Cosa hanno fatto gli organismi burocratici regionali, che sono ancora lì nei medesimi posti di gestione, negli ultimi dieci anni? A mio avviso sulle tariffe del segmento fognario-depurativo, idrico e rifiuti, deve intervenire il procuratore della repubblica di Catanzaro Dr. Nicola Gratteri, per controllare i costi e la relativa rendicontazione e verificare l’operato del sistema burocratico regionale che ha determinato questa situazione di mancato controllo negli ultimi dieci anni”.

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ANCI Calabria:Carmelo Panetta detto “Melo”,mister 107 preferenze, nuovo Presidente facente funzioni.

Dopo aver parlato negli scorsi articoli del maestro Franco Candia.”Nell’Anci Calabria è opportuno indicare la storia di uno dei personaggi più rappresentativi, (se cosi si può dire), di tale organizzazione. Nasce a Locri nel 1963, si diploma con maturità magistrale nel 1981, cresce politicamente a Stignano, piccolo comune di 1000 abitanti in provincia di Reggio Calabria. Nel 2019 perde le elezioni comunali in qualità di candidato Sindaco, raccogliendo solo 327 voti. Tale signore “Maestro” è in ANCI Calabria dal 1995, viene eletto consigliere regionale di Anci Calabria nel 2017 e viene nominato dall’allora Presidente Callipo vicepresidente nel 2018, per poi essere nominato dallo stesso Callipo, dal 1 Ottobre 2019, segretario di Anci Calabria”. Siccome la storia dell’Anci Calabria riserva sempre sorprese, come nelle migliori commedie, ecco che spunta un altro personaggio, tale Carmelo Panetta detto “Melo” eletto a Galatro in qualità di consigliere comuunale con 107 voti di preferenze, poi vicesindaco di Galatro e oggi, udite, udite, Vicepresidente Vicario ANCI Calabria e da qualche giorno Presidente facente funzioni ANCI Calabria. Spero che qualcuno dica a “Melo” Panetta che la parola trasparenza dovrebbe essere evidente ai comuni calabresi. Facendo un giro veloce nei siti delle Anci regionali, verifichiamo che in tutti siti come quello della Lombardia, Campania, Puglia,Toscana,Veneto e Piemonte,riscontriamo numerose informazioni, bilanci preventi e consuntivi pubblicati, con siti dove la parola trasparenza è molto evidente. Ci siamo imbattuti di nuovo nel sito dell’Anci Calabria e udite, udite, vedete cosa abbiamo trovato “Amministrazione trasparente in lavorazione”. A questo punto i Sindaci calabresi che hanno versato le loro quote, dovrebbero richiedere al maestro Franco Candia i relativi bilanci che devono essere approvati con il rendiconto delle spese sostenute. Nei costi dovrebbero essere pubblicati lo stipendio del maestro Franco Candia, secondo i bene informati si vocifera di un presunto stipendio equiparato alla dirigenza o direzione generale, e le spese sostenute per le relative missioni. Purtroppo siamo in Calabria e le cose vanno cosi, cioè non vanno. Il caso che stiamo trattando oggi è di mancata trasparenza,anzi “Amministrazione Trasparente? No, in lavorazione”. La storia continua nelle prossime puntate …………….

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Arpacal, nomina Direttore Amministrativo: L’Avv. Maximiliano Granata chiede il sequestro degli atti alla Procura.

L’Avv. Maximiliano Granata, in riscontro ed in risposta alla nota Arpacal del 05.05.2023, a firma del Dott. Luca Buccafuri, che si allega, per impugnarne e contestarne integralmente il contenuto, per quel che attiene alla mancata esibizione e produzione in copia dei curriculum dei partecipanti alla procedura concorsuale pe la nomina a Direttore Amministrativo dell’Agenzia per la Protezione dell’ambiente della Calabria.Non risulta minimanente condivisibile la mancata esibizione e produzione in copia dei curriculum dei partecipanti alla procedura concorsuale, ex adverso richiesti, sulla scorta del mancato assenso degli stessi partecipanti, motivata come tutela della protezione di dati personali ex art. 5bis, comma 2, lett) a D.lgs 33/2013. Infatti, in base ai principi generali in materia, l’accesso agli atti amministrativi è la regola, mentre il diniego è l’eccezione, l’accesso può infatti essere escluso solo ed esclusivamente nei casi espressamente previsti dall’art. 24, L. n. 241/1990, tra i quali non rientra il caso di richiesta di accesso ai documenti prodotti dai candidati(ivi compresi i verbali, le schede di valutazione e gli elaborati). Tanto premesso per questi motivi L’avv. Maximiliano Granata richiede alle procure della Repubblica in epigrafe il sequestro degli atti della procedura concorsuale de quo, ex art. 253 c.p.p. affinchè le autorità vogliano verificare se sussitono fatti previsti dalla legge come reato.

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Calabria: Il buco nell’Acqua, mancata rendicontazione delle tariffe idriche e i guadagni dei privati.

La storia delle tariffe idriche calabresi è tutta da raccontare, anche perchè nessuno controlla la rendicontazione dei costi, facendo applicare i relativi conguagli, e nella maggior parte delle volte non viene applicato il metodo regolatorio MTI 3, con il recupero degli investimenti non effettuati.In poche parole, un vero e proprio Far West, dove il cartello dei privati dai rifiuti all’idrico e al segmento fognario-depurativo, ingrassa sempre di più il proprio portafogli. Nei prossimi articoli ci occuperemo delle tariffe idriche applicate ai Comuni calabresi dalla So.Ri.Cal. S.P.A., società alla quale era stata affidata la gestione dei nostri acquedotti regionali,ci si accorge sin da subito che queste tariffe applicate da oltre un decennio erano e sono superiori a quelle che sarebbero risultate se fossero stati rispettati i criteri stabiliti dalla normativa nazionale vigente, nell’interesse dei calabresi dobbiamo fare qualcosa.La storia continua ……………………………………….

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Calabria,Rifiuti del passato:Emergenza perenne a vantaggio del cartello dei privati.

Che in Calabria i 16 anni di gestione commissariale del settore dei rifiuti siano stati un flop gigantesco è cosa nota. Non bastassero i meri dati contabili – un miliardo di euro spesi -, ecco l’evidenza “ambientale”: emergenze cicliche, strade invase dai scacchetti, impianti fermi, obsoleti o saturi, proteste dei cittadini e delle maestranze, alto rischio per la salute pubblica. Un caos finora senza soluzione, nè barlumi di speranza.La situazione di oggi non è cambiata, anzi è peggiorata e l’attuale situazione di emergenza che sta vivendo il settore dei rifiuti, è il risultato dell’inefficace e “discutibile” gestione degli ultimi dieci anni presso la Regione Calabria. Questa Regione nel settore dei rifiuti e della depurazione non è stata governata. Una cosa balza agli occhi in questi giorni, i dirigenti che hanno gestito negli ultimi dieci anni, sono ancora in regione nei posti chiave della burocrazia regionale. Una emergenza perenne quella del settore dei rifiuti tutta a vantaggio del cartello dei privati che si sta arricchendo a discapito dei cittadini calabresi. E’ arrivato il tempo di agire, ci auguriamo che il Presidente Occhiuto effettui un cambio di passo, sostituendo questi mediocri dirigenti regionali. Intanto,questa estate, in Calabria, l’immondizia potrebbe rimanere per strada.

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Calabria:Rifiuti, l’emergenza ingrassa il portafogli del cartello dei privati.

Nella Regione Calabria, nubi plumbee che arrivano dal passato, giganteschi punti interrogativi sul futuro e un presente fatto di incertezze ed emergenza. Un caos che è il perfetto specchio burocratico di un sistema vicino al collasso anche sotto l’aspetto gestionale. L’emergenza finisce per ingrassare portafogli e discariche in mano al cartello dei privati che ha portato il costo di conferimento a quasi 400 euro a tonnellata , senza contare il costo di trattamento che puo’ oscillare dai 140 ai 190 euro a tonnellata, per un totale di quasi 600 euro a tonnellata, escluso il costo della raccolta. Intanto questa estate, in Calabria, l’immondizia potrebbe rimanere per strada.

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Granata(Valle Crati)si rivolge al Presidente Occhiuto: La Burocrazia regionale nel conferimento dei rifiuti fa ponti d’oro ai privati .

Nella mia qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati, mi rivolgo al Presidente della Regione Calabria On. Roberto Occhiuto, affinchè il suo indirizzo di trasparenza e correttezza venga rispettato dal suo assetto burocratico, molto carente dal punto di vista degli atti amministrativi, dimostrando una totale inerzia rispetto gli atti d’indirizzo del Presidente Occhiuto. «Gli Scarti che non si sa più dove conferire a causa di un sistema impiantistico pubblico assai carente e lacunoso hanno determinato l’implosione del sistema. La verità è una sola: in Calabria il ciclo dei rifiuti non è proprio gestito, non c’è programmazione e si lavora sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria come quello dell’idrico non funziona». Lo scrive in una nota il Presidente del Consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata. «Sono assolutamente convinto – scrive ancora – che qualsiasi impianto per la gestione del conferimento dei rifiuti debba essere di natura pubblica. Ciò, tra le altre cose, ci consentirebbe di calmierare i costi della bolletta dei rifiuti che a causa dell’impiantistica, nella stragrande maggioranza dei casi in mano ai privati, finora ha prodotto tariffe che stanno diventando insostenibili, 400 Euro a tonnellata, per la maggior parte dei cittadini. Bisogna respingere con forza la prospettiva di nuovi impianti privati nella gestione del conferimento dei rifiuti sul territorio. In Calabria bisogna intraprendere un percorso preciso che dovrà portare la gestione del conferimento dei rifiuti appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche. Purtroppo gli ultimi provvedimenti della burocrazia regionale, in materia di conferimento, stanno alimentando – conclude – confusione e disordine amministrativo, con aumento considerevole delle tariffe a carico dei cittadini e dei comuni tutto a vantaggio del sistema dei privati, evitando di utilizzare discariche pubbliche per il conferimento ad un costo di 75 euro a tonnellata. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Elezioni comunali Fiumicino:In pole position Mario Baccini con Gianfranco Carluccio in consiglio comunale.

Le elezioni che si terranno a Fiumicino il 14/15 Maggio 2023 vedono in pole position Mario Baccini come candidato a Sindaco della coalizione di centro destra.Classe 1957, Mario Baccini è un politico di lungo corso. Già ministro della Funzione Pubblica e sottosegretario agli Esteri saprà sicuramente rilanciare l’attività di questo comune. Fiumicino non è una periferia di Roma, non è la succursale dell’aeroporto, ma è una grande città che vanta 85 mila abitanti e che nei prossimi anni arriverà a 100.000. Baccini dichiara:Abbiamo 24 km di costa, che sono una ricchezza naturale, e abbiamo il Tevere. Parliamo di “Economia del blu”, che è stata finora mortificata. Uno dei grandi progetti che realizzeremo è il Waterfront, per rilanciare il turismo e il ricollegamento con bus e metropolitana leggera di tutto il litorale di nostra competenza.Uno dei candidati d’eccellenza della lista Baccini Sindaco è l’avvocato Gianfranco Carluccio, noto avvocato con studio in Fiumicino che  potrà sicuramente  rappresentare un elemento di novità nel consiglio comunale a sostegno dell’azione politica del neo Sindaco. A sostegno del candidato Carluccio è  giunto il consigliere comunale di Roma l’On. Fabrizio Santori, Segretario d’aula Assemblea Capitolina  .Nel pubblico si nota la presenza di uno dei leader della destra Romana Alfredo Iorio.

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Granata(Valle Crati):Lavori di manutenzione fognaria, eventuali ingerenze saranno segnalate ai procuratori Nicola Gratteri e Mario Spagnuolo.

Con lett. del RUP Ing. Oreste Citrea, prot. nr. 766/2023 dell’ 11 maggio 2023, indirizzata alla società Kratos s.c.a.r.l., si è ricordato alla società Kratos s.c. a r.l. che, per quanto riguarda la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria da effettuare sulle reti fognarie dei singoli Comuni consorziati, l’ordine di servizio inerente agli interventi da eseguire sulle stesse deve provenire unicamente dagli Uffici Tecnici dei Comuni medesimi, interessati dall’intervento, mediante assolutamente PEC.
Gli interventi di manutenzione straordinaria non possono essere legittimate da altre segnalazioni di intervento provenienti da altre fonti. Si ricorda, altresì, quanto è previsto nell’art. 1 comma 2 del DLgs 50/2016 che recita testualmente: “
Le disposizioni del presente Codice si applicano, altresì, all’aggiudicazione dei seguenti contratti: ….lett. c) lavori affidati dai concessionari di lavori pubblici che non sono amministrazioni aggiudicatrici” anche evidenziato dal DLgs 163/2006 e smi all’art. 1, applicabile in quanto l’atto di concessione è assoggettabile a quest’ultimo codice. Perciò, alla luce di questa norma, in ogni affidamento occorre garantire il rispetto dei principi di concorrenza, di economicità, di efficienza e di rotazione rispetto agli affidatari dei lavori. La Kratos scarl deve controllare e monitorare affinché tali principi vengano rispettati ed attuati in maniera pedissequa e perfettamente conforme alla normativa vigente. La lettera del RUP Ing. Oreste Citrea, fa seguito alla lett. prot. n. 754/2023 del 10/05/2023 del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, indirizzata all’Amministratore Delegato della Kratos s.c.a.r.l. Dott. Alfonso Gallo e ai Sindaci del Consorzio Valle Crati che ha più volte motivatamente invitato il Direttore di cantiere della società Kratos s.c.a.r.l. a voler solo scrupolosamente rispettare le procedure amministrative e previste dalla legge, oltre che dalla concessione per l’esperimento e la materiale esecuzione degli interventi di manutenzione ordinarie e straordinarie sulle reti fognarie comunali. Si ricorda che è indispensabile che l’applicazione dell’iter procedurale sia ispirato al principio di rotazione contemplato dal codice degli appalti nel pieno rispetto del principio di autonomia dell’affidante concessionario. Qualsiasi violazione dell’iter procedurale previsto dalla normativa vigente nonché di detto principio di rotazione, nel caso in cui esso sia espressamente comunicato al Presidente del Consorzio Valle Crati dal Responsabile unico del procedimento, con interventi di manutenzione legittimate da altre segnalazioni di intervento provenienti da altre fonti, nello specifico politiche della città di Cosenza o degli altri comuni, sarà inevitabilmente oggetto di denuncia dello scrivente al Procuratore della Repubblica di Catanzaro Dott. Nicola Gratteri e al procuratore della Repubblica di Cosenza Dott. Mario Spagnuolo.

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Fabrizio Palermo, AD Acea S.P.A.: Devi pranzare?Si devo essere servito a tavola.

E’ stupito dalle accuse: «Le hostess si lamentano perché dicono “lui mi chiamava per essere servito a tavola”, ma era tutto previsto dal contratto di servizio della ditta appaltante, tutto previsto dalle procedure». E ancora, sulla sua esigenza di mangiare alla scrivania: «Io lavoro dieci ore al giorno, se mangio in ufficio che cosa devo fare? Se la ditta che era incaricata del servizio di catering ti manda una persona, che poi si scopre aveva altri compiti e quindi se ne lamenta e si ribella, io che cosa c’entro? Andate un po’ a vedere questa Cosmopol, la ditta del catering, per capire cosa ne esce fuori. Questo dichiara Fabrizio Palermo amministratore delegato di Acea spa, Dichiarazioni su Dagospia . Le cose vanno cosi nella città di Roma, cioè non vanno. La storia continua ……………………..

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Città di Roma:Depuratori, serve il censimento degli scarichi.

Gran parte degli impianti di depurazione affidati in gestione ad Acea Ato2 risalgono agli anni ’70- ’80 e sono
stati realizzati sulla base dei limiti imposti della Legge 319/76 (c.d. Legge Merli) e della Legge Regionale
attuativa n. 41/82. Successivamente, con l’entrata in vigore del D.lgs. 152/06 e del Piano di Tutela Regionale,
molti depuratori si sono rivelati inadeguati al raggiungimento dei nuovi limiti imposti dalla normativa di
settore.Per quanto attiene invece le criticità legate al rilascio di alcune autorizzazioni allo scarico, sussistono ancora delle problematiche legate a quei depuratori il cui scarico si riversa in un corpo idrico non catastalmente
censito e a quei depuratori il cui scarico si riversa sul suolo/sottosuolo. Per la soluzione delle prime è
attualmente in corso un tavolo interistituzionale con Città Metropolitana di Roma Capitale, Demanio
Regionale, Segreteria Tecnico Operativa e Regione Lazio con la finalità di giungere alla sottoscrizione di un
protocollo d’intesa che consenta tempi celeri per la demanializzazione di quelle aste che attualmente,
sebbene esistenti, non risultano censite; per quanto riguarda le seconde un ulteriore tavolo interistituzionale è in fase di programmazione con la Regione Lazio e Città Metropolitana di Roma Capitale. C’e’ la necessità di adeguamenti/manutenzione straordinaria in relazione alla vetustà degli impianti dal momento della presa in carico da parte del gestore dal comune di Roma. Per questi motivi Il Sindaco della città di Roma Roberto Gualtieri e Fabrizio Palermo Amministratore Delegato e Direttore Generale di Acea SPA riferiscano in consiglio comunale. La storia continua ………….

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Granata(Valle Crati):Catasto degli scarichi, esportiamo il nostro modello nella citta’ di Roma.

“Il Catasto integrato degli scarichi del Consorzio Valle Crati, rappresenterà lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e fornirà un supporto fondamentale, rilevato che dovrà rilasciare il nulla-osta per l’allaccio alle proprie reti fognarie, per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale. Realizzato e gestito dal Consorzio Valle Crati sarà operante prima della fine dell’anno, il Catasto conterrà tutte le informazioni relative agli scarichi autorizzati di acque reflue urbane e industriali recapitanti in rete fognaria.Il modello del catasto degli scarichi, a nostro avviso, va esteso anche in altre citta’. Da parte nostra siamo pronti a collaborare con altre amministrazioni.per fornire un’azione innovativa ed amministrativa tesa tutelare l’ambiente”. Esportiamo il nostro modello nella citta’ di Roma, lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Il Consorzio Valle Crati richiede l’iter procedurale per l’adesione all’Anci Calabria.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati ha manifestato l’intenzione di voler aderire all’Anci Calabria. Per questi motivi ha chiesto ai relativi organi dell’Anci Calabria di voler indicare l’iter procedurale per l’adesione per come prescritto dall’art. 3 dello statuto Anci Calabria, in vigore, e a voler comunicare l’entità della quota associativa annuale da versare. Tanto si è richiesto al fine di procedere successivamente alla deliberazione della predetta adesione in sede al consiglio d’amministrazione consortile. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati, Avv. Maximiliano Granata, vogliamo portare la nostra azione di buon governo in seno all’assemblea dei comuni calabresi per spiegare il nostro modello virtuoso.

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Anci Calabria:Per incapacità del maestro Franco Candia diventiamo sudditi della Lombardia.

Il maestro Francesco Candia , Segretario Generale di ANCI Calabria, dimentica di “partecipare”, al bando 2022 Politiche Giovanile e Servizio Civile Universale, con scadenza dicembre 2022 e proroga decreto nr 116/2023 che ha comunicato una proroga del bando 2022 al 20 Febbraio 2023…. Questa mancata partecipazione non consente di accedere alle relative opportunità previste dal bando . In Allegato graduatoria ANCI Regionali…”beneficiari” di detto bando…

con ANCI Calabria non pervenuta in graduatoria…bando Servizio Civile Universale. Per questo punto precedente il nostro solerte Maestro  ha fatto approvare il punto 2 all’ordine del giorno del consiglio regionale ANCI Calabria del 26 Aprile 2023….che prevede l’attivazione della convenzione con ANCI Lombardia per la diffusione del Servizio Civile Universale….certamente per dimenticare ennesimo “errore” di negligenza inescusabile del nostro noto Maestro Franco Candia… che cosi ci fa diventare SUDDITI DELLA LOMBARDIA. Dopo la mancata trasparenza del sito Anci Calabria e l’approvazione dei Bilanci,ecco l’efficienza di chi rappresenta i comuni calabresi. La storia continua ………………………….

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Emma Staine,ma siamo su Scherzi a parte?Il caso dell’Assessore regionale calabrese della Lega.

Il caso di Emma Staine Assessore Regionale calabrese della Lega che invece di fornire un risposta all’interrogazione del consigliere regionale Antonio Maria Lo Schiavo , ha letto per circa 5 minuti il testo del consigliere prima ascoltato. Il video di questo intervento è diventato virale e circola sui whatsapp dei cittadini calabresi e non solo. Molti calabresi ritenevano di non essere in consiglio regionale, ma su “Scherzi a parte”.

Ecco il video:

https://youtu.be/3MsplVqxAcc

 

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Anci Calabria:Il Maestro Franco Candia e la trasparenza in lavorazione.

In Calabria la parola trasparenza dovrebbe essere evidente ai comuni calabresi. Come è noto da qualche anno questa importante istituzione viene gestita dal maestro Franco Candia. Facendo un giro veloce nei siti delle Anci regionali, verifichiamo che in tutti siti come quello della  Lombardia, Campania, Puglia,Toscana,Veneto e Piemonte,riscontriamo numerose informazioni, bilanci preventi e consuntivi pubblicati, con  siti dove la parola trasparenza è molto evidente.

Sito Anci Lombardia

Successivamente ci imbattiamo nel sito dell’Anci Calabria, udite, udite e vedete cosa abbiamo trovato

Amministrazione trasparente in lavorazione. A questo punto i Sindaci calabresi che hanno versato le loro quote, dovrebbero richiedere al maestro Franco Candia i relativi bilanci che devono essere approvati con il rendiconto delle spese sostenute. Purtroppo siamo in Calabria e le cose vanno cosi, cioè non vanno. Il caso che stiamo trattando oggi è di mancata trasparenza,anzi “Amministrazione Trasparente? No, in lavorazione”. La storia continua……………………….

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Anci Calabria:Il Maestro Franco Candia dimentica l’approvazione del bilancio consuntivo.

Lo Statuto ANCI Calabria all’art 11 comma 5 prevede la delega temporanea o permanente su singoli atti al Segretario Regionale. Nell’ultimo direttivo ANCI Calabria del 26 Aprile 2023 al punto 3) si riportava modifiche art 11 comma 5 statuto regionale ANCI Calabria…con delega “gestionale” al segretario regionale di ANCI Calabria. Ma stranamente ci si dimenticava dell’ Art. 17 comma 2 dello statuto ANCI Calabria che prevede quanto segue:entro il mese di Aprile di ogni anno, il Consiglio Regionale di ANCI Calabria approva il bilancio consuntivo. Il Maestro segretario regionale di ANCI Calabria, Franco Candia, dimenticava clamorosamente di far approvare entro il 30 Aprile 2023 in Consiglio Regionale di ANCI Calabria il bilancio consuntivo (addirittura non viene inserito neanche al prossimo consiglio regionale di ANCI Calabria del 3 Maggio 2023, invece ricordava con buona memoria dopo la sonora bocciatura già avuta nel precedente consiglio regionale di ANCI Calabria,udite,udite, di inserire nuovamente la modifica all’art 11 comma 5 statuto ANCI Calabria (ultimo direttivo di ANCI Calabria del 26 Aprile 2023)per delega gestionale al Segretario Regionale di ANCI Calabria. Il nostro interrogativo allora era corretto “Anci Calabria?No , casa Candia”. Farebbe bene Franco Candia a portare con urgenza all’ordine del giorno, senza indugio, l’approvazione del bilancio consuntivo, per portare a conoscenza i Sindaci calabresi dei costi sostenuti con le loro quote di adesione.L’Anci Calabria deve essere una casa di vetro e pertanto si devono approvare i relativi bilanci e verificare i costi sostenuti rendicontando le spese. Il Buon maestro se ne faccia una ragione, seguiremo tutt l’evoluzione della vicenda ANCI Calabria. La musica è finita,inizia un nuovo percorso, la storia continua nelle prossime puntate ………………………..

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Corriere della Calabria:L’Assessore regionale Emma Staine, voto due per scarsa applicazione.

Nei giorni scorsi il consigliere regionale Antonio Maria Lo Schiavo in seduta pubblica legge un’interrogazione alla Giunta sul problema di allocazione delle case di comunità a Nocera Terinese. Il presidente dei lavori affida la parola all’assessore competente, Emma Staine della Lega. La quale, invece di fornire un risposta, ha letto per circa 5 minuti il testo del consigliere prima ascoltato. E pensare che quando l’avvocato subentro a Tilde Minasi, Salvini aveva detto “Sarà all’altezza della situazione”. Almeno si leggesse le carte che spettano al suo compito. Voto “2” per scarsa applicazione.

Fonte Corriere della Calabria

Ps: Ma siamo nella Regione Calabria o su scherzi a parte .

La storia continua ……………………………………

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Chi è Franco Candia:”Il maestro” che lavora in ANCI Calabria.

Nell’Anci Calabria è opportuno indicare la storia di uno dei personaggi più rappresentativi, (se cosi si può dire), di tale organizzazione. Nasce a Locri nel 1963, si diploma con maturità magistrale nel 1981, cresce politicamente a Stignano, piccolo comune di 1000 abitanti in provincia di Reggio Calabria. Nel 2019 perde le elezioni comunali in qualità di candidato Sindaco, raccogliendo solo 327 voti. Tale signore “Maestro” è in ANCI Calabria dal 1995, viene eletto consigliere regionale di Anci Calabria nel 2017 e viene nominato dall’allora Presidente Callipo vicepresidente nel 2018, per poi essere nominato dallo stesso Callipo, dal 1 Ottobre 2019, segretario di Anci Calabria. Ricapitolando la storia di Candia, maestro, dell’ANCI Calabria: il 20 Gennaio 2020 presso il grand Hotel Lamezia Terme, con la presenza autorevole di Fabrizio Clementi, delegato di Anci Nazionale, diventa addirittura Vicepresidente vicario di Anci Calabria e di “fatto” anche facente funzione  come segretario generale, fino al 14 Luglio 2021 (praticamente padre padrone, di questa istituzione). Successivamente al 14 Luglio 2021 rientra effettivo, solo nel ruolo di segretario generale calabrese dell’Anci. Nel 2023, udite, udite, dopo una  sonora bocciatura in consiglio regionale Anci Calabria, per ottenere ulteriori deleghe come segretario regionale, il nostro maestro, nell’ultimo direttivo regionale, ci riprova inserendo la modifica dell’art. 11 comma 5 dello  statuto regionale Anci Calabria, per ulteriori eventuali deleghe gestionali al segretario. Vi è di più, il maestro Candia è stato avvistato, nel 2023, per conto dell’Anci Calabria a Torino,Genova,Ancona e Roma e secondo i bene informati, si narrà che per suoi  molteplici impegni, “non si possa convocare l’assemblea congressuale per l’elezione del nuovo Presidente dell’Anci Calabria”. L’Anci Calabria rappresenta i comuni calabresi e i maggiori Sindaci, a questo punto sorge spontanea una domanda, come puo’ essere questa importante istituzione guidata e controllata da un maestro “tutto fare” che rappresenta insieme alla sua lista di candidato a Sindaco solo 327 voti ? Qualcuno potrebbe obiettare, come probabilmente farà “Anci Calabria? No, casa Candia”. In verità questa storia che noi racconteremo in varie puntate, ci desta meraviglia e se non fosse una vicenda di gestione di indirizzo dei comuni su temi particolamente importanti e complessi, potrebbe delineare una vicenda alquanto misteriosa e piena di effeti speciali. Le cose vanno cosi in Anci Calabria, cioè non vanno. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua alle prossime puntate ……………………………………..

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Granata(Valle Crati): Con i Droni controlleremo l’esecuzione dei lavori e gli scarichi fognari.

Con un tecnico del Consorzio Valle Crati, controlleremo con i droni l’esecuzione dei lavori da parte del concessionario Kratos e gli scarichi fognari che scaricano nel Busento. Nell’ambito di questi controlli,rispetto ai lavori che hanno condotto i liquami, che prima versavano nel fiume Busento, in un pozzeto che li convoglia nella rete fognaria, sono stati effettuati dei controlli con il drone. Il Presidente del Consorzio Valle Crati richiederà al Direttore tecnico del Consorzio e al concessionario Kratos, di relazionare per verificare se si devono porre in essere lavori successivi per portare il pozzetto in corrispondenza del base del canale antico fognario. Questa attività rientra nei rigorosi controlli pubblci che gli uffici consortili devono porre in essere sul concessionario Kratos s.c.a.r.l. che oggi gestisce le reti fognarie dei comuni e sulla verifica dell’esistenza di scarichi abusivi che inquinano il fiume e che dovranno essere tempestivamente segnalati all’autorita giudiziaria penale, per i relativi atti consequenziali. La pacchia è finita per i delinquenti ambientali, lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Ecco un esempio: Guardare il video.

https://youtube.com/shorts/7FRnKovYZSw?feature=share

 

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Granata(Valle Crati),Depurazione: Sulle tariffe del segmento fognario-depurativo, intervenga il Procuratore della Repubblica Dr. Nicola Gratteri.

L’applicazione della tariffa del segmento fognario-depurativo è un sistema che va rigorosamente controllato con trasparenza nella rendicontazione dei costi che i soggetti gestori, sul piano regionale, devono produrre agli uffici pubblici secondo delle precise linee di indirizzo dei Sindaci, che sovrintendono per legge al corretto funzionamento degli uffici. Gli uffici regionali di concerto con i gestori, devono verificare lo stato di attuazione dell’aggiornamento della tariffa del segmento fognario-depurativa per il biennio 2022-2023 anche in previsione delle istanza di aggiornamento da formulare all’Autorità. Bisogna controllare il costo degli investimenti e procedere all’acquisizione dei reali costi sostenuti dai gestori privati per le singole annualità 2020,2021 e 2022 unitamente all’analitica documentazione a corredo degli stessi per poter procedere al conguaglio annuale tra i costi preventivati e quelli realmente affrontati con l’eventuale recupero in tariffa delle conseguenti differenze generatesi. La depurazione si affronta principalmente agendo secondo i principi previsti dall’art. 97 e 98 della costituzione che parla di buon andamento, imparzialità e rispetto della legalità nella pubblica amministrazione. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, sulle tariffe del segmento fognario-depurativo, intervenga il procuratore della repubblica Dr. Nicola Gratteri per controllare i costi e la relativa rendicontazione. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Convocato il cda del Consorzio Valle Crati, per l’aggiornamento della tariffa del segmento fognario depurativo. Audizione degli uffici consortili e Kratos sulla rendicontazione.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata ha convocato il consiglio d’amministrazione di cui fanno parte il Comune di Cosenza, Rende, Castrolibero, Montalto Uffugo, Casali del Manco, Castiglione Cosentino, per giorno 28/04/2023, con il seguente ordine del giorno 1. Tariffa segmento fognario-depurativo. Aggiornamento metodo regolatorio MTI-3 adottato dal Consorzio Valle Crati. Audizione degli uffici consortili sulla relativa rendicontazione in capo alla società Kratos s.c.a.r.l. 2. Intervento sul sistema fognario-depurativo dell’agglomerato consortile Cosenza-Rende finanziato con Delibera CIPE n. 60/2012. Adempimenti degli uffici consortili relativi alla corretta esecuzione del contratto di Concessione. 3. Applicazione concreta del principio di rotazione alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti fognarie comunali .Audizione degli uffici consortili e della Kratos s.c.a.r.l. . Ad avviso del Presidente Granata, gli uffici del Consorzio Valle Crati e la Kratos, dovranno vigilare per come affermato dalla giurisprudenza, che i lavori di manutenzione ordinaria a guasto e quella straordinaria, vengano eseguiti secondo il principio di rotazione che si estende anche alle concessioni, secondo quanto stabilito dall’art. 164, comma 2, del dl.lgs. nr. 50/2016. Eventuali segnalazioni non conformi alla norma e segnalati da organi politici, nel mancato rispetto delle procedure, dovranno essere segnalati immediatamente alla Procura della Repubblica. Procede l’operato di questa Presidenza, ispirato al principio di imparzialità, buon andamento e rispetto della legalità nella pubblica amministrazione. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Lotta all’inquinamento: Gioia Tauro,impianto di depurazione IAM s.p.a., sullo sversamento dei rifiuti liquidi servono controlli urgenti.

Dopo le dichiarazioni del consigliere comunale di San Ferdinando(RC), Maria Carmela Digiacco che pone dei seri dubbi sullo sversamento dei rifiuti liquidi nel nostro mare nella zona di San Ferdinando, Gioia Tauro e Tonnara di Palmi da parte di IAM parlando del danneggiamento nel 2021, in due punti della tubatura sottomarina di IAM a causa dei mancati interventi di manutenzione che la stessa era stata intimata a fare e che non ha di fatto eseguito, pur avendoli garantiti direttamente alla Regione Calabria. Vi è di più la stessa dichiara che nel 2019 sono state immortalate da un drone fatto volare dal comune di San Ferdinando in prossimità dei soffiatori autorizzati a largo del bacino portuale, immagini dalle quali si intravedevano con chiarezza delle chiazze che con la corrente da direzione IAM si estendevano verso la spiaggia di San Ferdinando. Serve un immediato e rigoroso controllo sui sversamento dei rifiuti liquidi e sulla manutenzione dell’impianto e sui valori in uscita dallo scarico finale. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Belvedere Marittimo:Impegno comune denuncia possibili sversamenti di liquami nella zona.

Il gruppo consiliare Impegno Comune, denuncia possibili sversamenti nella zona di Belvedere Marittimo. Cosi dichiara “Abbiamo portato all’attenzione dell’amministrazione comunale la possibilità di porre fine alle disfunzioni funzionali delle fognatura comunale nel tratto di area urbana, adiacente all ss 18, compreso fra il torrente Vallecupo e lo svincolo nord della ss. 18 di località Vetticello, già oggetto di una nostra segnalazione in data 31 Dicembre 2022. Si tratta di una soluzione poi proposta all’ente in data 20 Febbraio 2023. Ad un problema atavico che la maggioranza non può non tenere in considerazione “. Alla luce di queste dichiarazioni,intervenga senza indugio la procura della Repubblica di Paola, coadiuvati dal comando dei carabinieri del nipaf  e dall’Arpacal guidata dal Generale Emilio Errigo . Lo dichiara il presidente dell’associazione legalità democatica Avv. Maximiliano Granata.

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Elezioni Bonifati.Franco Sirimarco, il consigliere che guarda al futuro dell’ambiente.


Francesco Grosso si ricandida a Sindaco del comune di Bonifati, con la lista Bonifati insieme.Lunedi 24 Aprile in Piazza Carrera si è tenuta l’apertura della campagna elettorale. Spicca nella lista il ruolo di Franco Sirimarco, il consigliere comuanle delegato dell’ambiente, che ha sempre guardato con attenzione alle problematiche del suo territorio. Come non ricordare il suo impegno estivo, dove si è esempre prodigato per la pulizia e la tutela ambientale del suo comune. Con la prosecuzione del Sindaco Grosso e dell’eccellente Franco Sirimarco, siamo sicuri che i prossimi anni saranno da stimolo per inziative sempre più importanti, per una porzione di territorio importante come quello del comune di Bonifati.

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Granata(Valle Crati),Città di Cosenza: Manutenzione delle reti fognarie, con la nuova gestione del concessionario Kratos, stiamo dando un cambio di passo.

Nella città di Cosenza, con la nuova gestione del concessionario Kratos, sotto il rigoroso controllo del Consorzio Valle Crati, dopo due mesi, abbiamo trovato una gestione precedente delle reti fognarie del Comune di Cosenza disastrosa. A questo punto viene da chiedersi, che ruolo hanno svolto negli anni precedenti il Dirigente e il responsabile del procedimento e l’assessore competente che aveva il potere di ‘sovrintendenza’ sugli uffici , in relazione al controllo dei lavori relativi alla manutenzione delle reti fognarie della città di Cosenza? Per questi motivi ho chiesto al RUP del Consorzio Valle Crati, un’apposita relazione per definire lo stato dell’arte. Nei primi lavori effettuati e da programmare , abbiamo riscontrato la mancanza delle planimetrie delle condotte fognarie della città di Cosenza e di adeguati piani già programmati di interventi relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti fognarie. Abbiamo riscontrato scarichi di liquami nel fiume Busento, vari palazzi non allacciati alla rete fognaria e per questi motivi gli uffici hanno già trasmesso gli atti all’autorità giudiziaria competente. Come è noto la Manutenzione ordinaria delle fognature e manutenzione straordinaria delle fognature sono i due metodi per mantenere in modo efficiente una rete fognaria. La manutenzione ordinaria delle fognature, in genere, avviene perché inserita in un programma di manutenzione periodica della fognatura stessa. Questo è di fondamentale importanza. La verifica periodica delle tubazioni per acque nere permette di assicurarsi che funzionino sempre al meglio delle loro possibilità. In questi casi viene verificato che non ci siano accumuli di detriti in determinati tratti della rete fognaria, si controlla lo stato di salute delle tubazioni, si controllano giunti e raccordi, si verifica che non ci siano ristagni. Durante questi interventi si provvede anche a disintasare le tubazioni, si effettua la pulizia delle condotte fognarie rimuovendo residui solidi, incrostazioni e sedimenti vari. Questa è l’attività che sta svolgendo il concessionario Kratos s.c.a.r.l., sotto il rigoroso controllo degli uffici del Consorzio Valle Crati. Poi successivamente la manutenzione straordinaria delle fognature si effettua quando durante la manutenzione ordinaria ci si accorge di eventuali problemi che potrebbero verificarsi da li a breve, oppure quando la condotta fognaria comincia a risentire degli anni di attività. In questi casi occorre intervenire per scongiurare pericoli di rottura con conseguente fuoriuscita di liquami, evitando anche eventuali infiltrazioni di acque nere. La manutenzione straordinaria di una fognatura è indispensabile per risanare condotte malmesse e assicurare il corretto funzionamento per gli anni futuri. Con la nuova gestione della Kratos s.c.a.r.l., operativa da due mesi, stiamo dando un cambio di passo, con decine di interventi urgenti di manutenzione ordinaria e straordinaria. Questa presidenza ha già richiesto al responsabile del procedimento Ing. Oreste Citrea e ai responsabili della Kratos s.c.a.r.l., un piano preventivo di manutenzione ordinaria e straordinaria con i relativi costi da inserire in tariffa. Poi successivamente i comuni, dovranno garantire la relativa copertura finanziaria. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati):Città di Cosenza, reti fognarie in Via G. Marini Serra, trovati altri due palazzi non collegati alla rete fognaria.


Come è noto le reti fognarie, della quasi totalità dei comuni del Consorzio Valle Crati, tra cui il Comune di Cosenza, dall’inizio dell’anno, sono state consegnate al concessionario Kratos s.c.a.r.l. . per la gestione delle reti fognarie, in virtù di un contratto di concessione sottoscritto dalla stessa società e il Consorzio Valle Crati.
Nella città di Cosenza rispetto alla gestione precedente del Comune di Cosenza, con la nuova gestione Consorzio Valle Crati-Kratos, continuiamo a trovare una rete fognaria completamente abbandonata a se stessa e priva di lavori significativi.
Nell’ambito dell’esecuzione dei lavori del concessionario società Kratos scarl, che ringrazio per l’attività svolta sono stati individuati scarichi di palazzi in via G. Marini Serra che non erano collegati alla rete fognaria e determinavano da moltissimi anni fuoriuscite che creavano una sorta di fogna a cielo aperto che si incanalavano in alcune condotte che scaricavano nel suolo.
Oggi i palazzi di Via G. Marini Serra sono stati collegati ai pozzetti della rete fognaria, grazie all’attività del concessionario Kratos, sotto il rigoroso controllo del Consorzio Valle Crati. Prosegue l’attività di controllo degli scarichi, del Consorzio Valle Crati, sul territorio di propria competenza, con un nuovo sistema di gestione unico voluto fortemente da questa Presidenza e che siamo riusciti a realizzare dopo numerosi anni, creando una gestione efficiente e virtuosa, unico esempio in Calabria.
A questo punto sorge spontanea una domanda? Ma chi ha fatto i lavori di manutenzione negli anni passati e che ruolo hanno svolto il Dirigente e il responsabile del procedimento e l’assessore competente che ha il potere di “sovrintendenza” sugli uffici , in relazione al controllo dei lavori relativi alla manutenzione delle reti fognarie della città di Cosenza. Per questi motivi gli uffici del consorzio Valle Crati stanno continuando a redigere un’apposita relazione da inviare alle autorità competenti. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati):Emblematica la mancata produzione dell’autorizzazione allo scarico dell’ospedale di Cosenza

La sempre più auspicabile maturazione di una cultura della legalità non può eludere oggi la questione ambientale. Infatti, l’esigenza di promuovere il rispetto delle leggi in favore dell’ambiente rappresenta una necessità inderogabile per l’intera comunità Calabrese che di fronte alla crescente e indiscriminata violazione delle regole che disciplinano la materia rischia di compromettere il futuro della nostra regione. Educare alla legalità nei confronti dell’ambiente rappresenta allora una significativa chiave per rinsaldare l’indissolubile legame fra la Calabria e il mondo naturale. In questi due mesi di lavoro abbiamo riscontrato numerose criticità nell’area industriale di Rende con la richiesta di avvio del procedimento di verifica dell’autorizzazione “JRS SILVA TEAM INGREDIENTS S.r.l.” per l’allaccio delle reti fognarie del Consorzio Valle Crati, la mancata produzione dell’allaccio alle reti fognarie del centro Metropolis e dell’ospedale di Cosenza e delle cliniche situate nella città di Cosenza, per citarne alcune. In più nella maggioranza dei casi, in relazione ai controlli effettuati, gli uffici stanno richiedendo alle attività che operano sul territorio di aggiornare le loro autorizzazioni amministrative allo scarico. Senza tenere conto degli scarichi abusivi scoperti che scaricavano nel fiume Busento e della situazione disastrosa delle reti fognarie consegnate dal comune di Cosenza in condizione di totale abbandono. Il lavoro del Consorzio Valle Crati procede senza sosta nel principio di correttezza amministrativa prevista dalla costituzione e dalle leggi vigenti, ma serve anche una maggiore cultura della legalità per il nostro ambiente. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati): Città di Cosenza, reti fognarie, richiesto agli uffici del consorzio la verifica sulle procedure degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata ha richiesto agli uffici del Consorzio Valle Crati di voler dare avvio al procedimenti di verifica del rispetto delle procedure previste dalla legge e dalla concessione afferenti agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a guasto sulle reti fognarie comunali applicate dal concessionario Kratos s.c.a.r.l.. In particolare si è richiesto di verificare se le richieste di segnalazione degli interventi avanzate dai vari comuni serviti vengono adottate dai competenti uffici comunali e verificate da quelli consortili e se le stesse vengono tempestivamente seguite dai correlati ordini di servizio dei singoli interventi. Se viene prodotta dalla Kratos s.c.a.r.l. al Consorzio Valle Crati la documentazione tecnica, fotografica e contabile e se controllata dai competenti uffici consortili. Si è infine richiesto al concessionario la produzione di un piano preventivo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a guasto per tutti i comuni serviti, ed il consuntivo dei costi sin d’ora sostenuti per tali tipi d’interventi realizzati sulle reti fognarie comunali.

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Granata(Valle Crati): Siamo arrivati con i droni per monitorare il fiume Busento.


Siamo arrivati con i droni per monitorare il fiume Busento. Abbiamo filmato un lavandino con altri oggetti nel fiume e riscontrato l’acqua torbida in alcuni punti .Dobbiamo creare una mappatura degli scarichi e la creazione di un sistema informatico collegato a tutti gli enti pubblici, che devono lavorare in sinergia per tutelare l’ambiente. Dobbiamo verificare lo stato di salute dei fiumi anche attraverso la tecnologia dei droni e di un sistema geo-referenziato. Utilizzeremo due droni per controllare il fiume Crati e il Busento che saranno utili per monitorare gli inquinanti e soprattutto per realizzare un censimento di tutti gli scarichi che finiscono nei due corsi d’acqua. ll censimento dovrebbe prevedere l’utilizzo prevalente di droni che documenteranno la presenza degli scarichi fotografando e filmando lo stato delle acque. Si sta anche studiano l’utilizzo di droni con i termo-scanner. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati):Cosenza,abbiamo trovato reti fognarie completamente abbandonate. Chi controllava l’esecuzione dei lavori negli anni passati?

Il Consorzio Valle Crati ha convocato il nuovo gestore delle reti fognarie,subentrato da meno di due mesi , la società Kratos s.c.a.r.l., in data odierna, per definire il piano degli interventi della manutenzione straordinaria da effettuare sui comuni del Consorzio.Nella città di Cosenza abbiamo trovato una rete fognaria completamente abbandonata a se stessa e priva di lavori significativi.A questo punto sorge spontanea una domanda? Ma chi ha fatto i lavori di manutenzione negli anni passati e che ruolo hanno svolto il Dirigente e il responsabile del procedimento, sul controllo dei lavori relativi alla manuntenzione delle reti fognarie della città di Cosenza.Per questi motivi stiamo redigendo un’apposita relazione per individuare eventuali responabilità per la gestione passata. Con la Kratos, abbiamo programmato una serie di interventi straordinari nella città di Cosenza, per ristabilire la corretta esecuzione dei lavori da effettuare, sotto il controllo del Direttore tecnico del Consorzio Valle Crati. Per domani è previsto l’inizio dei lavori sula rete fognaria in Via G. Marini Serra nel centro storico di Cosenza.Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Catasto degli scarichi: Area Industriale Rende,richiesta la produzione dell’autorizzazione ad altre 50 Aziende.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, ha presieduto oggi una riunione con la nuova task force appositamente costituita , presso la sede del Consorzio Valle Crati, al fine di realizzare un catasto degli scarichi nelle pubbliche fognature per attestare l’esistenza degli scarichi da rilevare nonché i relativi certificati inerenti le autorizzazioni allo scarico, a cui seguiranno i relativi sopralluoghi.
Con il sistema di rilevazione satellitare stiamo controllando l’area industriale del Comune di Rende, il responsabile del servizio tecnico Ing. Oreste Citrea, attraverso la task force che sta mappando l’area, ha invitato altre 50 attività industriali alla produzione della documentazione relativa all’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura, onde evitare in mancanza dell’acquisizione della documentazione prescritta per legge, l’adozione dei provvedimenti di competenza. A breve saranno richiesti chiarimenti a JRS Silva Team Ingredients e a Calabra Maceri e Servizi S.P.A. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Convocata la Kratos per il 19 Aprile: Città di Cosenza, una relazione alla Procura della Repubblica per i lavori di manutenzione delle fogne.

Non solo, le acque reflue scaricate devono essere collettate e depurate prima di essere restituite all’ambiente, pertanto vengono convogliate attraverso le fognature ai depuratori, impianti complessi e indispensabili per proteggere l’ambiente dall’inquinamento. I costi del servizio possono essere classificati in due macro categorie: i costi operativi e i costi di investimento. I costi operativi sono quelli per la gestione operativa degli impianti, quali – a titolo esemplificativo – i costi di energia per far funzionare le pompe di sollevamento o i costi del personale. I costi di investimento sono invece quelli relativi alla manutenzione delle reti e degli impianti, necessarie per mantenere la loro funzionalità nel tempo, e quelli per la realizzazione dei nuovi impianti laddove necessari. Interventi di superamento delle criticità normative ed ambientali principalmente connesse al settore fognatura e depurazione. Per questi motivi il Consorzio Valle Crati ha convocato il gestore delle reti fognarie, la società Kratos s.c.a.r.l., per giorno 19 Aprile, per definire il piano degli interventi della manutenzione straordinaria da effettuare sui comuni del consorzio.
Dai primi interventi sul territorio abbiamo riscontrato una totale assenza di lavori sulle reti fognarie della città di Cosenza oggetto d’intervento e nello specifico, in alcuni punti critici della città, la Kratos ha verificato il mancato allaccio alla rete fognaria. Su queste criticità, dopo aver già trasmesso gli atti alla procura , verrà redatta un’apposita relazione che sarà sempre trasmessa alla Procura della Repubblica per gli adempimenti di competenza, onde poter verificare i lavori di manutenzione con i relativi costi eseguiti, prima della consegna delle reti al nuovo soggetto gestore Kratos s.c.a.r.l. .
Procede l’attività di buon governo del Consorzio Valle Crati, esempio di efficienza nel settore pubblico. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Città di Cosenza:Scarichi,Ospedale e Cliniche, il Presidente Granata preannucia provvedimenti.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, ha presieduto ieri una riunione con il responsabile dell’ufficio tecnico Ing. Oreste Citrea , presso la sede del Consorzio Valle Crati, a cui seguiranno ulteriori incontri secondo un preciso cronoprogramma. Nel corso della riunione è emerso che alcune strutture, tra cui varie concessionarie, hanno già iniziato a depositare la relativa documentazione e alcune si sono impegnate a depositare i relativi atti al fine di realizzare un catasto degli scarichi nelle pubbliche fognature per attestare l’esistenza degli scarichi da rilevare nonché i relativi certificati inerenti le autorizzazioni allo scarico, a cui seguiranno i relativi sopralluoghi.
Per quanto riguarda l’Ospedale e le cliniche operanti nella città di Cosenza, agli esiti della scorsa riunione in base a quanto richiesto e verbalizzato dal Presidente e LRPT del Consorzio Valle Crati, erano stati invitati e diffidati alla produzione della documentazione relativa all’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura, onde evitare in mancanza dell’acquisizione della documentazione prescritta per legge in corso di validità, l’adozione di provvedimenti di competenza.
Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati questa attività rientra nell’intensa attività di controllo relativo alle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane collettate alla rete fognaria comunale e confluenti al depuratore consortile sito in Rende, voluta fortemente da questa presidenza per definire il catasto degli scarichi del territorio del Valle Crati.
Rilevata la mancanza della produzione della documentazione richiesta all’Ospedale e alle cliniche della città di Cosenza, se entro fine mese non perverranno al Consorzio gli atti richiesti, questa Presidenza richiederà ai suoi uffici di promuovere i relativi atti consequenziali. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Cosenza, Fiume Busento: Granata(Valle Crati), siamo in azione con i robot videoispettivi, inquinamento diffuso, palazzi non allacciati alla rete fognaria.


Le acque inquinate costituiscono un pericoloso veicolo di virus e batteri, che possono arrivare all’essere umano e provocare l’insorgere di malattie, anche gravi. Una delle maggiori fonti di inquinamento idrico è costituita dall’immissione di sostanze, quali prodotti chimici e scarichi industriali, che contengono una grande quantità di inquinanti, che, il più spesso delle volte, vengono rilasciati nelle acque da fabbriche o da impianti di trattamento delle acque reflue. Non solo ma nella nostra attività di controllo stiamo verificando l’allaccio delle abitazioni alle condutture fognarie. Come è noto la società Kratos s.c.a.r.l. è da poco entrata nella gestione delle reti interne del Comune di Cosenza e dei comuni del Consorzio Valle Crati. Nell’ ambito dei controlli avviati presso il fiume Busento, abbiamo trovato dei fabbricati ubicati nella città di Cosenza in Via Pasquale Perugini, che scaricavano direttamente nel fiume e tempestivamente sono stati collettati alla rete fognaria. Siamo entrati in azione con i robot per ispezionare i tubi delle fogne e abbiamo riscontrato una situazione di inquinamento diffuso lungo il fiume Busento, per mancanza di allacci alla rete fognaria di abitazioni che scaricano direttamente nel fiume, nei prossimi giorni effettueremo una relazione dettagliata da inoltrare all’autorità giudiziaria. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

 

 

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Consorzio Valle Crati: Convocata la Kratos s.c.a.r.l. il 19 Aprile, per definire gli interventi di manutenzione straordinaria delle reti fognarie.

Non solo, le acque reflue scaricate devono essere collettate e depurate prima di essere restituite all’ambiente, pertanto vengono convogliate attraverso le fognature ai depuratori, impianti complessi e indispensabili per proteggere l’ambiente dall’inquinamento. I costi del servizio possono essere classificati in due macro categorie: i costi operativi e i costi di investimento. I costi operativi sono quelli per la gestione operativa degli impianti, quali – a titolo esemplificativo – i costi di energia per far funzionare le pompe di sollevamento o i costi del personale. I costi di investimento sono invece quelli relativi alla manutenzione delle reti e degli impianti, necessarie per mantenere la loro funzionalità nel tempo, e quelli per la realizzazione dei nuovi impianti laddove necessari. Interventi di superamento delle criticità normative ed ambientali principalmente connesse al settore fognatura e depurazione. Per questi motivi il Consorzio Valle Crati ha convocato il gestore delle reti fognarie, la società Kratos s.c.a.r.l., per giorno 19 Aprile, per definire il piano degli interventi della manutenzione straordinaria da effettuare sui comuni del consorzio. Procede l’attività di buon governo del Consorzio Valle Crati, esempio di efficienza nel settore pubblico. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle del Crati):Lotta all’inquinamento, sembra di essere nel Far West, bisogna mettere ordine al sistema .

Le acque inquinate costituiscono un pericoloso veicolo di virus e batteri, che possono arrivare all’essere umano e provocare l’insorgere di malattie, anche gravi. Una delle maggiori fonti di inquinamento idrico è costituita dall’immissione di sostanze, quali prodotti chimici e scarichi industriali, che contengono una grande quantità di inquinanti, che, il più spesso delle volte, vengono rilasciati nelle acque da fabbriche o da impianti di trattamento delle acque reflue. La riduzione dell’inquinamento idrico è anche uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Come è noto la società Kratos s.c.a.r.l. è da poco entrata nella gestione delle reti interne del Comune di Cosenza e dei comuni del Consorzio Valle crati. Nell’area della Valle del Crati, sulle autorizzazioni allo scarico, abbiamo trovato confusione e disordine amministrativo, sembra di essere nel Far West, e per questi motivi, abbiamo costituito un task force, concentrando sin da subito i nostri sforzi per mettere ordine ad un sistema che va ricostruito con controlli adeguati da parte delle autorità preposte che devono agire in sinergia. Oltre a combattere i delinquenti ambientali, occorre sensibilizzare il problema dell’inquinamento idrico, condividendo consigli e soluzioni con i propri amici e conoscenti. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Calabria ,Rifiuti: In assenza di discariche pubbliche, 30 milioni di Euro di aumento di costi nel 2023.

In Calabria nel 2020 sono stati prodotti 715.976 tonnellate di rifiuti e smaltiti in discarica 196.169, con una percentuale di smaltimento del 28% da parte del cartello dei privati che attualmente gestisce gli impianti di trattamento dei rifiuti . Nel 2023 con l’assenza di un piano che preveda l’utilizzo delle discariche pubbliche, i costi di aggravio a carico dei comuni e dei cittadini, nel 2023, potrebbero aumentare di 30 milioni di euro per il conferimento in discarica, con un aggravio di costi per i cittadini e che manderebbe in dissesto numerosi comuni della Calabria, con la conseguente implosione del sistema. Sono sicuro che il Presidente della Regione Calabria, On. Roberto Occhiuto, saprà dare le giuste indicazioni sul piano regionale per invertire la rotta e creare le premesse per rilanciare un settore in grande difficoltà. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati):Riunione con Kratos s.c.a.r.l. per i lavori di manutenzione straordinaria delle reti fognarie. Situazione critica nella città di Cosenza .

La societa Kratos s.c.a.r.l. è da poco entrata nella gestione delle reti interne del Comune di Cosenza e dei comuni del Consorzio Valle Crati. Su impulso del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata e alla presenza del Direttore Tecnico Ing. Oreste Citrea è stata indetta una riunione con i tecnici della Kratos s.c.a.r.l, per verificare i lavori di manutenzione straordinaria da effettuare sul territorio della Valle del Crati. Dall’esito della riunione è emersa una situazione fortemente critica nella città di Cosenza dove è stata riscontrata una situazione molto complessa, nello specifico sui lavori di manutenzione straordinaria che hanno bisogno di un’adeguata copertura finanziaria da parte del Comune di Cosenza, per lavori che andavano effettuati da tempo. Nei primi interventi che sono stati effettuati si è già notato l’incremento dell’azione degli autospurgo, e dei relativi costi, nella città di Cosenza per rimuovere le criticità riscontrate. Nella prossima settimana saranno avviati una serie di incontri con i comuni, tra cui il comune di Cosenza, per verificare le coperture finanziarie da inserire nei bilanci comunali per far fronte ai lavori di manutenzione straordinaria . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati): Allo studio l’utilizzo di droni natanti per monitorare l’inquinamento del fiume Crati e Busento.

Dobbiamo creare una mappatura degli scarichi e la creazione di un sistema informatico collegato a tutti gli enti pubblici, che devono lavorare in sinergia per tutelare l’ambiente. Dobbiamo verificare lo stato di salute dei fiumi anche attraverso la tecnologia dei droni e di un sistema geo-referenziato. Due droni per controllare il fiume Crati e il Busento , saranno utili per monitorare gli inquinanti e soprattutto per realizzare un censimento di tutti gli scarichi che finiscono nei due corsi d’acqua. ll censimento dovrebbe prevedere l’utilizzo prevalente di droni che documenteranno la presenza degli scarichi fotografando, filmando e utilizzando i termo-scanner. Si sta anche studiano l’utilizzo di droni natanti in grado di navigare sulla superficie dei fiumi. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Il Presidente Avv. Maximiliano Granata(Valle Crati): Continua l’attività sul catasto degli scarichi, è stata istituita una task force per il controllo delle autorizzazioni amministrative.

Non si ferma l’attività del catasto degli scarichi per la “Gestione tecnica, operativa ed amministrativa di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di Depurazione sito in c.da Coda di Volpe del comune di Rende, nonché delle reti di collettamento consortile e opere annesse”. Su indirizzo del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, il responsabile dell’ufficio tecnico Ing. Oreste Citrea, ha richiesto la produzione della documentazione relativa allo scarico in pubblica fognatura a numerose aziende e in questi giorni sta pervenendo una numerosa documentazione amministrativa presso gli uffici del Consorzio Valle Crati che i dipendenti preposti stanno analizzando. La nostra attività continua, questo però non basta, è stata istituita una task force apposita per il controllo delle autorizzazioni amministrative allo scarico. Abbiamo trovato una situazione molto complessa, il nostro compito sarà quello di mettere ordine ad un sistema confuso e disordinato. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Rende, Impianto di depurazione Coda di Volpe: Impianto Bottini, sopralluogo del Direttore Generale dell’Ambiente della Regione Calabria, Ing. Salvatore Siviglia.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, ha tenuto un sopralluogo con il Direttore Generale dell’Ambiente Ing. Salvatore Siviglia, presso l’impianto di Depurazione, Coda di Volpe, sito in Rende. Dopo un tour di visita presso l’impianto si è voluto verificare la possibilità di utilizzare in vista della stagione estiva, l’impianto Bottini presente sull’impianto. Sono Impianti multifunzione e personalizzabili per accettazione e ricevimento bottini di acque reflue, di scarico o liquami provenienti da svuotamenti di pozzi neri, fosse settiche o impianti industriali in genere, sono variabili nelle dimensioni in funzione nelle portate e per questo motivo potrebbero essere utilizzati per il periodo estivo, per combattere l’inquinamento secondo l’indirizzo del presidente della Regione Calabria On. Roberto Occhiuto. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, “Non ci risparmieremo per bloccare gli sversamenti illeciti, riqualificare gli impianti di depurazione e strutturare un modello per monitorare lo stato delle acque”, come ente pubblico faremo la nostra parte seguendo l’indirizzo politico del Presidente Occhiuto .

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Area industriale Rende: Granata(Valle Crati), verificare l’avvio di un procedimento di revoca allo scarico della Jrs Silva Team Ingredients S.r.l. .

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, con una lettera inviata al Direttore Generale del Consorzio Valle Crati Dott.ssa Filomena Pandolfi e al Direttore Tecnico del Consorzio Valle Crati Ing. Oreste Citrea, ha richiesto l’avvio del procedimento di verifica dell’autorizzazione “JRS SILVA TEAM INGREDIENTS S.r.l.” per l’allaccio delle reti fognarie del Consorzio Valle Crati ed all’impianto di depurazione consortile sito in Contrada Coda di Volpe 87036 Rende (CS). Facendo seguito alla nota del concessionario Kratos s.c.a.r.l., riferimento n. 609 del 31/03/2023, in cui si precisa che da controlli da loro effettuati sono stati prontamente prelevati dei campioni ed eseguite immediate analisi presso laboratorio esterno accreditato, 7 campionamenti del refluo affluenti i due pozzetti e dai quali sono state riscontrate elevate concentrazioni di C.O.D., B.O.D.5, solidi sospesi totali, azoto ammoniacale, rilevati nei reflui in arrivo ai suddetti n. 2 pozzetti; dai risultati e dalle analisi effettuate si evidenziano dei valori non compatibili da quanto previsto dal D.Lgs. 152/06 Tab. 3, Colonna B, All. 5 parte III. Per come si evince dalla lettera a firma della Jrs Silva Team Ingredients S.r.l. del 15/03/2023 che allega planimetria con identificazione del percorso relativo ai pozzetti di pertinenza della stessa Jrs Silva Team Ingredients S.r.l., si dovrebbe evincere che la proprietà dei pozzetti indicati è in capo alla stessa Jrs Silva Team Ingredients S.r.l.. Per questi motivi si chiede di verificare se sussistano le condizioni per l’avvio di un procedimento di revoca alla Jrs Silva Team Ingredients S.r.l. di autorizzazione all’allaccio alle reti fognarie del Consorzio Valle Crati ed al suddetto impianto di depurazione consortile in oggetto. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Città di Cosenza: La cloaca minima dovrebbe risalire al 1820.Granata(Valle Crati), vogliamo scoprire e mappare i condotti fognari storici.

Città di Cosenza, cloaca minima .

Nella città di Cosenza, nei primi anni del XIX secolo l’Amministrazione cittadina iniziò a discutere di alcune importanti opere pubbliche, realizzate solo alcuni decenni dopo. Tra questi il teatro, il cimitero e i condotti sotterranei. Da alcuni documenti conservati presso l’Archivio di Stato, emerge come l’amministrazione cittadina dell’epoca iniziasse a pensare a delle importanti opere per migliorare la vita dei cosentini. Nel 1811 si tornò a discutere di questa e varie altre opere da realizzare. In particolare si parlava della “restaurazione e formazione de’ condotti sotterranei, come anche quelle di un pubblico cimitero, un Teatro, ed i lumi di riverbero, per illuminare la città in tempo di notte”. Opere importanti dunque. I condotti erano un sistema di incanalamento delle acque. Fonte: Lorenzo Coscarella, Lavori in città agli inizi dell’800, in “Parola di Vita”, 22 febbraio 2018, p. 10.
Condotte di incanalamento che poi sarebbero diventate condotte Fognarie. Noi vogliamo scoprire e mappare i condotti storici fognari della città. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Piantina storica della città

Il Presidente Consorzio Valle Crati

Avv. Maximiliano Granata

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Granata(Legalità Democratica):Calabria,auguri di Buona Pasqua alle vittime dell’ingiustizia.

Nel silenzio tombale delle celle degli ergastoli e delle carceri sono sepolte le vittime delle più clamorose, irreparabili (allo stato della attuale legislazione) dell’ingiustizia e dei fabbricanti di ingiustizia. A quante di queste vittime è possibile far giungere la nostra voce facciamo giungere la nostra solidarietà, anche se sappiamo che essa è nulla a fronte del debito che la società, noi tutti abbiamo nei loro confronti. Per questo formulo alle vittime calabresi dell’ingiustizia, gli auguri di una serena pasqua. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati),FIUME BUSENTO: Servono immediate verifiche e controlli del concessionario Kratos e del commissario dell’Arpacal Generale Emilio Errigo.

Il Busento è uno dei maggiori fiumi calabresi: nasce dal monte Serratore, nel comune di Domanico (CS) e percorre 36 km prima di confluire nel fiume Crati, nel centro storico di Cosenza. Dopo aver scoperto la presenza di una fuoriuscita di liquami nella zona del Ponte Mario Martire-Fiume Busento, nella città di Cosenza, e denunciato immediatamente alla procura della repubblica quanto riscontrato, a mio avviso, serve un intervento con un piano d’azione comune con Arpacal per bloccare definitivamente gli scarichi illeciti. Non possiamo consentire che a sopportare le conseguenze dell’incuria e degli interessi di uomini senza scrupoli è il fiume Busento, inquinato da sversamenti di liquami. Nella prossima settimana chiederò al commissario dell’Arpacal, Generale Emilio Errigo, di fare un piano d’azione congiunta per denunciare i delinquenti ambientali che inquinano il Fiume Busento. Richiederò al Direttore tecnico Ing. Oreste Citrea e alla socieaà Kratos s.c.a.r.l. di percorrere tutto il fiume Busento, partendo dal ponte Mario Martire di Cosenza, per identificare eventuali scarichi non conformi alla norma, in raccordo con l’Arpacal guidata dall’eccellente Generale Emilio Errigo. Chiederò inoltre al Generale di assistere congiuntamente a codesto Presidente, insieme alla struttura del Consorzio Valle Crati – Kratos ai relativi sopralluoghi. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati, la pacchia è finita per i delinquenti ambientali che inquinano il territorio. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Cloaca Minima ultra secolare in Calabria. Importante scoperta del Presidente Granata.

Nel XVII secolo, a causa della forte urbanizzazione di talune città, fu sentito nuovamente il bisogno di dotare la città di rete fognaria. In tale periodo a furono rivestiti con muratura e coperti con volte alcuni canali scavati per lo scolo delle acque, diventate poi reti fognarie. Nell’ambito della campagna di monitoraggio delle reti fognarie che stiamo svolgendo, sul fiume Busento abbiamo fatto una importante scoperta storica “una cloaca minima secolare in Calabria” e per questo chiederemo l’intervento della soprintendenza competente ai beni culturali. Un gioello architettonico della genialità degli edificatori in Calabria. Tecniche ingegneristiche costruttive in ambienti umidi di altissima resistenza dei materiali impiegati nei secoli scorsi in Calabria. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata

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Granata(Valle Crati):Fuoriuscita liquami e mancato collettamento, trasmessi gli atti alla Procura della Repubblica.

Il Consorzio Valle Crati ha comunicato al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza che è stata accertata dalla società Kratos la presenza di una fuoriuscita di liquami nella zona di Ponte Mario Martire-Fiume Busento in Cosenza, nonché il mancato collettamento di alcuni pozzetti di liquami alla rete fognaria del Comune di Cosenza (Piazza Europa e città 2000). Si fa presente che per quanto attiene alle zone di Piazza Europa e città 2000 il concessionario società Kratos s.c.a.r.l., che detiene la gestione ed il possesso di dette reti fognarie, ha già effettuato interventi di manutenzione straordinaria in somma urgenza con i quali sono stati regolarmente collettati i pozzetti suindicati alla rete di convogliamento fognario comunale e che, nel contempo, si sta accingendo ad intervenire anche nella zona del fiume Busento. Tale segnalazione è stata effettuata in virtù di una campagna di monitoraggio e di sopralluoghi atti a rivelare le inadempienze e le irregolarità in essere degli scarichi in pubblica fognatura e che il Consorzio Valle Crati ha potuto avviare solo dal momento del subentro del predetto concessionario nella gestione e nel possesso sulle reti fognarie afferenti a tutto il territorio dei Comuni consorziati a partire dallo scorso 01/01/2023 . Pertanto, nell’ottica di una proficua collaborazione che questo Ente intende intessere con codesta procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza e con codesto Ecc.mo procuratore, in allegato ha trasmesso la nota della Kratos per gli eventuali adempimenti di competenza da parte di codesta autorità giudiziaria. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati),LOTTA ALL’INQUINAMENTO: Cosenza, città 2000, trovato scarico di refluo non allacciato alla rete comunale.

La società Kratos ha segnalato al Consorzio Valle Crati che è stato attivato, sempre a causa di fuoriuscita di liquami in centro abitato di Cosenza – località città Duemila, un ulteriore lavoro di convogliamento dei reflui da una condotta priva di sbocco nella rete comunale fino al più prossimo pozzetto attivo mediante la realizzazione di un tratto di condotta di lunghezza pari a circa venti metri. La Kratos ha evidenziato che questi interventi hanno richiesto attività di sospensione e/o regolamentazione del traffico veicolare coordinati con gli Enti Municipali, la gestione della sosta degli automezzi ed i significativi lavori di ripristino delle sedi stradali e dei marciapiedi interessati. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati, Avv. Maximiliano Granata, stiamo combattendo l’inquinamento su tutto il territorio senza alcuna sosta, per salvaguardare l’ambiente e i cittadini.

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Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata: Convocata la concessionaria Kratos per gli interventi sulle reti fognarie dei Comuni.

Nella prossima settimana la concessionaria Kratos scarl, sarà convocata dal Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, per verificare gli interventi che devono essere eseguiti nell’area della Valle del Crati. Le maggior criticità si riscontrano nella città di Cosenza dove è stata trovata una situazione molto complessa . Tanto premesso, in considerazione dei numerosi interventi “straordinari” sulla rete fognaria comunale di Cosenza, conseguenti ad eventi eccezionali, oltre ai numerosi interventi quotidiani di ordinaria gestione delle reti comunali dei comuni del Consorzio, si è reso necessario un sollecito confronto per un’analisi congiunta delle azioni da mettere in atto. Tengo altresì a precisare che, nell’ambito dei controlli e degli interventi del concessionario Kratos, nella città di Cosenza sono stati trovati pozzetti non collegati alla rete fognaria e su cui si sta intervenendo con tempestività. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati):Cosenza, trovato dal concessionario Kratos scarico non collettato che sversa liquame fognario nel fiume Busento, in prossimità del ponte Mario Martire.

La societa Kratos s.c.a.r.l. è da poco entrata nella gestione delle reti interne del Comune di Cosenza. Su impulso del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata e su richiesta del Direttore Tecnico Ing. Oreste Citrea sono stati richiesti alla Kratos s.c.a.r.l. dei sopralluoghi, nella città di Cosenza, nel fiume Busento. Dall’esito del sopralluogo la Kratos ha riscontrato quanto segue:1) La fuoriuscita di liquame fognario sull’argine sinistro del fiume Busento avviene attraverso un cunicolo “centenario”, realizzato a pietre e mattoni, sottostante la strada comunale adiacente allo stesso fiume, pertanto, è da escludersi che trattasi di collettario fognario consortile.2) Al fine di una risoluzione della problematica riscontrata (si precisa che trattasi di rete comunale di Cosenza), si rende necessario intercettare il collettore consortile interrato sulla sinistra del fiume Busento e collegare l’attuale cunicolo di fuoriuscita del liquame al collettore stesso mediante l’inserimento di un nuovo pozzetto e di un nuovo tratto di tubazione interrata. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, la pacchia è finita, abbiamo dichiarato guerra ai delinquenti ambientali e la nostra attività va avanti senza alcuna sosta, con la segnalazione di tutte le anomalie negli scarichi al NIPAAF Carabinieri Cosenza e all’Arpacal di Cosenza,guidato del commissario Generale Emilio Errigo.

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Granata(Valle Crati):Metropolis, autorizzazione allo scarico, richiesta l’autorizzazione di tutte le attività che sono all’interno.

Su impulso del Presidente del Consorzio Valle Crati, il responsabile dell’ufficio tecnico Ing Oreste Citrea scrive al legale rappresentante del centro commerciale precisando che la documentazione prodotta non risulta conforme alle prescrizioni di cui al dlgs 152/2006 e DPR 59/2013, per cui è stato richiesto l’invio delle autorizzazioni allo scarico di tutte le attività commerciali che professano all’interno del centro commerciale, nonché tutti gli eventuali adempimenti messi in atto dal complesso commerciale tali che i reflui siano conformi alla colonna B, Tabella III, allegato V, parte III al Dlgs 152/2006. Altresì sono state chieste delucidazioni ed autorizzazioni alla gestione delle acque meteoriche di prima pioggia, ai sensi dell’art. 113 del Dlgs 152/2006, trasmettendo tutti gli atti progettuali ed autorizzativi rilasciati al complesso edilizio “Metropolis” in adempimento alle norme di cui sopra. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Cosenza,Piazza Europa:Granata(Valle Crati),trovati due scarichi non collegati alla rete fognaria.


Le reti fognarie, della quasi totalità dei comuni del Consorzio Valle Crati, tra cui il Comune di Cosenza, dall’inizio dell’anno, sono state consegnate al concessionario Kratos s.c.a.r.l. . per la gestione delle reti fognarie, in virtù di un contratto di concessione sottoscritto dalla stessa società e il Consorzio Valle Crati. Nell’ambito dell’esecuzione dei lavori della società Kratos scarl, sono stati individuati due scarichi di un palazzo in Piazza Europa che non erano collegati alla rete fognaria e determinavano da moltissimi anni fuoriuscite che creavano una sorta di fogna a cielo aperto.
Oggi il palazzo e alcune attività’ sono state collegate da quei pozzetti alla rete fognaria, grazie all’attività del concessionario. Prosegue l’attività del Consorzio Valle Crati, di controllo degli scarichi, sul territorio di propria competenza. Nei prossimi giorni richiederemo l’autorizzazione allo scarico a tutti i distributori di benzina operanti sul territorio. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati), dobbiamo contrastare i reati ambientali: Catasto degli scarichi, iniziano i controlli nel comune di San Pietro in Guarano.

Continua senza sosta l’attività del catasto degli scarichi per la “Gestione tecnica, operativa ed amministrativa di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di Depurazione sito in c.da Coda di Volpe del comune di Rende, nonché delle reti di collettamento consortile e opere annesse”. Su indirizzo del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, il responsabile dell’ufficio tecnico Ing. Oreste Citrea, ha richiesto la produzione della documentazione relativa allo scarico in pubblica fognatura, di varie aziende situate nel comune di San Pietro in Guarano, onde evitare in mancanza dell’acquisizione della documentazione prescritta per legge in corso di validità l’adozione di provvedimenti di competenza. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, dobbiamo contrastare i reati ambientali, e’ evidente l’importanza di poter disporre di un catasto completo e sistematicamente aggiornato tale da ottenere in tempo reale i dati relativi alla localizzazione degli insediamenti (agglomerati e stabilimenti), nonché alla qualità degli scarichi sul territorio, per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale fissati dal D.Lgs. 152/2006, riferiti ai singoli corpi idrici.

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Granata(Valle Crati):Il centro Metropolis con sede in Rende, deve produrre con urgenza l’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata dopo aver preso visione della pec del 29/03/2003 riguardante il centro Metropolis con sede in Rende, recepita al protocollo dell’ente consortile al n. 499/2023, dalla quale risulta prodotta solamente una attestazione del Comune di Rende nella quale emerge l’allocuzione “risulta allacciato alla rete fognante comunale”, ha formulato immediatamente una lettera al responsabile tecnico del Consorzio Valle Crati Ing. Oreste Citrea, per richiedere tempestivamente e conseguentemente acquisire la documentazione di autorizzazione allo scarico alla pubblica fognatura rilasciata dalla medesima municipalità e con tutti gli atti a corredo ed i nulla osta endoprocedimentali ex legge prescritti. Questa attività rientra nel controllo che sta ponendo in essere il Consorzio Valle Crati per la verifica dell’ autorizzazione amministrativa all’allaccio delle condutture di proprietà del Consorzio Valle Crati . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati):Il DETECTIVE elettronico per gli scarichi illeciti nelle fogne

Non si ferma l’attività del catasto degli scarichi per la “Gestione tecnica, operativa ed amministrativa di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di Depurazione sito in c.da Coda di Volpe del comune di Rende, nonché delle reti di collettamento consortile e opere annesse”. Ci sono già stati progetti innovativi in tal senso di cui ne condividiamo il percorso: Per prevenire gli scarichi irregolari ci vuole un avanzato dispositivo che, facendo leva su un sistema di prevenzione e controllo, dovrà garantire una migliore capacità di previsione delle sostanze inquinanti e la possibilità di individuare con assoluta tempestività gli scarichi irregolari. Monitorare la qualità delle acque reflue consente da un lato di cogliere con precisione eventuali scarichi illeciti da parte di utenze industriali, dall’altro di rilevare in tempo reale la presenza di un determinato inquinante nella rete fognaria e di calcolare il tempo di arrivo al depuratore. Il Detective elettronico dovrebbe prevedere l’installazione di sonde in continuo, in grado di analizzare diversi parametri lungo tutta la rete fognaria. Dall’analisi di ogni parametro dovrà essere individuato uno specifico indice di inquinamento che attraverso la correlazione e l’autoapprendimento dell’applicazione permette identificare immediatamente eventuali episodi di contaminazione, per procedere tempestivamente con gli interventi. Le centraline di rilevazione dei parametri possono essere integrate da un campionatore automatico che preleva un campione istantaneo quando la sonda rileva dati anomali, che viene poi analizzato in laboratorio per acquisire l’esatto contenuto di contaminanti. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Il Presidente Avv. Maximiliano Granata(Valle Crati): Dobbiamo combattere gli scarichi anomali e bloccare le fonti di inquinamento.

Non si ferma l’attività del catasto degli scarichi per la “Gestione tecnica, operativa ed amministrativa di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di Depurazione sito in c.da Coda di Volpe del comune di Rende, nonché delle reti di collettamento consortile e opere annesse”. Per i soggetti privati che operano nelle aree industriali, la gestione dei reflui deve consistere nella previsione di un trattamento più o meno spinto di depurazione che permetta di rispettare i limiti quali-quantitativi prescritti nel titolo autorizzativo. A mio avviso va però adottato un adeguato servizio di controllo per gli scarichi nella rete fognaria nei confronti delle attività che scaricano nelle zone industriali, prescrivendo di posizionare dei pozzetti esterni per il controllo degli scarichi. Ognuno deve fare la propria parte e per questo ci vuole un mobilitazione generale da parte dei Sindaci, Amministrazione Provinciale, Regione Calabria, Arpacal, Azienda Sanitaria, Soggetti Gestori, Polizia Municipale, Polizia Provinciale, NIPAAF Carabinieri Cosenza, Procura della Repubblica, ognuno per le proprie competenze al fine di combattere gli scarichi anomali e bloccare le fonti di inquinamento. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata (Valle Crati):Il catasto degli scarichi sarà pronto per la fine dell’anno. Estendiamo il nostro modello su base regionale.

Il Catasto integrato degli scarichi del Consorzio Valle Crati, rappresenterà lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e fornirà un supporto fondamentale, rilevato che dovrà rilasciare il nulla-osta per l’allaccio alle proprie reti fognarie, per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale. Realizzato e gestito dal Consorzio Valle Crati sarà operante prima della fine dell’anno, il Catasto conterrà tutte le informazioni relative agli scarichi autorizzati di acque reflue urbane e industriali recapitanti in rete fognaria. Secondo l’intuizione dell’anno scorso, del Presidente della Regione Calabria On. Roberto Occhiuto, il modello del catasto degli scarichi, a nostro avviso, va esteso su base regionale. Da parte nostra siamo pronti a collaborare con il Presidente Occhiuto per fornire un’azione innovativa ed amministrativa tesa a tutelare l’ambiente. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Il Presidente Avv. Maximiliano Granata(Valle Crati): Sul catasto degli scarichi, ci deve essere una piena sinergia con la Procura della Repubblica.

Non si ferma l’attività del catasto degli scarichi per la “Gestione tecnica, operativa ed amministrativa di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di Depurazione sito in c.da Coda di Volpe del comune di Rende, nonché delle reti di collettamento consortile e opere annesse”. Su indirizzo del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, il responsabile dell’ufficio tecnico Ing. Oreste Citrea ha richiesto la produzione della documentazione relativa allo scarico in pubblica fognatura a numerose aziende e in questi giorni sta pervenendo una numerosa documentazione amministrativa presso gli uffici del Consorzio Valle Crati che i dipendenti preposti stanno analizzando. La nostra attività continua, questo però non basta, ad avviso del presidente Granata, ci vuole una piena sinergia con la Procura della Repubblica di Cosenza, l’Arma dei Carabinieri, l’Arpacal e la polizia Provinciale per fare un’azione congiunta contro chi commette i reati ambientali. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Il Presidente Granata(Valle Crati): Richiesta al Tribunale e alla casa circondariale ”Sergio Cosmai” di Cosenza l’autorizzazione allo scarico.

Non si ferma l’attività del catasto degli scarichi per la “Gestione tecnica, operativa ed amministrativa di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di Depurazione sito in c.da Coda di Volpe del comune di Rende, nonché delle reti di collettamento consortile e opere annesse”. Su indirizzo del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, il responsabile dell’ufficio tecnico Ing. Oreste Citrea ha richiesto la produzione della documentazione relativa allo scarico in pubblica fognatura al Presidente del Tribunale di Cosenza e al Direttore della Casa Circondariale “Sergio Cosmai”, oltre alla Farvima Medicinali spa Rende, Autodemolizione Cesare- Autodemolitore, Bobcat-Fornitore di attrezzature per l’edilizia, STR Commerce-Distribuzione di Bevande, Mauser Gas srl-Grossista, Garofali S.P.A. filiale di Rende, Vanilla Music Addict- Discoteca, Centro Installazione di Nisi Lucia- Centro Autorizzato Termo King- Ditta specializzata in impianti di condizionamento, Strano SPA, Sysco SPA, Cedis di Imbrogno Steno & C. S.N.C., Intimo e Calze Franzoni- Negozio di abbigliamento. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, dobbiamo mettere ordine al sistema degli scarichi, e’ evidente l’importanza di poter disporre di un catasto completo e sistematicamente aggiornato tale da ottenere in tempo reale i dati relativi alla localizzazione degli insediamenti (agglomerati e stabilimenti), nonché alla qualità degli scarichi sul territorio, per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale fissati dal D.Lgs. 152/2006, riferiti ai singoli corpi idrici. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Calabria:Potrebbero essere autorizzate 12 autocisterne di petrolio al giorno nell’alto Tirreno cosentino,lo denuncia Italia Nostra.

Come dichiara un consigliere regionale in una sua interrogazione “Nel 1992 il Comune di Tortora (Cosenza) ha rilasciato un’autorizzazione per un impianto privato per il trattamento dei rifiuti liquidi speciali non pericolosi. L’impianto è stato realizzato sulla sponda calabrese del fiume Noce, che divide la Calabria dalla Basilicata, in contrada San Sago;
-la struttura nasce oltre 30 anni fa come impianto pubblico autorizzato al trattamento dei reflui urbani comunali e nel corso degli anni viene riconvertito ad impianto privato autorizzato, appunto, al trattamento dei rifiuti speciali pericolosi e non. L’impianto dovrebbe trattare svariate tipologie di rifiuti speciali liquidi e fangosi provenienti da industria tessile, chimica, meccanica, conciaria, macelli, lavanderie industriali, tintorie, stamperie, industria del legno, industria dei detersivi, etc., nonché percolati prodotti dagli impianti di discarica. Pertanto è una piattaforma industriale che ha avuto nel corso degli anni una radicale modifica della sua destinazione d’uso senza una sostanziale evoluzione tecnologica, collocata in un’area a forte vocazione turistica che, a distanza di 30 anni dalla nascita, appare oggi del tutto inidonea ad ospitare un impianto di questo tipo e con queste funzioni; L’AIA è stata sospesa dal dipartimento ambiente della Regione Calabria in data 20 dicembre 2013 e a tutt’oggi l’impianto non è funzionante. L’impianto era autorizzato con AIA del 2009 a trattare rifiuti riferiti a 322 codici CER molti dei quali rifiuti pericolosi, tra cui il petrolio, e scarica nel torrente Pizinno che, dopo un brevissimo tragitto confluisce nel fiume Noce. Questo, a qualche chilometro di distanza, ha la foce a confine tra la Calabria e la Basilicata tra i comuni di Tortora, Praia a Mare e Maratea, località rinomate in tutt’Italia per la loro vocazione turistica e per la presenza di ben sei Zone Speciali di Conservazione lungo la costa dei rispettivi territori comunali;” . L’ 11 ottobre 2022 è stata riconvocata la Conferenza dei Servizi decisoria per ultimare il procedimento per il rinnovo dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per la riapertura dell’impianto di eliminazione rifiuti pericolosi e non in località San Sago del comune di Tortora (CS) con scarico nel torrente Pizinno, quindi nel fiume Noce e poi nel mare. Vorremmo veramente sbagliarci, ma dopo il parere favorevole della Regione Basilicata sulla valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A),
Secondo Italia Nostra
“E così, dopo nove anni di chiusura, avremmo nuovamente un impianto, dalle preoccupanti vicissitudini, a poca distanza dal mare , che senza alcuna modificazione impiantistica rispetto al 2005 sarebbe autorizzato a trattare circa 322 tipologie di rifiuti urbani ed industriali tra i quali, in buona parte, rifiuti contrassegnati come pericolosi nel catalogo europeo dei rifiuti.
Nell’ Autorizzazione Integrata Ambientale troviamo scritto che l’impianto è autorizzato a trattare 300 metri cubi di rifiuti liquidi e fanghi al giorno (ovvero 300 mila litri) per un totale di 110 mila metri cubi all’anno (ovvero 110 milioni di litri) e poi riversare in ambiente rifiuti innocui.
Ed inoltre, considerato, ad esempio, che un’autocisterna ha una portata media di 25 mila litri, si autorizzerebbe l’impianto a trattare il contenuto di 12 autocisterne di petrolio al giorno, come previsto dal codice CER 130702 autorizzato, e poi riversare in ambiente reflui innocui”. Nel frattempo nella manifestazione spunta anche Alfredo Iorio, di origini calabresi e già candidato a Sindaco di Roma e volto noto della destra romana. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua ……………………………

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Granata(Valle Crati):Richiesta al centro commerciale Metropolis e ai Due Fiumi l’autorizzazione allo scarico.

Non si ferma l’attività del catasto degli scarichi per la “Gestione tecnica, operativa ed amministrativa di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di Depurazione sito in c.da Coda di Volpe del comune di Rende, nonché delle reti di collettamento consortile e opere annesse”. Su indirizzo del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, il responsabile dell’ufficio tecnico Ing. Oreste Citrea ha richiesto la produzione della documentazione relativa allo scarico in pubblica fognatura del centro Metropolis con sede in Rende e centro commerciale i Due Fiumi con sede in Cosenza.Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, dobbiamo mettere ordine al sistema della depurazione, e’ evidente l’importanza di poter disporre di un catasto completo e sistematicamente aggiornato tale da ottenere in tempo reale i dati relativi alla localizzazione degli insediamenti (agglomerati e stabilimenti), nonché alla qualità degli scarichi sul territorio, per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale fissati dal D.Lgs. 152/2006, riferiti ai singoli corpi idrici. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata (Valle Crati): Sarà richiesto a 58 aziende dell’area industriale di Rende l’autorizzazione relativa allo scarico in pubblica fognatura.

Continua senza sosta l’attività del catasto degli scarichi per la “Gestione tecnica, operativa ed amministrativa di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di Depurazione sito in c.da Coda di Volpe del comune di Rende, nonché delle reti di collettamento consortile e opere annesse”. Su indirizzo del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, il responsabile dell’ufficio tecnico Ing. Oreste Citrea richiederà a 58 aziende dell’area industriale del Comune di Rende “ ERRE TRUCK S.R.L. – Rivenditore di auto, C.d.r. srl, ComData – Call Center, Sede GLS di Cosenza – Corriere, Domo Arreda Facile RENDE – Rivenditori di mobili per la casa, Centro Brico Lo Gatto – Rende – Negozio di bricolage, C.d.r.srl, Officina Gagliardi – Lavorazione dei metalli, Costruzioni Meccaniche Gagliardi C.M.G. Srl – Torneria, Cria srl – Fornitore di trattori e macchine agricole, Crisma Salotti – Tappezziere, Greco Salotti – Grossista di tessuti, Gagliardi Gaetano – Mobilificio, Profilgronda – Impresa di costruzioni, Fac Montaggi Industriali – Saldatore, Metaltrade Italia S.r.L. – Lavorazione metalli, Francesco Ricambi – Negozio di ricambi per auto usati, Arc S.r.l. – Negozio di ricambi per auto, Scarnati F.lli – Elettricità dal 1926 – Negozio di forniture elettriche, Co.ra.b. sas – Negozio di ricambi per auto, Padiglione LUCMAR sede concorsi – Allestimento fiere e manifestazioni, ARCO SERVICE SRL – Officina di riparazioni per camion, Ivs Italia Spa – Ufficio aziendale, Talento Cash and Carry Rende – Cash and carry, Cash & Carry Dal Gigante – Cash and carry, Ritacca Arredo Bar – Grandi impianti – Negozio di arredamento per bar e ristoranti, CLOR – Automazione e robotica, Imbalfox Srl – Ufficio aziendale, Parmalat Concessionaria Ricci Sas – Caseificio, Simet -, Mpm Delma Pubblicità – Agenzia di pubblicità, Galcov srl – Fornitore di prodotti per la pulizia, Ve.Bar Srl – Negozio di forniture idrauliche, GEADO S.R.L – Servizio municipale dei trasporti, Fratelli La Cava Sas – Negozio di stufe a legna, Ammirati Pasquale E Figli Snc – Negozio di articoli da regalo, Ammirati Michele & C. S.a.s. – Casalinghi, Punto Blu – Servizio di distribuzione, Leone trasporti – Servizi di trasporto, DREMA S.R.L. – Venditore di ricambi per auto, ITALFOOD – Distribuzioni Food&Beverage – Broker di prodotti alimentari, Italy Cash & Carry – Cash and carry, Mecar SpA Concessionaria IVECO – Sede di Rende – Concessionario di camion, COSMOBEVERAGE SRL – Distributore di birra, Europcar Rende – Agenzia di noleggio auto, Traditional Tattoo Supply – Negozio di tatuaggi e piercing Rende – Negozio per tatuaggi e piercing, Oliverio Distrubuzione Srl – Negozio di materiali da costruzione, Mirabelli Ricambi e Rettifiche – Servizio di affilatura, LAND ROVER – ALGIERI AUTO Srl – Concessionario auto, Fincons group s.p.a – Ufficio aziendale, Accueil Rende – Call Center, Isocasa Srl – Fornitore di materiali da costruzione, Prima Nautica – Fornitore di accessori nautici, A.V. Meccatronic s.r.l.s – Meccanico e assistenza automobili, Gazzetta Del Sud – Casa editrice di giornali, Conforti Ricambi Auto – Negozio di ricambi per auto, Pubbliturco S.r.l. – Serigrafia, la produzione della documentazione relativa allo scarico in pubblica fognatura, onde evitare in mancanza dell’acquisizione della documentazione prescritta per legge in corso di validità l’adozione di provvedimenti di competenza. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata e’ evidente l’importanza di poter disporre di un catasto completo e sistematicamente aggiornato tale da ottenere in tempo reale i dati relativi alla localizzazione degli insediamenti (agglomerati e stabilimenti), nonché alla qualità degli scarichi sul territorio, per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale fissati dal D.Lgs. 152/2006, riferiti ai singoli corpi idrici. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, in prima linea, sui sopralluoghi degli scarichi.

Il presidente Granata presente nei sopralluoghi
Il responsabile tecnico del Consorzio Valle Crati Ing. Oreste Citrea, il dipendente della Kratos scarl Cosimo Giannitelli, il consulente Massimo Mazzullo, presente anche il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, hanno iniziato in data odierna i sopralluoghi nell’area industriale del comune di Rende per definire con precisione il catasto degli scarichi
Nel corso dei sopralluoghi alla presenza dei dirigenti di Calabria Maceri & Serivzi S.P.A. , della Jrs Silvateam ingredients srl è stata richiesta la planimetria degli allacci alla rete fognaria, richiesta che sarà anche estesa ad Ecosesto spa, che fa seguito a quelle già acquisite delle strutture operanti nella medesima zona. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati questa attività rientra nell’intensa attività di controllo relativo alle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane collettate alla rete fognaria comunale e confluenti al depuratore consortile sito in Rende, voluta fortemente da questa presidenza non solo per definire il catasto degli scarichi del territorio del Valle Crati, ma per mettere ordine ad un sistema che deve analizzare lo stato dell’arte sul territorio dell’area urbana. Siamo i primi in Calabria e nel mezzogiorno a sperimentare questo modello che io ritengo efficiente .Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Il Consorzio Valle Crati diffida il Gruppo I Greco Ospedali Riuniti s.r.l. e Casa di Cura Oculistica Santa Lucia.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, ha presieduto oggi una riunione convocata dal responsabile dell’ufficio tecnico Ing. Oreste Citrea , presso la sede del Consorzio Valle Crati, a cui seguiranno ulteriori incontri secondo un preciso cronoprogramma. Erano presenti all’incontro il Direttore Tecnico del Consorzio Valle Crati Ing. Oreste Citrea, il consulente Massimo Mazzullo, il responsabile dell’avvocatura Avv. Salvatore Pichierri, Kratos scarl, i rappresentanti della Casa di Cura Scarnati, Casa di Cura Villa del Sole s.r.l., Casa di Cura Villa Verde srl, Azienda Ospedaliera Cosenza, I.N.R.C.A., nel corso della riunione alcune strutture hanno già iniziato a depositare la relativa documentazione e alcune si sono impegnate a depositare i relativi atti al fine di realizzare un catasto degli scarichi nelle pubbliche fognature per attestare l’esistenza degli scarichi da rilevare nonché i relativi certificati inerenti le autorizzazioni allo scarico, a cui seguiranno i relativi sopralluoghi nelle strutture sanitarie della città di Cosenza.
Per quanto riguarda l’assenza ingiustificata delle aziende sanitarie Sacro Cuore, la Madonnina, Casa di Cura M Misasi, Casa di Cura oculistica Santa Lucia e Riace srl alla riunione convocata per la data odierna a mezzo pec, il responsabile del servizio tecnico Ing. Oreste Citrea, considerato gli esiti della stessa e quanto richiesto e verbalizzato dal Presidente e LRPT del Consorzio Valle Crati, ha invitato e diffidato alla produzione della documentazione relativa all’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura, onde evitare in mancanza dell’acquisizione della documentazione prescritta per legge in corso di validità l’adozione di provvedimenti di competenza.
Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati questa attività rientra nell’intensa attività di controllo relativo alle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane collettate alla rete fognaria comunale e confluenti al depuratore consortile sito in Rende, voluta fortemente da questa presidenza per definire il catasto degli scarichi del territorio del Valle Crati. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Calabria, Carenza Idrica: A2A utilizza 6700000 mc in più rispetto la media mensile.

“La terribile carenza idrica che stanno subendo i laghi Arvo ed Ampollino e le conseguenti iniziative della A2A, società che gestisce gli invasi stanno causando un gravissimo danno al comparto agricolo, soprattutto in un periodo delicato come quello attuale, in cui viene effettuata la piantumazione delle colture”. E’ quanto afferma Alfio Pugliese, commissario straordinario della Camera di Commercio di Crotone in riferimento all’allarme lanciato dal presidente del Consorzio di bonifica Ionio crotonese, Roberto Torchia, in data 28 Ottobre 2022.
Dalla tabella dei rilasci trasmessa risulta che i rilasci mensili nel periodo dicembre2022/febbraio 2023 sono i seguenti dicembre 2022: 11.188.784 mc , gennaio 2023: 10.411.054 mc, febbraio 2023: 9.593.855 mc. Pertanto i volumi d’acqua utilizzati per Ia produzione di energia idroelettrica, sono ben oltre la media mensile (8,17 m/mc) dei rilasci dovuti da concessione CONCESSIONE Rep. n. 590 DEL 29/12/1984 .

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Granata(Valle Crati):Catasto degli Scarichi, il 13 Marzo convocato De Salazar e i rappresentanti delle cliniche situate nel Comune di Cosenza.

Sul catasto degli scarichi, si è tenuta una riunione in data odierna per esaminare le mappature degli scarichi riguardanti l’area industriale del comune di Rende. Ha presieduto la riunione il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, erano presenti, il Direttore Tecnico del Consorzio Valle Crati Ing. Oreste Citrea, il responsabile dell’ufficio legale del Consorzio Valle Crati l’avv. Salvatore Pichierri, il Dirigente del settore Ambiente del Comune di Rende Ing. Francesco Azzato e i rappresentanti della jrs Silvateam Ingredients srl , Tema Motori, Fadel Porte, GF Car , Kratos scarl. Il Direttore dell’ufficio Tecnico Ing. Oreste Citrea ha richiesto ai partecipanti alla riunione, della documentazione da presentare entro il termine di sette giorni a cui seguiranno una serie di sopralluoghi da effettuare sul territorio del comune di Rende. Successivamente sono stati convocati, dal responsabile dell’Ufficio Tecnico Ing. Oreste Citrea, per il 13 Marzo alle 11,30 , presso la sede del Consorzio Valle Crati i rappresentanti legali, Direttori Generali e Direttori Tecnici dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, l’I.N.R.C.A., e delle cliniche di Cosenza, Riace s.r.l., Casa di cura Scarnati, Casa di Cura Villa del Sole s.r.l., Sacro Cuore Gruppi I Greco Ospedali Riunjti srl, La Madonnina di Cosenza, Casa di Cura M. Misasi, Casa di cura Oculistica Santa Lucia, Casa di cura “Villa Verde” s.r.l., Kratos s.c.a.r.l. , il Dirigente del Settore Ambiente del comune di Cosenza Ing. Giovanni Ramundo, il Dirigente del Settore Fognario-depurativo del comune di Cosenza Arch. Giuseppe Bruno. Nel corso dell’incontro saranno assunte notizie e informazioni, con eventuale deposito di documentazione, necessarie a conoscere lo stato dell’arte delle autorizzazioni allo scarico in pubbliche fognature ai sensi e per gli effetti ex art. 124 D.Lgs 152/2006, collettate alla condotta consortile da parte dell’Ospedale di Cosenza “SS Annunziata”, Ospedale Mariano Santo, Reparto di Ematologia UU.OO. malattie infettive e di tutte le cliniche operanti nel comune di Cosenza. Continua senza sosta l’attività relativa al catasto degli scarichi nell’area urbana. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati): Impianti di trattamento, l’Arpacal controlli il trattamento dei rifiuti che vengono conferiti.

Il rifiuto urbano indifferenziato raccolto dai cassonetti deve passare, prima di essere smaltito in discarica, attraverso un impianto di trattamento (o un TMB o un trito vagliatore con successiva bioessiccazione). Questi macchinari trasformano il rifiuto urbano (famiglia di codice CER 20) in rifiuto speciale che, al netto della parte secca, risulta essere: scarti (CER 191212) e parte di rifiuti urbani e simili non compostata (CER 190501) o compost fuori specifica (CER 190503). Quando un impianto di trattamento funziona bene e quando la parte umida residua ha il tempo necessario per stabilizzarsi affinché l’indice di respirazione dinamico scenda al disotto di 1.000 mgO2/kgSVh, cosi come previsto per legge. L’Arpacal effettui con estrema urgenza con dei sopralluoghi e verifiche documentali, ma anche di verifiche analitiche e laboratoristiche, la funzionalità e l’efficacia dei trattamenti attuati dagli impianti di trattamento meccanico- biologico di tutta la regione per controllare l’indice di respirazione dinamico e il trattamento dei rifiuti che corrispondono ai codici CER in uscita. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Catasto Scarichi Ospedale di Cosenza:Granata(Valle Crati), in settimana sarà convocato il commissario De Salazar

Continua anche di sabato il lavoro del Consorzio Valle Crati, per la redazione del catasto degli scarichi nell’area urbana Cosenza-Rende. Si sta analizzando la relativa mappatura delle condotte fognarie consortili, le reti del Comune che sono state consegnate alla Kratos scarl e i pozzetti di scarico dell’ospedale di Cosenza .Su indirizzo del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, il responsabile dell’ufficio tecnico Ing. Oreste Citrea nel cronoprogramma ha previsto in settimana un incontro con l’amministratore dell’azienda ospedaliera Dott. Vitaliano De Salazar e i suoi tecnici, presso la sede del Consorzio Valle Crati, al fine di realizzare il catasto degli scarichi nelle pubbliche fognature, dell’ospedale di Cosenza. Questo lavoro andrà esteso anche alle cliniche private operanti nel territorio della Valle del Crati. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati va monitorato con una intensa attività di controllo relativo alle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane collettate alla rete fognaria comunale e confluenti al depuratore consortile sito in Rende, anche da parte dell’ospedale di Cosenza e delle cliniche private. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati), convocati oggi Calabra Maceri e Servizi S.P.A. e Ecosesto S.P.A. , martedi convocata JRS Silvateam Ingredients srl .

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, ha presieduto oggi una riunione convocata dal responsabile dell’ufficio tecnico Ing. Oreste Citrea , presso la sede del Consorzio Valle Crati, a cui seguiranno ulteriori incontri secondo un preciso cronoprogramma. Erano presenti all’incontro il Direttore Tecnico del Consorzio Valle Crati Ing. Oreste Citrea, il Dirigente del Settore Ambiente del comune di Rende Ing. Francesco Azzato, i rappresentanti della società Calabra Maceri e servizi SPA, Ecosesto S.P.A., Kratos scarl per iniziare a censire tutte le aree industriali siti sul territorio del Consorzio al fine di realizzare un catasto degli scarichi nelle pubbliche fognature. E’ stato acquisito agli atti del Consorzio Valle Crati la relativa documentazione tecnico-amministrativa attestante l’esistenza degli scarichi da rilevare nonché i relativi certificati inerenti le autorizzazioni allo scarico, della società Calabra Maceri SPA e Ecosesto SPA a cui seguiranno i relativi sopralluoghi nella zona dell’area industriale di Rende, nella sede di Calabra Maceri e Servizi S.P.A. , Ecosesto S.P.A e JRS SILVATEAM Ingredients srl. Secondo il cronoprogramma consortile, per la formazione del registro degli scarichi, il Direttore Tecnico del Consorzio Valle Crati Ing. Oreste Citrea, per martedi 7 Marzo alle ore 9,30, presso la sede del Consorzio Valle Crati, ha convocato una nuova riunione con il Dirigente del Settore Ambiente Ing. Francesco Azzato, i rappresentanti legali di JRS SILVATEAM Ingredients srl, TEMA MOTORI, FADEL PORTE, GF CAR, Kratos scarl per assumere notizie e informazioni, delle società prima citate, con eventuale deposito di documentazione, necessarie a conoscere ineludibilmente lo stato dell’arte delle autorizzazioni allo scarico in pubbliche fognature ai sensi e per gli effetti ex art. 124 D.lgs152/2006, collettate poi alle condotte consortili delle compagini in indirizzo, ubicate nell’area industriale dell’agro di Rende. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati questa attività rientra nell’intensa attività di controllo relativo alle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane collettate alla rete fognaria comunale e confluenti al depuratore consortile sito in Rende, voluta fortemente da questa presidenza per definire il catasto degli scarichi del territorio del Valle Crati. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Redazione del catasto degli scarichi: Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata scrive ai Sindaci

Con una lettera del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, indirizzata ai Sindaci del Consorzio, questa presidenza ha inteso avviare la redazione del catasto degli scarichi in pubblica fognatura per quanto attiene ai reflui che vengono convogliati dalle condotte fognarie dei Comuni consorziati a quelle consortili che afferiscono all’impianto di depurazione consortile sito in C.da Coda di Volpe del Comune di Rende. In virtù di tale prossima iniziativa risulta necessario, ai fini del censimento di detti scarichi, acquisire agli atti del Consorzio Valle Crati gli allacci alla pubblica fognatura convogliata nelle condotte consortili e la relativa documentazione tecnico-amministrativa che attesti l’esistenza degli scarichi da rilevare nonché che ne certifichi la regolarità rispetto al rinnovo delle autorizzazioni allo scarico. Siffatta condizione, di regolarità, riguarda, precipuamente e prima di tutto, le autorizzazioni allo scarico degli insediamenti produttivi ubicati sui territori di ogni singolo Comune consorziato. Per questi motivi i Sindaci del Consorzio sono stati invitati a voler procedere alla verifica del reale ed avvenuto rinnovo delle autorizzazioni allo scarico in pubblica fognatura di propria competenza per quanto attiene agli insediamenti produttivi ubicati sui territori dei propri comuni nonché degli eventuali termini di scadenza delle stesse autorizzazioni. Continua l’attività del cronoprogramma del Consorzio Valle Crati per la redazione del catasto degli scarichi. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Consorzio Valle Crati,catasto degli scarichi:Prima riunione operativa il 3 Marzo.

Su indirizzo del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, il responsabile dell’ufficio tecnico Ing. Oreste Citrea ha convocato un incontro per venerdi 3 Marzo, presso la sede del Consorzio Valle Crati, a cui seguiranno ulteriori incontri secondo un preciso cronoprogramma.Il Consorzio Valle Crati e per esso il gestore concessionario dovrà provvedere al censimento di tutte le aree industriali siti sul territorio servito del Consorzio stesso, al fine di realizzare un catasto degli scarichi nelle pubbliche fognature. Ad avviso del Presidente del Consorzio Valle Crati è necessario avviare una intensa attività di controllo relativo alle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue urbane collettate alla rete fognaria comunale e confluenti al depuratore consortile sito in Rende.

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Cosenza calcio: Granata(Legalità Democratica), basta con l’odio nei confronti dei dirigenti, questi episodi vanno condannati.

Le parole d’odio partono dallo stadio e fuoriescono per le strade, L’odio, no! L’odio è sempre e comunque inaccettabile, sia nella società che nello sport. Qui ci starebbe bene il consueto racconto su come si comportano le tifoserie di tutta Europa: vanno allo stadio per incoraggiare la propria squadra e i giocatori. Basta con le polemiche, Cosenza non merita questo odio e questo linguaggio che poco si addice alla città di Telesio. Si può ricavare che, se l’odio è intrinsecamente malvagio, è un sentimento che bisogna a sua volta odiare. E che, quindi, c’è solo un odio buono: l’odio per l’odio. Sarebbe pedagogicamente sublime se, nella vicenda dell’ultima posizione del Cosenza nella classifica di serie B, qualche capopopolo domestico provasse a praticarla e a imporla. Non stare a guardare, non tollerare l’odio e questo deve essere l’impegno delle istituzioni e di tutti i cittadini cosentini. Vi è di più del Presidente del Cosenza calcio Eugenio Guarascio e dei suoi dirigenti ho da precisare che, se non avessi verso di lui e i suoi dirigenti altri motivi di stima e di considerazione, mi basterebbe il fatto che contro di loro si scatena la rabbia idrofoba di soggetti odiatori e strumenti mediatici del genere, per tributargli la mia stima e la mia solidarietà. Lo dichiara il Presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati):Rifiuti, promuovere una maggiore collaborazione con l’autorità giudiziaria.

Ecco alcune proposte del Consorzio Valle Crati per migliorare il trattamento e smaltimento dei rifiuti in Calabria:
Promuovere maggiore collaborazione, costituendo uno stretto legame, tra enti e l’autorità giudiziaria per la prevenzione e l’accertamento di illeciti nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti;
attivare Nuclei ambiente presso tutte le Prefetture calabresi;
Successivamente per intensificare i controlli, a mio avviso, si dovrebbe:
in via prioritaria Intensificare i controlli sugli impianti di trattamento autorizzati con un controllo tecnico e documentale sul materiale che sta per essere scaricato, fuori dalla regione calabria, negli impianti di trattamento dai camion ;
attivare immediatamente una cabina di regia regionale per promuovere il maggiore coordinamento tra i vari enti coinvolti nelle attività di controllo ivi compresi quelli più territoriali, nonché arpacal, anche avvalendosi di laboratori pubblici per l’espletamento delle analisi successive;
Infine un ulteriore accorgimento che si ritiene cruciale adottare a livello nazionale e, a cascata, regionale è la realizzazione di una carta di identità del rifiuto (che contribuirebbe al monitoraggio del rifiuto lungo tutta la filiera, nonché al superamento del problema dei rifiuti aventi codice CER191212, oltre che una modifica del meccanismo stesso di attribuzione automatica del codice CER). Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati):I rifiuti in mare si scoprono dal satellite, applichiamo la tecnologia dell’Agenzia spaziale europea.

Bisogna usare la tecnologia satellitare dell’Agenzia spaziale europea per elaborare la rilevazione delle immagini dal satellite con sistemi di intelligenza artificiale per rilevare la presenza di rifiuti e non solo, suddividere il territorio delle città calabresi in fasce di rischio di accumulo di rifiuti anche studiando le caratteristiche urbanistiche e le attività presenti. In questo modo si possono aiutare le amministrazioni locali a intervenire in modo mirato e con la giusta tempistica rafforzando i controlli. In questi giorni avvieremo un confronto con l’agenzia spaziale europea per richiedere un protocollo d’intesa per avviare, in Calabria, un’attività di controllo e monitoraggio in vista della prossima stagione estiva. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata: Conferimento dei Rifiuti, dobbiamo evitare che il cartello dei privati speculi sui cittadini calabresi.

Gli Scarti dei rifiuti che non si sa più dove conferire a causa di un sistema impiantistico pubblico assai carente e lacunoso hanno già da tempo determinato l’implosione del sistema. In provincia di Cosenza attraverso il Consorzio Valle Crati, abbiamo ottenuto attraverso una gestione corretta ed efficiente nel sistema dei conferimenti una riduzione notevole, 90 euro a tonnellata, dei costi conferendo in una discarica pubblica di nostra proprietà i relativi scarti. Sono assolutamente convinto che qualsiasi impianto per la gestione del conferimento dei rifiuti debba essere di natura pubblica. Nelle altre province Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria e Vibo Valentia, solo i conferimenti sono schizzati a 300 euro a tonnellate a favore del noto cartello dei privati che gestisce indisturbato il sistema di conferimento da oltre 20 anni. Il cartello oggi invia i rifiuti attraverso il transfrontaliero in Danimarca. Grazie al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, abbiamo rotto questo sistema perverso in provincia di Cosenza, però dobbiamo fare di più esportando il nostro modello nell’intera Regione, per evitare che i comuni e i cittadini debbano subire delle vere e proprie speculazioni, pagando maggiori somme a favore del cartello dei privati. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati): Rifiuti,un risparmio di quasi 9 Milioni di Euro per l’anno 2022/2023.

Di concerto con il commissario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria Ing. Bruno Gualtieri, seguendo l’indirizzo del Presidente della Giunta Regionale della Calabria Roberto Occhiuto, abbiamo ridotto le spese di conferimento degli scarti di lavorazione dei rifiuti che andavano fuori regione. La riduzione più consistente per come comunicato dal commissario Bruno Gualtieri a tutti i comuni della provincia di Cosenza e della Regione Calabria è avvenuto presso la discarica che gestisce il Consorzio Valle Crati, nella quale è stato stoccato un quantitativo di circa 17500 tonnellate (costo unitario E/t 90,00), che altrimenti, sarebbero state conferite fuori regione (costo unitario medio di circa E/t 300,00). Tale agire ha consentito la produzione di un risparmio per la provincia di Cosenza, rispetto al trend di spesa assentito, di circa 3.700.000,00 Euro per l’anno 2022. Dal mese di Marzo 2023 saremo operativi per i nuovi conferimenti con un risparmio di ulteriori 5.040.000,00 . Il nostro modello pubblico ha consentito e consente un risparmio totale per l’anno 2022 e 2023 di 8.740.000,00 per i comuni della provincia di Cosenza nel conferimento degli scarti di lavorazione dei rifiuti, con il costo di conferimento più basso d’Italia. Stiamo dimostrando che in Calabria non solo sappiamo governare, ma possiamo dare lezioni di buon governo a chiunque in Italia. Il nostro modello deve essere esteso a tutta la regione e anche sul piano nazionale. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata (Valle Crati):Perchè IAM SPA non consente lo scarico dei rifiuti liquidi del circuito pubblico calabrese?

IAM (Iniziative Ambientali Meridionali) S.P.A. è un impianto ad hoc debitamente autorizzato allo smaltimento di rifiuti liquidi. Premesso che con atto di convenzione del 30/04/2001 CORAP affidava a IAM SPA il servizio di gestione e manutenzione anche agli impianti di depurazione di proprietà Corap nel sito industriale di Villa san Giovanni- Campo Calabro. Con comunicazione del 12/11/2020, Corap comunicava la volontà di recedere dalla Convenzione anche per gli effetti dell’art. 104 L.F. Tuttavia, avvalendosi della previsione di cui all’art. 4 della convenzione, la stessa invitava IAM SPA ad assicurare la gestione degli impianti per un ulteriore periodo di un anno decorrente dalla data del 31/12/2020 e quindi con scadenza 31/12/2021. Non solo non si comprende quali siano gli atti successivi al 31/12/2021, posti in essere, tra IAM SPA e CORAP per lo smaltimento dei rifiuti liquidi. Ma francamente non si riesce a comprendere come IAM SPA abbia aumentato del doppio i costi dello smaltimento dei rifiuti liquidi “Con quale tariffa sic! e con pagamento anticipato” e nonostante questo non ci sono gli spazi necessari per lo scarico dei rifiuti liquidi del circuito pubblico calabrese. Il Corap ha il dovere di intervenire immediatamente per ristabilire il giusto percorso di conferimento. E’ ora di dire basta a questo cartello di privati che monopolizza gli impianti di proprietà pubblica con aggravio di costi ai cittadini, gli impianti pubblici devono essere gestiti dal pubblico. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Consorzio Valle Crati:Depurazione, parte il CATASTO DEGLI SCARICHI.

Il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, ha convocato una riunione, con il concessionario e gli uffici preposti, per avviare il procedimento per la realizzazione del catasto degli scarichi. Fino ad oggi nessuna iniziativa di questo genere era stata avviata nella nostra area territoriale, con un territorio che serve oltre trecentomila abitanti equivalenti. Per come previsto dal’art. 3 del regolamento per lo svolgimento dei servizi del ciclo integrato delle acque allegato al contratto di servizio per l’ammodernamento ed ampliamento dell’impianto di depurazione consortile di coda di volpe, il Consorzio Valle Crati e per esso il concessionario , provvederà ad una ulteriore classificazione degli insediamenti industriali sulla base dell’attività lavorativa e/o delle quantità e qualità delle acque reflue scaricate e/o del tipo di depurazione cui sono soggetti, secondo criteri stabiliti in apposito provvedimento. Si provvederà inoltre al censimento di tutti gli insediamenti cosi classificati siti sul territorio servito del Consorzio stesso, al fine di realizzare un catasto degli scarichi nelle pubbliche fognature.Il Catasto degli scarichi del Consorzio Valle Crati potrà rappresentare lo strumento centrale per la gestione delle informazioni sugli scarichi e potrà fornire un supporto fondamentale per il rilascio delle autorizzazioni e per tutte le attività di controllo e vigilanza ambientale. Continua l’attività del Consorzio che dopo aver dimostrato di essere esempio di eccellenza nel settore dei rifiuti, intraprende un’azione di buon governo e di efficienza anche nel settore della depurazione. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Regione Lazio:Domani si vota per le elezioni regionali.

Si vota domenica 12 Febbraio dalle 7 alle 23 e lunedi 13 dalle 7 alle 15, per le elezioni regionali in Lombardia e in Lazio. In caso di vittoria di Francesco Rocca, la coalizione di centrodestra tornerebbe al governo dopo 13 anni dall’ultima sua governatrice .Un nuovo consiglio regionale che potrebbe consentire l’inserimento di alcuni giovani nella nuova assemblea degli eletti. Seguiremo lo svolgimento delle elezioni. La storia continua……….

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Elezione PRESIDENTE Anci Calabria: ILLEGITTIMA LA CONVOCAZIONE ?

Da notizie che ci giungono, sembrerebbe che la convocazione per l’assemblea congressuale regionale per l’elezione del Presidente e del Consiglio Regionale di ANCI Calabria del prossimo 10 Febbraio 2023, sia illegittima.Dalla nota di convocazione si evidenzia quanto segue ” a seguito della decisione assunta dal Consiglio Regionale di ANCI Calabria nelle riunioni del 06 e 22 Dicembre 2022 è convocata ai sensi dell’art. 7 dello statuto Anci Calabria, l’assemblea congressuale regionale”. A questo punto sorge spontanea una domanda, puo’ il consiglio regionale di Anci Calabria convocare l’assemblea congressuale regionale dell’ANCI ? Rilevato che è devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario la controversia relativa alla procedura di convocazione dell’assemblea e di nomina del presidente regionale di tale associazione, discutendosi della legittimità di atti non riconducibili all’esercizio di un pubblico potere, sarebbe auspicabile un chiarimento del segretario Generale e del responsabile dell’area coordinamento anci regionale a cui è stata inviata la lettera di convocazione per opportuna conoscenza, per evitare spiacevoli contenziosi. Cosi vanno le cose nell’Anci calabrese, cioè non vanno. La storia continua ……………….

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Lega Calabria: I comitati contro Casanova Europarlamentare, dopo la nomina della Staine.

La nomine di Emma Staine ad assessore regionale, non ha placato ancora le polemiche dell’elettorato calabrese e dei veri militanti della Lega. Secondo i bene informati si stanno costituendo i comitati della base leghista contro Massimo Casanova, Europarlamentare in quota lega, e sostenitore della Staine ad assessore, per non votarlo nelle prossime consultazioni elettorali. Povera Lega calabrese. Vi terremo informati, la storia continua ……………………………………………..

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Simona Loizzo in Lombardia:Una politica diversa dai nani e nanette della lega calabrese.

A Milano, giovedi 2 Febbraio alle ore 17.45 in Corso Magenta 66 Attilio Fontana ha incontrato gli elettori con l’On. Simona Loizzo.
Questo s pubblicato sul suo profilo Facebook.
Il cuore #Generoso dei calabresi, di tanti, tantissimi corregionali stasera ha palpitato a #Milano.
Li ho invitati, chiamati e sono venuti a testimoniare il loro #Apprezzamento per il #Presidente Attilio Fontana ed hanno espresso un forte senso di #Solidarietà.
Le loro personali e familiari sono storie di #Sacrifici, #Sudore, #Capacità.
Molti sono #Professionisti conosciuti e stimati, di grande valore.
#Imprenditori, #Insegnanti, #Operatori in tanti settori ed in #Lombardia portano valore aggiunto.
Abbiamo anche parlato dei #Rapporti fra Calabria e Lombardia.
Anche stasera abbiamo dimostrato che c’è una bella #Calabria, madre di cervelli, spesso costretti ad esprimersi oltre i #Confini propri, sapendo che il mondo è diventato più piccolo, i confini non devono marcare #Diversità e li dove ognuno può deve affermare il suo #Valore ed il suo #Ingegno.
Con noi anche la FASI – Federazione delle Associazioni Sarde in Italia in Italia, che ci ha aiutati a fargli sentire il calore del #Sud anche nella fredda #Milano.
🗳️ Il Presidente Fontana ha governato bene, merita di essere rieletto.
Ed io e noi faremo di tutto perché egli possa continuare la sua #Opera.
Deve emergere una nuova #CulturaNazionale, devono essere abbattuti i muri, #Unire e non #Dividere.
E la nuova Lega questo deve fare. Io per questo ho voluto promuovere l’incontro di oggi.
🇮🇹 Andiamo a #Vincere.
Andiamo avanti.
l’Italia unita può farcela.
#SimonaLoizzo #OnorevoleLoizzo
#Lega #LegaSalviniPremierori
L’attività dell’On. Simona Loizzo dalla Calabria, verso nuovi orizzonti nazionali, si sposta nella Regione Lombardia. Un’altra poliica, certamente differente dalla politica dei nani e delle nanette della lega calabrese.

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Granata (Valle Crati):Rifiuti,nel 2022, abbiamo avuto un risparmio di 2 milioni e mezzo di Euro per la provincia di Cosenza.

Con una lettera inviata ai Sindaci del Consorzio Valle Crati, si è comunicato che sono diminuiti notevolmente i costi di smaltimento finale dei rifiuti solidi urbani (TARI) da applicare nei confronti dei cittadini. I costi di smaltimento finale contenuti nel piano Economico-Finanziario proposto dal Consorzio valle Crati”ENTE PUBBLICO”,nel 2022, hanno comportato una notevole riduzione della tariffa rispetto a quello finora applicata a causa dei conferimenti effettuati presso impianti extraregionali ed extranazionali e, più in specie, da Euro 256,26/ton a circa Euro 90/ton con un risparmio di circa Euro 166,26 per ogni tonnellata di scarti di rifiuti conferita. Pertanto nella mia qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati con nota prot. n. 195 del 2023 ho reso noto ai Sindaci del Consorzio Valle Crati che rispetto allo smaltimento di circa 15.000 tonnelate di scarti di lavorazione di rifiuti solidi urbani, nel 2022, provenienti dai comuni della provincia di Cosenza, e in primis, da codesti comuni consorziati e, ad oggi, abbancate a titolo di stoccaggio provvisorio sulla discarica consortile di San Giovanni in fiore, i costi di smaltimento finale presso detta discarica sono stati di Euro 90/tonnellata a fronte di un costo di Euro 256,26 che i comuni avrebbero dovuto sostenere in caso di conferimento degli stessi rifiuti presso impianti extraregionali ed extra nazionali, con un risparmio per gli stessi comuni di quasi Euro 2.500.000, 00 . Vogliano, quindi, codesti egr.gi Sindaci tenere nella dovuta considerazione il contenuto della presente comunicazione ai fini di una corretta ed idonea applicazione della tariffa sui rifiuti solidi urbani da destinare ai cittadini, rispettando il loro diritto al giusto pagamento dei servizi pubblici essenziali erogati dagli enti locali e nell’ottica del risparmio dei costi della pubblica amministrazione. Non abbiano avuto problemi durante l’estate, dimostrando che la Calabria si può governare secondo i principi di efficienza, economicità e buon andamento della pubblica amministrazione. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata (Valle Crati):Rifiuti,basta con le tariffe da Far West dei PRIVATI.

L’Arera ha avviato il procedimento per la verifica dell’adempimento agli obblighi regolatori relativi alle tariffe sui rifiuti di accesso agli impianti di trattamento, nei casi in cui i gestori non abbiano provveduto a trasmettere all’Autorità gli atti, i dati e la documentazione di pertinenza.Con la Delibera 17 gennaio 2023 9/2023/R/rif si avvia un procedimento per la verifica dell’adempimento agli obblighi regolatori relativi alle tariffe di accesso agli impianti di trattamento, ai sensi della deliberazione 363/2021/R/RIF.Le azioni strategiche di cui al presente provvedimento coprono il quadriennio in cui l’Autorità è chiamata ad accompagnare l’applicazione della disciplina tariffaria per il settore dei rifiuti, varata nell’agosto 2021, contribuendo a creare le condizioni per il raggiungimento dei nuovi target eurounitari e nazionali.Riconoscere i costi efficienti del servizio di gestione dei rifiuti e determinare le tariffe alla luce del paradigma della Circular Economy. Di concerto con il Presidente della Giunta Regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, dimostreremo che la Calabria si può governare. Sui rifiuti, basta con le tariffe da Far West dei privati. Lo dichiara il Presidente del Consorzio valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Il Cosenza Calcio e il virus dei tifosi.

Senza tifosi anche le partite di calcio.Causa, naturalmente il virus dei tifosi. C’è il virus! Che andate, infatti, a cercare con discussioni, manifestazioni, proteste? Ci sono vari modi di essere favoriti dalla fortuna. Quasi sempre con un po’ di guai per gli altri. Stavolta però il prezzo della “fortuna” è grosso. Si profila una delle più gravi e brutte condizioni che impongono nel parlar d’altro “Guarascio vai via”, di chiudersi i tifosi nelle strade cittadine e i cosentini nelle loro case a subire quello che avviene. Vincere, come giocare le partite di calcio, “senza tifosi”. C’è il il virus! Che volete? Una presunzione d’innocenza la riserviamo al presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio reo di volere evitare la retrocessione, che dichiara ” Tifosi tornate allo stadio! Ce la Possiamo fare! La Squadra ha bisogno di voi! Contestate Guarascio ma state vicino ai ragazzi! Il Cosenza resta ed è un patrimonio vostro, della città, della provincia! Il caso che abbiamo trattato è il virus dei tifosi, anche se decisamente orientato.
La tigre di mompracem

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Granata(Valle Crati):Un plauso al Presidente Occhiuto sul controllo di legalità degli atti.INIZIAMO DALL’AMBIENTE.

Dopo l’organismo regionale per i controlli di legalità indipendente recentemente costituito, formulo un plauso al Presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto per il futuro progetto relativo all’istituzione di una cabina di regia dedicata ai controlli di legalità sugli atti prodotti dai vari dipartimenti. La lodevole inizativa è positiva perchè è finalizzata a evitare cortocircuiti o, peggio ancora, “incidenti di percorso” con scelte opache e prive di legittimazione giuridica.Ritengo che i primi atti da controllare siano quelli svolti da qualche dirigente del settore ambiente. Con il Presidente della Giunta regionale della Calabria Roberto Occhiuto siamo ripartiti per creare una rivoluzione nel settore ambiente . I provvedimenti vanno affidati a chi di norme però se ne intende, se si vogliono evitare strafalcioni che metteranno la Calabria alla berlina e a mio avviso con notevole perdita dei fondi europei. Bisogna cambiare questi dirigenti mediocri del settore ambiente, settori delicati per la nostra regione e il nostro territorio. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Rifiuti e Depurazione, Granata(Valle Crati): Con Roberto Occhiuto rivoluzioneremo il sistema.

Negli anni passati la regione ha solo partorito provvedimenti emergenziali e commissariali, i cui unici beneficiari sono sempre stati i soliti ‘padroni del vapore’, identificabili ed identificati in pochi imprenditori privati che hanno condizionato la vita dei calabresi . In Calabria dopo l’insediamento del Presidente della Regione Roberto Occhiuto e con la nomina del commissario dell’ARRICAL Ing. Bruno Gualtieri, la musica è cambiata. Sul ciclo dei rifiuti questa estate si è affrontata l’emergenza e per la prima volta dopo tanti anni, non abbiamo avuto i rifiuti per strada, dimostrando che la Calabria può essere governata. Adesso bisogna programmare e sono assolutamente convinto che qualsiasi impianto per la gestione del conferimento dei rifiuti e della depurazione debba essere di natura pubblica. Ciò, tra le altre cose, ci consentirebbe di calmierare i costi della bolletta dei rifiuti e della depurazione che a causa dell’impiantistica, nella stragrande maggioranza dei casi in mano ai privati, finora ha prodotto tariffe che stanno diventando insostenibili per la maggior parte dei cittadini, arricchendo il cartello dei pochi privati a discapito degli stessi calabresi. Bisogna respingere con forza la prospettiva di nuovi impianti a conduzione privata nella gestione del conferimento dei rifiuti e della depurazione sul territorio. In Calabria bisogna intraprendere un percorso preciso che dovrà portare la gestione del conferimento dei rifiuti e della depurazione, appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche. Con il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, siamo sicuri che con gli atti posti in essere attraverso la sua gestione, a sostegno dei cittadini calabresi, rivoluzioneremo il sistema. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Le conversazioni estive di Giovanni Marletta e Mauro Mellini.

L’amico Mauro Mellini,Segretario del Partito Radicale dall’ottobre 1968 a tutto il 1969, deputato per 4 legislature dal 1976 al 1992, Mauro è stato l’unico giurista radicale a far parte, come membro “laico” eletto dal Parlamento, del Consiglio Superiore della Magistratura. In tutta la sua vita ha affrontato con coraggio, spesso come è capitato a molti di noi in condizione di solitudine, le sue battaglie per “una giustizia giusta”. Giovanni Antonino Marletta, un’altro percorso di vita e professionale, quella di alto magistrato, che inizia la sua carriera a Rossano nel 1960, come sostituto procuratore della repubblica.Nella sua lunga carriera di 50 anni di magistratura ha ricoperto l’incarico di Procuratore della Repubblica di Enna, Presidente della Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta,Direttore del Massimario della commissione tributaria regionale siciliana, Procuratore Generale della Corte D’appello di Reggio Calabria e Procuratore Generale Aggiunto Onorario della Corte di Cassazione. Due uomini diversi, ma dotati di una grandissima preparazione culturale e giuridica, cosa rara da trovare oggi in Italia.Ritornano nei miei pensieri le nostre piacevoli conversazioni estive, con Giovanni Marletta e Mauro Mellini, in quel di Calabaia in Belvedere Marittimo, dove ci si fermava a parlare dopo cena dei temi più disparati, compreso quello sulla giustizia. Anche se le opinioni erano diverse perchè dettate da due diverse visioni, era un confronto piacevole da ascoltare dettato da una grande esperienza e competenza. Un confronto visto da angolazioni diverse ma che mi arricchiva di nuovi elementi di riflessione, in cui si raccontavano episodi di vita vissuta, nei loro rispettivi ruoli. Nonostante Mauro Mellini abbracciò le più importanti battaglie sui diritti e sulle garanzie. A cominciare dalla difesa di Enzo Tortora, il conduttore vittima di un’odissea giudiziaria che ben presto lo portò alla morte. Nel 2006 Mellini fondò insieme ad Alessio Di Carlo il periodico on line Giustizia Giusta, dedicato ai temi della giustizia in chiave garantista. Mauro dopo l’incontro con Giovanni Marletta ne rimase meravigliato in senso positivo e iniziava a ricredersi sul quel partito dei magistrati a lungo tanto osteggiato.Anche Mauro considerava Giovanni Marletta, un giudice gentiluomo, un vero galantuomo della giustizia, d’altronde nella sua vita non è mai stato un uomo sopra le righe e grande cultore di arte, letteratura, poesia e pittura.Per questo quando parlavano, anche di questi argomenti, era un vero piacera ascoltarli. Si incontreranno di nuovo in paradiso e si scambieranno le poesie di Giovanni e le considerazioni sui sonetti di Gioachinno Belli di Mauro.Due grandi uomini, protagonisti del loro tempo e che hanno rappresentato da angolazoni diverse la storia del paese.Giovanni Falcone diceva che “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”. Le vostre idee per una giustizia giusta, continueranno a camminare sulle nostre gambe per creare una società migliore.

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Cosenza,morto Giovanni Marletta:Una vita per la giustizia,il giudice della sentenza Borsellino Bis.

Giovanni Antonino Marletta, un vero galantuomo della giustizia. Magistrato d’altri tempi che inizia la sua carriera a Rossano nel 1960, come sostituto procuratore della repubblica. E qui che conosce Francesca Mattioli sua futura sposa e dalla loro unione nasce Lucia Angela Marletta, giudice del tribunale di Cosenza. Con Francesca Mattioli scomparsa nel 2020, donna moderna e aperta con una grande passione per la loro città d’adozione, la città di Piazza Armerina, ne ha condiviso un lungo percorso di vita. Da Rossano si trasferisce nella città di Piazza Armerina dove inizia la sua carriera come pretore e inizia ad esercitare nella sua comunità un percorso di giustizia giusta e dove ancora oggi lo ricordano come un giudice gentiluomo, mai sopra le righe e grande cultore di arte, letteratura, poesia e pittura.ha dedicato anche la sua attività come governatore del Lions nel mezzogiorno. Nella sua lunga carriera di 50 anni di magistratura ha ricoperto l’incarico di Procuratore della Repubblica di Enna, Presidente della Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta,Direttore del Massimario della commissione tributaria regionale siciliana, Procuratore Generale della Corte D’appello di Reggio Calabria e Procuratore Generale Aggiunto Onorario della Corte di Cassazione. Nella sua funzione di Procuratore della Repubblica di Enna, nella sua instancabile lotta alla mafia siciliana la sua abitazione fu presidiata per lungo tempo dalle forze armate, dopo che alcuni mafiosi avevano progettato un attentato nei suoi confronti. Molti lo ricorderanno nelle trasmissioni nazionali quando pronuncio la sentenza del Borsellino Bis, l’omicidio del giudice ragazzino livatino e e il processo contro Michele Greco detto u’ Papa, tanto per citare lo svolgimento di alcuni suoi importanti processi.Giovanni Antonino Marletta, una vita spesa per la giustizia giusta. I funerali avranno luogo Martedi 10 Gennaio 2023 alle ore 11,00 presso la Parrocchia di San Giovanni Battista In Via De Rada Cosenza.Ai familiari le condoglianze della redazione aspassoperlacittà.

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Granata(Legalità Democratica):Cosenza 118, l’infermiere non può fare il medico.Il sistema va rivisto.

Avv. Maximiliano Granata
Per come riportato da alcuni organi d’informazione, un solo dottore in servizio per ciascun turno sull’automedica gestita in collaborazione con i privati, sguarnite le ambulanze. Senza specialista pure gli interventi in “codice rosso” gestiti solo grazie all’aiuto dell’autista. Questo lo scenario che si vede quando bisogna prestare soccorso ad un cittadino in gravi condizioni di salute.Un sistema cosi non serve a nessuno.Pronto soccorso sovraffollati, ambulanze del 118 che viaggiano senza medici a bordo, rappresentano la punta dell’iceberg delle criticità che pesano sulla qualità dei servizi offerti dai presidi della regione e con un’assistenza che ristagna ai confini dell’Italia e che ci fa diventare ultimi su ultimi.A chiedere ai commissari di non perdere nemmeno un giorno di tempo è stato lo stesso governatore e commissario della sanità calabrese Roberto Occhiuto. L’unità operativa guidata dal dottor Pietro Scrivano è già sotto organico né l’Azienda è riuscita ad implementare il personale nonostante abbia a più riprese bandito un concorso per il reclutamento di nuovi camici bianchi.Eppure l’ex commissario Filippeli prima di dimettersi dichiarava “.“Se prima c’erano persone che pendevano dalle mie labbra e fiduciose si affidavano alle mie cure, adesso ho a che fare con ‘portatori d’interessi’ da cui ogni giorno sono costretto a guardarmi le spalle”. Aggiunga qualche dettaglio. “Mi riferisco a tutti coloro che traggono profitto dall’aggiudicazione degli appalti relativi ai servizi ospedalieri. In fondo, la sanità è la più grande industria che esista in Calabria. Questo mio nuovo lavoro è difficile, complicato. Mi creda”. Infine sul pronto soccorso lo stesso Filipelli dichiarava “Il Pronto soccorso dell’Annunziata è diventato un imbuto che raccoglie i pazienti dell’intera provincia. Rimangono (mi si passi il termine) parcheggiati per giorni e giorni. In occasione della mia prima ricognizione, sono rimasto sconvolto e non volevo credere ai miei occhi. Spazi angusti e malati stipati in condizioni assurde. I reparti sono in affanno perché mancano medici e posti letto”. Intanto i commissari, lautamente pagati, cambiano e il pronto soccorso e il 118 rimangono nelle stesse condizioni, anzi peggiorano. Io non credo molto nei commissari, bisogna individuare persone del territorio competenti e che sanno organizzare la macchina amministrativa, per dare una reale inversione di tendenza, bisogna agire con competenza e velocità nell’azione amministrativa.Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Cronoprogramma Acqua e Rifiuti: Eccellente lavoro del Presidente Occhiuto e del commissario Gualtieri.

Ai sensi dell’art. 18-bis della Legge regionale 20 aprile 2022, n. 10 sull’organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente.(Disposizioni transitorie in merito al Servizio idrico integrato) .Al comma 1. L’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria, ove individui SORICAL S.p.A. quale
gestore unico del Servizio idrico integrato, definisce il cronoprogramma del subentro del predetto gestore unico agli attuali gestori, fermo restando il subentro immediato nella riscossione della Tariffa. Con decreto n. 60 del 30 Dicembre 2022, il commissario dell’Arrical Ing. Bruno Gualtieri ha tracciato il cronoprogramma ai sensi dell’articolo sopra citato. Una vera e propria rivoluzione che metterà ordine ad un sistema fino ad oggi confuso,dovuto principalmente alle gestioni degli ultimi venti anni.Grazie all’eccellente lavoro del Presidente della Giunta Regionale della Calabria On. Roberto Occhiuto e del commissario dell’ARRICAL, Ing. Bruno Gualtieri, si riesce ad intravedere la luce in fondo al tunnel.La Regione Calabria ha di fronte a se un grande lavoro, ma siamo sicuri che il Presidente Occhiuto, un vero politico di razza, riuscirà ad imprimere una svolta storica in un settore cosi delicato, riuscendo a dimostrare che la Calabria si può governare.

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Calabria, tutti i militanti leghisti contro Massimo Casanova.

Massimo Casanova eletto europarlamentare, anche con i voti della Calabria, non ha brillato certamente per presenza nella nostra regione. Completamente sparito nello scenario del territorio e impegnato solamente a far fare una gita, a qualche giovane a Bruxelles, tra l’altro nemmeno iscritto alla lega calabrese. Non solo ha pure sponsorizzato, insieme a Giuseppe Inchingolo, la nomina di Emma Staine assessore regionale, ingerendo politicamente in scelte fuori dalla sua Regione. I dissidenti leghisti hanno scoperto i giochi politici di Mr Papeete e hanno deciso di non votarlo nelle prossime elezioni per il rinnovo del parlamento europeo. Nascono i movimenti anticasanova in Calabria. I dissidenti leghisti confermano che Mr Papeete Massimo Casanova non sarà votato in Calabria. Nel frattempo Serena Notaro, secondo i bene informati, aspira con il sostegno di Massimo Casanova e di Giuseppe Inchingolo, a farsi nominare nel cda di Fincalabra. Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno ………………………….

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Calabria,depurazione e idrico : Iam Spa e Deca srl applicano il metodo tariffario idrico MTI-3 2020-2023?

In Calabria, nel settore della depurazione e idrico, Iam Spa e Deca srl applicano il metodo tariffario idrico MTI-3 2020-2023? Bisognerebbe immediatamente verificare gli investimenti ed effettuare un controllo rigoroso sulle tariffe da parte degli organi preposti nei confronti dei privati che gestiscono impianti pubblici. Noi approfondiremo la questione, la storia continua ………………………..

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Calabria,c’era una volta la Lega: Alle Europee, sotto il 3% .

Non me ne vogliano i ragazzini della politica leghista calabrese, in fondo sono dei bravi giovani. Ma la politica calabrese è tutt un’altra storia. Ci hanno fatto rimpiangere, ed è quanto dire, Cristian Invernizzi detto gattoperdo, che aveva raggiunto quasi il 12% alle prime elezioni regionali della Lega. Da allora ne è passata acqua sotto i ponti e nelle ultime elezioni la lega scende sotto il 6%, solo grazie al sostegno della nuova entrata l’On. Simona Loizzo. Oggi siamo già in campagna elettorale per le Europee e le previsioni danno la lega sotto il 3%. E’ proprio il caso di dire, ieri c’era Gattoperdo Invernizzi, oggi c’è Emma Staine e i suoi ragazzetti, cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno. La storia continua ………………………

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Corap,Iam e Deca srl: Chi controlla i costi della Depurazione?

Il 25 gennaio 2022,nuova proroga, ancora una volta senza bando pubblico, per la gestione del depuratore di Gioia Tauro che il consorzio regionale Corap affida alla società Iam. Il decreto è del commissario straordinario dell’ente che si occupa dell’industrializzazione regionale, il quale con questo indirizzo depenna le preoccupazioni che aveva evidenziato il suo predecessore, Renato Bellofiore, nel Piano presentato prima di essere rimosso. Bando in scadenza anche per Deca SRL,è legittimo fare alcune domande, chi controlla il costo per lo smaltimento dei fanghi di depurazione e del percolato da discarica? Approfondiremo la questione, la storia continua……………………..

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Deca srl,dal 1 settembre 2013: A Lamezia Terme la depurazione non si paga sui reflui conferiti.

Giudizio arbitrale 5 del 2019
concessione di lavori di progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la successiva gestione dell’intervento di ristrutturazione e completamento
dell’esistente piattaforma depurativa consortile nell’area industriale di
Lamezia Terme, anche a servizio dei Comuni di Lamezia Terme, Curinga,
Falerna, Gizzeria, Filadelfia e adeguamento dei relativi collettori fognari e
sollevamenti”, nonché tutti gli Allegati della predetta Convenzione e ogni altro atto ritenuto rilevante fra cui la lex specialis della procedura di affidamento della concessione per project financing, dica il Collegio Arbitrale se il Corrispettivo che spetta alla concessionaria Deca s.r.l. debba determinarsi, per tutta la durata della concessione, assumendo a base di calcolo un quantitativo di reflui fisso ed invariabile che è pari a 8.760.000 mc/annui, ritenendo al contempo del tutto arbitrario, erroneo, ingiustificato ed illegittimo ogni altro criterio sinora utilizzato ed applicato dal Consorzio Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive. Conseguentemente, voglia il Collegio Arbitrale accertare e dichiarare il diritto della concessionaria Deca s.r.l. a percepire, sin dall’1 settembre 2013 e fino alla scadenza del rapporto, il Corrispettivo ex art. 8 della Convenzione da determinarsi secondo il criterio sopra indicato.
Il Collegio arbitrale, come sopra designato e costituito, definitivamente
pronunciando sui quesiti, domande ed eccezioni proposti dalle Parti, disattesa
ogni altra domanda, eccezione ed istanza di merito e istruttoria, così provvede:
1. in accoglimento della domanda formulata da Deca s.r.l. dichiara che il
corrispettivo spettante alla concessionaria ai sensi dell’art. 8 della
Convenzione del 17 novembre 2010 e derivante dai “ricavi da enti” deve
essere determinato, per tutta la durata della concessione, moltiplicando
un quantitativo di reflui fisso ed invariabile, pari 8.760.000 mc/annui,
per la tariffa offerta per ciascun anno di concessione; pertanto accerta
che Deca s.r.l. ha diritto a percepire, sin dall’1° settembre 2013 e sino
alla scadenza del rapporto, il corrispettivo calcolato secondo tale criterio
e non secondo il diverso criterio, collegato ai reflui effettivamente
conferiti, indicato dal Consorzio regionale per lo Sviluppo delle Attività
Produttive. Pubblicheremo ulteriori atti, la storia continua ……………

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Deca s.r.l.:Approvata la transizione del debito da circa 4 milioni che la Deca aveva presentato al Comune di Lamezia Terme

Oggi è stata deliberata la proposta transattiva con cui «il Comune di Lamezia Terme, riconosce formalmente e ad ogni effetto di legge il proprio debito nei confronti della società Deca s.r.l., come riportato, qualificato e indicato nella Deliberazione del Commissario ad Acta n. 1 del 23 luglio 2019, per l’importo di euro 4.389.600,86 oltre IVA in split payment ex art. 17 ter DPR 633/72, debito maturato a carico del Comune di Lamezia Terme alla data del 23 maggio 2019 per quanto di propria spettanza per il servizio di depurazione svolto da essa Deca s.r.l.., ed, a titolo transattivo, saldo e stralcio, si impegna ed obbliga a corrispondere per le medesime causali, alla società Deca s.r.l.. che, mediante la sottoscrizione dell’atto accetterà la somma di euro 3.700.000 euro oltre IVA in split payment ex art. 17 ter DPR 633/72, Iva già assolta, come da attestazione della società Lamezia Multiservizi, pari alla sorte capitale dovuta dal Comune di Lamezia Terme alla data del 23 maggio 2019 per quanto di propria spettanza per il servizio di depurazione svolto da Deca s.r.l. ed al netto degli interessi di mora a carico del Comune di Lamezia Terme alla medesima data, in forza della Convenzione del 17 novembre 2010, ed al netto degli interessi di mora alla medesima data e pari ad 593.253,33 euro, che pertanto, con il puntuale ed integrale pagamento della sorte capitale secondo i termini e modalità stabiliti nell’atto transattivo, si intenderanno rinunciati per quanto di spettanza da parte della Deca s.r.l».

Quanto da pagare passerà però tramite la Lamezia Multiservizi, giacché «nel Bilancio dell’Ente sono state appostate le somme suddette con integrale copertura garantita attraverso lo strumento della manleva nei confronti della società partecipata Lamezia Multiservizi s.p.a., ossia attraverso compensazione delle partite creditorie della Lamezia Multiservizi derivanti dai contratti di servizio che la stessa ha in itinere con il Comune di Lamezia Terme, oltre alla somma di 2.500 euro per l’onorario del notaio rogante, di cui alla prenotula presentata da quest’ultimo».

Fonte lameziainforma.it

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Depurazione Lamezia Terme, cosa ne pensa Wanda Ferro?

DECA s.r.l. è nata come società di scopo, a seguito dell’aggiudicazione della Concessione di lavori pubblici avente ad oggetto “La progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la successiva gestione dell’intervento di ristrutturazione e completamento dell’esistente piattaforma depurativa consortile nell’area industriale in Lamezia Terme, anche a servizio dei Comuni di Lamezia Terme, Curinga, Falerna, Gizzeria, Filadelfia ed adeguamento dei relativi collettori fognari e sollevamenti” stipulata in data 17/11/2010 con il Consorzio Industriale della Provincia di Catanzaro (ASICAT) per una durata quindicennale. Siamo quasi alla scadenza e si pongono alcuni interrogativi, Qual’è la tariffa applicata ai cittadini dei comuni oggetti del servizio ? Sono stati completati i lavori di completamento dell’esistente piattaforma depurativa? Cosa ne pensa Wanda Ferro e i dirigenti del partito di Fratelli d’Italia di Lamezia Terme? La storia continua ………………………….

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Lamezia Terme:Deca srl, rispetto al 2018 nel 2020 aumenta il fatturato del 37,02% .

Il fatturato di Deca S.r.l. durante il 2020 è aumentato del 37,02% rispetto a 2018.L’ultimo bilancio depositato da Deca S.r.l. nel registro delle imprese corrisponde all’anno 2020 e riporta un range di fatturato di ‘Tra 3.000.000 e 6.000.000 Euro’.L’azienda Deca S.r.l. si trova in ZONA INDUSTRIALE SAN PIETRO LAMETINO, SNC, 88046, Lamezia Terme, Catanzaro. DECA s.r.l. è nata come società di scopo, a seguito dell’aggiudicazione della Concessione di lavori pubblici avente ad oggetto “La progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la successiva gestione dell’intervento di ristrutturazione e completamento dell’esistente piattaforma depurativa consortile nell’area industriale in Lamezia Terme, anche a servizio dei Comuni di Lamezia Terme, Curinga, Falerna, Gizzeria, Filadelfia ed adeguamento dei relativi collettori fognari e sollevamenti” stipulata in data 17/11/2010 con il Consorzio Industriale della Provincia di Catanzaro (ASICAT) per una durata quindicennale. La storia continua ……………………

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Lamezia Terme:Deca SRL, SCADENZA 2025. Rientri nella gestione pubblica.

La nascita: il Consorzio industriale di Lamezia Terme ASICAT è il proprietario della piattaforma depurativa di Lamezia Terme, la quale è stata trasferita dall’ex agenzia per la promozione e sviluppo del mezzogiorno. La conferenza dei sindaci dell’Ato2 Calabria nel marzo 2009, ha stabilito la riconsegna degli impianti agli enti competenti per il territorio.

I comuni di Lamezia Terme, Curinga, Falerna, Filadelfia e Gizzeria ricadono nell’Ato (ambito territoriale ottimale) n°2 Catanzaro facente riferimento alla Legge Galli per i servizi idrici acquedotto, fognatura e depurazione comunali, quest’ultimi conferiscono i propri liquami reflui urbani nella piattaforma depurativa di Lamezia Terme zona industriale di San Pietro Lametino.

La proprietaria dell’impianto di depurazione (ASICAT) e i comuni hanno provveduto unitariamente per la gestione dando nascita ad una convenzione secondo quanto stabilito dall’art. 30, n°267/2000 (tutti i comuni Convenzionati in Firma (Lamezia Terme, Gizzeria, Falerna, Curinga e Filadelfia) che hanno aderito ed hanno deciso di affidare all’ASICAT di Lamezia Terme la qualità di ente capofila (22 Maggio 2009) con approvazione dal proprio consiglio comunale della convenzione ex art. 30 Dlgs 267/2000 e, dato incarico all’ASICAT da parte di quest’ultimi a bandire la gara per l’individuazione del nuovo gestore attuale DECA, attraverso la concessione di realizzazione di una nuova piattaforma depurativa ad integrazione/sostituzione dell’attuale atta a consentire la gestione, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle acque provenienti dai comuni ricadenti nel Sottoambito Tirreno.

Con determina dirigenziale n. 25 del 15 febbraio 2010, il Corap ha
deliberato di procedere alla scelta del soggetto privato cui affidare – con
procedura aperta ai sensi dell’art. 153, commi da 1 a 14, decreto legislativo 12
aprile 2006, n. 163 – la concessione dei lavori pubblici avente ad oggetto <>.

In data 18 marzo 2010 è stata sottoscritta la convenzione tra asi e i comuni di Lamezia Terme, Gizzeria, Falerna, Curinga, e Filadelfia ove specifica che ciascun comune garantisce la copertura finanziaria per la gestione, mettendo a bilancio le somme da trasferire all’Asi per le spese di gestione, altresì al fine di garantire copertura finanziaria del contratto, tutte le somme di competenza di ogni comune vengono trasferite all’Asi entro un mese dalla trasmissione delle fatture. Inoltre la suddetta convenzione che intercorre tra Asi e amministrazioni comunali approvata da ogni singolo comune, conferisce un apposita delega al tesoriere a valere su quota dei canoni di depurazione riscossa tramite ruoli.

Dopo aver ottenuto l’aggiudicazione definitiva in esecuzione della
determina dirigenziale n. 119 del 5 ottobre 2010, le imprese partecipanti in
ATI hanno costituito la società di progetto denominata Deca s.r.l. (odierna
Deca), in conformità alle prescrizioni contrattuali contenute nel disciplinare di gara. Quanto è il costo della depurazione per i cittadini . Dopo questo excursus, approfondiremo nei prossimi articoli QUANTO COSTA LA DEPURAZIONE,

Per ulteriore chiarimento DECA s.r.l. è nata come società di scopo, a seguito dell’aggiudicazione della Concessione di lavori pubblici avente ad oggetto “La progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la successiva gestione dell’intervento di ristrutturazione e completamento dell’esistente piattaforma depurativa consortile nell’area industriale in Lamezia Terme, anche a servizio dei Comuni di Lamezia Terme, Curinga, Falerna, Gizzeria, Filadelfia ed adeguamento dei relativi collettori fognari e sollevamenti” stipulata in data 17/11/2010 con il Consorzio Industriale della Provincia di Catanzaro (ASICAT) per una durata quindicennale. La scadenza avverrà nel 2025, bisogna respingere con forza la prospettiva della gestione dei privati nella gestione dei depuratori presenti sul territorio. In Calabria bisogna intraprendere un percorso preciso che dovrà portare la gestione del conferimento della depurazione appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche.

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Granata(Valle Crati): Trasferire a Roma Capitale il modello di eccellenza del Consorzio Valle Crati.

Condivido l’analisi del capogruppo della Lega in consiglio comunale della città Roma Capitale,Fabrizio Santori, quando dichiara “La vera vergogna è il fatto che Roma sui rifiuti è sempre in emergenza e che il suo ciclo di smaltimento dipende da fattori esterni. La chiusura degli impianti nel Nord, la scarsità di siti di trasferenza e la lontananza degli impianti, oltre alla mancata ottimizzazione del numero di mezzi operativi nei quartieri e la straordinaria produzione di indifferenziata per le festività, continuano a generare discariche ovunque. “

In Calabria Con il lavoro della governance del Consorzio Valle Crati, relativo al conferimento degli scarti di lavorazione, presso la discarica gestita dalla nostra struttura, abbiamo evitato lo smaltimento degli scarti in impianti extra regionali, che avrebbe avuto un costo di 295,54/t. . Grazie alla nostra attività e alla nostra gestione, il prezzo di trattamento e conferimento si è abbassato a 170,92/t. . Abbiamo evitato il dissesto dei comuni e l’aumento della tassa dei rifiuti per i cittadini. Al contrario della sanità Calabrese dove negli ultimi dieci anni si sono accumulati debiti su debiti, con un buco infinito e fuori controllo, il Consorzio Valle Crati ha risanato i conti. Una classe politica incapace e inconcludente ci aveva lasciato un debito di 35 milioni di Euro, invece oggi ci ritroviamo con i conti con 9 milioni in attivo e investimeti per 40 milioni di Euro, oltre a schede PNRR presentate per ulteriori 42 milioni di Euro di investimenti. Come tutti sanno abbiamo gestito anche in maniera eccellente, sotto l’egida della Procura della Repubblica anche la depurazione dei comuni della Valle del Crati. In Calabria ci sono gli amministratori del fare che fanno funzionare i servizi e sistemano i conti nella pubblica amministrazione, con competenza e professionalità. Io sono convinto che ci sono onesti e bravi amministratori che possono contribuire a riprendere non solo la Calabria ma anche l’italia. Nella Calabria che ci piace, dobbiamo raccontare le buone pratiche che svolgiamo negli enti locali. Il Consorzio Valle Crati rappresenta un esempio di buona amministrazione: una gestione con efficienza, trasparenza, correttezza e innovazione nella P.A. . Per questo ritengo corretto affermare che possiamo esportare il nostro modello di Eccellenza al comune di Roma Capitale nella gestione dei rifiuti. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Rifiuti: Santori(Lega) in perenne emergenza, Roma è in tilt .

“La vera vergogna è il fatto che Roma sui rifiuti è sempre in emergenza e che il suo ciclo di smaltimento dipende da fattori esterni. La chiusura degli
impianti nel Nord, la scarsità di siti di trasferenza e la
lontananza degli impianti, oltre alla mancata ottimizzazione del
numero di mezzi operativi nei quartieri e la straordinaria
produzione di indifferenziata per le festività, continuano a
generare discariche ovunque. Dal centro alle periferie con un
degrado inaccettabile mentre il Sindaco Gualtieri è totalmente
inerme. La realizzazione del termovalorizzatore è in ritardo,
tra operazioni immobiliari e mancanza di trasparenza, Ama
registra l’ennesimo flop, si arrangia nella solita incapacità
organizzativa e di gestione e a nulla sono serviti gli accordi
per aumentare il personale nei festivi con bonus e premi di
risultato.Roma torni ad essere autonoma dopo gli anni di
incapacità gestionale della Regione Lazio, con un piano rifiuti incompleto, fino ad arrivare a Roma Capitale, che non si è mai assunta la giusta responsabilità”. Lo dichiara il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori.

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I dissidenti leghisti:Mr Papeete Massimo Casanova non sarà votato in Calabria.

Massimo Casanova eletto europarlamentare, anche con i voti della Calabria, non ha brillato certamente per presenza nella nostra regione. Completamente sparito nello scenario del territorio e impegnato solamente a far fare una gita, a qualche giovane a Bruxelles, tra l’altro nemmeno iscritto alla lega calabrese. Non solo ha pure sponsorizzato la nomina di Emma Staine assessore regionale, ingerendo politicamente in scelte fuori dalla sua Regione. I dissidenti leghisti hanno scoperto i giochi politici di Mr Papeete e hanno deciso di non votarlo nelle prossim elezioni per il rinnovo del parlamento europeo. Nascono i movimenti anticasanova in Calabria. Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno ………………………….

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La lega dilettanti non si lega all’altra lega di Simona Loizzo.

La segreteria regionale della lega è riuscita, in pochi giorni, a eseguire quasi tutti i congressi delle città capoluogo, per come dichiarato dal commissario regionale Saccomanno. Omettendo però di evidenziare che soprattutto a Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo il numero dei votanti pare sia stato estremamente irrisorio, paragonabile ad un circolo di un piccolo quartierino di un paesello calabrese. Dimenticavamo che Salvini su Cosenza decide diversamente e decide che il congresso non si deve fare. Una lega calabrese dei dilettanti e un’altra lega capeggiata da Simona Loizzo. Segnaliamo l’iniziativa per giorno 30, nell’area urbana di Cosenza, organizzata dall’On. Simona Loizzo. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua…………………

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La Calabria e la Lega dell’Asino.

Nuovo è bello”. Ma non funziona! Che importa! Volete rimanere attaccati al vecchio? Questa è la logica che dovremmo chiamare “etrusca” per certi suoi risvolti (con tutto il rispetto per gli Etruschi e dei loro Locumoni). “Nuovo è bello” è la sigla di una pericolosa stoltezza di gente senza idee ed ideali.C’è un proverbio, un modo di dire, che credo non sia solo romano: “La bellezza dell’asino: I bambini sono tutti belli. Sono belli finché sono cuccioli, anche gli asini”. Asinelli di pochi mesi erano l’oggetto di quadri di pittori di fine Secolo XIX, Impressionisti nostrani. Gli asini, nati da poco, sono “belli”, o almeno così ci sembrano perché “fanno tenerezza”. Ma sono sempre asini e dopo poco assumono la loro testardaggine, il tirar calci, oltreché le loro forme sgraziate, le orecchie lunghe, la figura non armoniosa, etc. Matteo Salvini, con le sue ministresse bellocce (non tutte, magari), con la sua barba (anche incolta) ci vuole appioppare se stesso e le sue cosiddette riforme perché il “nuovo è bello”. Sì, è la “bellezza dell’asino”.

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Lega Cosenza:Pietro Spizzirri Commissario?

La Lega si è organizzata nelle principali città della Regione con esclusione di Cosenza.Tensioni interne, contrapposzioni che abbiamo già raccontato nei nostri articoli. Secondo i bene informati Matteo Salvini potrebbe dare il disco verde a Pietro Spizziri, già componente del comitato direttivo della Lega calabrese, come commissario della Lega nella città di Cosenza. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua ………………..

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Lega Calabria:Sei Bergamasco?No,ESPULSO. Il caso EMILIO GRECO.

Qualche giornale titola cosi su capitan fracassa Matteo Salvini. “Se costruisse il Ponte di Messina, come ha costruito la Lega al Sud, il rischio è la strage”. Il caso Emilio Greco dovrebbe far riflettere sull’assenza di democrazia all’interno di questo partito, dove si viene espulsi per esprimere le proprie opinioni. In Calabria, nella Lega, esistono solo i nanetti della politica.Il nord si perde, il sud è sbaraccato e Salvini lo chiama ancora partito. E’ più fatiscente delle case di Casamicciola. Con i congressi che si rinviano, la Lega Nord è completamente sparita al Sud.La storia continua ………………………..

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Chi ha Espulso Emilio Greco? Il nordista Maurizio Bosatra trombato nelle recenti elezioni.

Il nordista Maurizio Bosatra trombato nelle recenti elezioni per il senato D’ordine del comitato Disciplinare e di Garanzia, “Udite,Udite”, ha espulso l’eccellente professionista Avv. Emilio Greco, reo di aver avuto comportamenti gravemente lesivi della dignità di altri soci. Messa così la questione che Salvini nutre, vuole colonizzare i suoi dirigenti del sud, ma c’è dell’altro: gli emissari mandati che devono valutare i nostri territori sono tutti salviniani di strettissima osservanza, fedelissimi del capo e ligi alle direttive.In una evenienza come questa è d’uso, e non sarebbe solo d’uso, ricordare che la Calabria è terra di illustri giuristi. Del resto la filosofia, non solo quella, di Benedetto Croce, ci ha trasmesso almeno questo: che il diritto è espressione della ragione pratica. E la pratica dell’ ingiustizia è tale da prevalere contro ogni pretesa di arroccarsi in altra conoscenza astratta di qualcosa che la prassi ignora e cancella. La finezza del ragionamento giuridico, la correttezza dell’interpretazione delle leggi, delle norme, nella scala gerarchica discendente dalla Costituzione, è scienza meramente propedeutica, necessaria a valutare l’ingiustizia in cui, poi, di fatto, il diritto si incarna. In tutto questo cosa potrebbe rappresentare il nordista Maurizio Bosastra, non ci è dato sapere. Nel frattempo giunge a sollazarmi ma non troppo un sonetto di Gioacchino Belli, sono ppiu’ i somari dei cavalli. D’altronde Belli è Belli e facilmente se ne comprendono le ragioni, mentre i somari sono somari e rimangono somari. La storia continua……..

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Emilio Greco:” Espulso un giorno prima di diventare segretario cittadino della Lega”.

Emilio Greco:” Espulso un giorno prima di diventare segretario cittadino della Lega”. Ho ricevuto poc’anzi il provvedimento di espulsione ( che allego) dalla Lega Salvini. Il motivo è da ricercare in alcuni post, di carattere squisitamente politico, scritti prima delle ultime elezioni . Il provvedimento arriva 24 ore prima dello svolgimento del congresso cittadino del partito in cui ero l’unico candidato, sostenuto apertamente dagli iscritti. È persino ultroneo sottolineare che questa decisione va a stroncare un normale dibattito democratico e sì fonda su ragioni incomprensibili. Se davvero il mio comportamento fosse stato riprovevole e contrario alle “buone norme” della Lega sì sarebbe dovuto agire tempestivamente, peraltro assegnando al sottoscritto quegli elementari diritti di difesa e dì controdeduzione previsti pure nell’ordinamento nordcoreano. Ritengo che questa espulsione, che non scalfisce i miei ideali, sia anche un chiaro messaggio politico nei confronti dì chi sosteneva la mia candidatura e sia lo specchio di una visione delle cose illiberale e anti democratica

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Granata(Legalità Democratica):Salvini come Putin,Emilio Greco espulso per le sue idee.

L’avv.Emilio Greco, militante della lega, eccellente professionista della città di Cosenza,ha avuto il compito di formare la lista della lega nella città di Cosenza, nelle ultime consultazioni elettorali,rappresentando la vera figura del militante della Lega.
Emilio Greco nella giornata di domani sarebbe stato eletto segretario cittadino di Cosenza della Lega, e per evitare questo una parte politica minoritaria della Lega si è mossa per un’attività di delazione organizzata, sostenitrice della tesi che il dissenso debba essere sanzionato con l’espulsione, una evidente democrazia telematico-delatoria ,tale da rovinare il tessuto stesso della società non solo a Cosenza.
Ma il solo fatto che in una città che ha, oltre tutto, tradizioni di cultura e di sensibilità democratiche e che ha espresso uomini di grande levatura, si possa concepire un modo simile di fare politica, è cosa agghiacciante. I Leghisti Calabresi, avrebbero il dovere di reagire a questi fatti e situazioni con fermezza e senza mezzi termini. Se non lo si fa, direi che è questo l’aspetto più preoccupante di un sistema indecoroso ed insopportabile che non ha a che fare con la democrazia. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Il senatore americano Jhon DiSanto: Ho imparato molto dal Consorzio Valle Crati.

Il 27 Luglio 2022, il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata, ha ricevuto in visita istituzionale, nella sede del Consorzio Valle Crati il senatore dello stato della Pennsylvania degli Stati Uniti d’America John Di Santo. Ad accompagnare l’autorevole esponente politico americano c’erano il Componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Valle Crati Mario Fortino e la Dott.ssa Maria Teresa Di Santo appartenente allo staff del senatore.

Nel corso dell’incontro il Presidente del Consorzio Valle Crati ha avuto modo di affrontare alcuni temi legati ad argomenti di stretta attualità primo tra i quali il tema ambientale. Le due autorità politiche hanno, infatti, messo a confronto i sistemi di depurazione e di smaltimento dei rifiuti italiano ed americano rispetto ai luoghi dei quali sono amministratori ed insieme ne hanno analizzato benefici e criticità.Il Presidente Granata ha illustrato al senatore la struttura ed il funzionamento degli impianti gestiti dall’Ente consortile ed il senatore ha formulato al Presidente i suoi complimenti per i finanziamenti ottenuti sul sistema fognario-depurativo e per il lavoro svolto dall’Amministrazione del Consorzio Valle Crati con particolare riferimento all’attuale compagine governativa consortile soprattutto in questo momento di emergenza che sta vivendo il territorio della provincia di Cosenza nell’ambito dello smaltimento finale dei rifiuti solidi urbani. Con lettera pervenuta in data odierna, il senatore della Pennsylvania ringrazia il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, questo il testo della lettera ” Grazie per aver dedicato del tempo dalle vostre giornate impegnative per incontrare me con i vostri colleghi per discutere le iniziative di riciclo e le misure che la Calabria sta portando avanti. Ho imparato molto e sono rimasto impressionato dai vostri sforzi e spero che la nostra discussione vi abbia formito  alcune informazioni su ciò che stiamo facendo in Pennsylvania.Vi auguro il meglio e spero di poterci incontrare di nuovo quando tornerò in Calabria”.

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Granata(Legalità Democratica):Sulle intercettazioni, bisogna abolire questa Inquisizione satanica.

Avv. Maximiliano Granata
Nordio: “Sulle intercettazioni basta porcherie”.Il Guardasigilli: “Resta un problema e cioé se non vigili abbastanza per evitare che persone, anche non indagate, vengano delegittimate e il loro onore compromesso”. Questo tema sollevato dal ministro della giustizia, mi induce ad alcune riflessioni, anche perchè condividevo le posizioni del mio mentore Mauro Mellini “Con un decreto del Governo, a legislatura oramai praticamente chiusa, è venuta fuori la “grande riforma” delle intercettazioni telefoniche. Non si sa bene, ma forse è facilmente spiegabile, chi abbia fornito al ministro Andrea Orlando e al Governo il supporto della sua scienza giuridica per “giungere alla soluzione del vecchio e spinoso problema”. Si fa (naturalmente) per dire, anzi, se se ne ha lo stomaco, per ridere. Perché il prodotto del “garantismo renziano” è il sugello, la legittimazione del malaffare processuale, il tipico prodotto di una scienza dell’ipocrisia, che una schiera di leccapiedi ha elaborato per redigere autentici codici dell’abuso che garantiscono tutto fuorché la difesa dagli abusi e dalle distorsioni di ogni principio.

Per farla breve, anzi, brevissima, la novità del garantismo pulcinorlandesco sarebbe questa: le intercettazioni debbono essere “purgate” di ogni registrazione “non rilevante” ai fini del giudizio e saranno posti ulteriori divieti addirittura al rilascio di copie agli avvocati. Negli “atti processuali” rimarrebbero, custodite dal solito segreto di Pulcinella, solo le intercettazioni “rilevanti”, ecc. ecc..

La chiave, anzi, il grimaldello, di questa ennesima deformazione inquisitoriale del processo penale è in quel “potere di selezione” delle intercettazioni “rilevanti” e nello scarto di quelle “irrilevanti”. Perché ci vuol poco a capire, così che se ne può e se ne deve fare addebito persino a un Orlando (ministro) che, poiché la selezione e la distinzione è decretata dagli “inquirenti” (inquisitori!), “rilevante” è termine identico a “utile all’accusa”. Anzi, all’impianto accusatorio personalmente partorito dai cervelli e degli umori degli “inquisitori” medesimi. Ogni altro criterio selettivo è falso, falsificante, fasullo. Del resto, il solo fatto che, magari, dalle intercettazioni risulti che gli “indiziati”, sospetti di legami mafiosi, hanno sempre parlato d’amore, del giuoco del calcio, di un’altra comune passione sportiva, sarebbe pur sempre una prova rilevante ai fini della difesa. Ma l’inquirente-inquisitore definirà senz’altro quel materiale “irrilevante” e potrà distruggere la prova.

Ma ciò che rende non solo inesistente nel provvedimento orlandesco, ma impossibile nell’assetto pratico processuale penale creatosi nel nostro Paese ogni salvaguardia, ogni possibile intervento nella difesa a impedire che la “selezione” diventi una “manipolazione” della prova, è l’elefantiasi del ricorso alle intercettazioni telefoniche, alla falsificazione sistematica di ogni motivo e motivazione delle relative autorizzazioni, il latente abuso di “autorizzazioni in bianco”.

Nessuno sa quanti telefoni siano nel nostro Paese sotto controllo. Chi intercetta chi. E perché si intercetta. Un controllo della legittimità e dell’opportunità della conservazione o della distruzione del prodotto del “tutti intercettano tutti” non solo è impossibile, ma è ridicolo ipotizzarlo. E qui bisogna andar ancor più su, nel “manico” dello spaventoso difetto di tale strumento processuale. Il Codice di procedura vigente, con una falsa e falsificante imitazione del sistema anglosassone, ha affermato che l’azione penale incomincia con la richiesta di rinvio a giudizio. È da ridere, anzi da piangere, la conseguente affermazione che, ad esempio, tutta la fase “cautelare”, con ricorsi, annullamenti, rinvii, non sia espressione dell’azione penale”. Ma spaventoso è il complemento di tale falso assioma: “Il P.M. compie le indagini necessarie all’esercizio dell’azione penale”.

Indaga, cioè, per accertare che vi sia qualcosa su cui indagare, non perché vi sia “notizia di reato”, ma alla cerca di tali possibili notizie. Quindi intercetta le telefonate delle persone per bene per rendersi conto se siano veramente per bene e al di sopra di ogni sospetto. Indaga, intercetta. E non si dica che le intercettazioni sono ammesse solo in presenza di gravi reati. Andate a sostenere che non c’è nessun reato di mafia in corso e vi applicano le misure di prevenzione!

Il ricorso alle intercettazioni diventa così sempre più mastodontico e incontrollato, anzi incontrollabile. Orlando potrà redigere qualche regolamentazione per impedire che restino in circolazione le intercettazioni dell’affare Banca Etruria, quelle su papà Renzi e papà Boschi. Ma non ha né la mente né il coraggio di mettere i bastoni tra le ruote alla grande macchina dell’abuso. Il suo decreto, infatti, ne legalizza le peggiori espressioni.

Bisogna abolire questa Inquisizione satanica di cui l’Italia ogni giorno di più diventa preda. Le pezze colorate, le coperture viscide e ipocrite degli abusi non cesseranno certamente con questi pasticcetti. Il difetto sta nel manico. E che manico! “. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Serena Notaro, da venerdi nel cda di Fincalabra?


In Calabria l’asse Minasi-Furgiuele “portavoce Saccomanno”, con l’avallo di Matteo Salvini, tende ad egemonizzare tutte le nomine in ambito Lega. Secondo i bene informati a breve ci sarà una nuova nomina nel cda di Fincalabra, in quota Lega, secondo i bene informati, dovrebbe essere nominata venerdi,Serena Notaro, in quota Minasi-Furgiuele. Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno. La storia continua………………..

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Il silenzio di Wanda Ferro e la marmellata politica a Lamezia Terme.


Quello che accade a Crotone come dice qualche brillante giornalista “L’appartenenza non è più un valore. Sino a qualche anno fa, anche quando c’erano obiettivi comuni, si manteneva sempre ben chiaro il principio dell’appartenenza. A meno di casi eccezionali un politico del centrosinistra o del centrodestra stava ben attento a firmare un documento già sottoscritto da un avversario politico.Non ci sono, infatti, molti esempi di consiglieri comunali di opposizione, appartenenti a due opposti schieramenti, che abbiano firmato lo stesso documento politico. Il distinguo si faceva per non inscenare confusione nel proprio elettorato. Insomma un dirigente di un partito di sinistra e uno di uno di un partito di destra non possono avere lo stesso approccio politico perché partono da due distinte posizioni. La visione del problema e gli strumenti per raggiungere l’obiettivo devono essere diversi, altrimenti non ci sarebbe distinzione politica tra i due. Se i due “antagonisti” firmano lo stesso documento vuol dire che la loro visione politica è la stessa.” Accade questo non solo a Crotone ma anche a Lamezia Terme, un vero è proprio inciucio politico a sostegno di Paolo Mascaro. L’inciucio di Fratelli d’Italia è evidente con l’ingresso di Antonio Lorena, il suo ingresso nel partito guidato dalla nostra Giorgia Meloni era stato preventivamente concordato con una serie di figure apicali del Partito, a partire dal responsabile nazionale dell’organizzazione Giovanni Donzelli e dalla coordinatrice regionale Wanda Ferro; ma anche con il consigliere comunale Pietro Gallo, con il coordinatore cittadino Gino Vescio, con il componente dell’assemblea nazionale, Rosario Aversa, i quali hanno sanno bene che Antonio Lorena sostiene Paolo Mascaro come componente della maggioranza. La storia lametina è tutta particolare.Non è uno spettacolo decoroso la “marmellata” dei novelli rappresentanti della politica.Come mai Wanda Ferro sta in silenzio? Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua ………………….

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Lamezia Terme:Rosario Aversa, Wanda Ferro e il sostegno a Paolo Mascaro.

La storia politica di fratelli d’italia a Lamezia Terme è tutta particolare. Tutta da raccontare, come in uno dei classici romanzi calabresi. Ad un certo punto della nostra storia spunta Rosario Aversa, Membro della DIREZIONE NAZIONALE di Fdi, e Vice COORDINATORE REGIONALE CALABRIA di Wanda Ferro commissario regionale del partito ed esponente di primo piano di fratelli d’italia in Calabria, oggi sottosegretario all’Interno.Su sollecitazione del consigliere regionale di Fdi, Antonio Montuoro con una nota del 27/07/2022 lo stesso sostiene l’ingresso del consigliere comunale di lamezia terme Antonio Lorena nel gruppo di Fratelli d’italia, dichiarando “«Antonio è un giovane amministratore talentuoso, attivo e preparato. Si muove sul territorio con grande impegno e concretezza tanto da suscitare gli apprezzamenti dell’amministrazione comunale guidata da Paolo Mascaro nella sua veste di presidente della commissione Bilancio – afferma ancora Montuoro –. Lorena ha sposato il progetto e i valori di FdI anche in occasione delle elezioni regionali, manifestando un concreto interesse alla mia candidatura e affiancandomi nella entusiasmante battaglia elettorale che ha portato alla mia elezione. Aveva, quindi, da tempo manifestato interesse e intenzione di entrare in Fdi: il suo ingresso nel partito guidato dalla nostra Giorgia Meloni era stato preventivamente concordato con una serie di figure apicali del Partito, a partire dal responsabile nazionale dell’organizzazione Giovanni Donzelli e dalla coordinatrice regionale Wanda Ferro; ma anche con il consigliere comunale Pietro Gallo, con il coordinatore cittadino Gino Vescio, con il componente dell’assemblea nazionale, Rosario Aversa.” Peccato che però Aversa dimentica la presenza in consiglio comunale di altri due consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Mimmo Gianturco capogruppo, Rosy Rubino e che insieme a Pietro Gallo sono all’opposizione.Per questi motivi il titolo di uno dei capitoli del nostro romanzo è “Rosario Aversa e il caos di Fratelli d’Italia a Lamezia Terme ” , ma indubbiamente la storia lametina è tutta particolare e noi ci dedicheremo ad altri titoli in questi giorni che riguarderanno i personaggi della nostro romanzo. A questo punto giunge a sollazzarmi, ma non troppo, un sonetto di Gioacchino Belli del 11 Febbraio 1833, la Verità ,

“Le bbocche nostre Iddio le vò ssincere, e ll’ommini je metteno l’abbiffa? No: ssempre verità: ssempre er dovere”

Belli è Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque,che quello del nostro caso è caos. La storia continua ……………………………………

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Lamezia Terme:Festa Regionale della Calabria.Si raccolgono le firme.

“L’associazione ‘Festa Regionale della Calabria e dei Calabresi’ scende in piazza domani per promuovere l’istituzione della Festa Regionale della Calabria e dei Calabresi. Con questa iniziativa si vuol pensare in grande, unendo i calabresi di tutto il mondo organizzando manifestazioni ed eventi culturali, musicali, sportivi e di qualsivoglia natura che si terranno tutti lo stesso giorno nella regione e nelle comunità nazionali ed estere”. A dichiararlo è Saverio Romano, presidente dell’associazione promotrice.“Riteniamo che attraverso la festa regionale della Calabria – continua – noi calabresi, possiamo intraprendere il rinnovamento e il rilancio del sistema politico, culturale, sociale ed economico della nostra terra partendo dalla valorizzazione delle origini del popolo calabrese e dalla sua forte identità. L’obbiettivo è quello di tutelare e valorizzazione la cultura della Calabria, del suo immenso patrimonio storico e artistico, nonché dell’educazione permanente, della formazione e dell’attività di animazione e promozione sociale, attraverso ogni espressione di creatività e valorizzazione artistica”.
“Unitamente al consigliere comunale Rosy Rubino, donna impegnata da tempo per il territorio, espressione della nostra associazione con ruoli di coordinamento, saremo presenti domani giovedì 8 dicembre dalle 17 alle 19 su Corso Giovanni Nicotera per la raccolta firme ed adesione al comitato promotore per richiedere alla Regione Calabria l’istituzione della Festa dei Calabresi individuando una data comune per tutti così come fatto in altre regioni d’Italia, per unire simbolicamente e non tutto il popolo calabrese”.

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La carica dei 300 della Lega contro la nomina di Emma Staine ad assessore regionale.

La carica dei 300 militanti della lega contro la nomina di Emma Staine. La nomina di capitan fracassa Matteo Salvini, alla guida dell’assessorato regionale, ha creato solo scompiglio nella base della Lega. La lega alle prossime elezioni non prenderà nulla in termini di consenso elettorale. Secondo i bene informati, sarà stilato un documento di protesta, di 300 militanti, a Matteo Salvini per le dovute spiegazioni su questa nomina. Gli iscritti sul piede di guerra. Tempi duri per i furbetti del quartierino Saccomanno e Furgiuele, i due portavoce della Minasi e della Staine. A breve altre notizie, la storia continua ………………………………

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L’On. Simona Loizzo snobba la Staine al convegno sulla città unica.


Che l’On. Simona fosse un cavallo di razza della politica calabrese non c’erano dubbi. Forte del consenso elettorale ottenuto nell’ultimo anno e che gli è valso la postazione di capogruppo della lega in consiglio regionale e deputato, detta la linea politica in provincia di Cosenza. Il neo assessore regionale Emma Staine sostenuta dall’asse Furgiuele-Minasi”Portavoce Saccomanno”, viene completamente snobbata dall’On. Simona Loizzo al convegno sulla città unica, che si sta tenendo Cosenza.

A buon inteditore poche parole e con questa iniziativa si conferma l’indiscussa leadership dell’On. Simona Loizzo. Nei prossimi giorni, secondo i bene informati, ci saranno importanti novità. Noi seguiremo la vicenda con attenzione.La storia continua …………………….

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Serena Notaro nel cda Fincalabra? Cosa ne pensa l’asse Minasi-Furgiuele?

In Calabria l’asse Minasi-Furgiuele “portavoce Saccomanno”, con l’avallo di Matteo Salvini, tende ad egemonizzare tutte le nomine in ambito Lega. Secondo i bene informati a breve ci sarà una nuova nomina nel cda di Fincalabra, in quota Lega, e la favorita sembrerebbe essere Serena Notaro in quota Minasi-Furgiuele. Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno. la storia continua………………..

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In alcuni partiti una classe politica MEDIOCRE.

Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione di qualche amministratore pubblico”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) di qualche mediocre amministratore pubblico(vedi nel caso di specie, un recente nomina) del nostro povero Paese.
L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri amministratori, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”.
Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene.
A questo punto è saltata fuori, a sollazzarmi, (ma non troppo) la memoria di un sonetto di Gioachino Belli del 27 maggio 1834 Li Prealti e Li Cardinali, ” Li somari so ppiu’ de li cavalli”,i cui versi ben si attagliano alla tragicomica vicenda della nomina di qualche assessore regionale.Belli è Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque, che quello del nostro caso (relativo alla nomina) è mediocrità, nello specifico una mediocre nomina di qualche paesello montanaro sperduto.

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Saccomanno verso la sfiducia, non rappresenta il partito.

La nomina di Emma Staine assessore regionale, ha messo in evidenza gli schieramenti contrapposti nella lega calabrese. Come al primo giorno di scuola, la Staine è stata accompagnata dai genitori politici Furgiuele e Minasi, con l’avallo di Saccomanno che allo stato non rappresenta più l’unità del partito. Non è sfuggito agli addetti ai lavori l’assenza di Loizzo-Mancuso-Gelardi all’insediamento del neo assessore, che con grande probabilità non rappresenta i tre consiglieri regionali. Salvini si è mosso come un elefante in mezzo a tanti vasi di cristallo e ha fatto enormi danni. Secondo i bene informati si sta formando una fronda interna per sfiduciare Saccomanno e nominare un nuovo commissario regionale del partito. La storia continua ………………….

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Nomina Assessore regionale Emma Staine:Ai sensi del D.L. 39/2013 art.4, è inconferibile?

Sulla nomina di Emma Staine Assessore regionale in quota Lega, questa mattina, ci arrivano numerose segnalazioni di una presunta inconferibilità segnalata da numerosi lettori del blog “aspassoperlacittà”. L’avvocato Emma Staine, è membro del Cda di FinCalabra, società della Regione Calabria.
Il D.L. 39/2013 nel suo art.4 recita :
“Art. 4. Inconferibilità di incarichi nelle amministrazioni statali, regionali e locali a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati
1. A coloro che, nei due anni precedenti, abbiano svolto incarichi e ricoperto cariche in enti di diritto privato o finanziati dall’amministrazione o dall’ente pubblico che conferisce l’incarico ovvero abbiano svolto in proprio attività professionali, se queste sono regolate, finanziate o comunque retribuite dall’amministrazione o ente che conferisce l’incarico, non possono essere conferiti:
a) gli incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali, regionali e locali;
b) gli incarichi di amministratore di ente pubblico, di livello nazionale, regionale e locale; c) gli incarichi dirigenziali esterni, comunque denominati, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici che siano relativi allo specifico settore o ufficio dell’amministrazione che esercita i poteri di regolazione e finanziamento”. Certamente gli uffici della regione calabria devono dare il loro parere prima di procedere alla nomina. Seguiremo la vicenda con attenzione ………………

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Assessorato regionale:Con Tilde Minasi la Lega è sempre cosa di Peppe.

Se qualcuno avesse avuto ancora dubbi rispetto agli alleati della Lega di Salvini in Calabria, la vittoria di Tilde Minasi nell’indicazione dell’assessore regionale, è già stata illuminante.A Reggio e provincia tutti sanno che la signora Minasi è stata una fedelissima di Peppe Scopelliti. Secondo i bene informati il nuovo assessore confermerà la struttura speciale dell’assessorato già nominata da Tilde Minasi. La Minasi dieci anni gomito a gomito in consiglio comunale e poi ancora in consiglio regionale quando Scopelliti diventò governatore.Insomma, la Lega in Calabria è sempre “cosa” di Peppe. La storia continua …………………..

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Sull’assessorato calabrese,Matteo Salvini come capitan uncino.

Ciurma questo silenzio cos’e’ ? Svegliaa tutti rapporto da me, ma sono o no il comandante, capitan fracassa Matteo Salvini. Io sono il professore della rivoluzione. Quello che e’ avvenuto con l’indicazione del nominativo da indicare come assessore, sembra rievocare la canzone di capitan uncino di Edoardo Bennato. Matteo Salvini si è mosso come un elefante in un negozio di chincaglieria. Un episodio che colora ancor più negativamente l’ arroganza di una classe politica ed il mancato rispetto delle regole di competenza e delle buone maniere dovute alla militanza delle donne leghiste che si sono candidate nelle ultime elezioni alla regione e al parlamento nella lega calabrese. C’è in fondo a tutto ciò, un che di teatralità fanciullesca. Capitan Fracassa è, dunque, solo un ragazzetto che gioca alla politica, come la classe politica calabrese, guidata da Saccomanno e che porta avanti una classe politica mediocre.

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Il comune di Rende non è MAFIOSO.Gratteri è il sostenitore del primato della mafia calabrese.

C’è oggi una frazione del Partito dei Magistrati che vuole tutto e subito. Specialmente per ciò che riguarda la propria carriera.
Che l’“antipolitica” ostentata da certi campioni del “lavoro straordinario” (e straordinariamente poco compatibile con quello per il quale sono pagati dallo Stato – cioè da Pantalone) finisce quasi sempre per confluire nella politica, o in tentativi di fare tale passo.
Talvolta, ad onor del vero sono gli altri a trascinare i poco recalcitranti magistrati nell’agone politico. Renzi si incaponì per avere Gratteri, magistrato Calabrese fino ad allora non troppo noto, al Ministero della Giustizia. Ne nacque un braccio di ferro con Napolitano. Che la spuntò, così che alla Giustizia andò il ragioniere Orlando. Detto l’“Orlando Curioso”.Da allora gli orizzonti professionali di Gratteri sono cambiati. La politica che lo ha malamente respinto nel suo salto al vertice, pare che lo attragga. E assai lo attrae la polemica politica. E’ entrato a far parte dei magistrati che tengono il broncio allo Stato e gli fanno addebiti d’ogni sorta di debolezze e, peggio, di inconfessabili manovre dietrologiche sul fronte della mafia.
Gratteri, da allora, scrive libri, articoli, presenzia a convegni, snocciola teorie, addita la strada che lo Stato non osa imboccare.
E, soprattutto, è diventato il sostenitore del primato della mafia calabrese. La capitale mondiale della mafia, delle mafie, della criminalità organizzata è a Reggio, o a Rosarno, o a Palmi e oggia RENDE. Si direbbe che è la coscienza di essere il primato dei magistrati antimafia comporti che un primato debba per forza averlo la mafia di sua specifica competenza. O forse è il contrario.Di qui l’ulteriore conseguenza: Se in Calabria è il centro, la capitale, il crocevia delle cosche, delle ‘ndrine, delle varie società delittuose, dalla Calabria deve cominciare la crociata per combatterle e vincerle.Se ne sono resi conto i politici di più vecchia militanza? Vorrei sperare di sì. Sperare che non siano presi solo dalla paura.

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Tilde Minasi incorona Emma Staine Assessore?

La vicenda dell’assessore donna calabrese è tutta da raccontare. E come nei romanzi piu’ esplosivi, si delinea il finale a sorpresa. Generalmente vince chi ottiene il risultato. Ed ecco spuntare super Tilde che in verità riesce nel silenzio ad ottenere il risultato della sua pedina, in seno alla guida dell’assessorato regionale.  Si narra di incontri di Emma  Staine a Bruxelles con gli Eurodeputati della Lega Massimo Casanova e Alessandro Pansa che hanno dato semaforo verde alla nomina. Poi successivamente l’incontro, secondo i bene informati, a Roma con l’uomo di riferimento della Staine, il ministro Roberto Calderoli

e successivi incontri con esponenti della destra romana. Infine sempre secondo alcune indiscrezioni questa soluzione riceverebbe il sostegno dei furbetti del quartierino Furgiuele e Saccomanno, che cosi rinsaldano l’alleanza con Tilde Minasi. Nell’accordo con la senatrice Minasi c’è la conferma e prosecuzuione  dei componenti della struttura speciale in seno all’assessorato di riferimento della stessa Minasi.

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Lega Calabria: Rendiconto 2021 e i consiglieri regionali che non versano al partito.

I consiglieri e gli amministratori regionali leghisti dovrebbero versare secondo donazioni volontarie, secondo i bene informati, seguendo le indicazioni del partito un contributo di 1000 euro al mese per il funzionamento del partito Lega Calabria per Salvini Premier, per un totale di 12.000 Euro annui a testa. Dal rendiconto pubblico del 2021, pubblicato dall’amministratore Regionale, Nicola Tufo, si evidenzia che alcuni consiglieri regionali non hanno pagato quanto previsto. Tra questi spicca Pietro Molinaro, ex consigliere regionale nel 2021, che ha versato solo  2.500 Euro, cosi vanno le cose nella lega calabrese. La storia continua ………

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Creditori che inseguono i leghisti calabresi. Cosa ne pensa Saccomanno?

Ci giungono notizie dai leghisti calabresi che il partito è in evidenti difficoltà economiche. Si parla di creditori che inseguono i leghisti calabresi richiedendo i loro crediti relativi all’affitto delle sedi e alla fornitura dell’energia elettrica, in alcuni casi hanno già tagliato la luce e hanno intimato lo sfratto. Ad un certo punto sorge spontanea una domanda: Ma cosa fa il commissario del partito Saccomanno ? Cosa fanno gli eletti del partito? Chi sono gli eletti che versano soldi al partito? Noi approfondiremo il randiconto di gestione al 31 Dicembre 2021. La storia continua…………….

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Saccomanno va sostituito.Nella Lega tutti contro tutti.

Nella lega calabrese si è dimostrata tutta l’incapacità di una classe dirigente nel riuscire a trovare sintesi per indicare un nominativo di una donna calabrese alla guida di un assessorato regionale. Matteo Salvini si trova ad affrontare ogni volta il problema Calabria, con un partito che oramai in questo territorio è sotto il 4%. L’unico elemento di novità in questo panorama di nani della politica è Simona Loizzo, che con il suo entusiasmo e la sua capacità di ascolto sul territorio è riuscita a recuperare consenso elettorale per far scattare un seggio a Montecitorio.

Di Saccomanno che dire, in fondo ci fa tenerezza perchè non riesce a tenere la barra dritta e trovare soluzioni convergenti per far uscire il partito regionale dalle sabbie mobili. A nostro avviso Salvini dovrebbe sostituire Saccomanno con una guida più autorevole, per far rinascire il partito su basi nuove. Un volto nuovo, magari una donna autorevole e con entusiasmo, questo è l’identikit per la nuova guida del partito. La storia continua ……………………..

 

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Calabria,Spirlì pensa all’assessore donna leghista?No, mangia il panino.

In calabria tutto assume l’aspetto di una vicenda complessa e comica, come quella relativa alla nomina di un assessore regionale donna. Una vicenda degna di essere raccontata e che si inquadra nel romanzo leghista calabrese. Nel frattempo ci giunge una foto del nostro vecchio personaggio del romanzo, che irrompe all’ìmprovviso nella nostra storia. Mentre qualcuno gli sussurra all’orecchio il suo pensiero su quale sia l’orientamento del partito per procedere ad una nomina cosi complessa, lui con la sua tranquillità e simpatia reggina, non esprime alcun parere e si gusta il suo panico alla calabrese. La storia continua ………………………………..

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Lega Calabria:Le donne militanti calabresi non possono fare l’assessore regionale.

Essere una donna di Calabria significa scontrarsi col fatto che l’emancipazione civica delle donne è ancora un processo incompiuto. Eppure ci sono donne calabresi che hanno lasciato un’impronta nella storia, non solo della Calabria ma dell’intera Penisola. Ci sono donne calabresi che,sono uno dei pilastri fondamentali della nostra società e che sanno sfoderare grinta e determinazione e diventare protagoniste del destino dei calabresi. Allora perché non dimostriamo di voler cambiare indicando una donna leghista calabrese alla guida di un assessorato regionale. Secondo i bene informati Salvini su indicazione di Saccomanno, che pensava a se stesso come assessore regionale alle infrastrutture è in procinto di nominare una donna fuori dalla Calabria. Cosi vanno le cose nella Lega calabrese per le sue militanti, cioè non vanno. Il caso che abbiamo trattato oggi è una chiara discriminazione alle donne calabresi della Lega a cui diamo la nostra più ampia solidarietà. La storia continua …………………….

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Lega Calabria:Assessorato,senza intesa sceglie Matteo Salvini.

Giornata intensa di riunioni per la la Lega calabrese. Sulla scelta del nome da indicare a Roberto Occhiuto per l’inserimento in giunta, senza intese sceglie Matteo Salvini. Secondo i bene informati i furbetti del quartierino Furgiuele e Saccomanno si starebbero dando molto da fare per inserire la Iannini. Ma c’è chi giura che Salvini abbia già in mente un nominativo lontano dalle beghe di partito. La storia continua ………………..

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L’On. Simona Loizzo:Il nuovo corso della Lega calabrese

Passeggiata dell’On. Simona Loizzo per le vie del centro di Cosenza per dire no alla violenza sulle donne.

Da qui parte il nuovo corso della lega calabrese. L’On. Simona Loizzo donna di grandi qualità professionali e politiche è sempre dedita all’ascolto delle esigenze dei cittadini e del territorio. Il suo lavoro instancabile ha creato le premesse per un forte recupero del consenso elettorale perduto della lega sul piano calabrese. Nel frattempo giunge a sollazzarci ma non troppo un sonetto di Gioacchino Belli “sono ppiù i somari dei cavalli” e in mezzo a tanti asini  della Lega, l’On. Simona Loizzo rappresenta un cavallo di razza della politica calabrese e nazionale. La storia continua …………..

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Lega Calabria:I furbetti del quartierino Furgiuele-Saccomanno convocano una riunione a Catanzaro.

Domani il gruppo dirigente regionale della Lega calabrese , i parlamentari, i consiglieri regionali e anche Pietro Molinaro, che dovrebbe entrare in Consiglio in surroga alla Loizzo, terranno una riunione a Catanzaro, per condividere il nome scelto da Salvini come assessore regionale. Non si comprende però la presenza di Pietro Molinaro che allo stato non è consigliere regionale. Secondo i bene informati una mossa politica dei furbetti del quartierino Domenico Furgiuele e Gianfranco Saccomanno per precostituire uan maggioranza in grado di rafforzare la posizione sul nome scelto da loro, nello specifico la Iannini. Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno. La storia continua …………………………..

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Lega Calabria: Assessorato,Saccomanno accompagna Iannini e Capponi da Salvini.

La nuova giunta regionale di Roberto Occhiuto sarà chiusa a breve. Secondo alcune indiscrezioni si narra di un incontro tra i papabili Grazia Maria Carmela Iannini e Caterina Capponi, con Matteo Salvini, tenutosi in questa settimana a Roma. Accompagnatore di prestigio, il commissario della Lega Calabrese Gianfranco Saccomanno. La storia continua …………………………

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Lega calabrese:Carmela Iannini in pole position per l’assessorato Regionale


Il deputato del quartierino Domenico Furgiuele, la potrebbe spuntare.L’avvocato Grazia Maria Carmela Iannini,di Corigliano-Rossano, pootrebbe entrare come assessore Regionale al posto di Tilde Minasi, già candidata al Consiglio Regionale della Calabria e candidata alla Camera dei Deputati, nella lista plurinominale proporzionale del Collegio elettorale della Calabria. Il nome è fortemente sponsorizzato dal commissario regionale della Lega, Gianfranco Saccomanno.Cosi vanno le cose nella lega calabrese. La storia continua ……………..

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Calabria,Rifiuti:Serve un cambio di passo,istituire con urgenza una task force regionale.

Il Consorzio Valle Crati aveva già istituito una task force finalizzata alla risoluzione delle criticità connesse all’emergenza rifiuti in cui versano, ad oggi, i Comuni ubicati nel territorio della provincia di Cosenza. La task force era stata denominata Unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza dei rifiuti nella provincia di Cosenza. L’Unità era composta dai seguenti membri: Presidente del Consorzio Valle Crati, gestori degli impianti di trattamento designati dalla Regione Calabria, Assessore all’Ambiente della Regione Calabria o suo delegato, Direttore Generale del Dipartimento Regionale competente a decidere in materia di rifiuti o suo delegato, Presidente dell’ATO o un suo delegato. Nonostante l’impegno encomiabile ed instancabile del commissario straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria e l’indirizzo del Presidente della Giunta regionale della Calabria On. Roberto Occhiuto,l’assetto burocratico regionale non risponde in maniera adeguata alle sfide innovative lanciate dal presidente Occhiuto, attraverso il commissario Gualtieri, impedendo di fatto il cambiamento richiesto.Serve indubbiamente un cambio di passo, L’Ente consortile “Ente Pubblico” Consorzio Valle Crati, puo’ intensificare il proprio contributo mettendo a disposizione le risorse umane, gli strumenti e la logistica in suo possesso nonché rendendosi parte attiva nel processo di risoluzione della problematica emergenziale dei rifiuti nel territorio della provincia di Cosenza e a livello regionale. L’unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza rifiuti nella provincia di Cosenza potrà supportare la Regione Calabria, nella realizzazione di procedure e/o di interventi finalizzati alla rimozione delle criticità connesse ai rifiuti nella provincia di Cosenza e nel territorio calabrese. A ciò si dovrà aggiungere una task force regionale burocratica regionale, nuova ed innovativa in grado di svolgere i procedimenti necessari per snellire le procedure da effettuare per affrontare le sfide future.I privati da soli non possono reggere il sistema regionale e la gestione delle discariche e dei conferimenti deve essere rigorosamente pubblica. Abbiamo presentato da mesi in Regione Calabria le proposte per uscire fuori dall’emergenza, nel breve e lungo periodo, ci auguriamo che la Regione faccia la sua parte potenziando l’attività del commissario, per evitare imminenti e future emergenze che saranno addebitabili esclusivamente all’assetto burocratico regionale. Lo dichiara il Presidente del Consorzio valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Viaggio Bruxelles:Militante?No,amico di Furgiuele.

La storia della lega è tutta da raccontare. Di fatto e con tutta franchezza, c’è chi pensa di gestire la Lega calabrese, partendo dalla politica di un piccolo quartierino di lamezia terme, per poi estendersi su tutto il territorio regionale. La gestione di Furgiuele in tutti questi anni ha portato la lega al disastro politico. Dopo aver vinto le elezioni al collegio della camera dei deputati, grazie al sostegno detrminante  di Simona Loizzo, e pertanto miracolato in questa competizione elettorale, nonostante la sua completa assenza sul territorio , continua la sua politica di deputato di quartierino mettendo in evidenza la sua scarsa capacità nel recupero di un consenso elettorale, oramai perduto. L’ultimo auotogol in ordine temporale è il famoso viaggio a Bruxelles, ampliamento pubblicizzato. Molti militianti leghisti parlano della esclusione dal viaggio, dei veri militanti di Reggio Calabria, di amministratori importanti di Vibo Valentia e militanti storici di Cosenza. Una protesta vera e propria nei confronti di Domenico Furgiuele che secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe essere l’organizzatore di questo viaggio. Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa Gianfranco Saccomanno di questa situazione, visto che è scomparso completamente dal dibattito regionale. Povera Calabria nostra, è proprio il caso di dire “meno male che Simona Loizzo c’è”, l’ unico elemento di novità e di rilancio della Lega calabrese, oramai sull’orlo del baratro. Seguiremo con attenzione le vicende della lega calabrese. La storia continua ………………………….

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Leghisti calabresi:L’avv. Emilio Greco,nessuno ha avuto la buona creanza di invitarmi a Bruxelles.

Domenico Furgiuele capeggia la delegazione a Bruxelles
Dopo i militanti di Vibo Valentia, per il viaggio a Bruxelles, monta la protesta dei militanti. L’avv. Emilio Greco, già responsabile cittadino della Lega a Cosenza, in merito al viaggio dei leghisti calabresi a Bruxelles dichiara “Io sono ancora tesserato militante e nessuno ha avuto la buona creanza di invitarmi… eppure ho fatto tanto per la Lega anche in termini professionali…del tutto gratuitamente.

Massimo Casanova che ha ricevuto Domenico Furgiuele e la delegazione calabrese a Bruxelles

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Viaggio a Bruxelles:I militanti lega contro Casanova e Furgiuele.

La nostra inchiesta sul viaggio di alcuni leghisti calabresi o presunti tali continua. Ci è arrivata una dichiarazione sui canali del nostro blog “I veri militanti quelli storici che si spaccano la schiena non sono stati minimamente coinvolti. I territori di Vibo e Reggio, neanche presi in considerazione. Se questo è un modo di premiare la militanza e l’impegno, siamo veramente lontano da quello che ci predicano i segretari e i dirigenti. Da indiscrezioni raccolte tra i militanti si asserisce che molti di quelli che hanno partecipato al viaggio a Bruxelles, non sono neanche tesserati Lega. Una bella gatta da pelare per Massimo Casanova e Domenico Furgiuele. Approfondiremo l’argomento, anche per conoscere i costi totali sostenuti con le relative pezze giustificative. La storia del viaggio continua …………………………….

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Leghisti calabresi a Bruxelles:Caro Massimo Casanova, chi ha pagato le spese?

Massimo Casanova
Attraverso i social i leghisti calabresi ringraziano il gruppo ID del parlamento europeo e l’on Massimo Casanova per la disponibilità e l’organizzazione impeccabile della visita a Bruxelles presso la sede del parlamento Europeo a cui ha partecipato, nei giorni scorsi, una delegazione calabrese. A questo punto sorge spontanea una domanda, caro Massimo Casanova chi ha pagato le spese? Chi ha scelto e chi erano i partecipanti del viaggio? Quanto è costato il viaggio?  Approfondiremo l’argomento,la storia continua ……………………..

Domenico Furgiuele con la delegazione dei leghisti calabresi a Bruxelles

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Granata(Legalità Democratica):RENDE NON E’ UNA CITTA’ MAFIOSA.

Quello che sta avvenendo a Rende che non è una città mafiosa, mi induce ad alcune riflessioni:La Calabria è terra di illustri giuristi. Ciò purtroppo, conta oggi poco, si è soppresso il significato di questo dato storico. Quello che debbo ricordare a me stesso, perchè tutti voi lo sapete e lo patite nella vostra vita quotidiana, che la Calabria è terra di grandi,quotidiane, intollerabili ingiustizie.I principi fondamentali delle garanzie costituzionali, della civiltà del processo penale sono stati “aggirati” con una costante interpretazione riduttiva degli effetti: calpestati e sostituiti con il mito dell’efficacia. Efficacia di “lotta”, capacità di danneggiare il “nemico”, anche a costo di non risparmiare gli innocenti e i loro diritti. Cosa aspetta l’intera classe politica di Rende a reagire? All’amico Marcello Manna della innocenza del quale ho una presunzione almeno doppia, i miei auguri, ma anche la mia vergogna, la vergogna di tutti noi, di non aver fatto abbastanza. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Furgiuele,viaggio con delegazione leghista a Bruxelles.Matteo Salvini è informato? Quanto costa?

Viaggio Bruxelles, lega calabrese.E’ sorta spontanea una domanda, di che cosa si deve occupare questa foltissima delegazione,guidata dal deputato della Lega Domenico Furgiuele, a Bruxelles? Dal profilo Fb di Domenico Furgiuele, si posso notare circa 30 persone. La lega calabrese dovrebbe chiarire chi paga questi costi di permanenza a Bruxelles e i relativi costi. Ci sono Europarlamentari che hanno pagato? Attendiamo chiarimenti pubblici da parte della Lega che però tardano ad arrivare. Approfondiremo la questione, Matteo Salvini è informato dei costi della delegazione leghista calabrese a Bruxelles, e chi ha pagato? La storia continua …………………………..

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Viaggio Lega calabrese Bruxelles:Furgiuele chiarisca, i fondi per il viaggio sono pubblici?

Viaggio Bruxelles, lega calabrese.Domenico Furgiuele chiarisca chi ha indicato i nomi della delegazione Lega calabrese, con quali fondi viene fatto il viaggio (fondi pubblici ?), di che cosa si deve occupare questa foltissima delegazione a Bruxelles? Aspettiamo chiarimenti pubblici da parte del deputato, la storia continua…………..

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Domenico Furgiuele(Lega), l’assessore e le donne della Lega.

La storia della Lega calabrese è tutta da raccontare. E’ da svariato tempo che scriviamo di questo partito su base regionale. Probabilmente a breve si potrebbe scrivere un libro su tutte le evoluzioni di questo partito. Nel nostro romanzo appare sempre il furbo deputato del quartierino di lamezia terme, Domenico Furgiuele, che si è messo in testa di indicare l’assessore regionale calabrese. Furgiuele vuole indicare la sua donna al comando regionale spiazzando completamente tutte le altre figure del partito. Curre curre guaglió, anche se chi corre troppo rischia di inciampare, la storia continua ………………………

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Rende,manifestazioni Antimafia:Ecco cosa diceva Mauro Mellini.

La manifestazione antimafia a Rende rievoca un articolo di Mauro Mellini:
“La solita processione antimafia a Soccavo, quartiere di Napoli che ha fama di essere oppresso dalla camorra. Ma al rito devozionalmente anticamorristico e antimafioso (non finirò mai di ringraziare Vitiello per quella sua definizione: «mafia devozionale») c’erano solo i politici, esponenti di partiti, quasi veri o solo presunti tali. Non più di una cinquantina di persone. Un corteo paragonabile ad una processione con la sola presenza del Clero e non dei fedeli.

Il commento della stampa perbenistico-antimafiosa, nonché dei promotori officianti il rito disertato dalla gente, è stato «ha vinto la paura!».

La solita processione antimafia a Soccavo, quartiere di Napoli che ha fama di essere oppresso dalla camorra. Ma al rito devozionalmente anticamorristico e antimafioso (non finirò mai di ringraziare Vitiello per quella sua definizione: «mafia devozionale») c’erano solo i politici, esponenti di partiti, quasi veri o solo presunti tali. Non più di una cinquantina di persone. Un corteo paragonabile ad una processione con la sola presenza del Clero e non dei fedeli.

Il commento della stampa perbenistico-antimafiosa, nonché dei promotori officianti il rito disertato dalla gente, è stato «ha vinto la paura!».

Macché paura! La gente ha le scatole piene di queste processioni, di questi inutili riti, oramai, grazie anche a quello che ora sta succedendo a Napoli, a Roma, a Palermo ed altrove, addirittura pagliacceschi. Paura, semmai, di essere ridicoli e di essere scambiati per quei malavitosi ipocriti che dell’antimafia hanno fatto una lucrosa professione che garantisce ottimi affari.

Affari di munnizza, di acque chiare (fino ad un certo punto e non in senso morale) e luride, di concessioni d’ogni genere ed, oggi, a quanto sembra, anche di amministrazioni dei beni mafiosi, tali perché appartenenti a malviventi senza la patente di «lottatori contro la mafia» sequestrati a tal fine.

C’è da andare a nascondersi per la vergogna, altro che ad esibirsi in pagliacciate «per la legalità». La gente è stufa. Paura ne ha, ma, oramai, non tanto quella della camorra, quanto quella di ciò che non c’è: lo Stato, la giustizia, il lavoro, un po’ di pudore di chi si dà alla politica, di chi profitta della lotta alla criminalità per rubare, opprimere, crearsi una posizione di dominio, di comando.”

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Domenico Furgiuele slega la lega.Unico elemento di novità Simona Loizzo.

Nel panorama politico della Lega il solito deputato e furbetto del quartierno di una piccola strada di Lamezia Terme, Domenico Furgiuele, si muove per sistemare una sua pedina indicandola assessore regionale. Tutte mosse che tendono a slegare la Lega e a fare perdetre ulteriore consenso elettorale. L’unico elemento di novità nel panorama leghista calabrese è indubbiamente Simona Loizzo, donna di grandi qualità umane e politiche, nonchè una valida professionista. Seguiremo con attenzione le vicende della Lega e del furbetto Domenico Furgiuele. La storia continua ……………………………………………….

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Domenico Furgiuele non rappresenta la Lega in provincia di Cosenza.

Nel 2024 ci saranno le elezioni amministrative a Coriglianorossano e quelli del centrodestra si iniziano a riunire per cercare di mettere in piedi la coalizione. Quella coalizione a cui è stata già data una sonora batosta elettorale dal Sindaco in carica Flavio Stasi. Quello che balza subito agli occhi è la presenza del deputato del quartierino, Domenico Furgiuele, che sconfinando dal suo territorio si è recato in quel di Coriglianorossano.Purtroppo Furgiuele dimentica che è stato eletto grazie ai voti dell’On. Simona Loizzo

leader indiscusso della Lega regionale e rappresentante della provincia di Cosenza, nonchè donna di grandi qualità umane e professionali, e che sta lavorando per recuperare il consenso elettorale della Lega a livello regionale e in provincia di Cosenza. Un consenso perso per la cattiva gestione del partito prima di Furgiuele e successivamente di Invernizzi.

Una vera caduta di stile quella di Furgiuele che non ha compreso che la provincia di Cosenza è esclusivamente ben rappresentata da una donna di indubbie qualità politiche. Con dirigenti politici del livello di Simona Loizzo, si potrà recuperare il consenso perduto della Lega. Vieppiù da indiscrezioni raccolte in ambito politico, un centinaio di dissidenti potrebbero rientrare in provincia di Cosenza e sostenere l’azione politica di cambiamento di Simona Loizzo. Si rassegni Domenico Furgiuele, la politica regionale non si deciderà più nella sezione del suo piccolo quartierino di Lamezia Terme. Infine si consiglia in generale a qualche deputato un corso di educazione coscientizzante “Coscientizzarsi vuol dire compiere un percorso di liberazione culturale, ma allo stesso tempo è anche molto di più di questo: significa compiere un movimento interno diretto a sviluppare un pensiero e un’azione profondamente “aperti” e disposti al cambiamento e alla criticità che questo comporta”.Prima di intraprendere un percorso politico, bisognerebbe leggere Paulo Freire e prendere un po’ di esempio dai suoi scritti. Purtroppo però ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione(dunque anche in questo caso c’è poca da ridere) della classe politica (se è ancora degno di questo nome) del nostro povero paese. Ecco l’ignoranza che il Belli avrebbe indicato come matrice dell’invocazione della evidente maleducazione che Paulo Freire indicava. Belli è belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque , che quello delle nostre riflessioni su qualche deputato è ignoranza, anche se decisamente “orientata” politicamente.

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Il furbetto del quartierino Domenico Furgiuele e il caso Lamezia Terme.

Avevamo già raccontato nei precedenti articoli il caso politico di Lamezia Terme. La situazione politica del Comune di Lamezia Terme è davvero particolare e ci desta grande meraviglia. Indubbiamente un romanzo tutto da raccontare e camminando a spasso per Lamezia, ci imbattiamo nel deputato del quartierino. Il deputato del quartierino, Domenico Furgiuele , insieme ad altri esponenti della Lega calabrese, si recano spesso dal Sindaco di lamezia Paolo Mascaro insieme ad un consigliere comunale di maggioranza di lamezia Terme, Antonietta d’amico. Fin qui niente di strano, un normale incontro politico. Ma Domenico Furgiuele, deputato della Lega, dovrebbe spiegare agli alleati, come mai mantiene il suo consigliere di riferimento in maggioranza, che è anche componente della struttura del consigliere regionale Pietro Raso. Come mai Wanda Ferro e Domenico Furgiuele non chiariscono la loro posizione politica su Lamezia Terme? Come mai Wanda Ferro ha tre consiglieri all’opposizione e uno in maggioranza? Cosi vanno le cose a Lamezia cioà non vanno.
Per questi motivi il titolo di uno dei capitoli del nostro romanzo è “Il deputato del quartierino e il caos della Lega a Lamezia Terme ” , ma indubbiamente la storia lametina è tutta particolare e noi ci dedicheremo ad altri titoli in questi giorni che riguarderanno i personaggi della nostro romanzo. A questo punto giunge a sollazzarmi, ma non troppo, un sonetto di Gioacchino Belli del 11 Febbraio 1833, la Verità ,
“Le bbocche nostre Iddio le vò ssincere, e ll’ommini je metteno l’abbiffa? No: ssempre verità: ssempre er dovere”
Belli è Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque,che quello del nostro caso è caos non chiarito da Domenico Furgiuele. La storia continua ……………………………………

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Domenico Furgiuele spinge per la Iannini Assessore regionale.

Il deputato del quartierino Domenico Furgiuele, si sta facendo avvistare spesso nel territorio di CoriglianoRossano. Secondo i bene informati si starebbe dando molto da fare per sponsorizzare l’avvocato Grazia Maria Carmela Iannini,di Corigliano-Rossano, come assessore Regionale al posto di Tilde Minasi, già candidata al Consiglio Regionale della Calabria e candidata alla Camera dei Deputati, nella lista plurinominale proporzionale del Collegio elettorale della Calabria.Cosi vanno le cose nella lega calabrese. La storia continua ……………..

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Il deputato di un quartiere lametino, Domenico Furgiuele, parla di Giustizia.

C’è un giovane deputato di un quartiere lametino, Domenico Furgiuele, che non ha certamente brillato nella scorsa esperienza parlamentare, che si muove oggi nel territorio della zona jonica per fare proclami sulla realizzazione della SS 106 e discutere addirittura di giustizia. Mauro Mellini avrebbe certamente ironizzato su questa iniziativa. Nel frattempo giunge a sollazzarmi, ma non troppo, un sonetto di Gioacchino Belli ” Er Tordo de Montecitorio”, d’altronde Belli è Belli e facilmente se ne comprendono le ragioni. La storia continua …………………………………..

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Granata (Valle Crati):Una Unità Tecnica Operativa per la gestione pubblica dei Rifiuti nella provincia di Cosenza.


Il Consorzio Valle Crati aveva già istituito, con largo anticipo, una task force finalizzata alla risoluzione delle criticità connesse all’emergenza rifiuti in cui versano, ad oggi, i Comuni ubicati nel territorio della provincia di Cosenza. La task force era stata denominata Unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza dei rifiuti nella provincia di Cosenza. L’Unità era composta dai seguenti membri : Presidente del Consorzio Valle Crati, Presidente Comunità d’Ambito della provincia di Cosenza o suo delegato, DUC della Comunità d’Ambito della Provincia di Cosenza, gestori degli impianti di trattamento designati dalla Comunità d’Ambito della Provincia di Cosenza, Assessore all’Ambiente della Regione Calabria o suo delegato, Direttore Generale del Dipartimento Regionale competente a decidere in materia di rifiuti o suo delegato. Questo nasceva dall’avvio di un’assidua interlocuzione e, nel contempo, una esemplare collaborazione tra il Consorzio Valle Crati, la Regione Calabria e la Comunità d’Ambito della Provincia di Cosenza. In questa nuova fase, l’Ente consortile puo’ intensificare il proprio contributo mettendo a disposizione le risorse umane, gli strumenti e la logistica in suo possesso nonché rendendosi parte attiva nel processo di risoluzione della problematica emergenziale dei rifiuti almeno nel territorio della provincia di Cosenza. Con il subentro della Regione Calabria nelle funzioni delle ATO con decorrenza 1 Gennaio 2023, l’unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza rifiuti nella provincia di Cosenza si potrà occupare di supportare la Regione Calabria nella realizzazione di procedure e/o di interventi finalizzati alla rimozione delle criticità connesse ai rifiuti nella provincia di Cosenza, sotto il coordinamento e il supporto del Direttore Generale dell’Ambiente Ing. Salvatore Siviglia e il commissario dell’autorità Acqua e Rifiuti della Regione Calabria Ing. Bruno Gualtieri, nell’azione di indirizzo del Presidente della Giunta Regionale della Calabria On. Roberto Occhiuto. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica):Caso Marcello Manna, a Rende qui ed ora Frank Sinatra sarebbe “Interdetto per anni uno” dalla professione di cantante ed attore.

Il caso Marcello Manna e del comune di Rende, mi induce ad alcune riflessioni: I magistrati calabresi hanno scoperto le misure cautelari altrove inconsuete o assai meno applicate. A Cosenza è venuta di moda l’interdizione cautelare delle pubbliche funzioni, concepita ( e graduata) come una pena accessoria anticipata, senza alcuna, o con scarsa, connessione, con il reale contesto, e con le esigenze processuali. Significativa ne è l’irrogazione “facile” statisticamente assai più frequente che altrove, ma anche per tempi lunghi. Penso, e non riesco a riderci sopra, che qui ed ora Frank Sinatra sarebbe “Interdetto per anni uno” dalla professione di cantante ed attore. Queste considerazioni, a chi non è informato della realtà delle situazioni, degli episodi, della loro frequenza se non da una stampa “complementare” e fiancheggiatrice del dissesto costituzionale per via giudiziaria, potranno apparire irriguardose ed esagerate. Ma non può e non deve essere “riguardo” per certi fenomeni. Né tale “riguardo” può in nessun caso rappresentare un contributo al retto funzionamento della giustizia ed alla compostezza della funzione dei magistrati. Al contrario ne sono uno stimolo a sempre maggiori devianze. Io mi auguro che i fatti, in un futuro più o meno prossimo, mi smentiscano e dimostrino veramente esagerate le mie angosce. Lo spero, ma non sono disposto, e non mi auguro che lo siate anche voi tutti miei amici, a cullarmi nella speranza ed a celare quel tanto che possiamo fare e che la coscienza mi detta. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Legalità Democratica):Condivido la posizione dell’On. Simona Loizzo,rilanciare l’Ospedale di Cosenza.

L’ospedale è al collasso, non ci sono reattivi per analisi salvavita, non si fanno gare per attrezzature che sono indispensabili alla diagnostica.Condivido la posizione del deputato della Lega On. Simona Loizzo, sulla necessità di intervenire sulle carenze strutturali dell’ospedale civile di Cosenza, che il management aziendale deve risolvere per garantire piena efficienza agli utenti. Anche noi siamo pronti a sostenere il presidente Occhiuto negli sforzi che dovranno essere compiuti per rilanciare l’Ospedale come punto di riferimento per l’intera provincia di Cosenza. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Sanità,l’On. Simona Loizzo: Intervenire con urgenza all’Annunziata di Cosenza.

«L’approvazione del decreto Calabria darà la possibilità al presidente Occhiuto di intervenire sulle emergenze, con particolare riferimento all’ospedale civile di Cosenza». È quanto afferma in una nota Simona Loizzo, deputata della Lega, secondo la quale nel nosocomio bruzio «ci sono criticità nate durante il periodo di governo del centrosinistra che sì trascinano ad oggi. Molti colleghi direttori di struttura complessa sono stati costretti a interrompere le prestazioni ambulatoriali per la mancanza di medici e infermieri che ora certamente potranno essere assunti. Ci sono problemi logistici con carenze strutturali che il management aziendale deve risolvere per garantire piena efficienza agli utenti».
«Sappiamo – aggiunge la parlamentare calabrese – che il governatore vuole agire nella direzione giusta che è quella di implementare gli organici e consentire l’erogazione dei servizi. Come hub fondamentale per la provincia l’ospedale deve essere rilanciato e noi siamo pronti a sostenere il presidente Occhiuto negli sforzi che dovranno essere compiuti. Bisogna affrontare la situazione dei pazienti oncologici fragili che devono essere messi al centro di dinamiche terapeutiche e tecnologiche. L’obiettivo comune è anche quello di recuperare l’emigrazione sanitaria che costa molto in termini economici e anche sociali e che non può essere addebitata ai sanitari che sono di spessore».
E ancora: «Il rafforzamento dell’Annunziata passa attraverso il rinnovo del parco tecnologico e la giusta dotazione organica e non esclude in alcun modo le giuste misure per il territorio. Cosenza che è la più grande provincia calabrese confida nel nuovo corso che già il 2023 dovrà far vedere concretamente i segnali del cambiamento che medici e pazienti aspettano. La vera sfida che ci attende – conclude Loizzo – è la condivisione con Occhiuto della realizzazione del nuovo ospedale che dovrà essere un fiore all’occhiello della sanità meridionale».

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Lamezia Terme:Tariffa Idrico,l’Arera ha approvato l’aggiornamento?

L’Arera, il 2/11/2017 ha già escluso dall’aggiornamento finanziario Lamezia Multiservizi, ponendo provvisoriamente il valore del moltiplicatore Theta pari a 1, per il secondo periodo regolatorio 2016-2019, nelle more dell’acquisizione degli ulteriori elementi finalizzati alla conclusione del procedimento di approvazione tariffaria. A questo punto sorge spontanea una domanda, l’Arera ha concluso il procedimento di approvazionae tariffaria? Il Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro chiarisca e renda pubblici i dati inseriti per la determinazione della tariffa per gli anni 2016-2019 ? La storia di Lamezia Terme continua ………………………………………

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Rifiuti, Granata (Consorzio Valle Crati): «La gestione dei conferimenti sia affidata al pubblico»

Gli scarti che non si sa più dove conferire a causa di un sistema impiantistico pubblico assai carente e lacunoso, determina l’implosione del sistema. Questa estate di concerto con Il Presidente della Giunta Regionale della Calabria Roberto Occhiuto e con il commissario dell’autorità Rifiuti e Risorse idriche della Calabria ing. Bruno Gualtieri, abbiamo dimostrato che in Calabria il sistema dei rifiuti si puo’ governare, e di concerto attraverso l’efficienza del Consorzio Valle Crati (Ente Pubblico), abbiamo evitato l’emergenza in provincia di Cosenza . In Calabria negli ultimi anni il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria non ha funzionato e sono convinto che qualsiasi impianto per la gestione del conferimento dei rifiuti debba essere di natura pubblica. Ciò, tra le altre cose, ci consentirebbe di calmierare i costi della bolletta dei rifiuti che a causa dell’impiantistica, nella stragrande maggioranza dei casi in mano ai privati, finora ha prodotto tariffe che stanno diventando insostenibili per la maggior parte dei cittadini “Triplicando i costi” e con la maggior parte dei comuni a rischio dissesto. Bisogna respingere con forza la prospettiva di nuovi impianti privati nella gestione del conferimento dei rifiuti sul territorio. In Calabria bisogna intraprendere un percorso preciso che dovrà portare la gestione del conferimento dei rifiuti appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche. Sono assolutamente convinto che con il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e l’Ing. Bruno Gualtieri, riusciremo a realizzare questo risulto storico per la nostra Regione. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Avv. Maximiliano Granata (Valle Crati):Rifiuti, NO al monopolio privato.

In Calabria va adottato un ridimensionamento del potere dei privati nel settore degli impianti e delle discariche. Nel sistema dei rifiuti dobbiamo impedire il monopolio,anche se ci deve essere massimo rispetto per l’imprenditoria privata, quando svolge il servizio evitando aumenti vertiginosi dei costi. Ma l’obiettivo della Regione nel settore impianti per lo smaltimento e il conferimento dei rifiuti deve essere quello di arrivare ad una maggioranza di gestione del pubblico, garantendo il servizio con abbassamento dei costi ed evitando situazioni di emergenza.Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Con Simona Loizzo il rilancio della lega in Calabria.

L’unico elemento di novità nella lega calabrese è senza dubbio l’elezione a deputato della repubblica dell’On. Simona Loizzo.E’ medico specialista in Odontoiatria e Stomatologia ed ha perfezionato i suoi studi presso la Columbia University di New York Dipartimento di Ortognatonzia. Dal 1994 dirigente di primo livello presso la UOC di Odontoiatria della Azienda Ospedaliera di Cosenza, nel 2004 è diventata direttore della UOSD di Odontoiatria speciale.Primario della Unità Operativa Complessa di Odontoiatria dello ospedale Hub di Cosenza dal 2019, l’anno scorso è stata eletta presso il consiglio regionale della Calabria, diventando capogruppo della Lega.Ha fondato in Calabria il progetto Dama per la gestione ospedaliera del paziente affetto da gravi disabilità che diventa modello di riferimento di assistenza intra ospedaliera e questo testimonia la sua grande sensibilità verso il sociale. Una donna tenace e brillante che saprà dare sicuramente il suo apporto ad un territorio, come quello calabrese, che ha bisogno di avere una inversione di tendenza. Siamo sicuri che con Simona Loizzo ci potrà essere il rilancio della Lega in Calabria.

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Caso Mangialavori:La cultura del sospetto è l’anticamera del khomeinismo.

La cultura del sospetto è l’anticamera del khomeinismo.
Il caso dell’onorevole Giuseppe Mangialavori, che non è stato né condannato, né imputato, né indagato, né raggiunto da alcun avviso di garanzia, e non viene nominato sottosegretario alle infrastrutture perchè dalle carte di alcuni procedimenti giudiziari calabresi emerge una vicinanza del parlamentare (mai indagato) a un clan ‘ndranghetista, ci induce ad alcune riflessioni.
Ci sono secoli di civiltà giuridica che cozzano contro la convinzione di Davigo, più altri, e contro una cultura che seppellisce l’approccio del Beccaria e i principi costituzionali ispirati a un rigoroso garantismo. Non si potrà accettare mai l’assunto per cui non esistono cittadini innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti. Perché questa è barbarie, non giustizia. «La cultura del sospetto non è l’anticamera della verità: la cultura del sospetto è l’anticamera del khomeinismo», diceva Giovanni Falcone. Per me sono parole che andrebbero scolpite in ogni tribunale accanto all’espressione «La legge è uguale per tutti».
Si ha il dovere di reagire a quello che è capitato all’On. Giuseppe Mangialavori. Se non lo si fa, direi che è questo l’aspetto più preoccupante di un sistema indecoroso ed insopportabile che non ha a che fare con la democrazia”. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Rosario Aversa e il caos di Fratelli d’Italia a Lamezia Terme .

La storia politica di fratelli d’italia a Lamezia Terme è tutta particolare. Tutta da raccontare, come in uno dei classici romanzi calabresi. Ad un certo punto della nostra storia spunta Rosario Aversa, Membro della DIREZIONE NAZIONALE di Fdi, e Vice COORDINATORE REGIONALE CALABRIA di Wanda Ferro commissario regionale del partito ed esponente di primo piano di fratelli d’italia in Calabria, in pole position per incarichi di primo piano in ambito nazionale.

Su sollecitazione del consigliere regionale di Fdi, Antonio Montuoro

con una nota del 27/07/2022 lo stesso sostiene l’ingresso del consigliere comunale di lamezia terme Antonio Lorena nel gruppo di Fratelli d’italia, dichiarando “«Antonio è un giovane amministratore talentuoso, attivo e preparato. Si muove sul territorio con grande impegno e concretezza tanto da suscitare gli apprezzamenti dell’amministrazione comunale guidata da Paolo Mascaro nella sua veste di presidente della commissione Bilancio – afferma ancora Montuoro –. Lorena ha sposato il progetto e i valori di FdI anche in occasione delle elezioni regionali, manifestando un concreto interesse alla mia candidatura e affiancandomi nella entusiasmante battaglia elettorale che ha portato alla mia elezione. Aveva, quindi, da tempo manifestato interesse e intenzione di entrare in Fdi: il suo ingresso nel partito guidato dalla nostra Giorgia Meloni era stato preventivamente concordato con una serie di figure apicali del Partito, a partire dal responsabile nazionale dell’organizzazione Giovanni Donzelli e dalla coordinatrice regionale Wanda Ferro; ma anche con il consigliere comunale Pietro Gallo, con il coordinatore cittadino Gino Vescio, con il componente dell’assemblea nazionale, Rosario Aversa.” Peccato che però Aversa dimentica la presenza in consiglio comunale di altri due consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Mimmo Gianturco capogruppo, Rosy Rubino e che insieme a Pietro Gallo sono all’opposizione.

Per questi motivi il titolo di  uno dei  capitoli del nostro romanzo è “Rosario Aversa e il caos di Fratelli d’Italia a Lamezia Terme ” , ma indubbiamente la storia lametina è tutta particolare e noi ci dedicheremo ad altri titoli in questi giorni  che riguarderanno i personaggi della nostro romanzo. A questo punto giunge a sollazzarmi, ma non troppo, un sonetto di Gioacchino Belli del 11 Febbraio 1833, la Verità ,

“Le bbocche nostre Iddio le vò ssincere, e ll’ommini je metteno l’abbiffa? No: ssempre verità: ssempre er dovere”

Belli è Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque,che quello del nostro caso è caos. La storia continua ……………………………………

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Condannato Gabriele Carchidi per aver diffamato il Presidente Granata.

Il Giudice monocratico del Tribunale di Cosenza Dott/ssa Francesca De Vuono il giorno 27/10/2022 ha condannato Gabriele Carchidi alla pena di 1500 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. Gabriele Carchidi è stato ritenuto responsabile del reato di diffamazione in danno del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, per aver pubblicato sul suo blog Iacchitè, espressioni diffamatorie nei suoi confronti.L’imputato Gabriele Carchidi è stato condannato al risarcimento del danno nei confronti della parte civile costituita, (difensore Avv. Gianluca Garritano), da liquidare in separata sede e alla rifusione delle spese processuali dalla stessa sostenute che liquida in euro 2000. Si è cosi chiuso il procedimento conseguente ad una delle tante querele proposte dall’Avv.Maximiliano Granata nei confronti di Gabriele carchidi, autore di una martellante attività di pura denigrazione nei confronti del presidente del Consorzio Valle Crati, mentre altri procedimenti, per il reato di diffamazione sempre a carico del predetto imputato saranno celebrati nei prossimi mesi.

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A spasso per Lamezia Terme Maximiliano Granata e Alfredo Iorio, cosa Fanno?

Questa sera sono stati avvistati nella città di Lamezia Terme Maximiliano Granata e Alfredo Iorio. In una sala riunioni del centro città hanno discusso, insieme ad altri fratelli lametini, dei temi che riguardano la Calabria e la città di Lamezia Terme. Sicuramente ci saranno novità a breve, la storia continua …………………

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Depurazione Lamezia Terme, cosa ne pensa Wanda Ferro?

Lamezia Terme, la depurazione è un settore delicato della Regione Calabria che il presidente della Regione ha fatto bene ad attenzionare di concerto con gli organi preposti e con la procura della repubblica. E’ evidente che bisogna parlare un nuovo linguaggio in Calabria che è quello dell’efficienza del servizo. La depurazione a Lamezia Terme deve essere appanaggio esclusivamente del pubblico che subentra ai privati. Cosa ne pensa Wanda Ferro di Fratelli d’Italia? La storia continua ………………….

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Il Sindaco Paolo Mascaro faccia chiarezza sul costo della depurazione.

Le tariffe di seguito riportate della società Multiservizi per la città di Lamezia Terme, sono state determinate ai sensi della delibera AEEGSI (ora ARERA) n°664/2015; sono state approvate dal Comune di Lamezia Terme con Delibera di G.C. n..236 DEL 25/07/2017 e con Delibera della Commissione Straordinaria n.61 del 27/03/2018; sono state approvate dall’AIC (Autorità Idrica della Calabria) con Decreto Regionale n.2796 del 03/04/2018.
Nelle more dell’approvazione definitiva da parte di ARERA, tali tariffe saranno applicate dal 01/01/2017 e quindi determineranno dei conguagli per l’utenza sulle fatture emesse successivamente a tale data.La tariffa unica del 2019 per i cittadini lametini sulla depurazione è di 0,4334 € / mc. Ci piacerebbe capire dal Sindaco Mascaro su quale piano economico finanziario la società multiservizi ha determinato la tariffa per i cittadini di Lamezia dal 1/01/2017 in poi.

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Sequestro depuratore consortile Lamezia:A che punto è l’attività della Procura?

Riportiamo una notizia pubblicata dal lametino del 15 Agosto 2021. Lamezia Terme – I primi di agosto il depuratore consortile di Lamezia è stato sottoposto a sequestro da parte della Procura, sulla questione interviene, in una nota, un raggruppamento di associazioni “a seguito a ripetuti fenomeni di sversamento di reflui non depurati e fanghi nel torrente Turrina, che riceve le acque in uscita dall’impianto”.

“Tale sequestro – osservano – rientra nelle operazioni di un gruppo interforze voluto dalle procure di Lamezia Terme e di Vibo Valentia per fare luce sulle cause del grave fenomeno di inquinamento marino, osservato con senso di impotenza dai cittadini, che interessa il Golfo di Sant’Eufemia da almeno tre decenni. Il problema dell’inquinamento del mare nel Golfo di Sant’Eufemia torna ogni anno alla ribalta delle cronache nel periodo estivo, quando provoca forte rabbia e frustrazione nei bagnanti, spesso rientrati da lontano nelle proprie zone di origine per le vacanze, che si trovano nella impossibilità di godere del proprio mare per fare il bagno. Questa gravissima situazione, che di fatto sta provocando, anno dopo anno, ingenti danni all’economia turistica di tutta la fascia costiera che si affaccia sul Golfo, non ha tuttavia finora suscitato reazioni e iniziative di rilievo da parte degli enti preposti alla tutela del territorio. Anzi, i cittadini che hanno denunciato il fenomeno si sono spesso ritrovati oggetto di derisione da parte di incauti amministratori che, forti delle risultanze delle analisi effettuate dall’Arpacal, sostenevano l’assoluta salubrità e balneabilità del mare, nonostante gli evidenti segni di inquinamento delle acque. Adesso, grazie alle iniziative delle procure locali e a seguito di episodi di corruzione e malaffare legati alla mala depurazione che hanno coinvolto altre zone delle coste calabresi, evidenziando il concorso nei reati anche di soggetti appartenenti alle istituzioni e preposti ai controlli, pare che l’approccio alla questione possa cambiare anche nel comprensorio lametino, come auspicato da chi soffre quotidianamente gli effetti dell’inquinamento marino”.

Per dare un contributo alla risoluzione di questo annosissimo problema, che va compreso a fondo nella sua complessità, è di recente iniziata la collaborazione di alcune associazioni e comitati del comprensorio, uniti dal comune obiettivo di affrontare con tutti i mezzi possibili la gravissima problematica del mare sporco. Tra i protagonisti del raggruppamento, in continua espansione: Costa Nostra, Legambiente Circolo di Lamezia Terme, Marevivo Lamezia Terme, Lamezia Rifiuti Zero, WWF Calabria, Plastic Free Lamezia Terme, Plastic Free Gizzeria, Lipu Calabria, Vitambiente Circolo di Lamezia Terme, Slowfood Lamezia Terme, Comitato Ginepri Comprensorio della Costa Lametina, Associazione Logos & Polis Lamezia Terme.

Le associazioni osservano la pressoché “totale latitanza degli enti preposti al controllo del territorio rispetto ai propri obblighi istituzionali e sono attive per intraprendere rapporti di collaborazione con tutti coloro che possano, con la propria competenza e la propria passione, contribuire ad affrontare e risolvere il problema. La Calabria, che non ha le grosse problematiche di inquinamento tipiche delle zone più industrializzate, piange essenzialmente i danni di una inadeguata depurazione delle acque e di uno scarso controllo territoriale, dovuti alla cattiva amministrazione dei territori. La regione non è affatto priva delle competenze tecniche che possano contribuire a risolvere il problema dell’inquinamento marino, che diventa sempre più grave e complesso in assenza di azioni di contrasto”.

Per le associazioni: “È tempo che la politica regionale, a tutti i livelli, si rimbocchi le maniche e cominci a lavorare per risolvere un problema di primaria importanza non solo per il prioritario obiettivo di salvaguardia ambientale e sanitaria, ma anche per lo sviluppo economico del territorio, che si trova di fatto nell’impossibilità di valorizzare la straordinaria risorsa mare a causa dell’inquinamento. Le associazioni invitano tutti i cittadini e le associazioni del territorio a rendersi parte attiva in un processo di radicale cambiamento culturale, abbandonando indifferenza e lamentela per trasformarle in impegno determinato e responsabile per il bene comune”.

A che punto è l’attività della Procura?

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Il Sindaco Paolo Mascaro chiarisca:Quanto costa la depurazione a Lamezia Terme?

La nascita: il Consorzio industriale di Lamezia Terme ASICAT è il proprietario della piattaforma depurativa di Lamezia Terme, la quale è stata trasferita dall’ex agenzia per la promozione e sviluppo del mezzogiorno. La conferenza dei sindaci dell’Ato2 Calabria nel marzo 2009, ha stabilito la riconsegna degli impianti agli enti competenti per il territorio.

I comuni di Lamezia Terme, Curinga, Falerna, Filadelfia e Gizzeria ricadono nell’Ato (ambito territoriale ottimale) n°2 Catanzaro facente riferimento alla Legge Galli per i servizi idrici acquedotto, fognatura e depurazione comunali, quest’ultimi conferiscono i propri liquami reflui urbani nella piattaforma depurativa di Lamezia Terme zona industriale di San Pietro Lametino.

La proprietaria dell’impianto di depurazione (ASICAT) e i comuni hanno provveduto unitariamente per la gestione dando nascita ad una convenzione secondo quanto stabilito dall’art. 30, n°267/2000 (tutti i comuni Convenzionati in Firma (Lamezia Terme, Gizzeria, Falerna, Curinga e Filadelfia) che hanno aderito ed hanno deciso di affidare all’ASICAT di Lamezia Terme la qualità di ente capofila (22 Maggio 2009) con approvazione dal proprio consiglio comunale della convenzione ex art. 30 Dlgs 267/2000 e, dato incarico all’ASICAT da parte di quest’ultimi a bandire la gara per l’individuazione del nuovo gestore attuale DECA, attraverso la concessione di realizzazione di una nuova piattaforma depurativa ad integrazione/sostituzione dell’attuale atta a consentire la gestione, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle acque provenienti dai comuni ricadenti nel Sottoambito Tirreno.

Con determina dirigenziale n. 25 del 15 febbraio 2010, il Corap ha
deliberato di procedere alla scelta del soggetto privato cui affidare – con
procedura aperta ai sensi dell’art. 153, commi da 1 a 14, decreto legislativo 12
aprile 2006, n. 163 – la concessione dei lavori pubblici avente ad oggetto <>.

In data 18 marzo 2010 è stata sottoscritta la convenzione tra asi e i comuni di Lamezia Terme, Gizzeria, Falerna, Curinga, e Filadelfia ove specifica che ciascun comune garantisce la copertura finanziaria per la gestione, mettendo a bilancio le somme da trasferire all’Asi per le spese di gestione, altresì al fine di garantire copertura finanziaria del contratto, tutte le somme di competenza di ogni comune vengono trasferite all’Asi entro un mese dalla trasmissione delle fatture. Inoltre la suddetta convenzione che intercorre tra Asi e amministrazioni comunali approvata da ogni singolo comune, conferisce un apposita delega al tesoriere a valere su quota dei canoni di depurazione riscossa tramite ruoli.

Dopo aver ottenuto l’aggiudicazione definitiva in esecuzione della
determina dirigenziale n. 119 del 5 ottobre 2010, le imprese partecipanti in
ATI hanno costituito la società di progetto denominata Deca s.r.l. (odierna
Deca), in conformità alle prescrizioni contrattuali contenute nel disciplinare di gara. Tanto premesso Il Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro chiarisca quanto è il costo della depurazione per i cittadini lametini. Dopo questo excursus, approfondiremo nei prossimi articoli QUANTO COSTA LA DEPURAZIONE A LAMEZIA TERME, la storia continua …………………………….

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Deca s.r.l. Depuratore Lamezia Terme, scadenza 2015. Rientri nella gestione pubblica.

DECA s.r.l. è nata come società di scopo, a seguito dell’aggiudicazione della Concessione di lavori pubblici avente ad oggetto “La progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la successiva gestione dell’intervento di ristrutturazione e completamento dell’esistente piattaforma depurativa consortile nell’area industriale in Lamezia Terme, anche a servizio dei Comuni di Lamezia Terme, Curinga, Falerna, Gizzeria, Filadelfia ed adeguamento dei relativi collettori fognari e sollevamenti” stipulata in data 17/11/2010 con il Consorzio Industriale della Provincia di Catanzaro (ASICAT) per una durata quindicennale. La scadenza avverrà nel 2015, bisogna respingere con forza la prospettiva della gestione dei privati nella gestione dei depuratori presenti sul territorio. In Calabria bisogna intraprendere un percorso preciso che dovrà portare la gestione del conferimento della depurazione appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche.

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Lamezia Terme: Qui la politica è peggio del Katanga.

Come dicono alcuni cittadini,Lamezia sembra una città allo sbando, immersa in una crisi dove tutto sembra nero e sgradevole. Una realtà ormai rassegnata ad una condizione di declino, di deriva.Lamezia sta precipitando nella stessa percezione dei suoi cittadini. C’è, di fronte, una assoluta incapacità di assumersi responsabilità politiche, come se fossero altri a dover attuare le scelte gestionali ed amministrative. Di fronte a tutto ciò le forze politiche, sono tutte in silenzio e nel loro complesso non aprono alcun dibattito politico in merito alla situazione attuale. E’ proprio vero, ” QUI LA POLITCA è PEGGIO DEL KATANGA”. Vi terremo aggiornati, La storia continua ……………………………

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Granata(Legalità Democratica):Lamezia Terme,”SERVE UNA RESISTENZA CIVILE”.

Sulla città di Lamezia Terme siamo moderatamente ottimisti. Il nostro è un ottimismo sui generis, si basa sul fatto che peggio di così non può andare, che meglio di così è possibile fare. Ed è sulla constatazione che a Lamezia Terme, vedo l’iniziativa politica di alcuni consiglieri comunali, Gianturco e Rubino, che parlano del PSC di fronte l’assoluto silenzio delle forze politiche,incomincia a lievitare una volontà di riscatto e cambiamento, che credo si debba legare al rinnovamento della democrazia in questa città.Bisogna dare una mano ai fratelli lametini che hanno iniziato la loro resistenza civile. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Provincia di Catanzaro:Ma Paolo Mascaro ha votato Amedeo Mormile?

Negli ambienti politici lametini, da tempo, infatti, circolava la voce che il sindaco della città mirasse a candidarsi a presidente della Provincia di Catanzaro. Mascaro ha sempre sostenuto che, con lui alla guida della città, Lamezia avrebbe finalmente avuto un ruolo da protagonista. Le cose invece non sono andate cosi e Mascaro non è stato calcolato da nessuna forza politica per candidarsi alla presidenza. A questo punto sorge un dubbio, ma Paolo Mascaro ha votato Amedeo Mormile? Le cose vanno cosi a lamezia, cioè non vanno. Il romanzo Lamezia continua ……………………

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Paolo Mascaro, Antonietta d’amico e la politica del quartierino della Lega.

La situazione politica del Comune di Lamezia Terme è davvero particolare e ci desta grande meraviglia. Indubbiamente un romanzo tutto da raccontare e camminando a spasso per Lamezia, ci imbattiamo nei parlamentari di quartiere. Il deputato di quartiere, Domenico Furgiuele , insieme ad altri esponenti della Lega calabrese, si recano spesso dal Sindaco di lamezia Paolo Mascaro insieme ad un consigliere comunale di maggioranza di lamezia Terme, Antonietta d’amico. Fin qui niente di strano, un normale incontro politico. Ma Domenico Furgiuele, deputato della Lega, dovrebbe spiegare agli alleati, come mai mantiene il suo consigliere di riferimento in maggioranza, che è anche componente della struttura del consigliere regionale Pietro Raso. Come mai Wanda Ferro e Domenico Furgiuele non chiariscono la loro posizione politica su Lamezia Terme? Come mai Wanda Ferro ha tre consiglieri all’opposizione e uno in maggioranza? Cosi vanno le cose a Lamezia cioà non vanno. La storia continua ………………………

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Granata(Legalità Democratica):Lamezia Terme,Wanda Ferro chiarisca la posizione politica di Fratelli d’Italia.

La situazione politica del Comune di Lamezia Terme è davvero singolare. I leader regionali della coalizione di centrodestra evitano di entrare nelle dinamiche politiche territoriali e quindi il caos regna incontrastato. Su quattro consiglieri di Fratelli d’Italia tre sono all’opposizione e uno è in maggioranza. A questo si aggiunge la posizione politica di Domenico Furgiuele, deputato della Lega, che mantiene il suo consigliere di riferimento in maggioranza. Ritengo corretto che Wanda Ferro e Domenico Furgiuele, chiariscano la loro posizione politica su Lamezia Terme che vedo molto confusa e disorientata. Nel frattempo nella città il caos regna sovrano e la città è immobile sotto tutti i punti di vista. Progettare una nuova città significa anche sollecitare le istituzioni attraverso progetti da finanziare con gli strumenti della CE, con una maggioranza coesa e unita. In verità la maggioranza di Paolo Mascaro, sembra una maggioranza arcobaleno che non ha una direzione politica chiara. Lo dichiara il Presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Il Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro,il piano di riequilibrio e l’assenza dei revisori dei conti.

Il presidente della Commissione del consiglio di Lamezia Terme Pino Zaffina, ha parlato del valore della pratica del piano di riequilibrio finanziario e ha inviato il presidente del Consiglio a “diffidare i Revisori per la loro assenza, sia oggi che in occasione del Bilancio consuntivo”. Ma come mai i revisori erano assenti? Certamente ci vorranno i dovuti chiarimenti sulle partecipate. Lamezia terme è una storia tutta da raccontare, IL ROMANZO CONTINUA ………………..

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LameziaEuropa SPA.Il sindaco Paolo Mascaro riferisca in consiglio la gestione patrimoniale.

LameziaEuropa è una SpA a maggioranza prevalentemente pubblica, con un capitale sociale di 3,5 milioni di euro interamente versato, un patrimonio netto di 4 milioni di euro, una compagine societaria costituita da 26 Soci tutti Soggetti Promotori del Patto Territoriale Lametino ed i cui azionisti di riferimento sono il Comune di Lamezia Terme 28,52%, la Regione Calabria attraverso Fincalabra spa 20%, Invitalia spa attraverso Investire Partecipazioni 20%, la Camera di Commercio di Catanzaro 14,14% e la Provincia di Catanzaro 13,90 detentori del 97% delle azioni. Pur tuttavia in questa non si può non sottovalutare, ancora una volta, la grave crisi economico-finanziaria della società cui non si può più far fronte con gli strumenti ordinari. E’ necessaria una forte presa di posizione della compagine societaria, qualora ritenga di mantenere ancora in vita la società, per superare gli effetti dello squilibrio economico-finanziario.Il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, riferisca in consiglio comunale la gestione patrimoniale e l’equilibrio finanziario della LameziaEuropa Spa.

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Lamezia Terme:Gli ordini professionali, lo scarso ingegno e la mancata partecipazione al convegno sul PSC.

Leggendo le varie notizie sul web mi sono imbattuto in una notizia di Lamezia Terme. Gli ordini professionali degli Ingegneri, degli Architetti, degli Agronomi, dei Periti Industriali, e il Collegio dei Geometri della provincia di Catanzaro prendono le distanze da un incontro convocato sul piano strutturale (PSC) per domani pomeriggio al Chiostro di San Domenico.  In verità la notizia mi ha destato un po’ di curiosità e meraviglia. A mio avviso sarebbe stato utile un momento di dibattito e riflessione sulle tematiche illustrate che coinvolgesse i rappresentanti di Ordini e Collegi professionali con il territorio e per questo esprimo il mio plauso per l’iniziativa promossa dagli organizzatori dell’evento. Un’analisi puntuale, coraggiosa e senza reticenza dei “casi” di “mancato confronto degli ordini” è quindi attività che si traduce nella mancanza dei principi fondamentali delle libere professioni nella nostra società civile e politica.E’ con tale attività di puntuale e, magari, puntiglioso studio ed analisi e di denunzia delle patologie degli ordini professionali che si fa seriamente la battaglia non solo per la giusta professione, ma per quella della difesa degli ordini nel loro globale ed inscindibile complesso.E che si distingue dalle vaghe predicazioni di certi Ingegneri, Architetti,agronomi, periti industriali e geometri di sé stessi, comodamente scambiati per innovatori, di nostra conoscenza ed esperienza. A questo punto è saltata a sollazarmi, (ma non troppo) la memoria di un sonetto di Gioacchino Belli “Il valente Ingegnere ” del 1865, i cui primi versi beni si attagliano a questa vicenda comica:

Quello ingegner di cui mi chiedi, o Conte, È un ingegner del più ingegnoso ingegno.Al sol guardarlo gli si legge in fronte, come il cervel d’alti concetti ha pregno;

Belli è Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque, che quello del nostro caso è “scarso ingegno”, anche se decisamente “orientato”. Lo dichiara il Presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Domenico Furgiuele, contro Fratelli d’Italia a lamezia ma uniti alla Camera.

“Istituire un albo delle Botteghe Storiche per rivitalizzare il commercio e mantenere vive le nostre tradizioni”. E’ la proposta che Rosy Rubino, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, rivolge all’Amministrazione comunale di Lamezia Terme presentando un’apposita mozione.
“Le attività commerciali che hanno segnato la storia della nostra città rappresentano non solo un patrimonio da tutelare e promuovere, ma anche – continua la consigliera Rosy Rubino – un punto fermo dal quale ripartire in un periodo segnato dall’emergenza sanitaria e dalla recessione economica”. “Ecco che l’istituzione dell’albo delle Botteghe Storiche, già previsto in altri Comuni, mira a includere quelle attività – spiega Rubino – che a pieno titolo fanno parte della nostra memoria e della nostra identità culturale e sociale. L’obiettivo è quello di promuovere le Botteghe Storiche, sostenendole e inserendole negli itinerari turistici e culturali della Città. Antichi mestieri ed attività enogastronomiche potranno così ricevere il giusto riconoscimento”.
“Pertanto – prosegue – auspico che la discussione relativa alla istituzione dell’albo delle Botteghe Storiche venga affrontata congiuntamente dalla commissione Sviluppo Economico ed Attività Produttive e dalla commissione Cultura. Un percorso condiviso durante il quale, precisando lo status di Botteghe Storiche e puntualizzando le prerogative che devono possedere le attività economiche per essere inserite nell’albo, si punti ad un generale rilancio del commercio sul nostro territorio”. Fin qui la posizione di Rosy Rubino a cui si aggiungono anche le pozioni congiunte del consigliere Gianturco in numerose presi di posizione sulle problematiche lametine più urgenti.

Non si riesce però a comprendere quale sia la maggioranza che sostiene Paolo Mascaro e la posizione di Domenico Furgiuele della lega che lavora in netta contrapposizione a Fratelli d’Italia a lamezia che è all’opposizione,con la lega che sostiene la maggioranza, salvo poi chiederne i voti per farsi eleggere deputato. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. La storia continua …………………………

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Calabria, rifiuti: Gualtieri prorogato commissario per altri sei mesi.

Il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto ha firmato il decreto con cui viene prorogato, per altri sei mesi, l’incarico di Bruno Gualtieri come commissario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria.
Occhiuto aveva scelto l’ingegnere come guida della nuova Autority ad aprile. Per il commissario sarà previsto un contingente di personale che lo supporterà nell’espletamento dell’incarico. Il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto,

aveva già calato un poker d’assi per l’emergenza rifiuti in Calabria. Il capo di gabinetto Luciano Vigna, Il direttore generale della Regione Calabria del dipartimento Ambiente Salvatore Siviglia,il commissario dell’autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria Bruno Gualtieri e il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata, che si sono messi a lavoro dal mese di Luglio quotidianamente per fronteggiare l’emergenza, superando brillantemente l’emergenza estiva e dimostrando che in Calabria si può governare. Un cambio di rotta, a vantaggio dei cittadini calabresi e non di chi fino ad ora ha impedito il cambiamento. Bisogna perseguire con tenacia il corretto funzionamento del trattamento e conferimento abbattendo la tariffa, per salvaguardare l’economia familiare dei cittadini calabresi. Squadra vincente non si cambia e il poker d’assi è già a lavoro per fronteggiare le nuove criticità e per continuare nell’azione di buon governo del Presidente Occhiuto.

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Lamezia è una città alla sbando.Il declino di Paolo Mascaro.

La città di Lamezia Terme poteva rappresentare il fiore all’occhiello dell’intera Regione Calabria.La città è però completamente alla sbando. Ha ragione un gruppo di cittadini quando dichiara ai mezzi d’informazione che “L’aspetto urbanistico è allo sbando – incalza nella missiva -. Le strade cittadine sono pericolose per la quasi totale assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il traffico è concentrato tutto in modo unidirezionale verso luoghi specifici, ed in base agli orari: tribunale e istituti scolastici la mattina, cento metri di corso Numistrano la sera, negozi di corso Nicotera il pomeriggio senza la minima capacità di orientare per il futuro o di immaginare, almeno per il futuro, uno sviluppo policentrico come avviene in tutte le cittadine moderne». «I quartieri, sempre più ridotti a dormitori – prosegue la lettera – sono del degrado più assoluto: non solo le zone collinari/montane della città ma anche Sant’Eufemia abbandonata anche come porta d’ingresso,con i negozi ed i ristoranti quasi tutti in crisi,la zona della vecchia locomotiva in preda al parcheggio selvaggio, ai furti d’auto e alle erbacce». Senza tenere conto dell’attività culturale «C’è, di fronte, una assoluta incapacità di assumersi responsabilità anzi si addebitano le colpe ai consiglieri comunali di minoranza come se fossero loro a dover attuare le scelte gestionali ed amministrative. Cosi vanno le cose a lamezia, cioè non vanno. Noi seguiremo lamezia con attenzione, la storia continua……………..

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La grande Lamezia e la nuova classe dirigente.

Penso debba essere obiettivo comune il decollo della città della piana di Lamezia Terme e del suo comprensorio.Come dicono molte associazioni di cittadini”Bisogna guardare da una nuova prospettiva, perché le esigenze sono mutate rispetto al 1968 quando i tre Comuni di Lamezia, Sambiase e Sant’Eufemia vennero unificati”. “I giovani non possono restare spettatori, ma diventare custodi di questo immenso patrimonio”. Serve una nuova classe dirigente giovane ed innovativa, in grado di affrontare le prossime sfide di un territorio che ha grande potenzialità. Basta con i profeti di Lamezia Terme, serve un nuovo corso politico. Approfondiremo l’argomento, la storia continua ………………….

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Granata(Valle Crati):Con Roberto Occhiuto dimostreremo che la Calabria si puo’ governare.

A breve l’approvazione della proposta di legge regionale che completa il percorso di individuazione della Sorical quale futuro gestore unico del servizio idrico integrato in Calabria. Un altro passo significativo per creare le riforme auspicate dal Presidente della Giunta Regionale della Calabria Roberto Occhiuto.” Ci sono gli amministratori del fare che possono risanare la Calabria. Noi come Ente pubblico, abbiamo evitato il dissesto dei comuni e l’aumento della tassa dei rifiuti per i cittadini. Al contrario di altre realtà calabresi, il Consorzio Valle Crati ha risanato i conti”.In Calabria ci sono gli amministratori del fare che fanno funzionare i servizi e sistemano i conti nella pubblica amministrazione, con competenza e professionalità – ha aggiunto – io sono convinto che ci sono onesti e bravi amministratori che possono contribuire a riprendere la Calabria. Nella Calabria che ci piace, dobbiamo raccontare le buone pratiche che svolgiamo negli enti locali.Il Consorzio Valle Crati rappresenta un esempio di buona amministrazione: una gestione con efficienza, trasparenza, correttezza e innovazione nella P.A. Trasferiamo il nostro modello di eccellenza in Calabria a fianco del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Lo dichiara il presidente del consorzio valle crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Legalità Democratica):La legge Severino va abrogata.

Ha ragione il presidente dell’ANCI Calabria, Avv. Marcello Manna

quando scrivendo ai sindaci calabresi per sottolineare la necessità di proseguire “sul tema della reputazione degli Amministratori locali e sulle difficoltà a operare dei sindaci e che va dato segnale forte”. In questi anni, infatti, sono stati tanti i sindaci coinvolti in vicende giudiziarie. Gianluca Callipo, Giuseppe Idà, Giuseppe Falcomatà, Alessandro Tocci, Gianni Papasso, Franco Mundo, Umberto Bernaudo, Sandro Principe, Paolo Mascaro, Mario Oliverio. Con la legge Severino basta una sentenza di primo grado, quindi non definitiva, per far venir meno le funzioni di amministratore. C’è un automatismo che non funziona e che va rivisto perché lede le funzioni degli amministratori in maniera incomprensibile. Già nel 2018 il consigliere nazionale ANCI Vincenzo Granata

aveva posto il problema e numerosi amministratori avevano aderito al suo documento politico “Sulle proposte programmatiche, poi successivamente da sottoporre alle forze politiche , relative alla depenalizzazione dell’abuso d’ufficio e alla tutela dei Sindaci e degli amministratori nell’esercizio delle loro funzioni, e arrivarono subito le adesioni di 23 amministratori di Comuni importanti della Calabria al suo documento .riportiamo un articolo del 29 Gennaio 2018


“Il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata, condivide totalmente il documento programmatico del Consigliere Nazionale dell’ANCI Vincenzo Granata che va sostenuto nella sua azione di tutela dei Sindaci e degli amministratori nell’esercizio delle loro funzioni. La contestazione dell’ abuso d’ufficio, reato con una fattispecie di delicata struttura, ma che certamente non comporta la criminalizzazione di ogni violazione di legge nell’attività amministrativa. Ed invece, in questa eversione del sistema costituzionale attraverso le forzature di quello penale, anche qui si pretende che ogni violazione di norme procedurali da parte di amministratori e pubblici funzionari, sia abuso. Il che è una solenne e pericolosa sciocchezza. Abuso si ha solo quando l’atto, oltre che violatore di leggi e di regolamenti, abbia finalità in sé illecite completamente estranee a quelle della Pubblica Amministrazione.
Ecco gli aderenti al documento del Consigliere Nazionale ANCI sulla depenalizzazione dell’ abuso d’ufficio e sulla proposta di modifica della legge Severino .”
Il consigliere comunale di Cosenza e Consigliere Nazionale ANCI Vincenzo Granata
Il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata
il Sindaco del Comune di Cosenza Mario Occhiuto
Il Sindaco del Comune di Rota Greca Roberto Albano
Il Presidente del consiglio comunale di Cosenza Pierluigi Caputo
Il consigliere comunale di Cosenza Fabio Falcone
Il consigliere comunale di Cosenza Gaetano Cairo
Il consigliere comunale di Cosenza Pasquale Sconosciuto
Il consigliere comunale di Cosenza Giovanni Cipparrone
Il consigliere comunale di Cosenza Gisberto Spadafora
Il consigliere comunale di Cosenza Giuseppe D’ippolito
L’assessore al Comune di Cosenza Michelangelo Spataro
Il consigliere comunale di Rende e consigliere provinciale di Cosenza Eugenio Aceto
Il consigliere comunale di Rose Osvaldo Ferro
L’Assessore al comune di Domanico Andrea Fiorino
Il Vicesindaco del Comune di Dipignano Gianpaolo Nardi
Il consigliere comunale di Nocera Terinese Rosario Aragona
Il consigliere comunale di Paola Josè Grupillo
Il consigliere comunale di Montalto Uffugo Marco Bosco
Il consigliere comunale di Dipignano Massimiliano Fuoco
L’assessore al Comune di Montalto Livia Puntillo
Il consigliere comunale di Rende Gaetano Morrone
Il consigliere comunale di Rende Antonello Elia
a cui avevavano successivamente aderito numerosi amministratori dell’epoca della Regione Calabria.

C’è anche da segnalare l’intervento del neo deputato Simona Loizzo, a cui va il nostro plauso.

“Spero che il nuovo Parlamento voglia abolire la legge Severino che mina le garanzie costituzionali e che troppe volte ha punito ingiustamente amministratori locali e dirigenti pubblici”.

Ci sono casi di sindaci sospesi e poi decaduti assolti in Cassazione – prosegue Loizzo – e di dirigenti che sono dovuti rimanere senza incarico per anni per poi essere assolti. Penso che su questo principio di garanzia giuridica anche parte dell’opposizione potrà essere d’accordo – conclude Loizzo – e mi auguro che presto questa norma possa essere cancellata“. Nella mia qualità di Presidente dell’associazione Legalità Democratica, ritengo sia opportuno promuovere un dibattito pubblico in Calabria, sull’abrogazione della legge severivo, rilevato che oggi ci sono le condizioni per potere modificare la legge. Lo dichiara l’avv. Maximiliano Granata.

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Lega Calabria: Saccomanno sostituto da un nuovo commissario?

Il commissario della lega Calabrese Giacomo Saccomanno non ha raggiunto certamente un buon risultato a livello regionale. Uno degli esempi più emblematici del suo fallimento è stato la mancata elezione di Matteo Salvini al senato in Calabria. A questo si aggiunge che è ormami entrato in rotta di collisione con l’asse Minasi-Furgiuele per non aver azzerato le cariche di partito a livello regionale, in attesa dei congressi provinciali da svolgere. Sembrerebbe secondo qualche bene informato che Saccomanno abbia probabilmente chiuso degli accordi politici, per ottenere qualche posto di sottogoverno. Si vocifera negli ambienti politici della Lega, che conta in ambito nazionale, che ci potrebbe essere una sostituzione a breve del commissario Saccomanno con Tilde Minasi o Domenico Furgiuele. vedremo cosa succederà, la storia continua ……………………

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Il commissario della Lega Calabria Saccomanno, perchè non revoca Franco Recupero?

Perchè il commissario della Lega Calabria non azzera le nomine e revoca Franco Recupero da segretario provinciale della Lega di Reggio Calabria. Secondo voci ben informate, Giacomo Saccomanno avrebbe chiuso un accordo politico contrario al percorso politico di Domenico Furgiuele deputato confermato e uomo forte della Lega in Calabria. Sembrerebbe che Saccomanno non abbia alcuna intenzione di azzerare le nomine del partito in Calabria, dopo le dichiarazioni chiare di Furgiuele. Vedremo cosa succederà? La soria continua ……………….

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Reggio Calabria:Franco Recupero e Cristian Invernizzi,nella Lega bastano dieci iscritti per eleggere un segretario provinciale.

Ecco la dichiarazione di Franco Recupero su fb, “La Lega a Reggio Calabria e provincia ha da diversi anni centinaia di iscritti e il giorno il 23 e 27 maggio 2020 per l’occasione, il Commissario Cristian Invernizzi convocò 10 iscritti rappresentativi dei territori tra cui i candidati Consiglieri Regionali Lega eletti e non, del gennaio 2020.
In quella seduta, “Io Franco Recupero venni eletto quasi a voti unanimi con il ruolo di responsabile di tutta la provincia”. Sorge spontanea una domanda, se la lega ha da diversi anni centinaia di iscritti, come mai Cristian Invernizzi, all’epoca ha convocato solo 10 iscritti, per l’elezione del segretario provinciale della Lega di Reggio Calabria? Cosi vanno le cose nella Lega a Reggio Calabria, cioè non vanno. Nella città più importante della Regione Calabria, bastano solo dieci persone per eleggere un segretario provinciale, alla presenza di Cristian Invernizzi. Dove si è svolta la riunione? La storia continua………………….

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Lega Calabria:Salvini ordina l’azzeramento del partito e Saccomanno disubbidisce.

Dopo il consiglio federale, si vocifera di un Matteo Salvini arrabbiato per la sua mancata elezione a senatore in Calabria. Per questo motivi ha ordinato al commissario regionale della lega calabrese, Giacomo Saccomanno, di azzerare le cariche del partito. Al momento Saccomanno non ha effettuato ancora alcun provvedimento. Come mai non azzera le cariche? Quali accordi ha chiuso per non azzerare? Secondo i bene informati tutto il partito regionale è sul piede di guerra contro il commissario del partito. Probabilmente Saccomanno è affezionato ai 10 iscritti che hanno eletto Franco Recupero a segretario del partito. La storia continua …………….

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I fratelli Recupero, uno con Trump, l’altro con Salvini.

La storia dei Recupero è molto particolare. Nel romanzo della Lega che stiamo raccontando assumono una funzione di personaggi indubbiamente fuori dal comune, nelle scelte di coerenza politica. D’altronde Salvini è bravo nel ricercare questa classe politica . Ci sembrava doveroso segnalare il caso del fratello di Franco, Nuccio Recupero, il quale udite udite guardate cosa scrive su fb: Da quando faccio politica non ho mai pensato che da grande avrei fatto il Presidente di un partito politico “Italia con Trump” che porta il nome del 45° Presidente degli Stati Uniti. Sono cresciuto in una famiglia normalissima, papà era un autotrasportatore, mamma una maestra di scuola elementare, quindi, non sono figlio d’arte, nessun politico in famiglia, non ho avuto esempi politici dai miei familiari passati. Sono partito con grande umiltà, militando e avendo ruoli in alcuni dei partiti attuali del centrodestra. I grandi traguardi si raggiungono con grandi sacrifici con tanta pazienza e soprattutto con l’aiuto di Dio. In politica chi cerca le scorciatoie è destinato a fallire. Dico che l’umiltà è alla base di tutto, è necessario ascoltare, imparare sempre, avere pazienza e comunque, avere i piedi per terra guardando in faccia la realtà.Nuccio Recupero ex dirigente del partito di Matteo Salvini con Trump e il fratello con Matteo Salvini,ci sarà molto da scrivere, la storia continua…………………..

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Lega, Reggio Calabria:Franco Recupero come Lucio Battisti DIECI ISCRITTI PER ME POSSON BASTARE.

Il romanzo della Lega di Reggio Calabria è tutto da raccontare.Una storia che parte da un piccolo paesello Bergamasco, dove Franco Recupero ha un grandissimo amico che si chiama Cristian Invernizzi,

trombato nelle recenti elezioni al parlamento ed oramai ex deputato ed ex commissario regionale della lega in Calabria. Un commissario che insieme ad un suo compagno di partito tale Walter Rauti

osteggiavano negli anni passati, la candidatura di Mario Occhiuto prima e poi di Roberto Occhiuto alla presidenza della giunta regionale della Calabria. Ma torniamo a Reggio Calabria e a Franco Recupero,  per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria nel 2020, risulta l’ultimo della lista della Lega con appena 822 voti. Ci stanno arrivando molte notizie sulla sua elezione a segretario provinciale del partito e secondo i bene informati qualcuno richiede che Recupero renda pubblico il verbale della sua elezione, con la firma dei dieci iscritti che lo hanno votato. Per questi motivi nella nostra storia sopraggiunge Tilde Minasi Assessore Regionale e neo senatore della Lega

dove qualcuno si chiede come sia possibile che nella città di questo noto esponente politico, ci siano solo dieci iscritti. Infine un pensiero lo dedichiamo ad un altro personaggio della nostra storia Giacomo Saccomanno, commissario regionale della lega calabrese

e ci si chiede come mai non azzera le nomine del partito a Reggio Calabria e revoca l’incarico a Franco Recupero, che in fondo rappresenta dieci iscritti. In fondo Franco Recupero è come Lucio Battisti “DIECI ISCRITTI PER ME POSSON BASTARE”, COSI VENGONO ELETTI I DIRIGENTI DI PARTITO DI MATTEO SALVINI A REGGIO CALABRIA. La storia continua …………………………..

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Lega, Reggio Calabria: Franco Recupero eletto segretario da 10 iscritti della Lega.

Ecco la dichiarazione di Franco Recupero segretario provinciale della Lega di Reggio Calabria. “Non sono stato nominato né da Invernizzi né da Galizzi ma eletto da un numero ristretto (circa 10 che ringrazio per la fiducia) di Leghisti rappresentativi di Reggio Calabria e provincia il giorno 28 maggio 2020″. Avete capito bene Franco Recupero dichiara di essere stato eletto segretario di partito con il voto di 10 Leghisti. Cosi vanno le cose nella Lega a Reggio Calabria, cioè non vanno. Torneremo sull’argomento, la storia continua……………..

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Lega Calabria:”Si Salvini chi può”, perchè Saccomanno non azzera Recupero e le segreterie provinciali.

Alla fine la Lega dovrà ringraziare i sondaggi e il buon cuore (oltre che la buona performance) dei propri alleati. Con un consenso in caduta libera (meno del 6% in regione nei collegi proporzionali di Camera e Senato), il Carroccio riesce comunque a eleggere tre parlamentari. Lo stesso Furgiuele ha parlato, ai microfoni de L’altro Corriere Tv, ha parlato di «anno zero per la Lega. Alcune scelte in Calabria non hanno pagato e andranno riconsiderate». Sorge spontanea una domanda dopo le dichiarazioni di Furgiuele, perchè Saccomanno non azzera le cariche delle segreterie provinciali del partito in Calabria? A breve vedremo la risposta. La storia continua …………………

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Lega, Reggio Calabria:Franco Recupero ieri attaccava Domenico Furgiuele, oggi fa gli auguri.

Correva l’11 Febbraio 2019. Ecco le dichiarazioni di allora.Dalla loro, i “dissidenti senza tessera” avrebbero incassato il sostegno del vicepresidente della Commissione Antimafia della Regione Lombardia, Alex Galizzi, probabilmente non un caso che si punti su una figura istituzionale impegnata su tale fronte: “Crediamo che se Galizzi fosse con noi per guidarci e organizzarci per uscire dal pantano in cui si trova la Calabria, potremmo in poco tempo creare le basi di un futuro politico leghista più forte e lungimirante, distruggendo quelle logiche perverse che hanno messo in ginocchio l’intera regione” dice Recupero.Replicava Furgiuele La situazione rischia di creare solo danni d’immagine al partito. Perché al momento appare difficile che i “dissidenti senza tessera” possano ottenere qualcosa con la propria battaglia. Furgiuele, sembrerebbe godere del pieno appoggio da parte dei vertici nazionali e non perde occasione per sottolinearlo: “La Lega è una e soltanto una, il resto è una cordatella che forse vorrebbe impossessarsi, con le armi della delegittimazione e del fango, del movimento” dice il deputato, sottolineando più volte che la non iscrizione al partito dei dissidenti. “Non importa – dice Franco Recupero – la Lega devi averla nel cuore…”. E’ proprio strana la Lega di Reggio Calabria, ieri Franco Recupero attaccava in maniera forte Domenico Furgiuele e oggi sul suo profilo FB scrive “Congratulazioni ai nostri eletti Lega in Calabria. In ordine alfabetico Domenico Furgiuele alla Camera dei Deputati, Simona Loizzo alla Camera dei Deputati e Tilde Minasi al Senato. A loro un grande augurio per il lavoro per cui sono chiamati a svolgere e dare risposta ai cittadini nell’interesse del territorio. W la Lega!”. Cosi vanno le cose a Reggio Calabria, cioè non vanno. Vedremo cosa succederà, la storia continua……………………….

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Lega, Reggio Calabria parla BERGAMASCO:Franco Recupero, Alex Galizzi e Cristian Invernizzi.

Che la storia dela Lega sia diventata un romanzo tutto calabrese è oramai evidente a tutti. Come ogni storia da raccontare hai i suoi personaggi in cerca d’autore. Un certo Franco Recupero da Reggio Calabria da tempo segretario provinciale della Lega in provincia di Reggio Calabria, secondo i bene informati, era  stato sostenuto nella sua nomina, senza nessun congresso, da Cristian Invernizzi e Alex Galizzi consigliere regionale della Val Brembana Regione Lombardia. Dopo Rauti, Inchingolo, Invernizzi ecco spuntare Alex Galizzi. Oramai è noto a tutti che Reggio Calabria parla Bergamasco. Povera Calabria nostra, il ROMANZO CONTINUA …………………………………

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Lega Calabria: Con Franco Recupero non si recupera nulla. Reggio Calabria con la più bassa percentuale.


Questa è una strana lega con il sign Franco Recupero da Reggio Calabria. Ecco cosa scrive sul suo profilo FB il 26 Settembre “Cara LEGA, adesso porta rispetto che devi alla Calabria facendoci fare un congresso, andiamo avanti solo per nominati o per gente che viene benedetta dallo spirito santo visto i risultati tragicomici che abbiamo avuto, senza aver tenuto conto dei Militanti e della base, senza aver tenuto conto dei territori e degli amministratori locali. Nomine nelle segreterie senza coinvolgere chi andava coinvolto. Si riparta dalla base per un momento di riflessione, dando voce attraverso rappresentanti votati e quindi eletti per Meritocrazia.” Ci viene da chiedere, ma chi ha eletto Franco Recupero segretario provinciale della Lega di Reggio Calabria? Con Recupero non si recupera nulla, rilevato che nella provincia di Reggio Calabria, c’è la percentuale più bassa della regione. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. La storia continua su Reggio Calabria ………………………….

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Lega Calabria:Giuseppe Inchingolo, Walter Rauti e l’Assessore regionale.

La Storia della Lega calabrese è tutta da raccontare. Noi oramai la seguiamo da anni e c’è chi giura che non c’è il rischio di annoiarsi. Corsi e ricorsi storici, spunta un nuovo personaggio Giuseppe Inchingolo, amico di Walter Rauti. Secondo alcune indiscrezioni, si narrà che il cameramen molto caro a Matteo Salvini stia facendo pressing al leader della Lega per nominare l’assessore regionale della Lega in calabria.La storia continua …………………………..

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Invernizzi e la discesa della lega.Ecco cosa scrivevano di Cristian Invernizzi i dissidenti.

Ecco cosa si scriveva di Cristian Invernizzi. Per le elezioni regionali, Matteo Salvini ha mandato in Calabria un commissario venuto da un paesello del bergamasco, tale Cristian Invenizzi.Espressione di arroganza politica e di mancanza di ogni regola di riflessione e di prudenza, sta lavorando per portare alla debacle il consenso della Lega in Calabria. Puo’ essere descritto e pronosticato con i versi del Belli: “Di ch’er governo, è ‘na ruzzica che curre curre, fin che trova un sasso”. Il sasso se lo è gettato tra i piedi da sé, nella composizione delle liste per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria. Ha estromesso i giovani, i militanti e gli amministratori della Lega per inserire i trasformisti provenienti da altre formazioni politiche . Il Gattopardo travestito da Invernizzi detto “Gattoperdo” diceva “cambiare tutto per non cambiare niente”, anche se bisogna chiarire il Gattopardo è il Gattopardo, Cristian Invernizzi rimane Cristian Invernizzi un modesto politico proveniente da un paesello bergamasco. Gli amministratori, militanti e simpatizzanti hanno aderito e sostenuto la Lega, che pure nel passato aveva avuto parole dure sul Sud e sulla Calabria. Questi amministratori credono in un progetto di rinnovamento che ha in cantiere il nostro paese e la Calabria può, anzi deve esserne parte attiva e protagonista . Si lamenta una gestione unilaterale da parte del commissario Invernizzi insieme ad un cerchio magico, che rende impossibile ed ostacola la crescita del progetto politico fortemente voluto da Matteo Salvini e di una assoluta assenza e forma di dibattito interno. La fronda interna della Lega calabrese, ribadisce di non riconoscersi nell’attuale gestione del partito in Calabria del commissario Invernizzi e sui metodi adottati, senza alcun confronto, con gli amministratori calabresi . Non siamo una colonia del Nord, il destino dei calabresi lo decidono i calabresi. Anche Michele Gullace ex commissario provinciale di Reggio Calabria,con un gruppo di 250 iscritti ha aderito al documento di sfiducia a Cristian Invernizzi che sale cosi a quota 450 . I 450 tra cui simpatizzanti,militanti e amministratori che hanno aderito e sostenuto la Lega,fino a quando non verrà revocata la nomina a Cristian Invernizzi, diserteranno la riunione con Matteo Salvini in Calabria.

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Lega:Invernizzi e Rauti spariti dalla Calabria, CHI LI HA VISTI ?

All’epoca il commissario Regionale dal partito della Lega era il bergamasco Cristian Invernizzi e il responsabile organizzativo era Walter Rauti molto attivi quando Salvini veniva in Calabria. Rauti e Invernizzi,quando Matteo Salvini scendeva in Calabria lo seguivanO dappertutto dispensando consigli e suggerimenti sui fatti di Calabria, per cui Matteo Salvini non ne azzeccava una. Adesso i due protagonisti della nostra storia sono spariti nel nulla, è proprio il caso di dire CHI LI HA VISTI ? La storia continua ………………………

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Lega:In Calabria Simona Loizzo in caduta libera, i nuovi leader Furgiuele e Minasi.

Congresso federale Roma.La Lega non è un uomo solo al comando.La vecchia guardia del partito chiede attenzione per farsi valere a Palazzo Chigi soprattutto sulle battaglie considerate perse. In testa c’è appunto la riforma dell’autonomia e la priorità al nord, dalle imprese alle infrastrutture. Salvini, intanto, parla del governo: “Non vedo l’ora che entri in carica, abbiamo le idee chiare”. Certo è il profilo politico che il leader vorrebbe dare alla squadra: ministri espressione dei partiti del centrodestra, e non (altri) tecnici prestati alla politica. Non solo per differenziarsi dall’esperienza del governo Draghi, ma anche per contare nel rapporto con Giorgia Meloni, azionista di maggioranza della coalizione e probabile premier. In calabria cambiano gli equilibri, Simona Loizzo in caduta Libera, Furgiuele e Minasi i veri leader del partito in Calabria. Il romanzo continua …………………………..

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Il caso Simona Loizzo approda al congresso federale. Saccomanno ne parlerà con Matteo Salvini.

Vi ricordate il caso del post Loizzo, il caso approda al congresso federale che si tiene a Roma dove saranno sentiti tutti i segretari regionali del partito. Parteciperà alla riunione, Saccomanno, che porrà il caso della Loizzo a Matteo Salvini, rappresentando che tutto il partito è contro di lei per queste uscite poco opportune che tendono a creare solo confusione. Ne sapremo di più in queste ore, il romanzo continua………………

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Calabria, Romanzo Lega:Loizzo insegue Salvini per il sottosegretario.

Altro che l’asse portante della #Lega in Calabria si sposta su Cosenza. Secondo i bene informati in questi giorni di decideranno i sottosegretari da inserire nel governo. La Loizzo sta facendo di tutto per fare il sottosegretario e secondo i bene informati chiama giornalisti, insegue Salvini per le strade di Roma, insomma fa di tutto per diventare sottosegretario, chiedendo anche la delega “quella della sanità ovviamente”. L’unico a sostenerla è il sign. Nino Spirlì da Taurianova, secondo alcune indiscrezioni di parla di un litigio tra lui e la Minasi. Vi terremo informati, la storia continua………………

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Matteo Salvini richiama Simona Loizzo e lei ritira il post su fb.

Negli equilibri interni del partito (…) si affaccia una nuova leadership che è quella di Simona Loizzo che, da capolista al proporzionale, ha tirato una volata senza pari al suo partito”.
L’asse portante della #Lega in Calabria si sposta su Cosenza. Questa dichiarazione viene pubblicata su fb da Simona Loizzo, citando un articolo, che però non fa una analisi veritiera del voto e viene ripresa dal nostro sito aspassoperlacitta. Successivamente, secondo i bene informati, ci riferiscono di un Matteo Salvini sul piede di guerra che ha richiamato subito Simona Loizzo, per un post che ha messo in movimento tutto il partito contro la Loizzo. All’improvviso il post viene cancellato con celerità da Simona Loizzo e dai suoi seguaci. Più tardi sveleremo i retroscena dell’uscita di un articolo non veritiero che voleva sicuramente, ad avviso della Loizzo, sortire qualche effetto politico in un momento cosi delicato. A breve nuove novità, la storia continua …………………

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Lega Calabria:Il bluff di Simona Loizzo, il vero vincitore è Domenico Furgiuele.

Negli equilibri interni del partito (…) si affaccia una nuova leadership che è quella di Simona Loizzo che, da capolista al proporzionale, ha tirato una volata senza pari al suo partito”.
L’asse portante della #Lega in Calabria si sposta su Cosenza. Questa dichiarazione viene pubblicata su fb da Simona Loizzo, citando un articolo, che però non fa una analisi veritiera del voto. Anzi riportà il totale dei voti dimenticando che l’analisi si fa sulle percentuali e che l’On Domenico Furgiuele è stato anche candidato nel collegio di CoriglianoRossano che è quello della provincia di Cosenza e quindi non ha portato i voti solo nella provincia di Catanzaro, che ha la percentuale più alta di Cosenza, ma ha anche contributo a sostenere il consenso della lega in provincia di Cosenza. Altro che il bluff di Simona Loizzo che secondo indiscrezioni sembra abbia inseguito i giornalisti online, per fare pubblicare questo articolo, dato che aspira a fare il sottosegretario. Il vero vincitore di questa competizione elettorale nella lega è senza dubbio Domenico Furgiuele, che farebbe bene a prendere il partito calabrese della lega in mano per la sua ricostruzione. Seguiremo la vicenda, la storia continua ……………………………

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Lega Calabria:Accordo Spirlì-Loizzo per l’assessorato regionale.Roy Biasi verso il commissario regionale.

Da indiscrezioni raccolte in queste ore sembrerebbe si sia chiuso l’accordo Lega in Calabria. Nino Spirlì spingerebbe per far diventare Simona Loizzo sottosegretario per poi rivendicare la poltrona di assessore nella giunta calabrese e in più Roy Biasi dovrebbe sostituire Saccomanno nel ruolo di commissario regionale. Ovviamente questo troverebbe la ferma opposizione di Minasi, Furgiuele e Saccomanno. Vedremo cosa succederà, la storia continua ………………………………………

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Calabria:Nella Lega tutti contro la Loizzo.

In questi giorni Simona Loizzo è molto attiva, si è messa in testa di fare il sottosegretario e la sua ambizione è quella di avere la delega alla sanità. Dalla parte opposta Tilde Minasi e Domenico Furgiuele,leghisti della prima ora, che non gradiscono affatto, secondo i bene informati, questo attivismo della Loizzo,che da poco più di un anno nella Lega, vuole fare da asso piglia tutto. C’è chi dice che non si limiterebbe a richiedere di fare il sottosegretario, ma avrebbe anche richiesto a Salvini di sostituire Saccomanno alla guida del partito. Secondo i bene informati si sta formando una cordata interna che unirebbe tutti contro la Loizzo. Noi seguiremo questa vicenda politica e vi terremo informati, la storia continua ………………………………….

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Calabria:Simona Loizzo(Lega) con il 5% parla già da sottosegretario.

Questa la dichiarazione odierna di Simona Loizzo.Personalmente mi impegnerò con umiltà – dice Loizzo – a favore dei comuni e delle amministrazioni locali senza guardare in alcun modo al colore politico ma pensando al bene comune.Mente gli altri brindano a lamezia, Simona Loizzo già parla da sottosegretario. Cosi vanno le cose nella Lega calabrese, vi terremo informati, anche per informarvi degli incontri romani, la storia continua………………..

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Elezioni Camera Calabria:Il seggio potrebbe essere assegnato a Forza Italia, rielaborando i dati. Lega fuori?

Secondo alcuni ricorsi la ripartizione di seggi è errata. Rielaborando i dati della circoscrizione Calabria secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione si potrebbe desumere che il totale dei voti delle liste aventi ottenuto voti validi, darebbe un nuovo quoziente elettorale circoscrizionale. Secondo questi nuovi calcoli il seggio potrebbe essere assegnato a Forza Italia a svantaggio della Lega. Vedremo cosa accadrà in questi giorni. La storia continua …………..

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Lega Calabria: A rischio Simona Loizzo? Ricorso per nuovi conteggi.

Nuovi colpi di scena nei risultati delle elezioni politiche, potrebbero verificarsi nelle prossime ore: ricorso degli altri candidati per fare il conteggio dei voti realmente ottenuti con i resti per verificare se alla Camera verrà confermata Simona Loizzo, candidata nel listino plurinominale della Lega.Seguiremo la vicenda con attenzione ……………………

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Granata(Legalità Democratica):Dopo il caso Manna, basta con gli atti di terrorismo giudiziario.

Marcello Manna è tornato in libertà, dopo che il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza con la quale il Gip aveva disposto l’arresto ai domiciliari del Sindaco di Rende. L’Associazione Legalità Democratica si era già pronunciata sul caso Marcello Manna ed io avevo dichiarato che non ci saremo mai arresi a questa idea incivile della misura cautelare preventiva .Ed ovviamente, l’importanza sempre maggiore che assumono nell’esercizio effettivo della funzione punitiva, anziché in quella loro propria e legittima, provvedimenti discrezionali come quelli relativi alla detenzione preventiva dell’imputato, ingigantisce la preminenza del potere di certi magistrati di prima categoria rispetto a quello dei loro colleghi di seconda o di terza. Ed è potere che spetta ai “capi” degli uffici, ai procuratori della repubblica, che, ovviamente, trovano il modo di rendere sempre più incisiva questa loro funzione. Oramai in Calabria con i classici “sufficienti indizi” si intercetta, confisca e arresta. Questa nuova tendenza o frazione della magistratura sembra, si proponga un unico obiettivo: quello di terrorizzare chiunque eserciti una pubblica funzione: Sindaci, assessori, deputati, amministratori comunali e regionali e di enti vari, funzionari di ogni livello e ciò arrestandone alcuni non per “incoraggiare tutti gli altri” come dicevano i generali francesi(e non solo) che ordinavano le fucilazioni per decimazione, ma per intimidire, rendere malleabili incapaci di ogni resistenza alle intromissioni ed ai voleri e metodi della “casta togata” , l’intera classe politica. Non si tratta di errori giudiziari e neppure di tentativi di imbastire annose persecuzioni. “Fare assaggiare “ il carcere ai politici in quanto tali, tanto piu’ se onesti e diligenti, per creare sgomento in tutta la classe politica, cosi da renderla duttile e ubbidiente, colpire nel mucchio. Non si tratta più di perseguitare alcune persone o magari interi partiti, ma una intera categoria l’ossatura stessa della nazione. E’ questo tipico terrorismo. Il fatto in sè è di una gravità enorme, ma ancora più grave è, a nostro avviso, che a degli autentici terroristi, ancorchè togati, si voglia riconoscere la garanzia dell’indipendenza e della pratica incensurabilità e irresponsabilità che sono è debbono essere, semmai, prerogative dei magistrati degni di questa altissima funzione. Né si dica che le scarcerazioni a seguito di Riesame, di questi amministratori arrestati per decimazione siano la prova che la giustizia funziona. Applicare ed invocare il principio dell’indipendenza e della incensurabilità ad atti di autentico terrorismo giudiziario e’ una forma di complicità o, almeno, di connivenza che non fa che screditare l’intera magistratura e danneggiare persino quella sua deformazione in se allarmante, che è il sopravvenire di un partito dei magistrati. Si aggiunga che “ volentieri si presta a chi molto possiede”. Liberarci di tutto ciò, volere denunciate e represse certe nefandezze, neutralizzati e sanzionati certi malfattori è necessità vitale per l’intero Paese e non solo per le località dove si abbiano a lamentare cose del genere. Non stare a guardare, non tollerare l’intollerabile. Questo deve essere l’impegno di tutti i cittadini onesti e l’unico modo per sfuggire alla morsa delle intimidazioni e delle costrizioni. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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A rischio il seggio di Simona Loizzo? Possibile ricorso all’ufficio elettorale centrale?

Il metodo di distribuzione dei seggi alla camera con il sistema proporzionale è complesso e farraginoso. Per questi motivi, secondo i bene informati, ci potrebbe essere in queste ore la predisposizione di un ricorso all’ufficio elettorale centrale per mettere in discussione il seggio della Loizzo e assegnare il seggio ad un altro partito. Vi terremo informati, la storia continua…………………………..

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Cristian Invernizzi(Lega), detto GATTOPERDO, trombato alle elezioni.

Fonte corriere della sera Bergamo
Chi non passa
Chiusi i complicati calcoli del sistema elettorale, non centra l’obiettivo Niccolò Carretta per il terzo polo, in corsa alla Camera nel collegio uninominale di Bergamo, né Alessandra Gallone, coordinatrice provinciale di Forza Italia e schierata alle spalle di Silvio Berlusconi nel listino per il Senato. Era candidato in Veneto e dovrà lasciare la Camera dopo vent’anni di legislature (la prima nel 2001) anche Gregorio Fontana, sempre Forza Italia. Non ce la fanno nemmeno il referente provinciale della Lega, il deputato Cristian Invernizzi, e il compagno di partito Giulio Centemero, in lizza a Bergamo sempre per la Camera. Nel Pd resta fuori la deputata Elena Carnevali, che era candidata a Milano. Ve lo ricordate Cristian Invernizzi l’ex commissario della Lega calabrese, è stato sonoramente trombato dall’elettorato e non è più deputato. A futura memoria, la storia continua……………….

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Mario Occhiuto, il senatore che vuole rendere migliore la sua Calabria.

Mario Occhiuto ha già vinto la sfida del cambiamento della città di Cosenza, trasformandone completamente il volto e realizzando opere signifivative che dureranno nel tempo.Oggi si presenta una nuova sfida in Calabria e il primo pensiero, il neo senatore Occhiuto, lo rivolge alla sua amata Cosenza. Con le sue grandi capacità politiche siamo sicuri che riuscirà a dare un colpo di reni ad un territorio che ha bisogno di una particolare attenzione nazionale. Vuole dare una mano ai calabresi e alla sua gente. Lo aveva già dichiarato nel 2019 “Il mio unico fine è quello di portare avanti una missione: cambiare la Calabria e renderla migliore e ricca di opportunità per i nostri figli”. Chi lo conosce ne apprezza le doti di uomo equilibrato e del fare, un esteta, un amante del bello ma con una robusta esperienza amministrativa sia nel settore privato che pubblico, con lui si riesce a realizzare anche l’impossibile. Ora per l’architetto si apre questa nuova sfida quella più bella ed esaltante, già Occhiuto aveva dichiarato “intendo allo stesso modo dedicarmi con passione, con l’esperienza e le competenze che ho acquisito nel corso della pluridecennale attività professionale e di quella amministrativa ai temi dello sviluppo sociale e produttivo della nostra Calabria e del Paese intero, all’interno dell’importante assemblea legislativa che è il Senato della Repubblica.Siamo sicuri che il Sindaco di Calabria riuscirà a rappresentare al meglio le esigenza dei cittadini calabresi.

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Roberto Occhiuto tra i nuovi leader nazionali di Forza Italia.

Grazie al risultato straordinario di Forza Italia del 16% a livello calabrese, Roberto Occhiuto è inserito a pieno titolo tra i leader nazionali di Forza Italia.Con la presenza anche del neo senatore Mario Occhiuto e degli altri parlamentari del centrodestra riusciremo a far capire le ragioni della Calabria e a rilanciare il nostro territorio sui grandi temi della sanità, dell’ambiente e sugli investimenti da effettuare.

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Rosaria Succurro:Il voto di domenica rafforza il centrodestra,adesso avremo più peso per completare il cambiamento.

Dal profilo Fb di Rosaria Succurro Presidente della provincia di Cosenza ed esponente di Forza Italia.
? Il voto di domenica scorsa certifica l’exploit del #centrodestra #unito
▪️che a #San #Giovanni in #Fiore ha raggiunto il 41,06 per cento delle preferenze
? di quei cittadini che hanno espresso la loro fiducia per la nostra coalizione, riconoscendone
?la credibilità
? l’affidabilità
? il buon governo di ogni giorno.
✔️ Questo è il primo dato netto.
✔️ Il secondo dato altrettanto chiaro è l’affermazione di #Forza #Italia ??, che si conferma guida salda della coalizione confermandosi primo partito.
? Si tratta di una legittimazione popolare piena, che premia l’intera coalizione per la propria serietà politica e amministrativa, per le opere realizzate e per il cambiamento impresso negli ultimi due anni di gestione del municipio.
‼️Non solo, il giudizio degli elettori, che hanno sonoramente bocciato un modo di fare politica vecchio, rancoroso e pretestuoso, riguarda anche il lavoro di squadra che il centrodestra locale ha svolto insieme
? al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto,
? alla sua giunta
? all’amministrazione provinciale di Cosenza.
? Il voto di domenica rafforza il centrodestra, tanto a San Giovanni in Fiore quanto per il governo provinciale e regionale.
Adesso avremo più peso, presso il futuro esecutivo nazionale, per completare il cambiamento che la giunta del presidente Occhiuto e le due amministrazioni che ho l’onore (e l’onere) di guidare hanno avviato da tempo, in perfetta sinergia.
‼️Grazie San Giovanni in Fiore‼️

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La vittoria dei fratelli Occhiuto.Roberto Occhiuto puo’ rilanciare il partito a livello nazionale.

Queste elezioni hanno sancito la vittoria in Calabria dei fratelli Occhiuto.  Forza Italia raddoppia il consenso diventando la capitale italiana del partito con il suo 16%. La Calabria avrà una sicura rappresentanza nel governo meloni e il neo senatore Mario Occhiuto ha tutta l’esperienza professionale e politica per ricoprire un ruolo cosi importante. Da prendere anche in considerazione che il governatore Roberto Occhiuto è uno dei politici italiani che puo’ rilanciare il partito di Forza Italia a livello nazionale che ha bisogno di essere rilanciato sul piano nazionale.

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Roberto Occhiuto:Risultato clamoroso! #avanticalabria!

Dal profilo fb del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

Risultato clamoroso! Con il 16% abbiamo conseguito la percentuale più alta in Italia per Forza Italia e doppiato il dato nazionale. Grazie a voi sarò ancora più determinato nel far valere, con i ministri dell’esecutivo nazionale, le ragioni della Calabria sulle infrastrutture, sul rigassificatore di Gioia Tauro, sull’idrico, sui rifiuti, sugli investimenti, sul lavoro, e soprattutto sulla sanità.

#avanticalabria!

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Calabria:Roberto e Mario Occhiuto fanno vincere il centrodestra.

In Calabria, con il 16,28%,Forza Italia raddoppia il consenso elettorale rispetto al dato nazionale. Questo avviene grazie alle capacità di una classe dirigente calabrese del partito con a capo Roberto e Mario Occhiuto, come capolista al senato in Calabria. E’ evidente a tutta la classe politica calabrese il chiaro flop della Lega in Calabria, sotto il 6%, che ha rischiato di far perdere tutti i seggi nel maggioritario, se non ci fosse stato l’intervento provvidenziale di Forza Italia che ha dimostrato di essere una forza presente e determinante sul territorio.

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La Lega di Simona Loizzo sfascia la Lega in Calabria.

Il famoso raduno a pontida non ha riscosso grande partecipazione per la classe dirigente calabrese. Assenti Loizzo, Mancuso e Gelardi. Assenti anche Golletti e Bruno che secondo qualche ben informato sarebbero pronti a lasciare la Lega. Nel frattempo dopo l’abbandono di Costantino Baffa, consigliere comunale di CoriglianoRossano, abbandona anche il Sindaco di San Vincenzo La Costa Iannotta. Pronti a breve nuovi clamorosi abbandoni. E’ proprio il caso di dire che la Lega di Loizzo ha sfasciato la lega in Calabria. La storia continua…….

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Mario Occhiuto(capolista al senato Forza Italia): Una nuova stagione di opere pubbliche per la Calabria!

Una nuova stagione di opere pubbliche per la Calabria!
Il nostro programma per le Infrastrutture strategiche e l’utilizzo delle risorse europee per lo sviluppo della Calabria:
– Investimenti nella logistica e nella portualità;
– Infrastrutture digitali;
– Alta velocità in tutto il territorio;
– Realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina.
Nella mia esperienza di Sindaco di Cosenza ho realizzato opere pubbliche per 400 milioni di euro di importanza strategica per rigenerare il tessuto urbano. Quello che gli altri promettono, io l’ho già fatto! Lo dichiara il capolista al Senato per Forza Italia Mario Occhiuto.

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Cosenza: Capitan Fracassa Salvini snobba il funerale di monsignor Nolè.

Si terranno lunedì prossimo, 19 settembre, nella cattedrale di Cosenza, alle 15, i funerali di mons. Francescoantonio Nolè, arcivescovo metropolita della Diocesi di Cosenza-Bisignano. Nel frattempo arriva pure nel territorio della diocesi a dieci chilometri dalla cattedrale, capitan fracassa Matteo Salvini,il quale fa una visita presso un centro di riabilitazione, dove a margine dell’incontro incontrerà quel poco che rimane dei dirigenti leghisti. Una vera è propria caduta di stile nei confronti dell’intera provincia di Cosenza.

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Calabria:Basta con i PIRATI dei rifiuti.

Il controllo computerizzato dei rifiuti che arrivano nei centri di smaltimento autorizzati fornisce un mezzo efficiente di controllo generale. Un esperto può facilmente stimare quanti sono i rifiuti di ogni azienda. Non resta che andare a vedere, tramite il computer, quanti rifiuti l’ azienda ha mandato ai centri autorizzati e poi chiederle dove sono finiti i mancanti.Bisogna intensificare i controlli per eliminare ogni smaltimento abusivo sul territorio calabrese. BASTA CON I PIRATI DEI RIFIUTI, la storia continua…………………….

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Granata(Legalità Democratica):Città di Rende,basta con gli SCIACALLI dell’antimafia.

Il caso della città di Rende, mi induce ad alcune riflessioni: Si direbbe che qualcosa si stia muovendo nella sconsolante immobilità del Paese, dei suoi giuristi, dei suoi imprenditori, dei suoi abitanti di buon senso e di buonafede di fronte allo scempio del diritto, dell’economia, della civiltà dei rapporti tra governanti e governati consumato in nome di un komeinismo antimafia e di un controriformismo inquisitorio che sono la negazione della nostra stessa società.Abituati, ma non rassegnati a parlare al vento, a scrivere per esser letti da pochi e rassegnati amici da anni ed anni, può darsi che il nostro sia un sussulto di ottimismo ingiustificato. Ma è nostro dovere, è diritto della nostra non rassegnazione ad esporlo, a tentare di condividerlo con chi, rassegnato, ci ha magari fatti oggetto del suo affettuoso scetticismo.Lo abbiamo già scritto: ci deve essere un sussulto contro quella particolare ma essenziale forma di demolizione dei fondamenti civili e sociali del nostro diritto penale che sono le misure Antimafia, ma non solo.Un appello speciale agli avvocati: mettano da parte i loro studi, le loro analisi, (parlo, ad esempio quelli del Consiglio Nazionale Forense) per “correggere” il codice antimafia.Non si riducano ad umiliarsi in un dialogo con questa politica. Parlino invece alla gente. Scrivano sui giornali. Adoperino internet. Diventino agitatori in nome della legalità vera. Passati gli entusiasmi del “manipulitismo” e quelli dell’antipolitica che ne è stata generata, cresce nel Paese l’insofferenza per l’impotenza di una Magistratura priva di responsabilità, ribelle rispetto ai limiti di differenziazione di ruoli. L’alleanza tra l’estremismo giudiziario quale quello di un Di Matteo con i Cinque Stelle ha nuociuto all’uno e agli altri. La rabbia e l’insofferenza contro l’antimafia arrogante, che pesa ed opprime la vita sociale e politica del Mezzogiorno (e non solo) sale e trabocca. Ma rabbia ed insofferenza non debbono essere lasciate senza sostengo e possibilità di un’espressione razionale e “pulita”, non soggetta a nuove degenerazioni di tipo grillino. Nella Magistratura non sono pochi quelli che si rendono conto di questa situazione.Chi ha senno deve avere coraggio e chi ha coraggio è l’ora che lo dimostri. L’Italia non merita una nuova, tristissima esperienza autoritaria.BASTA CON QUESTA ANTIMAFIA E CON GLI SCIACALLI DELL’ANTIMAFIA.Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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I fratelli Granata esempio di eccellenza nel settore dei rifiuti e della depurazione.

I fratelli Granata esempio di eccellenza nel settore dei rifiuti e della depurazione.
Un periodico on line di Cosenza, noto per “servizi” del genere, i noti diffamatori professionisti, ha pubblicato un articolo Fake News . Immondizia del Web che scatena la rabbia idrofoba di soggetti e strumenti mediatici del genere.
Guido il Consorzio Valle Crati da oltre undici anni e l’ente che dirigo è diventato esempio di eccellenza.
Capisco che questo da fastidio ai delatori, gli antagonisti, agli eversivi, ai diffamatori idrofobi online e agli odiatori della società cosentina. Cari diffamatori vedervi rosicare non è importante, ma è l’unica cosa che conta .

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Avv. Maximiliano Granata: Ai diffamatori professionisti, meno canne e più uovo sbattuto .

Diffamatori professionisti all’opera coadiviuati dai soliti noti del settore ambiente.
Un periodico on line, noto per servizi del genere, pubblica sempre i soliti articoli fotocopia, suggeriti dai soliti noti del settore ambiente.
Noi con il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, vogliamo cambiare la Calabria .
Agli avversari diffamatori consigliamo meno canne piu’ uovo sbattuto. La storia continua…………………………..

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Iacchitè, un sito di diffamatori professionisti.

Questi signori del sito Iacchitè e i loro suggeritori “le forze della conservazione del settore ambiente”, sono diventati all’improvviso “Esperti di diritto ambientale”. Sic!
Ricordo a me stesso che la Calabria è terra di illustri giuristi. Ciò, purtroppo, conta oggi poco, si è soppresso il significato di questo dato storico. Quello che debbo ricordare a me stesso, perchè tutti voi lo sapete e lo patite nella vostra vita quotidiana, che la Calabria è terra di grandi, quotidiane, ignoranze .L’ignoranza del settore ambiente costituisce l’arma letale del partito dei diffamatori professionisti o dei furbetti della materia. Consiglio ai diffamatori idrofobi online e ai loro suggeritori, di studiare prima di scrivere baggianate, tra l’altro l’Ing. Bruno Gualtieri è uno dei massimi esperti del settore ambiente a livello nazionale.
Di fronte cio’ cosa puo’ rappresentare Iacchitè, un sito di diffamatori professionisti, il sito del nulla, il sito dell’incomprensione del diritto ambientale. Nel frattempo giunge a sollazzarmi, ma non troppo, un sonetto di Gioacchino belli, sono ppiù i somari dei cavalli. D’altronde Belli è Belli e i diffamatori professionisti sono i diffamatori professionisti.

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Roberto e Mario Occhiuto, i fratelli Kennedy di Calabria.

JOHN FITGZERALD KENNEDY:egli riassunse tutto il programma dicendo: “La nuova frontiera non è un insieme di promesse, ma un insieme di sfide”; egli non intendeva offrire nulla al Paese, ma domandava ad esso ogni sforzo per il raggiungimento di questa frontiera. Oggi il nuovo Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sta affrontado una serie di sfide per risollevare le sorti di una Regione che è stata malgovernata negli ultimi venti anni. Dal suo canto Mario Occhiuto ha già vinto la sfida del cambiamento della città di Cosenza, trasformando completamente il volto della città e realizzando opere signifivative che dureranno nel tempo. Oggi si presenta una nuova sfida in Calabria, Mario Occhiuto candidato capolista al senato nel collegio plurinominale per la lista di Forza Italia. Roberto e Mario Occhiuto rappresentano i fratelli Kennedy di Calabria e siamo sicuri che riusciranno a dare un colpo di reni ad un territorio che ha bisogno di risorgere su basi nuove.

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Mario Occhiuto:Mi rivolgo ai giovani che potranno votare al senato.

Mi rivolgo soprattutto ai giovani, che questa volta potranno votare anche al Senato dai 18 anni in su.
I giovani sono sempre stati i miei migliori consiglieri e alleati, prima nelle mie attività professionali e poi nel corso dell’intensa esperienza da Sindaco della città di Cosenza.
In quei dieci anni abbiamo lavorato duro ogni giorno, ogni mese dell’anno, per rendere più attrattiva la città creando eventi straordinari e installazioni meravigliose, realizzando grandi opere pubbliche di raffinata cultura, puntando sull’ambiente e sulla qualità della vita. E così facendo siamo riusciti a portare la città di Cosenza ai primi posti (dagli ultimi) di tutte le classifiche nazionali, con ripercussioni molto positive rispetto alla crescita del numero delle imprese e alle presenze turistiche.
Le città più belle e vivibili sono quelle più competitive e offrono maggiori opportunità di lavoro e di occupazione soprattutto ai giovani. Inoltre promuovere eventi e creare luoghi di coesione, di legame sociale e collettivo, rafforza nei cittadini e nei giovani la voglia di vivere, l’istinto ri-creativo e vitale e in definitiva la motivazione stessa che sta alla base della vita e del lavoro. È così che si contrastano i rischi dell’isolamento e della solitudine: promuovendo occasioni e luoghi di socialità.
Mi rivolgo dunque ai giovani, a quelli che hanno vissuto anche per un solo giorno la magica atmosfera esistente nella città durante i miei dieci anni di governo cittadino, quel vento di novità e di creatività che soffiava nelle piazze, lungo le strade e negli spazi pedonali: io sono candidato come capolista al Senato per Forza Italia e vi chiedo, se possibile, di sostenermi. Mi impegnerò per il progresso della Calabria e del nostro Paese, con la stessa passione e lo stesso amore per il territorio che ho dimostrato da sindaco di Cosenza.
Potete votarmi in tutta la Regione Calabria barrando semplicemente il simbolo di Forza Italia al Senato (scheda gialla) posto in corrispondenza del mio nome. Vi chiedo anche la cortesia di votare Forza Italia alla Camera barrando il simbolo.
Grazie di cuore a tutti voi ?

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Calabria:Rivoluzione Rifiuti, in arrivo nuovo personale presso l’autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria.

In passato in Calabria il ciclo dei rifiuti non è stato proprio gestito, non c’è stata programmazione si è lavorato sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria non ha funzionato. Oggi invece, con l’unico impianto per la gestione dei rifiuti di natura pubblica “la discarica di San Giovanni in Fiore” e grazie al provvedimento del commissario Ing Bruno Gualtieri, seguendo l’indirizzo del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, si è consentito di calmierare i costi della bolletta dei rifiuti, evitando l’emergenza estiva per la prima volta in Calabria. Grazie anche al lavoro del direttore generale Ing. Salvatore Siviglia, partirà la rivoluzione del sistema dei rifiuti in Calabria, con nuovo personale della giunta regionale da assegnare presso l’autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria, per far fronte alla predisposizione degli atti necessari per il funzionamento dell’autorità.

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Granata(Legalità Democratica):Il caso Marcello Manna e la giustizia distruttiva di ogni sospettato.

Il caso Marcello Manna mi induce ad alcune riflessioni: La funzione giudiziaria, dunque, concepita dalla Magistratura italiana come attività preminentemente politica. Che mira ad un risultato ultimo della imposizione del potere giudiziario su ogni altro. Compreso quello legislativo. Del resto le prediche dei Davigo, dei Gratteri, dei Di Pietro, di un Ingroia (quando è lucido), sono una tipica attività di partito. E una tipica attività di partito è il dividersi e contrapporsi in “correnti”.
Per anni sono partiti dalle Procure lampi e tuoni contro la corruzione della politica, con invocazioni di mezzi legislativi che conferissero ai magistrati, di fatto, un potere discrezionale di punire tutto ciò che nell’Amministrazione “non va”. Finalità di lotta, quindi, non di obiettiva giustizia.
Le prediche dei Davigo, dei Gratteri, dei Di Matteo, dei Caselli, il fantasma della mafia agitato ogni volta che qualche ostacolo si profilava per questi paladini dell’abuso, la complicità di una stampa di pennivendoli tirapiedi, si concretavano e si concretano nella giustizia distruttiva di ogni “sospettato”. Questa la devianza della giustizia. Questo “Partito dei Magistrati” ha trovato spazio e facile vita per la stoltezza e la volontà di “non compromettersi” di un po’ tutte le forze politiche. Ma negli ultimi anni, dopo che questo tipo di giustizia era stata sostenuta dalla Sinistra e dal Partito Comunista Italiano si è profilato un legame, una simbiosi tra il Partito dei Magistrati ed il clan dei Casale(gge)si, il cosiddetto Movimento 5 Stelle.
P.S.: Esponenti dell’Associazione Magistrati hanno parlato e parlano di una “questione morale”. Questione morale tra i magistrati è di per sé questione politico-istituzionale. E quella del nostro sistema giudiziario è questione politica fondamentale. Si tratta di vedere se ad una Repubblica Democratica si sia stabilmente sostituita una Repubblica di abusatori della giustizia.Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Lega Cosenza,elezioni:Golletti e Bruno, chi li ha visti?

A metà marzo sono stati costituiti gli organismi della lega in provincia di Cosenza , sono stati scelti Arnaldo Golletti per l’organizzazione provinciale e Davide Bruno, ex assessore comunale della giunta Occhiuto, per la città, voluti fortemente da Simona Loizzo e avallati da Matteo Salvini.I giornali locali pubblicavano che Venerdì 29 aprile si alzerà il sipario. Alle ore 17, infatti, all’Hotel Royal la Lega presenterà i nuovi organigrammi della federazione bruzia. Per l’occasione sono stati mobilitati i vertici che daranno la loro benedizione alla nuova fase. Partecipava addirittura tutto lo stato generale, il segretario regionale Giacomo Saccomanno, il capogruppo regionale Simona Loizzo, l’assessore regionale al Welfare Tilde Minasi, il deputato Domenico Furgiuele e il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. Si Annunciava anche l’ex presidente della giunta regionale Nino Spirli, il vice segretario regionale Cataldo Calabretta, i consiglieri regionali Pietro Raso e Giuseppe Gelardi. Noi in verità non li stiamo vedendo in questa competizione elettorale. Su Golletti e Bruno è necessario rivolgersi alla famosa trasmissione chi l’ha visto? Cosi vanni le cose in calabria, cioè non vanno. La storia continua …………………………………….

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Calabria:Il partito dei pubblici ministeri come gli ulema nello stato islamico.

Il mio amico e mentore Mauro Mellini mi ricordava di aver visto prendere piede nelle procure degli anni Settanta – soprattutto in quelle calabresi, con cui aveva più familiarità – una cultura per cui “noi siamo gli avamposti della legalità” e “lo stato ci ha abbandonato, è un traditore”. E così, «nel tempo, lentamente, gli atti di elaborazione concettuale della Magistratura sono passati nella magistratura corporativa e ora che la politica prova a tirare le briglie che ha lasciato a lungo sciolte, il cavallo della magistratura si imbizzarrisce. E reagisce, non ritenendosi più un pezzo dello stato, ma espressione ormai di un qualcosa che sta sopra al potere temporale, come gli ulema nello stato islamico. Sono un’aristocrazia dotata di un potere carismatico, che per definizione non è elettivo: si acquista col concorso di uditore giudiziario». Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. NOI SIAMO GARANTISTI, NON SIAMO GIUSTIZIALISTI. In onore di Mauro, io e Mauro Mellini non abbiamo EL MIEDO …………la storia continua …………………….

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Catanzaro:Il Sindaco Fiorita,la cittadinanza onoraria a Gratteri e la culla del giustizialismo.

La proposta al Consiglio comunale del Sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita di conferire la cittadinanza onoraria al procuratore Nicola Gratteri, mi induce ad alcune riflessioni:
Una volta era d’obbligo affermare che all’Estero ci “invidiavano il Duce”. Ora per una forma assai simile di narcisismo, frutto di ottusità e di imposizione mediatica, sembra che dovremmo sentirci “invidiati” nientemeno che per il nostro diritto, “saggiamente” libero da impacci garantisti. A dettare agli Italiani l’assioma della loro fortuna di essere “guidati” dal Duce, con il corollario, appunto, dell’invidia prodotta in quei babbei degli stranieri che non erano stati capaci di procurarsene uno almeno un po’ somigliante al prototipo (ma poi i tedeschi ne tirarono fuori uno cento volte più “duce”) era lo stesso oggetto dell’invidia : il Duce ed i suoi cortigiani. Oggi a cercar di convincerci che siamo fortunati ad avere la miglior giustizia del mondo, che gli altri ci invidiano solo perché non la conoscono, sono gli stessi magistrati, che delle nostre leggi, ancora non tutte da buttare, fanno il “diritto vivente”, che a volerlo buttar via non ci si riesce, perché in un modo o nell’altro te lo fanno “vivere”, spiattellandotelo tale e quale.
Dunque, cari connazionali, “allegria”, come diceva la buonanima di Mike Bongiorno. Allegria perché siamo la culla del diritto e della giustizia, quella che non si fa fregare, perché se ne frega di quelle chiacchiere del garantismo. La culla, insomma, del giustizialismo. Peggio per chi non riesce a fare altrettanto e per evidenti complessi di inferiorità non sa imitarci. Il guaio è che con le loro stronzate (scusate, diciamo… sciocchezze…) mettono i bastoni tra le ruote alla giustizia nostra ed ai nostri magistrati che così bene la amministrano.
Queste cose, se non le diceva esplicitamente, le evocava e le lasciava intendere e faceva il necessario perché dovessimo intenderle giorni fa in televisione un magistrato che non è né un fanatico fondamentalista, né un esibizionista né tanto meno uno sprovveduto e che, pertanto, si può dire esprima il succo di tutta una politica giudiziaria (quella, appunto dei magistrati, che peraltro negano di averne una).
Dunque, Nicola Gratteri, oggi procuratore della D.D.A. di Catanzaro, magistrato “antimafia”, anzi, antindrangheta, alle prese, per le sue funzioni, con molti problemi relativi ai rapporti con altri sistemi giudiziari e di indagini penali vigenti in Paesi d’Europa (e non solo), lamentava che, ad esempio, in Germania non fossero consentite intercettazioni telefoniche ed ambientali come da noi (dove, possiamo aggiungere, anche se non sono consentite, si fanno lo stesso etc. etc.) intercettazioni che avrebbero, ad esempio, consentito di “prevenire” la strage di ‘ndrangheta di Duinsburg.
Abbiamo inteso da vari magistrati lamentele analoghe: quei testoni dei Tedeschi, degli Olandesi, degli Inglesi, non si vogliono render conto di quanto sia buono il nostro sistema di sottoporre a misure “di prevenzione” anche patrimoniali (confische etc.) in base a “sufficienti indizi”; e non di “aver fatto” questo e quello, ma di “essere” mafiosi. Vogliono le prove.
E noi gliele diamo: le prove che quelli “sono indiziati”. E quelli niente: le prove che uno è “indiziato” per loro non contano…
Che poliziotti e pubblici accusatori lamentino di avere “le mani legate” non è davvero una novità. I nostri magistrati di tali lamentele ne hanno fatto un coro di sottofondo di ogni loro attività associativa o istituzionale. Adesso che ministri (di sinistra o di destra) fanno a gara ad adattare leggi e decreti ai loro desideri, il coro è, per lo più, di “allarme” per ciò che potrebbe accadere se Berlusconi non avesse lui le mani legate e volesse cominciare a guardar dove le mettono loro.
Intanto, un po’ per tenersi in esercizio, un po’ per abitudine, un po’, certamente, anche per convinzione, si lamentano del presente con riferimento a ciò che può capitare all’estero.
Come dire: altro che buoni esempi della giustizia di altri Stati! E’ là che le cose non vanno. Non vanno perché in Germania, Belgio, Francia, Olanda etc. etc. la giustizia non è “lottatrice”, ma avvelenata dal garantismo.
Ed ecco che il buon magistrato Gratteri, dà una spiegazione di questa “inadeguatezza”. Di quella dei Tedeschi, in particolare.
Essendo stati nazisti, i Tedeschi ora hanno timore di non apparire abbastanza democratici e finiscono quindi per prendere per buone le corbellerie dei garantisti. E così mettono i bastoni tra le ruote alla magistratura italiana che deve ricorrere alla collaborazione internazionale per combattere ‘ndrangheta, mafia e camorra. L’Italia, dove la democrazia è invece più radicata e non c’è bisogno di sbracciarsi troppo e compromettersi col garantismo per dimostrarlo, può accontentarsi dei “sufficienti indizi” per intercettare, confiscare e arrestare. Democraticamente. Peccato che quelli là non capiscano che siamo noi la “culla del diritto” (e della democrazia) e non ci lascino arrestare, intercettare, confiscare “all’italiana” per lottare contro la criminalità nostra (ed anche loro) anche nei loro paesi.
Di tutto questo discorso una cosa di buono sembra esserci. Non si sente la solita solfa secondo cui qui da noi tutto va a catafascio, peggio che nel Katanga etc. etc. Ma poi ci si rende conto che dovremmo dedurne che quel che abbiamo di buono e quel che bene funziona è la giustizia. Ed allora… ps considerazioni che facevamo io e il mio grande amico Mauro Mellini. Anche da lassù il mio mentore e amico di tante battaglie garantiste avrebbe fatto queste considerazioni, sulla proposta di cittadinanza onoraria da conferire a Nicola Gratteri.In dubio pro reo
Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata

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Avv.Granata, caso Manna: «Non ci arrenderemo mai a questa idea incivile della misura cautelare preventiva»

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata sul caso “Marcello Manna”.

Ho grande stima personale e professionale del Sindaco Marcello Manna che conosco da molti anni e che si è sempre distinto per imparzialità e correttezza nella conduzione della pubblica amministrazione.

Il caso dell’arresto di Marcello Manna, mi sollecita però a fare alcune considerazioni di carattere giuridico: Finora tutte le modifiche apportate alla procedura penale, nell’intento di assicurare all’imputato maggiori garanzie di una difesa meno simbolica ed aleatoria, hanno conseguito il risultato certo per la generalità dei processi dell’allungarne la durata e la macchinosità, che già erano inconcepibili. La punizione di qualsiasi delitto è divenuta così ancor più aleatoria e così lontana dalla commissione del fatto da perdere qualsiasi efficacia.

Per colpire la criminalità, piuttosto che la esecuzione delle pene sempre tarda ed incerta, vengono invece usati strumenti concepiti per un fine ben diverso. Il mandato di cattura e la carcerazione preventiva, che dovrebbero servire ad impedire che l’imputato se la batta, diventano il mezzo per anticipare la pena altrimenti troppo lenta a colpire il reato. Nelle carceri italiane i due terzi dei detenuti sono in attesa del giudizio.
Si tratta di persone che la legge considera innocenti, finché non intervenga la loro condanna definitiva, che spesso per altro non interviene mai, perché sono innocenti e tali vengono alla fine riconosciuti, o perché, magari, interviene una amnistia.

La punizione dei reati è dunque affidata, anziché alla certezza della colpevolezza stabilita con una sentenza, alla probabilità della colpevolezza, valutata discrezionalmente da che emette un mandato di cattura preventiva. O, addirittura, in caso di mandato di cattura obbligatorio, la pena preventiva consegue automaticamente ad una qualsiasi accusa.

È evidente, infatti, che in questa situazione la selezione dei processi, quelli da far andare in porto e quelli da lasciare impantanare, diventa il potere determinante nell’esercizio della giurisdizione penale.

Ed è potere che spetta ai “capi” degli uffici, ai procuratori della repubblica, che, ovviamente, trovano il modo di rendere sempre più incisiva questa loro funzione.

Ed ovviamente, l’importanza sempre maggiore che assumono nell’esercizio effettivo della funzione punitiva, anziché in quella loro propria e legittima, provvedimenti discrezionali come quelli relativi alla detenzione preventiva dell’imputato, ingigantisce la preminenza del potere di certi magistrati di prima categoria rispetto a quello dei loro colleghi di seconda o di terza.

Per anni la battaglia contro queste leggi e contro questo tipo di giustizia è stata condotta quasi esclusivamente nelle aule giudiziarie, portando alla Corte Costituzionale un certo numero di norme marcatamente fasciste.

Ed alla Corte Costituzionale, anziché al Parlamento, va il merito di aver realizzato quel poco che è stato ottenuto per l’adeguamento della legislazione ordinaria ai principi della Costituzione.

Conquiste certo importantissime che, oltre tutto, hanno costituito un punto di riferimento per quanti hanno voluto continuare a battersi su questo fronte; ma che tuttavia non hanno potuto intaccare seriamente gli strumenti di forza del regime, congegnati, appunto, per vanificare ogni garanzia legale del cittadino attraverso la vanificazione di ogni pratica possibilità di rendere giustizia.

Non diciamo altro che: continueremo finché avremo fiato e forza per farlo.

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Granata(Valle Crati):Rifiuti,il consigliere metropolitano Fuda è poco informato,dichiarazione confusa e priva di conoscenza.

Questo quanto affermato il 1 Agosto 2022 da Bruno Gualtieri, commissario straordinario dell’Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria che ha deciso – in linea con le indicazioni del presidente della Regione, Roberto Occhiuto – di non accogliere le richieste di adeguamento in incremento del costo dello smaltimento degli scarti di trattamento prodotti dall’impianto di Bucita, a Corigliano Rossano (dagli attuali 260 euro per tonnellata a 300 euro per tonnellata), e dei costi di trattamento per la raccolta differenziata (che arriverebbero a circa 321 euro per tonnellata).
Anzi, con il nuovo Piano economico-finanziario, redatto e trasmesso dal Consorzio Valle Crati, utilizzando l’impianto di San Giovanni in Fiore, si passa da una spesa di 321 euro per tonnellata a circa 155 euro per tonnellata, con un notevole risparmio di risorse per i Comuni appartenenti all’ATO di Cosenza, e quindi per tutti i cittadini.
L’ATO di Cosenza dovrà, dunque – invece di procedere ad un incremento -, avviare un processo di revisione e adeguamento dei costi di trattamento e di smaltimento dei rifiuti solidi urbani a ribasso in favore dei Comuni della propria Provincia, considerando anche la possibilità di poter utilizzare gli impianti regionali, senza dover spedire gli scarti fuori Regione o all’estero”.Il consigliere metropolitano di Reggio Calabria delegato all’Ambiente Salvatore Fuda è poco informato quando dichiara “Non si dica, dunque che la questione rifiuti sia stata risolta nelle altre parti della Calabria. In provincia di Cosenza che rappresenta metà della popolazione regionale, attraverso l’unico impianto pubblico di conferimento operante in calabria, gestito dal Consorzio Valle crati, in linea con le indicazioni del presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto e il commissario dell’autorità Ing Bruno Gualtieri, abbiamo dimezzato i costi e garantito l’estate senza rifiuti per strada,per la prima volta dopo quasi dieci anni. Mi occupo di questo settore da 11 anni come Presidente del Consorzio dei comuni della Valle Crati e non ho mai visto nessuno protestare negli anni passati quando i provvedimenti della regione, in materia di conferimento, hanno alimentato confusione e disordine amministrativo, con aumento considerevole delle tariffe a carico dei cittadini e dei comuni tutto a vantaggio del sistema dei privati, e con i rifiuti per strada durante il periodo estivo. Adesso che le cose funzionano e si sta tracciando un nuovo percorso, assistiamo a dichiarazioni confuse e prive di conoscenza del territorio. Basta con le forze della conservazione o con la politica delle baggianate. Se ne faccia una ragione Fuda, il corso delle cose è cambiato e oggi con il presidente occhiuto e il commissario Gualtieri rivoluzioneremo il settore dei rifiuti nella nostra Regione.Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Costantino Baffa abbandona il partito della Lega.

Cari amici, dopo una lunga ed accurata riflessione, ho deciso di abbandonare il partito della Lega. Ad alcuni di voi avevo già preannunciato questa mia decisione. Vi chiedo scusa. Purtroppo, ancora ad oggi, il partito in Calabria, viene amministrato da un commissario del quale non ho mai condiviso alcuna sua decisione. La mancanza di rispetto, per questo territorio, principalmente Corigliano Rossano e per la sezione locale ignorata in ogni occasione per qualsiasi consultazione utile, mi hanno fatto giungere alla amara conclusione che il partito non ha bisogno di me, pertanto, in punta di piedi, mi faccio da parte».Lo dichiara due giorni fa, Costantino Baffa, consigliere comunale di opposizione in quota Lega, di Corigliano Rossano. Con questo ultimo abbandono la lega perde l’ultimo consigliere comunale in una città al di sopra dei 15000 abitanti in provincia di Cosenza. Già aveva abbandonato il partito l’anno scorso Vincenzo Granata, all’epoca consigliere comunale della città di Cosenza e aveva comunicato le sue dimissioni irrevocabili di referente della Lega di Cosenza lasciando il partito.

Granata dichiarava di avere aderito come primo consigliere della Lega di una città capoluogo in Calabria al partito della Lega e non intravedendo piu’ un progetto politico valido che tenga conto soprattutto della militanza e storicità, utilizzando il partito come un taxi per gli ultimi arrivati, aveva maturato dopo una adeguata riflessione, la decisione di lasciare il partito della Lega. Senza tenere conto di centinaia abbandoni avvenuti nella lega nell’ultimo anno. Cosi vanno le cose nella Lega calabrese, cioè non vanno. La storia continua……………………………………

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Granata(Legalità Democratica):Medico cubano? No, medico privato. L’ordine dei medici, il suo sindacato e la burocratizzazione pacchiana ed ipocrita dell’arte di Ippocrate.

In questi giorni, tra le cupe riflessioni sul mondo in cui viviamo , mi è capitato di soffermarmi magari un po’ troppo, sui segni premonitori che in fasi sicuramente migliori di questa, ne hanno disegnato l’essenza. E sulla corresponsabilità di questo catastrofico scadere nell’ignoranza e nell’irrazionalità.
Purtroppo questi segni premonitori e questa sotterranea elaborazione della patologia della Repubblica sono stati molti e vari, specie nel mondo della cultura (che spesso si è rifugiata nel populismo) magari con la supponenza di una investitura “storica” della ideologia marxista e delle molte derivazioni immaginarie di essa. L’arte, la letteratura hanno, nel bene e nel male, nel loro stesso appassire e ripiegare su sé stesse, dato i segnali più allarmanti. E meno considerati.
Non è certo un “rimprovero”, che sarebbe in sé ridicolo il giudizio su un grandissimo artista, un attore che ha impersonato un’epoca: Alberto Sordi. Ci ha dato la migliore (cioè la peggiore) radiografia di una generazione che dei valori morali e politici sembrava avere solo il fastidio di doverli, a volte simulare. La “Repubblica democratica nata dalla Resistenza” non può nemmeno immaginarsi senza l’incombere delle figure dei personaggi magistralmente interpretati da Albertone.
Non c’è solo “Il medico della mutua” e il paziente della mutua. Il traffico di iscrizioni e cancellazioni. La patologia della medicina. E la medicina che tira a campare sulle patologie. E sulla rassegnazione dei pazienti. Ma oggi e qui di Alberto Sordi vorrei ricordare soprattutto uno splendido film. Che non è solo un’impietosa pagina analitica di costume. “Il medico della mutua” o il medico privato non è solo l’immagine artistica satirica della malasanità, della burocratizzazione pacchiana ed ipocrita dell’arte di Ippocrate. Oltre al medico della mutua c’è anche il medico che deve lavorare in ospedale e che il brillante Presidente Roberto Occhiuto, ha individuato nei medici cubani, per risolvere dopo anni di immobilismo, la salvaguardia dei pazienti negli ospedali calabresi, salvando vite umane.
Le forze della conservazione reagiscono e udite, udite e si schierano contro il Presidente Occhiuto, l’Ordine dei medici e il sindacato dei medici, attraverso Guido Quici, presidente della Federazione Cimo-Fesmed che rispondendo a Occhiuto dichiara che «Reclutando i cubani si fa il gioco dei privati», che Occhiuto ha giustamente bacchettato facendo una giusta dichiarazione contro le coop private: «Un loro medico costa 50mila euro al mese. La nostra scelta tocca fatturati da milioni di euro» . Capisco che i medici cubani danno fastidio ai privati e alle forze della conservazione che hanno speculato da decenni sulla sanità calabrese. Ora non si tratta, certo, di scetticismo e, magari, di dileggio. È una realtà che i calabresi farebbero bene ad approfondire e a non eludere.
P.S – Non se ne avranno a male i miei amici medici ed, in generale i medici, della mutua e no. Perché il senso di questo articolo è che non vi sono solo medici della mutua, o medici che lavorano in ospedale, ma anche avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti, ecologisti e, soprattutto, politici “della mutua” o dei medici privati. Solo che non hanno trovato un Alberto Sordi che deliziosamente ne abbia potuto fare i ritratti.
Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Calabria,Mario Occhiuto capolista al senato di Forza Italia:Il Paese deve essere governato dai sognatori.

Mario Occhiuto è candidato nel collegio plurinominale della Calabria come capolista di Forza Italia al Senato della Repubblica Italiana per le elezioni del 25 settembre prossimo. Ecco la sua dichiarazione su FB “Le parole non bastano. Tutti le facciamo, chi più e chi meno, ma alla fine contano i fatti.
Chi di voi ha avuto modo di apprezzare il lavoro svolto durante i dieci anni dei miei mandati da sindaco nella città di Cosenza conosce l’impegno e la passione che mi caratterizza e che mi
porta a fare. Ho preso delle decisioni, forse non tutte perfette ma sempre coraggiose e sempre per il bene della collettività.
Per questo dico che la Bellezza è nel fare. Quando si affronta un problema non si pensa mai alla bellezza ma solo a risolvere il problema. Ma alla fine, se la soluzione non e’ bella, si capisce poi che e’ sbagliata.
La Cultura della Bellezza si deve estendere alla Politica, all’Economia e alla Crescita sociale, perché un Paese che non è governato da una classe dirigente di sognatori è un Paese senza futuro.
Sono candidato come capolista al Senato per Forza Italia. A chi è residente in Calabria chiedo di esprimere una preferenza sulla mia persona tracciando semplicemente un segno sul simbolo di Forza Italia collegato alla lista dei candidati al plurinominale.
Grazie di cuore a tutti ?”

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Granata(Legalità Democratica):Medici cubani, ha Ragione Roberto Occhiuto, basta con le speculazioni dei privati.

Pieno sostegno al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, quando dichiara che il distacco transnazionale dei camici bianchi cubani rappresenta una misura emergenziale e una leva alternativa rispetto al ricorso alle società interinali.
Da amministratore ho già avuto modo di verificare l’operato di buon andamento della pubblica amministrazione di Roberto Occhiuto nel settore dei rifiuti e della depurazione. Possiamo dire con orgoglio che il nostro presidente in questi mesi ha detto no ad alcune realtà private che forniscono medici ai sistemi sanitari regionali e che hanno chiesto anche 1800 euro al giorno – più di 50mila euro al mese – per ogni unità da inviare presso i nostri ospedali calabresi. Come ha specificato il Presidente Occhiuto l’intesa con Cuba ci permetterà di avere lo stesso servizio, spendendo esattamente un decimo di quanto altrimenti saremmo stati costretti a sborsare. Capisco che questo da fastidio ai privati e alle forze della conservazione che hanno speculato da decenni sulla sanità calabrese. Se ne facciano una ragione è iniziato un nuovo corso di governo di un leader regionale che vuole bene alla Calabria e si chiama Roberto Occhiuto. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Lega Calabria:Saccomanno capolista al proporzionale, Simona Loizzo capolista al senato.

Da via Bellerio giungono notizie in merito alle candidature lega in Calabria.Saccomanno capolista Lega proporzionale camera, Senato proporzionale Loizzo, Minasi all’uninominale a Reggio Calabria. Sarebbe invece definita ufficialmente la candidatura di Domenico Furgiuele al collegio di Rossano Crotone.

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De Sica contro i follower: Mauro Rossiello in Calabria, ma chi è Christian De Sica?NON LO CONOSCO.

Christian De Sica.L’attore bacchetta i follower di Instagram. Interprete massimo del generone romano dice con decisione basta a certe “buffonate” apparse su molti profili a Ferragosto. Ville a 5 stelle da sceicchi, cene in ristoranti extralusso, tuffi da barche da sogno: “Ma la gente non si è rotta di pubblicare queste cose?” Poi l’affondo “Ma certe persone non si sono rotte le palle di pubblicare quello che mangiano, mentre ballano abbracciati e poi si odiano, le panoramiche delle discoteche tutte uguali, i tuffi dai motoscafi di lusso comprati facendo i tuffi? E basta. Ma possibile essere diventati così cafoni?”. Dal canto suo il giovanissimo Mauro Rossiello,uno dei follower più famosi sul web, oggi in Calabria dichiara: Ma chi è Christian De Sica, non lo conosco. Questo evidenzia un De Sica oramai passato a futura memoria. I tempi cambiano e i vecchi attori vengono archiviati dalla nuova generazione.

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Calabria:Mauro Rossiello, il tiktoker che spopola sui social.

Un tiktoker che da qualche giorno è in visita in Calabria. Si chiama Mauro Rossiello, ha vent’anni e parla con un linguaggio semplice ed incisivo che entra nel cuore delle giovani generazioni e non solo. I suoi video su Tik Tik spopolano. In Calabria riconosciuto e apprezzato dai sui fan che fanno a gara per contendersi la sua attenzione, il giovane Rossiello è sempre disponibile con tutti, in particolare con le piccole generazioni di bambini che lo adorano. Ha oltre un milione di seguaci e i suoi video semplici ma incisivi lo hanno omaggiato con quasi tredici milioni di piace. Al giovane Mauro auguriamo di passare buone vacanze, all’insegna dei suoi video che pubblicizzano  questa bellissima Regione da sempre accogliente e disponibile.

https://vm.tiktok.com/ZMNsgqpr4/

Cliccare per vedere il video

 

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L’influencer Mauro Rossiello accende le spiagge calabresi.

L’influencer Mauro Rossiello,il famoso tiktoker, che conta 1.000.000 di follower, e con i suoi video riesce ad arrivare quasi a 13 milioni di visualizzazioni è sbarcato in Calabria, sulla costa tirrenica. Con molti ammiratori al seguito accende le spiagge calabresi. Riconosciuto dappertutto, i fan, fanno a gara per fare un selfie con lui, per immortalare l’incontro con il famoso influencer. Nei prossimi giorni sarà ancora qui in Calabria e i fan possono dormire sonni tranquilli perchè potrebbero incrociarlo per la classica foto di rito. Noi seguiremo i suoi spostamenti.

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Granata(Valle Crati):Discarica San Giovanni in Fiore, richiesto al Prefetto l’intervento dell’esercito per un presidio speciale di sorveglianza.

Con lettera indirizzata al Prefetto di Cosenza e al Ministero dell’interno, il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata ha inteso porre all’attenzione il fatto che all’interno di detto impianto, discarica di San Giovanni in fiore, viene realizzato un servizio avente ad oggetto il deposito di rifiuti solidi urbani non pericolosi finalizzato allo smaltimento dei rifiuti prodotti dai Comuni della provincia di Cosenza e, pertanto, esclusivamente di pubblico interesse. Per tale ragione, l’impianto in argomento risulta, ad oggi, qualificabile quale sito ad alto rischio che richiede l’impiego di notevoli misure di sicurezza e di presidi di peculiare sorveglianza. Si ricorda, rispetto a tale argomento, che la discarica consortile di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore nel settembre del 2020 ha già subito un incendio che, se non fosse stato bloccato in tempo, avrebbe rischiato di provocare ingenti danni all’ambiente ed alla salute pubblica. Relativamente a siffatto evento, infatti, il Direttore Tecnico del Consorzio Valle Crati ha rafforzato la sorveglianza della discarica summenzionata mediante l’utilizzo costante e ininterrotto di vigilanza armata. Tuttavia, è chiaro che tale tipologia di sorveglianza potrebbe manifestarsi insufficiente considerato che ci si trova davanti ad un sito ad elevato rischio di attentati e/o di pericolosi atti vandalici. Una realtà, quindi, che esige fuor di ogni dubbio controlli maggiormente incisivi e di altissimo profilo. Per questo si è richiesto a Codesto On. Prefetto di voler intraprendere tutte le misure necessarie di sicurezza prevedendo presidi speciali di sorveglianza presso la discarica consortile per rifiuti solidi urbani non pericolosi di Loc. Vetrano nel Comune di San Giovanni in Fiore tramite l’utilizzo di Forze dell’Ordine e/o dell’Esercito Italiano.

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Mare Pulito: Continuano i controlli sulla zona di Belvedere Marittimo.


Non si ferma l’attività incessante della task force regionale sulla depurazione, istituita dal Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto.Continuano i controlli sulla zona di Belvedere Marittimo. Tolleranza 0 per chi inquina il mare. Complimenti al Presidente Occhiuto per la sua attività.

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Granata(Legalità Democratica):Belvedere Marittimo(Calabaia) completamente abbandonata.

Belvedere Marittimo (Calabaia), la frazione è completamente abbandonata a se stessa,le strade sono completamente sporche. E’ grave che durante il periodo estivo non esista completamento lo spazzamento e la pulizia delle strade. Eppure il comune introita le risorse per l’imu e la tari che i proprietari delle case pagano tutto l’anno. Senza contare il controllo del depuratore che è responsabilità esclusiva del gestore e del funzionario responsabile del controllo, che risponde del suo operato al Sindaco del comune. Inizia male l’ attività del Sindaco Vincenzo Cascini. Cosi vanno le cose al comune, cioè non vanno. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata. Approfondiremo l’argomento, la storia continua………………………

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Granata(Valle Crati):Con il Presidente Occhiuto rivoluzioneremo il settore dei rifiuti e della depurazione.

E’ un Presidente del fare Roberto Occhiuto. In Calabria, non si lavora più sulle emergenze e il ciclo dei rifiuti inizia per la prima volta ad essere gestito, grazie all’azione del commissario dell’Autorità Rifiuti e Risorse idriche della Calabria Ing Bruno Gualtieri.Gli ultimi provvedimenti del commissario, in materia di conferimento, stanno alimentando un nuovo ordine amministrativo, con un abbassamento considerevole delle tariffe a carico dei cittadini e dei comuni.Con il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, stiamo agendo con efficienza e velocità nel rispetto del buon andamento della pubblica amministrazione.Le Pubbliche amministrazioni sono chiamate a svolgere un ruolo chiave a sostegno delle economie locali, soprattutto tramite processi di miglioramento della propria organizzazione e della qualità dei servizi offerti ai cittadini, soprattutto in Calabria che fa parte del cosiddetto “Obiettivo convergenza Italia” poiché posseggono un Pil inferiore al 75% rispetto alla media comunitaria e caratterizzati da fenomeni socio-economici complessi.Come tutti sanno abbiamo gestito anche in maniera eccellente, sotto l’egida della Procura della Repubblica, la depurazione dei comuni della Valle del Crati.Il Consorzio Valle Crati rappresenta un esempio di buona amministrazione: una gestione con efficienza, trasparenza, correttezza e innovazione nella P.A.”I Comuni della Valle del Crati, sono confinanti con l’area tirrenica, e potremmo rendere piu’ funzionanti i depuratori dei comuni del tirreno, che vivono grosse criticità.Abbiamo acquisto una esperienza decennale nel settore e siamo pronti a gestire e riprendere il corretto funzionamento della depurazione nel tirreno cosentino.Trasferiamo il nostro modello di eccellenza in Calabria.Non è questo il tempo dei proclami ma di agire per la nostra comunità”.Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Belvedere Marittimo(Calabaia): Cerotti e assorbenti in acqua.


Notizie del 16 Luglio 2022 da parte di alcuni mezzi d’informazione.Durante l’attività di monitoraggio odierna messa in campo dalla Regione Calabria per salvaguardare la qualità del mare, è stata riscontrata la presenza di liquami nel torrente Soleo.
La causa è stata rintracciata nel malfunzionamento di un’apparecchiatura elettromeccanica – un compressore – presso il depuratore di Belvedere Marittimo: a causa di questo guasto la vasca di ossidazione si è bloccata. Sia la Guardia Costiera, prontamente allertata, che i componenti della task force regionale, unitamente ad un tecnico del Comune di Belvedere, si sono recati sul posto per constatare quanto accaduto.Individuato il problema, la squadra del gestore dell’impianto è intervenuta per la risoluzione immediata della problematica. Si è dichiarato che le attività di ripristino dell’impianto sono costantemente monitorate dai tecnici del Comune e della Regione. Purtroppo constatiamo che oggi 6 Agosto a Belvedere Marittimo(Calabaia)  il mare è sporco ed è visibile la presenza in acqua di cerotti e assorbenti. Sarebbe opportuno che intervenga la guardia costiera,  i componenti della task force regionale per verificare se ci sono inadempienze da parte dei soggetti preposti nelle attività di ripristino dell’impianto. Tollerranza 0 , la storia continua …………………….

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Granata(Legalità Democratica):Comune di Lamezia Terme,manca il confronto politico.

Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico, della classe politica e dei procedimenti amministrativi”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi e della nostra classe politica del nostro povero Paese.
L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di una certa nostra classe politica capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”.Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene. A questo punto capita tra le mie mani un artico dal titolo «Stallo Commissioni consiliari. Wanda Ferro, se ci sei batti un colpo». Mi sarei aspettato un articolo sulla politica lametina e sul confronto politico su come governare Lamezia Terme. Purtroppo le cose vanno cosi a lamezia Terme, cioè non vanno. A questo punto è saltata fuori, a sollazzarmi, (ma non troppo) la memoria di un sonetto di Gioachino Belli del 27 maggio 1834 Li Prealti e Li Cardinali, ” Li somari so ppiu’ de li cavalli”. D’altronde Belli è Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Lega calabrese: Simona Loizzo studia da Ministro.

Simona Loizzo, nel suo intervento a Cosenza, alla presenza di Matteo Salvini ha chiesto “Un ministro calabrese nel nuovo governo, possibilmente alla coesione sociale laddove siamo rimasti insoddisfatti di quanto fatto da Carfagna”. Mentre richiedeva questo al capitano Salvini, sembrava pensare a se stessa come futuro leader del mezzoggiorno. Cosi vanno le cose nella lega calabrese.Che fine ha fatto Domenico Furgiuele?La storia continua…………………….

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Lega Calabria.Il popolo della Lega incorona Salvini capolista alla camera.

In Calabria nella lega non si finisce mai di apprendere, mentre tutta l’armata brancaleone aspira ade ssere indicato in posizione utile per un seggio che non c’è alla camera o al senato, Matteo Salvini non esclude una sua candidatura in Calabria. Udite, udite calabresi è arrivato il salvatore della patria, capitan fracassa Matteo Salvini . La storia continua …………………………

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Lega Calabria:Capitan Fracassa Matteo Salvini in caduta libera.

Ieri 3 Agosto Capitan Fracassa Matteso Salvini è stato avvistato in Calabria per raccontare le sue solite baggianate di antica memoria. Ci sono giunte nuumerose segnalazioni di quello che avveniva presso il nostro blog d’informazione. Oramai capitan fracassa non viene piu’ creduto da nessuno in Calabria, in fondo ci fa tenerezza. Grande flop in tutte e tre le città che ha visitato. Si starà consolando guardando la formidabile coppia Spirlì-Loizzo. Cosi vanno le cose, la storia continua ………………………………..

I soliti quattro gatti della Lega nella città di Cosenza

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Granata(Valle Crati): Jonio, spazzatura in strada? Oltre 500 tonnellate di ecoballe già autorizzate,non sono state conferite presso la discarica di San Giovanni in Fiore, che ha dimezzato i costi.

Dopo le dichiarazioni del Sindaco di Cariati Filomena Greco sul conferimento dei rifiuti, mi preme fare alcune precisazioni, per ristabilire la corretta informazione. Grazie al lavoro del Consorzio Valle Crati di concerto con il commissario Ing Bruno Gualtieri, seguendo l’indirizzo del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, dal 14 Luglio è aperta la discarica pubblica di San Giovanni in Fiore per il conferimento delle ecoballe, provenienti dai comuni della provincia e dello Jonio. Nelle more del perfezionamento del contratto tra l’ATO Cosenza e il Consorzio Valle Crati, non ancora sottoscritto, i comuni dello Jonio sono stati autorizzati giornalmente a conferire attraverso Ekro-Ecoross, presso la discarica pubblica di San Giovanni in Fiore, che ha dimezzato i costi. Bisogna però precisare che le ecoballe, oltre 500 tonnellate già autorizzate ad Ekro nel corso di questi giorni, per il conferimento dei comuni dello Jonio, presso la discarica pubblica di San Giovanni in Fiore, non sono state conferite. Come dice il Sindaco Greco, Spazzatura in strada? Una chiara ed evidente inefficienza del sistema di organizzazione dei comuni dello Jonio che non riesce a conferire giornalmente, presso la discarica pubblica di San Giovanni in Fiore, le ecoballe depositate presso l’impianto pubblico di Bucita in Rossano, gestito da un privato. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Rubino e Gianturco(FDL): Ci troviamo di fronte ad un fallimento politico amministrativo nella gestione del litorale

Rosy Rubino e Mimmo Gianturco, rispettivamente vice capogruppo e capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Lamezia Terme, in una interrogazione rivolta al sindaco e all’assessore al turismo. “Dei bagni chimici e delle docce – osservano – non c’è alcuna traccia, circostanza questa che attesta un significativo arretramento nelle politiche del turismo e di sviluppo del litorale e, soprattutto, nelle azioni che una comunità civile dovrebbe intraprendere per tutelare, innanzitutto, le fasce deboli della popolazione e di conseguenza tutti i cittadini”.

“Vogliamo sapere, inoltre, come mai il bando “Città di Mare e d’Amare”, che avrebbe dovuto avere lo scopo di animare il litorale lametino per il periodo luglio-ottobre 2022, ha riscontrato – aggiungono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia – un palese insuccesso. Evidentemente la mancanza di attrattività del lungomare, dovuta a trascuratezze e negligenze amministrative, ha pesato in maniera determinante. Non ci dimentichiamo che il litorale lametino è pressocché identico a quando è stato approvato il Piano Comunale Spiaggia con deliberazione del consiglio comunale n. 97 dell’8 maggio 2015, epoca in cui era sindaco Gianni Speranza. Se a distanza di sette anni la situazione è rimasta immutata il responso non può che essere uno solo: ci troviamo di fronte ad un fallimento politico amministrativo nella gestione del litorale, aggravato dal fatto che mancano totalmente i servizi indispensabili per i cittadini e per le fasce deboli della popolazione”. “Anche lo stabile dei bagni situato nella pineta adiacente il lungomare Falcone-Borsellino – continuano Rubino e Gianturco – è incomprensibilmente abbandonato e inutilizzabile e le due aree di ingresso e uscita dal lungomare sono inspiegabilmente chiuse, determinando una perdita economica per gli unici due lidi esistenti”. “Chiediamo risposte – concludono Rubino e Gianturco – da un’amministrazione comunale incapace di progettare sviluppo, ma in prima fila nel fare proclami e nel dispensare annunci e sterili promesse”.

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Lega Calabria:Nino Spirlì infuriato per la mancata candidatura.

Nella Lega calabrese si stanno definendo le candidature per il rinnovo del parlamento nazionale. Secondo i bene informati,dovrebbero essere fuori dai giochi Filippo Mancuso, Roy Biasi, Cataldo calabretta, Giacomo Saccomanno e il senatore uscente. Un altro escluso eccellente dovrebbe essere Nino Spirlì, che secondo alcune indiscrezioni raccolte, sarebbe infuriato con Matteo Salvini. Si profila il numero due della lista alla camera, sul proporzionale, per Simona Loizzo Per capitan fracassa Matteo Salvini il partito della lega potrebbe correre il serio rischio di implodere. Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno.Aspettando il 3 Agosto, La storia continua ……………………………….

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Lega Calabria:Fuori Mancuso,Walter Rauti capolista sul proporzionale?

La storia della Lega in Calabria continua.Per il rinnovo del parlamento, secondo i bene informati, il presidente del consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso, sarebbe fuori dai giochi. Addirittura c’è qualcuno che sussurra il ritorno di Walter Rauti, capolista sul proporzionale. Seguiremo la vicenda con attenzione. La storia continua…………………………..

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Granata(Valle Crati): Con il commissario Gualtieri abbiamo dimezzato la spesa dei rifiuti a 155 euro a tonnellata.

Insieme al commissario dell’Authority Gualtieri, seguendo l’indirizzo del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto: «Usando l’impianto di San Giovanni in Fiore la spesa è più che dimezzata e abbiamo evitato gli scarti fuori regione». Con l’approvazione del nuovo Piano economico-finanziario da parte del commissario Gualtieri in surroga dell’assemblea ATO Cosenza, redatto e trasmesso dal Consorzio Valle Crati, utilizzando l’impianto di San Giovanni in Fiore, si passa da una spesa di 321 euro per tonnellata a circa 155 euro per tonnellata, con un notevole risparmio di risorse per i Comuni appartenenti all’Ato di Cosenza, e quindi per tutti i cittadini. Questa è la Calabria che vogliamo raccontare, una Calabria che dimezza i costi e garantisce un servizio pubblico essenziale come quello dello smaltimento dei rifiuti durante il periodo estivo. Siamo riusciti ad abbattere i costi applicando la tariffa più bassa d’Italia. Questo è solo l’inizio, un tandem vincente che da settembre dovrà lavorare d’intesa con il commissario Gualtieri e il Presidente Occhiuto, per nuove soluzioni strutturali che rendono il servizio efficiente. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv.Maximiliano Granata.

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Chat Lega:Una ufficiale e una per gli sfoghi.

Matteo Salvini scende in Calabria e istituisce una chat della segreteria calabrese, introducendo l’apertura della chat con il seguente messaggio ” Buongiorno a tutti. Questo gruppo è stato creato su input del federale per tenere aggiornati i militanti della Calabria. Non è per nessun motivo luogo di confronto e scontro con nessuno. A breve solo gli amministratori del gruppo potranno pubblicare e scrivere in questo gruppo. Grazie e avanti tutta in questa competizione elettorale…..Poi successivamente un esponente importante della Lega nazionale, in risposta ad un militante storico che lamentava di non poter esprimere la sua opinione, manda un messaggio via whatsapp chiarendo che ” funziona così in tutte le chat lega, ogni gruppo ne ha una ufficiale per le comunicazoni e una per gli sfoghi”. Cosi vanno le cose nella Lega calabrese, cioè non vanno. Ci consoliamo con l’allegra coppia Salvini-Calderoli, la storia continua …………………………….. Nel frattempo giunge a sollazzarmi ma non troppo, un sonetto di Gioacchino Belli “i somari sono più dei cavalli”, d’altronde Belli è Belli e facilmente se ne accettano le ragioni.

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Lega Calabria:Qui comanda Roberto Calderoli.

Tutte le comunicazioni e le nomine della Lega Calabria vengono gestite da Roberto Calderoli, nel chiuso delle stanze milanesi. A partire dalla nomina dell’allora nomina del commissario calabrese Cristian Invernizzi, appartenente alla corrente di Calderoli, fino alla nomina del nuovo responsabile della campagna elettorale Domenico Furgiuele,dopo aver delegittimato Saccomanno. Adesso scenderà in Calabria giorno 3 Agosto, capitan fracassa Matteo Salvini, per fare il solito giro turistico. Dovrà dire alla sua armata brancaleone che per loro non c’è posto in lista e dovranno accodarsi come il popolo bue di antica tradizione socialista. Cosi vanno le cose nella Lega calabrese, cioè non vanno. D’altronde, rassegnatevi leghisti calabresi, qui comanda Roberto Calderoli. La storia continua ………………………………

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Il Presidente Occhiuto:Depurazione,istituire un catasto degli scarichi,non molliamo di un millimetro.

Alcuni amministratori voltano le spalle ai problemi.
Io no. Io non mollo.
Oggi qualcuno segnala delle anomalie in alcuni tratti delle nostre coste e fa bene a farlo perché non possiamo più accettare di vedere il mare sporco o inquinato.
Da quest’anno migliaia di tonnellate di fanghi e reflui non finiscono più nel nostro mare grazie agli interventi che abbiamo realizzato per rimettere in funzione depuratori e pompe di sollevamento.
Non era mai accaduto prima (purtroppo).
Va però ribadita un’amara verità:
ci sono ancora troppe irregolarità e illegalità, e non possiamo far finta di nulla.
Certo, abbiamo migliorato almeno del 40% le condizioni delle acque marine – rispetto al trend degli scorsi anni -, ma non ci accontentiamo.
Vogliamo fare ancora di più.
Vogliamo istituire un catasto degli scarichi e predisporre interventi strutturali da eseguire sul collettamento di ogni immobile presente sul territorio calabrese.
Una sfida gigantesca, che comporterà un piano di azioni di 36 mesi, ma che dobbiamo vincere ad ogni costo.
Ps: In settimana ci saranno altre novità.
Ps 2: Anche oggi monitoraggio delle coste e dei depuratori in corso
Non molliamo di un millimetro.

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Salvini incorona Furgiuele re della campagna elettorale calabrese.

Salvini incorona Furgiuele re della campagna elettorale calabrese,con la nomina del deputato uscente a responsabile della campagna elettorale.Il parlamentare guiderà la corsa alle politiche. Saccomanno viene delegittimato da Salvini e crollano cosi le ambizioni di tutta l’armata brancaleone, oramai fuori dai giochi, Loizzo, Mancuso e Roy biasi. La storia continua…………………………………..

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Simona Loizzo in partenza per montecitorio.

Secondo i bene informati il capogruppo della lega in consiglio regionale, Simona Loizzo, dovrebbe essere in pole per il proporzionale come capolista alla camera o al senato, defenestrando di fatto l’attuale senatore della lega in carica o il deputato uscente Domenico Furgiuele. Vedremo cosa succederà, la storia continua ……………………….

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Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata. Grazie al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, i rifiuti non sono per strada e non verranno spediti in Svezia.

Grazie al lavoro del Presidente della Regione Calabria i rifiuti non verranno spediti in Svezia a 320 Euro a tonnellate e con la nuova legge sulla Multiutility, la Regione dà la possibilità ai Comuni di sapere dove mandare i rifiuti, risparmiando tanti soldi. Per la prima volta dopo tanti anni non abbiamo i rifiuti per strada. I comuni che ce li hanno sono quelli che non sono a posto con i pagamenti ai gestori, che non riescono nemmeno conferire i quantitativi autorizzati, nonostante la reiterata morosità, come nel basso jonio cosentino, nonostante sia attivato il centro di costo presso il comune di Corigliano Rossano, guidato dal Sindaco Flavio Stasi. Come Consorzio valle Crati avevamo già proposto queste soluzioni, da oltre un anno, alla struttura regionale burocratica della Regione. Siamo riusciti ad iniziare ad attuare quello che avevamo indicato solo oggi, grazie al sostegno del Presidente Occhiuto e della sua struttura, infatti, riusciamo a fare questo lavoro, per l’eccellente lavoro che sta portando avanti il Commissario Bruno Gualtieri che in due mesi ha già iniziato la rivoluzione del sistema dei rifiuti in Calabria, contro le forze della conservazione. La Regione Calabria, seguendo l’indirizzo del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, grazie al lavoro instancabile del Capo di gabinetto Luciano Vigna e del commissario Bruno Gualtieri è riuscita ad invertire la tendenza. Stiamo dimostrando che in Calabria si puo’ governare con efficienza.Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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IL SENATORE AMERICANO DELLO STATO DELLA PENNSYLVANIA JOHN DI SANTO IN VISITA ISTITUZIONALE AL CONSORZIO VALLE CRATI

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata, ha ricevuto in visita istituzionale, nella sede del Consorzio Valle Crati il senatore dello stato della Pennsylvania degli Stati Uniti d’America John Di Santo. Ad accompagnare l’autorevole esponente politico americano c’erano il Componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Valle Crati Mario Fortino e la Dott.ssa Maria Teresa Di Santo appartenente allo staff del senatore.


Nel corso dell’incontro il Presidente del Consorzio Valle Crati ha avuto modo di affrontare alcuni temi legati ad argomenti di stretta attualità primo tra i quali il tema ambientale. Le due autorità politiche hanno, infatti, messo a confronto i sistemi di depurazione e di smaltimento dei rifiuti italiano ed americano rispetto ai luoghi dei quali sono amministratori ed insieme ne hanno analizzato benefici e criticità. Il Presidente Granata ha illustrato al senatore la struttura ed il funzionamento degli impianti gestiti dall’Ente consortile ed il senatore ha formulato al Presidente i suoi complimenti per i finanziamenti ottenuti sul sistema fognario-depurativo e per il lavoro svolto dall’Amministrazione del Consorzio Valle Crati con particolare riferimento all’attuale compagine governativa consortile soprattutto in questo momento di emergenza che sta vivendo il territorio della provincia di Cosenza nell’ambito dello smaltimento finale dei rifiuti solidi urbani.
Dal canto suo il senatore americano Di Santo ha illustrato per sommi capi tutte le sue proposte di legge portate in seno al Senato della Pénnsylvania con prevalente riferimento alla materia ambientale e dello smaltimento dei rifiuti; a tal proposito, il Presidente del Consorzio Valle Crati ha ossequiato il politico statunitense con le sue congratulazioni per il suo spirito di servizio verso i cittadini, per la sua abnegazione nello svolgimento del suo lavoro di senatore e per la garanzia di tutela offerta costantemente con il suo operato a tutti gli abitanti dello stato di cui è rappresentante politico.
Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, esprimendo la sua soddisfazione per l’evento che lo ha visto protagonista, ha dichiarato: “Ringrazio di cuore il senatore americano della Pennsylvania John Di Santo per l’opportunità di questo incontro e per gli interessanti contenuti che ci ha offerto. Ci siamo confrontati ampiamente sulle problematiche ambientali che noi amministratori ci troviamo a dover fronteggiare ogni giorno sui territori che amministriamo. Con il senatore Di Santo abbiamo condiviso la volontà di lavorare per i nostri cittadini, il senso di responsabilità per assicurare un futuro sicuro e salutare ai nostri luoghi di appartenenza il rispetto e la tutela per i diritti della persona, l’azione sempre diretta all’osservanza della legalità ed ispirata al principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione. Auspico, pertanto, che questo possa essere solo l’inizio per poter sviluppare futuri scambi proficui per entrambi i Paesi e per poter offrire al Consorzio Valle Crati la possibilità di nuovi progetti da realizzare sul piano internazionale per la salvaguardia dell’ambiente e di divulgare le buone pratiche nel settore pubblico anche oltre oceano”.

 

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Calabria,rifiuti:Un poker d’assi per l’emergenza.

Il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, cala un poker d’assi per l’emergenza rifiuti in Calabria. Il capo di gabinetto Luciano Vigna, Il direttore generale della Regione Calabria del dipartimento Ambiente Salvatore Siviglia,il commissario dell’autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria Bruno Gualtieri e il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata, sono a lavoro quotidianamente per fronteggiare l’emergenza. Un cambio di rotta, a vantaggio dei cittadini calabresi e non di chi fino ad ora ha impedito il cambiamento. Bisogna perseguire con tenacia il corretto funzionamento del trattamento e conferimento abbattendo la tariffa, per salvaguardare l’economia familiare dei cittadini calabresi. Continueremo a raccontare questa storia di buon governo e buona amministrazione.

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Il tandem Gualtieri-Granata scongiura l’emergenza rifiuti in provincia di Cosenza e riduce i costi.

Grazie all’attività e all’azione efficiente e rapida del Consorzio Valle Crati, di concerto con il presidente della Giunta Regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, e il commissario straordinario dell’autorità Rifiuti dell’autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria Ing. Bruno Gualtieri,si è consentito al territorio della provincia di Cosenza di risolvere, in prima battuta, la preoccupante problematica dell’emergenza rifiuti che,diversamente, avrebbe generato l’accumulo indiscriminato di grandi quantitativi di rifiuti solidi urbani sulle strade di Codesti Comuni provocando nella stagione estiva notevoli disagi di natura igienico-sanitaria.Attualmente siffatto rischio è stato scongiurato e, in aggiunta, sono stati notevolmente ridotti i costi della fase di conferimento finale dei rifiuti e, di conseguenza, tale riduzione determinerà la successiva diminuzione della tariffa globale(raccolta, trattamento,smaltimento finale) sui rifiuti solidi urbani. Il presidente del Consorzio Valle Crati con nota inviata ai comuni consortili ha ricordato a codesti comuni, infatti, che la tariffa globale dei rifiuti fino alla riapertura della discarica sarebbe arrivata a circa 330 Euro a Tonnellata a causa del trasporto dei rifiuti all’estero per assenza di impianti finali di smaltimento. Ad oggi, l’attività della discarica consortile di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore consente di ridurre la tariffa globale a cira 190,00 Euro a tonnellata con un risparmio di circa 140,00 Euro a Tonnellata. Un vera azione di buon andamento nella pubblica amministrazione, in sinergia con tutti gli enti preposti.

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Termovalorizzatore Gioia Tauro: Verificare i continui fermi dell’impianto e la produzione bassa.

Sul termovalorizzatore di Gioia Tauro, in contrada Cicerna, c’ è un documento tecnico del dipartimento regionale Ambiente che è stato allegato alla manifestazione d’interesse per il project financing. Il documento parla di «continui fermi d’impianto» e di una produzione bassa. Le linee inceneriscono «quantitativi molto inferiori rispetto alla potenzialità autorizzata», che si attesta sulle 120mila tonnellate ogni anno. Bisogna effettuare immediatamente un controllo adeguato, con gli organi preposti, sulla gestione dell’impianto del termovalorizzatore di Gioia Tauro per verificarne l’attività, nell’ottica della nuova stagione amministrativa regionale del Presidente Roberto Occhiuto ispirata, prima di tutto, a privilegiare una gestione con un rigoroso controllo pubblico degli impianti al fine di creare un ciclo virtuoso .

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Il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata interviene sull’emergenza rifiuti.


L’emergenza rifiuti l’argomento che diventa bollente ogni anno con il caldo dell’estate. In questa stagione si risveglia, infatti, il problema dell’emergenza rifiuti a causa dell’aumento delle presenze nel territorio della provincia cosentina e si ritorna a dover trovare soluzioni in via d’urgenza. A tal proposito in questo periodo molte sono state le polemiche sollevate da alcuni esponenti politici ed a tal proposito ha deciso di intervenire il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata che ha dichiarato: “Non comprendo la ragione per la quale si stia parlando di emergenza rifiuti ignorando completamente l’attività che negli ultimi giorni è stata svolta alacremente dal sottoscritto per fronteggiare nell’immediato l’emergenza rifiuti nella provincia di Cosenza. Rendo noto a chi ancora non ne sia informato che la discarica consortile di San Giovanni in Fiore, di proprietà del Consorzio Valle Crati, dallo scorso 14 luglio ha ripreso la sua attività garantendo il conferimento dei rifiuti solidi urbani fino a 120 tonnellate al giorno. in deposito preliminare. Ciò è stato possibile grazie all’Ordinanza del Presidente della provincia di Cosenza n. 1 del 01/07/2022 che, in deroga alla normativa vigente, disponeva agli impianti di smaltimento finale di rifiuti di avviare attività di stoccaggio al fine di assicurare una prima risoluzione dell’emergenza di rifiuti accumulati sulle strade dei territorio della provincia di Cosenza. Appena emessa detta Ordinanza mi sono immediatamente messo al lavoro per agire in osservanza a quanto ordinato dal Presidente della Provincia di Cosenza in stretta collaborazione con il Commissario per l’Autorità Idrica ed i Rifiuti Ing. Bruno Gualtieri e con il Presidente della Regione, i quali ringrazio per la disponibilità prestata 24 ore su 24 e per il tenace lavoro che stanno conducendo nel settore dei rifiuti solidi urbani. Ho, infatti, dato immediatamente mandato alla mia struttura di porre in essere tutti gli atti e le procedure necessari a riattivare i conferimenti su San Giovanni in Fiore e nel giro di circa dodici giorni ci siamo riusciti. Da giovedì mattina già l’impianto di trattamento di Calabra Maceri e Servizi spa ha iniziato ad abbancare sulla discarica di San Giovanni in Fiore le prime ecoballe ed anche oggi che è sabato le attività proseguono alacremente e con assiduità. Voglio, quindi, tranquillizzare tutti i Sindaci della provincia di Cosenza, con particolare riferimento ai Sindaci dei Comuni che fanno parte del Consorzio Valle Crati, che abbiamo offerto una soluzione all’emergenza rifiuti che sta già cominciando a produrre i suoi frutti considerato che Non comprendo la ragione per la quale si stia parlando di emergenza rifiuti da essi accumulati fino ad ora e che per tutta l’estate continueremo ad abbancare presso la discarica di San Giovanni in Fiore prima per 10.000 mc e poi ancora per 25.000 mc di rifiuti che è l’attuale capienza dell’impianto in attesa di procedere all’ampliamento, le cui procedure tecnico-amministrative sono, ad oggi, già in corso”.

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Valle Crati, Granata: “Emergenza depurazione, pronti a sostenere il presidente Occhiuto”

Bisogna immediatamente organizzare una task force, allargata anche agli enti locali, per uscire dall’emergenza Depurazione in Calabria, condizionata dalle procedure di infrazione che allo stato attuale riguardano n. 13 agglomerati sopra i 15.000 abitanti e n. 150 agglomerati sopra i 2.000 abitanti.” Così dichiara Maximiliano Granata, presidente del Consorzio Valle Crati. “Il settore della Depurazione – continua – è stato commissariato in Calabria dal 1999 al 2010 e risultano essere stati spesi, nel medesimo periodo, oltre 900 milioni di euro.
Quasi due cicli di programmazione UE, oltre a risorse nazionali, compromettendo l’organizzazione del servizio idrico integrato nel territorio regionale (si è investito moltissimo sul ciclo passivo e non sul ciclo attivo). Servono strumenti sovraordinari di programmazione e attuazione, attraverso una task force tra i soggetti preposti, che in raccordo con la Regione possano affrontare l’emergenza in maniera adeguata. Dobbiamo intensificare l’attività sul territorio con le giuste professionalità. Il Consorzio Valle Crati è pronto a sostenere il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e il commissario straordinario per l’autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria Ing. Bruno Gualtieri, per uscire dall’emergenza.”
Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, il quale ritiene questi obiettivi vadano raggiunti anche in Calabria attraverso gli organi istituzionali . In Calabria dobbiamo dimostrare che si puo’ governare.

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Granata(Valle Crati):Fuori dall’emergenza rifiuti,abbiamo dimostrato che la Calabria si può governare.

Pronti all’abbanco per lo stoccaggio dei rifiuti, presso la discarica di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore, in aderenza a quanto disposto dal Presidente della provincia di Cosenza con l’ordinanza n. 1 del 1/07/2022. Un ringraziamento al commissario straordinario per l’autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria Ing. Bruno Gualtieri, e al capo di gabinetto Luciano Vigna

per l’instancabile attività svolta. Abbiamo scongiurato l’emergenza rifiuti in provincia di Cosenza, diminuendo notevolmente i costi della tariffa. Insieme al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, abbiamo dimostrato che la Calabria si può governare. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Lamezia Terme:Nasce un nuovo laboratorio di idee per la Calabria.

Ieri a Lamezia Terme si è tenuto un incontro regionale, alla presenza di amministratori, consiglieri comunali ed ex consiglieri comunali e regionali, ed esponenti del mondo dell’associazionismo e del volontariato. Per come evidenziato da alcuni partecipanti è stata una piacevole conversazione, ricca di contenuti e di spunti interessanti che, siamo certi, saranno oggetto di riflessioni e approfondimenti da parte dei partecipanti e che potrebbero dare vita, in tempi brevi, alla istituzione di un laboratorio di elaborazione di idee, progetti e proposte finalizzate al miglioramento delle condizioni sociali, culturali, politiche, economiche e ambientali della nostra regione. In questi giorni ci saranno nuovi incontri per dare vita in Calabria ad un nuovo laboratorio di idee. Vogliamo raccontare una Calabria diversa, in grado di affrontare le prossime sfide che ci attendono. Un’altra Calabria, Un’altra Storia.

Un’altra Calabria, Un’altra storia

 

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Emergenza rifiuti: Consorzio Valle Crati, lunedi riunione operativa.

Lunedi 4 Luglio, riunione operativa presso il Consorzio Valle Crati, convocata dal Presidente Avv. Maximiliano Granata, alla presenza dei responsabili degli uffici, su richiesta del commissario dell’Autorità unica calabrese in materia di acqua e rifiuti Ing. Bruno Gualtieri. Il Consorzio Valle Crati farà la sua parte, secondo la linea di indirizzo del Presidente della Giunta Regionale della Calabria Roberto Occhiuto, del Presidente della Provincia e dei Sindaci del Consorzio. Pertanto, saranno predisposti tutti gli atti consequenziali, con urgenza, per stoccare i rifiuti nella discarica di San Giovanni in Fiore. In questi giorni sono stati intensi i contatti del Commissario dell’Autorità Regionale Rifiuti, ing. Gualtieri, il D.U.C. dell’ATO Cosenza, ing. Azzato, con sindaci di Rende e di San Giovanni in Fiore, sia come presidenti di ATO e Provincia di Cosenza e con il Consorzio Valle Crati, per fronteggiare l’emergenza. Un plauso al commissario Ing. Gualtieri per l’instancabile lavoro svolto. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Emergenza Rifiuti:Piena sinergia con il presidente Occhiuto e il commissario Gualtieri.

Piena sinergia con il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e il commissario dell’Autorità unica calabrese in materia di acqua e rifiuti Ing. Bruno Gualtieri

 per la risoluzione dell’emergenza rifiuti . Un ringraziamento al Presidente della Provincia Rosaria Succurro

per l’ordinanza contingibile ed urgente, per la prosecuzione dei conferimenti dei rifiuti presso gli impianti a servizio dell’Ambito Territoriale Ottimale della provincia di Cosenza e al presidente dell’ ATO avv. Marcello Manna

 per l’immediata disposizione finale di conferimento presso la discarica consortile del Consorzio Valle Crati, in località Vetrano. Questa sinergia evidenzia che in Calabria ci sono gli amministratori del fare che fanno funzionare i servizi e che possono contribuire a riprendere la Calabria. Il Consorzio Valle Crati farà la sua parte, nella Calabria che ci piace, dobbiamo raccontare le buone pratiche che svolgiamo negli enti locali in piena sinergia con le altre istituzioni. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata

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Cosenza. In scena il gruppo musicale ynsanya.

A spasso per Cosenza, abbiamo avuto una piacevole sorpresa, ci siamo incrociati con il gruppo musicale ynsanya, con a capo Matteo Ferraro,un sodalizio artistico composto da giovani cosentini che suonano stabilmente musica insieme.

E’ stato un piacere ascoltarli, una band giovanile che presenta un numero di musicisti di giovanissima età che hanno diversi livelli di abilità. Nonostante il nuovo millennio sia stato caratterizzato in parte da una diminuzione della musica come fenomeno di massa frammentandola, sottoculture e tendenze, la potenza e l’immediatezza del genere non ha impedito a moltissime band italiane di crescere ed affermarsi. Auguri di buon lavoro a questa band di giovani cosentini, divertitevi e fate buona musica, con la speranza di avere un futuro brillante.

 

 

 

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Piazza vuota per Nino Spirlì e Walter Rauti.

Nino Spirlì e Walter Rauti

Ultime impressioni scambiate con @WalterRauti, Autore di SMIX E IL KRAKEN alle 21.30 a Taurianova – Villa Fava La parola divide, la Parola unisce. Vi aspetto in Villa e anche in diretta su questa Pagina

Toh si rivede in Calabria Walter Rauti con Nino Spirlì e Roy Biasi.

Di Walter Rauti avevamo già scritto ampiamente perchè lui e Cristian Invernizzi sono stati i fautori dell’eliminazione di Mario Occhiuto dalla Presidenza della Giunta Regionale della Calabria, leggi l’articolo qui  di seguito:

https://www.aspassoperlacitta.it/2020/01/18/si-palesa-laccordo-tra-abramo-e-salviniecco-perche-mario-occhiuto-e-stato-eliminato-dalla-presidenza-della-regione-calabria/

Fa tenerezza vedere cenare insieme Walter Rauti e Nino Spirlì. Torneremo sull’argomento nei prossimi articoli. Per il momento il caso di cui parliamo è quello di una PIAZZA VUOTA . La storia continua……………………………………………………….

Vino bianco  frizzante  Antiope

cav Malena

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Calabria:La Lega come il titanic.

In Calabria non hanno avuto il coraggio di presentare il simbolo della Lega nei comuni, ad esclusione di 3 piccole comunità. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, 11 voti in 3 comuni. Sembrava di essere su Scherzi a parte, in verità siamo in Calabria, dove lo scherzo sembra sia il simbolo Lega. Povero Salvini……….La storia continua………………………………….

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Calabria: Simona Loizzo, richiesta dimissioni di capogruppo da una fronda interna.

Ci giungono numerose notizie di una fronda interna regionale nella lega calabrese, che vorrebbe richiedere le dimissioni di Simona Loizzo da Presidente del gruppo consiliare regionale della Lega. Secondo i bene informati si starebbe valutando una raccolta firme di iscritti e militanti, da inviare a Matteo Salvini.Seguiremo la vicenda, la storia continua………………………………..

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Gruppo Regione Lega:Simona Loizzo chiarisca l’organizzazione del lavoro delle strutture speciali.

LEGGE REGIONALE 13 MAGGIO 1996, n. 8.
All’art. 10
Uffici di diretta collaborazione con gli organismi politico-istituzionali del Consiglio, al comma 1 recita
1. Il Presidente, i componenti dell’ufficio di Presidenza, i Presidenti delle Commissioni consiliari permanenti, “il Presidente del Collegio dei revisori dei conti” “, i Presidenti dei Gruppi consiliari” “Il Presidente della Commissione per il Piano” si avvalgono della collaborazione di segreterie particolari ” “dette anche strutture speciali”. Al comma 2 Il personale addetto alle segreterie particolari può essere scelto tra i dipendenti di ruolo del Consiglio regionale o fra i dipendenti appartenenti al ruolo organico della Giunta regionale o di altre amministrazioni pubbliche “o anche al di fuori degli appartenenti al ruolo del Consiglio regionale, della Giunta regionale e di altre amministrazioni pubbliche”. Al comma 8 si specifica che L’organizzazione del lavoro degli uffici di cui agli articoli 9 e 10 della presente legge è stabilita dagli organi da cui essi dipendono, fermo restando l’obbligo del rispetto dell’orario di servizio previsto per il restante personale. Per quanto riguarda il gruppo consiliare della Lega, l’on. Simona Loizzo nella sua qualità di presidente del gruppo consiliare regionale della Lega, chiarisca l’organizzazione del lavoro degli uffici dove i suoi più stretti collaboratori svolgono la propria attività per conto del gruppo consiliare regionale, anche in base al contratto sottoscritto tra le parti.

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Vincenzo Granata,ex capogruppo Lega Cosenza:Il Partito della Lega è diventato un taxi.

Vincenzo Granata ex capogruppo e referente Lega Città di Cosenza

Dal suo profilo FB A. Crippa @zambrone2021 @pontida2019…il Partito non è un taxi….il Partito si serve, non ci si serve. Oggi @cosenza il Partito è diventato un taxi…oggi @cosenza il Partito è diventato lista di collocamento…PS Andrea…non può non sapere…

Luigi Lupo, candidato in consiglio comunale nella città di Cosenza lista lega, in risposta a Carmine Bruno, ex coordinatore lega giovani Calabria

Carmine Bruno e Andrea Crippa

Purtroppo non posso darti torto. Mi avevi avvertito oltre un anno fa ma, come sempre, bisogna battere la testa per capire realmente. La Lega è un partito inesistente, inconcludente che è sceso in Calabria solo ed esclusivamente per racimolare voti! Mi dispiace per le molte persone perbene che sono all’interno come Francesco Artusa e tanti altri… viva la libertà! Nua simu i Cusenza e calavrisi e patruni unni vulimu!!!

Emilio Greco ex referente cittadino Lega e presentatore della lista nelle ultime consultazioni comunali nella città di Cosenza

Mi permetto… non entro nel merito delle presenze… anche se mi sono venute a mente le vacche di fanfani..,chissà.. ma onestamenbte mi ha colpito molto la pochezza del dibattito…qualcuno ha parlato della cosenza dotta…è di tutta evidenza che si riferisca ad altri..la modestia culturale e oratoria dei relatori dell’eventi si è colta a piene mani…nessuno per esempio che sia riuscito a spiegare bene i quesiti concernenti il referendum sulla giustiza….purtroppo per la Lega….buio pesto …..

Alfredo Iorio e Matteo Salvini

Alfredo Iorio esponente della destra nazionale non conviene piu’ perdere tempo con questi leghisti.

Nella nostra redazione sono pervenuti altri commenti negativi in merito alla manifestazione organizza da Simona Loizzo e Andrea Crippa. Secondo i bene informati un centinaio di fuoriusciti e persone appartenenti alla Lega Calabrese, sono in procinto di organizzare una manifestazione a Lamezia Terme, in netta contrapposizione politica a Simona Loizzo, Andrea Crippa e Matteo Salvini. La storia continua ……………………………………………………………..

 

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Piazza vuota:Il flop di Simona Loizzo e Andrea Crippa.

Piazza vuota nella città di Cosenza alla presenza di Andrea Crippa e Simona Loizzo

L’iniziativa di Simona Loizzo e di Andrea Crippa nella città di Cosenza, sui quesiti referendari, ha registrato un evidente flop, la piazza era completamente vuota. Ma che fine hanno fatto i leghisti calabresi? In pratica non ci sono più e si stanno organizzando in vista delle prossime consultazioni elettorali nazionali. La dichiarazione di Carmine Bruno ex coordinatore regionale della Lega giovani, mette in evidenza l’evidente caduta libera della Lega, oramai inesistente sul territorio regionale.

Non facciamoci più prendere in giro da persone false come Crippa. Dal profilo Fb dell’ex coordinatore regionale della Lega giovani calabria, che di seguito riportiamo integramente. Non facciamoci più prendere in giro da persone False, ipocrite, arroganti e velenose come Crippa! La lega in Calabria è diventata un tram. Chi ha creduto e portato avanti il partito è stato solo messo da parte per far spazio a chi la lega la sta utilizzando per i propri interessi. Invito i Calabresi e riflettere e non dare più credito a Salvini e chi gli sta attorno. Caro Crippa non ti sforzare di venire in Calabria a recitare… perdi solo fiato perché ormai la gente si è resa conto del bluff che siete.

Noi avevamo già scritto questo nel mese di Maggio:

In questi ultimi giorni, facendo seguito alle nomine dei nuovi organismi di partito, si registrano numerosi malumori nella lega calabrese. Matteo Salvini ha tradito di fatto il principio della militanza e degli obiettivi che si era prefissato. In Calabria non riesce a presentare nemmeno il proprio simbolo in vista delle imminenti elezioni amministrative. La prospettiva non è delle migliori, dopo aver perso 30.000 voti nelle scorse elezioni regionali, la lega è in discesa, infatti si registrano ulteriori abbandoni. C’e’ chi giura che la lega non prenderà nemmeno un seggio al parlamento in Calabria. Cosi vanno le cose, cioè non vanno

Sempre nel mese di Maggio il blog evidenziava

Lega Cosenza:Salvini tiene famiglia, mamma, moglie e dipendenti di un esponente lega in lista per le amministrative.

La nota ufficiale della Lega provinciale di Cosenza all’indomani della presentazione delle liste per le amministrative. avvenuta la scorsa settimana. Siamo presenti con liste e candidati nostri in gran parte dei comuni chiamati al voto il 12 giugno – aveva scritto Golletti in una nota – La Lega si radica sempre più in provincia come forza propositiva e di rappresentanza dei bisogni dei cittadini». Chi si è presentato nella liste della lega, sono tutti estranei alla vita politica del territorio e tra di loro figurano la moglie, la mamma e dipendenti di un già candidato nelle liste regionali della lega,nelle ultime consultazioni elettorali. Vi è di piu’ nelle liste ci sono anche collaboratori della struttura, anch’essi estranei alla vita politica del territorio e residenti in altri comuni, di un noto consigliere regionale della Calabria.Appena scenderà Salvini sarà divertente vederlo presenziare nei comuni alla presenza di costoro. Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno. Aspettiamo l’esito, per constatare una sonora batosta elettorale da prefisso telefonico.

La Lega  è completamente in caduta libera. Si formano nuovi scenari politici. Torneremo sull’argomento delle consulenze del gruppo Lega e dove i collaboratori svolgono la loro attività e le loro funzioni. Non ce ne voglia il giovanotto Andrea Crippa, ma la lega non esiste piu’ in Calabria, NON VI CREDE PIU’ NESSUNO. La storia continua………………………………………………

Bianco Frizzante Antiope cav. Antonio Malena

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Non facciamoci più prendere in giro da persone false come Crippa.

Dal profilo Fb dell’ex coordinatore regionale della Lega giovani calabria, che di seguito riportiamo integramente.
Non facciamoci più prendere in giro da persone False, ipocrite, arroganti e velenose come Crippa! La lega in Calabria è diventata un tram. Chi ha creduto e portato avanti il partito è stato solo messo da parte per far spazio a chi la lega la sta utilizzando per i propri interessi.
Invito i Calabresi e riflettere e non dare più credito a Salvini e chi gli sta attorno.
Caro Crippa non ti sforzare di venire in Calabria a recitare… perdi solo fiato perché ormai la gente si è resa conto del bluff che siete.

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Andrea Crippa, quando diceva che non voleva gente vicino a Scopelliti.

https://fb.watch/dwKD8Yp447/

Ecco cosa diceva il giovanotto della Lega, Andrea Crippa, quando diceva che non voleva gente vicino a Scopelliti.Secondo i bene informati, in quell’occasione, Tilde Minasi era seduta in prima fila, si è alzata ed è andata via.

Tilde Minasi e Matteo Salvini

Infine da segnalare la piazza vuota per l’iniziativa di Simona Loizzo e del giovanotto Andrea Crippa.

LA LEGA IN DISCESA LIBERA. Adesso non ci sono nemmeno i quattro gatti. La storia continua…………………………………….

 

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Andrea Crippa chieda scusa per gli insulti al Sud. Manifestazione con Simona loizzo a Cosenza.

Stasera alle ore 19, al Gran Caffè Renzelli di Corso Telesio, Cosenza, Andrea Crippa, deputato e vice segretario nazionale della Lega, verrà ricevuto da Simona Loizzo, consigliere regionale della Calabria, dove incontrerà i cittadini in vista del referendum. La città di Cosenza è la città di Telesio e qualcuno dovrebbe ricordare al giovanotto padano , prima di iniziare il suo intervento, di chiedere scusa ai calabresi per gli insulti al Sud.

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Crippa a Cosenza, Simona Loizzo capolista alla camera?

Mercoledì 8 giugno, alle ore 19, al Gran Caffè Renzelli di Corso Telesio, Cosenza, Andrea Crippa, deputato e vice segretario nazionale della Lega, incontrerà i cittadini in vista del referendum del 12 giugno. Secondo una nota del capogruppo in Consiglio regionale Simona Loizzo. «La presenza di Crippa è un premio e un riconoscimento all’attività cittadina e provinciale del partito ed è l’occasione per avvicinare i giovani alla discussione politica», spiega in una nota, annunciando la sua presenza e il suo intervento, Simona Loizzo, capogruppo regionale della Lega nel Consiglio regionale della Calabria. «Siamo impegnati – conclude – a costruire una rete politica e culturale di primo livello e vogliamo aumentare la partecipazione giovanile a un progetto politico che parte dal territorio». Secondo i bene informati questo incontro pubblico,tra Andrea Crippa e la Loizzo, dovrebbe confermare il suo ruolo di capolista alla camera nelle prossime consultazioni elettorali. Si nota l’assenza all’iniziativa di Gianfranco Saccomanno commissario regionale della lega e del deputato uscente Domenico Furgiuele.Cosi vanno le cose nella lega calabrese.

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Roma.Cataldo Calabretta convola a nozze.

Cataldo Calabretta, avvocato delle dive, personaggio noto in Calabria, convola a nozze con Carmela Novello il 16 Giugno nella chiesa di santo Spirito in Passia (Roma). Poi successivamente il ricevimento presso Cavallieri,Woldorf Astoria Hotel . A Cataldo Calabretta giungano i piu’ sentiti auguri dal blog aspassoperroma. Seguiremo il lieto evento………………

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Elezioni Luzzi: L’inganno dei candidati civici e del civismo politico.

“Civico è bello e fa bene all’Amministrazione del paese”. Ne sono convinti i candidati a Sindaco del piccolo comune di Luzzi. Dietro una simile proposta, opportunistica e non priva di furbizia visto che consentirebbe ai grillini e ai leghisti di contare e incidere a livello locale, nel caso specifico quello del comune di Luzzi, più di quanto oggi non accada, è facile scorgere il mantra tipico del populismo: la politica è cattiva e corrotta, la società civile è buona e immacolata. Non c’è dunque nulla di nuovo se non fosse per l’inganno ideologico che essa, dietro la retorica del potere da restituire ai cittadini, sembra nascondere e sul quale vale la pena interrogarsi. Cos’è il civismo, correttamente inteso? E cosa è stato, prima che degenerasse, nell’esperienza storica italiana? Per cominciare, il civismo non è la negazione della politica, ma un modo di partecipare ad essa – anche sul piano decisionale – senza utilizzare le formazioni partitiche tradizionali. Nel frattempo giunge a sollazzarci ma non troppo un sonetto di Gioacchino Belli, “Belli, Romaccia eterna e la buffa vanità del potere”. Belli è belli e se ne accettano facilmente le ragioni, invece il nostro caso “Elezioni Luzzi” è il caso evidente dell’inganno dei candidati civici a Sindaco e del civismo politico. Cosi vanno le cose in Calabria, cioe’ non vanno. La storia continua ……………………….

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Elezioni Luzzi: Alessandro Cilento e i quattro gatti della lega.

Dopo anni di crescita, oggi è il Fattore S che corrode l’albero leghista. È stato Salvini l’uomo-disastro, come detto, nella vicenda istituzionalmente più importante, quella della elezione del Capo dello Stato, un Salvini che in questo anno ha tentato di tenere i due piedi nella scarpa del governo e in quella dell’opposizione, malsopportato da Mario Draghi nel primo caso, surclassato da Giorgia Meloni nel secondo. Un partito, quello della Lega, in continua discesa in Calabria. Ci corre l’obbligo di segnalare, nel comune di Luzzi, la candidatura di quattro gatti della Lega che sostengono la candidatura a Sindaco di Alessandro Cilento. Il responso elettorale sarà chiaro, nel comune di Luzzi, i cittadini non voteranno il partito del capitan Fracassa Matteo Salvini.

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Roma: Ristorante Rosso Tiziano, si discute di politica calabrese e nazionale.

In questi mesi passeggiando per la città di Roma, uno dei passaggi d’obbligo è il ristorante Rosso Tiziano, in via Rodolfo Lanciani nr. 79.  Ad accogliere i clienti e’ il titolare del ristorante l’Avv. Fabio Strancia, che oltre ad essere un brillante avvocato è  anche un eccellente ristoratore. In questo locale frequentato da molti amministratori pubblici e parlamentari, si discute di politica calabrese e nazionale. Dopo aver bevuto un buon bicchiere di vino della cantina del cavaliere Antonio Malena, sopraggiunge un romano d’adozione, il vulcanico Alfredo Iorio che parla sempre della sua terra d’origine, la Calabria. In questi giorni il locale è stato frequentato da numerosi amministratori calabresi e parlamentari. Novità politiche in arrivo? La storia continua…………………………………… 

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Elezioni Luzzi.La sfida della piazza, testa a testa tra Durante e Federico.

Il candidato a Sindaco della lista Luzzi Unita Oscar Durante, ha presentato stasera il programma elettorale e i candidati della lista, in Piazza della Repubblica. Oscar Durante ha chiamato a raccolta i propri sostenitori , per dare una risposta al suo antagonista, il Sindaco uscente Umberto Federico, che ieri aveva fatto il pienone nella stessa piazza.

Presentazione della Lista del candidato a Sindaco Umberto Federico

Dalla prova della piazza, si profila un testa a testa tra Oscar Durante e Umberto Federico. Il programma elettorale dei due candidati a Sindaco non è molto chiaro, si spera che le differenze di programma, per quanto minimizzate nel racconto della campagna elettorale, emergano da subito e si esplicitino nella fase, credo scontata; non perché si ami lo scontro verbale, ma per la chiarezza, un po’ come don Camillo e Peppone. Si tirino fuori i principi, i valori di riferimento, che c’entrano sempre. Siamo convinti che nel dibattito elettorale debbano entrare anche i temi ‘politici’ più generali, dalla politica europea all’immigrazione, al pnrr, quindi dei cittadini, all’applicazione della sussidiarietà e della libertà di educazione, dall’ecologia alla cultura. Cioè, torniamo alla centralità della persona, quella del cittadino. Ben vengano, Don Camillo e Peppone, purché alla fine, chiunque vinca, come nell’arguta narrazione di Guareschi, sappia tener conto delle ragioni dell’altro, per costruire il bene comune. Seguiremo con attenzione la campagna elettorale. La storia continua………………………………….

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Elezioni Luzzi, ecco la piazza piena di Umberto Federico.

L’apertura della campagna elettorale della lista Verso il Futuro, con il candidato a Sindaco Umberto Federico, ha fatto il pieno. Dal profilo Fb della lista Verso il Futuro, gli amministratori del profilo, dichiarano “Iniziamo cosi…..”, sicuri della vittoria contro la lista del vero antagonista, Oscar Durante, sostenuto dal centrodestra e alleato con il movimento cinquestelle. Per questi motivi mi preme fare alcune considerazioni:  La “versatilità” (nella peggiore delle accezioni), la propensione per il “cambiar gabbana” sono direttamente proporzionati al ruolo che la retorica ha nella personalità dei singoli e nella storia della collettività. Il voltagabbana di Benito Mussolini sull’intervento nella Prima guerra mondiale è esempio di scuola. Che lo è anche della vacuità e pericolosità della retorica del primo e del dopo della gabbana rivoltata ed anche della concretezza della “dietrologia” intuibile già nella rapidità del cambiamento di rotta. Buon segno? Dovremmo ammettere (ché, in sostanza, far ammettere questo è la finalità di questa nuova strategia del Partito del guitto) che il “demonio non è brutto come si dipinge”? Che, una volta alle prese con la realtà del governare la ragione avrebbe prevalso? Che “bisogna ammettere” che sono ragazzi di buona volontà? Via! Non prendeteci per così fessi! Nessuna chance per Alessandro Cilento e i soliti quattro gatti della lega che sono a rischio quorum.Infine vorrei ricordare alle piccole truppe leghiste di Luzzi che quando si è un Salvini, se non ti fai notare subito per la tua arroganza rischi di scomparire, di perdere apprezzamenti e voti.E tra Di Maio e Salvini si è aperta una gara per aggiudicarsi il primato del “chi se ne frega”, in tutti i problemi con l’Europa. Politica sciagurata, che potrebbe portarci al baratro se non di una espulsione, di una “messa al cantone” e che preclude, o rendere difficilissima l’opera di modifica al meglio delle regole europee. Ma ogni limone dà il succo che ha dentro e le rape non danno sangue. Cosi vanno le cose nel piccolo comune di Luzzi, la storia continua…………………………………….

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Lega Cosenza:Salvini tiene famiglia, mamma, moglie e dipendenti di un esponente lega in lista per le amministrative.

La nota ufficiale della Lega provinciale di Cosenza all’indomani della presentazione delle liste per le amministrative. avvenuta la scorsa settimana. Siamo presenti con liste e candidati nostri in gran parte dei comuni chiamati al voto il 12 giugno – aveva scritto Golletti in una nota – La Lega si radica sempre più in provincia come forza propositiva e di rappresentanza dei bisogni dei cittadini». Chi si è presentato nella liste della  lega, sono tutti estranei alla vita politica del territorio e tra di loro figurano la moglie, la mamma e dipendenti di  un già candidato nelle liste regionali della lega,nelle ultime consultazioni elettorali. Vi è di piu’ nelle liste  ci sono anche collaboratori della struttura, anch’essi estranei alla vita politica del territorio e residenti in altri comuni, di un noto consigliere regionale della Calabria.Appena scenderà Salvini sarà divertente vederlo presenziare nei comuni alla presenza di costoro. Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno. Aspettiamo l’esito, per constatare una sonora batosta elettorale da prefisso telefonico.

La storia continua …………………………..

 

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Caso Elezioni Luzzi:I soliti quattro gatti della Lega e i cinquestelle travestiti da centrodestra.

Molti lettori si chiederanno come mai ci occupiamo delle elezioni comunali di un piccolo comune della Calabria. Ci sembra doveroso spiegarlo. In questo mese per caso, ci siamo imbattuti nelle dinamiche elettorali di questo comune alle porte del comune di Rende e vicino ad Acri, Bisignano e Montalto Uffugo. Un comune fatto di gente laboriosa che vive con onestà del proprio lavoro. Purtroppo la confusione politica regna incontrastata. Non ce ne voglia il giovanotto Cilento, che è un bravo ragazzo,anche se c’è una foto successiva della piazza che per correttezza pubblichiamo

sono i soliti quattro gatti della lega di cui una parte presente è accorsa solo per curiosità.

Secondo i bene informati,difficilmente questa lista raggiungerà il quorum e pertanto la sfida si profila tra i due candidati Oscar Durante e Umberto Federico. Nel caso di Oscar Durante balza agli occhi l’alleanza di centrodestra con i cinquestelle, travestita da civica. Non ce ne voglia il buon Durante, un bravo professionista, ma l’alleanza con i cinquestelle non si può proprio accettare da parte dei dirigenti nazionali e regionali di Forza Italia. Pertanto mi permetto di fare una piccola divagazione sui cinquestelle. Come risolvere il problema del c.d. populismo? Della gente arrabbiata e frustrata? Complotti ci vogliono! Tanti complotti. E, naturalmente, buoni guru che li predichino e li presentino al pubblico tratti dai canovacci degli atti processuali di magistrati altrettanto frustrati. La terapia da complotto. Infine di Umberto Federico dobbiamo approfondirne le dinamiche di gestione. La storia di Luzzi è tutta da scrivere e a noi in questi giorni ci piacerà approfondirla. La storia continua …………..

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Elezioni Luzzi,piazza quasi vuota per Alessandro Cilento.

L’apertura della campagna elettorale per Alessandro Cilento candidato a Sindaco di Luzzi, non è stata delle migliori.Poche persone alla manifestazione di questa sera in Piazza della Repubblica. I due sfidanti principali Oscar Durante e Umberto Federico, con i loro candidati sono alla ricerca disperata di voti in vista delle imminenti votazioni, che decideranno il prossimo Sindaco di Luzzi. Si profila una dura competizione elettorale, tra i due candidati principali. Vedremo come si evolvera la competizione elettorale. La storia continua …………………………..

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Elezioni Luzzi, lieve vantaggio di Federico su Durante.

Da quanto si apprende dagli ambienti del comune di Luzzi, attualmente i due candidati a Sindaco Federico e Durante non avrebbero una grande distanza in termini di voti, con un lieve vantaggio del Sindaco uscente Umberto Federico. Nessuna chance per il candidato Cilento che con la sua lista potrebbe entrare da solo in consiglio comunale. Seguiremo la presentazione delle liste e verificheremo chi ha le idee piu’ chiare per il futuro del comune di Luzzi.La storia continua …………………………..

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Cosenza:Messaggi Lega che diventano virali.

Nelle scorse elezioni comunali a Cosenza è avvenuto di tutto. In questi giorni sta circolando tra gli addetti ai lavori della politica e a noi pervenuto, un messaggio fatto da un autorevole esponente della Lega della provincia di Cosenza, che parla di accordi tra i leader della lega in provincia di cosenza, che non hanno votato Lega. A questo punto, se ciò fosse vero, sorge spontanea una domanda a Matteo Salvini, per fare carriera nella Lega, bisogna votare un altro partito? Approfondiremo l’argomento, infine ci giungono notizie di esponenti della Lega nominati recentemente che sembrerebbe non abbiano votato Lega, il giusto premio per la militanza leghista, la storia continua …………………… Ps Ci ha divertito il cambio del numero telefonico di un noto esponente della lega in provincia di Cosenza, semplice coincidenza? Spunterà qualche hacker russo? A breve prossima puntata………………………………………

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Simona Loizzo e Nino Spirlì, candidati capolista camera e senato?

Un accordo che parte dalle regionali. La lega, un partito in discesa in vista delle prossime consultazioni elettorali amministrative e poi per il rinnovo del parlamento nazionale. Molto attivi per mancanza di capacità politica, nell’attrarre consenso elettorale, Simona Loizzo e Nino Spirlì. Addirittura si vocifera negli ambienti della Lega di un accordo politico, fatto durante le consultazioni elettorali regionali, Nino Spirlì e Simona Loizzo. Udite, udite adesso si sono messi in testa di candidarsi capolista alla camera e al senato. Secondo i bene informati Nino Spirlì candidato capolista al senato e Simona Loizzo candidata capolista alla camera. Seguiremo la vicenda, la storia continua …………………………………..

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Granata(Legalità Democratica):Video tifoso Vicenza, Joe formaggio dichiarazione inopportuna.

Il Consigliere regionale del Veneto di Fratelli d’Italia, Joe formaggio, si è dissociato dalle condanne piovute addosso  al tifoso del Vicenza, autore del filmato sulle scimmie calabresi, etichettandolo come un semplice coro allo stadio. Una dichiarazione certamente fuori luogo e che evidenzia come i veneti e una buona parte della classe politica abbia un chiaro atteggiamento antimeridionale. Noi difendiamo la storia e  l’identità del popolo calabrese. Giorgia meloni prenda le distanze dal suo consigliere regionale, altrimenti eviti di scendere in Calabria a cercare consenso elettorale, in vista delle imminenti elezioni comunali, perchè potrebbe prendere una sonora batosta elettorale. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Granata (Legalità Democratica):Insulti ai calabresi, soddisfazione per i provvedimenti adottati.

Soddisfazione per il Daspo di 5 anni da ogni evento calcistico e il divieto di avvicinarsi allo stadio di Vicenza nel raggio di 500 metri, al tifoso vicentino autore della sfilza di offese “morite terroni di merda, ricacciamoli in Africa, scimmie calabresi, bomba in Calabria, la Calabria è mafia”. Bene anche sul fronte penale rilevato che la Procura avvierà un indagine per il tenore delle espressioni pronunciate nel video, poi rimosso dai social. L’associazione Legalità Democratica, dal canto suo aveva già inviato un esposto al Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, per rappresentare gli insulti ai calabresi contenuti nel video. Adesso ci aspetta una sana competizione sportiva. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica, Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Legalità Democratica):Video Youtube tifosi Vicenza.” Morite Terroni di Merda”, intervenga la Procura della Repubblica di Vicenza.

In questo ore sta circolando un video su You Tube della partita Vicenza-Cosenza, dal titolo scimmie calabresi, dove un tifoso del Vicenza da identificare incita alla violenza con un video che riporta frasi del tenore “Morite Terroni di merda”, riccaciamoli in Africa, scimmie calabresi, bomba in Calabria, la Calabria è mafia.
Ritengo che la Procura della Repubblica di Vicenza , dopo aver acquisto il video che sta diventando virale e sta suscitando l’indignazione dei cittadini calabresi e cosentini, proceda celermente, per verificare se sussistono fatti previsti dalla legge come reato e nello specifico se sussiste la violazione dell’art. 414 del codice penale, istigazione a delinquere. In difetto valuteremo l’opportunità di presentare un esposto denuncia argomentato da inviare al procuratore della repubblica di Vicenza e per conoscenza al ministero della Giustizia, descrivendo quello che è avvenuto. Questi fatti non possono essere assolutamente tollerati. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Calabria: La Lega che non c’è.

In questi ultimi giorni, facendo seguito alle nomine dei nuovi organismi di partito, si registrano numerosi malumori nella lega calabrese. Matteo Salvini ha tradito di fatto il principio della militanza e degli obiettivi che si era prefissato. In Calabria non riesce a presentare nemmeno il proprio simbolo in vista delle imminenti elezioni amministrative. La prospettiva non è delle migliori, dopo aver perso 30.000 voti nelle scorse elezioni regionali, la lega è in discesa, infatti si registrano ulteriori abbandoni. C’e’ chi giura che la lega non prenderà nemmeno un seggio al parlamento in Calabria. Cosi vanno le cose, cioè non vanno……………………la storia continua……………………………………

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Cosenza:Alberelli Rosa, la storia dei matrimoni e dei regali in città.

Il negozio Alberelli Rosa apre i battenti  33 anni fa, nel cuore della città di Cosenza, in Corso Mazzini. In citta la Sign.ra Alberelli è conosciuta non solo da tutti i cosentini ma anche da famiglie provenienti da tutta la Calabria.  Una donna vivace e battagliera e stimata da tutti i commercianti del corso. Si confronta spesso con i figlioli sul piano politico, con Vincenzo Granata ex consigliere comunale della città di Cosenza e già vicario ATO Cosenza  e Maximiliano Granata, Presidente del Consorzio Valle Crati.Ovviamente ne nascono discussioni costruttive e qualche volta anche con visioni diverse, è nota infatti la sua diversità di vedute con Matteo Salvini. L’On. GIacomo Mancini senior, passava spesso dal suo negozio e la definiva donna coraggio, per il suo comportamento diretto e leale. Apprezzata da tutto il mondo politico, professionale, sociale e imprenditoriale calabrese, svolge la sua attività sempre con altruismo e sorriso. E’ una sorta di istituzione cittadina, con le liste nozze ha incontrato intere generazioni di sposi cosentini, una piccola curiosità, la lista nozze del Presidente della Giunta Regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, è stata fatta presso il suo negozio. Ci sarebbero molti aneddoti da raccontare e per questo ci toccherà fare un altro articolo. Alberelli Rosa è una super commerciante, una super moglie, una super mamma e infine una super nonna, con la sua adorata nipote Orsola.

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Calabria:Ma i 18 parlamentari cinquestelle, che fine hanno fatto?

Nelle elezioni per il rinnovo del parlamento,nel 2018, il  movimento cinquestelle riusci ad eleggere 18 parlamentari.  Di loro si sono perse le tracce, dovrebbero a fine mandato, quanto meno tracciare il resoconto dell’attività  svolta e i risultati ottenuti. In verità nessuno si ricorda il loro nome e nemmeno l’opera svolta, povera Calabria nostra. La storia continua……………………………

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Davide Tavernise(5 stelle) in procinto di passare con il centrodestra?

Davide Tavernise è il giovane capogruppo del movimento cinquestelle presso il consiglio regionale della Calabria.L’ex duro e puro Giuseppe Giorno, coordinatore della campagna elettorale del M5S nelle ultime elezioni regionali è segretario particolare di Tavernise al 50%. Oggi si candida al consiglio comunale di Luzzi nella coalizione di centrodestra, in tandem con Fratelli d’Italia e secondo alcune indiscrezioni l’accordo sancito con Durante, prevederebbe la carica di vicesindaco. A questo punto ci verrebbe da chiedere, cosa ne pensa il giovanotto Tavernise di questo accordo con il centrodestra? Secondo qualche bene informato,si vocifera negli ambienti politici locali che lo stesso Tavernise insieme ad altri aderenti, potrebbe passare nelle file cel centrodestra. Noi analizzeremo la situazione con attenzione.Infine il caso delle elezioni di Luzzi e l’alleanza con il centodestra, potrebbe essere oggetto di discussione tra i parlamentari calabresi del movimento cinquestelle.

Giuseppe Giorno

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Roma:Autismo,”A cena con gli amici”.

Importante iniziativa a Roma, venerdi 6 Maggio alle ore 20.30, presso il ristorante Rosso Tiziano in via Rodolfo Lanciani nr. 79, sull’autismo . A cena con gli amici, serata di socializzazione per ragazzi e ragazze con autismo e bisogni speciali.

Uno dei promotori è Alfredo Iorio insieme all’eccellente professionista del settore  Fabrizio Torella e all’avv. Fabio Strangia, titolare a Roma di un ristorante accogliente e di qualità.

Alla serata non poteva mancare il vino delle cantine del cav. Antonio Malena di Cirò Marina, con l’imprenditore Pasquale Malena.

E’ bello vedere queste iniziative a spasso per Roma, anche perchè questa è la capitale che vogliamo. Questo è l’Alfredo Iorio che non ti aspetti. Iorio dichiara che a breve ci saranno  iniziative come queste  giù in Calabria, infatti è prevista l’apertura di un lido a Falconara Albanese-Torremezzo, per ragazzi e ragazze con autismo e bisogni speciali. Non solo anche nella città di Cosenza,nell’incantevole Vallone di Rovito, si sta pensando di lavorare per costruire delle strutture ricettive. Questa è la Calabria che vogliamo, senza troppe parole, ma facendo i fatti, all’insegna della socializzazione verso i ragazzi con bisogni speciali.

 

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Luzzi:Movimento 5 Stelle alla conquista del comune.

Le ultime alleanze fatte in provincia di Cosenza nei comuni e in particolare quella nel comune di Luzzi,  inducono ad alcune riflessioni di carattere politico. E’ certamente anomala l’alleanza tra i 5 stelle e la coalizione di centrodestra che tiene tra l’altro fuori la Lega . Questo strano caso fa rievocare le parole di Mauro Mellini “La ragionevolezza non si conquista con le dichiarazioni preelettorali ed il confronto degli isterismi dell’antipolitica con la realtà non è cosa che si ponga solo alla vigilia delle elezioni politiche e comunali. C’è invece una questione più concreta e di grande rilevanza per il Partito di Grillo, una assai più specifica questione di un’alleanza che non si pone oggi, ma che è da tempo esistente e di importanza determinante per il ruolo ed il futuro dei grillini. E che, semmai, oggi svanisce o rischia di svanire. È l’alleanza o, se vogliamo specificarne la natura, la “combine”, con il Partito dei Magistrati, che da almeno un anno a questa parte, benché mai esplicitamente ammessa, era la più rilevante e concreta prospettiva del partito di Grillo. E che oggi sembra dissolversi e svanire.” All’epoca in chiave nazionale Mauro Mellini parlava di nuove alleanze del partito di Casaleggio e amici del bar dello sport, ci aveva visto giusto. Addirittura nel piccolo paese di Luzzi della provincia di Cosenza si sperimentano nuove allenze elettorale. Udite, udite cittadini di Luzzi, i 5 stelle vogliono conquistare il comune con tutto il centrodestra ad esclusione della Lega. Mauro Mellini era Mauro Mellini e facilmente se ne accettavano le ragioni, invece il caso che stiamo trattando è di un’alleanza anomala. Le cose vanno cosi a Luzzi cioè non vanno. La storia continua ……………………………….La tigre di mompracem

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Calabria.Emilio Greco, l’ultimo leghista militante.

Il romanzo della lega in Calabria e nella città di Cosenza è ancora tutto da raccontare.L’avv.Emilio Greco, militante della lega, ha avuto il compito di formare la lista della lega nella città di Cosenza, nelle ultime consultazioni elettorali,rappresentando la vera figura del militante della Lega.Di recente abbiamo appreso la nomina di Davide Bruno a commissario cittadino della Lega. In poche parole, Matteo Salvini,alla faccia della militanza, e di chi si è speso come referente della lista nelle ultime consultazioni elettorali comunali, consente la nomina di Davide Bruno referente cittadino. Non ce ne voglia Davide Bruno che è un bravo giovanotto della politica, ma le ultime nomine sono in contrasto con i principi della Lega, militanza e storicità. Come al solito Matteo Salvini non si identifica nei militanti. L’avv. Emilio Greco,che non ha certo bisogno di presentazioni, rappresenta la figura dell’ultimo leghista militante.Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno. La storia continua………………………… con ulteriori informazioni che ci stanno giungendo da numerose fonti.

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Luzzi:Accordo Fratelli d’Italia e Cinquestelle.

Dal profilo fb di Giuseppe Giorno dichiara:
LUZZI: ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2022
In più di un’occasione vi ho comunicato che saremmo stati capaci di presentare alla comunità una valida alternativa politica a quella attuale e che nei momenti di emergenza necessita l’apporto di tutti non anteponendo i personalismi.
Dopo un percorso lungo e faticoso, per il bene comune, il senso di responsabilità si è avuta la capacità di fare sintesi e individuare una persona della società civile che potesse rappresentare la nostra comunità aggregando e rinnovando.
La scelta del candidato a Sindaco è ricaduta sul Dott. Oscar Durante al quale daremo e darò anche il sostegno personale candidandomi a consigliere comunale nella lista civica che presto presenteremo a tutti voi.
Vogliamo riscrivere la storia di questo paese.
Un’altra politica è possibile
Certo un’altra politica è possibile, la politica dell’accordo Fratelli d’Italia e Movimento Cinquestelle. E’ proprio il caso di dire i poli diversi si attraggono. il nuovo laboratorio politico calabrese parte da Luzzi, Fratelli d’Italia-cinquestelle, cosi vanno le cose a Luzzi cioè non vanno, la storia continua …………

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Elezioni Luzzi:Possibili cambi e nuove alleanze.

In attesa delle prossime elezioni comunali di Luzzi, potrebbe cambiare ulteriormente lo scenario. Sono al lavoro i dirigenti di partito e non escluso che potrebbe mutare lo scenario nella composizione delle liste. Non  potrebbe essere vista  di buon occhio un’alleanza diversa rispetto lo scenario nazionale, in chiave locale. Le liste si presentano entro il 14 Maggio e non è escluso che le liste attualmente in campo, possano perdere qualche pezzo, strada facendo.  La girandola dei candidati e del tutto contro tutti, ma alla fine baci e abbracci da avversari presso il bar Settebello in Luzzi, che sembra diventato il punto di incontro delle fazioni opposte, tutti intenti a cercare i voti. Le cose vanno cosi a Luzzi, la storia continua ………………………                                                                                                                            

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Luzzi,Elezioni:Ai nastri di partenza Federico,Durante e Cilento.

Alle prossime elezioni,nel comune di Luzzi, a contrapporsi a Umberto Federico ci saranno Oscar Durante e Alessandro Cilento. Umberto Federico, proverà ad essere riconfermato con la lista “Verso il futuro”.Oscar Durante, sarà supportato dall’ex consigliere provinciale Flaviano Federico, dal gruppo Corallo e da figure appartenenti al Movimento 5 Stelle.In corsa anche la lista denominata “Ora tocca a noi” che verrà cappeggiata dal giovane avvocato Alessandro Cilento. Quello più attivo sul territorio e favorito per la riconferma è il Sindaco uscente Umberto Federico, in affanno ma pronto a recuperare consenso elettorale Oscar Durante, che con la sua aggregazione insegue Umberto Federico. Una piccola curiosità, tutti i candidati si fermano presso il bar Settebello, che sembra diventato il crocevia di tutti i candidati a Sindaco e a consigliere comunale, tutti alla ricerca del consenso elettorale, nel classico esempio del tutti contro tutti. Seguiremo le elezioni con attenzione, la storia continua………………………. La tigre di mompracem

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Roberto Occhiuto: Il Presidente dell’inclusione.

Come dice il Presidente della Repubblica Mattarella “La disabilità è una sfida per la costruzione di una società più inclusiva, in cui il problema della disabilità non risulti un carico per i singoli, ma sia oggetto di attenzione e di intervento da parte dell’intera collettività”.
Il Presidente della Regione Calabria, con la sua dinamicità e la sua intraprendenza sta dando uno sprint diverso al nostro territorio e per come si evince dal suo profilo fb, lascia i suoi innumerevoli impegni e si ferma, si mette seduto accanto un bambino sordo, sorride con il suo sguardo, lo rassicura e con affetto paterno cerca di capire le sue difficoltà. In quel momento Roberto Occhiuto stava cercando di stare vicino ad un figlio della Calabria con disabilità, poi dichiara
“Un bambino sordo, di straordinaria intelligenza.
Lo ringrazio per avermi raccontato le difficoltà di chi vive con delle disabilità, e per quello che mi ha suggerito di fare.”
Sicuramente il Presidente del fare sarà già a lavoro per adottare soluzioni concrete, di sostegno e vicinanza verso il mondo della disabilità.
Bravo Roberto Occhiuto QUESTO E’ IL PRESIDENTE CHE VOGLIAMO, questo è il presidente che vogliono i calabresi.

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Corruzione, Maximiliano Granata assolto con formula ampia dal Tribunale di Cosenza.

Esclusa ogni responsabilità penale per il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.
Oggi, dopo 6 anni, si è concluso con sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste, il processo a carico di Granata Maximiliano e Gallo Francesco. Inizialmente i reati contestati erano corruzione elettorale ed abuso d’ufficio, poi la procura aveva modificato l’imputazione nell’ipotesi più grave di corruzione. Il Tribunale, presieduto dal Presidente Ciarcia, in data odierna, ha emesso la sentenza di assoluzione con formula ampia e la stessa Procura, rappresentata dal PM Donatella Donato, aveva avanzato richiesta di assoluzione a seguito della dichiarazione di inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche. I difensori di Maximiliano Granata,l’Avv. Gianluca Garritano e Angelo Pugliese dichiarano che si è finalmente conclusa la vicenda giudiziaria a carico del Granata, all’epoca destinatario anche di una misura cautelare interdittiva, successivamente annullata dalla Cassazione, con l’esito assolutorio scontato, atteso che nel processo non vi era davvero alcun elemento per sostenere l’ipotesi accusatoria.

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Luzzi:Flaviano Federico alternativo a Oscar Durante.

Luzzi è un paese molto strano.La politica a Luzzi non esiste più. Non esistono i partiti, ma solo accozzaglie di sigle e di entità singole che lavorano solo ed esclusivamente per la gestione del territorio. Mentre i comuni limitrofi riescono a diventare attrattivi per nuove residenze, per Luzzi il declino è oramai diventato inesorabile. Oggi assistiamo ai soliti balletti di una bassa politica con i soliti volti noti che hanno determinato questo stato di cose. La solita armata brancaleone di antica memoria. Apprendiamo ieri da un comunicato del Pd di Luzzi che nella tarda serata di ieri ci è stato comunicato che la coalizione a sostegno del dott. Durante voleva imporre la scelta dei candidati espressione del PD ledendo l’autonomia democratica del partito stesso. Questa mattina, dopo un inspiegabile ultimatum consumatosi la notte scorsa, abbiamo appreso che nella lista non vi è alcuna rappresentanza del PD. Riteniamo che le questioni politiche non si affrontano con le imposizioni e gli ultimatum, ma con il confronto e il dialogo senza pregiudizi. Considerato che, per la presentazione delle liste mancano circa 20 gg vi è tutto il tempo necessario per poter affrontare e risolvere i nodi politici. Pertanto il Partito democratico auspica una riapertura del confronto e del dialogo. Nel contempo, si avvierà un percorso di valutazione politica interna al fine di poter proporre alla comunità luzzese un adeguata proposta politica ed amministrativa.
“Ricordiamo a tutti noi che il confronto e la dialettica politica sono il sale della democrazia.

Il centro storico abbandonato e lasciato solo a se stesso continua a perdere servizi e attività commerciali.

Attualmente la confusione regna incontrastata e non ci sembra che Oscar Durante sia in grado di mantenere tutte le anime di questa coalizione variegata che è solo alla ricerca di qualche posto al sole. Andrea Guccione nel frattempo, escluso d questa coalizione, potrebbe rientrare da Umberto Federico.
La popolazione di Luzzi deve svegliarsi e cambiare le cose, in fondo Luzzi puo’ rappresentare un’altra storia.
Infine Flaviano Federico potrebbe essere l’alternativa a Oscar Durante.

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Il Consorzio Valle Crati rappresenta un modello di eccellenza in Calabria.

Le Pubbliche amministrazioni sono chiamate a svolgere un ruolo chiave a sostegno delle economie locali, soprattutto tramite processi di miglioramento della propria organizzazione e della qualità dei servizi offerti ai cittadini, soprattutto in Calabria che fa parte del cosiddetto “Obiettivo convergenza Italia” poiché posseggono un Pil inferiore al 75% rispetto alla media comunitaria e caratterizzati da fenomeni socio-economici complessi.Il Consorzio Valle Crati rappresenta un esempio di buona amministrazione: una gestione con efficienza, trasparenza, correttezza e innovazione nella P.A. che sta risolvendo i problemi nel settore della depurazione e del conferimento dei rifiuti. Con un bilancio in attivo riuscirà sicuramente a svolgere un ruolo di eccellenza in Calabria.

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Luzzi:Andrea Guccione e Michele Leone(PD) contro Umberto Federico (PD).

Le elezioni del comune di Luzzi si riempiono di nuovi contenuti. Lo scontro tra Oscar Durante e Umbero Federico si fa sempre più intenso. Secondo i bene informati Andrea Guccione e Michele Leone del Partito Democratico, dovrebbero essere candidati con la lista di Oscar Durante, contro il Sindaco uscente Umberto Federico, esponente di spicco del Partito Democratico. Secondo i bene informati,Flaviano Federico in pole position per la carica di Vicesindaco di Oscar Durante. A Luzzi si profila una elezione comunale del Partito Democratico contro il Partito Democratico. La storia continua…………………………

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Calabria,Gestione Acqua e Rifiuti. Attenzione sulla infiltrazione della ‘Ndrangheta.

Le inchieste giudiziarie confermano dunque che l’attività del comparto dell’ambiente è diventato settore privilegiato di investimento per le organizzazioni criminali che, dal traffico e lo smaltimento dei rifiuti, controllano ormai vaste aree distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, resa peraltro più vulnerabile dalla pandemia.Oggi in Calabria stanno avvenendo grandi trasformazioni nella gestione dell’acqua e dei rifiuti, in particolare nel territorio della provincia di Reggio Calabria. Per questi motivi, Roberto Occhiuto e la Regione Calabria deve tenere alzata l’asticella dell’attenzione sulle possibili infiltrazioni della ‘Ndrangheta.

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A2A dopo Crotone, punta su Gioia Tauro? Ecco i nuovi colonizzatori.

Si tratta di un piano ambizioso, come sottolinea Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, che guarda a tutto il Paese. In Calabria – «la nostra terza regione di riferimento» l’ha definita Mazzoncini – l’investimento principale riguarda l’acquisizione del 100 per cento delle quote di TecnoA, società di riferimento nel trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali e gestita dal gruppo Vrenna. Il polo impiantistico di TecnoA, ubicato a Crotone, in località Passovecchio, rappresenta un’eccellenza a livello nazionale ed è autorizzato a trattare circa 300.000 tonnellate all’anno di rifiuti industriali. Tra gli asset acquisiti c’è appunto un impianto di inertizzazione, un impianto di trattamento chimico-fisico per rifiuti liquidi, un termodistruttore per rifiuti ospedalieri ed un termovalorizzatore dedicato al recupero energetico dei rifiuti industriali. Dopo Crotone, se A2a parteciperà alla manifestazione d’interesse per la gestione del termovalorizzatore di Gioia Tauro, si potrebbe chiudere il cerchio. La Gestione dei rifiuti in Calabria potrebbe diventare monopolio di A2a, ecco i nuovi colonizzatori.

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L’energia diventa oro: A2a e Iren in Calabria.

RENATO MAZZONCINI AMMINISTRATORE DELEGATO a2aIn Calabria

Manifestazione d’interesse per la gestione del termovalorizzatore, costituzione della nuova multiutility, rigassifficatore. La classe politica calabrese non vuole la gestione pubblica. Sono arrivati i colonizzatori, A2a e Iren in Calabria. E qui gli arnesi sono ben due. I rigassificatori di Porto Empedocle e Gioia Tauro sono tornati di moda a distanza di diciotto e diciassette anni dalla loro prima apparizione sulle mappe ministeriali in era di dominio berlusconiano, quando l’Italia ha iniziato la sua progressiva sterzata verso la democratura di vlamidir.Per trasformare l’oro blu algerino tornano due progetti di vent’anni fa per Gioia Tauro e Porto Empedocle. Ma ci vogliono 2,5 miliardi di euro e quattro anni di lavori in zone dove la criminalità organizzata è forte.
Renato Mazzoncini amministratore A2a incontra Roberto Occhiuto in Calabria e dichiara «Volendo semplificare, si può dire che si è creata una grande collaborazione e sinergia con il presidente Occhiuto». «Ci sono i presupposti per avviare una buona collaborazione con la Regione. E gli ultimi investimenti di A2A in Calabria dimostrano che noi crediamo fortemente nelle potenzialità del territorio». Noi seguiremo la vicenda con attenzione. La storia continua………………………………………….

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Calabria,possibile conflitto di interessi per la Lega ? Salvini tifa inceneritori (ed è mini-socio di A2a).

A fine 2018 Salvini aveva in portafoglio 1.112 quote della sicav lussemburghese Bg Selection (controllata da Generali), 3.500 azioni di A2A (che oggi varebbero circa 5.801 euro), 250 azioni di Acea (4.475 euro) e 352 azioni di Enel (2.834 euro).Nel frattempo Gli Uffici regionali della Calabria hanno deciso di approvare, in adempimento alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 93 del 21 marzo 2022, l’Avviso pubblico esplorativo (Allegato A), che si allega al presente atto, finalizzato ad acquisire manifestazione di interesse da parte di operatori economici interessati ad assumere il ruolo di promotori nell’ambito di operazioni di finanza di progetto ex art. 183 comma 15 del d.lgs. n. 50/2016, per la successiva indizione di una procedura per l’affidamento in concessione della progettazione e realizzazione dell’adeguamento e completamento del termovalorizzatore di Gioia Tauro e successiva gestione;con Scadenza presentazione manifestazione interesse: 30 Maggio 2022. Il gruppo A2A parteciperà alla manifestazione? Possibile conflitto di interessi per la lega calabrese?

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Michele Conia,Sindaco di Cinquefrondi:Io zitto e buono non starò!!!

Stiamo zitti e buoni?
Nella Piana di Gioia Tauro dopo il primo inceneritore, avremo il raddoppio per essere “utili” a tutta la Calabria e anche oltre, avremo il rigassificatore per essere utili all’Italia. Se chiedi i controlli sul funzionamento e i dati di incidenza tumorale dell’inceneritore attuale ti rispondono che nessuno si è mai occupato di questo e che , in fondo, non è importante. Qualche tumore in più, la distruzione del territorio, del turismo e l’olio alla DIOSSINA non sono cose che interessano o meglio non interessano se riguardano la Piana di Gioia Tauro.
Io zitto e buono non starò!!!

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Vincenzo Granata: Bisogna cambiare la proposta di legge regionale nr.49/22 sull’Autorità.

Ecco la lettera aperta inviata al presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto.
Il flusso netto “FUGA DI CERVELLI” di capitale umano altamente qualificato, rappresenta una perdita di risorse umane per la Calabria. Come vedremo, è esattamente quello che sta accadendo. Il nostro problema è che per responsabilità della nostra classe politica calabrese stiamo assistendo ad una fuga di risorse umane competenti, le cui proporzioni si stanno aggravando fino a configurarsi come una perdita che coinvolge un’intera generazione di professionisti specializzati nei settori strategici della nostra regione.
Nel settore ambiente con la proposta di legge 49/22 organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente l’art. 11 comma 4 lett o) Il direttore generale espleta le procedure di affidamento del servizio di gestione integrato dei rifiuti per segmenti o per l’intero ciclo e affidamento del servizio idrico integrato e sottoscrive i relativi contratti, accentra le competenze sulla Regione e sul suo presidente. Tutto questo porta ad un accentramento di funzioni e alla creazione di strumenti giuridici che rafforzano la presenza dell’Istituzione regionale che dovrebbe avere invece funzioni di coordinamento e indirizzo. Un impianto legislativo simile a quello dell’Emilia Romagna che prevede un direttore generale con rappresentanza legale dell’ente nominato dal presidente della Giunta regionale. Una concentrazione enorme di potere, mai vista prima di oggi in Calabria, di funzioni e ruoli in capo al presidente dell’esecutivo nella gestione dei servizi pubblici essenziali che si contraddice con l’art. 2 che parla di “rispetto del principio di sussidarietà, differenziazione ed adeguatezza, del principio di leale collaborazione, nonché in coerenza con i principi generali dell’ordinamento regionale. Questo dimostra la scarsa qualità legislativa, rilevato che questo provvedimento doveva essere affidato a chi di norme se ne intende, per evitare di fare strafalcioni che metterebbero la Calabria alla berlina e a mio avviso con notevole perdita dei fondi del pnrr, rilevata l’imminente scadenza del 19 Maggio 2022 in materia di idrico, linea d’investimento M2C4- 14.2 . A questo si aggiunge l’AVVISO PUBBLICO ESPLORATIVO WTE GIOIA TAURO PER LA RICERCA DI OPERATORI ECONOMICI INTERESSATI ALLA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE DI PROJECT FINANCING FINALIZZATE ALL’INDIVIDUAZIONE DEL PROMOTORE EX ART. 183 D.LGS. n. 50/2016, PER L’AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE RELATIVA ALLA “PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELL’ADEGUAMENTO E COMPLETAMENTO DEL TERMOVALORIZZATORE DI GIOIA TAURO COMPRENSIVA DELLA GESTIONE”
con Scadenza presentazione manifestazione interesse: 30 Maggio 2022, probabilmente non in linea con il piano generale dei rifiuti del 2016, aprendo di fatto il mercato ai privati ed eliminando la gestione pubblica.
Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”. Questo provvedimento regionale sta alimentando solo confusione e disordine amministrativo che rischia di far implodere il sistema dei servizi pubblici essenziali in Calabria. Bisogna invece a mio avviso cambiare linea politica regionale, rilevato che in Calabria bisogna intraprendere un nuovo percorso legislativo preciso, modificando la legge regionale, che dovrà portare la gestione del conferimento dei rifiuti e la gestione del ciclo integrato delle acque, appannaggio esclusivo dell’ amministrazione pubblica.
Cosenza lì 16.04.2022
Vincenzo Granata
Già Vicario ATO Cosenza
Già consigliere delegato AIC Calabria

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Gioia Tauro pattumiera della Calabria.

La gestione dei rifiuti nella nostra regione è diventata amara realtà. Più volta è stato segnalato la criticità connessa al sistema di smaltimento integrato dei rifiuti in Calabria. Udite, udite ecco la soluzione raddoppiamo il termovalorizzatore di Gioia Tauro per il recupero energetico dei rifiuti a servizio dell’intera regione che funziona a singhiozzo quando non funziona affatto. Le cose vanno cosi in Calabria, cioè non vanno. un dato è certo Gioia Tauro sta diventando la pattumiera della Calabria. La storia continua………………………..

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Granata(Legalità Democratica):Marcello Manna riuscirà a dimostrare la sua totale estraneità.

In merito all vicenda giudiziaria dell’Avv. Manna,conosco Marcello Manna da nunerosi anni e ho avuto l’onore di collaborare con lui a livello amministrativo da quasi 8 anni, nella mia qualità di amministratore pubblico. Di lui posso dire che è un amministraotre corretto che ha sempre incarnato i principi dell’imparzialità, buon andamento e rispetto della legalità nella pubblica amministrazione. Sono sicuro che riuscirà a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati e verrà ristabilità la verità.Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata

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Luzzi, un comune che si sta spopolando, da 12000 a 8700 abitanti.

La politica a Luzzi non esiste più. Non esistono i partiti, ma solo accozzaglie di sigle e di entità singole che lavorano solo ed esclusivamente per la gestione del territorio. Mentre i comuni limitrofi riescono a diventare attrattivi per nuove residenze, per Luzzi il declino è oramai diventato inesorabile. Un comune come quello di Luzzi che contava 12000 abitanti si è ridotto appena a 8700 abitanti, con una continua emorragia mensile verso i comuni limitrofi. Il centro storico abbandonato e lasciato solo a se stesso continua a perdere servizi e attività commerciali. Oggi assistiamo ai soliti balletti di una bassa politica con i soliti volti noti che hanno determinato questo stato di cose. La solita armata brancaleone di antica memoria. Cosi vanno le cose in calabria, cosi vanno le cose a Luzzi, piccolo comune della Calabria destinato a soccombere di fronte all’inconcludenza della sua classe politica. La storia continua ……………………………

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Calabria:La burocrazia,l’ignoranza delle procedure e le leggi scarse.

La mancata approvazione della nuova Authority acqua-rifiuti, Occhiuto non se l’aspettava.Il governatore sembra interdetto, forse non ne sapeva nulla, forse nessuno gli aveva detto per tempo che la sua riforma doveva essere supportata da una maggioranza qualificata. Ci si chiede,di questo clamoroso errore, cosa ne pensano il segretario generale Dottssa Eugenia Montilla e il capo di gabineto Luciano Vigna.
Nel frattempo ci preme fare alcune considerazioni. Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’ordinamento giuridico (se è ancora degno di questo nome) del nostro povero Paese.L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri burocrati, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”.Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene.Ma, poi mi capita di leggere un progetto di legge Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente, da approvare il 19 Aprile c.m. quelli con l’intestazione del consiglio regionale della Calabria e dei suoi Uffici e sono rudemente respinto nello sconforto.La Regione Calabria produce provvedimenti al limite dell’incostituzionalità e della poca qualità legislativa? Qualche valente giornalista recita “come L’ultimo esempio, in ordine temporale, arriva dalla proposta normativa denominata “Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente”, recentemente approvata in Giunta, e ora di nuovo trasmessa il 19 Aprile in Consiglio regionale per il via libera definitivo. Una legge da fare tremare le vene e i polsi per ricaduta sociale ed economica. Un provvedimento da affidare a chi di norme però se ne intende, se si vogliono evitare strafalcioni che metteranno la Calabria alla berlina e a nostro avviso con notevole perdita dei fondi del pnrr . Nel frattempo giunge a sollazzarmi un sonetto di Gioacchino Belli sono ppiù i somari dei cavalli. D’altronde Belli è Belli e facilmente se ne comprendono le ragioni. La storia continua …………………………….

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Luzzi: Oscar Durante(Fratelli d’Italia)chiude l’accordo con pd e cinquestelle. Tutti contro Federico.

Luzzi ebbe il suo massimo splendore nel medioevo ospitò illustri personaggi storici come il profeta dello Terza età Gioacchino da Fiore, il magister sententiarum Pietro Lombardo ed il famoso glossatore Francesco Accursio. E’ situata sulla fascia della Presila, sul lato destro della valle del Crati. Posta su una collina, ai cui piedi scorrono due torrenti (“Ilice” e “San Francesco”) che confluiscono a valle nel fiume Crati, è un comune a ridosso dell’area urbana di Cosenza, di cui rappresenta territorialmente e urbanisticamente la cornice nord-est.

Tra un mese si presenteranno le liste per il rinnovo del consiglio comunale di Luzzi, ma la situazione politica risulta alquanto ingarbugliata. Ai nastri di partenza quattro candidati, il sindaco uscente Umberto Federico, Oscar Durante sostenuto dai cinquestelle,comunisti,  PD,il gruppo Corallo, Fratelli d’Italia .Alessandro Cilento sostenuto da una lista civica ora tocca a noi e un candidato a Sindaco da scegliere con la lista Luzzi un’altra storia.nel frattempo secondo i bene informati c riferiscono di un accordo del 9 APrile sottoscritto dal gruppo di Oscar Durante e il gruppo di Flaviano Federico di cui farebbe parte anche il movimento cinquestelle di Giorno. Al gruppo Federico andrebbe il vicesindaco e un assessore di peso e per questo gruppo ci sarebbero sei candidature in lista su 12 candidati. Altri 4 candidati dovrebbero toccare al gruppo del PD di Andrea Guccione e 2 candidati al gruppo di Corallo, oltre alla presenza in giunta. Una vera e propria armata brancaleone costituitasi all’insegna del manuale cencelli. L’accordo prevede solo le poltrone da acquisire, dato che nella parte finale del documento si parla di un comitato senza un programma. Nel frattempo giunge a sollazzarmi ma non troppo un sonetto di Gioacchino Belli che poco si addice a questa tragicomica competizione elettorale. Sono ppiù i somari dei cavalli, d’altronde belli è belli e facilmente se ne comprendono le ragioni. Quello del nostro caso delle elezioni di Luzzi è solo ed esclusivamente confusione. Seguiremo con attenzione l’elezione comunale, la storia continua …………………………………

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Calabria:Un clamoroso errore la mancata approvazione della nuova Authority.

La mancata approvazione della nuova Authority acqua-rifiuti, Occhiuto non se l’aspettava.Il governatore sembra interdetto, forse non ne sapeva nulla, forse nessuno gli aveva detto per tempo che la sua riforma doveva essere supportata da una maggioranza qualificata. Ci si chiede,di questo clamoroso errore, cosa ne pensano il segretario generale Dottssa Eugenia Montilla e il capo di gabineto Luciano Vigna. 1 puntata,approfondiremo l’argomento, la storia continua …………………………….

Luciano Vigna

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Luzzi,un comune in declino .

Devo riportare alcune considerazioni di un cittadino di Luzzi quando fa alcune dichiarazioni che delineano esattamente il quadro di questo comune oramai in declino.” In questo paese? Se in questo paese non si muove nulla da vent’anni , una pompa di benzina non c’è, la farmacia si sta spostando, le attività stanno chiudendo, il paese sporco e viene pulito solo dalla villetta fino a Piazza kennedy, la monnezza ci sta sommergendo, me lo spiega lei a cosa serve a vincere?Secondo lei, sempre le stesse persone potranno attuare un cambiamento? parole sacrosante. Poi all’improvviso si forma un’armata  brancaleone, dove si mette tutto dentro per contrastare Umberto Federico, Il sindaco uscente . Povera Luzzi nostra,il caso che stiamo trattando si chiama la politica del bla bla bla. Seguiremo la competizione elettorale con attenzione, la storia continua …………………………………………….

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Calabria, il nuovo fronte del gas nel regno della ‘Ndrangheta.

Fonte Espresso articolo di gianfranco turano
E qui gli arnesi sono ben due. I rigassificatori di Porto Empedocle e Gioia Tauro sono tornati di moda a distanza di diciotto e diciassette anni dalla loro prima apparizione sulle mappe ministeriali in era di dominio berlusconiano, quando l’Italia ha iniziato la sua progressiva sterzata verso la democratura di vlamidir.Per trasformare l’oro blu algerino tornano due progetti di vent’anni fa per Gioia Tauro e Porto Empedocle. Ma ci vogliono 2,5 miliardi di euro e quattro anni di lavori in zone dove la criminalità organizzata è forte.

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Luzzi: Andrea Guccione(PD) sostiene Oscar Durante.Scontro sul vicesindaco.

Come avevamo già detto l’economista Oscar Durante è il nuovo candidato a sindaco di Luzzi, sostenuto da una strana alleanza PD, cinquestelle,Forza Italia,Fratelli d’Italia e comunisti. Il nuovo fronte politico gareggerà contrapponendosi alla lista di Umberto Federico Sindaco uscente e candidato nelle ultime consultazioni elettorali regionali, nelle liste del partito democratico.Terzo candidato a Sindaco, Alessandro Cilento, esponente della Lega, con una lista civica.In procinto di costruzione, con esponenti del vecchio MSI, un’altra lista dal nome Luzzi-un’altra storia, infine,secondo i bene informati Giuseppe Giorno, sarebbe già stato indicato Vicesindaco, ipotesi osteggiata da Andrea Guccione che con altri esponenti del pd candidati nella lista di Oscar Durante,ambirebbe anche lui a ricoprire la stessa carica.

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Luzzi:Alessandro Cilento candidato a Sindaco.

Il comitato politico Ora tocca a noi scende in campo con una squadra totalmente innovativa , giovane , competente e completamente scevra da logiche clientelari e reazionarie che hanno contraddistinto la politica locale degli ultimi anni.
Ora tocca a Noi candida a sindaco Il giovane professionista Alessandro Cilento, esperto in diritto comunitario, ardente giovane con spirito indomabile il quale sta dimostrando coraggio , dignità e competenza nel portare avanti le istanze provenienti dall ‘intero gruppo e dall ‘intero territorio. Ora tocca a noi rappresenta un ‘ondata di libertà e di freschezza ai fini di ridare dignità alle nuove generazioni praticamente dimenticate dalle ormai passate classi politiche le quali , in questi anni ,hanno scientemente ignorato le istanze e le necessità del popolo.
Cilento rappresenta la voglia di cambiare in meglio , rappresenta la Luzzi che non vuole vivere nella mediocrità , rappresenta la voglia di non piegarsi a logiche di potere che hanno affossato una comunità , rappresenta il sogno di una intera generazione.
La squadra di Ora tocca a noi è composta da giovani, professionisti, lavoratori, imprenditori, tutti contraddistinti da un unico spirito: quello di ridare sviluppo e progresso ad una realtà territoriale ormai abbandonata.
Mentre le altre fazioni parlano di poltrone, ora tocca a noi parla di idee , progetti e programmi. Luzzi ha voglia di risorgere e noi abbiamo il dovere di offrire un ‘alternativa credibile. Ora tocca a noi è l‘unico barlume di speranza relativamente alla rinascita di una comunità. Luzzi merita rispetto . Abbiamo il dovere di offrire una via alternativa alla popolazione luzzese.
Siamo ormai ad un passo dalla rivoluzione che ci sarà nelle urne del prossimo Giugno 2022. Luzzi ha finalmente la sua opportunità la quale ha un nome ed un cognome ben precisi: Alessandro Cilento.

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Elezioni comunali Luzzi:Spunta la lista Luzzi un’altra storia .

L’economista Oscar Durante è il nuovo candidato a sindaco di Luzzi, sostenuto da una strana alleanza, Forza Italia-Cinquestelle che per essere buoni potremmo definire una marmellata all’italiana.Il nuovo fronte politico gareggerà contrapponendosi alla lista di Umberto Federico, attuale sindaco uscente, che sicuramente, in queste condizioni politiche, sarà riconfermato.In un lungo incontro svoltosi in un locale vallivo di Luzzi si narrà di un incontro tra Flavio Federico e Oscar Durante per la definzione della lista, dove troveranno spazio candidati del movimento cinquestelle, rifondazione comunista, e nessun candidato di Forza Italia. In questi giorni ci saranno alcuni incontri di altre forze politiche di centrodestra, in procinto di fare altre liste per fronteggiare la marmellata all’italiana nel territorio di Luzzi. Domani sera ci sarà un incontro con alcuni esponenti dell’ex movimento sociale, in procinto di organizzare la composizone di un lista con un candidato a Sindaco. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua …………………………….

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Regione Calabria:Un Miliardo di Euro per il rigassificatore di Gioia Tauro? Accordo con Sorgenia.

Questo veniva pubblicato il
19 marzo 2012.

I rappresentanti della LNG Medgas, società controllata da Iren e Sorgenia, hanno presentato a Reggio Calabria, il progetto del terminale di rigassificazione nell’area che ricade nei comuni di Gioia Tauro, San Ferdinando e Rosarno. Tale progetto è un impianto molto semplice, nel quale non avvengono reazioni chimiche e non sono presenti sostanze tossiche. Le uniche operazioni sono:

il ricevimento di GNL (Gas Naturale Liquefatto) da nave gasiera;
il mantenimento del GNL in serbatoi;
la trasformazione del GNL in gas naturale allo stato gassoso (mediante semplice cessione di calore dell’acqua di mare);
l’invio del gas naturale alla rete di condotte nazionale.

Il Gas Naturale Liquefatto è gas naturale mantenuto nei serbatoi allo stato liquido a temperatura di circa -160 °C e a pressione atmosferica. Un metro cubo di GNL equivale a circa 600 metri cubi di gas naturale. Nel mondo sono presenti 83 terminali di rigassificazione, 19 in Europa di cui 2 operativi in Italia, precisamente a Panigaglia (La Spezia) e Rovigo. L’impianto avrà una capacità di rigassificazione max di 12 mld m3/anno, a fronte di un consumo stimato in Italia di circa 80 mld m3/anno. Il costo dell’investimento stimato per la costruzione del terminale è pari a 1 miliardo di Euro circa, con tempi di realizzazione di circa 4 anni. In fase di cantieri si prevede l’impiego di massimo 1000 addetti, mentre a regime l’impianto avrà bisogno di 125 unità lavorative, con un indotto di 500 addetti. A tutto ciò si aggiunge la realizzazione della “Piastra del Freddo”, per la possibile creazione di una “filiera del freddo” che potrà rilanciare la zona industriale e sfruttare finalmente la vocazione agroalimentare della Piana di Gioia Tauro.

Per la Femca Cisl Calabria, l’investimento rappresenta un segnale positivo, per il conseguente impatto economico ed occupazionale, sia in fase di realizzazione che operativa, soprattutto in un’area con un forte tasso di disoccupazione.
Scelta all’epoca contestata dal WWF
Il WWF è contrario al rigassificatore di Gioia Tauro (RC) perché contesta il metodo adottato, ancor prima di entrare nel merito dell’impatto ambientale dell’opera e dei gravi rischi della sismicità dell’area. Tale metodo espone i Calabresi a un’ulteriore illusione e successiva disillusione.

Il WWF, infatti, non condivide l’assunto che l’Italia possa, anzi debba, diventare l’hub, il nodo di smistamento, sud-europeo del gas; tanto più che tale ipotesi non è confortata da nessuna pianificazione a livello europeo.
Sicuramente il gas ha un ruolo importante quale energia di transizione verso il 100% rinnovabili, ma è una fonte che deve andare a decrescere, non a crescere. Pur essendo il combustibile fossile meno inquinante (le emissioni di CO2 sono del 45% inferiori a quelle del carbone e del 30% a quelle del petrolio) infatti, anche l’utilizzo del gas per produrre energia provoca emissioni di anidride carbonica: visto che dobbiamo andare verso una drastica e progressiva riduzione delle emissioni di CO2, fino ad arrivare alle emissioni zero per la metà del secolo, è evidente che la quota di gas non può aumentare se vogliamo affrontare e risolvere problemi ambientali di enorme portata (cambiamento climatico) e garantire, con le rinnovabili, la prospettiva di una minor dipendenza dalle risorse estere.

“Sarebbe compito ‘regolatorio’ del Governo nazionale stabilire di quanti rigassificatori ci sia effettivamente bisogno e quale potrebbe essere la localizzazione che minimizzi l’impatto tra le ipotesi esistenti -sottolinea Midulla- Al contrario, si sono date autorizzazioni a pioggia. In assenza di indicazioni programmatiche di lungo periodo – a questo sarebbe dovuta servire la Strategia Energetica Nazionale, ma la bozza posta in consultazione manca del tutto l’obiettivo – le scelte le faranno le compagnie con il rischio di sovradimensionare gli investimenti, ripetendo quanto già accaduto con le centrali a gas a ciclo combinato “.

Peraltro, gli investimenti di oggi rischiano di ipotecare il futuro per 40 anni, quindi divenire un ostacolo allo sviluppo delle rinnovabili e al risparmio e all’efficienza energetica. “Bisogna dosare bene le opere (rigassificatori e gasdotti) in base alle esigenze effettivamente accertate e alla domanda reale dall’Italia e dall’Estero: al contrario, già oggi i rigassificatori esistenti lavorano al di sotto della propria capacità, mentre è stato dato un numero sicuramente eccessivo di autorizzazioni per i rigassificatori, senza nemmeno individuare le aree a minor impatto o già degradate. Il Governo dica una parola chiara: quale fornitura verrebbe sostituita dal gas per mare che arriverà a Gioia Tauro, visto che la domanda interna è in decrescita (oggi per la crisi, domani speriamo per l’efficienza nell’usare l’energia) e siamo già legati a contratti con diversi Paesi Esteri? – chiede Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia – Ad aggravare la questione “metodo”, il fatto che l’autorizzazione sia stata data in extremis dal Governo Monti, alla vigilia delle elezioni, nonostante due pareri contrari del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici e nonostante l’assenza di VIA e VAS.”.

Il WWF ritiene che la Calabria, e particolarmente le aree già degradate da precedenti attività industriali come quella di Gioia Tauro, potrebbero avere un’alta vocazione per le energie rinnovabili, che oltretutto hanno una maggiore intensità di lavoro e assicurerebbero quindi migliori prospettive sul piano occupazionale. “Auspichiamo che la Regione Calabria approvi una legge di programmazione a favore del solare, individuando le strutture pubbliche e le aree degradate da utilizzare; molto meglio l’hub del sole che il ricatto del gas”.

Oggi, Il Presidente Roberto Occhiuto ha poi informato l’Aula di aver concluso un accordo con Sorgenia e Cassa depositi e prestiti per avviare il rigassificatore a Gioia Tauro, “che per fortuna – ha precisato – ha tutte le autorizzazioni ancora vive. Anche qui le modifiche non le vedrà questo Governo regionale. Un investimento che consentirà alla Calabria di produrre un terzo dell’energia che ora viene importata dalla Russia. Significherà fare una piastra del freddo che potrebbe essere strategica per l’area di Gioia Tauro”.

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Sette minuti per il parere favorevole alla Multiutilty Calabria in commissione Bilancio.

Approvazione record proposta di legge n. 49 “Organizzazione dei servizi pubblici locali dell’ambiente”, dalle 13.36 alle 13.43, la commissione regionale al bilancio esprime parere favorevole a maggioranza. Sette minuti per analizzare (elementi e criteri adottati per la quantificazione degli oneri finanziari, anche con rappresentazione in una o più tabelle con eventuali oneri di gestione a carico della Regione indotti dagli interventi). Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. La storia continua………………………………….

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Renato Mazzoncini, A2A, COLONIZZA LA CALABRIA.

Del Gruppo A2A avevamo già scritto: La Società nata dall’incontro delle ex aziende municipali di Milano (AEM e AMSA) e di Brescia (ASM), ha preso formalmente il via il 1° gennaio 2008. La volontà di condividere forze e ambizioni e di creare valore per gli stakeholder, si è subito riflessa nell’azione, nel nuovo marchio e nella tagline “energie in comune”, volta ad evocare sia la proiezione al futuro che una storia di servizio unica ed esemplare.
Gli impianti della Calabria sono costituiti da diverse centrali poste sul versante ionico della regione. Sono configurabili in diverse aste: Asta Sila, Asta Albi Magisano e Asta Satriano per una potenza complessiva di 484 MW. La life company presenta il piano industriale. Per come riferito da alcune testate giornalistiche, spicca l’acquisto dell’impianto di trattamento dei rifiuti industriali a Crotone dei Vrenna. Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A ha dichiarato ” In Calabria – «la nostra terza regione di riferimento» l’ha definita Mazzoncini – l’investimento principale riguarda l’acquisizione del 100 per cento delle quote di TecnoA, società di riferimento nel trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali e gestita dal gruppo Vrenna. Il polo impiantistico di TecnoA, ubicato a Crotone, in località Passovecchio, rappresenta un’eccellenza a livello nazionale ed è autorizzato a trattare circa 300.000 tonnellate all’anno di rifiuti industriali. Tra gli asset acquisiti c’è appunto un impianto di inertizzazione, un impianto di trattamento chimico-fisico per rifiuti liquidi, un termodistruttore per rifiuti ospedalieri ed un termovalorizzatore dedicato al recupero energetico dei rifiuti industriali”. La storia ovviamente continua e da alcune testate giornalistiche locali apprendiamo che Renato Mazzoncini è sceso in questi giorni in Calabria e si è incontrato con il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Renanto Mazzoncini successivamente dichiara che si è creata una buona collaborazione con la regione. Gli ultimi investimenti di A2A in Calabria dimostrano che noi crediamo fortemente nelle potenzialità del territorio e parla addirittura di collaborare per il revamping di Gioia Tauro per cambiare passo. In verità e lo dimostreremo in questi giorni con dei convegni sul territorio Mazzoncini evita di parlare di investimenti non eseguiti in questi anni, dello sfruttamento delle risorse idriche dei calabresi e delle condizioni previste da una concessione che non solo andrebbe rivista, ma bisognerebbe approfondire se ci sono le condizioni per la sua revoca. Noi seguiremo la vicenda con la dovuta attenzione. La storia continua ………………………………………..
Questo veniva scritto il 28 Febbraio 2022, anticipando quello che sarebbe avvenuto. Ovviamente stiamo iniziando a scrivere il secondo capitolo della nostra storia partendo dalla dichiarazione di Renato Mazzoncini “collaborare per il revamping di Gioia Tauro per cambiare passo” VOILA’ AVVISO PUBBLICO ESPLORATIVO WTE GIOIA TAURO PER LA RICERCA DI OPERATORI ECONOMICI INTERESSATI ALLA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE DI PROJECT FINANCING FINALIZZATE ALL’INDIVIDUAZIONE DEL PROMOTORE EX ART. 183 D.LGS. n. 50/2016, PER L’AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE RELATIVA ALLA “PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELL’ADEGUAMENTO E COMPLETAMENTO DEL TERMOVALORIZZATORE DI GIOIA TAURO COMPRENSIVA DELLA GESTIONE”
Scadenza presentazione manifestazione interesse: 30 Maggio 2022 Secondo i soliti bene informati A2A parteciperà all’avviso pubblico esplorativo. Si inizia a parlare di Multiutilty ma nel 2020 già A2A aveva già individuato il RUOLO CHIAVE DELLA MULTIUTILITY PER IL RILANCIO SOSTENIBILE DEI TERRITORI ITALIANI.Insomma ci sono tutta una serie di indizi che portano a Brescia. Se le cose stanno davvero così A2A avrebbe messo in piedi da sola quello che la Regione tenta di fare da anni ovvero un sistema di gestione integrata dei rifiuti che passa dall’impianto di Crotone fino al termovalorizzatore di Gioia Tauro, per la successiva gestione del ciclo integrato delle acque e dei rifiuti. i cittadini calabresi possono gridare EVVIVA, EVVIVA SONO ARRIVATI I COLONIZZATORI. La storia continua……………………………………………..

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Emergenza rifiuti, a fine giugno la Calabria invasa dalla spazzatura.

Mentre il medico studia il malato muore. Queste poche parole si addicono all’emergenza rifiuti in Calabria. In questi anni e in questi mesi la Regione Calabria non ha prodotto alcun risultato in termini concreti, ha solo nominato i commissari del nulla per non risolvere nulla. E’ evidente che se la Calabria a Giugno sara’ invasa dalla spazzattura e’ per evidente ed esclusiva responsabilita’ della regione calabria. LA STORIA CONTINUA…….

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Calabria, Granata”già vicario ATO”:Sull’emergenza rifiuti con Marcello Manna abbiamo fatto un buon lavoro.

In merito all’emergenza rifiuti che la Regione Calabria sta vivendo e in particolare nella provincia di Cosenza, come ex vicario ATO Cosenza, mi preme fare alcune considerazioni. Nello stato di Fatto Allegato A (pag.12) Avviso Pubblico Regione Calabria del 31 Marzo 2022 Termovalorizzatore Gioia Tauro : si evidenzia che i Rifiuti identificati con codice EER…dal 2020 per la mancanza di SITI (DISCARICHE) regionali, vengono conferiti anche in siti extra-regionali, anche transfrontalieri (“330 euro/t” SVEZIA”)… Con molta probabilità l’estensore di “detto” documento dimentica l’allegato della discarica di San Giovanni in Fiore PAUR Regione Calabria nr.7213 del 13 luglio 2021.Dimentica la deliberazione assembleare nr. 7 del 13 luglio 2021 ATO Cosenza royalty ristoro Comune di San Giovanni in Fiore 25euro/t (Comune disagiato ubicazione discarica)…dimentica deliberazione assembleare ATO Cosenza N 15 del 15 dicembre 2021 che riguarda l’ampliamento della discarica San Giovanni in Fiore. E’ evidente che qualcuno a germaneto vorrebbe bloccare la discarica di San Giovanni in Fiore per 330euro/t SVEZIA…contro 170,92 scarti di lavorazione in discarica regionali pubbliche (San Giovanni in Fiore) per come da Convenzione Rep. n. 16 del 27 Luglio 2021 ATO Cosenza / Calabra Maceri SPA…differenza sostanziale che pagheranno in più (a conguaglio) i cittadini con relativo tributo TARI… Lunedì 4 Aprile 2022 si terrà l’assemblea ATO Cosenza, presieduta dall’ottimo presidente Avv. Marcello Manna, con all’OdG : Emergenza Rifiuti : Impiantistica e scarto di lavorazione in Discarica. Per qualcuno che lavora a germaneto con evidente patologia “memoria corta”, vorrei ricordare quanto segue 1) E’ stato nominato un Commissario della Regione Calabria per l’ individuazione sito Ecodistretto Pubblico ATO Cosenza (disponibilità immediata 50 milioni di euro) come da deliberazione di Giunta Regionale nr 96 del 20/05/2020, per provvedere a concludere tutte le azioni atte a determinare il sito ove ubicare l’ecodistretto pubblico per dare dopo quasi tre anni, NESSUNA SOLUZIONE e nessun Risultato 2) Con DDG Regione Calabria nr 7213 del 13/07/2021 è stato nominato un altro Commissario PAUR Discarica Pubblica Vetrano di San Giovanni in Fiore per scarto di lavorazione in discarica, stesso risultato dopo 9 mesi, NESSUNA SOLUZIONE. Risultato totale “Zero Tituli”,con aggravio spesa utenza scarto di lavorazione Svezia @330euro/t…contro 170,92euro/t Vetrano San Giovanni in Fiore. E’chiaro che nella mia qualità di Vicario ATO, in questi anni, congiuntamente al Presidente ATO Cosenza Avv. Marcello Manna e all’ufficio di presidenza, abbiamo fatto un buon lavoro prediligendo sempre soluzioni pubbliche a favore dei comuni. Devo pertanto evidenziare che la Regione Calabria ha fallito completamente il suo operato, ed è l’unica responsabile dell’emergenza rifiuti per aver creato solo confusione e disordine amministrativo.Lo dichiara l’ex vicario Ato Cosenza Vincenzo Granata.

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Antonio Furgiuele: Luciano Vigna è a conoscenza dei finanziamenti destinati alla legge 12 ?

Dal profilo fb di Antonio Furgiuele: Chissà se lui(Luciano Vigna) sa qualcosa dello spostamento dei 4,5 milioni di ei dei finanziamenti Pac che erano destinati alla legge 12 ?
Invoca anche la magistratura (Nicola Gratteri) chiarendo che i precari della legge 12 , con problemi seri,sono senza stipendi. Poi evidenzia che gli incarichi in Regione camminano a due a due?? e specifica non mandategli messaggi su whatsapp dicendogli la verità, perché altrimenti vi blocca. ??Come hanno fatto Pure due Assessori.
Ma Specialmente come ha fatto il Presidente sui social.
Questi sono i signori che ci rappresentano.
Povera Calabria.

Luciano Vigna

Capo di Gabinetto Regione Calabria

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Luciano Vigna dalla Calabria fondazione film commission all’ambiente.

Luciano Vigna è stato già nominato Direttore Fondazione Calabria Film Commission con DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE N. 43 del 1 Giugno 2021.Il suddetto incarico è conferito con contratto di diritto
privato con durata pari a cinque anni a partire dalla data di nomina. Luciano Vigna esercita anche il ruolo di capo di gabinetto del presidente della giunta regionale della calabria e tra l’organizzazione di un film e l’altro, trova il tempo di occuparsi di una miriade di problematiche complesse, connesse al suo ruolo, con scarsi rsultati nel settore ambientale. In questi giorni parleremo dell’attività della fondazionen film commission e delle numerose consulenze in capo alla fondazione. la storia continua………………………..

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Emergenza rifiuti:La Regione Calabria non vuole il pubblico.

Regione Calabria
Nella manifestazione d’interesse del Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente
AVVISO PUBBLICO ESPLORATIVO WTE GIOIA TAURO PER LA RICERCA DI OPERATORI ECONOMICI INTERESSATI ALLA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE DI PROJECT FINANCING FINALIZZATE ALL’INDIVIDUAZIONE DEL PROMOTORE EX ART. 183 D.LGS. n. 50/2016, PER L’AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE RELATIVA ALLA “PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELL’ADEGUAMENTO E COMPLETAMENTO DEL TERMOVALORIZZATORE DI GIOIA TAURO COMPRENSIVA DELLA GESTIONE” . La Regione scrive che  si “registra una grave criticità dovuta alla carenza strutturale di discariche pubbliche e private sul territorio regionale nonché determinando un aggravio dei costi per i cittadini calabresi per il necessario ricorso a discariche o a impianti di incenerimento extra-regionali”. Si omette però di evidenziare che il Consorzio Valle Crati con delibera del consiglio d’amministrazione n. 49 del 12.07.2021 ha approvato lo studio di fattibilità presentato dall’ufficio tecnico consortile avente ad oggetto l’ampliamento della discarica di Loc. Vetrano in San giovanni in fiore. Per di più, in virtù dei provvedimenti ora citati, la comunità d’ambito territoriale ottimale della provincia di Cosenza con la deliberazione dell’assemblea ATO Cosenza n. 1572021 del 15.12.2021 ha indicato la discarica di San Giovanni in Fiore quale discarica di servizio in funzione dell’ampliamento de quo. Non si riesce a comprendere perchè il capo di gabinetto Luciano Vigna che è a conoscenza di tutta questa corrispondenza omette di convocare una riunione urgente da numerosi mesi per stilare un protocollo d’intesa per avviare subito l’ampliamento di una discarica pubblica che porrebbe fine all’emergenza rifiuti che poteva essere definita da svariati mesi evitando di far pagare ai comuni 330 euro a tonnellata.Sorge spontanea una domanda perchè non riusciamo ad uscire fuori dall’emergenza rifiuti in Calabria? La storia continua……………….

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Alfredo Iorio, stasera sulla LA7 con Giletti. Parlerà della guerra.

Alfredo Iorio è uno di quelli che vuole bene alla sua terra d’origine la Calabria. Con i suoi jeans è sempre cirondato dalle giovani generazioni che lo ascoltano con attenzione. Impegnato dal primo momento nell’aiuto alla popolazione ucraina, stasera alle 21 parlerà da Giletti. Lo vedi anche circolare in Calabria con proposte innovative sulla gestione del ciclo delle acque e dei rifiuti. Poi pero’ aspassoperlacalabria  si accorge che la sua interlocuzione è con Luciano Vigna

Ma nonostante questo non si fa prendere dallo sconforto, il buon Alfredo serra i ranghi e chiama  a raccolta i suoi fedelissimi per proporre il vero cambiamento della Calabria. Puo’ essere definito un folle geniale, uno di quelli che non si non lascia intrappolare dai dogmi e  che non vuol  vivere con i risultati dei pensieri degli altri. Uno di quelli che  non lascia che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la sua voce interiore. Uno di quelli che ha il coraggio di seguire il suo cuore e la sua intuizione. Un folle geniale che attacca il gruppo A2A, contro la colonizzazione della sua terra. Il classico FOLLE, ma solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero.

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La Regione Calabria affida il sistema dei rifiuti ai privati?

«Gli ultimi provvedimenti della regione, in materia di conferimento, stanno alimentando confusione e disordine amministrativo, con aumento considerevole delle tariffe a carico dei cittadini e dei comuni tutto a vantaggio del sistema dei privati».Bisogna respingere con forza la prospettiva di nuovi impianti privati nella gestione del conferimento dei rifiuti sul territorio. In Calabria bisognerebbe intraprendere un percorso preciso che dovrà portare la gestione del conferimento dei rifiuti appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche». La storia continua ………………………………

Luciano Vigna capo di gabinetto

Regione Calabria

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Calabria,Emergenza Rifiuti? Si, c’è Luciano Vigna.

Per parlare dell’emergenza dei rifiuti in Calabria dobbiamo partire dal commissariamento e dei rifiuti del passato.La Regione denunciava l’anarchia ereditata dal commissariamento. Che i 16 anni di gestione commissariale del settore dei rifiuti siano stati un flop gigantesco è cosa nota. Non bastassero i meri dati contabili -un miliardo di euro spesi-, ecco l’evidenza “ambientale”: emergenze cicliche, strade invase dai sacchetti, impianti fermi, obsoleti o saturi, proteste dei cittadini e delle maestranze, alto rischio per la salute pubblica. Un caos finora senza soluzone, nè barlumi di speranza. E non sono nemmeno inediti gli strascichi polemici seguiti all’epoca al passaggio di consegne tra l’ufficio del commissario Vicnenzo Speranza e la regione Calabria, a cui spettava la gestione di uno dei settori più nevralgici e controversi. Solo che ora i problemi sono diventati ancora più gravi. Da due anni si occupa di questo settore Luciano Vigna capo di gabinetto della giunta regionale della Calabria. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, il sistema dei rifiuti è imploso e i Sindaci sono sul piede di guerra.Gli Scarti che non si sa più dove conferire a causa di un sistema impiantistico pubblico assai carente e lacunoso hanno determinato l’implosione del sistema. La verità è una sola: in Calabria il ciclo dei rifiuti non è proprio gestito, non c’è programmazione e si lavora sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria non funziona.Gli ultimi provvedimenti della regione, in materia di conferimento, stanno alimentando – conclude – confusione e disordine amministrativo, con aumento considerevole delle tariffe a carico dei cittadini e dei comuni tutto a vantaggio del sistema dei privati. Non vi preoccupate cari Sindaci in Calabria c’è Luciano Vigna delegato da Roberto Occhiuto per risolvere l’emergenza rifiuti. Nel frattempo giunge a sollazzarmi il solito sonetto di Gioacchino Belli, sono ppiù i somari dei cavalli. Di belli c’è ne uno e se ne comprendono facilmente le ragioni. Torneremo sull’argomento. La storia continua …………………………………

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La Regione Calabria non vuole l’ampliamento della discarica pubblica di San Giovanni in Fiore.

La Regione Calabria dichiara che in Calabria la gestione dei rifiuti urbani è fortemente condizionata e dipendente dallo smaltimento in discarica. In discarica vengono conferiti i rifiuti prodotti dal trattamento dei rifiuti urbani per cui la chiusura del ciclo di gestione dipende dalla disponibilità di volumi di abbanco, registrando una grave criticità dovuta alla carenza strutturale di discariche pubbliche e private sul territorio regionale nonché determinando un aggravio dei costi per i cittadini calabresi per il necessario ricorso a discariche o a impianti di incenerimento extra-regionali.
Si omette però di evidenziare che il Consorzio Valle Crati con delibera del consiglio d’amministrazione n. 49 del 12.07.2021 ha approvato lo studio di fattibilità presentato dall’ufficio tecnico consortile avente ad oggetto l’ampliamento della discarica di Loc. Vetrano in San giovanni in fiore. Per di più, in virtù dei provvedimenti ora citati, la comunità d’ambito territoriale ottimale della provincia di Cosenza con la deliberazione dell’assemblea ATO Cosenza n. 1572021 del 15.12.2021 ha indicato la discarica di San Giovanni in Fiore quale discarica di servizio in funzione dell’ampliamento de quo. Nessun atto, inoltre, è stato emanato e/o sottoscritto che dimostri la volontà della Regione calabria di dare avvio al procedimento di ampliamneto della discarica consortile di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore. Pertanto nonostante la Regione Calabria, abbia già le soluzioni sul proprio tavolo dal mese di Luglio 2021, ha omesso di compiere qualsiasi atto per evitare che si creasse l’emergenza,con aggravio dei costi ai comuni, facendo implodere il sistema, vieppiù ancora oggi evita di porre in essere qualsiasi atto per uscire dall’emergenza, utilizzando soluzione pubbliche. Oggi arriva “TERMOVALORIZZATORE, AVVISO PUBBLICO ESPLORATIVO WTE GIOIA TAURO”, che diventa il classico cacio sui maccheroni. Anzi, il cacio sembra sia stato messo nel piatto in attesa dei maccheroni in arrivo dai privati e non solo di quelli. Insomma i privati – conclude – insieme alla Regione, sembrano dotati di grande lungimiranza. Non c’è che dire”.

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Termovalorizzatore Gioia Tauro:Il Gruppo A2A, parteciperà alla manifestazione d’interesse?

Regione Calabria
Gli Uffici regionali hanno deciso di approvare, in adempimento alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 93 del 21 marzo 2022, l’Avviso pubblico esplorativo (Allegato A), che si allega al presente atto, finalizzato ad
acquisire manifestazione di interesse da parte di operatori economici interessati ad assumere
il ruolo di promotori nell’ambito di operazioni di finanza di progetto ex art. 183 comma 15 del
d.lgs. n. 50/2016, per la successiva indizione di una procedura per l’affidamento in
concessione della progettazione e realizzazione dell’adeguamento e completamento del
termovalorizzatore di Gioia Tauro e successiva gestione;
Il sistema dei rifiuti regionali in mano ai futuri concessionari per i prossimi anni. Cosi vanno le cose in Calabria, LA STORIA CONTINUA ……………………………….

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Termovalorizzatore di Gioia Tauro, garantisce la salute pubblica?

Il sistema messo in atto da alcuni personaggi avrebbe garantito, dicono i magistrati, nelle vecchie inchieste, su cui ci soffermeremo sullo smaltimento dei rifiuti, una sicura fonte di lucro. Uomini delle istituzioni, infatti, non svolgevano quel ruolo di controllo per il quale venivano pagati, lasciando così che la Calabria finisse sommersa dai rifiuti. Ad avviso dei pubblici ministeri dell’epoca,avrebbero “simulato fittizie operazioni di selezione e trattamento dei rifiuti che venivano fraudolentemente classificati e illecitamente conferiti in parte al termovalorizzatore di Gioia Tauro e in parte presso le discariche di Rossano, Alli e Pianopoli. In un artico del 2014 di Corriere della Calabria, alcuni giornalisti dichiarano,citando alcune inchieste, che non si sa bene cosa abbia bruciato il termovalorizzatore di Gioia tauro, che produceva calore e ceneri fuori specifica.L’intero ciclo dei rifiuti nel sistema “Calabria Sud” (che copre la provincia di Reggio, Crotone e il comprensorio di Rossano), per come si leggeva dalle carte dell’inchiesta dell’epoca “Tabula rasa”, è un gigantesco punto interogativo sulla salute pubblica. Continueremo ad occuparci di questi temi, LA STORIA CONTINUA………………….

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Elezioni Catanzaro:L’abbandono di Tallini e la sconfitta annunciata del centrodestra.

Dal quotidiano del Sud del 28 Marzo c.m. a firma di Massimo Clausi.Non si può certo dire che si sia trattato di un fulmine a ciel sereno, visto che la tensione nel centrodestra catanzarese da tempo si taglia con il coltello. Ma questo non vuol dire che l’addio a Forza Italia di Mimmo Tallini, uno degli uomini più rappresentativi degli Azzurri in Calabria, è cosa irrilevante. Soprattutto per il momento in cui cade ovvero con Catanzaro chiamata al voto.
«Guardi è molto semplice. Oggi a Catanzaro Forza Italia è stata consegnata a Marco Polimeni, un giovane che rappresenta il gruppo Aiello. «Ovviamente Catanzaro è il nucleo centrale di questa vicenda politica. Come si fa a non definire un pessimo dirigente politico quel coordinatore regionale che umilia la città di Catanzaro alle regionali, come si fa a non pianificare la presenza di un esponente della città in consiglio?».
Marco Polimeni avrà un compito difficile in vista delle prossime elezioni comunali, l’abbandono di una cavallo di razza come Mimmo Tallini certamente sfascia completamente un centrodestra già diviso e debole. Se non si rivede la strategia politica ci si avvia ad una sconfitta annunciata. Seguiremo le elezioni comunali di Catanzaro, la storia continua ……………………..

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Caso Calabria:Matteo Salvini come capitan uncino.

Ciurma questo silenzio cos’e’ ? Svegliaa tutti  rapporto da me, ma sono o no il comandante, capitan fracassa Matteo Salvini. Io sono il professore della rivoluzione. Quello che e’ avvenuto qualche settimana fa, sembra rievocare la canzone di capitan uncino di Edoardo Bennato. Dai soliti bene  informati, sembrerebbe, ci sia stata una riunione a Roma per discutere della tematiche calabresi, presieduta da capitan fracassa Matteo Salvini che ha chiamato a raccolta la sua ciurma, invocando una rivoluzione  che vuole da anni, ma che in realta’ non arriva mai. La discussione si e’ focalizzata sulla chat aspassoperlacitta’ e sul suo instancabile blog che il buon Matteo Salvini legge con molta attenzione. Vieppiu’ qualche sprovveduto esponente di primo piano della lega, sembrerebbe che abbia esibito al povero Salvini gli screenshot di quello che avveniva nella chat, dove ci sono 200 amministratori calabresi per contestare la presenza di alcuni esponenti dell lega. In fondo caro Matteo tu ci stai simpatico e nessuno ci puo’ revocare la simpatia. Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio e’ quella che sta producendo una sciagurata evoluzione( dunque anche in questo c’e’ poco da ridere) della classe politica della  nostra povera Calabria. A questo punto e’ saltata fuori, a sollazzarmi, (ma non troppo) la memoria di un sonetto  di Gioacchino Belli:” Li somari so ppiu’ dei cavalli”, i cui versi ben si attanagliano a questa tragicomica vicenda. Belli e’Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque, che quello del nostro caso e’ ignoranza, anche se decisamente orientata. La storia continua……………  ps ci auguriamo che arrivi al simpatico Matteo lo screenshot di questo articolo

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L’On. Gianluca Rospi:Cirò marina,un porto sicuro per i primi 8 cittadini ucraini.

Che ci fa un gruppetto di meridionali seduti al tavolo di un ristorante di prelibatezze calabresi a Roma, in piena notte con le serrande abbassate? Sarebbe troppo scontato rispondere con uno di quei banali e stereotipati luoghi comuni che da sempre sviliscono la cultura nazionale denotando un complesso di inferiorità sotteso alla retorica stucchevole degli italiani brava gente.
La combriccola é composta dall’avvocato Fabio Strancia, dal deputato Gianluca Rospi, dall’Avv. Maximiliano Granata e Alfredo Iorio: i convitati complottano pace e pianificano una strategia di solidarietà rivolta al popolo ucraino in fuga dalla guerra. É iniziata così la battaglia personale dell’onorevole Rospi – per tutti Gianluca – il quale non tradisce le sue origini meridionali, pugliesi per la precisione, fondate sull’accoglienza e l’ospitalità. Un patto tra amici e semplici cittadini che trova il suo compimento due settimane dopo in quella che fu la primissima Italia, la Calabria, a Ciró Marina dove i complottisti della pace sono accorsi ad accogliere i primi otto cittadini ucraini aiutati dall’onorevole Rospi a trovare un porto sicuro nelle terre dalle quali è germogliata la civiltà europea.
Volti provati e sguardi persi, increduli come naufraghi alla deriva che intravedono il miraggio della salvezza. Una speranza che si é presto tramutata in certezza grazie agli abitanti di Ciró Marina che si sono palesati alla spicciolata in un crescendo magico e surreale. Come l’avvocato Strancia, uno dei carbonari della prima ora, che ha prontamente messo a disposizione dei nuovi arrivati due appartamenti di sua proprietà.
Questo moto spontaneo dello spirito meridionale puó rappresentare l’inizio di un percorso umanitario che avrá fine quando la pace regnerà sovrana. La giornata di oggi simboleggia la rinascita del meridione, culla della civiltà europea, che trova nell’accoglienza e nella solidarietà la sua linfa vitale. Un invito implicito a tutti gli amministratori locali che vorranno aprire le porte dei loro cuori per offrire un porto sicuro a tutte le genti che fuggono dalla follia della guerra. Un patto d’amore sancito dai presenti con un brindisi offerto da Pasquale Malena dell’omonima azienda vinicola, il quale ha annunciato che devolverá un euro per ogni bottiglia venduta a sostegno di questa importante iniziativa.
Cin Cin

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Cosenza:Il vero militante della Lega è Emilo Greco.

Il romanzo della lega in Calabria e nella città di Cosenza è tutto da raccontare. Primo coordinatore cittadino il professore e giornalista Gianfranco Bonofiglio, in molti ricorderanno i suoi banchetti per la città di Cosenza, nel momento in cui la lega si insediava nel capoluogo bruzio.

Successivamente l’adesione dell’ex consigliere comunale leghista della città di Cosenza, Vincenzo Granata, nominato referente cittadino e successivamente, dopo aver abbandonato la Lega, a capo della lista civica Coraggio Cosenza nelle ultime consultazioni elettorali comunali e che ha ottenuto quasi 700 voti di preferenza di lista.

Vincenzo Granata con Nino Spirlì e Matteo Salvini

Emilo Greco, militante della lega, ha avuto il compito di formare la lista della lega nella città di Cosenza, nelle ultime consultazioni elettorali,rappresentando la vera figura del militante della Lega.

Emilio Greco

Di recente Apprendiamo dal profilo fb di Davide Bruno la seguente dichiarazione “È doveroso, da parte mia, ringraziare i vertici regionali della Lega e, in particolare, l’onorevole Simona Loizzo per avermi coinvolto e per aver creduto in me”. In poche parole i vertici regionali e l’On. Simona Loizzo, alla faccia della militanza, e di chi si è speso come referente della lista nelle ultime consultazioni elettorali comunali, nomina davide bruno referente cittadino. Non ce ne voglia Davide Bruno che è un bravo giovanotto della politica, ma le ultime nomine sono in contrasto con i principi della Lega, militanza e storicità. Come al solito i vertici regionali e Matteo Salvini si identificano nei principali traditori dei militanti.Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno. La storia continua………………………….

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Regione Calabria,Luciano Vigna:Il doppio ruolo è legittimo?

dal pezzo di Antonio Ricchio della gazzetta del sud del 10 Febbraio 2022
Il taglio dell’indennità del presidente – da 120mila a 40mila euro annui – è forse l’aspetto più visibile. In realtà, la riforma dello Statuto di Film Commission Calabria – la seconda in meno di 18 mesi – produce altri importanti cambiamenti all’interno della Fondazione impegnata nella promozione dell’industria cinematografica. Nell’atto approvato recentemente e, soprattutto, in modo felpato dalla Giunta regionale viene fatta ufficialmente menzione degli Studios, tanto da elevarlo a core business. Si tratta di un progetto annunciato dall’ex commissario Giovanni Minoli, da realizzare a Lamezia Terme, un hub regionale dedicato esclusivamente alle produzioni audiovisive, con la creazione di spazi appositi per il teatro, per la settima arte e per la formazione e tutti i servizi che ruotano attorno al settore dello spettacolo. Nello Statuto si stabilisce che Film Commission «promuove e sostiene la nascita di un distretto dell’industria cinematografica». In buona sostanza, una Fondazione della Regione eserciterà una tipica attività d’impresa tanto da investire risorse economiche plurimilionarie in immobili non riconvertibili. Un cambio di passo su cui non manca qualche incognita, soprattutto legato al reale ritorno economico per l’intero territorio calabrese. Le altre novità sulla modifica della statuto riguarda la figura del direttore della fondazione, rispetto alla versione precedente, i poteri di tale figura si sono ampliati in manier importante per una fondazione.
Al direttore di Film Commission Luciano Vigna vengono conferiti ampi poteri mentre lo stesso ricopre la carica di capo di gabinetto. Sorge spontanea una domanda, ma il doppio ruolo è legittimo? Torneremo sull’argomento, Episodio 3, la storia continua……………………

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Regione Calabria: Munnizza d’oro, 330 Euro a tonnellata.

Nubi plumbee che arrivano dal passato, giganteschi punti interrogativi sul futuro e un presente fatto di incertezze ed emergenze.L’immondizia calabrese vale centinaia milioni di Euro ed è un problema enorme.Un caos che è il perfetto specchio burocratico di un sistema vicino al collasso anche sotto l’aspetto gestionale.Non pervenuti, invece, la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini.L’immondizia, intanto, è rimasta dov’era prima:in strada.Cosa fa la Regione Calabria? Cosa fa Luciano Vigna delegato a gestire l’emergenza?

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Luciano Vigna:Rifiuti,perchè la provincia di Cosenza paga 330 euro a tonnellata?

Negli ultimi nove mesi gli scarti di lavorazione sono stati trasportati in Svezia,e il costo di smaltimento è stato di 330 euro a tonnelata, eppure le soluzioni per la risoluzione del problema erano state prospettate attraverso svariate lettere al capo di gabineto della Regione Calabria Luciano Vigna, ad un prezzo notevolente inferiore 170,00 euro a tonnellata per la provincia di Cosenza.A questo aggiungiamo che il costo dello smaltimento degli scarti di lavorazione, attualmente, in provincia di Catanzaro è di circa 150 euro a tonnellata.Si apprende che ancora oggi si stia occupando del problema il dott. Vigna con il sistema che è già imploso. A questo punto giunge a solazzarci un sonetto di Gioacchino Belli, sono ppiù li somari che i cavalli. D’altronde Belli è belli e se ne comprendono facilmente le ragioni. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. La storia continua ……………………………………….

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Lega Calabria nel caos: Saccomanno verso le dimissioni?

Quello che avviene nella lega calabrese va studiato e raccontato. L’arte dell’ironia imporrebbe un sonetto di Gioacchino Belli. A parte l’ironia, le cose nella lega calabrese non vanno. Un partito dilaniato da lotte interne che non riesce a trovare il bandolo della matassa, corre il rischio serio di far implodere il sistema. Il commissario Giacomo Saccomanno, persona di grande serietà politica, ha cercato di rilanciare con grande onestà il partito della Lega. Purtroppo si è trovato l’interesse opposto della prossime candidature per la camera e il senato, che vuole ovviamente una lega debole nei territori a vantaggio di una circoscrizione territoriale, quella dell’area di Catanzaro e Reggio Calabria. Di fatto pero’ le nomine di partito che contano poco o niente, sono state imposte da Matteo Salvini, su sollecitazione degli eletti in consiglio regionale, dei parlamentari e del redivivo Nino Spirlì. A questo punto Giacomo Saccomanno, secondo qualche bene informato, starebbe meditando di dimettersi da commissario regionale del partito.

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Il Vero militante Bernardo Spadafora(fuoriuscito Lega) e gli esserini vili.

Ecco cosa scrive l’ex vicesegretario regionale della lega, vero militante storico,che ha già da tempo abbandonato la lega, sul suo profilo fb
QUESTO È QUELLO CHE CI MERITIAMO IN CALABRIA???
Una classe dirigente fatta da “ESSERINI VILI” e spregiudicati abili solo a fare becera clientela politica. Poi nelle sue esternazioni pubbliche sui social parla di omuncoli e donnette leggere. Eppure il buon Matteo parlava di tutelare i militanti storici.
Infine riportiamo un articolo già fatto dal nostro blog
Matteo Salvini ha tradito i militanti calabresi con tutte le sue bugie sull’appartenenza politica e sulla militanza. Oramai non lo crede piu’ nessuno. Ecco i nomi dei fuoriusciti della Lega Calabrese e il partito che non c’è.
Antonello Tufo coordinatore del tirreno cosentino
-Paolo Lamensa (ex segretario di Rossano)
-Natale Crai (militante di Tropea)
– Nicola Spina (militante di San Giovanni in fiore)
-Giancarlo Cerrelli (segretario provinciale di Crotone, candidato alle europee e alla camera nel 2018 con la lega)
– Gemma Attadia (Militante storica Rossano)
-Francesco Pariano (ex coordinatore regionale social)
-Marisa Luana Cavallo (consigliere comunale Crotone)
-Vincenzo Granata consigliere comunale Cosenza referente Cosenza Lega
-Bernardo Spadafora (ex vice segretario regionale)
-Salvatore Caliò (ex
coordinatore giovani CZ)
– Angelo Carlutti (ex questore ex coordinatore di Vibo)
-Vincenzo sofo parlamentare europeo
– Alfredo Iorio
-Carmine Bruno (ex segretario reg giovani)
-Antonio Piserà (consigliere comunale Vibo)
-Enzo Bitonti
-Luigi Novello
-Antonio chiefalo
-Salvatore Gaetano
Michele Gullace ( ex provinciale di RC)
-Claudio Falchi (ex consigliere comunale riace)
-Pasquale Ceratti (vicesindaco bianco)
-Roberto Incoronato (coordinatore di ricadi)
-Quintina Vecchio (coordinatrice di zambrone è candidata alla camera nel 2018)
-Vincenzo Gioffrè ( candidato alla camera nel 2018 ex coordinatore Risarno)
-Paolo Fedele ( militante storico di Vibo)
-Fausto De Angelis (candidato al senato 2018)
-Nicola Azzarita ( consigliere provinciale CZ)
-Sergio Garieri ( consigliere comunale Chiaravalle)
-Antonio Provenzale
-Luigi Aloisio (sindaco San sostene)
-Gennaro Rizzo (coordinatore di arra Cosenza ovest)
-Gianfranco Bonofiglio ( coordinatore Cosenza città)
-Aurora Santelli ( militante lega giovani)
-Katia Ianni (coordinatrice Castrovillari)
– Emanuele Rossetti ( ex membro direttivo taurianova)
-Totò Parrello (militante lega Gioia tauro giocato alla fine per la candidatura dopo che h firmato perché portato da sofo)
-Antonino Scopelliti ( coordinatore campo calabro)
– Alessandro Rusciani (candidato a sindaco della lega a Cassano dello ionio)
– Nicola Tassone (Serra san bruno ex coordinatore)
– Egidio Perri ( ex coordinatore di Rossano)
– Gregorio La gamba ( ex coordinatore di Vibo)
– Michele ryllo (militante storico Crotone)
– Gianluigi napolitano
– Gaetano colombaro
-Vincenzo Maria Romeo (ex membro direttivo Reggio Calabria)
– Antonello Placanica (ex direttivo Reggio Calabria )
– Gilda Roberto ( ex direttivo Reggio Calabria)
– Massimiliano Musolino (ex referente lega di Villa San Giovanni)
La storia continua……………………………

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Calabria:La lega si slega e il presidente Mancuso assente dal dibattito politico.

Riunione domani mercoledi a Roma per stabilire le prossime nomine del partito, in Calabria, in sede provinciale. Nonostante i buoni propositi dell’unico operativo della lega, Gianfranco Saccomanno, che stava lavorando per recuperare il consenso perduto nelle scorse elezioni regionali, gli altri componenti della lega regionale lavorano per l’esatto contrario. E’ proprio il caso di dire che la lega si slega e l’asse governativo Mancuso-Minasi tende, secondo i bene informati, a creare solo confusione e far perdere ulteriore consenso elettorale. Allo stato il presidente del consiglio regionale dell calabria è totalmente assente dal dibattito politico e sta lavorando per disgregare il centrodestra nelle prossime elezioni comunali a Catanzaro, al contrario di Mimmo tallini che lavora per l’unità del centrodestra.

Mimmo Tallini

Tilde Minasi si sta invece contraddistinguendo per uno scarso attivismo presso il suo assesorato regionale di competenza impegnata a frequentare le vie del centro della capitale come senatore della repubblica.

Tilde Minasi e Matteo Salvini

Il povero Salvini ha convocato una riunione domani a Roma per cercare di spronare i suoi. Un compito veramente arduo per il povero Matteo, attendiamo gli sviluppi per informarvi. La storia continua…………………

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Elezioni Catanzaro: Tallini, dobbiamo ritrovare l’unità del centrodestra.

È molto grave la mancata individuazione del candidato sindaco del centrodestra. Il coordinatore di Forza Italia della Provincia di Catanzaro, Mimmo Tallini, dichiara che ciò sta determinando una situazione politicamente inaccettabile con pezzi del centrodestra che si sentono legittimati a trattare con altri candidati. Siamo fuori tempo massimo, dobbiamo ritrovare l’unità.

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L’ignoranza arma letale della burocrazia .

Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.
Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico e dei procedimenti amministrativi”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).
Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’istruzione dei procedimenti amministrativi del nostro povero Paese.
L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri burocrati, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”.
Queste malinconiche (a dir poco) considerazioni di certo non mi rallegrano e cerco di liberarmene.
A questo punto è saltata fuori, a sollazzarmi, (ma non troppo) la memoria di un sonetto di Gioachino Belli del 27 maggio 1834 Li Prealti e Li Cardinali, ” Li somari so ppiu’ de li cavalli”,i cui versi ben si attagliano alla tragicomica vicenda dei burocrati.Belli è Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque, che quello del nostro caso della burocrazia è ignoranza.

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Flavio Stasi:Dalle elezioni provinciali parte il nuovo corso di una classe dirigente.

Quella delle elezioni provinciali è sicuramente una elezione strana, perché “riservata” esclusivamente agli amministratori, ma se in altri territori questo non impedisce di aprire discussioni sul piano politico, dalle nostre parti erano diventate delle mere liturgie senza alcuna discussione. Erano, appunto.

Tra le solite, storiche, demonizzazioni nei confronti di chi osa mettere in discussione le scelte delle eminenze grigie della politica provinciale, in realtà sta nascendo il percorso di decine di amministratori che, partendo dai propri territori, nutrivano da tempo l’esigenza di mettersi in rete e costruire un confronto aperto sul proprio ruolo politico, dentro e fuori dalle organizzazioni di appartenenza, e sulle decine di questioni aperte, da quelle più recenti come il PNRR a quelle ataviche come i rifiuti. Questioni sulle quali, invece, da parte delle istituzioni sovracomunali permane da tempo silenzio ed immobilismo totale.
Un percorso che cresce di giorno in giorno, di proposta politica e mai di scontro, ma che proprio per questo forse preoccupa chi credeva di poter continuare a gestire decine di sindaci e consiglieri comunali con logiche spartitorie, senza neanche un minimo di discussione e coinvolgimento, e che si affaccenda ad emettere note roboanti nel tentativo di scoraggiare una presa di coscienza ormai avanzata.

Questa rete costruita dai territori e da tantissimi amministratori rappresenta un punto di partenza dal quale partire per una discussione finalmente aperta e plurale.

Una discussione vera e non finalizzata a ratificare scelte già effettuate altrove, su come riscattare la nostra terra a partire dalle nostre periferie, rivendicando ovviamente il ruolo politico che quotidianamente gli amministratori locali guadagnano sul campo, incoraggiando un nuovo corso della classe dirigente che alle elezioni provinciali del 20 marzo lancerà un segnale chiaro ed importante. Lo dichiara Flavio Stasi, Sindaco di Corigliano-Rossano e candidato alla Presidenza della provincia di Cosenza.

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Il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto: Modificheremo il piano dei rifiuti.

Come Regione Calabria siamo impegnati a modificare e aggiornare il Piano dei rifiuti. Bisogna rafforzare la raccolta differenziata, e affrontare le emergenze. Per questi motivi, gli investimenti sugli impianti sono fondamentali. Nelle modifiche al Piano dei rifiuti che proporremo da qui a breve saranno contenute anche queste misure. Lo dichiara il Presidente della Regione Calabria On. Roberto Occhiuto.

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Il blog aspassoperlacitta sbarca a Roma.

Il blog aspassoperlacitta, dopo l’eccellente risultato ottenuto in Calabria, sta per sbarcare a Roma. Dal quartiere generale della città di Roma in zona prati, presso il caffè Ciampini, si sta studiando la location giusta per il famoso blog d’informazione. Dopo varie discussioni si è deciso di raccontare quello che avviene nella città di Roma, il nuovo Dagospia romano dove si raccoglieranno le indiscrezioni su quello che avviene nella capitale. Aspasso per Roma, la storia continua…………………………………….

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Il compagno Alfredo Iorio e Matteo Salvini.

Alfredio Iorio, quello che non ti aspetti. Diviso tra l’Ucrania, la Calabria sua terra d’origine e Roma dove risiede, si e’ gia’ candidato a Sindaco nella capitale partendo dal suo quartiere zona Prati. Leader dei gruppi politici della cestra romana, appena tornato da Lugansk in Ucraina, lo incrociamo passeggiando per le vie di Roma. Si e’ riscoperto amante  della cultura russa ma nello stesso tempo uomo di pace a sostegno della popolazione ucraina. Ecco perche’ e’ lo Iorio che non ti aspetti e nel frattempo passeggiando per la capitale incrociamo Alfredo, ma dietro di lui spunta il suo inseguitore Matteo Salvini che preoccupato per le posizioni filo russe di Iorio, si ferma alquanto allarmato e invia messaggi dal suo telefonino, prove di nuove alleanze? Il giorno dopo ritroviamo l’amico Alfredo sempre presente nel suo regno il quartiere prati della capitale e nel frattempo giunge a sollazzarmi una riflessione, Il compagno Alfredo Iorio e il pensieroso Matteo Salvini. LA STORIA CONTINUA………

 

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Lega:Il ritorno di Walter Rauti con Andrea Crippa.

Pronti e operativi per la campagna referendaria: grandissimo entusiasmo e tanta tanta voglia di lavorare per cambiare in meglio il nostro amato Paese, che merita una Giustizia più giusta! Noi ci siamo e staremo, come sempre, in mezzo alla gente per far conoscere bene i contenuti dei nostri cinque quesiti referendari.
Per il bene dei Cittadini e del nostro Paese.
#REFERENDUMGIUSTIZIA #referendum
Il ritorno di Walter Rauti con Andrea Crippa. Secondo alcune indiscrezioni Rauti vorrebbe ritornare in Calabria. Nella gestione del partito insieme a Cristian Invernizzi, la lega non ha brillato certo per grande organizzazione e coesione. Per il momento Rauti si trova lontano dalla Calabria, A FUTURA MEMORIA, LA STORIA CONTINUA ………………………………………………….

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Renato Mazzoncini, A2A, COLONIZZA LA CALABRIA.

Del Gruppo A2A avevamo già scritto: La Società nata dall’incontro delle ex aziende municipali di Milano (AEM e AMSA) e di Brescia (ASM), ha preso formalmente il via il 1° gennaio 2008. La volontà di condividere forze e ambizioni e di creare valore per gli stakeholder, si è subito riflessa nell’azione, nel nuovo marchio e nella tagline “energie in comune”, volta ad evocare sia la proiezione al futuro che una storia di servizio unica ed esemplare.
Gli impianti della Calabria sono costituiti da diverse centrali poste sul versante ionico della regione. Sono configurabili in diverse aste: Asta Sila, Asta Albi Magisano e Asta Satriano per una potenza complessiva di 484 MW. La life company presenta il piano industriale. Per come riferito da alcune testate giornalistiche, spicca l’acquisto dell’impianto di trattamento dei rifiuti industriali a Crotone dei Vrenna. Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A ha dichiarato ” In Calabria – «la nostra terza regione di riferimento» l’ha definita Mazzoncini – l’investimento principale riguarda l’acquisizione del 100 per cento delle quote di TecnoA, società di riferimento nel trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali e gestita dal gruppo Vrenna. Il polo impiantistico di TecnoA, ubicato a Crotone, in località Passovecchio, rappresenta un’eccellenza a livello nazionale ed è autorizzato a trattare circa 300.000 tonnellate all’anno di rifiuti industriali. Tra gli asset acquisiti c’è appunto un impianto di inertizzazione, un impianto di trattamento chimico-fisico per rifiuti liquidi, un termodistruttore per rifiuti ospedalieri ed un termovalorizzatore dedicato al recupero energetico dei rifiuti industriali”. La storia ovviamente continua e da alcune testate giornalistiche locali apprendiamo che Renato Mazzoncini è sceso in questi giorni in Calabria e si è incontrato con il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Renanto Mazzoncini successivamente dichiara che si è creata una buona collaborazione con la regione. Gli ultimi investimenti di A2A in Calabria dimostrano che noi crediamo fortemente nelle potenzialità del territorio e parla addirittura di collaborare per il revamping di Gioia Tauro per cambiare passo. In verità e lo dimostreremo in questi giorni con dei convegni sul territorio Mazzoncini evita di parlare di investimenti non eseguiti in questi anni, dello sfruttamento delle risorse idriche dei calabresi e delle condizioni previste da una concessione che non solo andrebbe rivista, ma bisognerebbe approfondire se ci sono le condizioni per la sua revoca. Noi seguiremo la vicenda con la dovuta attenzione. La storia continua ………………………………………..

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ASP Cosenza: Quanto ci costa il servizio di vigilanza e portierato?

Con delibera dell’ASP di Cosenza nr. 326 del 16 Febbraio 2022 è stato implementato il costo del servizio di vigilanza e portierato, per un importo di Euro 213.678,02 , per il periodo Gennaio-Dicembre 2021. A questo punto sorge spontanea una domanda, quanto ci costa complessivamente il servizio di vigilanza e portierato dell’ASP provinciale di Cosenza ? A nostro avviso andrebbero a verificati le procedure per i costi di implementazione del servizio. La storia continua…………………………

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Ripartiamo da Mimmo Tallini Sindaco di Catanzaro.

In vista delle imminenti elezioni comunali di Catanzaro, le forze politiche cercano di trovare una sintesi per un candidato unitario della coalizione di centrodestra.
Finisce l’epoca di Abramo che oramai si puo’ considerare un ex. Per il futuro di Catanzaro ripartiamo da un uomo politico valido e coraggioso, ripartiamo da Mimmo tallini NUOVO SINDACO DI CATANZARO.

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Ucraina,Lugansk: Alfredo Iorio, i giornali italiani parlano di un mondo che non esiste.

E’ arrivato a circa 61.000 il numero di civili in fuga dalla regione ucraina del Donbass, che sono riparate in Russia, nella regione di Rostov, dopo l’evacuazione ordinata venerdì dai leader delle autoproclamate repubbliche filorusse di Lugansk e Donetsk. Lo rivela stamani il ministro russo per le emergenze, Alexander Chupriyan in una conferenza stampa, citato dall’agenzia Tass. Nel frattempo Alfredo Iorio dalla città di Lugansk, dalla chat aspassoperlacittà, dichiara “I russofoni che vivono in Ucraina stanno subendo attacchi dai pacifisti ucraini. Sono costretti ad evacuare donne e bambini. Vedrete le foto dei campi allestiti per i rifugiati. I giornali italiani parlano di un mondo che non esiste. Speriamo che la Russia non ceda alla provocazione entrando nel folle vertice della guerra”.

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Alfredo Iorio, in missione di pace in Ucraina.

Alfredo Iorio ti sorprende sempre, dalla chat whatsapp aspassoperlacittà informa i suoi amici e gli amministratori calabresi e romani cosa sta avvenendo in Ucraina. Con Alfredo, sempre sorridente e circondato da giovani, continua la nostra storia passeggiando per Lugansk in Ucraina dove Alfredo Iorio, attraverso la nuova tecnologia, ci racconta quello che sta avvenendo. Alfredo dice quello che vede “la guerra e’ voluta dai soliti….Per non far crescere l’Europa”, “Qui c’è tutto il mondo…ma anche il futuro del mondo”. Quando gli amici lo incalzano con le domande preoccupati per la sua sorte, lui rassicura tutti e dice che “L’Europa è la nostra speranza, abbiamo bisogno di pace e non di guerra”. Nel frattempo Alfredo continua a rimanere nel territorio dell’Ucraina, raccontandoci quello che avviene. Noi lo seguiremo passeggiando con lui per le vie di Lugansk, LA STORIA CONTINUA………………………………………

Alfredo Iorio in missione di pace

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Granata(Legalità Democratica):L’assoluzione di Tallini e la culla del giustizialismo.

L’assoluzione di Mimmo Tallini, mi induce ad alcune riflessioni.
Una volta era d’obbligo affermare che all’Estero ci “invidiavano il Duce”. Ora per una forma assai simile di narcisismo, frutto di ottusità e di imposizione mediatica, sembra che dovremmo sentirci “invidiati” nientemeno che per il nostro diritto, “saggiamente” libero da impacci garantisti. A dettare agli Italiani l’assioma della loro fortuna di essere “guidati” dal Duce, con il corollario, appunto, dell’invidia prodotta in quei babbei degli stranieri che non erano stati capaci di procurarsene uno almeno un po’ somigliante al prototipo (ma poi i tedeschi ne tirarono fuori uno cento volte più “duce”) era lo stesso oggetto dell’invidia : il Duce ed i suoi cortigiani. Oggi a cercar di convincerci che siamo fortunati ad avere la miglior giustizia del mondo, che gli altri ci invidiano solo perché non la conoscono, sono gli stessi magistrati, che delle nostre leggi, ancora non tutte da buttare, fanno il “diritto vivente”, che a volerlo buttar via non ci si riesce, perché in un modo o nell’altro te lo fanno “vivere”, spiattellandotelo tale e quale.
Dunque, cari connazionali, “allegria”, come diceva la buonanima di Mike Bongiorno. Allegria perché siamo la culla del diritto e della giustizia, quella che non si fa fregare, perché se ne frega di quelle chiacchiere del garantismo. La culla, insomma, del giustizialismo. Peggio per chi non riesce a fare altrettanto e per evidenti complessi di inferiorità non sa imitarci. Il guaio è che con le loro stronzate (scusate, diciamo… sciocchezze…) mettono i bastoni tra le ruote alla giustizia nostra ed ai nostri magistrati che così bene la amministrano.
Queste cose, se non le diceva esplicitamente, le evocava e le lasciava intendere e faceva il necessario perché dovessimo intenderle giorni fa in televisione un magistrato che non è né un fanatico fondamentalista, né un esibizionista né tanto meno uno sprovveduto e che, pertanto, si può dire esprima il succo di tutta una politica giudiziaria (quella, appunto dei magistrati, che peraltro negano di averne una).
Dunque, Nicola Gratteri, oggi procuratore della D.D.A. di Catanzaro, magistrato “antimafia”, anzi, antindrangheta, alle prese, per le sue funzioni, con molti problemi relativi ai rapporti con altri sistemi giudiziari e di indagini penali vigenti in Paesi d’Europa (e non solo), lamentava che, ad esempio, in Germania non fossero consentite intercettazioni telefoniche ed ambientali come da noi (dove, possiamo aggiungere, anche se non sono consentite, si fanno lo stesso etc. etc.) intercettazioni che avrebbero, ad esempio, consentito di “prevenire” la strage di ‘ndrangheta di Duinsburg.
Abbiamo inteso da vari magistrati lamentele analoghe: quei testoni dei Tedeschi, degli Olandesi, degli Inglesi, non si vogliono render conto di quanto sia buono il nostro sistema di sottoporre a misure “di prevenzione” anche patrimoniali (confische etc.) in base a “sufficienti indizi”; e non di “aver fatto” questo e quello, ma di “essere” mafiosi. Vogliono le prove.
E noi gliele diamo: le prove che quelli “sono indiziati”. E quelli niente: le prove che uno è “indiziato” per loro non contano…
Che poliziotti e pubblici accusatori lamentino di avere “le mani legate” non è davvero una novità. I nostri magistrati di tali lamentele ne hanno fatto un coro di sottofondo di ogni loro attività associativa o istituzionale. Adesso che ministri (di sinistra o di destra) fanno a gara ad adattare leggi e decreti ai loro desideri, il coro è, per lo più, di “allarme” per ciò che potrebbe accadere se Berlusconi non avesse lui le mani legate e volesse cominciare a guardar dove le mettono loro.
Intanto, un po’ per tenersi in esercizio, un po’ per abitudine, un po’, certamente, anche per convinzione, si lamentano del presente con riferimento a ciò che può capitare all’estero.
Come dire: altro che buoni esempi della giustizia di altri Stati! E’ là che le cose non vanno. Non vanno perché in Germania, Belgio, Francia, Olanda etc. etc. la giustizia non è “lottatrice”, ma avvelenata dal garantismo.
Ed ecco che il buon magistrato Gratteri, dà una spiegazione di questa “inadeguatezza”. Di quella dei Tedeschi, in particolare.
Essendo stati nazisti, i Tedeschi ora hanno timore di non apparire abbastanza democratici e finiscono quindi per prendere per buone le corbellerie dei garantisti. E così mettono i bastoni tra le ruote alla magistratura italiana che deve ricorrere alla collaborazione internazionale per combattere ‘ndrangheta, mafia e camorra. L’Italia, dove la democrazia è invece più radicata e non c’è bisogno di sbracciarsi troppo e compromettersi col garantismo per dimostrarlo, può accontentarsi dei “sufficienti indizi” per intercettare, confiscare e arrestare. Democraticamente. Peccato che quelli là non capiscano che siamo noi la “culla del diritto” (e della democrazia) e non ci lascino arrestare, intercettare, confiscare “all’italiana” per lottare contro la criminalità nostra (ed anche loro) anche nei loro paesi.
Di tutto questo discorso una cosa di buono sembra esserci. Non si sente la solita solfa secondo cui qui da noi tutto va a catafascio, peggio che nel Katanga etc. etc. Ma poi ci si rende conto che dovremmo dedurne che quel che abbiamo di buono e quel che bene funziona è la giustizia. Ed allora… ps considerazioni che facevamo io e il mio grande amico Mauro Mellini.Caro amico Mimmo Tallini anche da lassù il mio mentore e amico di tante battaglie garantiste sarebbe stato felice della tua assoluzione.In dubio pro reo
Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv.Maximiliano Granata.

Maximiliano Granata e Mauro Mellini

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Granata(Legalità Democratica):Sull’assoluzione di Mimmo Tallini mai avuto dubbi.

Sull’assoluzione di Mimmo tallini non ho mai avuto alcun dubbio. Questa nuova tendenza o frazione della magistratura sembra, si proponga un unico obiettivo: quello di terrorizzare chiunque eserciti una pubblica funzione: Sindaci, assessori, deputati, amministratori comunali e regionali e di enti vari, funzionari di ogni livello e ciò arrestandone alcuni non per “incoraggiare tutti gli altri” come dicevano i generali francesi(e non solo) che ordinavano le fucilazioni per decimazione, ma per intimidire, rendere malleabili incapaci di ogni resistenza alle intromissioni ed ai voleri e metodi della “casta togata” , l’intera classe politica. Non si tratta di errori giudiziari e neppure di tentativi di imbastire annose persecuzioni. “Fare assaggiare “ il carcere ai politici in quanto tali, tanto piu’ se onesti e diligenti, per creare sgomento in tutta la classe politica, cosi da renderla duttile e ubbidiente, colpire nel mucchio. Non si tratta più di perseguitare alcune persone o magari interi partiti, ma una intera categoria l’ossatura stessa della nazione. Né si dica che l’assoluzione di amministratori arrestati per decimazione siano la prova che la giustizia funziona. Applicare ed invocare il principio dell’indipendenza e della incensurabilità ad atti di autentico terrorismo giudiziario e’ una forma di complicità o, almeno, di connivenza che non fa che screditare l’intera magistratura e danneggiare persino quella sua deformazione in se allarmante, che è il sopravvenire di un partito dei magistrati. Si aggiunga che “ volentieri si presta a chi molto possiede”. Non è da meravigliarsi se in ambienti e sedi giudiziari in cui si verificano certe enormità, vengano fuori e corrano velocemente tra il pubblico voci di complotti addirittura preventivi per dissuadere potenziali candidati in elezioni regionali, che abbiano buone prospettive di successo. Qualcosa come azzoppare nelle scuderie i cavalli all’ippodromo prima di procedere alle scommesse sull’esito della corsa. Liberarci di tutto ciò, volere denunciate e represse certe nefandezze, neutralizzati e sanzionati certi malfattori è necessità vitale per l’intero Paese e non solo per le località dove si abbiano a lamentare cose del genere. Non stare a guardare, non tollerare l’intollerabile. Questo deve essere l’impegno di tutti i cittadini onesti e l’unico modo per sfuggire alla morsa delle intimidazioni e delle costrizioni. Non posso infine tacere sulla dichiarazione di contentezza di Abramo quando all’indomani dell’arresto dichiarava “io aspetto sicuramente che vengano definite le accuse, sono moralmente vicino alla famiglia, alla sua persona, però sono sempre stato distante, molto distante da questo tipo di comportamenti”. Ieri Abramo prendeva le distanze e oggi esprime contentezza per l’assoluzione, ai lettori le considerazioni. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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In Calabria 330 Euro a tonnellata per lo smaltimento dei rifiuti.

Espatrio dei rifiuti in Svezia al costo di 330 euro a tonnellata, continuando a permanere l’incapacità di smaltire gli scarti di lavorazione dei rifiuti che non possono essere riciclati. A questo punto sorge spontanea una domanda, come mai non sono stati analizzati e autorizzati gli studi di prefattibilità tecnica economica presentati dal pubblico e che giaciono da mesi nei cassetti della Regione Calabria. in questi giorni analizzeremo il problema. La storia continua ………….

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Emergenza rifiuti Calabria, serve un nuovo termovalorizzatore.

C’è una parte di indifferenziata che non può andare in discarica e noi la vogliamo fare diventare cenere. Ecco a cosa servono i termovalorizzatori: a distruggere l’indifferenziata e produrre energia. Ecco perché è indispensabile ricorrere a due termovalorizzatori, potenziare quello presente a Gioia Tauro e la costruzione di un nuovo termovalorizzatore nell’area Nord della Regione Calabria. Altrove la spazzatura è una risorsa da noi è sempre stata un problema, questi impianti sono indispensabili. Poi bisogna inserire nel Pnrr la richiesta dei fondi per bonificare l’area delle discariche presenti sul territorio.

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Calabria: I furbetti della munnizza.

Nubi plumbee che arrivano dal passato, giganteschi punti interrogativi sul futuro e un presente fatto di incertezze ed emergenza.L’immondizia calabrese vale centinaia di milioni di Euro ed è un problema enorme. Le vecchie gestioni commissariali non hanno lasciato un quadro chiaro.Da quando il pallino è tornato in mano alla Regione Calabria, solo disordine e confusione amministrativa. Adesso nel frattempo arrivano le multinazionali. Noi terremo i riflettori accesi su questa tematica. Le cose vanno cosi in Calabria, cioè non vanno. La storia continua ……………………………..

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Granata(Legalità Democratica),Calabria:Serve l’assessorato dell’Energia,Ambiente e dei servizi di pubblica utilità

Come per la Sicilia, anche in Calabria, serve l’assessorato dell’Energia,Ambiente e dei servizi di pubblica utilità.

Avv. Maximiliano Granata(Legalità Democratica)
Condivido il pensiero del commissario della Lega Regionale calabrese Giacomo Francesco Saccomanno quando dichiara che si deve creare una struttura adeguata di tecnici capaci che, però, devono essere sostenuti da una guida politica competente e, pertanto, bisogna cominciare a pensare alla creazione di un assessorato adeguato che possa comprendere ambiente ed energia.

Giacomo Francesco Saccomanno e Matteo Salvini

La Calabria deve pensare di mettere in campo proposte concrete per spendere i fondi europei e non perdere le opportunità del pnnr e per questi motivi serve un cambio di passo. In Calabria non mancano le competenze e le proposte fattive e concrete per rilanciare il nostro territorio.Chi vuole il bene della Calabria deve essere unito su linee progettuali comuni, il bene dei cittadini deve essere al centro della nostra azione politica ed amministrativa.Sui servizi pubblici essenziali nessuno puo’ pensare di derubare il nostro territorio, per questo siamo contrari a qualsiasi ipotesi di Multinazionali. Lo dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Calabria,Saccomanno(Lega):Bisogna creare l’assessorato all’Ambiente ed Energia.

Grazie all’incalzate azione di Matteo Salvini e della Lega si avranno altre misure compensative per il “caro bollette” a sostegno delle imprese e delle famiglia. Un momento per calmierare il triplicarsi dei costi energetici e che servirà, solamente, per affrontare con immediatezza un’emergenza pesantissima per l’economia e l’occupazione. Ma, gli errori dei passati Governi devono essere affrontati con interventi strutturali. Non è possibile che il Governo possa sostenere ogni anno questo aumento rilevante. Quindi, misure straordinarie per un piano almeno decennale che possa cominciare a mettere le basi per rendere la Nazione libera dai condizionamenti energetici derivanti da fattori esterni. Oggi, infatti, stiamo pagando l’incapacità dei governati passati che si sono tappati gli occhi e non sono riusciti a costruire un sistema di difesa della Nazione sotto l’aspetto energetico. Eppure l’Italia ha tutte le condizioni e risorse per poter affrontare seriamente il problema. Ci vuole solo del coraggio per voltare pagina e cominciare a pensare agli interessi della Nazione e dei cittadini e non a quelli che, spesso, blaterano, ma non si rendono conto nemmeno di cosa dicono e del danno che causano. Pertanto è indispensabile che si cominci a lavorare su un progetto sostenibile di lunga scadenza e che consenta all’Italia di uscire da questo momento drammatico. Nel contempo, anche la regione deve cominciare a ragionare sulle misure che potrà assumere, tenendo presente che il territorio è ricco di risorse e che il numero minimo della popolazione esistente può consentire un’azione proficua che possa rendere autonoma la Calabria. Tutto ciò è possibile se si crea una struttura adeguata di tecnici capaci che, però, devono essere sostenuti da una guida politica competente e, pertanto, bisogna cominciare a pensare alla creazione di un assessorato adeguato che possa comprendere ambiente ed energia. Lo dichiara il commissario regionale della Lega calabrese Giacomo Francesco Saccomanno.

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Granata (Legalità Democratica), rifiuti: «Caro Roberto, in Calabria manca visione strategica pubblica»

“Il settore dei rifiuti sta attraversando una fase di profonda trasformazione giungendo a uno snodo cruciale per il suo sviluppo: da una parte si registra un positivo sviluppo verso la circular economy e dall’altra il comparto è in attesa di confrontarsi con la nuova regolazione”. È quanto ha dichiarato l’avv. Maximiliano Granata, presidente dell’Associazione Legalità Democratica.

“La Calabria – prosegue Granata – non si è ancora dotata di una strategia industriale pubblica che orienti in maniera organica lo sviluppo dell’intera filiera del waste management”.

“Garantendo – dichiara ancora Granata – tassi crescenti di raccolta e avvio a riciclo, ma anche la gestione sostenibile delle quantità di scarti che non possono, o quanto meno non ancora, tornare a nuova vita”.

“Serve un gassificatore – annuncia – efficiente per recuperare energia dai rifiuti non recuperabili altrimenti, distribuiti in modo coerente con i fabbisogni sul territorio in modo da limitare gli impatti ambientali, sia dello smaltimento in discarica, sia del trasporto dei rifiuti su lunghe distanze“.

“Serve, insomma, quella pianificazione strategica che è sempre mancata in Calabria”. Dichiara il presidente dell’associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

“Bisogna utilizzare – propone Granata – le risorse europee e i fondi del pnrr, stiamo correndo il rischio di perdere centinaia di milioni di Euro di Fondi, per costruire nuovi impianti di trattamento pubblici e individuare immediatamente la discarica di servizio pubblica per il conferimento degli scarti di lavorazione“.

“Ho sempre sostenuto – conclude Granata – Roberto Occhiuto che ritengo un valido Presidente e che stimo molto per le sue battaglie di libertà e di correttezza. Per questi motivi ritengo che il nuovo Presidente debba tracciare un percorso di rigoroso controllo pubblico sul privato che è il vero cancro del sistema regionale dei rifiuti”.

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Rifiuti,Calabria:La tariffa aumentata da 170 euro a 330 euro a tonnellata.

Gli Scarti che non si sa più dove conferire a causa di un sistema impiantistico pubblico assai carente e lacunoso hanno determinato l’implosione del sistema. La verità è una sola: in Calabria il ciclo dei rifiuti non è proprio gestito, non c’è programmazione e si lavora sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria non funziona».In Calabria bisogna intraprendere un percorso preciso che dovrà portare la gestione del conferimento dei rifiuti appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche». «Gli ultimi provvedimenti della regione, in materia di conferimento, hanno alimentato confusione e disordine amministrativo, con aumento considerevole delle tariffe a carico dei cittadini e dei comuni tutto a vantaggio del sistema dei privati».Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno.

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Multinazionali alla conquista della Calabria.

Due imprese operanti nella produzione di energia da fonti eoliche, Falck Renewables e BlueFloat Energy hanno creato una nuova società, denominata Minerva Energia, che ha lo scopo di progettare un parco eolico galleggiante al largo delle coste della Calabria per produrre 2,4 Twh l’anno di energia elettrica. L’impianto sarà formato da 45 turbine eoliche che sorgeranno nel Golfo di Squillace, in provincia di Crotone, a una distanza dalla costa compresa tra 13 e 29 chilometri, che offriranno una capacità massima installa di 675 MW. L’energia elettrica così prodotta sarà stoccata in 45mila tonnellate d’idrogeno verde l’anno.

Falck Renewables e Bluefloat Energy hanno già svolto un lavoro preliminare di analisi per analizzare le caratteristiche di avanguardia tecnologica, sicurezza, efficienza e rispetto dell’ambiente. Hanno anche presentato al ministero Mise e all’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio la richiesta di concessione demaniale e avviato la consultazione preliminare per la Valutazione d’impatto Ambientale.

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Sorical a rischio fallimento?

Nella riunione dello scorso 20 Gennaio tenutasi a Roma, il capo di gabinetto della Regione Calabria Luciano Vigna, ad avviso del gruppo finanziario FMS del Governo Federale Tedesco che vanta crediti, come da contratto di finanziamento del 21 Aprile 2008 per complessivi euro 237.432.400,00 , nei confronti della Sorical S.P.A. , ritiene che abbia sviato il tema oggetto della riunione con riferimento al tema dell’incremento del costo dell’energia elettrica e ai mancati pagamenti ai sensi dell’accordo di ristrutturazione e del contratto di finanziamento. Si e’ chiesto alla regione calabria e a sorical di provvedere a comunicare ai creditori principali le iniziative e proposte che la societa’ intende portare avanti per porre rimedio a tali eventi e inadempimenti. Nel frattempo i sindacati sono sul piede di guerra per capire che fine faranno i lavoratori nel caso la sorical dovesse fallire. 2 puntata la storia continua……..

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Calabria:A rischio i dipendenti SORICAL?Riunione di Luciano Vigna a Roma.

Riunione della Regione e della SORICAL svoltasi a Roma giorno 20 Gennaio con il gruppo FMS Wertmanagement. La riunione è stata caratterizzata da una serie di interventi del Capo di gabinetto della Regione Calabria Dott. Luciano Vigna e del Presidente del Collegio Sindacale della società aventi ad oggetto il pagamento nei confronti di Sorical delle anticipazioni che la Regione si è impegnata a erogare in favore di Sorical ai sensi della Legge regionale nr. 15 del 10 Luglio 2007 e l’integrale posticipazione per tutta la durata dell’accordo di Ristrutturazione del rimborso da parte della Società delle anticipazioni già erogate e da erogare da parte della Regione (le “Anticipazioni ex lege 15”). Dalla riunione è emersa la possibilità che la regione non adempia agli impegni assunti. 1 puntata LA STORIA CONTINUA………………………..

Cataldo Calabretta SORICAL

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Il Gruppo A2A alla conquista dei rifiuti calabresi per recuperare energia.

Per la svolta verde A2A ha però bisogno del suo settore tradizionale, che subirà una profonda evoluzione. Il recupero di materiale e di energia dai rifiuti, ma anche da scarti alimentari e di allevamento, aumenterà con nuove strutture per un totale di una capacità di 2,2 milioni di tonnellate nel 2030. L’azienda, che ha acquistato linee di trattamento anche in Calabria, conta infine di dimezzare nel 2030 le emissioni rispetto al 2017 e di azzerarle nel 2040.Il gruppo A2A vuole sfruttare i rifiuti della Calabria e non solo per aumentare i propri profitti. La ricchezza dei comuni sono proprio i rifiuti e per questo dobbiamo pensare ad impianti gestiti da noi e non dai colossi del Nord.

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Calabria,sulla gestione delle acque:Il silenzio di Fratelli d’Italia e il coraggio della Lega.

Sulla gestione dell’acqua calabrese il commissario regionale della Lega ha lanciato l’allarme “La nostra regione non può e non deve cedere alle sirene di gruppi affaristici del Nord o dell’Europa”. Una posizione coraggiosa fatta per il bene dei calabresi. La cosa che ci suona strana è il silenzio degli altri partiti, in particolare del partito alleato Fratelli d’Italia. Voci sempre piu’ insistenti parlano di un incontro romano di un importante esponente di Fratelli d’Italia, della Regione Calabria, con note multinazionali del settore idrico. La storia continua ……………………………

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Lega Calabria: Saccomanno, bisogna creare una agenzia per l’energia.

L’emergenza bollette colpisce famiglie, hotel, resort, imprese, artigiani, commercianti, professionisti, cioè tutte le fasce produttive del nostro paese, con aumenti non sostenibili che raddoppiano o triplicano i costi. Una situazione inverosimile che non era prevedibile, ma che è figlia di scelte scellerate del passato a livello governativo e parlamentare, che non hanno mai predisposto un adeguato e concreto piano energetico nazionale. Mancanza di idee, indecisioni, veti inspiegabili hanno fatto sì che l’Italia si sia tagliata le gambe da sola ed oggi, non avendo un vero e sostenibile piano energetico, debba dipendere da altre nazioni. Con gli ultimi aumenti incontrollabili ci troviamo a dover assumere provvedimenti eccezionali per evitare il rischio di perdite di aziende, negozi e posti di lavoro. La Calabria, però, esporta energia ed ha un sistema naturale che gli consente anche di crearla in modo sostenibile e, quindi, appare più che necessario porre in essere tutte quelle condotte oggi indispensabili per affrontare seriamente e scientificamente il problema. Solo con la creazione di una agenzia per il monitoraggio, controllo e predisposizione di un piano regionale si potrà affrontare il problema e cercare di trovare soluzioni strutturale, in attesa che il governo metta in atto misure tendenti ad attenuare i profondi disagi esistenti. Non il solito carrozzone per collocare i trombati di turno, ma soggetti esperti, trasparenti e competenti che possano, con serietà, predisporre un piano energetico che possa guardare al presente ed al futuro nell’esclusivo interesse dei calabresi. Lo dichiara il commissario della Lega calabrese Francesco Saccomanno.

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Granata(Legalità Democratica):Regione Calabria,la società A2A S.P.A. paga i canoni o compensa gli importi dovuti?

Attendiamo informazioni in merito allo stato di interrimento degli invasi e delle opere a servizio della derivazione, corredate da idonei rilievi, nonché eventuale programma per il mantenimento o il recupero del volume utile dell’invaso e la conservazione della funzionalità degli organi di manovra e scarico fino alla scadenza della concessione; l’elenco degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sostenuti negli ultimi dieci anni, con evidenza di quelli rientranti nella disciplina di cui all’articolo 26 del r.d. 1775/1933 e, per questi ultimi, una rendicontazione analitica dei costi sostenuti. Per i lavori di manutenzione straordinaria è indicata la relativa autorizzazione preventiva rilasciata dall’autorità competente; Poi sorgono gli accordi e le delibere per non lasciare a secco gli agricoltori calabresi. Un articolo dei I calabresi riporta questa notizia “Gli indennizzi ad A2A Viste le condizioni delle reti consortili, la Regione da parte sua «si impegna ad approvare un programma di investimenti pluriennali sulle reti irrigue». Solo quando sarà pubblicata la delibera regionale con gli investimenti (e la loro copertura finanziaria), che devono necessariamente prevedere anche l’installazione di contatori «sui punti di consegna agli utenti finali», A2A «eccezionalmente» metterà a disposizione acqua fino a 4,5 milioni di mc annui senza applicare il primo scaglione di indennizzo «unicamente per spirito di cooperazione con le comunità territoriali e le istituzioni». Ma come «ristoro di tutti i costi sostenuti» la Regione dovrà comunque corrispondere un indennizzo forfettario di 180mila euro all’anno, rispetto a questi 4,5 milioni di mc, fino al 31 dicembre 2024. In via del tutto «eccezionale e irripetibile», per il 2021, A2A si dice disponibile a rilasciare fino 10 milioni di mc in più a fronte di un indennizzo equivalente alla sola somma di ogni importo, tributo, canone demaniale e sovraccanone richiesto alla multiutility per la derivazione dell’acqua eccedente. Tutto «senza che ciò possa costituire né un precedente né il presupposto per ulteriori rinunce o concessioni rispetto ai propri diritti acquisiti». Ovviamente non c’è pericolo che la Regione non paghi: tutti gli indennizzi previsti nell’accordo avverranno mediante compensazione sugli importi dovuti da A2A per i canoni relativi alla concessione dell’acqua a uso idroelettrico.” Bisognerebbe chiedere alla Regione Calabria se la società A2A ha trasmesso alla Regione Calabria i canoni dei versamenti effettuati relativi alla concessione o se ci sono state compensazioni e a quante ammontano. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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A2A e l’acqua della sila, TUTTI IN SILENZIO !!!

Riportiamo alcune parti del dossier Legambiente 2015:
Legambiente Calabria “Riteniamo che la Regione Calabria ed il Dipartimento competente dei Lavori Pubblici su tutta la
vicenda dello svuotamento dei laghi – nel silenzio e nell’assenza del Parco – si doveva pronunciare in
tempi brevissimi, perché altrimenti nella nostra terra il rispetto delle leggi a tutela del territorio da
parte di multinazionali come A2A non sarà mai garantito”.
Le proposte e le richieste di Legambiente Calabria
Abbiamo avanzato, ai responsabili della procedura legale e della Conferenza di servizi e alle autorità
competenti al rilascio dei pareri, la seguente proposta circa le modalità operative per effettuare le
attività manutentive dei bacini idroelettrici:
– valutare misure tecniche alternative allo svaso e alla fluitazione, verificando la fattibilità
tecnica dell’utilizzo di metodiche non invasive per l’ispezione alle opere di presa e
all’eliminazione dei sedimenti (es. dragaggio a invaso pieno o altra tecnica);
– richiedere ai gestori che il Piano di gestione sia realizzato sulla base di elementi conoscitivi
tecnico-scientifici recenti secondo le nuove disposizioni di legge e non del 2005 come
proponeva A2A;
– produrre elementi conoscitivi ed analisi sui sedimenti effettuate in contraddittorio con una
parte terza (l’Arpacal):
– in un’area protetta si deve procedere attraverso la valutazione degli impatti tenendo conto del
preminente interesse collettivo di tutela della biodiversità e del paesaggio, approfondendo gli
effetti dell’azione di fluitazione dei sedimenti sugli habitat e le specie;
– sottoporre gli interveti a Valutazione di incidenza ambientale (VINCA), basata su studi
conoscitivi approfonditi, monitoraggi di tutte le diverse specie/habitat presenti, e considerando
tutte le perturbazioni e danni che si possono causare ai siti della rete Natura 2000;
– valutare gli interventi tenendo conto sia delle interferenze con la Direttiva habitat che con la
Direttiva Acque (WFD) e la Direttiva Alluvioni di cui no si fa cenno nella documentazione proposta;chiarire i tempi del complesso degli interventi proposti nel Piano di Gestione, predisponendo
un timing chiaro sugli interventi di svaso totale;
– quando il complesso delle attività proposte ha durata pluriennale, è necessario predisporre una
Valutazione ambientale strategica (VAS) che tenga conto anche degli impatti economici e
sociali dell’intera operazione proposta nel Piano di gestione. Noi seguiremo tutta la vicenda, LA STORIA CONTINUA………………………..

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Crotone,rifiuti.A2A, cosa vuole fare Renato Mazzoncini?

Altri 2 miliardi di investimenti, per rafforzare l’impegno verso la decarbonizzazione, con 18 miliardi complessivi da impiegare in 10 anni, di cui 7 per l’economia circolare e 11 per la transizione energetica. Sono i pilastri principali del piano industriale 2021-2030 targato A2A che il cda della life company, presieduto da Marco Patuano, ha esaminato e approvato. Si tratta di un piano ambizioso, come sottolinea Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A, che guarda a tutto il Paese. La Calabria è «la nostra terza regione di riferimento». Sporge spontanea una domanda cosa vuole fare Renato Mazzoncini in Calabria, in una regione ad alta densità turistica. Soprattutto cosa vuole fare nella città di Crotone.Cosa ne pensa il Sindaco di Crotone?

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Calabria:Gruppo A2A,dall’idroelettrico alla conquista dei rifiuti.

A2A, la Società nata dall’incontro delle ex aziende municipali di Milano (AEM e AMSA) e di Brescia (ASM), ha preso formalmente il via il 1° gennaio 2008. La volontà di condividere forze e ambizioni e di creare valore per gli stakeholder, si è subito riflessa nell’azione, nel nuovo marchio e nella tagline “energie in comune”, volta ad evocare sia la proiezione al futuro che una storia di servizio unica ed esemplare.
Gli impianti della Calabria sono costituiti da diverse centrali poste sul versante ionico della regione. Sono configurabili in diverse aste: Asta Sila, Asta Albi Magisano e Asta Satriano per una potenza complessiva di 484 MW.La life company presenta il piano industriale. Per come riferito dalla Gazzetta del Sud, Spicca l’acquisto dell’impianto di trattamento dei rifiuti industriali a Crotone dei Vrenna.Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A dichiara ” In Calabria – «la nostra terza regione di riferimento» l’ha definita Mazzoncini – l’investimento principale riguarda l’acquisizione del 100 per cento delle quote di TecnoA, società di riferimento nel trattamento e smaltimento dei rifiuti industriali e gestita dal gruppo Vrenna. Il polo impiantistico di TecnoA, ubicato a Crotone, in località Passovecchio, rappresenta un’eccellenza a livello nazionale ed è autorizzato a trattare circa 300.000 tonnellate all’anno di rifiuti industriali. Tra gli asset acquisiti c’è appunto un impianto di inertizzazione, un impianto di trattamento chimico-fisico per rifiuti liquidi, un termodistruttore per rifiuti ospedalieri ed un termovalorizzatore dedicato al recupero energetico dei rifiuti industriali”. Noi seguiremo la vicenda con attenzione.La storia continuna……………………

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Granata(LD):Acqua,pronti a sostenere Saccomanno,la Calabria non puo’ essere derubata.

Dobbiamo metterci insieme per creare un gruppo di lavoro e presentare le nostre proposte progettuali, saremo a fianco di Saccomanno nel sostenere questa inizativa. Ha ragione il commissario regionale della Lega calabrese Francesco Saccomanno che dobbiamo evitare l’evidente tentativo di derubare ancora una volta la Calabria.L’acqua non puo’ essere colonizzata da società non calabresi.Ci deve essere una società pubblica che gestisca il ciclo integrato delle acque.Attualmente l’applicazione di tariffe e difformi da quelle previste dalla normativa vigente ha comportato un maggiore importo fatturato valutabile in almeno 180 milioni di euro ed un ulteriore aumento dei futuri adeguamenti tariffari non inferiori al 19%. Altro che l’acqua in mano a società private o a fuoriuscite del privato da SORICAL ad un euro. Restituiscano prima le somme percepite con una maggiore fatturazione.

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Saccomanno(Lega):Acqua,la Calabria non deve cedere alle sirene di gruppi affaristici del Nord.

La Calabria è una regione ricca di acqua e, quindi, questa risorsa deve essere difesa da tutti senza se e senza ma. Nessuno può pensare di depredare ancora la nostra terra. Va eliminato il continuo lamento e affrontati i problemi con competenza e decisione. Bisogna essere propositivi per il bene comune. E’ noto a tutti che oltre il 50% dell’acqua immessa nelle condotte si perde per la vetustà di queste. Così come è noto che vi sono società non calabresi che vorrebbero gestire questo nostro patrimonio. Ecco la ragione per la quale è indispensabili, indipendentemente dai colori politici, che il problema dell’acqua, essendo una cosa molto seria, vada affrontato nella sua concretezza e con un tavolo comune per evitare l’evidente tentativo di derubare, ancora una volta, la Calabria. Sarebbe, quindi, opportuno che questo problema venga affrontato e chiarito con una conoscenza reale della situazione. La nostra regione non può e non deve cedere alle sirene di gruppi affaristici del Nord o dell’Europa. L’acqua calabrese va difesa con i denti. Ci deve essere una unica società pubblica che gestisce le nostre fonti e che realizzi tutto quello necessario per rendere il sistema idrico adeguato ed efficiente. Allo stato non sembra che ci sia questa visione d’insieme. Ed allora le persone che vogliono bene alla nostra regione devono mettersi assieme per creare un gruppo di lavoro e presentare un progetto condiviso o business plan adeguato, che provenga anche dal basso, se necessario. Chi vuole il bene della Calabria deve unire su delle linee progettuali e non dividere per ideologie, che ormai sono lontane. Il bene comune al centro dell’azione politica. Insieme si può fare.

Lì, 29.01.2022.

Il Commissario Regionale della Lega

(avv. Giacomo Francesco Saccomanno)

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Granata(Legalità Democratica):L’assoluzione di Mario Occhiuto e i gruppi delazione organizzati.

Dopo l’assoluzione rievocano in me le parole del mio grande amico e mentore Mauro Mellini che io informavo quotidianamente su quello che avveniva in calabria inviandogli la rassegna stampa. Giustamente Mauro evidenziava:”Sono informato che in Calabria, terra di esperimenti di ogni devianza giudiziaria, si sono formati “gruppi di lavoro” che fanno capo all’impegno paragiudiziario del Prof. Morra, del Movimento 5 Stelle di Cosenza divenuto poi Senatore e Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, del quale a suo tempo avevo a segnalare una parossistica presenza in Uffici ed anticamere del Palazzo di Giustizia. Pare dunque, che tali “gruppi di lavoro”, che potrebbero chiamarsi “gruppi di delazione organizzata”, si siano creati tra gli “Amici del Bar dello Sport”, base del Movimento 5 Stelle di Cosenza, che “conducono istruttorie popolari” di presunti, presumibili e non presumibili reati contro la Pubblica amministrazione, che, poi, esibiscono, magari con quel tanto di “autorevolezza” (?) che loro deriva dal fatto di essere del partito del presidente dell’Antimafia, negli Uffici della Guardia di finanza o di altri Organi di polizia giudiziaria.

Non voglio attardarmi a parlare del di più ed a selezionare la portata di tali voci (ci sono voci vere e false e voci sull’origine delle voci etc. etc.). Ma il solo fatto che in una città che ha, oltre tutto, tradizioni di cultura e di sensibilità democratiche e che ha espresso Uomini della levatura di Giacomo Mancini, si possa concepire un modo simile di fare politica, è cosa agghiacciante. Se poi si considera che la parte politica che si organizza per questa attività che più chiaramente può definirsi delazione organizzata, è sostenitrice della tesi che il cosiddetto “avviso di garanzia” “garantisce” a chi ne è causa di costringere alle dimissioni uomini politici e funzionari, abbiamo un quadro di una democrazia telematico-delatoria tale da rovinare il tessuto stesso della società e dello Stato non solo a Cosenza.

Se c’è chi pensa che dedicarsi a certe congreghe di “investigatori” poco dilettevoli sia qualcosa di meglio della tradizionale delazione (di “corvi” e figuri “al soldo” delle Questure), il fatto è ancora più grave. L’imbecillità è il collante di ogni forma di malvivenza. C’è chi avrebbe il dovere di reagire a fatti e situazioni con fermezza e senza mezzi termini. Se non lo si fa, direi che è questo l’aspetto più preoccupante di un sistema indecoroso ed insopportabile che non ha a che fare con la democrazia.
E’ proprio vero l’imbeccilità è il collante di ogni forma di malvivenza. Grande Mauro io e te non abbiamo El Miedo. Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Nicola Morra chieda scusa a Mario Occhiuto.

Nel mese di settembre 2019 Nicola Morra disertava gli incontri perchè Mario Occhiuto era indagato. Ecco cosa scriveva l’Avv. Maximiliano Granata presidente dell’Associazione Legalità Democratica. “In merito alla dichiarazione del Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra che ha disertato un incontro a Cosenza, presso la sede locale della Confindustria, perché il Sindaco della Città di Cosenza e il Presidente della Giunta Regionale della Calabria sono indagati, mi preme fare alcune considerazioni:
Ci sono secoli di civiltà giuridica che cozzano contro la convinzione di Davigo e contro una cultura che seppellisce l’approccio del Beccaria e i principi costituzionali ispirati a un rigoroso garantismo. Non si potrà accettare mai l’assunto per cui non esistono cittadini innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti. Perché questa è barbarie, non giustizia. «La cultura del sospetto non è l’anticamera della verità: la cultura del sospetto è l’anticamera del khomeinismo», diceva Giovanni Falcone”. Lo sostiene il Presidente della Associazione Legalità Democratica, Maximiliano Granata.
“Per me sono parole che andrebbero scolpite in ogni tribunale accanto all’espressione «La legge è uguale per tutti».
Si ha il dovere di reagire a questa dichiarazione con fermezza e senza mezzi termini. Se non lo si fa, direi che è questo l’aspetto più preoccupante di un sistema indecoroso ed insopportabile che non ha a che fare con la democrazia”.
Si tranquillizzi il Maestro di Filosofia Nicola Morra che nonostante una parossistica presenza in Uffici ed anticamere del Palazzo di Giustizia, in questi ultimi anni, in particolare presso un magistrato, oggi suo consulente presso la Commissione Antimafia, Mario Occhiuto ha tutte le carte in regola per ricoprire la carica di Presidente della Giunta Regionale della Calabria”. Oggi Nicola Morra dovrebbe chiedere scusa a Mario Occhiuto per le sue dichiarazioni fatte in questi anni. MARIO OCCHIUTO E’ STATO ASSOLTO DALL’INCHIESTA SU RIMBORSOPOLI.

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Mario Occhiuto:Oggi mi risveglio da un brutto incubo,la verità è stata ristabilita.

Oggi mi risveglio da un brutto incubo, uno di quelli che pensi “no, non è possibile stia accadendo davvero”. Il mio stato d’animo è proprio questo… Sentire che posso tirare un sospiro di sollievo per un’ingiustizia che mi ha causato lunga gogna mediatica, diffamazioni e il solito serpeggiante dubbio da parte di chi non vedeva l’ora di insinuare sospetti sulla mia onestà.
Ora realizzo a poco a poco. Perché appena ti svegli non sai se stai ancora in un brutto sogno o se è la realtà, sapendo che era tutto falso. Dentro di me però in fondo sapevo che non poteva andare diversamente poiché non avevo commesso nessun reato, ma non nascondo il fatto che ho avuto lo stesso paura. Ti colgono una brutta sensazione e un senso di impotenza che non auguro a nessuno di provare nella vita.
Il mio avvocato, Nicola Carratelli, è stato veramente un grande, ed è riuscito a far emergere la verità. Voglio ringraziarlo di cuore per aver sempre creduto nell’esito di questo brutto incubo. “Era stato creato un sistema perfetto per incastrarmi” come egli stesso ha affermato nel corso della sua brillante arringa (di circa due ore) durante il dibattimento, “allo stesso modo di come avveniva nell’antica Roma per screditare e far fuori i nemici attraverso metodi non eticamente corretti e poco ortodossi e con l’utilizzo di indices e delatores”
In parte devo dire che ci sono riusciti rispetto alle mie personali aspirazioni e proiezioni future (quelle dell’epoca), ma almeno la verità è stata adesso ristabilita.
Era stato creato un sistema deviato guidato spregiudicatamente dalla politica e condizionato dal clima di forte diffamazione esistente nella nostra città, con tanto di delatori e propalatori assoldati nel salotto della propria casa. Avevamo contro di noi un potere politico che si era fortemente affermato in quel periodo storico, con legami importanti nel mondo degli inquirenti e dei media nazionali. Ricordo solo che a pochi giorni delle elezioni, da sindaco sfiduciato, mi ritrovai addirittura in prima serata sul Tg1 con un servizio sui sequestri di documenti in Comune (con tanto di macchina ed elicottero degli inquirenti che sorvolava il palazzo a beneficio della telecamera) per una inchiesta sui cosiddetti “appalti spezzatino” che adesso sappiamo come è andata a finire. Se avessi commesso una minima leggerezza, un piccolo errore di cui erano disperatamente alla ricerca, sarebbe finita malissimo. Sarei finito malissimo.
Oggi finalmente è stata ristabilita la verità. La sentenza del Gup, unitamente a quella di assoluzione per tutti gli imputati emessa due giorni fa sugli (illusori) “appalti spezzatino” gestiti dal Comune all’epoca in cui ero sindaco (pur non essendo direttamente coinvolto) conferma che in dieci anni il nostro operato è stato sempre limpido.
La giustizia ha fatto il suo corso, è il caso di dirlo. Un grazie sentito a chi non ha mai dubitato di come realmente sono andate le cose.

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Regione Calabria,dirigenti della sanità, nuovo accesso agli atti.

Dopo l’accesso agli atti in merito all’avviso di selezione, ai sensi dell’art. 19 del dlgs n. 165/2001 e s.m.i. per il conferimento di n. 4 incarichi di livello non generale presso i dipartimenti della Giunta della Regione Calabria. “Segretario Generale” e “Tutela della salute, Servizi Socio Sanitari” si è chiesto un ulteriore accesso agli atti. Sotto la lente d’ingrandimento i curriculum vitae degli ammessi e non ammessi alla selezione e i curriculum vitae dei nominati. Si è inoltre richiesto la delibera nr. 3 e 4 della seduta del 18 Gennaio 2022 della Giunta regionale della Calalbria e i decreti del Presidente della Regione Calabria n. 2 del 24/01/2022 e n. 3 el 25/01/2022. Probabile azione giudiziaria per l’annullamento degli atti.

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Regione Calabria:Perchè Il dirigente della Sanità Caridi è stato riassegnato al Turismo?

Le prime dimissioni sono arrivate sul tavolo del dirigente generale del dipartimento regionale Tutela della salute, Iole Fantozzi, che le ha accettate. A mettere nero su bianco che è venuto meno il vincolo di fiducia, è stato Cosimo Carmelo Caridi, che lascia così la guida del settore Autorizzazioni e Accreditamenti. Fonte lac nnews del 20 Dicembre 2021. Con Delibera della Giunta Regionale n. 1 della seduta del 18.01.2022 il Dott. Cosimo Carmelo Caridi, dirigente di ruolo della Regione Calabria, viene riassegnato al Dipartimento Turismo Marketing territoriale mobilità, tenuto conto delle esigenza organizzative della medesima struttura. Alcune fonti giornalistiche riferiscono che Il dirigente Caridi sia già stato sentito dalla Guardia di Finanza.In verità il Settore 2 Autorizzazioni e accreditamenti per la sanità privata è stato sempre un settore delicato e certamente i calabresi hanno il diritto di sapere se le strutture accreditate rispondono a tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente. Seguiremo la vicenda con attenzione per informare i calabresei.La storia continua …………………….

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Liceo Classico Bernardino Telesio:Alunni in classe senza termosifoni.

Ci arrivano numerose segnalazioni da parte dei genitori degli studenti del Liceo Classico Bernardino Telesio. Nello specifico, in una classe del Bernardino Telesio 4A Biomedico, gli studenti sono costretti loro malgrado a svolgere le lezioni,dal mese di Novembre, in presenza senza termosifoni e con le finestre aperte, visto la normativa anticovid. Con le temperature rigide di questi giorni, sottozero, i ragazzi sono costretti a seguire le lezioni con cappotto e coperte. Dopo le numerose segnalazioni il problema ancora non è stato risolto. Cosa avrebbe pensato Bernardino Telesio? Nel suo capolovoro “De rerum natura iuxta propria principia” sosteneva che la ricerca doveva essere fatta tramite i sensi calore, freddo e materia. I primi due sono forze agenti (caldo e freddo): il caldo permette il movimento tramite dilatazione e il freddo l’immobilità tramite condensa. Non ce ne voglia Telesio di cui se ne comprende lo studio, ma il caso in esame è il freddo con gli studenti immobili e infreddoliti a svolgere le lezioni, pensando al freddo di Bernardino Telesio. Cosi vanno le cose nelle nostre scuole, cioè non vanno.

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Calabria,PNRR rifiuti:Ha ragione Saccomanno (Lega ),serve un cambio di rotta.

Spetta alla Regione Calabria, coordinare gli enti locali le ATO fornendo un adeguato supporto professionale per l’invio delle proposte progettuali relative al PNRR. Positiva l’iniziativa del commissario della Lega calabrese Francesco Saccomanno, quando dichiara che viene messo a disposizione il nostro staff di esperti, in forma gratuita,per fornire informazioni, consigli ed eventuali consulenze, dalla preparazione delle proposte alla successiva realizzazione. Questo da solo non basta ci vuole a mio avviso un gioco di squadra per non perdere questa opportunità.Purtroppo siamo in forte ritardo e corriamo il serio rischio di non riuscire a presentare i progetti nel mese di Febbraio e quindi di perdere i relativi fondi del pnrr nel settore del ciclo integrato delle acque e dei rifiuti. Anche io come Saccomanno non comprendo l’attuale immobilismo, ritengo che il presidente della giunta regionale della Calabria Roberto Occhiuto debba fare un cambio di passo sollecitando gli organi preposti, della Regione, a fornire un supporto adeguato per l’elaborazone delle proposte progettuali.Lo dichiara il presidente dell’associazione legalità democratica avv. Maximiliano Granata.

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PNRR Calabria:(Saccomanno),La Lega, in forma gratuita, sostiene gli enti interessati con i propri esperti.

In data 14.12.21, con scadenza 12.02.2022 è stata aperta la possibilità di inoltro per le “proposte progettuali” a valere sul PNRR – Avviso M2C.1.1.I.1.1 linee A, B, C promosse dal MiTe con il titolo “Miglioramento e meccanizzazione di raccolta differenziata dei rifiuti urbani”, “Ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata” e “Ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale, i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e tessili”.

I soggetti destinatari sono in primis gli EGATO Operativi, in assenza dei quali, come accade nella Regione Calabria, le proposte progettuali devono essere presentate dai Comuni dei vai ATO sia in forma singola che associativa.

Le tre linee di intervento finanziano al 100% tutto il necessario per la realizzazione delle proposte, dai materiali ed attrezzature agli eventuali brevetti, know-how e competenze tecniche essenziali per la realizzazione, garantendone la piena proprietà pubblica futura.

Nella sua interezza la proposta a valere sulle 3 linee mira ad un nuovo sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti con cogenerazione di energia elettrica, termica e produzione di biometano, tutti punti chiave della programmazione europea.

L’invio delle proposte progettuali deve avvenire esclusivamente per via telematica, previa compilazione degli appositi facsimili messi a disposizione dal MiTe in cui i Comuni devono solo indicare molto banalmente alcuni dati quali, ad esempio, ubicazione del futuro impianto congiuntamente ad una breve descrizione degli obiettivi da raggiungere. Perdere questa opportunità a fronte di un numero realmente esiguo di “ore di lavoro necessarie per la sua preparazione” appare davvero surreale, ragion per cui viene messo a disposizione il nostro staff di esperti, in forma gratuita,per fornire informazioni, consigli ed eventuali consulenze, dalla preparazione delle proposte alla successiva realizzazione.

Ribadendo che le linee di intervento possono essere facilmente tarate in base alle esigenze dei singoli territori, è opportuno evidenziare come tutto l’asset relativo del PNRR consente anche interventi mirati e specifici per altre tipologie di rifiuti, quali, ad esempio, carta e vetro, impianti di depurazione ecc., abbracciando il problema rifiuti a 360°.

Analogamente, in data 30.12.21 con scadenza 01.03.22 è stata aperta la possibilità di inoltro di proposte progettuali a valere sul PNRR Missione 5, inclusione e coesione – Componente 3- Interventi speciali per la coesione territoriale -Investimento 2- Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea -Next Generation EU.

Non comprendendo l’attuale immobilismo in merito, qualora non avvenga un repentino cambio di rotta che conduca all’elaborazione e successivo inoltro di proposte, si renderà necessaria una ammissione di responsabilità da parte di tutte le figure istituzionali interconnesse sia nei confronti dei cittadini che delle relative Istituzioni di riferimento.

A tal fine la Lega mette a disposizione degli enti interessati i propri esperti per sostenere le attività di cui sopra.

Il Commissario Regionale della Lega

(avv. Giacomo Francesco Saccomanno)

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Dliberazione nr. 3 della Giunta Regionale della Calabria del 18 Gennaio 2021.

Dopo la visione dei curriculum vitae, si valuterà se adire la procura della Repubblica .
La Deliberazione n. 3 della seduta del 18 gennaio2021 della Giunta Regionale avente ad
Oggetto: Avviso di selezione, ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs n. 165/2001 e s.m.i., per il conferimento
di n. 4 Incarichi di livello non generale presso i Dipartimenti della Giunta della Regione Calabria:
“Segretariato Generale” e “Tutela della salute, Servizi Socio Sanitari” pubblicato sul sito web
istituzionale il 16 dicembre 2021: DETERMINAZIONI RELATIVE AL SETTORE “ASSISTENZA
FARMACEUTICA – ASSISTENZA INTEGRATIVA E PROTESICA- FARMACIE CONVENZIONATEECUCAZIONE ALL’USO CONSAPEVOLE DEL FARMACO” DEL DIPARTIMENTO TUTELA DELLA
SALUTE E SERVIZI SOCIO SANITARI;
cosi recita:

DATO ATTO, altresì, che l’art. 8 del RR n. 10/2021 rubricato “Procedura di conferimento degli
incarichi non generali a soggetti esterni” prevede:
– al comma 5 “5. Il dipartimento competente in materia di organizzazione e risorse umane
trasmette all’Assessore al personale per le valutazioni della Giunta, gli elenchi delle candidature
ammesse, corredati dei curricula vitae dei candidati e di schede sintetiche con riferimento alle
esperienze individuali compiute all’interno e all’esterno dell’amministrazione regionale e agli altri
incarichi svolti dai candidati, nonché ai titoli di studio posseduti e alle valutazioni ottenute. Gli
elenchi trasmessi sono muniti dell’attestazione sulla compatibilità economico-finanziaria degli
incarichi da conferire, sui vincoli e sulle percentuali riferite alla dotazione organica previste dalla
legge.”
In primo luogo il Dipartimento personale ha pubblicato sul web solo l’elenco degli ammessi e non ammessi, e ha trasmesso alla giunta solo l’elenco delle candidature ammesse, senza pubblicare il decreto di approvazione ed esclusione degli elenchi con le relative motivazioni, in aperta violazione della legge sulla trasparenza e sull’accesso civico. Vieppiù trasmette l’elenco all’assessorato al Personale per le valutazioni della Giunta, facendo assumere anche la responsabilità giuridica, anche penale, in capo alla giunta. Il dipartimento del Personale ha controllato sull’elenco ammesso dei candidati “I titoli che provano lo svolgimento di funzioni dirigenziali, per almeno un quinquennio, in organismi ed enti pubblici o privati ovvero aziende pubbliche o private” ? Dopo la richiesta di accesso agli atti e dopo aver verificato previa autorizzazione del Dipartimento del Personale i curriculum vitae presentati, si valuterà se adire la procura della Repubblica per verificare se sussistono fatti previsti dalla legge come reato. Seguiremo con attenzione la vicenda …………………………….

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Nomina Dirigenti sanità calabresi, chiesto l’accesso agli atti.

E’ stata fatta istanza per l’accesso agli atti amministrativi ai sensi del FOIA per l’ostensione dei titoli offerti nella domanda di partecipazione dell’avviso di selezione, ai sensi dell’art. 19 del D.lgs nr. 165/2001  per il conferimento degli incarichi dei Dirigenti di Settore della Sanità, presso la Regione Calabria. Sono stati richiesti i titoli in base ai quali gli stessi sono stati ritenuti idonei all’ammissione. Nello specifico i titoli che provano lo svolgimento di funzioni dirigenziali, per almeno un quinquennio, in organismi ed enti pubblici o privati ovvero aziende pubbliche o private. C’è di più, sul sito web non è stato pubblicato il decreto di ammissione e di esclusione dei candidati. La storia continua …………………………………….

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La SO.RI.Cal. fattura importi maggiori ai comuni calabresi

La Regione Calabria per determinare le tariffe idriche applicate dalla SO.RI.Cal. Spa ai comuni callabresi ha utilizzato, per le annualità comprese dal 2004 al 2011, dei metodi tariffari stabiliti con propri atti e quindi in difformità dalla normativa nazionale vigente che prevedeva, e prevede tuttora, l’esclusiva competenza statale nel settore. In questi giorni descriveremo tutti i passaggi successivi al 2011, effettuati dalla Regione Calabria, e il maggiore importo fatturato a tutt’oggi ai comuni calabresi dalla SO.RI.Cal. Sarebbe il caso che intervenisse il neo Presidente della Giunta Regionale della Calabria Roberto Occhiuto.

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La chat WhatsApp aspassoperlacitta discute della Calabria.

La chat WhatsApp aspassoperlacitta che discute delle questioni calabresi, conta quasi 160 persone. Oltre 100 amministratori, Sindaci, parlamentari, consiglieri provincali e regionali, dirigenti di partito e persone provenienti dagli ordini professionali, imprenditori e appartenenti alla società civile.Non mancano dirigenti di partito ed ex consiglieri comunali della città di Roma. La storia continua…………………………………….

www.aspassoperlacitta.it

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Lega Calabria:Antonietta D’amico verso l’assessorato regionale?

Continua serrato il confronto istituzionale intorno alla questione #Scordovillo. Questo pomeriggio al Comune di Lamezia Terme insieme al Sindaco Paolo Mascaro, al presidente della terza commissione consiliare Antonietta D’Amico, l’Assessore alle politiche sociali Teresa Bambara, il vice sindaco Antonello Bevilacqua, l’assessore Regionale alle politiche sociali Tilde Minasi eil consigliere regionale Pietro Raso si lavora ad un percorso condiviso. Subito dopo l’incontro,secondo alcune indiscrezioni, sembra esserci stata una riunione politica dove si è discusso della nomina del futuro assessore regionale calabrese in quota Lega. Come avevamo già anticipato dal nostro blog, si dovrebbe puntare su Antonietta D’amico. Sempre secondo i bene informati, rilevate le troppe penalizzazioni, per il territorio di Reggio Calabria, il consigliere neo eletto, Giuseppe Gelardi, sarebbe in procinto di lasciare la Lega. La storia continua ……………………………..

Tilde Minasi e Matteo Salvini

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Calabria:La lega si slega, Princi e Molinaro contro Gelardi e Loizzo.

Simona Loizzo

La lega calabrese si slega, Stefano Princi che contesta il seggio di Giuseppe Gelardi e Pietro Molinaro che invece contesta il seggio a Simona Loizzo. A breve il responso giudiziario per sapere l’esatta composizoone del consiglio regionale dellaCalabria. Cosi vanno le cose nella Lega calabrese, TUTTI CONTRO TUTTI. La storia continua ………………………………

Pietro Molinaro

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Antonio Furgiuele: I precari storici della Calabria hanno diritto di lavorare.

Di seguito la dichiarazione di Antonio Furgiuele su fb,che pubblichiamo nella parte sottostante dell’articolo. Ci preme però fare alcune considerazioni. Antonio Furgiuele appartiene alla fascia dei giovani calabresi sempre dediti al lavoro, un giovane vivace, operativo e di compagnia. Lui appartiene a quella fascia di giovani che ha cercato di dare il proprio contributo per il rilancio del nostro territorio con le sue capacità e voglia di operare e lavorare. Il suo slogan amici toghi è conosciuto da tutti i suoi amici che gli vogliono bene per l’affetto che gli dimostra giornalmente. Lui attraversa la vicenda dei classici precari calabresi che ha nostro avviso devono essere utilizzati nelle istituzioni, per l’apporto di rilancio che possono dare nella nostra Regione. Essere fratello di un deputato non può creare delle penalizzazioni ma deve essere un arrichimento perchè la battaglia dei precari storici calabresi che riguarda centinaia di persone deve essere sostenuta, a parte Domenico Furgiuele fratello di Antonio, da tutti i parlamentari nazionali della Regione Calabria e anche dal partito regionale della Lega.
Ecco la dichiarazione integrale di Antonio Furgiuele su Facebook:
“Dopo due anni di silenzio , ho deciso di parlare. Sono stato accusato su tutti i media anche quelli Nazionale di essere raccomandato solo perché ho un parente politico. Solo perché faccio parte di una LEGGE, la LEGGE 12 i precari storici della Calabria . Adesso però vi racconto tutta la verità . Nel 2013 mi scrissi ad una schort list dopo un mese dell iscrizione fui chiamato per fare il colloquio , e avendo tutti i requisiti entrai a far parte di un ente house della regione. Nel 2019 uscì un bando dove si poteva partecipare solo con i requisiti giusti , dove io partecipai e avendo i requisiti senza raccomandazione entrai in questa famosa legge , la legge 12. Nel 2013 quando entrai nella regione il mio parente politico faceva tutt’altro , non era nessuno. Ad oggi nonostante tutte Le chiacchiere sui giornali e sui media Nazionali mi ritrovo avendo un diritto ad essere disoccupato. Talmente raccomandato , che ad oggi tutti sono stati rinnovati nella Regione Calabria e noi della Legge 12 ci troviamo a casa. Ho dovuto sopportare pure la condanna di essere un parente di un politico anche da parte di qualche collega , perché mi dava la colpa di non essere stato assunto per lo scandalo fatto su i media verso la mia persona. Ho visto colleghi morire di malattia facendo parte di questa legge con la speranza di poter tornare a lavorare. Allora di che stiamo parlando , accusate noi parenti di Politici che siamo raccomandati non sapendo quanti sacrifici abbiamo fatto per studiare e crearci un futuro. Non dobbiamo essere macchiati solo perché abbiamo questa gogna di essere parenti di… io personalmente non mi sento raccomandato anzi per come stanno i fatti mi sento abbandonato da chi sta al potere oggi alla Regione. Niente contro nessuno, ma tutti abbiamo bisogno di lavorare se abbiamo i diritti e le capacità.
FINITELA DI ACCUSARCI
Dimenticavo una cosa visto la situazione insostenibile e una certa età a giorni andrò al nord a lavorare come ho fatto per parecchi anni . Perché a me qualsiasi lavoro non puzza.
Io sto con con Claudio de Magistris noi parenti non dobbiamo pagare le colpe di nessuno.”

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Calabria:Tilde Minasi si lega all’assessorato regionale.

La storia della lega calabrese è tutta da raccontare, il classico romanzo tutto calabrese in cui accade di tutto. In un primo momento sembrava che Tilde Minasi, eletta senatore, lasciasse il campo libero ad altre donne della lega per la guida dell’assessorato. Ma come si sa  l’appetito vien mangiando e la Tilde calabrese, secondo i bene informati, sembrerebbe stia pensando di rimanere alla guida dell’assessorato. D’altronde perchè lasciare la poltrona libera per i suoi avversari interni, in vista delle imminenti elezioni nazionali. Per il momento, utilizzando l’arte dell’ironia, abbiamo trovato il nuovo motto della Lega calabrese “Tilde Minasi si lega all’assessorato regionale”. La storia continua ……………………………………………………….

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Azienda Calabria Lavoro. A rischio il posto di lavoro?

Il recente concorso della Formez, potenziamento dei centri per l’impiego, dovrebbe collocare 585 persone nella Regione Calabria. Questo personale dovrebbe sostituire le 250 unità operative presso la Regione Calabria che attualmente svolgono come da contratto 36 ore di cui 18 come attività per il centro dell’impiego. Il ragionamento è presto fatto, la società Azienda Calabria Lavoro potrebbe chiudere i battenti e i lavoratori potrebbero andare a casa dopo 20 anni di onorato servizio. Cose vanno le cose in calabria, cioè non vanno. E i sindacati come al solito stanno a guardare? Bisognerà indovinare che succede? Nel frattempo giunge nei miei ricordi un sonetto di Gioacchino Belli  Che disgrazzia! “Fàmme indovina ché tte fo rreggina.”  D’altronde Belli è Belli mentre i sindacati sono i sindacati.  

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Burocrazia: La Regione Calabria non riconosce il merito e la competenza.

Sono passati oltre 20 anni ma la storia delle dirigenze della Regione Calabria è sempre la stessa. Ricorsi, trasferimenti, inquadramenti retroattivi, mansioni superiori. Per rievocare uno degli ultimi concorsi a Dirigente significativo sono passati oltre quindici anni, tra l’altro un concorso che lasciato molto a desiderare per i requisiti di ammissione. Molti veterani della Regione che oggi hanno la mezza età ricorderanno l’era di Filomia e del prof Fragomeni al Dipartimento personale e i decreti di riconoscimento delle mansioni superiori, correva l’anno 2000. I presidenti cambiano ma la classe dirigente rimane sempre la stessa, e nessun Presidente ha mai messo, in senso reale e compiuto, mano alla dotazione organica della giunta. Per risollevare le sorti della Calabria bisognerebbe eliminare le strutture inconcludenti e privilegiare il merito. La Regione ha una percentuale di lavoratori qualificati e laboriosi che purtroppo rimangono nell’ombra e non riusciranno mai a ricoprire ruoli di rilievo, perchè in Calabria non si privilegia il merito. Altro che opere strategiche e PNRR, corriamo il serio rischio di perdere tutti i fondi relegando la Calabria nella preistoria dell’Europa. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. Ci auguriamo che Roberto Occhiuto metta mano alla dotazione organica della Regione Calabria.

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Elezioni suppletive a Roma:Schiuma(Fratelli d’Italia) a sostegno di Matone.


Ieri alle ore 18, in piazza dei Quiriti (angolo via Pompeo Magno) si è tenuto un incontro promosso dal circolo territoriale di Fratelli d’italia “Nazionale-Riva Destra”, in vista del voto per le elezioni suppletive alla Camera dei Deputati che si terranno domenica 16 gennaio nel collegio uninominale di Lazio 1. Oltre al candidato unitario di tutto il centrodestra, Simonetta Matone, sono intervenuti molti esponenti del partito guidato da Giorgia Meloni.A fare gli onori di casa, Fabio Sabbatani Schiuma e Federico Cocco, nel pubblico il calabrese Alfredo Iorio. La Lega completamente sparita dallo scenario politico è in forte difficoltà politica.Fabio Schiuma di Fratelli d Italia c è L unico in grado di organizzare iniziative politiche nel collegio centro. Una riunione organizzata dai militianti con proprie risorse.

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Calabria,la Lega si spacca sull’assessorato:Adesso spunta Antonietta D’amico.

La Lega calabrese corre il rischio serio di spaccarsi sul nome dell’assessorato regionale. Giuseppe Gelardi sembra oramai prossimo a lasciare il partito dopo la mancata nomina di capogruppo della Lega in consiglio regionale che ha visto eleggere Simona Loizzo. Si narrà di un incontro a Roma della sen. Tilde Minasi che avrebbe accettato un superamento politico, rispetto l’ipotesi di un assessore della provincia di Reggio Calabria. La conferma della sua candidatura come capolista in Senato a vantaggio di un Assessore regionale della provincia di Catanzaro. Con questa mossa politica Saccomanno, Biasy e Nino Spirlì sarebbero completamente fuori dai giochi, insieme al capogruppo della Lega Simona Loizzo. Voci sempre più insistenti individuerebbero l’ipotesi “Antonietta d’Amico”, come assessore regionale, candidata non eletta in provincia di Catanzaro nelle ultime consultazioni elettorali regionali. Un romanzo quello della Lega calabrese tutto da raccontare. E i militanti della Lega calabrese stanno a guardare gli accordi romani, assomigliando tanto ai sordati di Gioacchino Belli. E mentre il solerte scrittore si avvia ad una pausa di riflessione, pensando ai soldati leghisti, rievoca nella sua mente un sonetto di Gioacchino Belli “Li Sordati de na vorta” (Li sordati a cquer tempo pe annà in marcia Ciavevano tammuro e cciufoletoo, E ppe stà in fila un gran zeggno de carcia). D’altronde Belli è Belli e facilmente se ne comprendono le ragioni.

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Lega Calabria:Caterina Capponi in pole position per l’assessore regionale.

Da indiscrezoni nazionali in casa Lega, Caterina Capponi sarebbe in pole position per l’assessore regionale in Calabria. Caterina Capponi è sostenuta da Giandomenico Marziano, braccio destro di Calderoli e mentore di Cristian Invernizzi. A questo si aggiunge il pieno sostegno di Gianfranco Saccomanno commissario regionale della Lega e Giuseppe Gelardi,consigliere Regionale della provincia di Reggio Calabria. Capostruttura dell’assessore Capponi dovrebbe essere Franceschina Bufano, già capo di gabinetto dell’ex Presidente facente funzioni Nino Spirlì. La storia continua …………………………

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Elezioni Roma:Capitan Fracassa Salvini, Matone e la sconfitta annunciata.

Per conquistare il seggio liberato dal neo sindaco della capitale Roberto Gualtieri, Matone ha sguinzagliato un gran numero di signore. A far da guastafeste nel duello tra la candidata del Pd Cecilia D’Elia e Simonetta Matone per il centrodestra proposta dalla Lega, sarà solo Valerio Casini per Italia Viva. Questa è una storia tutta da raccontare con Salvini che si appresta a prendere una sonora batosta elettorale. D’altronde Salvini ha già perso oltre 30000 voti nelle scorse elezioni regionali in calabria. Si narrà di una Simonetta Matone che ha capito quello che sta succedendo e girà sconsolata nel collegio romano affidandosi a delle signore in cerca d’autore. Le cose vanno cosi nel collegio romano alla camera, cioè non vanno. La storia continua ………………

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ROMA: FRATELLI D’ITALIA PER SIMONETTA MATONE OGGI ALLE 18 A PIAZZA DEI QUIRITI –

ELEZIONI SUPPLETIVE A ROMA: FRATELLI D’ITALIA PER SIMONETTA MATONE OGGI A PIAZZA DEI QUIRITI
Oggi alle ore 18, in piazza dei Quiriti (angolo via Pompeo Magno) si terrà un incontro promosso dal circolo territoriale di Fratelli d’italia “Nazionale-Riva Destra”, in vista del voto per le elezioni suppletive alla Camera dei Deputati che si terranno domenica 16 gennaio nel collegio uninominale di Lazio 1. Oltre al candidato unitario di tutto il centrodestra, Simonetta Matone, interverrà il deputato Paolo Trancassini, coordinatore regionale di FdI, e molti altri esponenti del partito guidato da Giorgia Meloni: i consiglieri regionali Chiara Colosimo e Antonello Aurigemma, il consigliere comunale Federico Rocca e quelli del Municipio 1 Lorenzo Santonocito e Stefano Tozzi. A fare gli onori di casa i dirigenti di Fratelli d’Italia, Fabio Sabbatani Schiuma, Lorenzo Loiacono ed Enrico Kauffmann, con altri interventi dei promotori Domenico Naccari, Francesca Passarini, Giancarlo Bertollini e Federico Cocco. Al termine dell’incontro è previsto un aperitivo con i residenti. Secondo i bene informati Simonetta Matone è in forte difficoltà, tratteremo il caso delle elezioni suppletive nel collegio uninominale di Lazio 1 in questi giorni. La Storia continua

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Roma:Alfredo Iorio e il grande centro.

Il cosentino Alfredo Iorio ha una passione smodata per la politica calabrese e romana. Di fronte il mare di Torremezzo di Falconara Albanese

La spiaggia di Torremezzo di Falconara Albanese

con il suo gruppo traccia le future strategie politiche. Diviso tra la Calabria sua terra d’origine e Roma dove risiede, si è già candidato a Sindaco nella capitale partendo dal suo quartiere zona Prati. Iorio è stato il leader del gruppo politico di destra (sempre estrema) che rivendica l’eredità della storica sezione del Msi a via Ottaviano, nella parte settentrionale della Capitale. Sempre sorridente e circondato da giovani è pronto a cimentarsi nelle prossime competizioni elettorali. Con Vincenzo Sofo

L’europarlamentare Vincenzo Sofo, Alfredo Iorio e l’On. Gianluca Rospi

già appartenente alla destra milanese, fa il pieno di voti nel collegio meridionale, dove viene eletto eurodeputato nelle liste della Lega, grazie anche all’aiuto di Alfredo Iorio che ne diventa suo mentore. Dopo i vari mal di pancia nella Lega di Salvini,non sostiene in questa competizione elettorale regionale Pietro Molinaro

Piero Molinaro

oramai ex consigliere regionale, che aveva eletto un anno prima nella Lega e si candida nella lista regionale di Coraggio Italia, decretando la mancata elezione di Molinaro.
Nel frattempo la Lega si trasforma e Vincenzo Sofo, che non gradisce il nuovo corso moderato di Salvini, aderisce a Fratelli d’Italia.
Successivamente un esodo massiccio (circa 300 militanti) dal partito di Matteo Salvini, prendono direzioni diverse, che portano quasi tutte nel centrodestra. Fa seguito alla decisone di Vincenzo Sofo, la scelta del consigliere comunale cosentino Vincenzo Granata

Vincenzo Granata

che molla Salvini e capeggia una lista civica comunale nella città di Cosenza,Coraggio Cosenza, dimezzando i voti della Lega che non riesce a prendere alcun seggio in consiglio comunale.
E’ proprio qui che inizia la nostra storia passeggiando per Roma dove apprendiamo la notizia di una riunione politica nella prossima settimana in zona Prati. Il Tam Tam romano parla di un evento che si terrà giovedi 13 Gennaio a Roma organizzato proprio da lui, Alfredo Iorio

Alfredo Iorio

per sostenere Valerio Casini consigliere comunale di Roma, eletto con Calenda, per le elezioni suppletive il 16 Gennaio a Roma, nel collegio rimasto vacante per le dimissioni di Gualtieri, neo Sindaco di Roma.Un test importante che anticipa il futuro scenario politico.

L’ex premier Matteo Renzi confida ad alcuni giornali: “Qui la lista Calenda ha preso il 30%, quegli elettori sanno di trovare nel nostro candidato la migliore espressione dello stesso schieramento che ha corso per il Comune”. “Tra populismo di destra è di sinistra siamo noi il centro riformista che i romani privilegeranno”, dice Renzi che pregusta una “sorpresa per questa prima volta in cui si vota il simbolo di IV”.

Prove di grande centro nella capitale, con Alfredo Iorio in prima linea. In questi giorni ci saranno ulteriori evoluzioni. La storia continua …………………………………………….

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Piazza Armerina:Francesca Mattioli Marletta e il caffè veneziano del bar Diana.


Correvano gli anni 80 e Piazza Armerina era una città in pieno fermento culturale. Francesca Mattioli Marletta era  legatissima alla sua città d’adozione, moglie dell’alto magistrato Giovanni Marletta, si dedicava a opere e missioni a piene mani ed a cuore aperto per la crescita culturale, umana e sociale della città di Piazza Armerina. Passeggiando per Piazza Armerina ogni angolo della città la ricorda, una donna dedita al sociale. Aveva portato la sua voglia di cambiamento in una spledida cittadina che rappresenta l’ombelico della Sicilia.Sempre in prima fila nell’animazione e organizzazione di associazioni, gruppi e club con finalità umanitarie e socio-culturali. E’ stata fondatrice e animatrice della benemerita associazione della FIDAPA di Piazza Armerina.

Bar Diana Piazza Armerina

Ci siamo intrattenuti oggi con Mario Diana titolare del Bar Diana di cui vi abbiamo parlato nel precedente articolo. Mario che conosce tutti i fatti storici della città, ci ha raccontato di un piacevole episodio avvenuto nel 1993 con la Professoressa Mattioli, la diffusione in tutta la città del mitico caffè veneziano.

Il caffe veneziano di Francesca Mattioli Marletta con la M in evidenza

Ci sembrava doveroso raccontarlo per ricordare una grande donna che sapeva inventare una nuova Piazza Armerina partendo dalle piccole cose. E’ proprio vero “Sarai sempre nel cuore e nel ricordo di chi ti ama”, e nei Piazzesi il suo ricordo è ancora vivo.

 

 

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Bar Diana, un punto di riferimento per Piazza Armerina.

Andando a spasso per Piazza Armerina, una delle mete d’obbligo è il Bar Diana dove si può gustare un buon caffè e le delizie siciliane. Qui troviamo il proprietario Mario Diana sempre gentile e pronto ad accogliere i clienti. Vivo il ricordo di Francesca Mattioli Marletta che non mancava occasione di passare da questo bar, per gustare un buon caffè. Tutta la politica cittadina e regionale passa da qui, dove si discutono le future strategie politiche della città. Tutti i piazzesi trovano sempre il momento di ritrovarsi al caffè Diana in un ambiente  rilassante. Non sono mancate le ultime indiscrezioni sulle future elezioni politiche regionali  e quelle amministrative. La storia continua ……………………………

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Il mistero politico di Piazza Armerina.

Piazza Armerina è un comune italiano di 20 878 abitanti della provincia di Enna in Sicilia.È sede di vescovado con un’estesa diocesi. Sul suo territorio si trova la Villa romana del Casale con i suoi famosi mosaici, dal 1997 Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Una città che nel corso degli ultimi venti anni avrebbe certamente potuto fare di più, anzichè affossarsi in diatribe politiche di poco conto e dividersi sulle principali opere strategiche da realizzare per lo sviluppo sociale, urbanistico ed economico del territorio. Passeggiando per le vie della città ci siamo imbattuti nei soliti bene informati, che ci raccontano la storia della città. Quello che indubbiamente rende la città un po’ misteriosa e che nessun Sindaco della città negli ultimi venti anni è riuscito ad essere confermato per due legislature. Ci riusci’ solo Fulvio Sottosanti che fu Sindaco di Piazza Armerina (EN) dal dicembre 1993 fino al 2001. Dicono che Sottosanti toccava il cuore e le menti dei suoi cittadini, in un epoca storica priva di social. Oggi ci sono i social e molti politici locali li utilizzano, però non sembrano sortire grande effetto. Il mistero politico di Piazza Armerina è indubbiamente questo,possiamo chiamarla, se vogliamo, la maledizione della Strega. In questi giorni a spasso per Piazza Armerina, torneremo sull’argomento.La storia continua ……………………………

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Sorical: Che fine ha fatto la fideussione bancaria di 256 milioni di Euro a carico di Enel Hidro SPA.

Bisognerebbe chiedere ai dirigenti della Sorical la rendicontazione degli investimenti a carico del socio privato pari a 256 milioni di Euro. Poi bisognerebbe capire che fine ha fatto la fideiussione bancaria di 256 milioni di Euro a carico di Enel Hidro SPA a garanzia degli investimenti sorical a carico dei soci privati, come da convenzione di gestione e per come previsto dalla gara di aggiudicazione. Tutti interrogativi a cui attendiamo una risposta. Cosa fa l’attuale governance della Sorical?

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Calabria,ecco i fuoriusciti della Lega nel 2021:Da Carmine Bruno a Bernardo Spadafora.

Ricordiamo ai nostri lettori cosa scrivevamo nel mese di Agosto 2021. Ecco perchè la Lega ha perso 30000 voti in Calabria.
Matteo Salvini ha tradito i militanti calabresi con tutte le sue bugie sull’appartenenza politica e sulla militanza. Oramai non lo crede piu’ nessuno. Ecco i nomi dei fuoriusciti della Lega Calabrese e il partito che non c’è.
Antonello Tufo coordinatore del tirreno cosentino
-Paolo Lamensa (ex segretario di Rossano)
-Natale Crai (militante di Tropea)
– Nicola Spina (militante di San Giovanni in fiore)
-Giancarlo Cerrelli (segretario provinciale di Crotone, candidato alle europee e alla camera nel 2018 con la lega)
– Gemma Attadia (Militante storica Rossano)
-Francesco Pariano (ex coordinatore regionale social)
-Marisa Luana Cavallo (consigliere comunale Crotone)
-Vincenzo Granata consigliere comunale Cosenza referente Cosenza Lega
-Bernardo Spadafora (ex vice segretario regionale)
-Salvatore Caliò (ex
coordinatore giovani CZ)
– Angelo Carlutti (ex questore ex coordinatore di Vibo)
-Vincenzo sofo parlamentare europeo
– Alfredo Iorio
-Carmine Bruno (ex segretario reg giovani)
-Antonio Piserà (consigliere comunale Vibo)
-Enzo Bitonti
-Luigi Novello
-Antonio chiefalo
-Salvatore Gaetano
Michele Gullace ( ex provinciale di RC)
-Claudio Falchi (ex consigliere comunale riace)
-Pasquale Ceratti (vicesindaco bianco)
-Roberto Incoronato (coordinatore di ricadi)
-Quintina Vecchio (coordinatrice di zambrone è candidata alla camera nel 2018)
-Vincenzo Gioffrè ( candidato alla camera nel 2018 ex coordinatore Risarno)
-Paolo Fedele ( militante storico di Vibo)
-Fausto De Angelis (candidato al senato 2018)
-Nicola Azzarita ( consigliere provinciale CZ)
-Sergio Garieri ( consigliere comunale Chiaravalle)
-Antonio Provenzale
-Luigi Aloisio (sindaco San sostene)
-Gennaro Rizzo (coordinatore di arra Cosenza ovest)
-Gianfranco Bonofiglio ( coordinatore Cosenza città)
-Aurora Santelli ( militante lega giovani)
-Katia Ianni (coordinatrice Castrovillari)
– Emanuele Rossetti ( ex membro direttivo taurianova)
-Totò Parrello (militante lega Gioia tauro giocato alla fine per la candidatura dopo che h firmato perché portato da sofo)
-Antonino Scopelliti ( coordinatore campo calabro)
– Alessandro Rusciani (candidato a sindaco della lega a Cassano dello ionio)
– Nicola Tassone (Serra san bruno ex coordinatore)
– Egidio Perri ( ex coordinatore di Rossano)
– Gregorio La gamba ( ex coordinatore di Vibo)
– Michele ryllo (militante storico Crotone)
– Gianluigi napolitano
– Gaetano colombaro
-Vincenzo Maria Romeo (ex membro direttivo Reggio Calabria)
– Antonello Placanica (ex direttivo Reggio Calabria )
– Gilda Roberto ( ex direttivo Reggio Calabria)
– Massimiliano Musolino (ex referente lega di Villa San Giovanni)
– Vincenzo Olivadese,consigliere comunale di Girifalco con delega ai lavori pubblici, segretario cittadino,membro del CDA del GAL, direttivo provinciale.
Il nostro blog ha ricevuto numerose segnalazioni di ulteriori fuoriusciti, dopo quelli pubblicati e che aggiungiamo, Alessandro Alberti, Saverio Mazza (militante storico di Rossano),Francesca Dattilo. Secondo alcune indiscrezioni ci saranno in questi mesi nuovi clamorosi abbandoni nella provincia di Reggio Calabria. La storia continua ……………………………….

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Lega Calabria,chi è Giuseppe Inchingolo:Dalla Puglia con furore.

Giuseppe Inchingolo e Matteo Salvini

Chi è Giuseppe Inchingolo? Dalle tracce lasciate su internet queste sono le notizie che siamo riusciti ad estrapolare.Esperto di Digital marketing e marketing politico.Giornalista professionista dal 2006. Ama mettere in rete le persone e le professionalità, trasformare le idee in progetti.Nel 2009 fonda l’agenzia di comunicazione Artsmedia con sede ad Andria, oggi anche a Roma e a Tirana. Dal suo profilo social di FB augura un buon 2022! il nuovo anno è cominciato con una nuova, avvincente ed entusiasmante sfida professionale e pubblica la foto della Gazzetta del Mezzogiorno. Fin qui Inchingolo sembra essere proiettato nella sua regione, la Puglia. Ad un certo punto della storia, sembrerebbe secondo i bene informati che il buon Beppe si incrocia con Salvini, che gli chiede di occuparsi delle comunicazione calabrese, in particolare dopo le infelici uscite di Spirlì, come Presidente facente funzioni della Regione Calabria. Ma dato che l’appettito vien mangiando, ecco apparire Inchingolo nello scenario politico calabrese. Si narrà di manovre politiche prima della fine dell’anno per defenestrare Giacomo Saccomanno dalla guida del partito calabrese, tentativo fortunatamente sventato.Si narrà secondo alcune indiscrezioni di un incontro romano con Inchingolo e Calabretta a Roma, e successivamente di un incontro di Cataldo Calabretta con Matteo Salvini per richiedergli la guida del partito in calabria. Cosi vanno le cose nella politica calabrese, cioè non vanno. D’altronde Inchingolo è Inchingolo. Povero Salvini in questa terra di Calabria, in fondo ci fa molta tenerezza.

Matteo Salvini e Cataldo Calabretta

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Sorical: Sul sito dell’azienda mancano i dati recenti della dotazione organica.

Sul sito dell’azienda, che, ricordo, è partecipata dalla Regione, mancano i dati più recenti relativi al complesso della dotazione organica.Alcuni parlamentari già nel 2019 avevano sollevato il problema delle nuove assunzioni chiedendo “Se alla messa in liquidazione Sorical abbia proceduto a nuove assunzioni e con quali procedure legittime; se la società abbia rispettato tutti gli obblighi di trasparenza, pubblicità e imparzialità imposti dalla legge; quale ne è la dotazione organica attuale e se essa risponda alle norme vigenti.Di recente anche la Uil della Calabria aveva rimproverato a Sorical l’incapacità di realizzare ‘gli obiettivi di riorganizzazione e di efficientamento del sistema, funzionali ad un rilancio dell’azienda’. Peraltro il sindacato aveva riferito, all’epoca nel 2019, pure che ‘nelle ultime ore pare che la società avesse chiamato, senza procedura concorsuale, decine di nuovi dipendenti. Cataldo Calabretta chiarisca pubblicamente la composizione dell’attuale dotazione organica comprensiva delle relative consulenze e i costi sostenuti

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SORICAL: L’esercito dei 145 impiegati e quadri quasi raddoppia il numero degli operai.

Doveva essere il nuovo corso dell’acqua calabrese, si proclamava il cambiamento senza cambiare nulla. I risultati di Cataldo Calabretta sono noti a tutti, difficilmente con questa governance della Sorical, ci potrà essere un cambio di passo. Un vero e proprio carrozzone incapace di guardare al futuro. Un sito, quello della Sorical, certamente poco trasparente e datato dove non sono pubblicati i costi attuali del personale che sono fermi al 2018, cosi come i contratti di consulenza. Quello che in prima battuta balza agli occhi è l’esercito degli impiegati rispetto agli operai. Da quello che si è potuto evincere, la dotazione organica del personale in servizio al 2018 è composta da   145 impiegati e quadri, 97 operai e 1 Dirigente. In realtà qualcuno dovrebbe spiegare che funzioni svolgono questo esercito di impiegati che operano presso la Sorical. Lo dovrebbero spiegare ai cittadini calabresi che pagano per come previsto dalla tariffa, questo esercito di dipendenti. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. Intanto il commissario della Sorical, Cataldo Calabretta, sta a guardare.

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La denuncia della Codacons a Gratteri,sulle tariffe illegittime della Sorical,presentata nel 2019.

Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri

La competenza per determinare gli aumenti delle tariffe idriche è dello Stato, in Calabria pero’ gli aumenti sono stati decisi con atti della Regione o direttamente da SoRiCal. Secondo Di Lieto Codacons nella parte finale della denuncia presentata a Gratteri nel 2019 dichiara” Eppure, signor Procuratore – continua Di Lieto – in Calabria non fu annullato nessun atto giudicato illegittimo e le tariffe non furono riportate nei binari della legalità sancita, come detto, dalla sentenza della Corte Costituzionale”. Secondo la Codacons nel 2009 e nel 2010 le tariffe le ha fatte direttamente SoRiCal. Poi da quell’anno sui quei piani economico-finanziari sono stati determinati gli aggiornamenti e le tariffe successive. La Sorical ha mai controllato i costi della tariffa, rilevato che è il soggetto gestore che deve dare i dati per il calcolo? Che controllo ha fatto il commissario della Sorical Cataldo Calabretta ? Il procuratore Gratteri ha avviato delle indagini in seguito alla denuncia della Codacons? Seguiremo gli aggiornamenti nei prossimi giorni.

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Lega Calabria:Il ritorno di Walter Rauti.

Si stanno predisponendo le prossime strategie per il rinnovo del parlamento e per le prossime candidature da inserire nelle liste bloccate. Abbiamo già parlato di Giuseppe Inchingolo

Giuseppe Inchingolo e Marco Maiolo componente Rauti

che sembrerebbe, secondo i bene informati, convergere con Walter Rauti verso una strategia comune che possa ribaltare l’attuale gestione del partito in Calabria. Per questi motivi, secondo alcune indiscrezioni dei bene informati, starebbero spingendo in ambito nazionale per far nominare un assessore in quota Lega che non sia della provincia di Reggio Calabria. Un accordo che vedrebbe penalizzata Reggio Calabria a vantaggio di Cosenza, che potrebbe poi andare a sostenere successivamente una candidatura nelle liste bloccate della Regione Calabria, per il rinnovamento del parlamento. Nelle prossime ore ne sapremo di più. La storia continua ………………………………………………

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SE SI ABUSA DELL’“ABUSO D’UFFICIO”

In quest’ultimo periodo quando gli “alleati” della maggioranza di Governo, oltre a litigare e scontrarsi per ogni questione da affrontare, sembrava andassero alla ricerca di ogni altra possibile questione sulla quale scannarsi vicendevolmente, è venuta fuori la questione della necessità di abolizione o di riforma del reato di “abuso d’ufficio” (art. 323 c.p.). Norma che, in effetti, tra tutte quelle a disposizione della magistratura, sembrava e sembra la più adatta ad un “uso alternativo della giustizia”. Un uso, cioè, non giusto. Un abuso.
L’art. 323, punisce con una pena (aumentata rispetto a quella originariamente stabilita) della reclusione da uno a quattro anni “il Pubblico Ufficiale o l’incaricato di Pubblico servizio che, in violazione di leggi o di regolamenti…intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto”.
C’è quell’avverbio “intenzionalmente”, che dovrebbe essere la chiave della tipizzazione della condotta incriminata e che, invece, sembra fatto apposta per lasciare la fattispecie “aperta”, cioè tale da poter essere usata per colpire le condotte di amministratori, sindaci, funzionari etc. etc. secondo criteri discrezionali adottati dai magistrati.
A ben vedere quell’”intenzionalmente” non significa nulla o ben poco. E’ un rafforzativo dal carattere doloso del reato (dolo intenzionale). Ma il dolo è sempre “intenzionale” o non è dolo.
La vera chiave della norma non è invece l’”ingiusto” vantaggio procurato dall’azione non conforme alla legge.
Ma, come pure “vantaggio ingiusto” non è una ulteriore specificazione (e tipizzazione) della condotta in quanto, a ben vedere dalla miscela delle parole non si ricava affatto che il vantaggio patrimoniale sia la finalità dell’azione del P.U. E’ solo una conseguenza di un’azione “intenzionale”, di un’azione, cioè che benché intenzionalmente compiuta in violazione della legge così sia eventualmente, però stata concepita e realizzata per un fine diverso (evitare le complicazioni di un concorso, provvedere con maggiore sollecitudine etc. etc.).
In genere è proprio l’abbondanza degli avverbi che rende la fattispecie penale suscettibile di interpretazioni sostanzialmente devianti.
D’altra parte il concetto stesso di “abuso” dovrebbe contenere una qualificazione tale da definirne la finalità difforme non solo da norme relative alla norma, ma a principio etico etc. alle generali e fondamentali finalità dell’Amministrazione.
Aver violato una norma di legge sui concorsi, sapendo di poter disporre di un soggetto (conferire, ad esempio, un incarico, un lavoro etc. con il conseguente vantaggio patrimoniale), conosciuto magari, per la straordinaria capacità sulla materia, non dovrebbe potersi definire un “abuso” ma la miscela delle parole dell’art. 323 consente di farlo e, secondo la grande maggioranza dei magistrati, lo impone.
Sta di fatto che il reato di abuso d’ufficio è divenuto, in una situazione in cui tante più gravi condotte di indiscutibili devianze del retto amministratore si consumano quotidianamente, uno strumento per colpire amministratori d’altra tendenza politica, riottosi, indocili.
Addirittura per creare quella atmosfera di terrore, nella quale proprio la parte buona dell’Amministrazione finisce per agire, o, magari, per non agire come l’interesse pubblico, oltre che quello privato dell’Amministratore o del funzionario, imporrebbe.
D’altra parte i sostenitori della necessità di mantenere l’art. 323 c.p. così com’è (e di usarla del modo in cui certi magistrati la adoperano), invocano per respingere ogni critica all’idoneità della norma, la necessità di disporne da parte delle Procure, di adeguati mezzi di controllo delle Pubbliche Amministrazioni.
Un controllo che, almeno in senso e modo diretto le Procure e l’Ordine Giudiziario non hanno e non devono averlo sull’attività amministrativa.
Discutere la necessità di rivedere la struttura del reato di cui all’art. 323 non è dunque pretesa di togliere ogni limite e vincolo di legalità e di scappatoia per (non precisati) abusi. E’, invece cosa opportuna e necessaria.
Il che, peraltro, implica che si sia capaci di evitare, qualche altro inutile fastello di parole.

PS: Mi dispiace che qualche sprovveduto abbia ritenuto avvertirmi che questo articolo portava già la firma dell’avv. Francesco Vitozzi che all’epoca era nello studio di Mauro Mellini,mio mentore ed esponente di primo piano del diritto. Questo articolo poi firmato da Francesco, mi sembra nel 2019, nasce dalle cosniderazioni mie e di Mauro relative all’art. 323 c.p. Abuso d’ufficio. Ho sempre sostenuto le idee e gli scritti di Mauro che mi piace sempre rievocare. Sono le nostre battaglie che oggi camminano sulle mie gambe e su quelle di tanti brillanti colleghi. Non ho bisogno nè voglia di dar conto a chicchesia, e tanto meno all’immondizia del web dei miei scritti e di quelli di Mauro, che saranno pubblicati sul mio blog .

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Assessore Lega:In Pole position Simona Loizzo, Emma Staine come riserva.

Abbiamo parlato molto in questi due giorni delle donne che aspirano a fare l’assessore in quota Lega presso la Regione Calabria. Povero Matteo Salvini rincorso dal noto cameramen Giuseppe Inchingolo da Andria,con al seguito una Simona Loizzo, prendi tutto, e la riserva  Emma Staine. Si narra di un inseguimento per le vie di Roma per godere delle attenzioni del leader nazionale che dovrà indicare il nome di Assessore a Roberto Occhiuto, neo governatore della Regione Calabria. La Lega si slega e si forma una nuova classe dirigente, che si sostuisce allo scomparso Pietro Molinari, a futura memoria, e al suo seguito. Cosi vanno le cose nella Lega calabrese, che gode di qualche politico illuminato ma anche di una maggioranza di piccoli nani e ballerine della bassa politica, con il cappello in mano. Cosi vanno le cose nella Lega, cioè non vanno e Salvini se ne renderà conto nelle prossime elezioni politiche. Non ci resta che rievocare un sonetto di Gioacchino Belli “La golaccia” Quann’io vedo la ggente de sto Monno,che ppiú ammucchia tesori e ppiú ss’ingrassa,piú ha ffame de ricchezze, e vvò una cassacompaggna ar mare, che nun abbi fonno. Parole che dovrebbero avere una maggiore comprensione di molti leghisti, che penso difficilmente riescano a comprendere questi concetti. D’altronde Belli è Belli e volentieri se ne accettano le ragioni. Diciamo pure, dunque, che quello del nostro caso ” I leghisti in Calabria è arrivismo. La storia continua …………………………………………..

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I nuovi organismi della Lega in provincia di Cosenza.

Ecco il nuovo quadro della Lega che si andrà a delineare in provincia di cosenza. Simona Loizzo, nuovo capogruppo della Lega in consiglio regionale, mette fuori gioco tutti e impone alla guida del partito,come segretario provinciale,Arnaldo Golletti già consigliere comunale della città di Cosenza eletto nel 1993 e funzionario regionale in pensione. Segretario della Lega nella città di Cosenza sarà Davide Bruno, già consigliere comunale di cosenza eletto nel 2016.  Scompare completamente Pietro Molinari e tutto il suo seguito e si impone una nuova linea nel carroccio cosentino. La storia continua ……………………………………………………………………………….

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Il cameramen Inchingolo nuovo plenipotenziario di Salvini in Calabria.

Giuseppe Inchingolo

Ci arrivano numerose segnalazioni sul nuovo corso della Lega in calabria.Secondo i bene informati, il nuovo plenipotenziario di Matteo Salvini in Calabria è il cameramen pugliese Giuseppe Inchingolo. Secondo alcune indiscrezioni si narra di un incontro romano tra Salvini e Inchingolo, dove sembrerebbe che il principale sponsor delle donne cosentine abbia convinto Matteo ad indicare un nome espressione della città di Cosenza.I nomi in campo per l’assessorato sarebbero due.Domani saranno resi noti i nomi delle due donne cosentine che aspirano a diventare Assessore della Regione Calabria in quota Lega, in sostituzione di Tilde Minasi. LA STORIA CONTINUA …………………………….

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Matteo Salvini: Inchingolo e le donne calabresi.

Giuseppe Inchingolo e Matteo Salvini

In queste ore in quadro della Lega calabrese sembra si stia ingarbugliando. Dopo la scesa in campo di un cameramen pugliese, Giuseppe Inchingolo, che starebbe facendo del pressing su Matteo Salvini, tra una ripresa e l’altra, per una donna cosentina alla guida dell’assessorato regionale, l’indicazione di Matteo sembra sia ancora in altomare.

. . . Questa vicenda rievoca il sonetto di  il sonetto La bbellona de Trestevere: E’ superbiosa come un accidente, più che si fussi de cristal de monte.Gran brutto fa’ co lei da pretennente!Lei nun vo pe marito antro ch’ un conte . . . E’ proprio vero, queste donne calabresi sono attratte dal bel Matteo, anche se non è un conte.D’altronde Matteo è Matteo, Inchingolo è Inchingolo, Gioacchino Belli è Gioacchino Belli. LA STORIA CONTINUA …………………………………………………………………………………..

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Elezioni Luzzi:Una donna alla guida del comune, con una lista di giovani.

Il nuovo che avanza, un gruppo di giovani sta predisponendo una lista che si presenterà alle prossime elezioni comunali, con un candidato a Sindaco donna , dipendente regionale con esperienza già nel settore del personale e dell’ambiente. Esperienza e rinnovamento, questo  lo slogan della prossima competizione elettorale. In questi giorni ne sapremo di più. LA STORIA CONTINUA ……………………………….

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Lega Calabria:Giuseppe Inchingolo, Walter Rauti e l’Assessore regionale cosentino.

Giuseppe Inchingolo, Walter Rauti e Matteo Salvini

La Storia della Lega calabrese è tutta da raccontare. Noi oramai la seguiamo da anni e c’è chi giura che non c’è il rischio di annoiarsi. Corsi e ricorsi storici, spunta un nuovo personaggio Giuseppe Inchingolo, amico di Walter Rauti,  e secondo i bene informati sarebbe il principale sponsor, di  una donna cosentina per l’Assessorato Regionale calabrese in quota Lega. Secondo alcune indiscrezioni, si narrà che il cameramen molto caro a Matteo Salvini stia facendo pressing al leader della Lega per adottare tale soluzione.

E’ lontano il tempo di Nino Spirlì che con il gruppo reggino di Taurianova sembra completamente fuori dai giochi.

C’è chi giura che la donna sarà della provincia di Reggio Calabria. Noi seguiremo la vicenda politica, non ci resta che attendere. La storia continua ……………………………………………………………..

 

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SORICAL: Le prime inesattezze sulla tariffa idrica risalgono al 2001.

Continua la storia sulle tariffe idriche calabresi, la prima inesattezza riguardò il prezzo dell’acqua per il 2001 che nella convenzione, stipulata in data 13 Giugno 2003, venne indicato come presuntivo mentre in realtà era stato fissato dalla Regione calabria, in via definitiva, sette mesi prima. Successivamente l’errore di conversione da lire in Euro determinò un aumento immediato della tariffa idrica per l’acqua fornita a gravità e per quella fornita per sollevamento. La storia continua………………… Analizzeremo tutti i passaggi relativi all’attuale tariffa che è più alta rispetto a quella dovuta dai comuni. L’attuale governance della parte pubblica della Sorical, quali controlli effettua?

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SORICAL, le tariffe idriche superiori applicate ai comuni calabresi.

La Regione Calabria per determinare tali tariffe, applicate dalla So.Ri.Cal Spa ai comuni calabresi, ha utilizzato dei criteri stabiliti con propri atti e quindi in difformità dalla normativa nazionale vigente che prevedeva, e prevede tuttora, l’esclusiva competenza dello Stato nel settore. Le tariffe cosi determinate, ed applicate ai Comuni calabresi, sono state superiori a quelle che sarebbero risultate se fosse stata rispettata la normativa vigente. La storia continua …………………..

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Il patto di Natale della Lega Calabrese.

Gli equilibri della Lega calabrese potrebbero cambiare. Secondo i bene informati, questa mattina, sembra che ci sia stato un incontro nella città di Cosenza, per stabilire le prossime strategie politiche. Si è discusso del prossimo Assessore regionale in quota Lega, che potrebbe essere rivendicato da Cosenza, e dei prossimi candidati per il rinnovo del parlamento nazionale. La storia continua…………………..

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L’abuso d’ufficio andrebbe abrogato.Il potere è bello perchè se ne puo’ abusare.

Concordo con la tesi di alcuni giuristi importanti sul piano nazionale.”Storicamente il problema più evidente dell’abuso di ufficio è la sua indeterminatezza e la sua mancanza di precisione nel definire le condotte punibili. È un problema che si porta dietro dal 1930 ad oggi.Com’è noto la norma ha subìto una serie di modifiche (1990, 1997, 2012, 2020) segnate dal tentativo ciclico di precisare i connotati della condotta punibile. Tutte queste riforme hanno fallito nel loro intento. Il vero problema è il seguente: stiamo arrivando – ma ciò non riguarda solo l’abuso di ufficio ma anche altre ipotesi, come, ad esempio, il traffico di influenze – a un diritto penale dell’atipicità e della indeterminatezza. Ciò contrasta con i canoni dell’articolo 25 della Costituzione e finisce per scaricare il compito di definire il contorno delle condotte punibili sulla magistratura, soprattutto requirente. Si tratta di una tendenza purtroppo ripetuta: persino nella recente riforma Cartabia il tema della improcedibilità è segnato negativamente da una eccessiva discrezionalità data ai giudici che possono avallare proroghe su proroghe in base ad una loro valutazione sostanzialmente incontrollabile. A causa di questa indeterminatezza e con questa elasticità della norma penale incriminatrice si è ingenerato com’è noto il fenomeno della “paura della firma” da parte degli appartenenti alla Pubblica Amministrazione (Pa), che si inquadra nel meccanismo perverso della burocrazia difensiva: pur di non firmare, i burocrati si fanno legare le mani dietro la schiena. Questo comporta un immobilismo della Pa che si riflette in un immobilismo del Paese. Tanto più in tempi di crisi economica e di ripartenza, che la Pa freni le proprie attività e quelle dei cittadini per paura di prendere qualsiasi iniziativa non è una cosa positiva. Si trasforma la responsabilità penale in una vera e propria responsabilità di posizione, per cui si risponde di un reato semplicemente perché si ricopre una determinata funzione, quasi a titolo di responsabilità oggettiva. Questo è inaccettabile. Vorrei chiarire un punto.A partire almeno dal 1992 sembra quasi che il vero problema, prevalente se non esclusivo, sia quello del contrasto alla corruzione e al malaffare. Si tratta chiaramente di una preoccupazione seria che merita di essere considerata. Tuttavia, probabilmente, facendo ciò, ossia spostando tutto solo sul versante della repressione penale, si è trascurato l’altro aspetto della questione, non meno importante, anzi: l’efficienza della Pa. Una buona amministrazione richiede un minimo intervento penale, una pessima amministrazione finisce per richiedere un invasivo intervento penale, che però si rivela sterile perché non rende più efficiente il sistema.Parzialmente d’accordo. La mia opinione è che l’abuso d’ufficio finisca per essere una norma inutile se non dannosa. Questo tecnicamente emerge dal fatto che lo stesso legislatore si rende conto che molto probabilmente l’abuso d’ufficio si sovrappone ad altre fattispecie di reato più gravi. La clausola di riserva che c’è nell’articolo 323 c.p. (“salvo che il fatto non costituisca più grave reato”) è una chiara presa di coscienza che questo articolo nella gran parte dei casi non si può applicare perché esiste una fattispecie incriminatrice più grave. Forse sarebbe stato meglio prendere fino in fondo coscienza di questa situazione per arrivare ad abrogare l’articolo 323 c.p.. Ciò non significa che le condotte più gravi diverrebbero penalmente irrilevanti, anzi sarebbero più facilmente incanalate in norme penali già esistenti, quali la corruzione, la concussione o il peculato.Fare una riforma esclusivamente a favore dei sindaci rischia di essere letta come una azione della politica che difende soltanto i politici. E poi, perché pensare solo ai sindaci e non, ad esempio, ai presidenti di Regione? E i responsabili di organismi pubblici, come Asl e Università, dobbiamo abbandonarli al loro destino? E in generale, perché non fare una norma che riguardi tutti i pubblici ufficiali e gli incaricati di un pubblico servizio? Non vorrei che si salvi il sindaco e si abbandonino i funzionari del Comune. Così la riforma sarebbe inutile, perché la ‘paura della firma’ si trasferirebbe dal primo cittadino ai dirigenti comunali. E se questi ultimi non firmano, siamo al punto di partenza. Quindi la criticità della proposta di Parrini è proprio nel fatto che guarda soltanto i sindaci.Noi abbiamo vissuto un lungo periodo, che ha una sua data di nascita probabilmente nella vicenda di Mani Pulite, in cui a poco a poco abbiamo visto rincorrersi una schiera di soggetti che volevano autoqualificarsi come puri, più puri dei puri. C’è stata una cascata di leggi illiberali e liberticide, tra cui buona parte della Legge Severino. Essa contrasta con i principi del giusto processo e della presunzione di non colpevolezza e in qualche modo interferisce con la libera scelta dei cittadini verso i loro candidati, investiti da vicende penali ancora non concluse.” Il Mio amico e mentore Mauro Mellini mi ricordava sempre che un suo vecchio amico magistrato gli ricordava sempre “Il potere è bello perchè se ne puo’ abusare”. Io sorridendo nei nostri tramonti estivi, CHI PERSEGUE L’ABUSO DELL’ABUSO ? Mauro io e te non abbiamo El Miedo. Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Valle Crati, Granata: “Emergenza depurazione, pronti a sostenere il presidente Occhiuto”

Bisogna immediatamente organizzare una task force, allargata anche agli enti locali, per uscire dall’emergenza Depurazione in Calabria, condizionata dalle procedure di infrazione che allo stato attuale riguardano n. 13 agglomerati sopra i 15.000 abitanti e n. 150 agglomerati sopra i 2.000 abitanti.” Così dichiara Maximiliano Granata, presidente del Consorzio Valle Crati. “Il settore della Depurazione – continua – è stato commissariato in Calabria dal 1999 al 2010 e risultano essere stati spesi, nel medesimo periodo, oltre 900 milioni di euro.
Quasi due cicli di programmazione UE, oltre a risorse nazionali, compromettendo l’organizzazione del servizio idrico integrato nel territorio regionale (si è investito moltissimo sul ciclo passivo e non sul ciclo attivo). Servono strumenti sovraordinari di programmazione e attuazione, attraverso una task force tra i soggetti preposti, che in raccordo con la Regione possano affrontare l’emergenza in maniera adeguata. Il Consorzio Valle Crati è pronto a sostenere il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, per uscire dall’emergenza.”
Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, il quale ritiene questi obiettivi vadano raggiunti anche in Calabria attraverso gli organi istituzionali .

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Granata(Legalità Democratica):Caso Cateno De Luca,ecco quello che diceva Mauro Mellini il 18 Dicembre 2017.

In questi giorni il caso Cateno De Luca è tornato alla ribalta a livello nazionale. “Processo Caf-Fenapi a Messina, chiesti tre anni per il sindaco Cateno De Luca. La sentenza il 10 gennaio”. Avevamo trattato il caso De Luca con Mauro Mellini nel 2017 e nel convegno sulla giustizia giusta tenutosi a Cosenza il 18 Novembre 2017, le ultime parole dell’intervento di Mauro furono dedicate a Cateno De Luca. Mi piace rievocarle in memoria di Mauro perchè sono sicuro che lui sarebbe intervenuto a sostegno di De Luca. Le parole di Mauro Mellini erano queste”. Il Partito dei magistrati è deciso a guadagnarsi (cioè a far perdere a noi tutti) intanto il “Secondo turno” delle elezioni siciliane, quello della mattanza giudiziaria degli eletti dal popolo. Che aspettiamo a reagire? All’On. De Luca, che non conosco ma della innocenza del quale ho una presunzione almeno doppia, i miei auguri, ma anche la mia vergogna, la vergogna di tutti noi, di non aver fatto abbastanza.Con Mauro noi non avevamo paura El Miedo, di parlare della fabbrica degli errori del sistema giudiziario e della magistratura penale invasiva. Cateno non avere El Miedo, noi rappresentiamo la giustizia giusta e parleremo finchè avremo un filo di fiato per poterlo fare. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Legalità Democratica):Regione Calabria,VALORIZZARE le competenze interne e investire sulle persone.

VALORIZZARE le competenze interne e investire sulle persone. Siamo di fronte a nuove dinamiche del lavoro che bisogna governare e guidare e bisogna farlo con investimenti continui sulle risorse umane, a partire dalla formazione. Bisognerebbe farlo con investimenti continui sui dipendenti della Regione Calabria, a partire dalla formazione. Questo perché, a prescindere dalle novità sui processi, puntare sulle competenze è sempre una scelta vincente. La parola d’ordine dovrà essere innovazione, anche per quanto riguarda le risorse umane. Sono sicuro che il nuovo Presidente della Giunta regionale della Calabria Roberto Occhiuto che sta già facendo un buon lavoro, saprà cogliere le nuove sfide che ci attendono anche in vista del nuovo PNRR, volano di sviluppo per il nostro territorio. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Termovalorizzatori danesi a secco perché manca la spazzatura da bruciare.

La Danimarca è il Paese che brucia più rifiuti in tutta Europa. Gli impianti di termovalorizzazione, che producono energia dall’incenerimento della spazzatura, sono 23 in tutto il territorio dello Stato scandinavo e sono capaci di bruciare 3,8 milioni di tonnellate di rifiuti all’anno. Ma i danesi non producono tanta immondizia e così Copenaghen si è vista costretta a importare quasi 1 milione di tonnellate di rifiuti nel 2018, provenienti principalmente dal Regno Unito e dalla Germania, ed è sempre alla ricerca di nuovi “rifornimenti”.

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Caso Sacal:In Calabria nessuno ha controllato, meno male che Roberto Occhiuto c’è.

La descrizione di questa storia Secondo la Fonte Lac news, che riportiamo nella parte sottostante.

Bene ha fatto il Presidente Roberto Occhiuto a sollevare il problema di acquisizione delle quote di maggioranza della Sacal da parte dei privati, chiarendo di andare a fondo in questa vicenda che è frutto di accordi strani in seno alla compagine societaria. La Regione Calabria con Nino Spirlì, l’amministrazione provinciale di Catanzaro con Abramo e il segretario generale del Comune di Lamezia Terme, Il presidente De Metrio, l’Organismo di Vigilanza oltre che al collegio sindacale della società, da quello che si evince, erano informati su quanto stava avvenendo. C’e’ da chiedersi perchè non sono intervenuti come organi di controllo. L’unico ad intervenire su questa ingarbugliata e strana vicenda è stato il Presidente Occhiuto. E’ proprio il caso di dire “Meno male che roberto Occhiuto c’è”.

Sembra un vero e proprio scontro quello che si sta avviando tra l’Enac, l’Ente nazionale per l’Aviazione Civile, e la Sacal, quest’ultima finita nel mirino anche del presidente Occhiuto che ha denunciato «strani accordi» che avrebbero consentito ai soci privati di detenere oggi le quote di maggioranza.

Uno scontro, quello tra Sacal ed Enac, già iniziato circa un mese fa a colpi di comunicazioni formali e informali e conclusosi con una pec al vetriolo a firma del direttore generale Alessio Quaranta inviata ieri al presidente De Metrio e all’Organismo di Vigilanza oltre che al collegio sindacale della società, al ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, al ministero dell’Economia e delle Finanze, alla Regione Calabria, all’amministrazione provinciale di Catanzaro e al segretario generale del Comune di Lamezia Terme che si conclude con l’annuncio di un esposto in procura e la richiesta di un commissariamento per quanto riguarda lo scalo lametino e di indagini su quelli di Crotone e Reggio
Nero su bianco viene ripercorso nella comunicazione un rapporto farraginoso che avrebbe visto la Sacal sottrarsi sia all’obbligo di comunicazioni regolamentato da apposite norme che alle richieste formali e dirette di spiegazioni in merito alle ipotesi di cambiamenti societarie.

Un atteggiamento che tra l’altro viene confermato anche da fonti interne alla società aeroportuale e dai sindacati secondo i quali da quando la partecipata è stata affidata al manager De Metrio si sarebbe riscontrato un vero e proprio atteggiamento di chiusura sulle dinamiche in itinere e non solo.

Ma andiamo con ordine. L’Enac puntualizza di avere scritto già il 14 ottobre scorso agli uffici lametini chiedendo riscontro sull’aumento del capitale sociale e spiega di avere appreso dell’ipotesi dagli organi di stampa e non «in adempimento dell’obbligo di comunicazione degli eventi suscettibili di modificare l’assetto societario di cui all’art.4 della Convenzione». Nell’occasione, viene spiegato, l’Enac ha ricordato che «l’operazione non sarebbero stata assoggettata all’obbligo di esperimento di procedure ad evidenza pubblica solo nel caso in cui non fosse stato modificato il rapporto delle quote in possesso della parte pubblica e di quella privata».

Quaranta afferma di avere illustrato alla Sacal «l’esigenza di osservare i principi che sottendono le previsioni di carattere speciale di cui all’rt.2 co.3 del D.m. n. 521 del 1997, recante l’obbligo di porre in essere procedure trasparenti, non discriminatorie nel caso di cessione ai privati di quote di maggioranza pubblica, principio peraltro valevole anche nel caso di cessione di quote di minoranza».
Il silenzio della Sacal

Ma la risposta della società non sarebbe mai arrivata costringendo l’ente ad adire alle «vie brevi» per potere avere una «bozza di nota» con la quale la Sacal ha «sostenuto, in sintesi, partendo dal presupposto di essere una mera società a partecipazione pubblica e non a controllo pubblico, che le modifiche dell’assetto partecipativo non sono effetto di “concertazione o compravendita” ma la conseguenza della libera scelta da parte di tutti i soci, pubblici o privati, di avvalersi o meno del diritto di sottoscrizione dell’aumento di capitale, secondo le modalità disciplinate dall’rt.2441 cod. civ, e che peraltro non richiedono il preventivo esperimento di procedure ad evidenza pubblica».

Una replica che per l’Enac non regge, tanto da citare pareri del ministero dell’Economia e delle Finanze e della Corte dei Conti per poi ribadire che oltre al fatto che «per codesta società appaiono ricorrere i presupposti per essere considerata a controllo pubblico, resta fermo come anzidetto che l’obbligo di osservanza di procedure trasparenti e non discriminatorie nel caso di cessione a privati di quote pubbliche vige anche nel caso di cessione di quote di minoranza».

Più volte nella pec l’ente per l’aviazione ribadisce che la società che gestisce i tre scali aeroportuali calabresi avrebbe dovuto ricorrere a procedure di evidenza pubblica «e non attraverso l’esercizio del diritto di prelazione ovvero di ricapitalizzazione così, surrettiziamente, avviando un processo di privatizzione maggioritaria in contrasto con le disposizioni che regolano la materia» e sarebbe stata tenuta a comunicarlo all’Enac stesso «ai fini della valutazione di compatibilità».

Tutte motivazioni che portano l’ente ad annunciare che «si avvierà, ai sensi dell’art. 14 bis della convenzione, il procedimento di revoca della concessione» con «proposta di nomina di un commissario» per l’aeroporto di Lamezia e di «necessario approfondimento» per Reggio e Crotone.

Ma non solo. Nella pec il direttore generale dell’Enac annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Catanzaro per possibili ipotesi di reato che potranno essere accertate in ragione di un’analitica descrizione dei fatti, nonché segnalata l’operazione in questione all’Antitrust e all’Anac per gli aspetti di competenza».

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Sacal:La verità di Abramo,Nino Spirlì sapeva tutto.

fonte lac news
Già nel corso di quel faccia a faccia si era fatta strada l’ipotesi di un intervento diretto della Regione Calabria. Unico ente, assieme alle Camere di Commercio di Catanzaro, Vibo Valentia e Cosenza a ricapitalizzare la propria partecipazione. In quella circostanza vi sarebbe stato un impegno – dell’allora reggente – ad acquisire le quote inoptate dai due Comuni e dalla Provincia di Catanzaro sfruttando risorse per un valore di circa 5 milioni di euro: dapprima attraverso Fincalabra e successivamente si sarebbe valutata anche l’ipotesi della destinazione di fondi europei. La Regione ha quindi adottato una delibera per l’aumento del capitale, stanziando 925mila euro, senza tuttavia procedere all’acquisto delle quote inoptate.
Da qui la scalata dell’imprenditore lametino. «L’assemblea dei soci era perfettamente conscia dei rischi che si correvano» ha aggiunto ancora il primo cittadino. Pare, infatti, che vi sia stato persino un incontro diretto tra l’ex reggente, Nino Spirlì, e il socio privato per concordare l’acquisto delle quote non optate dagli enti pubblici. Il principale rischio, in quella fase, era condurre Sacal sull’orlo di una crisi finanziaria.

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Sacal, l’Enac manda le carte in Procura. Possibile revoca concessione.

Per la scalata dei privati alla conquista della maggioranza della sacal, a parere dell’ENAC, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, la Sacal avrebbe dovuto assoggettare l’operazione all’obbligo di esperimento di procedure a evidenza pubblica.Per questo motivi ha intenzione di avviare il procedimento di revoca della concessione per l’aeroporto di Lamezia Terme e proporre di nominare un commissario per la gestione operativa dello scalo. Inviato un esposto indirizzato alla Procura della Repubblica di Catanzaro e l’operazione sarà segnalata all’Antitrust e all’Autorità nazionale anticorruzione.

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Le mani dei privati su SACAL: Occhiuto, cio’ che è stato fatto è contro la legge.

La scalata a Sacal da parte dei privati è stata semplice quasi come una passeggiata, favorita dalla contrazione degli investimenti degli enti pubblici. Oggi la società che gestisce gli scali aeroportuali calabresi è Lamezia Sviluppo, di proprietà del lametino Renato Caruso.La denuncia del governatore Occhiuto: «Andrò fino in fondo alla questione e punta il dito contro le autorità di controllo, cio’ che è stato fatto è contro la legge.

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Il ruolo del programma nazionale di gestione dei rifiuti nella transizione ecologica.

Il raggiungimento di obiettivi nazionali in materia di gestione dei rifiuti da sempre fa i conti con una pianificazione declinata a livello ragionale e con la difficoltà a intervenire, in maniera tempestiva ed efficace, laddove i ritardi che si incontrano a livello regionale rischiano di compromettere il raggiungimento di obiettivi nazionali. Il decreto legislativo 116/2020, oltre a recepire gli obiettivi di riciclo e riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti urbani (da conseguirsi entro il 2035), ha introdotto un nuovo importante strumento: il Programma nazionale di gestione dei rifiuti (PNGR). Attraverso il confronto fra le principali istituzioni coinvolte nella definizione e nell’implementazione del PNGR, il mondo ambientalista e gli operatori del settore, bisognerà analizzare le potenzialità di questo strumento e soprattutto di avanzare proposte metodologiche per sfruttare al meglio un’occasione fondamentale per superare definitivamente le criticità strutturali che caratterizzano il sistema nazionale di gestione dei rifiuti, e promuovere lo sviluppo industriale del settore, solo attraverso il quale sarà possibile la transizione a un’economia circolare e sostenibile.

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Granata(Legalità Democratica):Voto per conoscenza, intervenga il Questore.

In queste ore nel voto per conoscenza, intervenga il Questore, dando precise disposizioni alle forze dell’ordine, per verificare se sussistono fatti previsti dalla legge come reato. Vieppiu’ si evidenza l’inopportunità della nomina di presidenti di seggio e scrutatori, in stretto rapporto di parentela con i candidati al consiglio comunale di Cosenza. Infine ci vuole un controllo serrato sulle sezioni di Via Popilia. Si preannucia esposto alla Procura della Repubblica. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Francesco De Cicco populista? No, Assessore in carica.

Come diceva il grande maestro Mauro Mellini l’arte dell’ironia ci sta in politica, perchè utilizzare l’arte del dileggio è la migliore medicina contro la politica populista. Francesco De Cicco populista? No, Assessore in carica. Eppure costui mi sembra che dichiari di non aver partecipato alle riunioni di giunta per due anni, salvo poi percepire una lauta retribuzione di assessore, carica dalla quale non si è ancora dimesso. Vieppiù si è convertito a Franz Caruso e Nicola Adamo per l’offerta di due assessorati.
Infine, dette queste cose,in questi giorni, non si sono affatto sollevate le reazioni dovute alle cazzate di qualche populista di turno. Se si perdesse un po’ di tempo a riprendere, commentare, illustrare, catalogare tutte le baggianate dei populisti se ne potrebbe fare un libro, a metà strada dal libro dell’orrore ed il libro umoristico.
Ma, poverini, sono ignoranti e cretini. Meritano un premio di “comprensione”.
Ecco il “premio di maggioranza” cui nemmeno Leonardo Sciascia aveva pensato.

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Mario Occhiuto:Franz Caruso ossessionato dalla presunta dittatura amministrativa.

“Capisco che può trattarsi di una deformazione professionale dovuta al suo essere avvocato penalista, ma a Franz Caruso questo fatto di dichiarare una parola sì e l’altra pure che deve denunciare qualcosa, sta decisamente sfuggendo di mano”.
Lo dichiara il sindaco Mario Occhiuto in merito alla polemica tutta strumentale avanzata dal candidato alla poltrona di primo cittadino per il centrosinistra. “Leggo sulle testate giornalistiche online dei titoli che richiamano una dichiarazione di Franz Caruso del tipo ‘Denuncio l’arroganza del potere dell’amministrazione Occhiuto’, a proposito del rifiuto della mia segreteria a concedergli una qualsivoglia piazza per la sua chiusura di campagna elettorale. Nonostante i proclami populistici contro una presunta dittatura amministrativa che esiste solo nelle sue ossessioni, il candidato a sindaco di Nicola Adamo, di Carlo Guccione, di Salvatore Perugini e di Luigi Incarnato, dimentica che le sue ultime affermazioni false e demagogiche (perfettamente in linea con la campagna elettorale che ha condotto fin qui), possono facilmente essere smentite dagli stessi atti di segreteria e dalle prenotazioni con il timbro di entrata giunte al Comune prima ancora della sua richiesta di avere in concessione nella giornata di venerdì 15 ottobre non una piazza, come ha affermato lo stesso Franz Caruso a mezzo stampa, bensì quasi tutto corso Mazzini richiesto da lui per spettacoli di strada e comizio. Non è affatto vero che tutte le piazze da lui citate, nel tratto fra piazza Bilotti e piazza dei Bruzi, fossero occupate. O che non ve ne fossero altre disponibili nel centro città”.
Il sindaco Mario Occhiuto, che non si occupa in prima persona di questi atti amministrativi, ha subito richiesto sulla vicenda informazioni ai dipendenti comunali in forza nella sua segreteria. In sintesi: un collaboratore di Franz Caruso ha inviato tramite pec in data 12 ottobre la richiesta per ottenere venerdì 15 la concessione di un tratto consistente di corso Mazzini ove far circolare giocolieri itineranti (questa dei giocolieri itineranti, è fra l’altro una richiesta che va presentata in altro settore e non presso la segreteria del sindaco che può solo concedere l’uso del suolo pubblico). Dal momento che il sistema informatico del Comune, per alcune anomalie riscontrate, avrebbe fatto pervenire la risposta via pec in consistente ritardo, la segreteria del sindaco Mario Occhiuto si è anche subito prodigata a rintracciare telefonicamente il referente di Franz Caruso che aveva fatto pervenire la richiesta. Gli è stato spiegato che non era possibile ottemperare alla domanda di quasi tutto corso Mazzini per le suddette ragioni ed a quel punto è stata avanzata l’ulteriore richiesta da parte del collaboratore di Franz Caruso di avere in concessione un altro tratto consistente di corso Mazzini comprensivo di piazza Carratelli che però, come attesta appunto il registro di protocollo, risultava già impegnata.
Una precisazione in numeri: sono state esattamente cento le autorizzazioni concesse dalla segreteria del sindaco a tutti gli schieramenti politici a fini di propaganda elettorale in questo ultimo periodo, e mai un problema o una lamentela erano emersi.
“Mio malgrado – tiene a precisare Mario Occhiuto – mi trovo adesso costretto a ribattere ad accuse inventate ad arte dai soliti noti che, naturalmente, si guardano bene dal rimarcare come invece per tutta la loro propaganda abbiano sempre avuto da parte del Comune da me guidato gli spazi pubblici richiesti per gazebo e incontri, ove fossero naturalmente liberi da prenotazioni precedenti. Anziché dunque alzare polveroni in nome delle regole di democrazia che Franz Caruso soltanto non rispetta quando spesso e volentieri nei confronti televisivi si rivolge al competitor con l’espressione ‘chiudi la bocca’, avrebbe lui fatto prima a dire che ha deciso di concludere la sua campagna elettorale a via Popilia nel piazzale della chiesa di Cristo Re per ragioni certo legittime e non dovute di sicuro al rifiuto di altri spazi. Per cui racconti ai cittadini le cose come stanno”.

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Nicola Adamo,il sostenitore di Franz Caruso e il fallimento di Valle Crati S.p.A.

Nel 2010 una classe politica incapace e inconcludente, sostenuta politicamente al comune dalla sinistra di Nicola Adamo ci aveva lasciato un debito di 35 milioni di Euro, facendo fallire la società Valle Crati S.P.A. . I lavoratori aspettano da allora il trattamento di fine rapporto, rilevato che ancora dopo dieci anni non si riesce a chiudere la procedura fallimentare.Invece oggi ci ritroviamo con i conti in attivo. Come tutti sanno si è gestito anche in maniera eccellente, sotto l’egida della Procura della Repubblica, la depurazione dei comuni della Valle del Crati. In Calabria ci sono gli amministratori del fare che fanno funzionare i servizi e sistemano i conti nella pubblica amministrazione, con competenza e professionalità,ci sono onesti e bravi amministratori che possono contribuire a riprendere la Calabria. Nella Calabria che ci piace, dobbiamo raccontare le buone pratiche che svolgiamo negli enti locali. Oggi il Consorzio Valle Crati rappresenta un esempio di buona amministrazione: una gestione con efficienza, trasparenza, correttezza e innovazione nella P.A. voluta soprattutto dall’amministrazione comunale di Cosenza degli ultimi dieci anni. Per ristabilire la verità i debiti della società Valle Crati SPA che l’hanno portata al fallimento sono tutti riconducibili alla sinistra di Nicola Adamo che oggi sostiene Franz Caruso.

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Francesco Caruso su sostegno di Civitelli “insieme contro il vecchio che avanza”

“Accolgo con soddisfazione la decisione di Francesco Civitelli di unirsi al nostro percorso di continuità e sviluppo per Cosenza”. Così il candidato a sindaco Francesco Caruso dopo l’appoggio politico di Francesco Civitelli. Da un dialogo costruttivo e proficuo intercorso fra di noi, ne ho apprezzato la preoccupazione per le sorti della nostra amata città, con un’attenzione particolare verso la cura dei quartieri nei quali Civitelli si è sempre distinto per la sua cittadinanza attiva. Questo accordo politico nasce dalla convinzione condivisa con Francesco Civitelli sulla necessità di contrapporci insieme al vecchio che avanza, tanto che lo stesso Civitelli ritiene la coalizione che mi sostiene quale unica risposta concreta ed efficace alle attese dei cittadini. In questa fase resa dagli avversari caotica per la corsa alle poltrone, a noi interessa esclusivamente che la città di Cosenza prosegua nell’azione di progresso iniziata dieci anni, impedendone il ritorno a un passato buio e senza prospettive”.

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Francesco Civitelli si schiera con Francesco Caruso: Io non ho bisogno di poltrone.

In queste ore sto assistendo ad una ricomposizione di un vecchio quadro politico, nel quale i rottami di quello che è rimasto della Sinistra, divisa e travagliata da contrapposizioni e reciproche persecuzioni per decenni, ritrova un’infelice unità.
E’ in atto il tentativo della costituzione di un presunto governo comunale sciagurato, con il populista e ricercatore di poltrone De Cicco, tale già nella sua concezione, negli equivoci e nelle grossolanità che ne segnerebbero la nascita.
Questo governo dovrebbe nascere con i burattinai della politica locale, per come sostenuto da Bianca Rende, salvo poi ricredersi e sostenere Franz Caruso e che dovrebbe sorgere in funzione di uno sgambetto di un ex alleato della maggioranza uscente, mettendo in campo ambiguità. Il “programma” di Franz Caruso non è un programma di Governo e che comprende persino una non irrilevante (ed anch’essa sciagurata) eliminazione della sopraelevata.
C’è una vecchia forza politica della sinistra che da decenni e decenni a questa parte si proclama espressione del “nuovo”, ma in realtà rappresenta il più vecchio dei luoghi comuni della città di Cosenza.
Questo populismo e antipolitica a convenienza accoppiata ai soliti noti, i sinistri della politica cosentina, non determinerebbe alcun cambiamento e innovazione per la città di Cosenza.
Non si cambia se non si ha una ferma visione di qualcosa d’altro, una visione del futuro programmatica che Francesco Caruso, in molti punti sta portando avanti.
Abbiamo bisogno di questo “altro”. Ma anche di una fede liberale ed innovativa per il futuro della città dei bruzi, che mi appartiene; per questi motivi sostengo Francesco Caruso, come nuovo sindaco della città di Cosenza.
Lo dichiara Francesco Civitelli candidato a Sindaco della città di Cosenza.

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De Cicco addomesticato da Nicola Adamo.

Francesco De Cicco è il classico politico populista che si prostra ai piedi del padrone di turno. “Unnè cosa da tua”, detto alla cosentina e dovrebbe lasciare perdere di fare politica, che ci farebbe più bella figura. Della politica a De Cicco non gliene frega niente, piuttosto solo lotte per “costringere” il sindaco di turno a concedergli un posticino al sole, per ottenere una lauta retribuzione da assessore. Secondo i bene informati in questi giorni De Cicco è stato addomesticato dal vero Sindaco della città di Cosenza, Nicola Adamo, per il sostegno a Franz Caruso.

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Ballottaggio Cosenza:De Cicco si allea con Adamo per due assessorati.

Il dado è tratto, secondo alcune indiscrezioni si narrà di un incontro tra Nicola Adamo e Francesco De Cicco per due assessorati nella giunta di Franz Caruso. Si dice che in questo periodo Nicola Adamo sia molto attivo in città, per chiudere qualsiasi accordo politico pur di vincere le elezioni comunali. Secondo questa logica Bianca Rende rimarrebbe fuori dalla giunta comunale e Pasquale Sconosciuto uscirebbe fuori dal consiglio comunale, in caso di vittoria di Franz Caruso. I soliti bene informati che conoscono bene le dinamiche politiche della città di Cosenza, ricordano bene che l’On. Giacomo Mancini non si sarebbe mai fidato degli accordi politici stretti con Nicola Adamo, perchè lo riteneva poco affidabile. Ma gli elettori hanno compreso bene i giochi della vecchia politica, altro che populismo, questo è il vecchio che avanza.

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Elezioni Cosenza:Nicola Adamo vicesindaco e Bianca Rende presidente del consiglio.

A margine della conferenza stampa di Franz Caruso, sono confermate le indiscrezioni riguardo la volontà di affidare la presidenza del consiglio a Bianca Rende, aggiungendo che qualora dovesse essere eletto, la casella di vicesindaco spetterà alla seconda forza politica della coalizione di centrosinistra, ovvero il PD. Secondo i bene informati prende corpo il ticket Franz Caruso e Nicola Adamo come vicesindaco. La storia continua……………………………………..

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Elezioni Cosenza:Il ritorno dei barbari .

In questi giorni si aggirano per le strade della città di Cosenza, alcuni personaggi che hanno distrutto il tessuto socio economico del territorio. Vogliono scalzare l’ottima azione di governo degli ultimi dieci anni, facendo tornare la città indietro di venti anni. E’ proprio il caso di dire, il ritorno dei barbari. La storia continua ………………………..

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Bianca Rende, prima parla dei burattinai e poi si allea con Franz Caruso.

Ecco la dichiarazione di Bianca Rende due giorni prima, “Esci da questo social e denuncia apertamente chi non vuole che il dialogo inizi. Metti i cittadini a conoscenza del fatto che il candidato Franz Caruso non è libero di scegliere chi chiamare per costruire le alleanze politiche, che i burattinai che muovono i fili della politica cosentina pensano di essere autosufficienti e di vincere con il consenso trasversale dei malpancisti di destra. Perché non lo dite che il problema non è Bianca Rende, ma un PD che risponde ancora a due tre soggetti e mortifica intelligenze libere e intransigenti?”, successivamente Bianca Rende si allea con Franz caruso e dichiara il suo sostegno. Non ha fatto i conti con Carlo Tansi e gli elettori del movimento cinquestelle che certamente non voteranno Nicola Adamo e Luigi Incarnato. Cosi vanno le cose in città, cioè non vanno. E’ proprio il caso dire Bianca Rende alleata con i burattinai della politica, un grande esempio di coerenza politica.

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Gianluca Greco ex Ds:I militanti di sinistra votano Francesco Caruso.

Qualcuno si chiede come mai militanti di sinistra votano Francesco Caruso? Semplice, perché sono stufi di ascoltare i soliti proclami senza contenuti . Visto che hanno finito le argomentazioni, decidono di fomentare su tutto quello che la passata amministrazione ha realizzato e che loro non hanno fatto. Questo modo di fare politica nella nostra città è fallito miseramente . Questa è la prova che militanti di sinistra il 17 ottobre voteranno per Francesco Caruso, per onestà intellettuale e non per partito preso. Chi vota per Francesco Caruso sceglie la continuità, la realizzazione dello svincolo a sud, una città più green e tecnologica, un nuovo ospedale ( coadiuvati dalla regione ),la riqualificazione dei quartieri popolari e del rilancio del centro storico. In questi anni abbiamo visto realizzare progetti di recupero architettonico, dimenticati da tempo ( vedi castello svevo ) ,ed opere chiusi nei cassetti ( ponte di calatrava ,planetario ecc ecc ) . La città deve andare avanti perché sarebbe un peccato ritornare indietro di venti anni. In questi ultimi 10 anni Occhiuto e la sua squadra si è occupata di welfare innovativo, ambiente, cultura e bellezza della città. È chiaro che Francesco Caruso vincerà, perché la testa ed il cuore dei cosentini vogliono continuità e la stabilità del fare per andare avanti avanti avanti….. . Il 17 ottobre votiamo Francesco Caruso, lo dichiara Gianluca Greco ex consigliere comunale di maggioranza dei Ds con Salvatore Perugini.

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Il movimento cinquestelle sceglie Nicola Adamo e Luigi Incarnato.

«Non è pensabile – scrive Misiti – un eventuale sostegno al candidato di centrodestra. In tale ottica il Movimento Cinquestelle sceglie di appoggiare la figura di Franz Caruso come sindaco di Cosenza, quale unica alternativa possibile per intraprendere un percorso di discontinuità con la precedente amministrazione. Siamo certi che i nostri elettori comprenderanno che si tratta di una scelta effettuata per il bene della città laddove è necessario cambiare completamente rotta e riportare ordine e vivibilità». Lo dichiara Misiti dei cinquestelle. Grande esempio di coerenza dato che il movimento sceglie la coalizioone di Nicola Adamo e Luigi Incarnato.

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Nicola Adamo vicesindaco di Franz Caruso?

Indiscrezioni sempre piu’ insistenti nel tam tam cittadino danno quasi per certo la designazione del vicesindaco designato da Franz Caruso, in caso di vittoria. Per come già avvenuto nel 2006 la scelta del vicesindaco era stata indicata dal PD nella persona di Franco Ambrogio. Secondo fonti ben informate un’altra persona autorevole del PD, Nicola Adamo, sarebbe pronto ad assumere l’incarico di vicesindaco a sostegno di Franz Caruso. La storia continua ………………………………………………

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Bianca Rende: Ci sono i burattinai della politica, Franz Caruso non è libero di scegliere.


Interviene su facebook Bianca Rende in risposta a Carlo Salatino, in merito a quello che sta avvenendo nel ballottaggio. Esci da questo social e denuncia apertamente chi non vuole che il dialogo inizi. Metti i cittadini a conoscenza del fatto che il candidato Franz Caruso non è libero di scegliere chi chiamare per costruire le alleanze politiche, che i burattinai che muovono i fili della politica cosentina pensano di essere autosufficienti e di vincere con il consenso trasversale dei malpancisti di destra. Perché non lo dite che il problema non è Bianca Rende, ma un PD che risponde ancora a due tre soggetti e mortifica intelligenze libere e intransigenti? Se prendete una penna o usate un computer, fatelo per dire la verità, non per alimentare la confusione, che altri ingenerano ad arte, per screditare anche chi ha sempre militato nel centro sinistra ed ha fatto opposizione al governo delle destre in maniera certamente più chiara e riconoscibile di quanto abbiano mai fatto loro o i loro soldatini di piombo. Buon prosieguo. In questa dichiarazione Bianca Rende candidata a Sindaco con un brillante risultato del 12,66% non le manda proprio a dire. Da donna libera e coraggiosa non parla in politichese ed esprime il linguaggio della chiarezza. Infatti dichiara che Franz Caruso non è libero di scegliere chi chiamare per costruire le alleanze politiche, ma che chi muove i fili della politica cosentina sono i soliti burattinai che secondo i bene informati dovrebbero essere Nicola Adamo e Luigi Incarnato.

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Gianluca Greco, ex consigliere comunale DS: Evitiamo che la nostra città ritorni in mano ai barbari

Ecco la dichiarazione di Gianluca Greco ex consigliere comunale di maggioranza in quota ai democratici di sinistra, durante la consiliatura di Salvatore Perugini e già molto critico per le scelte della coalizione a trazione dei sinistri.
Votare Franz Caruso significa portare Cosenza indietro di venti anni ….. il disastro politico economico e sociale che Mario Occhiuto ha ereditato è stato devastante. Occhiuto ha riportato la città di Cosenza ad essere punto di riferimento della buona gestione nel mezzogiorno d’Italia. Si sono realizzate opere che nessuno mai dall’altra parte avrebbe immaginato. Oggi più che mai bisogna andare a votare con convinzione Francesco Caruso per continuare a crescere ed andare avanti. Evitiamo che la nostra città ritorni in mano ai barbari della peggiore specie. Questa è la città di telesio ne dobbiamo essere orgogliosi a difenderla anche con i denti. Convinti. VOTIAMO FRANCESCO CARUSO

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Coraggio Cosenza:Francesco Caruso rappresenta l’eccellenza.I sinistri hanno fatto solo danni.

Francesco Caruso rappresenta l’eccellenza. Un amministratore dotato di grande equlibrio e competenza. Ho avuto modo di confrontarmi istituzionalmente con Francesco in questi dieci anni e posso affermare con certezza che si è sempre contraddistinto per correttezza, trasparenza e operosità. Dall’altro lato abbiamo i soliti sinistri Nicola Adamo e Luigi Incarnato travestiti da Franz Caruso. Continuiamo a sostenere con ancora più forza Francesco Caruso per la vittoria finale. Lo dichiara il coordinatore della lista Coraggio Cosenza Avv. Maximiliano Granata.

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Il coordinatore della lista Coraggio Cosenza Avv. Maximiliano Granata: In caso di vittoria, soddisfatti pe il raggiungimento del quorum.

Abbiamo dimostrato in pochi giorni di mettere in piedi una lista di uomini e donne in grado di raggiungere il quorum in caso di vittoria, del candidato a Sindaco Francesco Caruso. La lista di Coraggio Cosenza continua il suo impegno in questa competizione elettorale per arrivare a breve alla vittoria finale. Lo dichiara il coordinatore della lista Coraggio Cosenza Avv. Maximiliano Granata, che si dichiara soddisfatto del risultato ottenuto.

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Gli auguri del Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata a Roberto Occhiuto, nuovo Presidente della Regione Calabria.

Si apre un nuovo capitolo nella Regione Calabria. A guidare la Regione ci sarà Roberto Occhiuto di cui ho sempre apprezzato le doti di uomo concreto e decisionista, in grado di creare squadra per la risoluzione delle mille problematiche presenti sul territorio. E’ tempo di ripartire sui temi dell’ambiente, per creare la Calabria del verde e del futuro. E’ necessario un dialogo costante e operativo sui temi di maggiore urgenza partendo dalla prima sfida che è l’emergenza rifiuti e depurazione. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Avv. Maximiliano Granata, Antimafia che vergogna. Caso Guarnaccia, prevaricazione istituzionale.

“Sulla storia delle “liste di proscrizione”, dei candidati che l’ineffabile Nicola Morra definisce “impresentabili”, intervenendo come un ippopotamo (gli elefanti mi pare siano molto più eleganti) in un negozio di chincaglieria, ho scritto parole molto pesanti ma non abbastanza.
Non è un qualsiasi episodio di distorsione ed abuso da parte di un organo che dovrebbe essere presidio delle libere istituzioni…..”
Il caso di Gianluca Guarnaccia che viene considerato come black list nella sua qualità di candidato consigliere comunale della città di Cosenza, merita alcune considerazioni:
La Commissione Parlamentare Antimafia, oggi presieduta dal prof. Nicola Morra, che ha ereditato, ci sarebbero ragioni per affermarlo, virtù della precedente presidente, ha voluto replicare, con l’aggravante di una procedura ancora più tarocca, le prodezze dei tempi della Rosy Bindi in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo niente meno che del consiglio comunale di Cosenza e di Gianluca Guarnaccia.
Il vaglio, che, poi, è noto ed arcinoto che non è e non è mai stato un vaglio, ma dato il metodo, solo una “pesca nel mucchio”, tra i candidati alle elezioni di pretesi “impresentabili” è una violazione, oltre tutto, della parità tra i candidati.
Sconcezza vile e stupida, data anche la consuetudine di pubblicare i nomi dei diffamati all’ultimo momento. Ma soprattutto questo giudizio, che poi non è tale ed è emesso coprendosi dietro norme non di legge, sarebbe stato emesso nei confronti di candidati alle elezioni, cui la legge garantisce con il diritto di partecipazione in condizione di parità. E, quindi è una aperta violazione di ogni norma fondamentale e di principio costituzionale.
Il fatto che un Organo dello Stato dichiari “impresentabili”, in forza di un certo codice di autoregolamentazione (che significa?) soggetti che la legge dichiara e riconosce eleggibili, mi pone un dubbio: è stupidaggine o è sopraffazione?
Nel caso di specie di Gianluca Guarnaccia per come riportato correttamente dai mezzi d’informazione locali che riporta alcuni rinvii a giudizio precisando che non c’è alcun procedimento per associazione mafiosa previsto dall’art. 416 bis, rende il fatto ancora piu’ inquietante.
È ora di finirla con questa Antimafia che si sovrappone al diritto e alla Costituzione e ci impone personaggi come Morra e i suoi seguaci giustizialisti.
Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata

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Vincenzo Granata,capolista Coraggio Cosenza:Ringrazio il Sindaco Occhiuto per tutto cio’ che ha realizzato.

In qualità di Consigliere Comunale che ha convintamente sostenuto l’Amministrazione Occhiuto ed in particolare il Sindaco Arch. Mario Occhiuto sarebbe impossibile elencare tutti gli interventi e le procedure realizzate in questi anni: il restauro dei monumenti nel centro storico, l’implementazione dell’illuminazione pubblica con lampade a led, il restyling di n. 15 piazze, la ristrutturazione degli edifici scolastici, la realizzazione delle piste ciclabili; le magnifiche realizzazioni del Ponte di Calatrava, Piazza Bilotti, parco del benessere e planetario. In particolare, queste ultime due opere sono state caratterizzate da lungaggini amministrative e procedurali non ascrivibili all’Amministrazione Occhiuto. Noto a tutti è l’ostruzionismo cronico del Professore stelluto in Filosofia e di tutto il mondo della sinistra. Fare il Sindaco oggi vuol dire ricoprire un ruolo di primo cittadino per tutta la relativa cittadinanza, quello che è stato il Sindaco di Cosenza. Nelle assemblee nazionali ANCI il Presidente De Caro ha affermato che fare il Sindaco è il mestiere più bello di questo mondo ma nel contempo rischiosissimo a causa delle difficoltà dettate dalle procedure che, quotidianamente, in una Pubblica Amministrazione devono essere adottate. Con la demolizione dell’immobile che ospitava l’ex sede dell’ATERP il Sindaco Arch. Occhiuto ha comprovato tutta la sua tenace determinazione. L’ordinanza di sgombero del campo ROM dopo un incendio che aveva colpito le baracche di n. 100 residenti lungo il fiume Crati e con lo smantellamento definitivo di tutto l’insediamento ROM lungo il predetto fiume che versava in condizioni drammatiche ha mostrato tutto il coraggio che il Sindaco Occhiuto ha profuso in ogni sua azione amministrativa. Ricordo sessione lavoro dell’assemblea nazionale ANCI di Vicenza con proiezione slides intervento bando periferia dove il Sindaco di Cosenza Arch. Mario Occhiuto è stato promotore del relativo progetto: in quell’occasione tanti amministratori si complimentarono, a giusta ragione, per il lavoro svolto. Innumerevoli premi per l’Amministrazione guidata dall’Arch. Occhiuto compreso il prestigioso premio URBES 2021 attribuito alla Città di Cosenza. Ho potuto appurare in questi anni il grande amore e la profonda dedizione che l’Arch. Occhiuto ha dimostrato verso la Città di Cosenza con particolare riferimento al suo amore per la bellezza ed alla sua attenzione per il particolare costruttivo. Decine i sopralluoghi effettuati insieme con l’unica finalità di evidenziare e rimarcare che ogni bene pubblico è bene di tutti. Visione, programmazione ed opere pubbliche realizzate per oltre 400 milioni di euro con attenzione massima su tutta la Città fino alle periferie.
Tutto quello che ho appena elencato sono solo piccoli momenti di un meraviglioso cammino che ho avuto l’onore di compiere accanto al Sindaco Occhiuto in qualità di consigliere comunale di maggioranza. E con profonda nostalgia e nel ricordo di questa travolgente esperienza amministrativa ringrazio il Sindaco Occhiuto da cittadino e da consigliere per tutto ciò che ha realizzato per la Città di Cosenza ed auspico che il suo operato possa essere da esempio per tutti gli amministratori che vorranno costruire bellezza, efficienza e sostegno a favore del popolo della città bruzia al quale mi pregio ogni giorno di appartenere.

Vincenzo Granata
Consigliere comunale di maggioranza del Comune di Cosenza

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L’on. Gianluca Rospi:In Calabria ci vogliono le giuste professionalità.

 

Gianluca Rospi e Giovanni Toti

“Il Recovery Plan con quasi 250 miliardi di euro da spendere in pochi anni, di cui una parte rilevante nelle infrastrutture ferroviarie, stradali e portuali, è un’opportunità storica per ridurre il gap infrastrutturale ed economico tra il Sud e il resto d’Italia; tuttavia, il rischio che questa opportunità sfumi a causa dell’asfissiante burocrazia che permea la pubblica amministrazione del nostro paese, è assai concreto”. A dichiararlo il deputato e presidente di Popolo Protagonista Gianluca Rospi durante la conferenza stampa ‘Oltre il decreto Genova, per un’Italia più semplice’ organizzata insieme a ‘Cambiamo!’ di Giovanni Toti, con la quale lo scorso febbraio è stata creata in Camera dei Deputati la componente politica ‘Cambiamo-Popolo Protagonista’, forte di 10 membri, nel mese di maggio 2021. Successivamente l’on Gianluca Rospi leader di Popolo Protagonista, che ha consentito insieme a Toti la nascita del Gruppo di Coraggio Italia di cui ne è vicepresidente alla camera dei deputati, dichiarava “A nostro avviso – ha affermato Rospi – la gestione commissariale delle nuove opere andrebbe affidata a professionisti di alto profilo da individuarsi nella società civile e in grado di dedicarsi fattivamente al gravoso impegno manageriale che richiede la realizzazione di una grande opera pubblica. Pur apprezzando, infatti, l’indiscussa professionalità dei commissari recentemente nominati per le 57 opere dello ‘Sblocca cantieri’, non passa inosservato che molti di loro, già con impegnativi incarichi in RFI o ANAS, dovranno occuparsi contemporaneamente di più cantieri strategici per Puglia, Basilicata e Calabria; opere le cui complessità progettuali, esecutive e procedurali hanno condotto allo stallo dei cantieri. È il caso delle tratte ferroviarie ‘Ferrandina – Matera’, ‘Taranto – Metaponto – Potenza – Battipaglia’ e ‘Salerno – Reggio Calabria’, tutte sotto lo stesso commissario, così come un unico manager dovrà occuparsi della realizzazione dell’Alta Velocità sulla ‘Napoli – Bari’ e del completamento del raddoppio ferroviario della ‘Pescara – Bari’. Allo stesso modo, sul fronte delle infrastrutture stradali, un solo commissario seguirà l’ammodernamento della ‘Fondovalle del Biferno’ in Molise e quelli della ‘Garganica’ e dell’‘Adriatica’ in Puglia. Auguriamo un buon lavoro ai commissari auspicando, in futuro, il coinvolgimento di un maggior numero di professionisti, ciascuno su un’opera specifica”.
“La visione che abbiamo per il rilancio economico del Mezzogiorno – ha concluso Rospi – è quella di un hub logistico del Mediterraneo con i porti di Taranto e Gioia Tauro in rete, da raccordare con quelli di Augusta, Genova e Trieste. In questo disegno, fatto di trasporti intermodali e sostenibili, è fondamentale l’ammodernamento delle reti di trasporto trans-europee ‘Ten-T’, in particolare sul fronte dell’alta velocità e dell’alta capacità. In primis pensiamo al completamento della dorsale adriatica nel tratto ‘Ancona-Foggia’, non compreso nell’attuale programmazione europea ma che l’Italia dovrebbe sostenere nella proposta di revisione prevista nel corso del 2021. E poi le dorsali ‘Salerno-Palermo’ e ‘Napoli-Bari-Taranto-Lecce’, cruciali per sostenere il crescente traffico passeggeri e merci. L’itinerario marittimo-ferroviario lungo il lato adriatico-ionico cucirebbe i porti del sud Italia concretizzando anche una comoda porta verso nord, in una catena intermodale integrata, efficiente e attraente per i paesi balcanici e dell’est Europa”.

L’On. Gianluca Rospi alla presentazione della lista comunale Coraggio Cosenza

In questi giorni l’On. Gianluca Rospi, alla presentazione della lista Coraggio Cosenza  insieme al coordinatore della Lista Avv. Maximiliano Granata e ai candidati regionali  della lista Coraggio Italia, Alfredo Iorio, Katia Ianni e Nicola Tenuta

Nicola Tenuta ex Sindaco di Acri e Alfredo Iorio leader della destra romana, candidati nella lista Regionale Coraggio Italia in Calabria

nella sua qualità di Vicepresidente alla Camera dei Deputati di Coraggio Italia ha dichiarato che  nostro avviso  la gestione commissariale delle nuove opere, in particolare quelle dell’ambiente, andrebbe affidata a professionisti di alto profilo da individuarsi nella società civile e in grado di dedicarsi fattivamente al gravoso impegno manageriale che richiede la realizzazione di grandi opera pubbliche e in particolare per la tutela ambientale, in Calabria, ci vogliono persone competenti nel settore e dotate della giusta professionalità.

Dal canto suo il Presidente del Consorzio Valle Crati e coordinatore della lista Coraggio Cosenza, Avv. Maximiliano Granata, ha dichiarato che alla Regione Calabria, la provincia di Cosenza ha le giuste professionalità per richiedere alla Regione Calabria la guida dell’Assessorato all’Ambiente e alla transizione ecologica.

 

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Nino Spirlì fuori dalla vicepresidenza con il voto dei calabresi

Regionali, Salvini trasforma il ticket in referendum: «Spirlì vice di Occhiuto se lo vogliono i calabresi» il promesso posto di futuro vice governatore a Nino Spirlì – Salvini lo liquida con una semplice frase che fa ridiscutere la genesi e il contenuto del ticket:

«Sarà il voto dei calabresi a far decidere chi fa cosa».

A buon intenditore poche parole. La Lega è in caduta libera, i sondaggi la danno in una forbice dal 6% al 7%, come quarta forza della coalizione. Povero Spirlì, c’è chi giura che non entrerà nemmeno in giunta. A futura memoria, la storia continua ………………………………………….

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Iacchitè, un sito di diffamatori professionisti

Questi signori del sito Iacchitè e i loro suggeritori politici, invocano il giustizialismo nella città di Cosenza e un suo giornalista, diffamatore idrofobo professionista, non ha mai fatto mistero nei suoi post di essere stato vicino da sempre ai nostri oppositori.
Ricordo a me stesso che la Calabria è terra di illustri giuristi. Ciò, purtroppo, conta oggi poco, si è soppresso il significato di questo dato storico. Quello che debbo ricordare a me stesso, perchè tutti voi lo sapete e lo patite nella vostra vita quotidiana, che la Calabria è terra di grandi, quotidiane, intollerabili ingiustizie .Non si può parlare seriamente , serenamente di diritto là dove spesso è calpesato dalle stesse leggi e nell’applicazione di esse che si definisce “giustizia”. Il diritto come astratta entità, che prescinde da simile realtà,non esiste, è una menzogna, uno strumento con il quale si realizza il suo contrario. Del resto la filosofia, non solo quella, di Benedetto Croce, ci ha trasmesso almeno questo: che il diritto è espressione della ragione pratica. E la pratica dell’ ingiustizia è tale da prevalere contro ogni pretesa di arroccarsi in altra conoscenza astratta di qualcosa che la prassi ignora e cancella. la finezza del ragionamento giuridico, la correttezza dell’interpretazione delle leggi, delle norme, nella scala gerarchica discendente dalla Costituzione, è scienza meramente propedeutica, necessaria a valutare l’ingiustizia in cui, poi, di fatto, il diritto si incarna .
Di fronte cio’ cosa puo’ rappresentare Iacchitè, un sito di diffamatori professionisti, il sito del nulla, il sito dell’incomprensione del diritto .

Il Presidente
Associazione
Legalità Democratica
Avv. Maximiliano Granata

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Elezioni Amministrative: Presentazione Lista Coraggio Cosenza. Maximiliano Granata, vinceremo al primo turno.

Maximiliano Granata, Gianluca Rospi e Gaetano Quagliarello

Candidati della lista Coraggio Cosenza

Questa mattina è avvenuta la presentazione della lista CORAGGIO COSENZA, presso l’Hotel Royal. Sono intervenuti l’Avv. Maximiliano Granata coordinatore della lista Coraggio Cosenza, il Vicepresidente di Coraggio Italia sen. Gaetano Quagliarello, il Vice capogruppo Coraggio Italia alla camera dei Deputati On. Gianluca Rospi, il Presidente dei circoli Italia del Meridione Tiziana Demma e il candidato a Sindaco della coalizione di centrodestra Francesco Caruso. Dopo l’intervento di Quagliarello, Rospi e Demma che hanno trattato i temi nazionali, in particolare il sen. Quagliarello e L’On. Rospi hanno messo in evidenza la necessità della giuste competenze nella pubblica amministrazione, perché solo con amministratori qualificati si può far ripartire la Calabria e l’Italia, entrambi hanno ribadito lo slogan di Coraggio Italia, se cresce la Calabria cresce l’Italia. Nel corso del suo intervento l’Avv. Maximiliano Granata, coordinatore della lista Coraggio Cosenza, ha ribadito la necessità di competenza nella guida della pubblica amministrazione. Nel corso del suo intervento Granata ha evidenziato “Le Pubbliche amministrazioni sono chiamate a svolgere un ruolo chiave a sostegno delle economie locali, soprattutto tramite processi di miglioramento della propria organizzazione e della qualità dei servizi offerti ai cittadini, soprattutto in Calabria che fa parte del cosiddetto “Obiettivo convergenza Italia” poiché posseggono un Pil inferiore al 75% rispetto alla media comunitaria e caratterizzati da fenomeni socio-economici complessi.
Nel Consorzio Valle Crati, l’ente che presiedo,una classe politica incapace e inconcludente ci aveva lasciato un debito di 35 milioni di Euro, invece oggi ci ritroviamo con i conti in attivo. Come tutti sanno abbiamo gestito anche in maniera eccellente, sotto l’egida della Procura della Repubblica, la depurazione dei comuni della Valle del Crati. In Calabria ci sono gli amministratori del fare che fanno funzionare i servizi e sistemano i conti nella pubblica amministrazione, con competenza e professionalità, io sono convinto che ci sono onesti e bravi amministratori che possono contribuire a riprendere la Calabria. Nella Calabria che ci piace, dobbiamo raccontare le buone pratiche che svolgiamo negli enti locali. Il Consorzio Valle Crati rappresenta un esempio di buona amministrazione: una gestione con efficienza, trasparenza, correttezza e innovazione nella P.A.” Con Mario Occhiuto abbiamo fatto un lavoro eccellente e dobbiamo dare continuità alla sua azione di governo. Francesco Caruso è l’uomo adatto , con le giuste competenze per affrontare le sfide del futuro, a mio avviso vinceremo al primo turno. Il candidato a Sindaco Francesco Caruso ha posto anche lui in evidenza la necessità di saper governare la macchina amministrativa comunale che ha bisogno delle giuste professionalità per proseguire nell’attività amministrativa del Sindaco Occhiuto. Infine ha sottolineato che ci vuole il giusto coraggio per amministrare la cosa pubblica e che la coalizione che rappresenta è pronta a guidare la città .
Il coordinatore
Lista Coraggio Cosenza
Avv. Maximiliano Granata

Sen. Gaetano Quagliarello

 

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Francesco Civitelli:Il mio nome e le idee di Giacomo Mancini senior per cambiare Cosenza

Giacomo Mancini è stato un grand’uomo, un grande socialista, un grande combattente, un gigante. Così lo definiva Claudio Martelli. Il ricordo di Giacomo Mancini è ancora presente nel cuore e nella mente dei cittadini cosentini. Ho sempre guardato con ammirazione il vecchio leone socialista e la mia futura azione amministrativa seguirà il suo modello , quando fu Sindaco della città di Cosenza per quasi dieci anni. Nessuna strumentalizzazione o accostamento sgradevole, per come vorrebbe ipotizzare qualche erede che ha tradito la storia del socialismo calabrese, ma solo il ricordo di un grande uomo che ha cambiato il volto della città di Cosenza, rendendola una moderna città europea. Oggi mi sento forte con te che mi guardi “il mio nome……le tue idee”, le idee camminano sulle gambe degli uomini e se dovessi diventare Sindaco, molte cose che farò saranno simili a quelle che facevi tu. Privilegiare le fasce più deboli, aiutare le famiglie in difficoltà, proteggere le categorie dei commercianti e artigiani, tutelare i quartieri popolari. Queste sono e dovranno essere le nostre priorità che erano quelle di Giacomo Mancini Senior. Lo dichiara il candidato a Sindaco della città di Cosenza Francesco Civitelli.

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Presentazione Lista comunale Coraggio Cosenza.

Lunedi 13 Settembre 2021 alle ore 11,00 presso l’Hotel Royal, con sede in Cosenza, via delle Medaglie d’oro, si terrà la conferenza stampa per la presentazione della lista Coraggio Cosenza, per il rinnovo del consiglio comunale di Cosenza. Introdurrà il coordinatore della lista Coraggio Cosenza Avv. Maximiliano Granata, Interverranno il sen Gaetano Quagliarello Vicepresidente di Coraggio Italia e il candidato a Sindaco della coalizione di centrodestra Ing. Francesco Caruso, saranno presenti i candidati della lista comunale Coraggio Cosenza. Questa lista rappresenta la vera novità di questa competizione elettorale, composta da uomini e donne espressione della società civile e dell’associazionismo. Dobbiamo continuare a cambiare il volto della città, utilizzando i fondi del recovery fund. Su questo giocheremo la scommessa del nostro futuro nella città di Cosenza. Se cresce Cosenza cresce la Calabria. Come sempre siamo in campo, mettendoci la faccia, per proseguire in una azione amministrativa corretta, efficiente e trasparente.
Il coordinatore
Lista Coraggio Cosenza
Avv. Maximiliano Granata

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Elezioni Cosenza: I liberalsocialisti travestiti da Lega.

 

Un gruppo di ex militanti socialisti, capeggiati da Massimiliano Ercole, hanno organizzato i Liberalsocialisti per l’Italia a Cosenza. Niente di che, giusto un piccolo numero di candidati da prefisso telefonico. Secondo i bene informati, la lista della Lega nella città di Cosenza, con qualche candidato inserito dalla Loizzo e con l’inserimento di un ex consigliere comunale, nelle ore finali della presentazione della lista, non riusciva a chiudere la lista che contava solo 14 candidati. All’improvviso alle ore 18,00 di venerdi sera, ritirano la propria lista  i liberal socialisti di Massimiliano Ercole, personaggio noto in città,  e secondo alcune indiscrezioni candidano 18 candidati nella lista Alla faccia dei militanti e della storicità. E’ proprio il caso di dire, Liberalsocialisti?No, candidato della Lega. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. Salvini il traditore farebbe a rientrare nelle sue campagne del nord ad occuparsi del pascolo delle pecore, forse gli riuscirebbe meglio. La storia continua ………………………………………………………………………..

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Granata(Legalità Democratica):La Lega candida personaggi equivoci e Salvini fa il finto tonto.

Matteo Salvini tra Biasi e Spirlì

Dalle ultime notizie apparse sui mezzi d’informazione apprendiamo che le candidature in quota Lega, sembrerebbero avere al suo interno personaggi equivoci. Vogliamo specificare che in occasione della presentazione delle liste per le elezioni amministrative di Cosenza, la Commissione Elettorale Circondariale, sulla base di un accordo intervenuto tra il Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, ed il procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo, ai fini della immediata verifica dell’effettivo possesso dei requisiti di candidabilità, si avvarrà anche della pronta consultazione del casellario giudiziale di tutti i candidati alla carica di Sindaco e Consigliere Comunale. E’ quanto fa sapere – in una nota – la Prefettura di Cosenza. A nostro avviso questo controllo va esteso anche alla procura antimafia di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri, relativamente alle candidature equivoche, nelle elezioni amministrative nella città capoluogo. Sulla condotta dei candidati, si deve escludere qualsiasi contiguita con la ndrangheta e non ci deve essere ombra di dubbio. Domani il traditore degli ex militanti del partito il nordista, Matteo Salvini, sarà nella città di Cosenza dove lo aspetteranno i soliti quattro gatti. I cosentini hanno capito chi è, e nessuno seguire più le sue note baggianate. Su questi temi Matteo Salvini non faccia il finto tonto e faccia una dichiarazione chiara sulla composizione delle sue liste. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Elezioni Cosenza:Nino Spirlì,orgoglioso di Lanzino in lista, Loizzo il nipote del boss non è un boss.

Matteo Salvini con Spirlì e Saccomanno

L’articolo pubblicato ieri sul quotidiano del sud, sul nipote del boss candidato con la Lega, ha suscitato la reazione politica di Nino Spirlì e Simona Loizzo, candidata della Lega per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria, nella circoscrizione Nord. Nino Spirlì Presidente f.f. della Regione Calabria, sono orgoglioso e onorato della presenza di Mattia nella lista della Lega. Simona Loizzo sulla chat #calabriabellissima “che passa anche per la considerazione che perchè sei nipote di un boss tu a 20 anni non sia un boss”. Secondo i bene informati sembrerebbe che Nino Spirlì abbia seguito direttamente la composizione delle liste.Vieppiù secondo alcune indiscrezioni la Lega, in assenza di candidati sembrerebbe abbia inserito un gruppo di candidati di un’altra formazione politica, coordinata da un indagato per una presunta associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti.Ma c’è chi giura che ci siano altre novità, con parentele già collegate al clan degli zingari, su questa composizione della lista. Intanto Matteo Salvini, il traditore dei militanti calabresi, fa il finto tonto. Sono lontani i tempi di Vincenzo Granata che oggi capeggia la lista di Coraggio Cosenza, la verà novita di questa competizione elettorale, che vanta tra le sue fila anche l’Avv. Michele Arnoni, figlio del compianto già procuratore della Repubblica di Paola, Tommaso Arnoni.

Simona Loizzo

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Matteo Salvini fa il finto tonto sulle liste Lega. Il solito nordista sceso dalla luna.

Nino Spirlì

Matteo Salvini in verità fa un po’ di tenerezza. Si appresta a scendere in Calabria per presentare i suoi candidati. Dovrebbe farsi spiegare dai suoi sudditi, i criteri adottati per la selezione della nuova classe dirigente. In verità il progetto della  Lega in Calabria e nel sud è miseramente fallito, Salvini ha tradito i militanti e i principi della Lega. Il solito nordista sceso dalla luna. Il motto della Lega è questo, candidato lega? No prendo il taxi. Le cose vanno cosi in Calabria, cioè non vanno. Torneremo sull’argomento, la storia continua…………………………………………………………

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Maximiliano Granata: Io sto con CORAGGIO COSENZA, se cresce Cosenza cresce la Calabria.

In questi dieci anni ho risanato i conti dell’ente che presiedo, portandolo da un passivo di 35 milioni di euro di debiti lasciato dai sinistri, ad un attivo di 9 milioni di Euro, per la nostra corretta ed oculata azione amministrativa.
Abbiamo gestito in maniera eccellente i servizi pubblici essenziali e grazie al lavoro di Mario Occhiuto che ha dedicato tutto se stesso a Cosenza, la città è diventata più attrattiva e più bella.
Abbiamo costituito una lista che consente a tutti i partecipanti di essere eletti in consiglio e ringrazio pubblicamente tutti i candidati che hanno deciso di impegnarsi attivamente in questa competizione elettorale.
Abbiamo il dovere di dare continuità al progetto di Città di Mario Occhiuto e per questi motivi esprimerò la mia preferenza alla lista di Coraggio Cosenza e al candidato a Sindaco Francesco Caruso.
Nella mia qualità di amministratore pubblico, ho condiviso con Francesco Caruso le scelte sui servizi pubblici essenziali, in particolare sui rifiuti e sulla depurazione e ne ho avuto modo di apprezzarne le doti di amministratore serio e qualificato.
Non possiamo tornare indietro, dobbiamo proseguire nell’azione innovativa e moderna di Mario Occhiuto. Cosenza può ancora crescere, se cresce Cosenza cresce la Calabria.
Avv. Maximiliano Granata

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Giovanni Toti con Maximiliano Granata visita l’impianto di depurazione di Coda di Volpe.


Nel tour elettorale di Toti sono stato lieto di aver fatto visitare a Giovanni Toti,l’impianto di depurazione sito in contrada Coda di Volpe. Ho avuto modo di riferire al Presidente Toti che nel mese di Settembre partirà un intervento significativo di 35 milioni di Euro, per 26 comuni dell’area urbana, che ci consentirà di uscire fuori dall’infrazione europea. Abbiamo avuto modo di avere uno scambio di idee non solo sul settore della depurazione, ma anche su quello del conferimento dei rifiuti.Ci siamo trovati subito in sintonia, d’altronde siamo amministratori del fare che cercono di incidere sull soluzione dei problemi. E’ proprio vero,”Se cresce la Calabria cresce l’Italia” e noi siamo quegli amministratori del fare che faranno crescere la Calabria e l’Italia. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

Con noi cresce la Calabria e cresce l’Italia

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Toti in visita a Cosenza.Granata(Valle Crati), siamo esempio di efficienza.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati

Avv. Maximiliano Granata

Domani 27 Agosto, sarà presente a Cosenza, Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria. Sarò lieto nella mia qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati di fargli visitare l’impianto di depurazione sito in Coda di Volpe – Rende. Nel mese di Settembre partirà un intervento significativo di 35 milioni di Euro, per 26 comuni dell’area urbana, che consentirà di uscire dall’infrazione europea. Noi siamo gli amministratori del fare che con coraggio abbiamo dato una svolta nei servizi pubblici essenziali. Abbiamo evitato il dissesto dei comuni e l’aumento della tassa dei rifiuti per i cittadini. Al contrario della sanità calabrese dove negli ultimi dieci anni si sono accumulati debiti su debiti, con un buco infinito e fuori controllo, il Consorzio Valle Crati ha risanato i conti. Una classe politica incapace e inconcludente ci aveva lasciato un debito di 35 milioni di Euro, invece oggi ci ritroviamo con i conti in attivo. Come tutti sanno abbiamo gestito anche in maniera eccellente, sotto l’egida della Procura della Repubblica, la depurazione dei comuni della Valle del Crati. In Calabria ci sono gli amministratori del fare che fanno funzionare i servizi e sistemano i conti nella pubblica amministrazione, con competenza e professionalità – ha aggiunto – io sono convinto che ci sono onesti e bravi amministratori che possono contribuire a riprendere la Calabria. Nella Calabria che ci piace, dobbiamo raccontare le buone pratiche che svolgiamo negli enti locali. Il Consorzio Valle Crati rappresenta un esempio di buona amministrazione: una gestione con efficienza, trasparenza, correttezza e innovazione nella P.A. Saremo lieti di far vedere a Toti, che le opere possono essere compiute in Calabria. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv.Maximiliano Granata.

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Calabria,Vincenzo Olivadese lascia la lega.Saccomanno e il suicidio perfetto.

Saccomanno, Salvini e Nino Spirlì

Continuano gli abbandoni nella lega calabrese. Notizia di oggi è che tutto il gruppo storico di Girifalco con a capo il consigliere comunale Vincenzo Olivadese, lascia il partito della lega.L’abbando di Vincenzo Olivadese è un abbandono di un militante storico della prima ora, fondatore del partito in provincia di Catanzaro e anche lui come tanti altri segue il percorso di centinai di militanti che hanno abbandonato la lega. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. E’ proprio il caso di dire “Saccomanno e il suicidio perfetto”. Segue la dichiarazione di Vincenzo Olivadese.
Il mio impegno politico con la Lega finisce qui. È una decisione meditata e convinta, condivisa dall’intero Direttivo di Girifalco. Resteremo nell’alleanza di centrodestra e continueremo a svolgere con l’energia e l’entusiasmo di sempre un’azione politica volta al rafforzamento e allo sviluppo del territorio. Per le prossime elezioni regionali saremo al fianco dell’on. Roberto Occhiuto, candidato presidente. Abbiamo vissuto un percorso politico esaltante che avrebbe meritato, però, la massima valorizzazione di Catanzaro e della sua provincia, rispettandone anche le autonome e legittime scelte. Non è nostra abitudine usare toni polemici, per cui auguriamo un grande futuro ad ogni espressione di un centrodestra che oggi, proprio nella scelta dell’on. Roberto Occhiuto a candidato Presidente della Regione Calabria, ha una straordinaria occasione di rilancio programmatico, progettuale e di governo». È quanto afferma Vincenzo Olivadese, consigliere comunale di Girifalco, concordemente con tutti i membri del Direttivo cittadino.
«Ci faremo sentire nei prossimi giorni – prosegue Vincenzo Olivadese – per rendere note all’opinione pubblica le scelte politiche che matureremo sempre contraddistinte dalla passione viscerale per la nostra terra, per la Calabria, per il Mezzogiorno. La provincia di Catanzaro e il Capoluogo calabrese hanno il sacrosanto diritto, per la grande e nobile storia che hanno alle spalle, di svolgere un ruolo primario nell’ambito politico regionale, nonché di potersi autodeterminare senza vincoli, sottovalutazioni o veti di sorta. Siamo liberi e continueremo a essere liberi. Abbiamo già comunicato la nostra scelta al Sindaco di Girifalco, Pietrantonio Cristofaro, e al vicesindaco, Alessia Burdino, confermando loro il nostro pieno appoggio per un’azione amministrativa sempre più efficace e volta, com’è prassi consolidata, all’esclusivo bene della collettività».

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Avv. Maximiliano Granata,Luigi Brugnaro è un bravo Sindaco. Coraggio Vincenzo Granata, sei un amministratore del fare.

Luigi Brugnaro è un bravo Sindaco, un amministratore del fare, come noi. Coraggio Vincenzo Granata, il mio germano è un amministratore del fare, che con passione è diventato punto di riferimento, nella gestione dei servizi pubblici essenziali. Sono sicuro che darai il tuo contributo in questa competizione elettorale. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Domani Luigi Brugnaro in Calabria.Coraggio Italia in crescita, la lega dimezza i voti.

La lega dimezza i voti nella Regione Calabria, oramai in caduta libera. Dato per certo la perdita di due consiglieri regionali, rispetto ai quattro eletti un anno e mezzo fa. Pietro Molinaro è oramai fuori gioco in provincia di Cosenza. Per le prossime elezioni regionali, Coraggio Italia dopo una forte presenza nella provincia di Catanzaro, un buon radicamento nella provincia di Reggio Calabria, starebbe predisponendo una lista competitiva in provincia di Cosenza, che potrebbe sottrarre il seggio della lega. Domani Luigi Brugnaro sarà in Calabria e starà accanto alla sua squadra di candidati e amministratori, in vista dell’imminente competizione elettorale regionale.

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Vincenzo Granata aderisce a Coraggio Italia:Il Vicepresidente nazionale di Coraggio Italia, sen. Gaetano Quagliarello da il benvenuto a Vincenzo Granata

Dopo una adeguata riflessione ritengo che bisogna essere presenti in questa competizione elettorale, con un obiettivo chiaro, costruire un futuro di opportunità e lavoro per le nuove generazioni calabresi. Bisogna essere un pilastro per il rilancio dell’Italia e della Calabria con onestà, meritocrazia, capacità e buone pratiche nelle istituzioni. Ho avuto modo di lavorare già a fianco del sen. Gaetano Quagliarello, come coordinatore della provincia di Cosenza dell’associazione Idea. Ho inteso sposare il progetto politico di Coraggio Italia con l’idea di rivitalizzare un’area politica. Se ci deve essere il centrodestra, allora devono esserci la destra e il centro. Non è una iniziativa politica fatta contro qualcuno, ma ci vuole un altro spazio liberale in grado di guardare senza tentennamenti a destra e senza farsi inglobare dal partito unico della destra. Il senatore Gaetano Quagliarello, Vicepresidente nazionale di “Coraggio Italia” da il benvenuto a Vincenzo Granata, anzi bentornato a casa visto che da molto tempo con Vincenzo abbiamo condiviso la necessità di ricostruire e dare un futuro a un’area politica determinante per vincere e soprattutto per assicurare il buon governo a tutti i livelli. Ciò è particolarmente importante in un territorio come quello della Calabria, che nella scommessa del post pandemia si gioca parte importante del proprio futuro e ha bisogno di idee ambiziose e di una classe dirigente in grado di realizzarle. E’ quanto si prefigge “Coraggio Italia”, che con l’ingresso di Vincenzo Granata aggiunge una componente importante al proprio progetto.Lo dichiara Vincenzo Granata , consigliere comunale della città di Cosenza.

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Belvedere Marittimo.Finisce l’era di Vincenzo Cascini, sciolto il consiglio comunale

Nella città di Belvedere Marittimo, come avevamo già anticipato giorni addietro, attraverso il nostro blog,si sono dimessi contemporaneamente, quattro consiglieri e di maggioranza e tre di opposizione, dimissioni già protocollate questa mattina presso la casa comunale. Nel caso specifico, per come prevede la legge, con le dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri comunali: le dimissioni devono essere presentate contemporaneamente; siamo quindi in presenza in sostanza in una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, finalizzata espressamente allo scioglimento del consiglio e che quindi non dà luogo alla surroga dei consiglieri dimissionari. Finisce cosi l’era di Vincenzo Cascini e si scioglie il consiglio comunale di Belvedere Marittimo. Si apriranno certamente nuovi scenari politici nella città tirrenica, la storia continua ……………………………………..

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Sfuriata di Matteo Salvini a Tropea. Saccomanno verso le dimissioni?

Gianfranco Saccomanno

La Regione Calabria vive una fase di grande emergenza, e lui l’uomo del momento l’attendente di capitan fracassa Matteo Salvini, scende in spiaggia con tanto di spiritosa maglietta che gioca sull’omosessualità. “I think he’s gay” (non frocio, meno male), recita la t-shirt, con tanto di freccia che punta alla destra rispetto a chi la indossa.Nel frattempo i bene informati narrano di una sfuriata di Salvini a Tropea nei confronti di Saccomanno per la scarsa capacità organizzativa nell’organizzazione degli eventi in Calabria, con le piazza vuote.Infine Schivato l’incidente diplomatico, con il coordinatore regionale Gianfranco Saccomanno che ha dovuto disdire, nel tour di giornata, la tappa nella sua Rosarno, arrivando nella vicina Taurianova solo a manifestazione finita. Secondo alcune indiscrezioni Gianfranco Saccomanno starebbe pensando alle dimissioni di commissario regionale della Lega in Calabria.

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Il marito Marco Ambrogio sostituisce il Sindaco di San Giovanni in Fiore.Intervenga il Prefetto.

Occupata la sala consiliare di San Giovanni in Fiore,dai consiglieri comunali.Per i consiglieri comunali,Siletta, Mancina e La Cava sindaco e amministrazione comunale sarebbero incapaci di governare la città, e denunciano pure la presenza del marito del sindaco, Marco Ambrogio, che senza alcun titolo di fatto la sostituirebbe addirittura in alcune riunioni nel palazzo comunale.
Per questo è stato anche chiamato in causa il prefetto di Cosenza.
Hanno poi chiesto più volte alla sindaca Succurro di riferire in consiglio comunale, di spiegare che cosa sta succedendo alla città, quali sono le iniziative prese per superare la grave crisi, che cosa è in programmazione per il prossimo futuro per evitare il ripetersi di queste gravi situazioni di emergenza.

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Lega Calabria:Saccomanno potrebbe essere sostitito da Calabretta alla guida del partito.

Gianfranco Saccomanno, Matteo Salvini e Nino Spirlì

Ecco la dichiarazione di Gianfranco Saccomanno nella chat, Amici della Calabria, di Antonello Tufo, che conta quasi 150 aderenti. Saccomanno, commissario della Lega calabrese dichiara ” Vi siete chiesti perchè? Invece di costruire litighiamo e ci mettiamo l’uno contro l’altro permettendo poi gli interventi dall’alto. Quando capiremo che dobbiamo essere vera squadra forse sarà troppo tardi.” A leggere nelle righe, Saccomanno preannuncia il commissariamento della lega in Calabria. Secondo i bene informati, Matteo Salvini è su tutte le furie per l’incapacità di Saccomanno di gestire il partito, per le defezione di 300 militanti della Lega che hanno abbandonato Salvini, definendolo un traditore del Sud e per la fuoriuscita del primo consigliere storico della città di Cosenza, Vincenzo Granata, responsabile di Cosenza della Lega, che ha stracciato la tessera del partito. Sono lontani i tempi della prima competizione elettorale della lega dove Salvini riempiva le piazze e tutti lo osannavano. In Calabria si sono resi conto tutti delle fesserie e cazzate che racconta capitan Fracassa Matteo Salvini e nessuno partecipà piu’ agli eventi, infatti le piazze sono completamente vuote. Basta pensare al flop della città di Cosenza, dove ad aspettare Matteo Salvini c’erano solo le transenne. Non siamo entrati nel merito della performance di Leo Battaglia che, con le sue mascherine in mezzo al mare, ha fatto perdere due punti in percentuale alla lista della lega, in fondo è un bravo ragazzo, mal  sopportato dai suoi compagni di viaggio, lautamente pagati dalla Regione Calabria e dalla Sorical. Alcune indiscrezioni ci riferiscono che Cataldo Calabretta stia sollecitando Matteo Salvini per prendere il posto di Saccomanno alla guida del partito, rilevato che in base agli accordi fatti a livello regionale, Cataldo Calabretta sarà sostituito prima della fine dell’anno e il suo posto potrebbe essere preso da Sergio Abramo.

Cataldo Calabretta sostenuto da Pietro Molinaro , per la guida del partito in Calabria

Cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno. La storia continua ……………………………………………..

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Lega Calabria:Accordo tra Pietro Raso e Pino Galati per battere Filippo Mancuso.

Come è noto a tutti la Lega è in caduta libera e nella provincia di Catanzaro è dato per certo che verrà eletto un solo consigliere regionale. Una storia un po’ particolare quella della lega, certamente da raccontare come nei migliori romanzi, dove esiste il capitan fracassa per eccellenza, Matteo Salvini. Secondo i bene informati e dicamo che riceviamo numerose segnalazioni di esponenti della Lega al nostro blog, si narra di un incontro tra Pietro Raso, Pino Galati e Domenico Furgiuele, dove si è discusso di future strategie elettorali. Domenico Furgiuele si sta spendendo per far eleggere Pietro Raso e fuoriuscire successivamente dalla Lega, perchè ritiene che nel prossimo rinnovo per il parlamento, non sarà candidato. E’ noto a tutti che Furgiuele non partecipa alle riunioni del partito nelle altre province calabresi a parte Catanzaro. Ecco che l’accordo è presto fatto, secondo alcune indiscrezioni nel corso dell’incontro Pino Galati avrebbe assicurato il suo sostegno a Pietro Raso per battere Filippo Mancuso. cosi vanno le cose nella lega calabrese, cioè non vanno. La storia continua ………………………………

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Elezioni Calabria:Pino Galati passa con la Lega?

Capitan fracassa Matteo Salvini gira per la Calabria, ma ad attenderlo c’è un piccolo gruppo di persone ad ogni evento. I calabresi stufi delle solite fesserie, non vogliono più nemmeno farsi il selfie con lui. A Tropea in uno dei suoi comizi era presente Pino Galati da Catanzaro al suo fianco: C’è qualche ben informato che dice sia in procinto di passare con la Lega.

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Emergenza incendi:Matteo Salvini,il traditore del Sud,fa i selfie in Aspromonte.

Mentre gli altri parlano e solo parlano, in Calabria vi è un unico leader nazionale che va in Aspromonte: Matteo Salvini.Un evidente amore per la Calabria che allontana sempre più quel maldestro tentativo di mischiare un passato che non appartiene più alla Lega, che mira, invece, a ricostruire il mezzogiorno ed a renderlo veramente competitivo per far crescere ancor più la nostra Italia.Lo dichiara il commissario regionale della Lega Saccomanno.Il tentativo audace di espandersi si è però schiantato contro la realtà fattuale, ché per costruire un partito nazionale non bastano escursioni culinarie,comizi in riva al mare, o i selfie in Aspromonte. Matteo Salvini nella sua discesa in Calabria ha suscitato le ire dei suoi militanti oltre trecentocinquanta hanno già abbandonato e a cui se ne aggiungeranno altri 100 in queste ore, i movimenti degli ex militanti spontanei anti-salvini.I militanti della Lega calabrese e il popolo calabrese si sono accorti delle fesserie di Matteo Salvini, nessuno partecipa piu’ ai suoi eventi, le strade sono deserte e lo definiscono il traditore del Sud e della Calabria. Qualcuno dovrebbe spiegargli che l’incapacità di affrontare l’emergenza è in capo a Nino SPirlì, che non brilla per grandi competenze alla guida della Regione calabria. Ma sull’argomento torneremo, la storia continua………………………

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Lega Calabria: La lobby gay e il club dei brutti Playboy.

Un audio che passa di chat in chat porta alla luce una polemica rovente all’interno del Carroccio, che traballa anche a Cosenza e perde pezzi, tra cui l’ex vicesegretario regionale dei salviniani e il referente locale della Lega di Cosenza, il consigliere comunale Vincenzo Granata. Caro Marco – si sente nell’audio – hai trovato degli eventi per Matteo in cui noi leghisti, noi referenti comunali, noi militanti, non possiamo parteciparvi da tutta la Calabria e ho telefonate continue e son tutti arrabbiati con te e con Spirlì che vi siete organizzati, la lobby gay che state creando solo voi la Lega per i fatti vostri. C’è di più oltre la lobby gay, esiste anche la lobby delle donne con gli esponenti politici della Lega che si considerano dei Playboy, tra l’altro nemmeno belli e direi alquanto bruttini. Se sulla politica calabrese sta mancando del tutto il consenso della Lega, esiste il principio “Smettete di discutere e andate a letto”. In verità secondo i bene informati molte intraprendenti donne appartenenti al gruppo del partito della lega regionale si sarebbero affidate ad alcuni playboy di strapazzo, tra l’altro anche brutarelli. In questi giorni ci soffermeremo su questo punto, indicando alcuni episodi che ci sono stati segnalati, anche perché secondo alcune indiscrezioni, non sono dei fenomeni del tutto isolati. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno, ma alla fine non ci rimane che il letto. La storia continua ……………………………..

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Matteo Salvini,traditore dei militanti calabresi:La Lega è solo Nord, il flop di Salvini e delle sue passeggiate in Calabria.

La Lega presenta il suo gioco, lo schema seguito per anni, sin dagli albori. Gli zoologi sanno che molti animali pur facendo percorsi lunghi, ed esplorando il terreno circostante, inevitabilmente, tornano alla propria tana sempre. Da cui non vogliono, non possono e non sanno allontanarsi.
Questa dinamica è esattamente quanto successo alla Lega (Nord) e al suo capo, il senatore Matteo Salvini. Una volta liberatosi del fardello ideologico del partito fondato e guidato dal leader carismatico Umberto Bossi, Salvini ha pensato di potere condurre verso nuove lande la Lega e i suoi seguaci. Il tentativo audace di espandersi si è però schiantato contro la realtà fattuale, ché per costruire un partito nazionale non bastano escursioni culinarie o comizi in riva al mare. Matteo Salvini nella sua discesa in Calabria ha suscitato le ire dei suoi militanti oltre duecento hanno già abbandonato e a cui se ne aggiungeranno altri 100 in queste ore, i movimenti degli ex militanti spontanei anti-salvini. Lega, partito di estrema destra, xenofobo e basato sulla difesa di un solo territorio, il Nord, e di una sola categoria, gli imprenditori. Da quel territorio la Lega non è mai uscita, ha fatto delle escursioni, delle esplorazioni, dei tentativi, ma è sempre tornata alla tana. I militanti della Lega calabrese si sono accorti delle fesserie di Matteo Salvini, nessuno partecipa piu’ ai suoi eventi, le strade sono deserte e lo definiscono il traditore del Sud e della Calabria.

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Matteo Salvini nella bufera in Calabria: La carica dei 101, pronti ad uscire dalla lega.

A forza di tradire i militanti calabresi, a Matteo Salvini è riuscito il miracolo, la carica dei 101, pronti ad uscire dalla lega. Se ne sono resi conto i militanti traditi che sono centinaia e che stanno preparando un documento di fuoriuscita dalla lega, che sarà presto reso noto ai mezzi d’informazione. La storia continua ………………………….

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Lega:I militanti traditi formano i movimenti anti-salvini in Calabria.

Vincenzo Granata

Matteo Salvini da una risposta a Vincenzo Granata “Tutti sono utili, nessuno è indispensabile. Mi dispiace per chi se ne va, ma peggio per lui”, una risposta degna di un arrogante signore venuto da Milano, il classico traditore dei militanti calabresi.Un elefante in un negozio di chincaglieria.Un episodio che colora ancor più negativamente la sua arroganza ed il suo mancato rispetto delle regole di competenza e di quelle di buone maniere, verso i veri militanti calabresi,che hanno fatto crescere il partito. Capitan Fracassa Matteo Salvini è, dunque, solo un ragazzettaccio che giuoca alla politica.Il nostro blog ha ricevuto numerose segnalazioni di ulteriori fuoriusciti, dopo quelli pubblicati e che aggiungiamo, Alessandro Alberti, Saverio Mazza (militante storico di Rossano),Francesca Dattilo. Notizie dell’ultima ora parlano di Bernardo Sapadafora, ex vicesegretario regionale che ha preparato un documento con centinaia di autosospensioni che farà uscire oggi, vieppiu’ ha costruito un gruppo chat che si chiama “noi non siamo una colonia”.
Come non ricordare la famosa chat di Antonello Tufo, prima amici di salvini, e oggi amici della Calabria, in netta contrapposizione a Matteo Salvini.
Una menzione particolare va al valido giovane Carmine Bruno, ex segretario regionale della giovanile leghista, tradito da Crippa e Salvini, perchè considerato un giovane troppo capace rispetto ad altri giovani, senza spina dorsale, in cerca di qualche caramella, ad esempio una piccola consulenza presso i gruppi della Regione Calabria.
In questo momento vaga per la regione Calabria un esponente politico sceso qui da Milano. Noi ogni estate abbiamo la consolazione di doverlo ospitare, siamo una regione ospitale. L’invito a questo signore che scende da Milano ogni estate, è quello di non fare il presuntuoso e l’arrogante.
Salvini ieri è poi andato a Cosenza insieme a Saccomanno, Calabretta e ai loro quattro gatti lautamante pagati dalla regione calabria, rilevato la mole di incarichi che hanno ricevuto.

Un evidente flop e uno scenario desolante,solo transenne nella città di Cosenza, rispetto alla calorosa accoglienza di un mese prima dell’eccellente ex referente della città di Cosenza, Vincenzo Granata, che lo aveva accolto in maniera affettuosa e calorosa, con persone al seguito. Per il resto, ogni affermazione che fa questo signore che scende da Milano ogni estate fa arrabiare i militanti calabresi che ha tradito e che si organizzano in chiave anti-salvini.Poi non si puo’che aggiungere qualche parola di qualche esponente politico, che ha ragione,con l’invito, di passare almeno un’ora della sua giornata a leggere qualcosa, a informarsi su qualcosa, perché questo è un soggetto che passa la sua giornata, da quando si sveglia a quando se ne va a dormire, solo a fare tweet, interviste, comparsate, televisioni.Questa è la nuova classe dirigente di questo Paese.Non date retta alle fesserie che racconta quello che è venuto da Milano. Se ne sono resi conto i miltianti traditi che sono centinaia e che stanno formando i movimenti anti-salvini in Calabria.

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Matteo Salvini ha tradito i militanti calabresi della Lega. Ecco i nomi dei fuoriusciti

Flop della Lega a Cosenza

Matteo Salvini ha tradito i militanti calabresi con tutte le sue bugie sull’appartenenza politica e sulla militanza. Oramai non lo crede piu’ nessuno. Ecco i nomi dei fuoriusciti della Lega Calabrese e il partito che non c’è.
Antonello Tufo coordinatore del tirreno cosentino
-Paolo Lamensa (ex segretario di Rossano)
-Natale Crai (militante di Tropea)
– Nicola Spina (militante di San Giovanni in fiore)
-Giancarlo Cerrelli (segretario provinciale di Crotone, candidato alle europee e alla camera nel 2018 con la lega)
– Gemma Attadia (Militante storica Rossano)
-Francesco Pariano (ex coordinatore regionale social)
-Marisa Luana Cavallo (consigliere comunale Crotone)
-Vincenzo Granata consigliere comunale Cosenza referente Cosenza Lega
-Bernardo Spadafora (ex vice segretario regionale)
-Salvatore Caliò (ex
coordinatore giovani CZ)
– Angelo Carlutti (ex questore ex coordinatore di Vibo)
-Vincenzo sofo parlamentare europeo
– Alfredo Iorio
-Carmine Bruno (ex segretario reg giovani)
-Antonio Piserà (consigliere comunale Vibo)
-Enzo Bitonti
-Luigi Novello
-Antonio chiefalo
-Salvatore Gaetano
Michele Gullace ( ex provinciale di RC)
-Claudio Falchi (ex consigliere comunale riace)
-Pasquale Ceratti (vicesindaco bianco)
-Roberto Incoronato (coordinatore di ricadi)
-Quintina Vecchio (coordinatrice di zambrone è candidata alla camera nel 2018)
-Vincenzo Gioffrè ( candidato alla camera nel 2018 ex coordinatore Risarno)
-Paolo Fedele ( militante storico di Vibo)
-Fausto De Angelis (candidato al senato 2018)
-Nicola Azzarita ( consigliere provinciale CZ)
-Sergio Garieri ( consigliere comunale Chiaravalle)
-Antonio Provenzale
-Luigi Aloisio (sindaco San sostene)
-Gennaro Rizzo (coordinatore di arra Cosenza ovest)
-Gianfranco Bonofiglio ( coordinatore Cosenza città)
-Aurora Santelli ( militante lega giovani)
-Katia Ianni (coordinatrice Castrovillari)
– Emanuele Rossetti ( ex membro direttivo taurianova)
-Totò Parrello (militante lega Gioia tauro giocato alla fine per la candidatura dopo che h firmato perché portato da sofo)
-Antonino Scopelliti ( coordinatore campo calabro)
– Alessandro Rusciani (candidato a sindaco della lega a Cassano dello ionio)
– Nicola Tassone (Serra san bruno ex coordinatore)
– Egidio Perri ( ex coordinatore di Rossano)
– Gregorio La gamba ( ex coordinatore di Vibo)
– Michele ryllo (militante storico Crotone)
– Gianluigi napolitano
– Gaetano colombaro
-Vincenzo Maria Romeo (ex membro direttivo Reggio Calabria)
– Antonello Placanica (ex direttivo Reggio Calabria )
– Gilda Roberto ( ex direttivo Reggio Calabria)
– Massimiliano Musolino (ex referente lega di Villa San Giovanni)

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Discarica San Giovanni in Fiore:Granata(Valle Crati) diffida il Sindaco e chiede l’intervento delle procure della Repubblica di Catanzaro e Cosenza.

Con la presente, in riferimento a quanto definito per Discarica consortile Loc. Vetrano – San Giovanni in Fiore (CS). Delibera Regione Calabria nomina Sindaco di San Giovanni in Fiore Commissario ad acta Discarica pubblica San Giovanni in Fiore,si fa seguito alle notizie apprese dalla stampa circa una Deliberazione emanata dalla Regione Calabria con la quale il Sindaco di San Giovanni in Fiore Dott.ssa Rosaria Succurro, sarebbe stato nominato Commissario ad Acta della Discarica di San Giovanni in Fiore, e per questo abbiamo rappresentato alla Regione Calabria, All’ATO, agli organi competenti e alla procure della Repubblica una serie di illegittimità.
Per di più, il Dirigente Generale del Dipartimento Tutela dell’Ambiente, nell’assumere le sue determinazioni, non ha tenuto conto, cosa grave, degli esiti dei sopralluoghi effettuati dai tecnici della Regione Calabria e dell’ARPACAL, i quali hanno ineccepibilmente chiarito che lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti può essere autorizzato sulla discarica consortile di San Giovanni in Fiore solo nel caso in cui la Regione Calabria consenta l’ampliamento della discarica medesima.
Nel caso in cui tale ampliamento non venga esplicitamente concesso i rifiuti provvisoriamente depositati presso la discarica consortile di San Giovanni in Fiore dovrebbero essere trasferiti in discarica extra Regione con il raddoppio dei costi di conferimento per i cittadini o addirittura con la triplicazione degli stessi, considerato che dovranno, poi essere affrontate spese anche per il trasferimento o movimentazione dei rifiuti temporaneamente stoccati e messi in riserva. Preso atto che la Regione Calabria non ha mai decretato con atto amministrativo valido l’ampliamento della discarica consortile di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore, il Consorzio Valle Crati non autorizzerà mai operazioni o interventi sull’impianto anzidetto che possano addirittura gravare sulle tasche dei cittadini addirittura per n. 3 volte!!!
Non si può procedere all’autorizzazione e/o all’allestimento di un sito di stoccaggio provvisorio di rifiuti se non vengono previamente segnalate la procedura di recupero e/o di smaltimento, con l’indicazione delle caratteristiche degli impianti di recupero e/o di smaltimento unitamente alle modalità di stoccaggio e ai termini massimi entro i quali i rifiuti stoccati devono essere avviati alle operazioni di recupero e/o di smaltimento. Uno stoccaggio provvisorio con tempi e processi indefiniti diverrebbe, infatti, illecito di smaltimento di rifiuti se non effettuato nel rispetto delle procedure previste con i termini e le modalità indicate nella normativa ambientale.
Non essendo presente, allo stato attuale, quanto appena enunciato in aderenza alla normativa vigente, il Consorzio Valle Crati non consentirà di porre in essere sulla discarica consortile di San Giovanni in Fiore, della quale è proprietario, eventuali attività difformi da quanto previsto dalla legge.
La discarica pubblica di San Giovanni in Fiore è gestita e detenuta in proprietà dal Consorzio Valle Crati, il quale è Ente pubblico ma assolutamente autonomo in quanto aggregazione di Comuni su base volontaria per la gestione di servizi pubblici essenziali, pertanto non soggetto in alcun modo alla gerarchia della Regione Calabria né tantomeno alle sue dipendenze. Pertanto, il Commissariamento ad Acta della discarica pubblica di San Giovanni in Fiore ad opera della Regione Calabria non è giuridicamente possibile e, quindi, illecito ed addirittura improduttivo di effetti.
Si richiede alle Procure della Repubblica in epigrafe di procedere con l’eventuale sequestro degli atti amministrativi posti o che verranno posti in essere dalla Regione Calabria e/o dal Comune di San Giovanni in Fiore nella persona del Sindaco pro tempore al fine di verificare se sussistono fatti previsti dalla legge come reato. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Sfiducia a Vincenzo Cascini:Belvedere Marittimo potrebbe rimanere senza Sindaco.

Secondo alcune indiscrezioni molto fondate, si è formato in seno al gruppo consiliare di Belvedere Marittimo, un gruppo di 3 consiglieri comunali dissidenti nell’ambito della maggioranza. Sembrerebbe che i tre abbiano già chiesto le dimissioni del Sindaco, in difetto starebbero già preparando una mozione di sfiducia con i consiglieri della minoranza, per sfiduciare il Sindaco Vincenzo Cascini e tornare a nuove elezioni. C’è chi giura che sia già pronta una nuova cordata per eleggere un nuovo Sindaco. Seguiremo la vicenda con attenzione, la storia continua …………………………

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Sei consiglieri comunali della città di Cosenza, esprimono vicinanza a Vincenzo Granata.

Si allarga la vicinanza e solidarietà a Vincenzo Granata per le note vicissitudini politiche. Ai consiglieri comunali Massimo Lo Gullo, Francesco Cito e Gaetano Cairo si aggiungono i consiglieri comunali della città di Cosenza Giuseppe d’Ippolito, Andrea Falbo, Pasquale Sconosciuto. I quali esprimono apprezzamento per il collega Vincenzo Granata, per abnegazione, collaborazione, buon senso, partecipazione e buone pratiche nelle commissioni consiliari. Non posso che esprimere il mio piu’ sentito ringraziamento per la vicinanza e solidarietà dei colleghi consiglieri comunali . Lo di chiara Vincenzo Granata consigliere comunale della città di Cosenza e Presidente della commissione Ambiente.

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Granata(Legalità Democratica):Matteo Salvini, vittima di due mediocri dirigenti politici, Saccomanno e Calabretta.

Hanno ragione i consiglieri comunali della città di Cosenza Cito, Lo Gullo e Cairo sull’impegno del mio germano Vincenzo Granata, in particolare sui servizi pubblici essenziali. Il suo impegno come Vicepresidente Vicario Ato Cosenza è stato apprezzato da tutti i Sindaci della provincia di Cosenza. Non solo come componente dell’AIC Calabria e nella sua qualità di consigliere nazionale ANCI, ha avuto modo di apportare un contributo di qualità a livello regionale.In questi anni ho avuto modo di constatare il lavoro di  Vincenzo Granata per abnegazione, collaborazione, buon senso, partecipazione e buone pratiche nelle commissioni consiliari della città di Cosenza, in particolare come Presidente della commissione Ambiente. Si è speso con grandi sacrifici in questi tre anni nel partito della Lega e ha sempre avuto modo di apprezzare l’operato di Matteo Salvini. Un amministratore del fare, lui rappresenta un’altra storia rispetto ad una classe politica che ha distrutto il partito in Calabria. Ma come tutte le storie da raccontare, i nodi vengono al pettine e i leghisti calabresi guidati da due mediocri dirigenti politici, Saccomanno e Calabretta, dovranno confrontarsi sul piano elettorale. Gli abbandoni nel partito sono numerosi e del tutto evidenti e il calo dei consensi è ben visibile a tutti. In questi giorni tu, Matteo Salvini,scenderai in Calabria per recuperare il consenso perduto da parte chi non ha saputo governare i processi del partito sul piano regionale, decretando Il completo fallimento di Giacomo Saccomanno alla guida del partito in Calabria. Ci si è mossi come elefanti in un negozio di chincaglieria. Un episodio che colora ancor più negativamente l’ arroganza di una classe politica ed il  mancato rispetto delle regole di competenza e delle buone maniere dovute alla militanza nei partiti. C’è in fondo a tutto ciò, un che di teatralità fanciullesca. Capitan Fracassa è, dunque, solo un ragazzetto che gioca alla politica, come la classe politica calabrese, guidata da Saccomanno e Calabretta.Cosi vanno le cose nella Lega calabrese, cioè non vanno. Dimenticavo, caro Matteo, ho anche il dovere senza presunzione di presentarmi. Io sono un amministratore del fare, ho risananto un ente il Consorzio Valle Crati, riportando i conti in attivo con la buona amministrazione. Ho grande stima di te come leader, in fondo ti apprezzo per la tua dinamicità, ma io e il mio germano siamo diversi, siamo uomini liberi e amministratori del fare, noi siamo un’Altra Storia. Esprimo solidarietà e vicinanza in questo momento storico a Vincenzo Granata, con l’augurio di raggiungere sempre mete piu’ prestigiose. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica e portavoce della lista Un’Altra Storia, Avv. Maximiliano Granata.

 

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Rifiuti: Il fallimento di Nino Spirlì, tariffe quasi raddoppiate e sempre in emergenza.

Gli Scarti che non si sa più dove conferire a causa di un sistema impiantistico pubblico assai carente e lacunoso hanno determinato l’implosione del sistema .
La verità è una sola: in Calabria il ciclo dei rifiuti non è proprio gestito, non c’è programmazione e si lavora sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria non funziona.
Gli ultimi provvedimenti della regione, in materia di conferimento, stanno alimentando confusione e disordine amministrativo, con aumento considerevole delle tariffe a carico dei cittadini.

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I consiglieri comunali di Cosenza,Cito, Cairo e Lo Gullo esprimono vicinanza a Vincenzo Granata.

Per le note vicisittudini politiche i consiglieri comunali della città di Cosenza, Francesco Cito,Gaetano Cairo e Massimo Lo Gullo,esprimono solidarietà vicinanza a Vincenzo Granata. In questi anni abbiamo apprezzato il collega Vincenzo Granata per abnegazione, collaborazione, buon senso, partecipazione e buone pratiche nelle commissioni consiliari.Sono stati anni intensi, di frequentazione costante con una attività amministrativa sempre seguendo procedura e norma.Per questo motivo esprimiamo solidarietà e vicinanza in questo momento storico a Vincenzo Granata, con l’augurio di raggiungere sempre mete piu’ prestigiose.Il consigliere comunale Vincenzo Granata ringrazia i consiglieri Francesco Cito, Gaetano Cairo e Massimo Lo Gullo per la loro vicinanza e solidarietà.

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Calabria,Lega in caduta libera:Dopo Vincenzo Granata,pronti nuovi abbandoni.

Dopo l’abbandono di Vincenzo Granata, unico consigliere comunale leghista del capoluogo bruzio, coordinatore del partito a Cosenza, pronti nuovi clamorosi abbandoni. Il partito è completamente allo sbando , da un punto di vista organizzativo, fra le posizioni di pochi che hanno distrutto la Lega in Calabria. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. La storia continua ……………………………………………..

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Vincenzo Granata,consigliere comunale di Cosenza,lascia la Lega.

Il consigliere comunale della città di Cosenza della Lega, Vincenzo Granata, comunica le sue dimissioni irrevocabili di referente della Lega di Cosenza e lascia il partito.
Avevo aderito come primo consigliere della Lega di una città capoluogo in Calabria al partito della Lega. Non intravedendo piu’ un progetto politico valido che tenga conto soprattutto della militanza e storicità, utilizzando il partito come un taxi per gli ultimi arrivati, ho maturato dopo una adeguata riflessione, la decisione di lasciare il partito della Lega. Manifesto sin d’ora il mio impegno a sostegno della coalizione di centrodestra alla Regione Calabria e al comune di Cosenza. Lo dichiara il consigliere comunale della città di Cosenza Vincenzo Granata.

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Calabria:Lega, il fallimento di Saccomanno e il buon lavoro di Nino Spirlì .

Nelle prossime elezioni calabresi la Lega poteva dimostrare di essere il primo partito della coalizione di centrodestra. Su questo obiettivo si è speso molto Nino Spirlì che ha lavorato costantemente sul territorio, incontrando la società civile e una miriade di amministratori calabresi. La politica dell’ascolto e del confronto, lontano dalle polemiche e dagli scontri, aggiungendo che con un classico humor all’inglese è riuscito a governare una regione complessa e difficile in questo periodo di vacatio.

Nino Spirlì

Al contrario gli organi calabresi del partito guidati da Saccomanno e Calabretta hanno fatto l’esatto contrario, si narra di una congiura insieme al consigliere Pietro Molinaro di Cosenza, per defenestrare dopo l’elezione calabrese, Nino Spirlì dalla giunta regionale della Calabria.

Cataldo Calabretta e Pietro Molinaro

Certo una bella riconoscenza per l’unica persona che si sta spendendo per la crescita del partito. Ma come tutte le storie da raccontare, i nodi vengono al pettine e i leghisti calabresi guidati da Saccomanno e Calabretta, dovranno confrontarsi sul piano elettorale. Gli abbandoni nel partito sono numerosi e del tutto evidenti e il calo dei consensi è ben visibile a tutti. In questi giorni Matteo Salvini scenderà in Calabria per recuperare il consenso perduto da parte chi non ha saputo governare i processi del partito sul piano regionale. Il completo fallimento di Giacomo Saccomanno con Matteo Salvini alla guida del partito in Calabria. Cosi vanno le cose nella Lega calabrese, cioè non vanno. La storia continua ………………………………………

Giacomo Saccomanno

 

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Francesca Anna Casella, moglie di Ernesto Magorno, candidata con la Lega?

Giacomo Saccomanno

Da qualche giorno si vocifera nelle stanze della politica del “Tirreno Cosentino” che ci sarebbe in atto un tentativo del senatore Magorno ex Pd oggi Italia Viva, di un avvicinamento verso la Lega. Non a caso l’11 Agosto, la prima tappa di Matteo Salvini in Calabria, sarà a Diamante. Secondo i bene informati Francesca Anna Casella, moglie di Ernesto Magorno, dovrebbe essere candidata della Lega,in provincia di Cosenza, per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria. Matteo Salvini non si fida piu’ del lavoro di Saccomanno e Calabretta, che hanno completamente fallito sul piano politico organizzativo, in Calabria e in provincia di Cosenza. Per questi motivi Matteo Salvini è dovuto scendere in Calabria per recuperare il totale disastro fatto da Saccomano e i suoi compagni di viaggio, per evitare brutte figure e una sonora batosta elettorale. Le cose vanno cosi in Calabria, cioè non vanno. La storia continua ………………………………….. con le ultime indiscrezioni sulla Lega calabrese

Matteo Salvini

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Simona Loizzo candidata della Lega alla Regione Calabria.

Simona Loizzo con un trascorso nel partito di Forza Italia, si candida nella lista della Lega, in provincia di Cosenza, per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria. Matteo Salvini che ha compreso molto bene che il partito è in caduta libera, cerca di reclutare novi candidati per le sua lista. La storia continua…………………….

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Domenico Frammartino lascia IDM.Non si può ricercare una candidatura ovunque sia possibile.

Oggi dopo otto anni si interrompe il mio rapporto politico con IdM.
Io non posso dimenticare quanto dicevamo sui palchi di tutta la Calabria della Lega di Salvini e del Berlusconismo di Forza Italia. Quando li indicavamo come i maggiori nemici del Meridione e come i responsabili del suo sottosviluppo.
Chi guida il movimento può dimenticarlo, io no!
Nemmeno la ricerca di una candidatura ovunque sia possibile, può giustificare simili amnesie.
Coerenza ed Affidabilità erano due dei principi fondanti del movimento che anch’io ho contribuito a far nascere e crescere con passione ed entusiasmo e che porterò sempre nel cuore.
Oggi, però, stento a riconoscerlo e non voglio essere presente quando sarà tradito.

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Elezioni Calabria. Impresentabili, esclusioni eccellenti nei partiti .

Un Organo dello Stato dichiarerà “impresentabili”, in forza di un certo codice di autoregolamentazione, buona parte dei prossimi candidati per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria. Soggetti che la legge dichiara e riconosce eleggibili, ma che per i partiti non saranno candidati, perchè rinviati a giudizio non solo per mafia, ma anche per reati contro la pubblica amministrazione. Ci si pone un dubbio: è stupidaggine o è sopraffazione? Sarebbe ora di finirla con questa Antimafia che si sovrappone al diritto e alla Costituzione e ci impone personaggi come Morra e i suoi seguaci giustizialisti. Purtroppo vanno cosi le cose in Calabria, cioè non vanno. Nei prossimi giorni saranno resi noti i nomi degli impresentabili con evidenti escusioni eccellenti sostenuti dai gruppi contrapposti nei partiti, nei confronti dei candidati piu’ forti. La storia continua …………..

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Maximiliano Granata,Elezioni comunali Cosenza: Ci sarà la lista Un’Altra Storia.

 

Avv. Maximiliano Granata

Gli amministratori del fare preparano una lista per il rinnovo del prossimo consiglio comunale di Cosenza,che si terrà il 3 e 4 di ottobre 2021. Stiamo componendo una lista espressione della società civile che sappia dare la giusta porsecuzione alle attività fino ad oggi svolte. Dobbiamo dare soluzione di continuità amministrativa e portare a compimento i progetti avviati dal Sindaco della città di Cosenza Mario Occhiuto. Per questi motivi ritengo doveroso, insieme ad altri amici, comporre una lista di uomini e donne che guardi al futuro e possa creare le premesse per la costruzione di una grande Cosenza, che sappia gestire in maniera moderna ed efficiente i servizi pubblici essenziali. Noi saremo in campo con una nostra lista che farà parte della coalizione di centrodestra per dare il giusto apporto ad un nuovo modo di  fare politica. Già sono arrivate le prime adesioni alla lista con le prime dichiarazioni di accettazione di candidatura. Nei prossimi giorni individueremo altri candidati per definire la lista da depositare e poi presentare nel mese di Settembre. Lo dichiara Maximiliano Granata Presidente Associazione Legalità Democratica.

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Rubrica”El Miedo”,Elezioni Calabria:“Impresentabili? l’Antimafia potrebbe commettere un grave reato”.

Si commette un grave reato nel presentare la lista degli impresentabili alle elezioni per il rinnovo del consiglio regionale dell Calabria. Una lista redatta “per informare gli elettori” su quei candidati che sono “in odore di mafia“, ma che di fatto infrange la legge, sottolineando che il reato non è poi così lontano da quello mafioso: “ha compiuto un reato espressamente previsto dalla legge elettorale (art. 98). Reato che, poi, non è troppo diverso per struttura e finalità repressiva, dal reato tipicamente mafioso, quello previsto dall’art. 416 ter c.p.
Ma torniamo alla Commissione Antimafia ed all’incredibile reato che dovrebbe e ha già compiuto in passato con l’atto in cui, abusivamente intervenendo nella competizione elettorale, redige un elenco di candidati da non candidare ed eventualmente non votare nella prossima competizione elettorale regionale in Calabria.
È un delitto, non perseguibile, forse, per l’immunità parlamentare di cui godono deputati e senatori (tanto vilipesa e maltrattata dalla magistratura, dagli arrabbiati antiparlamentari e antipolitici in circolazione ed alla moda di questi tempi). Non perseguibile a carico di tutti i componenti della commissione parlamentare cosiddetta Antimafia, ma reato a tutti gli altri effetti e per l’esistenza di tutti gli altri elementi oggettivi e soggettivi necessari per qualificare così l’atto gravissimo compiuto”.
“Certo possiamo riconoscere personalmente a Nicola Morra l’attenuante di una scarsissima (ed anche nulla) comprensione dei termini della questione. Ma a un reato «proprio» del pubblico ufficiale non può applicarsi l’esimente del «difetto di dolo» per mancanza di comprensione di quella che è la funzione affidatagli ed i doveri che ne derivino. (A meno che non si debba parlare di «incapacità di intendere e di volere» che è ben altra cosa da quella del dolo).
C’è dunque il reato, anche se non perseguibile per l’immunità parlamentare. E c’è una spaventosa violazione dei limiti delle funzioni istituzionali, fondamento delle libere istituzioni. Potremo comportarci (anche noi) come Nicola Morra piu’ altri, scrivere i nomi di tutti i «colpevoli». Ma quello che ha fatto e sta facendo è addirittura incredibile”.

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Emergenza Rifiuti: Granata(Valle Crati), aumento notevole delle tariffe, la Regione Calabria nel conferimento fa ponti d’oro ai privati.

Gli Scarti che non si sa più dove conferire a causa di un sistema impiantistico pubblico assai carente e lacunoso hanno determinato l’implosione del sistema .
La verità è una sola: in Calabria il ciclo dei rifiuti non è proprio gestito, non c’è programmazione e si lavora sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria non funziona.
Sono assolutamente convinto che qualsiasi impianto per la gestione del conferimento dei rifiuti debba essere di natura pubblica. Ciò, tra le altre cose, ci consentirebbe di calmierare i costi della bolletta dei rifiuti che a causa dell’impiantistica, nella stragrande maggioranza dei casi in mano ai privati, finora ha prodotto tariffe che stanno diventando insostenibili per la maggior parte dei cittadini. Bisogna respingere con forza la prospettiva di nuovi impianti privati nella gestione del conferimento dei rifiuti sul territorio. In Calabria bisogna intraprendere un percorso preciso che dovrà portare la gestione del conferimento dei rifiuti appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche.
Gli ultimi provvedimenti della regione, in materia di conferimento, stanno alimentando confusione e disordine amministrativo, con aumento considerevole delle tariffe a carico dei cittadini e dei comuni tutto a vantaggio del sistema dei privati.
Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Lega nel caos:Pietro Molinaro lascia la lega e si candida nella lista del Presidente?

Secondo i bene informati, salta l’accordo tra Cataldo Calabretta e Pietro Molinaro che prevedeva l’assessorato di Calabretta al posto di Nino Spirlì nella prossima giunta del centrodestra regionale. Pietro Molinaro si è reso conto in ritardo della scarsa consistenza della Lega in provincia di Cosenza, a rischio quorum, e sta cercando di correre ai ripari. Da alcune indiscrezioni, sembrerebbe che Pietro Molinaro sia in procinto di lasciare la Lega e candidarsi nella lista del Presidente. La Lega è nel completo caos e il commissario Saccomanno sta a guardare. Matteo Salvini dopo aver visto i sondaggi in Calabria che sono in caduta libera, sta cercando di capire come porre rimedio a questa situazione ingarbugliata. Cosi vanno le cose nella Lega calabrese, cioè non vanno. La storia continua ……………………………………………………..

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Elezioni Calabria, impresentabili: Antimafia, prevaricazione istituzionale.

La Commissione Parlamentare Antimafia, oggi presieduta dal prof. Nicola Morra, che ha ereditato, ci sarebbero ragioni per affermarlo, virtù della precedente presidente, ha voluto replicare, con l’aggravante di una procedura ancora più tarocca, le prodezze dei tempi della Rosy Bindi in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria.
Il vaglio, che, poi, è noto ed arcinoto che non è e non è mai stato un vaglio, ma dato il metodo, solo una “pesca nel mucchio”, tra i candidati alle elezioni di pretesi “impresentabili” è una violazione, oltre tutto, della parità tra i candidati.
Sconcezza vile e stupida, data anche la consuetudine di pubblicare i nomi dei diffamati all’ultimo momento. Ma soprattutto questo giudizio, che poi non è tale ed è emesso coprendosi dietro norme non di legge, sarebbe stato emesso nei confronti di candidati alle elezioni, cui la legge garantisce con il diritto di partecipazione in condizione di parità. E, quindi è una aperta violazione di ogni norma fondamentale e di principio costituzionale.
Il fatto che un Organo dello Stato dichiari “impresentabili”, in forza di un certo codice di autoregolamentazione (che significa?) soggetti che la legge dichiara e riconosce eleggibili, mi pone un dubbio: è stupidaggine o è sopraffazione?
È ora di finirla con questa Antimafia che si sovrappone al diritto e alla Costituzione e ci impone personaggi come Morra e i suoi seguaci giustizialisti.
Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Saccomanno, Molinaro e il pasticcio cosentino. Ma Crippa lo sa cosa stanno combinando?

Il commissario Giacomo Saccomanno insieme a Pietro Molinaro fanno inaugurare una piccola sezione della provincia di Cosenza, al vicesegretario federale della Lega Andrea Crippa. Ma Crippa lo sa cosa stanno combinando in provincia di Cosenza? La Lega con una lista costruita su misura per Molinaro, tra l’altro in forte perdita di consenso elettorale, si appresta a prendere una sonora batosta elettorale in provincia di Cosenza, perdendo il seggio in consiglio regionale. La storia continua……………………………………….

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I riformisti rendesi rappresentano la preistoria,dovrebbero visitare il nuovissimo termovalorizzatore di Copenaghen

I riformisti rendesi rappresentano la preistoria della politica,dovrebbero visitare il nuovissimo termovalorizzatore di Copenaghen.
Recentemente alcuni ricercatori sono stati in visita al nuovissimo termovalorizzatore di Copenaghen, situato nel centro della capitale danese. Oltre al moderno e innovativo aspetto architettonico, questa complessa opera ingegneristica si prospetta essere lo stato dell’arte attuale della tecnologia Waste-to-Energy, sia in termini di prestazioni energetiche che ambientali

Le acque reflue di processo vengono trattate in un sistema di precipitazione convenzionale, integrato con filtri a sabbia, filtri a carbone, scambiatori ionici e uno stripper per il recupero dell’ammoniaca rinviata nei forni.
Il condensato è trattato in un sistema separato composto da un processo di osmosi inversa che produce acqua pulita, potenzialmente priva di sali e inquinanti. In tali condizioni, l’acqua può essere utilizzata come corrente di make-up per le caldaie e per la rete di teleriscaldamento.

Gli amministratori pubblici dovrebbero visitare il nuovissimo termovalorizzatore di Copenaghen.

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Elezioni regionali:Lega,Saccomanno sta a guardare,la lista regionale rischia il quorum in provincia di Cosenza

Matteo Salvini e Cataldo Calabretta

Si avvicina la data della presentazione della liste per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria. E’ oramai noto a tutti che Pietro Molinaro sostenuto da Saccomanno e Calabretta stanno costruendo una lista a misura, in provincia di Cosenza, per garantire l’elezione del consigliere uscente. Purtroppo le ciambelle non riescono con il buco, Molinaro oramai è in caduta libera e ha dimezzato il suo consenso elettorale mentre gli altri candidati godono di uno scarso consenso. A questo si aggiunge che secondo alcuni sondaggi elettorali, il voto sul simbolo della Lega si è fortemente ridimensionato in Calabria. Saccomanno e Calabretta sempre piu’ soli dopo il disastro politico effettuato in Calabria. La storia continua ……………………………………

Pietro Molinaro

 

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Emilio Greco e Vincenzo Granata: Città di Cosenza, centinaia di firme raccolte per il referendum sulla giustizia.

Parte con il botto la campagna per il referendum sulla Giustizia voluto da Matteo Salvini in tandem con i radicali…oltre 250 infatti le firme raccolte nella sola giornata di giovedì scorso dal banchetto allestito in piazza 11 settembre da Emilio Greco, Vincenzo Granata e Anton Livio Perfetti, promoters per la città dei Bruti dell’iniziativa referendaria…tra i quesiti referendari spiccano la separazione delle carriere dei Magistrati…limitazioni alla custodia cautelare e soprattutto la responsabilità civile dei Giudici…dovesse affermarsi il referendum…a costoro non sarà più consentito commettere impunemente errori senza pagare di tasca propria per come accade ai semplici cittadini…tra i tanti che hanno risposto all’appello si segnalano: l’assessore al turismo della regione Calabria Fausto Orsomarso…l’ex Consigliere regionale Gianpaolo Chiappetta, per il cdx,il capo gabinetto alla regione Calabria Franceschina Bufano…il presidente della camera penale Brutia Pietro Perugini…il consigliere delegato alla Cassa Forense Filippo Mancini…Maurizio Misasi,figlio dell’indimenticato Riccardo, Valerio Zicaro per l’Aiga e Aurelia Zicaro per Nessuno tocchi Caino… Greco, Granata e Perfetti soddisfatti del riscontro positivo nonostante la giornata torrida, organizzeranno un banchetto estivo nella località turistica di Diamante…la raccolta delle firme proseguirà poi a Cosenza per tutto il mese di settembre…

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Capitano Ultimo e Nino Spirlì raddoppiano i costi di smaltimento dei rifiuti per la provincia di Cosenza,due milioni di Euro in più al mese.

Udite, Udite, cittadini calabresi,“La Regione Calabria risolverà nelle prossime ore il blocco dei conferimenti dei rifiuti dell’Ato Cosenza che, da lunedì, riprendono, per complessive 450 tonnellate al giorno, fuori regione e nelle discariche di Crotone e di Lamezia Terme”. A comunicarlo è l’assessore all’Ambiente della Giunta regionale, Sergio De Caprio.”Ovviamente il costo per la discarica di Crotone tra trattamento e conferimento è di trecento euro a tonnellata,con l’aumento di 112 euro a tonnellata. Per la discarica fuori regione si arriva a oltre 350 euro a tonnellata.E’ stato un lavoro impegnativo è difficile per capitano ultimo e il suo capo Nino Spirlì, aumentare i costi per i cittadini della provincia di Cosenza. Un aumento giornaliero dei costi per i comuni della provincia di Cosenza di 65.000 Euro, quasi 2 milioni di Euro al mese. Tutti i comuni della provincia di Cosenza andranno verso il dissesto finanziario.Le cose vanno cosi in Calabria, cioè non vanno.

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Emergenza Rifiuti: Il Consorzio Valle Crati è pronto, il Presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì faccia la sua parte.

In merito all’emergenza rifiuti, il Consorzio Valle Crati da quasi due mesi aveva già individuato con propria lettera indirizzata alla Regione Calabria, il percorso amministrativo per dare soluzione di continuità al conferimento dei rifiuti, presso la discarica di San Giovanni in Fiore. Da allora il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, ha solo creato disordine e confusione amministrativa, promuovendo una serie di atti che non sono aderenti alla normativa vigente. Condivido la posizione espressa dell’ufficio di Presidenza dell’Ato Cosenza, per la lettera indirizzata al Presidente della Regione Calabria, all’Assessore All’Ambiente della Regione Calabria, al Dirigente Generale del Dipartimento, in cui si richiedono interventi immediati per superare lo stato emergenziale. Bisogna immediatamente che vengano attuate le necessarie lavorazioni di preparazione del sito di stoccaggio e ha ragione l’ATO Cosenza quando dice “che sarebbe necessaria una procedura di approvazione con tempi, comunque, non compatibili con l’attuale emergenza e verificata la necessità di intervento diretto da parte del Consorzio Valle Crati, si chiede al Presidente della Regione Calabria di emettere apposita ordinanza, indirizzata al Consorzio Valle Crati, per l’attivazione dello stoccaggio dei rifiuti, in deroga alle norme di settore, nelle more della realizzazione degli interventi autorizzati con il PAUR del Decreto Dirigenziale N. 7213 del 13/07/2021.” Sicuro di un riscontro urgente di tutti i soggetti istituzionali preposti su tutte le indicazioni date dall’Ufficio di Presidenza dell’ATO Cosenza, la Regione Calabria e il suo Presidente Nino Spirlì, faccia la sua parte per uscire dall’emergenza. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Emergenza rifiuti:L’ufficio di Presidenza Ato Cosenza,intervenga il Presidente della Regione Calabria per l’attivazione dello stoccaggio dei rifiuti.

L’Ufficio di Presidenza dell’ATO CS, riunito in data odierna alle ore 13:00, ha unanimemente stabilito quanto segue: preliminarmente si contesta in toto quanto richiamato nella missiva a firma del dirigente dott. Comito sulle ipotizzate inadempienze di questa Autorità d’Ambito, stante la tracciabilità di tutte le attività svolte sia dai componenti di questo UdP che dagli organi tecnici della Comunità stessa, nonostante la continua contraddittorietà dei dispositivi prodotti dal dirigente in indirizzo.
In particolare, con riferimento al decreto avente ad oggetto il PAUR relativo alla discarica consortile sita in località Vetrano di San Giovanni in Fiore, si evidenzia come lo stesso dirigente dapprima abia indirizzato il provvedimento autorizzativo al Consorzio Valle Crati e, successivamente, con decreto del 26/07/2021, ritenga di dover investire della procedura di attuazione degli interventi sulla stessa discarica esclusivamente l’ATO CS e non il Consorzio, non riconoscendo alcun titolo al Consorzio stesso, in palese contraddizione con gli atti precedentemente emessi.
Nella riunione odierna, a conferma della corretta individuazione dell’Ente proprietario della discarica, questo UdP ha ascoltato la Direttrice Generale del Consorzio Valle Crati, la quale ha confermato che la proprietà della discarica consortile, esclusa la porzione di terreno in cui è ubicato il Lotto 0, è del Consorzio stesso.
Sono state evidenziate, inoltre, le incoerenze procedurali che deriverebbero dall’attuazione dei decreti dirigenziali sopra richiamati e comporterebbero, fra l’altro, maggiori e insostenibili carichi economici per i comuni dell’ATO CS, stante la necessità, in assenza di ampliamento della discarica consortile, di un successivo trasferimento dei rifiuti depositati in stoccaggio provvisorio in altro sito di destinazione finale (con ulteriori spese di conferimento).
Atteso che per l’attuazione delle necessarie lavorazioni di preparazione del sito di stoccaggio sarebbe necessaria una procedura di approvazione con tempi, comunque, non compatibili con l’attuale emergenza e verificata la necessità di intervento diretto da parte del Consorzio Valle Crati, si chiede al Presidente della Regione Calabria di emettere apposita ordinanza, indirizzata al Consorzio Valle Crati, per l’attivazione dello stoccaggio dei rifiuti, in deroga alle norme di settore, nelle more della realizzazione degli interventi autorizzati con il PAUR del Decreto Dirigenziale N. 7213 del 13/07/2021.
Al Dirigente Generale ing. Comito, infine, si chiede di disporre che il finanziamento dell’intervento complessivo riguardante la discarica consortile (incluso quanto disposto per il Lotto 0) venga determinato in favore del Consorzio Valle Crati, stante l’individuazione della discarica consortile quale discarica di servizio per il futuro ecodistretto Cosenza Nord.
Certi di un riscontro urgente di tutti i soggetti istituzionali in indirizzo, nella speranza che in futuro le stesse sollecitazioni rivolte all’ATO CS vengano prodotte anche nei confronti degli altri Ambiti che, comunque, si ritrovano a dover utilizzare impianti esterni al territorio di competenza (come rilevabile dalle disposizioni dello stesso Dirigente Generale), in modo da evitare spiacevoli e inopportune contrapposizioni, si porgono cordiali saluti.
Cosenza, li 30 luglio 2021.
Per l’Uffico di Presidenza
Il Presidente dell’ATO Cosenza
Avv. Marcello Manna

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Emergenza rifiuti:La Regione Calabria dovrebbe diffidare se stessa per manifesta incapacità.

In merito all’emergenza rifiuti, il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, sta solo creando disordine e confusione amministrativa, ha promosso una serie di atti che non sono aderenti alla normativa vigente e il Consorzio Valle Crati con lettera del 28/07/2021 ha già chiarito che non consentirà di porre in essere sulla discarica consortile di San Giovanni in Fiore, della quale è proprietario, eventuali attività difformi da quanto previsto dalla legge. Se si dovessero ravvisare eventi manifestamente trasgressivi della legge, si riserverà di adire le autorità giudiziarie competenti. La Regione Calabria dovrebbe diffidare se stessa per manifesta incapacità di gestire l’emergenza. Le cose in Calabria vanno cosi, cioè non vanno. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Maximiliano Granata:Depurazione,Sandro Principe non conosce gli argomenti di cui parla.

Non ho bisogno né voglia di dar conto a chicchessia, e tanto meno a Sandro Principe, dell’eccellente tandem costituito con Marcello Manna, Sindaco della città di Rende. Prendo atto della presenza di una federazione riformista di cui parla Principe, che francamente penso rappresenti l’archeologia della politica rendese. Non entro nel merito delle domande fatte da Sandro Principe sulla depurazione, perchè riportano una miriade di inesattezze che evidenziano la mancata conoscenza degli argomenti di cui si parla. Grazie all’efficienza di un eccellente consiglio d’amministrazione che mi onoro di presiedere, il Consorzio valle Crati con tutti i soggetti preposti hanno deciso di inizare per il prossimo 1 Settembre 2021 i lavori del project financing finanziati con delibera CIPE n. 60/2012 per l’adeguamento tecnologico e funzionale delle opere di collettamento e dell’impianto di depurazione consortile sito in C/da Coda di Volpe del Comune di Rende(CS) nonchè del sistema fognario dei comuni facenti parte dell’agglomerato “Cosenza-Rende”. Penso che Sandro Principe se ne debba fare una ragione, noi siamo diversi, noi siamo gli amministratori del fare, noi siamo un’altra storia.

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Mario Occhiuto:La speranza dei manettari è sempre quella di far arrestare quelli che odiano.

Dichiarazione di Mario Occhiuto su FB.
La speranza dei manettari è sempre quella di far arrestare quelli che odiano. In questa vicenda ci sarebbe da chiedersi se mai come si fa a coinvolgere chi ha denunciato una truffa solo sulla base della delazione del truffatore senza che lo stesso riesca a produrre uno straccio di qualsiasi prova o riscontro. La verità è che io sono stato un perseguitato a causa di campagne diffamatorie prodotte da specialisti e dall’azione di avversari politici molto potenti (in campo giudiziario) che hanno pilotato e costruito inchieste dal nulla utilizzando ogni mezzo e garantendo l’impunità a quelli che mi accusavano (falsamente per propria convenienza). Tutto questo per aver lavorato dieci anni per la città e per aver moralizzato l’ambiente comunale .

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A spasso per Calabaia:Con Gianluigi Sarpa al Roxy Bar.

Nell’accogliente location in Belvedere Marittimo, frazione di Calabaia, è d’obbligo fermarsi al Roxy Bar, locale gestito da Gianluigi Sarpa, figura storica del posto. Qui potrete deliziarvi con una lauta colazione la mattina e la sera gustare una pizza favolosa e anche degli ottimi panini. Un posto per famiglie e per tutte le tasche in una atmosfera rilassata e vacanziera. Oggi a spasso per Calabaia, anche per me è stato doveroso dare un saluto per l’apertura della stagione.

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Tirreno,amministratori sotto inchiesta:La culla del giustizialismo,peggio del katanga.

Le vicende dei numerosi amministratori sotto inchiesta del tirreno cosentino, mi induce ad alcune riflessioni:
Una volta era d’obbligo affermare che all’Estero ci “invidiavano il Duce”. Ora per una forma assai simile di narcisismo, frutto di ottusità e di imposizione mediatica, sembra che dovremmo sentirci “invidiati” nientemeno che per il nostro diritto, “saggiamente” libero da impacci garantisti. A dettare agli Italiani l’assioma della loro fortuna di essere “guidati” dal Duce, con il corollario, appunto, dell’invidia prodotta in quei babbei degli stranieri che non erano stati capaci di procurarsene uno almeno un po’ somigliante al prototipo (ma poi i tedeschi ne tirarono fuori uno cento volte più “duce”) era lo stesso oggetto dell’invidia : il Duce ed i suoi cortigiani. Oggi a cercar di convincerci che siamo fortunati ad avere la miglior giustizia del mondo, che gli altri ci invidiano solo perché non la conoscono, sono gli stessi magistrati, che delle nostre leggi, ancora non tutte da buttare, fanno il “diritto vivente”, che a volerlo buttar via non ci si riesce, perché in un modo o nell’altro te lo fanno “vivere”, spiattellandotelo tale e quale.
Dunque, cari connazionali, “allegria”, come diceva la buonanima di Mike Bongiorno. Allegria perché siamo la culla del diritto e della giustizia, quella che non si fa fregare, perché se ne frega di quelle chiacchiere del garantismo. La culla, insomma, del giustizialismo. Peggio per chi non riesce a fare altrettanto e per evidenti complessi di inferiorità non sa imitarci. Il guaio è che con le loro stronzate (scusate, diciamo… sciocchezze…) mettono i bastoni tra le ruote alla giustizia nostra ed ai nostri magistrati che così bene la amministrano.
Queste cose, se non le diceva esplicitamente, le evocava e le lasciava intendere e faceva il necessario perché dovessimo intenderle giorni fa in televisione un magistrato che non è né un fanatico fondamentalista, né un esibizionista né tanto meno uno sprovveduto e che, pertanto, si può dire esprima il succo di tutta una politica giudiziaria (quella, appunto dei magistrati, che peraltro negano di averne una).
Dunque, Nicola Gratteri, della D.D.A. di Reggio Calabria, magistrato “antimafia”, anzi, antindrangheta, alle prese, per le sue funzioni, con molti problemi relativi ai rapporti con altri sistemi giudiziari e di indagini penali vigenti in Paesi d’Europa (e non solo), lamentava che, ad esempio, in Germania non fossero consentite intercettazioni telefoniche ed ambientali come da noi (dove, possiamo aggiungere, anche se non sono consentite, si fanno lo stesso etc. etc.) intercettazioni che avrebbero, ad esempio, consentito di “prevenire” la strage di ‘ndrangheta di Duinsburg.
Abbiamo inteso da vari magistrati lamentele analoghe: quei testoni dei Tedeschi, degli Olandesi, degli Inglesi, non si vogliono render conto di quanto sia buono il nostro sistema di sottoporre a misure “di prevenzione” anche patrimoniali (confische etc.) in base a “sufficienti indizi”; e non di “aver fatto” questo e quello, ma di “essere” mafiosi. Vogliono le prove.
E noi gliele diamo: le prove che quelli “sono indiziati”. E quelli niente: le prove che uno è “indiziato” per loro non contano…
Che poliziotti e pubblici accusatori lamentino di avere “le mani legate” non è davvero una novità. I nostri magistrati di tali lamentele ne hanno fatto un coro di sottofondo di ogni loro attività associativa o istituzionale. Adesso che ministri (di sinistra o di destra) fanno a gara ad adattare leggi e decreti ai loro desideri, il coro è, per lo più, di “allarme” per ciò che potrebbe accadere se Berlusconi non avesse lui le mani legate e volesse cominciare a guardar dove le mettono loro.
Intanto, un po’ per tenersi in esercizio, un po’ per abitudine, un po’, certamente, anche per convinzione, si lamentano del presente con riferimento a ciò che può capitare all’estero.
Come dire: altro che buoni esempi della giustizia di altri Stati! E’ là che le cose non vanno. Non vanno perché in Germania, Belgio, Francia, Olanda etc. etc. la giustizia non è “lottatrice”, ma avvelenata dal garantismo.
Ed ecco che il buon magistrato Gratteri, dà una spiegazione di questa “inadeguatezza”. Di quella dei Tedeschi, in particolare.
Essendo stati nazisti, i Tedeschi ora hanno timore di non apparire abbastanza democratici e finiscono quindi per prendere per buone le corbellerie dei garantisti. E così mettono i bastoni tra le ruote alla magistratura italiana che deve ricorrere alla collaborazione internazionale per combattere ‘ndrangheta, mafia e camorra. L’Italia, dove la democrazia è invece più radicata e non c’è bisogno di sbracciarsi troppo e compromettersi col garantismo per dimostrarlo, può accontentarsi dei “sufficienti indizi” per intercettare, confiscare e arrestare. Democraticamente. Peccato che quelli là non capiscano che siamo noi la “culla del diritto” (e della democrazia) e non ci lascino arrestare, intercettare, confiscare “all’italiana” per lottare contro la criminalità nostra (ed anche loro) anche nei loro paesi.
Di tutto questo discorso una cosa di buono sembra esserci. Non si sente la solita solfa secondo cui qui da noi tutto va a catafascio, peggio che nel Katanga etc. etc. Ma poi ci si rende conto che dovremmo dedurne che quel che abbiamo di buono e quel che bene funziona è la giustizia. Ed allora…
Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv.Maximiliano Granata.

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Maximiliano Granata(Consorzio Valle Crati): Cari Riformisti, io e Marcello Manna siamo un’altra storia. Non conoscete gli argomenti di cui parlate.

Relativamente ad alcune dichiarazioni di una sigla i riformisti di Rende che poi non capisco cosa dovrebbero riformare, si chiama in causa il Consorzio Valle Crati. Vorrei domandare a questi sinistri, di chi sono le responsabilità del fallimento della Valle Crati SPA? Questo è bene ricordarlo per chi non ha memoria storica. I sinistri non so se all’epoca si chiamavano riformisti, hanno lasciato nel 2010 l’ente con 35 milioni di euro di debiti, totalmente fallito. Sono subentrato alla guida del Consorzio Valle Crati nel 2011 e dopo dieci anni, non solo ho riportato i conti in attivo, ma l’ente che dirigo è diventato esempio di eccellenza nel settore dei rifiuti e depurazione. Ho avuto il piacere di essere sostenuto in questi sette anni dal Sindaco di Rende Marcello Manna e posso dichiarare con forza che abbiamo creato una grande squadra di consiglieri d’amministrazione competenti ed efficienti.

Capisco che questo da fastidio ai sinistri

, agli antagonisti, agli eversivi, ai diffamatori idrofobi online e agli odiatori della società cosentina e rendese. Fatevene una ragione, noi siamo diversi, noi facciamo le opere, noi siamo gli amministratori del fare, NOI SIAMO UN’ALTRA STORIA. Infine di Marcello Manna ho da aggiungere che, se non avessi verso di lui altri motivi di stima e di considerazione, mi basterebbe il fatto che contro di lui si scatenano le cavolate di sigle come i riformisti e di soggetti e strumenti mediatici del genere per tributargli la mia stima e la mia solidarietà.

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Granata(Valle Crati), Emergenza Rifiuti:” In Calabria manca una visione strategica pubblica”.

Il settore dei rifiuti sta attraversando una fase di profonda trasformazione giungendo a uno snodo cruciale per il suo sviluppo: da una parte si registra un positivo sviluppo verso la circular economy e dall’altra il comparto è in attesa di confrontarsi con la nuova regolazione.
La Calabria non si è ancora dotata di una strategia industriale pubblica che orienti in maniera organica lo sviluppo dell’intera filiera del waste management. Garantendo tassi crescenti di raccolta e avvio a riciclo, ma anche la gestione sostenibile delle quantità di scarti che non possono, o quanto meno non ancora, tornare a nuova vita. Serve un termovalorizzatore efficiente per recuperare energia dai rifiuti non recuperabili altrimenti, distribuiti in modo coerente con i fabbisogni sul territorio in modo da limitare gli impatti ambientali, sia dello smaltimento in discarica, sia del trasporto dei rifiuti su lunghe distanze. Serve, insomma, quella pianificazione strategica che è sempre mancata in Calabria. Bisogna utilizzare le risorse europee, stiamo correndo il rischio di perdere 100 milioni di Euro di Fondi, per costruire nuovi impianti di trattamento pubblici e individuare immediatamente la discarica di servizio pubblica per il conferimento degli scarti di lavorazione. Per questi motivi ritengo che il Presidente della Giunta Regionale debba tracciare un percorso di rigoroso controllo pubblico sul privato che è il vero cancro del sistema regionale dei rifiuti. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Vincenzo Granata Vicario ATO Cosenza: Altro che inerzia, c’è una chiara incapacità dei dirigenti della Regione Calabria, sia di programmare che di organizzare. Intervenga il Presidente f.f. Nino Spirlì .

Un ringraziamento a Mario Occhiuto e a tutta la sua squadra per i risultati raggiunti nel settore della raccolta differenziata. Condivido con lui che Il Comune in questi ultimi dieci anni è riuscito (per primo in Calabria) ad organizzare un sistema di raccolta differenziata porta a porta che oggi ci consente di raggiungere la percentuale di circa il 70% di raccolta differenziata giornaliera e più volte siamo stati premiati come Comune Riciclone. Ringrazio altresì per l’operosità e il lavoro svolto il Consorzio Valle Crati per la discarica di San Giovanni In Fiore, il Comune di Cassano allo Jonio per la discarica di Cassano allo Jonio, Rende e CoriglianoRossano per gli impianti di trattamento, nonché il comune di San Giovanni in Fiore. Va infine un mio personale ringraziamento per la vicinanza e l’attenzione posta alla risoluzione dei problemi al Presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì e al capo di gabinetto Avv. Franceschina Bufano a cui chiederò congiuntamente di seguire tutta la procedura amministrativa. Dopo la riunione del 15 Luglio 2021 presso la Regione Calabria, si era concordata la linea da seguire per l’immediata risoluzione delle problematiche relative alla discarica di San Giovanni in Fiore e francamente non riesco a comprendere la nota del direttore generale del dipartimento Ambiente, dove raccomanda l’ATO con la massima urgenza e diligenza le lavorazioni necessarie per la celere ripresa dei conferimenti, cercando di scaricare delle chiare responsabilità in capo all’assetto burocratico della Regione Calabria, incapace di effettuare la necessaria programmazione per uscire fuori dall’emergenza rifiuti in provincia di Cosenza. Altro che inerzia dell’ATO Cosenza che si è sempre contraddistinto per dialogo e operosità, qui c’è una chiara inerzia della dirigenza della Regione Calabria nel compito di programmazione del ciclo integrato dei rifiuti. Vieppiu’ il servizo di smaltimento dei rifiuti solidi urbani sul territorio della Regione Calabria è stato garantito esclusivamente mediante l’utilizzo di strumenti extra ordinem presidenziali e questo non è un merito per la regione Calabria; anzi, al contrario il ricorso a tale tipologia di atti amministrativi evidenzia maggiormente la chiara incapacità dei dirigenti della Regione Calabria sia di programmare, organizzare e realizzare i siti necessari al trattamento ed allo smaltimento dei rifiuti su tutto il territorio regionale. A questo aggiungo che nel caso specifico della Discarica di San Giovanni in Fiore, come mai la Regione Calabria e Il Direttore Generale, non ha posto da quasi due mesi gli atti consequenziali di sua competenza, dimostrando la sua totale inerzia,per la ripresa dei conferimenti? Il percorso procedurale che la Regione Calabria doveva tracciare con celerità prevedeva 1) autorizzazione del sito di stoccaggio temporaneno; 2) rilascio di PAUR a completamento di tutte le procedure previste dalla normativa vigente; 3) sottoscrizione di convenzione per l’ampliamento della discarica consortile di San Giovanni in Fiore . Solo con un gioco di squadra si puo’ uscire fuori dall’emergenza dei rifiuti in provincia di Cosenza, per questi motivi mi appello a tutti i soggetti preposti affinchè possano trovare una linea di convergenza per rientrare in quella linea di filiera che ci porterà alla ripresa dei conferimenti. Lo dichiara il vicario ATO Cosenza Vincenzo Granata

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I vertici mediocri della Lega.Torna Cristian Invernizzi in Calabria.

Il leader della Lega Matteo Salvini invita Fdi a non mettere in discussione il ticket con Occhiuto ma Giorgia Meloni rilancia a muso duro e ribatte che in Calabria le regole sono saltate. Uno dei nodi della discussione è incentrato proprio sulla figura della Vicepresidenza della Giunta Regionale Nino Spirlì. Nell’incontro segreto tra esponenti calabresi di primo piano di Fratelli d’Italia e della Lega è stato evidenziato che la Lega continua ad occupare tutte le caselle più importanti con persone mediocri, occupando spazi eccessivi sulla base di rapporti di forza nazionali che in Calabria non hanno riscontro. E’ del tutto evidente che una qualche correzione si impone e alcuni rappresentanti della Lega regionale hanno dato il via libera, in cambio di un assessorato di peso, all’eliminazione di Spirlì dalla futura Vicepresidenza,reo di non essere candidato alla carica di consigliere regionale, nella prossima e imminente competizione elettorale. Dal canto suo Matteo Salvini sta constatando l’inconsistenza di qualche mediocre esponente regionale del partito e per questi motivi scenderà nella prossima settimana in Calabria l’On Cristian Invernizzi, per cercare di mettere ordine ad una situazione molto ingarbugliata. La storia continua ………………………………..

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Complotto ai danni di Nino Spirlì.Lo strano silenzio di Saccomanno e Calabretta.

La testata, più seguita dalla Regione Calabria, LaC News, riporta la notizia del blog aspassoperlacitta, sull’ombra di un complotto ai danni del Presidente ff della Regione Nino Spirlì.

“Insomma, a leggere tra le righe della dinamica politica che si è innescata, Nino Spirlì non farebbe bene, a dormire sonni tranquilli. A ciò si aggiunga la circostanza che dietro le quinte, della stessa Lega, in Calabria, si consuma una lotta intestina senza esclusione di colpi. Un blog, di cui è titolare Max Granata, già presidente del consorzio cosentino Valle Crati e fratello di Vincenzo, Consigliere comunale di Cosenza in quota Lega, da qualche ora sta pubblicando a puntate l’evoluzione di un presunto complotto ai danni di Nino Spirlì da parte di altri dirigenti del Carroccio, nel mirino delle veline, commissario e subcommissario regionale del partito di Alberto da Giussano, Saccomanno e Calabretta.

Scrive il blog aspassoperlacitta.it: «Secondo i bene informati sembra che il partito calabrese con il commissario Giacomo Francesco Saccomanno e il subcommissario Cataldo Calabretta, stiano lavorando congiuntamente nell’ambito del partito e della coalizione per defenestrare dalla futura vicepresidenza della giunta regionale, Nino Spirlì, a vantaggio di un altro esponente della Lega». E – sempre secondo le indiscrezioni dello stesso blog – «sembrerebbe ci sia stata qualche giorno fa una cena tra un numero limitato di persone, esponenti di primo piano di Fratelli d’Italia e della Lega, dove si sarebbe stabilita l’intesa per eliminare Nino Spirlì dalla prossima Vicepresidenza della Giunta Regionale della Calabria». Insomma, una campagna elettorale che per Roberto Occhiuto e il centrodestra doveva essere una passeggiata si sta rivelando una corsa ad ostacoli.”

Le prossime indiscrezioni saranno pubblicate nei prossimi articoli.

Nel frattempo non possiamo che constatare lo strano silenzio del commissario regionale del partito della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno e del subcommissario Cataldo Calabretta. 

La Storia continua …………………………………………………

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La congiura contro Nino Spirlì:Accordo Fratelli d’Italia e alcuni esponenti della Lega.

La discussione interna al partito della Meloni, sulla Calabria, non farà sconti.Sul piatto della bilancia ora c’è la vicepresidenza che in caso di vittoria era già stata assegnata al Carroccio. Secondo i bene informati sembrerebbe ci sia stata qualche giorno fa una cena tra un numero limitato di persone, esponenti di primo piano di Fratelli d’Italia e della Lega, dove si sarebbe stabilita l’intesa per eliminare Nino Spirlì dalla prossima Vicepresidenza della Giunta Regionale della Calabria. Una vera e propria macchinazione ai danni di Nino Spirlì che allo stato è l’unico esponente della Lega che sta cercando di recuperare consensi sul territorio.L’accordo sancito consisterebbe nella vicepresidenza della giunta in quota Fratelli d’Italia e la presidenza del Consiglio Regionale e un assessorato di peso in quota Lega.La storia continua………………..

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Lega Calabria:Nino Spirlì defenestrato da Saccomanno?

Movimenti Regionali in casa Lega. Il commissario del partito Giacomo Francesco Saccomanno, sta solo determinando confusione e perdita del consenso elettorale del partito a livello regionale. L’unico che sta facendo un buon lavoro sul territorio e sta riscuotendo consensi in ambito regionale per il partito della Lega, ormai in caduta libera, è l’instancabile Presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì. Secondo i bene informati sembra che il partito calabrese con il commissario Giacomo Francesco Saccomanno e il subcommissario Cataldo Calabretta, stiano lavorando congiuntamente nell’ambito del partito e della coalizione per defenestrare dalla futura vicepresidenza della giunta regionale, Nino Spirlì , a vantaggio di un altro esponente della Lega. Una strategia politica tutta interna alla Lega, in vista delle prossime elezioni per il rinnovo del parlamento nel 2023.  La storia continua …………………………………………….

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Emergenza rifiuti: Il Consorzio Valle Crati, insieme all’ATO Cosenza c’è a sostegno della Regione Calabria.

Il Consorzio Valle Crati aveva già istituito una task force finalizzata alla risoluzione delle criticità connesse all’emergenza rifiuti in cui versano, ad oggi, i Comuni ubicati nel territorio della provincia di Cosenza. La task force è stata denominata Unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza dei rifiuti nella provincia di Cosenza. L’Unità è composta dai seguenti membri : Presidente del Consorzio Valle Crati, gestori degli impianti di trattamento designati dalla Regione Calabria, Assessore all’Ambiente della Regione Calabria o suo delegato, Direttore Generale del Dipartimento Regionale competente a decidere in materia di rifiuti o suo delegato, Presidente dell’ATO o un suo delegato. L’Ente consortile “Ente Pubblico” puo’ intensificare il proprio contributo mettendo a disposizione le risorse umane, gli strumenti e la logistica in suo possesso nonché rendendosi parte attiva nel processo di risoluzione della problematica emergenziale dei rifiuti nel territorio della provincia di Cosenza e a livello regionale. L’unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza rifiuti nella provincia di Cosenza potrà supportare la Regione Calabria, l’ATO Cosenza, nella realizzazione di procedure e/o di interventi finalizzati alla rimozione delle criticità connesse ai rifiuti nella provincia di Cosenza e nel territorio calabrese. Il Consorzio Valle Crati, insieme all’ATO Cosenza c’è a sostegno della Regione Calabria, per uscire fuori dall’emergenza rifiuti. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Al via i lavori della depurazione dell’agglomerato Cosenza-Rende per il 1 Settembre.

Oggi a Rende, in sede consortile, si è tenuto un incontro tra il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, il Presidente dell’Autorità Idrica Calabria e neo Presidente dell’ANCI Regionale Avv. Marcello Manna e l’Amministratore della società consortile Kratos s.c.a.r.l. Dott. Alfonso Gallo. Al termine di tale incontro, con spirito ad animo più che condivisivo tra i soggetti protagonisti di questo appuntamento, si è deciso di iniziare per il prossimo 1° settembre 2021 i lavori del project financing finanziati con Delibera CIPE n. 60/2012 per l’adeguamento tecnologico e funzionale delle opere di collettamento e dell’impianto di depurazione consortile sito in C/da Coda di Volpe del Comune di Rende (CS) nonchè del sistema fognario dei Comuni facenti parte dell’agglomerato “Cosenza-Rende”. L’intervento prevedrà la realizzazione di circa 27.000.000 di euro di lavori che interesseranno tutte le reti fognarie e gli impianti di depurazione dell’agglomerato Cosenza-Rende, il cui soggetto attuatore è il Consorzio Valle Crati in collaborazione con l’Autorità Idrica Calabria in qualità di soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato Regionale. Kratos s.c.a.r.l. è il Concessionario che si occuperà di realizzare i lavori e di gestire gli impianti fognario-depurativi consortili e dei singoli Comuni consorziati per quindici anni. Ci troveremo di fronte ad un’opera titanica che in termini economici sarà tra le più rilevanti del Mezzogiorno, mentre in termini ambientali sarà la più incisiva ed importante della Regione Calabria. In aggiunta al finanziamento di 35 milioni di euro riconosciuti con Delibera CIPE n. 60/2012 il Consorzio Valle Crati si è, inoltre, candidato all’inserimento nel Piano Nazionale di Resilienza di lavori di ammodernamento dei collettori fognari e degli impianti di depurazione dell’agglomerato Cosenza-Rende, aggiuntivi rispetto a quelli già finanziati con Delibera CIPE n. 60/2012, per il reperimento di fondi ulteriori che consentano l’uscita definitiva del predetto agglomerato dall’infrazione comunitaria le cui sanzioni sono già in fase di irrogazione a causa del mancato rispetto della Direttiva comunitaria 91/271/CEE. Ed al tal proposito la Regione Calabria ha proposto i suddetti lavori sugli impianti fognario-depurativi dell’agglomerato Cosenza-Rende quale intervento prioritario e strategico regionale nell’ambito del Recovery Found. Rispetto a questo grandissimo ed encomiabile risultato, enorme è stata la soddisfazione del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata e del Presidente dell’Autorità Idrica Calabria e neo Presidente dell’ANCI Regionale Avv. Marcello Manna. Il Presidente Granata ha dichiarato: “Dopo tante traversìe di carattere burocratico finalmente il Consorzio Valle Crati con l’inizio dei lavori previsto per il prossimo primo settembre ha cristallizzato l’avvenuto raggiungimento di un risultato storico nel settore della depurazione per i Comuni della Valle del Crati: ammoderneremo gli impianti fino a renderli tecnologicamente molto avanzati e renderemo il processo di trattamento delle acque reflue notevolmente più efficace ed efficiente. Il partenariato con aziende di altissimo livello professionale nonché di notevole esperienza sul campo come la società Kratos s.c.a.r.l. ci consentirà di godere di un sistema rinomato di smaltimento di rifiuti liquidi e di rimuovere le sanzioni che l’Unione Europea ha irrogato alla Calabria per il mancato rispetto delle prescrizioni comunitarie in ambito fognario-depurativo. La nostra parola d’ordine continuerà ad essere la garanzia dei servizi al cittadino ed il rigoroso rispetto della normativa ambientale. Rivolgo il mio personale ringraziamento al Sindaco della città di Cosenza Arch. Mario Occhiuto, comune capofila, per il costante sostegno in tutti questi anni, al Presidente dell’Autorità Idrica Calabria Avv. Marcello Manna per la sua costante presenza e per l’alacre attività svolta, l’Assessore Regionale All’Ambiente Sergio De Caprio e la dirigenza regionale, perché solo con il lavoro congiunto di una grande squadra si possono ottenere brillanti risultati”. Il Presidente e Sindaco Manna si è detto molto soddisfatto di questo successo ottenuto nell’ambito del lavoro svolto in tandem tra Autorità Idrica Calabria e Consorzio Valle Crati ed ha affermato: “Sono orgoglioso della meta raggiunta fino ad ora nel settore della depurazione dell’agglomerato Cosenza-Rende. Ci abbiamo creduto e così abbiamo tagliato un traguardo storico. Questo intervento, molto travagliato dal punto di vista delle procedure tecnico-amministrative, ha finalmente visto la sua realizzazione e rappresenta una svolta definitiva nel campo dello smaltimento delle acque reflue nella provincia di Cosenza; questo sarà solo l’inizio di una lunga serie di progetti e di interventi che saranno destinati a passare alla storia ed a rendere la nostra Calabria concorrenziale in termini di sviluppo e di progresso per quanto attiene ai servizi al cittadino ed alla sua tutela in tutte le possibili forme”.

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Granata(Valle Crati): Emergenza rifiuti, non è questo il tempo dei proclami ma di agire per la nostra comunità.

In data 29/06/2021 in una lettera indirizzata all’Assessore Regionale all’Ambiente Colonnello Sergio De Caprio, il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, ha evidenziato l’imminente esaurimento dei conferimenti per la discarica di San Giovanni in Fiore Loc. Vetrano e realizzazione lavori a seguito di rilascio provvedimento autorizzatorio unico in materia ambientale Paur, stato di emergenza, comunicazioni per uscire dall’emergenza. Abbiamo altresì invitato con estrema ed assoluta urgenza a tutti gli enti in epigrafe, in primis l’Assessore Regionale All’Ambiente De Caprio ed i loro responsabili a voler promuovere nell’immediato un incontro che convogli forze istituzionali ed uffici preposti verso la formulazioni di soluzioni di carattere tecnico ed economico che consentano di scongiurare l’interruzione del servizio di conferimento da erogare presso la discarica di San Giovanni in Fiore. Il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Valle Crati ha altresì approvato in data odierna uno studio di fattibilità per l’ampliamento della discarica di San Giovanni in Fiore. Ha ragione il Presidente dell’ATO Marcello Manna, siamo sommersi dai rifiuti e costretti a smaltirli fuori Regione con costi elevati e non sostenibili per i nostri comuni. Ci saremo aspettati dal Presidente della Giunta Regionale e dall’Assessore De Caprio, la convocazione di una riunione istituzionale per costituire una cabina di regia, per uscire fuori dall’emergenza rifiuti. Non è questo il tempo dei proclami ma di agire per la nostra comunità. Lo dichiara Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Caro Mauro avevi ragione: Antimafia Demenziale .

Caro Mauro avevi ragione e le tue considerazioni erano corrette.Nello stesso momento due episodi segnano col suggello dell’evidenza di una demenzialità ossessiva e intollerante dell’Antimafia e del suo potenziale devastante per la giustizia, l’economia e la civiltà nel nostro Paese.

Mentre dopo ben nove anni di accanimento giudiziario veniva dichiarata l’insussistenza dell’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione addebitata a Ottaviano Del Turco, presidente della Regione Abruzzo, arrestato all’epoca con quella infamante accusa fondata sulla tipica presunzione di colpevolezza “antipolitica”, con conseguente scioglimento della amministrazione regionale, è stato approvato il “Codice antimafia”, che, tra le coglionerie per le quali viene sbandierato come necessario strumento di lotta alla criminalità mafiosa e alla corruzione, prevede che le misure di prevenzione con le quali possano essere puniti gli indiziati dei reati di mafia (o colpiti, con immediati effetti devastanti, gli indiziati di essere indiziati), prevede tale trattamento per gli indiziati, e, intanto, per gli indiziati di essere indiziati dei reati contro la Pubblica amministrazione (corruzione, concussione, ecc.) commessi però mediante associazione a delinquere (cioè con indizio di tale associazione).

L’evidenza della confusione di idee e della dilagante asinità implicita nel mettere sullo stesso piano un reato tipicamente associativo, che presuppone e si manifesta in una sorta di marchio personale, quasi razziale di chi ne è ritenuto colpevole e un reato tipicamente “istantaneo”, seppure “incastonato” in un contesto associativo, sono evidenti. Essi si aggiungono all’assurdità del sistema della “persecuzione indiziaria” di tutte le “misure di prevenzione”.

Se il Codice antimafia fosse stato già in vigore, nove anni fa il sig. dott. Procuratore della Repubblica avrebbe chiesto e ottenuto il sequestro dei beni (ammesso che ne abbia) di Ottaviano Del Turco per il fatto della contestazione di un’associazione finalizzata alla corruzione che ci sono voluti nove anni a dimostrare inesistente. Ma non è detta l’ultima parola, assolto perché il fatto non sussiste va bene. Ma Ottaviano Del Turco è stato assolto sì dall’associazione a delinquere che non esiste, ma non è stato assolto dall’indizio di tale appartenenza, che, in quanto indizio, non ha bisogno che l’associazione esista davvero e sia mai esistita.

Se questa non è demenza legislativa e non solo legislativa è bene che gli psichiatri vadano a fare un altro mestiere. L’Antimafia komeinista e mafiosa traballa e mostra le sue crepe. La gente non ne può più delle panzane retoriche e delle concrete malefatte di questi sciacalli dell’Antimafia. I magistrati non privi di ragionevolezza cominciano a prendere le distanze dai loro colleghi fanatici e somari. Ma la politica continua ad assecondare le peggiori tendenze devastanti di una “giustizia di lotta”. Lotta contro la legalità e la certezza del diritto. E vota il Codice antimafia con le sue bestialità.

Gettato in carcere per mesi. Le prove non c’erano, per questo lo tenevano in cella. Speravano che confessasse. ma non aveva niente da confessare. Le poche prove sbandierate dagli accusatori si rivelarono false. Alla fine le accuse caddero quasi tutte, la Cassazione le cancellò, la teoria del grande imbroglio si sbriciolò, e Del Turco, che era stato abbandonato da quasi tutti, soprattutto – come succede spesso – dal suo partito, e cioè dal Pd, finì condannato solo per il reato di induzione indebita. È stata una condanna ingiusta, fondata su un teorema, non sulle prove. Ora pende in Cassazione una richiesta di revisione del processo. Del Turco però non saprà mai se il nuovo processo ci sarà davvero e se finalmente potrà ottenere l’assoluzione. Perché la lunga vicenda giudiziaria lo ha logorato, ha annientato il suo fisico. Oggi è chiuso in casa, è malato di cancro, di parkinson e di alzheimer. Non ragiona più. Non riconosce nemmeno i suoi familiari. Ha pagato in modo terrificante una colpa che non ha commesso. È contro quest’uomo, cioè contro uno dei protagonisti della storia della repubblica e contro una persona malatissima, che si sono accaniti i senatori che hanno deciso di togliergli la pensione. Ci sarà una rivolta di politici, di intellettuali, di giornalisti, di persone normali, di fronte a questo atto di puro sadismo? Temo di no. È ora che chi ha un po’ di coraggio lo dimostri, che ci si scrolli di dosso questa assurda e soffocante nuova, ipocrita e perversa forma di intollerabile totalitarismo. Parliamo chiaro ai nostri rappresentati politici, ai partiti, ai parlamentari. È nostro dovere.

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Toti a Reggio Calabria:Pronta una lista regionale che sorpassa l’UDC .

Giovanni Toti rappresenta, secondo gli esponenti del partito, per molti calabresi, un nuovo modo di fare politica.Giovanni Toti sta per arrivare a Reggio Calabria. Il presidente del neo movimento “Cambiamo” illustrerà alla cittadinanza gli obiettivi per il territorio calabrese.Pronta, in Calabria, una lista regionale che sorpassa l’UDC e si pone come forza significativa nel panorama politico.

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Granata( Valle Crati).Emergenza rifiuti provincia di Cosenza, nessuna risposta ed incontro da parte della Regione.

In data 29/06/2021 in una lettera indirizzata al Presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì , all’Assessore Regionale all’Ambiente Colonnello Sergio De Caprio, al Dirigente Generale, al presidente dell’ATO 1 Cosenza, al Duc ATO Cosenza, a Calabra Maceri e Servizi SPA e per conoscenza al responsabile dell’ufficio tecnico del Consorzio Valle Crati Ing. Oreste Citrea, avente ad oggetto la discarica consortile di loc vetrano San Giovanni in  Fiore, il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, ha evidenziato l’imminente esaurimento dei  conferimenti e realizzazione lavori a seguito di rilascio provvedimento autorizzatorio unico in materia ambientale Paur, stato di emergenza, comunicazioni per uscire dall’emergenza. Abbiamo precisato che al fine di scongiurare siffatta imminente ma soprattutto preoccupante problematica, risulta assolutamente indispensabile addivenire ad una o piu’ soluzioni condivise tra tutti gli enti in indirizzo che consentano, di proseguire, comunque i conferimenti, considerata la momentanea totale assenza di impianti nei quali conferire i rifiuti prodotti dal territorio della provincia di Cosenza. Infine a fronte delle considerazioni sopra esposte, abbiamo invitato con estrema ed assoluta urgenza tutti gli enti in epigrafe ed i loro responsabili a voler promuovere nell’immediato un incontro che convogli forze istituzionali ed uffici preposti verso la formulazioni di soluzioni di carattere tecnico ed economico che consentano di scongiurare l’interruzione del servizio di conferimento da erogare presso la discarica di San Giovanni in Fiore.

Ad oggi a fronte dell’emergenza nella provincia di Cosenza, non abbiamo ricevuto nessuna risposta ed incontro da parte della Regione Calabria.

Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle crati Avv. Maximiliano Granata.

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Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica):Caso Ventura,“Basta con l’Antimafia-Mafiosa. E basta con gli sciacalli dell’Antimafia”

Oggi di buon ora mi capita di leggere un titolo a caratteri enormi sulla prima pagina dei principali giornali calabresi la notizia “la candidata del centrosinistra e dei 5s lascia dopo le indiscrezioni su un’altra interdittiva antimafia per un’azienda di famiglia”, Regionali passo indietro della Ventura, l’imprenditrice dichiara: io fuori dalla contesa per evitare ogni strumentalizzazione. All’improvviso si rievocano nella mia mente i bellissimi tramonti estivi, in quel di Belvedere Marittimo, con il mio mentore Mauro Mellini, quando discutevamo del caso Saguto e dei sequestri operati nella città di Palermo. Mauro qualche anno fa, fece uno scritto molto esaustivo su questi temi, centrando benissimo gli argomenti da un punto di vista giuridico. Lui mi copio la frase El Miedo in qualche suo articolo, che io rievocavo spesso per descrivere la codardia della classe politica e dell’avvocatura calabrese che aveva paura, El Miedo in spagnolo, di affrontare questi temi. Oggi le tue considerazioni sarebbero stati attuali nella nostra Regione, una terra di annose ingiustizie. In verità come tutti sanno avverto molto la tua mancanza, tra poco il 5 luglio, sarà trascorso un anno dalla tua scomparsa. Le tue idee pero’ camminano sulle nostre gambe e noi le porteremo avanti in questa competizione elettorale regionale. Il caso Ventura che fa un passo indietro sulla sua candidatura , mi inducono ad alcune riflessioni che erano le mie e quelle di Mauro a cui non intendo sottrarmi e per questo motivi mi preme fare alcune considerazioni agli amici calabresi che mi piacerebbero, fossero di riflessione comune, per creare una società migliore in Calabria. Tralascio le dichiarazioni di De Magistris ex leader del partito dei magistrati a cui lui è appartenuto, quando dichiara di fare un appello alle persone per bene che militano nel Pd e nei 5s, chiedendo di non rimanere schiavi del sistema e di sostenere la sua rivoluzione per la Calabria. Non mi rimane che lasciare ai lettori queste riflessioni sul caso Ventura .
“Perché il virus velenoso dello sprezzo dei principi, maturato in nome delle emergenze, è sempre destinato ad invadere ed infettare tutto l’organismo del diritto e della civiltà.
Si sono accorti anche i dormienti che sono migliaia gli innocenti, gli inutilmente assolti, le vittime stesse della mafia ad essere depredati dal meccanismo della c.d. “prevenzione”, oltre che dalle Saguto e dai suoi sodali, imitatori e maestri. Si sono accorti che quello delle misure “interdittive” prefettizie di messa al bando di imprese nemmeno indiziate di “infiltrazioni mafiose”, ma “esposte al pericolo di tali infiltrazioni” ha messo in ginocchio la provincia di Reggio Calabria, e quella di Palermo ed altre.
Perché sono giunti a perseguitare, (che in termini di utilità produttiva significa distruggere), imprese, appunto, “esposte al pericolo di infiltrazioni mafiose”. Così le vittime diventano colpevoli, cioè vittime anche di uno sciagurato sciacallaggio antimafia. Che ci ricorda il cinismo dei generali francesi (ma non solo di loro) che sostenevano nel 1917, cento anni fa, che bisognava fucilare un po’ di soldati “per incoraggiare gli altri”.
Potremmo fare volumi e volumi di mostruosità giudiziarie di questo tipo. E qualcuno di noi lo farà, come farà e faremo un’antologia delle cazzate di contorsionisti delle motivazioni con le quali lorsignori coprono questo letamaio con le loro toghe e, magari, con i loro ermellini.
Ma ormai se ne parla. Non siamo solo noi a denunciare lo scempio. Quale che sia il motivo di questo risveglio, solo in questi giorni sulla stampa nazionale, nelle televisioni, qualcuno osa alzar la voce, dire che così non va e non può andare, vedi Matteo Salvini con i suoi referendum.
E’ ora, però che a parlare siano tutti quelli, almeno, che sanno e, fino ad oggi non osano.
Bisogna che le vittime di queste soperchierie, quelle che la Santa Inquisizione tornata ad imperversare con i suoi roghi, debbano andare in giro solo col “sambenito”, l’abito del penitente. Comincino col passa-parola a darsi il segnale della ribellione all’ingiustizia della messa al bando e riconoscano chi si batte per far cessare lo scempio che, oramai, è una sciagura, una palla al piede per tutto il Paese. Facciamo circolare gli scritti ribelli.
E basta con le proposte, le invocazioni, di un “miglioramento” di una “correzione”, magari, del codice antimafia. Basta con i ridicoli tentativi di cavar sangue dalle rape, ragionevolezza di un Ministro della Giustizia e di magistrati “moderati”.
Un appello speciale agli avvocati: mettano da parte i loro studi, le loro analisi, (parlo, ad esempio quelli del Consiglio Nazionale Forense) per “correggere” il codice antimafia. non si riducano ad umiliarsi in un dialogo con il Ministro della Giustizia. Parlino invece alla gente. Scrivano sui giornali. Adoperino internet. Diventino agitatori in nome della legalità vera.
L’antimafia, le leggi speciali, la cosiddetta prevenzione sono diventate la vera matrice del rinnovato potere odioso della mafia. Basta con l’Antimafia-Mafiosa. E basta con gli sciacalli dell’Antimafia.”
Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Elezioni Cosenza:I Centristi e Rinascimento Sgarbi rivendicano il Sindaco.

L’area di centro è già in pista con  Franco Pichierri, candidato a Sindaco, con la lista Noi con l’Italia, più altre tre liste civiche, secondo i bene informati. Fabrizio Falvo e Pietro Manna non riescono ad unire tutto il centrodestra, nella ipotesi di una loro candidatura, infatti non godrebbero dell’appoggio di Coraggio Italia, UDC e Rinnovamento Sgarbi, che potrebbe rivendicare il proprio candidato a Sindaco nello scacchiere nazionale. Una coalizione monca che sta perdendo pezzi e che corre il rischio di rimanere solo con tre liste, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, ma se questo è lo scenario il centrodestra corre il rischio di implodere nella città di Cosenza.

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Elezioni Calabria: L’UDC a rischio quorum .

Nonostante gli sforzi del presidente dell’UDC, il senatore Antonio De Poli, per la composizione delle liste regionali in Calabria, l’UDC nonostante l’entrata del non piu’ forte Luigi Novello, si trova a comporre una lista debole nella provincia di Reggio Calabria e soprattutto senza grande consenso nella provincia di Catanzaro. L’UDC sembrerebbe sia a richio quorum con il serio rischio di non prendere alcun seggio in consiglio regionale. La Storia della regionali continua……………………………………..

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Emergenza rifiuti, Consorzio Valle Crati: “La Regione ci deleghi a gestire questa fase delicata”

Il Consorzio Valle Crati “Ente Pubblico” pronto a dare le soluzioni per uscire fuori dall’emergenza nel breve e lungo periodo. La Regione Calabria faccia la sua parte e ci deleghi a gestire questa fase delicata.
Il Consorzio Valle Crati aveva già istituito una task force finalizzata alla risoluzione delle criticità connesse all’emergenza rifiuti in cui versano, ad oggi, i Comuni ubicati nel territorio della provincia di Cosenza. La task force è stata denominata Unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza dei rifiuti nella provincia di Cosenza. L’Unità è composta dai seguenti membri : Presidente del Consorzio Valle Crati, gestori degli impianti di trattamento designati dalla Regione Calabria, Assessore all’Ambiente della Regione Calabria o suo delegato, Direttore Generale del Dipartimento Regionale competente a decidere in materia di rifiuti o suo delegato, Presidente dell’ATO o un suo delegato.
L’Ente consortile “Ente Pubblico” puo’ intensificare il proprio contributo mettendo a disposizione le risorse umane, gli strumenti e la logistica in suo possesso nonché rendendosi parte attiva nel processo di risoluzione della problematica emergenziale dei rifiuti nel territorio della provincia di Cosenza e a livello regionale. L’unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza rifiuti nella provincia di Cosenza potrà supportare la Regione Calabria, in evidente difficoltà e confusione amministrativa, nella realizzazione di procedure e/o di interventi finalizzati alla rimozione delle criticità connesse ai rifiuti nella provincia di Cosenza e nel territorio calabrese.
I privati da soli non possono reggere il sistema regionale e la gestione delle discariche e dei conferimenti deve essere rigorosamente pubblica. Abbiamo presentato da mesi in Regione Calabria le proposte per uscire fuori dall’emergenza, nel breve e lungo periodo, ci auguriamo che la Regione faccia la sua parte e ci deleghi a gestire questa fase delicata.
Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Cassano, Papasso: «Venga sospeso il conferimento dei rifiuti nella discarica di contrada La Silva»

Fonte Eco dello Jonio

Il sindaco della Città di Cassano Jonio, Giovanni Papasso, ha richiesto un incontro inerente la discarica località La Silva al dipartimento ambiente e territorio della Regione Calabria, al dipartimento ambiente e territorio della Regione Calabria –settore rifiuti, al presidente dell’ATO Cosenza e Ufficio di Presidenza.

Per conoscenza, l’istanza è stata inviata anche al presidente facente funzioni della Regione Calabria, Antonino Spirlì, e all’assessore all’ambiente della Regione Calabria, Sergio De Caprio.

Nella missiva, il primo cittadino ha riferito di allarmanti segnalazioni da parte dei cittadini e degli agricoltori di contrada La Silva relative a operazioni di abbanco di ulteriori quantità di rifiuti sulla IV buca della discarica, nonostante siano stati raggiunti i profili massimi di progetto, già autorizzati con apposita Ordinanza del 30 novembre 2020, nel rispetto dell’AIA – DDG n.7334 del 14/07/2020.

«Con Ordinanza del Presidente della Regione n.41 dell’11 giugno scorso – ha ricordato – è stato stabilito che l’ATO di Cosenza, al raggiungimento della saturazione dei conferimenti della IV buca della discarica, è autorizzata all’esercizio, senza soluzione di continuità dei volumi della I buca della discarica stessa per circa 29.000 mc».

Pur apprezzando la finalità dell’iniziativa, finalizzata alla messa in sicurezza e alla chiusura definitiva del corpo di discarica, il sindaco Papasso ha evidenziato che il quantitativo autorizzato di 29.000 mc è assolutamente sproporzionato rispetto alle esigenze di livellamento e messa in sicurezza della I buca.​

Nel prendere atto con rammarico che dette attività non sono state concordate preventivamente con il Comune di Cassano Jonio, contravvenendo, di fatto, a tutti gli accordi precedentemente assunti, il primo cittadino ha sottolineato che questo modo di operare è del tutto irrispettoso e istituzionalmente scorretto.

«E non è la prima volta! – ha riferito Papasso – in quanto già con l’Ordinanza n.91 del 30 novembre 2020 sono state assunte decisioni unilateralmente da codesta Regione, e, addirittura, la medesima ordinanza non è stata neanche comunicata al Comune».

Con la formale comunicazione, il sindaco di Cassano, ha chiesto, infine, alle autorità competenti di sospendere immediatamente il conferimento dei rifiuti nella discarica di contrada La Silva e di fissare al più presto un incontro tra la Regione, l’ATO di Cosenza e il Comune, per rendere note le reali intenzioni dell’Amministrazione Regionale, tenuto conto che negli incontri precedenti era stata concordata la chiusura della discarica e la sospensione di ogni attività.

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Il Consorzio Valle Crati rappresenta un modello di eccellenza in Calabria.

Le Pubbliche amministrazioni sono chiamate a svolgere un ruolo chiave a sostegno delle economie locali, soprattutto tramite processi di miglioramento della propria organizzazione e della qualità dei servizi offerti ai cittadini, soprattutto in Calabria che fa parte del cosiddetto “Obiettivo convergenza Italia” poiché posseggono un Pil inferiore al 75% rispetto alla media comunitaria e caratterizzati da fenomeni socio-economici complessi.Il Consorzio Valle Crati rappresenta un esempio di buona amministrazione: una gestione con efficienza, trasparenza, correttezza e innovazione nella P.A. che sta risolvendo i problemi nel settore della depurazione e del conferimento dei rifiuti. Con un bilancio in attivo riuscirà sicuramente a svolgere un ruolo di eccellenza in Calabria.

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Maximiliano Granata:La politica calabrese e la lotta contro la funzione di killeraggio politico della nostra magistratura.

Non è qui ed ora, che voglio sottolineare un episodio simbolo di questa debacle: le dichiarazioni del “Delatore della Repubblica” sul suo voto contro il partito che lo ha portato al Senato ed alla Presidenza dell’Antimafia. “Quando la nave affonda i topi scappano per primi”.
Diciamo piuttosto che la fine ingloriosa dell’azienda di Casaleggio e Grillo lascia una situazione a dir poco inconcepibile e terrificante. Oltre ai rifiuti tossici di un pensiero politico inesistente (non è poi una contraddizione così clamorosa) l’assetto di fondo politico-istituzionale del Paese è oggi tale da non lasciare spazio a previsioni men che angosciose.
Maggioranza relativa in Parlamento ancora nelle mani degli sconfitti dei fantasmi del Movimento scomparso. Appoggio (formale) ad essi ancora dato da un partito come il P.D. già annunziato,però, come condizionato dall’avvenuto crollo. Ma, soprattutto, dal già quasi cadavere del Movimento 5 Stelle esalano fetori di infezioni e virus terribili. Già il P.D. (ed il suo finanziatore del momento) hanno messo in campo proprio per le prossime elezioni in Calabria,un’espediente di un’antipolitica “collaterale”, più antipolitica o più cretina di quella che se ne va in pezzi. Il “Movimento delle Sardine” puzza di cadavere del cinquestellismo come se già fosse marcito. Oltre che della Sinistra che lo ha ingaggiato.
Detto tutto questo vorrei poter dire alla politica calabrese, di fare attenzione, molta attenzione. Vorrei che l’interesse della politica calabrese capisse che non non solo bisogna difendersi bene sul piano giudiziario dalle assurde accuse di presunti abusi, ma di farne la bandiera di una lotta di tutto quanto resta di ragionevole e sano nel Paese contro la funzione di killeraggio politico della nostra magistratura. Dovrei dire, per l’esattezza e per non offendere qualcuno che non se lo merita, del Partito dei Magistrati, ma temo che potrei essere compreso ancora meno.
Cos’altro? Un augurio a chi ha la possibilità di guardare al futuro, di vederne uno migliore di questo raggelante presente. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione LegalitàDemocratica Avv. Maximiliano Granata.

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Caso Cirò:Mario Occhiuto,accuse false e infondate.

In merito a questa inchiesta vorrei ricordare che sono stato io denunciare i fatti alla procura appena ho scoperto che si fabbricavano carte false a mia insaputa da uno dei miei segretari, che ho immediatamente licenziato. Se non l’avessi fatto non si sarebbe scoperto proprio niente: quindi se avessi temuto di essere coinvolto minimamente in questi o in altri reati, per le propalazioni conseguenti, dovrei essere stato un pazzo a denunciare praticamente me stesso.
Tutte le accuse nei miei confronti sono infatti frutto delle calunnie di Cirò (che ho già denunciato anche per calunnia), il quale aveva ovviamente risentimento nei miei confronti ed è stato facilmente utilizzato dai miei avversari politici come delatore promettendogli e millantando evidentemente il favore da parte degli inquirenti. Strana è comunque la circostanza che siano trascorsi più di quattro anni agevolando di fatto il Cirò, nonostante l’evidenza del reato da me denunciato. E strano è che si coinvolga il denunciante sulla base di accuse del denunciato. Ricordo infine che sono stato tirato in ballo in questa inchiesta dopo un anomalo incontro del Cirò (con registrazione) a casa di un senatore della Repubblica che poi ha direttamente incaricato nella Commissione (da lui stesso guidata) una Procuratrice della Repubblica che è la stessa che è comparsa ad un certo punto (stranamente) in questo procedimento giudiziario coinvolgendo il sottoscritto (che era il denunciante).
Non sono un pazzo e non ho commesso proprio nessuna delle cose che mi viene addebitata, sono solo un sindaco che si è dedicato per dieci anni alla città mettendo in secondo piano tutto quello che riguardava se stesso. Avevo delegato per queste funzioni, come sempre avviene, la mia segreteria e mi sono fidato: non potevo certo immaginare che facesse queste porcherie. Non ho mai approfittato del mio ruolo e per mia formazione mai avrei potuto farlo, anzi posso affermare con certezza che la mia Amministrazione ha portato un grande vento di cambiamento e di legalità all’interno dell’Ente.
Ma questo è il ringraziamento. Chi governa “senza santi in paradiso”, eletto dai cittadini, e realizza concretamente il cambiamento anziché galleggiare nella politica come sempre è avvenuto in Calabria, diventa (soprattutto a causa dell’invidia politica) bersaglio di spaventoso fuoco incrociato ed è la persona più vulnerabile che può esistere in Calabria.
Io non ce l’ho con nessuno ma devo pur difendermi da accuse false e infondate (costruite ad arte da avversari che hanno provato a distruggermi creandomi comunque tanti danni) e ho il dovere di difendere la mia memoria. Adesso chiederò subito di essere sentito dal magistrato per chiarire la vicenda e sono convinto che alla fine riuscirò a ristabilire la verità dei fatti.
Alla fine, in questo mondo ingiusto, c’è sempre la speranza di incontrare sul nostro percorso chi ha una coscienza e il senso vero della giustizia.

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L’Arch. Piero Luzzi fa gli onori di casa:Inaugurato il lido Aurora di Corigliano Rossano.

Il 18 Giugno si è tenuta l’inaugurazione del Lido Aurora situato nella bella location di Corigliano Rosanno. A fare gli onori di casa l’Arch. Piero Luzzi, noto  professionista e progettista, specializzato nella realizzazione dei lidi sul mare. Presenti alla serata il Presidente del Consorzio Valle Crati, Avv. Maximiliano Granata, e il vicario Ato 1 Cosenza, Vincenzo Granata. Una serata piacevole in riva al mare di Corigliano Rossano, ripartendo dal post covid.

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Noi con l’Italia esprime grande apprezzamento per Roberto Occhiuto.

Il Coordinamento regionale di Noi con l’Italia esprime grande apprezzamento per la scelta operata dai leader nazionali del Centro-destra nell’individuare il candidato a Presidente della Regione Calabria nella persona dell’On. Roberto Occhiuto, attuale Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, parlamentare ed, oltretutto, «portatore di grande esperienza politica ed istituzionale svolta, tra l’altro, quale Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria e Consigliere comunale della città capoluogo di Cosenza».

«‘Noi con l’Italia’ è convinta che con Occhiuto la Calabria sarà in grado di individuare nuove forme di gestione della cosa pubblica, utilizzando appieno le nuove risorse nazionali e del recovery found, per realizzare concretamente un forte sviluppo legato alle potenzialità del territorio calabrese, come: Turismo, Agricoltura, Ambiente, Infrastrutture, Patrimonio Artistico e Culturale. Tutti settori necessari per determinare una piena occupazione indispensabile per affrancare la Calabria dai pesanti condizionamenti delle consorterie ndraghitiste. Sviluppo che deve necessariamente incardinarsi in una nuova visione strategica che dovrà vedere la Calabria come regione centrale e protagonista dell’intera Area mediterranea. Area che assumerà un ruolo sempre più importante nell’ambito europeo e nello scacchiere internazionale. ‘Noi con l’Italia’ sarà al fianco ed insieme all’On. Occhiuto, come già sostenuto nell’incontro tenutosi giorno 11 u.s. dall’On. Maurizio Lupi presidente nazionale del partito, nelle battaglie che lo caratterizzeranno per il successo della competizione elettorale, presentando proprie liste con persone libere e rappresentative, appartenenti al mondo delle imprese, delle professioni e del volontariato, convinti che con lui la Calabria crescerà».

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Cresce il centro:Noi con l’Italia all’1,7 % .

On. Alessandro Colucci

GUADAGNO PER FRATELLI D’ITALIA, ITALIA VIVA, CORAGGIO ITALIA, NOI CON L’ITALIA. I TREND POLITICI danno Noi con l’Italia dall’1,1% all’1,7% (+0,6%). Il SONDAGGIO, rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne per sesso, età, regione, classe d’ampiezza demografica dei comuni, è stato realizzato l’8 giugno 2021 con il metodo della rilevazione telematica su panel, su un campione di 1.592 casi (universo: popolazione italiana maggiorenne) e presenta un intervallo fiduciario positvo/negativo del 2,3%. Totale contatti: 2.000, tasso di risposta 80%; rifiuti/sostituzioni 408 (tasso di rifiuti 20%).”Nci è un partito che vuole allargare il Centro del centrodestra aprendo alla partecipazione della società civile, del mondo economico e di tanti amministratori locali. La nostra identità, che prende spunto dalla cultura liberale, popolare e riformista, è incentrata sulla sussidiarietà, sulla centralità dell’uomo. Il cittadino per noi non è un suddito ma una persona dotata di capacità e di talento che dev’essere aiutata dalle istituzioni per realizzarsi e per creare un valore aggiunto per la società. La prossima scadenza elettorale per le regionali in Calabria è l’occasione per poter dare un  buon contributo al centrodestra.

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Roberto Occhiuto è il candidato del centrodestra alla guida della Regione Calabria.

Roberto Occhiuto, eccellente imprenditore e nostro bravissimo capogruppo alla Camera dei deputati, è il candidato del centrodestra alla guida della Regione Calabria. Sarà capace non solo di vincere le elezioni, ma anche di governare bene una Regione bellissima, che ha molte potenzialità inespresse. Non vedo l’ora di tornare in Calabria per dare il mio contributo. Forza, Roberto! Forza Calabria! Lo dichiara Silvio Berlusconi.

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Elezioni Calabria:La Bibbia delle cazzate dei soliti noti.

Capisco che Roberto Occhiuto da fastidio ai sinistri, gli antagonisti, agli eversivi, ai diffamatori idrofobi online e agli odiatori della società cosentina. La bibbia delle cazzate dei soliti noti. Cari diffamatori vedervi rosicare non è importante, ma è l’unica cosa che conta. Rassegnatevi, Roberto Occhiuto sarà il nuovo Presidente della Regione Calabria.

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Cosenza: De Magistris sempre piu’ solo, ennesimo flop.

Venerdi 11 alle 19, Luigi De Magistris, candidato alla presidenza della Regione Calabria, è stato a Cosenza, in via Caloprese n. 31, dove ha inaugurato la sede del comitato elettorale a sostegno della sua candidatura. E’ balzato subito agli occhi che all’ incontro di De Magistris  c’era un piccolo sparuto gruppo di persone , che sembravano rievocare la vecchia canzone di Gino Paoli “Eravamo quattro amici al Bar”. La rivoluzione tanto pubblicizzata da De Magistris non trova riscontro nella città di Cosenza.

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Anna Falcone: I partiti personali non ci interessano.

Ringrazio i media nazionali e regionali per l’attenzione verso la mia persona, ma io e “Primavera della Calabria” siamo già in campo per sostenere un grande progetto di profondo rinnovamento politico, che parta dal Sud, per tutto il Paese. Lo abbiamo presentato il 4 Giugno scorso a Cosenza con ruoli e volti di uno schieramento che si va allargando ogni giorno di più. E’ un progetto che si fonda sulle persone e sulle loro storie di credibilità, impegno, coraggio, non sui partiti personali o sulla somma dei pacchetti di voti clientelari. Noi quel mondo lo combattiamo, non ci alleiamo! Chiunque condivida l’imprescindibilità di questo taglio netto con il passato, con le pratiche padronali, con le classi dirigenti che hanno affossato il Sud, è invitato a unirsi a noi in questa grande ed entusiasmante stagione di liberazione e rinascita della Calabria. Il resto non ci interessa.

Dichiarazione di Anna Falcone dal suo profilo Facebook

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Granata(Valle Crati):Roberto Occhiuto sarà un ottimo Presidente, pronti a sostenerlo.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati

Avv.  Maximiliano Granata

Roberto Occhiuto sarà un ottimo Presidente della Giunta Regionale della Calabria. Conosce benissimo i problemi annosi della nostra Regione e saprà sicuramente intraprendere il giusto percorso, per risanare il tessuto sociale ed economico del territorio. Da sempre impegnato in politica, ha sempre avuto nel cuore la propria terra e potrà rappresentare una speranza per i tanti giovani calabresi che credono in un cambiamento, basato sul merito e sulle competenze. Nella mia qualità di amministratore pubblico, noi amministratori del fare,con altri Sindaci, Assessori e consiglieri comunali della provincia di Cosenza, siamo pronti a scendere in campo per sostenere la sua candidatura a Presidente, per le prossime elezioni che si terranno nel mese di Ottobre. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Elezioni Calabria:Roberto Occhiuto scalda i motori, pronte già 8 liste a sostegno.

Roberto Occhiuto scalda i motori. dopo l’ufficializzazione di sabato,pronte già otto liste, Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Cambiamo l’Italia, Noi con l’Italia, Udc, Lista del Presidente, Casa delle Libertà a sostegno di Occhiuto, per la candidatura a Presidente della Giunta Regionale della Calabria. Il fronte è destinato ad allargarsi con la presenze di altre liste a sostegno.

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Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica): “Basta con l’Antimafia-Mafiosa. E basta con gli sciacalli dell’Antimafia”

L’articolo pubblicato sull’espresso dell’ 8 Giugno 2021 dal titolo “Calabria, Matteo Salvini dichiara aperta la caccia per le regionali. Stesso copione, nuovi imbarazzi”, dove viene citato non so a quale titolo Cataldo Calabretta o altri e cui esprimo sin d’ora la mia solidarietà, mi induce ad alcun riflessioni:
Si direbbe che qualcosa si stia muovendo nella sconsolante immobilità del Paese, dei suoi giuristi, dei suoi imprenditori, dei suoi abitanti di buon senso e di buonafede di fronte allo scempio del diritto, dell’economia, della civiltà dei rapporti tra governanti e governati consumato in nome di un komeinismo antimafia e di un controriformismo inquisitorio che sono la negazione della nostra stessa società.
Abituati, ma non rassegnati a parlare al vento, a scrivere per esser letti da pochi e rassegnati amici da anni ed anni, può darsi che il nostro sia un sussulto di ottimismo ingiustificato. Ma è nostro dovere, è diritto della nostra non rassegnazione ad esporlo, a tentare di condividerlo con chi, rassegnato, ci ha magari fatti oggetto del suo affettuoso scetticismo.
Lo abbiamo già scritto: c’è un sussulto contro quella particolare ma essenziale forma di demolizione dei fondamenti civili e sociali del nostro diritto penale che sono le “misure di prevenzione”. Antimafia, ma non solo.

Perché il virus velenoso dello sprezzo dei principi, maturato in nome delle emergenze, è sempre destinato ad invadere ed infettare tutto l’organismo del diritto e della civiltà.
Si sono accorti anche i dormienti che sono migliaia gli innocenti, gli inutilmente assolti, le vittime stesse della mafia ad essere depredati dal meccanismo della c.d. “prevenzione”, oltre che dalle Saguto e dai suoi sodali, imitatori e maestri. Si sono accorti che quello delle misure “interdittive” prefettizie di messa al bando di imprese nemmeno indiziate di “infiltrazioni mafiose”, ma “esposte al pericolo di tali infiltrazioni” ha messo in ginocchio la provincia di Reggio Calabria, e quella di Palermo ed altre.
Perché sono giunti a perseguitare, (che in termini di utilità produttiva significa distruggere), imprese, appunto, “esposte al pericolo di infiltrazioni mafiose”. Così le vittime diventano colpevoli, cioè vittime anche di uno sciagurato sciacallaggio antimafia. Che ci ricorda il cinismo dei generali francesi (ma non solo di loro) che sostenevano nel 1917, cento anni fa, che bisognava fucilare un po’ di soldati “per incoraggiare gli altri”.
Potremmo fare volumi e volumi di mostruosità giudiziarie di questo tipo. E qualcuno di noi lo farà, come farà e faremo un’antologia delle cazzate di contorsionisti delle motivazioni con le quali lorsignori coprono questo letamaio con le loro toghe e, magari, con i loro ermellini.
Ma ormai se ne parla. Non siamo solo noi a denunciare lo scempio. Quale che sia il motivo di questo risveglio, solo in questi giorni sulla stampa nazionale, nelle televisioni, qualcuno osa alzar la voce, dire che così non va e non può andare.
E’ ora, però che a parlare siano tutti quelli, almeno, che sanno e, fino ad oggi non osano.
Occorre reagire duramente, contro la Rosy Bindi che, idealmente in pantaloni rossi come i generali francesi del 1917, gracchia che bisogna decimare le imprese “per incoraggiare le altre” sulla via di un radioso avvenire antimafia. Basta con la perfida e ridicola retorica che sa di Sant’Uffizio, di questa antimafia mafiosa e beghina!!!
Bisogna che le vittime di queste soperchierie, quelle che la Santa Inquisizione tornata ad imperversare con i suoi roghi, debbano andare in giro solo col “sambenito”, l’abito del penitente. Comincino col passa-parola a darsi il segnale della ribellione all’ingiustizia della messa al bando e riconoscano chi si batte per far cessare lo scempio che, oramai, è una sciagura, una palla al piede per tutto il Paese. Facciamo circolare gli scritti ribelli.
E basta con le proposte, le invocazioni, di un “miglioramento” di una “correzione”, magari, del codice antimafia. Basta con i ridicoli tentativi di cavar sangue dalle rape, ragionevolezza di un Ministro della Giustizia e di magistrati “moderati”.
Un appello speciale agli avvocati: mettano da parte i loro studi, le loro analisi, (parlo, ad esempio quelli del Consiglio Nazionale Forense) per “correggere” il codice antimafia. non si riducano ad umiliarsi in un dialogo con il Ministro della Giustizia. Parlino invece alla gente. Scrivano sui giornali. Adoperino internet. Diventino agitatori in nome della legalità vera.
L’antimafia, le leggi speciali, la cosiddetta prevenzione sono diventate la vera matrice del rinnovato potere odioso della mafia. Basta con l’Antimafia-Mafiosa. E basta con gli sciacalli dell’Antimafia.

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Calabria, Salvini: De Magistris, un sindaco fallito.

Luigi De Magistris

Vi pare che i calabresi abbiano bisogno di un fallito sindaco di Napoli? Uno che va via da quella città perché i napoletani non lo vogliono più vedere e va in televisione a spiegare ai calabresi cosa devono fare. È incredibile». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini concludendo a Zambrone gli Stati generali della Lega in Calabria facendo riferimento alla candidatura di De Magistris.

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Il fallimento di De Magistris:Trasferiamo il modello “Consorzio Valle Crati”nella città di Napoli.

Non riesco a comprendere come alcuni calabresi sostengano un Sindaco fallimentare, alla presidenza della giunta regionale della Calabria, espressione del piu’ grande disastro amministrativo d’Italia: quasi tre miliardi di Euro di debiti, i tributi più alti d’Italia, trasporto pubblico distrutto. Il modello Napoli di De Magistris è fallito, bocciato anche dai sondaggi. Parla uno che non ha fatto nulla di nulla nella sua città, che ha amministrato per dieci anni. Ciò detto, con gli amministratori del fare,concentriamoci sulle questioni serie e drammatiche che abbiamo davanti a noi. Al contrario di De Magistris, dove negli ultimi dieci anni di sua gestione si sono accumulati debiti su debiti, con un buco infinito e fuori controllo, il Consorzio Valle Crati ha risanato i conti. Una classe politica incapace e inconcludente ci aveva lasciato un debito di 35 milioni di Euro, invece oggi ci ritroviamo con i conti in attivo. Io sono convinto che ci sono onesti e bravi amministratori locali, che possono contribuire a riprendere la Calabria.Non accettiamo lezioni da De Magistris, altro che modello Napoli in Calabria, trasferiamo il nostro modello di eccellenza “Consorzio Valle Crati” nel comune di Napoli . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Matteo Salvini:In Calabria la Lega cresce, sono felice di tornare domenica in questa splendida regione.

Crotone.Alfio Pugliese aderisce alla Lega. Nella foto Cataldo Calabretta

«L’adesione di Alfio Pugliese alla Lega segna un punto di non ritorno rispetto al passato: la nuova dirigenza regionale del partito di Matteo Salvini preferisce l’apertura massima a quanti potranno dare un contributo importante al progetto». È quanto dichiara il commissario provinciale della Lega Crotone, Cataldo Calabretta esprimendo soddisfazione per quello che è da definirsi un ottimo acquisto ed un ingresso di primo piano alla Lega.

«Un mosaico di esperienze ed energie le cui tessere sono tenute l’una all’altra dall’entusiasmo e dalla voglia di partecipare da protagonisti al progetto portato avanti dalla Lega. Siamo felici – aggiunge Calabretta – di continuare a registrare, giorno dopo giorno, nuove adesioni, soprattutto tra i giovani e tra i rappresentanti della società civile. Per la riconosciute professionalità, competenza e caratura – continua il commissario Calabretta– siamo sicuri che Alfio Pugliese saprà offrire un contributo importante ed autorevole per il rafforzamento ed il radicamento del percorso che stiamo continuando a portare avanti nei territori del Crotonese. L’obiettivo condiviso è quello di rafforzare la struttura del partito con l’ambizione di interpretare la voglia di riscatto, di diritti e di prospettiva della nostra gente».

“Benvenuto ad Alfio Pugliese, commissario della Camera di Commercio di Crotone: anche in CALABRIA la Lega cresce e vuole confermarsi forza di buon governo. Sono felice di tornare, domenica, in questa splendida regione”. Lo dice il leader della Lega Matteo SALVINI che domenica sarà a Zambrone Marina (Vibo Valentia) agli Stati Generali della Lega Calabria.

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Il nuovo corso della Lega calabrese:Partito in crescita,presto nuove adesioni.

Vincenzo Granata e Cataldo Calabretta

Il nuovo corso della Lega calabrese sta registrando numerosi adesioni di consiglieri e amministratori calabresi al partito. La triade Saccomanno-Biasi-Calabretta sta ottenendo risultati eccellenti e secondo i bene informati, prima della fine del mese, dovrebbero aderire numerosi amministratori del fare, espressione del territorio. Vieppiu’ c’è una classe dirigente giovanile di tutto rispetto e di eccellenza nel territorio regionale e la nomina di Franceschina Bufano, capo di gabinetto del Presidente f.f. Nino Spirlì, rappresenta il rinnovamento della classe dirigente della Lega, su cui il partito deve puntare per costituire la nuova classe dirigente.

Franceschina Bufano

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Saccomanno(Lega Calabria):Sul porto di Bagnara si sollecita un incontro per l’autorizzazione all’uso.

Nelle date del 28.03.2021 e 09.05.2021 segnalavo a questa On. Procura della Repubblica il grave disagio delle famiglie dei pescatori di Bagnara a seguito dell’avvenuto sequestro del porto e chiedevo, cortesemente, di poter incontrare il Sostituto Procuratore che si stava interessando dell’indagine per cercare di trovare una soluzione affinchè costoro potessero riprendere l’attività lavorativa con la quale sostenevano i propri gruppi familiari. Non ottenevo, però, alcun riscontro.
Nella data del 16.05.2021 sollecitavo un riscontro e il Signor Procuratore della Repubblica, dottor Giovanni Bombardieri, rispondeva con nota del 20.05.2021, protocollo n. 2621/21, del tutto generica e senza alcuna concreta affermazione se non “la massima attenzione dell’Ufficio alla definizione della fase cautelare della vicenda giudiziaria”. Nel mentre, nessun riscontro da parte del Signor Prefetto, al quale, con la nota del 16.05.21, si era chiesto di un “urgente convocazione delle parti per cercare di trovare una soluzione che possa limitare i danni e possa consentire adeguatamente il proseguimento dell’’indagine e della eventuale bonifica”. Ieri sera vi è stato un incontro a Bagnara alla presenza dei Sindaci del luogo, del Presidente della GR, Nino Spirlì, del Vice Ministro Alessandro Morelli, del Capogruppo regionale della Lega, On. Tilde Minasi, del responsabile locale del partito, Giuseppe Pirrotta e dello scrivente. In un clima infuocato per le sofferenze delle famiglie dei pescatori è stata data da tutti la massima solidarietà e collaborazione, con impegno a trattare il problema sia a livello regionale che nazionale. Ma tutto l’impegno per trattare adeguatamente il problema nei tavoli
indicati, passa sempre attraverso il dissequestro del porto o, comunque, l’autorizzazione all’uso dello stesso. Provvedimenti che possono essere emessi solamente da questa On. Procura. Altrimenti ogni altra iniziativa sarà del tutto inutile. Con la presente, pertanto, per sollecitare la emissione dei necessari provvedimenti non potendo, allo stato, credere che si possa mettere sulla strada oltre 50 famiglie per una bonifica che poteva anche essere eseguita dopo l’estate o, comunque, anticipata, così da salvare la stagione lavorativa dei pescatori. La Lega vigilerà sulla regolarità delle azioni e cercherà, sempre nei limiti del rispetto della legge e dei ruoli, in tutti i modi di tutelare le famiglie dei pescatori non potendo questi essere lasciati soli e nella balia anche della criminalità organizzata, che potrebbe approfittare dell’evidente stato di bisogno.
In attesa di cortese riscontro sulle date presumibili della liberazione del porto, si porgono i migliori saluti . Lo dichiara il commissario regionale della Lega Calabria, Avv. Gianfranco Saccomanno –

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Lega Crotone:Rossi e Daniele (Lega): Piena fiducia e sintonia col commissario Calabretta.

Esprimiamo vivo apprezzamento per il grande lavoro che sta svolgendo il neo commissario provinciale della Lega di Crotone Cataldo Calabretta.

Un lavoro serio con l’obiettivo di ricostruire un partito logoro e appesantito da una precedente gestione troppo referenziale e poco inclusiva.

Un lavoro certosino quello di Calabretta, e rispettoso delle tante personalità che animano il partito, teso a dar voce alle diverse istanze che giungono ogni giorno dal territorio provinciale. Istanze che negli ultimi tre anni sono rimaste inascoltate.

La Lega non è il partito dei poteri forti come qualcuno calunniosamente ha scritto nelle scorse settimane, e non deve essere neanche il partito ad uso e costume di una o due persone.

Nella nostra provincia la Lega di oggi è un partito vivo e vegeto proiettato a radicarsi sul territorio e che può contare sul supporto di tanti militanti che hanno sostenuto e continuano a sostenere il partito.

Mente altri preferivano le polemiche sterili e il dileggio, noi siamo già partiti con una campagna tesseramenti in molti comuni della provincia, e non solo nella città di Crotone.

A breve inaugureremo la nuova sede provinciale, e siamo già al lavoro per costituire gruppi e coordinamenti cittadini. La Lega ha bisogno di uomini e donne libere di disegnare e costruire il futuro del nostro martoriato territorio.

Per questo stiamo lavorando strenuamente insieme al commissario Cataldo Calabretta, il cui merito è certamente quello di aver saputo imprimere un cambio di passo forte ma necessario con il coinvolgimento di tutti, nessuno escluso.

Esortandolo ad andare avanti sulla strada del cambiamento, forti del sostegno di numerosi uomini e donne libere, al commissario Calabretta ancora una volta ribadiamo la nostra stima personale e totale fiducia nel suo operato politico.

Gennaro Rossi e Nicola Daniele – Lega provincia di Crotone

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Il commissario regionale della Lega Saccomanno, Reggio Calabria merita la massima attenzione!

L’incendio dei locali di una rivendita di tabacchi, conseguenti ad un rifiuto alla cessione delproprietario da parte di elementi della ‘ndrangheta, comprova e dimostra di come la città sia ancora vessata e come la criminalità organizzata riesca a controllare il territorio, seminando tensione e paura. Grande solidarietà, quindi, al proprietario che è riuscito a resistere alle minacce ed alla aggressione subita ed ha dimostrato di come un cittadino onesto debba comportarsi. Solo con una resistenza generalizzata e con le dovute denunce un territorio si può
liberare dalla morsa mafiosa, grazie anche alle brillanti operazioni portate avanti sia dalle Forze dell’Ordine che dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, sempre più attenti ai bisogni ed alle emergenze locali. In questo contesto, appare, però, anomala la posizione assunta nei confronti di Tiberio Bentivoglio, che, con le sue denunce e con la sua resistenza, in tempi maggiormente difficili, ha contribuito fortemente alla formazione di una coscienza libera da parte
di molti cittadini. Tiberio ha lottato con tutte le sue forze per liberarsi dalla morsa mafiosa, perdendo la propria attività, rischiando la vita, ma sempre a testa alta. Ora la richiesta del pagamento dei canoni per il locale confiscato concesso dal Comune deve essere rivista.
Legalmente è tutto conforme a legge, ma moralmente sembra un’altra aggressione nei confronti di chi ha lottato per liberare la città dall’oppressione della ‘ndrangheta. La Lega, manifesta questa anomalia e chiede a gran voce che si faccia tutto il possibile per stare, concretamente, accanto a chi, con il proprio coraggio e dovere di libero cittadino, ha consentito di porre un freno alla criminalità organizzata e di dare respiro alla città di Reggio Calabria. Abbandonare queste persone, cui la Lega ritiene che debba darsi la massima solidarietà reale, vuol dire smorzare quell’entusiasmo che ha aperto un varco in zone di profonda omertà, prevaricando pesantemente su chi ha dato tanto alla comunità. Lo dichiara il commissario regionale della Lega Giacomo Saccomanno.

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Stati Generali Lega Calabria, centinaia di adesioni e molti amministratori locali

Grande soddisfazione per gli Stati Generali della Lega Salvini Premier che si terranno a Zambrone nei giorni 4-5-6 giugno 2021, essendo prevista una massiccia partecipazione dei dirigenti provenienti da tutta la Calabria. L’iniziativa organizzata dal Commissario Regionale Giacomo Francesco Saccomanno e dal Referente della Provincia di Vibo Valentia Michele Pagano prevede, per la prima volta in Calabria, l’incontro dei dirigenti del partito e la possibilità di discutere sui temi rilevanti per la crescita del movimento e delle persone che stanno ricoprendo ruoli dirigenziali. Un momento di informazione e formazione che tenderà, anche, a tracciare le linee e la strategia per le prossime competizioni elettorali. Negli ultimi mesi il partito si è fortemente radicato nel territorio e si sono avute centinaia di adesioni, anche di amministratori locali. La manifestazione prevede un ricco programma: Venerdì, dopo la registrazione, ci sarà la prima sessione che prevede un confronto tra i dirigenti locali, con l’intervento del deputato Domenico Furgiuele e le conclusioni di Luca Toccalini, Segretario Nazionale Giovani, Andrea Crippa, Vice Segretario Nazionale, Nino Spirlì, Presidente Regione Calabria e Stefania Pucciarelli, Sottosegretario Ministero Difesa. Sabato, invece, la prima sessione sarà dedicata al Recovery Plan con gli interventi dei Consiglieri regionali Pietro Molinaro e Pietro Raso, oltre a Mario Romano, imprenditore. Le conclusioni sono affidate a Nicola Tufo, amministratore regionale della Lega, e Pasquale Pepe, senatore e responsabile del Dipartimento Mezzogiorno. La seconda sessione, che tratterà delle pari opportunità e del welfare, prevede gli interventi di Tilde Minasi, capogruppo regionale, di Francesca Porpiglia, Francesco del Giudice e Caterina Cappone, con le conclusioni di Laura Ravetto, responsabile del Dipartimento Pari Opportunità. A proseguire, la terza sessione, che si interesserà delle infrastrutture, con gli interventi di Cataldo Calabretta, commissario Sorical, Renato Bellofiore, commissario Corap, Filippo Mancuso, consigliere regionale, e Domenico Furgiuele, deputato. Le conclusioni al Vice Ministro Alessandro Morelli. Domenica mattina la quarta sessione che riguarderà il tema “Legalità&Sicurezza”, con gli interventi di Billi Simone, parlamentare estero, Gregoria Iannotta, Dipartimento Regionale Giustizia, Lanfranco Calderazzo, Dipartimento Regionale Sicurezza&Legalità&Antimafia. Le conclusioni al Sottosegretario Ministero Interni, Nicola Molteni.

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Regione, Granata; Auguri per un ottimo lavoro a Franceschina Bufano, nuovo capo di gabinetto della Giunta regionale della Calabria.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata

E’ con sincero spirito di felicitazione che accolgo la notizia della nomina dell’Avv. Franceschina Bufano a capo di gabinetto della Giunta regionale della Calabria. Nino Spirlì sceglie una figura di sicura capacità, che abbiamo già avuto modo di apprezzare. In una fase storica come quella attuale, in cui è richiesta anche una adeguata preparazione giuridica nel dirigere la macchina amministrativa, le esperienze dell’Avv. Franceschina Bufano, forniscono un’assicurazione piena sul rispetto della legalità e della trasparenza nell’Amministrazione, valori-cardine dell’attività amministrativa del Presidente Spirlì. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

 

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Granata(Valle Crati):Depurazione,trasferiamo il nostro modello di eccellenza nel tirreno cosentino.

Il Presidente del Consorzio Valle Crati

Avv. Maximiliano Granata

Le Pubbliche amministrazioni sono chiamate a svolgere un ruolo chiave a sostegno delle economie locali, soprattutto tramite processi di miglioramento della propria organizzazione e della qualità dei servizi offerti ai cittadini, soprattutto in Calabria che fa parte del cosiddetto “Obiettivo convergenza Italia” poiché posseggono un Pil inferiore al 75% rispetto alla media comunitaria e caratterizzati da fenomeni socio-economici complessi.

Come tutti sanno abbiamo gestito anche in maniera eccellente, sotto l’egida della Procura della Repubblica, la depurazione dei comuni della Valle del Crati.

Il Consorzio Valle Crati rappresenta un esempio di buona amministrazione: una gestione con efficienza, trasparenza, correttezza e innovazione nella P.A.”

I Comuni della Valle del Crati, sono confinanti con l’area tirrenica, tra poco arrivera l’estate e dobbiamo rendere piu’ funzionanti i depuratori dei comuni del tirreno, che vivono grosse criticità.

Abbiamo acquisto una esperienza decennale nel settore e siamo pronti a gestire e riprendere il corretto funzionamento della depurazione nel tirreno cosentino.

Nei prossimi giorni avvieremo una serie d’incontri con l’AIC calabrese, la Regione Calabria e i comuni per illustrare il nostro percorso amministrativo.

Trasferiamo il nostro modello di eccellenza in Calabria.

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Città di Cosenza.La Lega si prepara per le amministrative.

Gazebo Lega Città di Cosenza

Incontriamo Cosenza, ascoltare la città per far emergere idee e progetti.

I militanti della Lega, con il loro gazebo, si ritrovano con il referente Vincenzo Granata, nella città di Cosenza, in piazza XI Settembre, per incontrare i cittadini. Nel frattempo si lavora per la composizione di una lista forte in vista dellle prossime amministrative, che si terranno nel mese di Ottobre. la Lega ha già chiamato a raccolta la coalizione di centrodestra, per elaborare il programma amministrativo da sottoporre agli elettori .

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La Lega si rafforza pesantemente a Taurianova

Continua incessante l’attività della Lega sul territorio calabrese per una radicazione capillare del partito e per rafforzare la struttura politica ed amministrativa. Un progetto importante voluto dal Segretario Nazionale, Matteo Salvini, che punta ad un rinnovamento della classe dirigente in Calabria per poter cimentarsi nelle importanti sfide che la regione dovrà, a breve, affrontare. Nuova linfa, giovane, competente, libera che dovrà trasformare il sistema gestionale calabrese apportando innovazione, tecnologia, visione ampia, progettualità e, principalmente, contribuire a quel progetto di bonifica che la Calabria merita e deve essere attuato già a partire dalle prossime competizioni elettorali. Su questo importante progetto la regione sta rispondendo con grande disponibilità ed entusiasmo: vi sono quasi un centinaio tra amministratori locali e referenti comunali che hanno già aderito al nuovo corso della Lega e che intendono trasformare la regione con un nuovo metodo politico che vede al centro il cittadino e le esigenze del territorio. Taurianova ha risposto positivamente al nuovo percorso con l’adesione entusiastica di diversi amministratori che, unitamente a quelli già aderenti, rappresenta una roccaforte del partito di Salvini, oltre che una delle prime città a guida leghista, con l’avv. Roy Biasi. Nella sede del partito ed alla presenza del sindaco, del Commissario Regionale, Giacomo Francesco Saccomanno, del referente provinciale Franco Recupero, e di tanti iscritti, dopo una proficua discussione, hanno aderito al partito: Simona Monteleone, assessore comunale, Maria Calapà, consigliere comunale, Fabio Fuda, consigliere comunale, e Gaetano Vicari, responsabile del movimento giovanile. Grande soddisfazione dei vertici del partito per questo importante e giovane innesto che contribuirà sia al rafforzamento della nuova struttura del movimento che all’inserimento di brillanti giovani che sono impegnati sui territori per cambiare realmente le modalità di fare politica: poche parole e tanti fatti.           

Il Commissario Regionale Lega

Giacomo Francesco Saccomanno

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Vincenzo Granata(Lega):Con Renato Bellofiore il partito darà valore all’ascolto dei territori.

Il commissario regionale della Lega Giacomo Francesco Saccomanno

Alla presenza del commissario regionale Giacomo Francesco Saccomanno, di Roy Biasi, sub commissario e componete della segreteria nazionale, di Franco Recupero, referente provinciale, è stato presentato il nuovo referente dell’area Piana di Gioia Tauro della Lega Renato Bellofiore, già sindaco della città di Gioia Tauro e commissario straordinario del Corap. Grande soddisfazione dei vertici calabresi del partito.

«Questa nomina – hanno affermato – contribuisce a rafforzare la Lega nella Piana di Gioia Tauro e consentirà a tutti di poter contare su persone valide e presenti che fanno della concretezza la loro azione politica nel rispetto della legalità e dell’interesse generale».

Soddisfazione per la nomina è arrivata anche dal referente della Lega per le amministrative, il consigliere comunale della città di Cosenza e Vicario ATO1 Vincenzo Granata, sono sicuro dichiara Granata che l’Avv. Renato Bellofiore, uomo di grande equilibrio, esperienza e competenza, saprà dare il giusto contributo per il rilancio del partito in provincia di Reggio Calabria.Con Renato Bellofiore il partito darà valore all’ascolto dei territori.

Con grande stima e affetto, formulo gli auguri di buon lavoro all’amico Renato Bellofiore.

Il referente della Lega per le amministrative di Cosenza e Vicario Ato1 Cosenza Vincenzo Granata

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Calabria:Gli Stati generali della Lega.

Il commissario regionale della Lega Giacomo Saccomanno

Il vicesegretario nazionale del partito, un ministro, un viceministro, due sottosegretari, il presidente ff della Regione, il parlamentare calabrese, i consiglieri regionali. Partono gli Stati generali della Lega Salvini Premier in Calabria, in programma il 4-5-6 giugno a Zambrone, sulla costa Vibonese. La Lega guidata dal commissario regionale Giacomo Saccomanno e da Roy Biasi,Cataldo Calabretta, Marco Maiolo e Pietro Spizzirri si preparano in vista della vicina scadenza elettorale. Questi incontri serviranno a rilanciare l’azione politica della Lega con vari incontri tematici e formativi dedicati alla classe dirigente dela partito.

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Elezioni Calabria:Noi con l’Italia, il 4 Giugno l’On. Maurizio Lupi e Colucci in Calabria.

On. Alessandro Colucci

Noi con l’Italia, il partito di Maurizio Lupi sarà presente alle elezioni regionali con la propria lista. Avviata già da Dicembre l’organizzazione del partito su tutto il territorio regionale. Fanno parte della squadra regionale gli ex deputati Nino Foti, Giuseppe Galati, Michele Ranieli e Franco Pichierri, candidato a Sindaco nella città di Cosenza per l’area di centro. L’obiettivo è diventare la quarta gamba della coalizione di centrodestra, assorbendo i consensi dell’area centrista. Il partito regionale guidato dal segretario della Camera dei Deputati On. Alessandro Colucci e coadiuvato da Michele Ranieli e Franco Pichierri, stanno componendo  una lista con uomini e donne espressione del territorio e della migliore classe dirigente calabrese, all’insegna del rinnovamento e del nuovo modo di fare politica. Noi con ‘Italia rappresenta un elemento di novità nel panorama politico calabrese e siamo sicuri che riuscirà a portare un risultato consistente per la vittoria del centrodestra in calabria.

Franco Pichierri

On. Michele Ranieli

 

 

 

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Incendio Calabra Maceri:Granata(Valle Crati),le istituzioni sono vicine alla Società Calabra Maceri .

Un incendio di vaste proporzioni ha interessato un deposito della Calabria Maceri a Rende. Le fiamme divampate nella notte, per cause ancora in corso di accertamento, hanno completamente avvolto la struttura dedicata allo stoccaggio di rifiuti della società che si occupa della gestione del servizio in una serie di comuni del Cosentino. Un ringraziamento va ai Vigili del fuoco del comando di Cosenza sede centrale e distaccamento di Rende che con il supporto di due autobotti ed autoscala, sono a lavoro da questa notte per completare le attività di spegnimento dell’incendio.

Esprimo a nome del Consorzio Valle Crati, vicinanza alla Società Calabra Maceri, e piena collaborazione con la stessa società, rilevato il ruolo ad uso pubblico, che riveste con competenza e professionalità . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Elezioni città di Cosenza:Nella sede della Lega la prima riunione operativa della coalizione.

Comune di Cosenza

Si è tenuta presso la sede della Lega Salvini Premier di Cosenza, la prima riunione operativa del centrodestra. Il tavolo è stato coordinato dal referente della Lega, amministrative Cosenza 2021, Vincenzo Granata e condiviso da tutti i rappresentanti del centrodestra che hanno partecipato all’interpartitica. Apprezzamento dalle forze politiche nei confronti del referente della Lega, Vincenzo Granata, per la convocazione del tavolo della coalizione.

Hanno partecipato alla riunione per la Lega Salvini Premier Vincenzo Granata e Emilio Greco, Fratelli d’Italia Sergio Strazzulli e Giuseppe d’Ippolito, Forza Italia Luca Gervasi e in videochiamata Carmelo Salerno, l’UDC Gisberto Spadafora, Cambiamo con Toti Maurizio Bonofiglio, Noi con l’Italia Antonio Gerace, Rinascimento Sgarbi in videochiamata Antonello Tufo.

Nella prima seduta della riunione, Vincenzo Granata nella sua introduzione ha ringraziato i partecipanti per la loro adesione, inoltre ha illustrato la programmazione delle prossime sedute, relative all’elaborazione del programma amministrativo 2021/2026 e del modello futuro della città che si intende costruire.

Vincenzo Granata Referente Lega elezioni amministrative città di Cosenza

Il referente della Lega Vincenzo Granata, nella prima seduta, ha trattato i temi del Recovery Found, Ospedale e servizio pubblico essenziale, e in riferimento al servizio idrico integrato e dei rifiuti. Granata ha ribadito la necessità di lavorare soprattutto per la rigenerazione e ingegnerizzazione delle reti delle acque bianche e acque nere, mentre per il settore dei rifiuti, l’obiettivo principale sarà quello di incrementare le percentuali di economia circolare secondo standard europei.

Emilio Greco Lega (Salvini Premier)

Successivamente sono intervenuti Emilio Greco (Lega Salvini Premier), che ha parlato della Grande Cosenza con una attenzione particolare alla Sanità e in particolare all’Ospedale, disabilità e urbanistica con relativa programmazione per il centro storico.

Antonio Gerace (Noi con L’italia)

Antonio Gerace (Noi con l’Italia) si è soffermato anche lui sull’Ospedale, ribadendo il vecchio progetto della facoltà di Medicina Unical nel centro storico, lo sviluppo a Sud della città, edilizia popolare, la gestione dei servizi dell’area urbana prima dell’eventuale referendum della città unica.

Maurizio Bonofiglio (Cambiamo con Toti)

Maurizio Bonofiglio (Cambiamo con Toti) ha parlato di Ospedale, centro storico e disabilità.

Giuseppe D’Ippolito (Fratelli d’Italia)

Giuseppe d’Ippolito (Fratelli d’Italia) si è soffermato sui punti programmatici della macchina comunale, personale forza lavoro e relativa organizzazione della struttura comunale.

Sergio Strazzulli (Fratelli d’Italia)

Sergio Strazzulli ( Fratelli d’Italia), ha parlato della  visione e programmazione della città di Cosenza 2021/2026, Ospedale, quartieri e protocollo Comune di Cosenza e istituzioni per il centro storico.

Gisberto Spadafora (UDC)

Gisberto Spadafora (Udc) ha parlato del Recovery Found, Ospedale, determinazione tavolo cittadino di coalizione per identikit candidato a Sindaco del Comune di Cosenza per il 2021/2026.

Luca Gervasi (Forza Italia)

Luca Gervasi (Forza Italia) si è soffermarto sulla Città unica, Ospedale, disabilità e servizio pubblico essenziale, lavorare per costruire liste di candidati omogenee e di profilo.

Carmelo Salerno (Forza Italia)

Carmelo Salerno (Forza Italia) ha parlato di Ospedale, costruire insieme una grande città, recovery, welfare, centro storico e periferie.

Antonello Tufo (Rinascimento Sgarbi)

Anche Antonello Tufo (Rinascimento) ha posto l’attenzione sull’ Ospedale , centro storico con protocollo Unical, valorizzazione risorse culturali.

 

Questi alcuni dei temi trattati nel primo incontro della coalizione. Ci dovranno essere altri punti da trattare e da inserire nel programma in piena condivisone e unione con la coalizione, in vista dell’imminente scadenza elettorale per il rinnovo del Sindaco e del consiglio comunale della città . Un immenso e variegato patrimonio identitario e territoriale che dobbiamo preservare e rilanciare . Il centrodestra unito con forza, perseveranza ed equilibrio potrà affrontare le prossime future sfide del nuovo quinquennio.

Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori incontri con i partner della coalizione, allargato all’associazionismo, alle forze civiche, al volontariato, alle forze imprenditoriali e produttive che si riconoscono nei valori del centrodestra, per definire nel dettaglio i vari punti del  programma  da presentare agli elettori .

Alla fine della riunione si è concordato di aggiornare il tavolo della coalizione di  centrodestra nella prossima settimana per definire il programma amministrativo e poi determinarsi per l’individuazione dell’identikit del candidato a Sindaco del Comune di Cosenza, per il quinquennio 2021/2026 .

FTO Vincenzo Granata, Emilio Greco, Sergio Strazzulli, Giuseppe D’Ippolito, Carmelo Salerno, Luca Gervasi, Gisberto Spadafora, Maurizio Bonofiglio, Antonio Gerace, Antonello Tufo

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Granata(Legalità Democratica):Nicola Gratteri, candidato alla Presidenza della Regione Calabria?

Maximiliano Granata e l’On. Mauro Mellini

Nicola Gratteri si racconta al Tg2 storie e dichiara:

Nessun giudizio intende esprimere il procuratore sulla classe politica calabrese.
«No, non posso». Dopo l’estate ci saranno le elezioni e qualsiasi cosa possa dire il procuratore teme che potrebbe involontariamente orientare il voto «per un lato o per l’altro». «Non è un segreto che tutti mi chiedano di candidarmi – spiega – ma io assolutamente non dico nulla, non posso dire nulla. Faccio il procuratore di Catanzaro, ho la responsabilità di tre quarti della Calabria, di quattro province per quanto riguarda il contrasto alle mafie e purtroppo, ahinoi, nelle indagini ci capitano sempre pubblici amministratori o politici o uomini delle istituzioni, quindi non posso rispondere a questa domanda».

Avv. Mauro Mellini

Dopo aver letto questa dichiarazione rievocano in me i ricordi di un grande uomo politico Mauro Mellini, e rilevato che non  sono preso dalla paura “El Miedo” per dirla alla Maximiliano Granata, infatti ironizzavamo molto su questa parola spagnola, mi preme fare alcune considerazioni:

Io ho grande ammirazione per chi sa “farsi in quattro”, moltiplicando i propri ruoli. Specie quando uno solo di essi è tale da riempire di fatiche e di responsabilità la vita del più laborioso degli uomini.
Parlo, lo avrete compreso, dei magistrati che, sono capaci di far fronte alle incombenze del loro Ufficio, ma al contempo scrivono libri, sono presenti nei convegni di tutta Italia, rispondono ad articoli di giornali e si fanno essi stessi giornalisti.
Non sono pochi. In certi periodi sono ancora di più. Si direbbe che abbiano il dono dell’ubiquità. E sottopongono le loro scorte a fatiche supplementari per le continue trasferte.
Questo per collezioni di cittadinanze onorarie e per distribuire il pane della scienza giuridica e della strategia antimafia alle folle degli ignavi. E per pungolare i rassegnati e polemizzare con “la politica”, dar sfoggio del broncio che tengono al Governo.

I campioni di questo dinamismo straordinario, quando si avvicinano le scadenze elettorali raddoppiano i loro impegni noti. Ed i bene informati dicono che assai di più crescono i loro impegni ignoti. Che, poi, tanto ignoti non sono. Tracciando un diagramma dell’intensità di questo lavorio si può facilmente dedurne se ad un certo punto di esso deve segnarsi la parola “candidatura”.
C’è oggi una frazione del Partito dei Magistrati che vuole tutto e subito. Specialmente per ciò che riguarda la propria carriera.
Che l’“antipolitica” ostentata da certi campioni del “lavoro straordinario” (e straordinariamente poco compatibile con quello per il quale sono pagati dallo Stato – cioè da Pantalone) finisce quasi sempre per confluire nella politica, o in tentativi di fare tale passo.
Talvolta, ad onor del vero sono gli altri a trascinare i poco recalcitranti magistrati nell’agone politico. Renzi si incaponì per avere Gratteri, magistrato Calabrese fino ad allora non troppo noto, al Ministero della Giustizia. Ne nacque un braccio di ferro con Napolitano. Che la spuntò, così che alla Giustizia andò il ragioniere Orlando. Detto l’“Orlando Curioso”.
Da allora gli orizzonti professionali di Gratteri sono cambiati. La politica che lo ha malamente respinto nel suo salto al vertice, pare che lo attragga. E assai lo attrae la polemica politica. E’ entrato a far parte dei magistrati che tengono il broncio allo Stato e gli fanno addebiti d’ogni sorta di debolezze e, peggio, di inconfessabili manovre dietrologiche sul fronte della mafia.
Gratteri, da allora, scrive libri, articoli, presenzia a convegni, snocciola teorie, addita la strada che lo Stato non osa imboccare.
E, soprattutto, è diventato il sostenitore del primato della mafia calabrese. La capitale mondiale della mafia, delle mafie, della criminalità organizzata è a Reggio, o a Rosarno, o a Palmi. Si direbbe che è la coscienza di essere il primate dei magistrati antimafia comporti che un primato debba per forza averlo la mafia di sua specifica competenza. O forse è il contrario.
Di qui l’ulteriore conseguenza: Se in Calabria è il centro, la capitale, il crocevia delle cosche, delle ‘ndrine, delle varie società delittuose, dalla Calabria deve cominciare la crociata per combatterle e vincerle.
Da tempo corrono voci di una candidatura di Gratteri alla Presidenza della Regione alle prossime regionali.
Contemporaneamente, non solo voci ma scritti autorevoli su giornali e riviste ci informano che la Chiesa Cattolica starebbe preparando una storica scesa in campo. Anzi ridiscesa. Il discorso di Papa Bergoglio di qualche giorno fa starebbe a dimostrare che non si tratta di una tendenza di una semplice frazione della Conferenza Episcopale. E si fanno nomi e cognomi di coloro che dovrebbero rappresentare e far funzionare l’esperimento. Esperimento che dovrebbe essere fatto in Calabria, con le prossime regionali.
Concorrenza? Non necessariamente. Almeno secondo il Goffredo di Buglione della crociata antimafia. Guarda caso: proprio giorni fa Gratteri ha scritto per “Famiglia Cristiana” un articolo di condanna dei governi (singolare e significativo che abbia ritenuto di dover aggiungere “anche quello attuale”!!!) che non hanno fatto della lotta alle mafie l’obiettivo prioritario dei loro programmi.
Chi sa che la candidatura Gratteri, che prenda corpo senza indicazione del partito che dovrebbe sostenerlo, aspiri a valersi ad una azione comune. In altri termini: Chi sa che Gratteri non voglia prendere la discesa in campo dei Cattolici come l’occasione per realizzare i suoi progetti presidenziali.
Queste ed altre voci. Questa però è la considerazione.
Quando cresce il dinamismo dei magistrati, il loro impegno letterario, giornalistico, la loro presenza nei convegni, fino al parossismo, fino a farci domandare come facciano a trovare un po’ di tempo per i doveri del loro Ufficio, viene fuori una candidatura.
Gratta gratta anche Gratteri par certo che si candidi. Non sono più “voci”.
Se ne sono resi conto i politici di più vecchia militanza? Vorrei sperare di sì. Sperare che non siano presi solo dalla paura. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Granata (Legalità Democratica): Non conviene perdere nemmeno un minuto su De Magistris che parla di cose di cui non capisce nulla.

E’ sconcertante che apra ancora bocca un sedicente Sindaco che è l’espressione del piu’ grande disastro amministrativo d’Italia: quasi tre miliardi di Euro di debiti, i tributi più alti d’Italia, trasporto pubblico distrutto. Il modello Napoli di De Magistris è fallito, bocciato anche dai sondaggi. La Calabria non ha bisogno di questi personaggi, ma di una nuova classe dirigente locale di buona volontà, in grado di  risollevare le sorti della nostra aspra e amata Calabria. In un momento così serio per la Calabria, mi imbarazza perdere anche un minuto su chi parla di cose di cui non capisce nulla, e addirittura vuole candidarsi a governatore della Regione Calabria. La cosa che piu’ colpisce e che di fronte a una Regione devastata da problemi annosi e complessi, lo vediamo sempre nella trasmissione Non è l’Arena di Massimo Giletti a fare il commentatore televisivo come se fosse a teatro, parlando solo di ndrangheta e malasanità, senza indicare alcun percorso e programma amministrativo,  per la risoluzione delle problematiche presenti sul territorio. Parla uno che non ha fatto nulla di nulla nella sua città, che ha amministrato per dieci anni. Ciò detto, concentriamoci sulle questioni serie e drammatiche che abbiamo davanti a noi. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Tansi e De Magistris, la solita sceneggiata napoletana.

Finalmente Luigi De Magistris detto “Giggino” ha trovato la sua strada. Assomiglia molto ad un uomo di spettacolo. Con un talento naturale che s’è affinato negli anni trascorsi nella capitale della sceneggiata, Napoli . Poi nei mezzi d’informazione locale leggiamo “Primo faccia a faccia a Cosenza tra il sindaco di Napoli e l’ex capo della Protezione civile dopo la tensione degli scorsi giorni che aveva fatto pensare ad un’imminente rottura. Il lavoro per i diplomatici però non è ancora finito. Malumori anche in casa Pd e M5s” .

Al tandem Tansi – De Magistris, in Calabria, non crede piu’ nessuno, è il caso dire le solite sceneggiate napoletane. Cosi vanno le cose in Calabria, cioè non vanno. la storia continua ……………………………………………

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Elezioni Calabria: Noi con l’Italia diventa la quarta gamba del centrodestra.

Franco Pichierri

Noi con l’Italia, il partito di Maurizio Lupi sarà presente alle elezioni regionali con la propria lista. Avviata l’organizzazione del partito su tutto il territorio della provincia di Reggio Calabria, intorno all’ex deputato di Forza Italia Nino Foti che ha lasciato gli azzurri dopo 25 anni di militanza. Obiettivo: diventare la quarta gamba della coalizione assorbendo i consensi dell’area centrista. Nel frattempo sull’area catanzarese è già a lavoro da tempo l’ex deputato Michele Ranieli e Pino Galati. Infine in provincia di Cosenza Franco Pichierri, esponente politico di primo piano, ha già concluso la lista per le elezioni regionali.

On. Michele Ranieli

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La Lega esplode. Situazione incandescente a Cosenza.

Dall’attrazione magnetica alla fuga in poco più di un anno. Da una forza politica in ascesa (più o meno) inarrestabile al profilo di un partito in crisi, per il quale qualche dirigente della prima ora arriva a prefigurare un flop alle prossime – vicine – elezioni regionali. Tranne in qualche raro caso i commissariamenti disseminati sul territorio fatti dal commissario regionale Giacomo Saccomanno, non funzionano. In provincia di Cosenza la situazione è incadescente, perché sembrerebbe che Giacomo Saccomanno voglia nominare Michelangelo Spataro, candidato di Forza Italia alle ultime elezioni regionali,con scarsi risultati, circa 800 voti, e noto per i vari cambi repentini di partito, responsabile provinciale degli Enti Locali.Questo determinerebbe ovviamente una fortissima contestazione da parte dei dirigenti della provincia di Cosenza nei confronti di  Saccomanno per  l’esclusione dei militanti storici, con l’inclusione negli organismi del partito di persone provenienti da altri partiti. Cosi vanno le cose nella Lega calabrese, cioè non vanno. La storia continua ……………………………

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Lega Calabria: Cosenza, nuovi clamorosi abbandoni, il Carroccio si svuota.

Giacomo Saccomanno

La riorganizzazione voluta da Matteo Salvini per la Lega in Calabria non sta sortendo gli effetti sperati. Dopo la brutta sconfitta rimediata a Reggio alle ultime comunali con il tonfo di Antonino Minicuci e il risultato deludente ottenuto dalla lista del Carroccio, il partito sembra essere andato in tilt. Nella provincia di Cosenza l’ingerenza del commissario regionale potrebbe creare ulteriore confusione.

Dopo la nomina di Saccomanno ci sono stati lunghi mesi di confusione che hanno favorito molti abbandoni.

Nella Lega calabrese, continue risse, fughe dal partito, malcontento e una chiara assenza del progetto politico, portato avanti da Matteo Salvini. Il commissario della Lega calabrese Giacomo Saccomanno con le nuove scelte di transfughi di partito come nuova classe dirigente, ha creato ulteriore  malcontento nella base della Lega. Una continua emoraggia che potrebbe portare il paziente Lega, quasi moribondo nella prossima e vicina competizione elettorale, in particolare in provincia di Cosenza. Alla faccia della militanza e della storicità, un partito Taxi al servizio dei trasformisti della politica. Povera Lega calabrese, le cose vanno cosi, cioè non vanno. Da alcune indiscrezioni , sembrerebbe che per alcune future scelte politiche che Saccomanno si appresterebbe a fare con alcuni transfughi di partito, i soliti trasformisti della politica, in provincia di Cosenza, si stia preparando una fronda consistente che potrebbe portare a nuovi clamorosi abbandoni. La storia continua…………………………..

 

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Ernesto Magorno candidato, con la lista Sgarbi, nel centrodestra?

Vittorio Sgarbi

Letta fin dal suo primo insediamento come segretario del PD, ha rilanciato sulla necessità di allearsi anche sui territori,  con quel Movimento 5 Stelle che a Renzi e ai renziani fa venire l’orticaria solo a nominare questo partito. Per questi motivi in Calabria Ernesto Magorno lancia segnali di alleanza con il centrodestra calabrese. Notizie del mese di fine Aprile,evidenziano che il noto critico d’arte ha accolto il primo cittadino di Diamante, Ernesto Magorno, insieme all’artista adamantino Perrotta, nella sua abitazione a Roma, entusiasta del progetto Diamante Murales 40 e disponibile a una collaborazione attiva, che lo vedrà partecipare all’evento con iniziative proprie e una presenza continuativa sul posto. Da alcune indiscrezioni in ambito locale sembrerebbe che dopo l’incontro romano, Ernesto Magorno,sarebbe in procinto di passare con il centrodestra per candidarsi nella lista di Vittorio Sgarbi, a cui si sarebbe opposto il coordinatore regionale Antonello Tufo, perchè a suo avviso la lista  di Sgarbi deve puntare su candidati che non siano espressione della vecchia classe dirigente.

Antonello Tufo

Coordinatore Regionale Lista Sgarbi

 

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Granata (Legalità Democratica): Non è l’Arena, De Magistris e Giletti gettano solo fango sulla Calabria.

Dopo aver visto l’ennesima trasmissione patetica ,Non è l’Arena, di Massimo Giletti, i calabresi hanno potuto constatare  le ennesime  sceneggiate napoletane di Giletti e De Magistris a cui si è aggiunto il prof Morra. Del senatore Morra di nostra vecchia conoscenza, abbiamo da dire che dalla trasmissione si evince  che la sua presidenza dell’Antimafia, quindi, si inquadrerebbe piuttosto nel suo impegno paragiudiziario, anziché nell’ oggettiva visione del fenomeno mafia.

Da piu’ mesi questo programma getta solo fango sulla Calabria parlando solo di ndrangheta o di malasanità, ospitando il Sindaco di Napoli che non solo si propone di governare la Calabria, ma ambisce a farlo, come chiarito nel post, a partire dal «modello Napoli».

Fin qui tutto bene, perché come dicono gli spagnoli cada quien puede hacer de su culo un papalote , «ciascuno può fare del suo deretano un aquilone», cioè è libero di disporre come più gli aggrada di se stesso, sognando anche di compiere le imprese sulla carta più improbabili.

Bisogna ricordare al buon Giletti, che i calabresi non hanno l’anello sul naso e sanno bene che il  modello della città di Napoli, proposto dalla giunta arancione è miseramente fallito. Se più di sei napoletani su dieci giudicano negativa la qualità della vita a Napoli, è perché il sistema dei trasporti non funziona, il patrimonio immobiliare è gestito in maniera irrazionale, la manutenzione è insufficiente e le periferie sono abbandonate al loro destino. In altre parole, la qualità dei servizi offerti ai residenti e alle imprese è pessima nonostante le imposte locali abbiano raggiunto livelli esorbitanti. Qui non si può fare a meno di ricordare come il Comune di Napoli sia un ente in pre-dissesto finanziario che, durante l’amministrazione de Magistris, ha visto lievitare il disavanzo fino a due miliardi e 613 milioni di euro e il debito complessivo fino a quasi quattro miliardi. E del piano per il miglioramento dei servizi, annunciato a fine agosto da Dema, ovviamente, non c’è ancora traccia. Il modello Napoli di De Magistris è fallito, bocciato anche dai sondaggi.

La Calabria non ha bisogno di questi personaggi, ma di una nuova classe dirigente locale di buona volontà, in grado di creare di risollevare le sorti della nostra aspra e amata Calabria. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Populismo e passerelle,così De Magistris vuole conquistare la Calabria.

«De Magistris, per certi versi, anticipa il populismo italiano, perché è il primo personaggio “vistoso” che nasce con forte vocazione anti-estabilishment, anti-sistema. Nasce dagli studi di Michele Santoro, viene reso popolare dalla televisione, frequenta assiduamente Non è l’Arena di Massimo Giletti . Da lì prende il via e dall’inizio – ci ricordiamo le immagini con la bandana difronte al popolo che lo aveva appena eletto – nasce con questa vocazione di tipo populistico: è il suo marchio». In questo senso non va «preso sotto gamba: non dico che abbia inventato lui il populismo italiano ma è tra le personalità pubbliche che lo hanno mostrato, messo in atto, prima dei Cinquestelle».

Non penso che i calabresi si facciano incantare, dalla passerella odierna di fronte la giunta regionale della Calabria, da chi non conosce realmente i problemi della Calabria e non ha certo brillato per grandi capacità, nella gestione del comune di Napoli .

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Vincenzo Granata(Lega Salvini Premier):Il 27 Aprile si discuterà,in consiglio comunale,dell’irruzione di Morra negli uffici dell’ASP di Cosenza.

Il giorno 23 Marzo 2021,nella qualità consigliere comunale della città di Cosenza Vincenzo Granata (Lega Salvini Premier), in relazione all’irruzione di Nicola Morra presso gli uffici della centrale operativa dell’ASP, dichiarava:

“Esprimo solidarietà incondizionata e particolare vicinanza al dottor Mario Marino, Direttore del Dipartimento di Prevenzione e Igiene dell’ASP di Cosenza, e a tutti gli altri medici aggrediti, e a tutto il personale sanitario e amministrativo che quotidianamente mette a rischio la propria vita lavorando in prima linea contro il COVID che, per quanto riferito da diversi articoli di stampa, anche di testate nazionali, sarebbero stati delegittimati nell’esercizio della loro preziosa azione di contrasto al Covid, dall’inattesa irruzione, risalente a sabato scorso, negli uffici della Centrale operativa dell’ASP di Cosenza, del Presidente della commissione parlamentare antimafia, il Professore filosofo, Nicola Morra”. Sono queste le parole di Vincenzo Granata (Lega Salvini Premier), Consigliere comunale di Cosenza, in merito alla vicenda dell’irruzione del presidente Commissione parlamentare Antimafia, senatore, Nicola Morra, nell’Asp di Cosenza di pochi giorni fa.

Cosi concludeva:

“Se c’è chi pensa che dedicarsi a certe congreghe di ‘investigatori’ o sceriffi, impedendo a dei medici di compiere il proprio lavoro, il fatto è ancora più grave. L’imbecillità politica – conclude la nota stampa del Consigliere comunale di Cosenza, Vincenzo Granata – è il collante di ogni forma di malvivenza. C’è chi avrebbe il dovere di reagire a fatti e situazioni con fermezza e senza mezzi termini. Se non lo si fa, direi che è questo l’aspetto più preoccupante di un sistema indecoroso ed insopportabile che non ha a che fare con la democrazia. A mio avviso il sen. Nicola Morra farebbe bene a dimettersi da tutte le cariche ricoperte”.

Successivamente fu  promossa, giorno 23/03/2021,Una richiesta di convocazione urgente del Consiglio comunale, con all’ordine del giorno la discussione sulla vicenda verificatasi negli uffici della Centrale operativa dell’ASP, blitz di Nicola Morra, il 20 marzo 2021, con riferimento a quanto riportato dalla stampa e, in particolare, dai giornali e tg nazionali, è stata indirizzata al Presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo da 13 consiglieri comunali, primo firmatario il consigliere Vincenzo Granata, Presidente della commissione consiliare Ambiente di Palazzo dei Bruzi”.

La richiesta di convocazione urgente dell’assemblea cittadina portava la firma, oltre che di Vincenzo Granata, primo firmatario, anche dei consiglieri Massimo Lo Gullo, Giuseppe d’Ippolito, Anna Rugiero, Francesco Cito, Carmelo Salerno, Andrea Falbo, Fabio Falcone, Antonio Ruffolo, Gaetano Cairo, Maria Luisa Arsì, Luca Gervasi e Annalisa Apicella.

Apprendiamo che tornerà  a riunirsi martedì 27 aprile, alle ore 14,30, nella sala delle adunanze di Palazzo dei Bruzi, il consiglio comunale. Con l’inserimento al  punto 8), la discussione su quanto avvenuto.

Punto 8) Discussione vicenda Covid ASP Cosenza (su richiesta dei Consiglieri Granata, Lo Gullo, d’Ippolito, Rugiero, Cito, Salerno, Falbo, Falcone, Ruffolo, Cairo, Arsì, Gervasi e Apicella del 23/03/2021);

Sicuramente il consigliere comunale della città di Cosenza  e oggi referente della Lega per le elezioni amministrative, come primo firmatario, interverrà sull’accaduto ponendolo all’attenzione dell’intero consiglio comunale, espressione dei cittadini e del territorio.

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Cosenza: Audizione dell’Ing Pietro Cerchiara e Giovanni Iole(Regione Calabria), presso la Commissione Ambiente, presieduta da Vincenzo Granata.

In 3 anni sul territorio comunale sono stati sostituiti 12 chilometri di rete idrica e riparate circa 200 perdite. 400 sono stati gli interventi di rifacimento di derivazioni e allacci, 360 le saracinesche sostituite e 44 gli idranti installati. Sono questi alcuni dei dati forniti dall’ing.Giovanni Ioele, capo struttura del dirigente generale del Dipartimento tutela dell’ambiente della Regione Calabria ed anche direttore dei lavori di ingegnerizzazione della rete idrica di distribuzione urbana e dei lavori di manutenzione straordinaria e infrastrutturazione delle reti funzionali al miglioramento della gestione del servizio di distribuzione idrica e alla riduzione delle perdite già realizzati e in corso di realizzazione nei territori delle 5 città capoluogo di provincia della regione Calabria. L’ing.Ioele è stato audito, insieme all’ing.Pietro Cerchiara,dirigente del settore “Ciclo Integrato delle Acque” della Regione  Calabria, nella Commissione ambiente di Palazzo dei Bruzi, convocata dal Presidente Vincenzo Granata, delegato del Sindaco Occhiuto nell’Autorità Idrica Calabria. Obiettivo della commissione è stato quello di fare il punto sulla situazione dei lavori di ingegnerizzazione della rete idrica del Comune di Cosenza, sugli interventi già realizzati e su quelli che dovranno essere completati. La commissione è stata aperta dall’intervento del Presidente Granata che  ha ribadito la finalità conoscitiva della convocazione “per comprendere – ha detto Granata – il dettagliato stato dell’arte, sotto il profilo sia fisico che idraulico degli interventi e qual è la percentuale di realizzazione dei lavori eseguiti dalla Regione Calabria. Il filo conduttore di ogni ragionamento – ha aggiunto Granata – è la Legge regionale n.18 del 2017 che ha istituito l’Autorità Idrica Calabria anche con l’individuazione del prossimo soggetto gestore”. Vincenzo Granata ha poi colto l’occasione per ribadire la proposta, già lanciata qualche mese fa, della ripresa dei lavori della Diga dell’Esaro che potrebbero risolvere i problemi della carenza idrica anche nella città di Cosenza. Granata ha ribadito la proposta secondo la quale il completamento della Diga dell’Esaro (che prevede l’invaso a monte, con la potabilizzazione a valle ed anche il consolidamento delle paratìe) venga inserito nel piano di investimenti del Recovery Fund. Nel corso della commissione ambiente sono emersi diversi aspetti interessanti, sottolineati sia dall’ingegnere Ioele che dall’ingegnere Cerchiara. Ioele, in particolare, ha sottolineato che “la città andrebbe distrettualizzata in almeno tre comparti: una prima parte che va dal centro storico, attraversa corso Mazzini e arriva ad una barriera ideale che va da corso Fera, fino a Piazza Loreto e Piazza Europa. Un secondo distretto che comprende tutta l’area ad Est del viale Parco e un terzo distretto che include la parte bassa della città e San Vito. Tre aree – ha specificato ancora Ioele – che si cercherà di alimentare rispettivamente con l’Acquedotto del Merone, il serbatoio di Colle Mussano e i serbatoi di San Vito, alimentati dall’Abatemarco”. L’ing.Ioele ha, inoltre, ricordato che ad eseguire i lavori è stata una Associazione temporanea d’imprese, con capogruppo lo studio Lotti di Roma cui successivamente è subentrata una nuova capogruppo. “Nello specifico – ha aggiunto il direttore dei lavori – nel primo anno e mezzo di attività è stata fatta la mappatura della rete idrica della città (250 chilometri di rete) poi un’attività di ricerca delle perdite e di monitoraggio delle pressioni e delle portate in rete e da questo è venuto fuori un modello matematico della rete utilizzato anche per individuare gli interventi da fare”. Ioele ha anche ricordato che su indicazione dell’ufficio tecnico del Comune si è cercato di colmare le lacune sui serbatoi comunali che sono 20, 7 dei quali non hanno misuratori di portata. E’ stato, inoltre, realizzato un nuovo sistema di telecontrollo dei 20 serbatoi cittadini che ha sostituito il precedente che era obsoleto. Ioele ha poi dato conto di un importante esperimento: “siamo andati a verificare durante la notte cosa succede ai serbatoi, in particolare abbiamo aperto completamente le saracinesche e abbiamo alimentato la città durante la notte. L’effetto è stato che la rete ha ricevuto oltre 100 litri al secondo per tutta la notte. Un consumo inspiegabile che non dovrebbe avvenire perché di notte non si consuma tutta quest’acqua. Il sospetto è che le autoclavi condominiali non siano assistiti da sistemi di ritenuta che una volta che l’autoclave si riempie, si blocca automaticamente. Il risultato è che ciascun autoclave, non bloccandosi, continua l’alimentazione dell’acqua e quest’acqua finisce direttamente in fogna. L’idea è quella di procedere ad un censimento sui condomini per avere un riscontro immediato della nostra ipotesi che, se confermata, ci consiglierà nel senso di installare dei contatori nei condomini”. Ioele ha, inoltre, annunciato che a breve partirà la gara per realizzare lo stesso intervento eseguito a Cosenza nei 24 comuni serviti dall’Acquedotto Abatemarco. Cosenza, che rappresenta  la parte finale del lungo acquedotto che parte dal Pollino e arriva in città, potrebbe riceverne un vantaggio diretto “perché – ha spiegato l’ing.Ioele – meno acqua viene persa nei comuni che vengono prima, più acqua potenzialmente arriva a Cosenza. In cantiere – ha concluso Ioele – anche un nuovo intervento di ingegnerizzazione delle reti, finanziato con il Recovery fund, per tutti i comuni della Calabria, con possibilità di richiedere, laddove è stata già fatta, come nei capoluoghi, un nuovo finanziamento di pari entità per un altro lotto di interventi che potrebbe sostituire altri 12-13 chilometri delle reti ammalo rate, per un importo di 8-9 milioni di euro. Dall’Ingegnere Cerchiara, dirigente del ciclo integrato delle acque della Regione Calabria, sono venute altre interessanti indicazioni. “In linea generale – ha detto – l’investimento che la Regione ha programmato sui 5 capoluoghi di provincia è teso ad intervenire sull’ottimizzazione della risorsa idropotabile. Abbiamo una grande quantità di risorsa idrica che però, purtroppo, dalla captazione al rubinetto di casa si disperde notevolmente per la fatiscenza e l’organizzazione delle reti esistenti che sono obsolete, con schemi idrici concepiti in un periodo in cui sia la tecnica che la popolazione avevano esigenze diverse. A Cosenza si sono raggiunti discreti risultati in termini di ottimizzazione. C’è – ha aggiunto Cerchiara – una evoluzione normativa che si sta attuando, con la legge n.18 del 2017, con la quale la Regione ha istituito l’AIC, l’autorità Idrica della Calabria che è l’autorità che dovrà prendere in mano tutta la gestione del servizio idrico integrato”. A questo proposito l’ing.Cerchiara ha chiamato a raccolta tutti i soggetti coinvolti. “Tutti insieme, Regione, Aic e i comuni, devono lavorare in sinergia affinché la legge trovi attuazione nel migliore dei modi. E’ vero che la Regione ha una competenza di alta sorveglianza, ma i protagonisti sono l’AIC e i singoli comuni perché i comuni sono in possesso dei dati fisici ed economici per pervenire all’individuazione della tariffa unica regionale e all’individuazione del gestore unico di tutto il servizio idrico integrato. Se non si compiono i passaggi necessari entro le date stabilite, rischiamo di restare fuori dalla programmazione comunitaria e questo non possiamo permettercelo. La modernizzazione della rete idropotabile, fognaria e depurativa – ha, infine, concluso Cerchiara – dovrà far parte del piano d’ambito che l’Autorità Idrica Calabria dovrà aggiornare e con cui si dovranno prevedere tutte le azioni fisiche ed economiche che da ogni comune dovranno essere messe in atto per poter arrivare ad una rete sempre più moderna e in linea con i tempi”. Ai lavori della commissione ambiente di Palazzo dei Bruzi ha partecipato anche il funzionario comunale Roberto Mirabelli, in rappresentanza del dirigente, arch.Giuseppe Bruno. Mirabelli ha espresso compiacimento sia per la sensibilità e la disponibilità dimostrate dalla Regione Calabria e sia “perché – ha detto – sono state risolte situazioni ataviche che erano ferme da tanti anni. Avremo, ad esempio, un telecontrollo idrico tra i migliori del meridione”. Poi è stata la volta degli interventi di alcuni consiglieri comunali che hanno partecipato attivamente alla discussione. Annalisa Apicella ha suggerito di intervenire, per l’eccesso dei consumi nei condomini, anziché con i contatori condominiali, con i riduttori d’ingresso. Giuseppe d’Ippolito ha riconosciuto “il contributo importante dato dalla Regione alla riqualificazione della rete idrica cittadina. Anche d’Ippolito si è soffermato sulla questione delle perdite a causa degli eccessivi consumi. “Perdiamo quasi 100 litri d’acqua ma li paghiamo – ha detto. Se c’è questo eccessivo consumo, bisognerebbe valutare se si possa apportare qualche miglioria. Un problema grave lo abbiamo sui consumi in quanto non si riesce ad avere contezza dei consumi realmente utilizzati dai diversi condomini, specie quelli un po’ più antichi”. Sull’eccessiva captazione da parte dei condomini si è pronunciata anche Bianca Rende che ha auspicato “che lo scopo dell’installazione dei contatori sia finalizzato ad una diagnosi completa e puntuale delle situazioni di dispersione idraulica e non si traduca in un maggior addebito di costi perché questo sarebbe quasi persecutorio nei confronti dei cittadini. Sarebbe giusto prevedere l’obbligo di adottare sistemi di contenimento e riduzione degli sprechi”. A chiudere gli interventi, Massimo Lo Gullo: “l’acqua è come la sanità. L’acqua è un bene indispensabile per ogni cittadino e per ogni famiglia. La carenza idrica in città è un problema atavico. La situazione è migliorata con l’amministrazione Occhiuto”.

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Avv. Maximiliano Granata(Legalità Democratica): Open Arms, Salvini sarà processato, l’imputazione che gli è stata fatta è una “cazzata”.

“Si dispone il rinvio a giudizio”, dice il giudice dell’udienza preliminare Lorenzo Jannelli dopo due ore di camera di consiglio.

L’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini dovrà presentarsi davanti la seconda sezione del tribunale di Palermo il 15 settembre. E’ accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Per aver bloccato in mezzo al mare, per sei giorni, 147 migranti salvati dall’Ong spagnola Open Arms, nell’agosto 2019.

Questo mi induce ad alcune riflessioni:

Voglio ancora una volta rivolgere un augurio a Matteo Salvini perché sono convinto che l’imputazione che gli è stata fatta è una “cazzata” (“sequestro di persona mediante mancata accoglienza”). Ma per lo stesso motivo ritengo che degli auguri degli Italiani, Salvini abbia bisogno.

Corre un gran brutto pericolo. Proprio perché è imputato di un “non reato”, o meglio, di un fatto che con il reato che gli è addebitato non ha nulla a che fare. Non si “sequestrano” le persone lasciandole fuori della porta di casa. Per non dire che questo. Perché molto altro ci sarebbe da aggiungere.

Non credo che la mia preparazione e capacità di giurista superi quella dei difensori, degli avvocati che Salvini avrà avuto modo di procurarsi. E non solo oggi, all’ultimo momento.

Non riesco a spiegarmi, pertanto, perché  Salvini, che per carattere non mi sembra portato ai minuetti, alle trappole in propria difesa, non abbia fino a questo momento buttato in faccia ai procuratori che hanno inventato ed adottato quella ridicola tesi del “sequestro di persona mediante mancata accoglienza” qualche pesante, ma non inopportuno, giudizio circa la loro utilizzazione (che anche per questo appare evidente) dell’uso alternativo della giustizia e delle boiate interpretative fatte in suo nome. Fatti suoi. Ma se l’assurdità della fattispecie di reati a lui contestati dovesse essere il motivo, comunque non disgiunto del suo ben noto carattere, per cui affronta veramente compiaciuto il processo che il “Partito dei magistrati” (che pure sembra che egli voglia ignorare), allora dovrei dire che si sbaglia di grosso.

Un’imputazione balorda, impossibile, ridicola, come è quella del “sequestro” addebitato a Salvini, specie se addebitato con pertinacia e non per un momento di debolezza mentale di un “attaccapanni di una toga” è cosa che non comporta affatto l’impossibilità di una condanna e nemmeno la sua improbabilità. Se dei magistrati si sono gettati allo sbaraglio a sostenere quella sciocchezza, quella sciocchezza è diventata appartenente a tutto il Partito dei Magistrati e “punto d’onore” (!) del loro atteggiamento sulla questione. È avvenuto per altre non meno evidenti cazzate (pensavo al processo per la cosiddetta “Trattativa”, che, indipendentemente dalla realtà dei fatti, si fonda su un’ipotesi di reato non meno ridicola di quella a carico di Salvini). E da anni tiene occupati Tribunali e Corti, avvocati e giornalisti etc. etc..

Stia dunque attento Matteo Salvini. Non mi sembra persona da arroccarsi sulla infondatezza di una tesi giuridica, su di un errore, di cui egli sia vittima, di un suo avversario. Ma non spetta a me dargli consigli e pretendere che si adegui a quelli che vorrei dargli.

Quello che forse più dovrebbe preoccuparci tutti è il fatto che questo “sequestro di persona mediante mancata accoglienza”, che dovrebbe far ridere anche le galline, venga preso sul serio come titolo di responsabilità penale dalla stampa, anche quella, non molto, ampia che a Salvini è favorevole. Non credo che improvvisamente si siano rincoglioniti tutti i giornalisti, così da non vedere ciò che è impossibile passi inosservato. Vedremo. Ma, ancora una volta, quando il Partito dei magistrati ricorre ad una prevaricazione, fa implicitamente violenza alla capacità dei propri componenti, per meglio colpire le sue vittime, c’è da stare poco allegri. Questo sequestro di persona così apertamente balordo è un’offesa per tutti i cittadini. Anche per noi. E un segnale di allarme. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Carlo Tansi: Chi l’ha visto?

Carlo Tansi dichiara che ha trascorso la sua adolescenza con il rock dei Pink Floyd, dei Dire Straits, dei Genesis, dei Cure, di Sting e dei Queen che ha alternato alla musica classica. Poi all’improvviso in tarda età, ha deciso di guidare un movimento politico per cambiare la Calabria. All’improvviso irrompe nella scena politica De Magistris e il buon Tansi si inchina al nuovo leader polico. Di fatto Tansi sparisce completamente dal dibattito politico calabrese. Carlo Tansi, chi l’ha visto? forse ascolterà il rock dei Pink Floyd,che tanto gli piaceva quando era ragazzo. A futura memoria politica .

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Con il commissario Saccomanno, crescono le adesioni nella Lega calabrese.

Il commissario della Lega calabrese Avv. Gianfranco Saccomanno

Dopo la nomina del consigliere comunale della città di Cosenza, Vincenzo Granata, come referente per elezioni amministrative della città di Cosenza.Prosegue il cammino del partito di Matteo Salvini.

Matteo Salvini

Nella città di Vibo Valentia entrano a far parte ufficialmente della Lega Pino Muratore e Francesco Muzzopappa, il primo medico odontoiatra è stato presidente del Consiglio comunale della città, il secondo, avvocato penalista, è presidente della BCC del Vibonese. A presentarli, nella sede di corso Vittorio Emanuele, era presente il commissario regionale del partito, avvocato Giacomo Francesco Saccomanno, affiancato nell’occasione dal coordinatore provinciale Michele Pagano e da quello comunale Mino De Pinto. Continua l’opera di radicamento e di rafforzamento del partito della lega calabrese, guidata dal commissario Saccomanno.

Il consigliere comunale della città di Cosenza e referente delle Lega per le elezioni amministrative

Vincenzo Granata

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Avv. Maximiliano Granata: Sanità in Calabria, basta con i commissari sono una soluzione inutile e fallimentare.

Undici anni di commissariamento della sanità pubblica in Calabria hanno lasciato delle conseguenze pesantissime e nonostante i proclami, dopo un anno e mezzo dalla scoppio della pandemia, niente è cambiato. Non si conoscono le modalità di individuazione e di valutazione professionale degli aspiranti Commissari che, come previsto al comma 2 dell’art. 2 del decreto-legge n. 150, dovrebbero avere anche loro una comprovata competenza ed esperienza.  Dalla lettura dei curriculum si evidenzia però che alcuni di loro sono alla prima esperienza nella gestione di una Azienda Sanitaria. I risultati dei primi mesi confermano lo stato confusionale della sanità calabrese e dimostrano che lo strumento emergenziale del Decreto Calabria, se non correttamente utilizzato a partire dalle nomine di Commissari e Sub Commissari, si è già appalesata una soluzione inutile e fallimentare. Bisogna resettare tutto il modello in essere e nominare dirigenti della nostra regione, che davvero devono avere qualificate competenze ed esperienze e che lo hanno dimostrato sul campo in Calabria, se non si vuole continuare nel fallimento del Decreto Calabria. Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Lega Salvini Premier, Vincenzo Granata nuovo referente per le elezioni comunali di Cosenza.

Vincenzo Granata consigliere comunale città di Cosenza Lega Salvini Premier

La Lega si prepara alle prossime elezioni amministrative a Cosenza, unico capoluogo di provincia in Calabria ad andare al voto in autunno, partendo dalla nomina del referente per le elezioni comunali di Cosenza.

Si tratta di Vincenzo Granata, consigliere comunale della città di Cosenza, nominato dal commissario regionale del Carroccio, l’Avv. Gianfranco Saccomanno, sentita la segreteria regionale.

Voglio ringraziare l’Avv. Gianfranco Saccomanno e l’intera segreteria regionale per la fiducia accordatami.

Ricoprirò questo incarico con responsabilità, lavorando per la crescita della Lega.

La mia nomina a referente di Cosenza è indice di quanto la Lega Salvini Premier si stia strutturando su tutto il territorio, siamo in una fase di evoluzione e di rilancio e il mio impegno sarà volto a fare crescere la sezione per renderla un punto di riferimento politico stabile e, soprattutto, credibile. Inizieranno nei prossimi giorni una serie di incontri con i militanti, per creare una squadra che sappia rispondere alle necessità dei cittadini cosentini.

Il Referente della Lega Salvini Premier

Città di Cosenza

Vincenzo Granata

Matteo Salvini

Avv. Gianfranco Saccomanno

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Il Presidente del Consorzio Valle Crati, Avv. Maximiliano Granata: Sarò con Mario Occhiuto davanti al pronto soccorso dell’Ospedale di Cosenza.

Nella mia qualità di amministratore pubblico e Presidente di un Consorzio intercomunale di 32 Sindaci , per un totale di quasi 250.000 abitanti, raccolgo l’invito di Mario Occhiuto, a ritrovarci sabato 17 aprile, alle ore 10, davanti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Cosenza per far sentire la voce delle comunità che rappresentiamo e chiedere risposte rapide ed efficaci alla grave emergenza in atto. Qui la salute non è un diritto e le eccellenze rischiano di scomparire. Nell’azienda Ospedaliera di Cosenza la situazione è gravissima. Va bene la ricorrenza dantesca ma il dover “lasciare ogni speranza” per coloro che entrano in Pronto Soccorso ci sembra davvero intollerabile per un Paese civile.

Per questi motivi sarò a fianco del Sindaco della Città di Cosenza Mario Occhiuto e invito gli altri Sindaci e consiglieri comunali della provincia di Cosenza ad essere presenti. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Sanità: Occhiuto invita alla mobilitazione i sindaci della provincia di Cosenza

È un grido di dolore quello del Sindaco Mario Occhiuto ma è anche un fortissimo appello alla mobilitazione, che rivolge a tutti i Primi Cittadini dei comuni della provincia di Cosenza.
«Stamattina mi sono recato al Pronto Soccorso dell’Ospedale dell’Annunziata – racconta il Sindaco Occhiuto – per constatare che le gravi carenze di personale medico e paramedico, che denuncio da più tempo, non hanno registrato alcun passo in avanti. Piuttosto, i pochi medici e infermieri in forza al reparto si stanno impegnando in turni massacranti e con tutte le loro forze per affrontare questo nuovo picco pandemico del covid-19».
Più di un’ordinanza porta la firma del Sindaco di Cosenza che, già l’anno scorso, al diffondersi della pandemia, non esitò a chiedere nero su bianco al vertice dell’azienda ospedaliera l’assunzione immediata di personale medico. «Al contrario – afferma oggi Occhiuto – i medici li abbiamo visti andare via, come l’ex primario del Pronto Soccorso Michele Mitaritonno il quale, con grande lucidità, al pari dei suoi predecessori, e come un guerriero senza armi mi aveva rappresentato la situazione di forte sottodimensionamento del Pronto Soccorso, inadeguato a rispondere alle esigenze di un ospedale hub, che accoglie pazienti da tutta la provincia».
«Rinnovo la mia stima al personale sanitario che non si sta risparmiando in alcun modo nel prestare soccorso ai tanti pazienti covid che giungono all’Annunziata, tante volte già in condizioni critiche – continua il Sindaco di Cosenza – e ritengo inaccettabile l’assenza di decisionismo del vertice dell’azienda ospedaliera, di cui ho parlato anche con il Governatore Spirlì dopo il sopralluogo di stamattina. Un Commissario, proprio in quanto tale, avrebbe dovuto assumere decisioni tempestive per incrementare i posti letto covid necessari evitando di sottrarli ad altri reparti, oltre che procedere immediatamente all’assunzione del personale sanitario necessario a fronteggiare l’emergenza. Allo stesso modo mi sarei aspettato una reazione pronta e positiva alla mia sollecitazione, di qualche settimana addietro, di richiedere all’Esercito, nel quale avevo già riscontrato la disponibilità a richiamare i medici necessari, il riallestimento di posti letto nell’ospedale da campo di Vagliolise. La risposta è stata e continua ad essere un inspiegabile immobilismo che sta costando ai nostri territori un prezzo altissimo in termini di privazioni, costringendo i Sindaci a tenere le scuole chiuse, infliggendo altri duri colpi ad un commercio che già fatica a rialzarsi».
«Invito dunque tutti i Sindaci – conclude Mario Occhiuto – ad indossare la fascia, e insieme ai rappresentanti in Consiglio comunale, a ritrovarci sabato 17 aprile, alle ore 10, davanti al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Cosenza per far sentire la voce delle comunità che rappresentiamo e chiedere risposte rapide ed efficaci alla grave emergenza in atto».

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Avv. Maximiliano Granata:Consorzio Valle Crati, trasferiamo il nostro modello di eccellenza in Calabria.

Le Pubbliche amministrazioni sono chiamate a svolgere un ruolo chiave a sostegno delle economie locali, soprattutto tramite processi di miglioramento della propria organizzazione e della qualità dei servizi offerti ai cittadini, soprattutto in Calabria che fa parte del cosiddetto “Obiettivo convergenza Italia” poiché posseggono un Pil inferiore al 75% rispetto alla media comunitaria e caratterizzati da fenomeni socio-economici complessi.

Una classe politica incapace e inconcludente ci aveva lasciato un debito di 35 milioni di Euro, invece oggi ci ritroviamo con i conti in attivo. Come tutti sanno abbiamo gestito anche in maniera eccellente, sotto l’egida della Procura della Repubblica, la depurazione dei comuni della Valle del Crati. In Calabria ci sono gli amministratori del fare che fanno funzionare i servizi e sistemano i conti nella pubblica amministrazione, con competenza e professionalità, io sono convinto che ci sono onesti e bravi amministratori che possono contribuire a riprendere la Calabria. Nella Calabria che ci piace, dobbiamo raccontare le buone pratiche che svolgiamo negli enti locali. Il Consorzio Valle Crati rappresenta un esempio di buona amministrazione: una gestione con efficienza, trasparenza, correttezza e innovazione nella P.A.”

Trasferiamo il nostro modello di eccellenza in Calabria.

Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Legalità Democratica):Roberto Occhiuto sarà un ottimo Presidente, pronti a sostenerlo.

Roberto Occhiuto sarà un ottimo Presidente della Giunta Regionale della Calabria. Conosce benissimo i problemi annosi della nostra Regione e saprà sicuramente intraprendere il giusto percorso, per risanare il tessuto sociale ed economico del territorio. Da sempre impegnato in politica, ha sempre avuto nel cuore la propria terra e potrà rappresentare una speranza per i tanti giovani calabresi che credono in un cambiamento, basato sul merito e sulle competenze. Nella mia qualità di amministratore pubblico, con altri Sindaci, Assessori e consiglieri comunali della provincia di Cosenza, siamo pronti a scendere in campo per sostenere la sua candidatura a Presidente, per le prossime elezioni  che si terranno nel mese di Ottobre. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Maximiliano Granata.

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Granata(Legalità Democratica):Il piano di vaccinazione dei disabili e il silenzio assordante di Guido Longo.

L’Associazione Legalità Democratica denuncia all’attenzione del commissario alla Sanità Guido Longo, la grave condizione in cui versa la Regione Calabria per quanto riguarda la programmazione e l’esecuzione del piano di vaccinazione COVID-19, relativamente alle persone fragili e con disabilità.È passato ormai un mese da quando è stata riconosciuta priorità nella campagna vaccinale per tutte le persone con disabilità grave – non solo per quelle con determinate patologie – e per i loro familiari conviventi e caregiver.  In Calabria, che sembra essere una repubblica  a parte, si riscontrano piattaforme di prenotazione non correttamente funzionanti con persone fragili e con disabilità costrette a rincorrere, quando riescono, prenotazioni per la vaccinazione a mesi e cosa ancor più grave a centinaia di chilometri dalla residenza. Si è creata,come fanno notare alcune associazioni a tutela dei disabili, una grave violazione dell’incolumità e sicurezza pubblica con compromissione dei livelli essenziali delle prestazioni concernente i diritti civili e sociali delle persone fragili, tra queste le persone con disabilità che vivono nel proprio domicilio che non sono a carico di servizi accreditati, sanitari o socio sanitari, e i loro caregiver o assistenti personali, figure non previste nella piattaforma di prenotazione del vaccinale. Non ci piace il silenzio assordante di Guido Longo a cui chiediamo di intervenire con tempestività. Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Gallo: Il Candidato Presidente? E’ Roberto Occhiuto. Pronte undici liste ai nastri di partenza, destinate ad aumentare.

Catanzaro: «Credo che la candidatura spetti a Forza Italia e abbiamo già definito il nome che è quello di Roberto Occhiuto, capogruppo del partito alla Camera». È quanto ha dichiarato l’assessore regionale Giancarlo Gallo rispondendo, a margine di una conferenza stampa a Catanzaro.

Questo emerge da alcune fonti giornalistiche che riportano cosa dichiara Gianluca Gallo.
«Proprio lo stesso Occhiuto – ha aggiunto Gallo – ci dice che non ci saranno difficoltà anche tra gli alleati e credo che ci saranno le condizioni per avere dopo il nostro candidato presidente anche una coalizione forte che affronti con più liste e con sicurezza le elezioni».

Le nove liste a sostegno della candidatura a presidente di  Roberto Occhiuto dovrebbero essere Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Lista del Presidente, Udc, Noi con l’Italia, Cambiamo con Toti, Rinnovamento con Sgarbi, Alleanza di Centro Pionati , più altre liste civiche. La coalizione di centrodestra si presenta già con undici liste ai nastri di partenza e secondo alcune indiscrezioni dovrebbero aumentare.

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Alto Tirreno cosentino: Le anomalie sui vaccini verranno segnalati all’autorità giudiziaria.

Fonte calnews: Ci stanno arrivando numerose segnalazioni da cittadini del territorio dell’Alto Tirreno Cosentino, non stanno ricevendo le dovute notizie sull’andamento della situazione epidemiologica e sulla chiamata al vaccino. Sono soprattutto gli anziani ad non esse informati per tempo da alcune istituzioni locali e questo non va proprio bene, serve trasparenza. Alcuni Comuni pubblicano ogni giorno il bollettino dei contagi, altri invece fanno come vogliono, senza tutela per le persone, che hanno tutto il diritto di essere informati sull’emergenza Coronavirus. Chiediamo un’impegno maggiore e un’informazione corretta, puntuale ed efficace.

E’ chiaro ed evidente che l’Asp e i comuni devono agire con trasparenza e correttezza, rispettando le liste, secondo le prescrizioni indicate. Gli anziani del tirreno meritano rispetto e tutela nella somministrazione dei vaccini.

Secondo un gruppo di cittadini, tutte le anomalie verranno segnalate all’autorità giudiziaria.

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Leghista calabrese? No,transfuga di partito.

Matteo Salvini nell’ultima competizione elettorale regionale

In Italia e in Lombardia, identità sociali e militanza: è il primo primo profilo dei militanti leghisti. Poi all’improvviso si arriva in Calabria e tutto cambia.  In verità si sa che la Calabria è una repubblica a parte, per cui all’improvviso uno dei lasciapassare per entrare in Lega è quello di aver militato in un altro partito politico. Eppure il Mezzogiorno e la Calabria ha bisogno di una visione politica ampia, di un progetto articolato di rinascita e di risanamento, di qualcosa di molto simile, mutatis mutandis, a ciò che gli amministratori del fare potrebbero immaginare per l’Italia. Notizie di questi giorni è che alcuni transfughi di partiti, potrebbero essere accolti nella Lega Calabrese. In questi casi per non esprimere l’arte del dileggio, utilizzeremo il soccorso rosso dell’ironia. Leghista calabrese? No, transfuga di partito. Cosi vanno le cose, cioè non vanno. La storia continua ………………………..

Matteo Salvini in Calabria

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Lega nel caos: Cosenza, pronti nuovi clamorosi abbandoni.

Matteo Salvini

Nella Lega calabrese, continue risse, fughe dal partito, malcontento e una chiara assenza del progetto politico, portato avanti da Matteo Salvini. Nella prossima competizione elettorale, secondo i bene informati si prefigura un evidente flop elettorale, che con i nuovi commissariamenti disseminati sul territorio, senza tenere conto della storicità e militanza, ha nei fatti scatenato liti a cui ha fatto seguito un lunghissimo elenco di fuoriusciti. Una continua emoraggia che potrebbe portare il paziente Lega, quasi moribondo nella prossima e vicina competizione elettorale. Ultime notizie giunte dalla cittadella regionale,narrano che si stia preparando una nuova infornata di nomine negli enti strumentali , trascurando finanche la grammatica del manuale Cencelli. Da ultime indiscrezioni sembrerebbe che si stiano preparando nuovi clamorosi abbandoni nella provincia di Cosenza, molto probabilmente diretti verso la lista dell’Europarlamentare Vincenzo Sofo, che potrebbe a questo punto, prendere piu’ consensi della Lega. Per arginare questa fuga, sembrerebbe che un consigliere regionale della Lega, abbia già arruolato alcuni transfughi provenienti da altri partiti,in cerca di collocazione politica. Alla faccia della militanza e della storicità, un partito Taxi al servizio dei trasformisti della politica.Povera Lega calabrese, le cose vanno cosi, cioè non vanno. Cosa ne pensa Salvini di tutto quello che sta avvenendo in Calabria? Si potrebbe prefigurare il commissario del commissario?

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Wanda Ferro (FdI):“Non accettiamo certo lezioni dal consigliere leghista Molinaro”, parla a nome del partito?

Pietro Molinaro: Wanda Ferro “non è ben chiaro se parli a titolo personale o a nome del partito che esprime, in questa fase, il presidente facente funzioni della Regione”.  Fratelli d’Italia non è interessata ad operazioni clientelari finalizzate a costruire il consenso in vista della prossima campagna elettorale”

” Ho evitato fino ad oggi di intervenire sulle dinamiche che interessano la gestione dell’amministrazione regionale, consapevole della necessità di affrontare con senso di responsabilità e spirito di coesione politica una stagione delicatissima per l’intera Nazione, e ancor più – specifica l’onorevole Wanda Ferro, Coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia – per una Calabria penalizzata da carenze e ritardi decennali.

Nel difficile contesto di una Giunta che non ha più la sua guida politica e di un Consiglio regionale che ha poteri limitati ed è privato nella sostanza della sua funzione di indirizzo, Fratelli d’Italia ha continuato a dare il suo contributo in termini di proposte, lavorando a testa bassa nell’interesse dei calabresi ed evitando polemiche sterili. E’ però il caso di precisare che non è stata certo Fratelli d’Italia a prendere in appalto la lunga lista di nomine e incarichi assegnati, pur legittimamente, negli ultimi mesi. Fratelli d’Italia si sta così radicando sul territorio ed è tanto capace di ottenere con la bontà delle sue proposte la fiducia dei cittadini, da non essere interessata ad operazioni clientelari finalizzate a costruire il consenso in vista della prossima campagna elettorale”. “Per questo – sbotta la deputata di FdI – non possiamo in alcun modo accettare dichiarazioni come quella del consigliere Molinaro, che non è ben chiaro se parli a titolo personale o a nome del partito che esprime, in questa fase, il presidente facente funzioni della Regione. Nel secondo caso dovrebbe forse interrogarsi più proficuamente sui tanti incarichi affidati in ogni settore, con criteri più o meno meritocratici, più o meno politici, più o meno territoriali. Invece il consigliere Molinaro, ormai ossessionato dall’assessore di Fratelli d’Italia, tenta di sollevare dubbi su un incarico, quello del direttore generale di Fincalabra, per il quale non è stato prevista una nomina esterna, in quel caso forse sospettabile di interesse elettorale, ma che viene affidato opportunamente ad un dirigente interno, con evidente risparmio di spesa per le casse regionali e garanzia di competenza”. “Sulla trasparenza e sulla correttezza della gestione amministrativa – mette i puntini sulle i Wanda Ferro – Fratelli d’Italia non riceve certo lezioni dal consigliere Molinaro”.

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Regione Calabria, Depurazione. Incontro tra De Caprio, Granata e Manna .

Si è tenuta una riunione presso la Regione Calabria relativo all’adeguamento tecnologico e funzionale delle opere di collettamento dell’impianto di depurazione consortile, sito in C/da Coda di Volpe Rende. Ha convocato e presieduto l’incontro l’Assessore Regionale all’Ambiente della Regione Calabria Sergio De Caprio, sono intervenuti il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata e il Vicepresidente Fernando Esposito, il RUP del Consorzio Valle Crati Ing. Oreste Citrea, il Presidente dell’Autorita’ Idrica Calabria Marcello Manna, il Direttore Generale dell’Autorità Idrica Francesco Viscomi, il Direttore Generale Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria Gianfranco Comito e il rappresentante legale della Kratos s.c.a.r.l. dott. Alfonso Gallo, concessionario e gestore grossista.

Dopo un confronto tra le parti si è deciso di aggiornare il tavolo per condividere la tariffa del segmento fognario-depurativo dell’agglomerato Cosenza-Rende, secondo il metodo regolatorio disciplinato ai sensi della normativa Arera (Deliberazione n. 664/2015 e seguenti) e per definire la fase definitiva della progettazione, onde potere consentire l’avvio dei lavori nel periodo piu’ celere possibile, per uscire dall’infrazione comunitaria.

Su proposta dell’Assessore Regionale Sergio De Caprio si sono concordati dei successivi incontri, per verificare lo stato di attuazione del programma condiviso.

Dal canto suo il Presidente del Consorzio Valle Crati si è dichiarato soddisfatto dell’incontro, esprimendo un plauso all’operato dell’Assessore Regionale De Caprio, per la particolare attenzione istituzionale dedicata al settore della depurazione calabrese, che ha bisogno di soluzioni immediate  sul territorio.

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Vincenzo Granata,Presidente commissione Ambiente:Programmare meglio il flusso dei rifiuti a Cosenza, incontro con Calabria Maceri.

“E’ importante organizzare, strutturare e calendarizzare al meglio il flusso dei rifiuti che dalla città di Cosenza parte verso l’impianto di conferimento di “Calabra Maceri” al fine di evitare eventuali blackout, come in qualche occasione si è verificato, che possano determinare incolonnamenti all’impianto privato destinato al servizio pubblico e comprensibili disagi alla popolazione”. Lo ha affermato il Presidente della commissione consiliare ambiente di Palazzo dei Bruzi, Vincenzo Granata, nel corso della seduta dell’organismo consiliare che ha ospitato l’audizione dell’amministratore delegato di “Calabra Maceri” Crescenzo Pellegrino (anche Presidente della commissione ambiente di Unindustria). All’ordine del giorno della commissione di Palazzo dei Bruzi la necessità di fare il punto della situazione per sottoporre a verifica la linearità della filiera che dalla raccolta dei rifiuti arriva alla fase di trattamento e al conferimento presso l’impianto di “Calabra Maceri” per poi imboccare la strada delle discariche a servizio. “Una filiera – ha detto ancora Vincenzo Granata – che occorre in ogni modo ottimizzare anche per non disperdere l’eccellente lavoro che è stato fatto in questi anni sul fronte della raccolta differenziata

dall’Amministrazione comunale, soprattutto dal Sindaco Mario Occhiuto e dall’Assessore alla sostenibilità ambientale Carmine Vizza. “La commissione ambiente ha lavorato in questi anni – ha detto ancora Granata – per fungere da stimolo in direzione del raggiungimento di obiettivi di raccolta anche oltre il 65% e proseguirà in questa direzione fino al termine della consiliatura”. Granata ha poi spiegato che “la necessità di dedicare una seduta di commissione alla problematica del flusso dei rifiuti nasce dal consiglio comunale del 21 dicembre 2020 nel quale, discutendo un ordine del giorno firmato da 21 consiglieri (e concertato con i consiglieri Lo Gullo e Cipparrone) sull’emergenza rifiuti verificatasi, in quel periodo, in alcuni quartieri della città, era stata evidenziata, già in quella sede, la necessità di approvare, in via definitiva, la programmazione, calendarizzazione e percentuale del flusso dei rifiuti, nelle tre fasi di lavorazione: raccolta, trattamento, discarica di servizio, con l’unico obiettivo di raggiungere l’efficienza del servizio pubblico essenziale e la raccolta omogenea dei rifiuti urbani ed assimilati in città. Ci sono giornate – ha aggiunto il Presidente Granata – in cui i mezzi con a bordo i rifiuti raccolti in città si incolonnano davanti ai cancelli dell’impianto di conferimento, determinando un vero a proprio assembramento di macchine e uomini. Nell’ambito delle procedure e del rispetto della fase di emergenza particolare che si sta vivendo a causa del Covid, è importante stabilire un regolare calendario, in accordo tra le parti, per scongiurare la fase di sofferenza registratasi nei giorni scorsi. Quando il martedì mattina il Comune di Cosenza non riesce a conferire per ragioni tecniche, la città va in affanno e nei quartieri possono determinarsi determinate criticità. Quel che chiediamo è la regolarità di conferimento, così come avviene in quasi tutti gli altri comuni”. Nel successivo intervento, l’amministratore di “Calabra Maceri” Crescenzo Pellegrino ha riconosciuto la sussistenza di un problema di pianificazione degli scarichi presso l’impianto della società, “una funzione – ha detto – che era stata delegata all’ATO dove per un certo periodo era mancato il direttore dell’ufficio comune. Da quando è subentrata l’ing.Renata Veltri – ha aggiunto Pellegrino – le cose vanno molto meglio e non mi pare che, per il Comune di Cosenza, ci siano grandi problemi sugli scarichi dei camion. E’ stato anche razionalizzato l’invio dei mezzi verso il nostro impianto, nel senso che anziché arrivare con mezzi piccolissimi, aumentando il numero di quelli che sostano e devono scaricare, si è lavorato per raggruppare i rifiuti in un unico camion o in camion più capienti facendo diminuire il numero. Sono state, inoltre concordate – ha aggiunto Pellegrino – quantità giornaliere di possibilità di scarico, sul calendario settimanale, che non vengono saturate dal Comune. Ci sono, dunque, margini ancora a disposizione per conferire altri quantitativi di rifiuti”. Pellegrino ha poi aggiunto che “Calabra Maceri dipende ancora da una situazione non ben definita per la quale la gestione dovrebbe competere all’Ato, ma, nella realtà, riceviamo, invece, delle disposizioni che mischiano un po’ le carte e ci mettono in difficoltà. Il sistema regionale di smaltimento degli scarti non è autosufficiente – ha concluso Pellegrino- le 200 tonnellate al giorno di disponibilità non bastano per gli scarti. Per questo abbiamo aperto un canale con i termovalizzatori fuori regione. Stiamo andando avanti in questo modo perché smaltiamo 100 tonnellate al giorno fuori dalla Calabria, altrimenti il sistema si sarebbe già imballato e bloccato”.

Una conferma della normalizzazione per Cosenza dei flussi nell’ultimo periodo è venuta dal Dirigente del settore Ambiente e decoro urbano di Palazzo dei Bruzi Giovanni Ramundo. “Quando si verificano delle criticità è dovuto al fatto che c’è una prevaricazione o sovrapposizione degli uffici competenti regionali che mandano all’impianto di Calabra Maceri rifiuti provenienti da altri ATO e questo fa inceppare il sistema. Anche il blocco temporaneo della scorsa settimana è stato superato benissimo”. Le difficoltà che si incontrano nella raccolta differenziata, soprattutto in alcuni quartieri della città, è stata poi messa in evidenza dall’architetto Carmen Trotta, direttore esecutivo del contratto di appalto stipulato tra il Comune e la Società “Ecologia Oggi”. Nel corso della seduta sono intervenuti alcuni consiglieri comunali.

Massimo lo Gullo ha evidenziato i cumuli di spazzatura presenti in alcuni quartieri della città. Bianca Rende ha parlato di “criticità che si verificano all’interno del sistema e di cortocircuito nel funzionamento della filiera”. La consigliera Rende ha manifestato sorpresa nell’apprendere i dati forniti dall’amministratore di “Calabra Maceri”. “Mi lasciano interdetta – ha spiegato – perché contraddicono quelli forniti in commissione da altri interlocutori ospitati nelle precedenti sedute. Apprendere in altre commissioni che le minidiscariche in città si creano anche per l’impossibilità di accedere all’impianto, perché il volume è esaurito, specie il martedì, e sentire oggi che il Comune di Cosenza ha ancora margini inutilizzati, francamente fa riflettere e dispiace. Se si lavorasse meglio e se ci si coordinasse meglio, si potrebbe mantenere la città pulita in tutti i suoi angoli, non solo in centro, ma anche nelle periferie. Evidentemente la raccolta non c’è in alcune zone. Bisogna migliorarla, soprattutto nelle zone periferiche”. Francesco Cito ha sottolineato che “il problema è rappresentato dall’assenza di discariche”, mentre Francesca Cassano ha segnalato l’apertura in alcuni condomini dei sacchetti per verificare la correttezza della raccolta con la creazione di microdiscariche quando i rifiuti, una volta constatata l’inadeguatezza della raccolta, vengono lasciati sul posto. Cassano ha chiesto se viene organizzata la bonifica di questi siti e l’ingegnere Ramundo ha risposto che “quando ci sono rifiuti che non sono stati differenziati in maniera corretta, dopo le verifiche, il giorno dopo si passa alla bonifica”.

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Gli espulsi del movimento cinquestelle pronti a sostenere De Magistris, un senatore pronto a scendere in campo .

Lo scenario politico nazionale è in fase di cambiamento, caduto il Conte Bis, il quadro politico nazionale è completamente cambiato. Nel frattempo però si avvicinano sempre di più le elezioni regionali in Calabria e gli espulsi del movimento cinquestelle cercano di trovare collocazione politica, in vista della prossima competizione regionale. Si pensa ad un polo civico forte e credibile con a capo Luigi De Magistris. Secondo i bene informati sarebbe pronta una lista regionale a sostegno di De Magistris, capeggiata da un senatore espulso del movimento cinquestelle. Vedremo l’evoluzione, per il momento non ci resta che attendere. La storia continua ………………………………

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Granata(Legalità Democratica): Cataldo Calabretta è un valido amministratore ed eccellente dirigente politico

Vincenzo Granata e Cataldo Calabretta

E’ vergognoso leggere da alcuni esponenti  politici della Lega di Crotone, che tanto hanno avuto dal partito, che i poteri forti vogliono colonizzarci.

Una dichiarazione di questo genere sarebbe sufficiente a seppellire nel dileggio e nel ridicolo ogni partito normale di persone normali.

Cataldo Calabretta è un valido amministratore ed eccellente dirigente politico.

Le scelte politiche diverse di alcuni esponenti della Lega sono dovuti ad una mancata condivisione delle scelte nazionali che vedono collocata la Lega, come forza di governo del paese.

Alcune dichiarazioni mi sembrano strumentali e prive di ogni fondamento e che destano meraviglia. Una situazione degenerata per chiara responsabilità di chi finora ha governato la Lega nella città di Crotone.

Sicuramente Cataldo Calabretta, nella sua qualità di commissario, saprà nominare referenti in ogni comune della provincia, rilanciando il partito e salvaguardando le risorse storiche fin qui impegnate.

Di Cataldo Calabretta  ho da aggiungere che, se non avessi verso di lui altri motivi di stima e di considerazione, mi basterebbe il fatto che contro di lui si scatenano queste dichiarazioni per tributargli la mia vicinanza, stima e solidarietà.

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

Riunione presso la commissione Ambiente del Comune di Cosenza .

Il Presidente della commissione Ambiente Vincenzo Granata e il commissario della Sorical Cataldo Calabretta

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Elezioni Calabria:I parlamentari espulsi dal Movimento Cinquestelle verso De Magistris?

Dopo che  il capo politico del Movimento, Vito Crimi su Facebook, ha preannuciato l’avvio della procedure di espulsione dei  quattro parlamentari calabresi, Rosa Silvana Abate, Bianca Laura Granato, Margherita Corrado e Nicola Morra, le acque sono molto agitate nel movimento cinquestelle calabrese. I grillini espulsi dal gruppo parlamentare per il voto contro Draghi procedono ora in ordine sparso.Alla Camera sono stati espulsi dal capogruppo M5S Davide Crippa i due corigliano-rossanesi Francesco Forciniti e Francesco Sapia (quest’ultimo è stato il primo consigliere comunale grillino in Calabria).

Sulla stessa linea il capogruppo pentastellato in Senato Ettore Licheri che ha anch’esso firmato la lettera di espulsione per i quindici senatori dissidenti, tra cui i quattro calabresi Bianca Laura Granato, Rosa Silvana Abate, Margherita Corrado e Nicola Morra.
La foltissima pattuglia parlamentare calabrese che nel 2018 era composta da 18 parlamentari, dopo l’addio di Silvia Vono, trasmigrata verso le sirene renziane, tocca, quindi, quota 11.

Secondo alcune indiscrezioni dei bene informati, sembrerebbe che una parte di questi parlamentari si sia sentito tradito rispetto ai principi sposati con M5s e per questi motivi starebbe pensando di sostenere Luigi De Magistris alla guida della Presdienza della Giunta Regionale della Calabria. La storia continua…………

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Ieri ed oggi, il Presidente dei senatori della “Sanità”

Lettera aperta di Maximiliano Granata al “ Presidente dei senatori della Sanità”

“D’ordine di Monsignor Illustrissimo Presidente dei senatori della sanità è proibito ad ogni persona di fare in questo luogo la cura delle persone di razza plebea, ma che dovevano essere prioritariamente appartenenti alla casta dei senatori o loro familiari.”

Al centro di Roma, nei vicoli della città vecchia si leggono molte lapidi rimaste lì da secoli. Quasi nessuno, se non, magari, un erudito turista straniero, più le legge. Sono pezzi di muro. Ma questa storia del Presidente dei senatori e delle sue disposizioni sul “non fare la cura dei cittadini appartenenti alla plebe  (che, implicitamente autorizzavano a farlo un po’ più in là) mi ha sempre incuriosito.

Che c’entrava il Presidente dei senatori con il modo di gestire la salute dei cittadini ? E che il Presidente avesse il compito di stabilire chi curare e chi non curare, mi sembrava assurda, incomprensibile.

Poi, studiando un po’ di storia del diritto, venni a sapere che la distinzione tra potere politico e potere amministrativo era stata introdotta dall’Illusionismo e, poi dalle legislazioni moderne, da quella “unitaria”. Così era finita, relegata in un passato di confusione dei poteri e di illimitatezza del potere, la cura della sanità (si fa per dire) da parte, nientemeno, dei senatori della repubblica.

C’è in corso un indiscutibile ritorno alla mancanza di distinzione e separazione dei poteri. Se il giurista “curialista” Odofredo sentenziava “Dominus Papa, ratione peccati intromittit se de omnibus” (il Signor Papa, con la scusa del peccato si impiccia di tutto) oggi “Quisque togatus, ratione criminus et praventiosis”, e per salvarci dalla corruzione e dagli abusi, “si impiccia di tutto”. La loro intromissione in questo difficile problema di tutte le amministrazioni locali avviene, infatti “ratione peccati”, cioè “ratione criminus”. Per pulire le Città e occuparsi di sanità ci vogliono buone incriminazioni. Ma la storia, talvolta, pare andare a ritroso. Cosi vanno le cose, cioè non vanno . Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Ripresa, rilancio, anzi no: convivenza con il virus, “Pedro, adelante con juicio”.

Non posso che ricordare il mio grande amico e mentore Mauro Mellini e rievocare il suo pensiero.

Ricordate gli avvertimenti al cocchiere del governatore di Milano circondato da una folla in tumulto di cui parla Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi? “Pedro, adelante con juicio”. Togliete ogni riferimento al “juicio”, che di giudizio pare che ve ne sia in giro molta scarsità, ed avete il comportamento di Giuseppe Conte e poi di Draghi che prevede, ordina e dispone la ripresa e poi è lui a dirci che dobbiamo abituarci all’idea di convivere con il virus. L’altra settimana eravamo fuori dall’epidemia, oggi l’affrontiamo e ci siamo dentro. L’altra settimana le cosiddette misure antivirus, gli “arresti domiciliari” cui siamo tutti condannati sembravano finiti, oggi si discute quali siano i casi in cui è ammesso allontanarsi da casa.

Quando finirà non si sa. Il fatto è che una delle più terribili prove cui un Paese possa essere portato ad affrontare le dobbiamo superare sotto la guida di saltimbanchi di governanti che tutto promettono e nulla sanno realizzare. Rilancio, ripresa! Già non se ne parla più. Si parla di una “Fase 2” di una “Fase 3” che poi man mano viene fuori che è una “Fase 1” in mezzo a uno tre quarti. Ieri, un po’ per scherzarci sopra, un po’ per rappresentare l’estrema varietà delle questioni cui stiamo andando incontro, ho voluto dire qualcosa della prostituzione e delle prostitute di strada. Della loro scomparsa dai viali della periferia e dei problemi per il loro riapparire.

Oggi mi accorgo di aver avuto il cattivo gusto di scherzare col fuoco se non avremo istruzioni sull’uso della mascherina nel mercato del sesso abbiamo le controversie su ciò che significa “congiunti”. Viene fuori che congiunti sono anche i fidanzati. Giusto che non si proibisca che si incontrino, ma non è detto che debbano congiungersi. Il guaio è che ci troviamo ad affrontare una delle peggiori vicende della vita dello Stato italiano con il più incredibile dei governi. Intanto la data del 6 Aprile non significherà più nulla o assai poco. Magari solo il tentativo di specificare e regolare ciò che nella vita di ogni giorno difficilissima è ogni forma di previsione e di regolamentazione.

Figuriamoci l’idea di fondare su certe percezioni balzane la ripresa della vita normale. C’è poi da aggiungere che non sembra che chi dovrebbe si renda conto della connessione e dipendenza della possibilità di ripresa economica a quella degli altri Paesi d’Europa e del mondo. Che possa riprendersi l’economia italiana quando negli Stati Uniti siamo ancora a quella che adesso si chiama la “Fase 1” “Fase 2” “Fase 3” e “il morbo infuria”, è ben difficile e pare che questi signori che siedono oggi nei palazzi del Governo in Italia, ben poco chiare abbiano le idee su quelle che sono le interconnessioni dell’economia mondiale. Si piange all’idea dei ragazzi cui si impone di marinare la scuola ma al contempo non pare che si sia mosso un dito per evitare questa ulteriore iattura.

Si capisce, certa gente nelle cui mani è il nostro presente e forse il nostro avvenire con scuola, istruzione, cultura, ben poco hanno a che fare e probabilmente si innervosiscono al solo fatto che se ne parli. Intanto dobbiamo sopportare questa “Fase 2” “Fase 3” che non è, lo dicevamo, che una “Fase 1” e qualche decimale. Così si aspetta che finisca l’infuriare del virus. Chi vivrà, perché certamente qualcuno sopravviverà vedrà. Non sarà un bel vedere.

 

Caro Mauro, mi hai lasciato l’arte dell’ironia e che io rievoco ogni giorno, pensando alle nostre discussioni che mi mancano molto .

Sono sicuro che di fronte ad un bel tramonto estivo ci saremo messi a sorridere con la solita mia frase e io in questa circostanza ti avrei detto

“Pedro, adelante con juicio”.

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica) Nicola Morra, Senatore? No! Il vaccinatore della repubblica si traveste da Diabolik .

Secondo il portale locale LaCNews24, infatti, il presidente della commissione Antimafia questa mattina si sarebbe presentato nei locali dell’Usca di Cosenza, tuta nera e cappuccio alla Diabolik a camuffarne l’identità. Per un’ispezione a sorpresa, in seguito alla quale avrebbe lamentato, segnalando il tutto al commissario locale Vincenzo La Regina, la sovrapposizione tra la somministrazione dei vaccini agli over 80 e una campagna di screening su circa 200 soggetti, che causava assembramenti.

Successivamente Morra in un video in cui minimizza il particolare del travestimento, dichiara: “Nessun cappuccio alla Diabolik e nessuna tuta, mi sono coperto per il freddo”.

In una importante Città del Sud, che vanta tradizioni di cultura ed ha visto suoi cittadini onorare importanti ruoli politici, c’è, ad esempio un Senatore del partito grillino che quando non è impegnato a Roma a scaldare il suo seggio a Palazzo Madama, “è di casa” al locale Palazzo di Giustizia, a mendicare attenzione per le sue delazioni contro ogni altro “politico” della Città ed a suggerire inconcepibili (ma talvolta concepibilissime) baggianate pseudo giudiziarie.

Questo signore, apprendo ora dai mezzi d’informazione, sta facendo carriera come vaccinatore della repubblica, travestito da Diabolik .

Cosi vanno le cose. Cioè non vanno.

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

 

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Blitz di Morra a Serra Spiga:13 consiglieri comunali, primo firmatario Vincenzo Granata, chiedono la convocazione del consiglio comunale.

Una richiesta di convocazione urgente del Consiglio comunale, con all’ordine del giorno la discussione sulla vicenda verificatasi negli uffici della Centrale operativa dell’ASP il 20 marzo scorso, con riferimento a quanto riportato dalla stampa e, in particolare, dai giornali e tg nazionali, è stata indirizzata al Presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo da 13 consiglieri comunali, primo firmatario il consigliere Vincenzo Granata, Presidente della commissione consiliare Ambiente di Palazzo dei Bruzi”.

La richiesta di convocazione urgente dell’assemblea cittadina porta la firma, oltre che di Vincenzo Granata, anche dei consiglieri Massimo Lo Gullo, Giuseppe d’Ippolito, Anna Rugiero, Francesco Cito, Carmelo Salerno, Andrea Falbo, Fabio Falcone, Antonio Ruffolo, Gaetano Cairo, Maria Luisa Arsì, Luca Gervasi e Annalisa Apicella.

Ho già Espresso solidarietà incondizionata e particolare vicinanza al dottor Mario Marino, Direttore del Dipartimento di Prevenzione e Igiene dell’ASP di Cosenza, e a tutti gli altri medici aggrediti, e a tutto il personale sanitario e amministrativo che quotidianamente mette a rischio la propria vita lavorando in prima linea contro il COVID che, per quanto riferito da diversi articoli di stampa, anche di testate nazionali, sarebbero stati delegittimati nell’esercizio della loro preziosa azione di contrasto al Covid, dall’inattesa irruzione, risalente a sabato scorso, negli uffici della Centrale operativa dell’ASP di Cosenza, del Presidente della commissione parlamentare antimafia, il Professore filosofo, Nicola Morra.

Sarebbe stato auspicabile che l’esperienza ed il senso di responsabilità e di stile del Prof. Morra, una volta eletto Senatore, gli facesse abbandonare certi vizietti che tanto hanno a che vedere con l’arroganza del potere e certi strani atteggiamenti. Ma il lupo cambia il pelo e quel che segue.

Vorrei ribadire che il solo fatto che in una città come quella di Cosenza che ha, oltre tutto, tradizioni di cultura e di sensibilità democratiche, si possa concepire un modo simile di fare politica, è cosa agghiacciante.

A mio avviso il sen. Nicola Morra farebbe bene a dimettersi da tutte le cariche ricoperte.

Vincenzo Granata

consigliere comunale

Città di Cosenza

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Granata(Legalità Democratica):Dobbiamo dare forma concreta a Cosenza città metropolitana, per farla diventare la seconda città della Calabria.

Tanti municipi ma una sola anima. È questo lo scenario che accompagna da decenni il dibattito sull’area urbana cosentina, tematica sulla quale si sono consumate e si consumano tuttora battaglie politiche e intere campagne elettorali. Finora, però, a regnare sovrana è stata soprattutto la mancata unione. Eppure, ciò che ancora veramente manca a un’area urbana dai più percepita come un organismo complesso e policentrico sono servizi pubblici integrati a beneficio della cittadinanza: dai trasporti alla sanità, dall’offerta culturale fino alla gestione dei rifiuti.

Infatti, la nuova città Cosenza-Castrolibero-Rende alla conta della popolazione avrebbe 115.000 abitanti diventando la seconda città della Calabria, dietro a Reggio Calabria (182.500 abitanti) e davanti a Catanzaro (90.300 abitanti) e a Corigliano-Rossano con i suoi 77.500 residenti. E’ finito il tempo dei proclami, dobbiamo dare forma concreta alla Grande Cosenza e costruire Cosenza città metropolitana . Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Vincenzo Granata (Lega Salvini Premier), il sen. Nicola Morra si dimetta, da tutto. L’imbecillità politica è il collante di ogni forma di malvivenza.

Vincenzo Granata e Matteo Salvini

Esprimo solidarietà incondizionata e particolare vicinanza al dottor Mario Marino, Direttore del Dipartimento di Prevenzione e Igiene dell’ASP di Cosenza, e a tutti gli altri medici aggrediti, e a tutto il personale sanitario e amministrativo che quotidianamente mette a rischio la propria vita lavorando in prima linea contro il COVID che, per quanto riferito da diversi articoli di stampa, anche di testate nazionali, sarebbero stati delegittimati nell’esercizio della loro preziosa azione di contrasto al Covid, dall’inattesa irruzione, risalente a sabato scorso, negli uffici della Centrale operativa dell’ASP di Cosenza, del Presidente della commissione parlamentare antimafia, il Professore filosofo, Nicola Morra.

Sarebbe stato auspicabile che l’esperienza ed il senso di responsabilità e di stile del Prof. Morra, una volta eletto Senatore, gli facesse abbandonare certi vizietti che tanto hanno a che vedere con la delazione e certi strani atteggiamenti. Ma il lupo cambia il pelo e quel che segue.

Nel frattempo le successive dichiarazioni del Dott. Mario Marino responsabile del centro «visitato» da Morra, continuano ad attribuirgli parenti da vaccinare.

Vieppiù il dottor Mario Marino sta pensando se procedere o meno con una querela. Stasera vado dall’avvocato per mia tutela e valuteremo se ci sono gli estremi per querelare il senatore Morra. Ho già redatto la mia memoria“, ha dichiarato il dirigente dell’Asp. “Non ho inventato nulla, tutto ciò che ho raccontato è la pura verità. Morra si è presentato urlando e chiedendo informazioni per due suoi parenti di cui conosciamo i nomi ma non li comunichiamo per privacy. Mai fino ad ora abbiamo detto che tali nomi corrispondevano a suoceri e/o similari, perché non è compito nostro indagare. Non è venuto a chiedere come si sta sviluppando la vaccinazione degli ottuagenari a Cosenza, ma si è presentato per chiedere come mai questi parenti non erano stati vaccinati“, da quello che si apprende dagli organi d’informazione.

Vorrei ribadire che il solo fatto che in una città come quella di Cosenza che ha, oltre tutto, tradizioni di cultura e di sensibilità democratiche, si possa concepire un modo simile di fare politica, è cosa agghiacciante.

Se c’è chi pensa che dedicarsi a certe congreghe di “investigatori” o sceriffi, impedendo a dei medici di compiere il proprio lavoro, il fatto è ancora più grave. L’imbecillità politica è il collante di ogni forma di malvivenza. C’è chi avrebbe il dovere di reagire a fatti e situazioni con fermezza e senza mezzi termini. Se non lo si fa, direi che è questo l’aspetto più preoccupante di un sistema indecoroso ed insopportabile che non ha a che fare con la democrazia. A mio avviso il sen. Nicola Morra farebbe bene a dimettersi da tutte le cariche ricoperte.

 Vincenzo Granata

consigliere comunale

Città di Cosenza

Lega Salvini Premier

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Granata(Legalità Democratica):Nicola Morra,Senatore? No! Vaccinatore della Repubblica.

Da quello che  leggiamo su alcuni giornali sulla sfuriata di Nicola Morra per far vaccinare i suoceri,  e che qui si riporta integralmente:

“Anche perché viene il dubbio principale. Morra non è andato lì per verificare il funzionamento o meno della macchina sanitaria, ma per i suoi suoceri. E ci si chiede se ci sarebbe andato lo stesso per persone non legate a lui da parentela.”

“Vorremmo sapere se è vero che la sua scorta si è messa a chiedere documenti alle persone nella struttura. Perché se fosse vero sarebbe gravissimo e meriterebbe una richiesta di spiegazioni dalla catena di comando ministeriale.”

Questa lettura rievocano in me le parole del mio amico e mentore Mauro Mellini, che aveva già individuato il personaggio politico, individuandolo come delatore per i fatti noti avvenuti in questi anni, cosi scriveva di lui:

“Ma altro che portieri-delatori! Abbiamo oggi i Senatori-Delatori, anzi, ad essere più chiari ed espliciti gli “On. Delatori della Repubblica”.
Leggevo la copia di una denunzia del suddetto Prof. Sen. Morra: “Il sottoscritto Nicola Morra, nella sua qualità di Senatore della Repubblica, espone alla Signora vostra, per l’ipotesi che i fatti in questione possono costituire reato etc. etc.”.
Nella qualità di Senatore! Ecco per lui la funzione del Senatore: “ti dico questi fatti e pensaci tu a tirarne fuori un buon sugo di incriminazioni e di sputtanamento”.
Sputtanamento che non è mai mancato in danno di persone denunziate dal Nostro On. Delatore della Repubblica.
Avrei voluto che l’esperienza ed il senso di responsabilità e di stile del Prof. Morra, una volta eletto Senatore, gli facesse abbandonare certi vizietti che tanto hanno a che vedere con la delazione. Ma il lupo cambia il pelo e quel che segue.
Senatore? No! Delatore della Repubblica.” Adesso ha assunto anche un altro ruolo e per questo io aggiungerei, Senatore? No ! Vaccinatore della Repubblica.”

Ritengo che Nicola Morra, per il ruolo pubblico che ricopre, e i componenti della sua scorta debbano chiarire pubblicamente quanto avvenuto negli uffici dell’ASP di Cosenza, in località Serra Spiga . Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Legalità Democratica):Nicola Morra irrompe all’Asp di Serra Spiga, si deve essere sentito un eroe. Un eccellente risultato nella storia dell’Antimafia.

Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica)

Senatore, è parola che nei secoli ha avuto significati diversi, denominazioni di stati sociali, di funzioni collettive, di cariche individuali (senza o quasi, funzioni). Senatore della Roma Repubblicana, Senatore di Roma (che organizzava le corse dei “berberi”, cavalli senza cavaliere al Corso e riceveva dalla Comunità Ebraica l’omaggio del palio da conferire al vincitore, ripagandolo con un calcio di sprezzo.

Senatori del Regno. Molte prerogative e molta autorevolezza ma scarso potere. E, poi Senatori della Repubblica.
Componenti della “Camera Alta” che, nella versione Italiana odierna più alta dell’altra non è, e che molti vorrebbero abolire. O, come cercò di fare Renzi, di affogarla in una gran pasticcio.
Ma c’è chi del Senato e della carica di Senatore ha una visione tutta particolare, al punto da ritenere di doverla esibire per esporre alla Procura della Repubblica denunzie di delitti o sospetti ed indizi di malefatte più o meno delittuose e più o meno non concepibili.

Nicola Morra ha passato, si direbbe, più tempo nella prima legislatura in cui fu eletto Senatore del Movimento 5 Stelle, a redigere denunzie di fatti da lui ritenuti veri e delittuosi e di sospetti ed indizi di essi e ciò qualificandosi: “il sottoscritto………nella sua qualità di Senatore della Repubblica”, piuttosto che a discutere leggi e provvedimenti.

Nella funzione di Senatore non c’è, però quella di raccogliere prove e voci o sospetti di delitti.
Ma ci sono sempre interpretazioni personali del proprio ruolo. Nicola Morra, benché professore, non pare facesse troppa distinzione tra Senatore e Delatore (brutta parola, malgrado l’assonanza con la carica illustre).
Denunzia oggi sospetta domani. Nicola Morra deve essersi fatto una cultura, per quanto molto personale, in fatto di crimini di organizzazioni criminali e di cose ritenute tali. Questa sua vocazione o aspirazione è stata accontentata nella ulteriore legislatura in cui è stato rieletto Senatore. E’ stato, infatti nominato Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, posto lasciato libero nientemeno che da Rosy Bindi che non è tornata in Parlamento.

Nicola Morra, poteva considerarsi l’uomo simbolo di un rapporto di solidarietà e quasi di reciproca integrazione tra Movimento Cinque Stelle e Magistratura o per dire meglio “Partito dei Magistrati”, quella parte di essa che costituisce veramente un partito forte e, soprattutto,temuto.
L’uomo giusto al posto giusto. Tutto sta nell’intendersi sul significato di giustizia.
Non credo che le cose siano andate ugualmente bene al Senatore Antimafioso nel suo Collegio in Calabria.

Questa mattina di buon ora alle ore 8.41 su alcuni organi di informazione mi appresto a leggere il titolo di un articolo “Cosenza, Nicola Morra irrompe all’Asp di Serra Spiga e se la prende con tutti”, Parole di fuoco per i dirigenti del Dipartimento di prevenzione ai quali gli agenti della scorta chiedono anche i documenti. E uno di loro accusa un malore.

Nicola Morra si deve essere sentito un eroe, nella sua visita inattesa e particolarmente turbolenta presso gli uffici dell’ASP di Cosenza, cosa che ” rientra  nella funzione e nella storia dell’Antimafia”(Sic !), per dirla come il mio grande amico e mentore Mauro Mellini, che utilizzava l’arte dell’ironia.

Ma questo è l’andazzo delle cose. Questa la vocazione (e l’utilizzazione della vocazione) della crema dei nostri Uomini Politici (e, soprattutto, Antipolitici).

Dopo essere uscito per i fatti noti dal gruppo del senato, è chiaro che con questo la carriera parlamentare del Senatore-Delatore è finita. Se non va a trovarsi (tutto è possibile) un altro partito.

Così vanno le cose. Cioè non vanno. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

 

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Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica): Calabria Presadiretta, l’illusione del garantismo e l’ometto strambo di Mauro Mellini.

Avv. Maximiliano Granata e l’On. Mauro Mellini

Dopo le dichiarazioni di Giandomenico Caiazza, presidente dell’Unione delle Camere penali italiane, che è il primo a puntare il dito contro Iacona, sulla trasmissione Presadiretta, «È stato usato a piacimento il materiale investigativo, i filmati, le intercettazioni, senza contraddittorio, in relazione a un processo penale che non è ancora nemmeno cominciato e a un’indagine nella quale sono state già annullate 140 delle 300 misure cautelari irrogate. È una vergogna, è uno scandalo ed è la cifra del giornalismo italiano». Mi preme fare alcune considerazioni.

Il mio amico è mentore Mauro Mellini, me l’ha raccontava spesso nei nostri periodi estivi trascorsi insieme, di fronte i bellissimi tramonti estivi della costa calabrese, nella località di Belvedere Marittimo. La storia di un ometto strambo, impazzito e ridotto in miseria dopo che il patrimonio della moglie, una ricca ereditiera tedesca, era stato confiscato dal governo del kaiser durante la Grande guerra.

Mauro lo conobbe negli anni Cinquanta: “Era un avvocato, ma si era ridotto a vivere come un barbone, dormendo nei vagoni letto alla stazione Termini. Durante l’occupazione nazista, conoscendo benissimo il tedesco, si presentò a fare il difensore davanti al Tribunale di guerra installato all’Hotel Flora in via Veneto. Qualcuno raccontava che avesse fatto delle dotte arringhe per chiedere che i suoi (si fa per dire) difesi fossero fucilati nel petto anziché nella schiena. Tanto i ‘clienti’ il tedesco non lo capivano”.

Ecco, mi disse Mauro, questa è la storia da tenere a mente tutte le volte che si sente invocare, in condizioni come le nostre, più garantismo: “Voler porre la questione del garantismo davanti a tribunali obbedienti alla logica del partito dei magistrati equivale, più o meno, a prodigarsi in arringhe come quelle compitamente pronunziate dal poveretto”. Beccarsi una pallottola nel petto: se non proprio a questo, a poco più si riducono le aspirazioni di qualche benintenzionato. Di disarmare il plotone non se ne parla neppure più, anzi negli ultimi anni, con il giustizialismo dei pentastelluti, si sta facendo di tutto per rifornire il suo arsenale.

L’illusione del garantismo,l’illusione di poter negoziare qualcosa di meglio di una pallottola in petto, fa ritornare in mente  l’ometto strambo di Mellini. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

Avv. Mauro Mellini

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Il populista De Magistris,Napoli: Stangata nelle bollette delle fognature,«Tariffe aumentate del 40%, dov’è de Magistris?»

Aumenti della tariffa per la fognatura approvati con le delibere 33/2018 e 39/2018 dall’Ato2. «In ogni caso qualcuno dovrebbe spiegarci come mai da quando l’amministrazione de Magistris ha trasformato la vecchia Arin in Abc il costo della bolletta idrica per una famiglia napoletana media di quattro persone ha subito un incremento di almeno il 40%. Sarà solo una sfortunata coincidenza o c’è un problema di efficienza nella gestione del servizio? Il populista De Magistris dovrebbe spiegare nel dettaglio questi aumenti di tariffa. questo è  il modello De Magistris che vuole esportare in Calabria.

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Carlo Tansi, Luigi De Magistris e il giorno della marmotta.

Spesso il ricorso ad un salvifico risolutore calato dall’alto serve solo a nascondere un imbarazzante vuoto programmatico o a coprire conflitti interni ai partiti.
In quel contesto irruppe con prepotenza de Magistris, allora esponente di un partito fondato da un altro famoso pubblico ministero Antonio Di Pietro, le cui ambizioni politiche si frantumarono contro il principio di realtà.
Non vorrei che fossimo destinati a rivivere sempre gli stessi eventi come i protagonisti del film “Il giorno della marmotta”.

La Calabria non merita certamente il populismo di Tansi e De Magistris. La nostra Regione  ha bisogno, invece, degli amministratori del fare in grado di risollevare le sorti della Calabria.

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Regionali, caro Carlo Tansi il destino dei calabresi lo decidono i calabresi, non siamo una colonia napoletana.

De Magistris ha perso completamente il sostegno dei suoi concittadini. A decretare un tale fallimento, nel comune di Napoli, è certamente la scarsa qualità dei servizi: dai trasporti pubblici alla raccolta differenziata. Le società partecipate sono in deficit, il Comune spende 130 euro a tonnellate per trasportare i rifiuti in Olanda e le tasse comunali hanno raggiunto i livelli massimi. “Un fallimento totale“. Ai tempi di Jervolino in una città di un milione di abitanti circolavano 600 bus, oggi ne girano poco meno di 100. Oggi i napoletani attendono un’ora e venti alla fermata dell’autobus”. Infine Luigi De Magistris, primo cittadino di Napoli finisce il suo mandato lasciando un buco di bilancio di 2,7 miliardi di euro. La Calabria ha bisogno di un Sindaco della Calabria e non di un Sindaco napoletano che non conosce assolutamente i problemi della nostra regione. Molti sostenitori e candidati alle ultime elezioni regionali hanno abbandonato il movimento di Carlo Tansi che oramai è in caduta libera. Vorrei ricordare a Carlo Tansi, che in fondo mi fa tenerezza, perché non riesce a comprendere le dinamiche politiche calabresi, il destino dei calabresi lo decidono i calabresi e noi non siamo una colonia napoletana. Noi siamo un’altra storia. Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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De Magistris e le voragini di Napoli. Con questo candidato Presidente, povera Calabria nostra.

Luigi De Magistris guarda il panorama

Una voragine si è aperta questa mattina in via Aniello Falcone, al Vomero, quartiere collinare di Napoli. Un autobus che stava transitando al momento del cedimento del manto stradale è rimasto incastrato con le ruote posteriori nel buco che si è aperto. “Queste le condizioni in cui versano le strade della città” Non è raro, purtroppo, che a Napoli, soprattutto in condizioni di maltempo, in strada si aprano voragini.

Nel frattempo Luigi De Magistris passeggia per tutta la Calabria, come candidato Presidente della Regione Calabria, senza occuparsi dei reali problemi di Napoli.

Povera Napoli nostra .

Città di Cosenza, De Magistris passeggia con Tansi facendo registrare l’ennesimo flop

Povera Calabria nostra.

 

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Dopo aver sfasciato Napoli, Giggino De Magistris pronto a sfasciare la Calabria.

La città di Napoli, già provata dalla pandemia, viene messa in ginocchio dal traffico, frutto della mancata manutenzione e della conseguente chiusura della Galleria Vittoria.Il primo paradosso è che il sindaco Luigi de Magistris, aspirante presidente della Calabria, si dedichi alla campagna elettorale proprio mentre la sua città cade a pezzi. Il sindaco scassatore qualcosa scioglie, e si candida dunque a presidente della Regione Calabria. Come a dire: qui ho finito, non essendoci rimasto altro posso andare a scassare o sfasciare altrove. I napoletani che  hanno imparato a conoscere De Magistris sanno che la sua retorica è inconcludente. Vieppiu’ De Magistris non conosce nulla della Calabria, non conosce i suoi annosi problemi e non ha alcuna idea di come si possa amministrare una regione cosi complessa. Povera Calabria nostra, la storia continua ……………………………..

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Città di Cosenza.Ennesimo Flop del tandem CarloTansi-De Magistris .

Città di Cosenza. Luigi De Magistris

E’ bene ricordare che la Calabria è terra di illustri giuristi. Cio’ purtroppo, conta oggi poco, si è soppresso il significato di questo dato storico. Quello che bisogna ricordare ai calabresi, perchè voi tutto lo spaete e lo patite nella vostra vita quotidiana, che la Calabria è terra di grandi quotidiane, intollerabili ingiustizie.Questa piccola premessa per evidenziare che la città di Cosenza, comunità di grandi giuristi, non si sarebbe mai prestata ad accogliere Tansi e De Magistris. Non possiamo che constatare l’ennesimo flop dell’inesistente Carlo Tansi e di Luigi De Magistris, già appartenente al partito dei magistrati.

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Regione Calabria:Si rafforza l’area di centro. I populisti cercano consenso.

Consiglio Regionale della Calabria

Si intensifica l’organizzazione in vista delle prossime consultazioni elettorali regionali. Si rafforza l’area di centro Forza Italia con L’UDC, Cambiamo con Toti, Noi con l’Italia  e diventa sempre piu’ marginale nell’ambito della coalizione di centrodestra, il partito della Lega sempre piu’ scollata sul territorio. Nel frattempo anche Carlo Tansi è in caduta libera, si intensificano gli incontri di De Magistris sul territorio, in cerca di consenso elettorale. Infine il centrosinistra a guida PD sempre più dilaniato da lotte interne, sembra non trovare il bandolo della matassa . La storia continua …………………….

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Carlo Tansi in caduta libera:Tutti in fila per De Magistris.

Ancora defezioni nelle liste del leader di Tesoro Calabria. Dopo l’addio di Giovanni Primerano è la volta della donna più votata nel collegio Calabria centro: «Il problema è lui, non de Magistris». Giusy Militano lascia: «Fa tutto da solo, me ne vado».Il mese scorso, uno dei candidati regionali per la lista del collegio area centrale, il medico otorinolaringoiatra Giovanni Primerano, si è defilato sbattendo la porta, che fa seguito anche a quello di un altro candidato Rita De Lorenzo che ha  riferito la totale assenza, all’interno di Tesoro Calabria, di Trasparenza, di Democrazia e di Coerenza. Secondo i bene informati Carlo Tansi nell’arco di due mesi sembra destinato a scomparire dallo scenario politico calabrese. Secondo alcune indiscreziono a breve ci saranno nuovi clamorosi abbandoni.

 

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Granata(Valle Crati):Pronti a sostenere Capitano Ultimo, per uscire fuori dall’emergenza Depurazione in Calabria.

Capitano Ultimo

Ringrazio l’Assessore Regionale All’Ambiente Sergio De Caprio per l’incontro tenutosi a Catanzaro, per verificare lo stato di attuazione della progettazione definitiva ed esecutiva, per l’adeguamento tecnologico e funzionale delle opere di collettamento dell’impianto di depurazione consortile sito in C/da Coda di Volpe del Comune di Rende(CS). Ho avuto modo di manifestare durante la riunione la piena sintonia del Consorzio Valle Crati, presente il presidente dell’Autorità Idrica Calabria Avv. Marcello Manna, con L’Assessore De Caprio, sull’indirizzo politico e sul cronoprogramma stabilito.

Bisogna organizzare una task force per uscire dall’emergenza depurazione in Calabria, condizionata dalle procedure d’infrazione che allo stato attuale riguardano 13 agglomerati sopra i 15 mila abitanti e 150 agglomerati sopra i 2000 abitanti. Servono strumenti sovraordinati di programmazione e attuazione, attraverso una task force tra i soggetti preposti, che con a capo la Regione Calabria possano affrontare l’emergenza in maniera adeguata. Il Consorzio tra Comuni Valle Crati è pronto a sostenere l’Assessore De Caprio, per uscire fuori dall’emergenza. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Carlo Tansi in caduta libera.De Lorenzo,nel movimento assenza di Trasparenza, di Democrazia e di Coerenza.

Nelle scorse elezioni regionali Carlo Tansi ha rappresentato un elemento di novità. Gli va riconosiuto il merito di aver fondato un movimento civico e aver costruito un’alleanza, che ha sfiorato l’8 percento nell’ultima competizione elettorale . Le ultime scelte politiche compiute sono state totalmente sbagliate, infatti molti candidati che lo sostenevano sono già fuoriusciti dal movimento . Una delle prime ad abbandonare il movimento è stata Rita De Lorenzo questa la sua dichiarazione “Impegno alle prossime elezioni regionali? Non sarà certamente con Tesoro Calabria di cui non faccio più parte”. E’ quanto dichiara Rita De Lorenzo, già sostenitrice e candidata del movimento fondato dall’ex capo della protezione civile calabrese, Carlo Tansi. Di seguito la sua nota.
“Da più parti ricevo continuamente sollecitazioni per manifestare la mia intenzione di candidatura, in questa tornata elettorale, nel Movimento Tesoro Calabria di Carlo Tansi. Infatti, sono in molti a contattarmi direttamente o sui social per chiedermi, come mai ancora non mi sia pronunciata in tal senso. Mi corre quindi l’obbligo, a questo punto, di chiarire la mia posizione informando sia i miei sostenitori che l’intero corpo elettorale di non far parte più del Movimento Tesoro Calabria.
Infatti, ho fortemente creduto e condiviso il progetto politico impegnandomi a far conoscere il movimento (soprattutto a Reggio Calabria e provincia) ed infine presentando la mia candidatura a consigliere regionale nel 2019. Purtroppo, nel mentre il mio impegno diventava sempre più tenace, iniziavo a costatare all’interno del Movimento una sostanziale assenza di requisiti che ritengo indispensabili alla costruzione di un modello politico al quale da sempre aspiro. Mi riferisco alla totale assenza, all’interno di Tesoro Calabria, di Trasparenza, di Democrazia e di Coerenza. Il mio entusiasmo iniziale verso una politica “nuova” basata sulla chiarezza è stata completamente oscurata da atteggiamenti profondamente individualistici, contraddittori e totalmente privi di credibilità. E’ venuta meno la fiducia. Si è frammentato quel senso di appartenenza ad un Movimento che credevo potesse rappresentare la “novità”, “la via d’uscita” e che invece ha mostrato un carattere identitario cupo, fortemente egocentrico e privo di capacità di confronto.
Come può, un progetto politico per la terra che amo, essere privo di credibilità e di trasparenza decisionale? No, grazie. Per la mia Regione aspiro ad un modello politico serio, attendibile, concreto in cui le regole di rinnovamento non disperdano mai coerenza e senso democratico”. Secondo i bene informati in  questi giorni ci saranno nuovi abbandoni. E’ proprio il caso di dire che “Carlo Tansi è in caduta libera”

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Avv. Maximiliano Granata:I populisti calabresi e la pseudodemocrazia, il vantaggio per i cretini.

C’è quella frase sconsolata di Leonardo Sciascia (“A futura memoria”) che ogni tanto mi accade di ricordare: “…i cretini sono tanti e godono ottima salute non mentale che consente loro di passare da un fanatismo all’altro…”.
Una proposizione tragica, specie per chi crede, malgrado tutto, nella democrazia, sistema fondato sul numero di consensi, dai quali dipende l’attribuzione del potere.
Certo, la Democrazia ha i suoi rischi, che per lo più dipendono dalla constatazione di Leonardo Sciascia.
Per i populisti tutti in galera, pene per la corruzione più o meno pari a quelle per l’omicidio, abolizione, in pratica, della prescrizione con la possibilità, per i processi penali di durare tutti gli anni che piacciano ai signori magistrati, più intercettazioni telefoniche, anche di quelle al droghiere per farsi mandare la spesa a casa, sequestri dei beni dei sospettabili di essere sospettati di corruzione, ingaggio di agenti provocatori per sollecitare la corruzione anche di chi non è corrotto….
Un programma simile sarebbe sufficiente a seppellire nel dileggio e nel ridicolo ogni partito normale di persone normali.
Ma, dette queste cose da un Di Matteo (che in quanto condannato a morte da Totò Riina può chiedere quello che vuole, come se si trattasse sempre dell’ultima sigaretta…) ed accettate da populisti asserviti al partito dei magistrati presenti e plaudenti, non hanno affatto sollevato le reazioni dovute alle cazzate. Perché? Perché ai cretini ed ignoranti è concesso dire questo ed altro. Le loro cavolate non ci allarmano: si sa, sono cretini ed ignoranti. Questo è il premio che loro “spetta”.
Se si perdesse un po’ di tempo a riprendere, commentare, illustrare, catalogare tutte le baggianate dei populisti (e, in fatto di giustizia, quelle di certi magistrati che i populisti adorano ed ai quali obbediscono) se ne potrebbe fare un libro, a metà strada dal libro dell’orrore ed il libro umoristico.
Ma, poverini, sono ignoranti e cretini. Meritano un premio di “comprensione”.
Ecco il “premio di maggioranza” cui nemmeno Leonardo Sciascia aveva pensato.

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Luigi De Magistris scarica Carlo Tansi e sceglie Mimmo Lucano.

Mimmo Lucano

Secondo alcune indiscrezioni, sembra continuare la guerra politica tra le due anime dello schieramento populista, in vista delle prossime consultazioni elettorali regionali in Calabria, quella di Luigi De  Magistris e Carlo Tansi.

Mimmo Lucano rispondendo ad una intervista a questa domanda, ha risposto.

Sarà candidato capolista in tutte le circoscrizioni. Come mai questa scelta?

“Non l’ho chiesto io e la cosa quasi mi imbarazza. Anche da sindaco non mi sono mai sentito “il primo cittadino”, ma il portavoce di tutti, anzi soprattutto degli ultimi. La mia è una candidatura che è stata voluta dal basso. E più basso di me in questo momento non si può”.

Questa la risposta di Mimmo Lucano che sarà capolista in tutte le circoscrizioni.

E’ proprio il caso di dire che Luigi De Magistris scarica Carlo Tansi e sceglie Mimmo Lucano.

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Avv. Maximiliano Granata(Legalità Democratica).De Magistris non conosce i problemi della Calabria, non siamo una colonia di Napoli.

Le mie opinioni sul partito dei magistrati sono note a tutti. Io non sono mai stato e non sarò mai un giustizialista e non ho grande considerazione dei magistrati da un punto di vista amministrativo, specialmente per chi viene da fuori regione e non conosce assolutamente i suoi  problemi . Al di là dell’appartenenza politica, gli artefici del proprio destino siamo noi , che siamo validi amministratori e lo abbiamo dimostrato sul campo. Rifletto spesso su alcune riflessioni del mio mentore Mauro Mellini quando dichiarava “Quell’altra parte, ancora minoritaria, della magistratura “scalpitante”, degli assatanati antimafia e anticorruzione in cerca di popolarità populista in funzione dei suoi miraggi elettorali è anch’essa “Partito dei Magistrati”. Direi che è la “corrente della scorciatoia” di tale partito. La più visibile, oramai, credo persino da Berlusconi. E dai Sabino Cassese. Meglio di niente (per ciò che riguarda la capacità di rendersene conto, non certo per l’esistenza stessa di tale corrente).Ma per chi voglia difendersi dall’invadenza delle toghe, se è ridicolo chiudere gli occhi di fronte ad un Di Matteo, a un Grasso, a un de Magistris, a un Emiliano etc. non è certo sufficiente che taluno li apra solo per fare i conti di quanti sono i magistrati italiani “fuori ruolo” (e magari “fuori binario”) per incarichi “politici” e, magari, per discutere se possano pretendere o non di “rientrare” a fare il loro mestiere. Occorre, certo, guardare alla punta dell’iceberg, a patto di non ignorare che la gran parte del ghiaccio (o della melma) è sotto l’acqua del mare. Con Mauro Mellini ci saremo messi a sorridere di fronte al pensiero nel vedere qualche amministratore colonizzato dal partito dei magistrati. Le idee di Mauro camminano sulle nostre gambe e su questo interverremo in campagna elettorale. Se si perdesse un po’ di tempo a riprendere, commentare, illustrare, catalogare tutte le baggianate dei populisti giustizialisti (e, in fatto di giustizia, quelle di certi magistrati ) se ne potrebbe fare un libro, a metà strada dal libro dell’orrore ed il libro umoristico.
Ma, poverini, sono ignoranti e cretini. Meritano un premio di “comprensione”.
Ecco il “premio di maggioranza” cui nemmeno Leonardo Sciascia aveva pensato. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Il nuovo corso della Lega, Cataldo Calabretta nominato commissario a Crotone.

AUGURI DI BUON LAVORO DAL CONSIGLIERE COMUNALE DELLA CITTA’ DI COSENZA, LEGA, VINCENZO GRANATA .

Fonte Lac News

A Crotone dopo mesi di disordine la Lega cerca di riorganizzare il partito. A guidarlo dovrà pensarci Cataldo Calabretta, nominato solo pochi giorni fa dal leader nazionale del Carroccio Matteo Salvini vicecommissario regionale calabrese. Il neo commissario Regionale Giacomo Saccomanno, che al suo fianco in veste di vicecommissario ha anche Roy Biasi, sindaco di Taurianova, ha tentato fin dal suo insediamento di governare la situazione nella terra di Pitagora; ma non si è mai riusciti a far dialogare le diverse anime.

Troppe le fratture e le divisioni. Da tempo il partito a Crotone viveva nel caos e negli ultimi mesi non sono mancate polemiche e defezioni. A Calabretta, impegnato anche nella complessa amministrazione di Sorical (dallo scorso mese di settembre è Commissario Liquidatore della società che gestisce il servizio idrico calabrese) è stato affidato il difficile ruolo di riorganizzare il partito della Lega nella provincia di Crotone. Un incarico opportuno, considerato le riconosciute doti di equilibrio e che in questo caso integrate da una profonda conoscenza territoriale. Sono tanti i comuni crotonesi in cui la Lega è totalmente priva di referenti locali, nonostante i consensi registrati nelle ultime tornate elettorali.

Nella provincia crotonese il gruppo dirigente è imploso nel corso di una prima riunione svoltasi alla presenza di Saccomanno e Biasi, subito dopo è stata avviata la procedura per la riorganizzazione. La direzione regionale ha più volte invitato i dirigenti provinciali a trovare una soluzione e, nell’ultimo incontro svoltosi venerdì scorso, la quadra non è stata trovata.

L’obiettivo, più volte ribadito dal commissario Saccomanno, è quello di rilanciare la Lega in vista delle prossime elezioni regionali e in questo momento è stato indispensabile affidare il coordinamento del partito a Crotone all’avvocato Calabretta di Cirò Marina. Si legge nell’atto di nomina che Calabretta avrà «pieni poteri per gestire il partito ed assumere tutte le iniziative che riterrà necessario». La nomina di Calabretta fa decadere tutti gli incarichi vigenti.

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L’alleanza Tansi e Lucano rimane confermata? “LA VERITA’ SPAVENTA”. Cosa ne pensa De Magistris?

Carlo Tansi e Luigi De Magistris  “LA VERITA’ SPAVENTA”
Mimmo Lucano alleato con Luigi De Magistris
Ecco la risposta di Carlo Tansi alle indiscrezioni del blog aspassoperlacittà che pubblichiamo integralmente.
“La casta calabra teme che il TAN-DEM (TANsi-DEMagistris) vincerà le elezioni regionali e con i suoi mezzi d’informazione-marionetta spara cavolate per confondere le acque.
Cara casta mi dispiace deluderti ma TAN-DEM è più unito che mai!”
Rispedendo al mittente le considerazioni sul blog che  invece conferma le indiscrezioni, che parlano di una possibile rottura politica con Luigi De Magistris  per l’alleanza con Mimmo Lucano. E’ proprio il caso di dire che la verità spaventa.
Cosa ne pensa De Magistris delle nostre considerazioni ? L’alleanza con Lucano e Tansi rimane confermata?
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Pasqualina Straface candidata UDC, nessun accordo con i candidati.

Pubblichiamo la nota di precisazione integrale di Pasqualina Straface.

Sono Pasqualina Straface, in merito al vostro articolo “Regione:Lista UDC completata. Accordo tra Giuseppe Graziano e Pasqualina Straface”, puntualizzo di non aver fatto nessun accordo con i candidati, lo sottolineo per una questione di trasparenza e correttezza nei riguardi di tutti i candidati. Cordiali saluti

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Traballa l’alleanza tra Tansi e De Magistris: Verso la rottura ?

Secondo alcune indiscrezioni, sembra ci sia una vera e propria guerra politica tra le due anime dello schieramento populista, in vista delle prossime consultazioni elettorali regionali in Calabria. Da un lato il gruppo che fa capo a Carlo Tansi e dall’altro quello che fa capo a Luigi de Magistris. L’ex capo della protezione civile , presidente Mario Oliverio, si è reso conto che nell’ambito della coalizione si sia formata una nuova alleanza tra Mimmo Lucano e Luigi De Magistris, che metterebbe in crisi la sua leadership e soprattutto la sua elezione in caso di terza posizione da parte del candidato presidente Luigi De Magistris. Tansi porterebbe in dote il suo consenso elettorale, ma non riuscirebbe nemmeno ad entrare in consiglio regionale. Per questi motivi, secondo i bene informati, l’alleanza potrebbe rompersi a breve. La storia continua ……………………..

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Mimmo Lucano mette in crisi la leadership di Carlo Tansi, per le elezioni regionali.

Secondo alcune indiscezioni Carlo Tansi non gradirebbe la candidatura Mimmo Lucano, perchè questo metterebbe in crisi la sua leadership nell’ambito dell’alleanza con Luigi De Magistris, candidato alla presidenza della giunta regionale della Calabria. Secondo i bene informati non solo Mimmo Lucano non si è candidato con lui nelle scorse elezioni, ma oggi prenderebbe sicuramente piu’ voti dello stesso Carlo Tansi. La storia continua……………………….

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Regione:Lista UDC completata. Accordo tra Giuseppe Graziano e Pasqualina Straface.

Per le prossime elezioni regionali in Calabria, la lista dell’UDC è quasi completata in provincia di Cosenza.Nella lista troverebbero posto il consigliere regionale uscente Giuseppe Graziano, Pietro Caracciolo Sindaco di Montalto Uffugo, il Sindaco di Morano Calabro, Giulio Serra ex consigliere regionale, Luigi Novello già candidato della Lega nelle scorse elezioni regionali. A questi candidati si aggiungerebbe nella quota rosa Pasqualina Straface ex Sindaco di Corigliano Calabro, che secondo i bene informati avrebbe chiuso un accordo con Giuseppe Graziano, nel doppio voto uomo donna che potrà essere effettuato nella competizione regionale e che sicuramente porterebbe i due candidati nelle prime posizioni della lista.

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Frizioni tra De Magistris e Tansi sulle candidature in consiglio regionale.

Secondo i bene informati iniziano le prime frizioni tra Carlo Tansi e Luigi De Magistris  per i candidati da inserire nelle liste del consiglio regionale per il prossime imminenti elezioni. Carlo Tansi non vedrebbe di buon occhio la candidatura di Domenico Lucano, ex Sindaco di Riace, voluta fortemente dal cerchio magico dello stesso De Magistris. Questo sembrebbe confermato dal fatto che  sia Tansi che De Magistris non camminano congiuntamente sul territorio, ma ognuno svolge la campagna elettorale per proprio conto. La storia elettorale continua ……………………….

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Elezioni regionali Calabria:si va verso la conferma del voto l’11 Aprile.

Mentre molti partiti spingono per il rinvio delle elezioni regionali in Calabria, alcuni partiti sono già pronti con le liste e con il programma amministrativo.Le elezioni regionali in Calabria dovrebbero essere confermate per domenica 11 Aprile. Non ci sono ancora notizie ufficiali in merito, ma qualche segnale evidente è già arrivato: i comuni hanno già affisso i manifesti che annunciano la convocazione dei comizi elettorali in vista delle elezioni del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale. Molti partiti spingono tutt’oggi per non andare al voto, mentre altri muovono in modo convinto i primi passi per farsi trovare pronti. Aspettiamo conferme ufficiali sulla data delle elezioni che potrebbero tenersi l’Aprile.

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San Nicola Arcella,nuovo Flop di Luigi De Magistris.

Luigi De Magistris, in solitudine a San Nicola Arcella. Non gli resta che guardare il panorama

Il Sindaco di San Nicola Arcella, Barbara Mele, ha invitato nel suo comune, per un incontro pubblico, Luigi De Magistris candidato alla Presidenza della Regione Calabria. De Magistris, accompagnato dal Sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, non ha potuto che constatare l’ennessimo flop dell’iniziativa, dato che erano presenti solo un piccolo sparuto gruppetto di cittadini del luogo. Ha ragione il valido avvocato Jacopo Severo Bartolomei “Questo dato di intrinseca politicità, prescinde da un intento politico preordinato pur spesso presente e connesso alla eziopatogenesi di troppe indagini mirate o esplorative, condotte – come sempre ha stigmatizzato Mauro Mellini, criticando la sopravvivenza del feticcio dell’obbligatorietà dell’azione penale, all’introduzione del nuovo Codice di procedura penale italiano improntato al sistema accusatorio – non in base al preventivo pervenimento di una notitia criminis, ma alla ricerca della medesima, in forza di notizie persino estrapolate da articoli di giornali o rimaneggiate su pubbliche dicerie. Tuttavia Violante giunge a rassicuranti conclusioni, ammonendo che “se uno di questi non rispetta i propri limiti, possono esserci squilibri gravi ai danni dei cittadini” descrivendo con certosina puntualità lo stato fisiologico e le conseguenze pregiudizievoli del perverso intrecciarsi di rapporti negli ultimi decenni tra politica e magistratura, recte tra magistratura e politica – anche da un punto di vista soggettivo, dato l’impressionante numero di magistrati, appartenenti ad ogni corrente, che dal 1975, post emergenze nazionali del terrorismo, mafia e corruzione, hanno fatto stabile ingresso in Parlamento o nel mondo politico o parapolitico (il sindaco Luigi De Magistris, il governatore Michele Emiliano, l’ex presidente dell’Anac Raffaele Cantone), numero che non trova paragone in nessuna democrazia liberale .

Questo dato innegabile che dovrebbe indurre a riflessioni sistemiche ogni riformatore (a parte il “Rottamatore” Matteo Renzi che voleva il pm Nicola Gratteri a via Arenula), è sfuggito all’attenzione del teorico Violante. Nel nostro Paese da decenni i magistrati – alti funzionari statali non elettivi e quindi politicamente irresponsabili – pretendono di concorrere a dettare l’indirizzo politico nazionale, condizionano scelte legislative e governative, non solo in ambito della giustizia; a questa distorsione permanente e pervasiva, occorre che qualcuno che abbia a cuore le sorti del Paese, ponga rimedio, affinché il lascito morale di un giurista raffinato, un parlamentare preparato, un avvocato generoso, un consigliere controcorrente del Csm nonché un impareggiabile pubblicista come Mauro Mellini da Tolfa, non vada disperso.

“Non ho alcuna remora a dire che non mi fido di questa magistratura”.

I calabresi e i cittadini del tirreno cosentino, non si faranno certamente convincere da chi non conosce i problemi della nostra regione che ha bisogno di risorgere con una nuova classe dirigente, partendo dalle nuove generazioni.

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Mario Occhiuto, il Sindaco Visionario, che anticipava di due anni Mario Draghi sulla rivoluzione green.

Quando nell’aprile del 2019, a Lamezia Terme, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto  lanciatissimo verso la candidatura alla presidenza della Regione , dichiarava “La svolta ecologica e culturale da noi proposta è la novità su cui costruire il futuro della nostra Regione, erano le parole di un  Sindaco Visionario,  che anticipava di due anni Mario Draghi sulla rivoluzione green e su un nuovo modello di Calabria,che oggi diventa il modello Draghi in chiave nazionale. Un Sindaco Green che ha sempre sostenuto che bisogna sostenere e diffondere le buone pratiche presenti in tante amministrazioni locali e valorizzare tutto cio’ che di spositivo di riesce a costruire nei comuni, perchè la loro attività e i risultati che si riescono a raggiungere sono decisivi per cambiare il volto dell’intera Calabria.La  visione green” di Mario Occhiuto del futuro della Calabria, arrivata quasi due anni prima della “svolta verde” del Governo Draghi, credo possa essere uno spunto di riflessione interessante ed utile per tutte le forze sociali, imprenditoriali e politiche. Non si può che condividere la tesi sostenuta da altre testate che noi facciamo nostra “L’opzione green, che il visionario sindaco di Cosenza aveva intravisto già due anni fa, è oggi il terreno di sfida decisivo per una Calabria che ha l’ultima occasione di dimostrare che non è una terra “perduta” e irrecuperabile”

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Granata (Valle Crati), condivido la posizione di Cataldo Calabretta sul Servizio Idrico Calabria

Convidido la posizione del commissario della Sorical Cataldo Calabretta, quando dichiara che “se si vuole arrivare in tempi brevi all’attivazione del servizio idrico integrato è necessario valutare ogni aspetto, soprattutto giuridico e di sostenibilità economica. Non si può non tenere conto che Sorical, controllata dalla Regione, ha una concessione fino al 2034 sull’adduzione primaria, quella relativa ai grandi acquedotti che alimentano i serbatoi di quasi la totalità dei comuni.”

Continuare ad immaginare altro è soltanto è solo un modo per mettere la prima pietra tombale al fallimento del servizio idrico calabrese, un fallimento che già porta la firma dell’ex presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio che con i soliti noti compagni di viaggio, hanno creato un vero è proprio disastro.

Va sostenuta l’iniziativa di  Cataldo Calabretta, sulla necessità di costituire un gruppo di lavoro che utilizzi la società esistente (Sorical), per la costituzione della società pubblica in house, proponendo le modifiche di legge da realizzare in consiglio regionale. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

 

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La posta elettronica di Libero non funziona.

“Il l servizio Libero Mail è temporaneamente non disponibile. Stiamo lavorando per ripristinarlo nel più breve tempo possibile.
Ci scusiamo per il disagio e ti invitiamo a riprovare più tardi”. Questo il messaggio che gli utenti con una casella mail Libero da diversi minuti possono leggere se provano ad accedere alla propria posta elettronica. Il messaggio porta la firma dello “staff di Libero”.

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Vincenzo Granata (Lega).La nomina di Cataldo Calabretta, segna un cambio di passo significativo, per la Lega in Calabria.

La nomina di Cataldo Calabretta a sub-commissario regionale della Lega, segna un cambio di passo significativo per l’organizzazione del partito in Calabria e in provincia di Crotone e Cosenza. Cataldo Calabretta, sta dando prova di buona amministrazione nel settore del ciclo integrato delle acque. Ha aderito sin da subito al progetto Leghista in Calabria e saprà dare il giusto contributo per il rilancio del partito sul territorio. Nella mia qualità di consigliere comunale della Lega, formulo gli auguri di buon lavoro ad un valido professionista che rappresenta il volto nuovo della Lega in Calabria. Lo dichiara Vincenzo Granata, consigliere comunale della Lega città di Cosenza.

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Cosenza:Il Partito regionale della Lega chiama a raccolta i militanti.

Riunione della Lega nella città di Cosenza

Giorno 13 Febbraio presso l’Hotel San Francesco in Rende, il partito regionale della Lega chiama a raccolta i militanti per definire le future strategie elettorali e individuare un nuovo percorso organizzativo nel partito. Seduti al tavolo della presidenza il commissario regionale Gianfranco Saccomanno, il vice Roy Biasi Sindaco di Taurianova e responsabile regionale degli enti locali, Domenico Furgiuele deputato, Pietro Molinaro consigliere regionale. In sede amministrativa per come è stato evidenziato da qualche militante, nelle ultime elezioni i risultati sono stati a dir poco disastrosi e si è auspicato un cambio di rotta. Si è persa la rappresentanza al Comune di Rende e Castrovillari,la mancata presentazione della lista a Cassano allo Jonio e a san Giovanni in Fiore i risultati sono stati da prefisso telefonico . Nel Pubblico erano presenti gli unici due consiglieri comunali delle principali città della provincia di Cosenza, il consigliere di CoriglianoRossano Costantino Baffa e il consigliere comunale di Cosenza, Vincenzo Granata. In Calabria parte la nuova fase organizzativa voluta fortemente da Matteo Salvini che è rappresentata oltre che dal commissario regionale Gianfranco Saccomanno e il vice  Roy Biasi anche dal Vicesindaco di Cardinale Marco Maiolo, il commissario Sorical Cataldo Calabretta, il consigliere comunale di Spezzano della Sila Pietro Spizzirri, il deputato Domenico Furgiuele e l’Eurodeputato Vincenzo Sofo, il consigliere regionale Pietro Molinaro. Dopo un articolato e vivace dibattito il commissario si è riservato di inviare una specifica nota ai vertici del partito nazionale.

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Fratelli d’Italia blinda la candidatura di Pietropaolo e Flora Sculco verso la lista del Presidente.

Da ultime indiscrezioni relative alle candidature in vista delle prossime elezioni regionali, si iniziano a comporre le liste con i candidati, che parteciperanno alla prossima competizione elettorale.In provincia di Catanzaro,Fratelli d’Italia blinda la candidatura di Filippo Pietrapaolo a discapito del Sindaco di Petilia Policastro, che si ritroverebbe a diventare l’eterno secondo e primo dei non eletti. Abbandona subito la nave dell’UDC, Flora Sculco, che sembrerebbe orientata a candidarsi nella lista del Presidente della colaizione di centrodestra. La storia delle elezioni regionali continua ……………………………….

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Vincenzo Granata, iniziare subito i lavori dell’impianto di collettamento a Donnici.

La commissione consiliare ambiente di Palazzo dei Bruzi, presieduta dal consigliere comunale Vincenzo Granata, ha approvato all’unanimità dei presenti, con riferimento alla realizzazione dell’impianto della nuova rete fognaria e di collettamento nel territorio di Donnici, una proposta finalizzata al superamento delle criticità del relativo contratto di servizio e per dare inizio immediato ai lavori. “La proposta – si legge nel testo della stessa – è approvata dall’organismo consiliare nell’interesse superiore e supremo della collettività”. In essa si chiede non solo “di superare le criticità legate al relativo contratto di servizio, ma anche l’inizio dei lavori in via prioritaria, rispetto all’intervento complessivo, partendo dalla città di Cosenza e dalla frazione di Donnici, rilevata l’importanza che lo stesso intervento riveste per il comune di Cosenza, nella sua qualità di comune capo bacino”. Con riferimento alla determinazione della tariffa, la proposta “rinvia, per come previsto dal contratto di concessione, al Consorzio Valle Crati che, in base ai costi di gestione, la sottoporrà all’attenzione dell’Autorità Idrica Calabria che successivamente la trasmetterà all’ARERA, per la relativa approvazione”. Il Presidente Granata, nel corso della seduta, ha sottolineato che la proposta approvata dalla Commissione Ambiente sarà inviata al Sindaco Occhiuto, al Vicesindaco Francesco Caruso che sull’argomento aveva preso parte personalmente ad una precedente seduta dell’organismo consiliare, e al segretario generale di Palazzo dei Bruzi.

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Calabria.Elezioni regionali i primi candidati.

I primi candidati alle elezioni regionali in provincia di Catanzaro, sono ai nastri di partenza. Secondo i bene informati,per l’UDC Flora Sculco consigliere regionale uscente e il consigliere comunale di Catanzaro Sergio Costanzo, per la Lega Filippo Mancuso e Pietro Raso, per la lista del Presidente Vito Pitaro, per la lista Fratelli d’Italia Filippo Pietropaolo e la ricandidatura del Sindaco di Petilia Policastro , per la lista Forza Italia Nik Santacroce.

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Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.Ci sono gli amministratori del fare che possono risanare la Calabria

Abbiamo evitato il dissesto dei comuni e l’aumento della tassa dei rifiuti per i cittadini. Al contrario della sanità calabrese dove negli ultimi dieci anni si sono accumulati debiti su debiti, con un buco infinito e fuori controllo, il Consorzio Valle Crati ha risanato i conti”. È quanto afferma il presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata.

“Una classe politica incapace e inconcludente ci aveva lasciato un debito di 35 milioni di Euro, invece oggi ci ritroviamo con i conti in attivo. Come tutti sanno abbiamo gestito anche in maniera eccellente, sotto l’egida della Procura della Repubblica, la depurazione dei comuni della Valle del Crati. In Calabria ci sono gli amministratori del fare che fanno funzionare i servizi e sistemano i conti nella pubblica amministrazione, con competenza e professionalità – ha aggiunto – io sono convinto che ci sono onesti e bravi amministratori che possono contribuire a riprendere la Calabria. Nella Calabria che ci piace, dobbiamo raccontare le buone pratiche che svolgiamo negli enti locali. Il Consorzio Valle Crati rappresenta un esempio di buona amministrazione: una gestione con efficienza, trasparenza, correttezza e innovazione nella P.A.”

Trasferiamo il nostro modello di eccellenza in Calabria.

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Vincenzo Granata(AIC): Cataldo Calabretta rappresenta il futuro dell’idrico in Calabria.

Il Presidente f.f. Regione Calabria Nino Spirlì e il commissario della Sorical Cataldo Calabretta

Il commissario liquidatore della Sorical, Cataldo Calabretta, ha incontrato nella sede della Regione Calabria il presidente f.f. della giunta Nino Spirlì.
Un incontro cordiale e molto proficuo sul futuro della società partecipata dalla Regione: si è discusso dell’iter che entro poco tempo dovrà portare all’individuazione del gestore del servizio idrico integrato.La Regione deve poter raccogliere l’opportunità che ha messo a disposizione l’Europa, attraverso il Recovery Fund affinché si possa investire in un settore strategico come quello idrico”, ha evidenziato il Commissario di Sorical al Presidente Spirlì. Successivamente si è recato nella città di Cosenza dal Presidente della Commissione Ambiente Vincenzo Granata, dove si è incontrato con i consiglieri comunali della città di Cosenza, per illustrare l’attività svolta fino ad oggi, dopo il suo insediamento avvenuto pochi mesi fa. “Questa società  è sopravvissuta nonostante i problemi giudiziari“, sottolinea Calabretta in commissione ambiente. Una storia, quella di Sorical che per Calabretta è stata “raccontata male in questi anni. Vogliamo dare quel rilancio ad un ente, gestore dei grandi acquedotti calabresi, e permettere così che diventi una società pubblica a tutti gli effetti”. Secondo Vincenzo Granata, componente dell’Autorità Idrica Calabria, Cataldo Calabretta di concerto con il Presidente f.f. Nino Spirlì ha iniziato un percorso di cambiamento nella Sorical dando vigore e slancio al settore dell’idrico, a mio avviso conclude Granata, con la nuova società pubblica, Cataldo Calabretta rappresenta il futuro dell’idrico in Calabria.

Città di Cosenza. Il commissario della Sorical Cataldo Calabretta e Vincenzo Granata componente dell’Autorità Idrica Calabria

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Granata(Legalità Democratica)replica a Vetere.De Magistris non conosce i problemi della Calabria.

Sul suo profilo fb l’Avv. Maximiliano Granata replica alla dichiarazione del Sindaco di Santa Maria del Cedro Avv. Ugo Vetere, che qui pubblichiamo

Caro Ugo sai che siamo entrambi uomini liberi e sai anche le mie opinioni, note a tutti, sul partito dei magistrati. Io non sono mai stato e non sarò mai un giustizialista e non ho grande considerazione dei magistrati da un punto di vista amministrativo, specialmente per chi viene da fuori regione e non conosce assolutamente i suoi  problemi . Al di là dell’appartenenza politica, gli artefici del proprio destino siamo noi compreso te, che siamo validi amministratori e lo abbiamo dimostrato sul campo. Ti invito a riflettere e aprire una discussione sul tuo territorio, abbandonato da troppo tempo, a cui sarò felice di partecipare, se invitato,  anche da angolazioni diverse, su alcune riflessioni del mio mentore Mauro Mellini quando dichiarava “Quell’altra parte, ancora minoritaria, della magistratura “scalpitante”, degli assatanati antimafia e anticorruzione in cerca di popolarità populista in funzione dei suoi miraggi elettorali è anch’essa “Partito dei Magistrati”. Direi che è la “corrente della scorciatoia” di tale partito. La più visibile, oramai, credo persino da Berlusconi. E dai Sabino Cassese. Meglio di niente (per ciò che riguarda la capacità di rendersene conto, non certo per l’esistenza stessa di tale corrente).Ma per chi voglia difendersi dall’invadenza delle toghe, se è ridicolo chiudere gli occhi di fronte ad un Di Matteo, a un Grasso, a un de Magistris, a un Emiliano etc. non è certo sufficiente che taluno li apra solo per fare i conti di quanti sono i magistrati italiani “fuori ruolo” (e magari “fuori binario”) per incarichi “politici” e, magari, per discutere se possano pretendere o non di “rientrare” a fare il loro mestiere. Occorre, certo, guardare alla punta dell’iceberg, a patto di non ignorare che la gran parte del ghiaccio (o della melma) è sotto l’acqua del mare. Con la stima e l’affetto di sempre

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Elezioni regionali Calabria.L’UDC rischia il quorum, tutti in corsa per la nuova lista di centro.

Dopo l’abbandono del consigliere regionale dell’Udc Nicola Paris e la scomparsa dell’UDC in provincia di Catanzaro, la lista calabrese rischia il quorum. L’unico supersite di questa aggregazione politica è il consigliere Giuseppe Graziano sempre piu’ indebolito nel contesto della sua provincia.Tutti guardano con attenzione alla nuova lista Noi con l’Italia, Popolo della Famiglia,Rinnovamento con Sgarbi,Alleanza di Centro di Francesco Pionati, che dovrebbe ottenere un gruppetto di consiglieri regionali in Calabria.

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Riunione con De Magistris. L’alto tirreno cosentino non è una colonia napoletana.

Vedere partecipare l’ex magistrato Luigi De Magistris ad una riunione  con alcuni Sindaci dell’alto tirreno cosentino induce ad alcune riflessioni che rievocano le conversazioni con Mauro Mellini che descrivendo con certosina puntualità lo stato fisiologico e le conseguenze pregiudizievoli del perverso intrecciarsi di rapporti negli ultimi decenni tra politica e magistratura, recte tra magistratura e politica – anche da un punto di vista soggettivo, dato l’impressionante numero di magistrati, appartenenti ad ogni corrente, che dal 1975, post emergenze nazionali del terrorismo, mafia e corruzione, hanno fatto stabile ingresso in Parlamento o nel mondo politico o parapolitico (il sindaco Luigi De Magistris, il governatore Michele Emiliano, l’ex presidente dell’Anac Raffaele Cantone), numero che non trova paragone in nessuna democrazia liberale . Ieri Luigi De  Magistris arriva in Calabria e partecipa ad una manifestazione poco riuscita con qualche Sindaco di quel territorio, ponendosi addirittura come il risolutore dei problemi annosi della Regione Calabria, come candidato presidente . De Magistris dovrebbe sapere che il popolo calabrese e i suoi amministratori non sono una colonia napoletana, ma devono essere loro gli artefici del loro destino, rinnovando la classe dirigente.

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Un flop la prima uscita di De Magistris a Santa Maria del Cedro in Calabria.

Una bella pagina di vita politica, amministrativa, sociale, oggi a Santa Maria del cedro.
Con i sindaci del territorio. Assessori. Consiglieri comunali. Professionisti. Imprenditori. Lavoratori. Giovani. Disoccupati. Il mondo della sanità. Donne. Sigle sindacali.
Un grazie al candidato presidente alla regione calabria, Luigi De Magistris.
Queste le parole del Sindaco di Santa Maria del Cedro, piccolo comune costiero del tirreno cosentino della provincia di Cosenza,  su Fb in occasione dell’incontro con il candidato a Presidente della Regione Calabria, Luigi De Magistris.
E’ balzato subito agli occhi che al primo incontro di De Magistris in Calabria c’era un piccolo sparuto gruppo di persone (circa 40 persone), che sembravano rievocare la vecchia canzone di Gino Paoli “Eravamo quattro amici al Bar”. La rivoluzione tanto pubblicizzata da De Magistris non trova riscontro nel territorio calabrese.

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Flavio Stasi abbandona il vecchio e sceglie il nuovo. Incontro con Luigi De Magistris?

Con la discesa in campo del Sindaco di Napoli ed ex magistrato Luigi De Magistris, come candidato a Presidente della Regione Calabria, si sparigliano le carte in vista delle prossime elezioni regionali. Nella sua ricerca di uno schieramento non necessariamente politico, De Magistris ha già avviato incontri per costruire insieme alleanze e candidature, espressione dei territori. Le trattative sono in corso, con De Magistris che e’ stato segnalato a CoriglianoRossano per un incontro con il Sindaco Flavio Stasi. Il neo Sindaco Stasi abbandona a giusta ragione il vecchio trio Adamo-Manna-Oliverio e sembrerebbe scegliere il nuovo corso di De Magistris in Calabria. La politica rappresenta l’arte del cambiamento è sembra che Stasi si sia convertito verso nuove alleanze politiche.

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Elezioni regionali Calabria. Aumentano gli aderenti del “GRANDE CENTRO”.

On. Maurizio Lupi (Noi con l’Italia)

Aumenta gli aderenti della lista del “GRANDE CENTRO”, composto da Noi con l’Italia, Rinnovamento di Vittorio Sgarbi, Alleanza di Centro Pionati, il Popolo della Famiglia. A questo si aggiungerebbero le forze riformiste, ambientaliste e progressiste della Regione Calabria

On. Vittorio Sgarbi

La Calabria non è una colonia per come pensa De Magistris. Ci sono amministratori del territorio che saranno capaci di dare il proprio contributo, per la rinascita e il rilancio del nostro territorio.

On. Francesco Pionati

Maximiliano Granata e Francesco Pichierri

On. Michele Ranieli

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Elezioni Regionali Calabria:Exploit della lista del Grande centro, già i primi candidati.

Si scaldano i motori in vista delle prossime elezioni regionali calabresi. In formazione una grande lista di centro Noi con l’Italia, Rinascimento di Sgarbi, Alleanza di Centro Pionati. Secondo i bene informati alcuni consiglieri comunali di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza potrebbero essere della squadra e a cui si aggiungerebbero alcuni ex consiglieri regionali, Sindaci, amministratori provinciali e imprenditori. Una lista che parte dal basso, da quella parte degli amministratori da sempre presenti sul territorio. Questa lista sarebbe l’unica lista di centro presente nella  coalizione di centrodestra e sarebbe l’ago della bilancia per la vittoria finale.

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Caso Francesco Talarico:Avv. Maximiliano Granata,la misura cautelare preventiva non da alcuna certezza di colpevolezza.

Il caso dell’arresto dell’Assessore Regionale Francesco Talarico, mi sollecita a fare alcune considerazioni:

Per colpire la criminalità, piuttosto che la esecuzione delle pene sempre tarda ed incerta, vengono invece usati strumenti concepiti per un fine ben diverso. Il mandato di cattura e la carcerazione preventiva, che dovrebbero servire ad impedire che l’imputato se la batta, diventano il mezzo per anticipare la pena altrimenti troppo lenta a colpire il reato. Nelle carceri italiane i due terzi dei detenuti sono in attesa del giudizio. Si tratta di persone che la legge considera innocenti, finché non intervenga la loro condanna definitiva, che spesso per altro non interviene mai, perché sono innocenti e tali vengono alla fine riconosciuti, o perché, magari, interviene una amnistia.La punizione dei reati è dunque affidata, anziché alla certezza della colpevolezza stabilita con una sentenza, alla probabilità della colpevolezza, valutata discrezionalmente da che emette un mandato di cattura preventiva. O, addirittura, in caso di mandato di cattura obbligatorio, la pena preventiva consegue automaticamente ad una qualsiasi accusa.

Ed è potere che spetta ai “capi” degli uffici, ai procuratori della repubblica, che, ovviamente, trovano il modo di rendere sempre più incisiva questa loro funzione.

Ed ovviamente, l’importanza sempre maggiore che assumono nell’esercizio effettivo della funzione punitiva, anziché in quella loro propria e legittima, provvedimenti discrezionali come quelli relativi alla detenzione preventiva dell’imputato, ingigantisce la preminenza del potere di certi magistrati di prima categoria rispetto a quello dei loro colleghi di seconda o di terza.

Per anni la battaglia contro queste leggi e contro questo tipo di giustizia è stata condotta quasi esclusivamente nelle aule giudiziarie, portando alla Corte Costituzionale un certo numero di norme marcatamente fasciste.

Ed alla Corte Costituzionale, anziché al Parlamento, va il merito di aver realizzato quel poco che è stato ottenuto per l’adeguamento della legislazione ordinaria ai principi della Costituzione.

Conquiste certo importantissime che, oltre tutto, hanno costituito un punto di riferimento per quanti hanno voluto continuare a battersi su questo fronte; ma che tuttavia non hanno potuto intaccare seriamente gli strumenti di forza del regime, congegnati, appunto, per vanificare ogni garanzia legale del cittadino attraverso la vanificazione di ogni pratica possibilità di rendere giustizia.

Non diciamo altro che: continueremo finché avremo fiato e forza per farlo.

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Inizia la nuova era della Lega,Giacomo Francesco Saccomanno è il nuovo responsabile della Lega in Calabria

L’avvocato anti-‘ndrangheta  Giacomo Francesco Saccomanno è il nuovo responsabile della Lega in Calabria,  mentre il sindaco monocolore Lega di Taurianova, Roy Biasi, entra nella segreteria politica nazionale come rappresentante degli amministratori del Sud e sarà il vicesegretario regionale con delega agli enti locali. Inizia una nuova era della Lega in Calabria. Per puntare ad un rilancio del partito in Calabria, serve mettere in campo le migliori energie del partito e l’Avv. Saccomanno da sempre dedito al confronto politico anche per i ruoli istituzionali ricoperti, saprà sicuramente interpretare le esigenze che provengono dal territorio.

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L’Avv. Cataldo Calabretta, prosegue nella sua opera di risanamento e rilancio della Sorical.

L’Avv. Cataldo Calabretta prosegue nella sua opera di corretta amministrazione nella sua qualità di commissario della Sorical. Si da il via libera al documento contabile e si registrano le dimissioni di Baldassare Quartararo, commissario liquidatore dell’azienda mista che gestisce l’acqua in Calabria. In pochi mesi con Cataldo Calabretta come commissario liquidatore per la parte pubblica, si inizia ad intravedere un percorso di cambiamento nella gestione del settore Idrico. Il Ciclo Integrato delle Acque, rappresenta un settore importante e strategico per l’attività della Regione Calabria. In una recente intervista il commissario Calabretta aveva dichiarato che la società è un’opportunità per giungere in tempi brevi ad una soluzione condivisa con tutte le parti in causa. Questi sono i primi passi per una opera di risanamento e di rilancio del settore idrico in Calabria.

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Mario Oliverio scarica Marcello Manna e sponsorizza Ernesto Alecci alla presidenza della Regione Calabria

I sindaci creano un vero e proprio movimento: #SfidaCalabria – Movimento di Sindaci ed Amministratori. Promotore dell’iniziativa Mario Oliverio e Nicola Adamo. Mario Oliverio non è fermo e vorrebbe utilizzare il movimento dei Sindaci calabresi e avrebbe già discusso di una potenziale candidatura di area,alla presidenza della Regione, da sponsorizzare che è quella del Sindaco di Soverato Ernesto Alecci. I bene informati dicono che Mario Oliverio abbia scaricato politicamente il Sindaco di Rende  Marcello Manna, come candidato alla Presidenza della Regione in quota al terzo polo dei Sindaci, dopo la rottura del patto della provincia con Manna e Flavio Stasi, Sindaco di CoriglianoRossano.

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L’ombra di Mario Oliverio dietro alcuni Sindaci, promotori del movimento #SfidaCalabria.

Dopo la lettera aperta di dieci sindaci calabresi indirizzata ai partiti affinché, in vista delle prossime elezioni regionali, i territori siano coinvolti nella stesura di un serio programma di rilancio della Calabria, decine di altri primi cittadini aderiscono all’appello. E lo fanno creando un vero e proprio movimento: #SfidaCalabria – Movimento Sindaci ed Amministratori. E quando si apprende dalla testata regionale di lac News. L’iniziativa è senz’altro lodevole, rilevato l’autorevolezza dei Sindaci firmatari. Sembrebbe che i Sindaci promotori dell’iniziativa, appartenenti a qualche piccolo comune, siano molto vicini alle posizioni del gruppo Adamo-Oliverio. Da indiscrezioni insistenti, dietro questa operazione politica riemergebbe l’ombra di Mario Oliverio, che sarebbe pronto a riproporre la sua candidatura alla presidenza della Regione Calabria.

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Elezioni provinciali Cosenza,scompare Flavio Stasi sempre piu’ isolato.

L’unica candidatura pervenuta è depositata per la presidenza della provincia di Cosenza è quella dell’uscente Franco Iacucci. Il centrodestra con il Sindaco di San Giovanni in Fiore Rosaria Succurro, ha scelto di non prendere parte alla competizione elettorale per protesta, nonostante fossero già pronte le firme per la presentazione della candidatura. Quello che invece è scomparso dallo scenario provinciale è il Sindaco di CoriglianoRossano Flavio Stasi, sempre piu’ isolato nel contesto provinciale. La politica è evoluzione e si formano nuove alleanze. Si stanno creando le premesse per il progetto della Grande Cosenza, che avrà sicuramente il compito di guidare i percorsi amministrativi provinciali e regionali del nuovo millennio.

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Stasi scarica Manna e trova l’accordo con Iacucci per il sostegno alla presidenza dell’ANCI Calabria?

Inciucio sfumato per la presidenza dell’Anci Calabria? Per come dichiarato all’intervista della Lac  News, in riferimento ad alcune domande del Direttore Pasquale Motta, Flavio Stasi nega l’accordo con il gruppo Adamo-Oliverio-Manna, dopo il clamore del popolo del web che non ha visto di buon occhio l’accordo con la secolare classe dirigente. Secondo i bene informati sembrerebbe che il primo cittadino della terza città della Calabria, abbia chiuso un accordo con il PD in cambio del sostegno alla Presidenza dell’ANCI Calabria. Il rinnovatore Flavio Stasi è alla ricerca disperata di una poltrona presidenziale? La storia continua…………………………………………

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Granata(Legalità Democratica): L’Autorità Idrica Calabria è fallita prima di nascere, un vero pasticcio sulle procedure.

L’Autorità Idrica Calabria è fallita prima di nascere. In primo luogo dalla delibera nr.4/2020 del 30 Novembre 2020, avente ad oggetto: Nomina del Direttore Generale dell’Autorità Idrica della Calabria, dalla delibera  si evince chiaramente che la nomina inerente il legale rappresentante e organo di amministrazione dell’AIC è stata deliberata in violazione dell’art.12 del vigente statuto dell’AIC, rilevato che la nomina doveva essere effettuata d’intesa con il Presidente della Regione Calabria nella stessa seduta del 30 Novembre e non assume alcun valore giuridico la semplice  dichiarazione successiva del presidente FF della Regione  Calabria, perché la procedura era stata già effettuata in palese violazione dello statuto nella seduta in cui è stata effettua la nomina. Vieppiu’ bisognerebbe altresì verificare se i requisiti di ammissione dell’avviso per la formazione di un elenco di candidati idonei alla nomina a Direttore generale dell’Autorità Idrica Calabria e la sua successiva nomina individuata nella figura di un funzionario, sia conforme a quanto previsto dal dlgs 165/2001. Entrando poi nel merito delle questioni piu’ concrete bisogna verificare se la Regione Calabria ha verificato la coerenza del Piano di Ambito con la pianificazione regionale di settore e ha formulato eventuali rilievi e osservazioni ai fini dell’approvazione da parte del soggetto competente. Inoltre ancora non è stato chiarito se le quote del socio Veolia del gestore Sorical siano bloccate dalla banca irlandese Depfa, come già avvenuto nel caso della società mista Acqualatina , ugualmente partecipata da Veolia. Infine il piano economico e tariffario “detto piano 0 o del nulla” non è stato articolato secondo le modalità previste dall’Arera con i costi reali di gestione dai quali doveva emergere chiaramente un cofinanziamento tariffario e la presenza di condizioni di sostenibilità economico finanziaria. Tali documenti risultano indispensabili anche ai fini del rispetto della normativa sugli aiuti di stato. In questa povera terra di Calabria un vero e proprio pasticcio giuridico che corre il serio rischio di fare perdere importanti opportunità, per incapacità dell’attuale classe dirigente.L’unico dirigente che si sta contraddistiguendo per capacità e competenza è il commissario della Sorical Avv. Cataldo Calabretta.

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Flavio Stasi ritira la candidatura alla presidenza della provincia e scarica Marcello Manna e Nicola Adamo.

Secondo alcune indiscrezioni circolata in queste ore Flavio Stasi potrebbe ritirare la propria candidatura alla presidenza della provincia di Cosenza. I bene informati parlano di un accordo politico tra Stasi e alcuni dirigenti autorevoli del partito democratico, per la sua presentazione in un collegio alla Camera dei Deputati . Flavio Stasi scarica Marcello Manna, Nicola Adamo e Mario Oliverio, che rimangono sempre piu’ isolati nella costruzione del terzo polo.

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L’accordo politico Stasi-Manna-Adamo, scuote la maggioranza nel comune di Rende.

L’accordo politico Stasi-Manna-Adamo per Flavio Stasi, candidato alla presidenza della provincia di Cosenza e Marcello Manna alla presidenza della giunta regionale, con la nascita di un terzo polo in Calabria, guidato da Nicola Adamo e Mario Oliverio, scuote la maggioranza comunale a sostegno di Marcello Manna nel comune di Rende. I primi mugugni arrivano dai consiglieri comunali di Forza Italia e di quelli vicino a Fratelli d’Italia, senza tener conto dei consiglieri comunali vicino alla posizione di alcuni Assessori Regionali in carica. Negli ambienti politici rendesi si vocifera che in questi giorni sono state convocate alcune riunioni per verificare se ci sono ancora le condizioni, per sostenere il Sindaco di Rende alla guida della città.

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Elezioni regionali Calabria:La lista del Grande Centro

Francesco Pionati-Maximiliano Granata-Franco Pichierri

Si susseguono gli incontri politici sul web in vista delle prossime consultazioni elettorali regionali in Calabria. In cantiere una lista di centro con Sindaci, amministratori pubblici , Noi con l’ Italia, Alleanza di Centro, Ambientalisti,Rinascimento di Sgarbi. In questi giorni si stanno ultimando le candidature della lista .

Maurizio Lupi

 

Vittorio Sgarbi

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Il Gattopardo Flavio Stasi chiude l’accordo con il gruppo Adamo-Oliverio-Manna, per la presidenza della provincia.

Nel “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa c’è ancora una verità calabrese: tutto cambia perché nulla cambi.

Secondo alcune indiscrezioni, ieri nel comune di Rende si è tenuta una riunione che ha sancito definitivamente l’accordo politico tra il gruppo Adamo-Oliverio-Manna e Flavio Stasi, per la presentazione della candidatura alla presidenza della provincia di Cosenza. Già in pista l’uscente Franco Iacucci, del Pd, mentre i partiti del centrodestra dovrebbero lanciare il Sindaco di San Giovanni in Fiore Rosaria Succurro. Gli aspiranti dovranno depositare entro dieci giorni,  i documenti necessari accompagnate da 280 firme di consiglieri comunali e Sindaci. Sembrerebbe che i consiglieri comunali del Comune di Rende, che fanno riferimento a Marcello Manna, stiano già sottoscrivendo la candidatura a presidente di Flavio Stasi. Il Sindaco di CoriglianoRossano Flavio Stasi che ha vinto l’elezione comunale sull’onda del cambiamento, sancisce un accordo politico con il gruppo Adamo-Oliverio-Manna, per la presidenza della provincia. Nella terza città della Calabria tanto pubblicizzata emerge una triste verità calabrese, tutto cambia perchè nulla cambia.

Eppure ieri  Tonino Caracciolo specificava che quanto scritto era privo di ogni fondamento, dichiarando di essere lontano mille miglia da pratiche trasformistiche e trasversali. “Porto avanti da anni un progetto di radicale di rinnovamento politico in Calabria e nulla ho condiviso della Giunta Oliverio.” Ora alla Calabria serve un vero progetto di rinnovamento ed un processo di ricambio come quello avvenuto a Corigliano Rossano che ho sostenuto e sostengo con il movimento civico CoriglianoRossano Futura che ha eletto 3 consiglieri. In contrapposizione con il PD. Cosa ne pensa il movimento civico CoriglianoRossano Futura composto da 3 consiglieri comunali di questo accordo politico? La discussione è appena aperta e da notizie trapelate da alcuni consiglieri comunali della città di CoriglianoRossano, c’è una posizione molto critica nei confronti del Sindaco e la maggioranza consiliare potrebbe implodere da un momento all’altro.

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Accordo politico Stasi Manna,Tonino Caracciolo nega qualsiasi accordo. Il silenzio del Sindaco Flavio Stasi

In relazione all’articolo del nostro blog “Lo strano accordo politico di Flavio Stasi e Marcello Manna.”Pubblichiamo integralmente la dichiarazione di Tonino Caracciolo a noi  pervenuta.

“Sono Tonino Caracciolo. Quanto scrivete è privo di ogni fondamento. Inventato di sana pianta. Sono lontano mille miglia da pratiche trasformistiche e trasversali. E non sono più iscritto al PD. Porto avanti da anni un progetto di radicale rinnovamento politico in Calabria e nulla ho condiviso della Giunta Oliverio. Ora alla Calabria serve un vero progetto di rinnovamento ed un processo di ricambio come quello avvenuto a Corigliano Rossano che ho sostenuto e sostengo con il movimento civico CoriglianoRossano Futura che ha eletto 3 consiglieri. In contrapposizione con il PD.
Vi basta? ”

 

Tonino Caracciolo dichiara di essere lontano mille miglia da pratiche trasformistiche e trasversali e di essere contrapposto al PD, smentendo qualsiasi tipo di accordo politico. Sorgono spontanee alcune domande, come mai il Sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi non rilascia alcuna dichiarazione di smentita, su queste voci e indiscrezioni, relative all’accordo politico con Marcello Manna, per la candidatura alla presidenza della giunta regionale come terzo polo? Chi sostiene Flavio Stasi per la corsa alla presidenza della provincia di Cosenza? Come mai Flavio Stasi non smentisce l’accordo con Marcello Manna? Tutti interrogativi che non trovano per il momento alcuna risposta, rilevato il silenzio del Sindaco Stasi che sembrerebbe non avere più la sua maggioranza, nel caso in cui questo accordo fosse realizzabile.

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Calabria:La Lega dimezza i voti,si rafforza il centro.

La Lega dimezza i voti per incapacita della classe dirigente.Si rafforza il centro nella coalizione di centrodestra. In Calabria sta per nascere il grande centro che aspira a governare la regione per i prossimi cinque anni. Seconso alcuni militanti storici della prima ora della Lega “Un partito ridotto in polvere e/o cenere in meno di due anni . Semplicemente vergognoso . Affidato a chi ha saputo depauperare le tante risorse umane che avevano creduto in un totale rinnovamento della classe politica calabrese. Difficile , se non impossibile , recuperare il terreno perduto in una regione che non crede più nel progetto politico Salviniano. “. I calabresi non credono più nel progetto salviniano ridotto ai minimi termini.

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Lo strano accordo politico di Flavio Stasi e Marcello Manna.

Flavio Stasi in corsa per la presidenza della provincia, cerca nuovi accordi politici. Secondo alcune indiscrezioni sarebbe pronto anche un terzo polo, costituito da Mario Oliverio e Nicola Adamo, che in contrasto con il PD nazionale e regionale punterebbe alla presidenza della giunta regionale. Il traghettatore di questo strano accordo politico è Tonino Caracciolo, da decenni sempre vicino a Nicola Adamo. In questi giorni sembrerebbe che sulla base di questo strano accordo politico tra Corigliano-Rossano e Rende, Flavio Stasi si candiderebbe alla presidenza della provincia di Cosenza e Marcello Manna alla presidenza della giunta regionale.

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Lega Calabria nel caos, Matteo Salvini vuole sostituire Walter Rauti e Cristian Invernizzi.

Il Carroccio e nel caos piu’ completo, per chiara responsabilità dell’attuale classe dirigente. Il nuovo commissario della Calabria dovrebbe essere indicato nel mese di Gennaio. La situazione non è piu’ gestibile, e pare che Salvini si stia orientando a nominare un commissario regionale locale che abbia le capacità per ricomporre i quadri dirigenti della Lega, in vista della prossima competizione regionale. Finisce cosi l’era di Walter Rauti e Cristian Invernizzi alla guida del partito calabrese.

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Lega Calabria:Walter Rauti e Cristian Invernizzi dimezzano i voti, pronta l’entrata dei fratelli Gentile.

Matteo Salvini e Walter Rauti

La Lega Calabria è completamente nel caos piu’ totale. Dopo la fuoriuscita del consigliere provinciale di Catanzaro Nicola Azzarito, del segretario regionale dei giovani Carmine Bruno, del segretario provinciale di Reggio Calabria Michele Gullace, ultimi ad abbandonare la Lega anche Antonio Chiefalo segretario provinciale di Catanzaro e Luigi Novello che avevano raccolto quasi diecimila preferenze nelle ultime consultazioni regionali. Tutti in rotta di collisione con Cristian Invernizzi e Walter Rauti, per una gestione poco democratica del partito. Da recenti indiscrezioni in questi giorni dovrebbe ufficializzare il proprio addio alla Lega, l’ eurodeputato della Lega eletto in Calabria Vincenzo Sofo, in procinto di iscriversi al gruppo Conservatori e Riformisti Europei di Giorgia Meloni. Dopo l’entrata dei fratelli Gentile, in questi giorni numerosi esponenti politici, nonchè vari consiglieri regionali sarebbero in procinto di lasciare il partito della Lega in Calabria. E’ chiara la responsabilità di chi ha guidato il partito fino ad oggi, Walter Rauti viceresponsabile nazionale degli enti locali e l’On. Cristian Invernizzi segretario regionale della Lega che hanno già dimezzato i voti in Calabria. La Lega rischia di implodere e per questo Matteo Salvini ha bloccato la nuova riorganizzazione in vista delle prossime elezioni regionali.

Matteo Salvini e Cristian Invernizzi

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Matteo Salvini in Calabria il 10 Gennaio.Incontro con Sergio Abramo?

Matteo Salvini e Walter Rauti

Questa è una storia che va raccontata, secondo indiscrezioni abbastanza fondate, Matteo Salvini leader della Lega si appresta a scendere in Calabria. Il giorno tenuto ancora riservato, dovrebbe essere il 10 Gennaio. I bene informati dicono che dovrebbe tenersi anche un incontro riservato tra Matteo Salvini e il Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, organizzato dal referente della Lega calabrese Walter Rauti. Probabilmente nell’incontro si discuterà del passaggio di Sinibaldo Esposito nella Lega, che sancirebbe la nascita di un nuovo asse politico, Abramo-Esposito-Gentile, benedetto da Salvini.  In vista delle prossime elezioni regionali, questo nuovo asse metterebbe fuori gioco Filippo Mancuso e Pietro Raso, nonchè Pietro Molinari oramai orfano dell’Europarlamentare Vincenzo Sofo, in procinto di iscriversi al nuovo gruppo europeo di Fratelli d’Italia. Infine Reggio Calabria con Tilde Minasi sembra completamente scomparsa dallo scenario politico regionale. E’ proprio il caso di dire che “Nino Spirlì sta a guardare”, con Roy Biasi sul piede di guerra dopo la mancata nomina a segretario regionale, cosi ampiamente pubblicizzata. D’altronde Salvini è Salvini, Spirlì è Spirlì . La storia della Lega in Calabria continua …………….

Vincenzo Sofo e Pietro Molinari

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L’Eurodeputato Vincenzo Sofo abbandona la Lega.Roy Biasi in rotta di collisione con Nino Spirlì.

Matteo Salvini e Nino Spirlì

Il partito della Lega in Calabria continua a perdere pezzi importanti. Dopo la fuoriuscita del consigliere provinciale di Catanzaro Nicola Azzarito, del segretario regionale dei giovani Carmine Bruno, del segretario provinciale di Reggio Calabria Michele Gullace, ultimi ad abbandonare la Lega anche Antonio Chiefalo segretario provinciale di Catanzaro e Luigi Novello che avevano raccolto quasi diecimila preferenze nelle ultime consultazioni regionali. Tutti in rotta di collisione con Cristian Invernizzi e Walter Rauti, per una gestione poco democratica del partito. Da recenti indiscrezioni in questi giorni dovrebbe ufficializzare il proprio addio alla Lega, l’ eurodeputato della Lega eletto in Calabria Vincenzo Sofo, in procinto di iscriversi al gruppo Conservatori e Riformisti Europei di Giorgia Meloni. Infine dopo l’adesione di Sinibaldo Esposito e Pino Gentile alla Lega, potrebbero lasciare il partito anche i consiglieri regionali Filippo Mancuso e Pietro Molinaro. Da non sottovalutare anche lo scontro tra Roy Biasi e il Presidente f.f. della giunta regionale Nino Spirlì, per la mancata nomina a segretario regionale. Il partito della Lega doveva rappresentare un elemento di novità e cambiamento in Calabria, invece si è trasformato in un partito che sarà fortemente ridimensionato nella prossima competizione elettorale regionale, per l’evidente mancanza di una classe dirigente espressione del territorio.

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La Lega nel caos:Sulla candidatura di Baldo Esposito,Filippo Mancuso pronto a lasciare la Lega.

La Lega nel Caos. Dopo le indiscrezioni sulla candidatura nella Lega di Sinibaldo Esposito, consigliere regionale della Casa delle Libertà, secondo i bene informati avrebbe suscitato le reazioni dei consiglieri uscenti della Lega. Sembrerebbe che con l’entrata di Esposito, il consigliere regionale Filippo Mancuso sarebbe pronto a lasciare la Lega. Questo fa seguito alla mancata nomina di Roy Biasi, Sindaco di Taurianova, a segretario regionale della Lega, oggi in posizione molto critica con il Presidente della Regione f.f. Nino Spirlì .

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Elezioni regionali Calabria, si vota l’11 Aprile.Ecco i primi candidati

In Calabria si voterà l’11 Aprile per le elezioni regionali. I primi candidati sono già scesi in campo per una campagna elettorale che si prennuncia infuocata. Per L’UDC nella circoscrizione Sud in campo Giulio Serra ex consigliere regionale, Luigi Novello transitato dalla Lega, Pietro Caracciolo Sindaco di Montalto Uffugo, Giuseppe Graziano consigliere uscente. Per Forza Italia Gianluca Gallo Assessore all’Agricoltura e per Fratelli d’Italia l’Assessore regionale Fausto Orsomarso e il Vicepresidente del consiglio Luca Morrone . Si spostano dalla Casa delle libertà alla Lega Sinibaldo Esposito e Pino Gentile che faranno compagnia a Pietro Raso e Pietro Molinari. Secondo alcune indiscrezioni dovrebbero essere della partita anche Flora Sculco e Domenico Tallini nella lista dell’UDC per la circoscrizione centro. Infine sarà presente anche la lista Noi per l’Italia-Alleanza di Centro-Rinnovamento con Sgarbi, che ha quasi completato la lista e su cui vige il piu’ assoluto riserbo.

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Elezioni Calabria:Flora Sculco e Domenico Tallini verso L’UDC ?

Si registrano rilevanti movimenti politici in vista delle prossime consultazioni elettorali regionali. Dopo il triciclo Noi con l’Italia-Alleanza di Centro-Rinnovamento con Sgarbi che ha già quasi completato le liste nella circoscizione Nord e Centro, si registrano movimenti in casa UDC nella circoscrizione centrale. Secondo alcune indiscrezioni, Flora Sculco e Domenico Tallini dovrebbero avere chiuso un accordo elettorale sull’accoppiata uomo-donna e sarebbero pronti a candidarsi nella lista dell’UDC . Nei prossimi giorni verificheremo se queste indiscrezioni saranno fondate.

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Si svuota la Lega in Calabria, si rafforza il Grande Centro.

Si svuota la Lega in Calabria, dopo la scelta dei vertici nazionali di far entrare nel partito Sinibaldo Esposito e Pino Gentile. Dopo l’abbandono di Luigi Novello e Antonio Chiefalo, molti dirigenti leghisti della prima ora sono pronti a lasciare il partito, in netta contrapposizione ai dirigenti attuali calabresi. Si rafforza il grande centro, in  Calabria è già in cantiere la lista Noi con l’Italia, Alleanza di Centro e Rinascimento con Sgarbi, che ha già raggiunto numerose adesioni di amministratori locali.

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Da due mesi che ho lasciato la Lega Calabria e non mi sono pentito affatto. Di Danilo Beltrano

Cristian Invernizzi
Dal profilo Fb di Danilo Beltrano
Da due mesi che ho lasciato la Lega Calabria e non mi sono pentito affatto.
Purtroppo in un anno e mezzo mai una riunione (né fisica e né online)diverse volte contattai il commissario Invernizzi dove lo invitavo ad avviare una strutturazione del partito sia in provincia di Cosenza che a Rende senza avere una risposta.
Né un invito, né una comunicazione, né un qualsiasi coinvolgimento.Nulla.
Il nulla più totale!
Un commissariamento eterno (tra l’altro assente) come se i calabresi avessero la lebbra.
Come se i calabresi servissero solo per portare voti e stop.
C’è una dignità da portare avanti e una terra da difendere e valorizzare,e di certo non lo si può fare con una Lega Calabria che di calabrese ha solo i voti e nulla più.
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Sinibaldo Esposito e Pino Gentile candidati della Lega in Calabria. Nino Spirlì e i suoi fuori da tutto.

Secondo alcune indiscrezioni, Sinibaldo Esposito e Pino Gentile candidati nella Casa delle Libertà nelle ultime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria, sarebbere dati per certi come candidati nelle liste della Lega di Salvini. Come è noto rilevato la perdita di consensi della Lega, Matteo Salvini starebbe cercando di mantenere consensi con candidati provenienti da altre liste. Nino Spirlì e i suoi, Roy Biasi in testa, fuori da tutto.

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Calabria:Roy Biasi mancato segretario, la Lega in caduta libera.

Come è noto dopo  la fuoriuscita dalla Lega di molti militanti,iscritti e candidati di peso nelle ultime consultazioni elettorali regionali, il partito è in caduta libera. Il caso piu’ eclatante è la mancata nomina di Roy Biasi, Sindaco di Taurianova, a segretario regionale del partito. Roy Biasi sostenuto da Nino Spirlì, Presidente della Regione Calabria f.f. , viene sonoramente escluso dalla guida del partito che è da anni in mano ad una classe dirigente completamente estranea al tessuto socio-economico della Regione Calabria. In queste consultazioni regionali la Lega rischia di perdere due consiglieri regionali rispetto ai quattro eletti, nelle ultime consultazioni elettorali regionali.

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Calabria: Udc ecco i primi candidati alle elezioni regionali.

Secondo alcune indiscrezioni, ecco i primi candidati alle elezioni regionali nella lista dell’ Udc di Lorenzo Cesa. Oltre al consigliere regionale uscente Giuseppe Graziano, dovrebbere torvare spazio nella lista della provincia di Cosenza, Giulio Serra ex consigliere regionale, Pietro Caracciolo Sindaco di Montalto Uffugo e Luigi Novello già candidato in quota Lega nelle scorse elezioni regionali.

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Calabria:La Lista di Vittorio Sgarbi, Francesco Pionati e Maurizio Lupi sarà presente nelle prossime elezioni regionali.

Francesco Pionati,Maximiliano Granata,Francesco Pichierri

Antonello Tufo e Maximiliano Granata

Si susseguono gli incontri politici sul web in vista delle prossime consultazioni elettorali regionali in Calabria. In cantiere una lista di centro con Sindaci, amministratori pubblici , Noi con l’ Italia, Alleanza di Centro, Rinascimento di Vittorio Sgarbi. La lista è in fase di ultimazione e si stanno definendo le ultime candidature.

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Elezioni Regionali Calabria:In cantiere una lista di centro.

Si susseguono gli incontri politici sul web in vista delle prossime consultazioni elettorali regionali in Calabria. In cantiere una lista di centro con Sindaci, amministratori pubblici , Noi con l’ Italia, Alleanza di Centro, ambientalisti e partito degli animalisti. Nei prossimi giorni ci saranno i  successivi incontri per definire i candidati e il simbolo da presentare.

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Dopo il caso Tallini, basta con gli atti di terrorismo giudiziario. Non possiamo tollerare l’intollerabile.

Domenico Tallini è tornato in libertà, dopo che il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza con la quale il 19 novembre scorso il Gip aveva disposto l’arresto ai domiciliari dell’ex presidente del Consiglio Regionale della Calabria, coinvolto nell’inchiesta “FarmaBusiness” della Dda di Catanzaro che ha fatto luce sugli interessi della cosca Grande Aracri di Cutro intorno a una società finalizzata alla distribuzione di prodotti medicinali. L’Associazione Legalità Democratica si era già pronunciata sul caso Tallini ed io avevo dichiarato  il 20 Novembre 2020 che non ci saremo  mai arresi a questa idea incivile della misura cautelare preventiva .Ed ovviamente, l’importanza sempre maggiore che assumono nell’esercizio effettivo della funzione punitiva, anziché in quella loro propria e legittima, provvedimenti discrezionali come quelli relativi alla detenzione preventiva dell’imputato, ingigantisce la preminenza del potere di certi magistrati di prima categoria rispetto a quello dei loro colleghi di seconda o di terza. Ed è potere che spetta ai “capi” degli uffici, ai procuratori della repubblica, che, ovviamente, trovano il modo di rendere sempre più incisiva questa loro funzione. Oramai in Calabria con i classici “sufficienti indizi” si intercetta, confisca e arresta. Questa nuova tendenza o frazione della magistratura sembra, si proponga un unico obiettivo: quello di terrorizzare chiunque eserciti una pubblica funzione: Sindaci, assessori, deputati, amministratori comunali e regionali e di enti vari, funzionari di ogni livello e ciò arrestandone alcuni non per “incoraggiare tutti gli altri” come dicevano i generali francesi(e non solo) che ordinavano le fucilazioni per decimazione, ma per intimidire, rendere malleabili incapaci di ogni resistenza alle intromissioni ed ai voleri e metodi della “casta togata” , l’intera classe politica. Non si tratta di errori giudiziari e neppure di tentativi di imbastire annose persecuzioni. “Fare assaggiare “ il carcere ai politici in quanto tali, tanto piu’ se onesti e diligenti, per creare sgomento in tutta la classe politica, cosi da renderla duttile e ubbidiente, colpire nel mucchio. Non si tratta più di perseguitare alcune persone o magari interi partiti, ma una intera categoria l’ossatura stessa della nazione. E’ questo tipico terrorismo. Il fatto in sè è di una gravità enorme, ma ancora più grave è, a nostro avviso, che a degli autentici terroristi, ancorchè  togati, si voglia riconoscere la garanzia dell’indipendenza e della pratica incensurabilità e irresponsabilità che sono è debbono essere, semmai,  prerogative dei magistrati degni di questa altissima funzione. Né si dica che le scarcerazioni a seguito di Riesame, di questi amministratori arrestati per decimazione siano la prova che la giustizia funziona. Applicare ed invocare il principio dell’indipendenza e della incensurabilità ad atti di autentico terrorismo giudiziario e’ una forma di complicità o, almeno, di connivenza che non fa che screditare l’intera magistratura e danneggiare persino quella sua deformazione in se allarmante, che è il sopravvenire di un partito dei magistrati. Si aggiunga che “ volentieri si presta a chi molto possiede”. Non è da meravigliarsi se in ambienti e sedi giudiziari in cui si verificano certe enormità, vengano fuori e corrano velocemente tra il pubblico voci di complotti addirittura preventivi per dissuadere potenziali candidati in elezioni regionali, che abbiano buone prospettive di successo. Qualcosa come azzoppare nelle scuderie i cavalli all’ippodromo prima di procedere alle scommesse sull’esito della corsa. Liberarci di tutto ciò, volere denunciate e represse certe nefandezze, neutralizzati e sanzionati certi malfattori è necessità vitale per l’intero Paese e non solo per le località dove si abbiano a lamentare cose del genere. Non stare a guardare, non tollerare l’intollerabile. Questo deve essere l’impegno di tutti i cittadini onesti e l’unico modo per sfuggire alla morsa delle intimidazioni e delle costrizioni. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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La commissione ambiente discute della situazione idrica in città. Il Presidente Granata: “per garantire un efficace servizio idrico integrato occorre partecipazione e condivisione”

“Occorre la condivisione e la partecipazione di tutti per il servizio idrico integrato che è un servizio pubblico essenziale”. Lo ha detto il Presidente della Commissione ambiente di Palazzo dei Bruzi, Vincenzo Granata, delegato dal Sindaco Occhiuto per l’Autorità idrica Calabria, nel corso della seduta dell’organismo consiliare che ha discusso dell’emergenza idrica in alcuni quartieri della città. Hanno dato il loro contributo per l’approfondimento delle problematiche connesse allo stato dell’arte della rete idrica nella città di Cosenza, l’ingegnere Serena Collorafi, dirigente della Sorical e l’Architetto Giuseppe Bruno, dirigente del settore Manutenzione straordinaria e Servizio idrico integrato di Palazzo dei Bruzi. Ad introdurre la seduta della Commissione ambiente è stato il Presidente Granata che, anche come  componente dell’Autorità idrica Calabria, ha dichiarato la sua disponibilità a fare da trait d’union per raggruppare tutte le forze in campo, in uno slancio condivisivo volto a risolvere le problematiche sul tappeto. Granata ha ribadito nel suo intervento la necessità di garantire un servizio idrico integrato che si ispiri sempre di più ai principi della efficienza, efficacia ed economicità, ricordando, altresì, che lo stesso servizio è  costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad uso civile, oltre a quello relativo alle fognature e alla depurazione delle acque reflue. Granata ha anche ricordato i 16 serbatoi di cui dispone la città e la loro distribuzione sul territorio. Il Presidente della commissione ambiente  ha anche legato, con un parallelismo, l’attuale situazione di emergenza idrica in città con quanto avvenne nel 2017, a seguito di una forte siccità. A questo proposito l’ingegnere Serena Collorafi di Sorical, che gestisce il gruppo sorgentizio dell’Abatemarco (comprensivo di cinque o sei sorgenti che hanno degli andamenti stagionali ciclici, con dei massimi nel periodo estivo e dei minimi nel periodo invernale), ha confermato il parallelismo con il 2017, chiarendo che “le erogazioni attuali effettivamente si avvicinano molto a quelle del 2017. Non siamo ancora a quel livello di gravità perché in quel caso ci eravamo spinti oltre il 28% di riduzione rispetto ai massimi di luglio, mentre quest’anno abbiamo delle riduzioni più contenute, seppure abbastanza gravi. Questo fenomeno – ha chiarito Collorafi – è dovuto sia a periodi siccitosi estivi, quando le sorgenti risentono di questa problematica, sia a una siccità pluriennale, durante la quale le sorgenti profonde non riescono a recuperare, in uno o due anni, ma il tempo di recupero è di gran lunga maggiore”.  Serena Collorafi ha spiegato, inoltre, che attualmente Sorical eroga alla città di Cosenza, tramite l’acquedotto Abatemarco e l’acquedotto del Bufalo, un totale di portata che, al 30 novembre di quest’anno, è pari a 280 litri al secondo complessivamente, così suddivise: circa 243 litri dall’Acquedotto Abatemarco ed il restante dal Bufalo. “Attualmente – ha chiarito ancora Collorafi – stiamo producendo un meno 20-22% e questa stessa percentuale viene redistribuita tra tutti i comuni, con una riduzione identica. Il nostro criterio – ha aggiunto- in ossequio alla trasparenza, è questo: ciò che noi produciamo lo distribuiamo il più equamente possibile. Subito dopo la siccità del 2017 – ha detto ancora Collorafi – con i tecnici comunali di allora si era deciso di operare una modifica dell’assetto distributivo in città, ad esempio si decise che il serbatoio di Cozzo Muoio fosse utilizzato nella sua funzione di compensazione. In questo modo, le erogazioni verso il Merone non sono continue e costanti h24, ma vengono distribuite per 12 ore di erogazione e 12 di chiusura. Questo ha permesso – ha aggiunto la dirigente di Sorical -da una parte di ridurre di molto le perdite della rete e, dall’altra, di consentire a tutte le utenze servite di avere adeguato carico piezometrico per tutta la durata di erogazione. Ritengo che la situazione in città sia molto migliorata rispetto al 2017, proprio perché il funzionamento della rete del centro è completamente diverso”.

Alla discussione ha poi dato il suo contributo anche il dirigente del settore Manutenzione straordinaria e servizio idrico integrato del Comune, Giuseppe Bruno.

“Stiamo subendo – ha esordito Bruno – dei fenomeni siccitosi anche nel medio periodo. Il nostro lavoro, anche d’accordo con Sorical, era quello di innalzare il livello di carico piezometrico il più possibile omogeneo per le reti. Una sofferenza che stiamo avendo ultimamente, in particolare per alcune zone periferiche, per il serbatoio di Mussano, è l’abbassamento della quota di pressione in modo anticipato rispetto alle ore dei mesi scorsi. Una soluzione potrebbe essere quella di ridurre la durata dell’erogazione giornaliera progressivamente, per poter consentire ai serbatoi di caricarsi con una maggiore altezza, quindi con una maggiore pressione. Si tenga conto – ha aggiunto Bruno – che le utenze  sono anche aumentate, sia per i grandi impianti edilizi realizzati negli ultimi tempi, sia per l’aumento dei servizi sulla città con la conseguenza di un aumento del fabbisogno,  a parità di rete e di portate. Si tratta, comunque- ha ricordato Bruno – di sofferenze che si sono abbastanza storicizzate nel tempo. Credo di poter dire – ha detto ancora il dirigente del Comune – che, rispetto ad annualità analoghe, avendo fatto degli interventi di manutenzione importanti, redistribuito alcuni quartieri per serbatoio e governato l’apertura e la chiusura dei serbatoi con orari diversi rispetto al passato, riusciamo a garantire un carico piezometrico più dilatato nel tempo rispetto agli anni scorsi”. Bruno è intervenuto anche sul rischio di tagli lineari che Cosenza potrebbe subire. “La nostra città  non può subire una valutazione asettica per un taglio proporzionale per numero di abitanti, perché, a parità di abitanti, Cosenza offre anche servizi di natura territoriale che hanno un carico particolare. Forse l’Amministrazione dovrebbe sollecitare una riflessione sull’opportunità di un taglio lineare che venga comunque corretto in una ragionevole quota percentuale”. L’architetto Bruno, che era accompagnato dal funzionario Roberto Mirabelli, ha anche annunciato che “quando saranno ultimati i lavori della Regione, con il telecontrollo, sarà possibile avere una migliore gestione del servizio perché ci renderemo conto in tempo reale dell’andamento dei serbatoi, di quello dei consumi e sicuramente riusciremo a tarare meglio le aperture e le chiusure, in particolare sui serbatoi più grandi”. Nel corso della seduta sono intervenuti alcuni consiglieri comunali: Massimo Lo Gullo che ha posto il problema dell’approvvigionamento nei quartieri, soprattutto San Vito e Serra Spiga; Francesco Cito che ha chiesto alla Sorical delucidazioni sulle percentuali di erogazione a Cosenza (circa il 46% del totale) e a Rende (circa il 35%); Annalisa Apicella, che ha evidenziato la necessità di cominciare a ragionare sull’efficienza della rete del Comune di Cosenza, “perché ogni ragionamento deve partire forse da un esame completo della rete e dalla sua vetustà”; Pasquale Sconosciuto che ha sollevato, come Lo Gullo, la questione dell’approvvigionamento nei quartieri “nei quali l’acqua arriva fino a mezzogiorno e poi va via”, chiedendo di creare un accumulo per dare più acqua nelle case nel periodo delle festività.  Bianca Rende ha chiesto alla dirigente di Sorical chiarimenti sulla parte infrastrutturale “perché il contratto con Sorical prevede anche una parte relativa alla manutenzione e all’efficientamento della rete. Su questo fronte – si è chiesta Rende – si è operato in qualche direzione? E sono in programma interventi puntuali?”. Un interrogativo anche da parte di Giuseppe D’Ippolito che ha chiesto a Sorical se la situazione è suscettibile di miglioramento o se le preoccupazioni debbano aumentare.

E, infine, Andrea Falbo che ha criticato il ritorno alla gestione privatistica dell’acqua, ricordando la petizione “Acqua Bene comune”, sottoscritta da migliaia di calabresi che invocavano una gestione interamente pubblica della risorsa idrica. Dopo l’intervento dei consiglieri comunali, le conclusioni dell’ing. Serena Collorafi e dell’arch.Giuseppe Bruno che hanno risposto alle domande dei primi.

“Le erogazioni dell’Abatemarco per tutti i comuni serviti  – ha detto Collorafi – sono sovrabbondanti rispetto al minimo normativo, però bisogna tener conto anche della vetustà delle reti e della situazione strutturale e ogni comune ha chiaramente le sue problematiche”. Sull’eventualità di creare un accumulo ha aggiunto che “sicuramente il serbatoio di Cozzo Muoio, l’unico in grado di garantire un accumulo di ore considerevoli, verrà, specie nel periodo festivo, tenuto molto pieno, mantenendo un livello di massimo riempimento. Quello degli interventi – ha aggiunto Serena Collorafi – è un altro dei nodi cruciali, nella gestione del ciclo integrato, dei doveri di Sorical”. Per la dirigente di Sorical è opportuno un distinguo: “gli interventi di manutenzione ordinaria vengono effettuati continuamente, spendendo milioni di euro all’anno, per garantire la buona salute degli acquedotti di adduzione. La nostra mission – ha aggiunto – è quella di ridurre al minimo le perdite con monitoraggi continui. L’Abatemarco registra una perdita al di sotto del 6%”. Che, per Serena Collorafi – “è un valore assolutamente fisiologico per il tipo di struttura. Poi ci sono gli interventi strutturali per efficientare l’opera, ma che non aumentano la portata erogata e si tratta di interventi attualmente in corso, alcuni dei quali sono quasi al termine. Altri interventi, più interessanti, permetterebbero l’aumento di portata, ma l’intervento unico risolutivo delle problematiche di siccità è la realizzazione di una diga di cui la provincia di Cosenza è sprovvista. Il livello erogativo, in presenza di un invaso, sarebbe costante tutto l’anno. Senza una diga – ha concluso la dirigente di Sorical – questi problemi non saranno mai risolti e saremo sempre costretti a rincorrere andamenti stagionali delle sorgenti e, evidentemente, difficoltà erogative”. Sul punto si è trovato d’accordo anche il dirigente comunale Bruno: “senza un intervento strutturale di livello provinciale – ha detto – subiremo, inevitabilmente, la stagionalità, anche se miglioreremo le reti e l’efficienza. Lavoreremo con più attenzione rispetto alle chiusure per erogare un miglior servizio durante le festività e, grazie ad una variazione di bilancio appena approvata, daremo corso ad una serie di interventi di manutenzione straordinaria,  a tappeto, su tutta la rete, per recuperare le perdite nei prossimi due mesi”.

 

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Cassano allo Ionio (Cs), continua l’abbanco dei rifiuti? Convocato per il 10 dicembre il Consiglio comunale.

Il presidente del Consiglio comunale Pasqualino Notaristefano, sentita la conferenza dei capigruppo, ai sensi dell’articolo 49 del Regolamento, ha proceduto alla convocazione di una riunione dell’assemblea civica per giovedì prossimo, 10 Dicembre, in prima convocazione, alle ore 19:00 ed eventualmente venerdì 11 Dicembre, alla stessa ora, in seconda convocazione, per discutere e deliberare sui seguenti punti posti all’O.d.G.: 1. Emergenza rifiuti – Determinazioni su Ordinanza Regionale n.91 del 30/11/2020, con la quale, in deroga è stato autorizzato il gestore della discarica pubblica di Cassano allo Ionio, ubicata in contrada la Silva, in via d’urgenza a proseguire senza soluzione di continuità nella coltivazione della IV buca della medesima discarica, nelle more della modifica dell’AIA.

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Consorzio Valle Crati, esempio di eccellenza.Gli Enti locali devono raccontare le buone pratiche.

Con il lavoro della governance del Consorzio Valle Crati, relativo al conferimento degli scarti di lavorazione, presso la discarica gestita dalla nostra struttura, abbiamo evitato lo smaltimento degli scarti in impianti extra regionali, che avrebbe avuto un costo di 295,54/t. . Grazie alla nostra attività e alla nostra gestione, il prezzo di trattamento e conferimento si è abbassato a 170,92/t. . Abbiamo evitato il dissesto dei comuni e l’aumento della tassa dei rifiuti per i cittadini. Al contrario dell sanità Calabrese dove negli ultimi dieci anni si sono accumulati debiti su debiti, con un buco infinito e fuori controllo, il Consorzio Valle Crati ha risanato i conti. Una classe politica incapace e inconcludente ci aveva lasciato un debito di 35 milioni di Euro, invece oggi ci ritroviamo con i conti in attivo. Come tutti sanno abbiamo gestito anche in maniera eccellente, sotto l’egida della Procura della Repubblica, la depurazione dei comuni della Valle del Crati. In Calabria ci sono gli amministratori del fare che fanno funzionare i servizi e sistemano i conti nella pubblica amministrazione, con competenza e professionalità. Io sono convinto che ci sono onesti e bravi amministratori che possono contribuire a riprendere la Calabria. Nella Calabria che ci piace, dobbiamo raccontare le buone pratiche che svolgiamo negli enti locali. Il Consorzio Valle Crati rappresenta un esempio di buona amministrazione: una gestione con efficienza, trasparenza, correttezza e innovazione nella P.A. . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Gestione delle acque:Capitano Ultimo si pronunci sulla validità dell’assemblea dell’AIC Calabria.

La gestione del ciclo integrato delle acque risorse idriche è in capo all’Assessore Regionale Capitano Ultimo. Rilevato le reiterate contestazioni sorte, dopo la nomina del Direttore generale e della scelta della forma di gestione,sembra doveroso che capitano Ultimo si pronunci sulla validità dell’assemblea dell’Autorità Idrica della Calabria, tenutasi il giorno 30 Novembre. A tutti non è sfuggita l’assenza dell’Assessore Ultimo e del suo Direttore Generale.

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Autorità Idrica Calabria:Verso l’accordo del PD di Nicola Adamo, Abramo e Manna contro la Lega.

In via di definizione la nomina del Direttore Generale dell’Autorità Idrica e la scelta della forma di gestione, in difformità alla procedura. Assente l’Assessore Regionale all’Ambiente Capitano Ultimo.E’ chiaro che si va delineando l’accordo tra  il PD di Nicola Adamo, Abramo e Marcello Manna contro la Lega di Nino Spirlì .

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Calabria: Gestione dell’acqua,Capitano Ultimo batti un colpo, fretta sospetta.

Anni di immobilismo sulle scelte da effettuare. L’AIC Calabria è in pieno disordine amministrativo dalla sua costituzione. All’improvviso si esce dal letargo e si cerca di imprimere una accelerazione sul percorso amministrativo da intraprendere nel mancato rispetto delle procedure, sulla gestione dell’acqua in Calabria . Perchè tanta fretta? Capitano Ultimo Assessore Regionale all’Ambiente, batti un colpo.

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Avv. Granata (Legalità Democratica): AIC Calabria, arroganza e mancato rispetto delle procedure. La Procura guidata da Gratteri acquisisca gli atti che saranno approvati dai componenti dell’assemblea.

Dopo avere letto le  dichiarazioni del solito piccolo condominio di paese e su cui non intendo soffermarmi, mi preme fare alcune considerazioni di carattere giuridico: Non amo le “discussioni accademiche”. Sono rimasto lontano dalle Università, almeno quelle italiane, dal giorno della mia laurea in giurisprudenza. Ho sempre professato un’ottimistica fede nella ragione, ma ho sempre diffidato delle teorizzazioni tendenti a superare il buon senso che, ricordo, un epigramma in un libro di scuola di mia Madre “la scienza, sua legittima figliola – uccise per veder com’era fatto”.Proprio per questo non ho dimenticato una discussione che intavolai nientemeno che col Rettore di una piccola e gloriosa Università, proponendogli una indagine scientifica sul tema: “L’ignoranza come elemento di evoluzione dell’ordinamento giuridico”. Lì per lì l’illustre personaggio prese la cosa a ridere, lodando la mia supposta ironia. Riuscii però a convincerlo che non volevo affatto scherzare, facendogli esempi storici (mi pare proprio quello dell’ignoranza della lingua greca da parte dei Glossatori che perciò esclusero le proposizioni scritte in greco del Digesti dal diritto positivo da loro commentato con i famosi “id est…”).Ma ignoranza degna di esser fatta oggetto dell’ironia se non proprio del dileggio è quella che sta producendo una sciagurata evoluzione (dunque anche in questo caso c’è poco da ridere) dell’ordinamento giuridico (se è ancora degno di questo nome) del nostro povero Paese e dei nostri comuni. L’ignoranza non va confusa con il disorientamento: l’ignoranza, crassa ed arrogante di certi nostri Sindaci, capace di sfidare il ridicolo che le si addice è tutt’altro che “disorientata”.

In merito all’Autorità Idrica Calabria condivido totalmente la posizione del Presidente del comitato direttivo dell’AIC Giovanni Greco e che ha riunito lo stesso direttivo prima della riunione dell’assemblea dell’AIC, per esprimere parere preventivo sulla correttezza degli atti posti in essere .

Sarebbe anche opportuno che gli atti che saranno approvati dall’assemblea venissero trasmessi, al Procuratore della Repubblica  Nicola Gratteri, per opportuna conoscenza.

Aveva proprio ragione il mio grande amico e mentore Mauro Mellini, quando dichiarava che “Ci sono ignoranti ed ignoranti. Bisogna stare attenti a non considerare tali quelli che sanno quel che ad essi fornisce la cultura del loro mondo e sanno farne buon uso. I veri ignoranti sono quelli che ritengono di dover appartenere al mondo delle persone colte, di sapere tutto per aver inteso parlare di qualcosa. E che si distinguono per l’uso improprio e ridicolo del “parlar difficile”, che adoperano con aggressiva supponenza. Noi siamo diversi e apparteniamo al mondo della correttezza amministrativa e del rispetto delle procedure. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata

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Ci sarà la lista Alleanza di Centro Partito Animalista nelle prossime elezioni regionali in Calabria

Nelle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria sarà presente la lista Alleanza di Centro di Francesco Pionati, partito animalista di Cristiano Ceriello ed esponenti del movimento dei Verdi, della società civile e degli amministratori e Sindaci presenti in Calabria. Bisogna affrontare i temi dell’ambiente e della salvaguardia del territorio in Calabria. Nei prossimi giorni saranno raccolte le prime adesioni a questo entusiasmante progetto politico.

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Granata(Legalità Democratica) diffida AIC Calabria a non compiere atti illegittimi.

Nella mia qualità di Presidente dell’Associazione Legalità Democratica a difesa dei cittadini e dei consumatori, tengo a specificare quanto segue:

Il Presidente e il Commissario dell’Autorità Idrica della Calabria rispettivamente Avv. Marcello Manna e Ing Domenico Pallaria hanno convocato, per giorno 30/11/2020, una riunione presso la sala verde della cittadella regionale con i componenti dell’assemblea dell’Autorità Idrica Calabria con i seguenti punti all’ordine del giorno,  punto 3 nomina del Direttore Generale , punto 4  Scelta della forma di Gestione, allegando lo statuto di Calabria Acqua Bene Comune SPA, per la sua consequenziale approvazione.

Tengo ad evidenziare che ai sensi dell’art. 7 della Legge regionale 18 maggio 2017, n. 18 Disposizioni per l’organizzazione del servizio idrico integrato, non è prevista la predisposizione e la conseguente approvazione della bozza di Statuto per la forma del Gestore Unico d’ambito. L’approvazione dello statuto previsto dall’art. 7 comma 1 lettera a) disciplina esclusivamente lo statuto dell’AIC cosi come previsto dall’art. 6 comma 6 della medesima legge. Vieppiu’ Tra gli obblighi dell’AIC c’è quello di coordinarsi con la Regione (art. 3 comma 3).

Non è tra compiti dell’Autorità Idrica Calabria quello di predisporre lo statuto del soggetto che andrà a gestire il servizio idrico integrato ma dovrebbe coordinarsi con la Regione prima di assumere decisioni definitive. Vieppiu’ la Giunta Regionale della Calabria non puo’ assumere alcuna decisione, perché puo’ operare solo in regime di ordinaria amministrazione.

Vieppiu’ per come previsto dall’art. 7 comma 1 lettera l) che cosi recita “alla nomina del direttore generale, d’intesa con il Presidente della Giunta regionale, nonché alla nomina del revisore unico dei conti;” prima di procedere alla nomina del Direttore Generale, ci deve essere l’intesa del Presidente facente funzioni della Regione Calabria.

A questo si deve aggiungere che manca il piano d’Ambito, il piano industriale e il piano economico finanziario.

Per questi motivi diffidiamo il Presidente f.f. della Regione Calabria Dr. Nino Spirlì, l’Assessore Regionale all’Ambiente Dr. Sergio De Caprio, il Presidente dell’Autorità Idrica Calabria Avv. Marcello Manna, il Commissario Ing. Domenico Pallaria, il Presidente del Consiglio Direttivo Ing. Giovanni Greco,  tutti i componenti dell’Assemblea dell’Autorità Idrica Calabria, a non compiere  atti  illegittimi che eccedono il loro potere, anche in violazione dei principi di buona amministrazione, leale collaborazione e buon andamento nella pubblica amministrazione, per come previsto dall’art. 97 della Costituzione . In difetto e senza ulteriore avviso sarà adita l’autorità giudiziaria competente.

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Con Nino Spirlì della Lega,250 lavoratori della Sorical a rischio licenziamento.

Il Presidente dell’Autorità Idrica Marcello Manna ha convocato, per giorno 30/11/2020, una riunione presso la sala verde della cittadella regionale con i componenti dell’assemblea dell’Autorità Idrica Calabria per approvare una nuova forma di gestione, proposta da consulenti nominati dal Partito Democratico. Nasce Calabria Acqua Bene Comune SPA e la Sorical si appresta a chiudere i battenti, sorge spontanea una domanda a Nino Spirlì, che fine faranno i dipendenti della Sorical?

E’ bastato un mese di gestione di un esponente della Lega,  per mettere a rischio 250 posti lavoro.

 

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Avv. Granata (Legalità Democratica): Sulla nuova forma di gestione dell’acqua calabrese, intervenga il procuratore Nicola Gratteri per verificare la legittimità della procedura.

Il Presidente dell’Autorità Idrica Marcello Manna ha convocato, per giorno 30/11/2020, una riunione presso la sala verde della cittadella regionale con i componenti dell’assemblea dell’Autorità Idrica Calabria per approvare una nuova forma di gestione, proposta da consulenti nominati dal Partito Democratico. Sulla nascita di Calabria Acqua Bene Comune SPA, mi preme fare alcune considerazioni :

Ai sensi dell’art. 7 della Legge regionale 18 maggio 2017, n. 18 Disposizioni per l’organizzazione del servizio idrico integrato, non sembrerebbe essere prevista la predisposizione e la conseguente approvazione della bozza di Statuto per la forma del Gestore Unico d’ambito. Probabilmente si genera confusione per quanto disposto dall’art. 7 comma 1 lettera a) che disciplina lo statuto dell’AIC cosi come previsto dall’art. 6 comma 6 della medesima legge. Tra gli obblighi dell’AIC c’è quello di coordinarsi con la Regione (art. 3 comma 3). In definitiva l’AIC individua la forma di gestione che dovrà avere il soggetto individuato per gestire il Servizio Idrico Integrato ( non è tra i suoi compiti quello di predisporre lo statuto del soggettio che andrà a gestire il servizio idrico integrato ma dovrebbe corrdinarsi con la Regione prima di assumere decisioni definitive). Vieppiu’ la Regione Calabria non puo’ assumere alcuna decisione perché puo’ operare solo in regime di ordinaria amministrazione. A questo si deve aggiungere che manca il piano d’Ambito, il piano industriale e il piano economico finanziario, non si specifica il futuro della Sorical e i Comuni si dovranno accollare tutti i debiti. Si chiede ai Sindaci di assumersi le responsabilità e i debiti senza avere contezza del percorso che viene intrapreso.

Tanto premesso si chiede l’intervento del Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri per verificare la correttezza e legittimità della procedura. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Lo strano accordo PD-Manna per chiudere la Sorical. Cosa ne pensa la Lega di Nino Spirlì?

Non rientra tra i compiti dell’AIC quello di predisporre lo Statuto del soggetto che andrà a gestire il servizio idrico integrato ma dovrebbe coordinarsi con la Regione Calabria, prima di assumere decisioni definitive, specificando tra l’altro che la stessa regione non può operare in regime di straordinaria amministrazione, per come previsto dalla legge. Marcello Manna convoca in tempi record una assemblea dell’AIC per approvare lo statuto di una nuova società, lasciando presagire un accordo con il PD per chiudere la Sorical. Sorge spontanea una domanda, cosa ne pensa la Lega di Nino Spirlì?

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Autorità Idrica Calabria:Chiude Sorical e nasce Calabria Acqua Bene Comune SPA.

Il Presidente dell’Autorità Idrica Marcello Manna ha convocato, per giorno 30/11/2020, una riunione presso la sala verde della cittadella regionale con i componenti dell’assemblea dell’Autorità Idrica Calabria per approvare una nuova forma di gestione, proposta da consulenti nominati dal Partito Democratico. Nasce Calabria Acqua Bene Comune SPA e la Sorical si appresta a chiudere i battenti, nonostante il lavoro egregio del valido commissario Avv. Cataldo Calabretta.

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Nicola Morra Delatore della Repubblica, ricordi di un articolo di Mauro Mellini. Io e Mauro non abbiamo El Miedo

Il mio grande amico e mentore Mauro Mellini non e’ piu’ tra di noi dal mese di Luglio dell’anno in corso. Quanti ricordi che si rievocano nella mia mente, sulle nostre discussioni tra Roma e Cosenza. Nelle nostre piacevoli conversazioni estive nel mare incantevole del tirreno cosentino, si ironizzava sulle vicende tragiche della giustizia in Calabria e avevamo individuato una parola spagnola, “El Miedo”, la paura degli amministratori calabresi di alzare la testa di fronte le ingiustizie compiute dal partito dei magistrati.  E’ in questo nostro ragionamento si parlava del noto caso dell'”On Delatore della Repubblica” e Mauro Mellini scrisse alcuni articoli su di lui . Lo incuriosiva molto la figura di questo personaggio politico cosi intento a frequentare il Tribunale di Cosenza e non solo. Oggi Nicola Morra si trova al centro di una rafica di attacchi politici per le sgradevoli dichiarazioni relative ad una grande donna politica calabrese e garantista, Jole Santelli,che oggi non è piu’ tra di noi. Già immagino Mauro Mellini che da lassù con l’ironia che lo contraddistingue tirare fuori dal cilindro un sonetto di Gioacchino Belli, per descrivere il senatore delatore. In onore di Mauro che da lassù mi vede, pubblico un suo articolo su questo modesto personaggio politico.

Il noto Giurista ex componente del Consiglio Superiore della Magistratura On. Avv. Mauro Mellini interviene sul Caso Nicola Morra :
IL CASO DELL’ “ON. DELATORE DELLA REPUBBLICA”
E’ scoppiato (si fa per dire: anche alle bombe la stampa sa applicare, in certi casi, la sordina) il caso nientemeno che di una nostra vecchia conoscenza, l’attuale Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, il Senatore (ma, come vedremo, dovremmo dire l’”On. Delatore della Repubblica”) Nicola Morra del Collegio di Cosenza.
Avevamo già parecchio tempo fa segnalato la sconcezza di una perenne presenza del Prof. Morra nei locali della Procura della Repubblica di Cosenza ed in particolare negli Uffici di taluni Magistrati.
Che cosa avesse da fare, con tanta assiduità, noi che non abbiamo accesso alle intercettazioni lecite (accesso illecito) né avevamo sistemi illeciti di intercettazioni illecite, non potevamo certo dire. Ma molti elementi comprovavano già allora che tale presenza non era imposta da convocazioni, ma espressione di rapporti di particolare amicizia e collaborazione e, magari, di petulanza.
Oggi leggiamo su varii giornali e ripetutamente che il suddetto Prof. Morra, eletto Senatore, si direbbe per meriti di contiguità, manco a dirlo, nel partito di Casaleggio S.r.l., detto Cinquestelle, a quello dei Magistrati, avrebbe costituito una sorta di rete di indagini su tutte le amministrazioni della Provincia, in particolare quelle non in mano dei Casaleggesi. La sua presidenza dell’Antimafia, quindi, si inquadrerebbe piuttosto nel suo mestiere di mendicante di colloqui con i magistrati della Procura piuttosto che con una sua approfondita ed oggettiva visione del fenomeno mafia. Che di rapporti da leccapiedi di magistrati, alla ricerca del piede giusto ha antica e, magari, non sparita tradizione.
Scrivevamo già allora, quando il Nostro non era ancora Senatore, che se anche in Calabria si dovesse applicare la legge anticorruzione della Regione Siciliana, allora ci si troverebbe di fronte ad un caso in cui sarebbe stata imposta l’applicazione della norma di essa che impone ai portieri degli stabili in cui hanno sede Pubblici Uffici di segnalare alle autorità, credo quelle di P.S. la frequenza inspiegabile di determinate persone negli Uffici siti nel palazzo (Norma ereditata, credo, dall’O.V.R.A.).
Portieri delatori, dunque, piaccia o non piaccia questa qualifica per una categoria di rispettabili lavoratori.
Ma altro che portieri-delatori! Abbiamo oggi i Senatori-Delatori, anzi, ad essere più chiari ed espliciti gli “On. Delatori della Repubblica”.
Leggevo la copia di una denunzia del suddetto Prof. Sen. Morra: “Il sottoscritto Nicola Morra, nella sua qualità di Senatore della Repubblica, espone alla Signora vostra, per l’ipotesi che i fatti in questione possono costituire reato etc. etc.”.
Nella qualità di Senatore! Ecco per lui la funzione del Senatore: “ti dico questi fatti e pensaci tu a tirarne fuori un buon sugo di incriminazioni e di sputtanamento”.
Sputtanamento che non è mai mancato in danno di persone denunziate dal Nostro On. Delatore della Repubblica.
Avrei voluto che l’esperienza ed il senso di responsabilità e di stile del Prof. Morra, una volta eletto Senatore, gli facesse abbandonare certi vizietti che tanto hanno a che vedere con la delazione. Ma il lupo cambia il pelo e quel che segue.
Senatore? no! Delatore della Repubblica.
Mauro Mellini

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Vincenzo Granata Autorità Idrica Calabria:Mi dissocio da procedure illegittime, i comuni calabresi in corsa per il dissesto finanziario

Apprendo dagli organi d’informazione di incontri tra il presidente dell’AIC Marcello Manna e l’Assessore Regionale all’Ambiente Sergio de Caprio in cui dichiarano che in settimana sarà convocata un’assemblea fonosenzdamentale per scrivere il futuro del servizio idrico regionale, gestore unico d’ambito e piano di ambito per l’accesso sia ai finanziamenti a disposizione del governo nazionale che alle linee di finanziamento europee.

Premesso che  l’Assessore Regionale puo’ operare solo per atti riguardanti l’ordinaria amministrazione e per atti conformi alla legge, ad ogni buon fine è bene evidenziare alcune criticità che i Comuni della Regione Calabria, conoscono abbastanza bene per averne discusso in varie riunioni di assemblea.

Come tutti sanno l’AIC non è ancora formata e non si puo’ procedere in maniera illegittima sul piano d’intervento e sul piano d’ambito. In verità si vuole chiudere la SORICAL e scaricare i suoi debiti ai comuni calabresi mandandoli in pieno dissesto finanziario. Come componente dell’ Assemblea dell’Autorità Idrica Calabria, mi dissocio sin d’ora  da procedure illegittime che si dovessero approvare e che manderebbero in dissesto i Comuni calabresi.

La verità vera è un’altra, ad oggi il futuro dell’acqua pubblica resta un mistero, in Calabria. Non c’è una direzione, non c’è un orizzonte e manca un quadro obiettivo sui veri crediti di Sorical, sui mancati investimenti del socio privato, sull’organico della partecipata e sulla visione progettuale dell’Autorità idrica calabrese”.

Vi è di piu’ il socio pubblico di maggioranza di Sorical, cioè la Regione Calabria, e l’anzidetto socio privato continuano a tacere o a sorvolare sull’inquietante vicenda della tariffazione illegittima, che ha un valore di circa 150milioni e che hanno denunciato a tutto spiano associazioni di consumatori ed esperti del settore.

Chiedero’ un incontro con il Presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì per illustrare le criticità presenti.

Vincenzo Granata

Componente

Assemblea Autorità Idrica Calabria

Consigliere comunale Lega

Città di Cosenza

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Avv. Granata (Legalità Democratica): Caro Domenico Tallini, ritira le tue dimissioni. Basta con la tesi della giustizia nazista, la tua comunità ha ancora bisogno di te.

Abbiamo già presentato tempo addietro una memoria al Procuratore Generale presso la Corte d’appello di Catanzaro Dr. Otello Lupacchini, al Procuratore Generale presso la Corte d’appello di Reggio Calabria,  al Procuratore Generale della Repubblica presso la Suprema Corte di Cassazione di Roma, al Ministro della Giustizia, al Ministero della Giustizia Ispettorato Generale, sull’arbitrarietà del magistero penale . L’associazione Legalità Democratica aveva elaborato uno studio sugli errori  giudiziari posti in essere dall’Autorità Giudiziaria . Esiste il  principio implica che nessun fatto sia punibile se non in forza di una legge preesistente che chiaramente la definisca come reato, che cioè contiene in sè il principio della chiarezza, è puntualmente violato con la creazione di fattispecie “aperte”, “apparenti”, grossolanamente ed inconcludentemente abborracciate. Cio’ implica ed impone di per se l’arbitrarietà del magistero penale . Le leggi, le nuove leggi, spesso vengono “invocate” dai giudici a sostegno degli abusi di fatto che alcune giurisdizioni praticano già per i loro disegni e “strategie” di lotta .

Poi, magari a distanza di decenni ti ritrovi ad evocare i rimasugli di ciò che hai dovuto apprendere per meglio comprendere l’incombente attualità di “questioni del mestiere”. Così trattando oggi il delicato e gravissimo problema dell’invasività della giurisdizione penale nell’ambito di altri poteri dello Stato, mi accade di richiamare alla memoria il detto di un giurista medievale, che, nella disputa tra Regalisti e Curialisti (i ghibellini ed i guelfi del diritto) scrisse: “Dominus Papa, ratione peccati, intromittit se de omnibus” (il Signor Papa, con la scusa del peccato si impiccia di tutto), tanto per usare un linguaggio alla buona.”

“Oggi “Intromittunt se de omnibus”, si impicciano di tutto, i P.M. ed i Giudici penali. Perseguire i reati, veri o immaginari è la chiave per l’accesso all’esercizio, di fatto, del potere esecutivo e della stessa “politica”. Oggi “Intromittunt se de omnibus”, si impicciano di tutto, i P.M. ed i Giudici penali. Perseguire i reati, veri o immaginari è la chiave per l’accesso all’esercizio, di fatto, del potere esecutivo e della stessa “politica”. Quando, invece, secondo il fondamentale principio della divisione dei poteri, si imporrebbe una netta separazione tra il legislativo, l’esecutivo ed il giudiziario. Una separazione teorizzata due secoli e mezzo fa e realizzata faticosamente con la creazione dello Stato moderno e l’avvento delle libere istituzioni.”

“Assieme all’”intromittere se de omnibus” dei P.M. e dei Giudici Ordinari fiorisce uno strano fenomeno: quello di una “specializzazione”, non nelle funzioni, ma nell’abuso di quegli strumenti che la legge (in verità sempre più sgangherata al riguardo nelle sue “novità”) fornisce agli scalpitanti magistrati “ratione peccati” per perseguire i reati. E poiché nella legislazione criminale ci si accosta sempre più alle tesi che, con una spolverata di retorica democratica e di argomentazioni sociologiche, sono pur sempre quelle della giustizia nazista (punire chi è capace e proclive a commettere un reato senza che debba proprio averlo commesso) lo sbandamento ed il debordare diventa invasione del potere esecutivo e della politica. Ma, abbandonando la “divisione dei poteri” sembra che le diverse istituzioni territoriali giudiziarie si “specializzino”, come dicevamo poc’anzi, nel tipo di utilizzazione distorta, oltre che nella stessa distorsione “dei mezzi giudiziari”.” Per questi motivi caro Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Domenico Tallini ritira le tue dimissioni, sono sicuro che riuscirai a dimostrare la tua innocenza, la tua comunità ha ancora bisogno di te. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica): Caso Domenico Tallini, non ci arrenderemo mai a questa idea incivile della misura cautelare preventiva .

Il caso dell’arresto di Domenico Tallini,mi sollecita a fare alcune considerazioni: Finora tutte le modifiche apportate alla procedura penale, nell’intento di assicurare all’imputato maggiori garanzie di una difesa meno simbolica ed aleatoria, hanno conseguito il risultato certo per la generalità dei processi dell’ allungarne la durata e la macchinosità, che già erano inconcepibili. La punizione di qualsiasi delitto è divenuta così ancor più aleatoria e così lontana dalla commissione del fatto da perdere qualsiasi efficacia. Per colpire la criminalità, piuttosto che la esecuzione delle pene sempre tarda ed incerta, vengono invece usati strumenti concepiti per un fine ben diverso. Il mandato di cattura e la carcerazione preventiva, che dovrebbero servire ad impedire che l’imputato se la batta, diventano il mezzo per anticipare la pena altrimenti troppo lenta a colpire il reato. Nelle carceri italiane i due terzi dei detenuti sono in attesa del giudizio. Si tratta di persone che la legge considera innocenti, finché non intervenga la loro condanna definitiva, che spesso per altro non interviene mai, perché sono innocenti e tali vengono alla fine riconosciuti, o perché, magari, interviene una amnistia. La punizione dei reati è dunque affidata, anziché alla certezza della colpevolezza stabilita con una sentenza, alla probabilità della colpevolezza, valutata discrezionalmente da che emette un mandato di cattura preventiva. O, addirittura, in caso di mandato di cattura obbligatorio, la pena preventiva consegue automaticamente ad una qualsiasi accusa.

E’ evidente, infatti, che in questa situazione la selezione dei processi, quelli da far andare in porto e quelli da lasciare impantanare, diventa il potere determinante nell’esercizio della giurisdizione penale. Ed è potere che spetta ai “capi” degli uffici, ai procuratori della repubblica, che, ovviamente, trovano il modo di rendere sempre più incisiva questa loro funzione. Ed ovviamente, l’importanza sempre maggiore che assumono nell’esercizio effettivo della funzione punitiva, anziché in quella loro propria e legittima, provvedimenti discrezionali come quelli relativi alla detenzione preventiva dell’imputato, ingigantisce la preminenza del potere di certi magistrati di prima categoria rispetto a quello dei loro colleghi di seconda o di terza.

Per anni la battaglia contro queste leggi e contro questo tipo di giustizia è stata condotta quasi esclusivamente nelle aule giudiziarie, portando alla Corte Costituzionale un certo numero di norme marcatamente fasciste. Ed alla Corte Costituzionale, anziché al Parlamento, va il merito di aver realizzato quel poco che è stato ottenuto per l’adeguamento della legislazione ordinaria ai principi della Costituzione. Conquiste certo importantissime che, oltre tutto, hanno costituito un punto di riferimento per quanti hanno voluto continuare a battersi su questo fronte; ma che tuttavia non hanno potuto intaccare seriamente gli strumenti di forza del regime, congegnati, appunto, per vanificare ogni garanzia legale del cittadino attraverso la vanificazione di ogni pratica possibilità di rendere giustizia.

Non diciamo altro che: continueremo finché avremo fiato e forza per farlo.

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Marco Minniti alla Presidenza della Regione Calabria?

Le elezioni Regionali si avvicinano e mancano appena due mesi dalla presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio regionale e l’elezione del nuovo Presidente della Giunta Regionale della Calabria. La coalizione di centrosinistra allargata al movimento cinquestelle fa quadrato e sembra che Marco Minniti possa essere il candidato alla presidenza.

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Mario Occhiuto: Stiamo lavorando per aprire l’ospedale da campo e salvare vite umane

Nel frattempo che gli altri litigano e “nominano” noi lavoriamo e proseguiamo con i lavori di bonifica campo e traverse e rotaie di risulta.
Si potevano aprire gli ospedali ma non si sono aperti, si poteva assumere personale sanitario ma non è stato fatto a sufficienza. E così non ci resta altro da fare che lavorare per prevenire ulteriori disastri e nel caso salvare vite umane.
Perché chi sta male è giusto che trovi un posto letto e sanitari per le cure precoci.
Noi facciamo ciò che possiamo. Lo dichiara sal suo profilo FB Mario Occhiuto Sindaco della città di Cosenza.
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Nicola Gratteri:Strada non è adatto per la Calabria, io sono un pubblico ministero di campagna.

Il ministro conferma definitivamente l’arrivo di Gino Strada: «Ritengo che il contributo di Gino Strada sarà importante per la Calabria», annuncia. Alla fine, infatti, è stato siglato un accordo di collaborazione tra Emergency e Protezione civile. In una intervista televisiva il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri in una recente intervista televisiva ha dichiarato che Gino Strada non è adatto per la Calabria, ci vuile un manager che controlli il buco della sanità calabrese, infine ha dichiarato io sono un pubblico ministero di campagna .

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Granata(Legalità Democratica):Sull’emergenza Covid, il Procuratore Nicola Gratteri estenda le indagini nelle pubbliche amministrazioni.

Un plauso all’apertura del fascicolo dalla procura della repubblica di Catanzaro guidata dal Dott. Nicola Gratteri, in relazione alla gestione emergenza Covid , per epidemia colposa . A mio avviso l’inchiesta va estesa anche nelle pubbliche amministrazioni per verificare  se i dirigenti dispongono lo svolgimento dell’attività lavorativa in presenza solo per assicurare le attività indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza , anche in ragione dell’attuale stato d’emergenza. Vi è di piu’ verificare altresì se viene assicurata la sicurezza e la salute dei lavoratori. Per evitare che il contagio si possa diffondere, bisogna seguire scrupolosamente il Decreto del Ministro P.A. 19 ottobre 2020 pubblicato sulla G.U. serie generale n. 268 del 28.10.2020 . Inoltre per quanto riguarda la sicurezza dei lavoratori seguire la direttiva nr 2/2020 del Ministro della P.A. sull’emergenza covid-19, e quello previsto dall’Istituto Superiore della Sanità nella direttiva nr. 20/2020, in particolare per quanto riguarda la salvaguardia della salute dei lavoratori. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Mario Oliverio, candidato alla Presidenza della Regione Calabria ?

Nella Regione, nonostante la pandemia, si intensifica il confronto tra coloro i quali hanno da sempre determinato il destino della Calabria, negli ultimi 30 anni . In alcuni incontri, tra esponenti importanti del centrosinistra, si sta addirittura pensando, se il processo dovesse evolversi in maniera positiva, con una assoluzione, di mettere in campo l’ex Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio. Vedremo come si evolverà la situazione politica in questo mese e quale candidato riuscirà a far ritrovare l’unità della coalizione.

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Grave emergenza all’Ospedale: il Sindaco Occhiuto chiede l’intervento dell’esercito e annuncia per lunedì la chiusura delle scuole

“La situazione non è più sostenibile e richiede soluzioni immediate e non più rinviabili. Sono circa una cinquantina i pazienti positivi al covid ammassati nei locali del Pronto soccorso e nelle ambulanze. Occorre, pertanto, pensare seriamente all’intervento dell’esercito con l’allestimento di un ospedale da campo”. Lo ha affermato il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, molto preoccupato per le condizioni in cui versa l’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, travolto dall’epidemia di Covid-19. “I medici e gli infermieri – ha sottolineato Occhiuto in una dichiarazione -mi segnalano gravissime difficoltà. Ecco perché ritengo che sia importante l’intervento dell’esercito. Oppure – ha detto ancora Occhiuto – bisogna  ragionare sull’utilizzo dei locali dell’Inrca, struttura sanitaria che potrebbe rivelarsi utilissima in questa fase”.

Il Sindaco di Cosenza, dopo un confronto con il dirigente regionale Antonio Belcastro, ha annunciato di essere, inoltre, pronto, da lunedì prossimo, a chiudere le scuole per procedere alla loro sanificazione, in attesa che la Regione e le Asp si organizzino per processare i tamponi e consentire ai ragazzi della scuola primaria di riprendere le lezioni in presenza. Il Sindaco Occhiuto ha sottolineato che “non possono essere i ragazzi a pagare per le inefficienze di altri” e Belcastro ha rassicurato il primo cittadino sulla tempestività delle operazioni. “Le materne, elementari e le prime medie –ha annunciato Occhiuto – rimarranno chiuse per sei giorni. Resteranno aperti gli asili nido”.

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Granata(Legalità Democratica):Un plauso al Procuratore Mario Spagnuolo per il controllo sui ritardi dell’esito dei tamponi .

Sul ritardo dell’esito dei tamponi l’Associazione Legalità Democratica aveva chiesto l’intervento degli organi preposti, invocando l’intervento della procura della repubblica che non si è fatto attendere. Un plauso al procuratore capo Dott. Mario Spagnuolo che ha aperto un fascicolo conoscitivo per capire come mai i tempi di attesa per conoscere i risultati dei controlli sanitari effettuati sul territorio si siano allungati in modo considerevole.

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Granata (Valle Crati) :In Calabria dobbiamo utilizzare i nostri dirigenti e amministratori d’eccellenza per affrontare l’emergenza sanitaria.

Ho avuto l’onore, nella mia qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati, di risanare il bilancio di un consorzio intercomunale di quasi 250.000 abitanti, e siamo diventati esempio di eccellenza in Calabria nella gestione dei servizi pubblici essenziali e nello specifico nel  settore del conferimento dei rifiuti e della depurazione. Sono riuscito a realizzare questi risultati con una grande squadra di eccellenze calabresi composta da dipendenti pubblici, amministratori pubblici e consulenti provenienti dal nostro territorio. In questi anni la Regione e il Governo, nella gestione dei servizi pubblici essenziali, hanno utilizzato dirigenti provenienti da fuori regione che non hanno certamente brillato per competenza e professionalità e sono stati utilizzati in tutti i Dipartimenti della Regione,  fallendo nel loro compito e creando danni incalcolabili per la Calabria e i calabresi.” In Calabria dobbiamo utilizzare i nostri dirigenti e amministratori d’eccellenza, per affrontare l’emergenza sanitaria” . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Il commissario alla sanità in Calabria Zuccatelli verso le dimissioni ?

Il commissario alla sanità in Calabria Zuccatelli va verso le dimissioni ?

Aspettando che Zuccatelli, Speranza e Conte si mettano d’accordo su cosa fare, i calabresi sperano che a guidare la loro sanità ci possa essere un altro tipo di profilo.

Servirebbero competenze, attitudini scientifiche, esperienze manageriali complesse, conoscenza analitica delle regole di finanza pubblica.

Vedremo a breve quali saranno le prossime mosse del Governo.

 

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Granata(Legalità Democratica): Cosenza, sui referti dei tamponi intervenga immediatamente la Regione o ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica.

Nella provincia di Cosenza la trasmissione dei referti sui tamponi avviene mediamente in 7-10 giorni, troppi per mettere in atto un efficace controllo del quadro epidemiologico. L’Azienda Sanitaria ha già chiesto alla Regione Calabria l’autorizzazione ad inviare i campioni in laboratori accreditati ed idonei con sede in Campania, ma la risposta tarda ad arrivare.

Cosa aspettano la Regione e le ASP competenti ad intervenire in maniera tempestiva rilevata l’emergenza, promuovendo i relativi atti consequenziali, stante l’urgenza di provvedere.

Intervenga immediatamente la Regione o ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica.

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Mario Occhiuto: Sulla Sanità ci vuole un’assunzione di responsabilità e di coraggio della classe politica

In questi anni, pur non avendone la competenza né il ruolo, ho presentato proposte e progetti sulla sanità e sull’Ospedale ai soggetti istituzionali che sono responsabili della materia. E pur non avendo una personalità incline alla protesta in questo caso ho ritenuto che fosse necessaria. A Febbraio del 2015 partecipai addirittura alla giornata di sciopero dei medici dell’Ospedale dell’Annunziata, e prima ancora emanai una Ordinanza sindacale che rimase un atto unico nel panorama nazionale.
Invito i cittadini a rileggere i contenuti e le ragioni che allora mi spinsero a questa forma di protesta.
26-02-2015
Il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha partecipato questa mattina alla giornata di sciopero indetta dall’Intersindacale dei medici dell’Ospedale dell’Annunziata per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla grave situazione in cui versa il nosocomio cittadino e che sta minando alle fondamenta la tutela del diritto alla salute dei cittadini.
Dopo aver guidato il corteo che dal vecchio pronto soccorso dell’Annunziata è arrivato al Cinema Italia-Tieri per la prosecuzione della giornata di mobilitazione, il Sindaco Occhiuto, con tanto di fascia tricolore, è stato invitato a prendere la parola.
“Ho volutamente indossato la fascia di Sindaco – ha esordito Occhiuto – per conferire maggiore rappresentatività ai cittadini in questa battaglia. Forse non è consono alle prerogative di un Sindaco partecipare ad uno sciopero di questa natura, ma stavolta ho ritenuto che fosse assolutamente giusto. In questi anni di sindacatura ho visto che non c’è ancora molta partecipazione dei cittadini ai diritti collettivi. E’ una rotta che deve essere invertita”.
Poi Occhiuto ha definito grave la situazione che si è determinata nel presidio ospedaliero della città. “Una situazione – ha aggiunto – che merita il massimo dell’attenzione e che, però, è stata prodotta da anni di gestione e di programmazione sbagliate in ambito sanitario.
Nelle altre regioni – ha detto ancora il primo cittadino – esiste uno spirito di rivendicazione che qui non abbiamo”.
Mario Occhiuto è tornato ancora una volta sull’ordinanza contingibile ed urgente che emanò a suo tempo per l’assunzione di 7 medici. Un provvedimento adottato per la prima volta da un Sindaco, esercitando i suoi poteri sostitutivi, di fronte all’inerzia degli organismi preposti.
“Ho fatto l’ordinanza – ha ricordato Occhiuto- e qualcuno la derubricò ad iniziativa che travalicava i poteri del Sindaco. Così non è, perché il Sindaco interviene laddove c’è un problema che può riguardare l’incolumità delle persone o la salute dei cittadini. Il paradosso è stato, però, che, una volta richiesta l’ordinanza dall’allora direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Gangemi, lo stesso ente che l’aveva sollecitata, per una questione politica o forse per paura di assumersi delle responsabilità, la impugnò davanti al Tar. Ma non è ancora detta l’ultima parola – ha aggiunto il Sindaco Occhiuto – perché abbiamo adìto il Consiglio di Stato e siamo in attesa del suo pronunciamento”.
Occhiuto rivendica ancora la legittimità di quella ordinanza ed ammette tranquillamente che la rifarebbe “perché – ha aggiunto – se c’è una situazione grave, anche di pericolo per i cittadini, non si può restare con le mani in mano. Il diritto alla salute è un diritto imprescindibile che non riguarda solo i cittadini, ma anche la salute dei medici, la loro dignità personale e quella di tutti gli operatori che lavorano all’interno dell’Ospedale.
Non si possono far ricadere le responsabilità della classe dirigente politica sulle spalle dei cittadini. Ci vuole un’assunzione dei responsabilità e di coraggio della classe politica, perché alcune scelte devono essere fatte con coraggio. Al di là della nomina del commissario regionale alla sanità, che pure va fatta, ciò che dobbiamo portare all’attenzione del Governo nazionale sono le azioni concrete e immediate, ciò che in realtà serve perché l’Ospedale di Cosenza diventi una struttura degna di questo nome. Questo è il modo giusto e questo interesse e questa attenzione non possono scemare. I cittadini devono capire che loro sono l’utenza dell’Ospedale.
L’Ospedale di Cosenza – ha concluso Occhiuto – è l’unico ospedale in cui non si è investito, sia in termini di risorse che di organizzazione servizi. C’è una carenza di programmazione e una cattiva gestione dovuta alle politiche clientelari che hanno gestito la sanità”

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Granata (Legalità Democratica): Citare in giudizio Gabriele Muccino per i danni provocati all’immagine della Calabria.

Imbarazzante il corto di Gabriele Muccino sulla Calabria con la coppola e sui calabresi  che ancora si muovono a dorso di mulo.

Non si è vista Tropea La balconata con vista su Santa Maria dell’Isola, simbolo indiscusso di questa favolosa località, provare per credere, regala emozioni incredibili.

Non si è vista Scilla che è  la Venezia del Sud, e per certi versi forse è vero.

Non si è visto Capo Colonna In direzione opposta rispetto a Scilla e Tropea, nelle immediate vicinanze di Crotone e della splendida Isola Capo Rizzuto, c’è un’altra delle tante meraviglie della Calabria: parliamo di Capo Colonna, un sito archeologico che racconta una delle pagine più belle della storia di questa regione così controversa, quella legata alla gloriosa Magna Grecia.

Non si è vista l’isola di Dino e i murales di Diamante.

Non si è visto il centro storico della città di Cosenza.

Non si è visto quello che Gabriele D’Annunzio lo definì “il più bel chilometro d’Italia”. Il poeta si riferiva al Lungomare (in realtà lungo circa 1,7 km), uno dei luoghi più affascinanti del centro storico di Reggio Calabria, che occupa l’area costiera compresa tra il porto e il Fortino a Mare.

Ho solo citato qualche luogo della nostra meravigliosa terra, popolata da una splendida gioventù che ha molto più da dire dell’espressione “dove vuoi che ti porto”, lasciando presagire che i calabresi non siano neanche in grado di usare il congiuntivo.

Non si è vista la vera Calabria, perché non si è vista la sua storia e il suo essere stata la culla della magna Grecia o la terra che ha dato i natali a grandi filosofi.

Per questi motivi la nostra associazione sta valutando la possibilità di predisporre un atto di citazione per chiamare in giudizio Gabriele Muccino, per il risarcimento dei danni provocati all’immagine della Calabria.

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Il progetto della GRANDE COSENZA: La seconda città della Calabria.

La nuova città Cosenza-Rende alla conta della popolazione avrebbe 103.000 abitanti diventando la seconda città della Calabria, dietro a Reggio Calabria (182.500 abitanti) e davanti a Catanzaro (90.300 abitanti) e a Corigliano-Rossano con i suoi 77.500 residenti.

La creazione di una grande realtà comunale rimetterebbe in discussione tutto, sul piano regionale.

La fusione raggiungerebbe un risultato storico per il territorio.

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Il Cordoglio del Presidente del Consorzio Valle Crati per la scomparsa del Presidente della Regione Calabria Jole Santelli.

Queste le parole di cordoglio del Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata in occasione del luttuoso evento della scomparsa del Presidente della Regione On. Jole Santelli.

“Non muore mai chi lascia in questo mondo il segno indelebile della sua grande personalità di donna e di politica come ha fatto il nostro Presidente della Regione Jole Santelli. Ho appreso questa mattina con immensa angoscia e con profonda tristezza la tragica notizia della sua scomparsa ed ancora non mi capacito di quanto è accaduto. Pochissime parole vengono in mente in momenti dolorosi come questo, ma riaffiorano i ricordi delle battaglie condotte insieme. La nostra Jole era una guerriera nella vita ed in politica; nel giorno della sua scomparsa mi piace ricordare la tenacia, la determinazione ed il costante ideale di giustizia e di onestà che hanno ispirato sempre ogni sua azione e che la hanno resa una donna molto apprezzata e stimata nel mondo sociale e politico. Ho avuto anche l’onore di lavorare per lei come Presidente della Regione e porterò nel cuore ogni nostra conversazione in cui condividevamo la volontà, la dedizione e l’impegno costante di lavorare per migliorare la Calabria, la sua terra, che lei ha sempre amato con tutta se stessa.

Con animo contrito esprimo da parte mia, come amico ed in qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati ed a nome del Consiglio di Amministrazione, dell’Assemblea, della Direzione Generale e di tutto il personale del Consorzio Valle Crati la sentita vicinanza alla famiglia Santelli partecipando con commozione alla profonda sofferenza di questa immensa ed incolmabile perdita per loro e per tutti noi.

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Granata(Valle Crati):Istituito il presidio no stop con la vigilanza armata presso la discarica di San Giovanni In Fiore.

Positiva la fase operativa, del comitato presieduto dal Prefetto di affidare alle Forze dell’Ordine la verifica e il potenziamento degli apparati di sorveglianza già presenti sugli impianti di conferimento, Siderno e San Giovanni in Fiore, in un’ottica di massima collaborazione fra le istituzioni. Il Consorzio Valle Crati ha già istituito presso la discarica pubblica di San Giovanni In Fiore il presidio no stop con la vigilanza armata. Tutte le istituzioni pubbliche devono lavorare congiuntamente per efficientare il sistema del ciclo dei rifiuti in Calabria, liberandolo dal giogo criminale e da lobby economiche che hanno a cuore il proprio interesse a discapito del bene pubblico. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Decisivo l’intervento del Consorzio Valle Crati,spento l’incendio della discarica di San Giovanni in Fiore

A proposito dell’incendio che si è sviluppato all’interno della discarica consortile di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata rende noto che nella tarda mattinata di oggi domenica 27 settembre si sono concluse le operazioni di spegnimento e che la situazione in discarica è totalmente sotto controllo.

L’Avv. Granata dichiara: “Appena ho appreso della presenza di un incendio in discarica mi sono recato con il Direttore Tecnico del Consorzio Valle Crati Ing. Oreste Citrea sul luogo dell’impianto di smaltimento di San Giovanni in Fiore per acquisire conoscenza di ciò che stava accadendo. L’incendio, sin dall’inizio, si è esteso sul  primo lotto della discarica consortile ed onde evitare che potesse propagarsi ulteriormente  sul resto del sito, sotto il coordinamento dei Vigili del Fuoco del Comando di Caccuri, abbiamo lavorato per circoscriverlo. Infatti, nonostante l’intervento dei Vigili del Fuoco e dei Canadair  della Protezione Civile, a causa del vento forte, non è stato possibile spegnere il fuoco. Pertanto dal primo pomeriggio abbiamo optato per azionare interventi finalizzati a delimitare i confini entro i quali le fiamme divampavano. Provvidenziale è stato l’intervento dei mezzi che sono giunti presso la discarica consortile su sollecitazione mia e del Direttore Tecnico del Consorzio Valle Crati: abbiamo richiesto l’intervento di due escavatori, sei camion e 15 unità di lavoro aggiuntive, che hanno creato un varco tra il lotto 1 ed il lotto 2  e che, così, ha arginato il rogo evitando il diffondersi dello stesso sul corpo della discarica. Insieme con gli altri mezzi presenti del Consorzio Valle Crati una ruspa, una pala gommata e un camion  abbiamo soffocato le fiamme, spegnendo l’incendio nella tarda mattinata di oggi.

Sono soddisfatto di aver offerto il mio contributo per salvare la discarica consortile. Ringrazio i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, le Ditte e la società Calabra Maceri e Servizi s.p.a. che si sono tutti adoperati per scongiurare il rischio di un disastro ambientale. Noi siamo già all’opera per porre in essere le dovute operazioni finalizzate alla bonifica ed alla messa in sicurezza della discarica consortile.

Non conoscendo, poi, le cause che hanno generato l’incendio ci siamo, inoltre, già adoperati per tutelare la discarica consortile dal pericolo che l’evento si ripeta garantendo il presidio interno tramite la guardiania che attualmente già opera sulla discarica consortile e la sorveglianza esterna anche notturna. Abbiamo, infatti, conferito incarico ad una Agenzia di servizi di vigilanza armata a difesa del sito che insieme alla guardiania interna assicurerà il presidio della discarica consortile 24 ore su 24”.

Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Un ringraziamento al Sindaco Mario Occhiuto e un plauso al Sottosegretario Orrico per la sottoscrizione contratto CIS”Cosenza-Centro Storico”

Va dato atto, certamente, al Sottosegretario Orrico, di aver dato nuovo impulso al procedimento relativo al CIS, in controtendenza rispetto ad altri suoi colleghi . La sottoscrizione domani del CIS “Cosenza-Centro Storico”evidenzia che le  proposte concrete presentate erano proprio quelle del Comune di Cosenza. Mi preme fare un ringraziamento pubblico al Sindaco della città di Cosenza, Mario Occhiuto, per aver presentato e sostenuto un progetto unitario generato da una visione strategica e complessiva attraverso un approccio multidisciplinare, per la rinascita del centro storico della città. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Il Sindaco Mario Occhiuto: Domani la sottoscrizione del CIS “Cosenza-Centro Storico”, intensificare gli sforzi per spendere i contributi ottenuti

Domani finalmente la sottoscrizione del CIS “Cosenza-Centro Storico”. Novanta milioni di euro che, va ricordato, sono stati attribuiti a Cosenza dall’allora Ministro Dario Franceschini.

Questo dopo che, fin dal nostro primo insediamento, avevamo interessato delle gravi difficoltà per la città antica (e dell’urgenza di un intervento ingente) il Presidente del Consiglio Monti e i ministri Barca, Passera e Clini, il presidente della Regione Scopelliti, il Presidente della Repubblica Napolitano e il presidente del Consiglio Monti.

Va dato atto, certamente, al Sottosegretario Orrico, di aver dato nuovo impulso al procedimento relativo al CIS fin da quando, ricevuta nel febbraio di quest’anno la delega all’attuazione, ha deciso di operare in netta controtendenza rispetto ad altri suoi colleghi di partito che, insinuandosi senza titolarità nel tavolo permanente, attraverso le proprie ingerenze e solo per bieco e deplorevole tornaconto di parte avevano fatto in modo di affossare l’esecuzione della pratica (tanto che la stessa On. Orrico aveva pubblicamente definito la pratica “in stand by”).

A causa di quegli atteggiamenti, oggi ci troviamo ad affrontare una corsa contro il tempo avendo perso inutilmente già quasi due anni da quando, a valle di un percorso di concertazione, le proposte presentate dal Comune e dalla Provincia erano state già esaminate e alcune positivamente valutate dal suo Ministero, con uno schema del piano di finanziamenti già ripartito tra diverse tipologie di opere da realizzare.

Forse (anzi di sicuro) tutto ciò è avvenuto per non ammettere che le uniche proposte concrete presentate erano proprio quelle del Comune di Cosenza. Qualcuno infatti aveva deciso di far naufragare per questo motivo l’intero progetto -inserendolo poi in un quadro confuso e complessivo di nuovi Cis da realizzare ex novo in tutta la Calabria- e penalizzando non il Sindaco al centro del mirino politico, ma l’intera città di Cosenza. Purtroppo, a fare le spese di tale ostruzionismo è stato anche l’intero impianto della strategia messa in campo e all’epoca approvata dal Ministero (come evidente nelle schede allegate) per il recupero e la valorizzazione del Centro Storico.

Quello presentato dal Comune di Cosenza infatti era un progetto unitario generato da una visione strategica e complessiva attraverso un approccio multidisciplinare.

Si intendeva attuare una seconda fase, dopo che, attingendo a tutte le risorse disponibili (circa 60 milioni di euro) per la città antica erano stati già restaurati i ponti storici e gli edifici di proprietà comunale, restaurato il Castello Normanno-Svevo, il Complesso monumentale di San Domenico, il Complesso monumentale S. Agostino, riqualificati spazi pubblici, destinate tutte le risorse del programma europeo dell’Agenda Urbana ad azioni materiali e immateriali, destinato parte delle risorse dell’accordo Metro con la Regione e del Piano Periferie, riqualificato i fiumi con tecniche di ingegneria naturalistica, riqualificato il parco fluviale sul Crati con la realizzazione dei BoCS art, migliorati i servizi (illuminazione pubblica, pulizia stradale con metodi manuali, cura del verde, sistema di raccolta rifiuti dedicato, circolare veloce), avviate attività di promozione turistica e culturale (come il servizio Scopri Cosenza e il Lungofiume Boulevard) e di incentivazione di attività economiche, come i Temporary shop in locali messi a disposizione dal Comune con sgravi di imposte locali, emesse varie ordinanze per la messa in sicurezza degli edifici privati ed effettuati interventi sostitutivi, nei limiti delle risorse comunali.

A tutto questo, doveva fare seguito appunto la seconda fase della strategia per il Centro Storico, quella del recupero del patrimonio privato e di rivitalizzazione generale di questa porzione del territorio urbano, andando a contrastare le criticità più sentite dagli occupanti: il rischio sismico e il rischio crollo connesso alla fatiscenza degli edifici privati, spesso abbandonati (consapevoli che, senza questa seconda fase, anche le precedenti azioni, in primo luogo gli interventi sulle strutture pubbliche, sarebbero state vanificate, con il degrado conseguente al perdurante stato di abbandono delle residenze).

Perciò l’amministrazione comunale aveva predisposto un piano di interventi atti a rendere nuovamente appetibile la residenza nel Centro storico e a facilitare l’apporto di nuove funzioni. Come il Recupero e Riqualificazione di Edifici per Sperimentare Modelli Innovativi Abitativi e Sociali a favore di un mix Integrato di Destinatari (studenti, giovani coppie, turisti). Sapendo che i fondi pubblici non possono essere spesi su immobili di proprietà privata (al contrario di quanto sostenuto da alcuni oppositori malati di populismo), avevamo aggirato l’ostacolo, prevedendo di espropriare gli edifici privati degradati (un’acquisizione a costi contenuti, in forza del mancato adempimento da parte dei proprietari alle ordinanze sindacali di messa in sicurezza).

Come pure dispiace che rispetto all’originaria strategia sposata integralmente dall’allora Ministro Bonisoli, rimanga non recepito il coinvolgimento pieno dei soggetti privati, teso a promuovere la loro partecipazione attraverso contributi per l’avvio di attività produttive culturali e turistiche in regime “de minimis”.

Oggi (e sempre come al solito) nonostante il cocciuto ostruzionismo di alcuni che ha fatto perdere tempo e di fatto ha in parte vanificato la strategia di recupero da noi avviata, abbiamo comunque preferito evitare di porre ulteriori eccezioni che avrebbero rischiato di compromettere anche l’obiettivo sempre prioritario di far pervenire alla città storica fondi sostanziosi.

Al netto di tali riflessioni, oggi dobbiamo quindi esaltare un risultato importante raggiunto dalle istituzioni del territorio e dal sottosegretariato al Mibact, attraverso un programma in cui il Comune di Cosenza recita un ruolo centrale, godendo del finanziamento di interventi per 45 milioni di euro, selezionati dall’ampio ventaglio di proposte con cui gli uffici comunali hanno alimentato il tavolo permanente e tra i quali spiccano il miglioramento dell’accessibilità’, la costruzione di nuove reti idriche e fognarie, l’adeguamento di altri sottoservizi (linea elettrica, pubblica illuminazione, telecomunicazioni) e la riqualificazione di spazi pubblici residuali degradati, verde compreso, il potenziamento dei servizi turistici.

E’ importante, a questo punto, intensificare ancor più gli sforzi e mettere in campo tutta la capacità di spendere i contributi ottenuti attivando inoltre ulteriori azioni multidisciplinari e integrate. Diversamente, il programma oggi finanziato rischia di apparire come un’arida sommatoria di interventi di recupero e restauro di strutture pubbliche, alcune delle quali, peraltro, già in passato più volte oggetto di finanziamenti non adeguatamente spesi e messi a frutto.

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Granata(Legalità Democratica):Sosteniamo l’azione politica del Presidente Jole Santelli.

Dalla lettura di un editoriale di una televisione calabrese si addebita al Presidente della Regione Calabria On. Jole Santelli che la giunta regionale sta annegando nel mare di sciocchezze dentro le quali si è alimentata in questi mesi. Di Jole Santelli ho da aggiungere che, se non avessi verso di lei altri motivi di stima e di considerazione, mi basterebbe il fatto che contro di lei si scatenano editoriali di soggetti e strumenti mediatici del genere per tributarle la mia stima e la mia solidarietà. Vieppiu’ la Presidente Santelli dimostra di sapere arrivare prima degli altri per far fronte al meglio all’emergenza in corso e a sostegno del sistema economico gravemente colpito, dimostrando,  rispetto al passato, di essere il governo del fare e di azioni concrete volte al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini calabresi. Da parte nostra sosteniamo la tua azione politica. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Avv. Maximiliano Granata: Caso Giancarlo Pittelli,non ci arrenderemo mai a questa idea incivile della custodia cautelare preventiva.

Il caso di Giancarlo Pittelli a tal punto pericoloso da non poter essere detenuto nemmeno agli arresti domiciliari, dopo otto mesi di carcere durissimo, mi sollecita a fare alcune considerazioni: Finora tutte le modifiche apportate alla procedura penale, nell’intento di assicurare all’imputato maggiori garanzie di una difesa meno simbolica ed aleatoria, hanno conseguito il risultato certo per la generalità dei processi dell’ allungarne la durata e la macchinosità, che già erano inconcepibili. La punizione di qualsiasi delitto è divenuta così ancor più aleatoria e così lontana dalla commissione del fatto da perdere qualsiasi efficacia. Per colpire la criminalità, piuttosto che la esecuzione delle pene sempre tarda ed incerta, vengono invece usati strumenti concepiti per un fine ben diverso. Il mandato di cattura e la carcerazione preventiva, che dovrebbero servire ad impedire che l’imputato se la batta, diventano il mezzo per anticipare la pena altrimenti troppo lenta a colpire il reato. Nelle carceri italiane i due terzi dei detenuti sono in attesa del giudizio. Si tratta di persone che la legge considera innocenti, finché non intervenga la loro condanna definitiva, che spesso per altro non interviene mai, perché sono innocenti e tali vengono alla fine riconosciuti, o perché, magari, interviene una amnistia. La punizione dei reati è dunque affidata, anziché alla certezza della colpevolezza stabilita con una sentenza, alla probabilità della colpevolezza, valutata discrezionalmente da che emette un mandato di cattura preventiva. O, addirittura, in caso di mandato di cattura obbligatorio, la pena preventiva consegue automaticamente ad una qualsiasi accusa.

E’ evidente, infatti, che in questa situazione la selezione dei processi, quelli da far andare in porto e quelli da lasciare impantanare, diventa il potere determinante nell’esercizio della giurisdizione penale. Ed è potere che spetta ai “capi” degli uffici, ai procuratori della repubblica, che, ovviamente, trovano il modo di rendere sempre più incisiva questa loro funzione. Ed ovviamente, l’importanza sempre maggiore che assumono nell’esercizio effettivo della funzione punitiva, anziché in quella loro propria e legittima, provvedimenti discrezionali come quelli relativi alla detenzione preventiva dell’imputato, ingigantisce la preminenza del potere di certi magistrati di prima categoria rispetto a quello dei loro colleghi di seconda o di terza.

Per anni la battaglia contro queste leggi e contro questo tipo di giustizia è stata condotta quasi esclusivamente nelle aule giudiziarie, portando alla Corte Costituzionale un certo numero di norme marcatamente fasciste. Ed alla Corte Costituzionale, anziché al Parlamento, va il merito di aver realizzato quel poco che è stato ottenuto per l’adeguamento della legislazione ordinaria ai principi della Costituzione. Conquiste certo importantissime che, oltre tutto, hanno costituito un punto di riferimento per quanti hanno voluto continuare a battersi su questo fronte; ma che tuttavia non hanno potuto intaccare seriamente gli strumenti di forza del regime, congegnati, appunto, per vanificare ogni garanzia legale del cittadino attraverso la vanificazione di ogni pratica possibilità di rendere giustizia.

Non diciamo altro che: continueremo finché avremo fiato e forza per farlo.

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Avv.Maximiliano Granata (Legalità Democratica):Caso Marcello Manna, l’avviso di garanzia non è avviso di colpevolezza.

Il caso dell’Avv. Marcello Manna  ci impone ancora una volta di riflettere su quel cumulo di ipocrisie e di falsità su cui si fonda nel nostro Paese la posizione dei cittadini di fronte alla giustizia ed alla legge e, soprattutto sulla perversione di ogni rapporto e di ogni equilibrio tra potere politico, potere giudiziario e potere mediatico.
“L’avviso di garanzia” variamente denominato e regolato negli anni, fu istituito, vigente ancora il Codice di procedura del 1930, con finalità, come si evince dalla denominazione che poi gli è stata data, di evitare che una persona potesse venire a sapere di essere stata oggetto di magari lunghe indagini giudiziarie e di subirne le conseguenze senza aver avuto neppure il sospetto di esserne stata oggetto.
Questa la scusante. In realtà, pur cambiato il Codice, affermata da tutte le parti la buona volontà di riconoscere e tutelare i diritti fondamentali del cittadino di fronte alle più pesanti esigenze di esercitare nei suoi confronti la giustizia, questo “avviso” o “comunicazione giudiziaria” non ha mai adempiuto all’esigenza di garantire chicchessia, o metterlo in condizioni di far meglio valere i suoi diritti, le sue ragioni e la “sua verità”.
Se “comunicazioni giudiziarie” o “avvisi di garanzia” hanno avuto ed hanno una reale funzione, essa è quella di proclamarne “l’apertura della caccia” nei confronti del cosiddetto (ipocritamente e sfacciatamente) garantito.
E’ un atto che pare, di fatto, non abbia altra funzione che quella di dare un minimo di concretezza (si fa per dire) alle “soffiate” più o meno flebili o potenti, “obiettive” (??) o maligne che dalle Procure e da quant’altri, avendo potere e funzione nelle indagini penali, sarebbero tenuti (nientemeno!!) al riserbo ed al segreto, dando al contempo ai giornali, giornaletti e giornaloni modo di riferire al pubblico qualcosa di più (facendolo quasi sempre diventare molto di più ancora) di un semplice “si dice”, anche quando “dirlo” non è né lecito né onesto.
La questione è divenuta di fondamentale importanza nei rapporti tra magistrati e politici, tra toghe e stampa.
Al “vantaggio”, che questo atto avrebbe dovuto e dovrebbe assicurare al soggetto cui è inviato, si sostituisce la condizione nascente da un vero e proprio “avviso di colpevolezza”.
Si dice di taluno (tanto più se è un “politico”) “raggiunto” (!!??) da un avviso di garanzia.
La condizione del libero cittadino (secondo il vigente “jus sputtanandi” cui questo incombente giudiziario è finalizzato) diventa una sorta di “status di precolpevolezza”, di mancanza di limpidezza della sua condotta, della sua coscienza, del suo modo di agire. “Indagato” è termine implicitamente spregiativo. Assurdamente più grave di “imputato”, che richiama una difesa, un difensore, un giudizio.
E’ un “quasi status” che, oltre tutto, sembra non finisca mai.
L’“imputato” può (se è fortunato) essere assolto.
L’“indagato”, sembra che lo rimandino “sine die”. E’ indagato? No? Beh…sarà un ex indagato.
Non c’è, del resto necessariamente un atto di “cessate indagini”. C’è il provvedimento di archiviazione. Che però, se l’avviso di garanzia è stato emesso nel corso ed in funzione di un’indagine complessa, può, di fatto mancare per quel singolo “indagato” benché non si arrivi ad una richiesta di rinvio a giudizio.
Quando poi l’oltranzismo nell’imbecillità di certi pseudo campioni dell’”onestà” politica impone, con grotteschi contratti o meno, di sanzionare lo “status” di indagato con la cacciata dalla funzione, dal seggio etc., si arriva all’assurdo per il quale può accadere che, accertato da parte del P.M. che non c’è un cavolo di prova o di indizio di colpevolezza dell’indagato, preferisca non chiudere la partita magari solo al fine di accettare, invece, se l’indagine abbia, per caso avuto origine da una denunzia addirittura calunniosa che esiga di procedere contro il calunniatore.
Allora può darsi che l’”indagato” (facciamo conto, che so, un Manna) sia cacciato dalle sue funzioni “non risultando” ancora riconosciuto estraneo ai fatti, mentre il procedimento va avanti solo per assicurargli giustizia contro i suoi calunniatori. Egli ne è oggetto delle peggiori conseguenze.
Qualcuno mi dirà che ciò non accadrà mai, è un indagato, non solo per un Di Maio e un Conte, non può che essere un condannato, un colpevole che “assolvere” non si usa più per chi è stato presentato al pubblico, tramite la stampa di Palazzo quale “indagato-colpevole”. Forse è vero…Ulteriori conseguenze di un’assurdità.
Detto questo è però assai più importante il fatto che con queste identificazioni balorde di concetti e questi “automatismi” cretini si cambiano i rapporti istituzionali tra i poteri dello Stato.
Sulla politica in genere, quella disonesta, ma, più ancora, su quella onesta (che c’è cari Amici del Bar dello Sport) pesa così un incombente potere di prevaricazione. Cui corrisponde un atteggiamento di paura, di timore reverenziale nei confronti dei più sconci esemplari di magistrati.
Bello, vero?

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Il Consorzio Valle Crati “Ente Pubblico”, rappresenta un modello di eccellenza in Calabria.

In relazione ad alcuni interventi relativi al Consorzio Valle Crati, mi preme intervenire per fare alcune precisazioni.

In merito all’APQ rafforzato “Depurazione delle Acque. Finanziamento delibera CIPE nr. 60/2012. Intervento in project  financing di ammodernamento, ampliamento e connessa gestione dell’impianto di depurazione consortile sito in C.da Coda di Volpe del Comune di Rende e del sistema fognario e di collettamento ad esso connesso, tengo a specificare che : “ Secondo quanto previsto dal contratto di Concessione, inoltre, il concessionario deve subentrare anche nella gestione degli impianti di depurazione e del sistema fognario e di collettamento dei comuni sopra elencati e facenti parte dell’agglomerato consortile Cosenza-Rende ed a tal proposito siamo, ad oggi, nella fase in cui il concessionario dovrà concordare con ciascun Comune la consegna degli impianti e delle reti fognarie di proprietà di proprietà del medesimo Ente Locale. Tuttavia, ciò potrà avvenire solo previa produzione al predetto concessionario da parte degli uffici tecnici dei Comuni delle mappature del sistema depurativo, fognario e di collettamento comunali oggetto di consegna. Ovviamente, nello spirito normativo del project financing finanziato con Delibera CIPE n. 60/2012, l’affidamento dell’intervento oggetto di finanziamento, prima ancora che la gestione, ha ad oggetto la progettazione definitiva ed esecutiva degli interventi progettuali sul sistema fognario-depurativo dell’agglomerato Cosenza-Rende. Nel dettaglio, detta progettazione è stata affidata esclusivamente al concessionario ed i lavori in essa previsti dovranno essere realizzati dal Concessionario secondo il cronoprogramma allegata alla summenzionata concessione.

I Lavori inizieranno per la fine dell’anno.

Per quanto riguarda la Discarica di San Giovanni in Fiore, abbiamo ripristinato l’attività di conferimento grazie al sostegno della Regione Calabria che sta completando di sanare le inadempienze dell’ATO, attraverso gli atti  di un commissario ad acta, appositamente nominato con ordinanza del Presidente della Giunta Regionale On. Jole Santelli. Dal 28 di Agosto la riapertura della discarica, servirà metà del fabbisogno regionale in materia di conferimento.

Nel sistema regionale calabrese, il Consorzio Valle Crati “Ente Pubblico”, rappresenta un modello di eccellenza, nel settore della depurazione e nella gestione delle discariche di conferimento. Un ringraziamento al Presidente della Giunta Regionale On. Jole Santelli, per l’attività svolta. Ho sempre sostenuto e sostengo Jole Santelli, che stimo molto per le sue battaglie di libertà e di correttezza, di cui aveva grande stima anche  il mio amico e mentore On. Mauro Mellini, noto per le sue battaglie civili e di libertà. Per questi motivi siamo pronti a sostenere con la nostra struttura pubblica il Presidente Santelli, per la risoluzione delle emergenze presenti sul territorio regionale . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Cosenza elezioni comunali 2021, circola il nome di Eva Catizone.

Dopo la fine dell’estate, inizieranno le grandi manovre per la scelta del candidato a Sindaco della coalizione di centrodestra, nella città di Cosenza. Da piu parti circola il nome di Eva Catizone come possibile candidato. Eva Catizone è stato già Sindaco della città di Cosenza ed è stretta collaboratrice di Jole Santelli, Presidente della Giunta Regionale della Calabria.

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Granata(Valle Crati), emergenza Rifiuti in Calabria: Cara Jole, in Calabria manca una visione strategica pubblica.

Il settore dei rifiuti sta attraversando una fase di profonda trasformazione giungendo a uno snodo cruciale per il suo sviluppo: da una parte si registra un positivo sviluppo verso la circular economy e dall’altra il comparto è in attesa di confrontarsi con la nuova regolazione. La Calabria non si è ancora dotata di una strategia industriale pubblica che orienti in maniera organica lo sviluppo dell’intera filiera del waste management. Garantendo tassi crescenti di raccolta e avvio a riciclo, ma anche la gestione sostenibile delle quantità di scarti che non possono, o quanto meno non ancora, tornare a nuova vita. Serve un  termovalorizzatore efficiente per recuperare energia dai rifiuti non recuperabili altrimenti, distribuiti in modo coerente con i fabbisogni sul territorio in modo da limitare gli impatti ambientali, sia dello smaltimento in discarica, sia del trasporto dei rifiuti su lunghe distanze. Serve, insomma, quella pianificazione strategica che è sempre mancata in Calabria.  Bisogna utilizzare le risorse europee, stiamo correndo il rischio di perdere 100 milioni di Euro di fondi, per costruire nuovi impianti di trattamento  pubblici e individuare immediatamente la discarica di servizio pubblica per il conferimento degli scarti di lavorazione. Ho sempre sostenuto Jole Santelli che ritengo un valido Presidente e che stimo molto per le sue battaglie di libertà e di correttezza. Per questi motivi ritengo che il nuovo Presidente debba tracciare un percorso di rigoroso controllo pubblico sul privato che è il vero cancro del sistema regionale dei rifiuti . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati):La Regione Calabria faccia la sua parte e ci deleghi a gestire questa fase delicata.

Il Consorzio Valle Crati aveva già istituito una task force finalizzata alla risoluzione delle criticità connesse all’emergenza rifiuti in cui versano, ad oggi, i Comuni ubicati nel territorio della provincia di Cosenza. La task force è stata denominata Unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza dei rifiuti nella provincia di Cosenza. L’Unità è composta dai seguenti membri : Presidente del Consorzio Valle Crati,  gestori degli impianti di trattamento designati dalla Regione Calabria, Assessore all’Ambiente della Regione Calabria o suo delegato, Direttore Generale del Dipartimento Regionale competente a decidere in materia di rifiuti o suo delegato. L’Ente consortile “Ente Pubblico” puo’ intensificare il proprio contributo mettendo a disposizione le risorse umane, gli strumenti e la logistica in suo possesso nonché rendendosi parte attiva nel processo di risoluzione della problematica emergenziale dei rifiuti nel territorio della provincia di Cosenza e a livello regionale. L’unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza rifiuti nella provincia di Cosenza potrà supportare la Regione Calabria, in evidente difficoltà e confusione amministrativa, nella realizzazione di procedure e/o di interventi finalizzati alla rimozione delle criticità connesse ai rifiuti nella provincia di Cosenza e nel territorio calabrese. I privati da soli non possono reggere il sistema regionale e la gestione delle discariche e dei conferimenti deve essere rigorosamente pubblica. Abbiamo presentato da mesi in Regione Calabria le proposte per uscire fuori dall’emergenza, nel breve e lungo periodo,  ci auguriamo che la Regione faccia la sua parte e  ci deleghi a gestire questa fase delicata. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata Vicario ATO 1 Cosenza: La Tariffa da corrispondere a Calabra Maceri, non è diminuita del 13% ma subisce aumenti che vanno dal 20% al 50% .

La convenzione stipulata tra la Regione Calabria e il privato “Calabra Maceri e Servizi SPA” affida ad  un unico soggetto privato sia il servizio di trattamento, che quello di trasporto e smaltimento in discarica. All’interno del prezzo convenzionato sono ricompresi, quindi, tutti i costi della filiera . Successivamente in una dichiarazione dell’ufficio comunicazione di Calabra Maceri, si apprende che ad avviso del privato le tariffe sono state ridotte rispetto a quanto era stato deliberato dall’ATO CS 1 nell’assemblea del 31 Dicembre 2019. A leggere  questa dichiarazione in materia di rifiuti e di economicità degli sprechi delle strutture private del 13 %, il primo rimando  utile e  alla memoria di Fedro “lettura tanto cara ad un dirigente privato della struttura” ed alla saggia morale che traspare dalle sue “Favole”.  Allo stesso modo purtroppo apprendo con stupore e sconforto che questa società pur avendo avuto frequenti contatti con la P.A. e prestando la sua opera in materia di rifiuti non ne ha ancora imparato bene la normativa vigente in termini di servizi pubblici essenziali. Il privato è a conoscenza di tutto ciò , ma qualche dirigente di Calabra Maceri è così concentrato a leggere Fedro da non aver avuto il tempo di leggere la corrispondenza  riguardante il suo lavoro, i contratti sottoscritti,  con il relativo piano economico-finanziario, come da schema approvato in data 7 febbraio 2020, dall’assemblea dell’ATO 1 Cosenza. La tariffa non è affatto diminuita del 13%  ma è aumentata del 20% con il conferimento nella discarica regionale pubblica e fino al 40%- 50%, nell’ipotesi di conferimento in discarica fuori regione degli scarti di lavorazione. Relativamente al risparmio indicato dal privato si cerca di ingenerare confusione citando solo ed esclusivamente in modo artificioso le spese complessive e non quelle dell’impianto. La contestazione delle spese d’impianto, saranno portate all’attenzione dell’ufficio Presidenza ATO 1 Cosenza, nella prima riunione utile .

 

Vincenzo Granata

Vicario ATO1 Cosenza

Consigliere Nazionale ANCI

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Vincenzo Granata Vicario ATO1 Cosenza:Basta con i privati, tariffe in aumento.

Con una lettera inviata al Presidente della Giunta Regionale della Calabria, all’Assessore Regionale Ambiente e al Presidente ANCI Calabria. Nella mia qualità di Vicario ATO 1 Cosenza e consigliere nazionale ANCI, si è precisato quanto segue:

L’Italia, pur essendo un paese europeo con tasso di circolarità superiore alla media europea, nel settore dei rifiuti, presenta oggi criticità infrastrutturali nel mezzogiorno d’Italia, in particolare la normativa e la difficoltà per l’ubicazione dell’impiantistica pubblica, rischiano di estendere a territori più ampi le continue e ripetute fasi emergenziali che già si registrano in un settore fondamentale per la vita dei cittadini, la tutela dell’ambiente e la competitività del sistema economico territoriale.

L’Italia inoltre, appare nettamente spaccata in due. Alle buone pratiche di molte regioni del Nord con alti risultati di recupero e riutilizzo dei materiali riciclati, minimo ricorso alle discariche e impianti efficienti per il recupero di energia e calore, al contrario corrisponde al centro e soprattutto al Sud una situazione totalmente deficitaria su tutta la filiera, con costi elevati per chi usufruisce del servizio, a fronte di servizi di bassa qualità. Un evidente paradosso, soltanto apparente, che rappresenta un esempio da letteratura del “costo del non fare “ a danno dei consumatori .

Gli Scarti che non si sa più dove conferire a causa di un sistema impiantistico pubblico assai carente e lacunoso hanno determinato l’implosione del sistema .

La verità è una sola: in Calabria il ciclo dei rifiuti non è proprio gestito, non c’è programmazione e si lavora sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria non funziona.

Per questi motivi, per  superare le criticità evidenziate ed impostare le politiche per il raggiungimento degli obiettivi del pacchetto europeo per l’economia circolare (2020-2030), occorre un importante lavoro che coinvolga tutti gli attori: le cinque ATO della Regione Calabria, ANCI Calabria e i consorzi di filiera pubblici e società a partecipazione interamente pubblica. I Comuni, erano e sono portatori di interessi relativi alla salvaguardia del territorio e di contenimento dell’inquinamento.

Per questo serve, oltre ad una chiara strategia, anche una cabina di regia istituzionale, all’interno dell’organismo deputato allo sviluppo delle politiche ambientali , ricomprese nel green new deal, in coordinamento anche con le Regioni del mezzogiorno d’Italia e con il coinvolgimento della filiera pubblica.

I rifiuti e l’economia circolare, rappresentano prima di tutto un’opportunità industriale e di sviluppo sostenibile delle economie territoriali, con conseguente creazione di nuove professionalità e crescita occupazionale.

E’ necessario prevedere la personalità giuridica di diritto pubblico dotando di autonomia organizzativa, amministrativa e contabile per le cinque ATO della Regione Calabria con riferimento alla legge regionale nr. 14/2014 e al piano regionale dei rifiuti 2016, con  l’immediata approvazione nelle relative assemblee del piano d’ambito, vero motore di visione e obiettivi di programmazione per servizio di raccolta, impianto e discarica di servizio . La realizzazione dell’ impiantistica con gestione pubblica già prevista in detto piano è urgente, rilevato che nonostante le somme finalizzate con disponibilità immediata si rischia di perdere il finanziamento in caso di mancata assunzione dell’impegno giuridicamente vincolante , compresa la realizzazione dell’impiantistica, con la perdita anche dell’incentivo del gestore dei sevizi elettrici “GSE”, qualora non si immettesse in rete il Biometano, con perdita effettiva diminuzione tributo del contribuente.

Sono d’accordo per seguire il modello delle cinque ATO, prendendo in considerazione l’ottimo funzionamento dell’ ATO Catanzaro diretto dall’Ing. Bruno Gualtieri e con i relativi obiettivi raggiunti per diminuzione del 50%, relativo alle voci trattamento rifiuti per prezzo unitario .

Sono contrario all’istituzione dell’ATO unica che contribuirebbe a paralizzare completamente il ciclo dei rifiuti in Calabria, con chiaro vantaggio dei privati.

Sono assolutamente convinto che qualsiasi impianto per la gestione dei rifiuti debba essere di natura pubblica. Ciò, tra le altre cose, ci consentirebbe di calmierare i costi della bolletta dei rifiuti che a causa dell’impiantistica, nella stragrande maggioranza dei casi in mano ai privati, finora ha prodotto tariffe che stanno diventando insostenibili per la maggior parte dei cittadini. Bisogna respingere con forza la prospettiva di nuovi impianti privati di gestione dei rifiuti sul territorio. In Calabria bisogna  intraprendere un percorso preciso che porterà progressivamente la gestione del ciclo dei rifiuti appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche. Gli enti pubblici devono avviare l’iter di pubblicizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Sono le ATO che devono essere in grado di pensare ad un nuovo modello pubblico in grado di affrontare le sfide future che ci attendono nel settore dei rifiuti.

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Calabria: I rifiuti per strada da ferragosto e la Regione sta a guardare.

In Calabria in questi giorni, durante il periodo estivo, vengono scaricati 1300/1400 tonnellate giornaliere a fronte della media di 800 tonnellate nel periodo ordinario, nelle discariche regionali . Con l’esaurimento delle volumetrie delle discariche di Cassano allo Jonio, San Giovanni in Fiore, Celico e le residue volumetrie di Crotone, il sistema dei rifiuti imploderà, con i rifiuti per strada da ferragosto. E’ proprio il caso di dire che  la regione sta a guardare, senza intraprendere inziative adeguate per affrontare l’emergenza .

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Elezioni Reggio Calabria:Cannizzaro verso la resa?

Francesco Cannizzarro potrebbe trattare la resa dopo l’intervento di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. Sulla candidatura a Sindaco di Antonino Minicuci, Cannizzaro sembra sia sempre piu’ isolato rispetto alle forze della coalizione di centrodestra. A quanto pare Cannizzaro potrebbe perdere il consenso acquisito fino ad oggi e uscire completamente fuori gioco dalla competizione elettorale .

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Undici consiglieri comunali della città di Cosenza,chiedono la convocazione del consiglio comunale.

Undici consiglieri comunali della città di Cosenza, primo firmatario e promotore il consigliere comunale Vincenzo Granata, Fabio Falcone, Pasquale Sconosciuto, Luca Gervasi, Antonio Ruffolo, Massimiliano Battaglia, Maria Teresa De Marco, Giuseppe d’Ippolito, Piercarlo Chiappetta , Gaetano Cairo e Massimo Lo Gullo, hanno firmato  la richiesta di convocazione del consiglio comunale del Comune di Cosenza, protocollata  in data 7 Agosto 2020 presso la segreteria generale dell’ ente, ai sensi dell’art. 19 comma 1 del regolamento del consiglio comunale di Cosenza, per discutere alcuni punti all’ordine del giorno rinviati e già richiesti in precedenti  consigli comunali . I punti riguardano: 1) Discussione sul futuro di Piazza Bilotti; 2)Discussione sulla viabilità cittadina; 3) Discussione per valutare la possibilità di gestione diretta del servizio di raccolta dei rifiuti; 4) Discussione sui servizi pubblici essenziali: ciclo rifiuti, servizio idrico integrato, trasporto pubblico locale, Welfare ; 5) Discussione sulle problematiche del cimitero di Cosenza; 6) Discussione in ordine alle note pervenute dalla Geko S.P.A. ed aventi ad oggetto servizio di manutenzione dell’impianto di  depurazione.

Ad avviso dei consiglieri comunali non è più rinviabile la discussione su punti indicati, già inseriti nei precedenti consigli comunali, rilevata l’importanza degli argomenti da trattare. Il Consiglio Comunale è l’organo di governo comunale che, insieme al Sindaco, rappresenta direttamente i cittadini. Al  Consiglio  spetta interpretare gli interessi generali della Comunità  e di orientare ad essi la propria azione. E’ importante che il Consiglio esprimerà, nel ri­spetto del principio della pluralità di opinione, i propri orienta­menti su temi ed avvenimenti di particolare e spiccato interesse per la Comunità.

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Turismo:Si aggrava l’emergenza rifiuti in Calabria e l’Assessore Ultimo brancola nel buio.

Non si può che constatare l’incapacità delle autorità competenti di individuare una destinazione finale per il trasferimento dei rifiuti non riciclabili trattati dagli impianti, che ha comportato il raggiungimento del limite massimo consentito di rifiuti stoccati nei capannoni degli stessi impianti, pertanto oramai siamo in piena emergenza rifiuti. La Regione Calabria non  è pronta ad assumersi la responsabilità di ricoprire un ruolo di soggetto attore diretto e principale nella risoluzione della problematica dello smaltimento dei rifiuti urbani , stante la necessità di evitare, nel brevissimo termine, le preoccupanti conseguenze dovute alla situazione di emergenza che sta attanagliando la Regione Calabria. A questo si aggiunge che  non sono portati  a termine da quasi due anni, per incapacità prima dell’ATO e dei suoi comuni  e poi della Regione Calabria, le procedure autorizzative per la realizzazione dell’ecodistretto e della discarica di servizio. Il nuovo Assessore All’ambiente, incapace di affrontare l’emergenza rifiuti, brancola nel buio più assoluto.

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Calabria: A breve i rifiuti per strada con la Regione completamente assente .

Gli impianti di trattamento e le discariche di servizio vantano milioni di Euro dai Comuni calabresi. Con le ATO e la Regione completamente assente, il sistema è imploso. Nel mese di Agosto, con l’esaurimento delle volumetrie delle discariche di servizio, in assenza di interventi degli organi preposti, i rifiuti saranno ben visibili nelle strade calabresi.

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La Calabria sarà invasa dai rifiuti nel mese di Agosto.

Nel mese di Agosto le discariche calabresi raggiungeranno le volumetrie autorizzate. A questo si aggiunge il fallimento delle ATO, l’assenza di programmazione della Regione Calabria e il mancato pagamento del servizio dalla maggioranza dei comuni. Il sistema è imploso e in Calabria gli unici problemi del settore dei rifuti  cui si bada sono quelli della giornata. Nel mese di Agosto la Calabria sarà invasa dai rifiuti. Insomma l’ATO, insieme alla Regione, sembra dotato di grande lungimiranza.Non c’è che dire.

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Vince l’intraprendenza e il Sindaco «del fare»

Cresce il gradimento verso una nuova classe dirigente dei territori. Nel bene e nel male, sui sindaci si concentrano le aspettative e i bisogni degli elettori. Il primo cittadino diventa, nell’immaginario collettivo, il riferimento più importante di intermediazione con il Governo. Insomma, una sorta di portavoce delle istanze dell’opinione pubblica, al quale si richiedono anche doti di management, sintesi politica e carattere duro. Molti Sindaci  detengono in maniera forte quei tratti distintivi che creano il “profilo del buon amministratore” indipendentemente dall’appartenenza politica. Dunque, dinamismo, sintonia con il territorio e capacità di spaziare con disinvoltura dal dibattito politico locale a quello nazionale: tre caratteristiche che fanno di qualsiasi amministratore un garante credibile – anche su livelli istituzionali diversi – degli interessi della propria cittadinanza. Per questi motivi si auspica che nasca il movimento dei Sindaci calabresi, per affrontare le prossime sfide che ci attendono .

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Granata (Valle Crati):I privati non possono gestire il pubblico, manca la programmazione e si lavora sulle emergenze.

Sono assolutamente convinto che qualsiasi impianto per la gestione dei rifiuti debba essere di natura pubblica. Ciò, tra le altre cose, ci consentirebbe di calmierare i costi della bolletta dei rifiuti che a causa dell’impiantistica, nella stragrande maggioranza dei casi in mano ai privati, finora ha prodotto tariffe che stanno diventando insostenibili per la maggior parte dei cittadini. Bisogna respingere con forza la prospettiva di nuovi impianti privati di gestione dei rifiuti sul territorio. In Calabria bisogna  intraprendere un percorso preciso che porterà progressivamente la gestione del ciclo dei rifiuti appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche. Gli enti pubblici devono avviare l’iter di pubblicizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La verità è una sola: in Calabria il ciclo dei rifiuti non è proprio gestito, non c’è programmazione e si lavora sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria non funziona. Il Governo regionale fino ad oggi non è stato in grado di pensare ad un nuovo modello pubblico in grado di affrontare le sfide future che ci attendono nel settore dei rifiuti . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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GRANATA(VALLE CRATI): PELLEGRINO DICE MENZOGNE SOLO PER SCREDITARE LA GESTIONE DEL PUBBLICO

Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata non ci sta ad accettare le ingiustificate accuse di Crescenzo Pellegrino, Amministratore della società Calabra Maceri e Servizi s.p.a., poiché esse costituiscono solo menzogne meramente finalizzate alla diffamazione dell’opera del Valle Crati. Il Sig. Pellegrino, infatti, nonostante la sua esperienza da soggetto gestore di discariche di servizio, parla della determinazione della tariffa del servizio di conferimento dei rifiuti solidi urbani dei Comuni dell’ATO Cosenza presso la discarica consortile di San Giovanni in Fiore in maniera totalmente errata. Analogamente inesatti, poi, sono anche i riferimenti ai costi del predetto servizio oggetto del Piano Economico-Finanziario redatto dal tecnico dell’Ente consortile.  A tal proposito Granata dichiara: “Il primo grossolano errore in cui incorre il Sig. Pellegrino è quello di considerare il costo dei lavori di abbanco in discarica di 17,60 euro quale costo che da solo costituisce la tariffa per il conferimento dei rifiuti solidi urbani. Il sig. Pellegrino, però, essendo soggetto gestore di discarica, dovrebbe sapere che il costo di abbanco dei rifiuti in discarica è solo uno dei numerosi costi che vanno a comporre la tariffa e che ne determinano il relativo importo. La tariffa per il conferimento dei rifiuti, infatti, comprende la somma del costo di abbanco dei rifiuti (unico costo di cui parla Pellegrino) con tutti gli altri costi da sostenere per il trasporto e lo smaltimento del percolato in discarica, per le spese di assicurazione inerenti la gestione della discarica consortile, per il consumo di energia elettrica, per la custodia e la guardianìa della discarica, per le analisi ambientali ed i campionamenti da effettuare sui piezometri del terreno e per tanti altri costi inerenti lavori e servizi da eseguire onde scongiurare eventuali ipotesi di danno e/o di inquinamento ambientale. Se, quindi, il Sig. Pellegrino continua a determinare la tariffa solo in base ad un unico costo mentre il Consorzio Valle Crati, secondo le prescrizioni della normativa vigente, determina la tariffa in base a tutti i costi sostenuti per la gestione della discarica consortile i conti non potranno trovarsi mai. In aggiunta, il Consorzio Valle Crati, in quanto Ente pubblico, redige il Piano Economico-Finanziario all’interno del quale sono riportate tutte le voci di costo che compongono la tariffa per il conferimento e che dimostrano che l’importo finale ottenuto si limita a coprire unicamente i costi di gestione della discarica; è chiaro che nessun utile può né deve essere previsto poiché si tratta di una gestione pubblica. Nel sistema pubblico, a cui appartiene il Consorzio Valle Crati, la tariffa costituirà un mero full cost recovery, cioè una esclusiva copertura di tutti i costi da sostenere per la gestione della discarica. Inoltre, essendo il Piano Economico-Finanziario un documento programmatico di spesa, fissa una tariffa per il conferimento dei rifiuti presso la discarica consortile solo in via previsionale; ciò significa che, nella fase conclusiva della contrattualizzazione del servizio di conferimento, il Consorzio Valle Crati dovrà fare il consuntivo dei costi sostenuti procedendo alla loro rendicontazione. Nel caso in cui al momento del consuntivo si dovesse rilevare una economia di gestione e ci fossero costi non sostenuti dal Consorzio Valle Crati, caso che prospetta il Sig. Pellegrino, si applicherebbe una riduzione della tariffa a favore dei Comuni conferitori. Per come è strutturata la legislazione destinata alla Pubblica Amministrazione, quindi, e per le modalità secondo le quali agisce il Consorzio Valle Crati, sempre in conformità e nel rispetto della norma, non sarà mai possibile, quindi, che la tariffa potrà superare i costi sostenuti dall’Ente consortile per la gestione della discarica consortile. E’ evidente, a questo punto, che il Sig. Pellegrino, eccedendo le sue competenze di privato, tenta di interferire nella gestione pubblica e formula artatamente le sue dichiarazioni con l’unico intento di screditare la gestione del Consorzio Valle Crati poiché è una gestione pubblica e di confondere l’opinione pubblica portando “acqua al proprio mulino”. Questo non può essere consentito e per tale ragione in qualità del Presidente del Consorzio Valle Crati valuterò l’opportunità di rivolgermi presso le sedi giudiziarie competenti”.

Il Presidente

Consorzio Valle Crati

Avv. Maximiliano Granata

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Emergenza rifiuti:I nostri costi sono corretti e sarà l’ATO, ente pubblico, ad approvare la convenzione. Non comprendo queste continue ingerenze dei privati.

L’ATO 1 Cosenza dovrà approvare lo schema di convenzione disciplinante il servizio di smaltimento, presso la discarica sita nel comune di San Giovanni in Fiore, dei rifiuti CER 19.05.03 e CER 19.12.12 prodotti negli impianti di trattamento dei rifiuti solidi urbani derivanti dalla raccolta differenziata effettuata nei comuni ricadenti nell’Ambito Territoriale Ottimale della provincia di Cosenza. In adempimento ed ottemperanza di ordinanza contingibile e urgente del Presidente della Regione Calabria n. 14 del 21/03/2020 e del relativo approvati dal Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Valle Crati con deliberazione N. 19 del 11/05/2020. I nostri costi sono corretti è sarà l’ATO, ente pubblico, ad approvare la convenzione. Francamente non comprendo queste continue ingerenze dei privati, con dichiarazioni prive di qualsiasi fondamento,che dovrebbero invece spiegare ai Comuni i costi relativi al trattamento e al conferimento nelle discariche di loro proprietà. Calabria Maceri e Servizi SPA omette di riferire che ha richiesto al Consorzio Valle Crati il costo di € 53,69, oltre ulteriori costi aggiuntivi, per tonnellata semplicemente e limitatamente per lo scarico e relativo posizionamento del sopravaglio EER 191212, successivamente affidato dal direttore tecnico del Consorzio Valle Crati ad €22,00 per tonnellata ad un soggetto diverso. Vieppiu’ per lo scarto identificato con CER 19.12.12 la società privata EKRO’ Società consortile a r.l. ha proposto la soluzione di avviare i rifiuti all’impianto della Ecoross srl, in possesso di idonea autorizzazione, per la pressatura filmatura e successivo avvio a smaltimento in discarica con un costo aggiuntivo da rimborsare di 35,95 Euro/tonn..  Il costo corrispondente dei privati sarebbe arrivato quasi 100 Euro a Tonnellata a parte gli uteriori costi aggiuntivi di trattamento, per come previsto dal contratto.Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

 

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Io e il mio amico Mauro Mellini non abbiamo “El Miedo”, la paura di parlare: Il fallimento del Partito dei Magistrati in Italia e in Calabria.

Dopo aver letto i contenuti della chat di Palamara, tornano nella mia mente i tramonti estivi presso Belvedere Marittimo in Calabria, dove con il mio mentore e amico Mauro Mellini con tono ironico evidenziavamo la paura di parlare della classe politica calabrese, massacrata dalla disinvoltura con cui i solerti pubblici ministeri applicavano le misure cautelari per il reato di abuso d’ufficio, poi successivamente annullate dal tribunale del Riesame. Mauro Mellini identifica la paura con il termine spagnolo “El Miedo”. Subito dopo questo termine è stato utilizzato molto nelle nostre discussioni sui temi di giustizia. Con Mauro abbiamo la stessa visione e non abbiamo “El Miedo”, la paura di parlare dei temi di giustizia in Italia e in Calabria. Per questi motivi tornano di attualità alcune considerazioni fatte nei mesi passati da Mauro Mellini già componente del CSM e parlamentare radicale noto per le sue battaglie garantiste. “Il Partito dei Magistrati, quello che si era proposto come il gestore di un’operazione politico-istituzionale che avrebbe dovuto colpire la classe politica nel suo complesso, dopo aver colpito ed annientato partiti e settori specifici della politica e delle amministrazioni, è fallito. La corruzione, da esso sfruttata contestandola dove c’era e c’è e dove non c’è, emerge ora come caratteristica di quelli che si erano imposti come i padroni della moralità pubblica, manovratori del linciaggio dei media in danno di uomini d’ogni livello, colpevoli e, soprattutto, innocenti. Quelli, insomma, che scalpitavano per “mettere a posto l’Italia”.

Travolto dalla corruzione, e dallo stesso “uso alternativo della giustizia” che lo aveva reso temibile ed intoccabile, va in rovina un altro partito: quello dei Magistrati. Con il Consiglio superiore della magistratura paralizzato e sputtanato, con una facilmente prevedibile presunzione di corruzione totale e non solo per il meccanismo dell’attribuzione delle cariche, la Magistratura, nel suo complesso, rischia di essere travolta da un’ondata di discredito che non le consentirà più di presentarsi come “ultima speranza” per la moralità e la rettitudine nella vita del Paese. Piercamillo Davigo è costretto a tacere dopo aver imperversato con le sue aggressioni ed i suoi insulti.

Come già per le ondate di linciaggio mediatico che, partite dalle Procure, hanno colpito e stravolto la vita sociale e politica negli scorsi anni, a farne le spese saranno i magistrati non solo quelli truffaldini, mestatori, insofferenti di ogni limite e di ogni regola di compostezza nelle loro funzioni, ma forse, ancor di più, quelli che non hanno cessato di applicare e rispettare la legge.

Crolla il Partito dei Magistrati, tramontano le prospettive di una sua sopraffazione globale degli altri pubblici poteri. Ma, al contempo, non cessano e non perdono potere e velleità di emergere proprio i peggiori, gli inventori di “compiti” personali, gli aspiranti a “passare alla politica”, quelli che sentono un irrefrenabile impulso, come diceva un certo magistrato mio coetaneo simulando lo scherzo: “Il potere è bello perché se ne può abusare!”.

Non finirà lo squadrismo giudiziario di certi Procuratori di nostra e di vostra conoscenza, sempre alla ricerca di occasioni per l’imposizione di un “timore reverenziale”, che è assai poi poco reverenziale e degno di riverenza e somiglia molto alla intimazione ed al “rispetto” mafiosi. Sarebbe questo il momento in cui la classe politica potrebbe riguadagnare la dignità e libertà del suo ruolo e liberarsi dalla gabbia di pausa in cui si è lasciata intrappolare dal momento in cui, nei giorni di “Mani Pulite”, sciaguratamente rinunziò all’immunità parlamentare che aveva il dovere di conservare per farne buon uso a tutela della libertà del Parlamento. Torneremo sull’argomento.

Ma, intanto, dobbiamo prendere atto che non c’è un ministro della Giustizia (non voglio far ridere facendo il nome di Alfonso Bonafede!) che sappia dare al Paese il segnale della capacità di un intervento straordinario per assicurare, intanto, la continuità, la regolarità della funzione del Csm e, poi, una riforma sostanziale delle istituzioni giudiziarie.

Un’ultima considerazione; non si dica che quanto avvenuto col “caso Palamara” ha sorpreso Capo dello Stato, Ministri, Parlamento. Lo abbiamo già scritto nei giorni scorsi. Il marcio emerge oggi. Ma forse oggi si aggiunge solo la coscienza della corruzione con il denaro. Ma da quando il Csm è divenuto un mercato, una borsa valori delle varie “correnti” di magistrati che si affannano a creare i presupposti per un loro “uso alternativo della giustizia”, di marca conforme al modello della loro corrente, c’era una sostanziale corruzione delle istituzioni e delle funzioni giudiziarie cui mancava solo, o così sembrava, l’uso del denaro.

Il male della giustizia ha origini lontane.”

Il Presidente

Associazione Legalità Democratica

Avv. Maximiliano Granata

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Emergenza rifiuti: Il Controllo del pubblico sul privato, il Consorzio Valle Crati richiede i dati alla Società Calabra Maceri e Servizi S.P.A e alla Società Ekro s.c.a.r.l.

Il Consorzio Valle Crati necessita della certezza che i rifiuti che vengono conferiti dagli impianti di trattamento provengono dal circuito pubblico dei Comuni dell’ATO 1 CS, vista l’esigenza dell’Ente consortile di agire in osservanza della disposizione contenuta nell’ordinanza del Presidente della Regione Calabria n. 14 del 21/03/2020 che prescrive che la discarica consortile di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore deve accogliere i conferimenti dei rifiuti provenienti dai Comuni appartenenti alla Comunità d’Ambito territoriale ottimale della provincia di Cosenza. Per questi motivi lo scrivente Presidente del Consorzio Valle Crati, ha richiesto alla società Calabra Maceri e Servizi s.p.a. ed alla società Ekro s.c.a.r.l. di voler trasmettere anche al Consorzio Valle Crati i dati inerenti i flussi dei rifiuti ritirati e scaricati nonchè in entrata ed uscita rispetto al proprio impianto di trattamento per ogni singolo Comune appartenente alla Comunità d’Ambito Territoriale ottimale della provincia di Cosenza; alla società Calabra Maceri e Servizi s.p.a. e alla società Ekro s.c.a.r.l. di voler indicare secondo quale modalità vengono determinati i quantitativi dei rifiuti che devono essere ritirati e scaricati dai territori di ogni singolo Comune, considerato che si tratta di rifiuti appartenenti al circuito pubblico. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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GRANATA VALLECRATI: RIFIUTI, LE MENZOGNE DEL SIGNOR CRESCENZO PELLEGRINO, ESPRESSIONE DEL SISTEMA PRIVATO.

Apprendo con estremo conforto che Crescenzo Pellegrino è un letterato di spessore che conosce autori di livello e molto acuti. Allo stesso modo purtroppo apprendo con stupore e sconforto che pur avendo avuto frequenti contatti con la P.A. e prestando la sua opera in materia di rifiuti non ne ha ancora imparato bene la normativa vigente in termini di servizi pubblici essenziali. A tal proposito preciso che in qualità di Presidente del Consorzio Valle Crati soggetto gestore della discarica di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore sto portando avanti una battaglia tesa al rispetto della legge, la quale prevede che non è possibile erogare servizi pubblici essenziali senza un contratto e senza che lo stesso abbia una copertura finanziaria. Chiarisco al Sig.Pellegrino che il Consorzio Valle Crati ha inviato all’Ato il contratto da approvare e da sottoscrivere lo scorso 12 maggio per il servizio di conferimento presso la discarica di San Giovanni in Fiore, ma ancora non si è avuta nessuna  approvazione e nè nessuna sottoscrizione. Nonostante tutto e nonostanre l’assenza del contratto ho comunque avviato i conferimenti presso la predetta discarica per senso di responsabilità e spirito di servizio verso un territorio che è in forte crisi sanitaria a causa dell’emergenza rifiuti.

Il Sig. Pellegrino è a conoscenza di tutto ciò perchè gli è stato scritto in numerose note, ma forse il Sig. Pellegrino è così concentrato a leggere Fedro da non aver avuto il tempo di leggere la corrispondenza che riguarda il suo lavoro.

Sono tutte menzogne le dichiarazioni del Sig. Pellegrino ed è chiaro l’intento di gettare fango sugli enti pubblici che, se mostrano efficienza, diventano scomodi.

Relativamente il prezzo di conferimento degli scarti di lavorazione alle discariche pubbliche, che il signor Crescenzo Pellegrino ritiene che possa arrivare fino ad un massimo di €35,00 per tonnellata, omette di riferire che lo stesso ha richiesto al Consorzio Valle Crati il costo di € 53,69 per tonnellata semplicemente e limitatamente per lo scarico e relativo posizionamento del sopravaglio EER 191212, successivamente affidato da direttore tecnico ad €22,00 per tonnellata ad un soggetto diverso.

Relativamente al costo indicato dal signor Crescenzo Pellegrino si cerca di ingenerare confusione citando solo ed esclusivamente in modo artificioso le spese di impianto, celando opportunamente il costo di gestione e quello di post gestione. A tal riguardo il Consorzio Valle Crati chiede solo e soltanto per le spese di impianto €17,50 per tonnellata. Quindi a metà del prezzo evidenziato dal signor Crescenzo Pellegrino.

A mio avviso bisogna respingere, seguendo le indicazioni del Presidente della Giunta della Regione Calabria on. Jole Santelli di cui ne condivido ampiamente la posizione politica, la prospettiva dei nuovi impianti privati di gestione dei rifiuti sul territorio. E per questo motivo siamo in attesa di conoscere anche gli atti amministrativi con cui l’ATO Cosenza ha affidato la gestione della discarica di Cassano allo Jonio ad un privato, rilevato che al momento non risultano pubblicati gli atti conseguenziali sull’albo pretorio on line del Comune di Cosenza. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Valle Crati):Basta con i privati, «Serve una gestione pubblica da parte degli enti locali nel settore rifiuti».

Sono assolutamente convinto che qualsiasi impianto per la gestione dei rifiuti debba essere di natura pubblica. Ciò, tra le altre cose, ci consentirebbe di calmierare i costi della bolletta dei rifiuti che a causa dell’impiantistica, nella stragrande maggioranza dei casi in mano ai privati, finora ha prodotto tariffe che stanno diventando insostenibili per la maggior parte dei cittadini. Bisogna respingere con forza la prospettiva di nuovi impianti privati di gestione dei rifiuti sul territorio. In Calabria bisogna  intraprendere un percorso preciso che porterà progressivamente la gestione del ciclo dei rifiuti appannaggio esclusivo delle amministrazioni pubbliche. Gli enti pubblici devono avviare l’iter di pubblicizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La verità è una sola: in Calabria il ciclo dei rifiuti non è proprio gestito, non c’è programmazione e si lavora sulle emergenze. Il sistema di gestione dei rifiuti urbani in Calabria non funziona. Il Governo regionale dovrà pensare ad un nuovo modello pubblico in grado di affrontare le sfide future che ci attendono nel settore dei rifiuti .

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La Regione Calabria diffida il Presidente dell’ATO Marcello Manna. ”Firmate il contratto o adottiamo i poteri sostitutivi, entro quindici giorni”.

Come è noto sull’inerzia e omissione della Comunità d’Ambito di Cosenza, il Consorzio aveva richiesto l’intervento sostitutivo della Regione, paventando l’interruzione del conferimento dei rifiuti urbani, presso la discarica loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore, a partire dal prossimo 3 Giugno 2020. La doglianza del Consorzio, riguarda il mancato perfezionamento, nonostante i reiterati solleciti inviati alla Comunità d’Ambito di Cosenza a cui non è stata data alcuna risposta, degli adempimenti contrattuali, che garantiscono la copertura finanziaria, regolanti il rapporto tra le parti, i cui atti sono stati puntualmente trasmessi dal Consorzio alla Comunità d’Ambito con nota prot. n,. 653 del 12.05.2020.Duole constatare l’inerzia e omissione del Presidente della Comunità d’Ambito Avv. Marcello Manna che, in particolare tra enti pubblici, dovrebbe avere lo scopo di perseguire l’interesse della collettività intera, per scongiurare una vera e propria emergenza sanitaria che si andrebbe a sommare a quella gravissima è inattesa della diffusione, ancora in atto, della pandemia da COVID-19. La Regione Calabria accogliendo la richiesta del Consorzio Valle Crati, sulla scorta dell’acclarata inattività e quindi omissione della Comunità d’Ambito, ha diffidato la stessa al perfezionamento degli atti amministrativi al massimo entro i quindici giorni, pena l’attivazione dei poteri sostitutivi. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Emergenza Rifiuti: Granata (Valle Crati), ATO 1 Cosenza inadempiente nella richiesta flussi/quantitativi dei rifiuti dei singoli comuni, con cadenza giornaliera.

In relazione alla richiesta del Sindaco della Città di Cosenza Mario Occhiuto, all’ATO 1 Cosenza dell’elenco della quantità dei rifiuti conferiti da Settembre ad oggi, tengo a specificare quanto segue:

Nelle more dell’approvazione e della sottoscrizione della convenzione da parte della Comunità d’Ambito Territoriale Ottimale della provincia di Cosenza che vede  il Presidente Avv. Marcello Manna e il suo DUC Ing. Francesco Azzato, già inadempienti . In data 29/05/2020, lo scrivente Presidente del Consorzio Valle Crati con lett.  prot. nr. 788, indirizzata al Presidente Avv. Marcello Manna, al DUC Ing Francesco Azzato, a Calabra Maceri e Servizi S.P.A. e a Ekro s.c.a.r.l. , considerata la necessità dell’Ente Consortile di controllare nonché di verificare il pagamento integrale dei conferimenti dei rifiuti prodotti da parte dei singoli comuni fruitori del servizio presso la discarica consortile di loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore, richiedeva alla Comunità d’Ambito Territoriale Ottimale della provincia di Cosenza ed alle società autorizzate al trattamento dei rifiuti di voler trasmettere al Consorzio Valle Crati con cadenza giornaliera i seguenti dati:

  • Per ogni comune appartenente alla Comunità d’Ambito Territoriale ottimale della Provincia di Cosenza i flussi/quantitativi dei rifiuti di singoli comuni in entrata presso gli impianti di trattamento autorizzati;
  • Per ogni Comune appartenente alla Comunità d’ambito Territoriale ottimale della provincia di Cosenza i flussi/quantitativi dei rifiuti dei singoli Comuni in uscita dagli impianti di trattamento autorizzati e che vengono conferiti presso la discarica consortile di Loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore .

Tanto premesso, ad oggi non è pervenuto alcun dato relativo alle richieste effettuate, constatando pertanto l’inadempienza dell’ATO 1 Cosenza e del DUC Ing. Francesco Azzato, relativo alla trasmissione dei dati . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

 

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Discarica loc. Vetrano San Giovanni in Fiore:Blocco del conferimento dei rifiuti dal prossimo 3 Giugno.

 Rilevato le perduranti inadempienze degli organi preposti, come da lettera del Consorzio Valle Crati prot. nr. 749 del 25/05/2020, lo scrivente Presidente del Consorzio Valle Crati avvisa sin da ora che dal prossimo 3 Giugno si vedrà costretto a bloccare il servizio di conferimento dei rifiuti codici CER 19.05.03 e 19.12.12 provenienti dalla Comunità d’Ambito della provincia di Cosenza presso la discarica consortile di loc. Vetrano in San Giovanni in Fiore rendendolo inoperativo e ineseguibile, con la conseguente manleva anticipata dello scrivente e dell’intero Consorzio Valle Crati da ogni responsabilità civile, penale ed amministrativa connessa alla sopravvenuta e materiale impossibilità di erogare il servizio di cui sopra . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata Valle Crati: Pieno sostegno al Presidente Santelli, “Affrontare l’emergenza e riorganizzare l’intero ciclo dei rifiuti” .

Il Consorzio Valle Crati, rappresenta l’unico modello pubblico regionale di efficienza nella gestione delle discariche. Condivido l’indirizzo politico del Presidente della Giunta Regionale della Calabria On. Jole Santelli, quando dichiara che per rompere il sistema dell’emergenza continua, bisogna dare vita a una fase di transizione, il tempo che serve per realizzare una  nuova impiantistica che tenga conto delle indicazioni dell’Unione europea sull’economia circolare. L’obiettivo a lungo termine dovrà essere, come correttamente dichiara il Presidente Jole Santelli, quello di “Riorganizzare l’intero ciclo dei rifiuti in Calabria. Per realizzarlo, avremo bisogno di un sistema impiantistico alternativo e di non perdere altro tempo con soluzioni che si sono rivelate inefficaci e perfino controproducenti” . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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La Lega Calabria allo sbando: Tutti in fuga verso altri partiti?

Dopo la dichiarazione di Vincenzo Mazzei sul fallimento della Lega in Calabria, dove evidenzia che il partito è in mano a degli incompententi, il fronte del dissenso sembra destinato ad allargarsi. In vista delle prossime consultazioni elettorali territoriali, la Lega è completamente allo sbando. Nella città di Reggio Calabria dopo l’abbandono del partito da parte di Michele Gullace ex commissario provinciale della Lega, sembra che il dissenso si potrebbe allargare con alcune figure istituzionali di rilievo nella città di Reggio Calabria. Nella città di Catanzaro il consigliere provinciale della Lega non ha rinnovato la tessera ed è sempre piu’ vicino alle posizioni del Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Domenico Tallini. Dopo la debacle nella città di Rende con percentuali da prefisso telefonico, i vertici regionali del partito hanno perso completamente i contatti con la classe dirigente degli eletti della città di Cosenza. Infine il deputato del partito della Lega Domenico Furgiuele, sembrerebbe che abbia intensificato i contatti con L’Assessore Regionale in quota Fratelli d’Italia, Fausto Orsomarso, e secondo alcune indiscrezioni guarderebbe con attenzione questa nuova forza politica. Da registrare inoltre lo scollamento tra il gruppo consiliare regionale della Lega e il Vicepresidente della Giunta Regionale Nino Spirlì .  Vi informeremo degli ulteriori sviluppi in questi giorni, continua…………………..

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La Lega calabrese in caduta libera. Si attendono nuovi clamorosi abbandoni.

La Lega calabrese è ormai allo sbando. Dopo la fuoriuscita del consigliere provinciale di Catanzaro Nicola Azzarito e la dichiarazione relativa al fallimento della Lega in Calabria dell’ex Sindaco Vincenzo Mazzei, si attendono nuovi abbandoni in questi giorni. Dopo la prima gestione fallimentare del partito di Domenico Furgiuele ci si aspettava con Walter Rauti una ripresa, con la formazione di una nuova classe dirigente. Purtroppo cosi non è stato e in questi giorni ci saranno nuovi clamorosi abbandoni.

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Walter Rauti(Lega):Siete delle frustrate merde,non sopporto questo squalido compiacimento verso una Lombardia sofferente

Dal suo profilo Facebook, la dichiarazione di Walter Rauti,Viceresponsabile Nazionale Lega degli Enti Locali

Io non riesco proprio a sopportare quello squallido compiacimento verso una Lombardia sofferente.
Non riesco a sopportare il silenzio intorno a quanto accada in Emilia-Romagna che ha avuto scandali e disastri peggiori ma dei quali nessuno parla.

Non assecondo passivamente quelli che urlano “sciacalli” a chi critica governo o Regione Emilia Romagna e poi fanno le petizioni per commissariare la sanità lombarda o attaccano senza ritegno.

La Lombardia ha accolto migliaia e migliaia di italiani che avevano bisogno di cure ogni anno, e la vostra soddisfazione verso le difficoltà della “prima della classe” che ha pagato il prezzo più alto senza farlo pagare al resto del Paese qualifica ciò che siete:
delle autentiche, irriconoscenti e frustrate merde.

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Vincenzo Mazzei:IL FALLIMENTO DELLA LEGA IN CALABRIA , il partito in mano a degli incompetenti.

Mi ero illuso che questo partito fosse diverso da quelli che avevo conosciuto negli ultimi anni della mia lunga, travagliata ma anche esaltante esperienza politica. Il suo leader mi aveva stimolato perché parlava non solo di immigrazione e di sicurezza, ma soprattutto della valorizzazione dei territori, delle competenze e delle esperienze di governo degli enti locali nella vita del Partito. Ricordo poi le parole pronunciate dall’attuale Segretario regionale (non è dato sapere chi lo ha mai eletto) appena giunto in Calabria nella sede di Viale De Filippis: la Lega è organizzata come il vecchio PCI. Con ciò volendo significare una struttura di partito capillare sul territorio, idonea a consentire la reale partecipazione degli iscritti. A distanza di due anni devo purtroppo constatare che tutti i solenni proclami si sono rivelati una grossa presa in giro. Il partito è stato affidato nelle mani di una coppia di arroganti, incompetenti e presuntuosi, premiati solo per aver saputo gestire la partecipazione dei cittadini ai selfie con il loro scatenato capo. Costoro non hanno alcun interesse per la Calabria, mirano solo ad occupare spazi di potere utili alle loro carriere. Ne è prova lo stato del partito privo di organi dirigenti a tutti i livelli e le scelte operate per il governo della Regione, con l’individuazione alla carica di Vice Presidente di un intellettuale, sicuramente una persona perbene ma senza alcuna esperienza gestionale e di governo, facilmente manovrabile, com’è del tutto evidente fin dai primi atti compiuti. Inoltre sono state accettate deleghe inconsistenti in barba a quanto sventolato ai quattro venti da Salvini in campagna elettorale, che dava per acquisite quelle al Turismo e all’Agricoltura. Se così stanno le cose qualsiasi iniziativa volta a mettere in discussione la situazione esistente è destinata a non ottenere alcun risultato. Di conseguenza prendo le distanze da questo partito, privo di democrazia interna, dove a contare e a dettare la linea è solo il capo ed i vari capetti locali.

Vincenzo Mazzei

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Walter Rauti(Lega):Il problema è la mancata distinzione tra Istituzione e Politica.

Il problema è la mancata distinzione tra Istituzione e Politica.

Se in una pandemia stai parlando alla tua nazione, alla tua regione o al tuo comune in quanto presidente o sindaco ti ascoltano tutti, sostenitori e oppositori, per quello che hai da dire non per decidere o meno se sostenerti.

Se utilizzi una conferenza a reti unificate per attaccare le opposizioni, è un abuso.

Non è degno di un paese democratico agire come un leader totalitarista, e io provo vergogna per questi atteggiamenti.

Spesso quelli che si presentano bene sono quelli in grado di farti più del male.

Lo dichiara il Viceresponsabile Nazionale Lega Enti locali, Walter Rauti .

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Regione Calabria, Sede di Bruxelles:16.354,75 Euro per il trimestre 2020, ma la sede è chiusa dal 2015.

Da alcune notizie sui mezzi d’informazione apprendiamo, nel mese di Febbraio 2020, del caso della sede di rappresentanza della Regione Calabria sita in Rd-Pt. Schuman 14 3^étage a Bruxelles.  Nell’articolo viene riportato che è una “Una sede che costa 50.000 euro l’anno di fitto ma che risulta essere chiusa dal Novembre 2015”. Nel frattempo con decreto dirigenziale della Giunta Regionale n. 3113 del 18.03.2020 viene liquidata la somma complessiva di Euro 16.354,75 in favore della Schuman XIII SA Bruxelles, per canoni di locazione e oneri contrattuali 2 trimestre anno 2020 . Canoni pagati dalla Regione per una sede presumibilmente chiusa, intervenga il Presidente Santelli per mettere fine a questo classico spreco della pubblica amministrazione .

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La dichiarazione di Vincenzo Sofo (Lega) suscita la reazione sui social:”Non siamo Lombardi, siamo Calabresi”

La dichiarazione di Vincenzo Sofo, Europarlamentare della Lega eletto con i voti dei calabresi,sul suo profilo Facebook del 2 Aprile, sull’improvvisazione dei calabresi nella gestione della sanità, ha suscitato numerosi reazioni sui social. Lo slogan dei social si può identificare con questa frase “Non siamo Lombardi, ma siamo orgogliosi di essere Calabresi”.

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Lodevole l’operato del Presidente Santelli: La dichiarazione di Vincenzo Sofo è offensiva per tutti i calabresi.

Lodevole l’operato del Presidente della Regione Calabria, On. Jole Santelli, e della sua task force per affrontare l’emergenza Coronavirus. Un lavoro instancabile coadiuvato da professionisti e dirigenti di grande qualità. In Calabria non esistono improvvisati ma una classe politica, quella attuale, che puo’ dare lezioni di buon governo a chiunque in Europa. La dichiarazione di Vincenzo Sofo,Europarlamentare della Lega, sul post della sua pagina facebook del 2 Aprile,sugli improvvisati della Calabria è  offensivo per tutti i calabresi. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Emergenza COVID: Vincenzo Sofo, la Calabria lascia spazio a improvvisati ed elogia il modello Lombardia.

L’Europarlamentare Vincenzo Sofo, eletto con i voti dei calabresi, nel post sulla sua pagina FB del 2 Aprile, sulla SANITA’ CALABRESE dichiara:

“Perché finché la Calabria mostrerà di affidare la sanità sempre alle stesse persone e finché – come stiamo vedendo nell’emergenza di questi giorni – le altre regioni mobilitano i migliori consulenti mentre la Calabria lascia spazio a improvvisati, questa terra non riuscirà ad avere la credibilità e il peso politico per far sì che le altre istituzioni (pubbliche e private) intervengano per aiutare la Calabria, ad esempio come sta accadendo in Lombardia dove in sole due settimane hanno messo in piedi da zero nuovi ospedali.”

Bisogna invece rilevare che nonostante i pochi strumenti arrivati da Roma, qui in Calabria si fanno miracoli, attraverso l’egregio lavoro del Presidente della Regione Calabria On. Jole Santelli, e francamente sembrano poco comprensibili le dichiarazioni dell’Europarlamentare Vincenzo Sofo.

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Regione Calabria:”Mascherine insufficienti per garantire il diritto alla salute dei dipendenti.”

Nelle interlocuzioni con il Settore Economato del Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane a partire dal 24.2.2020,   a cui il Dirigente del Settore Datore di Lavoro,vista l’urgenza delle misure di contenimento del contagio da CoViD 2019, aveva chiesto di provvedere ad una serie di misure igienico-sanitarie ed inoltre alla fornitura di materiale disinfettante per come prevedono le norme in materia di emergenza Coronavirus per gli Uffici della Pubblica Amministrazione con l’aggiunta di una richiesta di fornitura di mascherine al fine protettivo e preventivo degli utenti;

In un primo momento il settore Economato  ha risposto garantendo: la pulizia dei filtri degli aeratori; la sanificazione dei locali di pertinenza regionali e l’acquisto di materiale detergente ma non l’acquisto dei disinfettanti e delle mascherine;

Dopo varie interlocuzioni solo successivamente è stata avviata la procedura di acquisto su MEPA contattando 9 ditte distributrici dei prodotti richiesti;
all’esito dell’indagine di mercato risultata positiva per una ditta di Catanzaro si è proceduto all’acquisto di n. 400 mascherine FFP3, n. 800 disinfettanti in blister da 500 ml e n. 20 colonnine elettroniche da collocare presso gli Uffici regionali centrali e periferici;

Per la Regione Calabria, nonostante l’urgenza prevista dall’emergenza Covid 2019, le mascherine sono insufficienti per garantire il diritto alla salute dei dipendenti regionali. Ai posteri l’ardua sentenza.

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Regione Calabria: Cambiare e nominare i nuovi Direttori Generali.

Ci vuole solo la volontà politica e una seduta di giunta. Basta semplicemente modificare qualche competenza dei dipartimenti e i dirigenti generali decadono. La struttura organizzativa è un atto di alta amministrazione e compete alla giunta regionale. Questo è l’unico mezzo affinchè ci sia il primato della politica e non della cattiva burocrazia, che tanti danni ha creato alla Calabria. Il nuovo corso della politica calabrese, inizia attraverso il rinnovamento della massima classe burocratica regionale.

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Pandemia e sfide green del nostro tempo

La pandemia da coronavirus sta sconvolgendo abitudini e modi di vivere. Questo periodo così difficile può essere un’occasione per ripensare alle cose importanti, per provare a capire meglio le sfide del nostro tempo e imparare alcune lezioni. Le nostre abitazioni, gli spazi intermedi e le nostre città come dovrebbero essere e come li dovremmo gestire e vivere meglio in futuro, anche dopo questa pandemia?
La pandemia sta generando, insieme a gravi impatti sociali ed economici, anche una riduzione dell’inquinamento. Potremmo invece contribuire a ridurre gli impatti sull’ambiente locale e globale, aumentando il benessere e l’occupazione rendendo più green i nostri consumi e il nostro stile di vita?

Introduce: Antonio Cianciullo – Giornalista La Repubblica

Intervengono:

PANDEMIA E GREEN CITY: LE NECESSITÀ DI UN CONFRONTO PER IL FUTURO DEL NOSTRO ABITARE
– Fabrizio Tucci – Professore Ordinario, Sapienza Università di Roma, e Coordinatore del Gruppo Internazionale di Esperti del Green City Network

CONSUMI, RIFIUTI, ENERGIA E MOBILITÀ: RAGIONI E POSSIBILITÀ PER CAMBIARE ABITUDINI E STILI DI VITA DURANTE E DOPO LA PANDEMIA
– Edo Ronchi – Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile

giovedì 9 aprile – dalle 16.00 alle 17.30

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Calabria:Il nuovo corso della Lega, Spirlì “SCEGLIETE PRODOTTI FATTI IN CALABRIA”

Vicepresidenza – Catanzaro, 07/04/2020

“Oggi più che mai bisogna scegliere prodotti Fatti in Calabria. L’emergenza Coronavirus ha messo in ginocchio la nostra regione, come il resto del Paese. Noi ci siamo subito dati da fare: abbiamo stanziato 150 milioni di euro per sostenere le imprese, gli artigiani e i commercianti. Ora, ognuno di noi, ogni singolo cittadino, ha una grande responsabilità: comprare e portare in tavola i buoni prodotti di Calabria. È il primo passo. Sembra piccolo, ma è il più importante! Insieme rimetteremo in moto la nostra economia e faremo ripartire la nostra Regione”.

È quanto dichiara il vicepresidente della Giunta regionale Nino Spirli’ che aggiunge:

“scegli la Calabria è un progetto di vita, di vita nuova, a sostegno e promozione delle attività e dei prodotti degli artigiani, delle aziende e dei commercianti calabresi. La rinascita della Nostra amata Terra parte dalla consapevolezza della Gente di Calabria che, nello scegliere, sappia onorare il lavoro, il coraggio, la fatica di migliaia di commercianti e artigiani che non hanno abbandonato questa Terra neanche in uno dei momenti più bui della storia dell’umanità intera. Aiutiamoli ad aiutarci. Viva la Calabria!”.

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CORONAVIRUS. BOLLETTINO DELLA REGIONE CALABRIA del 07/04/2020

Presidenza – Catanzaro, 07/04/2020

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 12.622 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 833 (+16 rispetto a ieri), quelle negative sono 11.789. Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: – Catanzaro: 57 in reparto; 7 in rianimazione; 73 in isolamento domiciliare; 13 guariti; 23 deceduti – Cosenza: 50 in reparto; 3 in rianimazione; 173 in isolamento domiciliare; 8 guariti; 17 deceduti – Reggio Calabria: 35 in reparto; 4 in rianimazione; 178 in isolamento domiciliare; 15 guariti; 11 deceduti – Vibo Valentia: 8 in reparto; 47 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 4 deceduti (*) – Crotone: 19 in reparto; 79 in isolamento domiciliare; 3 guariti; 5 deceduti Le persone decedute vengono indicate nella provincia di provenienza e non in quella in cui è avvenuto il decesso. (*) II dato relativo alla provincia di Vibo è aggiornato a ieri in quanto i tamponi effettuati sono ancora in fase di processazione. I soggetti in quarantena volontaria sono 8207, così distribuiti: – Cosenza: 2436 – Crotone: 1350 – Catanzaro: 1461 – Vibo Valentia: 402 – Reggio Calabria: 2558 Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 13.675. Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale. E’ attivo per donazioni alla Protezione civile regionale il c/c IBAN IT 59 S 03111 04599 000000000917 intestato a Regione Calabria emergenza Covid 19.

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Imprenditore di Oriolo(CS):Azienda materassi produce mascherine.

ORIOLO (COSENZA), 7 APR – Da fabbrica di materassi a fabbrica di mascherine. Succede a Oriolo, paese dell’Alto Ionio cosentino che, tra l’altro, è stato dichiarato “zona rossa” dalla presidente della Regione Jole Santelli. A riconvertire l’azienda “Gli Artigiani del riposo”, che ha 7 dipendenti, è stato Vincenzo Brancaccio. Una riconversione che prevede la produzione di 2000 mascherine chirurgiche, monouso, in Tnt, al giorno. “Ho preso questa decisione – ha detto Brancaccio – anche per garantire continuità aziendale e non lasciare i dipendenti a casa. Stamani abbiamo dato il via alla produzione. Ho inviato un’autocertificazione alla Prefettura con i risultati dei test di un laboratorio di Pisa e il certificato di igienizzazione per riaprire. L’Università di Bologna sta testando il materiale. Alla task force del commissario Arcuri ho firmato una dichiarazione antispeculazione. Appena avremo i risultati dei test, solo per ulteriore sicurezza, chiederemo l’ok come dispositivo medico e di protezione individuale”.

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GARIBALDI: UN EPISODIO DIVENUTO LEGGENDA di Mauro Mellini

Ho passato alcune delle migliori giornate della mia vita in Gallura, il “giudicato” più a Nord dell’Isola. Da campeggiatore–pescatore solitario. Come tale almeno alla partenza, che più tardi sempre amici e “colleghi” di quegli sport ne trovavo sempre.
A parte ogni altro vantaggio queste “villeggiature” da poverissimo che, malgrado la partenza in solitudine mi davano sempre il gran piacere di una convivenza piacevolissima, mi ha consentito una conoscenza approfondita di quella gente eccezionale e di certe loro particolarità, tradizioni, consuetudini. Mi fermavo a pescare piantando la tenda ad est di Santa Teresa di Gallura.
Il contatto a me così possibile con giovani e vecchi, pastori e pescatori dilettanti, “quelli professionisti” erano allora tutti di Ponza e andavano e venivano dalla loro isola.
Le loro memorie riguardavano sopratutto l’epoca della guerra doganale con la Francia, il contrabbando del tabacco e quello del caso del genere. Cose sconosciute altrove ai più, insignificanti o che avevano smesso da tempo di significare qualcosa per la gente.
Ricordo il racconto di certi discendenti di un “prinzipale”, proprietario di vasti terreni che era stato protagonista di un episodio, sia pure marginale, della vita di Garibaldi.
Mi raccontavano dunque che Garibaldi, non ancora in possesso di Caprera, andava visitando luoghi della Gallura dove fermarsi a vivere come poi fece nell’isoletta in modo completamente appartato. Andava a cavallo con qualche suo inseparabile amico. Capitò dunque che giunto nei pressi di Santa Teresa e Vignola andò a parlare con questo latifondista chiedendogli che gli vendesse un modesto fondo.
Il proprietario terriero che non lo riconobbe (era vestito diversamente non solo dagli abitanti del luogo ma anche da come lo erano solitamente i forestieri che ogni tanto venivano in visita). Bruscamente rispose a quella richiesta la classica risposta dei signori, “io compro non vendo”. Garibaldi lo salutò, certo un po’ seccato e se ne andò.
Alcuni dei presenti si rivolsero al “prinzipale” e gi dissero come mai avesse trattato bruscamente il famoso Generale. Saputo con chi aveva avuto a che fare, questi mandò subito due persone a cercarlo e, trovatolo gli portarono le scuse dell’interlocutore e gli dissero che questi era a sua completa disposizione. Garibaldi lo ringraziò ma gli disse che mai avrebbe voluto privare di un po’ della sua terra una persona tanto orgogliosa di possederla. Così il rifugio di Garibaldi non fu in terra di Gallura ma, come ben noto, nell’isola ad essa prospicente di Caprera.
Mi sono talvolta proposto di integrare il racconto che mi era stato fatto con le notizie storiche sull’acquisto di Caprera e quant’altro riguardò la vita del Generale in quel periodo, ma quei miei propositi sono rimasti sempre irrealizzati. Così non ho preso nota e non ricordo il nome che mi fu fatto dell’orgoglioso proprietario di terre. Ma anche questo racconto così generico valse sicuramente a farmi meglio conoscere la figura dell’Eroe dei Due Mondi ed anche un pò dello spirito dei Sardi. Quelli di allora ed anche un pò quelli di oggi.

Mauro Mellini
07.04.2020

NOTA:
Le condizioni precarie in cui ci troviamo in questi giorni non mi hanno permesso le solite correzioni e verifiche. Forse ne riparleremo più tardi. M.M.

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Mauro Mellini “Campione di Giustizia Giusta”, un video dedicato a lui.

MAURO MELLINI UN GRANDE AMICO E CAMPIONE DI GIUSTIZIA GIUSTA, questo video è dedicato a lui in ricordo dei nostri tramonti estivi a Belvedere Marittimo. Ci siamo rilassati parlando di giustizia giusta e di come gli amministratori e i cittadini italiani  erano e sono impauriti , scherzando e ironizzando, come piace fare a te, sulla parola El Miedo “la paura di parlare”. Mauro sei  la roccia del garantismo nazionale .

 

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CORONAVIRUS CALABRIA:BOLLETTINO DEL 06/04/2020

Presidenza – Catanzaro, 06/04/2020

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 12.133 tamponi.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 817 (+22 rispetto a ieri), quelle negative sono 11.316.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

– Catanzaro: 56 in reparto; 7 in rianimazione; 74 in isolamento domiciliare; 12 guariti; 21 deceduti

– Cosenza: 54 in reparto; 2 in rianimazione; 162 in isolamento domiciliare; 6 guariti; 17 deceduti

– Reggio Calabria: 33 in reparto; 5 in rianimazione; 177 in isolamento domiciliare; 15 guariti; 11 deceduti

– Vibo Valentia: 8 in reparto; 47 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 4* deceduti

– Crotone: 19 in reparto; 78 in isolamento domiciliare; 3 guariti; 5 deceduti

*Le persone decedute vengono indicate nella provincia di provenienza e non in quella in cui è avvenuto il decesso.

Ieri, erroneamente, è stata indicata nella provincia di Vibo una persona deceduta proveniente dalla provincia di Crotone.

I soggetti in quarantena volontaria sono 8413, così distribuiti:

– Cosenza: 2833

– Crotone: 1346

– Catanzaro: 1345

– Vibo Valentia: 557

– Reggio Calabria: 2332

Le persone giunte in Calabria che ad oggi si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 13.462.

Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.

E’ attivo per donazioni alla Protezione civile regionale il c/c IBAN IT 59 S 03111 04599 000000000917 intestato a Regione Calabria emergenza Covid 19.

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VIRUS SALVAGOVERNO AMMAZZA NAZIONE di Mauro Mellini

VIRUS SALVAGOVERNO AMMAZZA NAZIONE

Non sto a ripetere quanto ho scritto al manifestarsi di questa maledetta epidemia, al primo (che qualcuno dice non essere affatto il primo) apparire del “Coronavirus”: “Virus salvagoverno”. Un altro degli eventi, il più grave, il più pauroso, di quelli che si sono succeduti proprio mentre questo Governo sembrava sull’orlo del precipizio della sua dissoluzione e caduta.
Potremmo chiamarlo “virus salvagoverno”, ma ripugna giuocare con le parole e, sia pure per giuoco, dire che questa gente non fa che salvare qualcuno.
Ma se, bene o male, per nostra gioia o per nostra disgrazia, ancora una volta un evento sciagurato prolunga la vita del Governo, ciò che oramai sostituisce l’orrore e la paura della pestilenza, sono le “misure antivirus”.
Dopo una prima scrollata di spalle che nel nostro Paese pare sia il meglio da fare quando i nostri Governanti ci annunziano taluna delle loro “prodezze”, per le “misure del Governo” per questa o quella evenienza, sono bastati un attimo di riflessione per essere presi da un’angoscia, da una forte perplessità, più grandi di quelle che di solito ci impongono già la prospettiva di una morte misteriosa per un male indecifrabile. Il terrore vero, si sarebbe portati a dire, è quello che da qualche giorno ci perseguita con avvisi, intimazioni, suggerimenti che televisione, giornali, manifesti ci propinano: le “misure antivirus” del Governo Conte.
Anticonvivenza umana, antinazione, antisocialità. Persino antifamiglia.
Leggete: vi spaventerete all’idea di tutto ciò che vi circonda e costituisce il vostro ambiente, il complesso delle vostre necessità essenziali quotidiane, mandato in rovina dai “suggerimenti” governativi.
Misure antivirus. Pensate un momento ad un’Italia che le prende proprio sul serio.
Altro che pestilenza. Disgregazione generale.
E tutto che si ferma, come il cuore di chi passa a “miglior vita”.
Avrei voluto fare qualche esempio, cercando di ragionare e far ragionare. Sono stato preso da una sorta di sconfortante depressione che non ho mai provato di fronte all’evenienza della mia fine.
Scusate amici. Ma ciò che posso suggerirvi è solo di seguire pure le ingiunzioni ed i consigli, ma di non insistere troppo a cercare di immaginare un’Italia che su suggerimento del Governo pretenda veramente di seguire puntualmente non so dire se, più esattamente, intimazioni o suggerimenti.
Vorrei non capire. Ed aiutarvi a non capire. Ma morire di antivirus è la fine che proprio ritengo di non meritare. E che non meritate.
Anche se, sia detto senza offesa, magari, avete votato 5 Stelle.

Mauro Mellini
10.03.2020

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Le poesie del Procuratore Giovanni Marletta:”PASQUA 2012″

Le poesie del Dott. Giovanni Marletta. Procuratore Generale Onorario Aggiunto della Corte di Cassazione e già Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Reggio Calabria

Pasqua 2012

E’ Pasqua

e sonanu a gloria li campani

ppù Signori ca abbivirisci

p’amuri ‘i tutti i cristiani

 

A tutti ‘u’ cori addiventa

ppi’ l’occasioni, ‘nzuccaratu

pirchi si senti ‘nda’ l’aria

ca, ppì ‘’n mumentu,

ogni mali s’ha firmatu!

 

A tutti li cristiani restanu l’arma e u’ cori

‘n suprassaltu suspisi:

dura ‘sta paci e gioia

ppi’ ‘n gnornu e quarchi misi?

 

Lu puntu è si, finutu u’ sonu di tutti li campani,

e turnatu u’ silenziu, l’omini tornanu a trattarisi di cani!

E ognunu suspira e godi ppi’ stu’ mumentu ‘i paci

‘ndà l’attimu fuggenti ‘i chista aria di luci!

 

‘nda ‘stu ‘mumentu magicu di paci e cuntintizza

Lu cori ni s’allarga e caccia via la strizza.

Sulu u poviru agneddu perdi ogni speranza:

è distinatu prontu a la tavula ppì l’ommini di panza!

 

Giovanni Marletta

 

Pergusa, 1 Aprile 2012 Hotel Riviera, conviviale di Pasqua della Delegazione Ennese dell’Accademia Italiana Della Cucina

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Domenico Furgiuele in visita dal Governatore Jole Santelli.

Il Deputato della Lega Domenico Furgiuele, in visita  questa mattina, presso la Regione Calabria. Ha rilasciato la seguente dichiarazione sul suo profilo FB

“Questa mattina sono stato dal nostro #Governatore per fare il punto della situazione.
#Sicurezza, #sanità e aiuti concreti per far ripartire l’economia, su questo stiamo lavorando e continueremo a lavorare con fiducia e determinazione.”

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IL NUOVO CORSO DELLA LEGA CALABRESE:RIPARTI CALABRIA

Il Vicepresidente della Giunta Regionale della Calabria Nino Spirlì

“Da giorni siamo a lavoro per dare risposte alle migliaia di calabresi in ginocchio a causa del fermo voluto dal Governo per contenere il coronavirus. C’è bisogno di agire, in fretta. “Riparti Calabria” è un primo segnale. Forte, tangibile. Abbiamo stanziato 150 milioni di euro per non lasciare indietro nessuno.

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Le poesie del Procuratore Giovanni Marletta:” A MIA FIGLIA”

Le poesie del Dott. Giovanni Marletta. Procuratore Generale Onorario Aggiunto della Corte di Cassazione e già Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Reggio Calabria

A MIA FIGLIA

Amici miei,

aiutatimi a pinsari

ca lu suli di oggi spunta puru dumani;

ca’, su non pensu accussì,

chi ci và cuntu

a ‘dd’ armuzza nnuccenti

ca dormi e ca si sonna di lu suli?

 

Giovanni Marletta

Sciacca, primi del 1973

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Coronavirus, si pensa allo spoke Paola-Cetraro per gestire l’emergenza

«La gestione dell’emergenza Covid per lo spoke Paola-Cetraro (Cosenza): su questo ci siamo confrontati nel corso di un incontro a Catanzaro». Lo rende noto, con un post sulla sua pagina facebook, il presidente della Regione, Jole Santelli.

«Abbiamo accolto – aggiunge Santelli – le istanze che provengono dal territorio e avviato una prima discussione che apriremo ai sindaci del Tirreno per la riorganizzazione della rete ospedaliera di Paola, Cetraro e Praia a Mare». All’incontro hanno partecipato i consiglieri regionali Antonio De Caprio, Giuseppe Aieta e Graziano Di Natale (in collegamento video), il sindaco di Cetraro Angelo Aita, il sindaco di Paola Roberto Perrotta. Presenti anche il commissario ad acta della sanità calabrese, Saverio Cotticelli, il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Giuseppe Zuccatelli, il direttore generale del Dipartimento Salute della Regione Calabria, Antonio Belcastro e il direttore sanitario dello spoke Paola-Cetraro, Vincenzo Cesareo.

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Santelli proroga misure anticontagio

CATANZARO, 03 APR – “Ho emanato un’ordinanza attraverso la quale viene prorogata fino al 13 aprile la validità delle disposizioni messe a punto per prevenire e contrastare la diffusione del Coronavirus”. Lo annuncia la presidente della Regione Calabria Jole Santelli in un post su facebook. Si tratta delle ordinanze che portano la firma della Santelli e che contengono misure come la cosiddetta “chiusura” della regione, la sospensione delle attività ambulatoriali e dei ricoveri, le attività di controllo dei passeggeri in arrivo presso gli aeroporti e la chiusura di attività come i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici e dei supermercati per la domenica. “Resta l’obbligo, per chi arriva nella nostra regione per comprovati motivi di lavoro o di salute – prosegue – di registrarsi al sito istituzionale https://emergenzacovid.regione.calabria.it/ e di informare le autorità locali e sanitarie, nonché di osservare la quarantena domiciliare per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, spostamento e viaggi”.

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Granata (Legalità Democratica):La dichiarazione di Iorio si commenta da sola,solidarietà a Walter Rauti che sta operando bene.

In questa difficile momento che la Regione Calabria sta vivendo, la Lega calabrese congiuntamente al Presidente della Giunta Regionale On. Jole Santelli si è subito adoperata per affrontare l’emergenza sanitaria. Il Viceresponsabile nazionale degli Enti Locali della Lega Walter Rauti, ha dato e sta dando un contributo alla risoluzione delle problematiche presenti, rischiando il proprio stato di salute. Walter Rauti ha seguito direttamente la vicenda di Chiaravalle, tenendo  informato Matteo Salvini su tutta la vicenda, il quale ha dichiarato poche ore fa  “Missione compiuta! Gli anziani colpiti dal virus nella residenza sanitaria assistenziale di Chiaravalle Centrale (Catanzaro) sono stati tutti trasferiti, come avevamo auspicato giorni fa. Una preghiera per i nonni che ci hanno lasciato, con la speranza che gli ammalati (compresi alcuni dipendenti) guariscano in fretta”. Per questi motivi non comprendo la dichiarazione di Iorio che in un periodo cosi difficile si commenta da sola. Di Walter Rauti ho da aggiungere che, se non avessi verso di lui altri motivi di stima e di considerazione, mi basterebbe il fatto che contro di lui si scatena la contestazione di alcuni soggetti  per tributargli la mia stima e la mia solidarietà. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Coronavirus in Calabria, Salvini: “missione compiuta, trasferiti i nonni di Chiaravalle”

“Missione compiuta! Gli anziani colpiti dal virus nella residenza sanitaria assistenziale di Chiaravalle Centrale (Catanzaro) sono stati tutti trasferiti, come avevamo auspicato giorni fa. Una preghiera per i nonni che ci hanno lasciato, con la speranza che gli ammalati (compresi alcuni dipendenti) guariscano in fretta”. E’ quanto ha affermato il leader della Lega, Matteo Salvini.

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Consiglieri di maggioranza a Palazzo dei Bruzi:”Ineccepibile l’operato dell’amministrazione comunale per fronteggiare l’emergenza sanitaria”

“E’ con vero stupore e sorpresa che apprendiamo dalla stampa che c’è ancora qualcuno che si attarda in pretestuose polemiche, prive di fondamento e finalizzate solo ad alimentare discussioni populiste, anziché apprezzare quanto di buono è stato fatto sinora dall’Amministrazione comunale per contenere l’emergenza coronavirus. Ancora oggi siamo costretti a leggere interventi che anziché saper cogliere il messaggio di speranza e il richiamo alla fede che il Sindaco Mario Occhiuto ha voluto lanciare ai cosentini con la collocazione di due simboli luminosi in due punti strategici della città (l’ingresso autostradale e l’ingresso dell’Ospedale), peraltro senza alcun esborso da parte del Comune, in quanto offerti con grande sensibilità da alcuni imprenditori locali, hanno preferito la strada, più comoda e meno impegnativa, della polemica speciosa e dal sottile risentimento politico. Sfugge, a chi mostra di dimenticare la drammaticità del momento che ha caricato di preoccupazioni ed angosce la nostra comunità, il senso più profondo dell’iniziativa del Sindaco che, attraverso il suo gesto, ha inteso trasmettere, in occasione dell’imminente Pasqua di Resurrezione, proprio un messaggio di rinascita alla cittadinanza e di incoraggiamento a chi è impegnato in prima linea nella difficile lotta al coronavirus nelle corsie e nei reparti dell’Ospedale. Ci saremmo in verità, aspettati altro da chi, come noi, rappresenta i cittadini nella pubblica istituzione. Ci saremmo aspettati, per esempio, una valutazione oggettiva, non inficiata né da polemiche, né da risentimenti di altro genere, dell’operato dell’Amministrazione comunale in questo delicatissimo frangente della vita della nostra città. Cosenza ha risposto finora molto bene, fatta eccezione per il comportamento di una sparuta minoranza, alle misure di contenimento della diffusione del contagio da Covid-19 e di distanziamento sociale, sia perché la stragrande maggioranza dei cittadini ha dimostrato di comprendere la necessità del momento e le disposizioni adottate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero della salute, sia perché l’azione del Comune di Cosenza e soprattutto del Sindaco Mario Occhiuto si è dispiegata con celerità, determinazione, sangue freddo ed estrema attenzione per la salute dei cittadini e delle fasce più deboli della popolazione. Lo dimostrano le molteplici iniziative che l’Amministrazione comunale ha adottato sin da quando il terribile virus ha cominciato ad insorgere. Si può ben dire che l’azione del Comune di Cosenza ha preceduto tutte le iniziative nazionali. Il Sindaco Mario Occhiuto, al primo affacciarsi del virus, ha annullato con larghissimo anticipo la Fiera di San Giuseppe. Con altrettanto tempismo ha chiuso anticipatamente i centri anziani presenti sul territorio.Facendo ricorso al suo potere di emanare ordinanze contingibili ed urgenti, ha poi svolto una energica azione di sollecitazione nei confronti dell’Azienda ospedaliera per ottenere l’ampliamento dei posti letto di malattie infettive e la riconversione di strutture ospedaliere del territorio provinciale, semi abbandonate o utilizzate per la cura di altre patologie. E le sue sollecitazioni sono state altrettanto incisive quando si è trattato di evidenziare la necessità di dotare il personale sanitario ed ospedaliero degli adeguati dispositivi di protezione individuale. In questa direzione si è canalizzata anche l’azione di recupero di decine di migliaia di mascherine, guanti e tute da donare a volontari ed operatori. Non ha esitato a sanificare tutto il territorio comunale, mentre con continuità si sta provvedendo quotidianamente al lavaggio delle strade. Il Sindaco ha poi dato corso all’apertura, in assoluto anticipo, del Centro Operativo Comunale (COC) per coordinare l’assistenza e il soccorso alle persone in difficoltà, a causa del coronavirus. Tra le iniziative finalizzate ad attivare una rete di solidarietà, in collaborazione con le associazioni di volontariato, per sostenere le famiglie in difficoltà, ha firmato un protocollo d’intesa per la realizzazione di un progetto, “Insieme andrà tuttò bene”, che prevede la consegna, al domicilio delle famiglie o dei singoli in difficoltà, di beni di prima necessità o di pasti. Non da ultimo, è stato attivata, con l’ausilio di alcuni professionisti della città, anche una rete solidale di ascolto e supporto psicologico per fronteggiare le situazioni di disagio e di stress cui sono sottoposti tutti i cittadini, in particolare le persone emotivamente più fragili.

Ma il Comune e il Sindaco hanno, inoltre, accelerato le procedure per l’erogazione dei buoni spesa una tantum per il sostegno alimentare alle famiglie in difficoltà. Parimenti accurato e ben organizzato si sta poi rivelando il sistema di controlli sul territorio da parte della polizia municipale. Tutti buoni motivi per esprimere un plauso ed essere riconoscenti per quanto è stato fatto sinora e si continuerà a fare per uscire da questa situazione di assoluta emergenza. E il graduale ritorno alla normalità potrà avvenire se continueremo a stare tutti a casa, così come lo stesso Sindaco Occhiuto ha suggerito a tutti, tra i primi in Italia, quando ha promosso un’azione collettiva per “restare a casa” pubblicizzando una quarantena esemplificativa. Ecco perché è veramente triste constatare che c’è chi sembra non accorgersene e far finta di nulla, spostando l’attenzione su altro”.

I consiglieri comunali Pierluigi Caputo, Anna Rugiero, Luca Gervasi, Fabio Falcone, Gaetano Cairo, Vincenzo Granata, Francesco Cito, Pasquale Sconosciuto, Francesco Spadafora, Maria Teresa De Marco, Piercarlo Chiappetta, Antonio Ruffolo

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-233 mln per Srl alberghi e ristoranti

– CATANZARO, 3 APR – Il lockdown disposto per contenere i contagi da Covid19 porterà nel 2020 ad un crollo del fatturato per le srl del settore ristoranti e alberghi (72.748 società che nel 2019 hanno fatturato 37,8 miliardi di euro), di 16,7 miliardi di euro, pari ad un calo, rispetto al 2019, del -44,1%. In particolare, il comparto della ricettività alberghiera è colpito da una perdita di 7,9 miliardi di euro (-53,8%), mentre la ristorazione da una contrazione di 8,8 miliardi di euro (-37,9%). Nel 2020 in Calabria il fatturato crolla di 233milioni di euro (-108.944 milioni alloggio e -123.499 milioni ristorazione). Sono queste le stime dell’Osservatorio sui bilanci delle Srl pubblicato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti tenendo conto del blocco delle attività nei mesi di marzo e aprile e della graduale ripresa dell’attività nei mesi successivi. Le stime, è scritto in una nota, sono relative ai soli bilanci delle Srl e non sono riferibili all’intero settore.

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Sileri, serve più dialogo e coesione

 CATANZARO, 3 APR – “Dobbiamo vincere la battaglia contro il coronavirus, serve maggior dialogo e coesione”. Lo ha detto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, che oggi ha visitato l’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro individuato dalla Regione come hub di riferimento per l’emergenza. “Sono qui – ha spiegato Sileri – per capire come possiamo ulteriormente migliorarci. Cerchiamo di aiutare la Calabria e i calabresi, migliorando quello che non va: carenza di tamponi, problemi con le Rsa. È un’occasione, nel dramma, di rafforzare nell’immediato molte delle cose che non vanno. Voglio ascoltare direttamente le necessità che si hanno. Servono dispositivi per proteggere chi lavora in ambito sanitario e tamponi”. Sileri, accompagnato dal commissario alla Sanità Saverio Cotticelli, e dal commissario dell’azienda ospedaliera Giuseppe Zuccatelli ha anche parlato della vicenda della Rsa di Chiaravalle: “È stata gestito il trasferimento dei positivi, ora dobbiamo fare in modo che non succeda più una situazione del genere”.

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Nascondeva droga,due arresti in 2 giorni

– FOSSATO SERRALTA (CATANZARO), 3 APR – Arrestato per due volte in altrettanti giorni per lo stesso reato: detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Protagonista è un ventenne, A.P., di Fossato Serralta.
Il giovane fermato a bordo della sua auto per un controllo dai carabinieri di Pentone nell’ambito dei controlli per il contenimento del contagio da Covid-19, mercoledì scorso, pur essendo in regola con l’autocertificazione, è stato sottoposto a perquisizione veicolare e domiciliare e trovato in possesso di 40 grammi di marijuana e un bilancino di precisione. Arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Il giorno successivo, giovedì, i militari si sono recati nell’abitazione del ventenne per la notifica di un atto giudiziario e si sono insospettiti per il suo comportamento trovandolo poi in possesso di altri 200 grammi di marijuana.

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Le poesie del Procuratore Giovanni Marletta: “FIMMINA”

Le poesie del Dott. Giovanni Marletta.

Procuratore Generale Onorario Aggiunto della Corte di Cassazione e già Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Reggio Calabria

FIMMINA

La fimmina, cumpari, è ‘n pirsunaggiu’

ca fa scimuniri puru l’omu saggiu .

 

Si s’adduna ca lu masculu c’agguanta

si tramuta di subitu di civetta a santa

 

Si cumponi, va ‘n chiesa e riga dritta

ma stuzzica lu mischinu ‘n sutta ‘n sutta

 

Lu disgraziatu perdi ‘a testa e i sensi

pirchi s’arrapa ma non rinesci a fari nenti

 

Quannu di crudu l’ha arridduttu cottu

si mutria ‘n pocu e ‘u fa smarriri tuttu

 

e ccu st’amu lu pisca lillu lillu

prontu oramai ppi maritarasillu

 

Giovanni Marletta

In auto per CL – 10.3.1998

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Coronavirus: muore una 91enne di Rogliano.

Si registra un altro decesso nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Si tratta di una donna di 91 anni di Rogliano, centro chiuso dalla presidente della Regione Jole Santelli perche’ considerato focolaio. E’ quanto si e’ appreso dall’ospedale.

Nello stesso reparto e’ ricoverata anche la figlia della donna deceduta. Intanto, si sono aggravate le condizioni di uno dei carabinieri che prestano servizio a Rogliano, positivo al Covid 19, per il quale e’ stato necessario il trasferimento nel reparto di Rianimazione.

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Le prime attività dell’Assessore all’Ambiente della Regione Calabria, Sergio De Caprio, sono positive

Le prime attività dell’Assessore All’Ambiente della Regione Calabria, Sergio De Caprio, sono positive. Un Assessore dedito all’ascolto e che cerca soluzione ai problemi ambientali, presenti in una regione complessa come la Calabria. E’ da apprezzare il confronto con i Presidenti dei parchi presenti in Calabria, con l’obiettivo di dare nuova linfa a una autentica comunità di custodi di questo straordinario patrimonio ambientale. L’idea di far diventare i parchi della Calabria  come una unica grande riserva naturale non puo’ che trovare accoglimento nel panorama associativo regionale. Infine è da apprezzare il confronto con le amministrazioni locali, per trovare le giuste soluzioni e il giusto percorso, per evitare l’emergenza rifiuti in Calabria . Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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L’AVVOCATO DI LUPACCHINI E FACCIOLLA: ANNULLARE CONCORSO PER PG CATANZARO E PROCURATORE CASTROVILLARI.

Revocare o per lo meno sospendere il concorso che il Csm ha appena bandito per gli incarichi di Procuratore generale di Catanzaro e di procuratore di Castrovillari. A chiederlo con una lettera indirizzata a Palazzo dei marescialli e al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e’ Ivano Iai, l’avvocato dei magistrati Otello Lupacchini e Eugenio Facciolla, rispettivamente Pg di Catanzaro e procuratore di Castrovillari, prima che il Csm li trasferisse d’ufficio.

Per il legale i due posti non possono essere considerati vacanti e dunque messi a concorso, visto che i suoi assistiti sono stati solo “provvisoriamente e temporaneamente destinati ad altri incarichi” sulla base di due ordinanze cautelari della Sezione disciplinare del Csm, che sono state impugnate e su cui si devono pronunciare le Sezioni Unite civili della Cassazione. Ed e’ “altamente probabile” che i ricorsi presentati “possano essere accolti”. Inoltre i due uffici sono attualmente retti da magistrati , l’avvocato generale Beniamino Calabrese e il sostituto vicario Simona Manera , “indiscutibilmente competenti”. Dunque se la procedura di concorso non venisse bloccata e “si dovesse malauguratamente concludere con la nomina di nuovi magistrati, le due procure risulterebbero paradossalmente rette da due dirigenti”. Il legale di Lupacchini (trasferito con l’accusa di aver denigrato il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri) e di Facciolla accusa anche di “assenza di imparzialita’ e trasparenza” il ministro della Giustizia per “l’accelerazione” che avrebbe impresso alla procedura di assegnazione temporanea ad altri uffici dei suoi assistiti.

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L’attacco di Report a Domenico Pallaria è vergognoso: Le competenze in Calabria non mancano,probabile esposto alla Procura della Repubblica .

L’attacco di  Report a Domenico Pallaria sul fatto che ” il capo della Protezione Civile non abbia conoscenze approfondite sui ventilatori polmonari” è vergognoso. Ma se provassimo a fare la stessa domanda a tutti i capi della Protezione Civile d’Italia, siamo sicuri che non avremmo la medesima risposta? 

Non sono medici, sono professionisti che si occupano di tutt’altro, e che con i medici si confrontano e si interfacciano per affrontare emergenze simili. Cari parlamentari Pentastelluti, certamente non esiste Goldrake . La Calabria attraverso il Presidente Jole Santelli e il Dirigente Domenico Pallaria e lo dico con orgoglio ha risposto bene e con cognizione dei propri limiti e delle proprie possibilità.Basta leggere i dati, la Calabria ha anche il primato del miglior tasso di letalità: con il 4,7%, ovvero il più basso dell’intero Paese. Le competenze in Calabria non mancano e la trasmissione di Report ha creato un grave danno all’immagine in Calabria, per questi motivi l’Associazione Legalità Democratica sta valutando la possibili di presentare un esposto alla Procura della Repubblica per verificare se sussistono fatti previsti dalla legge come reato. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Domenico Pallaria:” Sono indignato per la strumentalizzazione della mia figura”

“Nella piena consapevolezza di aver fatto quanto necessario alla guida della Protezione Civile, seppure in una condizione difficilissima ed in costanza di una epidemia che ha messo in crisi contesti territoriali ben piu’ organizzati del nostro, tengo a precisare di aver rimesso alla presidente della Giunta regionale Jole Santelli, ogni valutazione in ordine alla guida della Prociv calabrese. Incarico che ho assunto, come ho precisato nell’ormai famigerata intervista, assieme ad altre, gravose responsabilita’ e non certo per bulimia di incarichi ma in conseguenza di difficolta’ che si erano via via manifestate all’interno dell’organizzazione regionale. E’ valso per la Protezione Civile (che afferisce al Dipartimento Presidenza) cosi come per la gestione dei rifiuti (che attiene invece al Dipartimento ambiente)”.

Lo afferma Domenico Pallaria dimessosi ieri dalla guida della Protezione civile regionale. “Cio’ premesso – prosegue – mi paiono piu’ che opportune, anche sulla scorta dell’esperienza di queste settimane, alcune osservazioni. La condizione del sistema sanitario regionale e’ nota a tutti da tempo, sulla nostra sanita’ pesano un decennio di tagli draconiani, programmi scritti ma quasi mai trasformati in progetti concreti, commissariamenti che hanno di fatto ‘sterilizzato’ ogni possibilita’ di decisione ed indirizzo politico. So che e’ mediaticamente efficace l’associare alla decadenza di ospedali mai finiti o mai aperti una sequenza di parole in grado di scatenare reazioni indignate, e’ efficace ma non vuol dire che sia la verita’ o, ancor piu’ propriamente, che i concetti espressi siano riassumibili in pochi, pruriginosi secondi di parlato. So che e’ mediaticamente utile e produttivo estrapolare pochissime frasi da un’intervista durata quasi due ore; la verita’ e’ che si amplificano frasi che appaiono (e sono) senza senso unicamente per rafforzare il significato di una ricostruzione che mostra solo una parte della realta’. So che e’ mediaticamente redditizio raccontare della Calabria gli aspetti negativi, che ci sono, tralasciando di mettere in evidenza l’impegno, burocratico ed amministrativo, nella gestione di problemi complessi per non dire incancreniti. So che e’ mediaticamente conveniente solleticare lo sdegno rispetto ad una frase ‘non capisco nulla di ventilatori’ che non solo e’ corretta ma che rivendico; compito di chi dirige ed ha funzioni di organizzazione e coordinamento non e’ quello di avere competenze specifiche nell’analisi e nella scelta dei ventilatori. Da questo punto di vista ho l’obbligo di riassumere cio’ che ho detto alla giornalista e che, magicamente, e’ sparito, voglio pensare solo ed unicamente per questione di tempo e di sintesi. In Calabria su 110 posti letto di terapia intensiva l’85% erano occupati e dunque la Regione ha predisposto un piano di 310 posti letto tra terapia intensiva (TI) e terapia semintensiva (TSI); piano trasmesso al Governo con riferimento alle necessita’ di attrezzature e strumentazioni. E’ noto che l’impegno nazionale era ed e’ destinato prioritariamente alle regioni con un alto numero di contagi, per la Calabria le forniture sarebbero state si garantite ma non prima di 45 giorni, e’ questa la ragione per cui e’ stata predisposta la manifestazione di interesse rivolta agli operatori del settore per verificare la disponibilita’ nei magazzini delle attrezzature (a partire da letti e materassi) e degli strumenti che ci consentissero di avere la possibilita’ di allestire un pur minimo adeguato numero di posti letto che ci lasciasse tranquilli. La valutazione di merito, in conseguenza della manifestazione di interesse, e’ affidata ad uno specifico gruppo di lavoro, costituito previo assenso della Protezione Civile Nazionale e del Commissario Arcuri e composto da professionalita’ tecniche, amministrative e, soprattutto, mediche. La frase ‘non capisco nulla di ventilatori’ e’ estrapolata da questo contesto argomentativo ed e’, mi si consenta, persino rassicurante nella misura in cui ho dettagliatamente spiegato che io e il mio gruppo di lavoro abbiamo definito il percorso burocratico-amministrativo, la valutazione di merito e di dettaglio e’ affidata, come accade dovunque, a professionisti con competenze specifiche. Relativamente alle ‘mascherine’ a qualcuno e’ poi forse sfuggito che il tema e’ nazionale e che a fronte di un fabbisogno pari a 90 milioni di pezzi al mese dall’1 al 29 marzo ne sono state consegnate 39,3 milioni; con un flusso di invii che naturalmente ha tenuto conto delle esigenze specifiche e dell’urgenza in alcuni territori. So che e’ difficile, infine, opporre la fondatezza dei ragionamenti alla forza dei pregiudizi, ma di questo si tratta, di descrizioni a volte vere ma quasi sempre, purtroppo, stereotipate. Perche’ vince sempre il racconto della Calabria disorganizzata, colpevole, irredimibile; peccato che questa regione non sia ne tutta, ne sempre cosi’; e mi auguro che sullo sdegno alimentato prima o poi prevalga l’orgoglio consapevole”.

“Sono indignato – conclude Pallaria – per la strumentalizzazione della mia figura e addolorato per il tempo che si e’ perso per chiarire una situazione del tutto secondaria rispetto all’emergenza in corso”.

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Granata(Legalità Democratica):Pallaria è un valido Dirigente, deve proseguire la sua attività.

Di Domenico Pallaria ho da aggiungere che, se non avessi verso di lui altri motivi di stima e di considerazione, mi basterebbe il fatto che contro di lui si sia scatenata la contestazione di soggetti e strumenti mediatici come la trasmissione Report,  per tributargli la mia stima e la mia solidarietà. Una situazione farsesca determinata da frasi estrapolate.  Domenico Pallaria è un valido dirigente e asse portante della Regione Calabria, per questo lo invito a proseguire nella sua azione amministrativa di Dirigente Generale della Protezione Civile, in questo momento delicato dettato dall’emergenza coronavirus. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Mario Occhiuto:È già attiva a Cosenza la “Porta Sociale” al numero 0984-813733.

Il Presidente Conte ha accolto la richiesta del presidente Anci Decaro, annunciando un provvedimento a favore dei Comuni con un finanziamento che permetterà di dare una prima risposta, da parte dei servizi sociali, alle famiglie in difficoltà.

L’obiettivo è quello di dare alle famiglie in difficoltà la possibilità di richiedere e ottenere generi alimentari e prodotti di prima necessità.

È ancora troppo poco, ma è un primo passo importante. A Cosenza sarà per il momento destinata presumibilmente una somma di 150.000 euro che è totalmente insufficiente. Ma che si somma ad altri contributi fino ad arrivare a circa 473.000 euro.

Intanto il Comune di Cosenza, come al solito, aveva già anticipato il provvedimento governativo attivandosi attraverso i servizi sociali e la rete di solidarietà per offrire pacchi spesa alle famiglie bisognose.

È già attiva a Cosenza infatti la “Porta Sociale” al numero 0984-813733, disponibile per ora tutti i giorni da lunedì al venerdì ore 09-12 e giovedì anche pomeriggio dalle 15 alle 18. Da lunedì prossimo saranno disponibili anche i numeri di cellulare h24 e un ulteriore servizio di supporto psicologico dedicato.

Mario Occhiuto

Sindaco della Città di Cosenza

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CORONAVIRUS IN CALABRIA,25 MORTI E 614 CONTAGI:BOLLETTINO DELLA REGIONE CALABRIA DEL 29 MARZO.

Presidenza – Catanzaro, 29/03/2020

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 6693 tamponi.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 614 (+59 rispetto a ieri), quelle negative sono 6079.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

– Catanzaro: 22 in reparto; 11 in rianimazione; 102 in isolamento domiciliare; 4 guariti; 1 deceduto

– Cosenza: 49 in reparto; 3 in rianimazione; 104 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 11 deceduti

– Reggio Calabria: 31 in reparto; 4 in rianimazione; 138 in isolamento domiciliare; 7 guariti; 9 deceduti

– Vibo Valentia: 3 in reparto; 1 in rianimazione; 31 in isolamento domiciliare; 1 deceduto

– Crotone: 19 in reparto; 0 in rianimazione; 59 in isolamento domiciliare; 3 deceduti

I soggetti in quarantena volontaria sono 8198, così distribuiti:

– Cosenza: 2203

– Crotone: 1023

– Catanzaro: 1037

– Vibo Valentia: 658

– Reggio Calabria: 3277 Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 12.227.

Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale.

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Per rilanciare l’economia serve ripartire dal sud

L’Italia e il mondo stanno patendo una pandemia in crescita esponenziale. L’urgenza è frenarla con l’isolamento delle persone e il blocco dell’economia. Nel breve termine, questa battuta d’arresto è sostenibile, se sorretta da politiche fiscali e monetarie che ne ammortizzino i costi reali, ripartendoli nel tempo e fra le persone. Il blocco totale non potrà però protrarsi indefinitamente, finché non venga sviluppato un vaccino o acquisita l’immunità di massa. Comprometterebbe troppo gravemente il sistema produttivo, già notevolmente indebolito, con ricadute socio-economiche insostenibili anche per il sistema sanitario e il rispetto della quarantena stessa. Perciò i governi, oltre a gestire l’emergenza, devono sin d’ora sviluppare e comunicare un piano di medio termine per far ripartire l’economia, ma non il contagio.

Occorre imparare dal diverso successo di reazioni diverse ai primi casi. L’epidemia è cresciuta fuori controllo, fino al blocco totale, dove si è reagito tardi: prima in Cina, il cui governo ha colpevolmente occultato il contagio iniziale; poi in Italia e in molti altri paesi il cui ritardo sembra legato semmai a difficoltà organizzative e logistiche. Hanno invece controllato l’infezione senza arrestare l’economia Corea del sud, Singapore e Taiwan, che hanno reagito prontamente: somministrando test su larga scala e sfruttando la tecnologia per tracciare i contatti di chi è risultato positivo e verificare il rispetto di una quarantena circoscritta.

Chi, come l’Italia, non ha saputo seguire da subito l’esempio vincente delle democrazie d’estremo Oriente deve sfruttarlo ora come strategia per uscire dal blocco totale: non quando la pandemia sia definitivamente scomparsa, ma quando sia possibile gestirla con un sistema che ne mitighi i costi umani ed economici. Una cauta ripartenza va studiata già per aprile: meta ambiziosa ma raggiungibile.

Le politiche necessarie restano anzitutto sanitarie e logistiche. Bisogna produrre, acquistare e distribuire quanto serve – diagnostici, mascherine, disinfettanti – non soltanto per gli ospedali ma per un’ampia diffusione. Bisogna studiare quali farmaci già facilmente disponibili aiutino a ridurre la durata dell’infezione. Bisogna approntare un sistema tecnologico, legale e sociale per tracciare spostamenti e contatti delle persone senza lederne i diritti fondamentali.

E’ però molto importante anche un aspetto di politica economica e territoriale sinora trascurato. Il blocco dettato dall’emergenza copre l’Italia intera perché il contagio ha raggiunto ovunque la crescita esponenziale. Una volta controllata questa tendenza, però, conterà la differenza dei picchi di infezione in aree diverse. Uno sblocco efficiente non sarà contemporaneo a livello nazionale. I costi complessivi per salute ed economia si minimizzeranno invece sbloccando per prime le aree meno colpite. Ciò consentirà loro anche di approvvigionare i punti più colpiti, che potranno così sopportare restrizioni più durature. Per esempio, come già sta accadendo, la capacità produttiva inutilizzata, o destinata a produzioni poco redditizie già prima della pandemia, potrà riconventirsi ai prodotti di più urgente necessità.

I dati odierni suggeriscono che il Mezzogiorno potrà ripartire per primo, benché i gravi errori di comunicazione del governo abbiano indotto un esodo da nord a sud. A preparare questa strategia meridionale vanno dedicate da subito persone ed energie, specie per assicurare la tracciatura dei contatti e delle infezioni. Non sarà facile imitare il modello coreano partendo dalle regioni in cui il sistema sanitario è più carente e le persone meno tracciabili, vuoi per maggiore povertà, vuoi per un’eredità culturale di acuta e non immotivata diffidenza verso il potere politico. D’altro canto, potrebbe venirci in aiuto la geografia. Il modello coreano richiede uno stretto monitoraggio delle frontiere interne: certo più facile per le isole, e forse anche per l’intero Meridione, che per zone distinte della Pianura Padana.

Vincere questa sfida aiuterebbe sia la redistribuzione progressiva sia l’efficienza economica: circostanza rara, dacché in genere l’una va a discapito dell’altra. In questo caso invece potrebbero ripartire per prime le regioni più povere d’Italia e per ultime le più ricche terminando con la Lombardia. Il sud, diventando almeno temporaneamente un punto di riferimento produttivo per il nord e potenzialmente anche per l’Europa, potrebbe avere un’occasione irripetibile per stimolare occupazione e produttività, ridurre secolari divari territoriali e ancorarsi più saldamente al resto d’Europa. Occorre però prepararsi in fretta, e convogliare sull’obiettivo le grandi, ma troppo spesso disperse, energie intellettuali e imprenditoriali del Mezzogiorno. Il governo per primo deve fare un salto di qualità e cominciare a muoversi d’anticipo: d’altronde è ormai palese che continuare a giocare di rimessa sarebbe una strategia perdente.


Federico Boffa è professore di Economia alla Libera Università di Bolzano, Giacomo A. M. Ponzetto è professore di Economia, alla CREI e alla Università Pompeu Fabra di Barcellona

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CORONAVIRUS: REGIONE CALABRIA, 21 MORTI E 555 PERSONE POSITIVE.

Presidenza – Catanzaro, 28/03/2020

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 5968 tamponi.Le persone risultate positive al Coronavirus sono 555 (+61 rispetto a ieri), quelle negative sono 5413.Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:- Catanzaro: 16 in reparto; 13 in rianimazione; 100 in isolamento domiciliare; 4 guariti- Cosenza: 40 in reparto; 2 in rianimazione; 99 in isolamento domiciliare; 10 deceduti- Reggio Calabria: 28 in reparto; 6 in rianimazione; 106 in isolamento domiciliare; 7 guariti; 8 deceduti- Vibo Valentia: 3 in reparto; 1 in rianimazione; 31 in isolamento domiciliare; 1 deceduto- Crotone: 20 in reparto; 58 in isolamento domiciliare; 2 deceduto I soggetti in quarantena volontaria sono 8104, così distribuiti:- Cosenza: 2181- Crotone: 859- Catanzaro: 973- Vibo Valentia: 662- Reggio Calabria: 3429Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 12.099.Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro.Bollettino aggiornato alle ore 17 del 28/03/2020.

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Klaus Davi:Ma avete mai visto un politico preoccuparsi dell’ospedale di Locri !

“Il sud non è stato depauperato dal caso o dall’indolenza dei meridionali. C’è stato un disegno politico-criminale preciso che ne ha determinato il saccheggio . Fatto su cui non è stata mai fatta chiarezza, ma non è detto che non accadrà in futuro. L’impoverimento del sud, come ha dimostrato Report di Rai tre per quanto riguarda alcune normative , è stato frutto di un preciso disegno politico trasversale che purtroppo ha coinvolto anche la sinistra. Con la scusa dell’Expo – e ricordiamoci che è stato un fenomeno tutt’altro che trasparente della nostra economia e sulle cui forti ambiguità sul piano legale magari la storia farà chiarezza – per non parlare dello scientifico potenziamento della sanità privata del nord costruito per obbligare milioni di meridionali a curarsi nelle cliniche degli industriali del nord , non sono stati frutto di un caso . Volonterosa carnefice e complice del disegno naturalmente è stata anche la ‘Ndrangheta che ha garantito ‘ordine e disciplina’ sul territorio ed è stata lasciata al potere per decenni. Ora si temono le rivolte sociale e la ribellione ‘fomentate dalla mafia’. Non solo dalla mafia, purtroppo che ci sguazza ma anche dal sistematico furto legale esercitato da certa politica che ha condannato a morte i nostri territori.” “Ci hanno tolto gli ospedali, ci hanno tolto i servizi, ci hanno tolto la dignità. Ma avete mai visto un politico preoccuparsi dell’ospedale di Locri ! Non interessava a nessuno e ora temono le rivolte! Siamo al ridicolo ! .” Lo ha dichiarato Klaus Davi consigliere comunale di San Luca.

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CORONAVIRUS: SGARBI, “PITTELLI RISCHIA LA VITA IN CARCERE”

“Una vicenda che grida vendetta”. Lo afferma, intervistato da Il Riformista, Vittorio Sgarbi, parlando dell’ex parlamentare e avvocato Giancarlo Pittelli, arrestato nell’ambito dell’inchiesta Rinascita-Scott condotta dal capo della Dda di Catanzaro Nicola Gratteri e detenuto a Nuoro.

“Un avvocato che sto seguendo personalmente perché su di lui ci sono solo intercettazioni telefoniche da cui non risultano evidenze, e soffre una prostrazione comprensibile. E oggi questo innocente in galera da quattro mesi senza giudizio rischia la vita per il coronavirus”. Poi Sgarbi si sofferma sull’inchiesta: “Su 340 arrestati, 200 liberati: vuol dire che il magistrato che ha firmato le ordinanze ha sbagliato, e di parecchio. Ci sarebbe da prendere e da arrestare chi porta in carcere innocenti, perché il coronavirus è una doppia tragedia, colpisce due volte chi è ferito nella sua dignità, e sconta una pena per cui non sono neanche stati ancora condannati”. Basta “un solo innocente in galera a dannare chi l’ha voluto lì – aggiunge Sgarbi -, è meglio un colpevole libero che un innocente in galera. Personaggi alla Gratteri non fanno il bene della giustizia, fanno il loro bene personale”.

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REGIONE CALABRIA, SANTELLI: AD OGNI CRISI SEGUE SEMPRE RINASCITA

Ha aperto il suo intervento augurando buon lavoro ai consiglieri, al presidente Mimmo Tallini e all’Ufficio di Presidenza eletto in questa prima seduta dell’undicesima legislatura del Consiglio regionale calabrese, il presidente della Regione Jole Santelli. Poi un impegno all’ascolto, nel rispetto del dibattito politico, perché dal confronto costruttivo nell’aula di Palazzo Campanella possano nascere occasioni di crescita e di sviluppo per la Calabria.

Sono ottimista – ha aggiunto la governatrice – perché sono certa che ad ogni crisi segue sempre una rinascita: le risorse ci sono e se questo momento di emergenza ci insegnerà a confrontarci in quest’aula, discutendo su quale sia il nuovo modello di Calabria che dobbiamo costruire; se saremo in grado di imparare dagli errori del passato, decidendo come investire e dove investire, potremo costruire insieme la Calabria del futuro”, ha concluso il presidente.

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Elezione Domenico Tallini:Granata(Legalità Democratica),la dichiarazione di Nicola Morra inopportuna.

Avv. Maximiliano Granata

La dichiarazione del Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Nicola Morra, in merito a Domenico Tallini impresentabile  come nuovo Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, ci  lascia stupiti.

Ma soprattutto questo giudizio, che poi non è tale ed è emesso coprendosi dietro norme non di legge, sarebbe stato emesso nei confronti di Domenico Tallini, cui la legge garantisce il diritto di essere eletto nel suo nuovo ruolo istituzionale. E, quindi è una aperta violazione di ogni norma fondamentale e di principio costituzionale.

Il fatto che un Organo dello Stato dichiari “impresentabili”, in forza di un certo codice di autoregolamentazione (che significa?) soggetti che la legge dichiara e riconosce eleggibili, che possono quindi ricoprire qualsiasi carica, è inopportuna e rappresenta una vera sopraffazione.

È ora di finirla con questa Antimafia che si sovrappone al diritto e alla Costituzione e ci impone personaggi come Morra.

Purtroppo non si può cavar sangue dalle rape. Ma non basta. Le rape sono ovunque e ci stanno soffocando. E non possiamo rimediare facendo finta di non accorgercene.

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Coronavirus, Cuomo: “Il piano di Trump per New York non basta, servono più soldi”

Nello stato di New York i contagiati sono 30.811, 5146 i nuovi casi nelle ultime ventiquattr’ore e 285 i morti in totale

Il piano da 2 mila miliardi di dollari che sta per essere votato dal Senato americano “non funzionerà per New York, sarebbe terribile. Servono più soldi”, afferma il governatore dello stato Andrew Cuomo.

Trump: New York problema principale
“New York City è di gran lunga il nostro principale problema”. Lo ha sottolineato il presidente americano Donald Trump durante la conferenza stampa sul coronavirus, precisando di aver parlato con il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, critico sulla risposta del presidente, sia ieri e sia questa mattina.

Alcune aree degli Stati Uniti “potranno tornare al lavoro” prima di altre. Lo ha poi rimarcato Trump, dopo aver dichiarato come obiettivo quello di riaprire a Pasqua il Paese in lockdown per il Covid-19.

Trump ha quindi detto di aver parlato con il premier giapponese Shinzo Abe congratulandosi con lui per il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo al prossimo anno. “E’ stata la giusta decisione”, ha affermato il tycoon durante la conferenza stampa sul coronavirus.

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EDWARD LUTTWAK, IL LUSTRASCARPE DI DONALD TRUMP

Il politologo, noto critico di vicende italiane, accusa il nostro governo: fa da lustrascarpe a Russia, Cina e Iran. Ridicolo accettare gli aiuti da Mosca, dove la gente non può neanche curarsi. Cina? Altro che Via della Salute, dietro c’è il 5G a Huawei
Gli aiuti all’Italia di Cina, Russia e Cuba non sono andati giù a Edward Luttwak, già stratega del Pentagono, analista e politologo americano. Nonostante il momento di grande difficoltà sanitaria per l’Italia, il suo giudizio è impietoso e le sue parole corrosive. “Gli italiani di oggi non ricordano una vecchia espressione: sciuscià. Erano gli scugnizzi napoletani che un tempo pulivano le scarpe ai soldati americani. Ecco, oggi il governo italiano è questo, uno “sciuscià” – dice a Formiche.net dalla sua casa nel Maryland – anche il Bangladesh e l’Afghanistan presto manderanno aiuti, magari anche il Congo. Il Congo Brazzaville, ovviamente. Immagino che sarà preparato per loro un gran ricevimento al ministero degli Affari Esteri (ride, ndr). Questa non può essere una mentalità da Paese G7”.
Preoccupazioni, queste, suggerite dall’amministrazione di Donald Trump che non vede di buon occhio l’arrivo di cargo cinesi e russi e la campagna diplomatica che li ha accompagnati. Ma si sa, Donald  può prostrarsi al dittatore Nord Coreano, dopo averlo insultato e minacciato, stabilire scambi economici con la Cina e a chi gli pare e per Luttawk  il governo italiano è uno “sciuscià” perché in un momento così drammatico mostra eterna riconoscenza ai soccoritori. Una cosa è certa, con le sue corrosive esternazioni,  Luttwak, da sempre il mastino della Casa Bianca, dallo status di cane  ha ritenuto più consono ricoprire il ruolo di lustrascarpe di Donald Trump. Viva l’Italia!
Fonte: Shock News
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CONTE:”MISURE RESTRITTIVE FINO AL 31 LUGLIO? NULLA DI VERO.”

“A livello sanzionatorio, abbiamo inserito una multa da 400 euro a 3mila euro” per coloro che violeranno le disposizioni del Governo in materia di contrasto alla diffusione del Coronavirus. E’ uno dei punti previsti nel decreto legge annunciato dal capo del governo, Giuseppe Conte, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri.

“Da questa mattina, ancora una volta, assisto all’indebita diffusione di una bozza, di una versione già superata. Si è creato un dibattito sulla proroga dell’emergenza fino al 31 luglio. Nulla di vero” ha poi spiegato il premier. “A fine gennaio abbiamo deliberato lo stato di emergenza nazionale per uno spazio di 6 mesi, questo non significa che le misure restrittive saranno prorogate fino al 31 luglio 2020. Quello è lo spazio dell’emergenza, ma siamo pronti ad allentare la morsa delle misure restrittive. Ci auspichiamo si possa tornare presto alle nostre abitudini o a un migliore stile di vita. Questa è una occasione anche per fare delle riflessioni e credo ne approfitteremo per trarre il giusto insegnamento”.

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CORONAVIRUS. BOLLETTINO DELLA REGIONE CALABRIA del 24 Marzo 2020

Presidenza – Catanzaro, 24/03/2020

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 3546 tamponi.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 319 (+27 rispetto a ieri), quelle negative sono 3227.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

– Catanzaro: 9 in reparto; 12 in rianimazione; 43 in isolamento domiciliare

– Cosenza: 35 in reparto; 3 in rianimazione; 39 in isolamento domiciliare; 5 deceduti

– Reggio Calabria: 24 in reparto; 5 in rianimazione; 59 in isolamento domiciliare; 5 guariti; 4 deceduti

– Vibo Valentia: 2 in reparto; 1 in rianimazione; 15 in isolamento domiciliare

– Crotone: 18 in reparto; 39 in isolamento domiciliare; 1 deceduto

I soggetti in quarantena volontaria sono 6952, così distribuiti:

– Cosenza: 1344

– Crotone: 699

– Catanzaro: 716

– Vibo Valentia: 796

– Reggio Calabria: 3397

Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non è conteggiato l’ultimo decesso avvenuto a Reggio Calabria poiché successivo alla comunicazione dei dati alla Protezione Civile Nazionale

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Lega Calabria:”SONO SENZA VERGOGNA.Vogliono distogliere la nostra posizione per attaccarci. “

Vediamo se così è più chiaro anche a coloro che non sono in grado di comprendere  il contenuto delle proposte e preferiscono distorcere la nostra posizione per attaccare o demonizzare.

Loro sono senza vergogna.
Noi senza paura.

#conicalabresi
#sottolostessocielo

Con questo post i leghisti calabresi rispondono a chi ha attaccato la loro posizione politica sull’abbandono dei calabresi al loro destino fuori regione dopo le ordinanze relative al coronvirus.

Per i leghisti calabresi dicono “Il nostro obiettivo è EVITARE L’ESODO ma NON ABBANDONARE NESSUNO E GESTIRE I SINGOLI CASI!”

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CORONAVIRUS IN GIAPPONE

Il coronavirus in Giappone, parliamone. Al giorno 20 marzo 2020, in Giappone, le statistiche dicono che gli infettati dal covid-19 sono 949 (compresi i morti e i guariti) mentre i decessi sono 33.
Dati importanti, ma di molto inferiori a quelli italiani.
In effetti ci si aspettava numeri più alti, se non altro per la vicinanza geografica del Giappone alla Cima e per gli intensi contatti turistici e commerciali tra i due Paesi.

E’ un po’ un mistero l’andamento di questa epidemia in Giappone.
Le critiche al governo Abe per la politica adottata nel combattere l’epidemia non mancano di certo.

Dai numeri balza all’occhio il numero dei test effettuati: solo 15.534 (in Corea del Sud, al momento, ci sono stati 248 mila testati; in Italia 182 mila). Di conseguenza, potrebbe sembrare che il contagio in Giappone sia ben più vasto di quanto riportino le statistiche.

Olimpiadi di tokyo 2020 e coronavirus

A luglio, come sapete, inizieranno le Olimpiadi a Tokyo, un evento su cui il Giappone ha puntato moltissimo. Ancora non è stata presa una decisione ufficiale, ma l’idea di rimandarle o, addirittura, cancellarle non è più da scartare. E’ tutto interesse del governo Abe tranquillizare il mondo mostrando cifre, tutto sommato, basse e tranquillizzanti. Nella decisione sulla sorte delle Olimpiadi, molto importante sarà il giudizio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Sembra anche che, a causa di una farraginosa burocrazia, molti malati non siano riusciti ad accedere ai test per l’accertamento della presenza del covid-19.
Sin dalla vicenda della nave Diamond Princess, il governo di Tokyo è stato criticato per la mancanza di una politica forte per contrastare l’epidemia. Il primo decesso è avvenuto il 28 gennaio, ma solo dopo un mese, il governo ha preso provvedimenti per contrastare la diffusione dell’epidemia. Inizialmente non erano neanche stati bloccati i voli provenienti dalla Cina.

In questa situazione ci sarebbe dovuta essere una rapida diffusione del covid-19 e dei decessi: ma la cosa non è avvenuta e anzi adesso, il Giappone, tra i Paesi del G7, è quello che sta meglio. Forse il picco deve ancora arrivare, ma sembra che, per ora, la situazione sia sotto controllo: la prefettura di Hokkaido, quella più colpita dall’epidemia, presto toglierà lo stato di emergenza e si pensa di riaprire le scuole in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico in Aprile.

La situazione e le prospettive

D’altronde i Giapponesi sono sempre stati particolarmente attenti all’igiene personale. A Date (Hokkaido), ad esempio, ho visto all’entrata dei supermercati c’è sempre un dispenser con disinfettante. Le strette di mano e gli abbracci non fanno parte della cultura giapponese e questo può aver influito non poco alla difficoltà della diffusione dell’epidemia. Per i giapponesi, poi, l’uso della mascherina è normale e molto diffusa. Forse anche il fatto di essere un’isola in cui gli accessi sono facilmente controllabili, ha avuto la sua importanza.

Insomma, la situazione dell’epidemia in Giappone, in questo momento, sembra essere grave, ma non drammatica. Attualmente ci sono pesanti restrizioni per i viaggiatori in arrivo da ben 38 Paesi.

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CALABRIA CHIUSA: SANTELLI FIRMA ORDINANZA.

Presidenza – Catanzaro, 22/03/2020

Ho appena firmato una ordinanza che prevede, con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020,  il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale.

Si potrà entrare o uscire dalla Calabria solo per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all’offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute.

Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione al contagio, si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni.

Lo rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

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Coronavirus,Times Square vuota:New York chiude, a casa tutti i lavoratori.

New York chiude. Il Governatore Andrew Cuomo, venerdì 20 marzo, ha emesso un’ordinanza con misure drastiche. A partire da sabato 21 marzo, i 19 milioni di cittadini della Grande Mela dovranno stare a casa fino a nuovo ordine. Consentiti solo gli spostamenti per fare la spesa. Cuomo ha ordinato anche la serrata di tutte le attività produttive e commerciali «non essenziali». Sono esclusi i negozi di alimentari e le farmacie. Divieti particolarmente severi per gli anziani, che potranno uscire solo brevemente e indossando la maschera protettiva.

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Lega Calabria: Gli scenari sono cambiati, ma Sofo non sembra essersene accorto.

Matteo Salvini

Gli scenari sono cambiati. Ma Sofo, e i loro non sembrano essersene accorti. Uno sconfitta non da poco che assomiglia tanto  a quella famosa storia del pugile messo a tappeto, che non riesce a darsi una ragione della propria sconfitta. Ha Vinto l’asse diretto dal Vice Responsabile Nazionale Enti Locali della Lega Walter Rauti e dal Segretario Regionale Cristian Invernizzi. L’erba cattiva va tagliata, e per avere frutti bisogna avere la pazienza di seminare, dopo aver ripulito, e coltivare ciò che di buono possa dare questa amata terra . Nei prossimi mesi sarà sicuramente formata la nuova classe dirigente della Lega calabrese guidata da Rauti e Invernizzi.

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Coronavirus. Il Tirreno cosentino è sempre piu’ isolato,”vietato entrare”

Ordinanze ad Aieta, Tortora, Acquappesa, Buonvicino e Guardia Piemontese. Nelle scorse ore avevano già blindato i propri confini le città di Paola, Grisolia, Belvedere Marittimo e Diamante.

Il Tirreno cosentino sempre più isolato. Dopo la chiusura della città di San Lucido da parte della presidente Jole Santelli per via di un alto numero di contagi, molti sindaci della costa tirrenica cosentina hanno adottato come misura di contenimento della diffusione del Covid-19 la chiusura dei confini delle proprie comunità. Non si entra e non si esce, a meno che non ci sia una comprovata esigenza legata a questioni improrogabili di lavoro o di salute.

Dopo San Lucido, le città di Paola, Grisolia, Diamante e Belvedere Marittimo, sono state blindate per volontà degli amministratori e oggi alla lista si aggiungono anche i comuni di Aieta, Tortora, Acquappesa, Buonvicino Guardia Piemontese.

Misure restrittive, ma meno drastiche, sono state adottate anche nei comuni di Praia a Mare, San Nicola Arcella, Scalea, Santa Maria del Cedro e Fuscaldo. In particolare,il sindaco di quest’ultima, Gianfranco Ramundo, scrive espressamente che per i non residenti è vietato viverci. Tutti i sindaci dei comuni tirrenici sono comunque al lavoro per varare nuove misure di contenimento del coronavirus già a partire dalle prossime ore.

 

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Maximiliano Granata(Legalità Democratica): Sui 300 dipendenti malati dell’ASP di Crotone, intervenga la Procura della Repubblica.

L’allarme lo aveva lanciato ieri l’Ordine dei medici di Crotone invitando i colleghi medici di base a non eccedere con i certificati di malattia che in questo periodo centinaia di persone stanno richiedendo per potersi assentare dal lavoro e tenersi al riparo da eventuali contagi da coronavirus. Oggi l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone fornisce un dato eclatante: 300 dipendenti della stessa Asp risultano attualmente in malattia.

Con il dovuto rispetto per tutti coloro che legittimamente stanno usufruendo di un beneficio di legge, occorre tuttavia sottolineare l’anomalia del dato, stranamente coincidente con l’acuirsi dell’emergenza coronavirus”.

Sull’anomalia del dato intervenga la procura della Repubblica di Crotone, per verificare se sussistono fatti previsti dalla legge come reato. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata

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Coronavirus:Paola,Grisolia,Diamante, Belvedere Marittimo e Scalea blindate. San Lucido zona rossa.

«Quotidianamente mi confronto con molti abitanti del posto che esprimono la loro paura – dichiara Antonio De Caprio – consigliere regionale di Forza Italia,domandandomi perchè nessuno si prende a cuore il comune di Scalea. Dopo Paola, Grisolia, Diamante e Beledere Marittimo, blindate per volontà degli amministratori, ho interpellato l’attuale commissario prefettizo di Scalea, Giuseppe Guetta. Recependo l’appello si è riusciti – continua il consigliere – a blindare la città e tutelare i cittadini. Invito i residenti di Scalea a non allontanarsi dal territorio, si sbarreranno gli accessi a seguito del provvedimento comunale. Non vi è dubbio che bisogna anche approntare, altrettanto efficacemente, ogni azione capace di alleviare i disagi, ricordo a tal proposito l’iniziativa della Croce Rossa Comitato Alto Tirreno Cosentino per il servizio di consegna spesa e farmaci a domicilio. La polizia municipale sorveglierà i confini comunali per garantire il rigoroso rispetto delle azioni poste in essere. In corso di notifica anche numerose ordinanze di quarantena obbligatoria. Il commissario – conclude De Caprio – al quale va il mio plauso per la responsabilità e sensibilità dimostrata, mi ha assicurato l’adozione di misure maggiormente restrittive qualora quelle definite nella giornata odierna dovessero risultare insufficienti».

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Coronavirus. Le bare sui camion militari, Bergamo sotto choc

Bergamo Coronavirus .Il convoglio dell’esercito ha attraversato la città di notte: salme verso l’Emilia per essere cremate. L’assedio del virus continua: ore di angoscia in case e ospedali ormai allo stremo.

Trasportano 65 bare che Bergamo non può più seppellire, che non riesce più nemmeno a cremare. I militari le scorteranno a Modena e Bologna, poi le ceneri torneranno dai loro cari.

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Giovanni e Lucia Marletta:Grazie a tutti per il bel ricordo di Francesca Mattioli.

In un momento così doloroso per la nostra famiglia, oggi purtroppo privata della nostra Francesca, dopo anni di sofferta speranza, abbiamo trovato conforto nei tanti pensieri e messaggi di cordoglio e di sentita partecipazione che, per la sua perdita, ci sono pervenuti dagli amici, da chi l’ha avuta come collega, da chi l’ha avuta come insegnante, da chi l’ha conosciuta sul lavoro, da chi insieme a lei ha preso parte fattiva alle molteplici iniziative -sociali, culturali e di promozione della città di Piazza Armerina, città che aveva adottato e che l’aveva adottata- che l’hanno vista in prima linea, da chi per un qualche motivo ha avuto l’occasione di conoscerla, dalle associazioni alle cui attività ha contribuito instancabilmente e dalle associazioni con le quali ha collaborato.

Ciò non basta a colmare il vuoto che nella nostra famiglia si è creato ma questo abbraccio corale di cui, pur distanti, abbiamo sentito il calore, ci consente senza dubbio di acquisire la concreta certezza che Francesca con la sua spontaneità, la sua generosità, la sua modernità, il suo impegno disinteressato, il suo entusiasmo tipicamente emiliano ha lasciato un segno e che ha trovato nel corso della sua vita a Piazza Armerina, siciliana tra i siciliani, piazzese tra i piazzesi, una città accogliente ed ospitale e persone desiderose di fare e di promuovere, per il tramite delle diverse associazioni di cui Francesca è stata socia ed anche  fondatrice, solidarietà, ricerca, cultura, socialità, turismo, tradizioni locali ed eno-gastronomiche, nella consapevolezza delle grandi potenzialità di questa nostra terra di Sicilia e del territorio Piazzese.

Quello che veramente ami rimane, il resto è scorie. Quello che veramente ami non ti sarà strappato. Quello che veramente ami è la tua vera eredità’.

Francesca ed il bel ricordo di lei nelle vostre parole e nei vostri atti di generosità, indirizzati nel solco da lei seguito e di cui ci è stata data comunicazione, sono la nostra eredità.

Grazie a tutti, Giovanni e Lucia Marletta

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Piazza in diretta:Francesca Mattioli in Marletta era legata profondamente alla nostra città.

Cosenza- Ha reso l’anima a Dio la signora Francesca Mattioli in Marletta. Questa notte, dopo lunga malattia, Piazza Armerina ha definitivamente perso una delle sue più infaticabili e prodighe cittadine. Profondamente legata alla nostra città, con il marito, l’alto magistrato Giovanni Marletta, hanno dedicato opere e missioni a piene mani ed a cuore aperto per la crescita culturale, umana e sociale della nostra città. Un modello autentico e genuino che va additato come esempio fulgido per ogni generazione presente e futura. Una Donna, con il maiuscolo a tutto tondo, alla quale Piazza Armerina, tributerà, di certo, il doveroso ricordo. Al marito Giovanni Marletta , alla figlia Lucia con il marito, ai parenti tutti le condoglianze della redazione di PiazzainDiretta.
rlferrara
Foto tratta dal post di Marco Incalcaterra

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Il Sindaco della città di Piazza Armerina: L’attaccamento di Francesca Mattioli alla nostra città non verrà dimenticato.

Appresa con dispiacere la dipartita della Signora Francesca Mattioli Marletta , porgo a nome mio e della giunta sentite condoglianze alla famiglia, in particolare al marito S.E.Giovanni Marletta , stimatissimo magistrato , già pretore della nostra Città . La Signora Marletta è stata , pur non essendo piazzese di nascita, una Donna profondamente innamorata della nostra Piazza Armerina, della sua storia e delle sue tradizioni. Questo suo attaccamento non solo non verrà dimenticato, ma spero potrà essere imitato e preso da esempio da tutti .
Nino Cammarata
Sindaco di Piazza Armerina

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La scomparsa dell’indimenticabile Francesca Mattioli e la sua instancabile passione per la città di Piazza Armerina

La notizia della scomparsa della professoressa Francesca Mattioli, moglie del Giudice Giovanni Marletta, venuta a mancare questa notte nella città di Cosenza, ha suscitato la reazione di numerosi commenti e ricordi sui social. Il Presidente del consiglio comunale della città di Piazza Armerina Marco  Incalcaterra, “Questa notte a Cosenza è venuta a mancare la Signora Francesca Mattioli Marletta . La nostra comunità perde una grande Donna ! Ha amato Piazza Armerina come se fosse stata la Sua città natale a tal punto che , insieme al marito , il Giudice Giovanni Marletta , decisero di eleggerla a loro Patria , profondendo a piene mani cure e attenzioni . Il Suo amore per la nostra Città dovrà essere additato a modello ed esempio da tenere costantemente presente e da imitare. Per questo , sono certo , il Suo nome verrà ricordato per sempre accanto a quello dei migliori figli di Piazza . Personalmente ringrazio il Signore per avermela fatta conoscere e per il dono prezioso della sua amicizia . Al marito Giovanni Marletta , alla figlia Lucia con il marito Maximiliano Granata , ai nipoti e ai parenti tutti , la mia vicinanza e il mio affetto in un momento così triste , con la promessa di poterla ricordare come merita , quando i tempi lo consentiranno . Concludo citando S.Agostino : non ti chiediamo Signore perché ce l’hai tolta , ma ti ringraziamo per avercela donata”. Agata Caruso già Presidente F.I.D.A.P.A. della sezione di  Piazza Armerina nel  biennio 2015/2017 “Oggi si spegne un pezzo di storia umana ed associativa. E’ venuta a mancare Francesca Marletta, grande amica, donna rara e speciale, che tanto ha donato alla nostra Fidapa, perché fidapina nel cuore. Unite dal dolore, le auguriamo buon viaggio, non la dimenticheremo.” Ettore Messina, Assessore al Turismo della città di Piazza Armerina “La signora Francesca Marletta , sempre in prima fila nell’organizzazione di eventi culturali e benefici , caparbia e combattiva con un gran seguito di appassionati come lei , dedicava energie e tempo al miglioramento culturale della nostra società ! La conosco sin da bambino e ho avuto il piacere di collaborare con lei in varie occasioni ! Spero che un giorno ,quando questo triste periodo sarà passato, potremo ricordarla come merita durante un momento istituzionale di cultura e “memoria”. Fabrizio Tudisco già assessore comunale della città di Piazza Armerina “Mi spiace moltissimo. Rimangono I ricordi di periodi meravigliosi nei quali si collaborò fattivamente per rendere gradevole ed ospitale la nostra Piazza Armerina.” Il Presidente della commissione Ambiente della città di Cosenza, Vincenzo Granata, la ricorda come una donna esemplare, di grande spessore intellettuale e dotata di grande generosità, una donna straordinaria da sempre impegnata nel sociale. Amava molto la città di Piazza Armerina e infine il genero Maximiliano Granata dichiara che a noi tutti  piacerà ricordarla con le parole di Esmeralda Rizzo: “Esempio di classe e charme, ma soprattutto di grande modernità per la sua apertura , come della sua instancabile passione per questa città alla quale ha donato l’entusiasmo del “fare” , sempre e comunque.”

Sei stata una grande donna moderna e aperta con una grande passione per la città di Piazza Armerina, dove hai vissuto con il tuo grande amore Giovanni Marletta. Non ti dimenticheremo perché rimarrai sempre nei nostri ricordi e nel nostro cuore .

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Vince la linea di Cristian Invernizzi e Walter Rauti: Alla Lega l’Assessorato con più deleghe e la vicepresidenza della Regione Calabria

La Lega in Giunta ci sarà ma con profilo, nome e deleghe assai diversi da quelli circolati negli ultimi giorni. L’assessore del Carroccio è Nino Spirlì, nome e volto noto nel centrodestra, che in passato mai ha ricoperto incarichi politici. A lui dovrebbero andare le deleghe di Cultura, Artigianato, Commercio e Legalità. Gli scenari sono cambiati. Ma Sofo, Furgiuele e i loro non sembrano essersene accorti. Un assessorato dal portafoglio pesante, irrobustito dalla vicepresidenza di Giunta. Uno sconfitta non da poco per l’area di Sofo e Furgiuele. Vince l’asse diretto dal Vice Responsabile Nazionale Enti Locali della Lega Walter Rauti e dal Segretario Regionale Cristian Invernizzi. In particolare Walter Rauti  giovane professionista di origini calabresi che ha curato negli ultimi mesi tutta una serie di aspetti organizzativi relativi alle elezioni regionali è riuscito a creare  un nuovo corso per la Lega calabrese.

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CORONAVIRUS. SANTELLI, “ORDINANZA PER ‘CHIUDERE’ SAN LUCIDO”

Presidenza – Catanzaro, 17/03/2020

Ho appena emanato l’ordinanza che dispone la ‘chiusura’ del Comune di San Lucido (CS).

Una misura che si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati fra ieri e oggi.

L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.

Potranno varcare i confini comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all’emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

L’ordinanza consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Lo rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

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CORONAVIRUS Calabria: Continuano ad aumentare i rientri che salgono a 8419. Le persone positive sono 114 .

Presidenza – Catanzaro, 17/03/2020
In Calabria ad oggi sono stati effettuati 1165 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 114 (+25 rispetto a ieri), quelle negative sono 1051. Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: – Catanzaro: 9 in reparto; 3 in rianimazione; 8 in isolamento domiciliare – Cosenza: 16 in reparto; 4 in rianimazione; 7 in isolamento domiciliare – Reggio Calabria: 16 in reparto; 3 in rianimazione; 25 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 1 deceduto – Vibo Valentia: 4 in isolamento domiciliare – Crotone: 4 in reparto; 13 in isolamento domiciliare I soggetti in quarantena volontaria sono 4666, così distribuiti: – Cosenza: 1250 – Crotone: 367 – Catanzaro: 425 – Vibo Valentia: 489 – Reggio Calabria: 2135 Le persone giunte in Calabria negli ultimi quattordici giorni che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 8419. Bollettino aggiornato alle ore 17 del 17/03/2020
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Calabria: L’ala dissidente della Lega vuole un posto in Giunta.

Poche ore al primo consiglio regionale della Calabria . Ma l’ala dissidente del Carroccio protesta e si appella a Salvini, insistendo sulla presenza della Lega in Giunta, Tilde Minasi alla presidenza del consiglio e Pietro Molinaro, all’Assessorato all’Agricoltura.  Nei giorni scorsi il Vice Responsabile Nazionale della Lega, Walter Rauti, aveva dichiarato “Continuiamo a lavorare, le polemiche sterili e inopportune danno il metro umano di chi le fa. È più importante pensare alle GENTE piuttosto che alla GIUNTA. Forse non per tutti però.”  In queste ore si stanno susseguendo le riunioni delle fazioni opposte per cercare di trovare l’unità .

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Calabria: La Lega si spacca, fuori Pietro Molinaro, dentro Filippo Mancuso verso la Presidenza del Consiglio Regionale.

Lo scenario della Lega calabrese sta scatenando la guerra civile. Da un lato l’area dissidente composta dal deputato Domenico Furgiuele, dall’europarlamentare Vincenzo Sofo e dai tre consiglieri regionali (Tilde Minasi, Pietro Raso,Pietro Molinaro). Dall’altro lato il vice responsabile nazionale degli Enti Locali Walter Rauti, il segretario regionale Cristian Invernizzi e il consigliere regionale Filippo Mancuso vicino all’area del Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, sempre più vicino a passare nelle file della Lega . In questo scenario ne potrebbe trarre vantaggio Filippo Mancuso che sarebbe proiettato verso la Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, mentre viene quasi data per certa l’ esclusione di Pietro Molinaro dalla giunta regionale.

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CORONAVIRUS. Aumentano a 7793 le persone giunte in Calabria.

Presidenza – Catanzaro, 16/03/2020

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 819 tamponi.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 89 (+21 rispetto a ieri), quelle negative sono 730.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

– Catanzaro: 7 in reparto; 2 in rianimazione; 4 in isolamento domiciliare

– Cosenza: 15 in reparto; 3 in rianimazione; 5 in isolamento domiciliare

– Reggio Calabria: 9 in reparto; 2 in rianimazione; 19 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 1 deceduto

– Vibo Valentia: 4 in isolamento domiciliare

– Crotone: 5 in reparto; 12 in isolamento domiciliare

I soggetti in quarantena volontaria sono 4583, così distribuiti:

– Cosenza: 1230

– Crotone: 293

– Catanzaro: 371

– Vibo Valentia: 458

– Reggio Calabria: 2231

Le persone giunte in Calabria negli ultimi quattordici giorni che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 7793.

Bollettino aggiornato alle ore 17 del 16/03/2020

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Regione Calabria:All’emergenza Coronavirus si aggiunge l’emergenza rifiuti.

Il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca ha scritto alla presidente della Giunta Regionale Jole Santelli, perchè si paventa “una possibile crisi delle aziende attive nella raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti”

“La Calabria – ha detto Mazzuca – è chiamata a fronteggiare con tutti i mezzi l’emergenza sanitaria in atto per la quale la presidente sta assumendo iniziative rigorose. Il rischio reale è che il quadro possa aggravarsi ulteriormente con l’aggiunta di una crisi ecologica che renderebbe il tutto drammatico, con una drastica riduzione, se non addirittura il blocco completo della raccolta dei rifiuti. Un comparto che, come risulta di immediata evidenza, non può concedersi soste, tentennamenti organizzativi o interruzioni di sorta dal momento che fornisce un servizio pubblico essenziale per i cittadini”

Da qui la richiesta alla presidente della Regione Jole Santelli di un intervento risolutivo  volto ad “intervenire con immediatezza affinché i Comuni o, in via surrogatoria la Regione o il Governo possano provvedere al pagamento delle somme dovute per consentire alle aziende di poter far fronte al giusto pagamento dei lavoratori per scongiurare una situazione che rischia di diventare ingovernabile con riflessi pesantissimi per la sicurezza igienico sanitaria del territorio e dei cittadini”.

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Coronavirus. Gli ultimi aggiornamenti della Regione Calabria.

Coronavirus. Il bollettino della Regione Calabria

Presidenza – Catanzaro, 15/03/2020

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 702 tamponi

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 68, quelle negative sono 634.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

– Catanzaro: 7 in reparto; 2 in rianimazione; 2 in isolamento domiciliare

– Cosenza: 11 in reparto; 3 in rianimazione; 3 in isolamento domiciliare

– Reggio Calabria: 9 in reparto; 1 in rianimazione; 10 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 1 deceduto

– Vibo Valentia: 4 in isolamento domiciliare

– Crotone: 5 in reparto; 9 in isolamento domiciliare

I soggetti in quarantena volontaria sono 4230, così distribuiti:

– Cosenza: 1210

– Crotone: 293

– Catanzaro: 494

– Vibo Valentia: 433

– Reggio Calabria: 1800

Le persone giunte in Calabria negli ultimi quattordici giorni che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 6787.

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Regione Calabria “Coronavirus” : Santelli “Ci sono solo cento posti in terapia intensiva”.

In una trasmissione televisiva su Rai3 , intervistata da Lucia Annunziata, il Presidente della Regione Calabria ,Jole Santelli, dichiara ” Ieri ho ricevuto una email, penso che anche i miei colleghi l’abbiano ricevuta, e mi dicono che i macchinari arriveranno qui tra 45 giorni, e io ho cento posti di terapia intensiva, che faccio ? La Calabria è in una situazione peggiore rispetto a Puglia e Sicilia .

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Coronavirus:Le persone giunte in Calabria sono 6302.Sono in quarantena volontaria 4706 .

CORONAVIRUS. IL BOLLETTINO DELLA REGIONE CALABRIA

Presidenza – Catanzaro, 14/03/2020

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 581 tamponi Le persone risultate positive al Coronavirus sono 60, quelle negative sono 521. Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: – Catanzaro: 6 in reparto; 1 in rianimazione; 2 in isolamento domiciliare – Cosenza: 9 in reparto; 2 in rianimazione; 4 in isolamento domiciliare – Reggio Calabria: 5 in reparto; 1 in rianimazione; 11 in isolamento domiciliare; 1 guarito; – Vibo Valentia: 3 in isolamento domiciliare – Crotone: 2 in reparto; 13 in isolamento domiciliare I soggetti in quarantena volontaria sono 4706, così distribuiti: – Cosenza: 1999 – Crotone: 239 – Catanzaro: 464 – Vibo Valentia: 404 – Reggio Calabria: 1600 Le persone giunte in Calabria negli ultimi quattordici giorni che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 6302. Ai dati forniti oggi alla Protezione Civile Nazionale, va aggiunta una persona deceduta a Reggio Calabria, risultata positiva al test Coronavirus dopo il decesso.

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Reggio Calabria: Un uomo di Montebello Jonico morto ieri aveva il Coronavirus. “Stava benissimo, nessuna patologia”

Un uomo di 65 anni di Montebello Jonico, in provincia di Reggio Calabria, deceduto ieri, e’ risultato positivo al coronavirus. L’uomo, secondo quanto ricostruito da fonti sanitarie, era arrivato senza vita al pronto soccorso dell’ospedale di Melito Porto Salvo, trasportato dai familiari.

 Un uomo di 65 anni di Montebello Jonico, in provincia di Reggio Calabria, deceduto ieri, e’ risultato positivo al coronavirus. L’uomo, secondo quanto ricostruito da fonti sanitarie, era arrivato senza vita al pronto soccorso dell’ospedale di Melito Porto Salvo, trasportato dai familiari.

 I sanitari hanno tentato invano di rianimarlo. Solo dopo si e’ appreso che l’uomo nei giorni precedenti aveva avuto la febbre, ed e’ stato disposto per questo a un tampone che oggi ha confermato la presenza del virus. Ora anche i familiari e medici e infermieri entrati in contatto con l’uomo dovranno sottoporsi ai controlli. Si tratta del primo decesso con coronavirus in Calabria. (AGI)
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Calabria:Walter Rauti(Lega) “E’ più importante pensare alle GENTE piuttosto che alla GIUNTA”

Pubblica su facebook una sua dichiarazione, il Vice Responsabile Nazionale degli Enti Locali della Lega :

Non si può rimanere immobili di fronte al rischio che le persone si ammalino e non ci siano sufficienti posti in reparti specializzati e terapie intensive a causa dei tagli e delle ruberie del passato.

Non ci si può arrendere all’inevitabile e mentre il pubblico si organizza, si deve chiedere a tutti di fare la propria parte, a partire dalle strutture sanitarie private, che hanno goduto di ottima salute economica grazie ai finanziamenti, spesso salvate a ripetizione nelle loro crisi economiche.
Adesso è il momento di contribuire evitando però che una crisi diventi motivo e occasione per speculare sull’emergenza come è accaduto per altri settori dopo i vari terremoti.

Non possiamo permetterci di non provare a fare tutto questo, perché il tempo è poco e l’emergenza cresce.

Si dice che in Calabria non si possano toccare certi interessi, che chi tocca la sanità privata si brucia, diventa il nemico pubblico numero 1 della politica e della stampa amica.
Non ci voglio credere, nè ci voglio pensare perchè in questo momento l’emergenza è altrove e le priorità sono altre.

Continuiamo a lavorare, le polemiche sterili e inopportune danno il metro umano di chi le fa.

È più importante pensare alle GENTE piuttosto che alla GIUNTA.
Forse non per tutti però.

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Nuovi rientri, Santelli: “Prefetti allertati, controlli capillari”

Nelle scorse ore abbiamo assistito a un altro “esodo” di persone provenienti dal Nord Italia e che stanno per arrivare anche in Calabria. Voglio tranquillizzare i calabresi, scrive Jole Santelli – ho sentito il Prefetto di Catanzaro che mi ha rassicurata sulla rete dei controlli che saranno capillari, ai fini della prevenzione del contagio.

A coloro che in queste ore hanno fatto ritorno, raccomando di rispettare il periodo di quarantena e di comunicare immediatamente la propria presenza in Calabria alle autorità sanitarie locali e attraverso il sito https://emergenzacovid.regione.calabria.it

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CORONAVIRUS. IL BOLLETTINO GIORNALIERO DELLA REGIONE CALABRIA

Presidenza – Catanzaro, 13/03/2020

In Calabria ad oggi sono effettuati 422 tamponi Le persone risultate positive al Coronavirus sono 38, quelle negative sono 384. Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: – Catanzaro: 6 in reparto; 1 in rianimazione – Cosenza: 6 in reparto; 2 in rianimazione; 2 in isolamento domiciliare – Reggio Calabria: 6 in reparto; 6 in isolamento domiciliare; 1 guarito – Vibo Valentia: 3 in isolamento domiciliare – Crotone: 5 in isolamento domiciliare I soggetti in quarantena volontaria sono 3668, così distribuiti: – Cosenza: 1200 – Crotone: 195 – Catanzaro: 450 – Vibo Valentia: 373 – Reggio Calabria: 1450 Le persone giunte in Calabria negli ultimi quattordici giorni, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 5672

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Coronavirus Calabria: A rischio il sistema sanitario con le 5008 persone rientrate.

Le persone giunte in Calabria negli ultimi quattordici giorni, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 5008, ma si stima che siano almeno il doppio . Le 5008 persone rientrate mettono a serio rischio il sistema sanitario calabrese che cosi implode .

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CORONAVIRUS. IL BOLLETTINO DELLA REGIONE CALABRIA

Presidenza – Catanzaro, 12/03/2020

In Calabria ad oggi sono effettuati 360 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 35, quelle negative sono 325. Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: – Catanzaro: 5 in reparto; – Cosenza: 7 in reparto; 2 in rianimazione; 1 in isolamento domiciliare – Reggio Calabria: 4 in reparto; 6 in isolamento domiciliare; 1 guarito – Vibo Valentia: 4 in isolamento domiciliare – Crotone: 5 in isolamento domiciliare I soggetti in quarantena volontaria sono 2382, così distribuiti: – Cosenza: 430 – Crotone: 140 – Catanzaro: 396 – Vibo Valentia: 363 – Reggio Calabria: 1053 Le persone giunte in Calabria negli ultimi quattordici giorni, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 5008.

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Governo chiude molti aeroporti, compreso Reggio, fino al 25 marzo. Operativo Lamezia

La Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato ieri un decreto per razionalizzare il servizio di trasporto aereo in considerazione della ridotta mobilità sul territorio nazionale e per contenere l’emergenza sanitaria da coronavirus.

Nel provvedimento si dispone che, per tutelare la salute dei passeggeri e dei lavoratori, sono assicurati nel settore del trasporto aereo esclusivamente tutti i servizi essenziali.

In considerazione delle numerose richieste dei gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della loro capacità infrastrutturale, nonché della necessità di garantire i collegamenti insulari, l’operatività dei servizi è limitata agli aeroporti di Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera e Roma Ciampino per i soli voli di stato, trasporti organi, canadair e servizi emergenziali.

Gli operatori sanitari che prestano servizio presso gli altri aeroporti possono essere da supporto per le esigenze sanitarie di aeroporti o porti limitrofi.

E’ rimessa alla valutazione dell’Ente nazionale per l’aviazione civile la possibilità di consentire l’operatività degli altri aeroporti in considerazione delle seguenti esigenze: mantenimento dei requisiti di certificazione aeroportuale; previsione dell’accesso alle infrastrutture e del loro utilizzo per i dipendenti dell’ENAC, di Enav S.p.A. e degli Enti di Stato basati in aeroporto; ripristino immediato della piena operatività dell’aeroporto, qualora ritenuto necessario; esigenze operative di voli cargo e posta, nonché di voli di Stato, di Enti di Stato, di emergenza sanitaria o di emergenza di altro tipo.

Le disposizioni del decreto sono in vigore fino al 25 marzo 2020 e si applicano alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano.

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Coronavirus: “Le periferie restano lontane, Praia e Trebisacce ancora fuori”.

“La Regione Calabria ha approvato il Piano di emergenza Coronavirus che prevede l’attivazione di 400 posti letto di terapia intensiva.
C’è da essere sicuramente contenti perchè finalmente qualcosa si muove per fronteggiare la grave emergenza anche se molto ancora vi è da fare ed i posti sono pochi.
Non posso però non segnalare che ancora una volta, per l’ennesima volta, le periferie continuano ad essere troppo lontane e quindi abbandonate.
I Presidi sanitari di Praia a Mare e Trebisacce che costituiscono il nord della Calabria sono rimasti fuori, tanto per non cambiare.
Una volta erano funzionanti ed efficienti Ospedali di frontiera, chiusi da una politica cieca e sorda, forse perché serviva cittadini calabresi più vicini alla Basilicata che non alla Calabria.

 Auguriamoci di non averne bisogno e che il Virus stia il più lontano possibile, ma per questi territori non è un bel buongiorno.
Quella allegata è la disposizione figurativa delle attivazioni da mettere in atto, in evidenza i presidi interessati, il solito accentramento dei soliti noti mentre il Nord Calabria è tagliato fuori”. Lo afferma il consigliere comunale Tortora.
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Coronavirus: La Città di Cosenza continua a rimanere deserta.I cosentini è il loro grande senso di responsabilità.

Questa mattina il parcheggio della biblioteca della città dei ragazzi, in via panebianco, era completamente vuoto. Per il Coronavirus la Città di Cosenza continua a rimanere deserta. I cosentini stanno dimostrando grande senso di responsabilità.

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Coronavirus,Salvini:”In Calabria il rischio aumenta enormemente”

“La sanita’ della Lombardia e’ un conto, se ci trasferiamo in Campania e in Calabria il rischio aumenta enormemente”. Lo ha affermato Matteo Salvini in diretta su Radio Radio. “Qualche medico mi ha scritto – ha spiegato – Matteo ho pianto perche’ stanotte ho dovuto scegliere chi salvare. Non vorrei che l’emergenza di alcune regioni italiane poi diventasse nazionale”.

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Conferimento Rifiuti, in Provincia di Cosenza,il sistema è imploso:Il Prefetto è assente,Calabra Maceri preavvisa la chiusura

Da Calabra Maceri intanto arriva l’ennesimo preavviso di chiusura delle porte per i noti problemi di natura finanziaria e per quelli tecnici.L’azienda ieri ha scritto all’ATO, alla Regione, alla Prefettura e a Unindistria Calabria. Per quanto riguarda i problemi finanziari, Calabra Maceri ricorda all’ATO Cosenza il mancato pagamento dei servizi erogati tra l’8 Ottobre e il 31 Dicembre 2019: il debito ammonta a 2.531.902,26. Inoltre per la stipula del nuovo contratto (1 Gennaio-30 Giugno 2020) continuano ad accumularsi ritardi che non consentono la rendicontazione delle attività già prestate .Per quanto riguarda gli aspetti tecnici da Calabra Maceri sottolineano la mancanza di spazi per il completo smaltimento dei sovvalli di processo determinati dalla chiusura di Vetrano e Cassano. Si avvicina il giorno del pagamento degli stipendi al personale (circa 1,2 milioni di euro) per cui Calabra Maceri preannuncia il blocco delle attività da lunedi se nel frattempo non saranno state erogate almeno le somme relative al 2019. Il Prefetto per le sue funzioni avrebbe già dovuto convocare con urgenza una riunione, purtroppo è completamente assente.

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Il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata: La Regione Calabria istituisca un osservatorio sulla Depurazione in Calabria

La condizione critica del settore della depurazione in Calabria è di stretta attualità e risaputo: con l’arrivo della stagione estiva il problema si amplifica e la salute del mare e il turismo balneare hanno la peggio.

Il mare, i fiumi e le risorse idriche rappresentano un patrimonio inestimabile per la Regione, fonte di lavoro e di sviluppo dell’economia. È nostro dovere tutelare questa bellezza e questa ricchezza ed offrire ai turisti e non solo un mare pulito ed una gestione corretta delle risorse.
La Regione dovrebbe istituire un osservatorio sulla Depurazione in Calabria. È fondamentale che le istituzioni, le associazioni e le forze dell’ordine si uniscano e facciano fronte comune per cercare di risolvere un problema sempre più preoccupante. L’istituzione che rappresento dichiara la propria disponibilità al  Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, per contribuire ad iniziare un percorso di buon governo nel settore ambiente in vista della prossima stagione estiva. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

 

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UN VIRUS PEGGIORE DI QUELLO CINESE: L’IGNORANZA DELLA NORMA ED ESAGERATA FOBIA. Preannunciato Esposto per procurato allarme .

Sono bastati dieci giorni di “prove del virus cinese” per far scomparire dall’agenda mentale dei cosentini problemi come quello della risoluzione delle mille problematiche amministrative del Comune.

Mancanza di dovuta attenzione che si alterna ad esagerate fobie, ad ondate di panico.

Tutto ciò è la dimostrazione che la partecipazione alla vita pubblica dei cittadini (quelli che in qualche modo e misura vi partecipano) obbedisce ad incomprensibili finalità che non sono quelle della soluzione e da far fronte ai problemi veri in sé considerati, ma di corrispondere, assecondare e sfruttare moti ed impressioni della pubblica opinione e neppure quella meglio informata ed attenta.

Questa è la debolezza di alcuni nostri concittadini .

Ma andate a ridare un’occhiata alle notizie date in questi giorni da qualche giornalista sprovveduto. Osservate il tono e gli effetti della selezione delle notizie. Vorrei precisare che Decreti, informative e circolari, Nazionale, Regionale e Locale prevedono la libertà di circolazione escluso limitazioni zona rossa secondo DPCM “febbraio 2020 & marzo 2020”.

Una mia permanenza a Rimini ha provocato l’attenzione di qualche pseudo giornalista, il quale ha prodotto un articolo comico dettato dall’ignoranza della norma. Non ho bisogno né voglia di dar conto a chicchessia dei miei spostamenti, tranne di quello che sarà da me effettuato presso il Tribunale di Cosenza, dove depositerò nei confronti, di tale signor giornalista, una denuncia per procurato allarme, per come previsto dall’art. 658 del codice penale.

Vincenzo Granata

consigliere città di Cosenza

Lega Salvini Premier

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Ente per i Parchi Marini Regionale: Oliverio ha fallito, serve una nuova classe dirigente.

E’ fondamentale continuare ad immaginare e strutturare un sistema integrato delle Aree Protette che coinvolga i Parchi Nazionali, il Parco Regionale, le Riserve ed i Parchi Marini affinché si riconosca, prioritariamente, la filiera del territorio e l’espressione dei suoi valori naturalistici e ambientali quali principali attrattori e fattori di sviluppo. si deve confermare il riconoscimento dell’eccezionale valore biogeografico dell’insieme delle Nostre Aree Protette, aspetto, questo, che suggerisce la opportunità di teorizzare e praticare processi e politiche di sviluppo regionali all’interno di una visione unitaria e coordinata”. In questo contesto il centro sinistra a guida Oliverio ha fallito . In questi anni si ha solo notizia di un comunicato del 21.02.2020 dove si informano i cittadini calabresi, “Udite, Udite”, che l’Ente per i Parchi Marini Regionale si è dotato di un proprio logo e del portale istituzionale. Serve invece a nostro avviso una nuova fase di riorganizzazione e programmazione dei Parchi Marini nel più ampio contesto delle Aree Protette che interessa più del 25% della superficie regionale. Reputiamo che la Calabria, in quanto “Regione dei Parchi”, abbia bisogno di una nuova classe dirigente, per contribuire ad ispirare ed orientare le politiche di governo del territorio nelle più opportune sedi nazionali ed europee”. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

 

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Granata(Valle Crati): Depurazione, pronti a sostenere il Presidente Jole Santelli per uscire dall’emergenza.

Bisogna immediatamente organizzare una task force per uscire dall’emergenza Depurazione in Calabria, condizionata dalle procedure di infrazione che allo stato attuale riguardano n. 13 agglomerati sopra i 15.000 abitanti e n. 150 agglomerati sopra i 2.000 abitanti. Il settore della Depurazione è stato commissariato in Calabria dal 1999 al 2010 e risultano essere stati spesi, nel medesimo periodo, oltre 900 milioni di Euro. Quasi due cicli di programmazione UE, oltre a risorse nazionali, compromettendo l’organizzazione del servizio idrico integrato nel territorio regionale ( si è investito moltissimo sul ciclo passivo e non sul ciclo attivo). Servono strumenti sovraordinari di programmazione e attuazione, attraverso una task force tra i soggetti preposti, che in raccordo con la Regione possano affrontare l’emergenza in maniera adeguata. Il Consorzio Valle Crati è pronto a sostenere il Presidente della Regione per uscire dall’emergenza. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Il nuovo corso della Lega in Calabria. Rauti e Invernizzi in campo.

Il giovane professionista di origini calabresi che ha curato negli ultimi mesi tutta una serie di aspetti organizzativi relativi alle elezioni regionali, alla presenza del leader Matteo Salvini in Calabria, è il nuovo vice responsabile nazionale degli Enti Locali. Cristian Invernizzi  non sarà più Commissario bensì Segretario Regionale della Lega Calabria per Salvini Premier, e rimarrà in carica per 3 anni. Inzia il nuovo corso della Lega e la relativa organizzazione sul territorio.

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Emergenza Rifiuti:Cosenza, impianto nuovamente saturo. Il sistema è imploso.

In provincia di Cosenza l’impianto privato ad uso pubblico è nuovamente saturo. Bisogna convocare con urgenza  un tavolo di concertazione con il Prefetto, il Presidente Comunità d’Ambito della provincia di Cosenza o suo delegato, il DUC della Comunità d’Ambito della Provincia di Cosenza, il Presidente del Consorzio Valle Crati, i gestori degli impianti di trattamento designati dalla Comunità d’Ambito della Provincia di Cosenza, l’Assessore all’Ambiente della Regione Calabria o suo delegato, il  Direttore Generale del Dipartimento Regionale competente a decidere in materia di rifiuti o suo delegato.  Il sistema è imploso, bisogna  individuare soluzioni tampone, nell’immediato, in grado di farci uscire dall’emergenza nel breve periodo.

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Granata (Valle Crati):Istituita l’Unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza dei Rifiuti nella provincia di Cosenza.

Il Consorzio Valle Crati ha istituito una task force finalizzata alla risoluzione delle criticità connesse all’emergenza rifiuti in cui versano, ad oggi, i Comuni ubicati nel territorio della provincia di Cosenza. La task force è stata denominata Unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza dei rifiuti nella provincia di Cosenza. L’Unità sarà composta dai seguenti membri : Presidente del Consorzio Valle Crati, Presidente Comunità d’Ambito della provincia di Cosenza o suo delegato, DUC della Comunità d’Ambito della Provincia di Cosenza, gestori degli impianti di trattamento designati dalla Comunità d’Ambito della Provincia di Cosenza, Assessore all’Ambiente della Regione Calabria o suo delegato, Direttore Generale del Dipartimento Regionale competente a decidere in materia di rifiuti o suo delegato. Essendosi avviata un’assidua interlocuzione e, nel contempo, una esemplare collaborazione tra il Consorzio Valle Crati, la Regione Calabria e la Comunità d’Ambito della Provincia di Cosenza, l’Ente consortile puo’ intensificare il proprio contributo mettendo a disposizione le risorse umane, gli strumenti e la logistica in suo possesso nonché rendendosi parte attiva nel processo di risoluzione della problematica emergenziale dei rifiuti almeno nel territorio della provincia di Cosenza. L’unità Tecnica Operativa per la risoluzione dell’emergenza rifiuti nella provincia di Cosenza si occuperà di supportare la Regione Calabria e la Comunità d’Ambito della Provincia di Cosenza nella realizzazione di procedure e/o di interventi finalizzati alla rimozione delle criticità connesse ai rifiuti nella provincia di Cosenza. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata(Valle Crati):Emergenza rifiuti,siamo pronti a supportare l’ATO e la Regione Calabria.

Nel corso di numerosi incontri tra ATO Cosenza, Regione e Consorzio Valle Crati, oltre che con i comuni interessati, si è preso atto della grave situazone relativa alla carenza di impianti di smaltimento dei rifiuti che può portare ad una paralisi del sistema, con gravissime conseguenze per l’ambiente, l’igiene pubblica e la salute umana.

Il Consorzio Valle Crati ha avviato un’assidua interlocuzione e, nel contempo, una esemplare collaborazione con la Regione Calabria e la Comunità d’Ambito dell provincia di Cosenza. Vi è più l’Ente consortile puo’ intensificare il proprio contributo mettendo a disposizione le risorse umane, gli strumenti e la logistica in suo possesso nonchè rendendosi parte attiva nel processo di risoluzione della problematica emergenziale dei rifiuti almeno nel territorio della provincia di Cosenza. Siamo pronti a supportare l’ATO Cosenza e la Regione Calabria. Lo dichiara il presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Granata (Valle Crati):Emergenza rifiuti,istituire una unità d’emergenza nella provincia di Cosenza.

Un ringraziamento al Direttore Generale del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria, Ing. Domenico Pallaria, per la sua celerità nell’adozione dei  relativi provvedimenti che consentono di dare soluzioni momentanee e immediate all’emergenza rifiuti che sta vivendo la Regione Calabria.

Si deve fare di più, c’è la necessità di  istituire una unità d’emergenza nella provincia di Cosenza, con gli organi preposti per predisporre i relativi atti consequenziali per uscire fuori dall’emergenza rifiuti, individuando immediatamente  le proposte operative. Partiamo con il mappare l’esistente per mettere a sistema le piattaforme, gli impianti, e le discariche di servizio. Sui rifiuti le soluzioni potrebbero essere meglio ricercate da una unità , tecnico/politica, costituita per supportare il decisore politico nelle scelte di indirizzo e nell’adozione di adeguati piani di investimento”. Bisogna inoltre dare il nostro apporto alla Regione Calabria per l’individuazione immediata dei siti dove allocare gli impianti di trattamento/smaltimento previsti dalla pianificazione regionale, così come è necessario accelerare il processo di approvazione delle progettazioni in essere, sì da pervenire, nel più breve tempo possibile, alla pubblicazione dei connessi bandi di gara. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Vincenzo Granata(ATO Cosenza):Città di Cosenza,un piano straordinario per l’aumento del conferimento dei rifiuti.

Il Vicepresidente vicario Ato 1 Cosenza Vincenzo Granata, in merito all’emergenza rifiuti venutasi a creare nella città di Cosenza, ha già richiesto un piano straordinario per l’aumento del conferimento dei rifiuti della città di Cosenza, agli organi preposti. Non possono essere vanificati i brillanti risultati ottenuti dall’amministrazione comunale di Cosenza e dal Sindaco Mario Occhiuto, pluripremiato con i comuni ricicloni, che ha una delle piu’ alte percentuali di raccolta differenziata come città capoluogo del Sud Italia. C’è la necessità che i cittadini continuino a praticare correttamente la raccolta differenziata riducendo al massimo la quantità del residuo e di non abbandonare abusivamente i rifiuti indifferenziati per le strade. Riciclare di piu’ e produrre meno rifiuti. In questi mesi si sono verificati blocchi e limitazioni di conferimento presso le discariche di servizio dagli organi preposti, che non ha consentito il regolare servizio di raccolta nella città capoluogo. Abbiamo già individuato le proposte operative per uscire fuori dall’emergenza rifiuti. Si deve procedere con celerità a completare il processo di riordino del servizio pubblico locale, attraverso la comunità d’ambito per definire i contratti di gestione da sottoscrivere e la relativa copertura finanziaria. Dare il nostro apporto alla Regione Calabria per l’individuazione immediata dei siti, ove allocare gli impianti di trattamento/smaltimento previsti dalla pianificazione regionale. Accelerare il processo di approvazione delle progettazioni in essere , cosi da pervenire nel piu’ breve tempo possibile alla pubblicazione dei connessi bandi di gara. Infine programmare di concerto con la Regione Calabria l’immediato l’utilizzo delle discariche in ambito provinciale per il conferimento degli scarti di lavorazione. Per questi motivi in attesa del nuovo insediamento della governance regionale,sarà attivato un tavolo permanente cogli organi preposti per predisporre i relativi atti consequenziali per uscire fuori dall’emergenza rifiuti.

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Mauro Mellini: Matteo Salvini e la lotta contro la funzione di killeraggio politico della nostra magistratura.

Il voto di domenica 26 gennaio credo possa considerarsi veramente il principio della fine, ma forse più che il principio, del Movimento 5 Stelle, alias Casaleggio & C.
Principio della fine, implosione. Certo si tratta della conferma di una parabola prevedibile (dico questo, anche se credo di essere stato il solo a mettere per iscritto tale previsione nel libro “Gli Arrabbiati d’Italia”, Bonfirraro Ed.). Ma qui non si tratta di cercare conferma di tale evento di non poca rilevanza. E neppure di fermarsi troppo a rilevare e commentare il fatto in sé vergognosetto e pericoloso di un mondo mediatico-politico che si è rivelato capace solo di esprimere simpatie e antipatie e praticamente sorvolare sull’evento, sostituendolo, si direbbe, con la fine (veramente immaginaria) di un personaggio come Matteo Salvini.
Perdere in due Regioni, quasi scomparire essendo dalla parte, in una di esse, del vincitore, andare sotto ogni previsione, in una parabola di costante scadimento, è cosa che non può valutarsi se non come la conferma della precarietà del successo che aveva dato l’Italia nelle mani del Comico e dell’Affarista in società tra loro.
Certo quando nella storia si parla di “fine” di una sia pur assai meno precaria entità, fenomeno, istituzione, bisogna sempre porsi molti interrogativi sul significato della parola. E, poi come si conviene nelle vicende umane di chi in questo mondo non è mancato anche del superfluo, domandarsi della sorte dell’eredità.
Vedremo (non ci sarà da aspettare molto) se le ulteriori prove elettorali, oltre che i sempre assai discutibili sondaggi, ci daranno la conferma del poco luttuoso evento di questa fine, malgrado tutto da non lamentarsi come precoce. E tale da non evitare ancora conseguenze gravissime, che potrebbero rilevarsi addirittura disastrose, della pur breve, malefica esistenza di quella sciagurata pagina della nostra storia.

Non è qui ed ora, che voglio sottolineare un episodio simbolo di questa debacle: le dichiarazioni del “Delatore della Repubblica” sul suo voto contro il partito che lo ha portato al Senato ed alla Presidenza dell’Antimafia. “Quando la nave affonda i topi scappano per primi”.
Diciamo piuttosto che la fine ingloriosa dell’azienda di Casaleggio e Grillo lascia una situazione a dir poco inconcepibile e terrificante. Oltre ai rifiuti tossici di un pensiero politico inesistente (non è poi una contraddizione così clamorosa) l’assetto di fondo politico-istituzionale del Paese è oggi tale da non lasciare spazio a previsioni men che angosciose.
Maggioranza relativa in Parlamento ancora nelle mani degli sconfitti dei fantasmi del Movimento scomparso. Appoggio (formale) ad essi ancora dato da un partito come il P.D. già annunziato,però, come condizionato dall’avvenuto crollo. Situazione istituzionale peggio che impasticciata con l’incombere di un referendum che potrebbe eliminare una sconcezza che del cinquestellismo ha la marca, anche se non le piene responsabilità nell’averlo votato, sulla riduzione dei Parlamentari, che blocca, per ora, nuove elezioni e sarà svolto sotto il segno dell’urgenza di liquidare tale intoppo. Ma, soprattutto, dal già quasi cadavere del Movimento 5 Stelle esalano fetori di infezioni e virus terribili. Già il P.D. (ed il suo finanziatore del momento) hanno messo in campo proprio per le elezioni del 26 gennaio un’espediente di un’antipolitica “collaterale”, più antipolitica o più cretina di quella che se ne va in pezzi. Il “Movimento delle Sardine” puzza di cadavere del cinquestellismo come se già fosse marcito. Oltre che della Sinistra che lo ha ingaggiato.
Detto tutto questo vorrei poter dare a Salvini, l’ultima persona alla quale mi è passata mai per la testa di dare consigli e che è pure l’ultima persona, a quel che dicono, disposta a riceverne di saggi e necessari, anche se dati da persone assai più autorevoli di me, di fare attenzione, molta attenzione. Vorrei che capisse che non è solo nel suo interesse personale, non solo difendersi bene sul piano giudiziario dalle assurde accuse di “sequestro di persona mediante mancata accoglienza”, ma di farne la bandiera di una lotta di tutto quanto resta di ragionevole e sano nel Paese contro la funzione di killeraggio politico della nostra magistratura. Dovrei dire, per l’esattezza e per non offendere qualcuno che non se lo merita, del Partito dei Magistrati, ma temo che potrei essere compreso ancora meno.
Cos’altro? Un augurio a chi ha la possibilità di guardare al futuro, di vederne uno migliore di questo raggelante presente.

Mauro Mellini

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Elezioni Calabria:La Lega perde piu’ del 10%, rispetto alle elezioni europee.

La Lega ottiene 4 posti in consiglio regionale, ma di certo non ha sfondato come qualcuno si aspettava. Il commissariamento del partito da parte del deputato bergamasco Cristian Invernizzi si è tradotto in pratica in una specie di bavaglio agli attivisti locali. La scelta delle candidature, poi, ha lasciato molti con l’amaro in bocca al punto che tanti attivisti della prima ora si sono, di fatto, disimpegnati. Il dato definitivo è che la Lega perde piu’ del 10% rispetto alle elezioni europee, vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi .

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Gli auguri del Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata a Jole Santelli, nuovo Presidente della Regione Calabria.

Si apre un nuovo capitolo nella Regione Calabria. A guidare la regione ci sarà una donna di cui ho sempre apprezzato le doti di donna concreta ed equilibata, in grado di creare squadra per la risoluzione delle mille problematiche presenti sul territorio. E’ tempo di ripartire sui temi dell’ambiente, per creare la Calabria del verde e del futuro. E’ necessario un dialogo costante e operativo sui temi di maggiore urgenza partendo dalla prima sfida che è l’emergenza rifiuti. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata.

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Il caos rifiuti della provincia di Cosenza: Serve immediatamente una task force, il sistema è imploso.

L’approvazione degli schemi sui nuovi contratti da stipulare con i gestori degli impianti per l’anno 2020,  non risolve il problema dell’emergenza rifiuti. Non sono ancora stati approvati dai consigli comunali dei comuni della provincia di Cosenza, il contratto di servizio che regolamente l’accordo e la copertura economica del contratto con i gestori degli impianti che devono essere supportati dalla discarica di servizio per lo smaltimento degli scarti di lavorazione. Vieppiu’ non si si comprende se la delega alla Regione Calabria della competenza nei rapporti finanziari con i gestori degli impianti di trattamento e della discarica di servizio sia sospesa o decaduta, per il periodo che va dal 7 ottobre al 31 Dicecembre 2019. Un vero è proprio caos che lascia intravedere il piu’ completo caos dell’emergenza rifiuti nei prossimi giorni in provincia di Cosenza. Serve immediatamente una Task Force tra i gestori degli impianti, il Consorzio Valle crati, l’Ato Cosenza, la Prefettura di Cosenza e la Regione Calabria per regolamentare il rapporto tra le parti e dare certezza sui pagamenti, per l’anno 2020 . Poi successivamente si dovranno portare a termine le procedure autorizzative per la realizzazione dell’ecodistretto e della nuova  discarica di servizio. Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Caso Tallini-Raffa “Impresentabili”, Avv. Maximiliano Granata:Antimafia, prevaricazione costituzionale.

La Commissione Parlamentare Antimafia, oggi presieduta dal prof. Nicola Morra, che ha ereditato, ci sarebbero ragioni per affermarlo, virtù della precedente presidente, ha voluto replicare, con l’aggravante di una procedura ancora più tarocca, le prodezze dei tempi della Rosy Bindi in occasione delle elezioni di domenica, nei confronti dei candidati alla carica di consigliere regionale della Calabria Domenico Tallini e Giuseppe Raffa.

Il vaglio, che, poi, è noto ed arcinoto che non è e non è mai stato un vaglio, ma dato il metodo, solo una “pesca nel mucchio”, tra i candidati alle lezioni di pretesi “impresentabili” è una violazione, oltre tutto, della parità tra i candidati.

Sconcezza vile e stupida, data anche la consuetudine di pubblicare i nomi dei diffamati all’ultimo momento. Ma soprattutto questo giudizio, che poi non è tale ed è emesso coprendosi dietro norme non di legge, sarebbe stato emesso nei confronti di candidati alle elezioni, cui la legge garantisce con il diritto di partecipazione in condizione di parità. E, quindi è una aperta violazione di ogni norma fondamentale e di principio costituzionale.

Il fatto che un Organo dello Stato dichiari “impresentabili”, in forza di un certo codice di autoregolamentazione (che significa?) soggetti che la legge dichiara e riconosce eleggibili, mi pone un dubbio: è stupidaggine o è sopraffazione?

È ora di finirla con questa Antimafia che si sovrappone al diritto e alla Costituzione e ci impone personaggi come Morra.

Purtroppo non si può cavar sangue dalle rape. Ma non basta. Le rape sono ovunque e ci stanno soffocando. E non possiamo rimediare facendo finta di non accorgercene.

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SALVINI SFIDA UN’IMPUTAZIONE RIDICOLA di Mauro Mellini

Matteo Salvini

Intervento dell’Avv. Mauro Mellini già deputato Radicale 1976-1992 ed ex componente del Consiglio Superiore della Magistratura

SALVINI SFIDA UN’IMPUTAZIONE RIDICOLA

Ma di che cosa fanno carico a Matteo Salvini queste Procure siciliane? Certo, se già fosse reato “agire” contro i voleri, le intenzioni e gli interessi della maggioranza e del Governo da essa (si fa per dire) espresso, Salvini, con il suo gesto alla Gioacchino Murat (…mirato al petto e non al volto…) sarebbe bello che cotto. Ma Salvini è accusato di un reato che figura, e non da ieri, nel codice penale italiano, come in quello di tutti i Paesi civili (ed anche incivili).

Art. 605: “Chiunque… priva taluno della libertà personale…”.

Che avrebbe fatto Salvini? Avrebbe privato i migranti della libertà personale di andarsene in giro per l’Italia? Questo non lo sostiene nemmeno il Procuratore Patronaggio, inventore della formula del supposto reato ascritto anche oggi a Salvini.

“Privare della libertà personale” significa impedire a qualcuno le scelte normalmente consentite ad un uomo libero. Non certo la libertà di fare quello che ad esso più aggrada.

Il caso di Salvini (ma lo chiameremo piuttosto il caso di quelli che vogliono la sua pelle) è schematicamente questo: Tizio, anzi, molti Tizi bussano alla porta. Alla porta d’Italia, (ma è indubbio che sarebbe la stessa cosa se bussassero alla porta di casa mia). Guardo, sento e rispondo loro che non intendo riceverli. I Tizi, anziché andarsene, come farebbe qualsiasi persona pacifica, educata e ragionevole se non è ricevuta dove vorrebbe entrare, si siedono avanti alla porta. Nel caso, rimangono con la nave che li ha portati nel porto, privi della facoltà di scendere a terra. E la nave non se ne va (come avrebbe desiderato Salvini, indubbiamente e come avrebbe potuto fare in ogni momento).

Sequestro, dunque: per avere rifiutato di accogliere e ricevere in casa Tizio e Tizi vari e, in concorso si direbbe con i medesimi, per aver nientemeno “consentito” che rimanessero in atteggiamento di richiesta di essere ricevuti.

Che Salvini, di fronte a tale imputazione abbia detto: “Bene, processatemi pure…” in qualunque Paese del Mondo sarebbe stato uno sfottò. “Processatemi, tanto questo non è reato”.

In qualunque Paese del Mondo. Ma in Italia, tanto più una imputazione è sciocca e ridicola, tanto più è il caso di preoccuparsene.

Se i giudici italiani mi accusano di aver violentato la Madonna del Duomo di Milano, io non perdo tempo a difendermi. Faccio le valigie e scappo all’Estero”. Non sono io ad aver detto questa frase lapidaria, né essa è stata detta ieri.

Salvini, dunque non può ritenersi, per il gesto compiuto dicendo “processatemi” un eroe, un coraggioso. Piuttosto un imprudente, e agli occhi di molti, che pure sono in grado di capire che minchiata è quella imputazione, anche un arrogante.

Ma non è questione di coraggio o di arroganza. Se anche Salvini, raggiunto (si fa per dire) da una simile corbelleria si comporta come se l’accusa fosse quasi ragionevole, per quanto infondata, ci sarebbe da sperare che gli Italiani, alla fine, si ribellino contro chi pretende di giuocare con le loro vite e la loro libertà. E, invece, stanno a guardare processi minchiate come quelli della “Trattativa Stato-Mafia”.

Mauro Mellini

21.01.2020

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Sergio Abramo, Assessore regionale al Bilancio in quota Lega. Cosa ne pensa Tallini?

Si puo’ pensare che con la Lega primo partito della coalizione alle regionali e in particolare nella città di Catanzaro, si  possano spalancare ad Abramo le porte dell’assessorato al Bilancio della Regione Calabria, in quota Lega (Salvini). Tallini dal canto suo, ha spiegato che la recente evoluzione della Lega non lo convince e che molte cose con la Lega andranno chiarite dopo le elezioni regionali del 26 Gennaio .

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Piazza Pulita La7,giovedi ore 21,15:Oltre 400 dissidenti nella Lega calabrese,intervento di Michele Gullace e Maximiliano Granata.

Cristian Invernizzi e Matteo Salvini

Nello Trocchia,inviato della trasmissione Piazzapulita, in onda su La7, è stato presente in Calabria la settimana scorsa. Andra in onda una trasmissione su La7 Piazza Pulita, giovedi alle ore 21,15, riguardante l’attività politica  della Lega e del commissario Crsitian Invernizzi in Calabria. Oltre 400 dissidenti della Lega calabrese, chiedono la revoca dell’incarico di Cristian Invernizzi. Intervista dell’ex commissario provinciale della Lega di Reggio Calabria Michele Gullace e intervento di Maximiliano Granata, “il destino dei calabresi deve essere scelto dai calabresi”, presente anche il consigliere comunale di Pedivigliano Angelo Barberio, leghista della prima ora in Calabria.

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Walter Rauti e il suo vice Cristian Invernizzi negano la parola a Vincenzo Sofo e Antonio Rinaldi

Walter Rauti e il suo vice Cristian Invernizzi

Fonte il Sovranista

Nella serata di giovedì 16 gennaio, a Corigliano Rossano, comune di oltre 70 mila abitanti, si è svolto un comizio elettorale della Lega, impreziosito dalla presenza del segretario nazionale Matteo Salvini. Un comizio in una piazza Salotto, piena in ogni ordine di posto, nel corso del quale, il leader leghista, da acceso tifoso rossonero, ha esordito salutando i concittadino di Rino Gattuso e riassumendo l’intera giornata di campagna elettorale vissuta in Calabria. Una giornata iniziata sorbendo un buon caffè, in compagnia del giudice Nicola Gratteri ed affermando a chiare lettere di volere ingaggiare una lotta, senza quartiere, alla ‘ndrangheta.

All’evento di Corigliano Rossano avrebbero dovuto prendere parte anche due euro deputati sovranisti della Lega, l’economista Antonio Rinaldi, eletto nel collegio Centro con oltre 48 mila preferenze e Vincenzo Sofo, fondatore del Think Thank Il Talebano, che opera attorno al progetto di Matteo Salvini, al fine di riaggregare l’area della destra politica italiana al fine di arrivare, in tempi brevi, alla nascita di un grande movimento identitario, europarlamentare della Lega grazie al consenso di oltre 30 mila elettori, ed invece…

Ai due illustri esponenti del Carroccio, non solo non è stata concessa parola nel corso del comizio della Lega ma è stato reso difficile, per non dire impossibile, l’accesso al palco. L’economista Rinaldi, pur non avendo alcun interesse politico in Calabria, non essendo il suo collegio elettorale, aveva percorso più di 500 km per giungere a Rossano ed avrebbe voluto spiegare le sue teorie economiche.
Che dire del diniego di parola per l’europarlamentare Vincenzo Sofo, che alle scorse europee nella sola Corigliano Rossano aveva conquistato più di mille preferenze ed in piazza c’erano diverse decine di suoi elettori e sostenitori.
Siamo alle comiche, ci spiega Mario, leghista cosentino della prima ora. Il commissario Invernizzi ed il suo vice Rauti negano la libertà di parola a due esponenti nazionali del partito, segno evidente di come si vuole una Calabria non libera e che non ragiona in termini politica.

Ma dal commissario Invernizzi che ha candidato alle prossime elezioni regionali il rossanese Alfio Baffa, salito alla cronaca per un video trash, in cui si ammira in vasca da bagno con whisky e sigaro e lancia un appello agli amici del gruppo reveng porn cosa possiamo immaginare di più.

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Si palesa l’accordo tra Abramo e Salvini:Ecco perchè Mario Occhiuto è stato eliminato dalla Presidenza della Regione Calabria.

Sergio Abramo e Matteo Salvini

Le dichiarazioni di Sergio Abramo “Esportare in Calabria il modello #Catanzaro”. E’ questo il messaggio che il leader della Lega, Matteo Salvini, ha voluto condividere durante un cordiale incontro che abbiamo avuto a Palazzo De Nobili. Per l’occasione ho avuto modo di illustrargli tutte le attività portate avanti dall’amministrazione, sottolineando che per il definitivo salto di qualità del Capoluogo serve un governo regionale che non si giri dall’altra parte, come invece ha fatto in questi ultimi anni il centrosinistra. Dalle dichiarazioni di Abramo e Salvini si palesa l’accordo fatto nei mesi scorsi che prevedeva l’eliminazione di Mario Occhiuto dalla Presidenza della Regione Calabria per fare spazio a Sergio Abramo Sindaco di Catanzaro. La strategia adottata da Salvini con i suoi referenti Invernizzi e Rauti non è andata però in porto, con Silvio Berlusconi che ha indicato Jole Santelli come candidato Presidente per Forza Italia. Adesso i leghisti calabresi cercano di correre ai ripari cercando di organizzare le truppe da contrapporre a Jole Santelli cercando di dettare la linea politica per imporre le loro scelte sugli assessori da designare, “vedi la richiesta dell’Assessorato all’Agricoltura”. Un chiaro accordo di potere che ha messo fuori dalla presidenza il migliore Sindaco della Calabria Mario Occhiuto .

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Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata:Abbiamo le soluzioni per uscire fuori dall’emergenza rifiuti.

Non si puo’ che constatare l’incapacità delle autorità competenti di individuare una destinazione finale per il trasferimento dei rifiuti non riciclabili trattati dagli impianti, che ha comportato il raggiungimento del limite massimo consentito di rifiuti stoccati nei capannoni degli stessi impianti, pertanto da lunedi saremo in piena emergenza rifiuti. Si richiederà al nuovo Presidente della Giunta Regionale di voler tener conto che il Consorzio Valle Crati è pronto ad assumersi la responsabilità di ricoprire un ruolo di soggetto attore diretto e principale nella risoluzione della problematica dello smaltimento dei rifiuti urbani nella provincia di Cosenza, stante la necessità di evitare, nel brevissimo termine, le preoccupanti conseguenze dovute alla situazione di emergenza che sta attanagliando la Regione Calabria. Inoltre il Consorzio Valle Crati, rappresentato dallo scrivente, dichiara la sua piena e totale disponibilità a produrre, sia in termini di documentazione che di risorse professionali, quanto necessario per portare a termine anche le procedure autorizzative per la realizzazione dell’ecodistretto e della discarica di servizio e, di conseguenza, di assumere la gestione sempre in accordo con l’ATO Cosenza . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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Maximiliano Granata(Legalità Democratica):Ecco cosa dice Mauro Mellini del giustizialismo di Nicola Gratteri.

Ecco cosa diceva nel 2010 Mauro Mellini del giustizialismo di Nicola Gratteri.

Cari Amici,
Andrea Granata mi ha voluto ricordare che una volta, sapevo scrivere. E sapevo anche guardare bene e capire il futuro. Mi ha ricordato questo mio articolo di dieci anni fa.
Lo ringrazio anche a vostro nome.
Ancora una volta, buon anno.
Mauro Mellini

30.12.2010
LA CULLA DEL GIUSTIZIALISMO

Una volta era d’obbligo affermare che all’Estero ci “invidiavano il Duce”. Ora per una forma assai simile di narcisismo, frutto di ottusità e di imposizione mediatica, sembra che dovremmo sentirci “invidiati” nientemeno che per il nostro diritto, “saggiamente” libero da impacci garantisti. A dettare agli Italiani l’assioma della loro fortuna di essere “guidati” dal Duce, con il corollario, appunto, dell’invidia prodotta in quei babbei degli stranieri che non erano stati capaci di procurarsene uno almeno un po’ somigliante al prototipo (ma poi i tedeschi ne tirarono fuori uno cento volte più “duce”) era lo stesso oggetto dell’invidia : il Duce ed i suoi cortigiani. Oggi a cercar di convincerci che siamo fortunati ad avere la miglior giustizia del mondo, che gli altri ci invidiano solo perché non la conoscono, sono gli stessi magistrati, che delle nostre leggi, ancora non tutte da buttare, fanno il “diritto vivente”, che a volerlo buttar via non ci si riesce, perché in un modo o nell’altro te lo fanno “vivere”, spiattellandotelo tale e quale.
Dunque, cari connazionali, “allegria”, come diceva la buonanima di Mike Bongiorno. Allegria perché siamo la culla del diritto e della giustizia, quella che non si fa fregare, perché se ne frega di quelle chiacchiere del garantismo. La culla, insomma, del giustizialismo. Peggio per chi non riesce a fare altrettanto e per evidenti complessi di inferiorità non sa imitarci. Il guaio è che con le loro stronzate (scusate, diciamo… sciocchezze…) mettono i bastoni tra le ruote alla giustizia nostra ed ai nostri magistrati che così bene la amministrano.
Queste cose, se non le diceva esplicitamente, le evocava e le lasciava intendere e faceva il necessario perché dovessimo intenderle giorni fa in televisione un magistrato che non è né un fanatico fondamentalista, né un esibizionista né tanto meno uno sprovveduto e che, pertanto, si può dire esprima il succo di tutta una politica giudiziaria (quella, appunto dei magistrati, che peraltro negano di averne una).
Dunque, Nicola Gratteri, della D.D.A. di Reggio Calabria, magistrato “antimafia”, anzi, antindrangheta, alle prese, per le sue funzioni, con molti problemi relativi ai rapporti con altri sistemi giudiziari e di indagini penali vigenti in Paesi d’Europa (e non solo), lamentava che, ad esempio, in Germania non fossero consentite intercettazioni telefoniche ed ambientali come da noi (dove, possiamo aggiungere, anche se non sono consentite, si fanno lo stesso etc. etc.) intercettazioni che avrebbero, ad esempio, consentito di “prevenire” la strage di ‘ndrangheta di Duinsburg.
Abbiamo inteso da vari magistrati lamentele analoghe: quei testoni dei Tedeschi, degli Olandesi, degli Inglesi, non si vogliono render conto di quanto sia buono il nostro sistema di sottoporre a misure “di prevenzione” anche patrimoniali (confische etc.) in base a “sufficienti indizi”; e non di “aver fatto” questo e quello, ma di “essere” mafiosi. Vogliono le prove.
E noi gliele diamo: le prove che quelli “sono indiziati”. E quelli niente: le prove che uno è “indiziato” per loro non contano…
Che poliziotti e pubblici accusatori lamentino di avere “le mani legate” non è davvero una novità. I nostri magistrati di tali lamentele ne hanno fatto un coro di sottofondo di ogni loro attività associativa o istituzionale. Adesso che ministri (di sinistra o di destra) fanno a gara ad adattare leggi e decreti ai loro desideri, il coro è, per lo più, di “allarme” per ciò che potrebbe accadere se Berlusconi non avesse lui le mani legate e volesse cominciare a guardar dove le mettono loro.
Intanto, un po’ per tenersi in esercizio, un po’ per abitudine, un po’, certamente, anche per convinzione, si lamentano del presente con riferimento a ciò che può capitare all’estero.
Come dire: altro che buoni esempi della giustizia di altri Stati! E’ là che le cose non vanno. Non vanno perché in Germania, Belgio, Francia, Olanda etc. etc. la giustizia non è “lottatrice”, ma avvelenata dal garantismo.
Ed ecco che il buon magistrato Gratteri, dà una spiegazione di questa “inadeguatezza”. Di quella dei Tedeschi, in particolare.
Essendo stati nazisti, i Tedeschi ora hanno timore di non apparire abbastanza democratici e finiscono quindi per prendere per buone le corbellerie dei garantisti. E così mettono i bastoni tra le ruote alla magistratura italiana che deve ricorrere alla collaborazione internazionale per combattere ‘ndrangheta, mafia e camorra. L’Italia, dove la democrazia è invece più radicata e non c’è bisogno di sbracciarsi troppo e compromettersi col garantismo per dimostrarlo, può accontentarsi dei “sufficienti indizi” per intercettare, confiscare e arrestare. Democraticamente. Peccato che quelli là non capiscano che siamo noi la “culla del diritto” (e della democrazia) e non ci lascino arrestare, intercettare, confiscare “all’italiana” per lottare contro la criminalità nostra (ed anche loro) anche nei loro paesi.
Di tutto questo discorso una cosa di buono sembra esserci. Non si sente la solita solfa secondo cui qui da noi tutto va a catafascio, peggio che nel Katanga etc. etc. Ma poi ci si rende conto che dovremmo dedurne che quel che abbiamo di buono e quel che bene funziona è la giustizia. Ed allora…

Mauro Mellini
30.12.2010

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CANCELLARE SALVINI? NO, CANCELLARE TUTTI “GLI ALTRI” di Mauro Mellini

Maximiliano Granata e Mauro Mellini

E’ scoppiata una polemica, una volta tanto non pretestuosa e balorda, per un infelice titolone di Repubblica: “Cancellare Salvini”.
Proprio così. E senza virgolette (c’è sempre chi le virgolette non le sa mettere e, quindi, vorrebbe che gli altri non facessero altro che mettere virgolette ovunque).
Tanto, con le virgolette o senza le virgolette il pensiero di Repubblica è noto.
Repubblica, il giornale del mio concittadino Eugenio Scalfari (dovrei scrivere qualcosa delle storielle delle nostre famiglie) può considerarsi il Top, come oggi si dice, della politica delle “cancellazioni”. Quello che, almeno da trent’anni è il modo di concepire la politica nel nostro Paese: Distruggere, demonizzare, oscurare, manganellare, “cancellare” la politica degli altri. Gli altri politici, quelli che non sono dalla tua parte.
E, magari, ricavare una “ideologia” da quello che rimane, da quello e quelli che non sono fatti oggetto delle “cancellazioni”.
Riflettiamo un momento.
Chi ci ha dato la “novità” della politica, delle leggi elettorali, della stampa, dei partiti?
Questi decenni sono stati decenni di cancellazioni, di demonizzazioni. Cancellati, demonizzati, fisicamente annientati gli Uomini della Prima Repubblica. Da Andreotti a Craxi e via via, noti ed ignoti. Molti ignoti uomini politici della Prima Repubblica sono diventati “personaggi” perché si è trovato modo di “cancellarli” col “rito” riservato ai grandi.
2° Repubblica? Chiamatela pure così.
Io per anni, per decenni, con parole e scritti, con articoli e libri ho cercato di far capire a qualcun altro che questa è la Repubblica del Partito dei Magistrati. In tanti anni cadute ed ascese di governi e di partiti o “cosi” che ad essi assomigliavano, sono stati scanditi dalla magistratura. Dal partito delle Toghe. Con gli arresti, le condanne, ma anche con le assoluzioni ritardatarie, con gli “avvisi di garanzia” (che garantivano e garantiscono non altro che le “cancellazioni”).
Così è finito Andreotti, così Craxi. E, magari, Mannino. Che non era, fuori della Sicilia molto più che il Sig. Nessuno e che ha dovuto aspettare i suoi 80 anni per sentir dichiarare che, il fatto che “pareva” avesse paura di essere ammazzato dalla Mafia non significava che dovesse aver procurato, gestito, stimolato la Trattativa tra Stato e Mafia.
Strage giudiziaria di uomini politici importanti e no. Ma anche di amministratori di Comunelli di campagna. Rovine, suicidi. Ma anche mogli che tenevano e tengono i mariti per la falda della giacca, perchè non vadano a rischiare il loro buon nome “con la politica”, e mettersi sotto tiro di qualche Procuratore.
Lo “squadrismo togato” ha distrutto il concetto di “opinione pubblica”, di “volontà popolare”. La politica è diventata rischio.
Di nuovo, dopo che con la democrazia e la Liberazione non si rischiava più di finir male per mancanza di obbedienza e di rispetto della Dittatura.
Far fuori l’avversario. “Cancellarlo”. Con ciò distruggendo anche quelli che, capaci, sapienti ed onesti, non avevano un ruolo da cui essere ragionevolmente estromessi a suon di avvisi di garanzia.
“Cancellare Salvini”. Certo. Ci sono in Italia centinaia di persone capaci più di Salvini di far politica. Ma non c’è modo di “cancellarli”. La politica della “cancellazione”, dello squadrismo giudiziario, di quello mediatico-giudiziario, annientò uomini politici che, al paragone dei Di Maio e dei Toninelli etc. sono dei giganti. Ma, al contempo essa fa sì che taluno “esista” praticamente solo quando si sia appropriato di una notorietà da distruggere con un tratto di penna di un Procuratore.
Cancelleranno Salvini? Non lo so e mi rifiuto di pensare troppo a quel che succederà. Benchè la possibilità di vedere le sorti di un qualsiasi personaggio del proprio Paese distrutto da un tanghero che lo criminalizza perché “sequestratore di persone mediante mancata accoglienza” sia cosa che dovrebbe farmi crollare il mondo addosso.
A Salvini, che non mi è particolarmente simpatico e che finora non ho mai votato, il mio augurio. L’augurio di non cadere per tale sciagurata, spudorata manovra.
Vorrei poi augurare a lui ed a tutti gli Italiani qualcos’altro di più decente e serio. Ma ho paura. Francamente ho, invece paura di un avvenire che, poi, non ho.

Mauro Mellini
16.01.2020

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Lega Calabria:Dal disastro Furgiuele e Invernizzi al nuovo corso organizzativo di Walter Rauti.

La genesi della Lega Calabria parte da Domenico Furgiuele, che ha avuto la grande capacità, in poco tempo, di disunire la classe dirigente del partito. Con la successiva gestione di Cristian Invernizzi e la composizione della lista per il rinnovo del consiglio regionale calabrese, la base della lega calabrese è implosa. Per i dissidenti Invernizzi non ci rappresenta, non ha saputo creare le condizioni per unire il partito. In questi giorni nel nuovo corso affidato a Walter Rauti, coordinatore organizzativo del partito si è quanto meno riusciti ad avviare un confronto sul territorio calabrese. Vedremo quale sarà l’evoluzione……..

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Matteo Salvini a Riace: I leghisti di Riace,abbiamo dato tanto, ma ci hanno abbandonato.

Gli elettori di Riace nelle ultime consultazioni avevano bocciato il “modello di Mimmo Lucano“. Anzi, gli elettori avevano voluto premiare proprio il partito del vice premier Matteo Salvini, che era arrivato primo con il 30,7%, seguito dal Movimento 5 stelle con il 27,4%. Molto staccato il Pd, fermo al 17,3%. Matteo Salvini sarà a Riace venerdi 16 Gennaio alle ore 12,00 e incontrerà i cittadini in Piazza dei Bronzi, dopo la gestione fallimentare di Invernizzi che non ha mai ritenuto, fino ad oggi, fare una visita nel paese di Riace raccordandosi con gli organi di partito, per verificare le reali problematiche presenti sul territorio. Oggi i leghisti di Riace si sentono traditi, abbiamo dato tanto, ma ci hanno abbandonato. In Calabria parte da Riace la bocciatura e la disfatta del modello Salvini che potrebbe scendere dal 30,7% a percentuali da prefisso telefonico .

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I dissidenti leghisti e le Sardine calabresi di destra di Vincenzo Sofo:La Lega sotto il 10%.

Nella trasmissione Omnibus su La7, per il giornalista Luca Telese ci vorrebbero le sardine di destra e lancia una provocazione per un possibile leader: Vincenzo Sofo detto il Talebano. Un progetto che guarderebbero con attenzione anche i dissidenti leghisti calabresi che potrebbero essere alleati in vista delle prossime consultazioni elettorali regionali. La lega corre il rischio in Calabria di scendere sotto il 10%, molto lontano dal risultato delle Europee, perdendo il 12% dei voti .

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Lega Calabria-Cristian Invernizzi,Walter Rauti:Chi li ha visti ?

Il commissario Regionale dal partito della Lega,il bergamasco Cristian Invernizzi e il responsabile organizzativo Walter Rauti sono molto attivi quando Salvini arriva in Calabria. Sembrerebbe che Rauti,quando Matteo Salvini scende in Calabria lo segua dappertutto dispensando consigli e suggerimenti sui fatti di Calabria, per cui Matteo Salvini non ne azzecca una. Il primo errore è quello di chiudere un accordo con Sergio Abramo che ha messo tutta la coalizione di centrodestra contro lo stesso Salvini che viene continuamente bacchettato dagli alleati, vedi la dichiarazione di Mimmo Tallini vicecoordinatore regionale di Forza Italia che non le manda certo a dire. Adesso che Salvini non è piu in Calabria i due protagonisti della nostra storia spariscono nel nulla, è proprio il caso di dire CHI LI HA VISTI ? La storia continua ………………………

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Lega Calabria, il patto di Scilla: Sconfitta la linea di Invernizzi, Rauti e Sergio Abramo in procinto di passare con la Lega.

La storia del patto di Scilla va raccontata. Il 12 Dicembre scorso in seguito alla discesa di Matteo Salvini in Calabria, subito dopo la cena in quel di Scilla, due personaggi della nostra storia Cristian Invernizzi, commissario regionale della Lega calabrese, e Walter Rauti coordinatore organizzativo del partito, gran consigliere di Matteo Salvini,insistono per far indicare Sergio Abramo alla presidenza della giunta regionale della Calabria, in sostituzione di Mario Occhiuto, valente Sindaco della città di Cosenza. Da indiscrezioni in ambito Lega si narra di un passaggio imminente di Sergio Abramo nelle file del partito della Lega, con la benedizione dei due personaggi della nostra storia, Cristian Invernizzi e Walter Rauti. Si tendeva a far fuori il modello Cosenza prima con  Mario Occhiuto, poi con Roberto Occhiuto e successivamente Jole Santelli. E’ proprio il caso di dire meno male che Jole Santelli c’è, perchè il piano di indicare Abramo sfuma e il modello Cosenza di Occhiuto riprende quota con l’indicazione di Jole Santelli alla guida della coalizione. I nostri due personaggi delusi e spaesati per il loro mancato progetto politico, si mettono in testa di comporre la lista regionale della Lega con i principali trasformisti della regione,con l’ambizione di ricoprire qualche piccola casella della gestione calabrese. Nella storia attuale il buon Salvini che sembra Alice nel paese delle meraviglie scende in Calabria tra liste di impresentabili e circa 400 dissidenti che non riconoscono la gestione del commissario Invernizzi,con il quale si corre il serio rischio di far implodere la Lega nelle recenti consultazioni elettorali. Nel frattempo dopo qualche incomprensione,in data odierna, l’asse Jole Santelli, Roberto Occhiuto e Mario Occhiuto torna piu’ forte di prima. La storia continuerà nelle prossime puntate …………………..

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Il gruppo dei dissidenti leghisti calabresi:Caro Matteo,non siamo una colonia del Nord.

Le dichiarazioni di Matteo Salvini, apparse su Corriere di Calabria, in relazione ai malumori che ci sono in ambienti della Lega della Calabria per la gestione del partito nella regione affidata ad un bergamasco del nord, tale Cristian Invernizzi, sono superficiali. Il gruppo di oltre 400 dissidenti non vive di protagonismo ma di realismo. Nella composizione della lista regionale sono stati esclusi i giovani e i leghisti storici e sono stati sdoganati i trasformisti. Il destino dei calabresi deve essere scelto dei calabresi e il buon Salvini deve dire in maniera chiara prima delle consultazioni elettorali che la Calabria non è un colonia del Nord. D’altronde non ci sembra che oggi ci sia stata molta affluenza di calabresi nei suoi incontri elettorali.

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Rende.Matteo Salvini in difficoltà: Scarsa la presenza del popolo della Lega all’incontro.

Matteo Salvini a pranzo a Mendicino (CS)

Diversa avrebbe dovuto essere l’accoglienza che Salvini all’incontro odierno si aspettava di ricevere a Rende. Il leader della Lega, infatti, ha trovato acclamarlo un numero notevolmente esiguo di persone rispetto al ragguardevole consenso di cui, al contrario, avrebbe dovuto beneficiare. Addirittura  neanche un centinaio erano le persone presenti al suo arrivo tanto da non essere riuscito a riempiere la sala dell’ Ariha Hotel che ospita solo 150 posti a sedere. Questo è il segnale che la protesta dei 450 dissidenti sta incrementando gli aderenti e sta chiaramente producendo i suoi effetti nel popolo calabrese al punto tale da evidenziare quale presenza di maggiore importanza l’inconsistente partecipazione di una piccola macchia gialla di uditori in rappresentanza di una sola minoranza di agricoltori. La cosa, poi, che balza agli occhi è la mancanza del popolo della lega; preoccupante è la totale assenza dei giovani della Lega il cui proselitismo è costantemente sbandierato dallo stesso Salvini.

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Anche Michele Gullace aderisce al documento di sfiducia a Cristian Invernizzi.I 450 iscritti, militanti e simpatizzanti diserteranno la riunione con Matteo Salvini in Calabria.

Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica)

Per le elezioni regionali, Matteo Salvini ha mandato in Calabria un commissario venuto da un paesello del bergamasco, tale Cristian Invenizzi.Espressione di arroganza politica e di mancanza di ogni regola di riflessione e di prudenza, sta lavorando per portare alla debacle il consenso della Lega in Calabria. Puo’ essere descritto e pronosticato con i versi del Belli: “Di ch’er governo, è ‘na ruzzica che curre curre, fin che trova un sasso. Il sasso se lo è gettato tra i piedi da sé, nella composizione delle liste per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria. Ha estromesso i giovani, i militanti e gli amministratori della Lega per inserire i trasformisti provenienti da altre formazioni politiche . Il Gattopardo travestito da Invernizzi detto “Gattoperdo” diceva “cambiare tutto per non cambiare niente”, anche se bisogna chiarire il Gattopardo è il Gattopardo,  Cristian Invernizzi rimane Cristian Invernizzi un modesto politico proveniente da un paesello bergamasco. Gli amministratori, militanti e simpatizzanti hanno aderito e sostenuto la Lega, che pure nel passato aveva avuto parole dure sul Sud e sulla Calabria. Questi amministratori credono in un progetto di rinnovamento che ha in cantiere il nostro paese e la Calabria può, anzi deve esserne parte attiva e protagonista . Si lamenta una gestione unilaterale da parte del commissario Invernizzi insieme ad un cerchio magico, che rende impossibile ed ostacola la crescita del progetto politico fortemente voluto da Matteo Salvini e di una assoluta assenza e forma di dibattito interno. La fronda interna della Lega calabrese, ribadisce di non riconoscersi nell’attuale gestione del partito in Calabria del commissario Invernizzi e sui metodi adottati, senza alcun confronto, con gli amministratori calabresi . Non siamo una colonia del Nord, il destino dei calabresi lo decidono i calabresi. Anche Michele Gullace ex commissario provinciale di Reggio Calabria,con un gruppo di 250 iscritti ha aderito al documento di sfiducia a Cristian Invernizzi che sale cosi a quota 450 . I 450 tra cui simpatizzanti,militanti e amministratori che hanno aderito e sostenuto la Lega,fino a quando non verrà revocata la nomina a Cristian Invernizzi, diserteranno la riunione con Matteo Salvini in Calabria. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Invernizzi non ci rappresenta,lista regionale con indagati e riciclati:La rivolta dei leghisti calabresi.

La composizione della lista per il rinnovo del consiglio regionale calabrese, ha sollevato la rivolta dei leghisti calabresi. Invernizzi non ci rappresenta è una lista con indagati e riciclati. In segno di protesta insieme ai 130 dissidenti della regione, non parteciperanno, alla riunione con Matteo Salvini, 250 iscritti della provincia di Reggio Calabria e amministratori importanti della provincia di Catanzaro. Molti coordinatori diserteranno la cena con Matteo Salvini in segno di protesta per la presenza di Cristian Invernizzi, reo principale della composizione delle liste. Addirittura si legge che la quota è di Euro 40,00 e dovrà essere pagata all’ingresso del ristorante in contanti (suggeriamo di raccogliere le quote prima onde evitare di creare ingorghi). Sarebbe lecito chiedere al commissario, Invernizzi da Bergamo, il rendiconto delle spese elettorali della Lega in segno di trasparenza per comprendere come vengono spese le quote versate degli iscritti e i rimborsi elettorali di partito.

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Cristian Invernizzi va revocato:Anche i dissidenti della Lega di Catanzaro e Lamezia Terme non partecipano all’incontro di Matteo Salvini

IL FRONTE DELLA  PROTESTA SEMBRA ALLARGARSI CON 250 ISCRITTI DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA

Si sono riuniti in un noto albergo di Lamezia Terme i dissidenti della Lega di Catanzaro e Lamezia Terme, presenti anche esponenti di Cosenza e Reggio Calabria. Il gruppo dei  leghisti storici, la base della lega confermano la non partecipazione all’incontro del 10 Gennaio 2020, con Matteo Salvini a Crotone. Non si comprende se il Commissario regionale Cristian Invernizzi sia ancora nel pieno esercizio delle sue funzioni, circostanza sulla quale è lecito avanzare più di un dubbio vista la discutibile composizione delle liste, e la mancata presenza sul territorio. Fino a quando non verrà revocata la nomina a Cristian Invernizzi, i leghisti di Catanzaro e Lamezia Terme in aggiunta ai 130 dissidenti diserteranno le riunioni con Matteo Salvini in Calabria. Il fronte della protesta sembra allargarsi in maniera consistente presenti alla riunione anche esponenti di primo piano di Reggio Calabria in rappresentanza di 250 iscritti del territorio di Reggio Calabria e amministratori importanti della provincia di Catanzaro.

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La base della Lega diserta l’incontro con Matteo Salvini a Crotone: I 130 dissidenti, Cristian Invernizzi va revocato.

I leghisti storici, la base della lega non parteciperà all’incontro del 10 gennaio 2020, con Matteo Salvini a Crotone. La mancata partecipazione è dovuta alla gestione poco democratica del commissario regionale e ad una ingiusta ed a nostro modo di vedere illogica e discriminatoria condotta, sotto il profilo delle opportunità, logiche, politiche e strategiche, dell’attuale rappresentanza commissariale del partito in regione. Non si comprende se il Commissario regionale Cristian Invernizzi sia ancora nel pieno esercizio delle sue funzioni, circostanza sulla quale è lecito avanzare più di un dubbio vista la discutibile composizione delle liste, e la mancata presenza sul territorio. Invernizzi ha sdoganato candidati trasformisti e provenienti da altri partiti. Invernizzi e il suo coordinatore organizzativo Walter Rauti, non possono  rappresentare le esigenze e le istanze di rinnovamento della Calabria. Fino a quando non verrà revocata la nomina a Cristian Invernizzi, i 130 dissidenti diserteranno le riunioni con Matteo Salvini in Calabria.

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Matteo Salvini,in Calabria sotto il 10%, come emerge da alcuni sondaggi.Fratelli d’Italia in lieve vantaggio sulla Lega.

La Lega rischia di lasciare per strada anche il suo vero tesoretto, il Sud del Paese, quello che aveva iniziato incredibilmente ad ammiccare al carroccio dimenticando le sue origini fortemente radicate a Nord e che ora, invece, sta voltando altrettanto rapidamente le spalle al partito di Salvini. Matteo Salvini da come emerge da alcuni sondaggi, potrebbe perdere piu’ di dieci punti in Calabria, attestandosi sotto il 10%. Fratelli d’Italia in lieve vantaggio sulla Lega.

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Bufera nella Lega calabrese:E’ vergognoso dichiarare che le dichiarazioni di Antonio Furgiuele sono prive di fondamento.

La Lega Calabria comunica che Antonio Furgiuele non è parte della Lega Calabria nè ha mai ricoperto alcun ruolo di nessun genere le sue dichiarazioni (Totalmente deliranti e prive di alcun fondamento) e sono personali. Dichiarazioni che non si comprende nemmeno da quale esponente del partito siano state firmate . La forma di malessere di Antonio Furgiuele esponente noto e stimato della lega calabrese si uniforma alla richiesta di revoca della delega a Cristian Invernizzi inviata già al segretario nazionale del partito Matteo Salvini da parte di 130 iscritti, simpatizzanti, militanti e amministratori di partito. Carmine Bruno segretario dei giovani leghisti calabresi è stato escluso da Cristian Invernizzi e Walter Rauti responsabile organizzativo. Da indiscrezioni in ambito Lega molti giovani sarebbero pronti a lasciare il partito, dopo le dimissioni di Sabrina Cacobati ex coordinatore Lega Giovani di Taurianova, in aperta contrapposizione con il commissario regionale. Lamezia Terme Antonio Furgiuele esponente storico della Lega in Calabria “E’ vergognoso l’atteggiamento tenuto da Cristian Invernizzi e Walter Rauti in merito alla mancata presenza dei candidati Lega all’apertura della competizione a Reggio Calabria del candidato di centrodestra Jole Santelli. Il consigliere provinciale di Catanzaro della Lega Nicola Azzarito in rotta di collisione con Cristian Invernizzi per le scelte poco democratiche adottate da Cristian Invernizzi. Reggio Calabria l’ex segretario provinciale Michele Gullace e il consigliere comunale della città di Cosenza Vincenzo Granata in piena contrapposizione alle scelte trasformiste e non condivise di Invernizzi. Il consigliere comunale di Cosenza Davide Bruno, ha rinunciato alla candidatura regionale perchè non ha condiviso i metodi adottati. A questo si aggiunge la raccolta firme per la revoca dell’incarico a Invernizzi,da parte di 10 amministratori, tra cui Claudio Falchi già segretario di Riace della Lega, Antonello Tufo di Scalea, Vincenzo Gioffrè di Rosarno, Pietro Perri consigliere comunale di San Fili, Giuseppe Chiaravalloti ex consigliere comunale di Mangone, Antonio Carpino ex Vicesindaco di Mangone, Francesco Nicoletti consigliere comunale di Aprigliano, Angelo Barbiero, Claudio Albanese, Cesare Valente consiglieri comunali di Pedivigliano e 130 iscritti e simpatizzanti, indirizzata a Matteo Salvini Segretario Nazionale del partito. E’ vergognoso dichiarare che le dichiarazioni di Antonio Furgiuele sono prive di alcun fondamento.

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Matteo Salvini critico sulla gestione Invernizzi in Calabria.

Non si comprende se il Commissario regionale Cristian Invernizzi sia ancora nel pieno esercizio delle sue funzioni, circostanza sulla quale è lecito avanzare più di un dubbio vista la discutibile composizione delle liste, è il momento che batta un colpo e dia una spiegazione plausibile, e possibilmente veritiera, dei motivi che lo hanno indotto a tenere lontani dall’appuntamento organizzato per presentare i candidati del centrodestra della Circoscrizione di Reggio Calabria. Da indiscrezioni leghiste sembrerebbe che Matteo Salvini sia molto contrariato rispetto alla gestione del partito in Calabria e abbia l’intenzione dopo le consultazioni elettorali di revocare Invernizzi alla guida del partito. Uno dei segnali evidenti della forma di malessere di Salvini è quella di evitare di parlare delle elezioni calabresi.

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Reggio Calabria,la Lega diserta la convention di Jole Santelli, rottura nel centrodestra?

Grande Folla nel centrodestra alla convention di Jole Santelli. Gli organi del partito della Lega calabrese con un messaggio ha dato indirizzo ai candidati del partito nelle liste regionali di non essere presenti alla manifestazione di apertura della campagna elettorale. Alla manifestazione non era presente nemmeno Cristian Invernizzi commissario della Lega calabrese che ha disertato la convention di apertura. Quali sono i reali motivi dell’assenza? Perchè Cristian Invernizzi non ha partecipato alla convention?  La lega calabrese ha rotto con il centrodestra? Interrogativi su cui Cristian Invernizzi dovrà dare una risposta .

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Reggio Calabria.Tripudio di folla per Jole Santelli,(indifferente l’assenza di Cristian Invernizzi)

Non si capisce se il Commissario regionale Cristian Invernizzi è ancora nel pieno esercizio delle sue funzioni, circostanza sulla quale è lecito avanzare più di un dubbio vista la discutibile composizione delle liste, è il momento che batta un colpo e dia una spiegazione plausibile, e possibilmente veritiera, dei motivi che lo hanno indotto a tenere lontani dall’appuntamento organizzato per presentare i candidati del centrodestra della Circoscrizione di Reggio Calabria.Troppe cominciano ad essere le lamentele relative alla Lega in Calabria, anche da parte di chi vi era avvicinato con interesse e passione, troppi i buchi neri in cui stanno cadendo le speranze di coloro che, forse con un eccesso di ingenuità, avevano creduto a Matteo Salvini ed alle sue promesse di cambiamento: basta scorrere i nomi che campeggiano sulle liste nelle tre circoscrizioni per avere compiuta evidenza dell’inganno perpetrato.Nel frattempo piu’ di 150 tra iscritti, militanti , simpatizanti e amministratori non si sentono rappresentati da questo commissario bergamasco.

 

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La rivolta della Lega calabrese : Invernizzi ha fatto solo disastri,non ci rappresenta, va revocato.

La Lega disattende le promesse escludendo i giovani dalla sua lista e inserendo i trasformisti. Carmine Bruno segretario dei giovani leghisti calabresi è stato escluso da Cristian Invernizzi e Walter Rauti responsabile organizzativo. Da indiscrezioni in ambito Lega molti giovani sarebbero pronti a lasciare il partito, dopo le dimissioni di Sabrina Cacobati ex coordinatore Lega Giovani di Taurianova, in aperta contrapposizione con il commissario regionale. Lamezia Terme Antonio Furgiuele esponente storico della Lega in Calabria “E’ vergognoso l’atteggiamento tenuto da Cristian Invernizzi e Walter Rauti in merito alla mancata presenza dei candidati Lega all’apertura della competizione a Reggio Calabria del candidato di centrodestra Jole Santelli. Il consigliere provinciale di Catanzaro della Lega Nicola Azzarito in rotta di collisione con Cristian Invernizzi per le scelte poco democratiche adottate da Cristian Invernizzi. Reggio Calabria l’ex segretario provinciale Michele Gullace e il consigliere comunale della città di Cosenza Vincenzo Granata in piena contrappossizione alle scelte trasformiste e non condivise di Invernizzi. Il consigliere comunale di Cosenza Davide Bruno, ha rinunciato alla candidatura regionale perchè non ha condiviso i metodi adottati. A questo si aggiunge la raccolta firme per la revoca dell’incarico a Invernizzi,da parte di 10 amministratori, tra cui Claudio Falchi già segretario di Riace della Lega, Antonello Tufo di Scalea, Vincenzo Gioffrè di Rosarno, Pietro Perri consigliere comunale di San Fili, Giuseppe Chiaravalloti ex consigliere comunale di Mangone, Antonio Carpino ex Vicesindaco di Mangone, Francesco Nicoletti consigliere comunale di Aprigliano, Angelo Barbiero, Claudio Albanese, Cesare Valente consiglieri comunali di Pedivigliano e 130 iscritti e simpatizzanti, indirizzata a Matteo Salvini Segretario Nazionale del partito. Il fronte è destinato ad allargarsi e sembrano essere tutti d’accordo sulla revoca di Invernizzi da commissario regionale della Lega calabrese. Il partito di Matteo Salvini rischia di implodere e fare una brutta figura in Calabria .

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Granata(Legalità Democratica): Caro Gianluca Callipo, ritira le tue dimissioni. Basta con la tesi della giustizia nazista, la tua comunità ha ancora bisogno di te.

Abbiamo già presentato tempo addietro una memoria al Procuratore Generale presso la Corte d’appello di Catanzaro Dr. Otello Lupacchini, al Procuratore Generale presso la Corte d’appello di Reggio Calabria,  al Procuratore Generale della Repubblica presso la Suprema Corte di Cassazione di Roma, al Ministro della Giustizia, al Ministero della Giustizia Ispettorato Generale, sull’arbitrarietà del magistero penale . L’associazione Legalità Democratica aveva elaborato uno studio sugli errori  giudiziari posti in essere dall’Autorità Giudiziaria . Esiste il  principio implica che nessun fatto sia punibile se non in forza di una legge preesistente che chiaramente la definisca come reato, che cioè contiene in sè il principio della chiarezza, è puntualmente violato con la creazione di fattispecie “aperte”, “apparenti”, grossolanamente ed inconcludentemente abborracciate. Cio’ implica ed impone di per se l’arbitrarietà del magistero penale . Le leggi, le nuove leggi, spesso vengono “invocate” dai giudici a sostegno degli abusi di fatto che alcune giurisdizioni praticano già per i loro disegni e “strategie” di lotta .

Poi, magari a distanza di decenni ti ritrovi ad evocare i rimasugli di ciò che hai dovuto apprendere per meglio comprendere l’incombente attualità di “questioni del mestiere”. Così trattando oggi il delicato e gravissimo problema dell’invasività della giurisdizione penale nell’ambito di altri poteri dello Stato, mi accade di richiamare alla memoria il detto di un giurista medievale, che, nella disputa tra Regalisti e Curialisti (i ghibellini ed i guelfi del diritto) scrisse: “Dominus Papa, ratione peccati, intromittit se de omnibus” (il Signor Papa, con la scusa del peccato si impiccia di tutto), tanto per usare un linguaggio alla buona.”

“Oggi “Intromittunt se de omnibus”, si impicciano di tutto, i P.M. ed i Giudici penali. Perseguire i reati, veri o immaginari è la chiave per l’accesso all’esercizio, di fatto, del potere esecutivo e della stessa “politica”. Oggi “Intromittunt se de omnibus”, si impicciano di tutto, i P.M. ed i Giudici penali. Perseguire i reati, veri o immaginari è la chiave per l’accesso all’esercizio, di fatto, del potere esecutivo e della stessa “politica”. Quando, invece, secondo il fondamentale principio della divisione dei poteri, si imporrebbe una netta separazione tra il legislativo, l’esecutivo ed il giudiziario. Una separazione teorizzata due secoli e mezzo fa e realizzata faticosamente con la creazione dello Stato moderno e l’avvento delle libere istituzioni.”

“Assieme all’”intromittere se de omnibus” dei P.M. e dei Giudici Ordinari fiorisce uno strano fenomeno: quello di una “specializzazione”, non nelle funzioni, ma nell’abuso di quegli strumenti che la legge (in verità sempre più sgangherata al riguardo nelle sue “novità”) fornisce agli scalpitanti magistrati “ratione peccati” per perseguire i reati. E poiché nella legislazione criminale ci si accosta sempre più alle tesi che, con una spolverata di retorica democratica e di argomentazioni sociologiche, sono pur sempre quelle della giustizia nazista (punire chi è capace e proclive a commettere un reato senza che debba proprio averlo commesso) lo sbandamento ed il debordare diventa invasione del potere esecutivo e della politica. Ma, abbandonando la “divisione dei poteri” sembra che le diverse istituzioni territoriali giudiziarie si “specializzino”, come dicevamo poc’anzi, nel tipo di utilizzazione distorta, oltre che nella stessa distorsione “dei mezzi giudiziari”.” Per questi motivi caro Sindaco e amico Gianluca Callipo ritira le tue dimissioni, sono sicuro che riuscirai a dimostrare la tua innocenza, la tua comunità ha ancora bisogno di te. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Granata(Legalità Democratica):Parte da Riace la bocciatura e la disfatta del modello Salvini.

Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica)

Gli elettori di Riace nelle ultime consultazioni avevano bocciato il “modello di Mimmo Lucano“. Anzi, gli elettori hanno voluto premiare proprio il partito del vice premier Matteo Salvini, che era arrivato primo con il 30,7%, seguito dal Movimento 5 stelle con il 27,4%. Molto staccato il Pd, fermo al 17,3%.

Con la gestione fallimentare di Invernizzi che non ha ritenuto nemmeno di fare una visita nel paese di Riace e raccordarsi con gli organi di partito,Claudio Falchi,già segretario della Lega di Riace, ha aderito al documento di sfiducia a Cristian Invernizzi, commissario calabrese della Lega contro la gestione poco democratica del commissario regionale e ad una ingiusta,illogica e discriminatoria condotta, sotto il profilo delle opportunità, logiche, politiche e strategiche, dell’attuale rappresentanza commissariale del partito in regione.

A mio avviso parte da Riace la bocciatura e la disfatta del modello Salvini che potrebbe scendere dal 30,7% a percentuali da prefisso telefonico . Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Lega Calabria nel caos:Raccolte oltre 100 Firme sulla sfiducia a Invernizzi, a breve adesioni di amministratori e consiglieri di Catanzaro e Reggio Calabria.

Non si placa la polemica nella Lega calabrese, raccolte già oltre 100 Firme per la sfiducia a Cristian Invernizzi, nella sua qualità di commissario regionale. In questi giorni in arrivo adesioni importanti sulla sfiducia a Invernizzi da parte di consiglieri e amministratori della provincia di Catanzaro e Reggio Calabria. La lega calabrese è nel caos per una gestione poco democratica che ha escluso i giovani del partito, i militanti e gli amministratori storici, inserendo nelle liste regionali personaggi provenienti da altre formazioni politiche.

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Io non ho padroni, giovani della Lega in fuga:Si dimette dalla Lega Sabrina Cacobati coordinatore giovani Taurianova.

La fiducia che avevo riposto nella lega è venuta a mancare con la mancata candidatura nella nostra provincia di under 35. Rassegno le dimissioni immediate e irrevocabili dallo stesso. Conclude io non ho padroni, il coordinatore giovani della Lega di Taurianova Sabrina Cacobati.La gestione Invernizzi ha escluso i giovani dalle liste regionali della Lega, inserendo candidati provenienti da altre formazioni politiche. Dopo le quasi 100 firme di sfiducia a Invernizzi, la protesta è sicuramente destinata ad aumentare in questi giorni.

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Bufera nella Lega: Nove amministratori aderiscono al documento di sfiducia a Invernizzi.

Si lamenta una gestione unilaterale da parte del commissario Invernizzi insieme ad un cerchio magico, che rende impossibile ed ostacola la crescita del progetto politico fortemente voluto da Matteo Salvini e di una assoluta assenza e forma di dibattito interno. La fronda interna della Lega calabrese, ribadisce di non riconoscersi nell’attuale gestione del partito in Calabria del commissario Invernizzi e sui metodi adottati, senza alcun confronto, con gli amministratori calabresi . Continua la raccolta di adesioni al documento per la sfiducia di Cristian Invernizzi, commissario della Lega calabrese, hanno già aderito nove amministratori.

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Documento di sfiducia a Invernizzi(Lega):Aderisce Claudio Falchi, già segretario locale della Lega di Riace.

Claudio Falchi,già segretario della lega di Riace, aderisce al documento di sfiducia a Cristian Invernizzi, commissario calabrese della Lega, che in due giorni ha già raggiunto oltre ottanta adesioni di iscritti e amministratori della Lega calabrese. Continua la raccolta delle firme contro la gestione poco democratica del commissario regionale e ad una ingiusta ed a nostro modo di vedere illogica e discriminatoria condotta, sotto il profilo delle opportunità, logiche, politiche e strategiche, dell’attuale rappresentanza commissariale del partito in regione. Il fronte della protesta sembra destinato ad allargarsi nelle prossime ore.

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Bufera sulla Lega calabrese: Amministratori importanti pronti a lasciare la Lega per incompatibilità con Cristian Invernizzi.

In queste ore le firme per sfiduciare Invernizzi sono in rapido aumento, una parte è stata già inviata al Segretario Nazionale del partito Matteo Salvini. Da indiscrezioni in ambito Lega sembrerebbe che amministratori importanti di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza, siano in procinto di abbandonare la Lega prima del voto, in aperta contestazione con la gestione del commissario regionale Cristian Invernizzi. In queste condizioni la Lega perderebbe oltre il 10% dei voti rispetto al dato europeo .

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Granata(Legalità Democratica):Invernizzi(Lega) chieda scusa agli amministratori e ai cittadini cosentini.

Con il lavoro fatto in questi anni da Mario Occhiuto è stato dimostrato che le cose possono cambiare in Calabria. In questi anni Mario Occhiuto ha rappresentato il punto più  alto di resistenza contro il giustizialismo di Morra e dei centri sociali, rendendo la città di Cosenza libera e democratica. In pochi anni è riuscito a trasformare in maniera radicale la città migliorando la qualità della vita e delle persone che la abitano. Cosenza è stata premiata più volte come città virtuosa nelle “buone pratiche”, un “Comune Riciclone” che ha ottenuto i primi posti nelle classifiche nazionali con la percentuale di circa il 70% di raccolta giornaliera. La Lega che doveva rappresentare un elemento di novità per la Calabria e finita per diventare lo strumento al servizio delle forze della conservazione, dei trasformisti e di tutti coloro che l’hanno ridotta in queste condizioni. Condivido il documento di sfiducia a Invernizzi che ha già raggiunto 60 adesioni di iscritti, simpatizzanti e amministratori per la mancanza di ogni regola di riflessione, di prudenza e di democrazia nella conduzione del partito della Lega in Calabria e per la mancata partecipazione dei giovani alla vita del partito. Vi è di più, le ultime dichiarazioni di Cristian Invernizzi fatte in quest’ ultimo mese sul modello Occhiuto sono state offensive nei confronti della Giunta, della maggioranza consiliare e dei cittadini cosentini. Proporrò anche io al candidato alla Presidenza,  Jole Santelli,  di recepire nel suo programma quelle idee relative alla svolta ecologica calabrese. Le mie battaglie sul garantismo sono note e ho sempre pensato discutendone molte volte con il mio mentore e grande amico Mauro Mellini che Jole Santelli sia uno dei pochi  parlamentari garantisti in Calabria. Ritengo però che Cristian Invernizzi per le sue dichiarazioni inopportune sul modello Cosenza e sul modello Occhiuto debba chiedere scusa al Sindaco della città di Cosenza, ai suoi amministratori e ai cittadini cosentini e calabresi. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Lega Calabria nel caos:Il documento di sfiducia a Invernizzi raggiunge sempre maggiori adesioni, ecco i nomi.

Al Segretario Nazionale della Lega

Matteo Salvini

Il commissario della Lega Calabrese Cristian Invernizzi è stato l’espressione della mancanza di ogni regola di riflessione, di prudenza e di democrazia e nella composizione della lista regionale ha lavorato per portare alla disfatta la lista della Lega e consequenzialmente la coalizione di centrodestra.

Ha estromesso i giovani, i militanti e gli amministratori della Lega per inserire i trasformisti provenienti da altre formazioni politiche.

Per questi motivi riteniamo chiuso il dialogo con Cristian Invernizzi chiedendo, al Segretario Nazionale Matteo Salvini, il provvedimento di revoca di Cristian Invernizzi dall’incarico di Commissario della Lega Calabria e la nomina di un esponente calabrese espressione del territorio.

 I militanti, simpatizzanti e amministratori della Lega

 Antonello Tufo Scalea(CS)

Vincenzo Gioffrè Rosarno

Angela Bongianna Scalea (CS)

Elena Bongianna Scalea (CS)

Francesco Tufo Scalea (CS)

Mariella Lisere Scalea (CS)

Alessio Ernesto Tufo Scalea (CS)

Salvatore Tufo Scalea (CS)

Vincenzo Lovissi Scalea(CS)

Piero Benvenuto Scalea (CS)

Francesco De Luca Rende(CS)

Marcello Forte

Roberto Montalto ex consigliere comunale Luzzi

Pietro Perri consigliere comunale San Fili

Michelangelo Nocito Imprenditore del Cedro

Mario Iuliano consigliere comunale Cleto

Eugenio Capano Iscritto Lega

Avv. Antonio Biamonte

Casrauro Giuseppe  Laureana di borrello

Giovanni Sigillo Laureana di Borrello

Biagio Masso Laureana di Borrello

Salvatore Scozzara Laureana di Borrello

Rosa Tagliaverga Laureana di Borrello

Maria Antonietta Arena San Ferdinando

Nino Cuppari Laureana di Borrello

Omar Masso Laureana di Borrello

Domenico Muzzupapa San Ferdinando

Vincenzo Tavella San Ferdinando

Vincenzo Cusato Rosarno

Giuseppina Zungri Rosarno

Vincenzo Seminara Rosarno

Antonio Quaranta Rosarno

Emanuele Rossetti Taurianova

Domenico Leo Colosimi

Angelo Barbiero consigliere comunale Pedivigliano

Claudio Albanese consigliere comunale Pedivigliano

Cesare Valenti consigliere comunale Pedivigliano

Francesca Vergorio Martirano Lombardo

Maria Grazia Vena Cosenza

Maria Teresa Bianco Cosenza

Alex Gioffè     Rosarno

Girolama Gioffrè   Rosarno

Francesco Melluso    San Ferdinando

Monica Seminara   Maropati

Giuseppe Chiaravalloti   ex consigliere comunale Mangone

Antonio Gabriele  primo dei non eletti di Cosenza lista Cosenza Popolare

Angela Morabito    Roccella Jonica

Anna Russo   Roccella Jonica

Giuseppe Russo  Roccella Jonica

Vincenzo Russo Roccella Jonica

Maria Audia  Roccella Jonica

Mariella Scaglione  candidata al consiglio comunale di Rende

Gisella Puterio architetto scrittrice

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Terremoto nella Lega calabrese: Aumentano le firme per il documento di sfiducia a Cristian Invernizzi.

Altri iscritti e simpatizzanti della Lega calabrese chiedono la sfiducia del commissario regionale Cristian Invernizzi

Vincenzo Gioffrè Rosarno

Casrauro Giuseppe  Laureana di borrello

Giovanni Sigillo Laureana di Borrello

Biagio Masso Laureana di Borrello

Salvatore Scozzara Laureana di Borrello

Rosa Tagliaverga Laureana di Borrello

Maria Antonietta Arena San Ferdinando

Nino Cuppari Laureana di Borrello

Omar Masso Laureana di Borrello

Domenico Muzzupapa San Ferdinando

Vincenzo Tavella San Ferdinando

Vincenzo Cusato Rosarno

Giuseppina Zungri Rosarno

Vincenzo Seminara Rosarno

Antonio Quaranta Rosarno

Emanuele Rossetti Taurianova

Domenico Leo Colosimi

Angelo Barbiero consigliere comunale Pedivigliano

Claudio Albanese consigliere comunale Pedivigliano

Cesare Valenti consigliere comunale Pedivigliano

Francesca Vergorio Martirano Lombardo

Maria Grazia Vena Cosenza

Maria Teresa Bianco Cosenza

che si aggiungono al documento già sottoscritto

Al Segretario Nazionale della Lega

Matteo Salvini

 

Il commissario della Lega Calabrese Cristian Invernizzi è stato l’espressione della mancanza di ogni regola di riflessione, di prudenza e di democrazia e nella composizione della lista regionale ha lavorato per portare alla disfatta la lista della Lega e consequenzialmente la coalizione di centrodestra.

Ha estromesso i giovani, i militanti e gli amministratori della Lega per inserire i trasformisti provenienti da altre formazioni politiche.

Per questi motivi riteniamo chiuso il dialogo con Cristian Invernizzi chiedendo, al Segretario Nazionale Matteo Salvini, il provvedimento di revoca di Cristian Invernizzi dall’incarico di Commissario della Lega Calabria e la nomina di un esponente calabrese espressione del territorio.

 

I militanti, simpatizzanti e amministratori della Lega

 

Antonello Tufo Scalea(CS)

Vincenzo Gioffrè Rosarno

Angela Bongianna Scalea (CS)

Elena Bongianna Scalea (CS)

Francesco Tufo Scalea (CS)

Mariella Lisere Scalea (CS)

Alessio Ernesto Tufo Scalea (CS)

Salvatore Tufo Scalea (CS)

Vincenzo Lovissi Scalea(CS)

Piero Benvenuto Scalea (CS)

Francesco De Luca Rende(CS)

Marcello Forte

Roberto Montalto ex consigliere comunale Luzzi

Pietro Perri consigliere comunale San Fili

Michelangelo Nocito Imprenditore del Cedro

Mario Iuliano consigliere comnale Cleto

Eugenio Capano Iscritto Lega

Avv. Antonio Biamonte

Casrauro Giuseppe  Laureana di borrello

Giovanni Sigillo Laureana di Borrello

Biagio Masso Laureana di Borrello

Salvatore Scozzara Laureana di Borrello

Rosa Tagliaverga Laureana di Borrello

Maria Antonietta Arena San Ferdinando

Nino Cuppari Laureana di Borrello

Omar Masso Laureana di Borrello

Domenico Muzzupapa San Ferdinando

Vincenzo Tavella San Ferdinando

Vincenzo Cusato Rosarno

Giuseppina Zungri Rosarno

Vincenzo Seminara Rosarno

Antonio Quaranta Rosarno

Emanuele Rossetti Taurianova

Domenico Leo Colosimi

Angelo Barbiero consigliere comunale Pedivigliano

Claudio Albanese consigliere comunale Pedivigliano

Cesare Valenti consigliere comunale Pedivigliano

Francesca Vergorio Martirano Lombardo

Maria Grazia Vena Cosenza

Maria Teresa Bianco Cosenza

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Lega nella bufera:Dopo Cosenza, i quattro consiglieri della Lega di Rosarno in rotta di collisione con Invernizzi.

Dopo l’assenza di dialogo con  il consigliere comunale della città di Cosenza della Lega Vincenzo Granata e la rinuncia alla candidatura regionale del consigliere comunale di Cosenza Davide Bruno, la città capoluogo non è rappresentanta nelle liste regionali per le scelte antidemocratiche del commisario della Lega Invernizzi. Subito dopo Cosenza il consigliere comunale della Lega Avv. Gianfranco Saccomanno ha inviato una lettera molto dura a Matteo Salvini sull’attuale gestione del partito e gli altri tre consiglieri comunali della Lega di Rosarno sarebbero pronti a firmare la sfiducia a Invernizzi. In queste ore il documento di sfiducia a Invernizzi si allarga su tutto il territorio regionale. Pronte altre defezioni importanti nel comune di Gioia Tauro e nella provincia di Catanzaro. Il fronte della protesta si allarga sempre di più.

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Lega Calabria nella bufera:Ecco i primi sottoscrittori del documento di sfiducia a Cristian Invernizzi.

Ecco i primi sottoscrittori del documento di sfiducia a Cristian Invernizzi, continua la raccolta delle firme in Calabria

Al Segretario Nazionale della Lega

Matteo Salvini

Il commissario della Lega Calabrese Cristian Invernizzi è stato l’espressione della mancanza di ogni regola di riflessione, di prudenza e di democrazia e nella composizione della lista regionale ha lavorato per portare alla disfatta la lista della Lega e consequenzialmente la coalizione di centrodestra.

Ha estromesso i giovani, i militanti e gli amministratori della Lega per inserire i trasformisti provenienti da altre formazioni politiche.

Per questi motivi riteniamo chiuso il dialogo con Cristian Invernizzi chiedendo, al Segretario Nazionale Matteo Salvini, il provvedimento di revoca di Cristian Invernizzi dall’incarico di Commissario della Lega Calabria e la nomina di un esponente calabrese espressione del territorio.

 I militanti, simpatizzanti e amministratori della Lega

Antonello Tufo Scalea(CS)

Angela Bongianna Scalea (CS)

Elena Bongianna Scalea (CS)

Francesco Tufo Scalea (CS)

Mariella Lisere Scalea (CS)

Alessio Ernesto Tufo Scalea (CS)

Salvatore Tufo Scalea (CS)

Vincenzo Lovissi Scalea(CS)

Piero Benvenuto Scalea (CS)

Francesco De Luca Rende(CS)

Marcello Forte

Roberto Montalto ex consigliere comunale Luzzi

Pietro Perri consigliere comunale San Fili

Michelangelo Nocito Imprenditore del Cedro

Mario Iuliano consigliere comnale Cleto

Eugenio Capano Iscritto Lega

Avv. Antonio Biamonte

 

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Lega Calabria:Raccolta di firme per la sfiducia a Invernizzi,malumori nella lega sulle candidature.

Cristian Invernizzi

Malumori nella scelte delle candidature nella Lega per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria. Dopo la mancata scesa in campo dei consiglieri comunali della città di Cosenza Vincenzo Granata e Davide Bruno, le prime defezioni arrivano dalla provincia di Catanzaro dove esponenti importanti della componente di Furgiuele sono pronti ad abbandonare il partito. Indiscrezioni parlano della esclusione della componente Sofo nella lista di Reggio Calabria.  Vi è di più l’ingresso di un assessore del Sindaco Abramo nella lista di Catanzaro, ha creato numerose proteste nella classe dirigente storica del partito della lega catanzarese. Infine si è costituito un comitato promotore per la raccolta di firme per la sfiducia al commissario regionale del partito Cristian Invernizzi, reo di una gestione antidemocratica del partito. Questo il testo del documento

Al Segretario Nazionale della Lega

Matteo Salvini

Il commissario della Lega Calabrese Cristian Invernizzi è stato l’espressione della mancanza di ogni regola di riflessione, di prudenza e di democrazia e nella composizione della lista regionale ha lavorato per portare alla disfatta la lista della Lega e consequenzialmente la coalizione di centrodestra.

Ha estromesso i giovani, i militanti e gli amministratori della Lega per inserire i trasformisti provenienti da altre formazioni politiche.

Per questi motivi riteniamo chiuso il dialogo con Cristian Invernizzi chiedendo, al Segretario Nazionale Matteo Salvini, il provvedimento di revoca di Cristian Invernizzi dall’incarico di Commissario della Lega Calabria e la nomina di un esponente calabrese espressione del territorio.

 I militanti, simpatizzanti e amministratori della Lega

Il documento in un ora ha già raccolto le prime adesioni tra cui vari amministratori storici della Lega.

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Invernizzi detto Gattoperdo:La lista regionale della Lega, un disastro.

La carriera di Matteo Salvini, che fino alle soglie dell’estate sembrava proiettato al massimo dei successi, ha subìto un arresto ed una catastrofe per essere caduto nella trappola che si era costruito da se stesso. Per le elezioni regionali, Matteo salvini ha mandato in Calabria un commissario venuto da un paesello del bergamasco, tale Cristian Invenizzi.Espressione di arroganza politica e di mancanza di ogni regola di riflessione e di prudenza, sta lavorando per portare alla sconfitta la coalizione di centrodestra. Puo’ essere descritto e pronosticato con i versi del Belli: “Di ch’er governo, è ‘na ruzzica che curre curre, fin che trova un sasso. Il sasso se lo è gettato tra i piedi da sé, nella composizione delle liste per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria. Ha estromesso i giovani, i militanti e gli amministratori della Lega per inserire i trasformisti provenienti da altre formazioni politiche . Il Gattopardo travestito da Invernizzi detto “Gattoperdo” diceva “cambiare tutto per non cambiare niente”, anche se bisogna chiarire il Gattopardo è il Gattopardo,  Cristian Invernizzi rimane Cristian Invernizzi un modesto politico proveniente da un paesello bergamasco.

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Matteo Salvini e Invernizzi:Calabria,i giovani della Lega fuori dalle liste,non vi rimane che emigrare

I giovani leghisti calabresi

Per le elezioni regionali , di fronte alla domanda, che è pur necessaria porsi in questi tempi: come definire quello che sta avvenendo in Calabria? Ci sono parole adatte a dare una definizione che non sia un po’ artificiale, riduttiva, o magari (benché sia difficile) esagerata? Non abbiamo il preteso di darci una risposta perché le risposte possibili, in realtà, sono troppe e tutte un po’ unilaterali. Ce n’è una, facile a venire alla mente di chiunque sia abituato a sentire parlare il dialetto di G.G. Belli, sia pure nello stadio a lui successivo, attuale: “Che casino”.

Parola incisiva, con chiari riferimenti anche ai risvolti morali della definizione da dare. Ma siamo in troppi, troppo spesso e davanti a troppi fatti che ci si presentano a prorompere in tale parola. Non per nulla l’espressione più ampia che include quel termine è: “Qui è tutto un gran casino”. Direi che “casino”, riferito alle elezioni regionali, è un po’ troppo generico, anche se non certo bonario. Mi è saltata in mente, sentendo un discorso che, manco a dirlo, non aveva assolutamente nulla a che fare con la politica, l’amministrazione, i partiti, la parola è “sfasciacarrozze”.

Sissignori. Non è da buttare via. Evoca l’attività che produce il marasma, lo sfasciare, oltre il dato obiettivo dell’accatastarsi di cose sfasciate.

In tutta questo gran casino uno di quelli che contribuisce a sfasciare La Lega è il commissario regionale del partito Cristian Invernizzi, escludendo dalla lista regionale i candidati della Lega giovani. Eppure Matteo Salvini e Cristian Invernizzi, il giorno 14 Dicembre C.M., dalla stazione di Lamezia Centrale, mandavano un messaggio forte e concreto alla Calabria: essere dalla parte dei giovani calabresi, dicendo di essere con loro.

Poi pero si apprende dalla composizione delle liste che nessun giovane calabrese potrà essere candidato perchè Invernizzi e Salvini hanno deciso di  candidare persone sconosciute o riciclate dalla vecchia politica. Probabilmente Salvini e Invernizzi quel giorno alla stazione ferroviaria avranno pensato che il modo più rapido per risolvere il problema dei giovani è quello di farli emigrare verso altre destinazioni, infatti la loro decisone è stata quella di metterli fuori dalla lista regionale per non dargli nemmeno la possibilità di diventare nuova classe dirigente. Un bel modo per pensare al futuro dei giovani calabresi.

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Invernizzi:Fuori i giovani dalla lista della Lega,per prendere consensi si ricicla la vecchia politica.

Il commissario regionale della Lega Cristian Invernizzi ha quasi definito la lista  per le regionali. Tranne alcuni, una lista con una maggioranza di personaggi provenienti da altri partiti, senza alcuna militanza o appartenenza alla Lega. Alcuni sono completamente sconosciuti ai molti e con scarso consenso elettorale. Invernizzi rischia un clamoroso flop a livello elettorale, con la Lega a rischio quorum. Molti malumori e delusioni anche tra le file della giovani della Lega, non ci sarà nessun candidato della giovanile,nelle sue liste, per decisone di Invernizzi che ritiene i giovani solo validi per allestire qualche gazebo. I giovani farebbero bene a ribellarsi e a dire la propria opinione nei confronti di un politico bergamasco che ritiene i giovani calabresi subalterni alle logiche del trasformismo e della vecchia politica .

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Lega a rischio quorum in Calabria:I consiglieri comunali della città di Cosenza non si candideranno nella lista Lega.

I due consiglieri comunali della città di Cosenza della Lega Vincenzo Granata e Davide Bruno non intendono candidarsi nella lista regionale dello stesso partito. Da indiscrezioni in ambiente Lega, sembra che tale decisione sia maturata per il mancato rinnovamento e storicita di appartenenza nel partito, infatti Pietro Molinaro candidato sicuramente eletto, era uno dei sostenitori di Mario Oliverio e suo  mancato Assessore Regionale all’Agricoltura. Nella Lista già definita, si riscontrano candidati di altra area politica e personaggi inconsistenti, sconosciuti nel mondo politico calabrese. Una lista su misura per Molinaro, sponsorizzata dal commissario regionale Cristian Invernizzi e da Vincenzo Sofo.  A questo si aggiunge che anche il gruppo politico di Rosarno con ben 4 consiglieri comunali, da indiscrezioni,potrebbe  non sostenere  il partito di Salvini. Altri malumori circolano con insistenza nella provincia di Catanzaro.

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Lega: La Calabria non ha bisogno dei trasformisti, amici di Invernizi e Sofo.

Ma come fa Salvini a dare ascolto a Invernizzi e Sofo che disconoscono le problematiche calabresi con la Lega locale che ne contesta l’operato. Alcuni candidati all’Europarlamento con un pacchetto di voti della vecchia politica che ha distrutto totalmente il tessuto socio economico della Regione Calabria, contribuisce ad effettuare scelte politiche molto discutibili, inserendo nelle liste candidati che non hanno mai militato nella Lega. Salvini ha già constatato che la Calabria non gli ha riservato quella giusta accoglienza a Cosenza e Catanzaro. La Calabria non ha bisogno di queste scelte ma di uomini liberi che non saranno certamente questi candidati pronti a cambiare casacca come gli amici di Invernizzi e Sofo .

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Arresti Villa San Giovanni: Granata(Legalità Democratica),non siamo colpevolisti,attendiamo di conoscere i fatti.

Appalti pubblici aggiustati, telecomandati, per favorire sempre e solo la holding internazionale padrona del traghettamento tra Reggio Calabria e Messina. È una vera e propria bufera quella che ha travolto l’amministrazione di Villa San Giovanni e la Caronte&Tourist, società che da decenni monopolizza o quasi l’attraversamento dello Stretto di Messina e i collegamenti con le isole minori.

Nel giro di poche ore, agli arresti disposti dalla procura di Reggio Calabria, guidata da Giovanni Bombardieri, sono finiti il sindaco di Villa San Giovanni, Giovanni Siclari, di Forza Italia, fratello del senatore Marco Siclari; il presidente della Caronte, Nino Repaci; l’amministratore delegato Calogero Famiani; il geometra Giancarlo Trunfio dell’Ufficio Tecnico del Comune; un vigile urbano, Vincenzo Bertuca; l’Ingegnere Francesco Morabito, capo dell’Urbanistica. Ma almeno altre sei persone sono destinatarie di provvedimenti cautelari, che sono stati eseguiti fra ieri sera e questa notte dai carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria.

Le contestazioni sono corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta, falso in atto pubblico e, solo per un indagato (il cui nome non è ancora noto), concorso esterno in associazione mafiosa.
Noi siamo garantisti e non siamo giustizialisti, siamo in attesa della conferenza stampa della Procura della Repubblica di Reggio Calabria per conoscere i fatti.
Ci sono secoli di civiltà giuridica che cozzano contro la convinzione di Davigo e contro una cultura che seppellisce l’approccio del Beccaria e i principi costituzionali ispirati a un rigoroso garantismo. Non accetteremo mai l’assunto per cui non esistono cittadini innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti. Perché questa è barbarie, non giustizia. «La cultura del sospetto non è l’anticamera della verità: la cultura del sospetto è l’anticamera del khomeinismo», diceva Giovanni Falcone. Per me sono parole che andrebbero scolpite in ogni tribunale accanto all’espressione «La legge è uguale per tutti». Lo dichiara il presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.
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Regionali: Jole Santelli fuori definitivamente.

Da ultime indiscrezioni sembrerebbe tramontata la candidatura di Jole Santelli alla presidenza della giunta regionale della Calabria. La coalizione di centrodestra non riesce a trovare la quadra per un candidato unitario che riesca a mettere insieme le varie anime che la compongono. Jole Santelli non è riuscita, nonostante la sua carica di coordinatrice regionale di Forza italia, a diventare punto di coagulo di tutte le forze in campo, anzi il suo nominativo ha creato malumori e divisioni nella coalizione. In queste ore si sta lavorando per trovare una soluzione alternativa che riesca a disegnare una coalizione unita.

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Elezioni Calabria: I fratelli Gentile irrompono nella Lega, ecco i nomi dei primi candidati.

Si avvicina la data di scadenza della presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria. Secondo le prime indiscrezioni, già pronti ai nastri di partenza i primi nomi dei candidati. Per il gruppo di Sergio Abramo, Sindaco di Catanzaro, sponsorizzato da Vincenzo Sofo e i F.lli Gentile, a Catanzaro i candidati sono Baldo Esposito e Piero Aiello ex consiglieri uscenti della Regione Calabria, in netta contrapposizione al gruppo di Mimmo Tallini, consigliere regionale uscente di Forza Italia, vicino ad Occhiuto. Per Cosenza Katya Gentile sponsorizzata da Verdini, contrapposta da anni a Mario Occhiuto. Un centrodestra spaccato che potrebbe consapevolmente consegnare la Regione Calabria al centrosinistra di Callipo.

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Elezioni Regione Calabria: Fuori Jole Santelli, dentro Caterina Chiaravalloti.

Nella politica calabrese, in questi giorni, può succedere tutto e il contrario di tutto. Sembrerebbe, da alcune indiscrezioni, che nelle ultime ore sia fuori dai giochi della presidenza della giunta regionale della Calabria, l’on. Jole Santelli. E, appunto, ritornerebbe in pista il nome già gradito alla Lega che rimanderebbe al profilo di Caterina Chiaravalloti, magistrato, presidente del Tribunale di Latina, ma soprattutto figlia di quel Giuseppe che è stato governatore della Calabria dal 2000 al 2006, e fu uno degli otto attori protagonisti della tornata elettorale del 2000 che diede la spallata al governo D’Alema. Nei prossimi giorni potrebbe essere ufficializzato il nome della Chiaravalloti alla presidenza della giunta regionale della Calabria.

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Katya Gentile candidata nella Lega: Molti amministratori e consiglieri comunali pronti ad abbandonare la Lega.

In queste ore circola in maniera insistente, in ambiente Lega, l’indiscrezione che Katya Gentile sarà candidata nelle lista della Lega per le prossime imminenti elezioni regionali. Su tutti i diktat a Mario Occhiuto, vi sarebbero i fratelli Gentile, da poco approdati nel partito del Carroccio, che farebbero grosse pressioni su Salvini per non far candidare Mario Occhiuto alla presidenza della Giunta Regionale della Calabria. Le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini in Campania rendono evidente l’alleanza di Salvini con Gentile in Calabria. Nella cena di Scilla degli amministratori calabresi, ieri sera, la tensione si tagliava a fette, pronta ad esplodere. Da indiscrezioni leghiste molti amministratori e consiglieri comunali, con l’entrata dei fratelli Gentile, sarebbero pronti ad abbandonare la Lega e Matteo Salvini, colpevole di traghettare nelle istituzioni la vecchia politica che tanti danni ha fatto in Calabria.

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Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata: Dobbiamo uscire dall’emergenza rifiuti e riprenderci il futuro.

Dobbiamo uscire dall’emergenza e riprenderci il futuro. E’ tempo di aver il coraggio di cambiare totalmente in Calabria. Si deve redigere un nuovo piano dei rifiuti e progettare la dismissione di un’impiantistica che, per come è concepita a livello regionale, è obsoleta e di scarsa efficacia per la risoluzione definitiva del problema. Ridare centralità ai territori tramite l’autogestione diretta e pubblica dell’intero ciclo dei rifiuti da parte dei comuni consorziati; risponderebbe maggiormente alla pratica della gestione chiusa e circolare dell’intero ciclo dei rifiuti all’interno dei territori dove vengono prodotti.

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Caro Matteo guardiamo al futuro: Un centrodestra unito con Mario Occhiuto è garanzia di vittoria in Calabria.

Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica)

Bisogna procedere con la condivisione del centrodestra allargato alle forze del civismo calabrese. Si deve rivendicare il bisogno di costruire nuovi paradigmi di partecipazione politica e democratica per uscire finalmente dal buio in cui la Calabria, dopo decenni di cattiva politica, è stata relegata. Non si potranno accettare scelte prive di partecipazione e trasparenza perchè  il destino dei calabresi deve essere scelto dai calabresi. In questi anni Mario Occhiuto ha rappresentato il punto più  alto di resistenza contro il giustizialismo di Morra e dei centri sociali, rendendo la città di Cosenza libera e democratica. Un centrodestra unito è  garanzia di vittoria . Questa condizione puo’ essere facilmente trovata nell’indicazione di Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza, quale candidato unitario. Mi auguro che queste mie riflessioni possano essere utili a Matteo Salvini, per la vittoria del centrodestra unito in Calabria . Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata : Rifiuti, la Calabria come Copenaghen.

Le aziende manifatturiere stanno affrontando una crisi senza precedenti. Parliamo di imprese che fanno economia circolare, ma che sono in crisi perché non riescono a collocare lo scarto non riciclabile originato dalle loro attività. I costi per lo smaltimento dei rifiuti stanno diventando insostenibili (in alcune realtà sono più che raddoppiati negli ultimi 2 anni) e gli spazi si stanno esaurendo. Il Paese ha bisogno di impianti e infrastrutture, dobbiamo affrontare con le tecnologie più innovative e con l’informazione la sindrome nimby. Industria, ambiente e salute possono viaggiare nella stessa direzione. In Calabria dobbiamo realizzare quello che avviene a Copenaghen dove è presente nel centro cittadino un termovalorizzatore che, oltre a non inquinare e produrre energia dai rifiuti a favore della città, dando corrente a 62.500 abitazioni e acqua calda ad altre 160mila, è dotato sul tetto anche di una pista da sci.

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Granata(Legalità Democratica): Matteo Salvini è informato? Cosi si perdono le elezioni in Calabria.

Quali sono le fonti della Lega calabrese che dicono no a Mario e Roberto Occhiuto ? Matteo Salvini è informato ? Cosi perdiamo le elezioni in Calabria. L’atteggiamento politico di Invernizzi è irresponsabile. E’ inammissibile che si pongano veti ad un partito della coalizione,  alleato leale in tutta Italia. Ci si muove come un elefante in un negozio di chincaglieria. Questi episodi colorano ancor più negativamente l’arroganza ed il mancato rispetto degli alleati. C’è in fondo a tutto ciò, sempre se è vera la notizia, un che di teatralità fanciullesca. Capitan Fracassa è, dunque, solo un ragazzettaccio che giuoca alla politica. Ci auguriamo che Matteo Salvini ponga fine alle divisioni e non si assuma la responsabilità della rottura e perdita della coalizione di centrodestra .

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Granata(Legalità Democratica): Lo stallo creato da Invernizzi danneggia il centrodestra.

Il commissario della Lega calabrese Cristian Invernizzi non solo pone veti ma si permette anche di consigliare le candidature  in quota Forza Italia per la presidenza della giunta regionale della Calabria. Un comportamento inconcludente che non rispetta in alcun modo l’alleato Berlusconiano. Tutti sanno che i ritardi nella definizione delle candidature in Calabria sono riconducibili proprio a Invernizzi che peraltro si è sempre sottratto alla discussione interna con gli amministratori della Lega calabrese e anche sulla richiesta di istituire un tavolo della coalizione di centrodestra. Secondo molti amministratori leghisti non si può ripetere l’esperienza di Rende, Lamezia Terme e non consentire alla coalizione di vincere le elezioni per le imminenti elezioni regionali. La situazione di stallo creata da Invernizzi, relativa alla scelta del candidato governatore, danneggia il centrodestra. Si consenta di designare il candidato di Forza Italia alla guida della coalizione, per condurre un percorso che ci possa portare alla guida della Regione Calabria. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata .

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Terremoto nella Lega calabrese:L’asse Sofo-Gentile contro Invernizzi.

Si è dimesso il coordinatore provinciale di Vibo Valentia Angelo Carlutti,  l’ex questore era stato nominato alcuni mesi addietro. La nomina avvenuta a seguito degli stati generali della Lega Calabria lo scorso 23 Giugno, aveva decretato la nuova suddivisone in aree del cordinamento organizzativo. A farla da padrone la componente Invernizzi da un lato e dall’altra parte la componente Sofo vicino ai Gentile e a settori dell’estrema destra, con l’esclusione della componente di Domenico Furgiuele. Il commissario regionale del partito, Cristian Invernizzi, ha riunito in questi giorni a Catanzaro gli stati generali del partito, chiarendo che i vari coordinatori organizzativi territoriali nominati nelle ultime settimane, devono dimettersi dall’incarico  se hanno intenzione di candidarsi nella competizione per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria. La linea di rinnovamento sulla selezione delle candidature regionali, ha determinato la reazione dei malpancisti che sono in aperta contestazione con il commissario Invernizzi perche’ Salvini lo ha delegato nella composizione delle liste. Un quadro allarmante di forte contrapposizione che non giova a chi ambisce a governare una regione difficile e complessa . Da fonti leghiste in questi giorni sono preannunciate le dimissioni di altri due coordinatori della Lega.

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Elezioni Calabria: La Lega si ritira ?

La Lega calabrese è allo sbando. Il commissario Invernizzi dopo aver runito nei giorni scorsi a Catanzaro gli stati generali del partito, ha constatato i malumori presenti sul territorio. Ad avviso di amministratori importanti e autorevoli, sarebbe stato opportuno nel tentativo di consolidare il radicamento del Partito in Calabria, coinvolgere esponenti più esperti e strutturati sul territorio e, visto che si tratta di organismi di raccordo con gli enti locali, coinvolgere chi, degli enti locali quantomeno sia stato amministratore. Da queste considerazioni potebbe maturare l’idea di non presentare la lista per le regionali in Calabria.

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Parte la rivolta della Lega in Calabria: “Gestione autoreferenziale del partito”

Gli amministratori, militanti e simpatizzanti  hanno aderito e sostenuto la Lega, che pure nel passato aveva avuto parole dure sul Sud e sulla Calabria. Questi amministratori credono in Matteo Salvini e nel progetto di rinnovamento che ha in cantiere il nostro paese e la Calabria può, anzi deve esserne parte attiva e protagonista . Si lamenta una gestione unilaterale da parte del commissario Invernizzi insieme ad un cerchio magico, che rende impossibile ed ostacola la crescita del progetto politico fortemente voluto da Matteo Salvini e di una assoluta assenza e forma di dibattito interno. La fronda interna della Lega calabrese, nell’affermare massima fiducia e stima in Matteo Salvini, ribadirà di non riconoscersi nell’attuale gestione del partito in Calabria del commissario Invernizzi e sui metodi adottati, senza alcun confronto, con gli amministratori calabresi .

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L’ombra dell’estrema destra dietro la Lega Calabria .

I germi dell’estrema destra continuano a svilupparsi nella Lega calabrese. Nell’ambiente Lega è noto a tutti che ci sia stato un candidato all’Europarlamento, non eletto, sostenuto da Gentile e da una personalità importante che si muove nell’estrema destra  e nei partiti, esponente noto di varie formazioni di destra radicale, che spesso sono soltanto sigle dietro cui si nasconde lo stesso gruppo di persone. Vieppiù la gestione del partito è affidata ad un commissario che non conosce la realtà calabrese e ha affidato il partito a coordinatori, nominati dallo stesso, che sono già contrari alla sua linea politica. Per costruire la nuova Calabria c’è bisogno di una nuova classe dirigente in grado di raccogliere le nuove sfide che ci attendono. Speriamo che Matteo Salvini faccia chiarezza su quanto sta avvenendo in Calabria.

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Intervenga Matteo Salvini: Invernizzi(Lega Calabria) sta lavorando per far vincere la sinistra.

Bisogna procedere con la condivisione del centrodestra allargato alle forze del civismo calabrese.I leghisti della prima ora sono stati quasi tutti messi da parte e la lega per lo scadente lavoro politico di Invernizzi rischia di implodere, facendo perdere quasi sicuramente il centrodestra in Calabria. Il commissariamento del partito, affidata alla gestione accentratrice del commissario Cristian Invernizzi, ha creato fibrillazioni e malumori. In questi giorni molti militanti, simpatizzanti e amministratori calabresi chiederanno un incontro con Matteo Salvini per la mancanza di democrazia e confronto democratico nel partito della Lega calabrese.I primi inciampi di una Lega che potrebbe rimediare una brutta figura in Calabria, con il reale rischio di essere superato da Fratelli d’Italia.Non si potranno accettare scelte prive di partecipazione e trasparenza perchè  il destino dei calabresi deve essere scelto dai calabresi. E’ necessario l’intervento di Matteo Salvini in Calabria, onde poter consentire agli alleati del centrodestra, la vittoria della coalizione in Calabria.

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Invernizzi(Lega Calabria) allo sbando: I coordinatori territoriali, per la candidatura regionale, non vogliono dimettersi dalla carica.

La Lega calabrese è allo sbando. Il commissario Invernizzi dopo aver runito nei giorni scorsi a Catanzaro gli stati generali del  partito, ha dettato la linea politica. Dopo la riunione non sono mancati mugugni e malumori da parte di vari coordinatori territoriali che non avrebbero alcuna intenzione di dimettersi dalla carica. Fonti autorevoli della Lega narrano di una nota inviata ai coordinatori in cui lo stesso commissario lamenta una fuga di notizie relativa all’ultima riunione regionale della Lega. Ad avviso di amministratori importanti e autorevoli, sarebbe stato opportuno nel tentativo di consolidare il radicamento del Partito in Calabria, coinvolgere esponenti più esperti e strutturati sul territorio e, visto che si tratta di organismi di raccordo con gli enti locali, coinvolgere chi, degli enti locali  quantomeno sia stato amministratore. La Lega in Calabria è spaccata con alcuni coordinatori nominati che sono già contrari alla linea del commissario, cosi si rischia l’implosione .

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Invernizzi(Lega) chiarisce la posizione del partito: I coordinatori territoriali, per la candidatura regionale, devono dimettersi dalla carica.

Parte la corsa della Lega per la conquista della Regione Calabria. Il commissario regionale del Partito, Cristian Invernizzi, ha riunito in questi giorni a Catanzaro gli stati generali del partito. Ha chiarito che i vari coordinatori organizzativi territoriali nominati nelle ultime settimane, devono dimettersi dall’incarico sa hanno intenzione di candidarsi nella competizione elettorale per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria. E’ stato anche specificato l’indirizzo del partito per la scelta dei candidati, che sarà suddiviso tra gli esponenti storici del partito, gli amministratori locali, i coordinatori del partito e la società civile. Invernizzi non ha chiarito , rilevato le centinaia di adesioni in entrata, il rischio della presenza di qualche impresentabile, rischio in Calabria sempre altissimo. Invernizzi deve stare attento alla selezione delle candidature, anche perché successivamente dovrebbe giustificare a Salvini a cui spetta l’ultima parola i parametri utilizzati per la selezione della classe dirigente leghista .

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Mauro Mellini: In Calabria Salvini e la Lega battuti dal Partito dei Magistrati.

Mauro Mellini

Bene o male, poi le elezioni regionali in Emilia-Romagna ed in Calabria si dovranno tenere alla scadenza oramai abbastanza vicina.
Se quel che rimane della Sinistra nella sua nuova veste di tirapiedi dei Cinquestelle perderà le regionali in Emilia, l’ultima traccia di una tradizione del “popolo rosso” se ne andrà.
Dicono che non è improbabile.

Pare invece che in Calabria, dove pure si voterà per le regionali, Salvini, la Lega, il Centrodestra, non ce la faranno e non vorranno farcela a battere non gli avversari formali, i Cinquestelle separati dal P.D., e questo da quelli ma il Partito dei Magistrati, che in Calabria ha avuto le sue lontane origini e che oggi pare sia riuscito a mettere in atto una sorta di “pulizia etnica”, facendo fuori pazientemente ma anche talvolta impazientemente personaggi scomodi magari i favoriti dall’elettorato, candidati “avversi”. Avversi a chi? Agli Amici degli Amici. Una volta era la mafia che per loro conto metteva fuori uso chi non stava ai loro ordini. Ora pare che questo compito sia passato all’Antimafia. Ma anche all’anticorruzione, ed alle altre funzioni “anti” cui è ridotta la nostra povera Giustizia.
Così ai colori diversi con i quali saranno segnate nelle carte geografiche le Regioni d’Italia secondo che siano state conquistate da Destra o Sinistra, se ne dovrà aggiungere un altro, che, magari andrebbe pure esteso su un po’ tutto il territorio della Repubblica. Un altro disegno per quella regione disgraziata caduta sotto la dipendenza feudale diretta delle Procure. Quale colore? Non un colore: un disegno a sbarre. In gabbia a Roma il carcere si chiama in gergo “il gabbio”.
Grazie a Salvini che proprio nella Regione in cui è stato eletto Senatore si è messo a fare il “moderato” avanti ai P.M.

Mauro Mellini

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SARDINE, BACCALA’ (ED ALTRI ANIMALI)

SARDINE, BACCALA’ (ED ALTRI ANIMALI)

Mentre l’ondata dell’antipolitica digitale ed il suo pseudogoverno sembrano vadano in pezzi travolti dalla loro stessa presunzione, del ridicolo e delle risse dei loro capi e sottocapi, c’è chi pensa di sfruttare ulteriormente la politica dell’antipolitica. Sono venute fuori le “Sardine” che, in verità, fanno pensare ad una sorta di congrega piazzaiola di ventura, di mercenari dell’antipolitica, ma che solo i baccalà sono disposti a credere siano venuti fuori spontaneamente e senza che qualche altro animale dalle grandi pretese politiche abbia concepito una grossa speculazione sulla svendita dei residuati del Movimento fallimentare grillino.

Sardine e baccalà. Ché baccalà ed altri animali vivi ed in salamoia non mancano.

Un baccalà o, forse, un animale di più grandi dimensioni è subito venuto fuori. A Palermo: il Sindaco Orlando ha chiamato a raccolta questi improbabili piazzaioli dell’antipolitica in nome di non so quali valori sociali del pesce di frittura e della non politica.

C’è chi spera di farne una massa di manovra per le prevedibili vicende calde di un imminente tramonto dell’ondata grillina.

L’antipolitica della politica dell’antipolitica.

Le “Sardine” anonime contro i baccalà baldanzosi della “novità” grillina e, magari, leghista.

Pinne e code che affiorano, segni che appaiono e svaniscono. E animali d’ogni genere che abbondano, ai quali dovremmo affidare le nostre vite, la nostra società, la nostra storia.

Movimento 5 Stelle. Esso stesso una delle “Sardine” ed animali ancor meno simpatici. Piuttosto parassiti ed aspiranti tali.

Che tanti ce ne sono e che rompono.

Oggi come ieri e, purtroppo, come domani.

Il che non significa che dobbiamo proprio rassegnarci a fare i baccalà.

Cerchino prima di convincere qualcuno che “spontaneamente”, qua e là per l’Italia si è messo a definirsi Sardina, o acciuga o quel che vorranno e che poi vedranno perché e per chi lo fanno. Perché così dicono.

Quello che importa è che noi non siamo animali e loro lo sono anche se non sono sardine.

A noi importa che nessuno possa trattarci come baccalà.

Mauro Mellini

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Elezioni Regionali Calabria: Caro Matteo la Lega è un partito garantista, non puoi sostenere il partito dei magistrati.

Avv. Maximiliano Granata (Legalità Democratica)

Anche il Partito dei Magistrati è oggi portato ad indirizzare non solo i suoi poteri e le sue aggressioni ma anche i suoi abusi concepiti in modo in cui essi gli procurano maggiore visibilità nella pubblica opinione. Anche quando si tratta di mettersi sotto i piedi diritto e giustizia si vuole farlo con il massimo clamore è il più forte impatto nella pubblica opinione.

Sul caso Salvini/Diciotti abbiamo preso le difese di Matteo Salvini “E manifesto è il pericolo di quello sconfinamento e prevaricazione giudiziaria (espressi addirittura in un partito pronto sempre a sostituirsi al potere politico). E’ grave per la stravaganza di almeno una delle imputazioni (che sembra aver voluto ripetere quella della Procura di Agrigento per una malintesa e in sè pericolosa solidarietà).”

Del resto nell’addebito penale che si muoveva a Salvini, sul quale c’è da scrivere assai più di quanto è possibile fare qui ed oggi, si riproduce il vizio di fondo di tutte le imputazioni tipiche della autentica campagna terroristica che il “Partito dei Magistrati” conduce contro i “politici”, cioè gli Amministratori di Regioni, Comuni ed enti, in base all’assurdo principio, prodotto di una giurisprudenza a sua volta dettata da esigenze di un'”uso alternativo della giustizia”, principio secondo cui ogni violazione di una legge e di un regolamento compiuto da un amministratore è un “abuso” e, quindi, quanto meno, un reato di “abuso d’Ufficio”.

Ci sono secoli di civiltà giuridica che cozzano contro la convinzione di Davigo e contro una cultura che seppellisce l’approccio del Beccaria e i principi costituzionali ispirati a un rigoroso garantismo. Non accetterò mai l’assunto per cui non esistono cittadini innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti. Perché questa è barbarie, non giustizia. «La cultura del sospetto non è l’anticamera della verità: la cultura del sospetto è l’anticamera del khomeinismo», diceva Giovanni Falcone. Per me sono parole che andrebbero scolpite in ogni tribunale accanto all’espressione «La legge è uguale per tutti».

Condivido le dichiarazioni di Vittorio Sgarbi sull’unione delle forze del centrodestra in Calabria per respingere le (probabili) ingerenze “politiche ” della magistratura. Il movimento Cinquestelle vuole che basti un avviso di garanzia (bella garanzia!!) per fare fuori un uomo politico, un avversario .

Mario Occhiuto rappresenta il punto più alto di resistenza contro i giustizialisti, quest’ultimi bene incarnati a Cosenza dal maestro Nicola Morra. In questi mesi in Calabria si sente affermare che serpeggiano tra le forze politiche velleità di quelli che vogliono assumere il ruolo di “famigliari dell’Inquisizione”, di tirapiedi dei moderni progetti persecutorii di sopraffazione da parte delle Procure. Oggi questo ruolo se lo vogliono assicurare per lo più gli uomini della Casaleggio S.r.l., i cosiddetti Cinquestelle. Con le loro ridicole tesi , vogliono conferire alla giustizia, a sua volta impegnata in un’azione di supplenza e di sopraffazione di ogni altro potere, un effetto fulminante. Vogliono che basti un avviso di garanzia (bella garanzia!!) per fare fuori un uomo politico, un avversario. Vogliono essere, dicevo, i tirapiedi delle Procure (termine che deriva dalla funzione dei turpi collaboratori del boja di tirare i piedi degli impiccati per assicurarsi del loro strangolamento). Al contempo i Casaleggesi-Cinquestelluti stanno lavorando a creare nuove figure di reato (“sfigurando” l’assetto del codice). Ipotesi di reato che non sono definite in modo da individuare il confine tra il lecito e l’illecito, ma sembrano piuttosto finalizzate a far sì che ogni Procuratore possa incriminare, arrestare, far processare, sputtanare, chi più gli aggrada valendosi dell’elasticità di tali norme. Basti pensare al reato di “traffico di influenze” ed alla dilatazione oltre ogni certo confine del reato di “abuso d’ufficio”, che è divenuto lo strumento prediletto di abusi di magistrati protesi da un “uso alternativo della giustizia” (che è poi l’ingiustizia). Per combattere veramente mafia e corruzione, bisogna disfarsi di questi “famigliari dell’Inquisizione”, di questa antimafia, di questa “illibatezza” ridicola. Mandiamo a quel paese chi pretende di aver trovato un comodo modo per far finta di far politica scegliendo il mestiere del tirapiedi”.

Caro Matteo la Lega è un partito  garantista, non puoi sostenere il partito dei magistrati .

Per questo motivi caro Matteo non puoi sostenere Caterina Chiaravalloti alla Presidenza della Giunta Regionale della Calabria.

 Lo dichiara il Presidente dell’ Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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La Lega in Calabria è spaccata: rischia l’implosione.

La Lega in Calabria è spaccata e rischia l’implosione. Da una parte l’asse Casanova-Furgiuele con l’intento di mettere pace. Dall’altro quello, capeggiato dall’asse Sofo-Invernizzi, che vuole ridisegnare tutto il Carroccio da queste parti e ad iniziare ovviamente dalle immimenti elezioni regionali. A questo si aggiunge un gruppo di amministratori che chiede la sfiducia del commissario Invernizzi perchè non vogliono i Gentile nelle liste della Lega. La domanda dai territori è notevole ma chi e quando e in base a cosa si deciderà chi candidare e chi, soprattutto, non candidare nelle liste? Nell’inizio della settimana si sono organizzate due riunioni della Lega, da una parte l’asse Furgiuele-Casanova e dall’altra parte Sofo in due luoghi diversi della Calabria. E’ chiaro che ci sono dinamiche e strategie diverse da ambo le parti. Su questo sfondo la Lega, senza alcuna certezza sulla guida del partito e sulla scelta del candidato alla presidenza della regione, rischia di implodere facendo rimediare una gran brutta figura al Segretario Nazionale della Lega Matteo Salvini.

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Lettera aperta a Matteo Salvini, la vera storia di Mario Occhiuto Sindaco di Calabria.

 

Mario Occhiuto

Lettera aperta a Matteo Salvini, la vera storia di Mario Occhiuto Sindaco di Calabria.

Secondo lo studioso americano Edward Luttwak il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha trasformato in meglio la sua città e così potrebbe fare con la Calabria. Giuseppe De Rita, presidente del Censis, in un recente convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, cita Cosenza come modello di buon governo da imitare per “uscire dalla mediocrità”.  Diverse sono le pubblicazioni degli ultimi anni che riguardano il “Caso Cosenza” preso come riferimento italiano di rigenerazione urbana.    Mario Occhiuto è stato eletto per la prima volta Sindaco di Cosenza nel 2011. Professionista con grande esperienza in Cina e in Brasile, è stato per undici anni presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Cosenza e membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali ed è un esperto di sviluppo urbano e del territorio che si è molto impegnato in progetti di ecosostenibilità.    In pochi anni riesce a trasformare in maniera radicale la città migliorando la qualità della vita delle persone che la abitano. Lancia il progetto della ricerca del tesoro di Alarico che ha un’enorme risonanza mediatica a livello internazionale, con centinaia di articoli di stampa in tutto il mondo. È una delle rare volte in cui la Calabria va sulle copertine dei giornali non per storie di crimine e corruzione ma per una leggenda alla radice del mondo occidentale.   Durante la sua amministrazione avvia per la prima volta in Calabria la raccolta differenziata “porta a porta” eliminando dalle strade i cassonetti. Cosenza viene premiata più volte come città virtuosa nelle “buone pratiche”, un “Comune Riciclone” che ottiene i primi posti nelle classifiche nazionali con la percentuale di circa il 70% di raccolta giornaliera.    Nella tradizionale graduatoria sui comuni capoluogo di provincia “Ecosistema Urbano” di Legambiente e Ambiente Italia pubblicata ogni anno dal ‘Sole 24 Ore’, Cosenza raggiunge il quinto posto per vivibilità, prima città in assoluto del Centro Sud, risalendo di 90 posizioni e piazzandosi dietro Mantova, Parma, Bolzano, Trento.   Al Comune di Cosenza Occhiuto stravolge il sistema che vigeva da decenni nelle Cooperative sociali, diventate a volte sentine di mallaffare. Chiede ausilio alla prefettura per sottoscrivere il rinnovo dei contratti solo in presenza dei certificati antimafia e ricorrere a gare pubbliche. Viene pesantemente minacciato e finisce sotto scorta per quattro anni.    È probabilmente l’unico sindaco in Italia ad avere smantellato due campi rom con oltre mille persone nelle baraccopoli e ad avere avviato concretamente un piano di rigenerazione urbana realizzando opere pubbliche di qualità attraverso il ricorso a fondi europei per oltre 400 milioni di euro. Quindici nuove piazze, il restauro del Castello e di tutti i monumenti pubblici, il Ponte di Calatrava, il Planetario, i BoCs Art residenze per artisti contemporanei, la Ciclopolitana, la Metro di superficie e tantissime altre ancora. Come non era mai avvenuto nella città, nemmeno sommando le cifre spese per gli investimenti degli ultimi cento anni. Nella regione poi non si realizzava un’opera pubblica strategica da almeno quarant’anni.   Anche in seguito a ciò la città è diventata più attrattiva ed importanti brand decidono di investire a Cosenza.    Il Comune, oggi, ha tagliato i dipendenti da 1200 a circa 450 facendo ricorso a procedure di mobilità e le spese correnti sono state ridotte di circa 50 milioni. Ciò è stato necessario perché si ereditava una procedura di dissesto finanziario dalle passate amministrazioni.   Le attività produttive crescono, a Cosenza i commercianti ringraziano pubblicamente con tanto di manifesti: in una città viva e attrattiva, del resto, tutti traggono il loro beneficio. A queste latitudini Occhiuto fa conoscere il “welfare creativo” e abolisce l’assistenzialismo che era, perlopiù, clientelismo portato avanti dai precedenti governi “rossi”.   Tutte queste innovazioni incontrano il sostegno di una grande parte della cittadinanza, tanto che da un paio di anni circa 600 gruppi e associazioni organizzati in comitati e sparsi per tutta la Calabria hanno chiesto ad Occhiuto di candidarsi alla presidenza della regione. Il successo arriva però non senza contrasti. Vecchi potentati politici locali gli fanno un’opposizione a volte molto dura, in un ambiente come quello calabrese particolarmente difficile. Tra i “vecchi nemici” ci sono i fratelli Gentile. E tra i nuovi avversari gli esponenti del Movimento 5 Stelle e il senatore Nicola Morra, che non si rassegnano ai risultati ottenuti da Occhiuto e allo scarso consenso da loro raggiunto nelle amministrative di Cosenza.    I cambiamenti che scuotono il vecchio immobilismo, attirano molti consensi ma anche naturalmente contrasti. Nel 2016 Occhiuto viene per esempio sfiduciato dal consiglio comunale con una specie di complotto di palazzo. Ma tale sfiducia viene vissuta come un tradimento dalla popolazione che lo rivota come sindaco della città eleggendolo con il 60% al primo turno con ben 40 punti di distacco dagli avversari.    La vittoria elettorale non spegne il dissenso che a Cosenza e in Calabria a volte degenera in insulti e voci calunniose, e persino tentativi di ricatti messi in atto attraverso pseudo testate giornalistiche locali.Sono gli stessi avversari politici che utilizzano l’arma della denuncia giudiziaria per tentare di frenare un percorso ad alta velocità di consensi.  La Lega che dovrebbe rappresentare un elemento di novità per la Calabria potrebbe finire per diventare lo strumento al servizio delle forze della conservazione e di tutti coloro che la hanno ridotta in queste condizioni. E i cittadini hanno già ben compreso le manovre in atto perché conoscono bene donne, uomini e cose. Chiediamo a Matteo Salvini un cambio di passo, con Mario Occhiuto Governatore della Calabria.

Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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SOFO LEGA IL MODELLO CALABRIA CON I GENTILE

IL VECCHIO CHE AVANZA

È considerato uno degli artefici della svolta sovranista della Lega ma è famoso soprattutto per essere il fidanzato di Marion Le Pen, nipote della leader del Front National.  Vincenzo Sofo, classe 1986, milanese figlio di calabresi, fondatore del Blog Il Talebano è stato ideatore del laboratorio delle “Mille Patrie per l’Italia”, «per creare una rete di gruppi e movimenti che, da Nord a Sud, cooperino per promuovere iniziative politiche e culturali, per dare l’esempio di una politica che parta dal territorio e dalle idee invece che da palazzi e poltrone».Purtroppo in Calabria con Sofo e Invernizzi, i leghisti della prima ora sono stati quasi tutti messi da parte e la lega per lo scadente lavoro politico di Invernizzi rischia di implodere, facendo perdere quasi sicuramente il centrodestra in Calabria. La Calabria ha bisogno di cambiare il prima possibile e questo si può creare solo attraverso una nuova politica moderna ed efficiente. Purtroppo Sofo ha legato il modello Calabria con i Gentile: “Il vecchio che avanza”. Cosa ne pensa Matteo Salvini ?

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15 Novembre 2019, alle ore 17,00, presso l’hotel Royal in Via Medaglie D’oro: Parte da Cosenza il Rilancio del Sud .

Dobbiamo rilanciare il Sud attraverso la corretta amministrazione. L’obiettivo? In Calabria bisogna sostenere, lo sviluppo e l’attuazione di progetti e programmi dedicati alla circular economy. Ciò significa non solo iniziative in grado di promuovere il riciclo ma anche capaci di prevenire ed eliminare la produzione di rifiuti, migliorare l’efficienza d’uso delle risorse e sostenere la circolarità in tutti i settori economici dell’Unione.

Di questo ne parleremo, con gli amministratori calabresi, nel convegno organizzato dal movimento d’opinione regionale Un’Altra Storia che si terrà nella città di Cosenza, il giorno 15 Novembre 2019, alle ore 17,00, presso l’hotel Royal in Via Medaglie D’oro. Modera Gianfranco Bonofiglio direttore La Voce Cosentina, introduce Vincenzo Granata coordinatore Flat Tax Cosenza e Vicepresidente Vicario ATO Cosenza, intervengono Salvatore Pichierri Democrazia Mediterranea, Mimmo Bilotta Economista, Domenico Ziccarelli Assessore Ambiente Comune di Rende, Raffaele d’agostino consigliere comunale Gioia Tauro, Paolo Calabrese Sindaco di San Martino di Finita, Angelo Barbiero consigliere comunale di Pedivigliano, Francesco Falsetti  Cleto, Claudio Albanese consigliere comunale Pedivigliano, Gioacchino Lorelli Sindaco di San Pietro in Amantea. Conclude Maximiliano Granata Presidente del Consorzio Valle Crati .

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Sofo e Invernizzi sostengono l’entrata di Pino Gentile nella Lega: “Ieri in Calabria Massimo Casanova”

Incontro ieri in Calabria dell’Eurodeputato della Lega Massimo Casanova con amministratori e simpatizzanti della Lega Calabrese . Casanova ha dichiarato che visiterà tutte le province di questa meravigliosa e accogliente terra che merita una classe dirigente all’altezza . La domanda dei territori è notevole, che non riesce ad essere soddisfatta dal duo Sofo-Invernizzi distanti anni luce dalla base e dalle problematiche presenti in Calabria.Sofo e Invernizzi, hanno in mente la transazione dei Gentile direttamente nella Lega con Pino che dovrebbe (nei piani) rientrare persino in giunta regionale. Un colpo da maestri. E proprio contro la transazione dei Gentile direttamente nella Lega s’è scatenato il finimondo nel ventre del Carroccio di Calabria. Nella Lega calabrese non è tutto rose e fiori e le contrapposizioni saranno sicuramente piu’ visibili nella vicinanza della presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio regionale della Calabria .

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Il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata:”In Calabria serve una Flat Tax territoriale”

La Calabria è notoriamente il sud del sud, il rapporto svimez del 4/11/19 è di per se raccapricciante, ed Il confronto media Campania – basso Lazio Bari con Crotone o Vibo Valentia è più che indicativo.Se il mezzogiorno è il peso morto per il paese , la Calabria lo è per lo stesso mezzogiorno. Siamo agli anni 50 inchiodati alle difficoltà del dopoguerra. Basti pensare ai POR IN CALABRIA DOTAZIONE 2,3 miliardi 14-20 Spesi 484 pari al 20 per cento. Servono soluzioni concrete per il rilancio del Sud e lo sviluppo del territorio, in Calabria serve una Flat Tax territoriale . In questa ottica saranno illustrati, con un gruppo di amministratori e di economisti, giorno 15 Novembre alle ore 17,00, presso l’Hotel Royal, le nostre proposte programmatiche per il rilancio del Sud . Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata .

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GUARASCIO:”IL COSENZA E’ UNA PASSIONE VERA”

Nota ufficiale del presidente del Cosenza Eugenio Guarascio, che attraverso i canali del club vuole chiarire quanto segue: “Durante una delle tante interviste cui ho partecipato, in questo intenso periodo di attività politica, ho utilizzato il termine “hobby” per definire la mia esperienza come Presidente del Cosenza. È chiaro che si è trattato di un “lapsus” e che la parola in questione non spiega e non definisce il mio stretto legame con il calcio cosentino. Una missione sociale innanzitutto, come ho avuto modo di spiegare ben otto anni fa, quando sono stato chiamato ad occuparmi delle sorti dello sport più amato in città, finito all’epoca nel baratro. Quel desiderio di cimentarmi in un ambito del tutto nuovo per me e così rilevante per la comunità, ha fatto si che nascesse ben presto una passione che mi ha portato a effettuare ingenti investimenti e mettere a disposizione risorse e impegno. I risultati ottenuti,non solo in ambito sportivo, mi ripagano degli sforzi fatti. Oggi il Cosenza è una solida realtà, un gruppo di uomini e donne che lavorano per crescere sempre più, centinaia di atleti ed atlete che vestono i colori rossoblù. In questi anni abbiamo gratificato la passione dei nostri tifosi, riportando il Cosenza alla ribalta nazionale, abbiamo avvicinato le giovani generazioni facendole innamorare dei lupi. No, il Cosenza non è assolutamente un “passatempo” è una fantastica avventura, un’esperienza positiva, una passione vera”.

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GRANATA: INVERNIZZI ALLEATO CON GENTILE, LA BASE DELLA LEGA IN RIVOLTA

Maximiliano Granata

Cristian Invernizzi

Matteo Salvini non è informato: Invernizzi alleato con Sofo e Gentile, espressione della vecchia politica, la base della Lega in rivolta .

Bisogna procedere con la condivisione del centrodestra allargato alle forze del civismo calabrese. Il deputato Cristian Invernizzi da Bergamo si vede poco o nulla e ha creato un certo malcontento nella base che di fatto è stata silenziata, vedi il caso Lamezia Terme e Reggio Calabria. I leghisti della prima ora sono stati quasi tutti messi da parte e la lega per lo scadente lavoro politico di Invernizzi rischia di implodere, facendo perdere quasi sicuramente il centrodestra in Calabria.

Già ha lasciato il partito il Sindaco di San Pietro in Amantea Lorelli e il candidato a Sindaco di Gioia Tauro arrivato al ballottaggio, il consigliere comunale Raffaele D’agostino, nonchè altri militanti leghisti. Il commissariamento del partito, affidata alla gestione accentratrice del commissario Cristian Invernizzi, e le ultime nomine hanno creato fibrillazioni e malumori. In questi giorni molti militanti e simpatizzanti hanno già creato una fronda contro il commissario Invernizzi, sostenuta da amministratori della provincia di Reggio Calabria e di Cosenza , per la mancanza di democrazia e confronto democratico nel partito della Lega calabrese. Sembrerebbe che sia pronto un documento di sfiducia, di centinaia di firme, al commissario Invernizzi.

In data odierna è stata convocata una riunione regionale con i nominati di Invernizzi per discutere delle scelte regionali, senza il confronto con la base, gli amministratori e i consiglieri comunali della lega.

E’ necessario l’intervento di Matteo Salvini, onde poter consentire agli alleati del centrodestra, la vittoria della coalizione in Calabria.

Noi pensiamo di dover parlare ai calabresi dei problemi dei calabresi e i calabresi devono decidere con la propria volontà quale deve essere il futuro della loro regione .La Calabria ha bisogno di cambiare il prima possibile e questo si può creare solo attraverso una nuova politica moderna ed efficiente. Lo dichiara il Presidente dell’Associazione Legalità Democratica Avv. Maximiliano Granata.

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Lega Calabria:Invernizzi sta lavorando, con Sofo e Gentile, per far vincere la sinistra

Invernizzi sta lavorando con Sofo e Gentile, per far vincere la sinistra, altro che guardare al futuro.

Bisogna procedere con la condivisione del centrodestra allargato alle forze del civismo calabrese. Il deputato Cristian Invernizzi da Bergamo si vede poco o nulla e ha creato un certo malcontento nella base che di fatto è stata silenziata, vedi il caso Lamezia Terme e Reggio Calabria. I leghisti della prima ora sono stati quasi tutti messi da parte e la lega per lo scadente lavoro politico di Invernizzi rischia di implodere, facendo perdere quasi sicuramente il centrodestra in Calabria. Già ha lasciato il partito il Sindaco di San Pietro in Amantea Lorelli e il candidato a Sindaco di Gioia Tauro arrivato al ballottaggio, il consigliere comunale Raffaele D’agostino, nonchè altri militanti leghisti. Il commissariamento del partito, affidata alla gestione accentratrice del commissario Cristian Invernizzi, e le ultime nomine hanno creato fibrillazioni e malumori. In questi giorni molti militanti e simpatizzanti hanno già creato una fronda contro il commissario Invernizzi, sostenuta da amministratori della provincia di Reggio Calabria e di Cosenza , per la mancanza di democrazia e confronto democratico nel partito della Lega calabrese. Si apprende in ambiente Lega che sia pronto un documento di sfiducia, di centinaia di firme, al commissario Invernizzi.  I primi inciampi di una Lega che potrebbe rimediare una brutta figura in Calabria, con il reale rischio di essere superato da Fratelli d’Italia. Per alcuni esponenti della Lega si rivendica il bisogno di costruire nuovi paradigmi di partecipazione politica e democratica per uscire finalmente dal buio in cui la Calabria, dopo decenni di cattiva politica, è stata relegata. Non si potranno accettare scelte prive di partecipazione e trasparenza perchè  il destino dei calabresi deve essere scelto dai calabresi. E’ necessario l’intervento di Matteo Salvini in Calabria, onde poter consentire agli alleati del centrodestra, la vittoria della coalizione in Calabria.

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LEGA CALABRIA NEL CAOS

Parte la raccolta firme dei militanti per sfiduciare Invernizzi

E’ partita da alcuni giorni la raccolta di frme del comitato spontaneno Lega Salvini Premier Calabria che a nome di tanti iscritti, militanti e simpatizzanti della Lega Salvini-Premier Calabria, critica la gestione del Commissario del partito in Calabria, Cristian Invernizzi. Nel documento i militanti con un lettera inviata al sen. Matteo Salvini, al commissario Invernizzi e al Prof. Paolo Becchi, chiedono un confronto con i vertici del partito in Calabria. ” Le ragioni che ci hanno spinto a chiedere in questi giorni un incontro ed un confronto con i vertici del partito in Calabria, sono legati e ci perdoni questo, ad una ingiusta ed a nostro modo di vedere illogica e discriminatoria condotta, sotto il profilo delle opportunità, logiche, politiche e strategiche, dell’attuale rappresentanza Commissariale del partito in regione”. Questi alcuni passaggi del documento politico sottoscritto dai militanti. Da quando si apprende, in ambiente Lega, sarebbe pronta anche una raccolta di firme di militanti e simpatizzanti Lega da inviare a Matteo Salvini per sfiduciare il commissario Invernizzi.

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CALABRIA,DISSIDI NELLA LEGA

Bitonti:” Sbagliati i metodi di Invernizzi,da cerchio magico a cerchio tragico il passo è breve”

“Credo che il modus operandi di queste prime nomine del commissario regionale della Lega Cristian Invernizzi, sia assolutamente sbagliato. Certamente è necessario, in considerazione delle importanti sfide che ci attendono, intensificare il rapporto con i territori, ma non è questo il metodo giusto”. E’ quanto dichiara in una nota Enzo Bitonti, Capogruppo della Lega nel Consiglio Comunale di Anoia (Rc). “Sarebbe stato opportuno- continua Bitonti- nel tentativo di consolidare il radicamento del Partito in Calabria, coinvolgere esponenti più esperti e strutturati sul territorio e, visto che si tratta di organismi di raccordo con gli enti locali, coinvolgere chi, degli enti locali è quantomeno amministratore. Sono tanti infatti gli eletti, amministratori, rappresentanti nei vari Consigli comunali che sostengono con convinzione questo nuovo corso della Lega, e mi pare assurdo che ad esempio in tutta l’area Tirrenica della nostra Provincia, non si sia trovato un amministratore in grado di ricoprire questo ruolo. Scorrendo anche le altre nomine le mie perplessità rimangono, aggiunge Bitonti, ed è lecito porsi diversi interrogativi. A cosa servono l’impegno e la passione? A cosa serve l’esperienza politica se ancora una volta basta essere vicino a questo o a quell’altro esponente politico? Non si tratta, sia chiaro, di questioni personali, ma di giusto riconoscimento al merito e di valorizzazione delle risorse. Se davvero si vuole essere innovativi e di rottura con le classiche logiche del passato bisogna avere il coraggio di andare oltre i soliti schemi o si rischia di commettere gli stessi errori del passato. I tempi del “cerchio magico” per fortuna credo siano definitivamente archiviati, ma non si commetta l’errore di riportarli in vita perché da cerchio magico a cerchio tragico il passo è breve”, conclude.

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GIUOCANO PROPRIO AL “NON E’ SUCCESSO NIENTE”

Che qualcuno, dopo l’esito delle elezioni regionali dell’Umbria, cercasse di far finta che “non è successo niente”, di fronte alla clamorosa sconfitta della nuova formula di governo, che da “giallo verde” è diventato “giallo rosso”, sconfitta di un governo ancora da varare, di un’alleanza ancora da definire, era anche prevedibile. Ma la realtà sta superando la più fantasiosa delle immaginazioni.

Non si tratta di “qualcuno”. Non è solo la sfacciata dichiarazione di Di Maio.

Scricchiolano la “maggioranza” che ancora non si è espressa col voto, il governo che ancora non ha avuto la fiducia.

Alla clamorosa batosta P.D. e Cinquestelle reagiscono con manovrette ed espedienti tattici.

Tutto ciò dopo aver sbandierato impudentemente il “nuovo corso”, la novità totale del Conte Bis rispetto al Conte n. 1.

L’esito delle regionali umbre è stato tale con un vero schiacciamento del partito di Grillo, da imporre ben altra forma di riflessione. E non soltanto ai perdenti. Anche i vincitori, anche Salvini e tutto il Centrodestra, se non hanno, naturalmente, nascosto la loro esultanza, non sembra che abbiano adeguato la loro politica ad una situazione che non è più quella di un mese fa. Si ha l’impressione che il Centrodestra non si aspettasse che le cose versassero così favorevolmente per la loro parte.

E’ in verità un fatto senza precedenti che un governo nasca, anziché con un reale voto del Parlamento, con una manifestazione di sfiducia che renderà ridicola la “fiducia” formale del voto delle Camere.

Al “non è successo niente” pare si sostituisca un perentorio “non deve succedere niente”. Non sembra infatti che Conte, Di Maio, Zingaretti abbiano osato pensare di dover fare qualcosa per fronteggiare una così pesante ed anomala situazione.

Più che a quanto è avvenuto in Umbria, più che a come dovrebbe, nel loro stesso interesse, mutare la rotta del governo non ancora nato, si direbbe che un po’ tutti pensino alle elezioni in Emilia Romagna ed a quelle in Puglia e Calabria. In realtà, a cominciare da Conte, tutti sentono che non possono nemmeno immaginare qualcosa per fronteggiare la nuova situazione.

Sperano. Sperano che non si ripeta la catastrofe. Sperano di cavarsela. Sperano perchè non hanno idee da realizzare.

Persino Renzi, che pure era partito contando su un pasticcio in cui presto si sarebbe trovato impastoiato il nuovo schieramento, pare che si trovi a disagio di fronte all’agognato insuccesso dei suoi ex compagni del P.D. e dei nuovi alleati Cinquestelle che però è addirittura una catastrofe.

Fare previsioni è impossibile per tutti ed a maggior ragione per noi. Né per noi le cose possono cambiare granchè a seconda che qualcuno sappia cavarsela meglio del previsto.

Chi vivrà vedrà. Speriamo di vederlo. Di vedere qualcosa che non ci faccia pentire di aver dovuto vivere per vederla.

Mauro Mellini

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ll Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata “Calabria: Valorizzazione e servizi per la gestione integrata dei rifiuti”

L’approvazione definitiva a livello europeo del Pacchetto sull’Economia Circolare ed il successivo recepimento a livello nazionale, offrono l’opportunità al sistema delle imprese del recupero e del riciclo, i veri motori dell’economia circolare, di affrontare la sfida dell’evoluzione e trasformazione dal riciclo di rifiuti tipico di un’economia lineare ad un compiuto sistema di economia circolare.

La  tecnologia che permette soluzioni innovative nella gestione integrata e valorizzazione dei materiali consente di aumentare l’efficienza dei processi di lavorazione,  aprendo così nuove opzioni di recupero e immettendo sul mercato le materie prime seconde che rispondono al fabbisogno sempre crescente da parte dell’industria manifatturiera (affiancando le fonti di approvvigionamento di materie prime vergini).

Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Avv. Maximiliano Granata, il quale ritiene questi obiettivi vadano raggiunti anche in Calabria attraverso gli organi istituzionali .

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Iacchitè : Chiaro esempio di fake news

Iacchitè : Chiaro esempio di fake news

Nella città di Cosenza un chiaro esempio di fake news è rappresenta dal sito Iacchitè. Una fake news si costruisce anche decontestualizzando, come abbiamo visto, un’informazione di per sé veritiera. È quindi fondamentale saper leggere una notizia inserendola nel suo contesto di riferimento. Se i dati sono mescolati alle opinioni, è necessario operare una distinzione (destrutturando il testo o le immagini, e categorizzandone gli elementi) per valutare se non sia stata operata una forzatura nel trasmettere la notizia, facendo passare come obiettivi elementi che non lo sono. La titolazione, il montaggio, gli elementi di contorno, fanno parte di questa analisi e sono elementi da non trascurare nella nostra valutazione.

È sempre bene ricordare che molta disinformazione o misinformazione non cade necessariamente nella categoria “notizie false”, bensì in una zona grigia dove la verità e la realtà si mescolano alla forzatura e alla strumentalizzazione. La categorizzazione elaborata da Claire Wardle, direttrice della ricerca di First Draft, è uno strumento utile per valutare la notizia sia dal punto di vista della tipologia di contenuti, che della motivazione con cui sono stati prodotti e diffusi. Nell’elaborato finale suggeriamo quindi di farvi riferimento per elaborare una valutazione conclusiva della notizia.

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Convegno di amministratori: Parte da Cosenza il rilancio del Sud .

Dobbiamo rilanciare il Sud attraverso la corretta amministrazione. L’obiettivo? In Calabria bisogna sostenere, lo sviluppo e l’attuazione di progetti e programmi dedicati alla circular economy. Ciò significa non solo iniziative in grado di promuovere il riciclo ma anche capaci di prevenire ed eliminare la produzione di rifiuti, migliorare l’efficienza d’uso delle risorse e sostenere la circolarità in tutti i settori economici dell’Unione.

Di questo ne parleremo, con gli amministratori calabresi, nel convegno organizzato dal movimento d’opinione regionale Un’Altra Storia che si terrà nella città di Cosenza, il giorno 15 Novembre 2019, alle ore 17,00, presso l’hotel Royal in Via Medaglie D’oro. Modera Ganfranco Bonofiglio direttore La Voce Cosentina, introduce Vincenzo Granata coordinatore Flat Tax Cosenza e Vicepresidente Vicario ATO Cosenza, intervengono Salvatore Pichierri Democrazia Mediterranea, Mimmo Bilotta Economista, Domenico Ziccarelli Assessore Ambiente Comune di Rende, Raffaele d’agostino consigliere comunale Gioia Tauro, Paolo Calabrese Sindaco di San Martino di Finita, Angelo Barbiero consigliere comunale di Pedivigliano, Francesco Falsetti consigliere comunale Cleto,Claudio Albanese consigliere comunale Pedivigliano, Gioacchino Lorelli Sindaco di San Pietro in Amantea. Conclude Maximiliano Granata Presidente del Consorzio Valle Crati .

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GRATTA, GRATTA, GRATTERI SI CANDIDA

di Mauro Mellini

Io ho grande ammirazione per chi sa “farsi in quattro”, moltiplicando i propri ruoli. Specie quando uno solo di essi è tale da riempire di fatiche e di responsabilità la vita del più laborioso degli uomini.
Parlo, lo avrete compreso, dei magistrati che, sono capaci di far fronte alle incombenze del loro Ufficio, ma al contempo scrivono libri, sono presenti nei convegni di tutta Italia, rispondono ad articoli di giornali e si fanno essi stessi giornalisti.
Non sono pochi. In certi periodi sono ancora di più. Si direbbe che abbiano il dono dell’ubiquità. E sottopongono le loro scorte a fatiche supplementari per le continue trasferte.
Questo per collezioni di cittadinanze onorarie e per distribuire il pane della scienza giuridica e della strategia antimafia alle folle degli ignavi. E per pungolare i rassegnati e polemizzare con “la politica”, dar sfoggio del broncio che tengono al Governo.

Nicola Gratteri

I campioni di questo dinamismo straordinario, quando si avvicinano le scadenze elettorali raddoppiano i loro impegni noti. Ed i bene informati dicono che assai di più crescono i loro impegni ignoti. Che, poi, tanto ignoti non sono. Tracciando un diagramma dell’intensità di questo lavorio si può facilmente dedurne se ad un certo punto di esso deve segnarsi la parola “candidatura”.
C’è oggi una frazione del Partito dei Magistrati che vuole tutto e subito. Specialmente per ciò che riguarda la propria carriera.
Che l’“antipolitica” ostentata da certi campioni del “lavoro straordinario” (e straordinariamente poco compatibile con quello per il quale sono pagati dallo Stato – cioè da Pantalone) finisce quasi sempre per confluire nella politica, o in tentativi di fare tale passo.
Talvolta, ad onor del vero sono gli altri a trascinare i poco recalcitranti magistrati nell’agone politico. Renzi si incaponì per avere Gratteri, magistrato Calabrese fino ad allora non troppo noto, al Ministero della Giustizia. Ne nacque un braccio di ferro con Napolitano. Che la spuntò, così che alla Giustizia andò il ragioniere Orlando. Detto l’“Orlando Curioso”.
Da allora gli orizzonti professionali di Gratteri sono cambiati. La politica che lo ha malamente respinto nel suo salto al vertice, pare che lo attragga. E assai lo attrae la polemica politica. E’ entrato a far parte dei magistrati che tengono il broncio allo Stato e gli fanno addebiti d’ogni sorta di debolezze e, peggio, di inconfessabili manovre dietrologiche sul fronte della mafia.
Gratteri, da allora, scrive libri, articoli, presenzia a convegni, snocciola teorie, addita la strada che lo Stato non osa imboccare.
E, soprattutto, è diventato il sostenitore del primato della mafia calabrese. La capitale mondiale della mafia, delle mafie, della criminalità organizzata è a Reggio, o a Rosarno, o a Palmi. Si direbbe che è la coscienza di essere il primate dei magistrati antimafia comporti che un primato debba per forza averlo la mafia di sua specifica competenza. O forse è il contrario.
Di qui l’ulteriore conseguenza: Se in Calabria è il centro, la capitale, il crocevia delle cosche, delle ‘ndrine, delle varie società delittuose, dalla Calabria deve cominciare la crociata per combatterle e vincerle.
Da tempo corrono voci di una candidatura di Gratteri alla Presidenza della Regione alle prossime regionali.
Contemporaneamente, non solo voci ma scritti autorevoli su giornali e riviste ci informano che la Chiesa Cattolica starebbe preparando una storica scesa in campo. Anzi ridiscesa. Il discorso di Papa Bergoglio di qualche giorno fa starebbe a dimostrare che non si tratta di una tendenza di una semplice frazione della Conferenza Episcopale. E si fanno nomi e cognomi di coloro che dovrebbero rappresentare e far funzionare l’esperimento. Esperimento che dovrebbe essere fatto in Calabria, con le prossime regionali.
Concorrenza? Non necessariamente. Almeno secondo il Goffredo di Buglione della crociata antimafia. Guarda caso: proprio giorni fa Gratteri ha scritto per “Famiglia Cristiana” un articolo di condanna dei governi (singolare e significativo che abbia ritenuto di dover aggiungere “anche quello attuale”!!!) che non hanno fatto della lotta alle mafie l’obiettivo prioritario dei loro programmi.
Chi sa che la candidatura Gratteri, che prenda corpo senza indicazione del partito che dovrebbe sostenerlo, aspiri a valersi ad una azione comune. In altri termini: Chi sa che Gratteri non voglia prendere la discesa in campo dei Cattolici come l’occasione per realizzare i suoi progetti presidenziali.
Queste ed altre voci. Questa però è la considerazione.
Quando cresce il dinamismo dei magistrati, il loro impegno letterario, giornalistico, la loro presenza nei convegni, fino al parossismo, fino a farci domandare come facciano a trovare un po’ di tempo per i doveri del loro Ufficio, viene fuori una candidatura.
Gratta gratta anche Gratteri par certo che si candidi. Non sono più “voci”.
Se ne sono resi conto i politici di più vecchia militanza? Vorrei sperare di sì. Sperare che non siano presi solo dalla paura.

Mauro Mellini